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Brochure Auriga ITA - OCME

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Logistica interna<br />

nei siti produttivi<br />

Movimentazione da e per il magazzino: tecnologie,<br />

infrastrutture e soluzioni integrate per l’automazione e la<br />

riduzione dei costi nelle aziende manifatturiere<br />

Testi di Roland Guglielmetti, Gabriele Folli, Manuel Bolzoni<br />

<strong>OCME</strong> Competence Library<br />

MOVING IDEAS<br />

www.ocme.it


Logistica interna<br />

nei siti produttivi<br />

Movimentazione da e per il magazzino:<br />

tecnologie, infrastrutture e soluzioni integrate per la nuova<br />

grande sfida delle aziende manifatturiere<br />

Sommario<br />

Logistica interna: da esigenza operativa a opportunità per il successo<br />

Automazione della logistica nei siti produttivi<br />

Movimenti con veicoli guidati automatici: tecnologie a confronto<br />

Logica d’impianto e veicoli automatici: la visione <strong>OCME</strong> della logistica interna<br />

<strong>Auriga</strong>, le navetta a guida laser secondo <strong>OCME</strong><br />

Gestione del magazzino<br />

La gamma <strong>Auriga</strong><br />

Sicurezza negli stabilimenti: un investimento sul proprio futuro<br />

<strong>Auriga</strong> e il rispetto per l’ambiente<br />

<strong>OCME</strong> Competence Library www.ocme.it<br />

5<br />

6<br />

8<br />

10<br />

14<br />

20<br />

22<br />

24<br />

26


Logistica interna: da esigenza operativa<br />

a opportunità per il successo<br />

...[in un contesto competitivo, n.d.r.] il risultato migliore si<br />

ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio<br />

per sé e per il gruppo.<br />

John Nash (Bluefield, USA, 1928, Premio Nobel per l’Economia nel 1994)<br />

a logistica interna agli stabilimenti produttivi rappresenta oggi una grande<br />

L sfida per le aziende manifatturiere di tutto il mondo. La transizione verso<br />

sistemi automatizzati non presidiati ha coinvolto, negli ultimi decenni, buona<br />

parte dei siti produttivi nei quali la parte di processo e confezionamento<br />

è ormai dotata di impianti in cui il ruolo umano è solamente di supervisione e controllo.<br />

Ciò sta avvenendo, e per molte aziende è già realtà, anche<br />

per la logistica. Nei settori a monte e a valle del processo<br />

produttivo, merci, pallet e materie prime sono sempre più<br />

movimentate con sistemi automatici i quali sono governati da<br />

software che controllano costantemente i parametri operativi<br />

e definiscono i compiti di ogni unità.<br />

La necessità di dotarsi di sistemi di questo tipo è sempre più<br />

sentita dalle aziende di pressoché tutti i settori dell’industria<br />

del largo consumo. La ragione di ciò risiede in una moltitudine<br />

di esigenze che i sistemi integrati di logistica interna sono<br />

in grado di soddisfare. Primo fra tutti è la riduzione dei costi<br />

mediante la riduzione del personale di inizio e fine-linea. E’<br />

importante sottolineare inoltre che il lavoro del carrellista<br />

tradizionale non è esente da problematiche legate agli stress<br />

fisici e psicologici a cui gli operatori sono sottoposti; problemi<br />

derivanti dalla postura, incidenti anche gravi durante le<br />

manovre e rischio di danneggiamenti a cose.<br />

Il problema della sicurezza è quindi significativo per la scelta<br />

di un sistema di logistica integrato e automatico, anche per le forti implicazioni legali ed<br />

economiche connesse agli incidenti sul lavoro.<br />

Normalmente un sistema automatizzato ha un ritorno dell’investimento molto rapido, attorno<br />

ai tre anni, che garantisce quindi un’elevata efficienza economica e finanziaria già nel medio<br />

periodo. Ma non è tutto; non bisogna dimenticare l’importanza del controllo costante del<br />

magazzino. Un dispositivo fra tutti è il simbolo dell’automazione nella logistica, la navetta a<br />

guida automatica. Non dissimili da qualche avveniristico veicolo del cinema di fantascienza<br />

degli anni settanta sono l’esempio di come la tecnologia integrata possa sostituire forza<br />

lavoro umana per tutte le mansioni a basso valore aggiunto e operate spesso in condizioni<br />

ambientali sfavorevoli (celle refrigerate o ambienti con presenza di sostanze nocive).<br />

Fabbriche controllate da un software e “invase” da veicoli che viaggiano autonomamente<br />

potrebbero sembrare uno scenario futuristico, ma si tratta di una realtà attuale che<br />

rappresenta, per le aziende, una grande occasione per acquisire maggiore competitività.<br />

La possibilità di gestire la movimentazione da e verso il magazzino, fino al caricamento<br />

sugli automezzi senza l’impiego di personale (se non con compiti di controllo e supervisione)<br />

rappresenta il punto di arrivo dell’applicazione di sistemi integrati per la logistica interna.<br />

Le aziende fornitrici della tecnologia di movimentazione giocano quindi la loro partita sulla<br />

capacità di integrazione, ovvero sulla capacità di prevedere le esigenze future, ipotizzare in<br />

anticipo le criticità e fornire un sistema aperto in grado di crescere senza impattare sulla<br />

struttura del cliente, sia essa informatica o fisica.<br />

5


6 <strong>OCME</strong> La logistica interna<br />

Automazione della logistica<br />

nei siti produttivi<br />

L’<br />

automazione della logistica<br />

di inizio e fine linea deve<br />

necessariamente essere<br />

valutata in modo integrato<br />

per raggiungere alcuni obiettivi fondamentali.<br />

Primo fra tutti è l’aumento di competitività<br />

dei sistema azienda. Oltre ad una migliore<br />

efficienza dei costi, un sistema di gestione<br />

integrato permette di gestire meglio e più in<br />

fretta le risorse. Proprio per questo, ovvero<br />

per l’esigenza sempre crescente di flessibilità,<br />

gli strumenti integrati di movimentazione e<br />

logistica permettono alle aziende di conoscere<br />

meglio la consistenza del proprio magazzino<br />

e di ottimizzare l’utilizzo e lo stoccaggio delle<br />

materie prime.<br />

In questa pagina visualizziamo un<br />

contesto ideale nel quale le tecnologie di<br />

movimentazione interagiscono con il comparto<br />

prodittivo e con i macchinari di fine linea,<br />

fornendo non solo evidenti vantaggi nella<br />

sostituzione dei carrelli elevatori tradizionali,<br />

ma registrano ogni informazioni necessaria<br />

alla gestione presente e futura del magazzino.<br />

In questo, i sistemi automatici di logistica<br />

interna, offrono un vantaggio competitivo<br />

significativo alle aziende che ne sono dotati.<br />

La tracciabilità dei dati permette alle aziende<br />

di ottemperare alle richieste del mercato che<br />

chiede sempre più precisione e rigore nel<br />

trattamento dei prodotti e consente inoltre<br />

di disporre di un patrimonio informativo sul<br />

quale costruire piani e progetti di sviluppo.


Figura 1<br />

Esempio di una applicazione LGV<br />

in un sito produttivo


8<br />

<strong>OCME</strong> La logistica interna<br />

Movimentazione con veicoli guidati automatici:<br />

tecnologie a confronto<br />

i<br />

l termine AGV (acronimo di Automatic<br />

Guided Vehicle) è normalmente<br />

utilizzato per identificare tutti i<br />

veicoli in grado di muoversi ed<br />

eseguire compiti specifici senza<br />

operatore. Vari tipi di AGV vengono impiegati nelle<br />

aziende manifatturiere di pressoché tutti i settori<br />

merceologici per trasportare prodotti di qualsiasi tipo<br />

(normalmente su paletta). I compiti che può eseguire<br />

un AGV sono praticamente gli stessi che vengono<br />

abitualmente assegnati ad un carrello elevatore con<br />

operatore umano. Attualmente sono disponibili diverse<br />

tecnologie di guida per i veicoli AGV; la lista che segue<br />

è riferita a quelle attualmente più utilizzate in ambito<br />

industriale e non tiene conto di quelle sperimentali non<br />

ancora effettivamente operative.<br />

Veicoli filo guidati<br />

Si tratta di veicoli che seguono un percorso prestabilito<br />

da un filo elettrico inserito nel pavimento dello stabilimento.<br />

Il veicolo determina così la sua posizione grazie<br />

a bobine che percepiscono il campo elettro-magnetico<br />

del filo “guida”. Questo tipo di tecnologia ha costi di<br />

ingresso relativamente bassi e una buona precisione,<br />

ma ogni modifica al percorso, anche di piccola entità,<br />

comporta interventi al pavimento. Inoltre la velocità<br />

di avanzamento è relativamente bassa per evitare di<br />

pedere contatto con il filo “guida” a terra in quanto il<br />

sistema è sensibile anche a minime asperità del suolo.<br />

2<br />

Guida magnetica<br />

Il percorso dei veicoli è disseminato di magneti annegati<br />

nel pavimento posti ad intervalli regolari. Una serie<br />

di sensori lineari permette al veicolo di conoscere la<br />

propria posizione ogni volta che transita in prossimità<br />

dei magneti. Il tragitto da un magnete all’altro tuttavia<br />

avviene “alla cieca” ovvero senza conoscere esattamente<br />

la posizione dell’AGV il quale naviga seguendo la rotta<br />

calcolata dall’ultima rilevazione. Come per i veicoli filoguidati,<br />

quelli a guida magnetica soffrono dello stretto legame<br />

con strutture ancorate al pavimento che in caso di<br />

modifiche al percorso devono essere rimosse e spostate;<br />

la precisione di navigazione è piuttosto bassa visto che<br />

effettuano la correzione di rotta solo quando si trovano in<br />

prossimità dei magneti.<br />

Guida magnetica/giroscopica<br />

L’introduzione di un giroscopio in veicoli a guida magnetica<br />

permette di aumentare la precisione di navigazione.<br />

Misurando la variazione angolare nel tragitto tra due<br />

magneti contigui il veicolo conosce la sua direzione di<br />

spostamento. Precisione a parte, i veicoli giroscopici,<br />

soffrono di tutti gli altri svantaggi del sistema di guida<br />

magnetico.<br />

Veicoli a guida laser (LGV)<br />

I veicoli a guida laser offrono precisione, flessibilità<br />

operativa e velocità grazie a diversi fattori. La posizione<br />

del veicolo viene calcolata 8 volte al secondo; un sensore<br />

laser installato a bordo è in grado di determinare la<br />

posizione della navetta con un errore di pochi millimetri<br />

semplicemente leggendo 3 catarifrangenti collocati sulle<br />

pareti. I veicoli LGV sono liberi di muoversi a velocità relativamente<br />

elevate in quanto non sono vincolati a strutture<br />

fisse a terra e ogni variazione necessaria al percorso può<br />

essere fatta via software. I veicoli LGV hanno normalmente<br />

una maggiore tolleranza ad asperità presenti sul<br />

pavimento.<br />

Figura 2<br />

Fase di presa del prodotto<br />

dall’uscita della fasciatrice


Tecnologie a confronto<br />

Tra le diverse tecnologie a disposizione la guida laser è quella che<br />

più di ogni altra offre al tempo stesso facilità di implementazione e<br />

flessibilità operativa. La tecnologia a guida laser prevede l’impiego<br />

di speciali specchi riflettori da posizionare nei locali attraversati<br />

dalle navette allo scopo di fornire loro una griglia di riferimento<br />

per l’orientamento. Di fatto nessuna struttura fissa o mobile deve<br />

essere installata a terra per l’impiego di questo tipo di veicolo.<br />

Eventuali modifiche al layout del reparto non comportano modifiche<br />

Filoguidati Magnetici Giroscopici Laserguidati<br />

Impatto sulle strutture fisse esistenti - = = +<br />

Sensibilità alla qualità del pavimento = - - +<br />

Precisione di movimento + - = +<br />

Velocità di movimento - - = +<br />

Modifiche successive - - - +<br />

Costo iniziale + + = -<br />

Costi di manutenzione veicoli = = - =<br />

Costi di manutenzione impianto - = = +<br />

Controllo continuo della posizione + - = +<br />

Sicurezza nei movimenti + - = +<br />

Fluidità nei movimenti + - = +<br />

Stabilità del prodotto + - = +<br />

+<br />

= -<br />

Positivo Neutrale Negativo<br />

strutturali, ma semplicemente un intervento software; i veicoli<br />

infatti sono predisposti ad accettare i nuovi percorsi e i nuovi ordini<br />

provenienti dal sistema di controllo.<br />

A differenza di altri sistemi a guida rigida le navette automatiche<br />

a guida laser hanno la capacità di auto-determinare il percorso<br />

migliore per portare a termine la missione loro assegnata e hanno<br />

consapevolezza della dislocazione di tutti i mezzi della flotta al fine<br />

di evitare le collisioni.


10<br />

<strong>OCME</strong> La logistica interna<br />

Logica d’impianto e veicoli automatici:<br />

la visione <strong>OCME</strong> della logistica interna<br />

o<br />

CME sviluppa da lungo tempo<br />

soluzioni di movimentazione e<br />

logistica interna. La crescita<br />

di questo settore, sia in<br />

termini di fatturato che di tecnologia applicata,<br />

è notevolmente accelerata negli ultimi anni<br />

grazie allo sviluppo dei veicoli laser guidati e<br />

alle tecnologie di controllo e gestione integrata<br />

della logistica. In questo campo <strong>OCME</strong> ha deciso<br />

di operare in totale autonomia, evitando cioè<br />

di dipendere da partner esterni o in generale da<br />

tecnologie di terze parti. Il know-how necessario<br />

è arrivato da tecnici e progettisti esperti del<br />

settore. Questi hanno apportato un bagaglio di<br />

competenze di primo livello che ha permesso di<br />

avviare una nuova ed importantissima business<br />

unit, quella dei sistemi di logistica, in tempi<br />

da record, con prodotti innovativi e incontrando<br />

fin da subito positivi riconoscimenti presso la<br />

clientela.<br />

Gli obiettivi del progetto logistica erano<br />

suggeriti dalla necessità di affermare <strong>OCME</strong><br />

come un fornitore a trecentossessanta gradi di<br />

tecnolgia di movimentazione, confezionamento,<br />

Confronto dei costi tra carrelli elevatori tradizionali e sistemi a guida laser <strong>Auriga</strong><br />

Costi<br />

3 turni<br />

2 turni<br />

palettizzazione e riempimento. Non a caso il motto<br />

aziendale “moving ideas” propone la vocazione<br />

dell’azienda al dinamismo .<br />

Tecnologia di movimentazione però non significa<br />

solo produrre buoni veicoli o in generale buon<br />

hardware. Comprendere le reali esigenze del<br />

cliente, prevedere gli scenari di sviluppo futuri e<br />

organizzare un progetto complesso che interagisce<br />

con sistemi ed infrastrutture esistenti<br />

richiede una grande capacità ingegneristica che<br />

abbraccia discipline diverse. In questo <strong>OCME</strong><br />

sfrutta una competenza che nasce da oltre mezzo<br />

secolo di esperienza sul campo, maturata presso<br />

le industrie più importanti del mondo.<br />

Il programma di produzione <strong>OCME</strong> nel settore<br />

della logistica e della movimentazione comprende:<br />

• sistemi integrati di gestione e supervisione<br />

• navette a guida laser LGV <strong>Auriga</strong><br />

• veicoli su rotaie<br />

• linee di trasporto<br />

1 turno<br />

Anni<br />

1 2 3 4 5<br />

LGV <strong>Auriga</strong><br />

Carrelli tradizionali<br />

Nota: il calcolo è stato effettuato considerando il costo medio della manodopera europea


La rete <strong>OCME</strong><br />

La soluzione <strong>OCME</strong> per la logistica di inizio e fine linea è composta<br />

da un sistema collaudato ed estremamente affidabile per la condivisione<br />

di informazioni in tempo reale tra ogni entità presente<br />

in stabilimento. La rete Ethernet <strong>OCME</strong> è realizzata da tecnici<br />

specializzati altamente qualificati, in grado di garantire il perfetto<br />

funzionamento e la massima disponibilità dell’infrastruttura. La<br />

rete, in parte cablata e in parte senza fili permette di far dialogare<br />

i veicoli LGV con il sistema centrale di gestione del traffico e contemporaneamente<br />

valutare le richieste provenienti dagli operatori<br />

(attraverso normali dispositivi palmari), da paletizzatori, depaletizzatori<br />

o in generale da qualsiasi altro impianto, indipendentemente<br />

dal linguaggio e dal protocollo di comunicazione utilizzati.<br />

11


3 4<br />

5<br />

Obiettivo tracciabilità<br />

Nella logistica moderna diventano sempre più<br />

importanti alcuni aspetti cruciali: la tracciabilità<br />

del prodotto, la supervisione di tutta la<br />

movimentazione.<br />

Relativamente al primo aspetto, la tracciabilità,<br />

<strong>OCME</strong> consente di mantenere uno storico<br />

relativo ad ogni pallet trattato al fine di poterne<br />

ricostruire la storia, il percorso e qualsiasi altra<br />

informazione ritenuta necessaria. Ciò consente di<br />

sapere in qualunque istante la composizione del<br />

magazzino, eliminando in modo definitivo tutti i<br />

tempi per gli inventari.<br />

Questo approccio integrato al problema della<br />

tracciabilità permette inoltre di garantire una<br />

rotazione efficiente di tutto il materiale di<br />

consumo, eliminare eventuali smarrimenti di<br />

materiale e riorganizzare in modo automatico il<br />

magazzino per l’ottimizzazione dello spazio.<br />

Un sistema così perfettamente tracciato<br />

diventa estremamente semplice da controllare,<br />

permettendo di misurarne ed ottimizzarne<br />

l’efficienza. Ogni punto, ogni entità, ogni<br />

dispositivo è quindi analizzato dal sistema per<br />

valutare punti deboli che possono pregiudicare<br />

l’efficienza complessiva della catena produttiva.<br />

Ciò permette inoltre di disporre di statistiche<br />

aggiornate sulla produzione di una determinata<br />

Figura 3<br />

Accesso al log della tracciabilità in<br />

forma grafica da tutto il network<br />

aziendale<br />

Figura 4<br />

Visualizzazione sinottica dello stato<br />

dell’impianto<br />

linea o di un determinato prodotto. Grazie ai<br />

report di spedizione viene meno la necessità di<br />

compilare le bolle di spedizione da parte degli<br />

operatori.<br />

Il sistema <strong>OCME</strong>: il supervisore<br />

Il cuore e il cervello del sistema <strong>OCME</strong> risiedono<br />

nel sistema di supervisione (AGV Manager).<br />

Questo è interconnesso con gli altri dispositivi<br />

aziendali quali PC, PLC, data-base e sistemi ERP<br />

e ha lo scopo di definire, monitorare, prevedere<br />

e archiviare tutte le informazioni relative ai<br />

dispositivi del sistema logistico, in particolare le<br />

navette a guida laser <strong>Auriga</strong>.<br />

Il sistema di supervisione permette di gestire le<br />

missioni, di impostarne la priorità e di definire i<br />

criteri per la allocazione dinamica dei veicoli. E’<br />

anche possibile inviare manualmente la richiesta<br />

di una missione a specifici veicoli.<br />

Attraverso un’interfaccia completamente<br />

visuale è possibile vedere una rappresentazione<br />

sinottica dello stabilimento con la localizzazione<br />

delle navette e del relativo carico. Lo stato di<br />

ogni veicolo può essere visualizzato al fine di<br />

verificarne i parametri operativi.<br />

Traffic Manager<br />

Il traffic manager è un processo che gira sul<br />

sistema <strong>OCME</strong> che ha lo scopo di gestire le<br />

comunicazioni da e verso le navette a guida laser.<br />

Figura 5<br />

Quadro elettrico con punto di<br />

accesso al sistema di supervisione<br />

Ciò avviene via radio attraverso le normali reti<br />

wireless standard sul protocollo TCP/IP.<br />

Il traffic manager è in grado di gestire<br />

contemporanemamente un flotta di 99 veicoli.<br />

Uno dei compiti specifici di questo sistema è<br />

definire veicolo per veicolo le priorità, i compiti e<br />

gli arresti.<br />

Software di simulazione<br />

Ancor prima di arrivare alla fase operativa ogni<br />

progetto di integrazione della logistica viene<br />

valutato e analizzato preventivamente.<br />

Grazie ad avanzati software, interamente<br />

sviluppati da <strong>OCME</strong>, è possibile prevedere con<br />

estrema precisione quali saranno i requisiti e<br />

le criticità del nuovo impianto in funzione delle<br />

variabili definite.<br />

La simulazione avviene attraverso un’interfaccia<br />

grafica che visualizza il layout dello stabilimento<br />

sul quale i veicoli si muovono e si comportano<br />

come farebbero nella realtà.<br />

In questo modo è possibile definire i carichi di<br />

lavoro in anticipo e il determinare il fabbisogno<br />

esatto di veicoli. Questo servizio è estremamente<br />

importante perhè consente di ottenere una<br />

configurazione del sistema di logistica<br />

effettivamente aderente alle esigenze dell’azienda<br />

e permette di valutare in anticipo possibili<br />

sovraccarichi o debolezze e poter intervenire<br />

prima che il problema si presenti nella realtà.


6 7<br />

Interfaccia utente<br />

L’operatore può interagire con il sistema LGV in<br />

vari modi:<br />

• Pulsantiere<br />

Servono per comunicare semplici informazioni<br />

come il reset di una piazzola, l’interdizione di<br />

una zona da parte dei veicoli, una semplice<br />

chiamata di evacuazione, ecc….<br />

Le pulsantiere possono essere cablate con fili<br />

direttamente al quadro elettrico del sistema<br />

LGV oppure wireless, connesse alla rete<br />

Wireless <strong>OCME</strong>.<br />

• PC palmari<br />

Con questi dispositivi l’operatore può interagire<br />

direttamente con AGV Manager ovunque si<br />

trovi, scambiare informazioni in modo dinamico<br />

e continuo.<br />

E’ possibile sapere in qualunque momento lo<br />

stato di tutte le macchine gestite dal sistema<br />

LGV. Sono connessi alla rete Wireless <strong>OCME</strong>.<br />

• Display<br />

Display di differenti misure e tipologie dove<br />

l’AGV Manager comunica informazioni utili agli<br />

operatori come ad esempio allarmi attivi, baia<br />

di destinazione per il camion in arrivo e tutte<br />

quelle informazioni che possono semplificare e<br />

ridurre il lavoro degli operatori.<br />

Figura 6<br />

PDA con connettività wireless<br />

per accesso mobile al sistema di<br />

supervisione<br />

Figura 7<br />

Fase di deposito al<br />

depalettizzatore<br />

• Monitor a bordo<br />

Ogni veicolo è dotato di un monitor LCD,<br />

permettere all’operatore in caso di necessita di<br />

visualizzare tutti gli stati e allarmi del veicolo,<br />

in questo modo è possibile risolvere in maniera<br />

rapida ed efficiente qualsiasi problema.<br />

Tutti gli allarmi vengono anche inviati all’AGV<br />

Manager, vengono registrati e possono essere<br />

visualizzato o consultati quando necessario.<br />

• Stampanti<br />

All’occorrenza AGV Manager può gestire<br />

stampanti. È possibile stampare statistiche<br />

di produzione, bolle di spedizione o tutte le<br />

informazioni necessarie.<br />

Figura 8<br />

Monitor a bordo macchina<br />

8<br />

13


14<br />

<strong>OCME</strong> La logistica interna<br />

Figura 9<br />

<strong>Auriga</strong> 30 con attrezzatura per il<br />

sollevamento di uno o due pallet<br />

<strong>Auriga</strong>, le navetta a guida laser secondo <strong>OCME</strong><br />

T<br />

ra le diverse tecnologie a<br />

disposizione la guida laser è<br />

quella che più di ogni altra offre<br />

al tempo stesso facilità di implementazione e<br />

flessibilità operativa.<br />

<strong>OCME</strong> ha quindi preferito questa soluzione<br />

per dotare <strong>Auriga</strong> di un sistema di guida e<br />

correzione altamente affidabile.<br />

La tecnologia a guida laser prevede l’impiego<br />

di speciali specchi riflettori da posizionare nei<br />

locali attraversati dalle navette allo scopo<br />

di fornire loro una griglia di riferimento per<br />

l’orientamento. Di fatto nessuna struttura fissa<br />

o mobile deve essere installata a terra per<br />

l’impiego di questo tipo di veicolo.<br />

Eventuali modifiche al layout del reparto<br />

non comportano modifiche strutturali, ma<br />

semplicemente un intervento software; i veicoli<br />

infatti sono predisposti ad accettare i nuovi<br />

percorsi e i nuovi ordini provenienti dal sistema<br />

di controllo.<br />

A differenza di altri sistemi a guida rigida<br />

le navette automatiche a guida laser hanno<br />

la capacità di auto-determinare il percorso<br />

migliore per portare a termine la missione<br />

loro assegnata e hanno consapevolezza della<br />

dislocazione di tutti i mezzi della flotta al fine<br />

di evitare le collisioni. Numerosi sensori e la<br />

particolare logica del software di controllo<br />

garantiscono che le navette evitino ostacoli<br />

strutturali presenti nelle aree di transito.


16<br />

<strong>OCME</strong> La logistica interna<br />

Figura 10<br />

Catarifrangente cilindrico per il<br />

rilevamento della posizione<br />

Figura 11<br />

Laser telescopico<br />

10<br />

Figura 12<br />

A sinistra <strong>Auriga</strong> 15 in versione sollevamento con laser<br />

telescopico, a destra <strong>Auriga</strong> 15 con trasporti e pressore per<br />

la stabilizzazione del carico<br />

11<br />

12


Batterie veicoli<br />

<strong>OCME</strong> ha valutato le diverse soluzioni tecnologiche<br />

a disposizione per le batterie per trazione dei veicoli<br />

lasciando al cliente la possibilità di scegliere quella<br />

più adatta alle proprie esigenze. <strong>OCME</strong> propone quindi<br />

due tipi di batterie: a piombo acido libero (anche dette<br />

a piombo liquido) o a piombo gel. Le batterie a piombo<br />

acido libero offrono una durata della carica e una vita<br />

operative più lunghe ma richiedono una manutenzione<br />

(anche se minima) maggiore; inoltre in fase di<br />

carica hanno una emissione di gas che deve essere<br />

opportunamente trattata da un apposito impianto<br />

di aspirazione. Le batterie al piombo gel non hanno<br />

emissione di fumi e sono quindi adatti in ambienti<br />

particolarmente sensibili e non richiedono manutenzione;<br />

hanno tuttavia un costo maggiore e una vita media<br />

inferiore rispetto a batteria a piombo liquido di pari<br />

dimensione.<br />

Sistemi di cambio o<br />

ricarica della batteria<br />

Il sistema di cambio o ricarica della batteria ha lo scopo<br />

di garantire la massima autonomia ai veicoli <strong>Auriga</strong>.<br />

Esistono tre tipi di sistemi: recharging by opportunity,<br />

cambio batteria semi/automatico o cambio batteria<br />

automatico. Ogni veicolo ha a bordo un indicatori di<br />

carica gestito da microprocessore che dialogando<br />

con l’AGV Manager costantemente lo informa sullo<br />

stato della carica e di conseguenza sulla necessità di<br />

effettuare i rifernimenti.<br />

Recharging by opportunity. Particolarmente adatto in<br />

siti in cui l’utilizzo non è continuativo, questo sistema<br />

invia i veicoli ad una stazione di ricarica durante i<br />

periodi inattività.<br />

Cambio batteria semi/automatico. L’AGV Manager dirige<br />

il veicolo con la batteria scarica ad una postazione<br />

di cambio batteria e contemporaneamente avvisa un<br />

operatore. La sostituzione richiede mediamente da 3 a<br />

5 minuti e non richiede l’uso di muletti e carri-ponte.<br />

Cambio batteria automatico. Quando la batteria del<br />

veicolo necessita la sostituzione l’AGV Manager lo<br />

11 13<br />

dirige verso la postazione di cambio batteria in cui<br />

l’operazione avviene in modo completamente automatico.<br />

Questa soluzione è particolarmente indicata in<br />

installazioni che hanno un numero elevato di veicoli.<br />

Motoruota<br />

La motoruota è il dispositvo che le navette utilizzano<br />

per la trazione e per sterzare. Dalla qualità di questo<br />

componente dipendono la precisione dei movimenti e la<br />

manutenzione necessaria al suo funzionamento.<br />

Le navette <strong>Auriga</strong> offrono una ridottissima manutenzione<br />

in quanto sia la motorizzazione dello sterzo che<br />

quella della trazione lavorano in corrente alternata<br />

(in questo modo si annulla la manutenzione per la<br />

sostituzione delle spazzole tipica dei motori a corrente<br />

continua). La particolare progettazione della motoruota<br />

assicura un’elevatissima precisione dei movimenti in<br />

quanto il motore di sterzo è assemblato direttamente<br />

sulla ralla di rotazione e l’encoder che controlla l’orientamento<br />

è montato direttamente sull’asse di rotazione<br />

della motoruota.<br />

Catarifrangenti cilindrici<br />

L’utilizzo di catarifrangenti di forma cilindrica garantisce<br />

una migliore individuazione da parte del laser<br />

delle navette da qualsiasi posizione. Questa soluzione<br />

consente inoltre di ridurre il numero complessivo dei<br />

catarifrangenti necessari.<br />

Joystick<br />

Ogni veicolo dispone di un joystick triassiale con<br />

prolunga che permette di effettuare manovre manuali<br />

con estrema facilità.<br />

Laser telescopico<br />

Le navette <strong>Auriga</strong> possono montare all’occorrenza<br />

un dispositivo di sollevamento automatico del laser.<br />

Questa soluzione permette di elevare il sensore fino<br />

ad una quota di circa 6,5 metri (oltre 21’) al fine di<br />

individuare correttamente i catarifrangenti in presenza<br />

di scaffalature o altri ostacoli a terra; al tempo stesso<br />

il veicolo può passare sotto a porte o a passaggi che<br />

richiedono l’abbassamento del laser.<br />

Figura 13<br />

Stazione di cambio batteria<br />

Figura 14<br />

Alloggiamento batteria<br />

del veicolo<br />

14<br />

15<br />

Figura 15<br />

Motoruota<br />

17


1918<br />

1919<br />

18<br />

<strong>OCME</strong> La logistica interna<br />

16<br />

Forche autoregolabili in<br />

larghezza e lunghezza<br />

Le navette <strong>Auriga</strong> possono essere equipaggiate con uno<br />

speciale dispositivo automatico di regolazione della<br />

lunghezza e della larghezza delle forche. Questa soluzione<br />

permette di trasportare prodotti con dimensioni differenti<br />

lasciando che sia il sistema ad adattarsi in base all’esigenza.<br />

Il meccanismo è azionata da elettrovalvole connesse<br />

all’impianto idraulico principale che sono controllate da<br />

sensori di fine corsa ed encoder.<br />

Forche a geometria variabile<br />

Alcune installazioni richiedono che i veicoli possanto trasportare<br />

indifferentemente una, due o tre palette contemporaneamente,<br />

eventualmente di formati di diversi. Per<br />

questo è disponibile un sistema di autoregolazione della<br />

geometria delle forche che permette in modo automatico<br />

di gestire le diverse necessità di movimentazione.<br />

Stabilizzatori<br />

I veicoli possono essere dotati di stabilizzatori laterali allo<br />

scopo di aumentarne la stabilità e la portata. In base al<br />

modello l’aggiunta di zanche può raddoppiare la portata<br />

nominale della navetta.<br />

Sensore per porte<br />

Uno speciale sensore equipaggia i veicoli <strong>Auriga</strong> per<br />

verificare l’apertura delle porte automatiche dove queste<br />

sono presenti negli stabilimenti.<br />

Pressore per stabilizzazione del carico<br />

Sia i veicoli per movimentazione che per sollevamento<br />

possono essere dotati di un pressore che stabilizza il<br />

carico dall’alto.<br />

Figura 16<br />

Fotocellula sulla punta delle<br />

forche per verificare la corretta<br />

presa del prodotto<br />

17<br />

Figura 17<br />

Sistema di apertura e chiusura<br />

delle forche<br />

Veicoli con trasporti<br />

per movimentazione a terra<br />

Le navette <strong>Auriga</strong> possono essere impiegate non solo<br />

per il sollevamento in sostituzione dei carrelli elevatori<br />

convenzionali, ma anche come dispositivi di movimentazione<br />

a terra. I veicolo vengono equipaggiati con trasporti<br />

a rulli o con altri sistemi al fine di fornire un importante<br />

supporto logistico alle linee produttive e al magazzino che<br />

possono così sfruttare appieno la flessibilità del sistema<br />

di movimentazione <strong>Auriga</strong>.<br />

Componentistica elettrica commerciale<br />

Le navette <strong>Auriga</strong> sono state realizzate per limitare le<br />

problematiche di gestione dei ricambi da parte del cliente.<br />

Tutta la componentistica elettrica è di origine commerciale<br />

ed è facilmente reperibile in loco. In questo modo anche<br />

riparazioni d’emergenza possono essere eseguite con<br />

facilità grazie direttamente dal cliente.<br />

Componentistica<br />

meccanica commerciale<br />

Il progetto dei veicoli <strong>Auriga</strong> è stato razionalizzato anche<br />

per quanto riguarda l’impiego di componenti meccaniche<br />

commerciali. Alcune parti come ad esempio la motoruota,<br />

il sistema di sollevamento (montante a forche) e la centralina<br />

idraulica sono disponibili presso normali fornitori<br />

di componenti per muletti.<br />

Figure 18 e 19<br />

Quadri elettrici a bordo<br />

del veicolo


20<br />

Figura 20<br />

Fase di carico di una navetta<br />

a trasporti<br />

Figura 21 (qui sopra)<br />

<strong>Auriga</strong> 45Z con dispositivo per<br />

movimentazione bobina<br />

19


20<br />

<strong>OCME</strong> La logistica interna<br />

Gestione del magazzino<br />

L<br />

a gestione integrata del magazzino avviene grazie ad algoritmi che sono in grado di<br />

effettuare le scelte corrette per lo sfruttamento dello spazio libero.<br />

L’AGV Manager guida i veicoli in specifiche missioni in base al carico che devono<br />

depositare o caricare in funzione di diversi parametri come ad esempio:<br />

• il codice del prodotto da trattare<br />

• la presenza di aree libere o aree occupate da prodotti aventi lo stesso codice<br />

• la data di stoccaggio<br />

Nella pagina a fianco sono illustrate una serie di situazioni in cui l’AGV Manger deve decidere dove inviare<br />

le navette in modo da ottimizzare correttamente il lavoro. Gli esempi sono riferiti alla movimentazione di<br />

un prodotto “E”.<br />

Come si comporta il sistema quando deve<br />

depositare un prodotto?<br />

Esempio 1. Massima diponibilità di spazio<br />

Situazione iniziale: solo due file delle quattro<br />

disponibili sono già iniziate con prodotti “A” e “B”.<br />

Comportamento del sistema: viene iniziata una nuova<br />

fila col prodotto “E”.<br />

Esempio 2. Elevata diponibilità e presenza di<br />

prodotti dello stesso tipo sulla piazzuola<br />

Situazione iniziale: sono presenti due file<br />

assegnate a prodotti di tipo “A” e tipo “D”;<br />

una fila di prodotti “E” è già iniziata e ha<br />

spazio disponibile.<br />

Comportamento del sistema: viene<br />

utilizzata la linea di prodotti<br />

“E” fino ad esaurimento dello<br />

spazio disponibile.<br />

Esempio 3. Elevata<br />

diponibilità di spazio<br />

Situazione iniziale: il prodotto<br />

“E” occupa una fila intera e il sistema<br />

può utilizzare una fila iniziata da un solo prodotto<br />

“A” o una in cui sono presenti prodotti “D” e<br />

prodotti “E”.<br />

Comportamento del sistema: viene iniziata la fila<br />

che contiene un prodotto di tipo “E”.<br />

Esempio 4. Scelte dipendenti dalla data di<br />

stoccaggio<br />

Situazione iniziale: il prodotto “E” è già presente e<br />

occupa una fila intera, due file sono disponibili, ma<br />

in nessuna è presente un prodotto “E”; le due file<br />

disponibili hanno prodotti stoccati in date diverse.<br />

Comportamento del sistema: il prodotto “E” viene<br />

depositato nella fila in cui il prodotto già presente<br />

è stato stoccato da più tempo.<br />

Come si comporta il sistema quando deve ritirare<br />

un prodotto?<br />

Esempio 5. Scelta tra quattro possibilità<br />

Situazione iniziale: il prodotto “E” è disponibile<br />

all’inizio di quattro file.<br />

Comportamento del sistema: la presenza di una<br />

fila in cui il prodotto “E” blocca prodotti di tipo “D”<br />

fa scegliere al sistema di liberare per prima la fila<br />

mista.<br />

Esempio 6. Scelta dipendente dalla data di<br />

stoccaggio<br />

Situazione iniziale: il prodotto “E” è disponibile<br />

all’inizio di tre file che differiscono per data di<br />

stoccaggio.<br />

Comportamento del sistema: viene prelevato il<br />

prodotto che ha la data di stoccaggio più lontana nel<br />

tempo.<br />

Esempio 7. Recupero di un prodotto non disponibile<br />

all’inizio della fila<br />

Situazione iniziale: il prodotto “E” è disponibile, ma è<br />

necessario riposizionare altri prodotti che ne bloccano<br />

l’accesso.<br />

Comportamento del sistema: vengono riposizionati i<br />

prodotti in base agli algoritmi impiegati nel recupero<br />

fino a quando il primo prodotto “E” non è accessibile.<br />

Esempio 8. Compattazione (o scompattazione,<br />

mediante movimenti contrari) di una fila<br />

Situazione iniziale: L’operatore desidera compattare<br />

una o più file per recuperare file vuote nel magazzino.<br />

Comportamento del sistema: vengono accodati per<br />

primi i due prodotti “B” e successivamente il prodotto<br />

“A”, in questo modo si liberano due file.


21<br />

A<br />

A<br />

A<br />

B<br />

B<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

D<br />

D<br />

D<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

E<br />

A<br />

E<br />

E<br />

E<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

E<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

E<br />

E<br />

E<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

A<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

E<br />

E<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

E<br />

E<br />

D<br />

D<br />

D<br />

B<br />

E<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

A<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

E<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

D<br />

B<br />

B<br />

E<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

E<br />

E<br />

D<br />

D<br />

D<br />

A<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

E<br />

E<br />

E<br />

JUN2007<br />

DEC2006<br />

JUN2007<br />

DEC2006<br />

JUN2007<br />

DEC2006<br />

B<br />

B<br />

A<br />

A<br />

B<br />

B<br />

B<br />

B<br />

A<br />

B<br />

B<br />

Esempio 1<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

Gli algoritmi di organizzazione delle piazzuole<br />

Esempio 5<br />

Esempio 2 Esempio 6<br />

Esempio 3 Esempio 7<br />

Esempio 4 Esempio 8


22<br />

La gamma <strong>Auriga</strong><br />

L<br />

a gamma di navette a guida<br />

laser <strong>Auriga</strong> si compone di<br />

tre veicoli base con portata<br />

da 1.500 a 4.500 Kg. Sono<br />

disponibili due varianti principali: veicoli per<br />

sollevamento, equivalenti come funzionalità<br />

ai carrelli elevatori tradizionali e veicoli con<br />

trasporti che assolvono principalmente al ruolo<br />

di trasbordo dei prodotti.<br />

Numerose opzioni permettono di avere veicoli<br />

altamente rispondenti alle specifiche esigenze<br />

di ogni azienda, sia in termini di capacità di<br />

carico che di versatilità.<br />

Per i veicoli a sollevamento sono disponibili<br />

attrezzature in grado di movimentare<br />

dalla singola paletta fino ad otto palette<br />

contemporaneamente.<br />

Le forche possono essere corte, lunghe o<br />

telescopiche a geometria fissa o variabile in<br />

base al tipo di carico trattato. Per aumentare la<br />

portata dei veicoli base è possibile aggiungere<br />

Figura 22<br />

<strong>Auriga</strong> 45 con laser telescopico<br />

attrezzata per la presa di una, due<br />

o tre palette<br />

appendici stabilizzatrici laterali.<br />

I veicoli con trasporti, in base ai requisiti del<br />

carico da movimentare, possono essere dotati<br />

di rulli, catene o nastri. Anche in questo caso<br />

le palette trasportate variano da una a otto in<br />

funzione della configurazione scelta.<br />

Il carico può avvenire lateralmente o<br />

posteriormente, potendo contare sulla massima<br />

precisione e la massima sicurezza garantita dal<br />

sistema <strong>OCME</strong> <strong>Auriga</strong>.<br />

Tutti i veicoli <strong>Auriga</strong> dispongono delle<br />

opzioni per: laser telescopico, pressori di<br />

stabilizzazione del carico, controllo peso e<br />

pacchetti sicurezza aggiuntivi.


Gamma veicoli <strong>Auriga</strong> e principali opzioni installabili<br />

Veicoli a sollevamento<br />

1 Telaio base <strong>Auriga</strong> 15 <strong>Auriga</strong> 30 <strong>Auriga</strong> 45<br />

2 Numero coppie<br />

3 Lunghezze<br />

4 Apertura / Chiusura<br />

5 Stabilizzatori<br />

Veicoli con trasporti<br />

1 Telaio base <strong>Auriga</strong> 15 <strong>Auriga</strong> 30 <strong>Auriga</strong> 45<br />

2 Tipo trasporti A Rulli B Catene C Nastri<br />

3 Numero trasporti<br />

4 Tipo di carico<br />

A B C<br />

Una coppia Due coppie Tre coppie<br />

A B C<br />

Corte Lunghe Telescopiche<br />

A B<br />

Fisse Divaricabili<br />

A B<br />

Esempio 1. <strong>Auriga</strong> 45 + 2C + 3A + 4B + 5B<br />

4500 Kg Tre coppie Corte Divaricabili senza stabilizzatori<br />

con stabilizzatori senza stabilizzatori<br />

da 1 a 8<br />

A B<br />

Esempio 2. <strong>Auriga</strong> 15 + 2B + 2 +<br />

4L<br />

1500 Kg Catene Nr. trasporti Carico laterale<br />

Laterale Posteriore<br />

23


24 <strong>OCME</strong> La logistica interna<br />

Sicurezza negli stabilimenti: un<br />

investimento sul proprio futuro<br />

L<br />

a maggior sicurezza che deriva<br />

dall’impiego di un sistema di<br />

movimentazione automatico<br />

dovrebbe essere di per sé una<br />

motivazione sufficiente per<br />

deciderne l’implementazione. Recenti ricerche<br />

realizzate in numerosi paesi evidenziano un<br />

numero estremamente elevato di lesioni<br />

gravi e decessi causati o correlati all’utilizzo<br />

dei carrelli elevatori<br />

tradizionali.<br />

Negli Stati Uniti uno<br />

studio condotto da un<br />

istituto indipendente<br />

segnala che ogni anno<br />

circa 20.000 lavoratori<br />

rimangono gravemente<br />

feriti e circa 100<br />

perdono la vita a causa<br />

di incidenti con carrelli<br />

elevatori. Le cause<br />

sono da ascrivere<br />

alla più disparata<br />

casistica immaginabile,<br />

dall’investimento,<br />

alla perdita del carico<br />

sollevato, al ribaltamento.<br />

In Svizzera, un’altra indagine conferma un più<br />

contenuto, ma pur sempre allarmante bilancio<br />

di vittime, che sembra tuttavia diminuire con<br />

il passare degli anni. Questo trend potrebbe<br />

avere tra le cause, certamente norme più<br />

rigide e migliori mezzi a disposizione, ma<br />

lascia pensare anche che la diffusione dei<br />

sistemi di movimentazione automatica incida<br />

positivamente nella riduzione degli incidenti<br />

ai danni dei lavoratori.<br />

Figura 23<br />

Sensore di sicurezza laser per il<br />

rilevamento di ostacoli<br />

Le statistiche riportano anche casi di<br />

incidenti mortali occorsi durante la ricarica<br />

dei veicoli. Anche in questo caso le moderne<br />

navette a guida automatica consentono di<br />

eliminare il ricorso all’intervento umano, dal<br />

momento che sono programmate per eseguire<br />

autonomamente il cambio o la ricarica della<br />

batteria.<br />

Oltre ad un evidente obbligo etico a<br />

salvaguardare l’incolumità delle persone, la<br />

scelta di sistemi di movimentazione sicuri ha<br />

un’importanza cruciale nell’esposizione delle<br />

aziende a richieste di risarcimenti in caso di<br />

inadempienze alle norme di sicurezza. A ciò<br />

si aggiunga la perdita di ore lavorative per<br />

incidenti anche di lieve entità.<br />

Un altro aspetto da tenere in considerazione<br />

è che le zone di transito dei carrelli elevatori<br />

sono estremamente pericolose per le<br />

persone che ci devono lavorare e addirittura<br />

i carrellisti, a volte sono chiamati a lavorare<br />

anche in ambienti dannosi alla salute (es.<br />

camere refrigerate o zone espioste a sostanze<br />

nocive). Si aggiunga che ci sono casi in cui<br />

gli stessi carrellisti sono chiamati ad operare<br />

in condizioni critiche, come ad esempio<br />

all’interno di aree refrigerate o zone esposte a<br />

sostanze potenzialmente nocive.<br />

In tutti questi casi le macchine, ovvero le<br />

navette a guida automatica, possono eseguire<br />

gli stessi compiti e a volte con maggiore<br />

efficienza rispetto agli operatori umani,<br />

garantendo al tempo stesso la massima<br />

sicurezza e una considerevole riduzione delle<br />

situazioni pericolose.


Dispositivi di sicurezza attiva<br />

installati su <strong>Auriga</strong><br />

Sensore Sick anteriore<br />

per carichi sospesi<br />

Sensore Sick laterale<br />

Fungo di emergenza<br />

Sensore apertura porte<br />

Verifica se le porte dei locali degli<br />

stabilimenti sono aperte<br />

Fotocellula sulle forche<br />

per verificare la corretta<br />

presa del carico<br />

Bandelle laterali Sensore Sick posteriore<br />

25


26<br />

<strong>OCME</strong> La logistica interna<br />

<strong>Auriga</strong> e il rispetto per l’ambiente<br />

o<br />

ggi le aziende non possono<br />

più ignorare le importanti<br />

implicazioni ecologiche<br />

della loro attività. Se<br />

in parte questa considerazione attiene<br />

all’etica, ha anche importanti implicazioni<br />

commerciali ed economiche. Sono sempre più<br />

i consumatori che scelgono aziende attente<br />

alla salvaguardia e al rispetto delle risorse<br />

ambientali. Non bisogna inoltre dimenticare<br />

che all’utilizzo razionale delle materie prime e<br />

dell’energia è spesso associata una riduzione<br />

immediata dei costi.<br />

Numerosi aspetti del progetto <strong>Auriga</strong> tengono<br />

conto delle forti implicazioni della tutela<br />

ambientale. I veicoli sono a trazione elettrica<br />

e quindi il loro esercizio non ha (per lo meno<br />

direttamente) emissioni di CO 2 o di altro tipo.<br />

Il cliente ha inoltre la possibilità di decidere il<br />

tipo di batteria in funzione del grado di “ecocompatibilità”<br />

che desidera ottenere.<br />

Da anni <strong>OCME</strong> è impegnata nel progetto<br />

<strong>OCME</strong> WorldCare, un piano aziendale volto<br />

all’educazione e all’intervento proattivo<br />

nella tutela ambientale mediante la raccolta<br />

differenziata dei rifiuti e l’utilizzo oculato<br />

dell’energia e delle materie prime in generale.<br />

I principi del progetto contemplano la<br />

sensibilizzazione dei progettisti ai temi di<br />

tutela dell’ambiente e delle risorse scarse.<br />

Lo scopo è quello di realizzare nuove classi<br />

di impianti le cui prestazioni evolvano di pari<br />

passo con la capacità di garantire uno sviluppo<br />

ecologicamente sostenibile.<br />

Corporate environmental respect programme<br />

Tutti i diritti sono riservati. Tutti i marchi registrati citati appartengono ai rispettivi titolari.<br />

<strong>OCME</strong> declina ogni responsabilità per il contenuto di questo documento in quanto dati tecnici, caratteristiche, descrizioni possono subire variazioni senza obbligo di preavviso.<br />

<strong>OCME</strong> non si assume nessuna responsabilità per danni derivanti dalla mancanza o dall’inesattezza delle informazioni riportate in questo documento.


<strong>OCME</strong> S.r.l.<br />

Via del Popolo, 20/A<br />

43100 Parma (Italy)<br />

Phone +39-0521-275111<br />

Fax +39-0521-272924<br />

e-mail: info@ocme.it<br />

<strong>OCME</strong> UK Ltd.<br />

King John House, Kingsclere Park<br />

Kingsclere-Newbury<br />

Berkshire RG20 4SW (UK)<br />

Phone: +44-1635-298171<br />

Fax: +44-1635-297936<br />

e-mail: sales@ocme.co.uk<br />

<strong>OCME</strong> AMERICA CORPORATION<br />

5300 N.W. 33rd Avenue, Suite 105<br />

Fort Lauderdale, FL 33309 (USA)<br />

Phone : +1 – 954- 318 7446<br />

Fax: +1-954-634 0238<br />

e-mail: info@ocmeusa.com<br />

<strong>OCME</strong> FRANCE<br />

42 avenue Montaigne<br />

75008 Paris (France)<br />

Phone: +33 (0)2 32.32.20.47<br />

Fax: +33 (0)1 53.01.31.51<br />

e-mail: commercial@ocme.fr<br />

<strong>OCME</strong> Packaging Equipment (Jiaxing) Co. Ltd.<br />

Room 1507, 15th Floor, Fortune Plaza,<br />

Nr.527 Zhongshan West Road,<br />

314001, Jiaxing City,<br />

Zhejiang Province (P.R.China)<br />

Phone: +86-573-3971680<br />

Fax: +86-573-3971690<br />

Web: http://www.ocme.cn<br />

e-mail: info@ocme.cn<br />

<strong>OCME</strong> e la logistica interna<br />

MOVING IDEAS<br />

Il nostro compito, come fornitori di tecnologia di confezionamento,<br />

non è solo quello di installare un impianto, dando cioè una risposta<br />

ad un problema immediato. Crediamo piuttosto che il nostro ruolo<br />

sia fornire una visione del futuro della logistica interna agli<br />

stabilimenti e produrre soluzioni che anticipino i tempi. Questo<br />

almeno è quello che facciamo dal 1954.<br />

In questo documento vi presentiamo la nostra esperienza e la nostra<br />

visione delle tecnologie di movimentazione basate su veicoli a<br />

guida laser <strong>Auriga</strong>. Come ogni prodotto <strong>OCME</strong>, il sistema e i veicoli<br />

<strong>Auriga</strong> sono progettati per lavorare in modo intensivo e garantire le<br />

prestazioni richieste dal cliente.<br />

Le aziende manifatturiere di tutti i settori hanno oggi una grande<br />

opportunità per differenziarsi e aumentare il proprio livello di<br />

competittività, l’automazione della logistica nei siti di stoccaggio.<br />

Sono molti gli aspetti che concorrono ad indicare questa opportunità<br />

come una scelta obbligata (tracciabilità, aumento della sicurezza sul<br />

posto di lavoro, ottimizzazione delle risorse), ma uno in particolare è<br />

di importanza cruciale: la riduzione dei costi.<br />

www.ocme.it<br />

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