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Dispense depurazione - Dipartimento di Ingegneria delle Acque e di ...

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organica e denitrificazione cioè rimozione <strong>di</strong>ssimilativa dell’azoto) sono gli<br />

accettori <strong>di</strong> elettroni. Dato che il primo tipo <strong>di</strong> reazione è più conveniente dal<br />

punto <strong>di</strong> vista energetico, i batteri denitrificanti rimuovono l’azoto solo in<br />

con<strong>di</strong>zioni strettamente anossiche.<br />

La denitrificazione biologica è un processo biochimico a due sta<strong>di</strong> in cui si ha<br />

la successiva riduzione dei nitrati a nitriti (ad opera dei batteri Aerobacter,<br />

Flavobacterium, Proteus, ecc.) e dei nitriti ad azoto molecolare (ad opera dei batteri<br />

Achromobacter, Alcaligenus, Micrococcus, Pseudomonas, ecc.) secondo le reazioni<br />

chimiche energetiche seguenti che si <strong>di</strong>fferenziano in funzione della fonte <strong>di</strong><br />

carbonio organico utilizzata: metanolo (CH3OH), “carbonio interno” (C10H19O3N)<br />

e “carbonio endogeno” (C5H7O2N):<br />

NO3 + 0,833 CH3OH + 0,167 H2CO3 → 0,5 N2 + HCO3 + 1,333 H2O<br />

NO3 + 0,1C10H18O3N → 0,5 N2 + 0,1 NH3 + HCO3 + 0,3 H2O<br />

NO3 + 0,25 C5H7O2N + 0,25 H2O→0,5 N2 + 0,25 NH3 + HCO3 + 0,25 H2CO3<br />

Per quanto riguarda le reazioni <strong>di</strong> sintesi, queste generalmente non<br />

coinvolgono l’azoto nitrico ma quello ammoniacale, eccetto il caso della postdenitrificazione<br />

con fonte <strong>di</strong> carbonio esterna (metanolo). Un aspetto molto<br />

importante nella progettazione dei processi <strong>di</strong> denitrificazione è il consumo <strong>di</strong><br />

carbonio interno: esso risulta pari a 4,0-4,5 kgBOD (kgNO3 -N) ¹, sintesi batterica<br />

inclusa.<br />

Il processo <strong>di</strong> denitrificazione è strettamente anossico e ha luogo in reattori<br />

biologici non aerati alimentati con un influente ricco <strong>di</strong> nitrati (nei piccoli impianti<br />

tipicamente a fanghi attivi). Le più comuni configurazioni impiantistiche<br />

prevedono due reattori in serie, uno aerato (per ottenere la nitrificazione<br />

dell’effluente) ed uno anossico (per ottenere la rimozione dell’azoto). In genere il<br />

reattore anossico precede quello aerato ed è alimentato con liquame<br />

preferibilmente grezzo oppure con effluente primario, entrambi ricchi <strong>di</strong> sostanza<br />

organica (fonte <strong>di</strong> carbonio interna) e privi <strong>di</strong> nitrati, e con parte dell’effluente del<br />

reattore <strong>di</strong> nitrificazione, ricco <strong>di</strong> nitrati, e povero <strong>di</strong> sostanza organica, al fine <strong>di</strong><br />

assicurare il giusto bilancio tra BOD e azoto nitrico in ingresso. Il reattore <strong>di</strong><br />

nitrificazione ha anche lo scopo <strong>di</strong> completare le reazioni <strong>di</strong> rimozione della<br />

sostanza organica avviate in quello anossico. Secondo alcune configurazioni<br />

d’impianto è ad<strong>di</strong>rittura possibile ottenere la nitrificazione e la denitrificazione in<br />

simultanea o in alternanza nello stesso reattore.<br />

4.2. Fosforo<br />

La precipitazione del fosforo è un trattamento in cui vengono aggiunti<br />

reagenti chimici allo scopo <strong>di</strong> ottenere un effluente povero <strong>di</strong> fosforo in modo da<br />

preservare i bacini idrici a debole ricambio dai fenomeni <strong>di</strong> eutrofizzazione.<br />

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