La pratica della contenzione in geriatria - Associazione Geriatri ...
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<strong>La</strong> <strong>pratica</strong> <strong>della</strong> <strong>contenzione</strong> <strong>in</strong><br />
<strong>geriatria</strong><br />
Dott. Raffaele Conforti
Premessa<br />
L’argomento <strong>della</strong> <strong>contenzione</strong> delle<br />
persone assistite soprattutto <strong>in</strong> ambito<br />
geriatrico e psichiatrico è argomento assai<br />
dibattuto e di non semplice soluzione.<br />
L’impiego di mezzi contenitivi può anche<br />
avvenire <strong>in</strong> unità operative ospedaliere di<br />
medic<strong>in</strong>a, chirurgia, di Pronto Soccorso.
Def<strong>in</strong>izione<br />
Per <strong>contenzione</strong> si <strong>in</strong>tende l’uso di mezzi<br />
– fisici<br />
– farmacologici<br />
– ambientali<br />
Che limitano la capacità di movimento<br />
volontario <strong>della</strong> persona assistita
Diffusione <strong>della</strong> <strong>pratica</strong><br />
In Italia si stima che il ricorso ai mezzi di<br />
<strong>contenzione</strong> nei settori geriatrico e<br />
psichiatrico vada dal 20 al 50% dei casi.
Pr<strong>in</strong>cipali motivazioni<br />
Prevenire i traumi da caduta<br />
Fornire un supporto per una corretta postura<br />
Prevenire i traumi da comportamento agitato o<br />
violento <strong>in</strong> patologie neurodegenerative<br />
(demenza ecc.)<br />
Rendere possibile un esame diagnostico, una<br />
terapia o garantire la sicurezza di un trasporto
Riferimento di Legge<br />
Art. 60 Regio Decreto n. 615 del 1909<br />
“Nei manicomi debbono essere aboliti o ridotti<br />
ai casi assolutamente eccezionali i mezzi di<br />
coercizione degli <strong>in</strong>fermi e non possono<br />
essere usati se non con l’autorizzazione<br />
scritta del Direttore o di un medico<br />
dell’istituto. Tale autorizzazione deve<br />
<strong>in</strong>dicare la natura del mezzo di coercizione.”
Consenso <strong>in</strong>formato<br />
Deve essere:<br />
– Personale<br />
– Esplicito<br />
– Consapevole<br />
– Documentato<br />
richiesto direttamente all’<strong>in</strong>teressato capace di <strong>in</strong>tendere e volere.<br />
NB:<br />
- Non ha alcuna validità il consenso espresso dai familiari<br />
- I soggetti <strong>in</strong>capaci di <strong>in</strong>tendere e volere devono essere <strong>in</strong>terdetti secondo l’Art.<br />
414 del CC e il loro trattamento richiede il prelim<strong>in</strong>are consenso del<br />
rappresentante legale nom<strong>in</strong>ato dal Giudice tutelare.
Consenso <strong>in</strong>formato<br />
L’obbligo di acquisire un consenso <strong>in</strong>formato è<br />
sancito anche dagli Art. 30-35 del Codice di<br />
Deontologia Medica e la sua violazione è<br />
considerata una negligenza colposa (sentenza n.<br />
384 del 15/01/1997 <strong>della</strong> Cassazione Civile, sez. III)
Ammissibilità<br />
<strong>La</strong> <strong>contenzione</strong> fisica <strong>della</strong> persona assistita,<br />
che si configura come atto coercitivo e qu<strong>in</strong>di<br />
<strong>in</strong> contrasto con la libertà <strong>della</strong> persona, è<br />
ammessa solo nei casi nei quali essa possa<br />
configurarsi come provvedimento di:<br />
– vigilanza,<br />
– custodia,<br />
– prevenzione,<br />
– cura.
Il Codice Penale<br />
Prevede situazioni nelle quali la <strong>contenzione</strong><br />
è:<br />
– giustificata (stato di necessità, Art. 54 c.p.), o<br />
– dovuta (omicidio colposo, Art. 589 c.p.)
Reati per <strong>contenzione</strong> <strong>in</strong>giustificata e<br />
danni alla persona<br />
Contenzione <strong>in</strong>giustificata<br />
dovuta a motivazioni di carattere<br />
discipl<strong>in</strong>are o per sopperire a<br />
carenze di personale o per<br />
convenienza, si possono<br />
configurare i reati di:<br />
– Sequestro di persona (Art.605)<br />
– Violenza privata (Art. 610)<br />
– Maltrattamento (Art. 572 cp)<br />
Qualora per l’uso di mezzi di<br />
<strong>contenzione</strong> si verificassero danni<br />
alla persona (lesioni traumatiche,<br />
asfissia ecc.) si potrebbero<br />
configurare altre ipotesi di reato,<br />
come:<br />
– Responsabilità colposa (Art.589)<br />
– Omicidio colposo (Art.590)<br />
– Lesioni personali colpose per<br />
violazione dell’Art.586 c.p. (morte<br />
o lesioni come conseguenza di<br />
altro delitto)
Contenzione: scelta condivisibile o<br />
<strong>in</strong>accettabile<br />
<strong>La</strong> <strong>contenzione</strong> è:<br />
Condivisibile quando<br />
– Vi si configuri l’<strong>in</strong>teresse <strong>della</strong> persona<br />
Inaccettabile quando<br />
– Sia un’implicita risposta alle necessità istituzionali
Adozione di L<strong>in</strong>ee Guida<br />
Le L<strong>in</strong>ee Guida rappresentano uno strumento<br />
<strong>in</strong>dispensabile per def<strong>in</strong>ire con chiarezza i criteri per:<br />
1. Analizzare i casi cl<strong>in</strong>ici <strong>in</strong> cui si ritiene utile ed appropriata la<br />
<strong>pratica</strong> <strong>della</strong> <strong>contenzione</strong>;<br />
2. Scegliere il metodo di <strong>contenzione</strong> più adeguato;<br />
3. Garantire un’omogeneità di comportamento nell’applicazione<br />
e nel monitoraggio <strong>della</strong> <strong>contenzione</strong>.
L’Amm<strong>in</strong>istratore di sostegno<br />
Legge 9 Gennaio 2004, n. 6<br />
Art.1: “<strong>La</strong> presente Legge ha la f<strong>in</strong>alità di<br />
tutelare, con la m<strong>in</strong>ore limitazione possibile<br />
<strong>della</strong> capacità di agire, le persone prive <strong>in</strong><br />
tutto o <strong>in</strong> parte di autonomia<br />
nell’espletamento delle funzioni <strong>della</strong> vita<br />
quotidiana, mediante <strong>in</strong>terventi di sostegno<br />
temporaneo o permanente”
L’Amm<strong>in</strong>istratore di sostegno<br />
Possono chiedere la nom<strong>in</strong>a dell’A. di S.:<br />
1. Il potenziale beneficiario, anche se m<strong>in</strong>ore ma tra il 17° e il 18° anno di età;<br />
2. Il coniuge<br />
3. <strong>La</strong> persona stabilmente convivente<br />
4. I parenti entro il 4° grado<br />
5. Gli aff<strong>in</strong>i entro il 2° grado<br />
6. Il tutore<br />
7. Il curatore<br />
8. Il Pubblico M<strong>in</strong>istero<br />
9. I responsabili dei servizi sanitari e sociali (novità!)
L’Amm<strong>in</strong>istratore di sostegno<br />
E’ nom<strong>in</strong>ato dal Giudice tutelare presso il tribunale dove<br />
l’<strong>in</strong>teressato ha residenza e domicilio.<br />
I soggetti aventi titolo possono presentare domanda<br />
presso la cancelleria del magistrato addetto.<br />
E’ utile allegare agli atti una certificazione medica che<br />
attesti il tipo di patologia e l’<strong>in</strong>cidenza sulle capacità e<br />
autonomia del soggetto.
Presidi di <strong>contenzione</strong> fisica<br />
Spond<strong>in</strong>e da letto<br />
Bracciali di immobilizzazione<br />
Fascia per carrozz<strong>in</strong>a<br />
Fascia pelvica<br />
Tavol<strong>in</strong>o per carrozz<strong>in</strong>a<br />
Fasce di sicurezza per il letto
Spond<strong>in</strong>e da letto<br />
Ne esistono di vari tipi, possono essere a<br />
scatto e già applicate al letto di degenza o<br />
essere asportabili dal personale; Non vanno<br />
mai utilizzate se esiste la possibilità, da parte<br />
del paziente, di scavalcarle.
Bracciali di immobilizzazione<br />
Sono solitamente <strong>in</strong> gomma schiuma o <strong>in</strong><br />
poliuretano, rivestiti <strong>in</strong> materiali morbidi e<br />
traspiranti come il vello. Possono essere<br />
regolati tramite chiusure <strong>in</strong> velcro e robuste<br />
c<strong>in</strong>ghie i fissaggio con fibbie. Possono<br />
essere anche utilizzati <strong>in</strong> situazioni di<br />
emergenza nel caso di auto-eterolesionismo.
Fascia per carrozz<strong>in</strong>a<br />
E’ costituita da un cusc<strong>in</strong>etto morbido<br />
comunemente rivestito di materiale<br />
traspirante; è dotato di c<strong>in</strong>ghie d’ancoraggio<br />
che ne permettono il fissaggio alla poltrona e<br />
alla carrozz<strong>in</strong>a. Per questione di sicurezza è<br />
da evitare l’uso sulle normali sedie, data la<br />
loro leggerezza, non impediscono alla persona<br />
di alzarsi e trasc<strong>in</strong>are con sé la sedia.
Fascia pelvica<br />
E’ costituta da una mutand<strong>in</strong>a <strong>in</strong> cotone o <strong>in</strong><br />
materiale s<strong>in</strong>tetico con c<strong>in</strong>ghie di ancoraggio e<br />
fibbie di chiusura per applicazione a sedie o a<br />
carrozz<strong>in</strong>e. <strong>La</strong> fascia previene anche la postura<br />
scorretta, evitando lo scivolamento <strong>in</strong> avanti del<br />
bac<strong>in</strong>o. Le varianti alla fascia pelvica possono<br />
essere costituite da: divaricatore <strong>in</strong>gu<strong>in</strong>ale,<br />
fasce antiscivolamento, corsetto con bretelle,<br />
corsetto con c<strong>in</strong>tura pelvica.
Tavol<strong>in</strong>o per carrozz<strong>in</strong>a<br />
E’ di facile applicazione e fissaggio tramite<br />
rotaia scorrevole e viti poste sotto i braccioli<br />
<strong>della</strong> carrozz<strong>in</strong>a. Impedisce di sporgersi<br />
davanti e permette l’utilizzo del piano<br />
d’appoggio per eventuali attività.
Fasce di sicurezza per il letto<br />
Sono solitamente costituite da una fascia<br />
imbottita applicata alla vita del paziente e<br />
fissata al letto mediante c<strong>in</strong>ghie di<br />
ancoraggio. Consentono libertà di<br />
movimento permettendo la postura laterale e<br />
seduta.
Danni da mezzi di <strong>contenzione</strong><br />
Traumi meccanici<br />
– Strangolamento<br />
– Asfissia da<br />
compressione<br />
delle gabbia<br />
toracica<br />
– Lesione dei<br />
tessuti molli<br />
superficiali<br />
Malattie funzionali e<br />
organiche<br />
– Decondizionamento<br />
psicofisico<br />
– Incont<strong>in</strong>enza<br />
– Lesioni da decubito<br />
– Infezioni<br />
– Dim<strong>in</strong>uzione <strong>della</strong><br />
massa, tono e forza<br />
muscolare<br />
– Aumento<br />
dell’osteoporosi<br />
S<strong>in</strong>dromi <strong>della</strong> sfera<br />
psicosociale<br />
– Stress<br />
– Umiliazione<br />
– Depressione<br />
– Paura e sconforto
Contenzione farmacologica<br />
Rappresenta la strategia alla quale si ricorre nei<br />
pazienti con disturbi <strong>della</strong> sfera cognitivacomportamentale:<br />
– Demenza;<br />
– Park<strong>in</strong>son-demenza<br />
– Stato confusionale acuto o delirium<br />
NB: vanno sempre escluse cause metaboliche o iatrogene mediante<br />
un’attenta anamnesei, un esame obiettivo neurologico, un esame<br />
completo di laboratorio e la somm<strong>in</strong>istrazione di scale di<br />
valutazione psicocognitive: MMSE, CAM, DRS.
Contenzione farmacologica<br />
I farmaci che possono essere impiegati per una<br />
efficace <strong>contenzione</strong> sono:<br />
– Aloperidolo e.v.<br />
Agisce rapidamente, ha m<strong>in</strong>ori effetti collaterali anticol<strong>in</strong>ergici, pochi<br />
metaboliti attivi e bassa probabilità di dare sedazione ed ipotensione.<br />
Attenzione alla temibile sia pur rara s<strong>in</strong>drome maligna da<br />
neurolettici che comporta rigidità, aumento delle CPK, febbre,<br />
leucocitosi.<br />
– Olanzap<strong>in</strong>a, quietap<strong>in</strong>a, risperidone (antipsicotici atipici) hanno<br />
mostrato una buona efficacia e m<strong>in</strong>or <strong>in</strong>cidenza di effetti collaterali.<br />
NB: Vanno tutti utilizzati alla dose m<strong>in</strong>ima efficace e per il tempo<br />
necessario al riprist<strong>in</strong>o dello stato cl<strong>in</strong>ico.
Contenzione ambientale<br />
E’ la strategia alla quale si ricorre per quei pazienti<br />
affetti da patologie neurodegenerative (demenza,<br />
ecc.) la cui s<strong>in</strong>tomatologia prevalente è il<br />
vagabondaggio af<strong>in</strong>alistico.<br />
Bisogna impiegare spazi dedicati, ampi, ben<br />
illum<strong>in</strong>ati, sorvegliati e arredati <strong>in</strong> modo da non<br />
recare danno al paziente.<br />
Il disagio maggiormente ricorrente per il paziente è<br />
una sensazione di paura, umiliazione, punizione,<br />
sconforto, decondizionamento psichico.
Esempio di disposizioni operative per<br />
la tutela e protezione degli ospiti<br />
I pazienti che sono portatori di patologie a rischio di caduta<br />
(s<strong>in</strong>drome vertig<strong>in</strong>osa, M. di park<strong>in</strong>son, demenza, pat.<br />
Iatrogene ecc.) devono essere tutelati, <strong>in</strong> primis, attraverso una<br />
valutazione cl<strong>in</strong>ica globale nel tentativo di identificare la causa<br />
del rischio e successivamente attraverso un adeguato<br />
programma terapeutico e di riabilitazione. Tale programma va<br />
concordato con il team <strong>della</strong> fisiok<strong>in</strong>esiterapia.<br />
<strong>La</strong> necessità dell’impiego di presidi protettivi viene valutata dal<br />
dirigente scientifico che provvede ad <strong>in</strong>formarne il paziente e i<br />
familiari per identificare e concordare le strategie più idonee e<br />
validarle con la firma di entrambe le parti.
Esempio di protocollo operativo<br />
essenziale<br />
1. Mobilizzare ogni due ore il paziente con deambulazione assistita di 10’;<br />
2. Valutare ogni 3-4 ore l’eventuale <strong>in</strong>sorgenza di effetti dannosi direttamente<br />
attribuibili agli ausili di tutela quali: abrasioni, ulcere, edemi, ematomi ecc.;<br />
3. Accompagnare il paziente al bagno per stimolarne le funzioni fisiologiche e<br />
tentare di riprist<strong>in</strong>are la fisiologica funzionalità e/o provvedere all’igiene<br />
<strong>in</strong>tima;<br />
4. Frizionare con apposite creme le zone a rischio per lesioni da decubito;<br />
5. Rassicurare il paziente, <strong>in</strong>coraggiarlo a considerare l’impiego degli ausili<br />
come temporaneo;<br />
6. Per ogni paziente deve essere identificata la strategia più idonea;<br />
7. <strong>La</strong> tutela del paziente deve essere attuata con i criteri di confort e sicurezza;<br />
8. Rivalutare periodicamente la decisione di sospendere i presidi protettivi;
Conclusioni<br />
Il personale medico, <strong>in</strong>fermieristico, fisioterapico e di assistenza<br />
deve adoperarsi aff<strong>in</strong>ché il ricorso alla <strong>contenzione</strong> sia evento<br />
straord<strong>in</strong>ario e motivato, e non metodica abituale di<br />
accudimento.<br />
Si deve considerare la <strong>contenzione</strong> una scelta condivisibile<br />
quando vi si configuri l’<strong>in</strong>teresse <strong>della</strong> persona e <strong>in</strong>accettabile<br />
quando sia implicita risposta alle necessità istituzionali.<br />
E’ auspicabile l’adozione di L<strong>in</strong>ee Guida chiare e illum<strong>in</strong>anti<br />
che diano certezza agli operatori del settore <strong>in</strong> un campo di non<br />
facile <strong>in</strong>terpretazione giuridica e deontologica.<br />
Non bisogna mai dimenticare, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, che molti disturbi<br />
dell’anziano possono essere “contenuti” dedicando loro<br />
attenzione, professionalità, rassicurazione e amore !
Grazie per l’attenzione