Da Altofonte con dolcezza - Provincia di Palermo
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I NOSTRI IMPRENDITORI<br />
<strong>Altofonte</strong>, estate 1982: gli azzurri<br />
<strong>di</strong> Bearzot hanno appena<br />
vinto i Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> Spagna<br />
e il paese è tutto in festa.<br />
La pasticceria Love Story,<br />
aperta da pochi giorni, è un viavai <strong>di</strong> gente.<br />
Alessandro e suo cugino Michele, figlio<br />
<strong>di</strong> Lina e del pasticciere Domenico, Mimì<br />
per gli amici, hanno poco più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni,<br />
una passione sfrenata per i dolci, e un sogno<br />
in comune <strong>con</strong> milioni <strong>di</strong> bambini: <strong>di</strong>ventare<br />
calciatori. <strong>Altofonte</strong>, estate 1998:<br />
Michele Baviera e Alessandro Di Carlo sono<br />
ormai gran<strong>di</strong>, Paolo Rossi è un dolce ricordo,<br />
solo la passione per le cassate e i cannoli<br />
<strong>di</strong> Mimì e Lina è la stessa <strong>di</strong> allora.<br />
Maestro pasticciere come il padre, Michele<br />
gestisce da qualche mese la pasticceria<br />
<strong>di</strong> famiglia; Alessandro, professione assicuratore,<br />
dà il suo <strong>con</strong>tributo come… assaggiatore<br />
ufficiale.<br />
Lione, estate 1999: incuriositi da un cartello<br />
che recita “dolci tipici siciliani”, Michele<br />
e Alessandro entrano in una graziosa epicerie<br />
del centro e chiedono alla proprietaria,<br />
una ragazza <strong>di</strong> origine italiana, <strong>di</strong> potere<br />
assaggiare qualcosa. Subito ac<strong>con</strong>tentati,<br />
si rendono <strong>con</strong>to che la qualità dei dolci<br />
<strong>Da</strong> <strong>Altofonte</strong><br />
<strong>con</strong> <strong>dolcezza</strong><br />
Due cugini, un’idea. Nasce<br />
così le Delizie del Parco,<br />
azienda che da quasi tre anni<br />
esporta in Francia<br />
e nel nord Italia il meglio<br />
della pasticceria siciliana,<br />
dalle cassate ai cannoli,<br />
alle paste <strong>di</strong> mandorla.<br />
E a breve sorgerà un nuovo<br />
laboratorio a Chiusa Sclafani<br />
è scadente. Offrono quin<strong>di</strong> alla ragazza le<br />
paste <strong>di</strong> mandorla che hanno portato dalla<br />
Sicilia per gli amici e i parenti <strong>di</strong> Lione. La<br />
reazione è entusiastica. Ai due cugini basta<br />
uno sguardo per intendersi: «Perché non proviamo<br />
a vendere in Francia i nostri dolci?».<br />
Parigi, primavera 2000: Michele e Alessandro<br />
posano per una foto ricordo sotto la<br />
Tour Eiffel. Giacca, cravatta, ventiquattrore:<br />
l’abbigliamento non lascia spazio a dubbi.<br />
I due cugini sono in viaggio d’affari. L’agenda<br />
parigina prevede appuntamenti <strong>con</strong><br />
i <strong>di</strong>rettori generali delle catene <strong>di</strong> alberghi<br />
Holiday Inn, Relais du Silence e Relais &<br />
Chateaux, <strong>con</strong> il responsabile degli acquisti<br />
<strong>di</strong> Fauchon, tempio internazionale della<br />
gastronomia, e <strong>con</strong> il proprietario de Il<br />
Cortile, il più rinomato ristorante italiano<br />
della capitale. È prevista anche una puntatina<br />
a Milano. Obiettivo: la storica salumeria<br />
meneghina Peck, tre piani <strong>di</strong> prelibatezze<br />
e prodotti introvabili. <strong>Altofonte</strong>, primavera<br />
2004: se non fosse per la presenza<br />
sulla libreria <strong>di</strong> alcune bottiglie <strong>di</strong> limoncello,<br />
arancello e rosolio, l’ufficio <strong>di</strong> Michele<br />
e Alessandro, che si trova nella stessa<br />
palazzina della pasticceria, potrebbe sembrare<br />
quello <strong>di</strong> una dot com della Sili<strong>con</strong><br />
Made in provincia
Made in provincia<br />
Valley. I due non sembrano affatto a <strong>di</strong>sagio<br />
in mezzo a computer, fax, scanner e stampanti.<br />
Non saranno felici come in pasticceria,<br />
ma poco ci manca. L’azienda le Delizie<br />
del Parco (dall’antico nome <strong>di</strong> <strong>Altofonte</strong>)<br />
è ormai una solida realtà. <strong>Da</strong> quasi<br />
tre anni molti alberghi francesi della catena<br />
Holiday Inn e numerosi alberghi del<br />
nord Italia acquistano le cassate, i cannoli,<br />
le paste <strong>di</strong> mandorla e gli altri prodotti della<br />
pasticceria siciliana “made in <strong>Altofonte</strong>”.<br />
Michele e Alessandro stanno parlando<br />
a telefono <strong>con</strong> Parigi. Il <strong>di</strong>rettore commerciale<br />
viene tenuto al corrente delle ultime<br />
novità. Tutte molto importanti per il futuro<br />
dell’azienda. A partire dalla presenza <strong>di</strong> un<br />
nuovo socio: Giuseppe Colletti, 34 anni,<br />
pasticciere <strong>di</strong> Chiusa Sclafani.<br />
«Abbiamo <strong>con</strong>osciuto Giuseppe qualche<br />
mese fa – <strong>di</strong>ce Michele – ed è stato amore<br />
a prima vista, anzi a primo assaggio: lo abbiamo<br />
visto all’opera e abbiamo subito apprezzato<br />
il suo torrone, le sue uova <strong>di</strong> Pasqua,<br />
i suoi cioccolatini ripieni, il suo panettone.<br />
Come noi, utilizza ingre<strong>di</strong>enti scelti,<br />
i migliori sul mercato. Non potevamo lasciarcelo<br />
sfuggire. L’in<strong>con</strong>tro <strong>con</strong> Giuseppe<br />
è stato fondamentale anche per un altro<br />
“<br />
Cannoli, pasticceria e rosticceria mignon.<br />
E una nuovissima cassata al cioccolato<br />
che abbiamo da poco brevettato.<br />
motivo: ci darà infatti la possibilità <strong>di</strong> aumentare<br />
e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificare la produzione.<br />
Gli affari andavano talmente bene che il nostro<br />
piccolo laboratorio – solo tre pasticcieri<br />
– non era più in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare<br />
le richieste provenienti dall’estero. Avevamo<br />
chiesto al comune <strong>di</strong> Piana degli Albanesi<br />
un terreno per costruire un capannone,<br />
ma ci sono stati dei problemi burocratici. E<br />
noi non potevamo più aspettare. Grazie ai<br />
finanziamenti ottenuti dal nostro nuovo socio,<br />
invece, inaugureremo fra qualche mese<br />
un grande e moderno laboratorio a Chiusa<br />
Sclafani, dove sposteremo tutta la produzione.<br />
Vi lavoreranno una decina <strong>di</strong> persone.<br />
Accanto ai dolci secchi a base <strong>di</strong> pasta<br />
<strong>di</strong> mandorla, che sono il nostro cavallo<br />
<strong>di</strong> battaglia, lanceremo sul mercato Opera,<br />
una linea interamente de<strong>di</strong>cata ai prodotti<br />
surgelati: cassate siciliane e al forno, cannoli,<br />
pasticceria e rosticceria mignon. E una<br />
nuovissima cassata al cioccolato che abbiamo<br />
da poco brevettato. Il progetto è molto<br />
ambizioso, ma noi ci cre<strong>di</strong>amo. Dopo la<br />
Francia, speriamo <strong>di</strong> <strong>con</strong>quistare anche i<br />
mercati inglese – da Harrods a Londra ci<br />
aspettano da un po’ <strong>di</strong> tempo – tedesco e<br />
spagnolo. <strong>Da</strong>l 17 al 21 ottobre saremo pre-<br />
I NOSTRI IMPRENDITORI<br />
”<br />
senti al Salone Internazionale dell’Alimentazione<br />
<strong>di</strong> Parigi, e poi andremo in giro<br />
per gli alberghi <strong>di</strong> tutta Europa <strong>con</strong> la nostra<br />
ventiquattrore piena <strong>di</strong> dolci».<br />
A testimonianza della cura maniacale che<br />
Michele e Alessandro mettono in tutto quello<br />
che fanno. «Noi puntiamo moltissimo<br />
sulla qualità dei dolci – <strong>di</strong>ce Alessandro –<br />
ma non basta. Ci vuole dell’altro. Il packaging,<br />
per esempio, è fondamentale. Ecco<br />
perché curiamo questo aspetto personalmente.<br />
E presto ci occuperemo della ven<strong>di</strong>ta<br />
su Internet dei nostri prodotti. Adesso<br />
ci sembra prematuro. Preferiamo aspettare<br />
ancora un po’. Ma la cosa più importante<br />
per riuscire in questo settore è la voglia <strong>di</strong><br />
rischiare: in questi anni abbiamo <strong>con</strong>osciuto<br />
tanti ragazzi siciliani che hanno ere<strong>di</strong>tato<br />
dalla famiglia la passione per questo lavoro<br />
e un’azienda ben avviata. Lavorano, ma<br />
non osano più <strong>di</strong> tanto. Hanno una mentalità<br />
più aperta <strong>di</strong> quella dei genitori, ma potrebbero<br />
fare molto <strong>di</strong> più.<br />
È anche vero però che la realtà siciliana<br />
spesso non aiuta, che è <strong>di</strong>fficile accedere al<br />
cre<strong>di</strong>to bancario e che i problemi burocratici<br />
sono tanti».<br />
Sergio Corona<br />
Foto Fabio Stassi<br />
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