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Dispense depurazione - Dipartimento di Ingegneria delle Acque e di ...

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I soli<strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentabili presenti nelle acque <strong>di</strong> rifiuto sono, in via del tutto<br />

convenzionale, classificabili in due categorie:<br />

• particelle “granulose”, che se<strong>di</strong>mentano in<strong>di</strong>vidualmente, senza che si<br />

verifichino particolari interferenze o interazioni tra particelle vicine;<br />

• particelle “fioccose”, che per il loro carattere appunto fioccoso e per le<br />

forze <strong>di</strong> attrazione superficiale che le caratterizzano, durante la fase <strong>di</strong><br />

caduta nelle vasche <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione tendono ad agglomerarsi.<br />

Particelle granulose<br />

Se nell’acqua ci sono <strong>delle</strong> particelle solide <strong>di</strong> peso specifico maggiore, e che<br />

non abbiano <strong>di</strong>mensioni tanto piccole e cariche elettriche tali da subire l’attrazione<br />

<strong>delle</strong> particelle vicine e rimanere così stabilmente in sospensione (sospensioni<br />

colloidali), esse tendono naturalmente a depositarsi sul fondo.<br />

Per fissare le idee, esaminiamo il comportamento <strong>di</strong> una sola <strong>di</strong> queste<br />

particelle se<strong>di</strong>mentabili, e supponiamo per semplicità che abbia una forma sferica.<br />

Essa è soggetta all’azione del proprio peso P, alla spinta idrostatica S <strong>di</strong>retta<br />

verso l’alto ed alla resistenza R del mezzo, che l’esperienza <strong>di</strong>mostra essere<br />

ell’incirca proporzionale al quadrato della velocità e alla sezione trasversale della<br />

sferetta. Si ha dunque, se è γ il peso specifico della sostanza in sospensione, γ0 quello<br />

del liquido, W il volume ed Ω la sezione della particella,<br />

P = W ⋅γ<br />

S = W ⋅γ<br />

0<br />

R = cost<br />

⋅ Ω ⋅ v<br />

dz<br />

dove v = è la velocità della particella all’istante t e z è la profon<strong>di</strong>tà sotto<br />

dt<br />

il pelo d’acqua. Il sistema <strong>di</strong> forze agenti è P − S − R . Possiamo scrivere l’equazione<br />

del moto:<br />

2<br />

P d z<br />

P − S − R = ⋅ 2<br />

g dt<br />

E’ facile verificare che la velocità, partendo da zero, cresce rapidamente e<br />

tende asintoticamente ad un valore v0 corrispondente alla con<strong>di</strong>zione P − S − R = 0<br />

(Fig. 3.10) .<br />

In pratica però questo processo dura talmente poco da poter considerare il<br />

moto della particella come uniforma (v0=cost). Quin<strong>di</strong> sostituendo i valori <strong>di</strong> P, S<br />

ed R si ottiene:<br />

2<br />

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