as 2008/2009 piano dell'offerta formativa - Istituto Tecnico ...
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Redazione:<br />
da pag.1 a pag. 44 - Dirigente Scol<strong>as</strong>tico, prof. Giuseppe D’Urso<br />
Redazione e sintesi:<br />
da pag. 45 a pag. 158 – D. S. prof. Giuseppe D’Urso<br />
prof. Alfio Leotta<br />
prof.ssa Patrizia Russo<br />
prof.ssa Carmela Raciti<br />
prof.ssa Biagia Finocchiaro<br />
prof. Francesco Alparone<br />
Editing: prof. Francesco Alparone<br />
Foto: Archivio dell’I.T.I.S. “E. Fermi”<br />
a cura del Sig. Placido Petralia, Assistente <strong>Tecnico</strong><br />
Foto Greco - Riposto<br />
Foto sulla copertina: Foto Greco - Riposto<br />
Logo: Arch. prof.ssa Santa Pizzimenti<br />
Responsabile:<br />
Il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico: prof. Giuseppe D'Urso
PIANO<br />
DELL’OFFERTA<br />
FORMATIVA<br />
A.S. <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong><br />
<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale Statale “E. Fermi”
Cap. 1<br />
2<br />
ECDL<br />
L’<strong>Istituto</strong> è test-center per il conseguimento<br />
della patente europea del computer<br />
TRINITY<br />
L’<strong>Istituto</strong> offre agli studenti la possibilità<br />
di conseguire una certificazione ril<strong>as</strong>ciata<br />
dal Trinity College London<br />
L’<strong>Istituto</strong> aderisce al Microsoft IT Academy Program<br />
consentendo agli studenti l’acquisizione di certificazioni<br />
Microsoft MOS (Microsoft Office Specialist)<br />
e MCP (Microsoft Certified Professional)<br />
Gli studenti possono conseguire nell’<strong>Istituto</strong>,<br />
Local Academy Cisco, certificazioni specialistiche<br />
nel campo dell’Information and Communication Technology<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
SUL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Il POF dell’I.T.I.S. “E. Fermi” di Giarre, strutturato nel pieno rispetto della<br />
normativa vigente e alla luce di acclarati dettami della pedagogia e della<br />
didattica, porge oggi alla valutazione di tutte le componenti della comunità<br />
scol<strong>as</strong>tica e all’attenzione del territorio le proposte innovatrici del corecurriculum,<br />
le tematiche di impegno civile del curriculum opzionale, il ventaglio<br />
ampio e variegato delle attività elettive. Tali attività si configurano come<br />
ampliamento dell’offerta <strong>formativa</strong> che si articola in progetti finanziati con<br />
fondi dell'<strong>Istituto</strong> o con fondi europei.<br />
La realizzazione del POF svela la “mission” della scuola, che nel rispetto delle<br />
attività del curricolo interferisce con la più v<strong>as</strong>ta comunità educante: “dalla<br />
vision alla mission”. Il POF non si configura come un documento rigido: sarà<br />
possibile implementarlo nel corso dell’anno e i singoli progetti potranno<br />
trovare anche diversa articolazione da quella originaria.<br />
L’art. 3 del D.P.R. 275/'99 recita che il POF “è il documento fondamentale<br />
costituito dall’identità culturale e progettuale delle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche ed<br />
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed<br />
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”.<br />
L’identità culturale è espressione delle scelte del Collegio dei Docenti;<br />
l’identità progettuale sta nella capacità di coinvolgere le varie componenti della<br />
comunità e la committenza territoriale. Il collegamento con il territorio serve<br />
per superare una inefficace autoreferenzialità.<br />
Lungo è stato il cammino del POF - Nelle “Linee guida per l’educazione alla<br />
salute”, diramate dal Ministero della Pubblica istruzione nel 1993, viene<br />
delineato per la prima volta il “Progetto di <strong>Istituto</strong>” (o Progetto educativo<br />
d'<strong>Istituto</strong>) come strumento operativo dell'autonomia didattica, i cui contorni,<br />
però, non erano stati ancora delineati dal governo del tempo, all’uopo delegato<br />
(Legge n. 537 di accompagnamento alla finanziaria, Governo Ciampi, 1993).<br />
L’esigenza dell’autonomia era stata postulata dalla Conferenza Nazionale<br />
del 1990, Ministro della Pubblica Istruzione Sergio Mattarella. Successivamente<br />
(primavera 1994) il Ministro Rosa Russo Jervolino nel proprio schema di<br />
decreto legislativo, che non concluse il dovuto iter, accenna al Progetto<br />
d’<strong>Istituto</strong> come “espressione dell'identità educativa e <strong>formativa</strong>” in relazione<br />
alle strategie mirate all'offerta <strong>formativa</strong> (bisogni, domande, obiettivi).<br />
Nel “Documento” del Ministro Francesco D’Onofrio (settembre 1994)<br />
viene usato l’acronimo P.E.I. per indicare il Progetto Educativo d’<strong>Istituto</strong> come<br />
complesso di obiettivi, finalità, modi, tempi, strumenti, risorse caratterizzanti le<br />
scelte riferite all’autonomia, comunque sottoposte a verifica “in raccordo con il<br />
servizio nazionale di valutazione”.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
3
Cap. 1<br />
4<br />
Il Ministro Giancarlo Lombardi nella “Relazione illustrativa del disegno di<br />
legge sull’Autonomia” (1995) prospetta il “Progetto d’<strong>Istituto</strong>” come<br />
strumento di pianificazione territoriale nell’ambito di finalità generali stabilite a<br />
livello nazionale.<br />
Al di là della normativa, di Progetto d’<strong>Istituto</strong> si parlava già da anni. I nodi non<br />
sciolti sulla programmazione vengono polarizzati dal Progetto d’<strong>Istituto</strong>, che si<br />
interpreta come strumento di autoanalisi. In b<strong>as</strong>e a considerazioni<br />
sostanzialmente statiche il PEI indugia su regole e comportamenti; analizza<br />
l’esistente, non avendo ruolo progettuale e propulsivo.<br />
Con il C.C.N.L. (’94-’97) nel giugno 1995 veniva fatto obbligo alle scuole di<br />
elaborare, adottare e pubblicare tre documenti: il PEI, la PE (Programmazione<br />
Educativa) e la PD (Programmazione Didattica). Questi tre documenti non<br />
sono stati, allora, collegati all’autonomia, ancora in itinere, ma sono stati<br />
delineati come obiettivi di modernizzazione dei servizi, di responsabilizzazione<br />
degli erogatori di tali servizi e di tutela per i fruitori nell’ambito di un ricercato<br />
clima di tr<strong>as</strong>parenza da parte del Ministero della pubblica amministrazione<br />
(Ministro Sabino C<strong>as</strong>sese).<br />
Ben presto, però, si è guardato con attenzione alla “pedagogia” del Progetto,<br />
che mirava ad attenuare nei nostri modelli didattici le configurazioni<br />
individualistiche tendenti ad emarginare o sottovalutare i lavori di gruppo nei<br />
processi educativi.<br />
L’analisi progettuale ha immediatamente agevolato la cultura della verifica,<br />
della qualità, della valutazione, dell’organizzazione e ha favorito momenti di<br />
riordino dell’Amministrazione. Lentamente, ma vigorosamente, si è sviluppata<br />
una matura consapevolezza sugli elementi caratterizzanti l’offerta <strong>formativa</strong>; è<br />
avanzata l’idea di una azione educativa più ampia, perché legata ai bisogni del<br />
territorio; sono stati individuati criteri di coerenza tra il lavoro individuale dei<br />
docenti, la programmazione didattica e la progettazione del Consiglio di Cl<strong>as</strong>se.<br />
Si è tentato sostanzialmente di fornire alle varie componenti della comunità<br />
scol<strong>as</strong>tica strumenti riconducibili alla costituzione di una identità collettiva, la<br />
identità d’<strong>Istituto</strong>, recuperando anche elementi della memoria storica. Il<br />
D.P.C.M. del 19 maggio 1995 ha previsto l’adozione da parte delle scuole della<br />
“Carta dei servizi scol<strong>as</strong>tici” e con Direttiva 254 del 21 luglio 1995 si sono<br />
formulate indicazioni per le scuole al fine di ottemperare a tale adempimento<br />
nell’anno scol<strong>as</strong>tico ‘95-‘96. Tuttavia nel corso del 1996 escono di scena sia la<br />
Carta dei Servizi che il PEI. Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione<br />
boccia lo schema della Carta e il TAR con decisione 1172 del 20.03.96 annulla<br />
alcune norme contrattuali (comma 4 e 5 art. 38 e art. 39), perché la ricercata<br />
dimensione collegiale caratteristica della funzione docente non si sarebbe<br />
armonizzata con i principi fondamentali della libertà d’insegnamento. Rimette<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
ordine, con travagliato iter dall’ottobre 1998 al 10 agosto 1999, “Lo Schema di<br />
Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche” del Ministro<br />
Luigi Berlinguer.<br />
Tale schema introduce il “Piano dell’Offerta Formativa”, che deve<br />
rapportarsi con il programma annuale per la gestione finanziaria della scuola.<br />
I vari contratti hanno agevolato la progettualità d’<strong>Istituto</strong>: sono state<br />
previste le “funzioni strumentali” per la realizzazione del POF ed è stata<br />
contemplata la possibilità di stipulare le convenzioni per le prestazioni d'opera<br />
al fine dell’ampliamento <strong>dell'offerta</strong> <strong>formativa</strong>.<br />
Il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta la manifestazione più intensa<br />
dell’autonomia, contemplata dall’art. 21 della Legge n. 59 del 1997,<br />
regolamentata dal D.P.R. 275/99, inserita nell’art.117 del riscritto Titolo V della<br />
Costituzione e, quindi, <strong>as</strong>surta al rango di norma costituzionale.<br />
L’autonomia riconosciuta alle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche, la personalità giuridica<br />
attribuita alle medesime, l’istituzione della dirigenza scol<strong>as</strong>tica (area V della<br />
dirigenza statale) costituiscono strumenti nuovi, adeguati e, in ogni c<strong>as</strong>o,<br />
propulsivi del rinnovamento della scuola.<br />
Campo di calcetto<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
5
Cap. 1<br />
6<br />
UNA TRACCIA GUIDA PER L’ELABORAZIONE<br />
DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Focalizzazione delle finalità e degli obiettivi istituzionali dell’<strong>Istituto</strong><br />
Riunione del Consiglio d’<strong>Istituto</strong> per l’approvazione del documento circa<br />
l'indirizzo generale delle attività della scuola<br />
Riunione del Collegio dei Docenti per la prima mappatura dei progetti<br />
Convocazione dei Consigli di Cl<strong>as</strong>se<br />
Assemblea dei genitori<br />
Assemblea degli studenti<br />
Assemblea personale ATA<br />
Analisi socio – economica del bacino di utenza della scuola<br />
Progettazione integrata con il territorio: istituzioni, realtà produttive,<br />
<strong>as</strong>sociazionismo<br />
Rapporti con la formazione professionale<br />
Attivazione di un gruppo di coordinamento e di tre gruppi di progettazione<br />
(docenti e ATA):<br />
per il core – curriculum<br />
per il curriculum opzionale<br />
per il curriculum elettivo<br />
Scelte didattiche<br />
Tematiche tr<strong>as</strong>versali:<br />
Ampliamento ed arricchimento dell’offerta <strong>formativa</strong><br />
Flessibilità didattica<br />
Flessibilità organizzativa<br />
Integrazione allievi di abilità diversa<br />
Tematiche disciplinari<br />
Statuto epistemologico delle singole discipline di studio<br />
Scelte organizzative<br />
Rapporti scuola - famiglia<br />
Servizi erogati dalla struttura amministrativa<br />
Modalità e criteri di misurazione e di valutazione delle prove scritte e orali<br />
degli allievi: indicatori e descrittori<br />
Criteri e modalità di autoanalisi/autovalutazione dell’<strong>Istituto</strong><br />
Contrattazione del Piano Annuale delle Attività con la RSU<br />
Riunione del Collegio dei Docenti per l'approvazione del POF e del Piano<br />
Annuale delle Attività<br />
Riunione del Consiglio d’<strong>Istituto</strong> per l'adozione del POF<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
IL “FERMI” DI GIARRE<br />
L’<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “Enrico Fermi” di Giarre viene istituito<br />
nell’anno scol<strong>as</strong>tico 1959/60 come sezione staccata dell'Archimede di Catania.<br />
Diviene autonomo con l’anno scol<strong>as</strong>tico 1962/1963. Giarre, di antica e<br />
fiorente tradizione commerciale ed artigianale, ha voluto con determinazione<br />
e tenacia l’<strong>Istituto</strong> industriale, ravvisando nella struttura una ulteriore<br />
occ<strong>as</strong>ione di sviluppo tecnologico e di crescita economica.<br />
Già dagli anni del “miracolo economico” degli anni ‘60 gli Istituti Tecnici<br />
Industriali continuano ad offrire alle strutture produttive del paese il tessuto<br />
connettivo della diffusione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.<br />
L’<strong>Istituto</strong> è in piena espansione. Conta 761 allievi. Consistente il numero<br />
delle allieve, che sono trent<strong>as</strong>ette.<br />
Richiama costantemente l’attenzione di un v<strong>as</strong>tissimo bacino d’utenza, che<br />
si estende da Acireale a Messina. Comprende tutti i comuni del versante<br />
orientale dell’Etna e si spinge fino alle pendici meridionali dei Nebrodi a nord<br />
della valle dell’Alcantara.<br />
Il bacino d’utenza del “Fermi” coincide sostanzialmente con il v<strong>as</strong>to<br />
retroterra geografico del Porto dell’Etna, il porto di Riposto, commerciale ieri<br />
e turistico oggi.<br />
I comuni di Giarre, Riposto, M<strong>as</strong>cali costituiscono un centro forte di<br />
riferimento per l’area dell’ex Contea di M<strong>as</strong>cali, per la valle dell’Alcantara, per i<br />
centri abitati sui Nebrodi prospicienti la valle dell’Alcantara: comprensori<br />
protesi verso una sostenibile ripresa economica b<strong>as</strong>ata sul rilancio<br />
dell'agricoltura (colture in serra) e sulla valorizzazione delle incomparabili<br />
ricchezze paesaggistiche.<br />
Frequentano l’<strong>Istituto</strong> giovani di Acireale, Calatabiano, C<strong>as</strong>telmola,<br />
C<strong>as</strong>tiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Giardini<br />
Naxos, Giarre, Letojanni, Linguaglossa, Malvagna, M<strong>as</strong>cali, Milo, Moio Alcantara,<br />
Mongiuffi Melia, Motta Cam<strong>as</strong>tra, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto,<br />
Roccalumera, Roccella Valdemone, S. Venerina, S. Domenica Vittoria, S.Teresa di<br />
Riva, Sant'Alfio, Taormina, Tortorici, Viagrande, Zafferana Etnea.<br />
Una rete stradale adeguata collega tali Comuni con Giarre. Per la presenza<br />
di un elevato numero di alunni pendolari (circa il 50%) l'<strong>Istituto</strong> regola<br />
l'ingresso e l'uscita degli allievi sulla b<strong>as</strong>e dell'orario dei mezzi pubblici.<br />
L'<strong>Istituto</strong> dispone di ampie e luminose aule, di diciotto efficientissimi<br />
laboratori, di palestra coperta, di impianti sportivi all'aperto, di aula magna,<br />
capace di ospitare conferenze, spettacoli teatrali, cineforum. Gode pure di<br />
un'ampia sala mensa e di bar. Tali strutture consentono di alleviare il disagio<br />
degli allievi pendolari nel c<strong>as</strong>o di permanenza pomeridiana in <strong>Istituto</strong>.<br />
Il “Fermi” sorge su un appezzamento di circa due ettari: consistente l'area a<br />
verde e adeguati gli spazi per i parcheggi.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
7
Cap. 1<br />
8<br />
L'<strong>Istituto</strong> gravita sulla parte orientale di Giarre, a ridosso del Comune di<br />
Riposto, in una zona baricentrica ottimamente servita da ampie strade, da<br />
autolinee pubbliche, dalla Ferrovia dello Stato e dalla Circumetnea.<br />
Il “Fermi” è punto di riferimento per non poche iniziative attivate sul<br />
territorio, offrendo strutture e risorse per varie e numerose manifestazioni<br />
anche di dimensioni regionali.<br />
Negli ultimi anni si registra un sensibile incremento del numero delle allieve,<br />
che contribuiscono a creare ulteriori e consistenti spazi di crescita e di<br />
riflessione.<br />
L'<strong>Istituto</strong> conferisce, al termine del ciclo di studi di cinque anni, il Diploma di<br />
Perito industriale in una delle seguenti specializzazioni:<br />
- Elettrotecnica ed Automazione<br />
- Informatica Industriale<br />
- Meccanica<br />
Tale titolo è valido per l'accesso a tutti i corsi di Laurea o di Diploma<br />
Universitario, ai concorsi della Pubblica Amministrazione, agli albi professionali,<br />
agli impieghi nelle aziende private. L'<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “Fermi” si affida<br />
ad una didattica spiccatamente orientativa, che prospetta ai giovani la possibilità<br />
del lavoro dipendente, gli spazi della cultura manageriale per la costituzione di<br />
imprese, la prosecuzione degli studi a livello universitario o post – secondario.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
SULL’ECONOMIA DEL BACINO D’UTENZA<br />
Fino agli anni Settanta una parte consistente della popolazione del bacino<br />
d'utenza dell'<strong>Istituto</strong> trovava occupazione in agricoltura. Commercio, pesca,<br />
variegato artigianato rappresentavano le f<strong>as</strong>i attive di una incerta economia.<br />
Accanto alla tradizionale figura del piccolo proprietario si registrava la<br />
presenza di un v<strong>as</strong>to bracciantato, che migrava dalla media ed alta collina etnea,<br />
dalle propaggini meridionali dei Nebrodi, dalla Valle dell'Alcantara verso la più<br />
ricca zona costiera.<br />
In questi ultimi decenni, invece, abbiamo constatato un notevole<br />
depauperamento della capacità produttiva in agricoltura.<br />
Conseguentemente si è incrementato il settore terziario, che dal<br />
tradizionale pubblico impiego si è esteso e si estende ancora ad attività<br />
funzionali ai servizi. Si è puntato sul settore turistico, decisamente in crescita.<br />
Il porto dell'Etna (porto turistico di Riposto), la possibilità di fruire di<br />
incomparabili bellezze paesaggistiche sul vulcano, i giacimenti archeologici<br />
delle zone limitrofe costituiscono le premesse per lo sviluppo turistico<br />
dell'intero bacino; uno sviluppo che esalta e tesaurizza la splendida realtà del<br />
polo Taormina – Giardini Naxos.<br />
I Comuni della Valle dell'Alcantara e delle pendici meridionali dei Nebrodi<br />
affidano il proprio sviluppo economico al “Parco dell'Alcantara”, che interseca<br />
le esperienze del “Parco dell'Etna” e del “Parco dei Nebrodi”.<br />
Grazie alle pregresse esperienze di cooperazione i Comuni di tutto il<br />
comprensorio hanno operato una scelta politica di fondamentale importanza e<br />
di grande pregio.<br />
Tali Comuni cercano di rilanciare la loro capacità di produzione, rifuggendo<br />
da un clima di concorrenza, ma facendo leva sul rilancio di tutto il<br />
comprensorio, concertando specifici ruoli nei programmi di sviluppo. A<br />
determinare siffatti scenari non sono state secondarie le tematiche sullo<br />
sviluppo e sul lavoro proposte dall’Unione Europea che ha dato la possibilità di<br />
rivitalizzare larghi settori delle attività produttive, utilizzando fondi F.E.S.R.<br />
(Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) e fondi F.S.E. (Fondo Sociale<br />
Europeo).<br />
Le nuove e diverse connotazioni dell'economia hanno contribuito a<br />
delineare un panorama sociologico caratterizzato da un tenace ceto medio<br />
dinamicamente proteso verso un variegato mondo di professionalità e di<br />
competenze. Scontata l'esigenza, ampiamente avvertita, di un continuo<br />
aggiornamento delle strutture formative con riferimento agli indicatori di<br />
qualità di un mercato in frenetica espansione e in serrata competizione. Negli<br />
anni novanta l'<strong>Istituto</strong> “Fermi” per riscontrare positivamente tale esigenza di<br />
continuo rinnovamento tecnologico, saldamente collegato all'esigenza di una<br />
flessibile preparazione politecnica, ha adottato il Progetto Ambra, indirizzo per<br />
l'Elettrotecnica e l'Automazione, il Progetto Ergon, indirizzo per l'Industria<br />
Meccanica, e il Progetto “Informatica Industriale”.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
9
Cap. 1<br />
10<br />
Nei piani di studio dei tre indirizzi sono presenti i contenuti culturali,<br />
scientifici e tecnologici per l'inserimento del giovane nella realtà occupazionale<br />
del comparto socioeconomico. Su qu<strong>as</strong>i tutti i comuni del bacino d'utenza<br />
dell'<strong>Istituto</strong> si registra lo sviluppo di piccole imprese nel settore ortofrutticolo<br />
ed in quello vivaistico, non disgiunto da una diffusa vivacità artigianale.<br />
Fondamentale, pertanto, formare figure professionali in grado di intercettare i<br />
molteplici bisogni delle imprese presenti sul territorio.<br />
IL PIANO DI STUDIO<br />
Il biennio unitario - Il biennio è propedeutico per il successivo triennio. Ha<br />
una determinante valenza <strong>formativa</strong> ed è oggetto di particolare attenzione<br />
pedagogico - didattica.<br />
Un corposo progetto di accoglienza caratterizza nel primo anno la funzione<br />
docente, che già dal secondo anno esplicita le proprie connotazioni orientative.<br />
La costituzione dei prerequisiti, tendenti ad omogeneizzare le cl<strong>as</strong>si e a<br />
valorizzare le competenze acquisite dagli alunni nella scuola media, costituisce<br />
condizione preliminare per l'inizio di nuovi itinerari didattici.<br />
Il biennio con Fisica e laboratorio, con Chimica e laboratorio, con Scienze<br />
della Terra, Geografia, Biologia, discipline che non hanno seguito nel successivo<br />
triennio, ha il compito di fornire al giovane una preparazione scientifica di b<strong>as</strong>e<br />
adeguata a qualsi<strong>as</strong>i delle tre specializzazioni e spendibili anche per affrontare<br />
problematiche post-diploma.<br />
Le specializzazioni del Triennio - L'<strong>Istituto</strong>, sulla b<strong>as</strong>e di quanto acclarato<br />
in sede di redazione dei progetti <strong>as</strong>sistiti AMBRA ed ERGON, rifugge<br />
dall'eccessiva settorializzazione al fine di offrire allo studente variegata<br />
possibilità di futura riconversione.<br />
L'<strong>Istituto</strong> svolge un'azione continua di aggiornamento e di revisione<br />
sistematica dei programmi. Ricerca con accuratezza nelle proprie scelte<br />
valorialità politecnica e consistente professionalità di b<strong>as</strong>e. Italiano, Storia,<br />
Diritto ed Economia, Matematica, Inglese, Religione (se scelta) costituiscono<br />
materie di studio comuni ai tre indirizzi.<br />
ELETTROTECNICA ED AUTOMAZIONE<br />
Le materie che caratterizzano questo corso di studio sono: Elettrotecnica,<br />
Impianti Elettrici, Sistemi Elettrici Automatici, Tecnologia Disegno<br />
Progettazione (T.D.P.).<br />
Tutte le discipline prevedono applicazioni di laboratorio: Elettrotecnica<br />
(Misure elettriche), Impianti elettrici (disegno con Autocad), Sistemi Elettrici<br />
Automatici (gestione di sistemi con personal computer e PLC), T.D.P.<br />
(realizzazione di impianti elettrici per civili abitazioni e industriali).<br />
Profilo professionale - La scuola prepara il giovane ad analizzare le reti<br />
elettriche, i sistemi di generazione, di conversione, di tr<strong>as</strong>porto e di utilizzazione<br />
dell'energia elettrica. Lo avvia al collaudo, al controllo e alla gestione dei sistemi<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
elettrici, dei quali può anche sovrintendere alla manutenzione. L'allievo può<br />
redigere relazioni e documenti sul lavoro svolto in lingua italiana e inglese.<br />
MECCANICA<br />
L'indirizzo si caratterizza per l'accostamento delle cl<strong>as</strong>siche discipline<br />
tecno-scientifiche (Tecnologia Meccanica, Meccanica applicata, Disegno<br />
meccanico etc.) con Sistemi e Automazione Industriale.<br />
E' possibile individuare tre macro-aree disciplinari nell'ambito dell'area<br />
tecnico-professionale:<br />
1) Meccanica, Macchine e Progettazione;<br />
2) Tecnologia Meccanica, Disegno ed Organizzazione industriale;<br />
3) Elettronica ed Automazione, Elettrotecnica.<br />
In effetti, all'interno della disciplina “Sistemi e Automazione Industriale”, si<br />
collocano, supportate dalla teoria, le esperienze di laboratorio riguardanti il<br />
cablaggio al trainer di circuiti di comando per cicli sequenziali eseguiti con<br />
tecnologia pneumatica, oleodinamica, elettrica ed elettronica.<br />
Nell'insegnamento di Tecnologia meccanica si collocano le esperienze dei<br />
reparti di lavorazione.<br />
Le discipline di studio dell'indirizzo meccanico realizzano una sintesi<br />
equilibrata tra teoria e pratica professionale per una formazione di b<strong>as</strong>e<br />
opportuna ed adeguata sia nell'affrontare situazioni problematiche che nella<br />
scelta di flessibili strategie di soluzione.<br />
Profilo professionale - La Scuola prepara il giovane ad allestire e a montare<br />
componenti meccanici, a progettare, installare e gestire semplici impianti<br />
industriali o semplici gruppi meccanici.<br />
L'<strong>Istituto</strong> mette il giovane in grado di controllare, di collaudare e utilizzare<br />
materiali (semi-lavorati o prodotti finiti), sistemi automatizzati, sistemi<br />
informatici di progettazione e di produzione.<br />
Il giovane sulla b<strong>as</strong>e dei contenuti culturali appresi e rielaborati sviluppa<br />
programmi esecutivi per macchine utensili e programmi per P.L.C., controlla,<br />
mette a punto, manutenziona impianti e macchinari.<br />
INFORMATICA INDUSTRIALE<br />
L'indirizzo si caratterizza nello studio di discipline tecniche e specialistiche,<br />
che riguardano il settore della produzione del software, dei sistemi automatici<br />
ed elettronici a logica cablata e programmata.<br />
Lo scopo di questo corso di studi è quello di mettere lo studente in<br />
condizione di maturare una visione strumentale delle risorse di calcolo,<br />
orientate alla soluzione di problemi di trattamento automatico dei dati, di<br />
gestione del Web, di installazione e configurazione di reti wired e wireless, e in<br />
condizione di avere una conoscenza generale dei metodi e dei problemi<br />
dell'automazione, utilizzando le conoscenze acquisite nelle diverse discipline<br />
del corso di studi.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
11
Cap. 1<br />
12<br />
L'indirizzo radica la propria validità nella capacità naturale e fisiologica di<br />
aggiornare gli itinerari di studio alla luce dei continui cambiamenti tecnologici e<br />
dell'ampliamento del numero delle professioni.<br />
Una funzione strategica <strong>as</strong>sume la disciplina “Sistemi Automazione e<br />
Laboratorio”, che opera un riferimento costante alle applicazioni ed alla<br />
modellistica come approccio ai problemi in visione multidisciplinare.<br />
L'insegnamento di “Sistemi” si armonizza con quello di Informatica. Le<br />
problematiche comuni si affrontano a diverso livello: pratico con Sistemi,<br />
teorico con Informatica.<br />
Corredano la cultura del giovane Perito Informatico l'Elettronica ed il<br />
Calcolo delle Probabilità.<br />
Profilo Professionale - L'<strong>Istituto</strong> prepara l'allievo a realizzare software nei<br />
diversi linguaggi di programmazione disponibili sul mercato ed a progettare<br />
semplici sistemi orientati all'automazione industriale, con il supporto delle<br />
attività di laboratorio, che caratterizzano il perito industriale in informatica.<br />
Il Perito <strong>Tecnico</strong> in Informatica Industriale ha molteplici possibilità di<br />
valorizzare le competenze acquisite in diversi settori. Può svolgere la libera<br />
professione, occupandosi della produzione del software e dell'<strong>as</strong>sistenza<br />
tecnica nel mondo dei personal computer; può essere <strong>as</strong>sunto presso softwarehouse<br />
o presso aziende del settore elettronico o tecnico-informatico, o presso<br />
aziende specializzate in automazione industriale.<br />
Laboratorio di Informatica<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
CURRICULUM IMPLICITO<br />
Sugli obiettivi cognitivi<br />
Si configurano come obiettivi primari l'ampliamento di elementi utili per la<br />
conoscenza e il potenziamento della memoria.<br />
La conoscenza si radica tramite il ragionamento teso a penetrare mappe<br />
concettuali diverse tra loro, dalle quali trarre informazioni per una<br />
organizzazione del pensiero successiva e superiore.<br />
La conoscenza viene corroborata e rinvigorita dalla memoria, la quale<br />
consente di raffrontare e di correlare sequenze logiche.<br />
Trarre nuove e maggiori informazioni dai dati conosciuti, seguendo regole<br />
certe o precostituite, significa per l'allievo sviluppare la capacità di analisi,<br />
riguardo a contenuti comunque variegati.<br />
La caratteristica fondamentale dello sviluppo della capacità di sintesi<br />
consiste nell'abilità di trovare, rispetto ad un problema posto, varie soluzioni.<br />
Tale sviluppo poggia sulla creatività, capace di spezzare gli schemi della “fissità<br />
funzionale” in funzione della “flessibilità adattativa”; l'allievo viene abituato a<br />
valutare: valutare ciò che conosce o ricorda, valutare le risorse del pensiero<br />
convergente o divergente. In tale contesto si inquadra la capacità di verificare la<br />
coerenza di una proposizione logica, come una dimostrazione geometrica o il<br />
ragionamento di tipo sillogistico.<br />
L’allievo dispiega la valorizzazione delle funzioni dell'intelletto su contenuti<br />
di vario tipo.<br />
I contenuti figurativi vengono indagati da abilità tipiche dell'intelligenza<br />
concreta. Gli schemi generali fondati su simboli (una lingua, un sistema<br />
matematico) riguardano la sfera dell'intelligenza <strong>as</strong>tratta.<br />
L'intelligenza verbale dell'allievo si sviluppa in relazione al radicamento di<br />
concetti, di principi e di idee. I contenuti comportamentali intervengono nelle<br />
relazioni interpersonali e costituiscono oggetto dell'intelligenza sociale del<br />
giovane.<br />
Sugli obiettivi affettivi<br />
I processi cognitivi negli allievi sono condizionati da fattori non cognitivi. Lo<br />
sviluppo delle funzioni intellettuali dell'allievo è collegato allo sviluppo<br />
dell'affettività. La crescita intellettuale, la capacità di consapevole riflessione<br />
sociale, l'impegno politico e civile si intersecano e si esaltano a vicenda.<br />
Gli obiettivi affettivi tendono a interiorizzare quei valori, i quali si realizzano<br />
nella interazione tramite la ricettività, la rispondenza,la capacità di esprimere<br />
giudizi, l'organizzazione di un sistema di valori e il comportamento<br />
generalmente controllato.<br />
L'allievo manifesta lo sviluppo della ricettività tramite la propria sensibilità<br />
volta a percepire sentimenti e fenomeni, come apprezzare il bello o avere<br />
capacità di <strong>as</strong>colto.<br />
La rispondenza nello studente si sviluppa tramite atteggiamenti attivi, che si<br />
esplicano interagendo con la parola o, anche, con atteggiamenti non verbali.<br />
L'alunno manifesta le scelte relative al lavoro in relazione alle preferenze<br />
proprie e al conseguente impegno avvertito sia come bisogno che come<br />
espressione di una forte motivazione. Nella capacità di mettere in relazione,<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
13
Cap. 1<br />
14<br />
simbolicamente ed <strong>as</strong>trattamente, i valori l'allievo enuclea la propria “filosofia di vita”,<br />
che viene seguita dalla strutturazione di una propria “concezione del mondo”.<br />
Il giovane, sulla b<strong>as</strong>e di una guida iniziale, potrà successivamente elaborare<br />
chiare scelte valoriali per una critica interazione con la realtà sociale. L'allievo<br />
avvierà, così, il processo di strutturazione della sua personalità e del suo<br />
carattere, cioè, della sua identità, del suo “io” più profondo.<br />
Sulla b<strong>as</strong>e dello statuto epistemologico delle singole discipline riconosciamo<br />
uguale dignità ed elevata qualità a tutti gli insegnamenti: tutte le discipline hanno<br />
una dimensione umanistica e tutte hanno, nel contempo, spiccati caratteri di<br />
scientificità. Tutte servono a soddisfare il bisogno culturale dell'adolescente.<br />
CURRICULUM TRASVERSALE<br />
Educare ai valori<br />
In un quadro di chiara lealtà costituzionale intendiamo potenziare i caratteri di<br />
pluralismo culturale e i tratti di laicità, che connotano la scuola pubblica di Stato.<br />
Educare alla libertà, alla democrazia, alla pace, alla speranza, al rispetto,<br />
all'accoglienza e alla valorizzazione di ogni diversità è fondamentale per la coesione<br />
culturale della nostra Europa, che già da alcuni anni gode con l'euro di una moneta<br />
unica, fattore decisamente aggregante per più di 400 milioni di abitanti.<br />
Riteniamo essenziale educare ai valori, che appaiono attenuati nella nostra<br />
società caratterizzata da logiche mercantilistiche e da “turbolente” accelerazioni.<br />
Percepire e ordinare i valori personali, socio-economici, culturali, ontici ed<br />
estetici, dai quali chiaramente trae linfa e vigore il presente Piano dell'Offerta<br />
Formativa, significa porre le b<strong>as</strong>i per la valorizzazione della persona. La scuola,<br />
anche se da qualche decennio non rappresenta più l'unica agenzia di<br />
informazione, si configura per l'adolescente come unica struttura finalizzata alla<br />
costituzione di una mentalità critica. Sulla b<strong>as</strong>e di tale convincimento<br />
focalizziamo le nostre energie perché il giovane possa “imparare ad imparare”.<br />
“Apprendre à être” resta obiettivo primario per gli educatori, affinché i<br />
giovani possano guardare con entusi<strong>as</strong>mo e speranza verso gli orizzonti ampi e<br />
sereni della Comunità Europea, illuminata dalla “Carta dei Diritti Fondamentali”<br />
e coesa sulla b<strong>as</strong>e del dettato del nuovo Trattato di Lisbona.<br />
IL “PUNTO” SUGLI ISTITUTI TECNICI<br />
DAL 28 MARZO 2003 AL 18 DICEMBRE <strong>2008</strong><br />
n.1- L'art. 13 della Legge n.40 del 02/04/2007, pubblicata sul supplemento<br />
ordinario n.91 della Gazzetta Ufficiale n.77 del 02/04/2007 - conversione in legge del<br />
Decreto Legge n.7 del 31/01/2007, noto come Decreto Bersani - nei suoi primi otto<br />
commi modifica sostanzialmente la riforma Moratti, Legge n. 53 del 28/03/2003, e<br />
riprende nel comma 1 il Disegno di Legge approvato in data 25/01/2007.<br />
L'art. 13 detta disposizioni urgenti in materia di istruzione tecnicoprofessionale<br />
e di valorizzazione dell'autonomia scol<strong>as</strong>tica.<br />
Il citato articolo modifica il D.lvo. n. 226 del 17/10/2005, attuativo dell'art. 2<br />
della Legge 28/03/2003, testo in vigore dal 19/11/2005.<br />
Giuseppe Fioroni, già Ministro del M.P.I. del Governo Prodi, avvalendosi della<br />
politica del “cacciavite”, reintroduce gli istituti tecnici e professionali,<br />
“ristatalizza” gli Istituti Professionali, l<strong>as</strong>cia in piedi i rimanenti sei licei previsti<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
dalla riforma Moratti (L. Cl<strong>as</strong>sico, L. Scientifico, L. Linguistico, L. delle Scienze<br />
Umane, L. Artistico, L. Musicale e Coreutico ).<br />
Il secondo ciclo del sistema educativo, pertanto, risulta costituito dal<br />
sistema dell'istruzione secondaria superiore (Licei, Istituti Tecnici, Istituti<br />
Professionali) e dal sistema dell'istruzione e formazione professionale<br />
finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore.<br />
L'art. 13 (Legge n. 40/2007) abroga l'art. 6 e l'art. 10 del D.lvo 266/05 e<br />
cancella i riferimenti agli allegati C/3 e C/8.<br />
Sostanzialmente vengono reintrodotti gli istituti tecnici e professionali<br />
come previsti dal Testo Unico ( D.P.R. 297/94).<br />
Il Decreto Gelmini n. 112/08, convertito in legge il 30/10/<strong>2008</strong>, abroga,<br />
altresì, il comma 3 dell'art. 13 del D.lvo 226/05.<br />
L'art. 13 della Legge n. 40/2007, comma 1bis, prevede che gli istituti tecnici e<br />
professionali siano ordinati e potenziati.<br />
Nel quadro del riordino e del potenziamento saranno adottati i<br />
regolamenti, che dovranno contemplare:<br />
1. la riduzione del numero degli attuali indirizzi e il loro ammodernamento<br />
nell'ambito dei settori tecnico professionali;<br />
2. la determinazione del monte ore annuale sostenibile per gli allievi con<br />
riferimento all'art.1, comma 605, lett. f, della Legge n. 296 del 27/12/2006;<br />
3. la riorganizzazione delle discipline di insegnamento con il fine dichiarato<br />
di incrementare attività laboratoriali, stage, tirocinio;<br />
4. l’orientamento agli studi universitari e al sistema dell'IFTS.<br />
Non sono stati adottati i regolamenti nel termine previsto del 31/07/<strong>2008</strong>,<br />
nonostante sulla b<strong>as</strong>e dell'art. 13, comma 1 quater, della Legge 40/07, la riforma<br />
del secondo ciclo si sarebbe dovuta avviare con l'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2009</strong>/2010.<br />
E secondo lo schema 2 - 2 -1.<br />
Infatti l'art. 2, comma 1, lettera g), della vigente legge n.53 del 28 marzo 2003<br />
così recita “... l'attività didattica si sviluppa in due periodi biennali e in un quinto<br />
anno che prioritariamente completa il discorso disciplinare e prevede, altresì,<br />
l'approfondimento delle conoscenze e delle abilità caratterizzanti il profilo<br />
educativo culturale e professionale del corso di studi...”.<br />
Con senso di responsabilità il MIUR l'11 dicembre <strong>2008</strong> dopo il<br />
confronto con le organizzazioni sindacali ha rinviato la riforma della<br />
secondaria all'anno scol<strong>as</strong>tico 2010/2011<br />
n.2 - Appena entrato in vigore l'art.13 della legge 40/07 il Ministro Fioroni<br />
ha avviato il processo di riqualificazione e di organizzazione degli Istituti Tecnici<br />
con il “Laboratorio dell'istruzione tecnica e professionale”, tenutosi il 15 e 16<br />
maggio 2007 a Roma nella sede dell'Acquario Romano, sulla b<strong>as</strong>e di riferimenti<br />
culturali, pedagogici, organizzativi, socio-economici dei documenti sul futuro<br />
dell'istruzione tecnica e professionale raccolti nei numeri 115 e 116 di Studi e<br />
Documenti degli Annali della Pubblica Istruzione.<br />
Con Decreto ministeriale n. 81 del 14/12/07 il Ministro Fioroni ha insediato<br />
una commissione ministeriale per la redazione di un documento di b<strong>as</strong>e, al<br />
quale fare riferimento per i successivi decreti attuativi.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
15
Cap. 1<br />
16<br />
La commissione ha avuto due sessioni di lavoro plenarie, il 07/01/<strong>2008</strong> e il<br />
21/01/<strong>2008</strong>. Il documento - “Persona, Tecnologie, Professionalità” - redatto dalla<br />
commissione è stato presentato a Roma il 03/03/<strong>2008</strong> a Palazzo Colonna.<br />
In allegato al documento vengono tracciate la finalità e gli <strong>as</strong>petti strutturali<br />
degli Istituti tecnici e per il settore tecnologi vengono fissati dieci indirizzi.<br />
Gli indirizzi che interessano il “Fermi” sono:<br />
1. Meccanica, Meccatronica ed Energia<br />
2. Elettrotecnica ed Elettronica<br />
3. Informatica e Telecomunicazioni<br />
Sulla b<strong>as</strong>e del comma 3 dell'art. 64 del Decreto Legge n. 112/<strong>2008</strong>,<br />
coordinato con la Legge di conversione n. 133 del 06/08/<strong>2008</strong>, il MIUR, di<br />
concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha predisposto “Lo<br />
Schema di Piano Programmatico” degli interventi volti ad una maggiore<br />
razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili al<br />
fine di conferire una maggiore efficienza ed efficacia al Sistema Scol<strong>as</strong>tico.<br />
A tale riguardo il citato art. 64, comma 4, stabilisce che il MIUR adotterà, di<br />
concerto con il Ministero della Economia e della Finanze, sentita la Conferenza<br />
Stato - Regioni, gli opportuni Regolamenti, modificando anche le disposizioni<br />
legislative vigenti.<br />
Tale schema è stato esaminato dalla VII Commissione Cultura, Scienze e<br />
Istruzione, della Camera dei Deputati. La Commissione ha concluso i lavori il 19<br />
novembre con la proposta di parere favorevole, ponendo condizioni riguardanti<br />
la revisione degli ordinamenti scol<strong>as</strong>tici, la riorganizzazione della rete scol<strong>as</strong>tica,<br />
l'utilizzo delle risorse umane del mondo della scuola. Le condizioni poste sono<br />
state recepite parzialmente dal Governo l'11 dicembre <strong>2008</strong> dopo il confronto<br />
con le organizzazioni sindacali rimettendo, forse, in discussione la copertura<br />
finanziaria della Legge 133/08.<br />
n.3 - Il 23 settembre <strong>2008</strong> il MIUR ha sottoposto un documento di b<strong>as</strong>e sul<br />
riordino degli istituti tecnici ai Collegi dei Periti e degli Ordini Professionali con<br />
la proposta dei nuovi profili degli indirizzi.<br />
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA<br />
Il Perito in Elettrotecnica ed elettronica ha competenze specifiche nel campo dei<br />
materiali e delle macchine elettriche, dei sistemi per la generazione, conversione e<br />
tr<strong>as</strong>porto dell'energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione, come pure della<br />
generazione, elaborazione e tr<strong>as</strong>missione dei segnali elettrici.<br />
Nei contesti produttivi d'interesse, collabora nella progettazione,<br />
costruzione e collaudo degli impianti, opera nell'organizzazione dei servizi e<br />
nell'esercizio di sistemi elettrici complessi.<br />
Integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per<br />
intervenire nell'automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi,<br />
rispetto ai quali è in grado di contribuire all'innovazione e all'adeguamento<br />
tecnologico delle imprese.<br />
Relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di<br />
conversione dell'energia elettrica e del loro controllo, per ottimizzare il consumo<br />
energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza.<br />
È in grado di intervenire nella sicurezza del lavoro e degli ambienti, nel miglioramento<br />
della qualità dei prodotti e nell'organizzazione produttiva delle aziende.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Collabora nel pianificare la produzione dei sistemi progettati, descrive e<br />
documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto, utilizza e redige manuali.<br />
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI<br />
Il Perito in Informatica e Telecomunicazioni ha competenze specifiche nel<br />
campo dei sistemi informatici, della telematica, delle reti e degli impianti di<br />
tr<strong>as</strong>missione e dell'elaborazione dell'informazione.<br />
Ha competenze sistemistiche, che, a seconda delle scelte che le singole scuole<br />
vorranno operare, si rivolgono alla progettazione, installazione, gestione di:<br />
sistemi informatici - b<strong>as</strong>i di dati - reti di sistemi di elaborazione<br />
sistemi multimediali e impianti di tr<strong>as</strong>missione dei segnali.<br />
Ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni<br />
che, sempre a seconda delle scelte che le singole scuole vorranno privilegiare,<br />
possono rivolgersi al software gestionale, al software orientato ai servizi, al<br />
software per i sistemi dedicati («embedded»).<br />
Collabora alla gestione di progetti nell'ambito di attività lavorative,<br />
operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la<br />
sicurezza in tutte le sue accezioni («security» e «safety»), e la protezione delle<br />
informazioni («privacy»).<br />
È in grado di intervenire sulla sicurezza del lavoro e degli ambienti, nel miglioramento<br />
della qualità dei prodotti e nell'organizzazione produttiva delle imprese.<br />
Collabora nel pianificare la produzione dei sistemi progettati, descrive e<br />
documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto.<br />
Utilizza e redige manuali d'uso.<br />
MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA<br />
Il Perito in Meccanica, meccatronica ed energia ha competenze specifiche<br />
nel campo dei materiali e delle loro lavorazioni, delle macchine e dei dispositivi<br />
utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei tr<strong>as</strong>porti e dei servizi. Nei<br />
contesti produttivi d'interesse, collabora nella progettazione, costruzione e<br />
collaudo dei dispositivi, opera nella manutenzione e nell'esercizio di sistemi<br />
meccanici ed elettromeccanici complessi.<br />
Integra conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e di<br />
informatica per intervenire nell'automazione industriale e nel controllo dei<br />
processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all'innovazione e<br />
all'adeguamento tecnologico delle imprese.<br />
Relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di<br />
conversione, gestione ed utilizzo dell'energia e del controllo, per ottimizzare il<br />
consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell'ambiente.<br />
È in grado di intervenire nella sicurezza del lavoro nell'ambito delle normative<br />
vigenti, nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell'organizzazione<br />
produttiva delle aziende.<br />
Collabora nel pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi<br />
progettati, descrive e documenta il lavoro svolto valutando i risultati conseguiti,<br />
redige manuali d'uso.<br />
n.4 - L'11 novembre <strong>2008</strong> la Commissione Ministeriale ha proposto il<br />
Quadro Orario del primo biennio, del secondo biennio e dell'ultimo anno.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
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18<br />
Riportiamo lo stralcio relativo ai tre precedenti indirizzi.<br />
Il 18 dicembre <strong>2008</strong> il Consiglio dei Ministri ha avviato la discussione sul<br />
riordino degli Istituti Tecnici, riprendendo sostanzialmente il documento<br />
presentato il 23 settembre <strong>2008</strong> al Collegio dei Periti tecnici.<br />
La quota di flessibilità resta fissata al 20% al primo biennio, al 30% nel<br />
secondo biennio, la 35% al quinto anno.<br />
Viene previsto l'insegnamento in lingua inglese di una disciplina al quinto anno.<br />
n.5 - L'art.13 del D.lvo 226/05, al comma 2, contempla la possibilità di<br />
costituire tra Istituti Tecnici, Istituti Professionali, strutture della formazione<br />
professionale, di cui all'art.1, comma 624, della Legge n. 296 del27/12/2006, e le<br />
strutture che operano nell'ambito dell'IFTS i “poli tecnico-professionali”, che<br />
vengono denominati Istituti Tecnici Superiori ( ITS ).<br />
Detti poli promuovono stabilmente ed organicamente la diffusione della<br />
cultura scientifica, tecnologica, tecnica per sostenere la crescita sociale<br />
economica e produttiva del paese.<br />
Sono sostanzialmente dei consorzi, di cui all'art. 7, comma 10, del<br />
Regolamento dell'autonomia delle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche ( DPR 275/99).<br />
Alla costituzione dei “poli” si dovrà provvedere senza nuovi o maggiori oneri<br />
per la finanza pubblica.<br />
Con Decreto del Presidente del Consiglio del 25 gennaio <strong>2008</strong>, pubblicato<br />
sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, dell'11 aprile <strong>2008</strong>, sulla b<strong>as</strong>e del<br />
decreto legislativo 226/05 e del comma 2 dell'art. 13 della legge n. 40/07,<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
sono state adottate linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione<br />
e formazione tecnica superiore per “rafforzare la collaborazione con il<br />
territorio, il mondo del lavoro, le sedi della ricerca scientifica e tecnologica”.<br />
Gli <strong>as</strong>petti ordinamentali dell'area tecnico-professionale e, più in generale,<br />
l'intreccio tra il <strong>piano</strong> degli ordinamenti dell'istruzione tecnica e dell'istruzione<br />
e formazione professionale e quello organizzativo alimentano il contenzioso<br />
tra Stato e Regioni.<br />
In b<strong>as</strong>e al Titolo V della Costituzione, approvato nel 2001, lo Stato è<br />
competente per le norme generali in materia di istruzione e per i livelli<br />
essenziali delle prestazioni, mentre alle Regioni spetta la competenza<br />
concorrente per l'istruzione e quella esclusiva sia per l'istruzione e formazione<br />
professionale che per l'organizzazione di tutto il sistema scol<strong>as</strong>tico. In tal senso<br />
si è pronunciata la Corte Costituzionale, adita dalle Regioni Lombardia,<br />
Toscana e Veneto, con sentenza del 13/01/2004.<br />
PREVENZIONE SUGLI ABBANDONI<br />
E SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA<br />
Possibili corsi regionali sperimentali di istruzione<br />
e formazione professionale<br />
La Legge n. 296 del 27 Dicembre 2006 (Finanziaria 2007) all'art. 1, comma<br />
624, ha stabilito che possono essere indetti i percorsi sperimentali di istruzione<br />
e formazione professionale, di cui all'art. 28 del D.Lgvo. 17 Ottobre 2005, n. 226,<br />
in attuazione dell'Accordo Quadro Stato-Regioni, siglato alla conferenza<br />
unificata del 19 Giugno 2003.<br />
L'Accordo è stato seguito da un protocollo d'intesa tra la Regione Siciliana,<br />
il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell'Istruzione e<br />
della Ricerca, firmato a Roma il 18 Settembre 2003.<br />
Tali percorsi trovano posto all'interno della nuova normativa sull'obbligo di<br />
istruzione, diramata con il Decreto Ministeriale del 22 Agosto 2007, n. 139.<br />
Nel rispetto della Circolare Ministeriale n. 74 del 21 Dicembre 2006<br />
sull'iscrizione degli alunni, giorno 26 Gennaio 2007, nella Regione Siciliana è<br />
stato sottoscritto apposito accordo tra il Presidente della Regione, il Dirigente<br />
Generale del Dipartimento Pubblica Istruzione, il Dirigente Generale del<br />
Dipartimento Formazione Professionale, il Dirigente Generale del<br />
Dipartimento Agenzia per l'impiego e il Direttore Generale dell'Ufficio<br />
Scol<strong>as</strong>tico Regionale.<br />
Sulla b<strong>as</strong>e del citato accordo, recentemente sono state fornite disposizioni<br />
amministrative per la realizzazione dei percorsi sperimentali tipologia B con<br />
circolare <strong>as</strong>sessoriale del 24/12/<strong>2008</strong>.<br />
I percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale, istituiti per<br />
l'<strong>as</strong>solvimento dell'obbligo d'istruzione, hanno durata triennale. Essi tendono a<br />
far ottenere agli studenti una qualifica professionale spendibile nel mondo del<br />
lavoro e/o il rientro nel sistema dell'istruzione. I soggetti destinatari sono gli<br />
allievi che hanno superato l'esame di stato alla fine del primo ciclo d'istruzione.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
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Cap. 1<br />
20<br />
I percorsi sono co-progettati e co-gestiti dalle Istituzioni scol<strong>as</strong>tiche secondarie<br />
di secondo grado e dagli Enti di formazione professionale.<br />
Spetta agli Istituti scol<strong>as</strong>tici secondari di secondo grado certificare<br />
l'adempimento dell'obbligo d'istruzione; spetta al Dipartimento Regionale della<br />
formazione professionale ril<strong>as</strong>ciare l'attestato della conseguita qualifica<br />
professionale.<br />
I percorsi riguardano i primi tre anni della scuola secondaria di secondo<br />
grado e sono articolati in tre tipologie.<br />
Tipologia A - Il percorso può interessare un'intera cl<strong>as</strong>se o una cl<strong>as</strong>se<br />
aperta, costituita da gruppi di studenti che provengono da più cl<strong>as</strong>si. Tali percorsi<br />
devono essere realizzati nel numero di ore che occorrono per svolgere il 20%<br />
della quota dei piani di studio di pertinenza delle Istituzioni scol<strong>as</strong>tiche. Essi si<br />
svolgono in ore antimeridiane. Alla fine del corso gli allievi conseguono<br />
l'attestato di qualifica professionale e la promozione alla cl<strong>as</strong>se successiva.<br />
Tipologia B - Vengono istituiti per l'acquisizione di competenze secondo gli<br />
standard previsti dall'accordo Stato-Regione del 05 Ottobre 2006 sulle<br />
competenze tecnico-professionali e previsti dall'accordo siglato il 15 Gennaio<br />
2004 sulle competenze di b<strong>as</strong>e. I corsi prevedono, per ci<strong>as</strong>cun anno, circa mille<br />
ore, di cui duecento per l'acquisizione di competenze di b<strong>as</strong>e (standard minimi).<br />
Le duecento ore possono essere affidate all'Ente professionale, che deve<br />
possedere, a tale riguardo, i requisiti previsti dalla normativa. I corsi di tale<br />
tipologia vengono tenuti in ore pomeridiane e interessano alunni fuori dal<br />
consueto circuito scol<strong>as</strong>tico. Al termine del triennio gli allievi conseguono<br />
l'attestato di qualifica professionale.<br />
Tipologia C - Sono laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti<br />
(L.A.R.S.A.), previsti dal protocollo M.I.U.R. – M.P.L.S. - Regione siciliana del 18<br />
Settembre 2003, che tendono nell'ambito della prevenzione dei fenomeni di<br />
dispersione scol<strong>as</strong>tica e <strong>formativa</strong> “alla ridefinizione di <strong>as</strong>petti teorici e pratici<br />
dell'orientamento e alla valorizzazione dei processi di scelta dello studente anche<br />
in relazione alle opzioni in ingresso e in uscita dei percorsi”. Essi, quindi, tendono a<br />
favorire la mobilità verticale e/o orizzontale tra Istituti e istruzione e formazione<br />
professionale. Destinatari sono i giovani di età inferiore a diciotto anni, che hanno<br />
terminato il primo ciclo e sono privi di qualifica o di altro titolo secondario. I<br />
L.A.R.S.A. possono al m<strong>as</strong>simo utilizzare duecento ore. Le richieste di attuazione<br />
sono presentate al momento stesso dell'avvio, quando risultano chiare le esigenze<br />
degli allievi, il loro numero e le caratteristiche del laboratorio.<br />
Ogni istituzione scol<strong>as</strong>tica può attivare due o più percorsi per ognuna delle due<br />
tipologie A e B sulla b<strong>as</strong>e delle disponibilità finanziarie.<br />
Ogni <strong>Istituto</strong> secondario di secondo grado può gestire più di un laboratorio.<br />
Le risorse finanziarie sono <strong>as</strong>sicurate dal bilancio regionale, dal bilancio statale e<br />
dal Fondo Sociale Europeo.<br />
I Dirigenti Scol<strong>as</strong>tici vigileranno sulle operazioni di iscrizione, informando e<br />
sensibilizzando opportunamente le famiglie. Gli Enti di formazione professionale<br />
hanno l'obbligo di segnalare alle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche eventuali abbandoni.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Per la Regione Siciliana si tratta di un'esperienza nuova, che trova sostegno<br />
nel lavoro sinergico di Scuole ed Enti di formazione: occ<strong>as</strong>ione di rilevante<br />
interesse per collegare istruzione e formazione professionale con le attività<br />
produttive sul territorio.<br />
Sono auspicabili sulla complessa problematica relativa alle iscrizioni<br />
adeguata ed opportuna intesa tra i vari Istituti e una loro proficua<br />
collaborazione con le Scuole Medie sedi di sportelli per l'orientamento.<br />
LE MODIFICHE APPORTATE AL TITOLO V<br />
DELLA COSTITUZIONE<br />
La legge n.3 del 18/10/2001 che modifica il titolo V della Costituzione,<br />
<strong>as</strong>segna alle Regioni il diritto di legislazione esclusiva sull'istruzione e sulla<br />
formazione professionale. Pertanto, le Regioni, oltre a continuare a gestire la<br />
formazione professionale, che si colloca fuori dal consueto circuito scol<strong>as</strong>tico<br />
e raggiunge il 6% circa dei giovani tra i 15 e i 18 anni, inizieranno a gestire<br />
progressivamente l'attuale istruzione professionale statale, nella quale si<br />
ritrova il 21% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni.<br />
La medesima legge <strong>as</strong>segna allo Stato la responsabilità di istituire nuove<br />
scuole per tutti gli ordini e gradi dell'istruzione. Assegna alla legislazione<br />
concorrente delle regioni (art. 117, comma 3) l'organizzazione e la gestione<br />
dell'istruzione statale ( Scuole dell'infanzia, Scuola primaria, Scuola secondaria<br />
di primo grado, Licei).<br />
In regime di esclusiva legislazione lo Stato deve dettare le norme relative al<br />
primo e secondo ciclo ed indicare i livelli essenziali delle prestazioni, che<br />
coinvolgono l'istruzione e la formazione professionale.<br />
L'autonomia delle singole istituzioni scol<strong>as</strong>tiche, ormai acclarato valore<br />
di rango costituzionale, deve commisurarsi con i vincoli della legislazione<br />
esclusiva statale e regionale (art.117, comma 2).<br />
Con le modifiche del Titolo V della Costituzione appare chiaro che la<br />
Repubblica è costituita da Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e<br />
Stato. Lo Stato, quindi, non coincide con la Repubblica, ma di essa è parte. Della<br />
Repubblica sono parte anche le variegate istituzioni che svolgono attività di<br />
servizio sulla b<strong>as</strong>e del servizio di sussidiarietà (art.118, comma 4; art. 2 della<br />
Costituzione). La scuola si configura come scuola della Repubblica e non già<br />
dello Stato, che per la scuola <strong>as</strong>sume un ruolo di guida, non di organizzazione,<br />
non di gestione.<br />
La riscrittura del Titolo V consegna cogente centralità nel nuovo <strong>as</strong>setto<br />
istituzionale al principio di sussidiarietà, sussidiarietà verticale (art. 118, comma<br />
1) e sussidiarietà orizzontale (art. 118, comma 4). Tale principio può<br />
concretizzarsi solo in un sistema equo: al di là dei criteri di efficacia e di<br />
efficienza il servizio non può correre il rischio di differenziazioni profonde. E,<br />
allora, in b<strong>as</strong>e all'art. 117, comma 2, lo Stato determina i livelli essenziali delle<br />
prestazioni relative all'istruzione e alla formazione professionale di esclusiva<br />
pertinenza legislativa delle Regioni.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
21
Cap. 1<br />
22<br />
Il principio dell'equità del sistema postula l'esigenza della solidarietà (art. 119,<br />
comma 3 e comma 5). In un' ottica di sussidiarietà, di equità, di solidarietà crescono<br />
i soggetti attivi delle politiche educative; oltre alle istituzioni deputate anche la<br />
singola persona diventa significativa nel proprio ambito. Pertanto, sul territorio si<br />
realizza una più intensa relazionalità per tutte le componenti scol<strong>as</strong>tiche.<br />
Devolution ed autonomia comportano particolari rischi: la frammentazione,<br />
anarchica ed autoreferenziale, e la polarizzazione con la costituzione di scuole<br />
di serie A e di serie B.<br />
Ci si affida allo Stato per un suo ruolo guida tra le istituzioni ed ad un proficuo<br />
rapporto tra le scuole e il Servizio Nazionale di Valutazione, in chiaro clima di<br />
“accountability “.<br />
Si <strong>as</strong>sume contezza, fra l'altro, che le nuove norme costituzionali rivalutano il<br />
mondo degli enti territoriali sulla scia di due significativi articoli, l'art. 138 e<br />
l'art.139 del Dlgs 112 del 31/03/1998. Con l'art. 138 è stato già tr<strong>as</strong>ferito alle<br />
regioni il potere di :<br />
- integrare l'istruzione statale con formazione professionale<br />
- razionalizzare la rete scol<strong>as</strong>tica<br />
- stabilire il calendario scol<strong>as</strong>tico<br />
- determinare l'entità del contributo da erogare alle famiglie degli allievi di<br />
scuole non statali per il diritto allo studio.<br />
L'art. 139 ha già tr<strong>as</strong>ferito a Province e Comuni, per le scuole di rispettiva<br />
competenza, importantissimi poteri/doveri. Utile ricordarne alcuni:<br />
- istituzione, aggregazione, fusione, soppressione di scuole<br />
- redazione dei piani di organizzazione della rete delle industrie scol<strong>as</strong>tiche<br />
- organizzazione del supporto organizzativo per gli allievi diversamente abili<br />
- costituzione, controllo, vigilanza ed eventuale scioglimento degli organi<br />
collegiali territoriali.<br />
In Sicilia, Regione a statuto speciale, le connotazioni autonomistiche sono già<br />
implementate da due decreti del Presidente della Repubblica.<br />
Il D.P.R. 13 Maggio 1985, n.245, reca “Norme di attuazione dello Statuto della<br />
Regione Siciliana in materia di tr<strong>as</strong>ferimento delle competenze del patrimonio e<br />
del personale degli enti pubblici soppressi di cui al D.P.R. 24 luglio 1977, n.616”.<br />
Il D.P.R. 14 maggio 1985, n. 246 detta “Norme di attuazione dello statuto della<br />
Regione Siciliana in materia di pubblica istruzione”.<br />
Con la legge 24 febbraio 2000, n.6, in venti articoli, si provvede (art.4) al<br />
“riconoscimento dell'autonomia, delle singole istituzioni scol<strong>as</strong>tiche e<br />
all'attribuzione della personalità giuridica alle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche che<br />
ne siano prive” e si fissano le funzioni e i compiti della Regione (art.12).<br />
La legge n.3/2001 potenzia ulteriormente le funzioni degli enti locali, che<br />
<strong>as</strong>sumono il ruolo centrale nel nuovo sistema poliarchico.<br />
Ci<strong>as</strong>cuna istituzione scol<strong>as</strong>tica è in grado dal punto di vista organizzativo di<br />
reggere la riforma nei suoi vari <strong>as</strong>petti. Molto dipenderà dai dirigenti scol<strong>as</strong>tici, i<br />
quali dovranno focalizzare le risorse della funzione docente (prestazioni<br />
essenziali) e raccordare in nuova guisa la scuola autonoma con le istituzioni e<br />
con le realtà produttive.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Per rendere serena e r<strong>as</strong>sicurante la futura ulteriore razionalizzazione della<br />
rete scol<strong>as</strong>tica, anche sulla b<strong>as</strong>e della riforma già avviata, è necessario che si<br />
conduca una intensa e capillare attività di aggiornamento e di sensibilizzazione<br />
nei confronti di tutte le componenti scol<strong>as</strong>tiche sul nuovo Titolo V della<br />
Costituzione, come modificato dalla Legge n.3/2001.<br />
Nel pieno rispetto della volontà del legislatore è opportuno sollecitare le<br />
giuste sinergie, che tengano lontano da claudicanti interpretazioni o, peggio, da<br />
dis-applicazioni.<br />
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: UN CONTRIBUTO<br />
PER LE RISORSE EDUCAZIONALI SUL TERRITORIO<br />
Dopo la scuola quale lavoro? Quali iniziative possono collegare la Scuola con<br />
il mondo dell'impresa? Per rispondere a siffatti interrogativi è necessario<br />
sostare per fissare le idee. S'impone un glossario minimo per una chiarezza di<br />
fondo.<br />
N. 1 – Glossario<br />
Apprendistato<br />
Sulla b<strong>as</strong>e dell'art.35 della Costituzione nel 1955 viene varata la prima legge<br />
sull'apprendistato. Tale legge intende tutelare i giovani in eventuale ingresso<br />
precoce nel mondo del lavoro. Rappresenta il risultato concreto di circa 80<br />
anni di lotte sindacali; si manifesta anche come espressione di una politica attiva<br />
nei confronti del lavoro.<br />
Il D.Leg.vo n.196 del 24/06/1997 e la L. n.144 del 17/05/1999, che traggono<br />
fondamento dal Patto del Lavoro del 1996, valutano l'apprendistato come<br />
possibile strumento per ottemperare all'obbligo formativo fino a 18 anni.<br />
L'apprendistato si sostanzia in un particolare contratto tra il giovane e il<br />
datore di lavoro con il dichiarato fine di agevolare la costituzione della<br />
formazione professionale dell'apprendista tramite l'addestramento operativo<br />
in azienda e la formazione complementare per l'acquisizione di elementi<br />
formativi diversi da quelli proposti in ambiente di studio.<br />
Sulla tale linea si colloca la legge n.30 del 04/02/2003. Attualmente tra i 15 e i<br />
18 anni sono previste 240 ore annuali di studio a fronte di 1560 ore di lavoro. Le<br />
240 ore di studio tendono ad incrementare le competenze intellettuali, sociali,<br />
etiche del giovane.<br />
Addestramento Operativo<br />
E' una delle f<strong>as</strong>i attraverso le quali si realizza l'apprendistato, con il quale,<br />
talvolta, viene confuso. I due termini non sono sinonimi. L'addestramento<br />
operativo ha una sua connotazione giuridica nella normativa, che regola<br />
l'apprendistato.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
23
Cap. 1<br />
24<br />
Formazione Professionale<br />
Variegata la legislazione a tale riguardo. Ad essa si riconducono le attività<br />
educative finalizzate all'acquisizione di elementi caratterizzanti una determinata<br />
attività di carattere professionale.<br />
Tirocinio (stage)<br />
Il tirocinio consiste in un'attività di formazione vissuta in luogo di lavoro<br />
(azienda, studio commercialista, etc…), che trae radicamento da un protocollo<br />
d'intesa tra le parti e non da contratto, che si presenta come nucleo di una più<br />
ampia azione condotta da una Scuola.<br />
Vada per tutti l'esempio offerto dalle centoventi ore di stage tra le trecento<br />
ore della “terza area” relativa alla formazione professionale regionale<br />
caratterizzante gli Istituti professionali.<br />
Contratto di Formazione e Lavoro<br />
Istituito per la prima volta con legge n. 863 del 19 dicembre 1984 e<br />
modificato più volte.<br />
Tale contratto promuove l'ingresso del giovane nel mondo del lavoro con lo<br />
scopo formativo di consentire al giovane di acquisire le competenze<br />
caratterizzanti una determinata mansione.<br />
Alternanza Scuola-Lavoro<br />
L'alternanza Scuola-Lavoro, pur non uscendo dall'ottica della politica attiva<br />
verso il lavoro, si colloca autorevolmente tra le politiche per l'educazione.<br />
La possibilità dell'alternanza Scuola-Lavoro riveste un ruolo centrale nella<br />
riforma ordinamentale in atto. Soprattutto riveste un ruolo nuovo previsto<br />
dall'art. 4 della L. n. 53/2003.<br />
N. 2 - Una Politica per l'Alternanza Scuola-Lavoro<br />
L'alternanza Scuola-Lavoro, spiccatamente orientativa, non corre parallela al<br />
processo di apprendimento, ma si colloca nel cuore del processo formativo.<br />
La ricerca della accennata possibilità postula l'esigenza di una capillare<br />
conoscenza delle strutture produttive. Ogni <strong>Istituto</strong>, pertanto, può mettere a<br />
disposizione di ci<strong>as</strong>cun allievo tutti i possibili percorsi formativi che possano<br />
focalizzare conoscenze ed abilità.<br />
L'alternanza costituisce una tematica cogente, nuova e centrale della<br />
Riforma: una tematica destinata ad innovare sull' anacronistica separazione tra<br />
studio e lavoro, tra attività della mente e attività del braccio, tra cultura<br />
letteraria e cultura tecnologica-professionale.<br />
Prospettiva, questa, di grande respiro, ma di difficile realizzazione in una<br />
scuola sostanzialmente non decondizionante, che, cioè, ripropone con poche<br />
variazioni i modelli di stratificazione sociale. È necessario che sul territorio<br />
Scuola ed Impresa corrano insieme.<br />
Preliminare l'analisi socio-economica del territorio e la diffusione della<br />
cultura d'impresa e dell'organizzazione aziendale.<br />
Significativo appare a tale riguardo che la scuola prepari adeguatamente i<br />
tutor scol<strong>as</strong>tici e che le aziende prestino attenzione alle problematiche della<br />
formazione per un adeguato sistema di azioni di accompagnamento.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Si muovono, a tale riguardo, i primi p<strong>as</strong>si. Tra il M.I.U.R e la Unioncamere,<br />
organismo che cura e tutela gli interessi generali delle Camere di Commercio,<br />
è stato siglato un protocollo d'intesa.<br />
La Confindustria, d'altra parte, di propria iniziativa, ha dato vita ad una<br />
“Proposta per la sperimentazione dell'alternanza Scuola/Lavoro”.<br />
E' giusto prevedere tre diversi tipi di moduli, differenziati per cl<strong>as</strong>si terze,<br />
quarte, quinte. I moduli iniziali sono di valenza orientativa. I moduli intermedi<br />
possono arricchire di obiettivi ulteriori il programma scol<strong>as</strong>tico curricolare in<br />
armonioso intreccio; i moduli finali si configurano come avanzata esperienza<br />
conclusiva professionalizzante. L'alternanza Scuola/Lavoro agevola i processi di<br />
apprendimento, la conoscenza degli stili d'impresa, il progressivo<br />
avvicinamento al mondo del lavoro.<br />
Resta augurabile il coinvolgimento dell'Ente Regione e della Direzione<br />
scol<strong>as</strong>tica Regionale e si configura come necessaria la individuazione sul<br />
territorio di un soggetto, composito e variegato (scuola, impresa, Enti locali<br />
etc.), con competenze di indirizzo e di coordinamento.<br />
Rimangono sul tappeto le questioni, certamente non secondarie, relative ai<br />
finanziamenti, essendo esigui a tale riguardo i finanziamenti previsti dal<br />
Programma Operativo Nazionale - Programmazione fondi strutturali<br />
2007/20013 “Competenze per lo sviluppo”.<br />
Si auspica un saldo rapporto con l'Università per l'individuazione e la<br />
valorizzazione di un sistema di crediti utilizzabili in v<strong>as</strong>to ventaglio.<br />
L'alternanza Scuola/Lavoro costituisce occ<strong>as</strong>ione opportuna per soggetti in<br />
drop-out e manifestazione di una didattica b<strong>as</strong>ata sul “learning by doing”; con<br />
opportuna rivisitazione normativa potrebbe anche costituire strumento di<br />
“lifelong learning”.<br />
Aula Magna<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
25
Cap. 1<br />
26<br />
LA RICERCA DELLA QUALITÀ<br />
n. 1 - La scuola come struttura a legami deboli<br />
n. 2 - La scuola come burocrazia professionale<br />
“Da fattore di successo la qualità è destinata a<br />
tramutarsi nel tempo in una vera e propria<br />
condizione di sopravvivenza”<br />
Giancarlo Lombardi<br />
già Ministro della Pubblica Istruzione<br />
K.E. Weick (Educational Organizations <strong>as</strong> Yoosely Compled System in<br />
Administrative Scienze, Quarterly 21, pg. 1-19) a metà degli anni settanta<br />
descrive la scuola come una struttura a “legami deboli”. Precisiamo che “legami<br />
deboli” non traduce fedelmente “loose coupling”; è più esatto tradurre a<br />
“legami l<strong>as</strong>chi, allentati”.<br />
Va subito detto che i legami deboli non indicano una carenza, ma solo un dato<br />
strutturale; di per sé non producono né effetti positivi, né effetti negativi.<br />
Una struttura a legami deboli riesce efficacemente a percepire i mutamenti<br />
dell'ambiente, ma ha una notevole capacità di <strong>as</strong>sorbire el<strong>as</strong>ticamente le<br />
sollecitazioni esterne e sostanzialmente si modifica con lentezza.<br />
È possibile che si intervenga su parti di una struttura a legami deboli,<br />
influendo poco nel suo complesso. Il cattivo funzionamento di una parte non è<br />
di danno per gli altri elementi del sistema. Una siffatta organizzazione può nel<br />
tempo ridurre progressivamente la propria capacità di reazione e di<br />
miglioramento; però, trova nel tempo autonome ed endogene risorse di<br />
sincronica ripresa.<br />
L'organizzazione a legami deboli permette elevati margini di libertà agli<br />
operatori educativi, ai quali può sfuggire la visione d'insieme della struttura.<br />
Per dirigere un'organizzazione siffatta è necessario fare affidamento sulla<br />
cultura di regole, sulla b<strong>as</strong>e della quale è possibile che i singoli accettino l'idea di<br />
ridurre la propria discrezionalità per implementare la loro incisività funzionale.<br />
Utile avviare, a tale riguardo, anche i processi di sensemaking. L'obiettivo è<br />
quello del cambiamento per il quale è necessaria una leadership, che deve<br />
essere <strong>as</strong>sunta dal dirigente. Quest'<strong>as</strong>sunzione di responsabilità costituisce<br />
“forte elemento di legittimazione non burocratica” del ruolo del dirigente<br />
(Piero Romei – Autonomia e progettualità – La Nuova Italia 1995).<br />
Ci riferiamo alle linee essenziali del pensiero di Henry Mintzberg (“La<br />
progettazione dell'organizzazione aziendale” – Il Mulino–Bologna 1983).<br />
Cinque sono i meccanismi di coordinamento delle parti di una<br />
organizzazione: l'adattamento reciproco, la supervisione diretta, la<br />
standardizzazione dei piani di lavoro, la standardizzazione delle capacità dei<br />
dipendenti, la standardizzazione degli output.<br />
Cinque sono le parti dell'organizzazione: il vertice strategico, la linea<br />
intermedia, la tecnostruttura, il nucleo operativo, lo staff di supporto. Tali cinque<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
parti vengono rappresentate insiemisticamente da Henry Mintzberg tramite<br />
un grafico dalla particolare forma a campana.<br />
Il vertice strategico, costituito dal responsabile dell'organizzazione, ha tre<br />
funzioni: provvedere alla supervisione, intessere legami tra l'organizzazione e il<br />
suo contesto, elaborare linee di sviluppo dell'azienda.<br />
Nella scuola il vertice strategico è costituito dal Dirigente scol<strong>as</strong>tico e dal<br />
suo staff.<br />
Lungo la linea intermedia, si colloca un gruppo di controllo. Nella scuola<br />
questo gruppo è composto dai docenti funzioni strumentali per la<br />
realizzazione del POF, da coodinatori di progetto, da coordinatori dei consigli<br />
di cl<strong>as</strong>se.<br />
Tratt<strong>as</strong>i della leadership intermedia, del middle-management, che va distinto<br />
dal management di line, che corre dal vertice strategico al nucleo operativo.<br />
I momenti di decisionalità delegata servono ad una migliore distribuzione di<br />
funzioni, alla valorizzazione di risorse umane, ad un efficace supporto alla<br />
dirigenza.<br />
Compongono la tecnostruttura coloro che lavorano per rendere in azienda<br />
più efficace il lavoro di altri. Nella scuola: il gruppo di autovalutazione interna<br />
collegato con il gruppo esterno per la valutazione del servizio. La<br />
tecnostruttura agisce su tutti i livelli della struttura aziendale.<br />
Lo staff di supporto espleta un servizio per la struttura, pur essendo del<br />
tutto ininfluente rispetto al prodotto in uscita.<br />
Le configurazioni di una organizzazione sono cinque: la struttura semplice, la<br />
burocrazia meccanica, la soluzione divisionale, l'adhocrazia e la burocrazia<br />
professionale.<br />
Una organizzazione non accentrata, di stabile attività, di comportamenti<br />
predeterminati, ma complessi, e controllati dal nucleo operativo costituito da<br />
professionisti tutti formati inizialmente, da aggiornare costantemente,<br />
ricorrendo alla standardizzazione delle competenza, costituisce una<br />
“burocrazia professionale”.<br />
Tecnostruttura<br />
Vertice<br />
strategico<br />
Linea<br />
intermedia<br />
Nucleo operativo<br />
Staff di supporto<br />
Le cinque parti fondamentali dell’organizzazione<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
La burocrazia professionale<br />
Cap. 1<br />
27
Cap. 1<br />
28<br />
n. 3 - Riconoscimento dell’autonomia scol<strong>as</strong>tica<br />
Il riconoscimento dell'autonomia scol<strong>as</strong>tica e il conferimento della dirigenza<br />
postulano la necessità che la figura del preside sia caratterizzata non solo da<br />
validissima cultura interdisciplinare, ma anche da una salda capacità<br />
organizzativa.<br />
La delega che l'art. 21, comma 16, della legge 59/'97 aveva conferito al<br />
governo sulla dirigenza scol<strong>as</strong>tica, prevedeva l'attribuzione della qualifica<br />
dirigenziale contestualmente al conferimento della personalità giuridica alle<br />
scuole e al riconoscimento dell'autonomia, una volta razionalizzato il sistema<br />
dell'istruzione a dimensione ottimale.<br />
Autonomia didattica ed organizzativa e, nei limiti del proficuo esercizio di<br />
queste, autonomia di ricerca, di sperimentazione e sviluppo.<br />
Venivano indicati anche alcuni criteri per definire contenuti e specificità, non<br />
ultimo il raccordo tra la dirigenza e le funzioni conferite agli organi collegiali.<br />
Il coordinamento dirigente-organi collegiali consigliava l'esigenza di<br />
distinguere con precisione i poteri di indirizzo dai poteri di gestione.<br />
Con il Decreto legislativo 59/'98 si delinea per il dirigente il profilo di “figura<br />
organizzatoria”, anche se l'art. 25 bis del Decreto n°29 del '93, modificato in<br />
b<strong>as</strong>e al Decreto 80/'98 per la dirigenza statale e in b<strong>as</strong>e al Decreto n° 59/'98 per<br />
la dirigenza scol<strong>as</strong>tica, pare orientarsi verso la logica dei contratti collettivi di<br />
lavoro.<br />
Il Consiglio di stato, con parere 1063 del 27 ottobre 1999, sulla b<strong>as</strong>e dell'art.<br />
45 del D.L. 80/'98, successivo al testo unico del '94, ha concluso che tutte le<br />
competenze di gestione dell'organo di governo sono state devolute alla<br />
dirigenza.<br />
Le competenze esercitate dall'organo di vertice politico, che nella scuola era<br />
stato individuato nel consiglio d'istituto, sono state spostate, quindi, a favore<br />
della dirigenza. Il dirigente sostanzialmente non solo dirige, ma governa. A<br />
tutt'oggi, però, in generale ci si trova ad agire in un contesto giuridico di tipo<br />
misto, nel quale convivono normative disciplinatrici della pregressa realtà e i<br />
primi elementi normativi che conducono verso il nuovo sistema. Un esempio:<br />
pur essendo gli atti di gestione di esclusiva competenza del dirigente, nel c<strong>as</strong>o<br />
dell'attività contrattuale il dirigente ha bisogno della partecipazione<br />
decisionale del Consiglio d'<strong>Istituto</strong>.<br />
Il dirigente chiaramente può compiere direttamente atti aventi effetti<br />
giuridici esterni sulla b<strong>as</strong>e del regolamento (D.P.R. 275/99 art. 1), che individua<br />
la scuola come “espressione di autonomia funzionale”.<br />
Positivamente viene segnalata la costituzionalizzazione dell'autonomia<br />
scol<strong>as</strong>tica.<br />
L'art. 117, comma 3, del nuovo testo richiama l'autonomia delle istituzioni<br />
scol<strong>as</strong>tiche ed impone il rispetto di tale autonomia come limite invalicabile al<br />
legislatore regionale. Tale articolo della Costituzione rappresenta senz'altro<br />
una clausola di salvaguardia per l'autonomia delle scuole nei confronti della<br />
legislazione concorrente di Stato e Regioni.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
L'art. 25 del decreto legislativo 165 del 30 marzo 2001, con le modifiche<br />
apportate dalla legge 15 luglio 2002 n°145, nell'individuare le caratteristiche<br />
della qualifica dirigenziale dei capi d'istituto riafferma sostanzialmente quanto<br />
stabilito nei precedenti decreti.<br />
È necessario, però, cercare una linea di coerenza nello svolgimento delle<br />
funzioni di un dirigente scol<strong>as</strong>tico, responsabile dei risultati del servizio in una<br />
scuola che è “espressione di autonomia funzionale”. Alla luce di questo <strong>as</strong>sunto<br />
ritengo che la funzione dirigenziale prospetti nuovissime finalità nell'azione e<br />
nella responsabilità con uno spazio di intervento vissuto da ogni scuola in<br />
variegata dimensione individuale e collegiale, allo scopo di rendere<br />
nell'istruzione un servizio di pregevole profilo e di alta qualità.<br />
n. 4 Il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico in Europa: modalità di leadership e<br />
competenze<br />
I) La scuola, come organizzazione, deve essere orientata allo sviluppo, non già<br />
alla sopravvivenza.<br />
Uno strumento di tale sviluppo è l'autonomia, ormai valore di rango<br />
costituzionale. Sviluppare significa innovare. L'innovazione ingloba<br />
tr<strong>as</strong>formazione e cambiamento in funzione del miglioramento. Le innovazioni,<br />
anche se inizialmente possono disorientare taluni operatori fino a determinare<br />
in loro anche atteggiamenti di resistenza, costituiscono in ogni c<strong>as</strong>o positivi<br />
elementi di crescita. Esse postulano l'esigenza di un leader, con riferimento al<br />
ruolo, e di una leadership, con riferimento alla funzione.<br />
La “leadership collaborativa” (H. Telford 1996), ovvero la condivisione di<br />
finalità da parte di singoli attori tenuti insieme da una salda collaborazione, è<br />
quel valore aggiunto che porta al di là del semplice coordinamento. Leadership<br />
collaborativa significa lavorare in gruppo, anzi con gruppalità diffusa.<br />
In tale ottica è fondamentale il contesto. È necessario, a tale riguardo,<br />
ridisegnare a livello normativo gli OO.CC., perché la performance della<br />
leadership collaborativa possa coniugarsi con la cultura della progettualità, al<br />
fine di implementare la caratura <strong>formativa</strong> dell'apprendimento organizzativo<br />
La leadership collaborativa, che deve saper anche affrontare l'incerto,<br />
ricorrendo al problem solving, esprime la capacità di una organizzazione di<br />
progettare il proprio futuro, sostenendo i processi significativi delle innovazioni<br />
in ottica mirata. Essa rappresenta una forma di relazionalità efficace tra leader<br />
e follower.<br />
La leadership collaborativa si distingue dal management. Il management<br />
ricerca soluzioni in esperienze pregresse; la leadership collaborativa esplora<br />
nuovi possibili itinerari. Il management è paradigmatico, la leadership<br />
collaborativa esce dal paradigma per nuove frontiere. Il management utilizza le<br />
persone nell'ottica del “fare”; la leadership collaborativa valorizza la creatività e<br />
la fant<strong>as</strong>ia delle risorse umane.<br />
Sul <strong>piano</strong> normativo il leader è “educazionale”. Con educazionale (E.<br />
Damiano) intendiamo riferirci all'indotto costituito dall'ambiente scol<strong>as</strong>tico e<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
29
Cap. 1<br />
30<br />
dal clima sociale, al di là dell'effetto educativo immediato dell'insegnamento.<br />
La funzione dirigente nella scuola viene caratterizzata da connotazioni<br />
sistemiche, dal percepire la complessità dell'insieme e dalla capacità di<br />
sciogliere la complessità con una rete di legami interni tra le varie componenti<br />
dell'<strong>Istituto</strong>.<br />
Il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico deve, quindi, esercitare anche la leadership<br />
educativa per guidare il gruppo degli operatori scol<strong>as</strong>tici sulla b<strong>as</strong>e di finalità,<br />
di valori, di criteri condivisi.<br />
Il leader nell'ambito dell'autonomia “funzionale” deve al tempo stesso<br />
promuovere e sviluppare le attività con riferimento al diritto di apprendimento<br />
dell'allievo, alla libertà di scelta educativa dell'allievo nel rispetto della libertà di<br />
insegnamento dei docenti.<br />
Il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico deve gestire una leadership efficace, che deve<br />
connotarsi come collaborativa, come educativa, come educazionale.<br />
Poiché nella scuola i momenti decisionali emergono dal contesto di più<br />
componenti organizzative, il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico deve attivare le strategie che<br />
caratterizzano il leader. Ascoltare, animare gruppi di lavoro, valorizzare le<br />
risorse, motivare gli operatori restano le connotazioni più intrinseche per chi<br />
dirige il servizio erogato da una “burocrazia professionale” (Henry Mintzberg).<br />
Tale <strong>as</strong>sunto è pienamente condiviso dagli esperti in organizzazione e si<br />
ritrova al fondo di tutte le prospettate connotazioni di leadership, come il<br />
modello tr<strong>as</strong>formazionale (H. Telford) o quello accondiscendente (D. Conley, P.<br />
Goldman), che negli anni novanta hanno alimentato un ampio e produttivo<br />
dibattito nel mondo della scuola.<br />
II) La comunicazione si prospetta come risorsa fondamentale e strategica<br />
per la leadership efficace.<br />
“Comunicare è organizzare”. “Comunicare significa diffondere i valori<br />
dell'organizzazione”.<br />
Il tipo di comunicazione dovrà essere in ogni c<strong>as</strong>o coinvolgente, del tipo<br />
tr<strong>as</strong>versale o del tipo botton-up. Sarà top-down negli eliminabili momenti<br />
burocratici (circolare, affissione all'albo)<br />
Le notizie attese, che sviluppano il senso dell'appartenenza, la coesione, il<br />
sensemaking, che indirizzano ed orientano, vengono date direttamente al fine<br />
conclamato di creare entusi<strong>as</strong>mo.<br />
Le notizie utili, che supportano l'organizzazione nel raggiungere obiettivi e<br />
finalità, vengono diramate dal D.S., in un primo tempo, tra i componenti del<br />
proprio staff e poi diffuse all'interno di piccoli gruppi per una successiva<br />
collegiale discussione. Tale tipologia di informazione cura l'efficacia delle azioni,<br />
rappresenta una forma “discreta” di ulteriore conoscenza dei componenti<br />
della comunità scol<strong>as</strong>tica, contribuisce a diffondere l'innovazione (riforma,<br />
sperimentazione).<br />
Il sito web dell'istituto e la e-mail consentono di comunicare senza soluzioni<br />
di continuità. La e-mail rende possibile anche un rapporto personalizzato.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
III) Possiamo pacificamente affermare che il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico, capace di<br />
cogliere l'essenza del p<strong>as</strong>saggio “dal potere di posizione” (headship) al “potere<br />
di relazione” (leadership), si colloca in un ottica europea ed internazionale.<br />
Gestire la scuola in Italia e in Europa alla luce delle domande legittime che la<br />
società richiede postula l'esigenza di denominatori comuni alle figure del<br />
Dirigente Scol<strong>as</strong>tico, del “Proviseur”, del “Director”, del “Headteacher”, del<br />
“Rehtorit”.<br />
In Francia il “Proviseur”, che appartiene ai quadri dirigenziali<br />
dell'amministrazione statale, può accedere al ruolo dopo 5 anni di<br />
insegnamento per concorso o attraverso una lista di attitudini che sottendono<br />
10 anni di servizio ed esercizio di funzioni direttive per venti mesi negli ultimi<br />
cinque anni di carriera. Ricevuta la nomina a “stagiaire”, viene nominato<br />
ufficialmente al termine dello stage.<br />
Rappresenta lo Stato nella scuola, organizza l'istituto, il cui budget gestisce<br />
sulla b<strong>as</strong>e della delibera del Consiglio di amministrazione, valorizza le risorse<br />
umane. E' soggetto a valutazione.<br />
In Inghilterra l'Headteacher viene selezionato dalla School Governing Body,<br />
con il quale condivide le responsabilità didattiche, finanziarie, amministrative.<br />
Ha come datore di lavoro le Local Educational Authority (LEA). E' soggetto a<br />
valutazione.<br />
In Spagna il Director, democraticamente eletto dal Consejo escolar, è<br />
prioritariamente leader più che dirigente. Viene eletto sulla b<strong>as</strong>e di un <strong>piano</strong> di<br />
attività e dura in carica quattro anni. La carica è rinnovabile fino a tre volte<br />
consecutive. Il Director è l'unico responsabile delle questioni amministrative,<br />
finanziarie, didattiche. Presenta la proposta di bilancio al Consejo escolar. Il<br />
reclutamento per elezione, ovviamente, non contempla alcuna valutazione.<br />
In Finlandia i “Rethorit” vengono reclutati dalla municipalità, dalle cui<br />
dimensioni, unitamente al tipo di scuola, dipendono le loro competenze e le<br />
loro sfere di azione. La valutazione della municipalità accompagna le nomine a<br />
tempo determinato.<br />
Con il D.P.R. 275/99, con l'art. 117, comma 2, della Costituzione e con l'art. 25<br />
del Decreto legislativo 165/2001 ci collochiamo in prospettiva europea per<br />
quanto attiene l'autonomia della scuola e la figura del Dirigente scol<strong>as</strong>tico.<br />
Il miglioramento volto a creare valore, la centralità del curriculum<br />
nell'organizzazione scol<strong>as</strong>tica, la valorizzazione delle risorse umane,<br />
l'orientamento a medio e breve termine, lo sviluppo di canali di informazione e<br />
di scambio, la costituzione di reti volte ad affrontare i problemi della<br />
complessità, il confronto per un deciso “benchmarking” o per la ricerca delle<br />
“best pratices” sono tematiche comuni alle scuole della Unione Europea, che<br />
insieme l'O.C.S.E., svolge a tale riguardo un'intensa attività.<br />
Proprio sul <strong>piano</strong> della gestione della leadership il Dirigente scol<strong>as</strong>tico italiano<br />
trova privilegiata occ<strong>as</strong>ione di confronto con i colleghi europei.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
31
Cap. 1<br />
32<br />
n. 5 - La qualità: un’idea che avanza<br />
Pietra miliare nella storia recente della scuola italiana è costituita dalla<br />
conferenza nazionale del 1990, ministro della P.I. Sergio Mattarella.<br />
Tale conferenza ha individuato nell'autonomia scol<strong>as</strong>tica e nella valutazione<br />
del sistema scol<strong>as</strong>tico le due linee strategiche di sviluppo per la scuola.<br />
L'autonomia è andata a regime con il primo settembre 2000 sul <strong>piano</strong><br />
giuridico.<br />
Il sistema di valutazione non è andato oltre la sperimentazione.<br />
Tra il Ministro della pubblica istruzione e la Confindustria, tra il 1990 e<br />
il1997, si sono intessuti anni di significativa collaborazione . E' stato stipulato un<br />
primo protocollo d'intesa il 18 Luglio 1990 con validità triennale ed un<br />
secondo protocollo viene sottoscritto nell'aprile 1994 sempre con validità<br />
triennale.<br />
Obiettivi dichiarati:<br />
- fare uscire la scuola dalla propria referenzialità;<br />
- far conoscere alle imprese le potenzialità della scuola in termini di<br />
conoscenza, capacità, competenza;<br />
- sviluppare nella scuola, “impresa del sapere”, la consapevolezza che<br />
l'impresa rappresenta l'area in cui si valorizzano i saperi;<br />
- valorizzare la cultura manageriale al fine di elevare la qualità dei servizi<br />
scol<strong>as</strong>tici.<br />
Un terzo protocollo d'intesa è stato firmato il 16 marzo 1998.<br />
Sono state individuate aree di interesse privatistico nella formazione del<br />
personale, nei modelli di organizzazione, nella cultura della qualità,<br />
nell'innovazione dei curriculi e delle tecnologie didattiche.<br />
Sulla b<strong>as</strong>e dei protocolli citati circa 500 scuole negli anni '90 hanno<br />
sperimentato percorsi di qualità.<br />
n. 6 - Autoanalisi/Autovalutazione: l’esperienza del progetto F.A.R.O.<br />
I - L'I.T.I.S. “Fermi” di Giarre fa parte della rete F.A.R.O. (Formazione,<br />
Autoanalisi, Ricerca, Output), una rete regionale di centotrenta scuole,<br />
coordinata da un comitato tecnico, responsabile l’Ispettore del Ministero della<br />
Pubblica Istruzione, dott. Seb<strong>as</strong>tiano Pulvirenti.<br />
Il F.A.R.O. offre un percorso di autoanalisi/autovalutazione per una<br />
prospettiva di miglioramento. Amministrare la scuola dell'autonomia postula<br />
procedure di governo, di controllo e di verifica. È importante individuare in tale<br />
attività i punti di forza e i punti di problematicità e di debolezza. È necessario<br />
comprendere come le varie componenti della comunità scol<strong>as</strong>tica<br />
percepiscano la qualità dei servizi erogati dall'<strong>Istituto</strong>. Solo avendo contezza di<br />
tali percezioni è possibile intervenire sul sistema per scioglierne la complessità.<br />
Le prime esperienze di valutazione della qualità della scuola si sono<br />
realizzate nei paesi del mondo anglos<strong>as</strong>sone con l'esame delle quantità delle<br />
risorse impegnate, umane ed economiche. Tali elementi certamente suscettibili<br />
di misurazione consentivano facili confronti.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
In seguito l'<strong>as</strong>se della ricerca si è spostato sul rapporto tra risorse impegnate<br />
e risultati formativi conseguiti nei profili in uscita. Si è in tal modo cercato di<br />
stabilire nessi e correlazioni tra le variabili di input e quelle di output.<br />
Successivamente da tali modelli di analisi è emersa la necessità di indagare “sui<br />
processi di tr<strong>as</strong>formazione”. D'altra parte è impossibile nella scuola non tenere<br />
conto della dinamica dei fenomeni educativi. Si radica, anche, la consapevolezza<br />
che la scuola non possa essere considerata una “turris eburnea”, ma che sia una<br />
struttura la quale fisiologicamente interagisce con il contesto socio-economico<br />
del territorio.<br />
In Gran Bretagna il Rapporto Coleman nel 1966 già aveva messo in rilievo<br />
come la scuola avesse una scarsa influenza sugli esiti di apprendimento dei<br />
giovani, e conseguentemente, gioc<strong>as</strong>se un chiaro ruolo di riproduzione e di<br />
legittimazione delle disuguaglianze socioculturali.<br />
Negli U.S.A. e in Gran Bretagna nel corso degli anni '70 si sono esplorati<br />
sistematicamente i fattori di qualità con il movimento denominato “effective<br />
schools”.<br />
Cominciano ad essere elaborati modelli di indicatori di qualità. Daniel<br />
Stufflebeam nel 1971 individua quattro momenti decisionali nella stesura di un<br />
progetto educativo: enucleazioni delle finalità, analisi delle risorse umane e<br />
materiali, f<strong>as</strong>e di implementazione e di verifica, conclusione.<br />
A ci<strong>as</strong>cuno di tali momenti corrisponde un tipo di approccio valutativo<br />
nell'ordine:<br />
- Context evaluation per individuare i punti di forza e di criticità del contesto.<br />
- Input evaluation per enucleare le scelte procedurali.<br />
- Process evaluation per controllare lo sviluppo del programma in relazione<br />
alle scelte iniziali.<br />
- Product evaluation per analizzare gli esiti del programma .<br />
Il CIPP model (Context, Input, Process, Product) fornisce una b<strong>as</strong>e<br />
concettuale ai fini della valutazione di una scuola.<br />
Su tali premesse Jaap Scheerens, professore di Organizzazione e<br />
Management dell'Educazione presso l'Università di Twent (Olanda) propone un<br />
modello integrato di fattori prioritari per l' efficacia scol<strong>as</strong>tica.<br />
Per quanto riguarda la f<strong>as</strong>e dell' “Input” si focalizzano le esperienze pregresse<br />
dei docenti, la capacità di intervento delle famiglie, le spese preventivate per<br />
ci<strong>as</strong>cun allievo.<br />
Nell'ambito del “Contesto” vengono evidenziati gli stimoli offerti per il<br />
miglioramento dell'Offerta Formativa dalla committenza territoriale, la<br />
fruizione dell'educazionale sul territorio, i parametri descrittivi della scuola, la<br />
composizione della popolazione scol<strong>as</strong>tica, l'ubicazione della scuola. Nella f<strong>as</strong>e<br />
dei “Processi” Scheerens distingue tra il livello di scuola e il livello di cl<strong>as</strong>se.<br />
Livello di scuola<br />
- Strategie orientate verso le forme più elevate di rendimento<br />
- Direzione pedagogica<br />
- Consenso, pianificazione cogestita con i docenti<br />
- Qualità dei contenuti e tempi di studio<br />
- Ordine e disciplina<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
33
Cap. 1<br />
34<br />
Livello di cl<strong>as</strong>se<br />
- Tempo dedicato allo studio: tempo scuola e studio personale (compresi i<br />
compiti a c<strong>as</strong>a)<br />
- Insegnamento strutturato<br />
- Opportunità di apprendimento<br />
- Aspettative di progresso degli alunni<br />
- Costante valutazione e costante monitoraggio del progresso degli alunni<br />
- Consolidamento degli apprendimenti<br />
Pare opportuno che si possano enucleare per l'indagine le seguenti aree:<br />
clima, collegialità e qualità dell'organizzazione per il livello di scuola, processo<br />
insegnamento/apprendimento per il livello di cl<strong>as</strong>se.<br />
Per quanto riguarda la f<strong>as</strong>e dell’“Output” gli indicatori non possono non<br />
riferirsi che ai risultati conseguiti dagli allievi.<br />
Chiaramente tra le variegate categorie indagate e i fattori di identità della<br />
Scuola non esistono relazioni di tipo causale.<br />
L'indagine è descrittiva del funzionamento della Scuola e non offre<br />
parametri interpretativi dei canoni di organizzazione, che mirano all' efficienza<br />
e all'efficacia.<br />
Strumenti dell'autoanalisi sono i questionari, che vengono somministrati ai<br />
genitori degli allievi delle prime e penultime cl<strong>as</strong>si, agli allievi del terzo anno, ai<br />
docenti, al personale A.T.A.<br />
Tramite la rielaborazione informatica dei dati riportati sui questionari si<br />
elabora il Rapporto d'<strong>Istituto</strong>. Sui questionari somministrati in tutte le scuole<br />
del progetto si costruisce il Rapporto di Rete.<br />
Dal confronto tra il Rapporto di Rete e il Rapporto d'<strong>Istituto</strong> emergono i<br />
punti forti e i punti deboli dell'organizzazione scol<strong>as</strong>tica.<br />
Al fine di potenziare i “punti forti” e di ridurre il numero di “punti deboli”<br />
nell'organizzazione l'<strong>Istituto</strong> focalizza le azioni di miglioramento.<br />
In margine al percorso di autoanalisi / autovalutazione il “Fermi” ha<br />
proposto un'indagine sull'outcome per gli istituti secondari di secondo grado<br />
che partecipano al progetto F.A.R.O. Si vuole sostanzialmente monitorare la<br />
“riuscita” dei diplomati nell'arco di un triennio (Cfr. Piero Romei – Autonomia<br />
e Progettualità – La Nuova Italia – 1995 – pagine 36,52,55).<br />
II - Il progetto F.A.R.O. a partire dal corrente anno scol<strong>as</strong>tico avrà un nuovo<br />
<strong>as</strong>setto sulla b<strong>as</strong>e del modello europeo di autodiagnosi, il “Common<br />
Assessment Framework” (C.A.F.), che è stato enucleato nel corso della<br />
Seconda Conferenza sulla Qualità per le Pubbliche Amministrazioni, tenut<strong>as</strong>i a<br />
Copenaghen nell'ottobre 2002.<br />
La conoscenza del C.A.F. è stata promossa dalla Presidenza Italiana della U.E.<br />
nel novembre 2003 a Roma e, successivamente, con il progetto “Percorsi di<br />
qualità”, avviato dal Dipartimento della Finanza Pubblica e gestito dal FORMEZ.<br />
Una prima versione pilota del C.A.F. fu presentata nel corso della Prima<br />
Conferenza Europea sulla qualità tenut<strong>as</strong>i a maggio 2000 a Lisbona.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
La più recente versione del C.A.F. è stata elaborata da Innovative Public Service<br />
Group (IPSG).<br />
Il C.A.F., che si configura come tecnica di Quality Management, ha una struttura<br />
a nove box ci<strong>as</strong>cuno, dei quali focalizza gli <strong>as</strong>petti di un'organizzazione.<br />
Leadership<br />
FATTORI ABILITANTI RISULTATI<br />
Gestione Risorse<br />
Umane<br />
Strategia e<br />
pianificazione<br />
Partnership e<br />
risorse<br />
Gestione dei<br />
processi e del<br />
cambiamento<br />
Risultati relativi al<br />
personale<br />
Risultati relativi al<br />
cliente/cittadino<br />
Risultati relativi<br />
all’impatto sulla<br />
società<br />
INNOVAZIONE E APPRENDIMENTO<br />
Criteri relativi al primo box<br />
1) Focalizzare “vision” e “mission”<br />
2) Collazionare obiettivi sperati e risultati conseguiti<br />
3) Motivare tutto il personale<br />
4) Raccordare l'organizzazione con le Istituzioni<br />
Criteri relativi al secondo box<br />
1) Raccordarsi con gli stakeholder<br />
2) Ottimizzare le risorse disponibili<br />
3) Implementare le strategie politiche<br />
4) Puntare sull'innovazione<br />
Criteri relativi al terzo box<br />
1) Potenziare le risorse umane<br />
2) Valorizzare le competenze del personale<br />
3) Coinvolgere il personale nell'empowerment<br />
Criteri relativi al quarto box<br />
1) Implementare le relazioni con i partner strategici<br />
2) Implementare le relazioni con gli utenti<br />
3) Gestire le risorse finanziarie, tecnologiche e infr<strong>as</strong>trutturali in<br />
funzione di vision e mission<br />
Criteri relativi al quinto box<br />
1) Focalizzare i processi chiave<br />
2) Erogare servizi orientativi all'utente<br />
Criteri relativi al sesto box<br />
1) Misurare la soddisfazione dell'utente<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Risultati<br />
delle<br />
perfomance<br />
chiave<br />
Cap. 1<br />
35
Cap. 1<br />
36<br />
Criteri relativi al settimo box<br />
1) Misurare la soddisfazione e la motivazione del personale<br />
Criteri relativi all'ottavo box<br />
1) Valutare i risultati sociali nel giudizio degli stakeholder<br />
2) Scambiare informazioni con altri soggetti sul territorio<br />
Criteri relativi al nono box<br />
1) Misurare output e outcome<br />
2) Valutare risultati gestionali e finanziari<br />
Il Progetto F.A.R.O. farà riferimento ad una versione del C.A.F. caratterizzata<br />
da un'opportuna “curvatura” nel rispetto delle connotazioni della scuola. Tale<br />
versione si deve ai Dirigenti Tecnici del Ministero della Pubblica Istruzione Dino<br />
Cristianini, Fabio Di Michele, Paolo Scapinello.<br />
III - Notiamo con soddisfazione che la problematica sull'outcome trova<br />
naturale collocazione nel C.A.F. model.<br />
Dopo aver conseguito il diploma i giovani o accedono a corsi universitari o si<br />
avviano ad una carriera di lavoro dipendente o intraprendono la strada<br />
dell'imprenditorialità. Si rileva con immediatezza come non sia possibile nel<br />
tempo seguire ogni diplomato. Obbligata, allora, la scelta di individuare un<br />
campione statisticamente rappresentativo dell'intera popolazione dei<br />
diplomati.<br />
A tal proposito la popolazione si cl<strong>as</strong>sifica in sotto-popolazioni rispetto a due<br />
caratteri statistici: “specializzazione o indirizzo” e “voto conseguito all'esame di<br />
stato”.<br />
Si conviene di adottare il metodo del campionamento stratificato non<br />
proporzionale allo scopo di riuscire a seguire anche caratteri statistici “piccoli”,<br />
ma interessanti, come, ad esempio, il c<strong>as</strong>o dei “cento”.<br />
Più esattamente si compiono i seguenti p<strong>as</strong>si:<br />
- La popolazione è suddivisa in sotto-popolazioni, sulla b<strong>as</strong>e delle<br />
specializzazioni L, M, N, ... (es. elettrotecnica, meccanica, informatica, P.N.I.,<br />
linguistico Brocca, socio-psico-pedagogico, etc, etc,<br />
- Ci<strong>as</strong>cuna sottopopolazione è suddivisa in cinque strati: sufficiente (60/75),<br />
discreto (76/85), buono (86/95), ottimo (96/99), eccellente (100).<br />
- Chiaramente si individua ogni strato in maniera tale che all'interno di esso<br />
la variabilità, rispetto al carattere “voto conseguito all'esame di stato”, sia<br />
non superiore a quindici. Conseguentemente è possibile rappresentare<br />
ogni strato con un campione c<strong>as</strong>uale di dimensione minima.<br />
ESEMPIO di popolazione<br />
Specializzazione Frequenza<br />
Specializzazione L<br />
Specializzazione M<br />
Specializzazione N<br />
TOTALE<br />
20<br />
60<br />
70<br />
150<br />
Frequenza<br />
relativa<br />
0,13<br />
0,4<br />
0,47<br />
1<br />
Frequenza<br />
percentuale<br />
13<br />
40<br />
47<br />
100<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Cl<strong>as</strong>si di voti Frequenza<br />
Frequenza<br />
relativa<br />
Frequenza<br />
percentuale<br />
Voto tra 60 e 75 84<br />
0,56 56<br />
Voto tra 76 e 85 21 0,14 14<br />
Voto tra 86 e 95 27<br />
0,18<br />
18<br />
Voto tra 96 e 99 12<br />
0,08<br />
8<br />
Voto 100<br />
6<br />
0,04<br />
4<br />
TOTALE 150<br />
1<br />
100<br />
SPECIALIZZAZIONE L<br />
Cl<strong>as</strong>si di voti Frequenza<br />
Frequenza<br />
relativa<br />
Frequenza<br />
percentuale<br />
Voto tra 60 e 75 11<br />
0,55 55<br />
Voto tra 76 e 85 4 0,20 20<br />
Voto tra 86 e 95 2<br />
0,10<br />
10<br />
Voto tra 96 e 99 2<br />
0,10<br />
10<br />
Voto 100<br />
1<br />
0,05<br />
5<br />
TOTALE 20<br />
1<br />
100<br />
SPECIALIZZAZIONE M<br />
Cl<strong>as</strong>si di voti Frequenza<br />
Frequenza<br />
relativa<br />
Frequenza<br />
percentuale<br />
Voto tra 60 e 75 35<br />
0,58 58,33<br />
Voto tra 76 e 85 5 0,08 8,33<br />
Voto tra 86 e 95 10<br />
0,17<br />
16,67<br />
Voto tra 96 e 99 7<br />
0,12<br />
11,67<br />
Voto 100<br />
3<br />
0,05<br />
5<br />
TOTALE 60<br />
1<br />
100<br />
SPECIALIZZAZIONE N<br />
Cl<strong>as</strong>si di voti Frequenza<br />
Frequenza<br />
relativa<br />
Frequenza<br />
percentuale<br />
Voto tra 60 e 75 38<br />
0,54 54,29<br />
Voto tra 76 e 85 12 0,17 17,14<br />
Voto tra 86 e 95 15<br />
0,21<br />
21,43<br />
Voto tra 96 e 99 3<br />
0,04<br />
4,29<br />
Voto 100<br />
2<br />
0,03<br />
2,86<br />
TOTALE 70<br />
1<br />
100<br />
Sulla b<strong>as</strong>e della distribuzione delle frequenze inerenti il carattere “indirizzo” o<br />
“specializzazione” è possibile stimare la dimensione minima del campione, che<br />
risulta somma della dimensione minima dei tre campioni che saranno estratti<br />
dalle sottopopolazioni. Si propone di estrarre, senza reintroduzione, un elemento<br />
da ogni strato della sottopopolazione L, due elementi da ogni strato della<br />
sottopopolazione M, due elementi da ogni strato della sottopopolazione N.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
37
Cap. 1<br />
38<br />
Pertanto, il campione avrà la dimensione venticinque, estraendo cinque<br />
elementi dalla sottopopolazione L, dieci elementi dalla sottopopolazione M,<br />
dieci elementi dalla sottopopolazione N.<br />
n. 7 - La qualità nella “norma”: da ISO 8402 a Vision 2000<br />
La prima versione di norme ISO (ISO 8402) venne redatta nel 1987 sulla b<strong>as</strong>e<br />
delle richieste delle realtà produttive di poter disporre di una normativa<br />
condivisa con la quale mettere ordine nei rapporti contrattuali tra le imprese e<br />
tra queste e le amministrazioni.<br />
Venne considerata qualità la conformità di un prodotto a determinati<br />
requisiti stabiliti preventivamente.<br />
Certificare la qualità significava accertare la capacità dell'impresa di produrre<br />
conformemente ai requisiti richiesti. In quest'ottica restano sostanzialmente<br />
fuori dai controlli i processi di organizzazione.<br />
La seconda stesura (ISO 9000) viene redatta nel 1994 dal Comitato tecnico<br />
ISO/TC 176 insediato nel 1990.Tale stesura non focalizza solo la qualità del<br />
prodotto finito, ma mette in relazione il prodotto in uscita con i processi<br />
funzionali alla produzione.<br />
Il 15 dicembre del 2000 prende corpo Vision 2000, la terza generazione di<br />
norme, sempre a cura dello stesso Comitato .<br />
Vision 2000 propone la qualità come continuo miglioramento della struttura<br />
produttiva in relazione alle esigenze del cliente.Certificare la qualità significa<br />
verificare la possibilità per l'impresa di controllare tutte le f<strong>as</strong>i della produzione.<br />
Controllo pensato in itinere:qualità come sistema documentato di gestione;<br />
non già un sistema di documenti da esaminare alla fine di un ciclo.<br />
Il ricercato miglioramento dell'organizzazione postula l'esigenza di<br />
valorizzare la “ruota di Deming” (o ciclo PDCA), gli strumenti<br />
dell'organizzazione manageriale al fine di essere più competitivi.<br />
Al “Fermi” opera da quattro anni il Gruppo della Qualità. Tale Gruppo<br />
quest’anno è costituito dal Dirigente Scol<strong>as</strong>tico, dai docenti Francesco<br />
Alparone, Carmelo Di Grazia, Biagia Finocchiaro, Nunziatina Giusa, Giovanni<br />
Gulisano, Giovanna La Spina, Carmela Raciti.<br />
Il “Fermi”, sulla b<strong>as</strong>e di un corso di preparazione tenuto dalla Galli Consulting<br />
S.r.l. – Organizzazione d'impresa e sviluppo sistemi di qualità – con sede in<br />
Catania, ha elaborato il “Manuale della Qualità” per le attività extra-curriculari<br />
sulla b<strong>as</strong>e del quale, per tali attività, è stato certificato da Certiquality S.r.l. –<br />
<strong>Istituto</strong> di certificazione della qualità – con sede in Milano, che aderisce al<br />
Sincert.<br />
Il “Fermi” si prepara alla certificazione sul curricolare. A tale riguardo questo<br />
anno il Gruppo della Qualità e i docenti funzioni strumentali per la realizzazione<br />
del POF seguiranno un corso di aggiornamento per implementare il “Manuale<br />
della Qualità”.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
LA CERTIFICAZIONE CONSEGUITA<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
39
Cap. 1<br />
40<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
n.8 - Il Sistema Nazionale di Valutazione <strong>2008</strong><br />
Il “Fermi” di Giarre aderisce al “Sistema Nazionale di Valutazione <strong>2008</strong>”,<br />
cioè all'attività di valutazione delle scuole secondarie di secondo grado<br />
relativamente a studenti delle cl<strong>as</strong>si seconde e quinte.<br />
Il S.N.V. costituisce strumento validissimo di verifica sulla funzione docente<br />
espletata e preziosa occ<strong>as</strong>ione di autodiagnosi per migliorare l'efficacia<br />
nell'azione didattica ed educativa.<br />
L'azione di valutazione per le scuole meridionali risulta essenziale per alzare<br />
il livelli di apprendimento nella prospettiva, anche, di valorizzazione dei Fondi<br />
dell'Unità Europea tramite il P.O.N. Programmazione fondi strutturali<br />
2007/2013 “Competenze per lo sviluppo”.<br />
La partecipazione al “Sistema Nazionale di Valutazione <strong>2008</strong>” comporta<br />
naturalmente l'adesione alle indagini internazionali, prime tra tutte quella<br />
OCSE-PISA (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico -<br />
Programme for international student <strong>as</strong>sessment).<br />
Fondamentale si appalesa la valutazione del sistema tramite l'apposito<br />
questionario, somministrato al Dirigente scol<strong>as</strong>tico. Il questionario di sistema,<br />
che si articola in quattro sezioni, il contesto, l'Istituzione scol<strong>as</strong>tica, il personale,<br />
gli alunni, innesca utili procedimenti di autoanalisi e agevola la valorizzazione di<br />
competenze ed abilità emerse e focalizzate.<br />
La compilazione del questionario di sistema è condizione necessaria per il<br />
successivo inoltro della Scheda di Autodiagnosi, preliminare indispensabile per<br />
accedere al finanziamento del Piano integrato delle attività nell’ambito del<br />
P.O.N. 2007/2013.<br />
La rilevazione sugli apprendimenti sarà campionaria. Riguarderà gli<br />
insegnamenti di italiano, di matematica e di scienze. Interesserà gli studenti<br />
delle cl<strong>as</strong>si seconde e quinte. Le prove saranno somministrate tramite<br />
rilevatori esterni.<br />
Il progetto sarà coordinato dai docenti Biagia Finocchiaro, Giovanni<br />
Gulisano, Carmela Raciti.<br />
IL CORSO SERALE<br />
Nella nostra società, che si tr<strong>as</strong>forma e si evolve con ritmi freneticamente<br />
crescenti, è molto importante focalizzare l'attenzione sulla “seconda<br />
opportunità” al fine di dare la possibilità agli adulti d'imparare ancora e di<br />
migliorarsi lungo tutto l'arco della vita (lifelong learning). Il corso serale è<br />
frequentato da adulti, non occupati o lavoratori autonomi o dipendenti, che<br />
vogliono riprendere gli studi abbandonati in anni precedenti. Si apre, anche, alla<br />
luce delle nuove disposizioni sull'obbligo scol<strong>as</strong>tico di cui al D.M. n.139 del 22<br />
agosto 2007, ai giovani che hanno superato l'età di 16 anni e che si sono avviati<br />
ad una esperienza di lavoro, interrompendo il tradizionale corso di studi.<br />
Il corso serale permette la riqualificazione professionale in un mondo<br />
tecnologico nel quale le competenze devono essere continuamente<br />
aggiornate. Agevola, pure, lo sviluppo di una professionalità più alta per la<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
41
Cap. 1<br />
42<br />
formazione di quanti ricoprono ruoli intermedi e che non sono più supportati<br />
dall'istruzione di b<strong>as</strong>e nell'implementazione delle loro competenze.<br />
Al “Fermi” di Giarre il corso serale ha lontane origini. E' stato attivato per la<br />
prima volta nell'anno scol<strong>as</strong>tico 1970/1971. Nel tempo è stato possibile<br />
costituire specifiche competenze e spiccate professionalità.<br />
Il carico orario settimanale, sia al biennio che al triennio, viene ridotto<br />
significativamente da 36 ore a 28 ore.<br />
Il corso serale ha un ampio bacino d'utenza: al comprensorio Ionico – Etneo<br />
si aggiungono i comuni di Giardini-Naxos, a nord, e di Acireale, a sud.<br />
Le lezioni hanno luogo dal lunedì al venerdì, dalle ore 18.45.<br />
N.B. tra ( ) le ore di Laboratorio<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
DOCENTI DEL CORSO SERALE<br />
Cannella Alfio (Matematica) La Spina Giovanna (Inglese)<br />
Cardia Guglielmo (Elettrotecnica) Licciardello Seb<strong>as</strong>tiana (Inglese)<br />
Conti Francesca (Elettronica) Minnini Marcello (Elettrotecnica)<br />
Di Bartolo Mario (Diritto) Nicolosi Giovanni (Elettrotecnica)<br />
Di M<strong>as</strong>e Salvatore (Lab. Elettronica) Pennisi Annalisa (Lettere)<br />
Di Prima M<strong>as</strong>simo (Lab. Elettrotecnica) Perna Ignazio (Lab. Elettrotecnica)<br />
Fallico Francesca (Lettere) Sciuto Giuseppe (Meccanica)<br />
Grippaldi Salvatore (Elettronica)<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 1<br />
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Cap. 1<br />
44<br />
ORARIO CORSO SERALE<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 2<br />
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Cap. 2<br />
46<br />
STRUTTURE DELL'ISTITUTO<br />
Il progetto per la realizzazione della sede, commissionato<br />
dall’Amministrazione Provinciale di Catania, è stato approvato dagli organi<br />
competenti in data 26-10-89. I lavori sono stati appaltati all'I.T.E.R. Cooperativa<br />
Ravennate, che li ha completati nel 1992. Il manufatto edilizio, realizzato in<br />
cemento armato, risulta costituito da un <strong>piano</strong> terra, da un primo e da un<br />
secondo <strong>piano</strong>.<br />
Si articola in:<br />
- venticinque Aule; - laboratorio di Disegno ed<br />
- laboratorio di Fisica; Organizzazione Industriale;<br />
- laboratorio di Chimica; - laboratorio di Meccanica<br />
- laboratorio di Elettrotecnica; (CAD-CAM);<br />
- laboratorio di Sistemi Elettrici; - laboratorio di Tecnologia e Disegno;<br />
- laboratorio di Automazione; - aula multimediale;<br />
- laboratorio di Tecnologia Meccanica; - biblioteca;<br />
- laboratorio di Sistemi - aula magna;<br />
Automazione e Laboratorio - ufficio tecnico<br />
(sez. informatica); - sala docenti<br />
- laboratorio di Informatica; - due uffici di segreteria<br />
- laboratorio di Matematica; (amministrativa e didattica)<br />
- laboratorio di Scienze e Geografia; - direzione SGA<br />
- laboratorio di Elettronica; - presidenza<br />
- laboratorio Linguistico; - palestra<br />
- laboratorio di Tecnologia, Disegno - sala medica di primo soccorso<br />
e Progettazione; - sala bar.<br />
I Numeri del “Fermi”<br />
Numero Cl<strong>as</strong>si: 34 - Numero Alunni: 761 - Numero Docenti: 107<br />
Numero Assistenti Amministrativi: 9 - Numero Assistenti Tecnici: 10<br />
Numero Collaboratori Scol<strong>as</strong>tici: 16<br />
Aula Multimediale<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
ELENCO DOCENTI<br />
Aloisio P<strong>as</strong>quale - Chimica<br />
Alparone Francesco - Informatica<br />
Andò Lucio - Fisica<br />
Andronico Francesco - Matem. appl.<br />
Arena Vincenza - Religione<br />
Azzaro Luisa - Matematica<br />
Bella Pierluigi - Fisica<br />
Bentivegna Lorena - Diritto<br />
Bonaccorso Alfio - Elettrotecnica<br />
Bosco Seb<strong>as</strong>tiano - Meccanica<br />
Bricuglio Margaret - Elettronica<br />
Caltabiano Venera Anna - Lettere<br />
Cannella Alfio - Matematica C.S.<br />
Caramagno Antonino - Lab. Fisica<br />
Cardia Guglielmo - Elettronica C.S.<br />
Cavallaro Alfio - Meccanica<br />
Cavallaro Alfredo - Matematica<br />
Cavallaro Filippo - Ed. Fisica<br />
Cavallaro Vittoria - Lettere<br />
Chiarello Bruno - Fisica<br />
Cocuccio Giuseppe - Elettrotecnica<br />
Conti Francesca - Elettronica C.D. e C.S.<br />
Corsaro Maria Stella - Diritto<br />
Cristaldi Carmelo - Matematica<br />
Cristaldi Daniele - Lab. Mecc. Tecn.<br />
Cristaldi Sabina Nella - Informatica<br />
Cuppone Davide - Lab. Informatica<br />
Cusimano Nunzia - Informatica<br />
Di Bartolo Mario - Diritto C.D. e C.S.<br />
Di Bella Gabriella - Lettere<br />
Di Bella Ignazio - Lab. Mecc. Tecn.<br />
Di Benedetto Giuseppe - Elettronica<br />
Di Grazia Carmelo - Lab. Elettrotecn.<br />
Di Maggio Francesca - Scienze<br />
Di Maria Salvatore - Lab. Mecc. Tecn.<br />
Di M<strong>as</strong>e Salvatore - Lab. Elettronica C.D. e C.S.<br />
Di Mauro Leonarda - Informatica<br />
Di Prima M<strong>as</strong>simo - Lab. Elettrotecn. C.S.<br />
Di Savia Puglisi Francesco - Elettrotecn.<br />
Fallico Francesca - Lettere C.S.<br />
Filogamo Giovanni - Elettrotecnica<br />
Finocchiaro Biagia - Lettere<br />
Finocchiaro Giuseppe - Uff. <strong>Tecnico</strong><br />
Foti Carmelo - Matematica<br />
Foti Giuseppe - Scienze<br />
Giamaglia Maria - Lettere<br />
Giordano Giuseppe - Chimica<br />
Giusa Nunziatina - Lettere<br />
Gr<strong>as</strong>so Salvatore - Lab. Fisica<br />
Greco Adalgisa - Lettere<br />
Greco Caterina - Ed. Fisica<br />
Greco Salvatore - Lab. Elettrotecnica<br />
Grimaldi Benedetto - Fisica<br />
Grippaldi Salvatore Vito - Elettron. C.S.<br />
Gulisano Giovanni - Matematica<br />
Lampuri Carmelo - Lab. Mecc. Tecn.<br />
La Rosa Antonio - Elettrotecnica<br />
La Spina Giovanna - Inglese C.D. e C.S.<br />
Leonardi Seb<strong>as</strong>tiano - Ed. Fisica<br />
Leotta Alfio - Elettrotecnica<br />
Licciardello Seb<strong>as</strong>tiana - Inglese C.D. e C.S.<br />
Limone Seb<strong>as</strong>tiano - Sostegno<br />
Longo Giuseppe - Diritto<br />
Maccarrone Irene Laura - Lab. Inform.<br />
Mazzaglia Grazia - Lab. Chimica<br />
Messina Agatino Rosario - Lab. Inform.<br />
Milici Maria Giovanna - Religione<br />
Mininni Marcello - Elettrotecnica C.S.<br />
Miraglia Giuseppa - Inglese<br />
Musumeci Rosario - Matematica<br />
Musumeci Rita - Chimica<br />
Musumeci Santo - Tecnol. e Disegno<br />
Nicita Carmelo - Lab. Fisica<br />
Nicolosi Giovanni - Elettrotecnica C.S.<br />
Nucifora Giuseppe - Tecnol. e Disegno<br />
Panebianco Isidoro - Lab. Mecc. Tecn.<br />
Papotto Placido - Elettronica<br />
P<strong>as</strong>sarelli Onorato - Informatica<br />
Patanè Rosario Grazio - Lab. Elettrotec.<br />
Patti Maria Concetta - Religione<br />
Pennisi Annalisa - Lettere C.S.<br />
Pennisi Maria Grazia - Inglese<br />
Perna Ignazio - Lab. Elettrotecnica C.S.<br />
Pizzimenti Santa - Tecnol. e Disegno<br />
Privitera Caterina - Matematica<br />
Privitera Grazia - Matematica<br />
Pulvirenti Angelo - Lab. Elettronica<br />
Quattrocchi Maria - Matematica<br />
Raciti Carmela - Lettere<br />
Rapisarda Raimondo - Matematica<br />
Rodolico Angela - Lettere<br />
Ruggeri Armando - Informatica<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 2<br />
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Cap. 2<br />
48<br />
Russo Giuseppe - Meccanica Strazzeri Angelo - Lab. Chimica<br />
Russo Leonarda - Inglese Suman Anna Maria - Lettere<br />
Russo Patrizia - Matematica Torrisi Rosa - Religione<br />
Sciuto Giuseppe - Meccanica C.D. e C.S. Toscano Vincenzo - Sostegno<br />
Sciuto Orazio - Lab. Informatica Treffiletti Antonella - Lettere<br />
Scuderi Giuseppe - Tecnol. e Disegno Tropea Mario - Scienze<br />
Sinatra Maria - Lettere Zappalà Leonardo - Lab. Mecc. Tecnol.<br />
Strano Rosaria - Ed. Fisica<br />
ELENCO PERSONALE A.T.A.<br />
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ASSISTENTI TECNICI<br />
Catanzaro Maria Amoroso Antonino<br />
Cocuccio Maria Chillemi Vito Damiano<br />
Emmanuele Francesco La Spina Carmelo<br />
Iannitti Giovanni Marano Angelo<br />
Lazzaro Cesarina Petralia Placido<br />
Licciardello Giuseppa Pulvirenti Orazio<br />
Nicolosi Giuseppe Ragonese Alfredo<br />
Pennisi Seb<strong>as</strong>tiana Raiti Antonino<br />
Regalbuto Maria Grazia Sirna Daniele<br />
Zizzo Emidio<br />
Il signor Emmanuele Francesco ha stipulato contratto a tempo determinato come<br />
insegnante tecnico pratico. Viene sostituito dalla signora Paola D’Urso.<br />
COLLABORATORI SCOLASTICI<br />
Bonaccorso Franco Pulvirenti Palma<br />
Calì Alfio Raineri Grazia<br />
Calì Camillo Schilirò Giuseppe<br />
Calì Giuseppe Schinocca Giuseppa Lucia<br />
Cantarella Alfio Sorbello Grazia<br />
Caruso Salvatore Strano Angela<br />
C<strong>as</strong>ella Rosa Tomarchio Salvatore<br />
Catalano Vita Toscano Seb<strong>as</strong>tiana<br />
I collaboratori scol<strong>as</strong>tici Bonaccorso Franco, Pulvirenti Palma, Raineri Grazia hanno stipulato<br />
contratto a tempo determinato fino a termine delle attività didattiche come <strong>as</strong>sistenti tecnici.<br />
Sono stati sostituiti da Aiello Emilio, Cardillo Filippa e Stagnitta Lucia.<br />
CONSIGLIO DI ISTITUTO<br />
Dirigente Scol<strong>as</strong>tico: prof. Giuseppe D'Urso<br />
Componente Docenti: Cavallaro Alfio, Chiarello Bruno, Cuppone Davide, Finocchiaro<br />
Biagia, Gulisano Giovanni, La Spina Giovanna, Musumeci Santo, Russo Patrizia<br />
Componente Genitori: Di Bella Giuseppa Lucia, Leotta Carmela (Vice<br />
Presidente), Pennisi Salvatore (Presidente), Sorbello Grazia<br />
Componente A.T.A.: Calì Giuseppe, Iannitti Giovanni<br />
Componente Alunni: Calabrese Gaetano, Curcuruto Vincenzo, Impellizzeri Aldo,<br />
Romano Juri<br />
Il prof. Gulisano Giovanni, il sig. Iannitti Giovanni, l’alunno Romano Juri e la signora Sorbello<br />
Grazia sono componenti della Giunta Esecutiva.<br />
Il prof. Chiarello Bruno, il prof. Musumeci Santo, la signora Di Bella Giuseppa Lucia e l’alunno<br />
Curcuruto Vincenzo sono componenti dell’Organo di Garanzia.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. GIUSEPPE D’URSO<br />
STAFF DI DIRIGENZA<br />
Vicario: prof. Giovanni Gulisano (al centro)<br />
Collaboratori: prof. Salvatore Greco (a sinistra)<br />
prof. Salvatore Di Maria (a destra)<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 2<br />
49
Cap. 2<br />
50<br />
DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI:<br />
Prof. Francesco Alparone<br />
Area 1 - Gestione del Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.)<br />
Coordinamento delle attività del Piano<br />
Coordinamento della progettazione curricolare<br />
Valutazione delle attività del Piano<br />
Coordinamento dei rapporti tra la scuola e le famiglie<br />
Prof.ssa Patrizia Russo<br />
Area 2 - Sostegno al lavoro dei docenti<br />
Analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e<br />
aggiornamento<br />
Accoglienza dei nuovi Docenti<br />
Produzione dei materiali didattici<br />
Coordinamento dell'utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca<br />
Cura della documentazione educativa<br />
Coordinamento nella scuola dell'attività di tutoraggio connessa alla<br />
formazione universitaria dei Docenti.<br />
Prof.ssa Carmela Raciti, prof.ssa Biagia Finocchiaro<br />
Area 3 - Interventi e servizi per gli studenti<br />
Coordinamento delle attività extracurricolari<br />
Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e<br />
tutoraggio<br />
Coordinamento delle attività di compensazione integrazione e recupero<br />
Prof. Alfio Leotta<br />
Area 4 - Realizzazione di Progetti formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni<br />
Coordinamento dei rapporti con Enti pubblici o Aziende anche per la<br />
realizzazione di stage formativi<br />
Coordinamento delle attività di scuola-lavoro e di stage formativi<br />
Coordinamento delle attività con la formazione professionale<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
da sinistra a destra: prof. Francesco Alparone, prof.ssa Carmela Raciti,<br />
prof.ssa Biagia Finocchiaro, prof.ssa Patrizia Russo,<br />
prof. Alfio Leotta<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 2<br />
51
Cap. 2<br />
52<br />
Cl<strong>as</strong>si<br />
I Coordinatori<br />
dei Consigli di Cl<strong>as</strong>se<br />
I Segretari<br />
dei Consigli di Cl<strong>as</strong>se<br />
IA prof.ssa Giamaglia Maria prof. Caramagno Antonino<br />
IIA prof. Andò Lucio prof. Zappalà Leonardo<br />
IB prof.ssa Finocchiaro Biagia prof. Giordano Giuseppe<br />
IIB prof. Musumeci Santo prof. Leopardi Seb<strong>as</strong>tiano<br />
IC prof. Foti Giuseppe prof.ssa Mazzaglia Grazia<br />
IIC prof. Nucifora Giuseppe prof.ssa Pennisi Maria Grazia<br />
ID prof.ssa Privitera Caterina prof.ssa Cavallaro Vittoria<br />
IID prof. Chiarello Bruno prof.ssa Strano Rosaria<br />
IE prof. Di Bartolo Mario prof. Di Maria Salvatore<br />
IIE prof.ssa Rodolico Angela prof. Troppa Mario<br />
IF prof. Rapisarda Raimondo prof.ssa Greco Adalgisa<br />
IIF prof. Grimaldi Benedetto prof. Scuderi Giuseppe<br />
IG prof.ssa Pizzimenti Santa prof. Aloisio P<strong>as</strong>quale<br />
IIG prof.ssa Di Bella Gabriella prof.ssa La Spina Giovanna<br />
IIH prof. Bella Pierluigi prof.ssa Privitera Grazia<br />
Informatica<br />
IIIA prof.ssa Cristaldi Sabina prof.ssa Maccarrone Irene<br />
IVA prof. Andronico Francesco prof. Pulvirenti Angelo<br />
VA prof.ssa Russo Patrizia prof. Di M<strong>as</strong>e Salvatore<br />
IIIB prof. Alparone Francesco prof. Messina Agatino<br />
IVB prof.ssa Di Mauro Leonarda prof.ssa Milici Maria Giovanna<br />
VB prof.ssa Raciti Carmela prof. Cuppone Davide<br />
IIIC prof.ssa Suman Anna prof. Ruggeri Armando<br />
VC prof.ssa Bricuglio Margaret prof. Sciuto Orazio<br />
Elettrotecnica<br />
IIIA prof. Gulisano Giovanni prof. Greco Salvatore<br />
IVA prof.ssa Quattrocchi Maria prof. Patanè Rosario G.<br />
VA prof.ssa Giusa Nunziatina prof. La Rosa Antonio<br />
IIIB prof. Leotta Alfio prof. Musumeci Rosario<br />
IVB prof. Bonaccorso Alfio prof. Di Benedetto Giuseppe<br />
VB prof. Filogamo Giovanni prof.ssa Caltabiano Anna V.<br />
III Corso Serale prof.ssa Conti Francesca prof.ssa Pennisi Annalisa<br />
IV Corso Serale prof. Cardia Guglielmo prof. Mininni Marcello<br />
Meccanica<br />
IIIA prof.ssa Treffiletti Antonella prof. Russo Giuseppe<br />
IVA prof. Cavallaro Alfio prof. Sciuto Giusppe<br />
VA prof. Bosco Seb<strong>as</strong>tiano prof. Panebianco Isidoro<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Laboratorio di Tecnologia, Disegno e Progettazione<br />
Laboratorio di Sistemi Elettrici<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 2<br />
53
Cap. 2<br />
54<br />
I DIRETTORI DI LABORATORIO<br />
SUB CONCESSIONARI - ASSISTENTI TECNICI<br />
Biblioteca Laboratorio Linguistico Laboratorio di<br />
prof.ssa Nunziatina Giusa prof.ssa Giovanna La Spina Tecnologia e Disegno<br />
Laboratorio Sistemi Elettrici<br />
prof. Carmelo Di Grazia<br />
a.t. Angelo Marano<br />
Laboratorio di Matematica<br />
prof. Salvatore Di Maria<br />
a.t. Orazio Pulvirenti<br />
a.t. Emidio Zizzo prof. Giovanni Gulisano Laboratorio di<br />
Laboratorio di Automazione a.t. Placido Petralia Meccanica (CAD-CAM)<br />
prof. Giuseppe Russo<br />
a.t. Orazio Pulvirenti<br />
Laboratorio di Elettronica<br />
prof.ssa Margaret Bricuglio<br />
prof. Alfio Cavallaro<br />
a.t. Orazio Pulvirenti<br />
Laboratorio di Chimica a.t.V ito Damiano Chillemi Aula Multimediale<br />
prof.ssa M. Grazia Mazzaglia a.t. Daniele Sirna prof.ssa Patrizia Russo<br />
a.t.Alfredo Ragonese Laboratorio di Org. Industriale a.t. Placido Petralia<br />
Laboratorio Elettrotecnica prof. Seb<strong>as</strong>tiano Bosco Palestra<br />
prof. Salvatore Greco a.t. Orazio Pulvirenti prof. Seb<strong>as</strong>tiano Leonardi<br />
a.t.Angelo Marano Laboratorio Scienze Vice Presidenza<br />
Laboratorio di Fisica e Geografia prof. Giovanni Gulisano<br />
prof. Bruno Chiarello<br />
a.t.Antonino Amoroso<br />
Laboratorio di Informatica<br />
prof.ssa Sabina Cristaldi<br />
a.t. Carmelo La Spina<br />
Laboratorio Sistemi<br />
Automazione e Lab.<br />
prof. Francesco Alparone<br />
a.t. Carmelo La Spina<br />
prof. Giuseppe Foti<br />
a.t. Alfredo Ragonese<br />
a.t. Vito Damiano Chillemi<br />
a.t. Carmelo La Spina<br />
Laboratorio T.D.P.<br />
prof. Alfio Leotta<br />
a.t. Emidio Zizzo<br />
Laboratorio di<br />
Tecnologia Meccanica<br />
prof. Giuseppe Sciuto<br />
a.t. Antonino Raiti<br />
Aula Magna<br />
prof. Salvatore Greco<br />
Aule e corridoi<br />
prof. Salvatore Di Maria<br />
Laboratorio di Elettrotecnica<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
I DIPARTIMENTI<br />
Dipartimento Linguistico Dipartimento Scientifico<br />
Lettere Biennio Biologia e Scienza della Terra<br />
Cavallaro Vittoria Di Maggio Francesca<br />
Di Bella Gabriella Foti Giuseppe<br />
Finocchiaro Biagia Tropea Mario<br />
Giamaglia Maria<br />
Greco Adalgisa<br />
Rodolico Angela<br />
Sinatra Maria<br />
Chimica<br />
Aloisio P<strong>as</strong>quale<br />
Giordano Giuseppe<br />
Mazzaglia M. Grazia i.t.p.<br />
Lettere Triennio Musumeci Rita<br />
Caltabiano Anna Strazzeri Angelo<br />
Giusa Nunziatina<br />
Raciti Carmela<br />
Suman Anna Maria<br />
Treffiletti Antonella<br />
Fisica<br />
Andò Lucio<br />
Bella Pierluigi<br />
Caramagno Antonino i.t.p.<br />
Inglese Chiarello Bruno<br />
La Spina Giovanna Gr<strong>as</strong>so Salvatore i.t.p.<br />
Licciardello Seb<strong>as</strong>tiana Grimaldi Benedetto<br />
Miraglia Giuseppa Nicita Carmelo i.t.p.<br />
Pennisi Maria Grazia<br />
Russo Leonarda<br />
Matematica - biennio<br />
Azzaro Luisa<br />
Diritto Cavallaro Alfredo<br />
Bentivegna Lorena Cristaldi Daniele i.t.p.<br />
Corsaro Maria Stella Di Bella Ignazio i.t.p.<br />
Di Bartolo Mario Di Maria Salvatore i.t.p.<br />
Religione<br />
Arena Vincenza<br />
Milici M. Giovanna<br />
Patti Maria C.<br />
Foti Carmelo<br />
Gulisano Giovanni<br />
Musumeci Rosario<br />
Privitera Caterina<br />
Torrisi Rosa<br />
Dipartimento di Ed. Fisica<br />
Cavallaro Filippo<br />
Greco Caterina<br />
Leonardi Seb<strong>as</strong>tiano<br />
Strano Rosaria<br />
Privitera Grazia<br />
Rapisarda Raimondo<br />
Russo Patrizia<br />
Disegno<br />
Cristaldi Daniele i.t.p.<br />
Di Maria Salvatore i.t.p.<br />
Lampuri Carmelo i.t.p.<br />
Musumeci Santo<br />
Nucifora Giuseppe<br />
Pizzimenti Santa<br />
Scuderi Giuseppe<br />
Zappalà Leonardo i.t.p.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 2<br />
55
Cap. 2<br />
56<br />
Dipartimento di Elettrotecnica Dipartimento di Meccanica<br />
Elettrotecnica Tecnologia Meccanica<br />
Bonaccorso Alfio ed Esercitazioni<br />
Cocuccio Giuseppe Panebianco Isidoro i.t.p.<br />
Greco Salvatore i.t.p. Sciuto Giuseppe<br />
T.D.P. Sistemi<br />
Di Grazia Carmelo i.t.p. Russo Giuseppe<br />
Filogamo Giovanni Zappalà Leonardo i.t.p.<br />
La Rosa Antonio<br />
Leotta Alfio<br />
Matematica<br />
Patanè Rosario Grazio i.t.p.<br />
Cristaldi Daniele i.t.p.<br />
Di Maria Salvatore i.t.p.<br />
Sistemi Foti Carmelo<br />
Di Grazia Carmelo i.t.p. Musumeci Orazio<br />
Di Savia Puglisi Francesco Panebianco Isidoro i.t.p.<br />
Leotta Alfio Privitera Caterina<br />
Elettronica Organizzazione, Disegno<br />
Di Benedetto Giuseppe e Progettazione<br />
Di M<strong>as</strong>e Salvatore i.t.p. Bosco Seb<strong>as</strong>tiano<br />
Papotto Placido Lampuri Carmelo i.t.p.<br />
Pulvirenti Angelo i.t.p.<br />
Meccanica Applicata<br />
Matematica e Macchine<br />
Foti Carmelo Cavallaro Alfio<br />
Gulisano Giovanni Zappalà Leonardo i.t.p.<br />
Musumeci Rosario<br />
Diritto<br />
Privitera Grazia<br />
Quattrocchi Maria<br />
Rapisarda Raimondo<br />
Russo Patrizia<br />
Meccanica<br />
Bosco Seb<strong>as</strong>tiano<br />
Russo Giuseppe<br />
Sciuto Giuseppe c.s.<br />
Impianti<br />
Filogamo Giovanni<br />
La Rosa Antonio<br />
Diritto<br />
Di Bartolo Mario c.s.<br />
Longo Giuseppe<br />
Longo Giuseppe<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Dipartimento di Informatica<br />
Informatica<br />
Matematica Applicata<br />
Andronico Francesco<br />
Cristaldi Sabina Nella Cristaldi Carmelo<br />
Cusimano Nunzia Maccarrone Irene Laura i.t.p.<br />
Di Mauro Leonarda Messina Agatino Rosario i.t.p.<br />
Maccarrone Irene Laura i.t.p.<br />
Messina Agatino Rosario i.t.p.<br />
Sciuto Orazio i.t.p.<br />
Ruggeri Armando Elettronica<br />
Sciuto Orazio i.t.p. Bricuglio Margaret<br />
Conti Francesca<br />
Sistemi Di Benedetto Giuseppe<br />
Alparone Francesco Di M<strong>as</strong>e Salvatore i.t.p.<br />
Cuppone Davide i.t.p. Giunta Paola<br />
P<strong>as</strong>sarelli Onorato Papotto Placido<br />
Ruggeri Armando<br />
Sciuto Orazio i.t.p.<br />
Pulvirenti Angelo i.t.p.<br />
Matematica<br />
Maccarrone Irene Laura i.t.p.<br />
Messina Agatino Rosario i.t.p.<br />
Privitera Grazia<br />
Quattrocchi Maria<br />
Russo Patrizia<br />
Sciuto Orazio i.t.p.<br />
Laboratorio di Tecnologia Meccanica<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 2<br />
57
Cap. 2<br />
58<br />
CONSIDERAZIONI IN MARGINE ALLA LEGGE<br />
SULLA TRASPARENZA<br />
SULLA TENUTA DEL REGISTRO PERSONALE<br />
DEL DOCENTE<br />
Il registro personale sarà aggiornato lezione per lezione con inchiostro<br />
indelebile, tempestivamente con la chiara indicazione degli argomenti trattati,<br />
che verranno annotati contemporaneamente sul giornale di cl<strong>as</strong>se.<br />
Sul registro saranno annotate, nel corso di ci<strong>as</strong>cuna lezione, le valutazioni e le<br />
<strong>as</strong>senze.<br />
Non è possibile usare la matita. Per eliminare errori di tr<strong>as</strong>crizione si utilizza<br />
la consueta inclusione tra parentesi quadre.<br />
Non è consentito cancellare, né usare alcun tipo di bianchetto.<br />
Eventuali segni, come il puntino o il punto interrogativo, devono essere<br />
spiegati tramite “legenda”.<br />
Due o più ore della stessa materia in un giorno vanno annotate su due o più<br />
c<strong>as</strong>elle contigue del registro.<br />
I voti o i punteggi, attribuiti manifestamente subito dopo la conversazione di<br />
verifica, vanno indicati nella c<strong>as</strong>ella relativa al giorno in cui si è svolto il colloquio.<br />
Le prove scritte saranno valutate nell'arco di una settimana e, quindi,<br />
tempestivamente discusse con gli allievi.<br />
Il voto <strong>as</strong>segnato agli allievi per le prove scritte sarà indicato nella c<strong>as</strong>ella<br />
relativa al giorno in cui la prova scritta si è svolta.<br />
Alla fine di ogni quadrimestre le varie pagine del registro saranno vidimate<br />
con l'apposizione della firma del docente e con l'individuazione della data dello<br />
scrutinio in ogni pagina.<br />
In b<strong>as</strong>e alla normativa vigente, i voti vengono espressi tramite numeri<br />
naturali, da uno a dieci. Simboli come 4 ½ , 5-, 7+ non hanno significato alcuno.<br />
Nella normativa relativa alla valutazione non viene contemplato il cosiddetto<br />
“impreparato”, al quale non è possibile legare alcun voto.<br />
Sulla Tenuta del Registro di Cl<strong>as</strong>se<br />
Il registro di cl<strong>as</strong>se sarà firmato dai docenti per ci<strong>as</strong>cuna ora di lezione. Si<br />
conviene di tr<strong>as</strong>crivere gli argomenti nello spazio relativo al giorno in cui si<br />
presenta la lezione e non in quello relativo al giorno nel quale tali contenuti<br />
costituiranno oggetto del colloquio di verifica.<br />
Sulla Tenuta degli Elaborati<br />
Gli elaborati degli allievi, a qualsi<strong>as</strong>i titolo redatti, saranno conservati in<br />
un'unica carpetta a cura dei docenti delle singole materie. Per ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se, le<br />
singole carpette saranno raccolte in contenitori adeguati nei locali della sala<br />
insegnanti al fine di rendere celeri o la visione o il ril<strong>as</strong>cio delle copie dei<br />
documenti.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
VIAGGI D'ISTRUZIONE<br />
I viaggi d'istruzione, nel progetto <strong>dell'offerta</strong> <strong>formativa</strong>, per la loro valenza<br />
educativa e culturale rappresentano un’opportunità fondamentale per la<br />
promozione dello sviluppo relazionale e formativo nel pieno esercizio del<br />
diritto allo studio.<br />
I viaggi d'istruzione, tenuto conto delle motivazioni culturali, didattiche e<br />
professionali, che ne costituiscono il fondamento e il fine, necessitano di<br />
un'adeguata programmazione didattica e organizzativa per conseguire gli<br />
obiettivi previsti in piena sicurezza, al fine di tutelare l'incolumità dei<br />
partecipanti.<br />
I viaggi d'istruzione, nel rispetto della normativa vigente, presumibilmente<br />
saranno organizzati nel periodo Marzo - Aprile <strong>2009</strong> su proposta dei vari<br />
Consigli di Cl<strong>as</strong>se.<br />
L'<strong>Istituto</strong> contribuisce alle spese degli alunni delle quinte cl<strong>as</strong>si che<br />
partecipano al viaggio d'istruzione.<br />
Bar e sala mensa<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 2<br />
59
Cap. 2<br />
60<br />
SERVIZI AMMINISTRATIVI<br />
Gli Uffici dei servizi amministrativi sono organizzati nel rispetto di criteri di<br />
ampia flessibilità al fine di soddisfare tempestivamente le richieste degli utenti.<br />
La grande disponibilità nei confronti dell'utenza comprende anche il servizio in<br />
ore pomeridiane; tale servizio risulta molto utile per quanti lavorano nell'arco<br />
della mattinata.<br />
I collaboratori scol<strong>as</strong>tici, valorizzando la propria pregressa esperienza<br />
lavorativa, collaborano con i docenti per tutte le attività scol<strong>as</strong>tiche, extra<br />
scol<strong>as</strong>tiche e par<strong>as</strong>col<strong>as</strong>tiche, costituendo un supporto indispensabile e<br />
prezioso.<br />
Il Direttore dei Servizi Generali e Amm.vi:<br />
Gaetano Amoroso<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 3<br />
61
Cap. 3<br />
62<br />
QUADRO ORARIO<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
ORARIO DELLE LEZIONI - BIENNIO<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 3<br />
63
Cap. 3<br />
64<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
ORARIO DELLE LEZIONI - TRIENNIO<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 3<br />
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Cap. 3<br />
66<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
67
Cap. 4<br />
68<br />
LINGUA E LETTERE ITALIANE<br />
L'utilizzo della lingua italiana è strumento fondamentale per l'elaborazione e<br />
l'espressione del pensiero e per l'ampliamento delle proprie conoscenze.<br />
L'insegnamento dell'italiano si incentra, pertanto, sui processi di produzione<br />
e di comprensione e sul rafforzamento degli strumenti linguistici degli studenti.<br />
BIENNIO<br />
Lo studio della lingua italiana nel biennio mira al consolidamento delle<br />
capacità di lettura, di comprensione e di espressione tali da permettere una<br />
comunicazione efficace.<br />
Finalità<br />
- Arricchire il processo di comunicazione<br />
- Acquisire le norme linguistiche della produzione scritta/orale<br />
- Osservare i fenomeni storico-sociali di varietà della lingua<br />
Obiettivi<br />
- Individuare i nuclei concettuali di un discorso<br />
- Pianificare ed organizzare il discorso in rapporto alle caratteristiche della<br />
comunicazione<br />
- Leggere e comprendere i testi<br />
- Esprimere, attraverso testi scritti e orali, emozioni, pensieri in modo<br />
funzionale, rispetto alla situazione comunicativa<br />
TRIENNIO<br />
Nel triennio lo studente rafforzerà la padronanza del mezzo linguistico<br />
attraverso un'ampia varietà di usi orali e scritti della lingua ed inoltre affinerà la<br />
sensibilità letteraria mediante la conoscenza articolata del panorama artistico<br />
con la lettura di testi di grandi autori italiani e stranieri, tali da suscitare interesse<br />
per ulteriori approfondimenti.<br />
Finalità<br />
- Consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario<br />
- Conoscenza diretta di testi significativi della letteratura italiana ed europea<br />
- Padronanza del mezzo linguistico, scritto e orale<br />
- Consapevolezza dello spessore storico-culturale della lingua<br />
Obiettivi<br />
- Analizzare ed interpretare i testi letterari cogliendo il rapporto tra l'opera<br />
letteraria e il contesto storico di appartenenza<br />
- Riconoscere i vari <strong>as</strong>petti formali di un testo letterario<br />
- Collegare il testo con esperienze soggettive per formulare motivati giudizi<br />
critici<br />
- Padroneggiare il mezzo linguistico come ricezione e produzione scritta e orale.<br />
- Essere consapevoli delle radici storico-culturali della lingua<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
STORIA<br />
Lo studio della storia intende promuovere la formazione di cittadini<br />
consapevoli attraverso una riflessione guidata sulle principali tappe del<br />
processo di sviluppo delle civiltà del p<strong>as</strong>sato.<br />
Creare nell'allievo una memoria storica necessaria per orientarsi nel<br />
presente è obiettivo prioritario della disciplina insieme alla capacità di<br />
analizzare, selezionare e valutare criticamente le testimonianze.<br />
Finalità<br />
- Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l'individuazione dei<br />
rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti<br />
- Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono il prodotto<br />
di fonti di varia natura, vagliate, selezionate ed interpretate dallo storico<br />
- Consolidare l'abitudine a problematizzare<br />
- Scoprire la dimensione storica del presente<br />
Obiettivi<br />
- Sviluppare il senso della solidarietà e della pacifica convivenza tra i popoli<br />
- Ampliare il proprio orizzonte culturale attraverso la conoscenza di<br />
culture diverse<br />
- Ricostruire fatti storici attraverso l'analisi della molteplicità delle cause<br />
degli eventi oggetto di studio<br />
- Selezionare e valutare criticamente le testimonianze<br />
- Servirsi degli strumenti fondamentali dello storico<br />
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE<br />
Lo studio della lingua e della cultura inglese, nella società odierna, è di<br />
rilevante importanza.<br />
Tutte le attività proposte, sia nel biennio che nel triennio, mirano a<br />
potenziare le competenze comunicative per consentire una corretta<br />
interazione in contesti diversificati<br />
BIENNIO<br />
Finalità<br />
- Potenziare le competenze comunicative di b<strong>as</strong>e<br />
- Sviluppare interesse e curiosità per civiltà e culture straniere<br />
- Acquisire consapevolezza dei propri processi di apprendimento<br />
Obiettivi<br />
- Acquisire funzioni comunicative e nozioni grammaticali di b<strong>as</strong>e<br />
- Formare un bagaglio lessicale che consenta di esprimere concetti essenziali<br />
- Confrontare elementi di civiltà inglese e americana con la realtà italiana<br />
- Saper comunicare in attività semplici e di routine che richiedono uno<br />
scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni<br />
- Saper descrivere in termini semplici <strong>as</strong>petti del proprio background e<br />
dell'ambiente circostante<br />
- Saper esprimere bisogni immediati<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
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Cap. 4<br />
70<br />
- Comprendere le idee principali di semplici testi scritti su argomenti concreti<br />
- Saper produrre semplici testi scritti seguendo una traccia<br />
TRIENNIO<br />
Finalità<br />
- Ampliare le competenze comunicative in contesti diversificati<br />
- Comprendere le interconnessioni con civiltà straniere<br />
- Comprendere testi specifici dell'indirizzo<br />
Obiettivi<br />
- Rielaborare funzioni comunicative e nozioni grammaticali fondamentali<br />
- Acquisire bagaglio lessicale adeguato<br />
- Apprendere micro-lingua specifica del corso di studi<br />
- Comunicare con una certa scioltezza e spontaneità in varie situazioni<br />
- Comprendere le idee principali di testi complessi sia su argomenti concreti<br />
che <strong>as</strong>tratti, compresi i testi tecnici del proprio campo di specializzazione<br />
- Produrre un semplice testo su argomenti relativi alla propria specializzazione<br />
- Rielaborare in maniera personale i contenuti acquisiti utilizzando un<br />
linguaggio appropriato<br />
- Produrre testi coerenti e coesi<br />
- Operare collegamenti pluridisciplinari<br />
MATEMATICA<br />
La Matematica, come parte rilevante del pensiero umano, ha, in ogni tempo,<br />
operato su due fronti: da una parte è rivolta a risolvere problemi ed a rispondere<br />
agli interrogativi che l'uomo si pone sulla realtà che lo circonda, dall'altra,<br />
sviluppandosi autonomamente, ha posto e pone aff<strong>as</strong>cinanti interrogativi sulla<br />
portata, il significato e la consistenza delle sue stesse costruzioni culturali.<br />
La matematica dà un apporto fondamentale allo sviluppo delle capacità<br />
logiche, <strong>as</strong>trattive e deduttive dell'individuo.<br />
BIENNIO<br />
Finalità<br />
L'insegnamento della matematica e del laboratorio di informatica promuove:<br />
- lo sviluppo di capacità intuitive e logiche sia analitiche che sintetiche;<br />
- la maturazione dei processi di <strong>as</strong>trazione e di formazione dei concetti;<br />
- la capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente con coerenza ed<br />
argomentazioni;<br />
- l'abitudine all'esposizione chiara degli argomenti ed alla correttezza di<br />
linguaggio;<br />
- la consapevolezza degli <strong>as</strong>petti culturali e tecnologici dei mezzi informatici.<br />
Obiettivi<br />
- Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate<br />
- Individuare proprietà invarianti per tr<strong>as</strong>formazioni elementari<br />
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- Dimostrare proprietà di figure geometriche<br />
- Riconoscere e costruire relazioni e funzioni<br />
- Comprendere ed interpretare le strutture di semplici formalismi matematici<br />
- Riconoscere concetti e regole della logica in contesti argomentativi<br />
TRIENNIO<br />
Finalità<br />
Nel corso del triennio l'insegnamento della matematica prosegue ed amplia<br />
il processo di preparazione scientifica e culturale degli studenti già avviato nel<br />
biennio; concorre, insieme alle altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico<br />
ed alla promozione umana ed intellettuale.<br />
In questa f<strong>as</strong>e della vita scol<strong>as</strong>tica, lo studio della matematica cura e sviluppa<br />
in particolare:<br />
- l'acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di <strong>as</strong>trazione e di formalizzazione;<br />
- la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi e di utilizzare<br />
metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;<br />
- l'attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le<br />
conoscenze acquisite.<br />
Obiettivi<br />
- Utilizzare tecniche e procedure di calcolo studiate, modelli matematici in<br />
situazioni diverse<br />
- Affrontare situazioni problematiche di varia natura, avvalendosi di<br />
opportuni strumenti atti alla loro rappresentazione<br />
- Riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze acquisite<br />
- Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle<br />
scienze sperimentali<br />
- Sviluppare capacità intuitive e deduttive ed acquisire capacità logiche<br />
- Comprendere il rapporto tra scienza e tecnologia ed il valore delle più<br />
importanti applicazioni tecnologiche<br />
DIRITTO ED ECONOMIA<br />
L'insegnamento di Diritto ed Economia risponde all’esigenza di formazione<br />
del cittadino.<br />
L'insieme delle finalità, che caratterizza il corso nel Biennio e nel Triennio,<br />
integra le tematiche che partono da realtà vicine agli studenti e si sviluppano<br />
fino ad arrivare a problematiche istituzionali.<br />
BIENNIO<br />
Finalità<br />
Il corso di Diritto e di Economia promuove e sviluppa:<br />
- la comprensione della realtà sociale attraverso la conoscenza dei<br />
principali <strong>as</strong>petti giuridici ed economici dei rapporti sociali e delle regole<br />
che li organizzano;<br />
- l'acquisizione di competenze nell'uso del linguaggio giuridico e di quello<br />
economico;<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
71
Cap. 4<br />
72<br />
- la consapevolezza della dimensione storica della norma giuridica e delle<br />
teorie economiche.<br />
Obiettivi<br />
- Riconoscere, spiegare e utilizzare il linguaggio economico e il linguaggio<br />
giuridico necessari ad ogni cittadino<br />
- Individuare le essenziali categorie concettuali del diritto e dell'economia<br />
- Interpretare il testo costituzionale<br />
- Conoscere i settori di attività prevalenti sul territorio e i fondamentali<br />
operatori del sistema economico<br />
- Descrivere il ruolo dello Stato nell'economia<br />
TRIENNIO<br />
Finalità<br />
- Integrare ed arricchire le conoscenze giuridico-economiche già fornite nel<br />
biennio per guidare il giovane all'interpretazione del funzionamento del<br />
sistema economico-industriale<br />
- Affrontare le dinamiche che caratterizzano la gestione delle imprese sotto<br />
il profilo organizzativo ed economico<br />
Obiettivi<br />
- Cogliere la dimensione economica dei problemi<br />
- Comprendere le caratteristiche e le modalità di funzionamento del sistema<br />
bancario soprattutto per quanto concerne il funzionamento e i servizi alle imprese<br />
- Riconoscere i principali elementi che connotano il funzionamento dei<br />
mercati finanziari e degli scambi internazionali<br />
- Correlare gli <strong>as</strong>petti giuridici ed economici delle operazioni d'impresa specie<br />
riguardo all'<strong>as</strong>setto societario, ai più comuni contratti e rapporti di lavoro<br />
- Individuare le varie funzioni aziendali, il loro ruolo e la loro interdipendenza<br />
- Riconoscere i modelli di organizzazione aziendale<br />
- Documentare e comunicare efficacemente gli esiti del proprio lavoro<br />
- Comprendere la globalità delle problematiche produttive, gestionali e<br />
commerciali delle imprese<br />
EDUCAZIONE FISICA<br />
La disciplina, inserita fra le materie scol<strong>as</strong>tiche del biennio e del triennio, ha lo<br />
scopo di far vivere a tutti gli allievi esperienze significative sul <strong>piano</strong> psico-fisico,<br />
sia collettive che individuali, e formative per lo studente, e in prospettiva per il<br />
cittadino.<br />
L’Educazione Fisica intende fornire allo studente piena consapevolezza<br />
dell’esperienza corporea, che non bisogna interpretare come puro e semplice<br />
movimento.<br />
Finalità<br />
L'insegnamento di Educazione Fisica si propone le seguenti finalità:<br />
- armonico sviluppo corporeo e motorio dell'adolescente;<br />
- maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità,<br />
- acquisizione di una cultura delle attività di moto e sportive;<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
- scoperta e orientamento delle attitudini personali nei confronti di attività<br />
sportive specifiche e di attività motorie;<br />
- evoluzione e consolidamento di un'equilibrata coscienza sociale.<br />
Obiettivi<br />
- Ampliamento delle conoscenze, delle capacità e delle competenze<br />
relative alla corporeità<br />
- Capacità di relazionarsi con il tempo e lo spazio circostanti, adattandosi<br />
ad essi<br />
- Capacità di relazionarsi con gli altri, nell'ottica del rispetto reciproco e del<br />
sano confronto secondo delle regole<br />
- Acquisizione di spirito critico, di capacità di giudizio, di senso delle<br />
responsabilità collettive ed individuali<br />
BIENNIO<br />
GEOGRAFIA<br />
La disciplina si propone, attraverso l'analisi dei fenomeni geo-antropici più<br />
significativi, di attenzionare il rapporto uomo-ambiente-risorse.<br />
La conoscenza, l'analisi e l'interpretazione dei dati permetteranno all'allievo<br />
di rapportarsi in modo consapevole ed organico con il mondo<br />
contemporaneo.<br />
Finalità<br />
- Promozione della comunicazione interculturale<br />
- Consapevolezza delle caratteristiche specifiche del territorio<br />
- Sensibilizzazione alla tematica del rapporto società-ambiente<br />
Obiettivi<br />
- Osservare e descrivere il paesaggio<br />
- Riconoscere le relazioni spaziali di un ambiente<br />
- P<strong>as</strong>sare dai temi generali alla realtà locale, rapportando l'ambito locale a<br />
quello globale.<br />
SCIENZE DELLA TERRA<br />
Le conoscenze di b<strong>as</strong>e delle Scienze della Terra agevolano la comprensione<br />
della realtà che ci circonda, con particolare riguardo al rapporto tra<br />
salvaguardia degli equilibri naturali e qualità della vita, risultano di notevole<br />
importanza per la crescita culturale degli studenti.<br />
Finalità<br />
L'insegnamento di Scienze della Terra si propone di far acquisire:<br />
- la comprensione delle relazioni che intercorrono tra le scienze della Terra<br />
e le altre discipline scientifiche, anche in riferimento alle attività umane;<br />
- il consolidamento e lo sviluppo della capacità di lettura del territorio nei<br />
suoi <strong>as</strong>petti naturali ed antropici;<br />
- la comprensione dell'importanza delle risorse che l'uomo trae dalla Terra.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
73
Cap. 4<br />
74<br />
Obiettivi<br />
- Utilizzare in modo appropriato e significativo un lessico specifico<br />
- Raccogliere dati (sia tramite osservazioni e misurazioni dirette, sia mediante<br />
consultazioni di manuali e di testi) e porli in un contesto coerente di conoscenze<br />
- Individuare categorie per caratterizzare oggetti geologici (rocce, minerali,<br />
fossili, etc.) sulla b<strong>as</strong>e di analogie e differenze<br />
- Descrivere i possibili effetti dei fenomeni sismici e vulcanici sul territorio e<br />
i comportamenti individuali più adeguati per la protezione personale<br />
- Descrivere i principali problemi inerenti la risorsa acqua e il suo uso su b<strong>as</strong>i<br />
razionali;<br />
- Raccogliere ed elaborare dati per caratterizzare le condizioni climatiche<br />
della regione di residenza<br />
- Descrivere le più evidenti caratteristiche geomorfologiche della regione di<br />
residenza<br />
- Inquadrare le attività sismiche, vulcaniche e tettoniche in un contesto più<br />
ampio di dinamica terrestre<br />
- Distinguere tra risorse esauribili e risorse rinnovabili e descrivere le<br />
possibili conseguenze sull'ambiente dello sfruttamento delle risorse<br />
materiali ed energetiche<br />
FISICA<br />
Nell'ambito dell'area scientifico-matematica il biennio rappresenta una f<strong>as</strong>e di<br />
p<strong>as</strong>saggio dalla conoscenza b<strong>as</strong>ata sull'empiria, sull'intuizione, sulle applicazioni<br />
pedisseque di leggi al momento formativo più elevato, in cui le facoltà analitiche,<br />
deduttive e critiche dello studente vengono progressivamente orientate verso la<br />
generalizzazione e l'<strong>as</strong>trazione dei concetti.<br />
Finalità<br />
L'insegnamento della Fisica si propone di favorire e di sviluppare:<br />
- la comprensione dei procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica e<br />
la capacità di utilizzarli;<br />
- la comprensione delle potenzialità e dei limiti delle conoscenze<br />
scientifiche;<br />
- l'acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico;<br />
- la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali;<br />
- l'acquisizione di atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale<br />
e di gruppo;<br />
- la capacità di “leggere” la realtà tecnologica;<br />
- la comprensione del rapporto esistente fra lo sviluppo della fisica e le<br />
innovazioni tecnologiche e i suoi riflessi sul tessuto sociale.<br />
Obiettivi<br />
- Analizzare un fenomeno o un problema, riuscendo ad individuare gli<br />
elementi significativi, le relazioni, i dati superflui<br />
- Eseguire in modo corretto semplici misure con chiara consapevolezza<br />
delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
- Raccogliere, esaminare, ordinare dati e informazioni significative tratte da<br />
tabelle, grafici ed altra documentazione, valutando gli ordini di grandezza<br />
e le approssimazioni, mettendo in evidenza l’incertezza <strong>as</strong>sociata alla<br />
misura<br />
- Porre problemi, prospettare soluzioni e modelli<br />
- Inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse,<br />
riconoscendo analogie o differenze, proprietà varianti od invarianti<br />
- Trarre semplici deduzioni teoriche e confrontarle con i dati sperimentali<br />
- Utilizzare o elaborare semplici programmi da verificare con il computer,<br />
per la risoluzione di problemi o per la simulazione di fenomeni<br />
Le attività di laboratorio saranno mirate prevalentemente verso le finalità e<br />
gli obiettivi generali descritti. Si cercherà di “fare fisica” mediante<br />
l'osservazione dell'ambiente, invitando gli allievi a porre domande e a<br />
formulare spiegazioni al fine di renderli partecipi della “scoperta”. Fine non<br />
secondario delle attività di laboratorio è quello di agevolare a scrivere<br />
correttamente una relazione tecnica.<br />
CHIMICA E LABORATORIO<br />
La scelta di privilegiare l'approccio disciplinare secondo un percorso storico<br />
(trattazione della cosiddetta chimica cl<strong>as</strong>sica) vuole costituire anche motivo<br />
per stimolare approfondimenti di carattere culturale che consentano di<br />
riflettere sull'evoluzione del pensiero scientifico e delle sue connessioni con la<br />
realtà. Questo, insieme ai necessari riferimenti a temi economici, tecnologici e<br />
sociali, deve contribuire alla piena comprensione del valore culturale e del<br />
carattere perv<strong>as</strong>ivo della chimica nel mondo contemporaneo.<br />
Finalità<br />
Il corso ha come finalità generale l'inquadramento dei fenomeni chimici,<br />
partendo, ove possibile, dall'esperienza quotidiana degli studenti, per la<br />
successiva opera di razionalizzazione delle medesime.<br />
Tende a sviluppare:<br />
- attitudine ad un lavoro di indagine sistematica e di confronto fra idee;<br />
- capacità di correlare i processi chimici esaminati nelle diverse occ<strong>as</strong>ioni;<br />
- capacità di formulare ipotesi di interpretazione dei fenomeni relativi a<br />
processi di prevalente contenuto chimico;<br />
- atteggiamenti razionalmente critici nei confronti delle informazioni, opinioni<br />
e giudizi su fatti relativi alla chimica, forniti dai mezzi di informazione.<br />
Obiettivi<br />
- Riconoscere che un miscuglio è costituito da componenti diversi,<br />
ci<strong>as</strong>cuno dei quali risponde in modo specifico alle tecniche di separazione<br />
- Effettuare, sulla b<strong>as</strong>e di tecniche conosciute, la separazione dei<br />
componenti un miscuglio fino ad ottenere sostanze pure<br />
- Cl<strong>as</strong>sificare le sostanze pure sulla b<strong>as</strong>e dello stato di aggregazione,<br />
prevedendone il comportamento al variare della temperatura e, per i g<strong>as</strong>,<br />
anche della pressione<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
75
Cap. 4<br />
76<br />
- Enunciare i principi di conservazione che regolano le reazioni chimiche e i<br />
criteri che consentono di definire elementi e composti<br />
- Correlare la legge delle proporzioni multiple all'ipotesi atomica<br />
- Riconoscere la differenza fra atomi e molecole<br />
- Riconoscere che la combinazione degli atomi è determinata da regole di<br />
valenza ed utilizzare il concetto di valenza per rappresentare semplici<br />
processi chimici mediante formule e schemi di reazione<br />
- Utilizzare la nomenclatura chimica per contraddistinguere le principali<br />
categorie di composti inorganici: ossidi, idrossidi, acidi, sali<br />
- Interpretare la cl<strong>as</strong>sificazione degli elementi sulla b<strong>as</strong>e della periodicità<br />
delle proprietà fisiche e chimiche<br />
L'obiettivo specifico dell'attività di laboratorio consiste nell'acquisizione<br />
della capacità di:<br />
- progettare semplici esperimenti;<br />
- stendere il relativo protocollo;<br />
- individuare ed <strong>as</strong>semblare la strumentazione necessaria;<br />
- rilevare i dati e ordinarli in grafici e tabelle.<br />
TECNOLOGIA E DISEGNO TECNICO<br />
L'insegnamento, che si svolge nel corso del biennio, ha la finalità di avviare gli<br />
allievi alla comprensione delle strutture concettuali e sintattiche del sapere<br />
tecnologico e di sviluppare la capacità di formalizzare graficamente, secondo<br />
convenzioni condivise, la rappresentazione sul <strong>piano</strong> di oggetti tridimensionali,<br />
nonché la capacità di immaginare la visione spaziale degli oggetti a partire dalle<br />
loro rappresentazioni sul <strong>piano</strong>.<br />
La disciplina si integra con lo studio dei materiali, delle principali procedure di<br />
lavorazione, degli strumenti di misura e di controllo.<br />
Finalità<br />
L'insegnamento della disciplina si prefigge di sviluppare:<br />
- la capacità di formalizzare graficamente “oggetti” del <strong>piano</strong> e sul <strong>piano</strong>;<br />
- la capacità di utilizzare procedure di analisi tecnica e procedure di<br />
progettazione;<br />
- la capacità di acquisire conoscenze ed abilità nell'ambito del disegno con<br />
strumenti informatici.<br />
Obiettivi<br />
- Comprendere correttamente strutture di semplici processi tecnologici<br />
- Possedere le capacità operative e di controllo sugli stessi<br />
- Essere in grado di applicare i metodi di rappresentazione<br />
- Utilizzare correttamente gli strumenti per il disegno tecnico tradizionale<br />
- Eseguire schizzi dal vero di oggetti, di semplici strutture e di impianti<br />
- Applicare i metodi di rappresentazione nel rispetto della normativa<br />
- Conoscere ed usare razionalmente gli strumenti di misura e di controllo<br />
- Utilizzare, a livello elementare, le tecniche informatiche<br />
- Rispettare le norme antinfortunistiche e di sicurezza<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
BIOLOGIA<br />
In molti campi della biologia si è avuto recentemente un grande sviluppo.<br />
Innovazioni biotecnologiche interessano la medicina, l'agricoltura, l'alimentazione<br />
e la produzione industriale, con effetti di profondo cambiamento sulla vita umana<br />
e sull'ambiente.<br />
L'acquisizione di conoscenze biologiche aggiornate stimola la partecipazione a<br />
tali processi di cambiamento e favorisce la formazione di coscienze vigili ed<br />
attente agli equilibri biologici ed ambientali, in vista di un effettivo miglioramento<br />
della qualità della vita.<br />
Finalità<br />
- Acquisizione di alcune conoscenze essenziali in vari campi della biologia<br />
- Acquisizione di conoscenze su determinate malattie dell’uomo<br />
- Strutturazione delle informazioni di tipo biologico<br />
- Introduzione all'uso delle espressioni scientifiche proprie della biologia<br />
Obiettivi<br />
- Rilevare, descrivere, rappresentare, spiegare le caratteristiche fondamentali<br />
degli esseri viventi<br />
- Rilevare le caratteristiche qualitative di strutture biologiche<br />
- Spiegare ed usare autonomamente i termini specifici della biologia<br />
- Descrivere e spiegare diversi criteri per la cl<strong>as</strong>sificazione biologica<br />
- Descrivere i caratteri distintivi della specie umana<br />
- Individuare le interazioni tra mondo vivente e non vivente, anche con<br />
riferimento all'intervento umano<br />
INDIRIZZO ELETTROTECNICA<br />
ELETTROTECNICA GENERALE<br />
La disciplina, materia fondamentale del triennio, ha lo scopo di dare una<br />
formazione tecnica ai giovani perchè possano progettare e relazionare sui<br />
controlli, sui collaudi, sulle prove e sulle misure.<br />
Finalità<br />
L'insegnamento di Elettrotecnica deve fornire agli allievi:<br />
- essenziali strumenti di interpretazione e di valutazione dei fenomeni<br />
elettromagnetici ed elettromeccanici;<br />
- buona capacità di analisi di circuiti, apparecchi e macchine;<br />
- sicura cognizione degli ordini di grandezza e capacità valutative per la<br />
scelta di macchine ed apparecchiature in relazione ai tipi di servizio, ai<br />
settori d'impiego e alle condizioni d'installazione.<br />
Obiettivi<br />
- Analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari<br />
- Analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, per<br />
generare, convertire, tr<strong>as</strong>portare e utilizzare l’energia elettrica<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
77
Cap. 4<br />
78<br />
- Partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di sistemi elettrici,<br />
anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi<br />
- Descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei<br />
sistemi progettati e scriverne il manuale d'uso<br />
SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI<br />
Le nuove conoscenze, lo sviluppo continuo, l'applicazione dell'elettrotecnica<br />
in campi sempre più v<strong>as</strong>ti, richiedono ai futuri tecnici del settore competenze<br />
sempre più aggiornate atte a soddisfare le richieste del mondo del lavoro.<br />
La disciplina agevola la formazione di tecnici in grado di intervenire nel settore<br />
degli automatismi perchè in possesso della metodologia tipica del sistemista.<br />
Finalità<br />
- Far acquisire un metodo di indagine ed un complesso concettuale, tipici della<br />
sistemistica, come mezzo di interpretazione di diversi processi fisici e tecnologici<br />
- Fornire conoscenze e capacità specifiche per intervenire nel settore degli<br />
automatismi<br />
Obiettivi<br />
- Analizzare processi prevalentemente di tipo fisico e dispositivi tecnici,<br />
impiegando concetti e strumenti di rappresentazione (grafi, schemi a<br />
blocchi, linguaggi) di tipo sistemistico<br />
- Analizzare e progettare piccoli sistemi automatici o parte di essi, mediante<br />
l'uso delle tecnologie conosciute e caratteristiche dell'indirizzo<br />
- Avere una visione sintetica della tipologia degli automatismi, sia dal punto<br />
di vista delle funzioni esercitate, che dal punto di vista dei principi di<br />
funzionamento sui quali si b<strong>as</strong>ano<br />
IMPIANTI ELETTRICI<br />
Lo studio della disciplina va condotto in stretta connessione con gli<br />
insegnamenti di T.D.P., Elettrotecnica e Sistemi elettrici automatici, con<br />
particolare riferimento alle attività di laboratorio di queste materie.<br />
Si privilegerà l'analisi delle caratteristiche funzionali, riducendo allo stretto<br />
necessario l'uso di formalismi matematici e limitando all'essenziale la<br />
descrizione particolareggiata delle caratteristiche fisiche dei componenti.<br />
Molta importanza dovrà essere data all'automazione degli impianti, civili e<br />
industriali.<br />
Finalità<br />
L'insegnamento di Impianti Elettrici, da effettuarsi prevalentemente in modo<br />
sistemico, è finalizzato a far conseguire organiche conoscenze di b<strong>as</strong>e per il<br />
dimensionamento, la gestione e il collaudo di impianti elettrici.<br />
Esso deve, nel contempo, fornire all'allievo adeguata conoscenza delle<br />
problematiche connesse all'impiego dell'energia elettrica, ivi comprese quelle<br />
relative alla sicurezza.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Obiettivi<br />
- Conoscere gli <strong>as</strong>petti fondamentali delle apparecchiature e dei macchinari e<br />
le problematiche relative alla generazione, alla conversione e al tr<strong>as</strong>porto<br />
dell'energia elettrica<br />
- Saper progettare, realizzare e collaudare impianti di media e b<strong>as</strong>sa tensione<br />
- Saper operare la scelta dei componenti sulla b<strong>as</strong>e di criteri tecnici ed<br />
economici, in relazione alla tipologia degli impianti<br />
- Conoscere sistemi automatici di regolazione e controllo di impianti civili ed<br />
industriali<br />
- Saper progettare e scegliere i dispositivi di sicurezza in relazione alle<br />
particolarità dell'impianto<br />
- Avere conoscenza delle problematiche relative all'utilizzazione dell'energia<br />
elettrica con riferimento al risparmio energetico, al rif<strong>as</strong>amento ed alla<br />
tariffazione<br />
- Possedere adeguate conoscenze sugli azionamenti elettrici e sui problemi<br />
relativi alla regolazione, al controllo e alla diagnostica degli impianti<br />
TECNOLOGIE ELETTRICHE, DISEGNO E<br />
PROGETTAZIONE<br />
Finalità<br />
Tecnologie elettriche, Disegno e Progettazione (T.D.P.) è una disciplina di<br />
sintesi, principalmente mirata al conseguimento delle seguenti finalità:<br />
- far acquisire, attraverso un'attività progettuale rivolta ad uno specifico<br />
ambito tecnologico, capacità generali di sintesi e di organizzazione;<br />
- far acquisire, con un'impostazione didattica che procede per progetti,<br />
capacità di sistematizzazione delle conoscenze tecnologiche<br />
caratteristiche dell'indirizzo;<br />
- fornire capacità specifiche di rivisitazione e riorganizzazione di contenuti<br />
appresi in altre discipline, necessari per condurre in modo completo un<br />
progetto specifico.<br />
Obiettivi<br />
Lungo il corso l'allievo, affrontando problemi di complessità crescente,<br />
dovrà acquisire conoscenze e operatività specifiche connesse ai p<strong>as</strong>si tipici<br />
della progettazione:<br />
- posizione del problema e documentazione sull'oggetto del progetto;<br />
- scelta di una possibile soluzione e individuazione delle componenti<br />
tecnologiche e degli strumenti operativi occorrenti;<br />
- documentazione specifica su materiali e componenti ed organizzazione<br />
delle risorse disponibili e reperibili (con particolare riferimento agli<br />
<strong>as</strong>petti tecnici ed economici);<br />
- stesura di preventivi di m<strong>as</strong>sima;<br />
- progetto esecutivo;<br />
- realizzazione e collaudo;<br />
- produzione di documentazione d'uso.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
79
Cap. 4<br />
80<br />
MECCANICA E MACCHINE<br />
L'insegnamento di Meccanica e Macchine si propone di fornire agli allievi<br />
conoscenze fondamentali sulla dinamica dei sistemi meccanici, sui problemi<br />
termodinamici e sulle caratteristiche funzionali delle principali macchine a<br />
fluido, ponendoli in grado di valutare le problematiche relative.<br />
Finalità<br />
- Formazione di un'adeguata b<strong>as</strong>e tecnico-scientifica<br />
- Acquisizione dei principi e dei concetti fondamentali della disciplina<br />
- Conoscenze indispensabili per poter affrontare, con la necessaria razionalità,<br />
lo studio delle materie tecnico-professionali specifiche dell'indirizzo<br />
Obiettivi<br />
- Saper valutare i parametri del movimento di un corpo rigido prodotto da<br />
un sistema di forze agenti<br />
- Conoscere la tipologia, le caratteristiche costitutive e funzionali dei sistemi<br />
di tr<strong>as</strong>missione del moto<br />
- Possedere una buona conoscenza delle problematiche inerenti le<br />
resistenze p<strong>as</strong>sive, le sollecitazioni, la resistenza dei materiali<br />
- Conoscere le problematiche connesse con la tr<strong>as</strong>formazione e<br />
l'utilizzazione dell'energia<br />
- Conoscere la costituzione schematica e comprendere la funzionalità di<br />
complessi meccanici e degli elementi costituenti le macchine<br />
- Essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la<br />
documentazione tecnica del settore<br />
ELETTRONICA<br />
L'Elettronica resta la disciplina con più agganci con il mondo fisico e, perciò,<br />
deve curare anche <strong>as</strong>petti non specialistici, ma fondamentali, nella formazione<br />
del perito industriale, come la valutazione dimensionale delle grandezze fisiche,<br />
l'uso corretto delle unità di misura, la valutazione critica degli errori di misura, la<br />
valutazione economica di m<strong>as</strong>sima circa la realizzazione e l'impiego di apparati,<br />
l'attenzione alle problematiche energetiche.<br />
Finalità<br />
- Chiara panoramica delle funzioni di elaborazione dei segnali, digitali e analogici<br />
- Capacità di realizzare tali funzioni con la componentistica più attuale<br />
realmente presente sul mercato<br />
- Attenzione continua, tramite ricerca autonoma, verso la variegata evoluzione<br />
della realtà tecnologica, per ampliare le proprie abilità progettuali<br />
Obiettivi<br />
- Conoscenza <strong>dell'offerta</strong> del mercato della componentistica (in generale e<br />
nella realtà locale)<br />
- Capacità di leggere e utilizzare i dati tecnici <strong>as</strong>sociati ai componenti<br />
- Capacità di dimensionare sottosistemi elettronici e di produrre la<br />
documentazione relativa<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
INDIRIZZO INFORMATICA<br />
ELETTRONICA<br />
Tratt<strong>as</strong>i della disciplina saldamente ancorata alla realtà fisica. Presenta,<br />
pertanto, anche <strong>as</strong>petti non specialistici, ma di estrema importanza per la<br />
formazione del perito industriale.<br />
L’individuazione dimensionale delle grandezze fisiche, l'uso corretto dei<br />
sistemi di misura, l'analisi critica degli errori di misura, l'indagine economica di<br />
m<strong>as</strong>sima circa la realizzazione e/o l'impiego di apparati, l'attenzione alle<br />
problematiche energetiche costituiscono <strong>as</strong>petti quotidiani dell'attività del<br />
perito.<br />
Finalità<br />
Nell'ambito delle discipline a carattere professionale dell'indirizzo di studi<br />
per allievi periti in Informatica industriale, il corso di Elettronica persegue la<br />
finalità di sviluppare negli allievi le capacità di:<br />
- analizzare, dimensionare e gestire piccoli sistemi per l'elaborazione, la<br />
tr<strong>as</strong>missione e l'acquisizione dell'informazione in forma di segnali elettrici,<br />
progettandone semplici elementi;<br />
- risolvere problemi di piccola automazione e di interconnessione nei<br />
campi dell'industria e dei servizi;<br />
- partecipare consapevolmente alla realizzazione e alla gestione di grandi<br />
sistemi di elaborazione e automazione, avendo chiare le problematiche<br />
hardware connesse all'interfacciamento.<br />
Obiettivi<br />
Utilizzare:<br />
- strumentazione elettronica di b<strong>as</strong>e;<br />
- strumentazione specialistica;<br />
- documentazione tecnica.<br />
Realizzare o dimensionare o produrre:<br />
- semplici circuiti logici tipici, sia in logica cablata che in logica programmata;<br />
- dispositivi capaci di trattare segnali elettrici di ogni tipo;<br />
- documentazione tecnica relativa ai progetti implementati in laboratorio.<br />
Analizzare e sintetizzare:<br />
- dati ricavati dalle esperienze di laboratorio.<br />
CALCOLO DELLE PROBABILITÀ, STATISTICA<br />
E RICERCA OPERATIVA<br />
Il corso di Calcolo delle probabilità, statistica e ricerca operativa ha lo scopo<br />
di sviluppare le abilità di b<strong>as</strong>e normalmente implicate nella raccolta, nell'analisi<br />
e nell'elaborazione di informazioni e di dati relativi a fenomeni collettivi.<br />
Finalità<br />
- Mettere in grado lo studente di utilizzare proficuamente le potenzialità di<br />
indagine e di analisi del reale, proprie del contesto informatico<br />
- Fornire strumenti che siano in grado di disciplinare e di orientare i metodi<br />
induttivi e le conoscenze empiriche<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
81
Cap. 4<br />
82<br />
- Approfondire la comprensione delle nozioni e delle procedure mediante<br />
esemplificazioni e simulazioni con programmi già predisposti o da far<br />
predisporre agli studenti<br />
- Apprendere l 'uso di programmi dedicati al trattamento statistico dei dati<br />
da adottare come ambiente di lavoro corrente<br />
- Realizzare almeno le f<strong>as</strong>i più significative di semplici indagini statistiche<br />
Obiettivi<br />
- Leggere, interpretare e valutare informazioni complesse<br />
- Raccogliere, analizzare e rappresentare dati statistici<br />
- Trattare consistenti quantità di dati con dispositivi informatici<br />
- Assumere decisioni coerenti su eventi, grandezze, processi in condizione di<br />
incertezza<br />
- Valutare la significatività e validità di una inferenza statistica<br />
- Adattare i modelli teorici conosciuti a distribuzioni empiricamente rilevate<br />
- Inquadrare una tecnica di ricerca operativa studiata in un contesto<br />
problematico coerente<br />
- Formalizzare e risolvere problemi di ottimizzazione scegliendo<br />
opportunamente una delle tecniche studiate<br />
SISTEMI AUTOMAZIONE E LABORATORIO<br />
Il corso di Sistemi Automazione e Laboratorio deve dare al Perito Industriale<br />
in Informatica una conoscenza generale dei metodi e problemi<br />
dell'automazione, utilizzando le conoscenze tecnologiche acquisite nei corsi di<br />
Elettronica e di Informatica, sviluppandole ed operandone una sintesi nella<br />
prospettiva progettuale, soprattutto nel corso dell'ultimo anno.<br />
Nel corso sono distinguibili due tipi di contenuti naturalmente interconnessi:<br />
da una parte i fondamenti concettuali e metodologici dell'automazione,<br />
dall'altra il completamento e lo sviluppo specializzato delle tecnologie<br />
elettronico-informatiche.<br />
Finalità<br />
L'insegnamento di Sistemi Informatici deve contribuire alla formazione:<br />
- di un adeguato bagaglio di precise conoscenze tecniche;<br />
- di capacità operative per il futuro perito;<br />
- di strategie specifiche di risoluzione dei problemi.<br />
Obiettivi<br />
- Acquisire un corretto linguaggio specifico della disciplina<br />
- Procedere in modo autonomo nel lavoro<br />
- Acquisire la capacità di costruire modelli di semplici sistemi reali sia<br />
deterministici che stoc<strong>as</strong>tici e di studiarne il comportamento mediante la<br />
costruzione di programmi di simulazione<br />
- Acquisire conoscenze e capacità tecnologiche sufficienti per affrontare<br />
problemi connessi sia con l'analisi che con la sintesi di piccoli sistemi di<br />
automazione<br />
- Conoscere l'implementazione fisica di diversi tipi di calcolatore e darne<br />
una corretta descrizione <strong>as</strong>tratta<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
- Programmare sistemi a microprocessore con bus e interfacce standard<br />
- Conoscere i principali tipi di interfacce e di protocolli per il collegamento<br />
in rete e saper progettare e realizzare semplici moduli di comunicazione<br />
INFORMATICA<br />
Il Perito Industriale per l'Informatica trova la sua collocazione sia nelle<br />
imprese specializzate nella produzione di software che in tutte le situazioni in<br />
cui la produzione e la gestione del software, il dimensionamento e l'esercizio di<br />
sistemi di elaborazione dati siano attività rilevanti indipendentemente dal tipo<br />
di applicazione.<br />
Finalità<br />
Il corso di Informatica persegue la finalità di sviluppare negli allievi le capacità di:<br />
- affrontare (dall'analisi fino alla documentazione) la soluzione di un problema;<br />
- saper scegliere le metodologie e gli strumenti software più idonei;<br />
- seguire con una certa autonomia l'evoluzione delle tecnologie informatiche.<br />
Obiettivi<br />
- Risolvere problemi indipendentemente da un linguaggio di programmazione<br />
- Impostare problemi, anche da un punto di vista non procedurale<br />
- Verificare la correttezza di una soluzione<br />
- Leggere ed interpretare descrizioni sintattiche in più notazioni<br />
- Leggere ed interpretare programmi in più linguaggi<br />
- Usare il linguaggio di comando di un sistema operativo<br />
- Usare con proprietà un linguaggio imperativo<br />
- Documentare software a livello elementare<br />
- Elaborare file ad organizzazione sequenziale<br />
- Applicare con proprietà tecniche la programmazione modulare<br />
- Applicare il paradigma della programmazione orientata agli oggetti<br />
- Definire e manipolare strutture di dati connesse da puntatori<br />
- Progettare e costruire interfacce utente amichevoli<br />
- Scegliere, per rappresentare e gestire un insieme di informazioni, il tipo di<br />
organizzazione più adatto a seconda dell'applicazione<br />
- Gestire il progetto e la manutenzione di Sistemi Informativi per piccole realtà<br />
INDIRIZZO MECCANICA<br />
MECCANICA APPLICATA<br />
La Meccanica applicata <strong>as</strong>sume fondamentale importanza nell'indirizzo<br />
perché tutte le materie tecnico-professionali caratterizzanti l'indirizzo si<br />
avvalgono dei suoi contributi e perché essa riveste un ruolo formativo in virtù<br />
del rigore scientifico con cui deve essere impostato e condotto il suo studio.<br />
Finalità<br />
L'insegnamento della Meccanica applicata deve, dunque, promuovere negli<br />
allievi:<br />
- la formazione di una consistente b<strong>as</strong>e tecnico-scientifica;<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
83
Cap. 4<br />
84<br />
- l'acquisizione critica dei principi e dei concetti fondamentali costituenti il<br />
supporto scientifico della disciplina;<br />
- le conoscenze indispensabili per poter affrontare, con la necessaria<br />
razionalità, lo studio delle materie tecnico-professionali specifiche<br />
dell'indirizzo meccanico;<br />
- l'acquisizione di capacità progettuali di organi di macchine e di semplici<br />
meccanismi.<br />
Obiettivi<br />
La scuola farà in modo che l'allievo possa:<br />
- acquisire una buona conoscenza delle problematiche inerenti l'equilibrio<br />
dei corpi liberi e vincolati, le leggi del moto, la dinamica dei corpi, le<br />
resistenze p<strong>as</strong>sive, la resistenza dei materiali, i meccanismi per la<br />
tr<strong>as</strong>missione del moto, la regolazione delle macchine;<br />
- acquisire buone capacità di schematizzazione dei problemi e di<br />
impostazione dei calcoli di dimensionamento e di verifica di semplici<br />
strutture, di organi di macchine e di meccanismi;<br />
- essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la<br />
documentazione tecnica del settore;<br />
- acquisire una buona conoscenza delle principali caratteristiche dei vari tipi<br />
di impianti motori e di macchine a fluido, con particolare riguardo alle<br />
applicazioni industriali, ai criteri di scelta, ai problemi di installazione e di<br />
funzionamento;<br />
- acquisire sufficienti capacità operative di calcolo su potenze, rendimenti,<br />
bilanci energetici, consumi, ecc..<br />
TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI<br />
La disciplina si propone di fornire una buona conoscenza dei materiali<br />
utilizzati nell'industria meccanica e dei procedimenti per tr<strong>as</strong>formare il<br />
prodotto grezzo in prodotto finito.<br />
Finalità<br />
- La conoscenza delle moderne tecniche di produzione<br />
- La conoscenza delle proprietà dei materiali e delle prove meccaniche e<br />
tecnologiche per l'accertamento di tali proprietà<br />
- La conoscenza delle principali macchine utensili per le lavorazioni con<br />
<strong>as</strong>portazione di truciolo<br />
Obiettivi<br />
La scuola farà in modo che l'allievo possa:<br />
- conoscere i vari procedimenti tecnologici per la fabbricazione dei<br />
semilavorati e dei prodotti finiti;<br />
- avere chiaro il concetto di misura, di errore e di tolleranza dimensionale;<br />
- sapere scegliere il tipo di materiale più adatto alla produzione di<br />
determinati organi meccanici, in b<strong>as</strong>e alle particolari proprietà del<br />
materiale stesso.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
DISEGNO, PROGETTAZIONE,<br />
ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE<br />
La disciplina si propone di sviluppare le conoscenze acquisite nel biennio ed<br />
orientarle verso le applicazioni meccaniche per raggiungere e consolidare le<br />
capacità degli allievi di interpretare, di rappresentare e, quindi, di esprimersi<br />
attraverso il linguaggio grafico.<br />
Finalità<br />
L'insegnamento della disciplina si prefigge di:<br />
- acquisire conoscenze e capacità progettuali nell'ambito della meccanica<br />
tenendo conto dei condizionamenti tecnico-economici;<br />
- acquisire conoscenze ed abilità nell'ambito del disegno <strong>as</strong>sistito dal calcolatore;<br />
- far acquisire conoscenze, capacità progettuali e di analisi critica dei<br />
processi di fabbricazione e della loro programmazione;<br />
- favorire l'approccio con le tematiche connesse alle strutture ed al<br />
funzionamento delle imprese industriali;<br />
- sensibilizzare gli allievi sulle problematiche dei costi di produzione, della<br />
gestione delle scorte e sui problemi di scelta che ne conseguono.<br />
Obiettivi<br />
Al termine del corso l'allievo dovrà:<br />
- aver acquisito capacità progettuale, eseguendo il proporzionamento di<br />
complessivi, il disegno esecutivo dei particolari nel rispetto della normativa e<br />
con uso di manuali tecnici;<br />
- avere conoscenze specifiche dei sistemi per il disegno <strong>as</strong>sistito dal computer<br />
(CAD) ed eseguire disegni alla stazione grafica computerizzata;<br />
- sviluppare cicli di lavorazione e/o montaggio eseguendo scelte di<br />
convenienza economica nell'uso delle attrezzature, delle macchine e degli<br />
impianti;<br />
- progettare le attrezzature speciali di lavorazione e/o montaggio previste nei<br />
cicli tipici di fabbricazione; avere una conoscenza generale della struttura<br />
dell'impresa nelle sue principali funzioni e negli schemi organizzativi più<br />
ricorrenti, con particolare riferimento all'attività industriale;<br />
- avere una conoscenza specifica dei principali <strong>as</strong>petti dell'organizzazione e<br />
della contabilità industriale, con particolare riguardo a programmazione,<br />
avanzamento e controllo della produzione, nonché all'analisi e alla<br />
valutazione dei costi.<br />
SISTEMI E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE<br />
La disciplina, inserita nel corso di studi per gli allievi del triennio di<br />
specializzazione Meccanica, propone un compendio ben articolato ed<br />
integrato tra elementi di elettrotecnica, elettronica, pneumatica ed<br />
oleodinamica con lo scopo di arricchire il bagaglio culturale degli allievi, di<br />
potenziare le capacità critiche e di ragionamento, di sviluppare le abilità<br />
operative, di contribuire alla definizione di figure professionali con competenze<br />
tecniche in più settori.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
85
Cap. 4<br />
86<br />
Finalità<br />
In particolare ci si propone di:<br />
- raggiungere il giusto equilibrio tra competenze del settore elettrico e<br />
competenze del settore meccanico;<br />
- fare acquisire all'allievo il consolidamento e la sistematizzazione delle<br />
conoscenze precedentemente acquisite;<br />
- fornire la capacità di operare con sistemi di produzione o di controllo di<br />
processo automatizzati, dalla macchina singola ai gruppi di macchine a<br />
tecnologia mista (pneumatica, oleodinamica, elettrico-elettronica).<br />
Obiettivi<br />
La scuola farà in modo che l'allievo possa:<br />
- avere conoscenze di elementi di informatica e algebra logica;<br />
- avere acquisito competenze nell'ambito della costruzione di circuiti con<br />
logica combinatoria e sequenziale;<br />
- interpretare la documentazione tecnica del settore;<br />
- individuare la tecnologia più idonea per la costruzione di un circuito di<br />
comando;<br />
- valutare la condizione di impiego dei vari componenti sotto l'<strong>as</strong>petto della<br />
funzionalità e della sicurezza;<br />
- avere acquisito conoscenze nei campi della oleodinamica, della pneumatica,<br />
dell'elettropneumatica e nel campo dei sistemi programmabili (PLC);<br />
- progettare e cablare un circuito di comando con diverse tecnologie;<br />
- avere acquisito conoscenze in merito ai sistemi di controllo e regolazione;<br />
- avere sviluppato abilità operative.<br />
Laboratorio di Sistemi Informatici<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
AREA DI PROGETTO<br />
L'area di progetto si connota come l'innovazione più significativa nelle<br />
attività culturali degli Istituti Tecnici. Essa individua uno spazio destinato ad una<br />
didattica per problemi tendente a sviluppare nei giovani capacità critica ed<br />
operativa propria del mondo del lavoro.<br />
L'area di progetto deve coinvolgere il territorio in un proficuo interscambio<br />
tra operatori economici e scuola. Essa coinvolge le cl<strong>as</strong>si del biennio e del<br />
triennio indirizzo Elettronica ed Automazione e indirizzo Meccanica (Progetti<br />
<strong>as</strong>sistiti Ambra ed Ergon) senza che si preveda un opportuno spazio orario. Ad<br />
essa viene attribuito uno “spazio virtuale”, fra le varie discipline, coinvolte per<br />
non oltre un decimo di ci<strong>as</strong>cuna di esse, a conferma della sua caratteristica<br />
multidisciplinare.<br />
L'esame di stato costituisce occ<strong>as</strong>ione privilegiata per i giovani al fine di<br />
manifestare il livello di competenze (capacità, conoscenze/abilità, competenze)<br />
raggiunto in una tematica che spazia all'interno di più discipline. L'area di<br />
progetto potrebbe anche costituire, in uno scenario più ampio per un sistema<br />
di qualità, un nucleo di riferimento per la valutazione degli apprendimenti del<br />
singolo allievo sulle competenze acquisite, al di là delle conoscenze<br />
manifestate.<br />
Laboratorio di Matematica<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 4<br />
87
Cap. 4<br />
88<br />
Laboratorio di Elettronica<br />
Laboratorio di Meccanica<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 5<br />
89
Cap. 5<br />
90<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO<br />
(Biennio)<br />
VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO DI ITALIANO<br />
(Biennio)<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO<br />
(Triennio) - Tipologia A - Analisi e commento di un testo letterario<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO<br />
(Triennio) - Tipologia B - Saggio breve - Articolo di giornale<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO<br />
(Triennio) - Tipologia C/D - Tema<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 5<br />
91
Cap. 5<br />
92<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE<br />
DI MATEMATICA<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE<br />
DI INFORMATICA<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE<br />
DI ELETTROTECNICA<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE<br />
DI IMPIANTI ELETTRICI<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 5<br />
93
Cap. 5<br />
94<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI SISTEMI ELETTRICI<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE O GRAFICHE DI<br />
DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ELETTRONICA<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI<br />
TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI<br />
MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 5<br />
95
Cap. 5<br />
96<br />
VALUTAZIONE DELLE PROVE DI<br />
EDUCAZIONE FISICA<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE ORALI<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 5<br />
97
Cap. 5<br />
98<br />
Palestra<br />
Pista d’atletica<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Core-curriculum<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 6<br />
99
Cap. 6<br />
100<br />
GARA NAZIONALE DI ELETTROTECNICA<br />
La gara prevede lo svolgimento di due prove scritte su argomenti relativi alle<br />
discipline di indirizzo, svolti nelle cl<strong>as</strong>si terze e quarte. Ci<strong>as</strong>cuna prova<br />
consisterà nell'elaborazione di c<strong>as</strong>i o nello sviluppo e nella realizzazione di<br />
progetti concernenti le discipline tecniche maggiormente professionalizzanti<br />
dell'indirizzo di studi, tratti dalla propria realtà produttiva.<br />
Coordinatore del Progetto: prof. Giuseppe Cocuccio<br />
Obiettivi<br />
- Valorizzazione degli alunni<br />
- Verifica di abilità acquisite e di livelli professionali e culturali raggiunti in<br />
relazione ai curricoli<br />
- Scambio di esperienze tra realtà socio culturali diverse<br />
- Diffusione sul territorio di un'immagine dell'istruzione adeguata alle nuove<br />
realtà emergenti in campo nazionale ed europeo<br />
- Approccio sempre più puntuale ad un sistema integrato scuola-formazione<br />
Modi e tempi: la gara si svolgerà a Pordenone presso l'<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong><br />
Industriale “J. F. Kennedy” nei giorni 26 e 27 novembre <strong>2008</strong>.<br />
Destinatari: un solo allievo, scelto tra coloro che hanno conseguito nell'anno<br />
scol<strong>as</strong>tico 2007-<strong>2008</strong> l'ammissione alla cl<strong>as</strong>se quinta. Il candidato selezionato sarà<br />
quello ritenuto, per profitto scol<strong>as</strong>tico, più idoneo a rappresentare l'<strong>Istituto</strong>.<br />
Risorse umane: docente accompagnatore scelto tra gli insegnanti delle<br />
discipline tecniche professionalizzanti.<br />
Beni e servizi: l’<strong>Istituto</strong> si farà carico di tutte le spese inerenti la missione<br />
del docente accompagnatore, il viaggio e il soggiorno dell'allievo.<br />
VII EDIZIONE DEL “PREMIO NAZIONALE BtScuola <strong>2009</strong>”<br />
La società BTicino S.p.A. di Milano istituisce il “Premio Nazionale btscuola”<br />
da conferire a cl<strong>as</strong>si quarta o quinta (Docenti e Studenti) di Istituti Tecnici e<br />
Professionali con specializzazione in elettrotecnica, elettronica e<br />
telecomunicazioni, che avranno elaborato i migliori progetti sul tema di<br />
impiantistica proposto.<br />
Coordinatore del Progetto: prof. La Rosa Antonio<br />
Obiettivi: il Premio BtScuola ha come principale obiettivo quello di<br />
avvicinare il mondo della scuola tecnica e professionale a quello dell'industria<br />
elettrotecnica ed elettronica, secondo i più recenti orientamenti ministeriali. In<br />
quest'ottica il Premio si propone a Docenti e a Studenti di una cl<strong>as</strong>se quarta o<br />
quinta, come opportunità per compiere un'esperienza di lavoro di gruppo valida<br />
sotto il profilo formativo, utile alla conoscenza o all'approfondimento delle<br />
nuove tecnologie ed avvincente per la stesura di un progetto di applicazione<br />
pratica.<br />
Modi e tempi: il regolamento del premio è divulgato per tempo in armonia<br />
con i ritmi che contr<strong>as</strong>segnano lo svolgimento dell'anno scol<strong>as</strong>tico per offrire a<br />
Docenti e Studenti la possibilità di esaminare il tema proposto e di<br />
programmare l'attività della Cl<strong>as</strong>se.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Si propone la trattazione di un tema di impiantistica elettrica riferito<br />
all'innovazione tecnologica e alla stesura di un progetto relativo ad una<br />
struttura facilmente individuabile (condominio, abitazione, negozio, aula di una<br />
scuola, laboratorio artigianale, ufficio, c<strong>as</strong>e di cura, ecc.).<br />
a<br />
Il tema della 7 edizione del “Premio Nazionale BtScuola <strong>2009</strong>” è la stesura di<br />
un progetto di impianto elettrico di una Residenza Sanitaria Assistita (RSA)<br />
costituita da un solo <strong>piano</strong> fuori terra.<br />
Alla cl<strong>as</strong>se, in aggiunta al proposto elaborato, sarà somministrato un<br />
questionario a scelta multipla.<br />
Destinatari: le cl<strong>as</strong>si quarte e quinte Elettrotecnica<br />
VISITE PER L'ORIENTAMENTO<br />
Per favorire la crescita delle conoscenze di settore e degli sbocchi professionali<br />
degli allievi dell'ultimo anno delle varie specializzazioni l'<strong>Istituto</strong> si propone di<br />
organizzare visite guidate nei settori informatico, energetico e meccanico.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Alfio Leotta<br />
Obiettivi: mediante l'ausilio di docenti dei vari settori saranno illustrate,<br />
con particolare riguardo ai principi di funzionamento, le più recenti novità<br />
tecniche presenti sul mercato.<br />
Rilevante spazio sarà dato alle informazioni relative agli sbocchi<br />
professionali in rapporto alle esigenze del mercato del lavoro.<br />
Modi e tempi: i Docenti accompagnatori prepareranno con informazioni e<br />
strumenti adeguati gli studenti alle varie visite, che si effettueranno secondo un<br />
calendario, successivamente predisposto, in b<strong>as</strong>e alle esigenze emerse.<br />
Visite da Effettuare: Microelettronica (Catania) - Orientagiovani<br />
(Palermo) - Job (Catania) - Expo-Bit (Catania) - Laboratorio Nazionale del Sud<br />
(Catania) - Centrali Elettriche - <strong>Istituto</strong> di Radio<strong>as</strong>tronomia di Noto - Smau<br />
(Catania) - MediElettrica (Palermo).<br />
Destinatari: cl<strong>as</strong>si quinte<br />
Risorse umane interne: docenti delle discipline interessate<br />
Beni e servizi: la scuola si farà carico di <strong>as</strong>sistere ci<strong>as</strong>cun allievo con un<br />
contributo per il biglietto di viaggio.<br />
INCAMPUS<br />
Incampus eroga un servizio di formazione alla persona-studente che parte<br />
dall'orientamento e si conclude con il placement, attraverso l'Università.<br />
L'importanza, i contenuti, le modalità della nostra pratica di orientamento si<br />
sviluppano in constante rapporto all'evoluzione del contesto socio-economico<br />
con particolare riguardo ai cambiamenti in atto sui mercati del lavoro. Oggi,<br />
dunque, orientare non può avere il significato di compiere un'azione tramite la<br />
quale viene consegnato un "prodotto finito" ad una persona, ma significa prima di<br />
tutto tr<strong>as</strong>ferire competenze di autoorientamento in direzione di una decisione,<br />
sviluppando un'efficacia maggiore nell'azione di soddisfacimento e realizzazione<br />
dei propri progetti. Il risultato di questo processo comporta una decisione<br />
convinta e consapevole di realizzare il "progetto di vita" elaborato dalla persona in<br />
orientamento, sia nello studio sia nel lavoro.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 6<br />
101
Cap. 6<br />
102<br />
Incampus offre a tutti gli Istituti di Secondo Grado quest'attività di<br />
Orientamento che si articola nei seguenti step:<br />
I step: distribuzione in aula dei questionari attitudinali e ritiro degli stessi;<br />
II step: riunione collettiva presso l'<strong>Istituto</strong> di secondo grado e<br />
presentazione dell'attuale contesto socio-economico;<br />
III step:restituzione dei profili personali. Gli studenti interessati avranno,<br />
inoltre, l'opportunità di conoscere le nuove frontiere della<br />
formazione universitaria offerta da Incampus.<br />
Destinatari <strong>dell'offerta</strong>: Cl<strong>as</strong>si terze, quarte e quinte.<br />
QUOTIDIANO IN CLASSE<br />
Continua l'adesione all'iniziativa dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori,<br />
<strong>as</strong>sociazione non-profit, che si prefigge di avvicinare i giovani alla lettura dei quotidiani.<br />
I quotidiani, attraverso l'insostituibile mediazione dei docenti, potranno<br />
essere un valido ausilio didattico, uno strumento complementare nel delicato<br />
processo formativo dei giovani.<br />
Coordinatori del progetto: prof. Alfio Leotta, Carmelo Di Grazia<br />
Obiettivi<br />
- Educare i giovani alla lettura dei quotidiani<br />
- Favorire lo sviluppo delle loro capacità critiche<br />
- Aiutarli nell'analisi dei fatti di attualità<br />
Modi e tempi: ogni cl<strong>as</strong>se dell'<strong>Istituto</strong> dedicherà un'ora a settimana alla<br />
lettura dei quotidiani secondo calendario allegato.<br />
A partire da lunedì 20 Ottobre '08 ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se riceverà per tutto l'a.s. copie<br />
del “Corriere della Sera” e de “La Gazzetta del Sud”. A ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se sarà<br />
distribuita una copia de “La Gazzetta dello Sport” ed una copia del quotidiano “La<br />
Repubblica”. Le cl<strong>as</strong>si quarte e quinte riceveranno anche “Il Sole 24 Ore”.<br />
Destinatari: tutti gli alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane interne: docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />
Beni e servizi: i quotidiani da ritirare ogni giorno nelle edicole abilitate<br />
CALENDARIO PROGETTO “QUOTIDIANO IN CLASSE”<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
LET'S TALK IN ENGLISH<br />
Tutte le insegnanti di lingua inglese ritengono indispensabile ampliare e<br />
potenziare la competenza comunicativa in lingua inglese degli alunni,<br />
avvalendosi di un insegnante di madre lingua.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Giuseppa Miraglia<br />
Obiettivi<br />
- Potenziamento delle abilità linguistiche degli alunni con particolare<br />
riferimento a quelle orali (comprensione e produzione)<br />
- Possibilità di <strong>as</strong>coltare e comunicare con una persona di madre lingua, allo<br />
scopo di migliorare la pronuncia e l'intonazione<br />
- Possibilità di avere un contatto reale e, quindi, una conoscenza, non<br />
mediata dall'insegnante, con una persona di cultura inglese<br />
- Fornire un elemento di ulteriore motivazione allo studio con un<br />
docente di madre lingua<br />
Metodologia<br />
La metodologia adottata sarà di tipo nozionale-funzionale e di tipo comunicativo,<br />
con particolare attenzione alle abilità di listening e speaking. L'insegnante di madre<br />
lingua nell'organizzare le attività in cl<strong>as</strong>se, seguirà i suggerimenti del docente<br />
curricolare. Alla fine di ogni argomento, il docente curricolare, con l'<strong>as</strong>sistenza del<br />
lettore di madre lingua, valuterà l'efficacia dell'intervento.<br />
Destinatari: studenti delle sette cl<strong>as</strong>si seconde e delle sei cl<strong>as</strong>si quarte dell'istituto.<br />
Modi e tempi: un'ora settimanale per cl<strong>as</strong>se da novembre <strong>2008</strong> fino ad aprile <strong>2009</strong><br />
Risorse umane: lettore di madre lingua<br />
Beni e servizi: aula, audioc<strong>as</strong>sette, CD, videoc<strong>as</strong>sette, registratore, lettore<br />
CD, televisore e videoregistratore, riviste e quotidiani in lingua inglese, fotocopie.<br />
PALKETTO STAGE<br />
Quest'anno si proporrà agli studenti l'esperienza di <strong>as</strong>sistere ad una<br />
rappresentazione teatrale in lingua inglese. È prevista la visione di “The Strange<br />
c<strong>as</strong>e of Dr Jekkil and Mr Hyde”.<br />
Coordinatore del progetto: Prof.ssa Giuseppa Miraglia<br />
Obiettivi<br />
- Avvicinare gli studenti al teatro<br />
- Ascoltare opere teatrali in lingua inglese<br />
- Conoscere la letteratura inglese<br />
- Stimolare gli studenti a leggere altre opere teatrali<br />
- Condividere l'esperienza <strong>formativa</strong> con studenti di altre scuole<br />
Tempi e modi: la commedia verrà rappresentata al teatro METROPOLITAN di<br />
CATANIA nel mese di gennaio <strong>2009</strong> dal Palkettostage, INTERNATIONAL<br />
THEATRE PRODUCTIONS.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 6<br />
103
Cap. 6<br />
104<br />
ORIENTAMENTO ALLA PROFESSIONE DI PERITO<br />
È importante che i nostri allievi, che saranno domani periti industriali,<br />
conoscano quali sbocchi lavorativi offre la professione di perito industriale.<br />
Nell'ambito dei rapporti con le realtà professionali e del mondo del lavoro<br />
ogni cl<strong>as</strong>se quinta incontrerà il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti<br />
Industriali Laureati.<br />
Settantacinque anni fa, esattamente l'11 febbraio 1929, il Regio decreto n.275<br />
istituiva ufficialmente la libera professione di "Perito Industriale" in Italia;<br />
"ufficialmente" perché in realtà scuole di formazione tecnica per l'industria<br />
n<strong>as</strong>cente erano già ampiamente presenti in tutto il Paese. Il Consiglio Nazionale<br />
dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (CNPI) celebra i<br />
settantacinque anni della propria storia con un volume "Nello spirito della<br />
tecnica" presentato nella Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani in Roma.<br />
L'opera, che racconta gli anni dell'epopea industriale italiana, è stata presentata<br />
al pubblico dal presidente del CNPI Mariano Magnabosco, dall'autrice Severina<br />
Fontana e in veste di moderatore dal giornalista del TG1 Davide S<strong>as</strong>soli, il tutto<br />
alla presenza di numerose autorità parlamentari e di governo. Come tutti gli<br />
storici dell'economia riconoscono ormai unanimamente, questi settantacinque<br />
anni coincidono con la n<strong>as</strong>cita, la crescita e l'affermazione dell'apparato<br />
industriale italiano. Settantacinque anni nel corso dei quali, accanto agli<br />
imprenditori che lanciavano la sfida, operavano generazioni di periti industriali<br />
che traducevano in concreto le intuizioni, inventavano le "forme" dell'industria,<br />
le soluzioni tecniche e spesso anche un modo di far convivere i diversi attori<br />
dell'impresa industriale fra genio creativo e organizzazione del lavoro,<br />
imponendo sul mercato la loro condizione di liberi professionisti. Ieri periti<br />
industriali, oggi anche periti industriali laureati nel segno di un rinnovamento<br />
continuo al servizio del Paese e in un'ottica di parificazione con i livelli<br />
professionali europei.<br />
La storia della categoria dei periti industriali segue di pari p<strong>as</strong>so lo sviluppo<br />
economico italiano. Infatti, le tr<strong>as</strong>formazioni del mondo industriale e l'aumento<br />
notevole di figure professionali ha fatto sì che i vecchi "quadri" schizz<strong>as</strong>sero<br />
fuori dalle fabbriche e scoprissero che il proprio bagaglio culturale poteva<br />
essere speso nel mondo della libera professione.<br />
Elementi che si coagulano nella definizione delle competenze professionali,<br />
stabilite con il "Regolamento per la professione di perito industriale",<br />
introdotto con R.D. 11 febbraio 1929, n.275 (in Gazz. Uff., 18 marzo, n.65).<br />
Infatti, nell'art. 16 del R.D. 11 febbraio 1929, n.275, si ritrovano gli elementi<br />
eterogenei di un mondo economico nazionale in piena tr<strong>as</strong>formazione che<br />
necessita di professionisti qualificati nei settori più disparati, che, nel complesso,<br />
rappresentano l'amalgama omogeneo di una società evoluta e moderna.<br />
"Spettano ai periti industriali, per ci<strong>as</strong>cuno nei limiti delle rispettive specialità di<br />
meccanico, elettricista, informatico, edile, tessile, chimico, minerario, navale ed<br />
altre analoghe, le funzioni esecutive per i lavori alle medesime inerenti".<br />
Così alla professione di perito industriale si riconosce la competenza alla<br />
progettazione, esecuzione e direzione nei limiti delle rispettive competenze e,<br />
in generale, le "mansioni direttive nel funzionamento industriale delle aziende<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
pertinenti le specialità stesse". Tuttavia, la necessità di provvedere all'istituzione<br />
di un tipo di professionismo flessibile e specializzato era stato già avvertito,<br />
tanto è vero che la Legge del 24 giugno 1923, n.1395 (in Gazz. Uff., 17 luglio,<br />
n.167), recante "Disposizioni per la tutela del titolo e dell'esercizio<br />
professionale degli ingegneri e degli architetti", all'art.7, comma 2, statuiva, per il<br />
tramite di apposito regolamento, l'istituzione e la formazione in ogni provincia<br />
di albi speciali per i periti agrimensori (geometri) e per le altre categorie di<br />
periti tecnici.<br />
I periti industriali di oggi continuano a formarsi presso gli Istituti Tecnici<br />
Industriali Statali, conseguendo il diploma di maturità tecnica, dopo aver<br />
seguito un corso di studi secondario superiore della durata di cinque anni,<br />
composto, a sua volta, da un biennio di formazione generale ed un triennio di<br />
specializzazione, durante il quale il discente matura la formazione<br />
professionale adeguata all'indirizzo prescelto. Gli indirizzi specializzati, cui si<br />
accennava all'inizio, sono stati regolati nei contenuti con D.P.R. del 30<br />
settembre 1961, n.1222 ("Sostituzione degli orari e dei programmi di<br />
insegnamento negli Istituti tecnici"), che, nella formulazione originaria, ne<br />
annoverava ben 32, ridotti, con accorpamenti successivi (D.M. del 9 marzo<br />
1994, D.M. 27 del aprile 1995, n.263), a 26 specializzazioni. Cosicché, dopo aver<br />
conseguito il diploma di maturità, l'accesso alla professione è subordinato al<br />
superamento di un esame di Stato, al quale si viene ammessi solo dopo avere<br />
svolto un periodo di praticantato della durata di un biennio.<br />
(Tratto dal sito www.cnpi.it )<br />
Il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati,<br />
CNPI, nella seduta del 15 dicembre 2005 con delibera n. 206/19, ha approvato il<br />
«Nuovo regolamento per la formazione continua del perito industriale e del<br />
perito industriale laureato», che sostituisce il precedente pubblicato nella<br />
Gazzetta Ufficiale n. 89 del 16 aprile 2004.<br />
Tale nuovo regolamento si allinea alla direttiva 2005/36/CE e<br />
specificatamente al «considerando 39» ed è disponibile sul sito internet:<br />
www.cnpi.it<br />
I periti industriali hanno un proprio Consiglio Nazionale con sede in Roma.<br />
Organo ufficiale del Consiglio è il periodico “Folio”. Ogni provincia è sede di<br />
un Collegio dei Periti.<br />
A Catania il Collegio dei Periti ha sede in viale Vittorio Veneto n.343, tel.<br />
095/7223819, fax 095/7225529, e-mail cppi.ct.segreteria@tin.it.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 6<br />
105
Cap. 6<br />
106<br />
LA STAZIONE RADIO PER LE COMUNICAZIONI<br />
INTERCONTINENTALI E LO SPAZIO<br />
L’<strong>Istituto</strong> si dota di una stazione radioamatoriale e chiederà un nominativo<br />
per intraprendere l’attività.<br />
Grande l’entusi<strong>as</strong>mo destato dall’evento “ESPERIA MISSION”, che ha visto<br />
il “Fermi” partecipare nel 2007 come “uditore”, grazie all’esperienza del<br />
Prof. Davide Cuppone, docente dell’<strong>Istituto</strong> ed esperto radioamatore.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Davide Cuppone<br />
Obiettivi: l'attività culminerà con la possibilità da parte dei nostri alunni di<br />
poter effettuare esperimenti di radiocomunicazioni e tr<strong>as</strong>missioni, in fonia, in<br />
telegrafia, in digitale, ampliando il bagaglio tecnico ed i concetti studiati.<br />
Modi e tempi: sia durante le attività curricolari che in quelle<br />
extracurricolari, gli studenti, coadiuvati da personale esperto, prenderanno<br />
parte attiva alla costruzione ed <strong>as</strong>semblaggio della stazione radio. Non appena<br />
pronta ed operativa la stazione radio, il “Fermi” si candiderà, con tutte le carte<br />
in regola, ad essere destinatario di un collegamento in diretta con la Stazione<br />
Spaziale Internazionale, come prevede il progetto “ARISS”.<br />
Destinatari: alunni del triennio della specializzazione informatica<br />
Risorse umane interne: docenti di Sistemi Automazione e Laboratorio<br />
Beni e servizi: la stazione sarà costituita da un’apparecchiatura radio<br />
ricetr<strong>as</strong>mittente da 1,8 Mhz. fino a 1,2 Ghz. nei modi di tr<strong>as</strong>missione fonia,<br />
telegrafia e digitale (RTTY e PSK31), ed un’apparecchiatura radio<br />
ricetr<strong>as</strong>mittente per le VHF ed UHF multimodo (SSB CW) .<br />
Le ricetr<strong>as</strong>mittenti saranno collegate con un sistema di antenne direttive a<br />
polarizzazione incrociata, che montate sopra una coppia di motori comandati<br />
da un personal computer, permetteranno di effettuare il tracking satellitare,<br />
con movimento sia azimutale che zenitale, per poter effettuare collegamenti<br />
radio via satellite e con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che orbita alla<br />
quota di 400 km.<br />
PROGETTO “MUSICAMILO”<br />
La musica, il canto e la danza sono le principali forme d'espressione e di<br />
comunicazione.<br />
Il gruppo “Unnadimari” propone agli allievi uno spettacolo di musica relativo<br />
alle radici orali della Sicilia del primo 900 dando particolare rilievo ai canti del<br />
mondo contadino. Di ogni brano, che sarà accompagnato da strumenti musicali<br />
tra cui tamburi, organetto, zampogna, marranzanu, verranno spiegate la<br />
funzione, la provenienza e le tecniche d'utilizzo degli strumenti.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Biagia M. Finocchiaro<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Obiettivi<br />
- migliorare il livello di comunicazione con espressioni diverse<br />
- riscoprire le proprie radici<br />
- attualizzare le vecchie sonorità<br />
- conoscere strumenti provenienti da altre culture<br />
- stimolare la memoria alla ricerca della nostra identità di popolo<br />
Modi e tempi: la manifestazione si terrà in orario antimeridiano nel corso<br />
del primo quadrimestre<br />
Destinatari: studenti del biennio<br />
Risorse umane interne: docente coordinatore<br />
Risorse umane esterne: <strong>as</strong>sociazione culturale “Musicamilo”<br />
Beni e servizi: aula Magna<br />
IMPRENDITORIA GIOVANILE<br />
Il progetto n<strong>as</strong>ce dalla volontà di informare i giovani delle cl<strong>as</strong>si V<br />
specializzazione Informatica sulle possibili forme di avvio di attività<br />
imprenditoriale sia in forma individuale che <strong>as</strong>sociativa e loro forme di<br />
finanziamento connesse al fine di offrire loro una visione più ampia delle<br />
possibilità lavorative post-diploma.<br />
Coordinatore del progetto: Prof.ssa Leonarda Di Mauro<br />
Obiettivi<br />
- Conoscere gli <strong>as</strong>petti principali per intraprendere un'attività lavorativa<br />
autonoma con riferimento all'apertura e gestione di una P. Iva<br />
- Conoscere gli elementi caratterizzanti della “cooperativa e dell'impresa<br />
artigiana”<br />
- Varie forme di finanziamento per l'avvio di impresa.<br />
- Guida agli strumenti di pagamento<br />
- Conoscere le caratteristiche dei titoli di debito e dei titoli di capitale<br />
Modi e tempi: si prevedono due incontri in orario curriculare<br />
presumibilmente durante la quarta e quinta ora.<br />
La metodologia utilizzata è quella attiva - partecipata.<br />
Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte specializzazione Informatica.<br />
Risorse umane interne: tutor<br />
Risorse umane esterne: esperti nel campo dell'imprenditoria giovanile<br />
Bene e servizi: aula Magna, computer con video proiettore.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 6<br />
107
Cap. 6<br />
108<br />
Attrezzature del laboratorio di Meccanica<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 7<br />
109
Cap. 7<br />
110<br />
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ<br />
Si vuole aderire alla campagna di sostegno alle Associazioni siciliane contro il<br />
racket delle estorsioni, l'usura, la criminalità organizzata.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Giuseppe Longo<br />
Obiettivi<br />
- Diffondere e divulgare la cultura della legalità<br />
- Combattere i fenomeni legati alla criminalità, che impediscono la libertà di<br />
vivere dei cittadini<br />
- Sollecitare la partecipazione attiva di tutte le istituzioni, centrali e locali,<br />
della magistratura, delle forze dell'ordine, del mondo produttivo, delle<br />
Associazioni antiracket ed usura<br />
Modi e tempi: conferenza-dibattito<br />
Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte<br />
Risorse umane interne: docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane esterne: magistrati, esponenti delle forze dell'ordine,<br />
esponenti politici, presidenti delle Associazioni antiracket ed antiusura.<br />
SMONTA IL BULLO<br />
Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo che si manifesta con<br />
particolari caratteristiche distintive. All'interno delle scuole il bullismo riguarda<br />
tutti gli alunni e non solo quelli che vi prendono parte in maniera più evidente.<br />
Le attività del progetto svolte dal Consorzio Sol.Co. Catania, forniranno un<br />
servizio di consulenza sul fenomeno, coinvolgendo oltre l'<strong>Istituto</strong>, anche le<br />
seguenti scuole: Liceo Scientifico di M<strong>as</strong>calucia, <strong>Istituto</strong> di Istruzione Secondaria<br />
“A. Moncada” di Lentini, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Commerciale “Fodera” di Agrigento,<br />
<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “A. Volta” di Palermo, <strong>Istituto</strong> d'Arte “M. C<strong>as</strong>cio” di<br />
Enna, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “S. Mottura” di Caltanissetta, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong><br />
Commerciale “Fabio Besta” di Ragusa, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Commerciale “F.<br />
C<strong>as</strong>entino” di Marsala, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “E. Majorana” di Milazzo.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Carmela Raciti<br />
Obiettivi<br />
- Sensibilizzazione degli operatori scol<strong>as</strong>tici, famiglie, istituzioni e studenti al<br />
fenomeno del bullismo<br />
- Attività di sostegno e consulenza agli operatori e studenti per la<br />
riconoscibilità del fenomeno<br />
- Attività di supporto agli studenti vittime del bullismo<br />
- Attivazione di un Numero Verde per segnalazioni di c<strong>as</strong>i di bullismo<br />
- Monitoraggio qualitativo e quantitativo del fenomeno all'interno degli<br />
istituti scol<strong>as</strong>tici coinvolti nel progetto<br />
Modi e tempi: lezioni interattive, proiezioni, consulenza socio-psicopedagogica.<br />
L'attività si svolgerà nel periodo novembre-marzo.<br />
Destinatari: gli alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Risorse umane interne: Docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane esterne: equipe professionale composta da psicologo,<br />
<strong>as</strong>sistente sociale e pedagogista.<br />
Beni e servizi: proiettore<br />
EDUCAZIONE ALLA TOLLERANZA<br />
“I PERCORSI DELLA MEMORIA”<br />
La scuola, come comunità educante, ha il dovere morale di ricordare la<br />
tragedia della Shoah e delle leggi razziali emanate durante il regime f<strong>as</strong>cita nel<br />
Regno d'Italia. Ricordare è importante per prevenire e/o superare l'odierna<br />
intolleranza tra culture diverse.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Maria Giovanna Milici<br />
Obiettivi<br />
- Stimolare la capacità di comprendere la “diversità” come elemento di<br />
crescita culturale e umana<br />
- Sviluppare il senso della memoria storica, come momento essenziale di<br />
identità di una comunità<br />
Modi e tempi: gli studenti saranno coinvolti attraverso la lettura di giornali,<br />
libri, dibattiti, proiezioni di film ed incontri con testimoni.<br />
Il lavoro sarà svolto in orario antimeridiano, in cl<strong>as</strong>se o in momenti<br />
<strong>as</strong>sembleari.<br />
Destinatari: studenti del triennio<br />
Risorse umane: docenti interni. Esperto esterno, prof. Seb<strong>as</strong>tiano Gesù -<br />
Docente di Storia e Critica del Cinema - Facoltà di Lingue e Letterature<br />
straniere - Università di Catania.<br />
Beni e servizi: aula magna per la proiezione di film, aula multimediale, libri, giornali.<br />
EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />
Con questo progetto si intende sensibilizzare i giovani verso le tematiche<br />
sulla salute, per raggiungere condizioni di benessere psicofisico.<br />
Obiettivi<br />
- Prendere coscienza di alcune tematiche che riguardano la salute<br />
- Prevenire situazioni che portano a malattie<br />
- Migliorare e curare se stessi e gli altri<br />
- Creare la consapevolezza del valore della donazione<br />
Modi e tempi: le varie attività previste verranno sviluppate durante<br />
l'orario curricolare e la programmazione degli incontri verrà definita e<br />
comunicata a tutti i docenti delle cl<strong>as</strong>si coinvolte.<br />
Le attività riguardanti l'educazione alla salute saranno<br />
coordinate dalle prof.sse Carmela Raciti e Biagia Finocchiaro.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 7<br />
111
Cap. 7<br />
112<br />
“VLAD...”<br />
(“Vieni liberamente a donare”)<br />
PROGETTO sviluppato con:<br />
Il fabbisogno di sangue è in costante crescita. Molte cure non sarebbero possibili<br />
senza la disponibilità di unità di sangue e di pl<strong>as</strong>ma. Il sangue è indispensabile nei<br />
servizi di primo soccorso e di emergenza, nelle attività di alta specializzazione, nella<br />
chirurgia, nei trapianti di organi e nella cura di malattie oncologiche.<br />
Novemila sacche di sangue servono alla Sicilia per renderla autosufficiente: il<br />
nostro progetto concorre al raggiungimento di tale obiettivo.<br />
Coordinatore dell'attività: prof. Angelo Pulvirenti<br />
Obiettivi<br />
- Ottenere un incremento di almeno il 5% nel numero delle donazioni<br />
complessive alla fine dell'intervento formativo<br />
- Fare acquisire conoscenze inerenti la donazione del sangue<br />
Destinatari: alunni delle quinte cl<strong>as</strong>si<br />
Beni e servizi: proiezione di audiovisivi, opuscolo informativo, scheda<br />
d'attivazione.<br />
GENETICA COMUNITARIA<br />
PREVENZIONE DELLE MALATTIE GENETICHE<br />
La Genetica Comunitaria studia le malattie genetiche ed ha <strong>as</strong>sunto le<br />
caratteristiche di una vera e propria disciplina.<br />
Le malattie genetiche costituiscono un serio problema non riconducibile<br />
solo alla sfera del privato delle persone coinvolte. Rappresentano oggi una<br />
tematica sociale di <strong>as</strong>soluta priorità e di crescente interesse. Il problema è<br />
individuale e comunitario, personale e sociale.<br />
Obiettivi<br />
- Conoscere i meccanismi che stanno alla b<strong>as</strong>e della tr<strong>as</strong>missione delle<br />
malattie genetiche<br />
- Riconoscere la differenza tra malattie sessualmente tr<strong>as</strong>messe, malattie<br />
congenite e malattie genetiche<br />
- Conoscere le tecniche preventive delle malattie genetiche in epoca<br />
prezigotica e prenatale.<br />
- Favorire lo sviluppo del senso di responsabilità decisionale e personale nei<br />
confronti della procreazione<br />
Modi e tempi: la metodologia sarà di carattere interattivo. Sarà dato spazio<br />
ad esercitazioni in piccoli gruppi; saranno utilizzate schede di attivazione, brain<br />
storming, role playing, storie di c<strong>as</strong>i clinici.<br />
Il progetto sarà sviluppato durante l'orario curricolare per un totale di<br />
ventiquattro ore: due incontri di due ore per ogni cl<strong>as</strong>se aderente al progetto.<br />
Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte<br />
Risorse umane esterne: medico<br />
Beni e servizi: audiovisivi, opuscolo informativo, scheda d'attivazione, questionari.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PREVENZIONE E DONAZIONE<br />
Educazione alla prevenzione delle malattie che portano alla necessità di un<br />
trapianto, sensibilizzazione sulle problematiche correlate ai trapianti d'organo.<br />
Importanza sociale e benefici della donazione: donazione del midollo osseo,<br />
donazione del cordone ombelicale.<br />
Obiettivi: creare una coscienza negli studenti nei confronti della donazione<br />
Modi e tempi: incontri in ore curricolari da effettuarsi in Aula Magna<br />
Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quarte<br />
Risorse umane interne: docenti di Lettere, di Scienze e di Religione<br />
Risorse umane esterne: responsabili <strong>as</strong>s. AIDO - Associazione siciliana<br />
leucemia<br />
Beni e servizi: aula, aula magna, fotocopie, video proiettore.<br />
EDUCAZIONE ALIMENTARE E BENESSERE<br />
Il progetto n<strong>as</strong>ce con l'intento di avvicinare i ragazzi correttamente al<br />
“pianeta cibo”. Troppo spesso sono fornite sull'alimentazione da parte dei<br />
m<strong>as</strong>smedia, informazioni errate, che si ripercuotono sulle abitudini alimentari<br />
e, quindi, sulla salute.<br />
Obiettivi<br />
- Far conoscere le cl<strong>as</strong>sificazioni e le funzioni degli alimenti in b<strong>as</strong>e alla loro<br />
composizione e al loro apporto nutritivo<br />
- Far conoscere i disturbi dell'alimentazione, che possono avere anche<br />
risvolti psicologici, come l'Anoressia e la Bulimia<br />
- Far conoscere l'eziopatogenesi della g<strong>as</strong>trite e i comportamenti<br />
alimentari da evitare<br />
- Mettere ci<strong>as</strong>cuno in grado di saper valutare la propria dieta e di saper<br />
modificare comportamenti scorretti e inidonei nell'alimentazione<br />
Modi e tempi: il corso prevede per ogni cl<strong>as</strong>se due incontri della durata di<br />
circa un'ora ci<strong>as</strong>cuno, coinvolgendo gli allievi in un'attiva partecipazione.<br />
Destinatari: alunni prime cl<strong>as</strong>si<br />
Risorse umane: esperto esterno, medico<br />
Beni e servizi: aula, sussidi e riviste specializzate del Ministero della Salute,<br />
materiale multimediale, testi scientifici, fotocopie, video proiettore.<br />
ALCOLISMO E TABAGISMO<br />
L'alcolismo e il tabagismo sono un problema di interesse medico, psichico e<br />
sociale.<br />
Obiettivi<br />
- Saper valutare la pericolosità di una situazione a rischio<br />
- Acquisire conoscenza e comportamenti idonei alla prevenzione e alla<br />
protezione dei soggetti esposti<br />
- Acquisire una coscienza finalizzata all'educazione alla solidarietà nei<br />
problemi sociali senza pregiudizi<br />
Modi e tempi: I vari argomenti verranno trattati partendo da situazioni<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 7<br />
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Cap. 7<br />
114<br />
problematiche e saranno analizzati in maniera critica, distinguendo tra<br />
osservazioni e fatti, ipotesi e teoria, che verranno poi discussi con gli allievi,<br />
integrando e approfondendo i punti che suscitano più interesse per giungere ad<br />
una visione sempre più completa della problematica.<br />
Le strategie di approccio al tema consisteranno in lezioni frontali e analisi<br />
scientifica di materiali, coinvolgendo gli alunni per renderli parte attiva nella f<strong>as</strong>e<br />
di apprendimento.<br />
Le verifiche si effettueranno tramite colloqui con i ragazzi e tramite test<br />
strutturati del tipo vero/falso, a risposta multipla o a risposta aperta, per vagliare<br />
le conoscenze acquisite. Il corso prevede due incontri di circa 2 ore con ogni<br />
seconda cl<strong>as</strong>se.<br />
Destinatari: l'attività <strong>formativa</strong> è indirizzata a studenti del secondo anno<br />
Risorse umane interne: tutor<br />
Risorse umane esterne: medici, esperti nei processi di educazione e<br />
formazione, biologi<br />
Beni e servizi: aula, sussidi e riviste specializzate del Ministero della Salute,<br />
materiale multimediale, testi scientifici, fotocopie, video proiettore.<br />
PREVENZIONE MALATTIE DELLA PELLE<br />
La cura di se stessi e del proprio corpo è indispensabile per il benessere<br />
personale e sociale ed è, quindi, opportuno sollecitare gli alunni a prendere<br />
conoscenza di alcune malattie più comuni per prevenirle.<br />
Coordinatore: prof.ssa Carmela Raciti<br />
Obiettivi<br />
- Prevenire malattie dermatologiche<br />
- Prendersi cura della propria persona<br />
Destinatari: cl<strong>as</strong>si quarte e quinte<br />
Modi e tempi: una conferenza sui Melanomi<br />
Risorse umane: medico<br />
Beni e servizi: aula magna, fotocopie, videoproiettore.<br />
PREVENZIONE E INFORMAZIONE AIDS<br />
La diffusione delle malattie a tr<strong>as</strong>missione sessuale e parenterale induce la<br />
scuola ad <strong>as</strong>sumere atteggiamenti costruttivi nella tutela della salute individuale<br />
e collettiva.<br />
Obiettivi<br />
- Acquisire corrette informazioni<br />
- Favorire lo sviluppo di una cultura della solidarietà, evitando atteggiamenti di<br />
intolleranza verso le persone interessate dall'infezione di HIV<br />
Modi e tempi: il corso prevede per ogni cl<strong>as</strong>se due incontri della durata di<br />
due ore all'inizio del secondo quadrimestre. Si coinvolgerà la cl<strong>as</strong>se in un'attiva<br />
partecipazione.<br />
Destinatari: il progetto è rivolto agli alunni delle cl<strong>as</strong>si quarte.<br />
Risorse umane: medico<br />
Beni e servizi: aula, sussidi e riviste specializzate del Ministero della Salute,<br />
materiale multimediale, testi scientifici, fotocopie, video proiettore.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
“EDUCAZIONE ALL'AMBIENTE”<br />
I progetti relativi all'Educazione all'Ambiente saranno coordinati<br />
rispettivamente nelle cl<strong>as</strong>si 1A, 2A, 1B, 2B dal prof. Giuseppe Giordano, nelle<br />
cl<strong>as</strong>si 1C, 2C, 1G, 2G, 1H dalla prof.ssa Grazia Mazzaglia e nelle cl<strong>as</strong>si 1D, 2D, 1E,<br />
2E, 1F, 2F dalla prof.ssa Rita Musumeci.<br />
I rapporti con Lega Ambiente saranno tenuti dal prof. ing. Alfio Leotta.<br />
TESORI D'ITALIA (proposto da LEGAMBIENTE)<br />
L'Italia è un Paese costellato di migliaia di piccoli centri abitati e di piccoli<br />
Comuni, che da secoli sono scrigno di uno straordinario patrimonio di beni<br />
culturali e ambientali, di tradizioni e artigianato, di saperi e di sapori: i “Tesori” del<br />
nostro Paese. Sono i tesori naturali, culturali, artistici, paesaggistici, produttivi.<br />
Il progetto educativo vuole far conoscere e valorizzare i “Tesori d'Arte” di<br />
cui l'Italia è ricca e per i quali resta unica al mondo, coinvolgendo i diversi<br />
soggetti territoriali al fine di favorire i processi di sviluppo locale sostenibile.<br />
Obiettivi<br />
- Conoscenza del patrimonio architettonico locale<br />
- Educazione alla conservazione e alla salvaguardia dei monumenti<br />
Modi e tempi<br />
Le cl<strong>as</strong>si che aderiscono al progetto:<br />
- riceveranno strumenti, materiali didattici, sostegno per scoprire, studiare,<br />
difendere, valorizzare i tesori del proprio territorio;<br />
- segnaleranno il proprio “tesoro” per la pubblicazione di un Atlante dei<br />
Tesori d'Italia;<br />
- potranno partecipare ai gemellaggi;<br />
- parteciperanno alla selezione nazionale dei migliori progetti educativi.<br />
Destinatari: cl<strong>as</strong>si del biennio<br />
Risorse umane interne: insegnanti dell'istituto<br />
Beni e servizi: testi, guide, riviste.<br />
NONTISCORDARDIMÈ OPERAZIONE SCUOLE PULITE<br />
(proposto da LEGAMBIENTE)<br />
Una giornata di volontariato organizzata nelle scuole in collaborazione con il<br />
Ministero dell'Istruzione, volta a rendere gli edifici scol<strong>as</strong>tici più sicuri e vivibili.<br />
Gli studenti, insieme agli insegnanti e ai genitori, opereranno piccoli<br />
interventi volti al miglioramento delle condizioni dell'edificio scol<strong>as</strong>tico, del<br />
cortile o delle zone vicine. Ogni <strong>Istituto</strong> che aderirà avrà a disposizione un<br />
questionario per indagare lo stato di salute della propria scuola.<br />
Obiettivi: educazione all'uso consapevole e responsabile delle risorse<br />
Modi e tempi: l'iniziativa verrà svolta in un giorno del mese di marzo, che<br />
sarà comunicato dagli organizzatori.<br />
Destinatari: cl<strong>as</strong>si del biennio<br />
Risorse umane interne: insegnanti in orario nelle cl<strong>as</strong>si coinvolte<br />
Beni e servizi: materiale in funzione delle attività che verranno svolte<br />
(pitturazioni, pulizia giardino, messa a dimora di piante e/o fiori, ecc.).<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 7<br />
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Cap. 7<br />
116<br />
“LA SCUOLA ADOTTA UN COMUNE”<br />
(Proposto da LEGAMBIENTE)<br />
Storia e paesaggi, c<strong>as</strong>telli e opere d'arte, cultura e tradizioni locali: da nord a<br />
sud dello Stivale, piccoli Comuni raccontano la storia d'Italia in tutte le sue<br />
espressioni ed aprono scenari di un futuro possibile, dove la natura è ancora una<br />
perla di grande f<strong>as</strong>cino e dove lo sviluppo economico e sociale ha bisogno di<br />
idee e valori nuovi.<br />
Obiettivi<br />
- Andare alla scoperta dell'ambiente naturale e culturale del luogo scelto<br />
- Conoscere per apprezzare la varietà e la diversità dei numerosi piccoli centri<br />
- Evitare l'isolamento dei piccoli Comuni<br />
Modi e tempi: il progetto si b<strong>as</strong>a sui gemellaggi con soggiorni educativi: gli<br />
ospiti conosceranno, attraverso i racconti degli abitanti del piccolo Comune, usi<br />
e costumi delle loro zone. I ragazzi della scuola ospitante si tr<strong>as</strong>formeranno in<br />
ciceroni per mostrare non solo l'arte del proprio paese, ma soprattutto i beni<br />
naturali, ambientali e culturali che contraddistinguono le zone in cui essi vivono.<br />
Destinatari: cl<strong>as</strong>si del biennio<br />
Risorse umane interne: insegnanti dell'<strong>Istituto</strong><br />
Beni e servizi: saranno fornite guide, riviste, materiale informativo.<br />
EDUCARE PER CONSERVARE LA BIODIVERSITÀ<br />
Il progetto introdurrà il concetto biologico di specie, tratterà le specie in via<br />
d'estinzione del presente e quelle estinte del p<strong>as</strong>sato, illustrerà la biodiversità in Italia.<br />
Obiettivi<br />
- Essere consapevoli delle nostre azioni e delle loro conseguenze sull'ambiente<br />
- Ridurre il consumo di energia, di sostanze inquinanti e di materiali superflui<br />
- Non prelevare e non abbandonare animali fuori dal proprio habitat<br />
Modi e tempi: il progetto prevede: incontri in aula con esperti dell'Azienda<br />
Regionale Foreste Demaniali ed una visita ad una Riserva Naturale in primavera<br />
inoltrata<br />
Destinatari: cl<strong>as</strong>si del biennio<br />
Risorse umane interne: insegnanti dell'<strong>Istituto</strong><br />
Beni e servizi: guide, riviste, materiale informativo.<br />
EDUCAZIONE ALL'AMBIENTE ATTRAVERSO<br />
LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO<br />
“GLI AMICI DELLA TERRA”<br />
L'<strong>as</strong>sociazione “Gli Amici della Terra”, nell'ambito etneo, si occupa a Viagrande<br />
della gestione del Parco Naturale Monte Serra e del Museo della lava e dei vulcani<br />
(MuLa). Entrambe le strutture sono un importante punto di riferimento per<br />
l'educazione ambientale. I percorsi proposti prevedono escursioni, osservazione<br />
dal vivo del mondo animale e vegetale, esperienze sensoriali.<br />
Coordinatore dell'attività: prof. Mario Tropea<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Obiettivi<br />
- Protezione dell'ambiente<br />
- Valorizzazione delle risorse naturali<br />
- Difesa della biodiversità<br />
- Comprensione delle dinamiche della geologia terrestre<br />
- Consapevolezza dei rischi e dei benefici dei vulcani<br />
Modi e tempi: il progetto si propone di far visitare agli allievi il Parco Naturale<br />
Monte Serra, che comprende un antico cratere vulcanico ricoperto da una fitta<br />
vegetazione mediterranea, un bosco di querce e sentieri natura. È prevista anche<br />
la visita al Museo della Lava e dei Vulcani che rappresenta un vero e proprio<br />
“viaggio al centro della terra” in quanto dotato di modelli tridimensionali a grande<br />
scala, di immagini satellitari e di simulazioni di colate laviche.<br />
L'attività si svolgerà nei mesi di febbraio-marzo in orario scol<strong>as</strong>tico e pomeridiano.<br />
Destinatari: il progetto è rivolto alle cl<strong>as</strong>si prime dell'<strong>Istituto</strong>.<br />
Risorse umane: docenti dell'<strong>Istituto</strong>. Guide del Parco dell'Etna<br />
Beni e servizi: autobus, guide, riviste e materiale informativo.<br />
STOP THE FEVER – CLASSI PER L'AMBIENTE<br />
La campagna di Legambiente si propone di mobilitare istituzioni e cittadini<br />
intorno all'obiettivo della riduzione dei g<strong>as</strong> serra.<br />
Obiettivi: le cl<strong>as</strong>si iscritte si muovono con azioni concrete dentro un<br />
percorso comune, nel rispetto di un patto per ridurre l'effetto serra. A tal<br />
scopo ci si <strong>as</strong>petta un miglioramento dei comportamenti e degli stili di vita al<br />
fine di ridurre la produzione di emissioni.<br />
Modi e tempi: le cl<strong>as</strong>si che aderiscono al progetto riceveranno un kit di<br />
schede in cui saranno indicati i criteri per calcolare il risparmio di CO 2.<br />
Le<br />
schede riguardano azioni relative a mobilità, raccolta differenziata, risparmio<br />
energetico, consumo di acqua.<br />
Destinatari: quattro cl<strong>as</strong>si dell'<strong>Istituto</strong>: 1A, 1F, 3A EL, 3C INF<br />
Risorse umane interne: docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />
EDUCAZIONE STRADALE - IL PATENTINO<br />
Oggi, sul <strong>piano</strong> normativo, l'Educazione Stradale coinvolge la sfera della<br />
responsabilità personale nell'ambito delle relazioni sociali, collocandosi a pieno<br />
titolo fra le attività educative tr<strong>as</strong>versali, che caratterizzano l'attività della<br />
Scuola. Pertanto risulta <strong>as</strong>solutamente fondamentale definire percorsi<br />
formativi di strategie educative e di prevenzione per la f<strong>as</strong>cia di popolazione più<br />
a rischio costituita dai giovani.<br />
Obiettivi<br />
- Conoscenza e rispetto del nuovo codice della strada e delle norme di<br />
circolazione, sia come pedone che come utente di ciclomotori<br />
- Utilizzo del mezzo meccanico con padronanza tecnica per una guida in sicurezza<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 7<br />
117
Cap. 7<br />
118<br />
- Educazione alla legalità in merito alla disciplina sulla strada:<br />
consapevolezza circa i rischi e i danni derivanti dal traffico alla salute<br />
dell'uomo (stress e decadimento fisico), consapevolezza degli “effetti<br />
negativi” prodotti dall'uso di alcool e droghe<br />
Coordinatore del progetto: prof. Angelo Pulvirenti<br />
Destinatari: tutti gli alunni dell'<strong>Istituto</strong>. In b<strong>as</strong>e alle adesioni sono state<br />
costituite cinque cl<strong>as</strong>si.<br />
Modi e tempi: lezioni frontali, utilizzo di CD multimediali, video-c<strong>as</strong>sette<br />
sulla sicurezza e sulla segnaletica stradale, dibattiti accompagnati da lavori di<br />
gruppo, simulazioni di situazioni di traffico ed infrazioni del Codice della Strada.<br />
Per ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se dodici ore di lezione.<br />
Risorse umane esterne: esperto educazione stradale, personale<br />
dipendente autoscuola<br />
Beni e servizi: aula magna, aule, televisore, videoregistratore, computer con<br />
collegamento internet, programma sicurezza stradale su CD, video-c<strong>as</strong>sette,<br />
libri tematici.<br />
PARI OPPORTUNITÀ “Non calpestiamo le margherite”<br />
Il progetto “Non calpestiamo le margherite” intende condannare la violenza<br />
nella nostra società rivolta contro le f<strong>as</strong>ce più deboli, a partire dagli abusi verso<br />
le donne e i bambini fino all'intolleranza razziale.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Antonella Treffiletti<br />
Obiettivi: la condanna della violenza in ogni sua forma ha lo scopo di<br />
sensibilizzare gli alunni sulle ingiustizie gratuite, sui pregiudizi e sugli abusi<br />
contro i più deboli, affinché diventino promotori di una società equa.<br />
Modi e tempi: l'otto marzo <strong>2009</strong>. Confronto e dibattito sul tema “La<br />
condanna della violenza: analisi del problema”.<br />
La trattazione delle tematiche sarà supportata da una presentazione in<br />
PowerPoint ed avrà luogo il sette marzo c.a.<br />
Destinatari: gli alunni delle quinte cl<strong>as</strong>si. Tutte le allieve dell'<strong>Istituto</strong>.<br />
Risorse umane<br />
- 1 docente interno coordinamento<br />
- 1 docente interno docenza<br />
- 1 esperto esterno docenza<br />
- 3 esperti esterni<br />
Beni e servizi: materiale di consumo, aula magna, Computer con<br />
videoproiettore<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 8<br />
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Cap. 8<br />
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SPORTIVAMENTE… INSIEME…<br />
Il presente progetto n<strong>as</strong>ce dalla considerazione della forte valenza educativa<br />
e <strong>formativa</strong> della pratica sportiva per i giovani, soprattutto nella scuola<br />
superiore, e vuole dare ai nostri studenti l'opportunità di conoscere e praticare<br />
l'attività sportiva nell'ambiente scol<strong>as</strong>tico anche al di fuori dell'orario di lezione.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Seb<strong>as</strong>tiano Leonardi<br />
Obiettivi<br />
- Miglioramento individuale del volume tecnico generale ed agonistico<br />
- Maggiore conoscenza dei regolamenti sportivi<br />
- Capacità di collaborare concretamente all'organizzazione di tornei e<br />
manifestazioni sportive<br />
- Capacità di collaborare, all'interno di una squadra, con i propri compagni<br />
nel raggiungimento di uno scopo comune<br />
- Capacità di vivere serenamente il risultato del proprio impegno<br />
Modi e tempi: saranno istituiti gruppi sportivi, che aderiscono ai<br />
campionati studenteschi (nella forma promozionale e competitiva).<br />
Nella f<strong>as</strong>e promozionale saranno coinvolti tutti gli allievi nei tornei interni; in<br />
quella competitiva saranno formate squadre per la partecipazione alle f<strong>as</strong>i<br />
provinciali ed, eventualmente, regionali e nazionali nelle attività sportive<br />
programmate (corsa campestre, atletica leggera, pallavolo, calcetto, calcio a 11,<br />
bocce, mountan bike e pallacanestro).<br />
Manifestazione conclusiva: “Memorial Cantarella” che include, tra l'altro, la<br />
competizione di calcio a cinque con il “Triangolare delle specializzazioni”.<br />
Avviamento di collaborazione con Società Sportive del territorio.<br />
Partecipazione a manifestazioni sportive studentesche tra Istituti del<br />
territorio: “Primavera Sportiva”.<br />
Le attività si svolgeranno in orario extr<strong>as</strong>col<strong>as</strong>tico (14.00 - 17.00) in quattro<br />
incontri settimanali, con l'alternarsi di attività e di insegnanti, nel periodo che va<br />
dal mese di Ottobre alla prima settimana di Giugno.<br />
Le f<strong>as</strong>i d'<strong>Istituto</strong> si svolgeranno, invece, in orario curricolare, per consentire la<br />
totale partecipazione degli alunni.<br />
Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane interne: proff: Seb<strong>as</strong>tiano Leonardi, Rosaria Strano, Filippo<br />
Cavallaro<br />
Beni e servizi: attrezzature specifiche della scuola e degli impianti del<br />
territorio, tr<strong>as</strong>porti, materiale sportivo e di premiazione, <strong>as</strong>sistenza medicosanitaria.<br />
Le lezioni si svolgeranno dalle ore 14.00 alle ore 17.00 secondo il seguente<br />
calendario:<br />
Lunedì<br />
Calcio a 5:<br />
prof. Leonardi S.<br />
Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì<br />
Mountan bike:<br />
prof. Cavallaro F.<br />
Calcio a 5e/o a 11: Pallavolo:<br />
prof. Leonardi S. prof. ssa Strano R.<br />
Atletica leggera:<br />
prof. Leonardi S.<br />
Atletica leggera:<br />
prof. Cavallaro F.<br />
proff.ssa Strano R.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
“NEWSPAPERGAME”<br />
In collaborazione con il Giornale “La Sicilia”<br />
Il corso n<strong>as</strong>ce dall'esigenza di accostare i giovani al mondo della<br />
comunicazione per renderli protagonisti e creativi, facendo loro sperimentare<br />
come si forma e viene strutturata una pagina di giornale.<br />
La pagina preparata dagli allievi sarà pubblicata da “La Sicilia”<br />
Coordinatore dell'attività: prof.ssa Nunziatina Giusa<br />
Obiettivi<br />
- Avviare i ragazzi alla lettura<br />
- Abituare i ragazzi all'analisi degli accadimenti sociali<br />
- Saper esporre e sintetizzare tramite la redazione di un articolo.<br />
Modi e tempi: il corso avrà la durata di trenta ore.<br />
Destinatari: studenti del triennio<br />
Risorse umane interne: prof.ssa Carmela Raciti, tecnico di laboratorio<br />
Beni e servizi: quotidiani, PC.<br />
LA FRAGOLA<br />
“LA REPUBBLICA” e KATAWEB propongono l'utilizzo del quotidiano e di<br />
Internet per apprendere come si legge un giornale, al fine di sviluppare l'abitudine<br />
alla lettura e alla capacità di analisi critica della notizia e per incentivare la creatività<br />
degli allievi, agevolandoli nella pubblicazione on line di un giornale d'<strong>Istituto</strong>.<br />
Gli studenti, con l'aiuto dei docenti, potranno collegarsi al portale<br />
“LAFRAGOLA.it” per proporsi web-giornalisti, evidenziando le loro capacità<br />
creative ed espressive.<br />
All'indirizzo www.lafragola.it è disponibile un software, di semplice utilizzo,<br />
che permetterà la creazione di un giornale d'<strong>Istituto</strong> on line.<br />
Coordinatore dell'attività: prof. Alfio Leotta<br />
Obiettivi<br />
- Sensibilizzare alunne ed alunni alla lettura<br />
- Favorire il confronto di idee su varie tematiche<br />
- Favorire lo scambio di iniziative, per via informatica, tra Istituti diversi del<br />
territorio, agevolando la crescita culturale e sociale<br />
Modi e tempi: gli incontri si svolgeranno in orario pomeridiano. Gli alunni<br />
partecipanti costituiranno la redazione del giornale. Il corso avrà la durata di<br />
venti ore.<br />
Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane interne: prof.ssa Biagia Finocchiaro<br />
Beni e servizi: giornali, macchina fotografica digitale, materiale didattico,<br />
supporto informatico, materiale di cancelleria.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 8<br />
121
Cap. 8<br />
122<br />
ARCHIVIO<br />
Il Progetto si propone di fornire agli studenti l'opportunità di usufruire di un<br />
archivio che sarà puntualmente aggiornato con gli articoli più interessanti dei<br />
quotidiani che giornalmente arrivano in <strong>Istituto</strong>. I docenti e gli alunni che<br />
partecipano al progetto “Il Quotidiano in cl<strong>as</strong>se” e che leggono “La Repubblica”<br />
segnaleranno articoli con particolare riguardo alle seguenti tematiche: energia<br />
alternativa, informatica, premi letterari, “libri più letti”, recensioni, robotica,<br />
pneumatica. L'archivio consentirà agevolmente di ricercare articoli di testate<br />
diverse sulla medesima notizia.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Alfio Leotta<br />
Obiettivi<br />
- Favorire la capacità di ricercare, di confrontare, di documentare.<br />
- Conoscere sint<strong>as</strong>si e stili di scrittura diversi in rapporto all'argomento trattato<br />
Modi e tempi: alunni e docenti potranno consultare l'emeroteca<br />
informatica<br />
Destinatari: alunni e docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane interne: prof.ssa Biagia Finocchiaro, prof.ssa Patrizia Russo<br />
Beni e servizi: emeroteca cartacea, software per la realizzazione del datab<strong>as</strong>e.<br />
CERTIFICAZIONE TRINITY: LINGUA INGLESE<br />
L' I.T.I.S. “E. Fermi”, consapevole dell'importanza della conoscenza della lingua<br />
inglese in Europa e nel mondo, offre agli studenti la possibilità di conseguire una<br />
certificazione ril<strong>as</strong>ciata dal Trinity, Ente certificatore accreditato dalle autorità<br />
competenti nel Regno Unito (Qualifications and Curriculum Authority) in<br />
accordo con quanto stipulato con il M.P.I.<br />
Gli studenti in possesso di una certificazione sull'abilità nell'uso della lingua<br />
inglese godono di variegate opportunità di studio, conseguendo crediti che<br />
rendono possibili carriere di lavoro in tutta Europa.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Giovanna La Spina<br />
Obiettivi<br />
- Conseguimento di una certificazione<br />
- Potenziamento della competenza comunicativa degli studenti<br />
- Ulteriore motivazione allo studio della lingua<br />
Modi e tempi: si costituiranno due gruppi di quindici studenti ci<strong>as</strong>cuno.<br />
La metodologia adottata sarà di tipo comunicativo con particolare<br />
riferimento alle abilità di listening e speaking.<br />
Il docente di madrelingua avrà il compito di aiutare gli studenti<br />
nell'elaborazione scritta del Topic, nonché nelle “communicative skills della<br />
Topic ph<strong>as</strong>e and Conversation ph<strong>as</strong>e”.<br />
Il docente interno avrà il compito di spiegare e far esercitare gli studenti sulle<br />
strutture linguistiche presenti nel “topic” e nelle “subject are<strong>as</strong>”.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Il corso inizierà almeno tre mesi prima dello svolgimento degli esami orali e<br />
avrà la durata di trenta ore per ogni gruppo (trenta ore con il docente di<br />
madrelingua in compresenza con un docente di lingua inglese delle varie sezioni).<br />
Il corso si terrà in orario pomeridiano.<br />
Destinatari: studenti dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane interne: docenti di Lingua Inglese<br />
Risorse umane esterne: docente madre lingua<br />
Beni e servizi: aula, laboratorio linguistico e multimediale, audioc<strong>as</strong>sette,<br />
videoc<strong>as</strong>sette, CD, registratore, televisore, videoregistratore, lettore CD,<br />
lettore DVD, riviste e quotidiani in lingua inglese, fotocopie.<br />
GIOCHI MATEMATICI (OLIMPIADI-ETNIADE)<br />
Scopo principale del progetto è la diffusione tra i giovani dell'interesse per la<br />
Matematica.<br />
Referente “Olimpiadi di Matematica” ed “Etniade”: prof.ssa Patrizia Russo<br />
Obiettivi<br />
- Suscitare negli allievi maggior interesse verso lo studio<br />
- Sollecitare docenti ed allievi verso nuove strategie didattiche<br />
Modi e tempi: le gare si svolgeranno nei mesi di novembre, febbraio e marzo.<br />
Verranno organizzati dei corsi preparatori alle gare a cui parteciperanno 3 o 4<br />
alunni per cl<strong>as</strong>se segnalati dai docenti. Verranno organizzati corsi per il biennio e<br />
per il triennio. Ogni corso avrà la durata di 12 ore e per ogni gruppo sarà<br />
presente un docente. I corsi si terranno in orario pomeridiano. Gli alunni che<br />
supereranno la gara d'istituto parteciperanno alla gara provinciale, che si terrà<br />
a Caltagirone (CT) nel mese di febbraio. Nel mese di marzo si terranno le gare<br />
dell' “Etniade” di Matematica, presso la Facoltà di Matematica dell'Università<br />
degli Studi di Catania; parteciperanno gli alunni del biennio. Verranno<br />
organizzati corsi per gli alunni che supereranno la gara d'istituto e per quelli<br />
che parteciperanno alla “Etniade”.<br />
Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si del biennio e del triennio.<br />
Durata: anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong> - <strong>2009</strong><br />
Risorse umane: docenti di matematica<br />
Beni e servizi: aula, laboratorio informatica, aula magna. Gagdet per gli alunni.<br />
GIOCHI DI ANACLETO<br />
Lo scopo principale del progetto è quello di stimolare nei giovani l'interesse<br />
per lo studio della Fisica.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Bruno Chiarello<br />
Obiettivi: potenziare le capacità logico-risolutive ed operative in laboratorio<br />
Modi e tempi<br />
Le gare si svolgeranno in <strong>Istituto</strong> e saranno articolate in due prove:<br />
- 28 Aprile <strong>2009</strong> relativamente alle “Domande e Risposte”<br />
- 6 Maggio <strong>2009</strong> relativamente alle prove “In Laboratorio”.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 8<br />
123
Cap. 8<br />
124<br />
Il corso di preparazione alle gare avrà la durata complessiva di venti ore<br />
(dodici ore di compresenza con il tecnico di laboratorio) e sarà svolto in orario<br />
pomeridiano. Saranno coinvolti tre/quattro alunni per ogni cl<strong>as</strong>se del biennio.<br />
Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si del biennio<br />
Risorse umane interne: docenti di Fisica<br />
Beni e servizi: laboratorio di Fisica<br />
OLIMPIADI DI INFORMATICA<br />
Il Ministero della Pubblica Istruzione, con l'obiettivo primario di stimolare<br />
l'interesse dei giovani verso la scienza dell'informazione e le tecnologie<br />
informatiche, ha affidato ad AICA (Associazione Italiana per l'Informatica ed il<br />
Calcolo Automatico) il compito di gestire l'organizzazione delle Olimpiadi di<br />
Informatica.<br />
Le Olimpiadi di Informatica sono nate con l'intento di selezionare e formare,<br />
ogni anno, una squadra di atleti che rappresenti il nostro paese alle "International<br />
Olympiad in Informatics" (IOI), indette dall'UNESCO fin dal 1989.<br />
Il progetto dell'<strong>Istituto</strong> ha lo scopo di preparare gli alunni alla selezione<br />
scol<strong>as</strong>tica e a quella regionale delle Olimpiadi di Informatica.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Sabina Cristaldi<br />
Obiettivi<br />
- Sviluppare abilità nell'individuare gli algoritmi risolutivi di problemi logici<br />
- Conoscenza dei linguaggi P<strong>as</strong>cal oppure C/C++ (linguaggi ufficialmente<br />
consentiti in questa competizione internazionale).<br />
Modi e tempi: saranno organizzati corsi per gli alunni che daranno l'adesione<br />
a partecipare alle gare previste. I corsi si svolgeranno in orario pomeridiano.<br />
La selezione scol<strong>as</strong>tica si svolgerà in <strong>Istituto</strong> nel mese di dicembre, mentre la<br />
selezione territoriale si terrà nel mese di aprile <strong>2009</strong>.<br />
Destinatari: gli alunni delle sezioni ad indirizzo informatico.<br />
Risorse umane interne: prof.ssa Leonarda Di Mauro<br />
Beni e servizi: aula magna, laboratorio di informatica, fotocopie, tr<strong>as</strong>porti.<br />
MINIROBOT <strong>2009</strong><br />
La robotica sviluppa metodologie, che permettono ad una macchina (robot)<br />
di eseguire dei compiti specifici. Il robot tramite i “sensori” percepisce<br />
l'ambiente circostante e con esso interagisce tramite gli “attuatori”. La robotica<br />
è trans-disciplinare. In essa confluiscono e si fondono argomenti di biologia,<br />
fisiologia, elettronica, fisica, informatica, matematica, meccanica, elettrotecnica.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Francesco Alparone<br />
Obiettivi: Il progetto ha lo scopo di preparare gli alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte e<br />
quarte per la manifestazione “Minirobot <strong>2009</strong>”. Tale manifestazione consiste in una<br />
competizione tra i robot delle varie squadre e si svolgerà nella sede della Facoltà di<br />
Ingegneria dell'Università di Catania. Essa è aperta alle scuole superiori.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Modi e tempi: L'attività di montaggio, di programmazione e di collaudo dei<br />
robot sarà svolta in orario pomeridiano dal mese di gennaio.<br />
Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quarte e quinte della specializzazione informatica<br />
Risorse umane interne: docenti di Sistemi Automazione e Laboratorio<br />
Risorse umane esterne: esperti<br />
Beni e servizi: aula, laboratorio di Sistemi Automazione e laboratorio, kit<br />
robot LEGO Mindstorms (che contiene, oltre ai cl<strong>as</strong>sici “mattoncini”, un<br />
microprocessore programmabile e un set completo di motori e di sensori),<br />
fotocopie, tr<strong>as</strong>porti, quota di iscrizione alla competizione.<br />
GIOCHI DELLA CHIMICA<br />
I Giochi della Chimica sono organizzati dalla Società Chimica Italiana con il<br />
patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Giuseppe Giordano<br />
Obiettivi: si vuole conseguire la dilatazione dell'informazione chimica, che<br />
dovrebbe essere sempre più rilevante nel curricolo di b<strong>as</strong>e dei giovani.<br />
Metodologia: questi Giochi della Chimica prevedono una prima selezione<br />
svolta nella scuola. Verranno organizzati dei corsi di preparazione a cui<br />
parteciperanno gli alunni delle seconde cl<strong>as</strong>si segnalati dai docenti. Il corso avrà<br />
la durata di 15 ore e si terrà nelle ore pomeridiane.<br />
Gli allievi che emergeranno da questa selezione parteciperanno<br />
successivamente alla finale regionale, che si terrà nella Facoltà di Chimica<br />
dell'Università di Catania in primavera.<br />
Destinatari: alunni delle seconde cl<strong>as</strong>si<br />
Durata: anno scol<strong>as</strong>tico in corso<br />
Beni e servizi: aula, laboratorio di chimica<br />
SCACCHI A SCUOLA<br />
Questo progetto ha come principale obiettivo la valorizzazione degli <strong>as</strong>petti<br />
formativi del carattere ed educativi della mente giovanile. Il progetto vuole anche<br />
essere veicolo verso l'<strong>as</strong>sociazionismo per il proficuo utilizzo del tempo libero.<br />
L'apprendimento della tecnica del gioco rappresenta un mezzo per agevolare le<br />
facoltà logiche dell'allievo, nello stesso tempo divertendolo.<br />
Chi gioca a scacchi acquisisce una più profonda capacità di concentrazione e<br />
potenzia le caratteristiche elaborative con effetti benefici anche in altri campi, come<br />
l'organizzazione del proprio lavoro e l'apprendimento delle materie scol<strong>as</strong>tiche.<br />
Inoltre questa disciplina può essere praticata anche da alunni svantaggiati e/o<br />
portatori di handicap, può essere utilizzata per il recupero di alunni con difficoltà di<br />
apprendimento e non richiede l'utilizzo di spazi particolarmente attrezzati.<br />
Il gioco degli scacchi agisce positivamente sullo sviluppo della personalità, del<br />
carattere, della coscienza sociale (rispetto delle regole, rispetto dell'avversario, etc.).<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 8<br />
125
Cap. 8<br />
126<br />
Il gioco degli scacchi non è fine a se stesso, ma è collegato strettamente alle<br />
varie discipline scol<strong>as</strong>tiche e pertanto questo progetto si propone di<br />
promuovere un’attività inseribile nell’iter formativo scol<strong>as</strong>tico al fine di offrire<br />
agli studenti occ<strong>as</strong>ioni per una crescita umana e civile e opportunità alternative<br />
per un proficuo utilizzo del tempo libero.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Lucio Andò<br />
Obiettivi<br />
Il gioco degli scacchi favorisce lo sviluppo delle seguenti qualità già presenti<br />
negli alunni:<br />
- capacità di attenzione e concentrazione;<br />
- capacità di previsione;<br />
- capacità di memorizzazione;<br />
- capacità di osservazione e riflessione;<br />
- capacità decisionali;<br />
- consolidamento e potenziamento del controllo emozionale;<br />
- acquisizione dell'autonomia decisionale con lo sviluppo della logica<br />
<strong>as</strong>tratta e sintetica mediante un corretto rapporto causa-effetto;<br />
- sviluppo di attitudini psicologiche, di creatività e fant<strong>as</strong>ia;<br />
- <strong>as</strong>sestamento della capacità combinatoria del pensiero che permette<br />
contemporaneamente di considerare e far uso di strategie più complesse.<br />
Modi e tempi:<br />
- Organizzazione giochi sportivi studenteschi che si terranno nell’<strong>Istituto</strong><br />
- Participazione ai giochi sportivi studenteschi e campionati nazionali<br />
giovanili (f<strong>as</strong>i provinciali entro il 16 marzo, f<strong>as</strong>i regionali entro il 16 aprile)<br />
Programma per livello b<strong>as</strong>e (circa 30 minuti di teoria e 1 ora di esercitazioni):<br />
Breve storia degli scacchi - Presentazione della scacchiera e dei pezzi -<br />
Movimento e cattura dei singoli pezzi - Notazione algebrica - Movimenti<br />
particolari: presa al varco, arrocco, promozione del pedone - Scacco e Scacco<br />
matto - Stallo - C<strong>as</strong>i di patta - Matti elementari con pezzi pesanti - Regole<br />
fondamentali sui finali: opposizione, quadrato, finali di Re e pedone, altri c<strong>as</strong>i -<br />
Elementi del medio gioco: attacco doppio, inchiodatura, deviazione, blocco ed<br />
altri c<strong>as</strong>i - Impostazioni delle principali aperture - Tr<strong>as</strong>crizione delle partite -<br />
L'orologio scacchistico - Esempi di partite brevi e semplici: matto del “barbiere”,<br />
matto di Legall, altri c<strong>as</strong>i.<br />
Programma di approfondimento: Rapido sviluppo dei pezzi e lotta per il<br />
controllo del centro - Finali elementari: approfondimento dei concetti del corso<br />
di livello b<strong>as</strong>e - Finali di Re e pedoni contro Re e pedoni con vantaggio di<br />
materiale e di spazio - Elementi di tattica: infilata, inchiodatura, attacco doppio e<br />
di scoperta, scacco doppio e di scoperta, matto affogato, adescamento, blocco,<br />
deviazione, interferenza, attacchi sul Re arroccato, combinazioni b<strong>as</strong>ate su più<br />
idee - Elementi di strategia: importanza delle strutture pedonali, c<strong>as</strong>e forti e c<strong>as</strong>e<br />
deboli, colonna aperta, 7ª traversa, alfieri buoni e cattivi, altri c<strong>as</strong>i.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Attività di allenamento: Gare di soluzione di problemi in relazione alla<br />
preparazione degli studenti - Impiego dell'orologio nelle partite - Torneo finale<br />
tra i partecipanti al corso - Partita in simultanea con giocatore di 1ª N. (2h).<br />
Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane interne: prof. Lucio Andò<br />
Beni e servizi: il “Fermi” ospiterà la f<strong>as</strong>e provinciale dei Campionati<br />
Studenteschi<br />
LEGGERE E SCRIVERE IN XML<br />
Il progetto focalizza la programmazione di b<strong>as</strong>e di XML, un linguaggio<br />
emergente nell'industria del software.<br />
Il progetto vuole accostare gli alunni di informatica a tecnologie d'avanguardia,<br />
che potranno valorizzare dopo gli studi nelle loro esperienze di lavoro.<br />
Coordinatori del progetto:<br />
prof.ssa Sabina Cristaldi, prof.ssa Nunzia Cusimano<br />
Obiettivi:<br />
- Sapere che cosa è e a cosa serve XML<br />
- Conoscere come è rappresentata l'informazione in XML e quali sono le<br />
regole per una corretta stesura<br />
- Saper definire e applicare le grammatiche<br />
- Conoscere alcuni modelli di presentazione dei documenti XML<br />
Modi e tempi: sono previste 16 ore pomeridiane con il supporto di un<br />
tutor. Le lezioni (durata 2 ore), che si terranno in laboratorio, saranno in parte<br />
di tipo frontale per fornire preliminari conoscenze teoriche.<br />
Sono previsti venti corsisti.<br />
La partecipazione sarà su adesione volontaria. La selezione dei candidati<br />
avverrà sulla b<strong>as</strong>e dei risultati ottenuti nello scrutinio finale dello scorso anno,<br />
nonché delle motivazioni personali fornite dagli alunni.<br />
Destinatari: il corso è rivolto agli alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte della<br />
specializzazione informatica.<br />
Risorse umane interne: prof.ssa Sabina Cristaldi, prof.ssa Nunzia<br />
Cusimano, prof.ssa Leonarda Di Mauro<br />
Beni e servizi: laboratorio di informatica, libri tematici.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 8<br />
127
Cap. 8<br />
128<br />
“PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>”<br />
da realizzare con contributi della F.S.E. (Fondo Sociale Europeo)<br />
Piano relativo al Bando Num. AOODGAI 8124 del 15-07-<strong>2008</strong><br />
Obiettivo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani<br />
Azione: C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave<br />
TITOLO DEL PROGETTO: TAKING OFF<br />
Destinatari: alunni del biennio<br />
Obiettivi: raggiungimento Livello di competenza comunicativa A2<br />
In particolare, alla fine del corso, gli allievi saranno in grado di:<br />
a) Comprendere fr<strong>as</strong>i usate frequentemente relative ad ambiti di immediata<br />
rilevanza.<br />
b) Comunicare in attività semplici e di routine che richiedono un semplice<br />
scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni.<br />
c) Descrivere in termini semplici <strong>as</strong>petti del proprio vissuto e dell'ambiente<br />
circostante ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.<br />
Durata: 50 ore.<br />
TITOLO DEL PROGETTO: SCUOLA E TIC<br />
Destinatari: alunni del biennio<br />
Gli obiettivi che il progetto si prefigge di raggiungere sono i<br />
seguenti:<br />
1) Miglioramento della qualità dell'istruzione e dei percorsi formativi.<br />
2) Miglioramento della formazione degli alunni su temi generali dello<br />
sviluppo della società dell'informazione.<br />
3) Integrazione tra competenze curricolari e competenze tr<strong>as</strong>versali<br />
Durata: 50 ore.<br />
TITOLO DEL PROGETTO: UN'ALTRA MATEMATICA<br />
Destinatari: alunni del biennio.<br />
Il progetto si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:<br />
a) Diffondere metodi innovativi e didattiche attraenti, sperimentando<br />
metodologie nuove per migliorare e diversificare i processi di<br />
apprendimento,<br />
b) consentire l'uso e l'applicazione di conoscenze, abilità e attitudini riconducibili<br />
ad esiti comunque oggetto di valorizzazione da parte della scuola;<br />
c) Sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli.<br />
Durata: 30 ore.<br />
Azione: C 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
TITOLO DEL PROGETTO: SCUOLA E AZIENDA<br />
Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quarte delle Specializzazioni Informatica,<br />
Elettrotecnica, Meccanica.<br />
Obiettivi:<br />
a) Acquisire, attraverso uno stage presso un’azienda, una significativa<br />
esperienza di vita aziendale<br />
b) Apprendere conoscenze necessarie per la realizzazione della messa in<br />
servizio di quadri di automazione industriali governati da PLC<br />
c) Favorire le potenzialità laboratoriali degli allievi<br />
d) Potenziare e sviluppare le competenze acquisite.<br />
Durata: 120 ore<br />
Obiettivo: D Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della società<br />
dell'informazione nella scuola<br />
Azione: D 1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola,<br />
sulle nuove tecnologie della Comunicazione<br />
TITOLO DEL PROGETTO: TECNICHE PER<br />
L'IMPLEMENTAZIONE E LA GESTIONE DELLE RETI.<br />
Destinatari: docenti e personale A.T.A. dell'istituto e del Territorio.<br />
I corsisti saranno in grado di:<br />
a) configurare i dispositivi di rete quali router e switch<br />
b) progettare e realizzare un cablaggio strutturato per un edificio<br />
c) essere in grado di diagnosticare, isolare e risolvere avarie della rete<br />
(Troubleshooting)<br />
d) analizzare ed incrementare le prestazioni della rete (Network<br />
Management) e dei suoi sistemi di sicurezza (Security)<br />
Durata: 50 ore.<br />
Obiettivo: G Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l'arco della vita<br />
Azione: G 1 Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell'istruzione<br />
di b<strong>as</strong>e per giovani e adulti<br />
TITOLO DEL PROGETTO: TECNOLOGIE E FORMAZIONE<br />
Destinatari: adulti<br />
Gli obiettivi del progetto sono:<br />
- Favorire il successo formativo e promuovere pari opportunità e<br />
inclusione sociale<br />
- Sviluppare la collaborazione in rete tra gli attori del sistema in rapporto<br />
alle istanze del territorio<br />
- Migliorare il livello di conoscenze e competenze dei giovani/adulti e degli adulti<br />
- Promuovere e sviluppare la società dell'informazione e della conoscenza<br />
anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie<br />
- Potenziare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita (LLL)<br />
Acquisire competenze di livello intermedio sull'uso del computer:<br />
Durata: 50 ore<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 8<br />
129
Cap. 8<br />
130<br />
CORSO DI PRIMO SOCCORSO<br />
PER LE SCUOLE MEDIE SUPERIORI<br />
Primo soccorso è l'aiuto di b<strong>as</strong>e che ogni cittadino può dare, al fine di<br />
migliorare le condizioni cliniche del soggetto infortunato e prevenire le<br />
complicanze.<br />
Quindi il primo soccorso ci permette di aiutare una o più persone in<br />
difficoltà nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi qualificati (ossia il 118). Pertanto, il<br />
Comitato Locale Jonico CRI di Giarre, comprendente i distaccamenti di M<strong>as</strong>cali,<br />
Fiumefreddo di Sicilia e Piedimonte Etneo, ha allestito sul primo soccorso un<br />
pacchetto di corsi rivolto a varie f<strong>as</strong>ce della popolazione.<br />
Un’attenzione particolare è stata rivolta alla prevenzione degli infortuni e<br />
allo svolgimento del soccorso in sicurezza per i minori delle scuole medie<br />
superiori.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Alfio Leotta<br />
Obiettivi:<br />
- Saper allertare il 118<br />
- Riconoscere i malori più frequenti<br />
- Prevenire le forme di tossicodipendenze<br />
- Saper medicare ferite lievi<br />
- Saper effettuare la posizione laterale di sicurezza<br />
Modi e tempi: gli incontri saranno programmati da ottobre <strong>2008</strong> a maggio<br />
<strong>2009</strong>. Per ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se, sono previsti sei incontri di due ore, per un totale di<br />
dodici ore complessive. Al termine degli incontri è previsto il ril<strong>as</strong>cio di un<br />
attestato di frequenza del corso per ci<strong>as</strong>cun allievo.<br />
Saranno utilizzate le seguenti metodologie:<br />
- Corso teorico-pratico<br />
- Proiezione multimediale di immagini<br />
- Lezione partecipata<br />
Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane esterne: esperti CRI di Primo Soccorso<br />
Beni e servizi: per la realizzazione degli incontri verranno adoperati i<br />
seguenti materiali: videoproiettore, tabelloni anatomici, manichino per<br />
addestramento al BLS (B<strong>as</strong>ic Life Support), dispense e borsone di primo<br />
soccorso.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PATENTE DI RADIOAMATORE<br />
La società di oggi si regge su un sistema ampio e articolato di comunicazioni,<br />
tra le quali <strong>as</strong>sumono una preziosa valenza le Radiocomunicazioni, siano esse<br />
satellitari o terresti, in fonia, in telegrafia, in digitale.<br />
In occ<strong>as</strong>ione di calamità naturali, l'unico "sistema" che può garantire<br />
adeguati ed opportuni collegamenti è proprio quello dei radioamatori.<br />
L’attività radioamatoriale permette l'approfondimento della lingua inglese,<br />
unica lingua universalmente usata nell'ambito delle radiocomunicazioni.<br />
Il “Fermi” ha deciso di istruire propri allievi sulle possibilità offerte da<br />
queste tecnologie.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Alparone Francesco<br />
Obiettivi<br />
Il progetto ha lo scopo di:<br />
- Preparare studenti del Fermi, ad affrontare l'esame Ministeriale per il<br />
conseguimento della Patente di Radioamatore<br />
- Portare gli alunni a capire l'importanza delle radiocomunicazioni tramite<br />
dimostrazioni pratiche di variegate tr<strong>as</strong>missioni radio (fonia, telegrafia,<br />
RTTY, digitale)<br />
- Costituire in <strong>Istituto</strong> una stazione radio permanente regolarmente<br />
autorizzata dal Ministero delle Telecomunicazioni<br />
Modi e tempi: l'attività di montaggio della stazione radio sarà svolta sia<br />
durante le attività curricolari di Laboratorio di Sistemi per l’informatica, che in<br />
orario pomeridiano. Le attività di formazione ed esercitazione specifiche al<br />
conseguimento della Patente Ministeriale saranno svolte tramite 50 ore di<br />
lezione teorica e 25 di lezione pratica, con simulazioni di esame in itinere.<br />
Destinatari: 30 alunni delle cl<strong>as</strong>si terze quarte e quinte informatica che<br />
o<br />
abbiano compiuto il 16 anno di età (condizione necessaria prevista dalla<br />
legge).<br />
Risorse umane interne: docente titolare di patente e licenza di<br />
radioamatore, aiutante tecnico<br />
Risorse umane esterne: esperto<br />
Beni e servizi: laboratorio di Sistemi, Automazione e laboratorio,<br />
Personal Computer, proiettore, lavagna, materiale didattico elettronico e<br />
radiantistico, libro di testo ufficiale, tr<strong>as</strong>porti.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 8<br />
131
Cap. 8<br />
132<br />
Robotica: in azione Robot NPS, realizzato dagli studenti dell’<strong>Istituto</strong><br />
e vincitore del Premio Originalità nella competizione MiniRobot <strong>2008</strong><br />
presso la Facoltà d’Ingegneria di Catania<br />
Robotica: attività in laboratorio<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 9<br />
133
Cap. 9<br />
134<br />
AMBIENTI DI APPRENDIMENTO:<br />
LAVAGNE INTERATTIVE<br />
Il corso ha lo scopo di fornire agli insegnanti, già dotati di un minimo di pratica<br />
con l'uso del computer, capacità operative e pratiche immediatamente<br />
spendibili nelle attività didattiche quotidiane, accompagnate da una riflessione<br />
sui contesti d'uso di tali specifiche capacità e sulla loro valenza didattica. In<br />
particolare verrà trattata la progettazione della cl<strong>as</strong>se virtuale. Il corso è<br />
pensato come laboratorio per fornire competenze per la concreta<br />
preparazione di lezioni e attività b<strong>as</strong>ate in tutto o in parte sull'uso delle nuove<br />
tecnologie. Tali obiettivi si concretizzeranno con la produzione finale di un CD<br />
– ROM multimediale di contenuto didattico.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Patrizia Russo<br />
Obiettivi<br />
I partecipanti potranno comprendere:<br />
- Come le TIC possano incidere sulla propria disciplina e sulla didattica<br />
- Il concetto di ambiente di apprendimento<br />
- Le metodologie utilizzate per sviluppare un ambiente di apprendimento virtuale<br />
- Come progettare una prova di valutazione automatizzata<br />
- Come costruire il “portfolio alunno”<br />
Modi e tempi<br />
Ogni lezione si articolerà in due parti:<br />
- presentazione multimediale dell'argomento;<br />
- attività di laboratorio.<br />
Sono previste:<br />
1) tre prove pratiche per verificare e valutare il raggiungimento degli<br />
obiettivi intermedi e per intervenire, eventualmente, con rafforzamenti e<br />
approfondimenti;<br />
2) una verifica finale, che consisterà nella valutazione del CD ROM prodotto<br />
da ci<strong>as</strong>cun docente partecipante al corso.<br />
Il progetto sarà realizzato in 24 ore, saranno svolte 6 lezioni da 4 ore ci<strong>as</strong>cuna.<br />
Destinatari: docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane: docente esperto di tecniche multimediali; tutor; <strong>as</strong>sistente tecnico<br />
Beni e servizi: laboratorio multimediale o aula di informatica, floppy disk, CD-ROM.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
ESPERIENZE DI DIDATTICA BREVE<br />
E DI SPERIMENTAZIONE METODOLOGICA<br />
La didattica breve è una didattica giocata sulla pulizia logica dei<br />
ragionamenti e sulla essenzialità dei contenuti disciplinari per agevolare la<br />
razionalizzazione dei tempi di insegnamento -apprendimento.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Angela Rodolico<br />
Obiettivi:<br />
- Analisi del modello disciplinare: scopo, struttura, caratteristiche formali,<br />
pulizia logica e ricostruibilità.<br />
- Gestire il gruppo cl<strong>as</strong>se e la programmazione flessibile, progettare e<br />
utilizzare strumenti e interventi.<br />
- Sviluppare la ricerca metodologica – didattica e fornire risposte adeguate<br />
ai bisogni formativi dei discenti, <strong>as</strong>secondando gli stili di apprendimento.<br />
- Ottimizzare il tempo scuola: presentazione dei contenuti in veste breve,<br />
fruibili e spendibili.<br />
Modi e tempi: il corso avrà la durata di 30 ore distribuite in 15 ore di<br />
conferenza - dibattito e 15 ore di seminari e lavori di gruppo.<br />
Destinatari: docenti dell'istituto.<br />
Risorse umane: esperto nel settore.<br />
AUTOMAZIONE INDUSTRIALE<br />
Per integrare il curriculum in coerenza con gli obiettivi formativi<br />
dell'indirizzo di Elettrotecnica e Automazione si vuole organizzare in<br />
collaborazione con la SCHNEIDER ELECTRIC un corso per la conoscenza e<br />
l'approfondimento di temi legati all'automazione industriale e<br />
all'aggiornamento di tecniche e linguaggi relativi ai PLC.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Alfio Leotta<br />
Tutor: prof. Carmelo Di Grazia<br />
Obiettivi: acquisire esperienze significative sui controllori logicoprogrammabili<br />
e sulle loro applicazioni nell'automazione industriale<br />
Destinatari: docenti e/o alunni dell’<strong>Istituto</strong><br />
Risorse umane interne: docenti interni, <strong>as</strong>sistente tecnico<br />
Risorse umane esterne: esperti esterni<br />
Beni e servizi: fotocopie, dispense, materiale didattico e di cancelleria,<br />
libri, computer e collegamento Internet, laboratorio di TDP.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 9<br />
135
Cap. 9<br />
136<br />
CERTIFICAZIONE CISCO<br />
Il progetto ha lo scopo di formare il personale docente ed il personale A.T.A.<br />
sulle tecnologie informatiche: conoscenze di b<strong>as</strong>e sull'architettura dei personal<br />
computer ed del loro <strong>as</strong>semblaggio, sistemi operativi e software, reti LAN e<br />
apparati di comunicazione.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Francesco Alparone<br />
Obiettivi: formare docenti e tecnici di laboratorio per valorizzare la<br />
didattica del corso di specializzazione in informatica con l'integrazione di<br />
strumenti e nozioni al p<strong>as</strong>so con lo sviluppo tecnologico.<br />
Ril<strong>as</strong>ciare certificazioni riconosciute dal mondo del lavoro.<br />
Modi e tempi: il corso avrà la durata di 24 ore distribuite in sei giorni, al<br />
termine del 2° e 6° giorno ci saranno esami di verifica.<br />
Destinatari: docenti dell'istituto e Personale A.T.A.<br />
Risorse umane: docente esperto Academy CISCO, Assistente <strong>Tecnico</strong>.<br />
Bibblioteca<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 10<br />
137
Cap. 10<br />
138<br />
BIBLIOTECA APERTA<br />
Il “Fermi” è profondamente e ampiamente radicato nel territorio. È luogo di<br />
riferimento per un variegato <strong>as</strong>sociazionismo ed offre per le varie manifestazioni le<br />
proprie strutture e le proprie risorse. Il “Fermi” vuole aprire al territorio la propria<br />
biblioteca, forte di oltre seimila volumi, e di numerose riviste.<br />
Si pensa di permettere ai cittadini del v<strong>as</strong>to comprensorio di accedere in<br />
<strong>Istituto</strong> in ore pomeridiane. Si vuole, altresì, consentire la possibilità di accedere<br />
informaticamente alle risorse della biblioteca e pertanto si impone la costituzione<br />
di un catalogo informatico consultabile sul sito www.bibliotecafermigiarre.it.<br />
Nel corso dell'anno scol<strong>as</strong>tico potranno essere siglati protocolli d'intesa<br />
sulle modalità di fruizione della dotazione libraria con le <strong>as</strong>sociazioni culturali<br />
operanti sul territorio. L'informatizzazione della biblioteca consentirà, tra<br />
l'altro, all'<strong>Istituto</strong> la possibilità di accedere a rete di dotazioni librarie.<br />
L'iniziativa si rivolge non solo ai giovani che desiderano approfondire i loro<br />
programmi di studio, ma anche ad artigiani ed imprenditori desiderosi di notizie<br />
tecniche aggiornate.<br />
Il progetto viene affidato alla prof.ssa Patrizia Russo, esperta informatica, alla<br />
prof.ssa Nunziatina Giusa, da anni direttrice della biblioteca.<br />
PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER<br />
Obiettivi: dall'anno 2000 l'I.T.I.S. “Fermi” di Giarre è sede di esami per il<br />
conseguimento della patente europea del computer (ECDL). L'iniziativa è nata<br />
dalla consapevolezza dell'importanza della “certificazione delle competenze”<br />
per l'inserimento nel mondo del lavoro. Tale iniziativa è volta a fornire un<br />
servizio sia agli studenti dell'istituto che al Territorio ed a diffondere la cultura<br />
delle tecnologie informatiche.<br />
Responsabile del Test Center: prof.ssa Patrizia Russo<br />
Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong>, docenti interni ed esterni, personale A.T.A.<br />
interno ed esterno, utenti esterni<br />
Modi e tempi: le sessioni d'esame si svolgeranno ogni quindici giorni,<br />
secondo un calendario predisposto dal Responsabile del Test Center<br />
comunicato preventivamente all'A.I.C.A. e pubblicato sia all'albo dell'<strong>Istituto</strong> sia<br />
sul sito internet dell'<strong>Istituto</strong>; ogni sessione d'esame avrà la durata di ore cinque.<br />
Durata: 1 settembre <strong>2008</strong> - 31 agosto <strong>2009</strong>: le sessioni d'esame si<br />
svolgeranno ogni quindici giorni secondo un calendario predisposto e<br />
comunicato preventivamente all'A.I.C.A. come stabilito dal regolamento<br />
A.I.C.A. Il contratto con l'A.I.C.A. verrà rinnovato nel mese di gennaio <strong>2009</strong>.<br />
Risorse umane: responsabile Test Center, tre esaminatori (max ore 100<br />
per ci<strong>as</strong>cun esaminatore), un <strong>as</strong>sistente amministrativo (max ore 100).<br />
Beni e servizi: gli esami si svolgeranno nel laboratorio di informatica e nell'aula<br />
multimediale, questi locali sono stati approvati ed autorizzati dall' A.I.C.A.<br />
Acquisti da parte dell'istituto: n. 100 Skill Card, n. 50 Esami, Stipula contratto<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Ad ogni sessione di esami sono previsti (regolamento AICA) due esaminatori se<br />
viene utilizzata una sola aula, almeno tre esaminatori se vengono utilizzate due aule.<br />
Ad ogni sessione di esami sono previste le seguenti operazioni:<br />
- Caricamento esami per ogni candidato (prima degli esami)<br />
- Sincronizzazione esami (prima e dopo gli esami).<br />
I costi che l'utente deve sostenere per effettuare gli esami sono i seguenti:<br />
Utente generico: € 62,00 per acquisto Skills Card; € 15,00 per ogni esame.<br />
Docenti e ATA in servizio: € 20,00 per acquisto Skills Card; € 10,00 per<br />
ogni esame da sostenere;<br />
Alunni delle scuole medie e superiori: € 55,00 per acquisto Skills Card;<br />
€ 10,00 per ogni esame da sostenere;<br />
Le somme vengono versate in un conto appositamente predisposto<br />
dall'istituto presso il Credito Siciliano, agenzia di Giarre.<br />
I.T.I.S. “E. FERMI” - FACOLTÀ D’INGEGNERIA<br />
“UNA PROFICUA INTEGRAZIONE”<br />
L'I.T.I.S. “E. Fermi” fornisce un prezioso servizio di orientamento agli<br />
studenti del 4° e 5° anno che abbiano l'intenzione di iscriversi, conseguito il<br />
diploma, alla facoltà d'Ingegneria dell'Università di Catania.<br />
Tale Facoltà si avvale della collaborazione di un docente di Matematica del<br />
“Fermi” per realizzare interventi di sostegno mirati alle esigenze didattiche del<br />
corso di studio di primo livello della Facoltà.<br />
Due docenti, uno interno e uno universitario, svolgono attività di<br />
orientamento, ci<strong>as</strong>cuno per complessive quindici ore nell'ambito di un modulo<br />
di trenta ore (corsi “meno uno”), per un gruppo di venticinque/trenta allievi.<br />
L'attività, d'alto valore, riesce bene ad orientare ed <strong>as</strong>sistere gli studenti,<br />
attuando il programma oggetto di convenzioni tra il M.P.I. e l'U.N.I.C.T. al fine di<br />
limitare significativamente la dispersione universitaria, che negli ultimi anni si<br />
manifesta in progressione.<br />
Alla fine dei corsi “meno uno” è prevista una verifica scritta valutata<br />
congiuntamente sia dal docente dell'<strong>Istituto</strong> che dal docente universitario. Lo<br />
studente che partecipa a tale corso viene esonerato dall'obbligo di frequenza ai<br />
corsi zero, per l'iscrizione ai seguenti corsi di studio di primo livello:<br />
Ingegneria Civile, Ingegneria dell'Ambiente e Territorio, Ingegneria delle<br />
Telecomunicazioni, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Informatica,<br />
Ingegneria Elettrica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria Meccanica, Scienze<br />
dell'Architettura e dell'Ingegneria Edile<br />
Lo studente non viene esonerato dalla preiscrizione elettronica e non viene,<br />
altresì, esonerato dai test d'ingresso a fine selettivo previsti per l'accesso ai<br />
corsi di studio in Ingegneria Edile/Architettura .<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 10<br />
139
Cap. 10<br />
140<br />
Proposta di argomenti per possibili itinerari nell'ambito dei due moduli.<br />
Insiemi. Operazioni sugli insiemi. Relazioni binarie: relazioni di ordinamento<br />
parziale o totale; relazioni di equivalenza e p<strong>as</strong>saggio all'insieme quoziente.<br />
Applicazioni tra insiemi.<br />
Nozioni di iniettività, suriettività, corrispondenze biunivoche. Applicazioni<br />
invertibili, con particolare riguardo alle funzioni elementari note.<br />
Principali strutture algebriche con particolare riguardo ai campi numerici e<br />
agli spazi vettoriali.<br />
Successivi ampliamenti: N, Z, Q, R, C<br />
I vettori dello spazio euclideo. Operazioni sui vettori. I vettori liberi.<br />
Geometria lineare nel <strong>piano</strong> e nello spazio.<br />
Matrici. Operazioni con le matrici. Metodo di riduzione. Rango di una<br />
matrice. Sistemi di equazioni lineari, anche con parametro.<br />
Calcolo combinatorio: disposizioni semplici (e con ripetizione),<br />
combinazioni semplici e coefficienti binomiali, permutazioni. Esempi significativi<br />
tratti dai giochi più popolari.<br />
Elementi di calcolo delle probabilità e statistica.<br />
Teoria elementare dei grafi.<br />
Lezioni frontali - Esercitazioni guidate - Test finale di valutazione.<br />
Obiettivi<br />
- Permettere agli studenti di approfondire temi, problematiche e<br />
metodologie b<strong>as</strong>ilari nello studio delle discipline matematiche<br />
- Indurre negli alunni interesse verso le discipline matematiche, anche con<br />
considerazioni di carattere storico, che permettano di inquadrare gli<br />
sviluppi della disciplina attraverso i secoli con cenni sulle tendenze della<br />
ricerca oggi e dei principali obiettivi che essa si pone<br />
- Sostenere gli allievi nel p<strong>as</strong>saggio da una tipologia di impegno guidato ad<br />
un'altra nella quale lo studente ha la libertà/responsabilità<br />
dell'organizzazione del suo studio individuale.<br />
VI EDIZIONE CONCORSO DI POESIA<br />
“LE PAROLE DELL'ANIMA”<br />
La nostra scuola aderisce alla<br />
- VII edizione Concorso di poesia “Le parole dell'anima”<br />
- IV edizione “Premio Leonardo Gr<strong>as</strong>si”<br />
organizzati dall'<strong>Istituto</strong> Comprensivo Statale “Leonardo Gr<strong>as</strong>si” di M<strong>as</strong>cali.<br />
Il concorso contribuisce a valorizzare la cultura umanistica: esso fa scoprire<br />
ai nostri alunni il piacere di “fare poesia” o li stimola ad esprimere in prosa il<br />
valore della legalità.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Antonella Treffiletti<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Obiettivi<br />
- Usare la forma poetica per riuscire ad esprimere sentimenti, emozioni,<br />
problematiche di natura sociale o ispirate al rispetto della legalità.<br />
- Elaborare testi in prosa sul tema della legalità<br />
Modi e tempi: il concorso si svolgerà nell'ambito del II quadrimestre; i tempi<br />
verranno stabiliti dall' <strong>Istituto</strong> comprensivo “Leonardo Gr<strong>as</strong>si” di M<strong>as</strong>cali.<br />
Il bando di concorso verrà pubblicizzato nelle singole cl<strong>as</strong>si dai docenti incaricati.<br />
Destinatari: tutte le cl<strong>as</strong>si dell'<strong>Istituto</strong>.<br />
Risorse umane interne: due docenti<br />
Beni e servizi: materiale di consumo - pullman di 40 posti (in b<strong>as</strong>e alle adesioni)<br />
VIII EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE<br />
“DOPO LA SCUOLA QUALE LAVORO?”<br />
MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DALL'A.CU.DI.PRO.SI.<br />
La nostra scuola partecipa all'VIII edizione del convegno “Dopo la scuola<br />
quale lavoro?”, a cura dell'A.CU.DI.PRO.SI., con il sostegno del Comune di<br />
M<strong>as</strong>cali e sponsorizzato da enti e imprenditori del territorio.<br />
Coordinatore del progetto: prof.ssa Antonella Treffiletti<br />
Obiettivi: conoscere meglio la Sicilia tramite le sue radici storiche, in<br />
particolare il movimento separatista che lottava per l'autonomia dell'isola;<br />
promuovere la divulgazione dello Statuto della Regione siciliana; evidenziare le<br />
opportunità di inserimento nel mondo del lavoro valorizzando le risorse della<br />
Sicilia con l'apporto dell'esperienza di giovani imprenditori presenti al convegno.<br />
Modi e tempi: il convegno e la premiazione si terranno secondo i tempi<br />
stabiliti dall'A.CU.DI.PRO.SI.: il primo venerdì del mese di dicembre e il primo<br />
venerdì del mese di marzo. Per la preparazione al concorso, si terranno a scuola<br />
con docenza interna, in orario curriculare, due lezioni di approfondimento<br />
della durata complessiva di ore 4, relative ai temi trattati nel convegno.<br />
Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte, selezionati secondo criteri di merito.<br />
Risorse umane interne:<br />
- 1 docente coordinatore<br />
- 2 docenti per accompagnamento, raccolta e revisione degli elaborati<br />
- 1 docente interno<br />
Beni e servizi: materiale di consumo (fotocopie - CD), pullman di 25 posti<br />
per la premiazione al centro sociale di M<strong>as</strong>cali.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 10<br />
141
Cap. 10<br />
142<br />
“GIORNATE DELLA SICUREZZA STRADALE”<br />
a<br />
GIARRE - 6 EDIZIONE<br />
Nella civiltà dell'automobile, con una mobilità crescente affidata al<br />
comportamento degli individui, emerge inconfutabilmente la drammatica realtà<br />
degli incidenti stradali.<br />
Una decisa azione di “marketing sociale” tendente ad elevare l'attenzione nelle<br />
modalità di circolazione appare necessaria per la riduzione del numero dei sinistri.<br />
La scuola deve educare i nostri giovani alla convivenza civile, alla legalità, al<br />
rispetto della vita, propria e degli altri, e delle corrette regole di comportamento.<br />
Coordinatore del progetto: prof. Angelo Pulvirenti<br />
Obiettivi<br />
- Agevolare la conoscenza delle leggi specifiche<br />
- Formare la “coscienza civile” del giovane<br />
- Rispettare ogni norma di vita di relazione nell'interesse del singolo e della collettività<br />
Modi e tempi: la manifestazione verrà sviluppata nella prossima primavera con la<br />
collaborazione e la sponsorizzazione dell'A.C.I. di Acireale (competente per il<br />
Territorio) e dal Comune di Giarre che propone la primavera sportiva giarrese.<br />
Al Parco Jungo sarà organizzata una gara podistica riservata agli alunni/e di<br />
tutte le Scuole medie inferiori e superiori della provincia di Catania.<br />
Destinatari: la manifestazione è rivolta agli alunni dell'<strong>Istituto</strong>.<br />
Risorse umane interne: docenti di Educazione Fisica<br />
Risorse umane esterne: comune, ACI, Istituti scol<strong>as</strong>tici<br />
Beni e servizi: aula magna, cancelleria, stand, coppe, gadget per gara<br />
QUASAR - QUAS(I)(ST)AR<br />
Il progetto, legato al territorio, già iniziato nell'anno scol<strong>as</strong>tico 2006/2007<br />
con l'acquisto di strumenti per l'osservazione <strong>as</strong>tronomica e radio<strong>as</strong>tronomica<br />
e con una serie di attività di osservazione e studio del cielo, continua quest'anno<br />
con l'obiettivo di ampliare il gruppo di studenti che lo seguono e di impegnarli,<br />
come parte attiva, sia nello svolgimento delle attività interne alla scuola che in<br />
quelle rivolte al territorio.<br />
Attività programmate<br />
- Installazione di una parabola da 1,5 metri con convertitore LNAC (10.7-<br />
11.8 GHz / 950-2050 MHz) da collegare al ricevitore RAL 10 per<br />
completare il radiotelescopio amatoriale.<br />
- Realizzazione, previa progettazione, da parte degli studenti di una<br />
meridiana analemmatica.<br />
- Osservazioni del sole in orario scol<strong>as</strong>tico con telescopio solare.<br />
- Osservazioni del cielo con telescopio <strong>as</strong>tronomico.<br />
- Apertura della scuola al territorio mediante conferenze.<br />
- Apertura della scuola oltre l'orario in c<strong>as</strong>o di eventi <strong>as</strong>tronomici<br />
straordinari prevedibili (comete, eclissi, occultazioni ecc.).<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Coordinatore del progetto prof. Giuseppe Foti<br />
Animatori prof. Tropea Mario e prof. Mazzaglia Grazia<br />
Collaboratore esterno Dott. Salvatore Santoro (cultore di <strong>as</strong>tronomia)<br />
Obiettivi<br />
- Facilitare lo studio e la comprensione dell'<strong>as</strong>tronomia per gli studenti del biennio<br />
- Approfondire le conoscenze acquisite con osservazioni <strong>as</strong>tronomiche guidate<br />
- Acquisire competenze operative in campo radio<strong>as</strong>tronomico con<br />
osservazioni diurne mediante radiotelescopio<br />
- Utilizzare e approfondire quanto studiato in fisica e in elettronica nelle<br />
applicazioni di radio<strong>as</strong>tronomia<br />
- Rafforzare le capacità di calcolo e di interpretare dati<br />
- Approfondire le conoscenze sull'inquinamento luminoso ed elettromagnetico<br />
Modi e tempi: il corso prevede oltre le attività in ore curricolari, la<br />
partecipazione degli alunni per un totale di 30 ore pomeridiane a lezioni di<br />
b<strong>as</strong>e, osservazioni con raccolta dati, elaborazione dei dati raccolti.<br />
Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong> app<strong>as</strong>sionati di <strong>as</strong>tronomia<br />
Risorse umane interne: docenti di Scienze e di lab. di Chimica<br />
Risorse umane esterne: unione <strong>as</strong>trofili italiani, Italian Amateur Radio<br />
Astronomy Group, Osservatorio radio<strong>as</strong>tronomico di Noto, Dott. Salvatore<br />
Santoro, <strong>as</strong>trofilo con esperienza pluriennale in attività <strong>as</strong>tronomiche.<br />
Beni e servizi: impianto di ricezione satellitare per radio<strong>as</strong>tronomia, un<br />
personal computer completo di stampante, telescopio <strong>as</strong>tronomico,<br />
telescopio solare, software specifico, videoproiettore.<br />
I PROGRAMMI DI STUDIO ALL'ESTERO<br />
DI INTERCULTURA<br />
I programmi scol<strong>as</strong>tici di Intercultura permettono ai giovani italiani e stranieri<br />
di vivere presso famiglie selezionate dai nostri partner AFS all'estero e di studiare<br />
in scuole medie superiori in Europa, Americhe, Asia, Australia e Nuova Zelanda<br />
per periodi della durata di un anno, oppure per sei, tre o due mesi.<br />
L'inserimento familiare e scol<strong>as</strong>tico del giovane in ambienti sicuri come la<br />
famiglia e la scuola permettono che egli venga a contatto con la cultura del<br />
Paese ospitante, dai suoi <strong>as</strong>petti più quotidiani a quelli più storici ed artistici. Il<br />
reinserimento nella scuola italiana dopo la partecipazione ad un programma di<br />
studio all'estero, è regolato dalla CM n. 181 del 17 marzo 1997 e dalla CM 236<br />
dell' 8 ottobre 1999.<br />
I programmi scol<strong>as</strong>tici di Intercultura sono rivolti a studenti dai 15 ai 17 anni, iscritti<br />
ad una scuola media superiore. Vi si accede mediante un concorso: tutte le iscrizioni<br />
per partecipare all'<strong>as</strong>segnazione delle borse di studio Intercultura e di tutti i<br />
programmi disponibili devono pervenire entro il 10 novembre <strong>2008</strong>.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 10<br />
143
Cap. 10<br />
144<br />
Gli incontri di selezione si terranno indicativamente nella seconda metà di novembre.<br />
Le eventuali iscrizioni pervenute oltre il 10 novembre <strong>2008</strong> e comunque entro il 31<br />
gennaio <strong>2009</strong>, saranno prese in considerazione solo per l'<strong>as</strong>segnazione di programmi<br />
residui, e comunque alla quota più alta di partecipazione al rimborso spese<br />
Intercultura-AFS (f<strong>as</strong>cia 4), indipendentemente dal reddito familiare. Intercultura non<br />
garantisce disponibilità di posti per le iscrizioni pervenute oltre il 10 novembre.<br />
La partenza avviene l'estate successiva.<br />
I programmi scol<strong>as</strong>tici di Intercultura permettono di usufruire di molte borse<br />
di studio totali o parziali, che vengono <strong>as</strong>segnate in b<strong>as</strong>e al reddito familiare. Le<br />
borse di studio messe a disposizione da Intercultura sono riservate a coloro<br />
che si iscrivono entro la prima data di scadenza.<br />
Intercultura è un movimento educativo internazionale di volontariato con<br />
statuto consultivo all'ONU (Ecosoc), all'UNESCO e al Consiglio d'Europa, che<br />
realizza scambi di giovani tra l'Italia e molti Paesi di tutto il mondo per prepararli<br />
alla conoscenza e al rispetto delle diverse culture.<br />
In Italia Intercultura è un ente morale riconosciuto con decreto del<br />
Presidente della Repubblica n. 578 del 23/7/1985 e posto sotto la tutela del<br />
Ministero degli Affari Esteri. E' iscritta nel registro del volontariato della Regione<br />
Lazio e, in virtù di tale iscrizione, dal 2 gennaio 1998 è considerata<br />
“Organizzazione non lucrativa di utilità sociale – ONLUS” (DL 460/97). Nel<br />
1995 ha ricevuto il premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il<br />
Volontariato. Ha tre uffici nazionali a Roma, a Milano e a Colle Val d'Elsa (SI) e<br />
116 centri locali nei maggiori capoluoghi di provincia, nei quali lavorano più di<br />
2500 volontari.<br />
Visitare e conoscere un altro paese tramite lo scambio di cl<strong>as</strong>se offre la<br />
possibilità di venire a contatto con altre abitudini di vita ed altre culture, insieme<br />
alla scoperta dei valori della cultura di appartenenza. È un'esperienza<br />
significativa che permette di instaurare un'amicizia con coetanei che vivono e<br />
studiano in un ambiente diverso dal nostro, rappresenta, inoltre, un'esperienza<br />
<strong>formativa</strong> che favorisce la comprensione internazionale.<br />
I nostri studenti potranno andare per una settimana a frequentare una scuola<br />
di un altro paese europeo e saranno ospitati dalle famiglie di studenti della<br />
stessa scuola. Poi, a loro volta, ricambieranno l'ospitalità.<br />
Essi potranno partecipare ad attività didattiche, visite guidate, discussioni su<br />
temi di interesse comune, incontri con personalità del luogo.<br />
A cura di INTERCULTURA<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PROGETTO AETNANET<br />
L'I.T.I.S. “E. Fermi” partecipa al “Progetto Aetnanet” insieme ad altre centotrenta<br />
scuole della Provincia di Catania in rete per lo sviluppo dei servizi informativi.<br />
L'accordo di rete, stipulato ai sensi e per gli effetti dell'art. 7, comma 4, del<br />
D.P.R. 275/99, sorge sulla b<strong>as</strong>e della Legge n.150 del 07/05/2000 ed è<br />
espressione dell'autonomia degli Istituti scol<strong>as</strong>tici, recentemente elevata a<br />
rango di valore costituzionale.<br />
La Legge n. 150/2000 chiede alla pubblica amministrazione “l'organizzazione<br />
delle attività di informazione e comunicazione attraverso le strutture<br />
informatiche ed i sistemi telematici e multimediali”. Conseguentemente le<br />
scuole del progetto sono impegnate nel miglioramento dell'efficienza dei<br />
servizi didattici e amministrativi con l'uso di strutture informatiche secondo<br />
standard di qualità concordati.<br />
Dieci scuole, tra quelle che aderiscono al progetto, rappresentative di realtà<br />
comprensoriali, rivestono il ruolo di scuole polo.<br />
Il progetto si articola nella interazione tra le varie scuole e nell'attività di<br />
indirizzo degli organi di gestione, mediata dalle scuole polo territoriali.<br />
Il Consiglio di gestione, il Comitato tecnico e il Centro operativo di<br />
supporto sono gli organi sui quali poggia l'organizzazione del progetto.<br />
Ci<strong>as</strong>cuna scuola affida ad uno staff interno il lavoro relativo all'impianto e<br />
alla manutenzione dei siti internet.<br />
Lo staff d'<strong>Istituto</strong> è composto da un Web Editor (Dirigente Scol<strong>as</strong>tico), da un<br />
Web M<strong>as</strong>ter (Docente), da un Web Operator (A.T.A).<br />
Il sito di ci<strong>as</strong>cuna scuola è soggetto a monitoraggio. A tale riguardo saranno<br />
utilizzate le griglie redatte dal Comitato tecnico.<br />
La scuola capofila tramite il proprio sito esercita funzioni di coordinamento<br />
telematico dell'intera rete.<br />
Ci<strong>as</strong>cuna scuola del progetto rende accessibile agli utenti la<br />
documentazione relativa ai progetti didattici e alle attività amministrative. Si<br />
riesce, così, ad andare oltre l'ottica burocratica, agevolando la costituzione di<br />
una memoria collettiva.<br />
Vengono attivate sul sito internet dell'istituto www.itisfermigiarre.info le<br />
seguenti sezioni:<br />
- presentazione della scuola<br />
- analisi del bacino di utenza<br />
- verbale degli organi Collegiali<br />
- documenti didattici dei docenti<br />
- programmazione delle singole cl<strong>as</strong>si<br />
- organizzazione della didattica<br />
- organizzazione dei servizi amministrativi<br />
- composizione consigli di cl<strong>as</strong>se<br />
- orario delle lezioni<br />
- orario di servizio dei docenti<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 10<br />
145
Cap. 10<br />
146<br />
- calendario d'istituto<br />
- direttive del dirigente scol<strong>as</strong>tico<br />
- libri di testo<br />
- orientamento per i futuri utenti<br />
- spazi riservati (didattica, r.s.u., etc.)<br />
- programma annuale<br />
- conto consuntivo<br />
In un futuro prossimo ci si augura di poter erogare informaticamente i<br />
seguenti servizi:<br />
- consultazione dell'archivio della biblioteca<br />
- prenotazione del prestito dei libri<br />
- informazioni ai genitori e agli allievi sulla valutazione e sulle <strong>as</strong>senze<br />
tramite p<strong>as</strong>sword<br />
- servizi interattivi di segreteria<br />
- servizi di video-conferenza<br />
“SPAZIO 22” - UNA RETE DI SCUOLE<br />
Struttura della rete<br />
L'I.T.I.S. “E. Fermi” fa parte della rete “Spazio 22”, una rete costituita da<br />
cinquant<strong>as</strong>ette scuole siciliane.<br />
Costituiscono obiettivi della rete l'educazione alla “Cittadinanza attiva e<br />
solidale”, ai “Diritti umani”, alla “Cittadinanza europea”, allo “Sviluppo sostenibile”.<br />
I Dirigenti e un docente di ci<strong>as</strong>cuna delle scuole della rete sono stati formati a<br />
tale riguardo tramite seminari nazionali (Venezia 2003, Taormina 2004, Perugia<br />
2004, Roma 2005, Venezia 2005, Sorrento 2005).<br />
Le scuole della rete sono distribuite omogeneamente su tutto il territorio<br />
regionale. Tale disposizione agevola l'organizzazione tramite le scuole polo dei<br />
seminari di formazione territoriali sulle cennate tematiche, attivando lavori<br />
didattici di ricerca-azione di scansione triennale tramite la valorizzazione della<br />
piattaforma Punto Edu Europa.<br />
I Formatori dei seminari territoriali in presenza e on-line sono i docenti delle<br />
scuole che hanno frequentato i seminari nazionali. Il “Fermi” è scuola polo per<br />
un seminario di formazione di docenti, che operano in altri Istituti di Giarre<br />
(tutor il prof. Giovanni Gulisano).<br />
Obiettivi della rete<br />
- Formare i docenti alla cittadinanza europea: docenti/cittadini europei<br />
orientati al confronto costruttivo e al rispetto reciproco<br />
- Sviluppare la “dimensione europea dell'insegnamento” attraverso la<br />
realizzazione di unità didattiche pluridisciplinari e/o interdisciplinari<br />
- Approfondire la conoscenza dei documenti europei, delle strategie<br />
politico-istituzionali, delle tematiche giuridico economiche al fine di<br />
sviluppare le dimensioni dell'appartenenza all'Europa e della cittadinanza<br />
sovranazionale.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
- Acquisire consapevolezza dei significati della cittadinanza attiva europea<br />
- Documentare, pubblicizzare e disseminare i risultati della ricerca-azione<br />
con materiale multimediale<br />
“Spazio 22” si avvale dell'<strong>as</strong>sistenza del Nucleo regionale per la Sicilia “Europa<br />
dell'istruzione“, coordinato dall’Ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione,<br />
dott. Seb<strong>as</strong>tiano Pulvirenti.<br />
Punto Edu Europa - INDIRE - per la formazione on-line<br />
La piattaforma si articola in area dei corsi (cittadinanza europea, intercultura<br />
ed unione europea, diritti umani ed educazione alla pace, cittadinanza attiva,<br />
solidarietà agita), area dei laboratori (descrizione di esperienze, best practices),<br />
area dello sviluppo regionale, area delle risorse (bibliografie, sitografie, links,<br />
atti di convegni, etc.), forum con moderatori.<br />
eTWINNING<br />
"Bisogna evitare la globalizzazione delle menti, e quindi mantenere la<br />
diversità della concettualizzazione, dei punti di vista, dei modi di<br />
categorizzare il reale, di definire i colori - la pluralità delle lingue." (Le<br />
sfide di Babele, Paolo E. Balboni)<br />
eTwinning vuol essere un mezzo efficace per rafforzare la dimensione<br />
europea dell'educazione tra giovani cittadini dell'U.E. che vivono la diversità<br />
come valore.<br />
L'azione eTwinning, che fa parte del programma pluriennale eLearning,<br />
realizza tramite i gemellaggi elettronici, collaborazioni pedagogiche a lungo<br />
termine tra istituzioni scol<strong>as</strong>tiche europee, finalizzate alla creazione e alla<br />
condivisione di progetti didattici comuni, mediante l'utilizzo delle Tecnologie<br />
dell'Informazione e della Comunicazione.<br />
Il valore aggiunto dell'azione eTwinning pensiamo consista nella necessità di<br />
credere nel valore intrinseco della persona umana, intesa come essere unico,<br />
originale ed irripetibile, preziosa nella sua diversità e, d'altro canto,<br />
nell'imprescindibile superamento dell'ottica del contingente dell'Istituzione<br />
scol<strong>as</strong>tica di appartenenza.<br />
Chi vive I'esperienza eTwinning desidera aprirsi e sintonizzare il proprio<br />
operato verso orizzonti più ampi. Il che vuol dire anche investire nel capitale<br />
umano, avviare progetti pluriennali innovativi che innalzino la motivazione ad<br />
apprendere e puntino al successo formativo dei giovani cittadini europei. In tal<br />
modo si risponde alle esigenze della società della conoscenza e del mondo del<br />
lavoro che necessita sempre più di professionisti europei qualificati anche da<br />
un bagaglio culturale che sappia essere espressione delle diversità nazionali<br />
intese come valore.<br />
Crediamo che il vantaggio più importante dell'iniziativa eTwinning sia<br />
rappresentato dall'impegno personale e dall'esperienza degli insegnanti e delle<br />
scuole coinvolte, compresa quella siciliana.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 10<br />
147
Cap. 10<br />
148<br />
Le scuole siciliane, essendo impegnate nella condivisione di progetti pedagogici<br />
pluriennali oltre i confini nazionali, <strong>as</strong>sumono un ruolo importante nel contribuire<br />
allo sviluppo sociale e culturale dell'Europa del ventunesimo secolo.<br />
Inoltre tutte le scuole gemellate della Sicilia hanno già dato disponibilità di aprire<br />
il loro partenariato ad Algeria, Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia, aderendo, così, a<br />
MedTwinning e ponendosi, sia geograficamente che culturalmente, come ponte<br />
naturale verso questi cinque Paesi del Mediterraneo.<br />
LE MANIFESTAZIONI DEL CINQUANTENARIO<br />
PROGETTO “ATENA” di divulgazione scientifica<br />
L'<strong>Istituto</strong> che è al cinquantesimo anno di attività intende programmare<br />
attività culturali in favore degli studenti e dei loro genitori, di studenti di altre<br />
scuole, di adulti disponibili ad aggiornare la propria formazione e ad accostarsi ai<br />
nuovi saperi.<br />
Il comprensorio è fornito di un solo centro per l'educazione degli adulti e<br />
solo di due Istituti superiori con corsi serali. Non si registra la presenza di<br />
<strong>as</strong>sociazioni culturali di tematiche scientifiche nel bacino d'utenza, che conta<br />
circa centomila abitanti e si estende dalla zona ionico-etnea fino alla prime<br />
pendici dei Nebrodi.<br />
Gli adulti che affrontano il ritorno a scuola nell'ambito di una prospettiva di<br />
“lifelong learning” offrono agli studenti una forte testimonianza di impegno e di<br />
serietà. Si vuole anche favorire un dialogo tra generazioni diverse, tra anziani e<br />
giovani, tra genitori e figli.<br />
Il “Fermi” intende così riappropriarsi di un ruolo di promozione culturale, di<br />
relazioni, creando occ<strong>as</strong>ioni sistematiche di formazione sul territorio.<br />
Ci si propone nell’arco dell’anno scol<strong>as</strong>tico di organizzare quattro o cinque<br />
lezioni.<br />
Saranno trattati argomenti di matematica, chimica, botanica, geologia,<br />
tal<strong>as</strong>sografia, fisica, con particolare riguardo all'<strong>as</strong>tronomia e alla<br />
radio<strong>as</strong>tronomia.<br />
Il progetto si colloca in organicità e coerenza nell'ambito del Piano dell'Offerta<br />
Formativa, che ha avuto negli anni scorsi una consistente sezione di progetti di<br />
raccordo con il territorio: rapporti con l'Università di Catania e di Pavia, con gli Enti<br />
locali, con le attività produttive sul territorio, con Intercultura, con l'<strong>Istituto</strong> di<br />
Radio<strong>as</strong>tronomia di Noto. Reti, consorzi, IFTS, progetti PON e POR, esperienze di<br />
alternanza scuola-lavoro hanno caratterizzato l'attività del “Fermi”.<br />
Ci si augura di riuscire a svolgere un ruolo di “polo“ di formazione per il<br />
territorio e di ottenere per gli allievi momenti di rimotivazione di orientamento.<br />
Il progetto si avvarrà dell'attività di un consulente esterno, dott. Salvatore<br />
Santoro, esperto di scienze <strong>as</strong>tronomiche.<br />
Le varie lezioni avranno luogo in Aula Magna dotata delle attrezzature audio e<br />
video per conferenze.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Laboratorio di Automazione<br />
Laboratorio di Meccanica (CAD-CAM)<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 10<br />
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 11<br />
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Cap. 11<br />
152<br />
TELETHON<br />
Tra le iniziative dell'I.T.I.S. “E. Fermi” volte a promuovere la solidarietà umana<br />
e sociale si colloca l'adesione a Telethon, ONLUS, sotto gli auspici dell'Unione<br />
Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM).<br />
Telethon sostiene la ricerca scientifica e farmacologica per le malattie rare,<br />
tra cui la distrofia muscolare.<br />
Telethon finanzia attualmente lo studio di seimila malattie, alcune delle quali<br />
gravemente invalidanti, che, a causa della loro scarsa incidenza statistica, sono<br />
per varie e complesse ragioni, tr<strong>as</strong>curate sia dai ricercatori, sia dalle ditte<br />
farmaceutiche. I fondi utilizzati provengono dalla solidarietà e dalla generosità di<br />
tutti coloro che, come il nostro <strong>Istituto</strong>, ritengono che il diritto alla vita ed alla<br />
salute non possano e non debbano dipendere dall'incidenza statistica della<br />
malattia da cui si è affetti e che in una società civile, che ha come obiettivo il bene<br />
della collettività, non possa essere avallata alcuna discriminazione in tal senso.<br />
Sono queste le ragioni per cui l'I.T.I.S. “E. Fermi” si è impegnato e continua ad<br />
impegnarsi a diffondere presso i giovani la cultura della solidarietà e della<br />
donazione per la ricerca.<br />
A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)<br />
A.I.S.M. è l'unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla<br />
sclerosi multipla, per:<br />
- promuovere e finanziare la ricerca scientifica sulla malattia;<br />
- fornire servizi socio-sanitari alle persone con sclerosi multipla e alle loro<br />
famiglie;<br />
- rappresentare e affermare i diritti dei 54.000 italiani colpiti dalla malattia.<br />
L'A.I.S.M. è una ONLUS, Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, che<br />
da 38 anni opera su tutto il territorio italiano. Dal 1998 è affiancata dalla F.I.S.M.,<br />
Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, anch'essa ONLUS, istituita per continuare<br />
a finanziare e promuovere la ricerca scientifica sulla malattia.<br />
LA RICERCA SCIENTIFICA<br />
Insieme A.I.S.M. e F.I.S.M. finanziano il 70% della ricerca scientifica italiana tra<br />
progetti di ricerca, borse di studio e servizi centralizzati per i ricercatori e hanno<br />
stanziato, negli ultimi 12 anni, 15 milioni di euro, sostenendo 260 progetti di ricerca<br />
e 87 borse di studio, senza ricorrere ad alcun finanziamento pubblico. Grazie<br />
all'intervento di A.I.S.M. e F.I.S.M., oggi in Italia si sono formati e lavorano gruppi di<br />
ricerca specificatamente dedicati alla sclerosi multipla e coinvolti attivamente a<br />
livello internazionale nell'ampliamento delle conoscenze sulla malattia.<br />
Oggi l'impegno di A.I.S.M. e F.I.S.M. è di mettere a disposizione dei ricercatori<br />
ogni anno un bando di almeno 1 milione e 500 mila euro. A partire dal 2007,<br />
inoltre, il bando di ricerca F.I.S.M. <strong>as</strong>segna una borsa e un finanziamento triennali<br />
a ricercatori italiani qualificati che lavorano all'estero, al fine di creare le<br />
condizioni per il loro rientro in Italia.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
GLI EVENTI<br />
AISM organizza due importanti appuntamenti di sensibilizzazione e di<br />
raccolta fondi estesi su tutto il territorio italiano, La Gardenia dell'A.I.S.M.,<br />
dedicata alle donne con sclerosi multipla, e Una Mela per la Vita, per i giovani<br />
con sclerosi multipla, che coinvolgono oltre 10 mila volontari e raggiungono<br />
decine di migliaia di persone in 3.000 piazze italiane per due interi fine<br />
settimana, rispettivamente nel mese di marzo e ottobre.<br />
A maggio si tiene la Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, il principale<br />
appuntamento che si svolge in Italia sulla malattia: sette giorni di iniziative e<br />
incontri su tutto il territorio e un convegno nazionale per informare media,<br />
opinione pubblica e Istituzioni sulle conseguenze sociali e socio-sanitarie che la<br />
sclerosi multipla comporta.<br />
L'I.T.I.S. “E. Fermi” collabora con la sezione provinciale di Catania, aderendo<br />
prontamente agli eventi promossi dall'A.I.S.M. ed ospitandone le iniziative.<br />
Contribuisce efficacemente al finanziamento della ricerca scientifica,<br />
sensibilizzando gli alunni alla solidarietà e al volontariato.<br />
A.S.L. (Associazione Siciliana per la lotta contro la Leucemia)<br />
L'<strong>Istituto</strong> sostiene l'Associazione, che si propone attraverso un programma<br />
annuale di raccolta fondi con distribuzione di prodotti natalizi e p<strong>as</strong>quali.<br />
L'Associazione, per una medicina preventiva, cura l'organizzazione di<br />
dibattiti televisivi, di conferenze tra medici specialisti in Onco-ematologia e<br />
pediatri del luogo, e incontri con gli alunni nelle scuole.<br />
A.I.R.C. (Associazione Italiana Ricerca Cancro)<br />
Tra le iniziative dell'I.T.I.S. “E. Fermi” di Giarre si colloca anche l'adesione<br />
dell'<strong>Istituto</strong> all'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, di cui è socio<br />
sostenitore.<br />
Già da diversi anni l'A.I.R.C ha fatto della ricerca l'obiettivo principale della<br />
propria attività raggiungendo risultati significativi sia attraverso la prevenzione<br />
e la diagnosi precoce, sia nell'ambito farmacologico.<br />
Il nostro <strong>Istituto</strong> partecipa attivamente alla raccolta di fondi ospitando<br />
rappresentanti dell'Associazione che, attraverso la vendita delle uova p<strong>as</strong>quali,<br />
coinvolgono e sensibilizzano gli studenti e gli operatori scol<strong>as</strong>tici, diffondendo<br />
la cultura della donazione per la ricerca.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
Cap. 11<br />
153
154<br />
APPENDICE<br />
DECRETO LEGGE 137 dell'1 settembre <strong>2008</strong><br />
Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università<br />
Articolo 1. (Cittadinanza e Costituzione)<br />
1. A decorrere dall'inizio dell'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>, oltre ad una<br />
sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del regolamento di cui al decreto del<br />
Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di<br />
sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e<br />
nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a<br />
«Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e storicosociale<br />
e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono<br />
avviate nella scuola dell'infanzia.<br />
1-bis. Al fine di promuovere la conoscenza del pluralismo istituzionale, definito dalla<br />
Carta costituzionale, sono altresì attivate iniziative per lo studio degli statuti regionali<br />
delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale.<br />
2. All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane,<br />
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.<br />
Articolo 2. (Valutazione del comportamento degli studenti)<br />
1. Fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente<br />
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti,<br />
doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di<br />
secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento<br />
di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scol<strong>as</strong>tica, anche in<br />
relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle<br />
istituzioni scol<strong>as</strong>tiche anche fuori della propria sede.<br />
1-bis. Le somme iscritte nel conto dei residui del bilancio dello Stato per l'anno <strong>2008</strong>,<br />
a seguito di quanto disposto dall'articolo 1, commi 28 e 29, della legge 30 dicembre<br />
2004, n. 311, e successive modificazioni, non utilizzate alla data di entrata in vigore della<br />
legge di conversione del presente decreto, sono versate all'entrata del bilancio dello<br />
Stato per essere destinate al finanziamento di interventi per l'edilizia scol<strong>as</strong>tica e la<br />
messa in sicurezza degli istituti scol<strong>as</strong>tici ovvero di impianti e strutture sportive dei<br />
medesimi. Al riparto delle risorse, con l'individuazione degli interventi e degli enti<br />
destinatari, si provvede con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di<br />
concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in coerenza con<br />
apposito atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti per materia e<br />
per i profili finanziari.<br />
2. A decorrere dall'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>, la valutazione del comportamento è<br />
effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.<br />
3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal<br />
consiglio di cl<strong>as</strong>se, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se<br />
inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame<br />
conclusivo del ciclo. Ferma l'applicazione della presente disposizione dall'inizio<br />
dell'anno scol<strong>as</strong>tico di cui al comma 2, con decreto del Ministro dell'istruzione,<br />
dell'università e della ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e<br />
oggettiva gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi, nonché eventuali<br />
modalità applicative del presente articolo.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
Articolo 3. (Valutazione sul rendimento scol<strong>as</strong>tico degli studenti)<br />
1. Dall'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>, nella scuola primaria la valutazione periodica ed<br />
annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi<br />
acquisite sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi e<br />
illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.<br />
1-bis. Nella scuola primaria, i docenti, con decisione <strong>as</strong>sunta all'unanimità, possono<br />
non ammettere l'alunno alla cl<strong>as</strong>se successiva solo in c<strong>as</strong>i eccezionali e comprovati da<br />
specifica motivazione.<br />
2. Dall'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>, nella scuola secondaria di primo grado la<br />
valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione<br />
delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell'esame finale del ciclo<br />
sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi.<br />
3. Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla cl<strong>as</strong>se successiva,<br />
ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con<br />
decisione <strong>as</strong>sunta a maggioranza dal consiglio di cl<strong>as</strong>se, un voto non inferiore a sei<br />
decimi in ci<strong>as</strong>cuna disciplina o gruppo di discipline.<br />
3-bis. Il comma 4 dell'articolo 185 del testo unico di cui al decreto legislativo 16<br />
aprile 1994, n. 297, è sostituito dal seguente:<br />
«4. L'esito dell'esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione<br />
complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di<br />
competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall'alunno; conseguono il<br />
diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi».<br />
4. Il comma 3 dell'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, è<br />
abrogato.<br />
5. Con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23<br />
agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della<br />
ricerca, si provvede al coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli<br />
studenti, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità<br />
degli alunni, e sono stabilite eventuali ulteriori modalità applicative del presente<br />
articolo.<br />
Articolo 4. (Insegnante unico nella scuola primaria)<br />
1. Nell'ambito degli obiettivi di razionalizzazione di cui all'articolo 64 del decretolegge<br />
25 giugno <strong>2008</strong>, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto <strong>2008</strong>, n.<br />
133, nei regolamenti previsti dal comma 4 del medesimo articolo 64 è ulteriormente<br />
previsto che le istituzioni scol<strong>as</strong>tiche della scuola primaria costituiscono cl<strong>as</strong>si affidate<br />
ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei<br />
regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle<br />
famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.<br />
2. Con apposita sequenza contrattuale è definito il trattamento economico dovuto<br />
all'insegnante unico della scuola primaria, per le ore di insegnamento aggiuntive<br />
rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni<br />
contrattuali.<br />
2-bis. Per la realizzazione delle finalità previste dal presente articolo, il Ministro<br />
dell'economia e delle finanze, di concerto con il ministro dell'istruzione, dell'università<br />
e della ricerca, ferme restando le attribuzioni del comitato di cui all'articolo 64, comma<br />
7, del decreto-legge 25 giugno <strong>2008</strong>, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6<br />
agosto <strong>2008</strong>, n. 133, provvede alla verifica degli specifici effetti finanziari determinati<br />
dall'applicazione del comma 1 del presente articolo, a decorrere dal 1º settembre <strong>2009</strong>.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
155
156<br />
A seguito della predetta verifica, per le finalità di cui alla sequenza contrattuale prevista<br />
dal comma 2 del presente articolo, si provvede, per l'anno <strong>2009</strong>, ove occorra e in via<br />
transitoria, a valere sulle risorse del fondo d'istituto delle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche, da<br />
reintegrare con quota parte delle risorse rese disponibili ai sensi del comma 9<br />
dell'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno <strong>2008</strong>, n. 112, convertito, con modificazioni,<br />
dalla legge 6 agosto <strong>2008</strong>, n. 133, nei limiti dei risparmi di spesa conseguenti<br />
all'applicazione del comma 1, resi disponibili per le finalità di cui al comma 2 del presente<br />
articolo, e in ogni c<strong>as</strong>o senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.<br />
2-ter. La disciplina prevista dai presente articolo entra in vigore a partire dall'anno<br />
scol<strong>as</strong>tico <strong>2009</strong>/2010, relativamente alle prime cl<strong>as</strong>si del ciclo scol<strong>as</strong>tico.<br />
Articolo 5. (Adozione dei libri di testo)<br />
1. Fermo restando quanto disposto dall'articolo 15 del decreto-legge 25 giugno<br />
<strong>2008</strong>, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto <strong>2008</strong>, n. 133, i competenti<br />
organi scol<strong>as</strong>tici adottano libri di testo in relazione ai quali l'editore si è impegnato a<br />
mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo che per la pubblicazione di<br />
eventuali appendici di aggiornamento da rendere separatamente disponibili. Salva la<br />
ricorrenza di specifiche e motivate esigenze, l'adozione dei libri di testo avviene nella<br />
scuola primaria con cadenza quinquennale, a valere per il successivo quinquennio, e<br />
nella scuola secondaria di primo e secondo grado ogni sei anni, a valere per i successivi<br />
sei anni. Il dirigente scol<strong>as</strong>tico vigila affinchè le delibere dei competenti organi scol<strong>as</strong>tici<br />
concernenti l'adozione dei libri di testo siano <strong>as</strong>sunte nel rispetto delle disposizioni<br />
vigenti.<br />
Articolo 5-bis. (Disposizioni in materia di graduatorie ad esaurimento)<br />
1. Nei termini e con le modalità fissati nel provvedimento di aggiornamento delle<br />
graduatorie ad esaurimento da disporre per il biennio <strong>2009</strong>/2010, ai sensi dell'articolo 1,<br />
commi 605, lettera c), e 607, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive<br />
modificazioni, i docenti che hanno frequentato i corsi del IX ciclo presso le scuole di<br />
specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS) o i corsi biennali abilitanti di<br />
secondo livello ad indirizzo didattico (COBASLID), attivati nell'anno accademico<br />
2007/<strong>2008</strong>, e hanno conseguito il titolo abilitante sono iscritti, a domanda, nelle<br />
predette graduatorie, e sono collocati nella posizione spettante in b<strong>as</strong>e ai punteggi<br />
attribuiti ai titoli posseduti.<br />
2. Analogamente sono iscritti, a domanda, nelle predette graduatorie e sono<br />
collocati nella posizione spettante in b<strong>as</strong>e ai punteggi attribuiti ai titoli posseduti i<br />
docenti che hanno frequentato il primo corso biennale di secondo livello finalizzato alla<br />
formazione dei docenti di educazione musicale delle cl<strong>as</strong>si di concorso 31/A e 32/A e di<br />
strumento musicale nella scuola media della cl<strong>as</strong>se di concorso 77/A e hanno<br />
conseguito la relativa abilitazione.<br />
3. Possono inoltre chiedere l'iscrizione con riserva nelle suddette graduatorie<br />
coloro che si sono iscritti nell'anno accademico 2007/<strong>2008</strong> al corso di laurea in scienze<br />
della formazione primaria e ai corsi quadriennali di didattica della musica; la riserva è<br />
sciolta all'atto del conseguimento dell'abilitazione relativa al corso di laurea e ai corsi<br />
quadriennali sopra indicati e la collocazione in graduatoria è disposta sulla b<strong>as</strong>e dei<br />
punteggi attribuiti ai titoli posseduti.<br />
Articolo 6. (Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria)<br />
1. L'esame di laurea sostenuto a conclusione dei corsi in scienze della formazione<br />
primaria istituiti a norma dell'articolo 3, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341,<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
e successive modificazioni, comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio<br />
previste dal relativo percorso formativo, ha valore di esame di Stato e abilita<br />
all'insegnamento nella scuola primaria o nella scuola dell'infanzia, a seconda<br />
dell'indirizzo prescelto.<br />
2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche a coloro che hanno sostenuto<br />
l'esame di laurea conclusivo dei corsi in scienze della formazione primaria nel periodo<br />
compreso tra la data di entrata in vigore della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e la data<br />
di entrata in vigore del presente decreto.<br />
Articolo 7. (Modifica del comma 433 dell'articolo 2 della legge 24<br />
dicembre 2007, n. 244, in materia di accesso alle scuole universitarie di<br />
specializzazione in medicina e chirurgia)<br />
1. Il comma 433 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, è sostituito dal<br />
seguente:<br />
«433. Al concorso per l'accesso alle scuole universitarie di specializzazione in<br />
medicina e chirurgia, di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e successive<br />
modificazioni, possono partecipare tutti i laureati in medicina e chirurgia. I laureati di<br />
cui al primo periodo, che superano il concorso ivi previsto, sono ammessi alle scuole di<br />
specializzazione a condizione che conseguano l'abilitazione per l'esercizio dell'attività<br />
professionale, ove non ancora posseduta, entro la data di inizio delle attività didattiche<br />
di dette scuole immediatamente successiva al concorso espletato».<br />
Articolo 7-bis. (Provvedimenti per la sicurezza delle scuole)<br />
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente<br />
decreto, al <strong>piano</strong> straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scol<strong>as</strong>tici,<br />
formulato ai sensi dell'articolo 80, comma 21, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e<br />
successive modificazioni, è destinato un importo non inferiore al 5 per cento delle<br />
risorse stanziate per il programma delle infr<strong>as</strong>trutture strategiche in cui il <strong>piano</strong> stesso<br />
è ricompreso.<br />
2. Al fine di consentire il completo utilizzo delle risorse già <strong>as</strong>segnate a sostegno<br />
delle iniziative in materia di edilizia scol<strong>as</strong>tica, le economie, comunque maturate alla<br />
data di entrata in vigore del presente decreto e rivenienti dai finanziamenti attivati ai<br />
sensi dell'articolo 11 del decreto-legge 1º luglio 1986, n. 318, convertito, con<br />
modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, dall'articolo 1 della legge 23 dicembre<br />
1991, n. 430 e dall'articolo 2, comma 4, della legge 8 agosto 1996, n. 431, nonché quelle<br />
relative a finanziamenti per i quali non sono state effettuate movimentazioni a<br />
decorrere dal 1º gennaio 2006, sono revocate. A tal fine le stazioni appaltanti<br />
provvedono a rescindere, ai sensi dell'articolo 134 del codice dei contratti pubblici<br />
relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i<br />
contratti stipulati, quantificano le economie e ne danno comunicazione alla regione<br />
territorialmente competente.<br />
3. La revoca di cui al comma 2 è disposta con decreto del Ministro dell'istruzione,<br />
dell'università e della ricerca, sentite le regioni territorialmente competenti, e le<br />
relative somme sono ri<strong>as</strong>segnate, con le stesse modalità, per l'attivazione di opere di<br />
messa in sicurezza delle strutture scol<strong>as</strong>tiche, finalizzate alla mitigazione del rischio<br />
sismico, da realizzare in attuazione del patto per la sicurezza delle scuole sottoscritto il<br />
20 dicembre 2007 dal Ministro della pubblica istruzione e dai rappresentanti delle<br />
regioni e degli enti locali, ai sensi dell'articolo 1, comma 625, della legge 27 dicembre<br />
2006, n. 296. L'eventuale ri<strong>as</strong>segnazione delle risorse a regione diversa è disposta<br />
sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto<br />
1997, n. 281, e successive modificazioni.<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
157
158<br />
4. Nell'attuazione degli interventi disposti ai sensi dei commi 2 e 3 del presente<br />
articolo si applicano, in quanto compatibili, le prescrizioni di cui all'articolo 4, commi 5, 7<br />
e 9, della legge 11 gennaio 1996, n. 23; i relativi finanziamenti possono, comunque, essere<br />
nuovamente revocati e ri<strong>as</strong>segnati, con le medesime modalità, qualora i lavori<br />
programmati non siano avviati entro due anni dall'<strong>as</strong>segnazione ovvero gli enti<br />
beneficiari dichiarino l'impossibilità di eseguire le opere.<br />
5. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro<br />
delle infr<strong>as</strong>trutture e dei tr<strong>as</strong>porti, nomina un soggetto attuatore che definisce gli<br />
interventi da effettuare per <strong>as</strong>sicurare l'immediata messa in sicurezza di almeno cento<br />
edifici scol<strong>as</strong>tici presenti sul territorio nazionale che presentano <strong>as</strong>petti di particolare<br />
criticità sotto il profilo della sicurezza sismica. Il soggetto attuatore e la localizzazione<br />
degli edifici interessati sono individuati d'intesa con la predetta Conferenza unificata.<br />
6. Al fine di <strong>as</strong>sicurare l'integrazione e l'ottimizzazione dei finanziamenti destinati alla<br />
sicurezza sismica delle scuole, il soggetto attuatore, di cui al comma 5, definisce il<br />
cronoprogramma dei lavori sulla b<strong>as</strong>e delle risorse disponibili, d'intesa con il<br />
Dipartimento della protezione civile, sentita la predetta Conferenza unificata.<br />
7. All'attuazione dei commi da 2 a 6 si provvede con decreti del Ministro<br />
dell'economia e delle finanze su proposta del Ministro competente, previa verifica<br />
dell'<strong>as</strong>senza di effetti peggiorativi sui saldi di finanza pubblica.<br />
Articolo 8. (Norme finali)<br />
1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri<br />
a carico della finanza pubblica.<br />
1-bis. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province<br />
autonome di Trento e di Bolzano.<br />
2. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella<br />
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la<br />
conversione in legge.<br />
Il decreto-legge 1º settembre <strong>2008</strong>, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di<br />
istruzione e università, è stato convertito in legge il 30/10/<strong>2008</strong> ed entra in vigore il giorno<br />
successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
I N D I C E<br />
CAPITOLO 1 CAPITOLO 4 - Le discipline<br />
Sul <strong>piano</strong> <strong>dell'offerta</strong> <strong>formativa</strong> pag. 3 Lingua e lettere italiane pag. 68<br />
Una traccia guida per l'elaborazione Storia pag. 69<br />
del Piano dell'Offerta Formativa pag. 6 Lingua e civiltà inglese pag. 69<br />
Il “Fermi” di Giarre pag. 7 Matematica pag. 70<br />
Sull'economia del bacino d'utenza pag. 9 Diritto ed economia pag. 71<br />
Il <strong>piano</strong> di studio pag. 10 Educazione fisica pag. 72<br />
Elettrotecnica ed Automazione pag. 10 Biennio<br />
Meccanica pag. 11 Geografia pag. 73<br />
Informatica Industriale pag. 11 Scienze della terra pag. 73<br />
Curriculum implicito pag. 13 Fisica pag. 74<br />
Curriculum tr<strong>as</strong>versale pag. 14 Chimica e laboratorio pag. 75<br />
Il “punto” sugli Istituti Tecnici dal Tecnologia e disegno tecnico pag. 76<br />
28 marzo 2003 al 18 dicembre <strong>2008</strong> pag. 14 Biologia pag. 77<br />
Elettrotecnica ed Elettronica pag. 16 Indirizzo Elettrotecnica<br />
Informatica e Telecomunicazioni pag. 17 Elettrotecnica generale pag. 77<br />
Meccanica, Meccatronica ed Energia pag. 17 Sistemi elettrici automatici pag. 78<br />
Prevenzione sugli abbandoni e sulla Impianti elettrici pag. 78<br />
dispersione scol<strong>as</strong>tica pag. 19 Tecnologie elettriche,<br />
Le modifiche apportate disegno e progettazione pag. 79<br />
al titolo V della Costituzione pag. 21 Meccanica e macchine pag. 80<br />
Alternanza scuola lavoro: un contributo Elettronica pag. 80<br />
per le risorse educazionali sul territorio pag. 23 Indirizzo Informatica<br />
La ricerca della qualità pag. 26 Elettronica pag. 81<br />
La certificazione conseguita pag. 39 Calcolo delle probabilità,<br />
Il Sistema Nazionale statistica e ricerca operativa pag. 81<br />
di Valutazione <strong>2008</strong> pag. 41 Sistemi automazione e laboratorio pag. 82<br />
Il Corso Serale pag. 41 Informatica pag. 83<br />
Docenti del Corso Serale pag. 43 Indirizzo Meccanica<br />
Orario Corso Serale pag. 44 Meccanica applicata pag. 83<br />
CAPITOLO 2<br />
Strutture ed organizzazione<br />
Strutture dell'<strong>Istituto</strong><br />
Elenco Docenti<br />
Elenco Personale A.T.A.<br />
Consiglio di <strong>Istituto</strong><br />
Dirigente Scol<strong>as</strong>tico:<br />
prof. Giuseppe D'Urso<br />
pag. 46<br />
pag. 47<br />
pag. 48<br />
pag. 48<br />
pag. 49<br />
Tecnologia meccanica<br />
ed esercitazioni pag. 84<br />
Disegno, progettazione,<br />
organizzazione industriale pag. 85<br />
Sistemi e automazione industriale pag. 85<br />
Area di progetto pag. 87<br />
CAPITOLO 5<br />
Valutazione: Indicatori-Descrittori<br />
Staff di dirigenza pag. 49 Valutazione delle prove scritte<br />
Docenti Funzioni Strumentali pag. 50 di italiano (Biennio) pag. 90<br />
I Coordinatori e i Segretari Valutazione del colloquio<br />
dei Consigli di Cl<strong>as</strong>se pag. 52 di italiano (Biennio) pag. 90<br />
I Direttori di laboratorio Valutazione delle prove scritte<br />
sub concessionari - <strong>as</strong>sistenti tecnici pag. 54 di italiano (Triennio) pag. 91<br />
I Dipartimenti pag. 55 Valutazione delle prove scritte<br />
Considerazioni in margine alla legge di matematica pag. 92<br />
sulla tr<strong>as</strong>parenza sulla tenuta Valutazione delle prove scritte<br />
del registro personale del docente pag. 58 di informatica pag. 92<br />
Viaggi d'istruzione pag. 59 Valutazione delle prove scritte<br />
Servizi Amministrativi pag. 60 di elettrotecnica pag. 93<br />
CAPITOLO 3 - Quadro orario<br />
Quadro orario<br />
Orario delle lezioni – biennio<br />
Orario delle lezioni – triennio<br />
pag. 62<br />
pag. 63<br />
pag. 65<br />
Valutazione delle prove scritte<br />
di impianti elettrici<br />
Valutazione delle prove scritte<br />
di sistemi elettrici<br />
pag. 93<br />
pag. 94<br />
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
159
160<br />
Valutazione delle prove scritte “Newspapergame” pag. 121<br />
o grafiche di disegno, progettazione La Fragola pag. 121<br />
ed organizzazione industriale pag. 94 Archivio pag. 122<br />
Valutazione delle prove scritte Certificazione Trinity: lingua inglese pag. 122<br />
di elettronica pag. 94 Giochi matematici<br />
Valutazione delle prove scritte di (Olimpiadi – Etniade) pag. 123<br />
tecnologia, disegno e progettazione pag. 95 Giochi di Anacleto pag. 123<br />
Valutazione delle prove scritte di Olimpiadi di informatica pag. 124<br />
meccanica applicata e macchine a fluido pag. 95 MiniRobot <strong>2009</strong> pag. 124<br />
Valutazione delle prove Giochi della chimica pag. 125<br />
di educazione fisica pag. 96 Scacchi a scuola pag. 125<br />
Criteri di valutazione prove orali pag. 97 Leggere e scrivere in XML pag. 127<br />
CAPITOLO 6 - Core-curriculum<br />
“Piano Integrato<br />
degli Interventi <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>” pag. 128<br />
Gara nazionale di elettrotecnica pag. 100 Patente di radioamatore pag. 131<br />
VII Edizione del<br />
“Premio nazionale BtScuola <strong>2009</strong>”<br />
Visite per l'orientamento<br />
pag. 100<br />
pag. 101<br />
CAPITOLO 9<br />
Aggiornamento Docenti e ATA<br />
Incampus pag. 101<br />
Quotidiano in cl<strong>as</strong>se pag. 102<br />
Calendario progetto<br />
“Quotidiano in cl<strong>as</strong>se“ pag. 102<br />
Let's talk in English pag. 103<br />
Palketto stage pag. 103<br />
Orientamento alla professione di perito pag. 104<br />
La stazione radio per le comunicazioni<br />
intercontinentali e lo spazio pag. 106<br />
Progetto “MusicaMilo” pag. 106<br />
Ambienti di apprendimento:<br />
lavagne interattive pag. 134<br />
Esperienze di didattica breve e di<br />
sperimentazione metodologica pag. 135<br />
Automazione industriale pag. 135<br />
Certificazione CISCO pag. 136<br />
CAPITOLO 10 - Progetti sul Territorio<br />
Biblioteca aperta pag. 138<br />
Patente Europea del Computer pag. 138<br />
Imprenditoria giovanile pag. 107<br />
CAPITOLO 7 - Curriculum opzionale<br />
I.T.I.S. “E.Fermi” - Facoltà d'Ingegneria<br />
“Una proficua integrazione” pag. 139<br />
VI Edizione del concorso di poesia<br />
Educazione alla legalità pag. 110 “Le parole dell'anima” pag. 140<br />
Smonta il bullo pag. 110 VIII Edizione della manifestazione<br />
Educazione alla tolleranza “Dopo la scuola quale lavoro?”<br />
“I percorsi della memoria” pag. 111 organizzata dall'A.CU.DI.PRO.SI pag. 141<br />
Educazione alla salute pag. 111 “Giornate della sicurezza stradale”<br />
VLAD (“Vieni liberamente a donare”) pag. 112 Giarre - 6ª edizione pag. 142<br />
Genetica comunitaria Prevenzione QUASAR – QUAS(I)(ST)AR pag. 142<br />
delle malattie genetiche pag. 112 I programmi di studio<br />
Prevenzione e donazione pag. 113 all'estero di Intercultura pag. 143<br />
Educazione alimentare e benessere pag. 113 Progetto Aetnanet pag. 145<br />
Alcolismo e tabagismo pag. 113 “Spazio 22” - Una rete di scuole pag. 146<br />
Prevenzione delle malattie della pelle pag. 114 eTwinning pag. 147<br />
Prevenzione e informazione AIDS pag. 114 Le manifestazione del Cinquantenario<br />
“Educazione all'ambiente” pag. 115 Progetto “Atena” di divulgazione<br />
Tesori d'Italia pag. 115 scientifica pag. 148<br />
Nontiscordardimè operazione<br />
scuole pulite pag. 115<br />
“La scuola adotta un comune” pag. 116<br />
Educare per conservare la biodiversità pag. 116<br />
Educazione all'ambiente attraverso la<br />
conoscenza del territorio<br />
“Gli amici della terra” pag. 116<br />
Stop the fever - Cl<strong>as</strong>si per l'ambiente pag. 117<br />
Educazione stradale - Il patentino pag. 117<br />
Pari opportunità<br />
“Non calpestiamo le margherite” pag. 118<br />
CAPITOLO 8 - Curriculum elettivo<br />
Sportivamente … insieme … pag. 120<br />
CAPITOLO 11<br />
La solidarietà del “Fermi”<br />
Telethon pag. 152<br />
A.I.S.M. (Associazione Italiana<br />
Sclerosi Multipla) pag. 152<br />
A.S.L. (Associazione Siciliana<br />
per la lotta contro la Leucemia) pag. 153<br />
A.I.R.C. (Associazione Italiana<br />
Ricerca Cancro) pag. 153<br />
Appendice<br />
Decreto Legge 137 pag. 154<br />
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”
<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale<br />
“E. Fermi”<br />
Via Nunzio Maccarrone n. 4<br />
95014 GIARRE (CT)<br />
Telefono: 095 7794813<br />
Fax: 095 7794811<br />
Sito: www.itisfermigiarre.info<br />
E-mail: enricofermi@interfree.it<br />
Dirigente Scol<strong>as</strong>tico:<br />
Giuseppe D'Urso<br />
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi:<br />
Gaetano Amoroso<br />
Presidente del Consiglio d'<strong>Istituto</strong>:<br />
Salvatore Pennisi<br />
Stampato nel Febbraio <strong>2009</strong><br />
presso la Litografia LIUZZO<br />
Giarre - Tel. 095 933956