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Dispense depurazione - Dipartimento di Ingegneria delle Acque e di ...

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idrogeno solforato, sostanza dì odore spiacevole. Le vere esalazioni della<br />

putrefazione derivano però da un complesso <strong>di</strong> prodotti volatili, che contengono<br />

quasi tutti zolfo (solfuro <strong>di</strong> carbonio, mercaptani, ecc., il cui odore è<br />

assolutamente nauseabondo).<br />

Sul modo <strong>di</strong> agire dei microrganismi nelle trasformazioni biochimiche regna<br />

ancora incertezza. Si ritiene che l'azione dei germi saprofiti possa avere due caratteri:<br />

reazioni dovute al metabolismo vitale e al chimismo interno dei microrganismi;<br />

reazioni esterne ai microrganismi provocate però da enzimi o fermenti secreti dai<br />

germi. I microrganismi poi possono <strong>di</strong>stinguersi in protofiti, che si riportano al<br />

regno vegetale, protozoi al regno animale, entrambi monocellulari, ed in metafiti e<br />

metazoi, costituiti da organismi pluricellulari molto più <strong>di</strong>fferenziati. Si è detto<br />

come l'ossigeno <strong>di</strong>sciolto nelle acque <strong>di</strong> fogna tenda ad esaurirsi col procedere <strong>delle</strong><br />

ossidazioni: ora se nel liquame si porta del nuovo ossigeno, per esempio insufflando<br />

aria, la putrefazione non avviene, trasformandosi tutte le sostanze con processi<br />

ossidativi. I residui <strong>di</strong> questa ossidazione, detta anche combustione umida, sono<br />

prodotti stabili e perciò non più fermentescibili.<br />

È ovvio dunque che se l'ossigeno naturalmente contenuto nelle acque<br />

cloacali bastasse ad ossidare tutte le sostanze organiche, la putrefazione non<br />

avverrebbe: ma poiché l'ossigeno contenuto é insufficiente, per evitare la<br />

putrefazione (il che, come si è detto, è uno degli scopi precipui del tecnico<br />

sanitario) si può <strong>di</strong>luire lo scarico <strong>delle</strong> fognature nel mare o nei fiumi. Per fissare<br />

subito l'or<strong>di</strong>ne grandezza <strong>di</strong>remo che mentre l'ossigeno <strong>di</strong>sciolto nelle acque è<br />

dell'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 8 p.p.m., quello necessario per l'ossidazione <strong>delle</strong> sostanze organiche<br />

dei liquami è dell'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> p.p.m.<br />

Per giu<strong>di</strong>care quin<strong>di</strong> se una certa <strong>di</strong>luizione è sufficiente e per decidere sul come<br />

fare avvenire lo scarico finale <strong>delle</strong> fogne occorre conoscere più da vicino i1<br />

meccanismo dell'ossidazione biochimica.<br />

Si può <strong>di</strong>re che l’elemento più caratteristico <strong>di</strong> un liquame è dato dalle<br />

sostanze organiche contenute in esso. Non è agevole misurare <strong>di</strong>rettamente il<br />

quantitativo <strong>di</strong> queste sostanze e quin<strong>di</strong> occorre riferirsi a determinazioni in<strong>di</strong>rette.<br />

Nei passati decenni si usava valutare l'entità <strong>delle</strong> sostanze organiche dal<br />

quantitativo <strong>di</strong> azoto. Questo metodo si è <strong>di</strong>mostrato fallace perché molta parte<br />

dell'azoto si trova sotto forma <strong>di</strong> urea e non <strong>di</strong> sostanze proteiche, che sono quelle<br />

che danno luogo alla putrefazione. Anche la misura dell'ossigeno necessario per<br />

ossidare chimicamente le sostanze organiche (ossigeno chimico richiesto) non può<br />

dare una in<strong>di</strong>cazione precisa, perché l'ossidazione che avviene in natura è, come si è<br />

detto, biochimica.<br />

Oggi si provvede a misurare <strong>di</strong>rettamente l'ossigeno richiesto dai microrganismi<br />

per il loro ciclo vitale, si fa cioè la determinazione dell'ossigeno biochimico<br />

richiesto, che si in<strong>di</strong>ca con la sigla inglese B.O.D. (Biochemical Oxygen Demand).<br />

Per questa determinazione esistono due meto<strong>di</strong>:<br />

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