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Dispense depurazione - Dipartimento di Ingegneria delle Acque e di ...

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cui soluzione è <strong>di</strong>fficile, perché <strong>di</strong>pende spesso da elementi <strong>di</strong> molto ardua<br />

valutazione.<br />

Quando in un fiume si effettua uno scarico <strong>di</strong> liquame <strong>di</strong> fogna si nota, a<br />

misura che ci si allontana dal punto <strong>di</strong> scarico, un graduale miglioramento dei<br />

caratteri dell'acqua, la quale <strong>di</strong>venta a poco a poco sempre meno torbida e meno<br />

inquinata. È questo il fenomeno <strong>di</strong> auto<strong>depurazione</strong> a tutti noto.<br />

Da lungo tempo esso è stato stu<strong>di</strong>ato dal punto <strong>di</strong> vista del contenuto<br />

microbico ed in genere <strong>di</strong> tutti i microviventi costituenti la flora e la fauna presente<br />

nonché <strong>di</strong> alcune forme superiori: pesci. Si è analizzato come essi variano a misura<br />

che si va dalla zona più inquinata a quella purificata. Si è potuto così osservare che,<br />

in certi limiti, la presenza oppure l'assenza <strong>di</strong> determinate specie è la caratteristica<br />

<strong>di</strong> un certo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impurità. Le variazioni da punto a punto del fiume sono<br />

naturalmente graduali, ma per scopi <strong>di</strong> classifica in passato si è ritenuto necessario<br />

<strong>di</strong>videre il tratto inquinato del fiume in zone. La sud<strong>di</strong>visione più nota è quella <strong>di</strong><br />

Marsonn-Kolkwitz, che <strong>di</strong>stingue quattro zone:<br />

Zona Polisaprobica. - In essa a causa della scarsezza o ad<strong>di</strong>rittura mancanza<br />

<strong>di</strong> ossigeno <strong>di</strong>sciolto predominano processi riduttivi e <strong>di</strong> scissione <strong>delle</strong> molecole<br />

più complesse. Vi è un forte contenuto <strong>di</strong> sostanze scomponibili, facilmente<br />

attaccate dai microbi. I microviventi sono costituiti in modo predominante da<br />

schizomiceti (batteri) e da protozoi (flagellati e ciliati) che vivono a spese dei primi.<br />

Zona Mesosaprobica A. - I processi <strong>di</strong> scissione e riduzione sono meno<br />

intensi: inizia una più attiva ossidazione <strong>delle</strong> sostanze organiche, essendo maggiore<br />

la quantità <strong>di</strong> ossigeno. Cominciano ad apparire anche protozoi più grossi.<br />

Zona Mesosaprobica B. - I processi <strong>di</strong> ossidazione sono anche più intensi. I<br />

microviventi appartengono in maggior misura a forme superiori.<br />

Si notano molte piante a clorofilla: <strong>di</strong>atomee, cloroficee, ecc. e molti metazoi:<br />

rizopo<strong>di</strong>, rotiferi, vermi. Questa zona confina con quella <strong>di</strong> acque chiare o:<br />

Zona Oligosaprobica. - Il processo <strong>di</strong> mineralizzazione è completo.<br />

L'ossigeno <strong>di</strong>sciolto riacquista il valore che aveva prima dell'inquinamento. Le<br />

acque sono chiare. Il numero dei batteri è molto <strong>di</strong>minuito. Appaiono certi ciliati e<br />

rotiferi caratteristici. È possibile la vita dei molluschi, dei crostacei e dei pesci.<br />

Queste acque possono essere prese in considerazione per eventuali<br />

approvvigionamenti potabili, previo trattamento opportuno. Farbes e Richardson<br />

chiamano settica la zona polisaprobica e, successivamente, le altre tre della<br />

classificazione precedente inquinata, contaminata e purificata (clean water),<br />

nomenclatura meno appariscente, ma più semplice e più chiara.<br />

Nella figura seguente viene riportata in maniera evidente, da una<br />

pubblicazione dell'ecologo Odum, la rappresentazione <strong>delle</strong> varie specie presenti in<br />

<strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ossigeno <strong>di</strong>sciolto rappresentato con il parametro<br />

complementare del deficit (ossigeno alla saturazione, pari a deficit zero).<br />

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