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Teoria della selezione del portafoglio e modelli di equilibrio del ...

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3) limitazione <strong>del</strong>l'analisi alle componenti con autovalore uguale o superiore al valore<br />

considerato "punto <strong>di</strong> gomito" <strong>del</strong> <strong>di</strong>agramma ottenuto dopo aver rappresentato in [i,<br />

λ i], con i=1, 2, ...,p, gli autovalori (Fig. 31) 63.<br />

Fig. 31: Autovalori estratti da una matrice <strong>di</strong> varianze-covarianze con specificazione <strong>del</strong><br />

punto <strong>di</strong> "gomito". Si consiglia <strong>di</strong> estrarre soltanto i primi tre autovalori e autovettori<br />

associati.<br />

Dopo aver determinato le componenti principali si desidera esprimere una stima <strong>del</strong>le<br />

variabili casuali iniziali come combinazione lineare <strong>del</strong>le componenti principali stesse.<br />

Infatti, da z= A′ x si ha x= Az poichè ′ = −<br />

A A 1 . Se si desidera ora esprimere le variabili<br />

iniziali in funzione <strong>del</strong>le sole m < p componenti principali si otterrà un nuovo sistema:<br />

$x= Bz dove B è la matrice (p x m), ottenuta eliminando le ultime ( p− m)<br />

colonne <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

matrice A; $x esprime la stima <strong>di</strong> x me<strong>di</strong>ante z. Se si considerano realmente le sole m < p<br />

colonne <strong><strong>del</strong>la</strong> matrice dei coefficienti <strong><strong>del</strong>la</strong> PCA non si parlerà più <strong>di</strong> componenti<br />

principali, ma <strong>di</strong> fattori.<br />

La nuova matrice B è quin<strong>di</strong> detta matrice dei factor loa<strong>di</strong>ngs (coefficienti <strong>di</strong> saturazione)<br />

rappresentanti l'analisi fattoriale, che se letta per riga analizza la stima <strong>del</strong>le variabili<br />

iniziali in funzione dei fattori, mentre se letta per colonna esprime i coefficienti <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

combinazione lineare <strong>del</strong>le variabili per la determinazione <strong>del</strong>le componenti principali.<br />

Inoltre, se si elevano al quadrato i singoli coefficienti <strong>di</strong> saturazione si ottiene la variabilità<br />

spiegata da ogni fattore su ogni variabile, mentre la variabilità spiegata dai fattori comuni<br />

per le singole variabili è detta comunalità.<br />

Se si <strong>di</strong>spone <strong><strong>del</strong>la</strong> matrice <strong>di</strong> correlazione R invece <strong><strong>del</strong>la</strong> matrice <strong>di</strong> varianza-covarianza,<br />

lo svolgimento per la determinazione <strong>del</strong>le componenti principali e quin<strong>di</strong> dei fattori si<br />

mantiene. Unica <strong>di</strong>stinzione effettiva da considerare è che in questo caso si ha:<br />

63 KOUTSOYIANNIS A., 1993, op. cit., pag. 424.<br />

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