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Dispense depurazione - Dipartimento di Ingegneria delle Acque e di ...

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Fig. 3.20 Schema a blocchi <strong>di</strong> un impianto a fanghi attivi <strong>di</strong> tipo “classico”<br />

La biomassa attiva è prodotta in continuo all’interno della vasca <strong>di</strong> aerazione<br />

utilizzando l’energia accumulata a seguito della degradazione aerobica del substrato<br />

organico introdotto e <strong>di</strong> parte della biomassa stessa e assimilando parte della<br />

sostanza organica e dei nutrienti, in primo luogo azoto e fosforo, presenti nel<br />

sistema per sintetizzare nuovo materiale cellulare. La biomassa accumulata in vasca<br />

viene mantenuta in sospensione a scapito <strong>di</strong> energia meccanica e reintegrata<br />

me<strong>di</strong>ante l’apposito ricircolo dei fanghi. Questi sono estratti dalla tramoggia <strong>di</strong><br />

raccolta del se<strong>di</strong>mentatore che quin<strong>di</strong> non funge solo da chiarificatore dell’effluente<br />

ma ha un ruolo importante nell’intera economia del processo, separando il tempo<br />

<strong>di</strong> ritenzione idraulica del liquame da quello dei fanghi (detto tempo <strong>di</strong> residenza<br />

cellulare). Solo i fanghi prodotti in eccesso rispetto alle esigenze <strong>di</strong> stabilità del<br />

processo vengono perio<strong>di</strong>camente allontanati sotto forma <strong>di</strong> fanghi <strong>di</strong> supero.<br />

Nel corso degli anni si sono andati perfezionando <strong>di</strong>versi schemi applicativi<br />

del processo a fanghi attivi che si <strong>di</strong>fferenziano a seconda del carico organico<br />

applicato. Le varianti in uso negli impianti <strong>di</strong> <strong>depurazione</strong> <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni<br />

seguono soprattutto lo schema dell’aerazione prolungata. Essi prevedono la<br />

stabilizzazione più o meno completa del fango: si preferisce allora alimentare il<br />

sistema con liquame non se<strong>di</strong>mentato, ma solo pretrattato, in modo da poter<br />

trattare tutti i fanghi in modo aerobico all’interno della stessa vasca <strong>di</strong> aerazione.<br />

Ciò determina alcuni vantaggi tra i quali l’eliminazione dei costi <strong>di</strong> impianto<br />

e <strong>di</strong> gestione della se<strong>di</strong>mentazione primaria e <strong>di</strong> una potenziale fonte <strong>di</strong> odori, la<br />

riduzione del peso secco totale dei fanghi e la maggiore se<strong>di</strong>mentabilità dei fanghi<br />

attivi.<br />

La volumetria <strong>delle</strong> vasche a fanghi attivi può essere determinata con l’ausilio<br />

<strong>di</strong> un parametro definito fattore <strong>di</strong> carico organico, CF, espresso come rapporto tra<br />

S0 (kg <strong>di</strong> BOD5 giornalmente influenti all’ossidazione) e S.S. (kg <strong>di</strong> soli<strong>di</strong> sospesi<br />

nella miscela areata). Noto S0 e scelto opportunamente il valore <strong>di</strong> CF, si ricava<br />

.<br />

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