Scarica la Dichiarazione Ambientale 2008 (PDF, 4.33 MB) - E.On
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Uso di combustibili ed energia<br />
l - MWh Gasolio litri acquistati Energia consumata<br />
25.000<br />
20.000<br />
15.000<br />
10.000<br />
5.000<br />
Figura 4<br />
19.500<br />
12.694<br />
18.800<br />
12.284<br />
Uso di risorse idriche<br />
Il consumo di risorse idriche è trascurabile ed è dovuto<br />
ai prelievi da acquedotto per il normale uso igienico e<br />
umano. La produzione idroelettrica comporta il prelievo<br />
di acqua per l’alimentazione dei gruppi di produzione,<br />
acqua che viene poi integralmente restituita nei corpi<br />
idrici a valle degli impianti con le stesse caratteristiche<br />
chimico-fisiche. La figura 5 indica <strong>la</strong> quantità di acqua<br />
complessivamente derivata negli impianti del Nucleo.<br />
Le variazioni sono dovute al diverso regime idrologico<br />
negli anni.<br />
Consumo e uso di materie prime<br />
La materia prima utilizzata è l’acqua derivata per il<br />
funzionamento delle centrali che viene comunque<br />
restituita in alveo, come detto al punto precedente.<br />
Altre materie prime utilizzate sono identificabili nei<br />
materiali di supporto, combustibili e sostanze necessarie<br />
alle attività di processo (oli), le cui quantità sono da<br />
ritenersi molto limitate.<br />
22.600<br />
11.949<br />
19.200<br />
11.284<br />
Gestione del territorio e del<strong>la</strong> biodiversità<br />
- Modifica del regime idrologico del corso d’acqua<br />
15.338<br />
12.955<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Acqua derivata<br />
10 6 m 3<br />
14.000<br />
12.000<br />
10.000<br />
8.000<br />
6.000<br />
4.000<br />
2.000<br />
Figura 5<br />
12.584<br />
12.000<br />
La produzione idroelettrica comporta necessariamente<br />
cambiamenti nel regime idrologico di un corso d’acqua.<br />
In partico<strong>la</strong>re, uno sbarramento, sia esso diga o traversa,<br />
crea una discontinuità nell’ecosistema fluviale con<br />
evidenti effetti sull’alveo di valle. Tali effetti vengono<br />
comunque mitigati dall’adozione di ri<strong>la</strong>sci d’acqua a valle<br />
sia per l’igiene dell’alveo che per usi irrigui sul<strong>la</strong> base di<br />
quanto stabilito a carico del concessionario nel<br />
“Disciplinare di Concessione” re<strong>la</strong>tivo a ogni derivazione.<br />
Inoltre, in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> definizione di Minimo Deflusso<br />
Vitale, concetto introdotto dalle leggi 18 maggio 1989<br />
n. 183, 5 gennaio 1994 n. 36 (più nota come legge Galli) e<br />
dal D.Lgs. n. 152 del 2006, re<strong>la</strong>tivamente al bacino del<br />
Nera, fermo restando il mantenimento del piano di ri<strong>la</strong>sci<br />
attualmente concordato, il Nucleo di Terni ha avviato una<br />
col<strong>la</strong>borazione con gli Enti Locali (Provincia di Perugia e<br />
Comunità Montana Valnerina di Norcia) per uno studio<br />
ecologico che ha tra gli obiettivi l’individuazione del<strong>la</strong><br />
minima portata per ogni corso d’acqua necessaria ad<br />
assicurare il mantenimento dell’ecosistema fluviale.<br />
Altro aspetto rilevante riguarda l’aumento del minimo<br />
deflusso vitale ri<strong>la</strong>sciato a valle del<strong>la</strong> diga di Corbara a<br />
partire dall’entrata in servizio dell’omonima Centrale<br />
idroelettrica. Infatti l’attivazione del<strong>la</strong> Centrale, che<br />
12.020<br />
6.809<br />
7.883<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
15