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Organizzazione,modalità accesso e tipologia prestazioni ... - Asl Bat

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LUCA, XIII, 24


RIPRODUZIONE VIETATA.<br />

I diritti di riproduzione di testo e di immagini sono riservati all'Autore.<br />

Stampa: Grafiche FABA srl - (2009/2010)<br />

Via M. R. Imbriani, 89 - Canosa


ALLA VITA<br />

1948<br />

La vita non è uno scherzo.<br />

Prendila sul serio<br />

come fa lo scoiattolo, ad esempio,<br />

senza aspettarti nulla<br />

dal di fuori o nell'aldilà.<br />

Non avrai altro da fare che vivere.<br />

La vita non è uno scherzo.<br />

Prendila sul serio<br />

ma sul serio a tal punto<br />

che messo contro un muro, ad esempio,<br />

le mani legate,<br />

o dentro un laboratorio<br />

col camice bianco e grandi occhiali, tu<br />

muoia affinché vivano gli uomini<br />

gli uomini di cui non conoscerai la faccia,<br />

e morrai sapendo<br />

che nulla è più bello, più vero della vita.<br />

Prendila sul serio<br />

ma sul serio a tal punto<br />

che a settant'anni, ad esempio, pianterai<br />

degli ulivi non perché restino ai tuoi figli<br />

ma perché non crederai alla morte<br />

pur temendola,<br />

e la vita peserà di più sulla bilancia.<br />

In memoria di Eluana<br />

Nazim Hikmet<br />

ALLA VITA<br />

1986<br />

Tantalus fissò rutilanti biglie di ferro<br />

incassarsi nello stomaco:<br />

era una allucinazione ricorrente<br />

oppure un sogno<br />

o un tenue frammento di realtà?<br />

Il tempo fluiva incoerente tra veglia e<br />

sonno,<br />

ed il suo spirito ora libero spaziava l'aere<br />

cheto,<br />

ora coatto s'annichiliva.<br />

Tantalus avrebbe desiderato viaggiare,<br />

ed esplorare terre lontane,<br />

e conoscere nuove genti,<br />

ed un giorno l'avrebbe certamente fatto.<br />

La sua infantile brama di onnipotenza<br />

s'era andata stemperando negli anni,<br />

anche se talvolta riemergeva<br />

prepotentemente:<br />

le immagini del passato gli balenarono<br />

felici in rapida successione,<br />

quindi di colpo svanirono.<br />

Tantalus intuì il frenetico dibattersi<br />

dell'insetto nella tela del ragno,<br />

ma non potè guardarlo:<br />

le biglie di ferro gli colmavano le palle<br />

degli occhi,<br />

e dal letto disfatto penzolavano<br />

le membra ritorte,<br />

intrecciate in vano amplesso con la madida<br />

coltre.<br />

Luce e tenebre si rincorrevano immobili,<br />

e mentre Tantalus vagheggiava ciò che<br />

avrebbe dovuto fare all'indomani,<br />

tra gli impegni, gli appuntamenti e le<br />

attese,<br />

ecco le biglie di ferro frantumarsi sul suo<br />

capo stracco.<br />

I giorni passarono cheti e le notti pure,<br />

quando il 13 Agosto alle ore 10,30<br />

qualcuno bussò alla sua porta:<br />

a lungo e senza risposta.<br />

Giuseppe Palumbieri


Si ringraziano per il contributo gli autori degli allegati A, B e C del<br />

"Manuale operativo di istruzioni per la fissazione, l'invio e il trasporto<br />

di campioni biologici e per la compilazione della richiesta di esame<br />

istopatologico e/o citopatologico. Risk Management in Anatomia<br />

Patologica":<br />

Prof. Oscar Nappi, Past President della SIAPEC-IAP (Società Italiana<br />

di Anatomia Patologica e Citopatologia Diagnostica);<br />

Prof. Stefano Pileri, Past President della EAHP (European Association<br />

for Haematopathology);<br />

Dr. Vincenzo Villanacci, autore delle Linee guida per la diagnosi di<br />

celiachia della AIC (Associazione Italiana Celiachia).<br />

Le microfotografie riportate in copertina si<br />

riferiscono a tre casi pubblicati dall'autore.<br />

6


SOMMARIO<br />

1. ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ D'ACCESSO ALLE PRESTAZIONI DELLA<br />

STRUTTURA COMPLESSA DI ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA<br />

2. PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE<br />

3. GARANZIA DI CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE<br />

4. MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO E IL<br />

TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA<br />

RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.<br />

RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA.<br />

5. APPENDICE<br />

7<br />

pag. 15<br />

"<br />

"<br />

"<br />

"<br />

25<br />

37<br />

43<br />

71


Presentazione<br />

La complessità delle <strong>prestazioni</strong> offerte al pubblico, le esigenze di comunicazione<br />

interna ed esterna, il rispetto di prassi e procedure impongono oggi in medicina<br />

sempre maggiore chiarezza. Questo volume nasce proprio dall'esigenza di definire<br />

nel dettaglio gli aspetti organizzativi, le procedure di <strong>accesso</strong> e le <strong>prestazioni</strong><br />

offerte della Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale<br />

"Dimiccoli" di Barletta.<br />

Lo scopo di questo volume realizzato dal Dr. Giuseppe Palumbieri è allora proprio<br />

quello di specificare percorsi che, all'interno della stessa struttura ospedaliera così<br />

come nel rapporto tra strutture ospedaliere e territoriali diverse, devono essere<br />

conosciuti e rispettati. La definizione di procedure e la presentazione delle <strong>prestazioni</strong><br />

eseguibili dalla U.O.C. di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale di<br />

Barletta facilitano i percorsi di comunicazione interna tra specializzazioni mediche<br />

diverse che hanno l'esigenza di fare riferimento all'Istologia Patologica e propongono<br />

nuove <strong>modalità</strong> di approccio con le altre strutture ospedaliere e territoriali del<br />

bacino di riferimento. In un'ottica di semplificazione delle procedure, anche<br />

amministrative, che sottendono al lavoro medico, questo volume si pone come<br />

importante strumento di conoscenza non solo per tutti coloro che fanno riferimento<br />

all'Istologia Patologica, ma anche per i cittadini-utenti che necessitano di informazioni<br />

sugli orari di <strong>accesso</strong>, sulla consegna dei campioni biologici, sulle <strong>modalità</strong> di<br />

consegna dei referti e del materiale di archivio, assolvendo, così, all'esigenza di<br />

informazione dei cittadini.<br />

9<br />

Direttore Sanitario ASL BAT<br />

Dr. Francesco Polemio


Canterò<br />

le rughe di un vecchio solo e malato<br />

il volto sfigurato di una donna violata.<br />

Canterò<br />

la pelle nera, bianca o gialla<br />

di corpi curvati dalla prepotenza.<br />

Canterò<br />

la tenacia di chi vuol sentire ancora il profumo<br />

del mare<br />

mentre sa che sta morendo<br />

la grandezza di chi, sfiancato da tremendo dolore,<br />

dà coraggio a chi sta male.<br />

Canterò<br />

la forza di chi si ribella ai miasmi dell’aria e della<br />

corruttela<br />

l’umiltà di chi pensa:<br />

“non posso cambiare il mondo se non cambio me<br />

stesso”.<br />

Canterò<br />

i capelli crespi dei bimbi africani sbarcati a<br />

Lampedusa,<br />

i ventri gravidi delle loro madri stremate<br />

le labbra riarse dei loro padri sfiniti.<br />

Canterò<br />

Prefazione<br />

L'idea di approfondire gli aspetti organizzativi delle Strutture Complesse mi sovvenne<br />

forse per la prima volta nell'Aprile 2006 quando - partecipando ad un convegno<br />

avente per tema la "Patologia Tumorale Toracica", tenuto da E. Brambilla e W. Travis<br />

(curatori del blue book WHO 2004 sulla Classificazione dei Tumori di Polmone,<br />

Pleura, Timo e Cuore), svoltosi a Parigi presso l'Istituto Curie - ebbi modo di<br />

ammirare l'organizzazione e l'efficienza di tale Istituto, universalmente riconosciuto<br />

come uno dei luoghi fondanti della cultura scientifica moderna.<br />

Successivamente il tema dell'organizzazione dei Servizi di Anatomia Patologica è<br />

sempre stato tra i più rilevanti tra quelli trattati nei Congressi Nazionali di Anatomia<br />

Patologica SIAPEC -IAP, last but not least, quello svoltosi nel Settembre 2008 a Bari.<br />

Ecco che quindi, quando mi è stato proposto dall'<strong>Asl</strong> di elaborare un documento<br />

informativo sugli aspetti organizzativi, le procedure di <strong>accesso</strong> e le <strong>prestazioni</strong><br />

offerte agli utenti dalla Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica<br />

dell'Ospedale "Mons. R. Dimiccoli" di Barletta, ho accettato ben volentieri, certo<br />

di fare una cosa utile nel promuovere un corretto e più facile utilizzo della Struttura<br />

da parte dell'utenza esterna ed interna.<br />

Nell'introduzione si fa il punto sulla centralità del ruolo del Patologo nella medicina<br />

moderna, con speciale riferimento alla patologia neoplastica, rilevando anzi come<br />

nei Servizi di Anatomia Patologica l'uso della diagnostica immunoistocitochimica<br />

- nelle sue molteplici varianti - e molecolare (CISH, SISH, FISH: tecniche di ibridazione<br />

11<br />

gli sguardi attoniti dietro le sbarre<br />

spade confitte nel cuore<br />

della nostra sete di vendetta.<br />

Canterò<br />

le urla del delirio<br />

di chi vede – non creduto - “alberi di mandarino<br />

e cieli di marmellata”.<br />

Canterò<br />

la sovraumana pazienza di chi non può più muoversi<br />

per sempre<br />

le mani di chi accarezza un moribondo<br />

il suo sorriso delicato come luce di candela.<br />

Canterò<br />

la dolcezza di chi cura corpi piagati e anime a<br />

pezzi<br />

l’attenzione di chi tratta le persone<br />

con la maestria di chi taglia i diamanti.<br />

Canterò la fame di vita,<br />

fame feroce<br />

di un sole nuovo.<br />

Rocco Canosa<br />

Direttore Generale ASL BAT


in situ, con sonde a DNA o m-RNA marcate con traccianti non-isotopici e con sistemi<br />

rivelatori anticorpo-enzima specifici, ovvero marcate con traccianti fluorescenti;<br />

tecniche di biologia molecolare su acidi nucleici, tramite l'uso di sonde e sistemi<br />

specifici, PCR e RT-PCR; tecniche di gene expression profiling, usando microarrays;<br />

tecniche di sequenzionamento genico, tramite GeneScan), a supporto della diagnostica<br />

istomorfopatologica, ne amplifichi ulteriormente le ricadute in ambito diagnostico,<br />

prognostico-predittivo e di pianificazione terapeutica.<br />

All'inizio della guida sono indicati gli obiettivi perseguiti dalla Direzione della U.O.C.<br />

di Istologia Patologica e Citodiagnostica, inseriti nel quadro della visione e degli<br />

obiettivi della ASL BAT ("vision e mission aziendale") espressi, credo meglio che in<br />

qualsiasi linguaggio "burocratese-manageriale", dai versi del Direttore Generale<br />

dell'ASL BAT Rocco Canosa, così carichi di forte passione etica, civile e sociale.<br />

Successivamente si procede all'illustrazione dell'organizzazione, delle procedure<br />

di <strong>accesso</strong> e del catalogo delle <strong>prestazioni</strong> diagnostiche offerte dal Servizio, indicando<br />

gli orari di apertura al pubblico, gli adempimenti amministrativi necessari, le<br />

<strong>modalità</strong> di compilazione della richiesta di esame istocitopatologico, di consegna<br />

dei campioni biologici e di ritiro dei referti, con speciale riferimento all'attività di<br />

assistenza agli utenti svolta dal personale del Servizio.<br />

Particolare attenzione è stata riservata all'individuazione di procedure scritte<br />

standardizzate, per garantire la conformità dei processi e del trattamento dei<br />

campioni biologici come si può rilevare nel "Manuale operativo di istruzioni per<br />

la fissazione, l'invio e il trasporto dei campioni biologici e per la compilazione<br />

delle richieste di esame istopatologico e citopatologico. Risk Management in<br />

Anatomia Patologica".<br />

In appendice si riporta la normativa vigente per la conservazione dell'archivio<br />

biopatologico - istoteche per vetrini e per blocchetti d'inclusione (rinviando ad<br />

altra occasione il report della recente normativa sulle bio-banche) - ed il FAC-SIMILE<br />

della modulistica predisposta per le richieste d'esame istocitopatologico, per la<br />

richiesta e refertazione d'esame citologico cervico-vaginale (PAP TEST), per la<br />

richiesta di consulenza diagnostica istocitopatologica, per la delega al ritiro del<br />

referto ed il consenso al trattamento dei dati personali.<br />

Mi piace concludere - nel segno dell'attenzione alle esigenze dei pazienti - con<br />

le parole del Direttore Generale Rocco Canosa: "che l'Ospedale cessi di essere il<br />

luogo della sofferenza e divenga il luogo della speranza".<br />

12


Introduzione<br />

Ruolo e centralità dell'Anatomia Patologica nella lotta ai tumori; priorità del potenziamento<br />

dei Servizi di Anatomia Patologica nella politica sanitaria del S.S.N. e del S.S.R.<br />

Azione della Siapec-Iap presso le Autorità Sanitarie per promuovere l'integrazione di<br />

U.O.S. di Biologia Molecolare nelle U.O.C. di Anatomia Patologica.<br />

La centralità della diagnostica istopatologica e citopatologica è evidente in oncologia<br />

e, più in generale, in tutta la patologia umana d’organo e sistemica, con la sola<br />

eccezione delle malattie su base disfunzionale (sine materia).<br />

L'Anatomia Patologica difatti storicamente è alla base della medicina scientifica<br />

- tramite l'individuazione del rapporto eziomorfopatogenetico tra lesione organica<br />

e malattia - consentendo la sistemazione nosologica scientifica della patologia<br />

umana e il raccordo tra ricerca biologica e pratica medica; tale evidenza risulta<br />

oggi persino più chiara alla luce dell’evoluzione delle applicazioni biotecnologiche<br />

all’istocitopatologia che – attraverso l’immunoistochimica, la biologia e l’ingegneria<br />

molecolare - ha consentito di correlare le alterazioni morfopatologiche microscopiche<br />

tissutali e cellulari alla costituzione chimica e biomolecolare in situ delle cellule,<br />

avvalendosi dei progressi della genomica e della proteomica.<br />

A tutt’oggi è di esclusiva pertinenza dell’Anatomopatologo la diagnosi di neoplasia,<br />

con la definizione dell’istotipo e dell’immunofenotipo neoplastico, del grading,<br />

dello staging, della cinetica proliferativa e della determinazio ne della farmacoresponsività<br />

delle neoplasie alle target therapy; numerose sono inoltre le informazioni<br />

aggiuntive di significato prognostico, desumibili dall’uso di marker immunoistochimici<br />

e biomolecolari, riportate nel referto istocitopatologico ad integrazione dei reperti<br />

morfopatologici prognosticamente rilevanti.<br />

L’attività dell’Anatomopatologo pertanto non può che essere al centro della Rete<br />

Oncologica Nazionale e Regionale e, quindi, della costituenda Rete Oncologica<br />

Pugliese, dato il suo insostituibile ruolo in tutte le fasi del percorso diagnosticoterapeutico<br />

del paziente neoplastico: dalla prevenzione, alla diagnosi, alla definizione<br />

della farmacoresponsività della neoplasia; ed ancora al monitoraggio degli effetti<br />

della terapia farmacologia e radiante, sino alla valutazione dello stato di recidiva<br />

o metastasi tumorale o di remissione da malattia del paziente.<br />

A fronte del ruolo centrale svolto dalla diagnostica istocitopatologica nella lotta<br />

ai tumori, ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale,<br />

sovente Istituti e Servizi di Anatomia Patologica italiani devono confrontarsi con<br />

la penuria di risorse umane e tecnologiche disponibili (a differenza di quanto si<br />

rileva per i Servizi di diagnostica strumentale, malgrado il ruolo interlocutorio da<br />

questi svolto nel processo diagnostico della malattia neoplastica - limitato<br />

prevalentemente alla individuazione della sede della lesione - stante che la<br />

definizione diagnostica conclusiva di neoplasia è di esclusiva pertinenza dei Servizi<br />

di Anatomia Patologica), nonostante che il rapporto costi/benefici dell'investimento<br />

in tale settore sia di gran lunga il più vantaggioso per la tutela della salute dei<br />

cittadini e, quindi, per l'efficienza e l'efficacia del Sistema Sanitario Nazionale e<br />

del Sistema Sanitario Regionale.<br />

Si auspica pertanto che, grazie anche all'azione della Siapec-Iap, la politica sanitaria<br />

del nostro paese riservi maggiore attenzione all'organizzazione ed al potenziamento<br />

13


delle Strutture Complesse di Anatomia Patologica, considerato anche l'evidente<br />

incremento - registrato dalle ricerche epidemiologiche degli ultimi decenni - della<br />

morbilità e mortalità della popolazione mondiale, italiana e pugliese per patologia<br />

neoplastica; difatti le U.O.C. di Anatomia Patologica sono le sole a disporre delle<br />

complesse competenze necessarie per integrare una valutazione multidisciplinare<br />

del processo diagnostico della malattia neoplastica, integrando in una unica Struttura<br />

la diagnostica morfoisto-citopatologica ed immunoistochimica con la diagnostica<br />

molecolare.<br />

Infine vorrei concludere con la definizione di Arthur Hailey del ruolo del patologo:<br />

"il medico che il paziente non vede mai, ma che spesso ha il compito di dettare<br />

l'ultima diagnosi capace di salvare una vita" (riportata nel romanzo "the final<br />

diagnosis").<br />

14


Capitolo 1°<br />

ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ D'ACCESSO ALLE PRESTAZIONI<br />

DELLA STRUTTURA COMPLESSA DI ISTOLOGIA PATOLOGICA<br />

E CITODIAGNOSTICA<br />

1.1 Funzioni ed obiettivi dell'U.O.C.<br />

1.2 Ubicazione, spazi operativi ed equipe del Servizio<br />

1.3 Orario d'apertura al pubblico e Strutture Sanitarie afferenti<br />

1.4 Modalità di <strong>accesso</strong> alle <strong>prestazioni</strong><br />

1.5 Assistenza agli utenti<br />

15


1.1 FUNZIONI ED OBIETTIVI DELL'U.O.C.<br />

La Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale "Mons.<br />

R. Dimiccoli" di Barletta svolge funzioni di Diagnostica Istopatologica e Citopatologica.<br />

Persegue l'obiettivo di elaborare diagnosi accurate, complete, clinicamente rilevanti,<br />

tramite:<br />

• l'adozione di tecnologie all'avanguardia e la standardizzazione delle procedure;<br />

• l' applicazione di "linee guida" SIAPEC-IAP/EUROPEE/WHO fondate sui criteri<br />

della Evidence Based Medicine (EBM);<br />

• l'elaborazione di protocolli diagnostico-terapeutici clinico-patologici;<br />

• la valutazione di qualsiasi osservazione o reclamo da parte degli utenti, allo<br />

scopo di migliorare il livello di qualità oggettiva e di qualità "percepita".<br />

La Direzione intende implementare il Sistema di Qualità Certificato UNI EN ISO<br />

9001:2000 - grazie al coinvolgimento ed alla attiva partecipazione del personale<br />

dell'U.O.C. - per migliorare e monitorare costantemente i processi e le procedure<br />

operative, riducendo al minimo criticità e non conformità.<br />

La Direzione intende promuovere la formazione e l'aggiornamento continuo del<br />

Personale, tramite la partecipazione a corsi, convegni e stage formativi organizzati<br />

presso la locale ASL e presso altre ASL ed Istituzioni Italiane ed Estere.<br />

La Direzione ritiene prioritaria la tutela della salute del Personale dell'U.O.C.,<br />

conservando ed incrementando gli interventi strutturali, strumentali e procedurali<br />

a tal fine disposti.<br />

17


1.2 UBICAZIONE E SPAZI OPERATIVI DEL SERVIZIO<br />

1.2.1 UBICAZIONE<br />

La Struttura Complessa (U.O.C. Unità Operativa Complessa) di Istologia Patologica e<br />

Citodiagnostica è ubicata al piano terra (parte centrale del monoblocco) dell' Ospedale<br />

"Mons. R. Dimiccoli" di Barletta - edificio di sette piani situato in Viale Ippocrate ,<br />

15 - ed è facilmente raggiungibile seguendo la segnaletica predisposta; vi si accede<br />

entrando dall'ingresso principale dell'Ospedale (in foto di copertina), attraversato l'atrio<br />

ospedaliero e superata l'area della colonna ascensori.<br />

1.2.2 SPAZI OPERATIVI<br />

L'U.O.C. è costituita dai seguenti spazi operativi:<br />

• la Segreteria con bancone "front office" - situata all'ingresso del Servizio - è<br />

deputata alla gestione degli utenti esterni ed interni;<br />

• un Laboratorio di Istopatologia ed un Laboratorio di Citopatologia, disposti su<br />

tre locali;<br />

• un locale per il Laboratorio di Immunoistochimica e Biotecnologie;<br />

• un locale per accettazione, avvio e riduzione pezzi operatori;<br />

• tre studi medici;<br />

• uno spazio riservato ad operatore biologo o medico con microscopio a testata<br />

multipla;<br />

• area riunioni;<br />

• due locali con funzioni di deposito e di archivio.<br />

18


1.3 ORARIO D'APERTURA AL PUBBLICO<br />

E STRUTTURE SANITARIE AFFERENTI<br />

1.3.1 ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO<br />

Pazienti Esterni<br />

L’accettazione dei campioni Istologici e Citologici viene effettuata presso la<br />

segreteria con il seguente orario:<br />

dal lunedì al venerdì: ore 8,30 - 11,30<br />

martedì e giovedì: ore 15,30 – 17,30<br />

La consegna dei referti viene effettuata presso la segreteria con il seguente orario:<br />

dal lunedì al venerdì: ore 11,30 - 13,30<br />

martedì e giovedì: ore 15,30 – 17,30<br />

Pazienti Interni<br />

L’accettazione dei campioni Istologici e Citologici viene effettuata presso la sala<br />

campionamento pezzi del Laboratorio di Istopatologia:<br />

dal lunedì al venerdì: ore 8,30 - 11,30<br />

La consegna dei referti viene effettuata presso la segreteria con il seguente orario:<br />

dal lunedì al venerdì: ore 8,30 - 13,30<br />

1.3.2 STRUTTURE AFFERENTI<br />

Alla Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica afferiscono le<br />

seguenti Strutture Sanitarie:<br />

• Ospedale di Barletta (Unità operative complesse e semplici, Ambulatori<br />

ospedalieri);<br />

• Ospedale di Trani (Unità operative complesse e semplici, Ambulatori ospedalieri);<br />

• Ospedale di Bisceglie (Unità operative complesse e semplici, Ambulatori<br />

ospedalieri);<br />

• Consultori familiari: Barletta 1, Barletta 2, Bisceglie, Margherita di Savoia,<br />

Trani;<br />

• Poliambulatori, Ambulatori e le altre Strutture Sanitarie Territoriali che insistono<br />

nei Comuni di Barletta, Trani, Bisceglie, Margherita di Savoia, San Ferdinando,<br />

Trinitapoli;<br />

• Singoli pazienti dell'<strong>Asl</strong> <strong>Bat</strong> o di altre <strong>Asl</strong> che afferiscono direttamente al<br />

Servizio, con richiesta del medico curante o di medico specialista libero<br />

professionista.<br />

19


1.4 MODALITA’ DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI<br />

1.4.1 CONSEGNA DEI CAMPIONI BIOLOGICI<br />

Utenti Esterni<br />

Sono da ritenersi utenti esterni i Pazienti non ricoverati presso le Strutture dell’<strong>Asl</strong><br />

BAT.<br />

L’Utente Esterno può accedere - per la consegna dei campioni biologici - nelle fasce<br />

orarie prestabilite, senza prenotazione (non vi sono liste di attesa), previa<br />

corresponsione del ticket d'esame, se dovuto, presso il CUP dell'ospedale.<br />

Non verranno accettati campioni biologici priv i di richiesta d'esame istocitopatologico,<br />

d'impegnativa del medico curante e di ricevuta di effettuato pagamento<br />

del ticket d'esame, se dovuto;<br />

le consegne sono così differenziate:<br />

• esami citologici di urina, escreato ed esami citologici cervicovaginali (PAP-TEST)<br />

e da agoaspirazione: consegna del campione presso il Laboratorio di Citologia<br />

dell’U.O.C. di Anatomia Patologica;<br />

• esami istologici: consegna dei prelievi bioptici presso la Segreteria dell’U.O.C.<br />

di Anatomia Patologica;<br />

• consulenze: consegna di vetrini e/o sezioni bianche per consulenze da eseguirsi<br />

nella Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale<br />

di Barletta e ritiro di vetrini e/o sezioni bianche per richiesta di consulenza<br />

verso altre Istituzioni italiane o estere, da effettuare presso la Segreteria<br />

dell’U.O.C.di Anatomia Patologica.<br />

Le informazioni su dati anagrafici, amministrativi e clinici del paziente, richieste<br />

dal Personale della Segreteria, sono protette dal vincolo della riservatezza, in<br />

ottemperanza alla vigente normativa sulla tutela della privacy.<br />

Il costo degli esami è riportato nel vigente tariffario della Regione Puglia, relativo<br />

alle <strong>prestazioni</strong> diagnostiche istocitopatologiche per utenti esterni (Tabella 2, pag.<br />

28).<br />

Utenti Interni<br />

Si considerano utenti interni tutti i pazienti ricoverati presso le Strutture dell’<strong>Asl</strong><br />

<strong>Bat</strong>, in ricovero ordinario o in day hospital.<br />

Per accedere alle <strong>prestazioni</strong> occorre compilare gli appositi moduli di richiesta.<br />

I campioni biologici e le relative richieste vanno consegnati ai Tecnici nelle fasce<br />

orarie prestabilite, presso la sala accettazione e campionamento pezzi operatori.<br />

Per gli esami che richiedono particolari procedure sul materiale a fresco la consegna<br />

viene concordata col personale in servizio con <strong>modalità</strong> indicate nel “Manuale<br />

operativo di istruzioni per la fissazione, l'invio ed il trasporto di campioni biologici<br />

e per la compilazione della richiesta d'esame istopatologico e/o citopatologico.<br />

Risk Management in Anatomia Patologica.”.<br />

20


1.4.2 MODALITÀ DI CONSEGNA DEI REFERTI<br />

Utenti Esterni<br />

• I referti vengono consegnati al paziente o a persona da questi delegata, previa<br />

compilazione modulistica privacy, in busta chiusa.<br />

• Nel caso in cui il paziente lo richieda i referti possono essere inviati, tramite<br />

Servizio Postale, al suo domicilio. In tal caso il Paziente dovrà, all’atto della<br />

richiesta d'esame, consegnare alla Segreteria dell'U.O.C. una busta affrancata<br />

con l'indirizzo del destinatario.<br />

Utenti Interni<br />

• I referti vengono ritirati dal Personale delle Divisioni e degli Ambulatori<br />

dell'Ospedale di Barletta e dai Messi degli altri Ospedali, Ambulatori e Consultori<br />

afferenti alla Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica.<br />

Referti non ritirati<br />

Nel caso in cui i referti non vengano ritirati entro 40 gg dalla data di refertazione,<br />

il Personale della Segreteria telefona al paziente per invitarlo a ritirare il referto<br />

entro la settimana in corso.<br />

Nel caso ciò non avvenga, i referti saranno inviati al Medico che ha compilato la<br />

richiesta dell'esame istocitopatologico.<br />

Comunicazione telefonica dei referti<br />

Il testo del referto istocitopatologico può essere comunicato telefonicamente su<br />

richiesta del Medico che ha inviato l’esame, ovvero ad altro Specialista che ha in<br />

cura il paziente. Tale comunicazione viene fatta dal Dirigente Medico refertante<br />

o, in sua assenza, dalla Segreteria (autorizzata a leggere il testo memorizzato nel<br />

sistema informativo, previa verifica della identità del richiedente).<br />

Copie di referti<br />

É consentito richiedere la copia di un referto alla Segreteria della U.O.C.<br />

Sulla copia dei referti viene apposto un timbro con la scritta “COPIA”.<br />

• Per gli esterni, le copie dei referti vengono consegnate direttamente al paziente<br />

o suo delegato.<br />

• Per gli interni il Medico di reparto, la Caposala, o il Medico Specialista possono<br />

richiedere e ritirare tramite operatori <strong>Asl</strong> ovvero per posta interna o fax le<br />

copie dei referti.<br />

21


1.5.1 ASSISTENZA DI SEGRETERIA<br />

1.5 ASSISTENZA AGLI UTENTI<br />

Informazioni<br />

• Il personale della segreteria è a disposizione per informazioni relative agli<br />

orari e <strong>modalità</strong> di consegna dei campioni e di ritiro dei referti, nonchè sulle<br />

procedure burocratico-amministrative.<br />

• Il personale tecnico risponde ad eventuali quesiti riguardanti richieste di<br />

analisi, <strong>modalità</strong> di consegna dei campioni, caratteristiche delle metodiche<br />

adoperate.<br />

Richieste per consulenze<br />

• Si accettano preparati istocitopatologici per richiesta di consulenza presso la<br />

nostra Struttura.<br />

• I preparati istocitopatologici eseguiti presso la nostra Struttura sono a<br />

disposizione del paziente (o del Medico curante) per consulenze esterne.<br />

Richiesta di rimborso della prestazione<br />

• Il personale di segreteria è a disposizione del paziente per fornire informazioni<br />

e documentazione utili per la richiesta di rimborso all'Ufficio Ticket, per<br />

prestazione corrisposta erroneamente.<br />

1.5.2 MATERIALE D'ARCHIVIO A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI<br />

Conservazione dei referti<br />

I referti vengono archiviati nel sistema informatico e nell'archivio cartaceo.<br />

L' informatizzazione delle procedure di archiviazione e refertazione elettronica<br />

risulta implementata e messa a regime, tramite la messa in rete di un server e di<br />

n. 5 workstation, con l’adozione di un software dedicato all’anatomia patologica<br />

- “Armonia” della ditta Metafora - che consente, da tutte le workstation, la<br />

registrazione dell’accettazione, delle attività di laboratorio, dei gruppi diagnostici<br />

omogenei delle <strong>prestazioni</strong> interne (come da nomenclatore tariffario SIAPEC-IAP)<br />

e dei numeri di codice regionale delle <strong>prestazioni</strong> esterne, nonché la refertazione<br />

elettronica delle comunicazioni di diagnosi istocitopatologica – corredate dai<br />

relativi codici snomed - e la ricerca, estrazione ed elaborazione statistica dei casi<br />

refertati.<br />

22


Conservazione dei vetrini e dei blocchetti in paraffina<br />

I blocchetti del materiale incluso in paraffina, i vetrini istologici, citologici ed<br />

immunoistocitochimici vengono conservati in apposite istoteche (si veda appendice<br />

per riferimenti normativa vigente in materia).<br />

Conservazione dei campioni biologici<br />

La conservazione del materiale biologico residuo - dopo campionamento dei pezzi<br />

operatori/biopsie ovvero dopo trattamento dei prelievi per esame citologico -<br />

segue le seguenti <strong>modalità</strong>: il materiale fissato in formalina per gli esami istologici,<br />

nonchè il materiale citologico extravaginale pervenuto a fresco, vengono conservati<br />

per almeno una settimana dopo la firma del referto, dopodichè vengono avviati<br />

allo smaltimento.<br />

23


Capitolo 2°<br />

PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE<br />

Il Servizio di Anatomia Patologica esegue le seguenti <strong>prestazioni</strong>:<br />

2.1 Tipologia delle <strong>prestazioni</strong> diagnostiche della Struttura Complessa di Istologia<br />

Patologica e Citodiagnostica del P.O. di Barletta (tabella 1)<br />

2.2 Prestazioni diagnostiche di istologia patologica e citodiagnostica per utenti<br />

esterni - Regione Puglia (tabella 2)<br />

2.3 Catalogo delle <strong>prestazioni</strong> anatomopatologiche in ordine alfabetico per<br />

apparato, sede e procedura (tabella 3)<br />

2.4 Esame istocitopatologico estemporaneo intraoperatorio<br />

fig.1. (EE x100) fig.2. (S-100 protein x200)<br />

fig.3. (EE x200) fig.4. (EMA x100)<br />

figure 1-2: Liposarcoma dedifferenziato; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.<br />

figure 3-4: Carcinoma mammario simil-sebaceo; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.<br />

25


2.1 TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE DELLA U.O.C. DI<br />

ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA DELL'OSPEDALE DI BARLETTA<br />

Tabella 1<br />

Esame Istopatologico<br />

• Esame istopatologico di biopsie escissionali<br />

• Esame istopatologico di agobiopsia o di biopsia per pinza<br />

• Esame istopatologico di biopsie multiple mappate<br />

• Esame macroscopico e istopatologico di campioni di resezione parziale o<br />

totale di organo<br />

• Esame macroscopico e istopatologico di campioni operatori complessi<br />

costituiti da più organi<br />

• Esame istopatologico estemporaneo intraoperatorio<br />

• Consulenza diagnostica di preparato istopatologico già allestito<br />

Esame Citopatologico (anche su preparati monostrato, metodo thin prep 2000)<br />

• Esame citopatologico di materiale cervico-vaginale ( Pap test )<br />

• Esame citopatologico urinario per ricerca cellule neoplastiche<br />

• Esame citopatologico di espettorato, di broncoaspirato e di liquido di B.A.L.<br />

• Esame citopatologico di liquido di versamento e di liquido di lavaggio di<br />

cavità corporea<br />

• Esame citopatologico di liquido cefalo-rachidiano<br />

• Esame citopatologico di brushing di organo interno<br />

• Esame citopatologico da aspirazione con ago sottile<br />

• Esame citopatologico estemporaneo intraoperatorio<br />

• Consulenza diagnostica di preparato citopatologico già allestito<br />

Varie<br />

• Metodiche immunoistochimiche (relative a quasi tutte le patologie d'organo).<br />

• Metodiche immunoistochimiche per la determinazione dell'immunofenotipo<br />

delle neoplasie.<br />

• Metodiche immunoistochimiche per la tipizzazione di malattie linfoproliferative.<br />

• Metodiche immunoistochimiche per l'evidenziazione di recettori ormonali<br />

(estrogeno, progesterone, etc.)<br />

• Marker tumorali prognostico-predittivi, di cinetica proliferativa e di farmacoresponsività<br />

alla "target therapy" delle neoplasie (es. HER 2 / neu nella<br />

mammella, etc)<br />

27


2.2 PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE DI ISTOLOGIA PATOLOGICA<br />

E CITODIAGNOSTICA PER UTENTI ESTERNI - REGIONE PUGLIA<br />

D.M.S. n.150 del 22/07/1996 (G.U. n. 216 del 12/09/1996)<br />

Tabella 2<br />

Esame Istopatologico<br />

91.40.1 Articolazioni Biopsia sinoviale, biopsia tendinea 27,17<br />

91.40.2 Bulbo oculare Biopsia semplice 14,10<br />

91.40.4 Cute Shave o punch 14,10<br />

91.40.5 Cute e/o Tessuti molli Biopsia escissionale 27,17<br />

91.42.3 Muscolo scheletrico Biopsia incisionale o punch 43.64<br />

91.48.2 Nervo periferico Biopsia 27,17<br />

91.47.4 Linfonodo Asportazione di linfonodo superficiale 79.64<br />

91.47.2 Linfonodo Agobiopsia singola (sede unica) 46.48<br />

91.47.3 Linfonodo Agobiopsie multiple (sedi multiple) 79,64<br />

91.47.5 Biopsia osteo - midollare 79,64<br />

91.40.3 Cavo orale Biopsia semplice 14,10<br />

91.41.5 Ghiandola salivare Biopsia 14,10<br />

91.41.3 Apparato digerente Biopsia endoscopica singola (sede unica) 14,10<br />

91.41.4 Apparato digerente Biopsie endoscopiche multiple (sedi multiple) 46,48<br />

91.42.2 Apparato digerente Polipectomia endoscopica singola (sede unica) 14,10<br />

91.42.1 Apparato digerente Polipectomie endoscopiche multiple (sedi multiple) 46,48<br />

91.41.2 Fegato Biopsia 39,41<br />

91.42.5 Cavita' nasali Biopsia 14,10<br />

91.43.4 Vie aeree Biopsie multiple (sedi multiple) 46,48<br />

91.43.3 Laringe Biopsia singola (sede unica) 14,10<br />

91.43.1 Bronco Biopsia endoscopica singola (sede unica) 14,10<br />

91.42.4 Pleura Agobiopsia 43,64<br />

91.45.4 Testicolo Biopsia 14,10<br />

91.44.2 Annessi testicolari Biopsia 14,10<br />

91.45.3 Pene Biopsia 14,10<br />

91.45.1 Vescica Biopsia endoscopica singola (sede unica) 14,10<br />

91.45.2 Vescica Biopsie endoscopiche multiple (sedi multiple) 46,48<br />

91.46.1 Vulva Biopsia singola (sede unica) 14,10<br />

91.46.2 Vulva Biopsie multiple (sedi multiple) 46,48<br />

91.45.5 Vagina Biopsia 14,10<br />

91.44.4 Cervice uterina Biopsia singola (sede unica) 14,10<br />

91.46.4 Cervice uterina Polipectomia endocervicale 14,10<br />

91.44.3 Biopsia cervicale e endometriale (con raschiamento del canale) 46,48<br />

91.44.5 Cavita' uterina Biopsia endometriale (VABRA) 14,10<br />

91.46.5 Mammella Biopsia stereotassica 46,48<br />

91.47.1 Mammella Nodulectomia 27,17<br />

28


Esame Citopatologico<br />

91.38.5 Esame citologico cervico vaginale [ Pap Test ] 11,16<br />

91.39.2 Esame citologico di espettorato (per ogni campione) 27,17<br />

91.39.3 Esame citologico di versamenti (per ogni campione) 27,17<br />

91.39.4 Esame citologico delle urine per ricerca cellule neoplastiche (per ogni campione) 14,10<br />

91.39.1 Esame citologico da agoaspirazione 33,78<br />

Varie<br />

90864 <strong>Bat</strong>teri in campioni biologici diversi ricerca microscopica (Gram, Blu di Metilene) 1,86<br />

00865 Ricerca microscopica helicobacter pylori (Giemsa mod.) 2,43<br />

91024 Microbatteri in campioni biologici ricerca microscopica (Ziehl-Neelsen) 3,56<br />

91045 Parassiti in materiali biologici ricerca macro e microscopica 3,56<br />

91062 Pneumocistis carinii nel Broncolavaggio esame microscopico 3,98<br />

90751 Sostanza Amiloide ricerca 3,41<br />

90633 Esame del Midollo osseo per apposizione e/o striscio 20,86<br />

29


2.3 CATALOGO DELLE PRESTAZIONI ANATOMO-PATOLOGICHE<br />

IN ORDINE ALFABETICO PER APPARATO, SEDE E PROCEDURA<br />

(come da nomenclatore tariffario Fisapec 1995)<br />

Tabella 3<br />

. Arti - amputazione di dito per cancrena o patologia non neoplastica<br />

. Arti - amputazione di dito per neoplasia<br />

. Arti - amputazione per patologia neoplastica<br />

. Arti - amputazione per patologia non neoplastica<br />

. Articolazioni - biopsia da disco intervertebrale<br />

. Articolazioni - biopsia sinoviale, biopsia tendinea<br />

. Articolazioni - meniscectomia post-traumatica<br />

. Articolazioni - tessuto fibrotendineo in malattia di Dupuytren<br />

o malattia di De Quervain<br />

. Articolazioni - tessuto sinoviale per patologia neoplastica<br />

. Bulbo oculare - biopsia semplice<br />

. Bulbo oculare - enucleazione semplice per patologia traumatica<br />

. Bulbo oculare - exenteratio orbitae<br />

. Capo, collo - resezione etmoido-mascellare con exenteratio orbitae<br />

. Capo, collo - svuotamento linfonodale allargato<br />

. Cavo orale - asportazione completa di neoformazione<br />

. Cavo orale - biopsia semplice<br />

. Circolatorio - biopsia di vaso arterioso e/o venoso<br />

. Circolatorio - biopsia endomiocardica<br />

. Circolatorio - esame istologico di valvola cardiaca<br />

. Circolatorio - espianto cardiaco<br />

. Citologia - citologia da agoaspirazione<br />

. Citologia - citologia esfoliativa<br />

. Citologia - citologia esfoliativa cervico vaginale (pap-test)<br />

. Citologia - esame cito-istologico di espettorato<br />

. Citologia - esame citologico dei versamenti<br />

. Citologia - esame sulle urine per ricerca cellule neoplastiche<br />

. Citologia - metodiche - prelievo per agoaspirato di organo profondo<br />

. Citologia - metodiche - prelievo per agoaspirazione di organi superficiali<br />

. Consulenza citologica o istologica<br />

. Criostato - diagnosi anatomopatologica estemporanea<br />

. Cute - biopsia (shave o punch)<br />

. Cute e/o tessuti molli - biopsia di nervo periferico<br />

. Cute e/o tessuti molli - biopsia escissionale<br />

. Cute e/o tessuti molli - biopsia incisionale<br />

. Cute e/o tessuti molli - escissione allargata per neoplasia maligna<br />

. Cute e/o tessuti molli - escissione di neoformazioni multiple<br />

30


. Cute e/o tessuti molli - seno pilonidale<br />

. Digerente - agobiopsia epatica<br />

. Digerente - agobiopsia pancreatica<br />

. Digerente - amputazione retto-sigma più cute perianale (Miles)<br />

. Digerente - appendicectomia semplice<br />

. Digerente - biopsia endoscopica (sede unica)<br />

. Digerente - biopsia endoscopica (sedi multiple)<br />

. Digerente - biopsia epatica (resezione chirurgica e/o laparoscopica)<br />

. Digerente - biopsia ghiandola salivare<br />

. Digerente - caudectomia pancreas<br />

. Digerente - colecistectomia allargata<br />

. Digerente - colecistectomia semplice<br />

. Digerente - colectomia totale<br />

. Digerente - duodeno-cefalopancreasectomia<br />

. Digerente - emicolectomia con linfoadenectomia<br />

. Digerente - epatectomia<br />

. Digerente - erniectomia: sacco erniario<br />

. Digerente - gastrectomia parziale<br />

. Digerente - gastrectomia totale allargata<br />

. Digerente - gastroresezione per patologia non neoplastica<br />

. Digerente - polipectomia endoscopica (sedi multiple)<br />

. Digerente - polipectomia endoscopica (singola)<br />

. Digerente - resezione esofago-gastrica con o senza linfoadenectomia regionale<br />

. Digerente - resezione segmentaria del colon<br />

. Digerente - resezione segmentaria del fegato<br />

. Digerente - resezione segmentaria del tenue<br />

. Digerente - resezione segmentaria esofago<br />

. Emopoietico - agobiopsia linfonodale<br />

. Emopoietico - agobiopsia splenica<br />

. Emopoietico - asportazione di linfonodo unico<br />

. Emopoietico - biopsia osteo-midollare (B.O.M.)<br />

. Emopoietico - linfoadenectomia regionale di linfonodi multipli<br />

(pacchetto linfonodale)<br />

. Emopoietico - linfoadenectomia regionale di linfonodi multipli<br />

(pacchetto linfonodale) stazioni multiple<br />

. Emopoietico - splenectomia per patologia neoplastica<br />

. Emopoietico - splenectomia per patologia traumatica<br />

. Emopoietico - striscio ematico: midollare e/o periferico<br />

. Endocrino - agobiopsia surrenalica<br />

. Endocrino - agobiopsia tiroidea<br />

. Endocrino - asportazione chirurgica paragangli<br />

. Endocrino - emitiroidectomia<br />

. Endocrino - nodulectomia tiroidea<br />

. Endocrino - paratiroidectomia<br />

. Endocrino - tiroidectomia con escissione di altri organi od apparati e/o<br />

linfoadenectomia mono-bilaterale<br />

. Endocrino - tiroidectomia totale<br />

31


. Esame Istocitopatologico di materiale autoptico<br />

. Feto con età gestazionale anteriore alla 22°settimana - esame macroscopico<br />

. Ghiandole salivari - asportazione allargata<br />

. Ghiandole salivari - asportazione semplice<br />

. Ghiandole salivari - nodulectomia<br />

. Labbro - biopsia semplice<br />

. Labbro - resezione cuneiforme<br />

. Labbro - resezione quadrangolare<br />

. Lingua - biopsia semplice<br />

. Lingua - emiglossectomia<br />

. Lingua - resezione cuneiforme<br />

. Mammella - biopsia stereotassica<br />

. Mammella - mastectomia radicale (Halsted o Patey)<br />

. Mammella - mastectomia sottocutanea semplice<br />

. Mammella - mastectomia totale con linfoadenectomia<br />

. Mammella - nodulectomia<br />

. Mammella - quadrantectomia<br />

. Mammella - resezione parziale in corso di mastoplastica<br />

. Mandibola - emimandibolectomia con linfoadenectomia<br />

. Muscolo scheletrico - biopsia incisionale o punch<br />

. Naso e cavità nasali - etmoidectomia<br />

. Naso e cavità nasali - resezione dei turbinati<br />

. Naso e cavità nasali - resezione del setto nasale<br />

. Naso e cavità nasali - resezione etmoido-mascellare<br />

. Naso e cavità nasali - resezione mascellare con svuotamento linfonodale<br />

. Osso - asportazione di neoformazione<br />

. Osso - esame istologico di testa femorale escissa per esecuzione protesi<br />

. Osso - resezione segmentaria<br />

. Respiratorio - agobiopsia polmonare<br />

. Respiratorio - biopsia delle cavità nasali<br />

. Respiratorio - biopsia endobronchiale (sede unica)<br />

. Respiratorio - biopsia endobronchiale (sedi multiple)<br />

. Respiratorio - biopsia laringea (sede unica)<br />

. Respiratorio - biopsia transbronchiale<br />

. Respiratorio - biopsie vie aeree (sedi multiple)<br />

. Respiratorio - faringe, emifaringectomia<br />

. Respiratorio - faringe, tonsillectomia per linfoma<br />

. Respiratorio - faringolaringectomia totale<br />

. Respiratorio - laringe, cordectomia bilaterale<br />

. Respiratorio - laringe, cordectomia monolaterale<br />

. Respiratorio - laringe, emilaringectomia<br />

. Respiratorio - laringe, epiglottidectomia<br />

. Respiratorio - laringe, laringectomia sovraglottica<br />

. Respiratorio - laringectomia totale<br />

. Respiratorio - laringectomia totaIe con svuotamento funzionaIe del collo<br />

. Respiratorio - pneumectomia allargata<br />

. Respiratorio - pneumectomia con o senza linfoadenectomia<br />

32


. Respiratorio - polmone, lobectomia semplice<br />

. Respiratorio - polmone, resezione atipica<br />

. Respiratorio - polmone, resezione segmentaria<br />

. Respiratorio - tonsillectomia e/o adenoidectomia<br />

. Sierose - agobiopsia pleurica<br />

. Sierose - omentectomia e/o biopsia<br />

. Sierose - pericardiectomia e/o biopsia<br />

. Sierose - pleurectomia e/o biopsia<br />

. S.N.C. - biopsia a cielo aperto<br />

. S.N.C. - biopsia stereotassica<br />

. S.N.C. - escissione tumorale<br />

. S.N.C. - materiale da aspirazione (CUSA)<br />

. S.N.P. - biopsia di nervo periferico<br />

. S.N.P. - gangliectomia<br />

. Urogenitale - agobiopsia ovarica<br />

. Urogenitale - agobiopsia prostatica<br />

. Urogenitale - amputazione peniena<br />

. Urogenitale - amputazione vaginale<br />

. Urogenitale - biopsia annessi testicolari<br />

. Urogenitale - biopsia cervicale con raschiamento del canale e/o endometriale<br />

. Urogenitale - biopsia cervice uterina<br />

. Urogenitale - biopsia endometriale (VABRA)<br />

. Urogenitale - biopsia endoscopica vescicale (sede unica)<br />

. Urogenitale - biopsia endoscopica vescicale (sedi multiple)<br />

. Urogenitale - biopsia pene<br />

. Urogenitale - biopsia renale<br />

. Urogenitale - biopsia testicolare bilaterale<br />

. Urogenitale - biopsia testicolare monolaterale<br />

. Urogenitale - biopsia vaginale<br />

. Urogenitale - biopsia vulvare (sede unica)<br />

. Urogenitale - biopsia vulvare (sedi multiple)<br />

. Urogenitale - biopsie cervicali (sedi multiple)<br />

. Urogenitale - cistectomia parziale<br />

. Urogenitale - cistectomia radicale con vesciculoprostatectomia o<br />

isterectomia (con o senza linfoadenectomia regionale)<br />

. Urogenitale - cistectomia semplice<br />

. Urogenitale - cisti ghiandola Bartolini<br />

. Urogenitale - conizzazione cervice uterina<br />

. Urogenitale - emasculazione<br />

. Urogenitale - esame completo della placenta, funicolo e membrane<br />

. Urogenitale - eviscerazione anteriore (Wertheim + vescica)<br />

. Urogenitale - eviscerazione posteriore (Wertheim + retto)<br />

. Urogenitale - isterectomia radicale (Wertheim)<br />

. Urogenitale - isterectomia semplice<br />

. Urogenitale - isteroannessiectomia per fibromatosi<br />

. Urogenitale - nefrectomia radicale<br />

. Urogenitale - nefrectomia semplice<br />

33


. Urogenitale - orchiectomia bilaterale per castrazione terapeutica<br />

. Urogenitale - orchiectomia semplice<br />

. Urogenitale - orchiofunicolectomia<br />

. Urogenitale - orchiofunicolectomia con o senza escissione di c ute e linfoadenectomia<br />

. Urogenitale - ovariectomia bilaterale<br />

. Urogenitale - ovariectomia mono/bilaterale con isterectomia,<br />

omentectomia e/o linfoadenectomia<br />

. Urogenitale - ovariectomia monolaterale con salpingectomia<br />

. Urogenitale - ovariectomia monolaterale e/o biopsia ovarica<br />

e/o resezione cuneiforme<br />

. Urogenitale - polipectomia endocervicale<br />

. Urogenitale - prostatectomia (enucleazione-nodulectomia)<br />

. Urogenitale - prostatectomia extrafasciale con vescicole seminali<br />

e linfoadenectomia<br />

. Urogenitale - prostatectomia extrafasciale con vescicolectomia<br />

. Urogenitale - resezione endoscopica transuretrale (T.U.R.)<br />

. Urogenitale - resezione parziale rene<br />

. Urogenitale - resezione ureterale<br />

. Urogenitale - salpingectomia per gravidanza extrauterina<br />

. Urogenitale - utero, miomectomia<br />

. Urogenitale - vulvectomia parziale<br />

. Urogenitale - vulvectomia radicale con linfoadenectomia inguinale<br />

. Urogenitale - vulvectomia semplice<br />

34


2.4 ESAME ISTOCITOPATOLOGICO ESTEMPORANEO INTRAOPERATORIO<br />

Esame istologico estemporaneo intraoperatorio (al criostato): consiste nell’esame<br />

istologico, eseguito durante un intervento operatorio, su campioni di materiale<br />

inviato a fresco, sottoposto a congelamento rapido, successivo taglio al criostato,<br />

colorazione rapida e comunicazione diagnosi istocitopatologica immediata, di solito<br />

tramite comunicazione telefonica in sala operatoria.<br />

La locale U.O.C. provvede alla esecuzione degli esami intraoperatori per:<br />

• Blocco Operatorio dell’Ospedale di Barletta;<br />

• Blocco Operatorio dell’Ospedale di Bisceglie;<br />

• Blocco Operatorio dell’Ospedale di Trani.<br />

Il materiale pervenutoci per l'esame istologico intraoperatorio (pezzi operatori,<br />

biopsie, liquidi di versamento, etc.) dai blocchi operatori degli Ospedali di Trani<br />

e Bisceglie viene trasportato in contenitore rigido da Personale sanitario a bordo<br />

di automezzo dell'<strong>Asl</strong>, attivato dal Chirurgo della Divisione richiedente.<br />

I campioni per esame anatomo-istologico estemporaneo intraoperatorio vanno<br />

inviati a fresco, in contenitori rigidi, ricoperti con garza impregnata di soluzione<br />

fisiologica, previa preventiva segnalazione telefonica.<br />

Il materiale deve essere consegnato direttamente nelle mani di un Tecnico istologo<br />

o di un Medico del Servizio di Anatomia Patologica.<br />

Il Servizio di Anatomia Patologica, per la pianificazione delle attività, richiede che<br />

gli esami estemporanei intraoperatori siano programmati in anticipo di almeno<br />

un giorno rispetto alla seduta operatoria, previa trasmissione di apposita richiesta<br />

d'esame intraoperatorio al Direttore del Servizio, che provvederà a trasmettere<br />

l’informativa - corredata di eventuali precedenti noti - al Medico e al Tecnico<br />

istologo di turno.<br />

È consentito solo eccezionalmente che la comunicazione avvenga la mattina stessa<br />

prima della seduta operatoria, tramite telefonata.<br />

Tutti gli esami eseguiti vengono registrati nel sistema informatizzato del Servizio<br />

da parte della Segreteria.<br />

Il materiale da esaminare, insieme con la richiesta dello specialista chirurgo, deve<br />

pervenire tramite personale della Sala Operatoria (Medico, Infermieristico o<br />

Ausiliario), in conformità con le specifiche istruzioni per il trasporto.<br />

Controindicazioni (dal Manuale delle procedure tecniche per l'esame macroscopico ed<br />

il campionamento dei pezzi chirurgici - Fisapec 1994):<br />

• all'esame estemporaneo non si deve ricorrere a scopo diagnostico se la<br />

risposta in ogni caso non modifica il tipo di intervento, ovvero solo per<br />

accelerare il tempo di risposta o in sostituzione di prelievi bioptici diagnostici<br />

35


definitivi;<br />

• salvo eccezioni deve essere evitato anche in caso di frammenti bioptici<br />

troppo piccoli (0.3/0.5 cm di diametro massimo) come nel caso di biopsie<br />

endoscopiche o di lesioni più ampie, ma superficiali o sottili (es. lesioni<br />

pigmentate piane);<br />

• l'esame estemporaneo peroperatorio va sconsigliato anche nella diagnostica<br />

di lesioni tipicamente focali (es. eventuale cancerizzazione di adenomi<br />

dell'intestino crasso).<br />

36


Capitolo 3°<br />

GARANZIA DI CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE<br />

3.1 Controllo concordanza tra richieste d'esame e campione biologico<br />

3.2 Conformità dei campioni e delle richieste<br />

3.3 Conformità del referto<br />

fig.1. (EE x50) fig.2. (EE x50)<br />

fig.3. (EE x100) fig.4. (EE x100)<br />

figura 1: (Pseudo) tumore fibroso calcificante; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.<br />

figura 2: Uterus-like mass; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.<br />

figura 3: Tumore di Abrikosoff dell'esofago; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.<br />

figura 4: Fibroblastoma desmoplastico; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.<br />

37


3.1 CONTROLLO CONCORDANZA TRA RICHIESTA D'ESAME E CAMPIONE<br />

• I campioni biologici devono pervenire all' U.O.C. di Anatomia Patologica in<br />

appositi contenitori identificati mediante cognome, nome e data di nascita<br />

del paziente.<br />

• I vetrini già allestiti devono pervenire all’U.O.C. con indicazione sul vetrino<br />

del cognome, nome del paziente ed eventualmente tipo di fissazione/colorazione.<br />

• Le relative richieste di esame istocitopatologico, pervenute all’ U.O.C. di<br />

Anatomia Patologica, devono riportare i dati anagrafici del paziente, regime<br />

(interni- esterni) e, per gli interni, reparto di provenienza ed eventuale<br />

destinatario. Inoltre devono essere specificati tipo e sede del prelievo ed<br />

eventuali notizie cliniche rilevanti.<br />

L’Operatore che accetta il campione biologico deve verificare la concordanza e la<br />

coerenza della richiesta d'esame istocitopatologico con il materiale biologico<br />

pervenuto.<br />

L’esame istocitopatologico viene acquisito nel sistema informatico e viene identificato<br />

con un numero unico progressivo, riportato su:<br />

• modulo di richiesta d'esame istocitopatologico;<br />

• etichetta di identificazione sul contenitore;<br />

• blocchetto di inclusione;<br />

• banda smerigliata del vetrino;<br />

• referto istocitopatologico.<br />

39


3.2 CONFORMITÀ DEI CAMPIONI E DELLE RICHIESTE<br />

La Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica dell' Ospedale<br />

"Mons. R. Dimiccoli" - per prevenire eventuali errori - invia alle Divisioni ospedaliere,<br />

agli Ambulatori ospedalieri, ai Poliambulatori/Ambulatori del territorio ed ai<br />

Consultori familiari:<br />

un "Manuale operativo di istruzione per la fissazione, l'invio, ed il trasporto di<br />

campioni biologici e per la compilazione della richiesta di esame istopatologico e/o<br />

citopatologico. Risk Management in Anatomia Patologica", contenente le informazioni<br />

necessarie per la preparazione, la raccolta e l’invio dei prelievi e la compilazione<br />

della richiesta d'esame istocitopatologico.<br />

Protocolli "tailored" di trattamento del materiale biopatologico - per l'esecuzione<br />

di indagini speciali, ovvero per particolari esigenze clinicopatologiche - vengono<br />

concordati tra patologo e clinico richiedente.<br />

Tutti i campioni biologici devono essere consegnati con la relativa richiesta d'esame<br />

istocitopatologico, compilata compiutamente dal medico richiedente.<br />

La richiesta d'esame viene custodita nell'archivio cartaceo della U.O.C.<br />

Le richieste d'esame istocitopatologico devono essere trasportat e separatamente<br />

dai contenitori dei campioni biologici, per impedire l'eventuale contaminazione<br />

con liquidi fissativi o biologici.<br />

40


3.3 CONFORMITÀ DEL REFERTO<br />

Struttura del referto d'esame istocitopatologico<br />

I referti devono riportare i seguenti campi:<br />

• intestazione del Servizio Sanitario Regionale, <strong>Asl</strong> <strong>Bat</strong>, Struttura Complessa di<br />

Istologia Patologica e Citodiagnostica dell'Ospedale di Barletta;<br />

• numero unico progressivo identificativo dell’esame istocitopatologico;<br />

• generalità con dati anagrafici del paziente;<br />

• struttura sanitaria (ovvero medico) richiedente;<br />

• materiale in esame con indicazione della sede di prelievo dei campioni biologici<br />

e della procedura chirurgica adoperata;<br />

• reperto macroscopico e microscopico (opzionale);<br />

• diagnosi istocitopatologica;<br />

• elenco di ulteriori indagini eseguite (esami immunoistochimici, etc.);<br />

• luogo, data di accettazione e data di refertazione dell’esame istocitopatologico;<br />

• firma del Patologo refertante.<br />

41


MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO<br />

E IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE<br />

DELLA RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.<br />

RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA<br />

4.1 Parte Generale<br />

4.2 Parte speciale<br />

4.3 Allegati<br />

Capitolo 4°<br />

43<br />

fig.1. (EE x100)<br />

fig.2. (EE x400)<br />

figura 1: Carcinoma tubarico primitivo a cellule transizionali; caso pubblicato, Giuseppe Palumbieri.<br />

figura 2: Poliposi linfomatosa-like Linfoma non-Hodgkin intestinale di alto grado primitivo; caso<br />

pubblicato, Giuseppe Palumbieri.


MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO<br />

E IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA<br />

RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.<br />

RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA<br />

4.1.1 Compilazione della richiesta d'esame istocitopatologico pag. 46<br />

4.1.2 Invio del campione biologico per esame istopatologico " 47<br />

4.1.3 Invio del campione biologico per esame citopatologico " 49<br />

4.1.4 Modalità di raccolta e trasporto dei campioni biologici " 50<br />

Ad uso di Divisioni Ospedaliere, Ambulatori <strong>Asl</strong> e Medici curanti.<br />

Tale Manuale sarà oggetto di aggiornamento periodico, data la sua natura di "work in progress"<br />

45<br />

4.1 PARTE GENERALE


4.1.1 COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA D'ESAME ISTOCITOPATOLOGICO<br />

Identificazione del paziente<br />

Le richieste d'esame istocitopatologico devono riportare (se possibile dattiloscritti,<br />

in alternativa in stampatello maiuscolo):<br />

• Generalità e dati anagrafici del paziente.<br />

• Indicare se trattasi di paziente esterno oppure di paziente in regime di ricovero<br />

ordinario (o in Day Hospital); in tal ultimo caso è fortemente raccomandato<br />

l'uso delle etichette prestampate adesive con i dati anagrafici, il codice del<br />

centro di costo (unità operativa ospedaliera complessa o semplice) ed il numero<br />

nosologico.<br />

Indicazione del mittente<br />

• Ospedale di provenienza, Servizio, Divisione o Ambulatorio dove è stata eseguita<br />

la prestazione.<br />

• Indicare la Divisione di ricovero, se diversa da quella dove è stata eseguita<br />

la prestazione.<br />

• Nome del medico richiedente, con firma leggibile e numero telefonico per<br />

eventuali comunicazioni.<br />

Indicazione del materiale inviato<br />

• Indicazione di sede e lateralità del prelievo.<br />

• Prelievi multipli vanno inviati in contenitori separati e contrassegnati con<br />

numeri arabi.<br />

• Indicare la localizzazione topografica di eventuali punti di repere.<br />

• Data del prelievo.<br />

Notizie cliniche<br />

• Dati clinico-anamnestici del paziente, corredati dagli esami di laboratorio e<br />

radiologici rilevanti e da eventuali referti endoscopici e precedenti esami<br />

citopatologici e/o istopatologici.<br />

• Diagnosi clinica con eventuali quesiti clinici particolari.<br />

• Segnalare patologie infettive rilevanti o radioattività.<br />

N.B. Allegare sempre il referto endoscopico alla richiesta d'esame istologico di<br />

biopsie esofagee, gastriche, del grosso o piccolo intestino, delle vie respiratorie<br />

e delle vie urinarie.<br />

46


4.1.2 INVIO DEL CAMPIONE BIOLOGICO PER ESAME ISTOPATOLOGICO<br />

Il campione biologico dovrebbe pervenire entro e non oltre le 24 ore dal prelievo,<br />

soprattutto per i pezzi operatori di maggiori dimensioni; in caso di consegna ritardata<br />

i pezzi operatori di organi cavi (ad esempio segmenti di resezione colica) vanno<br />

aperti dal chirurgo per consentire adeguata fissazione.<br />

I contenitori dei pezzi operatori e dei campioni biologici per esame istocitopatologico<br />

devono essere a tenuta ermetica e di volume sufficiente per contenere, senza<br />

deformarlo, il materiale inviato.<br />

• Per la biopsie endoscopiche e per agobiopsie adoperare contenitori cilindrici<br />

da 50 ml di capacità, con tappo a vite, in p.v.c. trasparente;<br />

• Per piccoli pezzi operatori adoperare contenitori cilindrici di capacità variabile<br />

da 100 a 250 ml (in rapporto alla dimensione del campione), con tappo a vite,<br />

in p.v.c. trasparente.<br />

Non usare provette e piccoli contenitori con tappo a pressione.<br />

Non usare cerotti o nastri adesivi per sigillare i contenitori.<br />

L'etichetta adesa alla parete del contenitore deve riportare i seguenti dati:<br />

• cognome, nome e data di nascita del paziente;<br />

• divisione di provenienza;<br />

• materiale inviato;<br />

• nel caso di prelievi multipli, ogni campione deve essere indicato con il numero<br />

arabo identificativo concordante con quello riportato sulla richiesta d'esame<br />

istocitopatologico;<br />

• segnalare se trattasi di materiale biologico a rischio per patologia infettiva<br />

o per contaminazione radioattiva.<br />

47


Materiale fissato<br />

• Il materiale deve essere inviato alla U.O.C. in formalina neutra tamponata al 10%.<br />

• Le biopsie di piccole dimensioni vanno poste immediatamente in fissativo, per<br />

evitare l'essicazione del campione.<br />

• Il campione deve essere completamente immerso nel fissativo, in rapporto<br />

volumetrico di almeno 1:10.<br />

Materiale non fissato<br />

Frammenti di tessuto da inviare a fresco (riportare l'ora del prelievo):<br />

• per l'esecuzione di esame estemporaneo intraoperatorio;<br />

• per l'esecuzione di indagini speciali.<br />

Si raccomanda la consegna immediata, previo preavviso del Personale della U.O.C.<br />

di Istologia Patologica e Citodiagnostica.<br />

48


4.1.3 INVIO DEL CAMPIONE BIOLOGICO PER ESAME CITOPATOLOGICO<br />

Liquidi Biologici<br />

• Il materiale in toto (e comunque non meno di cc 250, salvo frazioni destinate<br />

ad altri laboratori) deve giungere entro 1-3 ore presso il Servizio di Istologia<br />

Patologica e Citodiagnostica.<br />

• Nell’impossibilità di un invio tempestivo, il materiale deve essere tenuto in<br />

frigorifero a 4°C, senza aggiunta di nessun fissativo (eccetto i casi indicati<br />

nella parte speciale del manuale).<br />

• I contenitori devono essere a parete rigida e a chiusura ermetica.<br />

• Il materiale deve comunque essere inviato entro le 24 ore.<br />

Vetrini Strisciati<br />

• Usare vetrini ben detersi, con banda smerigliata (contrassegnarli usando sempre<br />

la matita);<br />

• fissare immediatamente con citospray oppure immergendo i vetrini in alcool<br />

etilico 95%;<br />

• se fissati all’aria segnalarlo sul contenitore e sulla richies ta d'esame citopatologico.<br />

49


4.1.4 MODALITÀ DI RACCOLTA E TRASPORTO DEI CAMPIONI BIOLOGICI<br />

I recipienti dei campioni (contenitori primari) devono essere posti in contenitori<br />

rigidi chiusi, detti contenitori secondari, attrezzati per mantenerli in posizione<br />

verticale. Questi secondi contenitori possono essere di metallo o di plastica, con<br />

il coperchio preferibilmente dotato di guarnizione, devono essere autoclavabili e<br />

resistenti all'azione dei disinfettanti chimici; devono essere decontaminati con<br />

regolarità.<br />

• Il materiale in liquido fissativo deve essere consegnato al personale di laboratorio<br />

che registra la consegna;<br />

• i vetrini strisciati vanno riposti per il trasporto in appositi contenitori in<br />

materiale plastico o in cartone rigido al fine di proteggerli dalla polvere e di<br />

evitarne l'eventuale rottura;<br />

• l’accettazione del materiale si effettua dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle<br />

11,30;<br />

• per ragioni organizzative è necessario che l'invio dei campioni biologici sia<br />

concordato tra singoli reparti e il laboratorio, quando - in via del tutto<br />

eccezionale - ciò avvenga al di fuori della fascia oraria sopraindicata.<br />

50


MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO<br />

E IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA<br />

RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.<br />

RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA<br />

4.2.1 Campioni biologici per esame istopatologico pag. 53<br />

4.2.2 Campioni biologici per esame citopatologico " 58<br />

51<br />

4.2 PARTE SPECIALE


4.2.1 CAMPIONI BIOLOGICI PER ESAME ISTOPATOLOGICO<br />

Elenco alfabetico dei principali organi con le istruzioni per il corretto invio. In assenza<br />

di riferimenti anatomici, è opportuno orientare i pezzi anatomici con punti repere.<br />

ORGANO FISSAZIONE<br />

ISTRUZIONI SPECIALI<br />

APPENDICE<br />

ARTICOLAZIONE<br />

BRONCO<br />

(Biopsia bronchiale<br />

o trans-bronchiale)<br />

BULBO OCULARE<br />

(Biopsia)<br />

CAVO ORALE<br />

(Biopsia)<br />

CERVICE UTERINA<br />

(Biopsia)<br />

CUTE<br />

DUODENO<br />

ENCEFALO-SNC<br />

(Biopsie chirurgiche)<br />

ENDOMETRIO<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10% Nessuna<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Allegare alla richiesta referti radiologici ed<br />

ecografici<br />

Allegare referto broncoscopico ed esami<br />

radiologici<br />

Nessuna<br />

Nessuna<br />

Allegare referto colposcopico ed eventuali<br />

esami istocitologici<br />

Specificare se si tratti di biopsia escissionale,<br />

incisionale, punch, shaving.<br />

In caso di sospetta celiachia, riportare nella richiesta:<br />

- se trattasi di sospetto clinico elevato, moderato o<br />

basso (specificare sintomi o patologie associate);<br />

- se il paziente segue dieta libera o aglutinata;<br />

- sierologia: Ema IgA, anti-tTGIgA, AGA IgA anti-tTG<br />

IgG (indicare i titoli anticorpali ed i valori di normalità);<br />

specificare se vi è deficit selettivo di IgA.<br />

- genetica: DQA1* 05, DQB1* 02, DQB1* 0302<br />

Allegare alla richiesta referto radiologico<br />

(RM-TAC)<br />

Specificare la <strong>modalità</strong> di prelievo, la data<br />

dell’ultima mestruazione, la terapia somministrata.<br />

Allegare referto isteroscopico<br />

53


ORGANO FISSAZIONE<br />

ESOFAGO(Biopsia, esofagectomia<br />

segmentaria<br />

o totale, esofagectomia<br />

subtotale, resezione<br />

esofago-gastrica)<br />

FEGATO<br />

(Agobiopsie, biopsie<br />

chirurgiche, resezioni<br />

cuneiformi,<br />

segmentectomie)<br />

GHIANDOLE<br />

SALIVARI<br />

(Biopsia, nodulectomia,<br />

parotidectomia superficiale<br />

o totale, parotidectomia<br />

allargata ecc.)<br />

INTESTINO<br />

LABBRO<br />

LARINGE<br />

LINFONODO<br />

(Sospetta malattia linfo<br />

proliferativa)<br />

LINFONODO<br />

Catena del collo<br />

LINFONODO<br />

Dissezione ascellare<br />

LINFONODO<br />

(Patologia non neoplastica<br />

o sospetta metastasi)<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Consegna immediata:<br />

materiale a fresco.<br />

Consegna ritardata:<br />

formalina neutra<br />

tamponata al10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

In mancanza di reperi anatomici, il pezzo<br />

deve essere correttamente orientato; le<br />

diverse stazioni linfonodali devono essere<br />

identificate da appositi punti di repere<br />

chirurgici. Allegare referto esofagoscopico<br />

Allegare eventuale referto ecografico, dati<br />

laboratoristici e marker d'infezione virale.<br />

La lunghezza dei frustoli agobioptici in caso di<br />

lesioni epatiche diffuse (epatite cronica, cirrosi<br />

epatica, etc.) deve essere non inferiore ai mm<br />

15-20, sec. linee guida.<br />

Le diverse stazioni linfonodali devono essere<br />

identificate da appositi punti di repere chirurgici.<br />

Allegare eventuale referto ecografico<br />

Pezzi operatori: le diverse stazioni linfonodali<br />

devono essere identificate da appositi punti<br />

di repere chirurgici.<br />

Biopsie endoscopiche: si veda allegato B<br />

Nessuna<br />

Per poter fornire dati corretti sui margini di<br />

resezione, le cordectomie devono essere orientate<br />

(si veda allegato C).<br />

Specificare sulla richiesta l’ora del prelievo;<br />

inviare a fresco in una garza imbevuta di soluzione<br />

fisiologica possibilmente entro 15 minuti.<br />

Se la consegna non può essere eseguita tempestivamente<br />

fissare in formalina.<br />

P er ulteriori informazioni consultare l'allegato A<br />

le diverse stazioni linfonodali devono essere<br />

indicati da appositi punti di repere chirurgici,<br />

ovvero inviate in contenitori separati e contrassegnati.<br />

In mancanza di reperi anatomici, i limiti tra<br />

i linfonodi del I, II, e III livello devono essere<br />

indicati da appositi punti di repere chirurgici<br />

Nessuna<br />

54<br />

ISTRUZIONI SPECIALI


ORGANO FISSAZIONE<br />

LINGUA<br />

(Agobiopsia,<br />

asportazione )<br />

MAMMELLA<br />

(Biopsia,<br />

nodulectomia)<br />

MAMMELLA<br />

(Mastectomia, quadrantectomia,<br />

nodulectomia o<br />

biopsia per carcinoma; recidiva<br />

cutanea di carcinoma)<br />

MAMMELLA<br />

(Mammotome)<br />

MAMMELLA<br />

(Nodulectomia o biopsia<br />

per patologia benigna,<br />

mastoplastica riduttiva,<br />

ginecomastia, ecc.)<br />

MEMBRANE<br />

SIEROSE<br />

MIDOLLO OSSEO<br />

(Agobiopsia)<br />

MILZA<br />

(Asportazione per<br />

patologia<br />

linfoproliferativa o<br />

post-traumatica)<br />

NASO E CAVITA’<br />

NASALI<br />

(Biopsia, polipectomia,<br />

resezioni segmentali e<br />

simili)<br />

OCCHIO<br />

(Biopsie congiuntivali,<br />

enucleazione)<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Nessuna<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Nessuna<br />

Allegare alla richiesta eventuali referti mammografici<br />

ed ecografici<br />

Le lesioni di piccole dimensioni vanno contrassegnati<br />

con repere (filo, tatuaggio)<br />

Contenitori separati per distinguere frustoli<br />

con calcificazioni e frustoli senza calcificazioni<br />

Nessuna<br />

Nessuna<br />

Specificare sulla richiesta l'ora del prelievo<br />

ed eventuali esami di laboratorio.<br />

Consultare l'allegato A<br />

Consultare l'allegato A<br />

Nessuna<br />

Nessuna<br />

55<br />

ISTRUZIONI SPECIALI


ORGANO FISSAZIONE<br />

OSSO<br />

(Patologia neoplastica)<br />

OSSO<br />

(altra patologia)<br />

OVAIO E TUBA<br />

UTERINA<br />

(Biopsia, resezione<br />

cuneiforme, ovariectomia,<br />

salpigectomia)<br />

PANCREAS<br />

PENE<br />

(Biopsia)<br />

PLACENTA<br />

POLMONE<br />

(Patologia non neoplastica)<br />

POLMONE<br />

(Patologia<br />

neoplastica)<br />

PROSTATA<br />

(TUR, agobiopsia,<br />

prostatectomia<br />

parziale o totale)<br />

RENE<br />

(Nefrectomia per<br />

patologia di<br />

interesse chirurgico)<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Allegare esami radiologici e relativo referto<br />

Nessuna<br />

Allegare referto ecografico<br />

o referto di radioimaging<br />

Allegare referto radiologico ed esami<br />

laboratoristici<br />

Nessuna<br />

Allegare notizie cliniche dettagliate riportando<br />

il peso dell’organo all’espulsione ed eventuali<br />

patologie materno-fetali sospette o accertate<br />

Allegare copia dei referti radiologici e del<br />

referto broncoscopico<br />

Allegare copia dei referti radiologici e referto<br />

broncoscopico.<br />

Le stazioni linfonodali devono essere identificate<br />

da punti di repere chirurgici<br />

Riportare riscontro ispezione digitorettale.<br />

Indicare valori PSA.<br />

Allegare referto ecografico<br />

Allegare referto radiologico ed esami laboratoristici<br />

56<br />

ISTRUZIONI SPECIALI


ORGANO FISSAZIONE<br />

STOMACO<br />

(Biopsia endoscopica)<br />

STOMACO<br />

(Gastrectomia)<br />

SURRENE<br />

TESSUTI MOLLI<br />

TESTICOLO E<br />

ANNESSI<br />

(Biopsia,<br />

orchiectomia)<br />

TIROIDE<br />

UTERO<br />

(Biopsia, Conizzazione,<br />

Isterectomia)<br />

VAGINA<br />

VESCICA<br />

VULVA<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Formalina neutra<br />

tamponata al 10%<br />

Indicare le sedi dei prelievi: si veda anche<br />

allegato B.<br />

Allegare referto gastroscopico<br />

Orientare il pezzo chirurgico; le stazioni<br />

linfonodali devono essere identificate da punti<br />

di repere chirurgici.<br />

Allegare referto di radioimaging<br />

Allegare referto radiologico; in mancanza di<br />

reperi anatomici orientare il pezzo chirurgico<br />

Allegare referto ecografico<br />

Le stazioni linfonodali devono essere identificate<br />

da punti di repere chirurgici.<br />

Allegare referto ecografico, scintigrafico ed<br />

esami laboratoristici<br />

Conizzazione<br />

Orientare il pezzo chirurgico e marcare con<br />

un punto di repere il collo dell’utero alle ore<br />

12; inviare tempestivamente il pezzo.<br />

Allegare referto colposcopico ed eventuali<br />

esami istocitologici<br />

Indicare le sedi dei prelievi e riportarli su una<br />

mappa della vescica. Si veda anche allegato B.<br />

Cistectomie: orientare il pezzo e marcare le<br />

stazioni linfonodali. Allegare referto cistoscopico<br />

ed eventuali referti citologici precedenti<br />

Le stazioni linfonodali devono essere identificate<br />

da punti di repere chirurgici.<br />

Allegare esame colposcopico ed eventuale<br />

referto istocitologico<br />

57<br />

ISTRUZIONI SPECIALI


4.2.2 CAMPIONI BIOLOGICI PER ESAME CITOPATOLOGICO<br />

Per i diversi tipi di materiale vengono indicate le istruzioni per il corretto invio<br />

TIPO DI PRELIEVO<br />

CITOLOGIA<br />

CERVICO-VAGINALE<br />

(PAP TEST)<br />

AGOASPIRATO<br />

ASPIRATO<br />

ENDOMETRIALE<br />

BRONCOASPIRATO<br />

LIQUIDO DI BAL<br />

BRUSHING<br />

BRONCHIALE<br />

ESCREATO<br />

LIQUIDI BIOLOGICI<br />

Versamento Pleurico, Ascitico,<br />

Pericardico, Sinoviale,<br />

Liquido da lavaggio Peritoneale,<br />

Liquido da Idrocele,<br />

etc.<br />

LIQUOR<br />

SECREZIONE<br />

DAL CAPEZZOLO<br />

Scraping e Brush Cervico-vaginale<br />

FISSAZIONE ISTRUZIONI SPECIALI<br />

Si raccomanda fortemente che il materiale citologico prelevato venga<br />

posto in appositi contenitori con fissativo (ritirabili anche dal nostro<br />

Laboratorio di Citologia), per l'esecuzione dell'esame con metodo Thin<br />

Prep 2000; solo nel caso in cui ciò non risulti possibile si accettano<br />

vetrini già strisciati e trattati con metodica tradizionale (unico vetrino<br />

strisciato e fissato con citospray o alcool etilico).<br />

In contenitori con<br />

fissativo per thin prep<br />

2000 (ritirabili nel<br />

nostro Laboratorio).<br />

Vetrini in Alcool 95° o<br />

Citospray<br />

In contenitori con<br />

fissativo per thin prep<br />

2000 (ritirabili nel<br />

nostro Laboratorio).<br />

Vetrini in Alcool 95° o<br />

Citospray<br />

Nessun fissativo,<br />

se inviato<br />

immediatamente<br />

Vetrini in Alcool 95°<br />

o Citospray<br />

Preferibilmente materiale<br />

fresco; se ciò<br />

non fosse possibile<br />

addizionare alcool<br />

etilico al 50%<br />

Preferibilmente nessun<br />

fissativo; nel caso non<br />

sia possibile la<br />

consegna immediata,<br />

si conservi in frigorifero<br />

a 4°C (per non più di 24 ore)<br />

Materiale fresco<br />

Vetrini in Alcool 95°<br />

o Citospray<br />

Eventuali microfrustoli in formalina; eventuale<br />

liquido da inviare in contenitore a chiusura ermetica,<br />

senza fissativo se la consegna è immediata<br />

Usare richiesta di citologia cervico vaginale;<br />

indicare data UM.<br />

Inviare il liquido in contenitore ermetico.<br />

Indicare sede del prelievo.<br />

Allegare referto broncoscopico<br />

Allegare referto broncoscopico.<br />

Indicare la sede del prelievo<br />

Preferibilmente inviare 3 campioni, uno al giorno,<br />

indicando sulla richiesta di quale si tratta (campione<br />

1,2,3).<br />

Nei pazienti con scarso espettorazione usare aerosol<br />

con mucolitici o soluzione salina per 20 minuti<br />

Inviare l’intera quantità di liquido - comunque<br />

non meno di cc 250, se possibile - salvo quella<br />

utilizzata per altre indagini. Usare contenitore a<br />

chiusura ermetica. Indicare sul contenitore e sulla<br />

richiesta eventuali patologie infettive a rischio<br />

Inviare IMMEDIATAMENTE l’intera quantità di liquido<br />

salvo quella utilizzata per altre indagini (da<br />

specificare). Usare contenitore a chiusura ermetica.<br />

Riportare sulla richiesta l'ora del prelievo<br />

Indicare se mammella destra o sinistra; descrivere<br />

le caratteristiche della secrezione<br />

58


TIPO DI PRELIEVO<br />

URINA<br />

FISSAZIONE<br />

Preferibilmente<br />

nessun fissativo.<br />

Se ciò non fosse possibile<br />

addizionare in<br />

parti uguali il campione<br />

urinario con alcool<br />

etilico al 50%<br />

ISTRUZIONI SPECIALI<br />

Inviare materiale fresco (entro 4 ore dalla minzione);<br />

eliminare la prima minzione del mattino e raccogliere<br />

il campione successivo; inviare 3 campioni, uno al<br />

giorno, indicando sulla richiesta di quale si tratta<br />

(campione 1,2,3). È Possibile conservare il campione<br />

urinario in frigorifero a 4°C sino alla mattina successiva.<br />

Segnalare se l'urina è raccolta con catetere<br />

59


MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO<br />

E IL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA<br />

RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.<br />

RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA<br />

4.3.1 Allegato A: Apparato respiratorio - Fissazione invio e trasporto<br />

dei campioni biologici; compilazione richiesta d'esame<br />

Prof. Oscar Nappi<br />

4.3.2 Allegato B: Invio del materiale e trattamento del tessuto<br />

emolinfopoietico<br />

Prof. Stefano Pileri<br />

4.3.3 Allegato C: Orientamento delle biopsie endoscopiche del tratto<br />

digestivo, con particolare riferimento alla biopsia duodenale<br />

Dr. Vincenzo Villanacci<br />

4.3.4 Allegato D: Linee Guida e Protocolli Diagnostico-terapeutici in<br />

uso nella Struttura Complessa di Istopatologia e Citodiagnostica<br />

61<br />

4.3 ALLEGATI<br />

pag. 62<br />

" 64<br />

" 68<br />

" 70


4.3.1 ALLEGATO A: Prof. Oscar Nappi<br />

APPARATO RESPIRATORIO<br />

Polmone, Pleura, Laringe, Rinofaringe, Fosse nasali<br />

Fissazione invio e trasporto dei campioni biologici con informazioni minime da<br />

inserire nella richiesta degli esami istocitopatologici<br />

BIOPSIE<br />

Fissazione, invio e trasporto dei campioni<br />

Le biopsie vanno immediatamente poste in apposito contenitore di plastica, con<br />

tappo a chiusura ermetica, contenente formalina neutra tamponata, in (rapporto<br />

volumetrico di almeno 1:10). Sul contenitore devono essere chiaramente riportate<br />

le generalità del paziente.<br />

Minime informazioni indispensabili da riportare nella richiesta<br />

Biopsie bronchiali/polmonari/pleuriche/laringe, faringe/tratto naso-sinusale<br />

Dati anagrafici completi<br />

Tipo di materiale in esame<br />

Procedura diagnostica o chirurgica adottata<br />

Nel caso di biopsie prelevate in corso di "scopie", va riportato il quadro osservato<br />

e I'esatta sede dei singoli prelievi effettuati.<br />

Informazioni dettagliate relative all'imaging<br />

Informazioni cliniche: in caso di neoplasia, eventuali precedenti neoplastici<br />

anamnestici; in caso di patologia non neoplastica, i dati di laboratorio significativamente<br />

attinenti alla patologia e la presentazione e durata dei segni e sintomi<br />

clinici pertinenti<br />

ESAME INTRAOPERATORIO<br />

Fissazione, invio e trasporto dei campioni<br />

Inviare il campione "non fissato", a fresco, nel più breve tempo possibile sulla base<br />

di una indicazione precisa che comporti una diversa opzione terapeutica in base<br />

al risultato dell'esame.<br />

Minime informazioni indispensabili da riportare nella richiesta<br />

Dati anagrafici completi<br />

Tipo di materiale in esame<br />

Procedura chirurgica adottata<br />

Informazioni cliniche essenziali, precedenti istocitopatologici, risultati delle tecniche<br />

di imaging<br />

Quesito diagnostico formulato in modo sintetico e preciso<br />

62


CAMPIONE OPERATORIO<br />

Fissazione, invio e trasporto dei campioni<br />

In base al tempo necessario per il trasporto del campione, inviare "fresco" (anche<br />

per consentire eventuale prelievo da congelare per la banca tissutale) o fissato in<br />

formalina neutra tamponata.<br />

In entrambi i casi il campione deve viaggiare in adeguato contenitore con chiusura<br />

ermetica. Se fissato, il rapporto tessuto: fissativo deve essere di 1:10.<br />

Minime informazioni indispensabili da riportare nella richiesta.<br />

Dati anagrafici completi<br />

Tipo di materiale in esame<br />

Procedura chirurgica adottata (nel caso di cordectomie laringee precisare se è stato<br />

utilizzato il laser).<br />

Informazioni cliniche essenziali, precedenti esami isto-citopatologici, risultati delle<br />

tecniche di imaging riferibili alla patologia per la quale è stato effettuato l'intervento,<br />

eventuali dati di laboratorio pertinenti e significativi.<br />

CITOLOGIA<br />

Fissazione, invio e trasporto dei campioni<br />

I vetrini allestiti con FNA polmonare TAC-guidato (se praticati in assenza del<br />

citopatologo in sede) vanno fissati con specifica lacca-spray. I vetrini devono essere<br />

contrassegnati con precisi riferimenti anagrafici del paziente sulla banda smerigliata.<br />

I contenitori (preferibili quelli provvisti di scanalature interne) devono essere<br />

ermeticamente chiusi<br />

Minime informazioni indispensabili da riportare nella richiesta<br />

Dati anagrafici completi<br />

Numero di vetrini allestiti<br />

Dati clinici pertinenti<br />

Descrizione degli esami di imaging pertinenti<br />

63


INVIO DEL MATERIALE E TRATTAMENTO DEL TESSUT O EMOLINFOPOIETICO<br />

Premessa<br />

Le procedure riportate di seguito fanno segnatamente riferimento al trattamento<br />

del tessuto emolinfopoietico (linfonodo, milza, midollo osseo, etc.). La maggior<br />

parte di esse, tuttavia, non ha alcun carattere di specificità, corrispondendo ai<br />

passi tecnici ottimali che ogni Struttura di Anatomia Patologica applica o dovrebbe<br />

applicare nella gestione del materiale bioptico, indipendentemente dal tipo di<br />

patologia in esame.<br />

Il raggiungimento del pieno successo nell’utilizzazione di tali procedure non può<br />

prescindere dalla stretta collaborazione fra Anatomo-Patologo e Clinico o Chirurgo.<br />

In particolare, quest’ultimo deve avere completa conoscenza di una serie di<br />

problematiche di ordine generale, che saranno trattate sinteticamente nel prosieguo.<br />

Scelta dell’approccio bioptico<br />

4.3.2 ALLEGATO B: Prof. Stefano Pileri<br />

Linfoghiandole superficiali<br />

In linea di principio, è opportuno effettuare l’asportazione completa, con rispetto<br />

– là dove possibile – della capsula.<br />

Non altrettanto efficace si rivela la biopsia incisionale: essa, infatti, frequentemente<br />

si associa a degenerazione filamentosa dei nuclei per danneggiamento delle cellule<br />

nel corso del prelievo: ciò può rendere difficile o, perfino, impossibile l’interpretazione<br />

del dettaglio citologico, con le conseguenti difficoltà diagnostiche, che non dipendono<br />

dal Patologo.<br />

Nel caso in cui si sospetti un’emopatia, assolutamente da proscrivere è l’agoaspirato:<br />

questo, infatti, oltre a non dare alcuna informazione topografica, importante<br />

nella diagnostica emolinfopatologica, può addirittura ingenerare false impressioni,<br />

causate dalla prevalente aspirazione di una delle componenti cellulari del tessuto<br />

esaminato. Così, si spiegano le diagnosi errate di linfoma diffuso a grandi cellule<br />

B, talora riscontrate in corso di iperplasia follicolare e dovute all’aspirazione di<br />

soli centroblasti nel contesto di un centro germinativo in fase secondaria di sviluppo.<br />

E’ vero che il rischio di misinterpretazione potrebbe essere ridotto dall’avvio di<br />

una parte del materiale aspirato allo studio citofluorimetrico, approccio, tuttavia,<br />

che comporta costi di gestione piuttosto elevati. Appare, pertanto, difficile<br />

giustificare perché si debba basare la diagnosi e, quindi, la terapia su di un citoaspirato,<br />

quando l’esame istopatologico dell’intera linfoghiandola è in grado di<br />

fornire in tempi brevi una quantità molto più sostanziosa di informazioni, consentendo<br />

anche di acquisire materiale che – opportunamente conservato – può rappresentare<br />

uno strumento insostituibile per l’attività di ricerca. Da ultimo, non è possibile<br />

sottacere un rischio connesso con l’aspirazione: in un certo numero di casi, essa<br />

64


è seguita dall’infarto del linfonodo per lesione dei vasi ematici da parte dell’ago.<br />

Se ciò si verifica in un Paziente con una singola adenopatia, nel quale l’ago-aspirato<br />

non ha prodotto la diagnosi, la successiva asportazione del linfonodo infartuato non<br />

è di alcuna utilità.<br />

Di fatto, il caso rimane non concluso – non certo per colpa del Patologo – ed il<br />

Paziente deve essere strettamente seguito nel tempo, al fine di cogliere tempestivamente<br />

la comparsa di eventuali nuove adenopatie: nel caso di una forma sistemica,<br />

ciò comporterebbe un ritardo nell’inizio della terapia e potrebbe avere implicazioni<br />

giudiziarie.<br />

Sempre nel sospetto di un’emopatia, inopportuna appare la richiesta di un esame<br />

estemporaneo. Infatti, quest’ultimo comportando il congelamento del materiale<br />

causa una significativa alterazione del dettaglio citologico, che ha fondamentale<br />

importanza nella diagnostica ematopatologica.<br />

Masse profonde<br />

Vale anche per queste la necessità di disporre di un’adeguata quantità di materiale<br />

da esaminare, elemento che dovrebbe influenzare la scelta dell’approccio strumentale<br />

più idoneo (laparotomia, laparoscopia, agobiopsia eco/TAC-guidata, etc.). E’ chiaro,<br />

comunque, come in relazione alle condizioni del Paziente, si debba di volta in volta<br />

ricercare il giusto compromesso fra l’invasività e l’accuratezza dell’esame. Importante<br />

è ricordare che per l’ago-aspirato valgono in prima istanza le considerazioni di cui<br />

sopra. Per ciò che riguarda l’esame estemporaneo, questo rappresenta soltanto il<br />

mezzo per stabilire la rappresentatività dell’area nella quale si sta operando. Il<br />

tessuto prelevato per l’estemporanea da una massa profonda non potrà, quindi,<br />

costituire l’unico campione disponibile per la diagnosi: una volta definita in<br />

intraoperatoria l’idoneità del campo, dovranno essere effettuate nuove prese da<br />

avviare alle procedure routinarie.<br />

Invio del materiale<br />

Il materiale bioptico deve essere sempre accompagnato da esaurienti notizie cliniche,<br />

le quali fanno parte integrante degli elementi richiesti per la diagnosi, come previsto<br />

dalla Classificazione dell’<strong>Organizzazione</strong> Mondiale della Sanità.<br />

L’invio del campione va effettuato in maniera tempestiva, rispettando i tempi<br />

concordati con l’Anatomo-Patologo in base alla <strong>modalità</strong> prescelta (a fresco od in<br />

fissativo). In caso di invio in fissativo, se il campione tissutale non corrisponde ad<br />

un’ago-biopsia ed il tempo che intercorre fra l’exeresi e la consegna alla Struttura<br />

di Anatomia Patologica è di alcune ore, è necessario che il Chirurgo esegua un primo<br />

sommario sezionamento, seguendo i protocolli che sono riportati su alcuni Trattati<br />

(ad esempio il Rosai and Ackerman’s Surgical Pathology, 9 a Edizione, Mosby Editore)<br />

che possono essergli facilmente trasmessi dal Patologo.<br />

Linee guida per la manipolazione dei prelievi chirurgici<br />

(con specifico riferimento al linfonodo)<br />

Il tessuto può giungere alla Struttura di Anatomia Patologica a fresco/senza fissativo<br />

65


od in fissativo. Essendo le procedure da seguire in queste eventualità differenti,<br />

tali vie verranno descritte separatamente.<br />

Invio a fresco<br />

Questa procedura è preferibile per l’ottimale conservazione degli antigeni e degli<br />

acidi nucleici.<br />

CONSEGNA<br />

La consegna del prelievo all’Anatomia Patologica di riferimento deve essere effettuata<br />

entro 30 minuti dall’asportazione chirurgica; laddove il rispetto dei tempi di consegna<br />

non possa essere garantito, si sconsiglia di intraprendere tale via.<br />

La <strong>modalità</strong> consigliata per l’invio del materiale bioptico consiste nell’avvolgere<br />

lo stesso in una garza imbevuta di soluzione fisiologica, ponendo il tutto in un<br />

contenitore a tenuta; se il pezzo ha grandi dimensioni, può essere ricoperto da<br />

molteplici garze imbevute dello stesso liquido.<br />

CAMPIONAMENTO/FISSAZIONE<br />

Il campione bioptico va sezionato subito dopo la consegna. Si raccomanda di eseguire<br />

sezioni dello spessore massimo di 3-5 mm.<br />

A questo punto, possono essere allestite 2 o più apposizioni; di queste, una va<br />

asciugata all’aria e colorata con May-Grünwald-Giemsa, un’altra fissata con cytofix<br />

e colorata con Papanicolau.<br />

Se le dimensioni del pezzo lo consentono, si consiglia di procedere effettuando<br />

prelievi (di dimensioni tali da non occupare l’intera superficie del supporto impiegato<br />

per la criopreservazione o l’inclusione) da avviare a:<br />

CRIOPRESERVAZIONE<br />

La procedura ottimale consiste nel porre sul fondo di un contenitore CRYOMOLD<br />

STANDARD (modelli 25mm x 20mm x 5mm) un sottile strato di O.C.T. Compound,<br />

sul quale va appoggiato il prelievo; quest’ultimo deve essere poi completamente<br />

ricoperto con altro O.C.T. Compound, avendo cura che il gel non fuoriesca dal<br />

contenitore. L’intero cryomold è posto a congelare in azoto liquido per circa 1<br />

minuto e, quindi, conservato in ultra-freezer a -80 °C. Tale approccio garantisce<br />

l’ottimale conservazione degli acidi nucleici;<br />

FISSAZIONE ORDINARIA<br />

Il fissativo di elezione è la formalina. Si raccomanda l’uso di formalina tamponata<br />

al 10%. Quest’ultima viene realizzata, diluendo l’aldeide formica al 40%, commercialmente<br />

disponibile, in acqua distillata, in un rapporto di 1/10; alla soluzione<br />

così prodotta viene aggiunto il tampone, seguendo possibilmente la metodica di<br />

Lillie.<br />

Il tempo di fissazione ottimale è di 24 ore, superate le quali il prelievo può essere<br />

conservato in alcool 70% fino al momento dell’inserimento nel processatore<br />

automatico.<br />

66


È vivamente consigliata la fissazione a temperatura ambiente (non in inclusore).<br />

Laddove la disponibilità di materiale lo consenta, una parte del tessuto può essere<br />

fissata in B5. In tale caso, ci si deve attenere ai seguenti accorgimenti: a) il prelievo<br />

deve avere spessore massimo di 2 mm, b) il tempo di fissazione ottimale è di 2.30-<br />

3.00 ore: tale tempistica va osservata scrupolosamente, pena l’indurimento eccessivo<br />

del campione, con difficoltà di taglio, c) dopo la fissazione, il pezzo va conservato<br />

in alcool 70% fino al momento dell’inserimento nel processatore automatico. Tale<br />

approccio, che consente di avere il materiale bioptico in visione in tempi molto<br />

rapidi e preserva ottimalmente diversi antigeni, non viene tuttavia consigliato quale<br />

unica <strong>modalità</strong> di fissazione a causa della degradazione degli acidi nucleici, che<br />

esso produce.<br />

Un’alternativa al B5 è rappresentata dalla fissazione in liquido di Bouin. Anche in<br />

questo caso, vanno eseguiti prelievi sottili, dato lo scarso potere di penetrazione<br />

del fissativo, ed il tempo di esposizione deve essere limitato a poche ore (18 al<br />

massimo), a causa dell’indurimento del pezzo prodotto dal Bouin. Dopo la fissazione,<br />

il campione tissutale va lavato in alcool 70%, fino alla quasi completa rimozione<br />

del colore giallo da questo assunto durante la fissazione.<br />

67


4.3.3 ALLEGATO C: Dr Vincenzo Villanacci<br />

Indicazioni all'Endoscopista per l'orientamento della biopsia duodenale in caso di<br />

sospetta celiachia; utilizzabile anche per invio orientato e sequenziale di biopsie<br />

endoscopiche per mappatura di organo: ad esempio stomaco, colon, vescica, etc.<br />

Tecnica della biopsia<br />

Nei bambini al di sotto dei due anni la biopsia veniva eseguita mediante l'impiego<br />

della capsula di Crosby-Watson per via perorale. Oggi, tuttavia, ci si indirizza verso<br />

l'esame endoscopico a qualsiasi età, esame che permette di poter esplorare anche<br />

ulteriori distretti anatomici dell'apparato gastroenterico<br />

Sede della biopsia<br />

La biopsia va sempre eseguita nella prima e seconda porzione duodenale; si<br />

consigliano almeno 4 biopsie, 2 per ognuno dei settori sopra citati.<br />

Orientamento dei prelievi<br />

È fondamentale per una corretta valutazione istologica.<br />

Sarebbe consigliabile attraverso una stretta collaborazione con gli endoscopisti il<br />

posizionamento delle biopsie su filtri di acetato di cellulosa con ovvi vantaggi (fig.<br />

1 A-B).<br />

A) per il personale tecnico dei servizi di anatomia patologica in quanto con una<br />

semplice rotazione di 90° è possibile includere l'insieme filtri biopsia (fig. 1 - C)<br />

B) per la valutazione istologica successiva da parte del patologo. (fig.1 - D Biopsia<br />

non orientata Ematossilina-Eosina x 20 - E Biopsia orientata Ematossilina-Eosina x<br />

10) Riteniamo questo aspetto così importante per la diagnosi finale da aggiungere<br />

una nota esplicativa. Nel laboratorio della il Anatomia Patologica dell'Ospedale<br />

Civile di Brescia, viene utilizzata ormai da 16 anni, mediata dall'esperienza del<br />

St. Mark's Hospital di Londra, una tecnica che permette il corretto orientamento<br />

delle biopsie del tratto gastro-enterico; ciò garantisce preparati istologici in cui<br />

saràp ossibile analizzare la mucosa e la sottomucosa del tessuto prelevato, rispettando<br />

così il normale rapporto anatomico tra i diversi strati della parete.<br />

L'orientamento delle biopsie non è più lasciato al caso come in passato, ma è reso<br />

possibile grazie alla collaborazione con l'endoscopista che colloca i prelievi bioptici<br />

su porzioni di filtri che saranno stati in precedenza ritagliati in rettangoli di<br />

lunghezza variabile a seconda della necessità, quindi le biopsie vengono disposte<br />

in ogni singolo quadratino seguendo una perfetta linea retta. Nel caso in cui vi<br />

fosse la necessità di mappare un organo (es: biopsie coliche), si ricorre ad un<br />

"escamotage" posizionando la prima biopsia in prossimità di un "becco di clarino"<br />

che per convenzione indicherà l'estremità di partenza.<br />

L'insieme filtro-biopsia dopo la fase di fissazione, viene processato e quindi incluso.<br />

II tecnico durante questa ultima fase ruota di 90 gradi l'insieme filtro-biopsia in<br />

modo da riportare i prelievi nella loro posizione naturale.<br />

Dopo il taglio le biopsie vengono disposte sul vetrino e sull'etichetta, nel caso in<br />

cui vi fosse la necessità, viene indicata la posizione del "becco di clarino" evidenziando<br />

68


la prima biopsia. Questo metodo se correttamente applicato è di grande vantaggio<br />

per il patologo. ma anche per il tecnico che durante la fase di inclusione non dovrà<br />

ricercare le singole biopsie, talvolta frammentate e che non hanno alcun repere<br />

per l'orientamento. L'utilizzo dei filtri consente una perfetta aderenza delle biopsie,<br />

senza che queste vengano disperse nel mezzo di fissazione, inoltre non reagiscono<br />

chimicamente con i fissativi ed i reattivi impiegati durante la processazione del<br />

campione; durante la fase di taglio non offrono resistenza alla lama e non producono<br />

sfilacciamenti. Questa metodica applicata su tutti i segmenti dell'apparato gastroenterico<br />

ha prodotto notevoli benefici sia in termini diagnostici che economici<br />

riducendo il tempo, il numero di inclusioni e di conseguenza il numero di sezioni<br />

da tagliare e colorare.<br />

Tuttavia dopo anni di applicazione del metodo pur<br />

con gli ovvi vantaggi sopra menzionati si sono rilevati<br />

alcuni problemi così riassumibili:<br />

A) Taglio dei filtri manuale<br />

B) Posizionamento sul supporto<br />

C) Impiego di uno o più infermieri per il taglio dei<br />

filtri D) Filtri irregolarmente tagliati<br />

E) Biopsie non poste in linea retta<br />

F) Dispendio di tempo e risorse umane Per ovviare<br />

a questo problema si è elaborato un kit comprensivo<br />

di supporti su cui sono già fissati tre filtri<br />

tagliati con becco di clarino facilmente staccabili.<br />

(Fig. 2) Insieme al supporto e al kit sono forniti<br />

contenitori adeguati con targhetta adesiva e<br />

contenenti formalina tamponata al 10%. I vantaggi<br />

dell'elaborazione di questo kit già sperimentati in<br />

sala endoscopica sono evidenti in quanto si riduce<br />

il tempo e il personale dedicato al taglio dei filtri,<br />

i filtri stessi già tagliati e fissati su adeguato supporto<br />

in modo preciso prevengono il non corretto posizionamento<br />

delle biopsie. L'impiego del kit per i suoi<br />

ovvi vantaggi è fortemente consigliato.<br />

69<br />

fig. 2 - Filtro di acetato di cellulosa


4.3.4 ALLEGATO D: LINEE GUIDA E PROTOCOLLI DIAGNOSTICO - TERAPEUTICI<br />

Linee Guida e Protocolli Diagnostico-terapeutici in uso nella Struttura Complessa<br />

di Istologia Patologica e Citodiagnostica<br />

• Manuale delle procedure tecniche per l’esame macroscopico ed il campionamento<br />

dei pezzi chirurgici. ed. FISAPEC (Federazione Italiana Società di Anatomia<br />

Patologica e Citologia) -1994<br />

• Rosai and Ackerman’s: Surgical Pathology; ninth edition – Mosby, 2004<br />

• Quality Improvement Manual in Anatomic Pathology-College of American<br />

Pathologists 1993<br />

• Igiene e sicurezza ambientale in Anatomia Patologica – Linee guida per la<br />

prevenzione dei rischi in laboratorio ed in sala settoria – FISAPEC 1991<br />

• AFIP: Atlas of Tumor Pathology (Serie monotematiche) – Third/Fourth Series;<br />

Armed Forces Institute of Pathology; Washington, D.C.: dal 1990 al 2008<br />

• WHO-IARC World Health Organization Classification of Tumors: Pathology &<br />

Genetics (Serie monotematiche) – (dal 2000 al 2008)<br />

• Allen D.C., Cameron R.I. Histopathology Specimens.<br />

Clinical, Pathological and Laboratory Aspects.<br />

Springer. London 2004<br />

• Association of Directors Anatomic and Surgical Pathology<br />

Guidelines: http://www.panix.com/nadasp/tumour.htm<br />

• The Royal College of Pathologists standard and datasets for reporting cancers:<br />

http://rcpath.org/index.asp?pageID=254<br />

• College of American Pathologists full protocols/chechlist:<br />

http://www.cap.org/apps/docs/cancer_protocols/protocols_index.html<br />

70


APPENDICE<br />

5.1 Normativa Legislativa vigente per la conservazione dei materiali d'archivio<br />

biopatologico<br />

5.2 FAC-SIMILE della richiesta d'esame istocitopatologico<br />

5.3 FAC-SIMILE modulo di richiesta e refertazione d'esame citologico cervicovaginale<br />

(PAP TEST)<br />

5.4 FAC-SIMILE della richiesta di preparati isto-citopatologici per consulenza<br />

esterna<br />

5.5 FAC-SIMILE modulo di delega al ritiro del referto e di consenso al trattamento<br />

dei dati personali<br />

71


5.1 NORMATIVA LEGISLATIVA VIGENTE PER LA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI<br />

D'ARCHIVIO BIOPATOLOGICO<br />

ARCHIVI<br />

Ministero della Sanità<br />

DIREZIONE GENERALE OSPEDALI<br />

DIV. II<br />

CIRCOLARE N°61<br />

del 19 dicembre 1986<br />

N. 900.2/ AG. 464/260<br />

Agli Assessori Regionali alla Sanità<br />

Agli Assessori Provinciali alla Sanità<br />

di Trento e Bolzano<br />

LORO SEDI<br />

e, p.c. Ai Commissari di Governo<br />

LORO SEDI<br />

Al Ministero per i beni culturali e ambientali<br />

Ufficio Centrale per i beni archivistici Div. III<br />

ROMA<br />

OGGETTO: Periodo di conservazione della documentazione sanitaria presso le<br />

istituzioni sanitarie pubbliche e private di ricovero e cura.<br />

Questo Ministero, sentito anche il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali – Ufficio<br />

Centrale per i Beni Archivistici – a seguito di specifiche richieste da parte di strutture<br />

sanitarie pubbliche e private in ordine al periodo di conservazione presso le strutture<br />

stesse della documentazione di cui all’oggetto, ha ritenuto opportuno, dopo aver<br />

consultato in proposito il Consiglio Superiore di Sanità, stabilire quanto segue:<br />

Le cartelle cliniche, unitamente ai relativi referti, vanno conservate illimitatamente<br />

poiché' rappresentano un atto ufficiale indispensabile a garantire la certezza del<br />

diritto, oltre a costituire preziosa fonte documentaria per le ricerche di carattere<br />

storico sanitario.<br />

La conservazione va effettuata da prima in un archivio corrente e successivamente,<br />

trascorso un quarantennio, in una separata sezione di archivio, istituita dalla<br />

struttura sanitaria ai sensi dell’art. 30 del D.P.R.. 30.6.1963 n.1409.<br />

Non può procedersi al versamento del materiale in questione agli archivi di Stato,<br />

dopo il citato quarantennio, in quanto il versamento stesso è previsto esclusivamente<br />

per gli atti degli uffici statali a norma dell’art. 23 del suddetto D.P.R.<br />

72


In merito alla conservazione, presso l’archivio delle istituzioni sanitarie, delle<br />

radiografie: non rivestendo esse il carattere di atti ufficiali, si ritiene che sotto il<br />

profilo medico, medico-legale, amministrativo e scientifico possa essere sufficiente<br />

un periodo di venti anni.<br />

Tale indicazione si riferisce al periodo minimo di conservazione essendo consentito,<br />

agli Enti che lo ritengano necessario, un tempo di conservazione più lungo.<br />

Si precisa, comunque, che ogni eventuale scarto di materiale in questione è<br />

condizionato al preventivo nulla osta del competente soprintendente archivistico<br />

in base all’art. 35 del citato D.P.R. n.4409/1963.<br />

In analogia a quanto stabilito per le radiografie si ritiene che la restante<br />

documentazione diagnostica possa essere assoggettata allo stesso periodo di<br />

conservazione di venti anni previsto per le radiografie stesse finché non intervengano<br />

eventuali ulteriori disposizioni a modificare il limite predetto.MMMMMMMMMMM<br />

Si coglie l’occasione, infine, per segnalare che laddove i presidi sanitari trovassero<br />

difficoltà nell’allestimento di idonei locali da destinare ad archivio, è consentita<br />

la possibilità del ricorso alla microfilmatura sostitutiva di tutta la documentazione<br />

sanitaria, ai sensi della legge n. 15 del 4.1.1968, del D.P.C.M. 11.9.1974 e del<br />

decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali del 29.3.1979. MMMMMMM<br />

Si precisa altresì che dev’essere osservato il più rigoroso rispetto delle sopracitate<br />

norme relative alla microfilmatura al fine di poter conferire alla documentazione<br />

sostitutiva valore legale.<br />

Il MINISTRO<br />

Carlo Donat Cattin<br />

Per copia conforme<br />

IL DIRETTORE GENERALE<br />

Prof. Francesco Polizzi<br />

Ministero della Sanità<br />

CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITÀ<br />

SESSIONE XXXIX<br />

SEZIONE III<br />

Seduta del 14 ottobre 1987<br />

IL CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITÀ<br />

SEZIONE III<br />

Vista la relazione della Direzione Generale Ospedali concernente il periodo di<br />

conservazione dei preparati citologici ed istologici negativi e positivi e delle inclusioni<br />

in paraffina;<br />

73


Udita la Commissione relatrice (proff. Candia, Pontieri, Polizzi, Pistolesi; esperto:<br />

Marinozzi, relatore: Pontieri);<br />

Premesso:<br />

che la Direzione Generale Ospedali nella sua relazione rileva che esiste una<br />

discrepanza fra l’art. 9 del D.P.C.M. del 20.2.84 che fissa a cinque anni il periodo<br />

minimo di conservazione dei vetrini citologici ed istologici e delle inclusioni in<br />

paraffina (fatti salvi i disposti di specifiche disposizioni di legge), e la successiva<br />

circolare del 19.12.1986 n.61 relativa al periodo di conservazione della documentazione<br />

sanitaria presso le istituzioni pubbliche e private di ricovero e cura nella quale si<br />

stabilisce un periodo minimo di 20 anni per la "restante documentazione diagnostica"<br />

in analogia a quanto stabilito per le radiografie;<br />

Rilevato:<br />

che il Consiglio Superiore di Sanità si deve esprimere in ordine ai seguenti punti:<br />

se quel particolare materiale diagnostico costituito dai vetrini citologici ed istologici<br />

e dalle inclusioni in paraffina possa essere legittimamente incluso nell’ambito della<br />

"restante documentazione diagnostica" contemplata nella circolare citata;<br />

se, di conseguenza, le direttive espresse nella circolare n.61 relative al periodo<br />

di conservazione della restante documentazione diagnostica possano estendersi<br />

alle disposizioni contenute nel D.P.C.M. del 20.2.84 e sostituirle completamente;<br />

ESPRIME PARERE<br />

che soltanto il materiale diagnostico istologico (costituito dal preparato e dalla<br />

relativa inclusione), indipendentemente dalla positività e o negatività del referto,<br />

venga considerato parte integrante della "restante documentazione diagnostica"<br />

di cui alla circolare del 19.12.86 n.61, relativa al periodo di conservazione della<br />

documentazione sanitaria presso le istituzioni pubbliche e private di ricovero e<br />

cura e quindi conservate per venti anni;<br />

RITIENE<br />

inoltre, che le direttive espresse nella circolare n.61 siano estese alle disposizioni<br />

contenute nel D.P.C.M. del 20.2.84 soltanto per i preparati istologici e le relative<br />

inclusioni fermo restando in ogni caso che i preparati citologici vadano conservati<br />

per un periodo di cinque anni.<br />

IL SEGRETARIO DELLA SEZIONE IL SEGRETARIO GENERALE<br />

IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE<br />

Data pubblicazione: 2005-11-15<br />

74


5.2 FAC-SIMILE della richiesta d'esame istocitopatologico<br />

RICHIEDENTE DR.<br />

ASL BAT - REGIONE PUGLIA<br />

OSPEDALE "Mons. R. Dimiccoli" BARLETTA<br />

STRUTTURA COMPLESSA ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA<br />

Viale Ippocrate, 15 - 70051 BARLETTA - Segreteria: Tel./Fax 0883.577006<br />

Direttore medico f.f. Giuseppe Palumbieri - Tel. 0883.577002<br />

OSPEDALE DIVISIONE<br />

DATA DI PRELIEVO<br />

COGNOME E NOME DEL PAZIENTE<br />

INDIRIZZO<br />

DATA e LUOGO DI NASCITA<br />

(1)<br />

(4)<br />

RICHIESTA DI ESAME ISTOCITOPATOLOGICO<br />

75<br />

RISERVATO AL SERVIZIO<br />

PERVENUTO IL<br />

N. Cartella Clinica<br />

FAC-SIMILE<br />

RIDOTTO<br />

N. Impegnativa (da inviare contestualmente)<br />

CITOLOGICI:<br />

Urina<br />

Escreato<br />

Liquido Biologico (Versamento...)<br />

Liquido di Lavaggio<br />

Materiale da Spazzolamento (brushing)<br />

Apposizione o striscio su vetrino<br />

Agoaspirato<br />

Altro<br />

ISTOLOGICI:<br />

Agobiopsia<br />

Biopsia endoscopica<br />

Raschiamento o aspirazione da cavità<br />

Piccola Biopsia escissionale o incisionale<br />

Organo asportato in parte, da solo<br />

Organo asportato in toto, da solo<br />

Altro<br />

Staging: organo (o lesione) + biopsie da linfonodi e/o organi vicini per stadiazione di neoplasia (elencare) i prelievi effettuati):<br />

NOTE<br />

NOTIZIE CLINICHE:<br />

(1)<br />

(4)<br />

RISULTATI ESAMI RADIOLOGICI E/O DI LABORATORIO:<br />

REFERTO OPERATORIO:<br />

DIAGNOSI CLINICA:<br />

PRECEDENTI ESAMI RADIOLOGICI E/O CITODIAGNOSTICI:<br />

(1)<br />

(4)<br />

(Numero, data, sede ed esito)<br />

DATA Firma leggibile del medico richiedente dell'esame<br />

Attenzione a contrassegnare correttamente i contenitori dei campioni. Se trattasi di paziente esterno, inviare la relativa impegnativa contestualmente alla richiesta di esame.<br />

I dati richiesti sono INDISPENSABILI per l'esatta interpretazione del processo patologico e per l'archiviazione del materiale. Si fa presente che i prelievi accompagnati da moduli incompleti-<br />

SARANNO RESPINTI. - Si ringrazia per la collaborazione.


5.3 FAC-SIMILE modulo di richiesta e refertazione<br />

d'esame citologico cervico-vaginale (PAP TEST)<br />

76<br />

FAC-SIMILE<br />

RIDOTTO


5.4 FAC-SIMILE della richiesta di preparati<br />

istocitopatologici per consulenza esterna<br />

ASL BAT - REGIONE PUGLIA<br />

OSPEDALE "Mons. R. Dimiccoli" BARLETTA<br />

STRUTTURA COMPLESSA ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA<br />

Viale Ippocrate, 15 - 70051 BARLETTA - Segreteria: Tel./Fax 0883.577006<br />

Direttore medico f.f. Giuseppe Palumbieri - Tel. 0883.577002<br />

A) Richiesta diretta<br />

Il/la sottoscritto/a<br />

a<br />

residente a<br />

via<br />

RICHIESTA DI PREPARATI ISTO-CITOPATOLOGICI PER CONSULENZA ESTERNA<br />

documento di riconoscimento<br />

Richiede in visione i preparati isto/citologici n.<br />

77<br />

FAC-SIMILE<br />

RIDOTTO<br />

allestiti presso la Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica di Barletta per sottoporli in<br />

visione al:<br />

Dott/Prof<br />

Istituto/Ospedale<br />

Il/la sottoscritto/a si impegna a restituire il materiale stesso e copia del referto del consulente.<br />

Allega copia di documento di identificazione<br />

Data<br />

B) Richiesta delegata<br />

Ai sensi dell’art. 9 del D. L gs n. 196 / 2003<br />

Il/la sottoscritto/a<br />

a<br />

residente a<br />

via<br />

n. vetrini EE<br />

documento di riconoscimento<br />

Cognome<br />

data di nascita<br />

residenza<br />

documento di riconoscimento<br />

DELEGA<br />

A richiedere e a ritirare, per suo conto, i preparati isto/citologici n.<br />

allestiti presso la Struttura Complessa di Istologia Patologica e Citodiagnostica di Barletta per sottoporli in<br />

visione al:<br />

Dott/Prof<br />

Istituto/Ospedale<br />

Nome<br />

nato/a il<br />

Codicefiscale<br />

Prov<br />

n. vetrini Immunoistochimica<br />

nato/a il<br />

Codicefiscale<br />

Prov<br />

Firma leggibile<br />

luogo di nascita<br />

Il/la sottoscritto/a si impegna a restituire il materiale stesso e copia del referto del consulente.<br />

Allega copia di documento di identificazione del Delegante e del soggetto Delegato<br />

Data Firma leggibile<br />

tel.<br />

tel.<br />

n. sezioni bianche<br />

tel.


5.5 FAC-SIMILE modulo di delega al ritiro del referto e di consenso<br />

al trattamento dei dati personali<br />

Io sottoscritto/a<br />

ASL BAT - REGIONE PUGLIA<br />

OSPEDALE "Mons. R. Dimiccoli" BARLETTA<br />

STRUTTURA COMPLESSA ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA<br />

Viale Ippocrate, 15 - 70051 BARLETTA - Segreteria: Tel./Fax 0883.577006<br />

Direttore medico f.f. Giuseppe Palumbieri - Tel. 0883.577002<br />

residente in<br />

alla via<br />

in conformità a quanto previsto dall'art. 22 della 1. 675/96 sulla tutela della privacy<br />

che sia consegnato il mio referto:<br />

a nessuno<br />

a chi ne faccia richiesta<br />

solamente alla/le seguente/i persona/e: cognome<br />

CHIEDO<br />

Allego pertanto fotocopia del mio documento di identità<br />

78<br />

FAC-SIMILE<br />

RIDOTTO<br />

Inoltre mi impegno a ritirare il referto nei tempi indicati dal personale preposto e comunque non oltre tre i 45<br />

giorni dalla consegna del campione.<br />

Il ritiro del referto si effettua dal lunedì al venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13,30<br />

martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30<br />

CONSENSO PER TRATTAMENTO DATI<br />

Con espresso riferimento all'espletamento dell'iter diagnostico del campione dato in carico alla U.O. di Istologia<br />

Patologica, acquisite le informazioni di cui all'art. 13 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003,<br />

n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali, acconsento al trattamento dei miei dati personali,<br />

compresi quelli che (per averne avuto esplicita conoscenza: origine razziale ed etnica, convinzioni religiose,<br />

filosofiche o di altro genere, opinioni politiche, adesioni a partiti, sindacati, associazioni o organizzazioni a<br />

carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e<br />

la vita sessuale) rientrano nel novero dei dati "sensibili" di cui all'art. 22 della citata legge, da me direttamente<br />

forniti o raccolti presso terzi.<br />

Tutti i dati di cui sopra saranno utilizzati da parte della Unità Operativa da Lei diretta anche con<br />

l'ausilio di mezzi elettronici e/o automatizzati e potranno essere trasmessi ad Enti, Autorità o comunque a<br />

terzi ove ciò dovesse essere ritenuto dalla U.O. necessario o conveniente per l'espletamento dell'esame<br />

diagnostico.<br />

Con espressa riserva di farvi richiesta di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i miei dati<br />

od oppormi al loro utilizzo se trattati in violazione di legge. Si autorizza la segreteria dell'U.O. di Istologia<br />

patologica ad avvisare telefonicamente in caso l'esame non sia pronto per la data stabilita.<br />

Barletta<br />

firma<br />

nato a il<br />

nome


PRESENTAZIONE<br />

PREFAZIONE<br />

INTRODUZIONE<br />

I N D I C E<br />

1. ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ D'ACCESSO ALLE PRESTAZIONI DELLA<br />

STRUTTURA COMPLESSA DI ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA<br />

1.1 Funzioni ed obiettivi dell'U.O.C.<br />

1.2 Ubicazione e spazi operativi del Servizio<br />

1.3 Orario d'apertura al pubblico e strutture sanitarie afferenti<br />

1.4 Modalità di <strong>accesso</strong> alle <strong>prestazioni</strong><br />

1.5 Assistenza agli utenti<br />

2. PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE<br />

2.1 Tipologia delle <strong>prestazioni</strong> diagnostiche della U.O.C.<br />

Istologia Patologica e Citodiagnostica del P.O. di Barletta<br />

(tabella 1)<br />

2.2 Prestazioni diagnostiche di istologia patologica e citodiagnostica<br />

per utenti esterni - Regione Puglia (tabella 2)<br />

2.3 Catalogo delle <strong>prestazioni</strong> anatomopatologiche in ordine<br />

alfabetico per apparato, sede e procedura (tabella 3)<br />

2.4 Esame istocitopatologico estemporaneo intraoperatorio<br />

3. GARANZIA DI CONFORMITÀ ALLE SPECIFICHE<br />

3.1 Controllo concordanza tra richieste d'esame e campione<br />

biologico<br />

3.2 Conformità dei campioni e delle richieste<br />

3.3 Conformità del referto<br />

4. MANUALE OPERATIVO DI ISTRUZIONI PER LA FISSAZIONE L'INVIO E IL<br />

TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI E PER LA COMPILAZIONE DELLA<br />

RICHIESTA DI ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CITOPATOLOGICO.<br />

RISK MANAGEMENT IN ANATOMIA PATOLOGICA<br />

4.1 Parte Generale<br />

4.1.1 Compilazione della richiesta d'esame istocitopatologico<br />

4.1.2 Invio del campione biologico per esame istopatologico<br />

79<br />

pag. 9<br />

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4.1.3 Invio del campione biologico per esame citopatologico<br />

4.1.4 Modalità di raccolta e trasporto dei campioni biologici<br />

4.2 Parte speciale<br />

4.2.1 Campioni biologici per esame istopatologico<br />

4.2.2 Campioni biologici per esame citopatologico<br />

4.3 Allegati<br />

4.3.1 Allegato A: Apparato respiratorio - Fissazione invio e<br />

trasporto dei campioni biologici; compilazione richiesta<br />

d'esame<br />

Prof. Oscar Nappi<br />

4.3.2 Allegato B: Invio del materiale e trattamento del tessuto<br />

emolinfopoietico<br />

Prof. Stefano Pileri<br />

4.3.3 Allegato C: Orientamento delle biopsie endoscopiche<br />

del tratto digestivo, con particolare riferimento alla<br />

biopsia duodenale<br />

Dr. Vincenzo Villanacci<br />

4.3.4 Allegato D: Linee Guida e Protocolli Diagnosticoterapeutici<br />

in uso nella Struttura Complessa di Istopatologia<br />

e Citodiagnostica<br />

5. APPENDICE<br />

5.1 Normativa legislativa vigente per la conservazione dei<br />

materiali d'archivio biopatologico<br />

5.2 FAC-SIMILE della richiesta d'esame istocitopatologico<br />

5.3 FAC-SIMILE modulo di richiesta e refertazione d'esame<br />

citologico cervico-vaginale (PAP TEST)<br />

5.4 FAC-SIMILE della richiesta di preparati isto-citopatologici<br />

per consulenza esterna<br />

5.5 FAC-SIMILE modulo di delega al ritiro del referto e di<br />

consenso al trattamento dei dati personali<br />

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pag. 49<br />

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