Teoria della selezione del portafoglio e modelli di equilibrio del ...
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capitale (ricchezza) <strong>di</strong>sponibile sembra non corrispondere al comportamento effettivo <strong>di</strong> molti<br />
<strong>di</strong> noi. Per questo sono state proposte <strong>di</strong>verse famiglie <strong>di</strong> funzioni <strong>di</strong> utilità come quelle<br />
esposte in Tab. 11 alcune <strong>del</strong>le quali hanno caratteristiche apprezzate come l’in<strong>di</strong>ce assoluto<br />
<strong>di</strong> avversione al rischio costante o decrescente.<br />
r(x)<br />
0,7<br />
0,6<br />
0,5<br />
0,4<br />
0,3<br />
0,2<br />
0,1<br />
0<br />
170<br />
172<br />
174<br />
176<br />
178<br />
180<br />
110<br />
182<br />
184<br />
186<br />
188<br />
Fig. 36: Funzione <strong>di</strong> avversione al rischio <strong>del</strong> decisore al variare <strong>del</strong><br />
capitale<br />
Anche la funzione <strong>di</strong> avversione al rischio nella formulazione proposta da Arrow-Pratt risulta<br />
invariante per trasformazioni lineari <strong><strong>del</strong>la</strong> funzione <strong>di</strong> utilità, quin<strong>di</strong> l’atteggiamento <strong>del</strong><br />
decisore <strong>di</strong> fronte al rischio risulta unicamente determinato sia in relazione a situazioni<br />
rischiose in termini <strong>di</strong> capitale che in termini <strong>di</strong> guadagno.<br />
8.4 In<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong> <strong>portafoglio</strong> a ren<strong>di</strong>mento aleatorio preferito<br />
E' utile specificare i casi in cui l'utilità attesa non smentisce il principio E-V. Ciò accade se81: 1) per qualsiasi funzione <strong>di</strong> utilità u( x),<br />
la variabile aleatoria x è Normalmente <strong>di</strong>stribuita<br />
con me<strong>di</strong>a µ e varianza σ 2 2<br />
: x → N(<br />
µσ , ) ; nella <strong>selezione</strong> <strong>del</strong> <strong>portafoglio</strong>, utilizzando la<br />
simbologia adottata in precedenza: R → N R<br />
⎛ _ ⎞<br />
⎜ ,σ ⎟<br />
⎝ ⎠<br />
2<br />
2) per qualsiasi <strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong>l’importo aleatorio x, u( x)<br />
è una funzione <strong>di</strong> utilità<br />
quadratica.<br />
Nel primo caso si <strong>di</strong>mostra come l'utilità attesa sia funzione <strong><strong>del</strong>la</strong> me<strong>di</strong>a e <strong><strong>del</strong>la</strong> varianza,<br />
poichè per calcolare il valore atteso <strong>del</strong>l'utilità si deve risolvere il seguente integrale:<br />
∞<br />
Eux [ ( ) ] ∫ ux ( ) f( xdx ) .<br />
Da questa relazione si capisce come essa sia funzione <strong><strong>del</strong>la</strong> me<strong>di</strong>a (per noi valore atteso) degli<br />
importi aleatori e <strong><strong>del</strong>la</strong> varianza degli stessi.<br />
81 COPELAND T. E. e WESTON J. F., 1988, op. cit.; ELTON E. J. E GRUBER M. J., 1995, op. cit.; CASTAGNOLI E.,<br />
PECCATI L., 1991, op. cit..<br />
= −∞<br />
190 x