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as 2008/2009 piano dell'offerta formativa - Istituto Tecnico ...

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Redazione:<br />

da pag.1 a pag. 44 - Dirigente Scol<strong>as</strong>tico, prof. Giuseppe D’Urso<br />

Redazione e sintesi:<br />

da pag. 45 a pag. 158 – D. S. prof. Giuseppe D’Urso<br />

prof. Alfio Leotta<br />

prof.ssa Patrizia Russo<br />

prof.ssa Carmela Raciti<br />

prof.ssa Biagia Finocchiaro<br />

prof. Francesco Alparone<br />

Editing: prof. Francesco Alparone<br />

Foto: Archivio dell’I.T.I.S. “E. Fermi”<br />

a cura del Sig. Placido Petralia, Assistente <strong>Tecnico</strong><br />

Foto Greco - Riposto<br />

Foto sulla copertina: Foto Greco - Riposto<br />

Logo: Arch. prof.ssa Santa Pizzimenti<br />

Responsabile:<br />

Il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico: prof. Giuseppe D'Urso


PIANO<br />

DELL’OFFERTA<br />

FORMATIVA<br />

A.S. <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong><br />

<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale Statale “E. Fermi”


Cap. 1<br />

2<br />

ECDL<br />

L’<strong>Istituto</strong> è test-center per il conseguimento<br />

della patente europea del computer<br />

TRINITY<br />

L’<strong>Istituto</strong> offre agli studenti la possibilità<br />

di conseguire una certificazione ril<strong>as</strong>ciata<br />

dal Trinity College London<br />

L’<strong>Istituto</strong> aderisce al Microsoft IT Academy Program<br />

consentendo agli studenti l’acquisizione di certificazioni<br />

Microsoft MOS (Microsoft Office Specialist)<br />

e MCP (Microsoft Certified Professional)<br />

Gli studenti possono conseguire nell’<strong>Istituto</strong>,<br />

Local Academy Cisco, certificazioni specialistiche<br />

nel campo dell’Information and Communication Technology<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


SUL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Il POF dell’I.T.I.S. “E. Fermi” di Giarre, strutturato nel pieno rispetto della<br />

normativa vigente e alla luce di acclarati dettami della pedagogia e della<br />

didattica, porge oggi alla valutazione di tutte le componenti della comunità<br />

scol<strong>as</strong>tica e all’attenzione del territorio le proposte innovatrici del corecurriculum,<br />

le tematiche di impegno civile del curriculum opzionale, il ventaglio<br />

ampio e variegato delle attività elettive. Tali attività si configurano come<br />

ampliamento dell’offerta <strong>formativa</strong> che si articola in progetti finanziati con<br />

fondi dell'<strong>Istituto</strong> o con fondi europei.<br />

La realizzazione del POF svela la “mission” della scuola, che nel rispetto delle<br />

attività del curricolo interferisce con la più v<strong>as</strong>ta comunità educante: “dalla<br />

vision alla mission”. Il POF non si configura come un documento rigido: sarà<br />

possibile implementarlo nel corso dell’anno e i singoli progetti potranno<br />

trovare anche diversa articolazione da quella originaria.<br />

L’art. 3 del D.P.R. 275/'99 recita che il POF “è il documento fondamentale<br />

costituito dall’identità culturale e progettuale delle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche ed<br />

esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed<br />

organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”.<br />

L’identità culturale è espressione delle scelte del Collegio dei Docenti;<br />

l’identità progettuale sta nella capacità di coinvolgere le varie componenti della<br />

comunità e la committenza territoriale. Il collegamento con il territorio serve<br />

per superare una inefficace autoreferenzialità.<br />

Lungo è stato il cammino del POF - Nelle “Linee guida per l’educazione alla<br />

salute”, diramate dal Ministero della Pubblica istruzione nel 1993, viene<br />

delineato per la prima volta il “Progetto di <strong>Istituto</strong>” (o Progetto educativo<br />

d'<strong>Istituto</strong>) come strumento operativo dell'autonomia didattica, i cui contorni,<br />

però, non erano stati ancora delineati dal governo del tempo, all’uopo delegato<br />

(Legge n. 537 di accompagnamento alla finanziaria, Governo Ciampi, 1993).<br />

L’esigenza dell’autonomia era stata postulata dalla Conferenza Nazionale<br />

del 1990, Ministro della Pubblica Istruzione Sergio Mattarella. Successivamente<br />

(primavera 1994) il Ministro Rosa Russo Jervolino nel proprio schema di<br />

decreto legislativo, che non concluse il dovuto iter, accenna al Progetto<br />

d’<strong>Istituto</strong> come “espressione dell'identità educativa e <strong>formativa</strong>” in relazione<br />

alle strategie mirate all'offerta <strong>formativa</strong> (bisogni, domande, obiettivi).<br />

Nel “Documento” del Ministro Francesco D’Onofrio (settembre 1994)<br />

viene usato l’acronimo P.E.I. per indicare il Progetto Educativo d’<strong>Istituto</strong> come<br />

complesso di obiettivi, finalità, modi, tempi, strumenti, risorse caratterizzanti le<br />

scelte riferite all’autonomia, comunque sottoposte a verifica “in raccordo con il<br />

servizio nazionale di valutazione”.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

3


Cap. 1<br />

4<br />

Il Ministro Giancarlo Lombardi nella “Relazione illustrativa del disegno di<br />

legge sull’Autonomia” (1995) prospetta il “Progetto d’<strong>Istituto</strong>” come<br />

strumento di pianificazione territoriale nell’ambito di finalità generali stabilite a<br />

livello nazionale.<br />

Al di là della normativa, di Progetto d’<strong>Istituto</strong> si parlava già da anni. I nodi non<br />

sciolti sulla programmazione vengono polarizzati dal Progetto d’<strong>Istituto</strong>, che si<br />

interpreta come strumento di autoanalisi. In b<strong>as</strong>e a considerazioni<br />

sostanzialmente statiche il PEI indugia su regole e comportamenti; analizza<br />

l’esistente, non avendo ruolo progettuale e propulsivo.<br />

Con il C.C.N.L. (’94-’97) nel giugno 1995 veniva fatto obbligo alle scuole di<br />

elaborare, adottare e pubblicare tre documenti: il PEI, la PE (Programmazione<br />

Educativa) e la PD (Programmazione Didattica). Questi tre documenti non<br />

sono stati, allora, collegati all’autonomia, ancora in itinere, ma sono stati<br />

delineati come obiettivi di modernizzazione dei servizi, di responsabilizzazione<br />

degli erogatori di tali servizi e di tutela per i fruitori nell’ambito di un ricercato<br />

clima di tr<strong>as</strong>parenza da parte del Ministero della pubblica amministrazione<br />

(Ministro Sabino C<strong>as</strong>sese).<br />

Ben presto, però, si è guardato con attenzione alla “pedagogia” del Progetto,<br />

che mirava ad attenuare nei nostri modelli didattici le configurazioni<br />

individualistiche tendenti ad emarginare o sottovalutare i lavori di gruppo nei<br />

processi educativi.<br />

L’analisi progettuale ha immediatamente agevolato la cultura della verifica,<br />

della qualità, della valutazione, dell’organizzazione e ha favorito momenti di<br />

riordino dell’Amministrazione. Lentamente, ma vigorosamente, si è sviluppata<br />

una matura consapevolezza sugli elementi caratterizzanti l’offerta <strong>formativa</strong>; è<br />

avanzata l’idea di una azione educativa più ampia, perché legata ai bisogni del<br />

territorio; sono stati individuati criteri di coerenza tra il lavoro individuale dei<br />

docenti, la programmazione didattica e la progettazione del Consiglio di Cl<strong>as</strong>se.<br />

Si è tentato sostanzialmente di fornire alle varie componenti della comunità<br />

scol<strong>as</strong>tica strumenti riconducibili alla costituzione di una identità collettiva, la<br />

identità d’<strong>Istituto</strong>, recuperando anche elementi della memoria storica. Il<br />

D.P.C.M. del 19 maggio 1995 ha previsto l’adozione da parte delle scuole della<br />

“Carta dei servizi scol<strong>as</strong>tici” e con Direttiva 254 del 21 luglio 1995 si sono<br />

formulate indicazioni per le scuole al fine di ottemperare a tale adempimento<br />

nell’anno scol<strong>as</strong>tico ‘95-‘96. Tuttavia nel corso del 1996 escono di scena sia la<br />

Carta dei Servizi che il PEI. Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione<br />

boccia lo schema della Carta e il TAR con decisione 1172 del 20.03.96 annulla<br />

alcune norme contrattuali (comma 4 e 5 art. 38 e art. 39), perché la ricercata<br />

dimensione collegiale caratteristica della funzione docente non si sarebbe<br />

armonizzata con i principi fondamentali della libertà d’insegnamento. Rimette<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


ordine, con travagliato iter dall’ottobre 1998 al 10 agosto 1999, “Lo Schema di<br />

Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche” del Ministro<br />

Luigi Berlinguer.<br />

Tale schema introduce il “Piano dell’Offerta Formativa”, che deve<br />

rapportarsi con il programma annuale per la gestione finanziaria della scuola.<br />

I vari contratti hanno agevolato la progettualità d’<strong>Istituto</strong>: sono state<br />

previste le “funzioni strumentali” per la realizzazione del POF ed è stata<br />

contemplata la possibilità di stipulare le convenzioni per le prestazioni d'opera<br />

al fine dell’ampliamento <strong>dell'offerta</strong> <strong>formativa</strong>.<br />

Il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta la manifestazione più intensa<br />

dell’autonomia, contemplata dall’art. 21 della Legge n. 59 del 1997,<br />

regolamentata dal D.P.R. 275/99, inserita nell’art.117 del riscritto Titolo V della<br />

Costituzione e, quindi, <strong>as</strong>surta al rango di norma costituzionale.<br />

L’autonomia riconosciuta alle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche, la personalità giuridica<br />

attribuita alle medesime, l’istituzione della dirigenza scol<strong>as</strong>tica (area V della<br />

dirigenza statale) costituiscono strumenti nuovi, adeguati e, in ogni c<strong>as</strong>o,<br />

propulsivi del rinnovamento della scuola.<br />

Campo di calcetto<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

5


Cap. 1<br />

6<br />

UNA TRACCIA GUIDA PER L’ELABORAZIONE<br />

DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Focalizzazione delle finalità e degli obiettivi istituzionali dell’<strong>Istituto</strong><br />

Riunione del Consiglio d’<strong>Istituto</strong> per l’approvazione del documento circa<br />

l'indirizzo generale delle attività della scuola<br />

Riunione del Collegio dei Docenti per la prima mappatura dei progetti<br />

Convocazione dei Consigli di Cl<strong>as</strong>se<br />

Assemblea dei genitori<br />

Assemblea degli studenti<br />

Assemblea personale ATA<br />

Analisi socio – economica del bacino di utenza della scuola<br />

Progettazione integrata con il territorio: istituzioni, realtà produttive,<br />

<strong>as</strong>sociazionismo<br />

Rapporti con la formazione professionale<br />

Attivazione di un gruppo di coordinamento e di tre gruppi di progettazione<br />

(docenti e ATA):<br />

per il core – curriculum<br />

per il curriculum opzionale<br />

per il curriculum elettivo<br />

Scelte didattiche<br />

Tematiche tr<strong>as</strong>versali:<br />

Ampliamento ed arricchimento dell’offerta <strong>formativa</strong><br />

Flessibilità didattica<br />

Flessibilità organizzativa<br />

Integrazione allievi di abilità diversa<br />

Tematiche disciplinari<br />

Statuto epistemologico delle singole discipline di studio<br />

Scelte organizzative<br />

Rapporti scuola - famiglia<br />

Servizi erogati dalla struttura amministrativa<br />

Modalità e criteri di misurazione e di valutazione delle prove scritte e orali<br />

degli allievi: indicatori e descrittori<br />

Criteri e modalità di autoanalisi/autovalutazione dell’<strong>Istituto</strong><br />

Contrattazione del Piano Annuale delle Attività con la RSU<br />

Riunione del Collegio dei Docenti per l'approvazione del POF e del Piano<br />

Annuale delle Attività<br />

Riunione del Consiglio d’<strong>Istituto</strong> per l'adozione del POF<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


IL “FERMI” DI GIARRE<br />

L’<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “Enrico Fermi” di Giarre viene istituito<br />

nell’anno scol<strong>as</strong>tico 1959/60 come sezione staccata dell'Archimede di Catania.<br />

Diviene autonomo con l’anno scol<strong>as</strong>tico 1962/1963. Giarre, di antica e<br />

fiorente tradizione commerciale ed artigianale, ha voluto con determinazione<br />

e tenacia l’<strong>Istituto</strong> industriale, ravvisando nella struttura una ulteriore<br />

occ<strong>as</strong>ione di sviluppo tecnologico e di crescita economica.<br />

Già dagli anni del “miracolo economico” degli anni ‘60 gli Istituti Tecnici<br />

Industriali continuano ad offrire alle strutture produttive del paese il tessuto<br />

connettivo della diffusione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.<br />

L’<strong>Istituto</strong> è in piena espansione. Conta 761 allievi. Consistente il numero<br />

delle allieve, che sono trent<strong>as</strong>ette.<br />

Richiama costantemente l’attenzione di un v<strong>as</strong>tissimo bacino d’utenza, che<br />

si estende da Acireale a Messina. Comprende tutti i comuni del versante<br />

orientale dell’Etna e si spinge fino alle pendici meridionali dei Nebrodi a nord<br />

della valle dell’Alcantara.<br />

Il bacino d’utenza del “Fermi” coincide sostanzialmente con il v<strong>as</strong>to<br />

retroterra geografico del Porto dell’Etna, il porto di Riposto, commerciale ieri<br />

e turistico oggi.<br />

I comuni di Giarre, Riposto, M<strong>as</strong>cali costituiscono un centro forte di<br />

riferimento per l’area dell’ex Contea di M<strong>as</strong>cali, per la valle dell’Alcantara, per i<br />

centri abitati sui Nebrodi prospicienti la valle dell’Alcantara: comprensori<br />

protesi verso una sostenibile ripresa economica b<strong>as</strong>ata sul rilancio<br />

dell'agricoltura (colture in serra) e sulla valorizzazione delle incomparabili<br />

ricchezze paesaggistiche.<br />

Frequentano l’<strong>Istituto</strong> giovani di Acireale, Calatabiano, C<strong>as</strong>telmola,<br />

C<strong>as</strong>tiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Giardini<br />

Naxos, Giarre, Letojanni, Linguaglossa, Malvagna, M<strong>as</strong>cali, Milo, Moio Alcantara,<br />

Mongiuffi Melia, Motta Cam<strong>as</strong>tra, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto,<br />

Roccalumera, Roccella Valdemone, S. Venerina, S. Domenica Vittoria, S.Teresa di<br />

Riva, Sant'Alfio, Taormina, Tortorici, Viagrande, Zafferana Etnea.<br />

Una rete stradale adeguata collega tali Comuni con Giarre. Per la presenza<br />

di un elevato numero di alunni pendolari (circa il 50%) l'<strong>Istituto</strong> regola<br />

l'ingresso e l'uscita degli allievi sulla b<strong>as</strong>e dell'orario dei mezzi pubblici.<br />

L'<strong>Istituto</strong> dispone di ampie e luminose aule, di diciotto efficientissimi<br />

laboratori, di palestra coperta, di impianti sportivi all'aperto, di aula magna,<br />

capace di ospitare conferenze, spettacoli teatrali, cineforum. Gode pure di<br />

un'ampia sala mensa e di bar. Tali strutture consentono di alleviare il disagio<br />

degli allievi pendolari nel c<strong>as</strong>o di permanenza pomeridiana in <strong>Istituto</strong>.<br />

Il “Fermi” sorge su un appezzamento di circa due ettari: consistente l'area a<br />

verde e adeguati gli spazi per i parcheggi.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

7


Cap. 1<br />

8<br />

L'<strong>Istituto</strong> gravita sulla parte orientale di Giarre, a ridosso del Comune di<br />

Riposto, in una zona baricentrica ottimamente servita da ampie strade, da<br />

autolinee pubbliche, dalla Ferrovia dello Stato e dalla Circumetnea.<br />

Il “Fermi” è punto di riferimento per non poche iniziative attivate sul<br />

territorio, offrendo strutture e risorse per varie e numerose manifestazioni<br />

anche di dimensioni regionali.<br />

Negli ultimi anni si registra un sensibile incremento del numero delle allieve,<br />

che contribuiscono a creare ulteriori e consistenti spazi di crescita e di<br />

riflessione.<br />

L'<strong>Istituto</strong> conferisce, al termine del ciclo di studi di cinque anni, il Diploma di<br />

Perito industriale in una delle seguenti specializzazioni:<br />

- Elettrotecnica ed Automazione<br />

- Informatica Industriale<br />

- Meccanica<br />

Tale titolo è valido per l'accesso a tutti i corsi di Laurea o di Diploma<br />

Universitario, ai concorsi della Pubblica Amministrazione, agli albi professionali,<br />

agli impieghi nelle aziende private. L'<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “Fermi” si affida<br />

ad una didattica spiccatamente orientativa, che prospetta ai giovani la possibilità<br />

del lavoro dipendente, gli spazi della cultura manageriale per la costituzione di<br />

imprese, la prosecuzione degli studi a livello universitario o post – secondario.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


SULL’ECONOMIA DEL BACINO D’UTENZA<br />

Fino agli anni Settanta una parte consistente della popolazione del bacino<br />

d'utenza dell'<strong>Istituto</strong> trovava occupazione in agricoltura. Commercio, pesca,<br />

variegato artigianato rappresentavano le f<strong>as</strong>i attive di una incerta economia.<br />

Accanto alla tradizionale figura del piccolo proprietario si registrava la<br />

presenza di un v<strong>as</strong>to bracciantato, che migrava dalla media ed alta collina etnea,<br />

dalle propaggini meridionali dei Nebrodi, dalla Valle dell'Alcantara verso la più<br />

ricca zona costiera.<br />

In questi ultimi decenni, invece, abbiamo constatato un notevole<br />

depauperamento della capacità produttiva in agricoltura.<br />

Conseguentemente si è incrementato il settore terziario, che dal<br />

tradizionale pubblico impiego si è esteso e si estende ancora ad attività<br />

funzionali ai servizi. Si è puntato sul settore turistico, decisamente in crescita.<br />

Il porto dell'Etna (porto turistico di Riposto), la possibilità di fruire di<br />

incomparabili bellezze paesaggistiche sul vulcano, i giacimenti archeologici<br />

delle zone limitrofe costituiscono le premesse per lo sviluppo turistico<br />

dell'intero bacino; uno sviluppo che esalta e tesaurizza la splendida realtà del<br />

polo Taormina – Giardini Naxos.<br />

I Comuni della Valle dell'Alcantara e delle pendici meridionali dei Nebrodi<br />

affidano il proprio sviluppo economico al “Parco dell'Alcantara”, che interseca<br />

le esperienze del “Parco dell'Etna” e del “Parco dei Nebrodi”.<br />

Grazie alle pregresse esperienze di cooperazione i Comuni di tutto il<br />

comprensorio hanno operato una scelta politica di fondamentale importanza e<br />

di grande pregio.<br />

Tali Comuni cercano di rilanciare la loro capacità di produzione, rifuggendo<br />

da un clima di concorrenza, ma facendo leva sul rilancio di tutto il<br />

comprensorio, concertando specifici ruoli nei programmi di sviluppo. A<br />

determinare siffatti scenari non sono state secondarie le tematiche sullo<br />

sviluppo e sul lavoro proposte dall’Unione Europea che ha dato la possibilità di<br />

rivitalizzare larghi settori delle attività produttive, utilizzando fondi F.E.S.R.<br />

(Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) e fondi F.S.E. (Fondo Sociale<br />

Europeo).<br />

Le nuove e diverse connotazioni dell'economia hanno contribuito a<br />

delineare un panorama sociologico caratterizzato da un tenace ceto medio<br />

dinamicamente proteso verso un variegato mondo di professionalità e di<br />

competenze. Scontata l'esigenza, ampiamente avvertita, di un continuo<br />

aggiornamento delle strutture formative con riferimento agli indicatori di<br />

qualità di un mercato in frenetica espansione e in serrata competizione. Negli<br />

anni novanta l'<strong>Istituto</strong> “Fermi” per riscontrare positivamente tale esigenza di<br />

continuo rinnovamento tecnologico, saldamente collegato all'esigenza di una<br />

flessibile preparazione politecnica, ha adottato il Progetto Ambra, indirizzo per<br />

l'Elettrotecnica e l'Automazione, il Progetto Ergon, indirizzo per l'Industria<br />

Meccanica, e il Progetto “Informatica Industriale”.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

9


Cap. 1<br />

10<br />

Nei piani di studio dei tre indirizzi sono presenti i contenuti culturali,<br />

scientifici e tecnologici per l'inserimento del giovane nella realtà occupazionale<br />

del comparto socioeconomico. Su qu<strong>as</strong>i tutti i comuni del bacino d'utenza<br />

dell'<strong>Istituto</strong> si registra lo sviluppo di piccole imprese nel settore ortofrutticolo<br />

ed in quello vivaistico, non disgiunto da una diffusa vivacità artigianale.<br />

Fondamentale, pertanto, formare figure professionali in grado di intercettare i<br />

molteplici bisogni delle imprese presenti sul territorio.<br />

IL PIANO DI STUDIO<br />

Il biennio unitario - Il biennio è propedeutico per il successivo triennio. Ha<br />

una determinante valenza <strong>formativa</strong> ed è oggetto di particolare attenzione<br />

pedagogico - didattica.<br />

Un corposo progetto di accoglienza caratterizza nel primo anno la funzione<br />

docente, che già dal secondo anno esplicita le proprie connotazioni orientative.<br />

La costituzione dei prerequisiti, tendenti ad omogeneizzare le cl<strong>as</strong>si e a<br />

valorizzare le competenze acquisite dagli alunni nella scuola media, costituisce<br />

condizione preliminare per l'inizio di nuovi itinerari didattici.<br />

Il biennio con Fisica e laboratorio, con Chimica e laboratorio, con Scienze<br />

della Terra, Geografia, Biologia, discipline che non hanno seguito nel successivo<br />

triennio, ha il compito di fornire al giovane una preparazione scientifica di b<strong>as</strong>e<br />

adeguata a qualsi<strong>as</strong>i delle tre specializzazioni e spendibili anche per affrontare<br />

problematiche post-diploma.<br />

Le specializzazioni del Triennio - L'<strong>Istituto</strong>, sulla b<strong>as</strong>e di quanto acclarato<br />

in sede di redazione dei progetti <strong>as</strong>sistiti AMBRA ed ERGON, rifugge<br />

dall'eccessiva settorializzazione al fine di offrire allo studente variegata<br />

possibilità di futura riconversione.<br />

L'<strong>Istituto</strong> svolge un'azione continua di aggiornamento e di revisione<br />

sistematica dei programmi. Ricerca con accuratezza nelle proprie scelte<br />

valorialità politecnica e consistente professionalità di b<strong>as</strong>e. Italiano, Storia,<br />

Diritto ed Economia, Matematica, Inglese, Religione (se scelta) costituiscono<br />

materie di studio comuni ai tre indirizzi.<br />

ELETTROTECNICA ED AUTOMAZIONE<br />

Le materie che caratterizzano questo corso di studio sono: Elettrotecnica,<br />

Impianti Elettrici, Sistemi Elettrici Automatici, Tecnologia Disegno<br />

Progettazione (T.D.P.).<br />

Tutte le discipline prevedono applicazioni di laboratorio: Elettrotecnica<br />

(Misure elettriche), Impianti elettrici (disegno con Autocad), Sistemi Elettrici<br />

Automatici (gestione di sistemi con personal computer e PLC), T.D.P.<br />

(realizzazione di impianti elettrici per civili abitazioni e industriali).<br />

Profilo professionale - La scuola prepara il giovane ad analizzare le reti<br />

elettriche, i sistemi di generazione, di conversione, di tr<strong>as</strong>porto e di utilizzazione<br />

dell'energia elettrica. Lo avvia al collaudo, al controllo e alla gestione dei sistemi<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


elettrici, dei quali può anche sovrintendere alla manutenzione. L'allievo può<br />

redigere relazioni e documenti sul lavoro svolto in lingua italiana e inglese.<br />

MECCANICA<br />

L'indirizzo si caratterizza per l'accostamento delle cl<strong>as</strong>siche discipline<br />

tecno-scientifiche (Tecnologia Meccanica, Meccanica applicata, Disegno<br />

meccanico etc.) con Sistemi e Automazione Industriale.<br />

E' possibile individuare tre macro-aree disciplinari nell'ambito dell'area<br />

tecnico-professionale:<br />

1) Meccanica, Macchine e Progettazione;<br />

2) Tecnologia Meccanica, Disegno ed Organizzazione industriale;<br />

3) Elettronica ed Automazione, Elettrotecnica.<br />

In effetti, all'interno della disciplina “Sistemi e Automazione Industriale”, si<br />

collocano, supportate dalla teoria, le esperienze di laboratorio riguardanti il<br />

cablaggio al trainer di circuiti di comando per cicli sequenziali eseguiti con<br />

tecnologia pneumatica, oleodinamica, elettrica ed elettronica.<br />

Nell'insegnamento di Tecnologia meccanica si collocano le esperienze dei<br />

reparti di lavorazione.<br />

Le discipline di studio dell'indirizzo meccanico realizzano una sintesi<br />

equilibrata tra teoria e pratica professionale per una formazione di b<strong>as</strong>e<br />

opportuna ed adeguata sia nell'affrontare situazioni problematiche che nella<br />

scelta di flessibili strategie di soluzione.<br />

Profilo professionale - La Scuola prepara il giovane ad allestire e a montare<br />

componenti meccanici, a progettare, installare e gestire semplici impianti<br />

industriali o semplici gruppi meccanici.<br />

L'<strong>Istituto</strong> mette il giovane in grado di controllare, di collaudare e utilizzare<br />

materiali (semi-lavorati o prodotti finiti), sistemi automatizzati, sistemi<br />

informatici di progettazione e di produzione.<br />

Il giovane sulla b<strong>as</strong>e dei contenuti culturali appresi e rielaborati sviluppa<br />

programmi esecutivi per macchine utensili e programmi per P.L.C., controlla,<br />

mette a punto, manutenziona impianti e macchinari.<br />

INFORMATICA INDUSTRIALE<br />

L'indirizzo si caratterizza nello studio di discipline tecniche e specialistiche,<br />

che riguardano il settore della produzione del software, dei sistemi automatici<br />

ed elettronici a logica cablata e programmata.<br />

Lo scopo di questo corso di studi è quello di mettere lo studente in<br />

condizione di maturare una visione strumentale delle risorse di calcolo,<br />

orientate alla soluzione di problemi di trattamento automatico dei dati, di<br />

gestione del Web, di installazione e configurazione di reti wired e wireless, e in<br />

condizione di avere una conoscenza generale dei metodi e dei problemi<br />

dell'automazione, utilizzando le conoscenze acquisite nelle diverse discipline<br />

del corso di studi.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

11


Cap. 1<br />

12<br />

L'indirizzo radica la propria validità nella capacità naturale e fisiologica di<br />

aggiornare gli itinerari di studio alla luce dei continui cambiamenti tecnologici e<br />

dell'ampliamento del numero delle professioni.<br />

Una funzione strategica <strong>as</strong>sume la disciplina “Sistemi Automazione e<br />

Laboratorio”, che opera un riferimento costante alle applicazioni ed alla<br />

modellistica come approccio ai problemi in visione multidisciplinare.<br />

L'insegnamento di “Sistemi” si armonizza con quello di Informatica. Le<br />

problematiche comuni si affrontano a diverso livello: pratico con Sistemi,<br />

teorico con Informatica.<br />

Corredano la cultura del giovane Perito Informatico l'Elettronica ed il<br />

Calcolo delle Probabilità.<br />

Profilo Professionale - L'<strong>Istituto</strong> prepara l'allievo a realizzare software nei<br />

diversi linguaggi di programmazione disponibili sul mercato ed a progettare<br />

semplici sistemi orientati all'automazione industriale, con il supporto delle<br />

attività di laboratorio, che caratterizzano il perito industriale in informatica.<br />

Il Perito <strong>Tecnico</strong> in Informatica Industriale ha molteplici possibilità di<br />

valorizzare le competenze acquisite in diversi settori. Può svolgere la libera<br />

professione, occupandosi della produzione del software e dell'<strong>as</strong>sistenza<br />

tecnica nel mondo dei personal computer; può essere <strong>as</strong>sunto presso softwarehouse<br />

o presso aziende del settore elettronico o tecnico-informatico, o presso<br />

aziende specializzate in automazione industriale.<br />

Laboratorio di Informatica<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


CURRICULUM IMPLICITO<br />

Sugli obiettivi cognitivi<br />

Si configurano come obiettivi primari l'ampliamento di elementi utili per la<br />

conoscenza e il potenziamento della memoria.<br />

La conoscenza si radica tramite il ragionamento teso a penetrare mappe<br />

concettuali diverse tra loro, dalle quali trarre informazioni per una<br />

organizzazione del pensiero successiva e superiore.<br />

La conoscenza viene corroborata e rinvigorita dalla memoria, la quale<br />

consente di raffrontare e di correlare sequenze logiche.<br />

Trarre nuove e maggiori informazioni dai dati conosciuti, seguendo regole<br />

certe o precostituite, significa per l'allievo sviluppare la capacità di analisi,<br />

riguardo a contenuti comunque variegati.<br />

La caratteristica fondamentale dello sviluppo della capacità di sintesi<br />

consiste nell'abilità di trovare, rispetto ad un problema posto, varie soluzioni.<br />

Tale sviluppo poggia sulla creatività, capace di spezzare gli schemi della “fissità<br />

funzionale” in funzione della “flessibilità adattativa”; l'allievo viene abituato a<br />

valutare: valutare ciò che conosce o ricorda, valutare le risorse del pensiero<br />

convergente o divergente. In tale contesto si inquadra la capacità di verificare la<br />

coerenza di una proposizione logica, come una dimostrazione geometrica o il<br />

ragionamento di tipo sillogistico.<br />

L’allievo dispiega la valorizzazione delle funzioni dell'intelletto su contenuti<br />

di vario tipo.<br />

I contenuti figurativi vengono indagati da abilità tipiche dell'intelligenza<br />

concreta. Gli schemi generali fondati su simboli (una lingua, un sistema<br />

matematico) riguardano la sfera dell'intelligenza <strong>as</strong>tratta.<br />

L'intelligenza verbale dell'allievo si sviluppa in relazione al radicamento di<br />

concetti, di principi e di idee. I contenuti comportamentali intervengono nelle<br />

relazioni interpersonali e costituiscono oggetto dell'intelligenza sociale del<br />

giovane.<br />

Sugli obiettivi affettivi<br />

I processi cognitivi negli allievi sono condizionati da fattori non cognitivi. Lo<br />

sviluppo delle funzioni intellettuali dell'allievo è collegato allo sviluppo<br />

dell'affettività. La crescita intellettuale, la capacità di consapevole riflessione<br />

sociale, l'impegno politico e civile si intersecano e si esaltano a vicenda.<br />

Gli obiettivi affettivi tendono a interiorizzare quei valori, i quali si realizzano<br />

nella interazione tramite la ricettività, la rispondenza,la capacità di esprimere<br />

giudizi, l'organizzazione di un sistema di valori e il comportamento<br />

generalmente controllato.<br />

L'allievo manifesta lo sviluppo della ricettività tramite la propria sensibilità<br />

volta a percepire sentimenti e fenomeni, come apprezzare il bello o avere<br />

capacità di <strong>as</strong>colto.<br />

La rispondenza nello studente si sviluppa tramite atteggiamenti attivi, che si<br />

esplicano interagendo con la parola o, anche, con atteggiamenti non verbali.<br />

L'alunno manifesta le scelte relative al lavoro in relazione alle preferenze<br />

proprie e al conseguente impegno avvertito sia come bisogno che come<br />

espressione di una forte motivazione. Nella capacità di mettere in relazione,<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

13


Cap. 1<br />

14<br />

simbolicamente ed <strong>as</strong>trattamente, i valori l'allievo enuclea la propria “filosofia di vita”,<br />

che viene seguita dalla strutturazione di una propria “concezione del mondo”.<br />

Il giovane, sulla b<strong>as</strong>e di una guida iniziale, potrà successivamente elaborare<br />

chiare scelte valoriali per una critica interazione con la realtà sociale. L'allievo<br />

avvierà, così, il processo di strutturazione della sua personalità e del suo<br />

carattere, cioè, della sua identità, del suo “io” più profondo.<br />

Sulla b<strong>as</strong>e dello statuto epistemologico delle singole discipline riconosciamo<br />

uguale dignità ed elevata qualità a tutti gli insegnamenti: tutte le discipline hanno<br />

una dimensione umanistica e tutte hanno, nel contempo, spiccati caratteri di<br />

scientificità. Tutte servono a soddisfare il bisogno culturale dell'adolescente.<br />

CURRICULUM TRASVERSALE<br />

Educare ai valori<br />

In un quadro di chiara lealtà costituzionale intendiamo potenziare i caratteri di<br />

pluralismo culturale e i tratti di laicità, che connotano la scuola pubblica di Stato.<br />

Educare alla libertà, alla democrazia, alla pace, alla speranza, al rispetto,<br />

all'accoglienza e alla valorizzazione di ogni diversità è fondamentale per la coesione<br />

culturale della nostra Europa, che già da alcuni anni gode con l'euro di una moneta<br />

unica, fattore decisamente aggregante per più di 400 milioni di abitanti.<br />

Riteniamo essenziale educare ai valori, che appaiono attenuati nella nostra<br />

società caratterizzata da logiche mercantilistiche e da “turbolente” accelerazioni.<br />

Percepire e ordinare i valori personali, socio-economici, culturali, ontici ed<br />

estetici, dai quali chiaramente trae linfa e vigore il presente Piano dell'Offerta<br />

Formativa, significa porre le b<strong>as</strong>i per la valorizzazione della persona. La scuola,<br />

anche se da qualche decennio non rappresenta più l'unica agenzia di<br />

informazione, si configura per l'adolescente come unica struttura finalizzata alla<br />

costituzione di una mentalità critica. Sulla b<strong>as</strong>e di tale convincimento<br />

focalizziamo le nostre energie perché il giovane possa “imparare ad imparare”.<br />

“Apprendre à être” resta obiettivo primario per gli educatori, affinché i<br />

giovani possano guardare con entusi<strong>as</strong>mo e speranza verso gli orizzonti ampi e<br />

sereni della Comunità Europea, illuminata dalla “Carta dei Diritti Fondamentali”<br />

e coesa sulla b<strong>as</strong>e del dettato del nuovo Trattato di Lisbona.<br />

IL “PUNTO” SUGLI ISTITUTI TECNICI<br />

DAL 28 MARZO 2003 AL 18 DICEMBRE <strong>2008</strong><br />

n.1- L'art. 13 della Legge n.40 del 02/04/2007, pubblicata sul supplemento<br />

ordinario n.91 della Gazzetta Ufficiale n.77 del 02/04/2007 - conversione in legge del<br />

Decreto Legge n.7 del 31/01/2007, noto come Decreto Bersani - nei suoi primi otto<br />

commi modifica sostanzialmente la riforma Moratti, Legge n. 53 del 28/03/2003, e<br />

riprende nel comma 1 il Disegno di Legge approvato in data 25/01/2007.<br />

L'art. 13 detta disposizioni urgenti in materia di istruzione tecnicoprofessionale<br />

e di valorizzazione dell'autonomia scol<strong>as</strong>tica.<br />

Il citato articolo modifica il D.lvo. n. 226 del 17/10/2005, attuativo dell'art. 2<br />

della Legge 28/03/2003, testo in vigore dal 19/11/2005.<br />

Giuseppe Fioroni, già Ministro del M.P.I. del Governo Prodi, avvalendosi della<br />

politica del “cacciavite”, reintroduce gli istituti tecnici e professionali,<br />

“ristatalizza” gli Istituti Professionali, l<strong>as</strong>cia in piedi i rimanenti sei licei previsti<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


dalla riforma Moratti (L. Cl<strong>as</strong>sico, L. Scientifico, L. Linguistico, L. delle Scienze<br />

Umane, L. Artistico, L. Musicale e Coreutico ).<br />

Il secondo ciclo del sistema educativo, pertanto, risulta costituito dal<br />

sistema dell'istruzione secondaria superiore (Licei, Istituti Tecnici, Istituti<br />

Professionali) e dal sistema dell'istruzione e formazione professionale<br />

finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore.<br />

L'art. 13 (Legge n. 40/2007) abroga l'art. 6 e l'art. 10 del D.lvo 266/05 e<br />

cancella i riferimenti agli allegati C/3 e C/8.<br />

Sostanzialmente vengono reintrodotti gli istituti tecnici e professionali<br />

come previsti dal Testo Unico ( D.P.R. 297/94).<br />

Il Decreto Gelmini n. 112/08, convertito in legge il 30/10/<strong>2008</strong>, abroga,<br />

altresì, il comma 3 dell'art. 13 del D.lvo 226/05.<br />

L'art. 13 della Legge n. 40/2007, comma 1bis, prevede che gli istituti tecnici e<br />

professionali siano ordinati e potenziati.<br />

Nel quadro del riordino e del potenziamento saranno adottati i<br />

regolamenti, che dovranno contemplare:<br />

1. la riduzione del numero degli attuali indirizzi e il loro ammodernamento<br />

nell'ambito dei settori tecnico professionali;<br />

2. la determinazione del monte ore annuale sostenibile per gli allievi con<br />

riferimento all'art.1, comma 605, lett. f, della Legge n. 296 del 27/12/2006;<br />

3. la riorganizzazione delle discipline di insegnamento con il fine dichiarato<br />

di incrementare attività laboratoriali, stage, tirocinio;<br />

4. l’orientamento agli studi universitari e al sistema dell'IFTS.<br />

Non sono stati adottati i regolamenti nel termine previsto del 31/07/<strong>2008</strong>,<br />

nonostante sulla b<strong>as</strong>e dell'art. 13, comma 1 quater, della Legge 40/07, la riforma<br />

del secondo ciclo si sarebbe dovuta avviare con l'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2009</strong>/2010.<br />

E secondo lo schema 2 - 2 -1.<br />

Infatti l'art. 2, comma 1, lettera g), della vigente legge n.53 del 28 marzo 2003<br />

così recita “... l'attività didattica si sviluppa in due periodi biennali e in un quinto<br />

anno che prioritariamente completa il discorso disciplinare e prevede, altresì,<br />

l'approfondimento delle conoscenze e delle abilità caratterizzanti il profilo<br />

educativo culturale e professionale del corso di studi...”.<br />

Con senso di responsabilità il MIUR l'11 dicembre <strong>2008</strong> dopo il<br />

confronto con le organizzazioni sindacali ha rinviato la riforma della<br />

secondaria all'anno scol<strong>as</strong>tico 2010/2011<br />

n.2 - Appena entrato in vigore l'art.13 della legge 40/07 il Ministro Fioroni<br />

ha avviato il processo di riqualificazione e di organizzazione degli Istituti Tecnici<br />

con il “Laboratorio dell'istruzione tecnica e professionale”, tenutosi il 15 e 16<br />

maggio 2007 a Roma nella sede dell'Acquario Romano, sulla b<strong>as</strong>e di riferimenti<br />

culturali, pedagogici, organizzativi, socio-economici dei documenti sul futuro<br />

dell'istruzione tecnica e professionale raccolti nei numeri 115 e 116 di Studi e<br />

Documenti degli Annali della Pubblica Istruzione.<br />

Con Decreto ministeriale n. 81 del 14/12/07 il Ministro Fioroni ha insediato<br />

una commissione ministeriale per la redazione di un documento di b<strong>as</strong>e, al<br />

quale fare riferimento per i successivi decreti attuativi.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

15


Cap. 1<br />

16<br />

La commissione ha avuto due sessioni di lavoro plenarie, il 07/01/<strong>2008</strong> e il<br />

21/01/<strong>2008</strong>. Il documento - “Persona, Tecnologie, Professionalità” - redatto dalla<br />

commissione è stato presentato a Roma il 03/03/<strong>2008</strong> a Palazzo Colonna.<br />

In allegato al documento vengono tracciate la finalità e gli <strong>as</strong>petti strutturali<br />

degli Istituti tecnici e per il settore tecnologi vengono fissati dieci indirizzi.<br />

Gli indirizzi che interessano il “Fermi” sono:<br />

1. Meccanica, Meccatronica ed Energia<br />

2. Elettrotecnica ed Elettronica<br />

3. Informatica e Telecomunicazioni<br />

Sulla b<strong>as</strong>e del comma 3 dell'art. 64 del Decreto Legge n. 112/<strong>2008</strong>,<br />

coordinato con la Legge di conversione n. 133 del 06/08/<strong>2008</strong>, il MIUR, di<br />

concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha predisposto “Lo<br />

Schema di Piano Programmatico” degli interventi volti ad una maggiore<br />

razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili al<br />

fine di conferire una maggiore efficienza ed efficacia al Sistema Scol<strong>as</strong>tico.<br />

A tale riguardo il citato art. 64, comma 4, stabilisce che il MIUR adotterà, di<br />

concerto con il Ministero della Economia e della Finanze, sentita la Conferenza<br />

Stato - Regioni, gli opportuni Regolamenti, modificando anche le disposizioni<br />

legislative vigenti.<br />

Tale schema è stato esaminato dalla VII Commissione Cultura, Scienze e<br />

Istruzione, della Camera dei Deputati. La Commissione ha concluso i lavori il 19<br />

novembre con la proposta di parere favorevole, ponendo condizioni riguardanti<br />

la revisione degli ordinamenti scol<strong>as</strong>tici, la riorganizzazione della rete scol<strong>as</strong>tica,<br />

l'utilizzo delle risorse umane del mondo della scuola. Le condizioni poste sono<br />

state recepite parzialmente dal Governo l'11 dicembre <strong>2008</strong> dopo il confronto<br />

con le organizzazioni sindacali rimettendo, forse, in discussione la copertura<br />

finanziaria della Legge 133/08.<br />

n.3 - Il 23 settembre <strong>2008</strong> il MIUR ha sottoposto un documento di b<strong>as</strong>e sul<br />

riordino degli istituti tecnici ai Collegi dei Periti e degli Ordini Professionali con<br />

la proposta dei nuovi profili degli indirizzi.<br />

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA<br />

Il Perito in Elettrotecnica ed elettronica ha competenze specifiche nel campo dei<br />

materiali e delle macchine elettriche, dei sistemi per la generazione, conversione e<br />

tr<strong>as</strong>porto dell'energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione, come pure della<br />

generazione, elaborazione e tr<strong>as</strong>missione dei segnali elettrici.<br />

Nei contesti produttivi d'interesse, collabora nella progettazione,<br />

costruzione e collaudo degli impianti, opera nell'organizzazione dei servizi e<br />

nell'esercizio di sistemi elettrici complessi.<br />

Integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per<br />

intervenire nell'automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi,<br />

rispetto ai quali è in grado di contribuire all'innovazione e all'adeguamento<br />

tecnologico delle imprese.<br />

Relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di<br />

conversione dell'energia elettrica e del loro controllo, per ottimizzare il consumo<br />

energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza.<br />

È in grado di intervenire nella sicurezza del lavoro e degli ambienti, nel miglioramento<br />

della qualità dei prodotti e nell'organizzazione produttiva delle aziende.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Collabora nel pianificare la produzione dei sistemi progettati, descrive e<br />

documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto, utilizza e redige manuali.<br />

INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI<br />

Il Perito in Informatica e Telecomunicazioni ha competenze specifiche nel<br />

campo dei sistemi informatici, della telematica, delle reti e degli impianti di<br />

tr<strong>as</strong>missione e dell'elaborazione dell'informazione.<br />

Ha competenze sistemistiche, che, a seconda delle scelte che le singole scuole<br />

vorranno operare, si rivolgono alla progettazione, installazione, gestione di:<br />

sistemi informatici - b<strong>as</strong>i di dati - reti di sistemi di elaborazione<br />

sistemi multimediali e impianti di tr<strong>as</strong>missione dei segnali.<br />

Ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni<br />

che, sempre a seconda delle scelte che le singole scuole vorranno privilegiare,<br />

possono rivolgersi al software gestionale, al software orientato ai servizi, al<br />

software per i sistemi dedicati («embedded»).<br />

Collabora alla gestione di progetti nell'ambito di attività lavorative,<br />

operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la<br />

sicurezza in tutte le sue accezioni («security» e «safety»), e la protezione delle<br />

informazioni («privacy»).<br />

È in grado di intervenire sulla sicurezza del lavoro e degli ambienti, nel miglioramento<br />

della qualità dei prodotti e nell'organizzazione produttiva delle imprese.<br />

Collabora nel pianificare la produzione dei sistemi progettati, descrive e<br />

documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto.<br />

Utilizza e redige manuali d'uso.<br />

MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA<br />

Il Perito in Meccanica, meccatronica ed energia ha competenze specifiche<br />

nel campo dei materiali e delle loro lavorazioni, delle macchine e dei dispositivi<br />

utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei tr<strong>as</strong>porti e dei servizi. Nei<br />

contesti produttivi d'interesse, collabora nella progettazione, costruzione e<br />

collaudo dei dispositivi, opera nella manutenzione e nell'esercizio di sistemi<br />

meccanici ed elettromeccanici complessi.<br />

Integra conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e di<br />

informatica per intervenire nell'automazione industriale e nel controllo dei<br />

processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all'innovazione e<br />

all'adeguamento tecnologico delle imprese.<br />

Relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di<br />

conversione, gestione ed utilizzo dell'energia e del controllo, per ottimizzare il<br />

consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell'ambiente.<br />

È in grado di intervenire nella sicurezza del lavoro nell'ambito delle normative<br />

vigenti, nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell'organizzazione<br />

produttiva delle aziende.<br />

Collabora nel pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi<br />

progettati, descrive e documenta il lavoro svolto valutando i risultati conseguiti,<br />

redige manuali d'uso.<br />

n.4 - L'11 novembre <strong>2008</strong> la Commissione Ministeriale ha proposto il<br />

Quadro Orario del primo biennio, del secondo biennio e dell'ultimo anno.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

17


18<br />

Riportiamo lo stralcio relativo ai tre precedenti indirizzi.<br />

Il 18 dicembre <strong>2008</strong> il Consiglio dei Ministri ha avviato la discussione sul<br />

riordino degli Istituti Tecnici, riprendendo sostanzialmente il documento<br />

presentato il 23 settembre <strong>2008</strong> al Collegio dei Periti tecnici.<br />

La quota di flessibilità resta fissata al 20% al primo biennio, al 30% nel<br />

secondo biennio, la 35% al quinto anno.<br />

Viene previsto l'insegnamento in lingua inglese di una disciplina al quinto anno.<br />

n.5 - L'art.13 del D.lvo 226/05, al comma 2, contempla la possibilità di<br />

costituire tra Istituti Tecnici, Istituti Professionali, strutture della formazione<br />

professionale, di cui all'art.1, comma 624, della Legge n. 296 del27/12/2006, e le<br />

strutture che operano nell'ambito dell'IFTS i “poli tecnico-professionali”, che<br />

vengono denominati Istituti Tecnici Superiori ( ITS ).<br />

Detti poli promuovono stabilmente ed organicamente la diffusione della<br />

cultura scientifica, tecnologica, tecnica per sostenere la crescita sociale<br />

economica e produttiva del paese.<br />

Sono sostanzialmente dei consorzi, di cui all'art. 7, comma 10, del<br />

Regolamento dell'autonomia delle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche ( DPR 275/99).<br />

Alla costituzione dei “poli” si dovrà provvedere senza nuovi o maggiori oneri<br />

per la finanza pubblica.<br />

Con Decreto del Presidente del Consiglio del 25 gennaio <strong>2008</strong>, pubblicato<br />

sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, dell'11 aprile <strong>2008</strong>, sulla b<strong>as</strong>e del<br />

decreto legislativo 226/05 e del comma 2 dell'art. 13 della legge n. 40/07,<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


sono state adottate linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione<br />

e formazione tecnica superiore per “rafforzare la collaborazione con il<br />

territorio, il mondo del lavoro, le sedi della ricerca scientifica e tecnologica”.<br />

Gli <strong>as</strong>petti ordinamentali dell'area tecnico-professionale e, più in generale,<br />

l'intreccio tra il <strong>piano</strong> degli ordinamenti dell'istruzione tecnica e dell'istruzione<br />

e formazione professionale e quello organizzativo alimentano il contenzioso<br />

tra Stato e Regioni.<br />

In b<strong>as</strong>e al Titolo V della Costituzione, approvato nel 2001, lo Stato è<br />

competente per le norme generali in materia di istruzione e per i livelli<br />

essenziali delle prestazioni, mentre alle Regioni spetta la competenza<br />

concorrente per l'istruzione e quella esclusiva sia per l'istruzione e formazione<br />

professionale che per l'organizzazione di tutto il sistema scol<strong>as</strong>tico. In tal senso<br />

si è pronunciata la Corte Costituzionale, adita dalle Regioni Lombardia,<br />

Toscana e Veneto, con sentenza del 13/01/2004.<br />

PREVENZIONE SUGLI ABBANDONI<br />

E SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA<br />

Possibili corsi regionali sperimentali di istruzione<br />

e formazione professionale<br />

La Legge n. 296 del 27 Dicembre 2006 (Finanziaria 2007) all'art. 1, comma<br />

624, ha stabilito che possono essere indetti i percorsi sperimentali di istruzione<br />

e formazione professionale, di cui all'art. 28 del D.Lgvo. 17 Ottobre 2005, n. 226,<br />

in attuazione dell'Accordo Quadro Stato-Regioni, siglato alla conferenza<br />

unificata del 19 Giugno 2003.<br />

L'Accordo è stato seguito da un protocollo d'intesa tra la Regione Siciliana,<br />

il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell'Istruzione e<br />

della Ricerca, firmato a Roma il 18 Settembre 2003.<br />

Tali percorsi trovano posto all'interno della nuova normativa sull'obbligo di<br />

istruzione, diramata con il Decreto Ministeriale del 22 Agosto 2007, n. 139.<br />

Nel rispetto della Circolare Ministeriale n. 74 del 21 Dicembre 2006<br />

sull'iscrizione degli alunni, giorno 26 Gennaio 2007, nella Regione Siciliana è<br />

stato sottoscritto apposito accordo tra il Presidente della Regione, il Dirigente<br />

Generale del Dipartimento Pubblica Istruzione, il Dirigente Generale del<br />

Dipartimento Formazione Professionale, il Dirigente Generale del<br />

Dipartimento Agenzia per l'impiego e il Direttore Generale dell'Ufficio<br />

Scol<strong>as</strong>tico Regionale.<br />

Sulla b<strong>as</strong>e del citato accordo, recentemente sono state fornite disposizioni<br />

amministrative per la realizzazione dei percorsi sperimentali tipologia B con<br />

circolare <strong>as</strong>sessoriale del 24/12/<strong>2008</strong>.<br />

I percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale, istituiti per<br />

l'<strong>as</strong>solvimento dell'obbligo d'istruzione, hanno durata triennale. Essi tendono a<br />

far ottenere agli studenti una qualifica professionale spendibile nel mondo del<br />

lavoro e/o il rientro nel sistema dell'istruzione. I soggetti destinatari sono gli<br />

allievi che hanno superato l'esame di stato alla fine del primo ciclo d'istruzione.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

19


Cap. 1<br />

20<br />

I percorsi sono co-progettati e co-gestiti dalle Istituzioni scol<strong>as</strong>tiche secondarie<br />

di secondo grado e dagli Enti di formazione professionale.<br />

Spetta agli Istituti scol<strong>as</strong>tici secondari di secondo grado certificare<br />

l'adempimento dell'obbligo d'istruzione; spetta al Dipartimento Regionale della<br />

formazione professionale ril<strong>as</strong>ciare l'attestato della conseguita qualifica<br />

professionale.<br />

I percorsi riguardano i primi tre anni della scuola secondaria di secondo<br />

grado e sono articolati in tre tipologie.<br />

Tipologia A - Il percorso può interessare un'intera cl<strong>as</strong>se o una cl<strong>as</strong>se<br />

aperta, costituita da gruppi di studenti che provengono da più cl<strong>as</strong>si. Tali percorsi<br />

devono essere realizzati nel numero di ore che occorrono per svolgere il 20%<br />

della quota dei piani di studio di pertinenza delle Istituzioni scol<strong>as</strong>tiche. Essi si<br />

svolgono in ore antimeridiane. Alla fine del corso gli allievi conseguono<br />

l'attestato di qualifica professionale e la promozione alla cl<strong>as</strong>se successiva.<br />

Tipologia B - Vengono istituiti per l'acquisizione di competenze secondo gli<br />

standard previsti dall'accordo Stato-Regione del 05 Ottobre 2006 sulle<br />

competenze tecnico-professionali e previsti dall'accordo siglato il 15 Gennaio<br />

2004 sulle competenze di b<strong>as</strong>e. I corsi prevedono, per ci<strong>as</strong>cun anno, circa mille<br />

ore, di cui duecento per l'acquisizione di competenze di b<strong>as</strong>e (standard minimi).<br />

Le duecento ore possono essere affidate all'Ente professionale, che deve<br />

possedere, a tale riguardo, i requisiti previsti dalla normativa. I corsi di tale<br />

tipologia vengono tenuti in ore pomeridiane e interessano alunni fuori dal<br />

consueto circuito scol<strong>as</strong>tico. Al termine del triennio gli allievi conseguono<br />

l'attestato di qualifica professionale.<br />

Tipologia C - Sono laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti<br />

(L.A.R.S.A.), previsti dal protocollo M.I.U.R. – M.P.L.S. - Regione siciliana del 18<br />

Settembre 2003, che tendono nell'ambito della prevenzione dei fenomeni di<br />

dispersione scol<strong>as</strong>tica e <strong>formativa</strong> “alla ridefinizione di <strong>as</strong>petti teorici e pratici<br />

dell'orientamento e alla valorizzazione dei processi di scelta dello studente anche<br />

in relazione alle opzioni in ingresso e in uscita dei percorsi”. Essi, quindi, tendono a<br />

favorire la mobilità verticale e/o orizzontale tra Istituti e istruzione e formazione<br />

professionale. Destinatari sono i giovani di età inferiore a diciotto anni, che hanno<br />

terminato il primo ciclo e sono privi di qualifica o di altro titolo secondario. I<br />

L.A.R.S.A. possono al m<strong>as</strong>simo utilizzare duecento ore. Le richieste di attuazione<br />

sono presentate al momento stesso dell'avvio, quando risultano chiare le esigenze<br />

degli allievi, il loro numero e le caratteristiche del laboratorio.<br />

Ogni istituzione scol<strong>as</strong>tica può attivare due o più percorsi per ognuna delle due<br />

tipologie A e B sulla b<strong>as</strong>e delle disponibilità finanziarie.<br />

Ogni <strong>Istituto</strong> secondario di secondo grado può gestire più di un laboratorio.<br />

Le risorse finanziarie sono <strong>as</strong>sicurate dal bilancio regionale, dal bilancio statale e<br />

dal Fondo Sociale Europeo.<br />

I Dirigenti Scol<strong>as</strong>tici vigileranno sulle operazioni di iscrizione, informando e<br />

sensibilizzando opportunamente le famiglie. Gli Enti di formazione professionale<br />

hanno l'obbligo di segnalare alle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche eventuali abbandoni.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Per la Regione Siciliana si tratta di un'esperienza nuova, che trova sostegno<br />

nel lavoro sinergico di Scuole ed Enti di formazione: occ<strong>as</strong>ione di rilevante<br />

interesse per collegare istruzione e formazione professionale con le attività<br />

produttive sul territorio.<br />

Sono auspicabili sulla complessa problematica relativa alle iscrizioni<br />

adeguata ed opportuna intesa tra i vari Istituti e una loro proficua<br />

collaborazione con le Scuole Medie sedi di sportelli per l'orientamento.<br />

LE MODIFICHE APPORTATE AL TITOLO V<br />

DELLA COSTITUZIONE<br />

La legge n.3 del 18/10/2001 che modifica il titolo V della Costituzione,<br />

<strong>as</strong>segna alle Regioni il diritto di legislazione esclusiva sull'istruzione e sulla<br />

formazione professionale. Pertanto, le Regioni, oltre a continuare a gestire la<br />

formazione professionale, che si colloca fuori dal consueto circuito scol<strong>as</strong>tico<br />

e raggiunge il 6% circa dei giovani tra i 15 e i 18 anni, inizieranno a gestire<br />

progressivamente l'attuale istruzione professionale statale, nella quale si<br />

ritrova il 21% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni.<br />

La medesima legge <strong>as</strong>segna allo Stato la responsabilità di istituire nuove<br />

scuole per tutti gli ordini e gradi dell'istruzione. Assegna alla legislazione<br />

concorrente delle regioni (art. 117, comma 3) l'organizzazione e la gestione<br />

dell'istruzione statale ( Scuole dell'infanzia, Scuola primaria, Scuola secondaria<br />

di primo grado, Licei).<br />

In regime di esclusiva legislazione lo Stato deve dettare le norme relative al<br />

primo e secondo ciclo ed indicare i livelli essenziali delle prestazioni, che<br />

coinvolgono l'istruzione e la formazione professionale.<br />

L'autonomia delle singole istituzioni scol<strong>as</strong>tiche, ormai acclarato valore<br />

di rango costituzionale, deve commisurarsi con i vincoli della legislazione<br />

esclusiva statale e regionale (art.117, comma 2).<br />

Con le modifiche del Titolo V della Costituzione appare chiaro che la<br />

Repubblica è costituita da Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e<br />

Stato. Lo Stato, quindi, non coincide con la Repubblica, ma di essa è parte. Della<br />

Repubblica sono parte anche le variegate istituzioni che svolgono attività di<br />

servizio sulla b<strong>as</strong>e del servizio di sussidiarietà (art.118, comma 4; art. 2 della<br />

Costituzione). La scuola si configura come scuola della Repubblica e non già<br />

dello Stato, che per la scuola <strong>as</strong>sume un ruolo di guida, non di organizzazione,<br />

non di gestione.<br />

La riscrittura del Titolo V consegna cogente centralità nel nuovo <strong>as</strong>setto<br />

istituzionale al principio di sussidiarietà, sussidiarietà verticale (art. 118, comma<br />

1) e sussidiarietà orizzontale (art. 118, comma 4). Tale principio può<br />

concretizzarsi solo in un sistema equo: al di là dei criteri di efficacia e di<br />

efficienza il servizio non può correre il rischio di differenziazioni profonde. E,<br />

allora, in b<strong>as</strong>e all'art. 117, comma 2, lo Stato determina i livelli essenziali delle<br />

prestazioni relative all'istruzione e alla formazione professionale di esclusiva<br />

pertinenza legislativa delle Regioni.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

21


Cap. 1<br />

22<br />

Il principio dell'equità del sistema postula l'esigenza della solidarietà (art. 119,<br />

comma 3 e comma 5). In un' ottica di sussidiarietà, di equità, di solidarietà crescono<br />

i soggetti attivi delle politiche educative; oltre alle istituzioni deputate anche la<br />

singola persona diventa significativa nel proprio ambito. Pertanto, sul territorio si<br />

realizza una più intensa relazionalità per tutte le componenti scol<strong>as</strong>tiche.<br />

Devolution ed autonomia comportano particolari rischi: la frammentazione,<br />

anarchica ed autoreferenziale, e la polarizzazione con la costituzione di scuole<br />

di serie A e di serie B.<br />

Ci si affida allo Stato per un suo ruolo guida tra le istituzioni ed ad un proficuo<br />

rapporto tra le scuole e il Servizio Nazionale di Valutazione, in chiaro clima di<br />

“accountability “.<br />

Si <strong>as</strong>sume contezza, fra l'altro, che le nuove norme costituzionali rivalutano il<br />

mondo degli enti territoriali sulla scia di due significativi articoli, l'art. 138 e<br />

l'art.139 del Dlgs 112 del 31/03/1998. Con l'art. 138 è stato già tr<strong>as</strong>ferito alle<br />

regioni il potere di :<br />

- integrare l'istruzione statale con formazione professionale<br />

- razionalizzare la rete scol<strong>as</strong>tica<br />

- stabilire il calendario scol<strong>as</strong>tico<br />

- determinare l'entità del contributo da erogare alle famiglie degli allievi di<br />

scuole non statali per il diritto allo studio.<br />

L'art. 139 ha già tr<strong>as</strong>ferito a Province e Comuni, per le scuole di rispettiva<br />

competenza, importantissimi poteri/doveri. Utile ricordarne alcuni:<br />

- istituzione, aggregazione, fusione, soppressione di scuole<br />

- redazione dei piani di organizzazione della rete delle industrie scol<strong>as</strong>tiche<br />

- organizzazione del supporto organizzativo per gli allievi diversamente abili<br />

- costituzione, controllo, vigilanza ed eventuale scioglimento degli organi<br />

collegiali territoriali.<br />

In Sicilia, Regione a statuto speciale, le connotazioni autonomistiche sono già<br />

implementate da due decreti del Presidente della Repubblica.<br />

Il D.P.R. 13 Maggio 1985, n.245, reca “Norme di attuazione dello Statuto della<br />

Regione Siciliana in materia di tr<strong>as</strong>ferimento delle competenze del patrimonio e<br />

del personale degli enti pubblici soppressi di cui al D.P.R. 24 luglio 1977, n.616”.<br />

Il D.P.R. 14 maggio 1985, n. 246 detta “Norme di attuazione dello statuto della<br />

Regione Siciliana in materia di pubblica istruzione”.<br />

Con la legge 24 febbraio 2000, n.6, in venti articoli, si provvede (art.4) al<br />

“riconoscimento dell'autonomia, delle singole istituzioni scol<strong>as</strong>tiche e<br />

all'attribuzione della personalità giuridica alle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche che<br />

ne siano prive” e si fissano le funzioni e i compiti della Regione (art.12).<br />

La legge n.3/2001 potenzia ulteriormente le funzioni degli enti locali, che<br />

<strong>as</strong>sumono il ruolo centrale nel nuovo sistema poliarchico.<br />

Ci<strong>as</strong>cuna istituzione scol<strong>as</strong>tica è in grado dal punto di vista organizzativo di<br />

reggere la riforma nei suoi vari <strong>as</strong>petti. Molto dipenderà dai dirigenti scol<strong>as</strong>tici, i<br />

quali dovranno focalizzare le risorse della funzione docente (prestazioni<br />

essenziali) e raccordare in nuova guisa la scuola autonoma con le istituzioni e<br />

con le realtà produttive.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Per rendere serena e r<strong>as</strong>sicurante la futura ulteriore razionalizzazione della<br />

rete scol<strong>as</strong>tica, anche sulla b<strong>as</strong>e della riforma già avviata, è necessario che si<br />

conduca una intensa e capillare attività di aggiornamento e di sensibilizzazione<br />

nei confronti di tutte le componenti scol<strong>as</strong>tiche sul nuovo Titolo V della<br />

Costituzione, come modificato dalla Legge n.3/2001.<br />

Nel pieno rispetto della volontà del legislatore è opportuno sollecitare le<br />

giuste sinergie, che tengano lontano da claudicanti interpretazioni o, peggio, da<br />

dis-applicazioni.<br />

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: UN CONTRIBUTO<br />

PER LE RISORSE EDUCAZIONALI SUL TERRITORIO<br />

Dopo la scuola quale lavoro? Quali iniziative possono collegare la Scuola con<br />

il mondo dell'impresa? Per rispondere a siffatti interrogativi è necessario<br />

sostare per fissare le idee. S'impone un glossario minimo per una chiarezza di<br />

fondo.<br />

N. 1 – Glossario<br />

Apprendistato<br />

Sulla b<strong>as</strong>e dell'art.35 della Costituzione nel 1955 viene varata la prima legge<br />

sull'apprendistato. Tale legge intende tutelare i giovani in eventuale ingresso<br />

precoce nel mondo del lavoro. Rappresenta il risultato concreto di circa 80<br />

anni di lotte sindacali; si manifesta anche come espressione di una politica attiva<br />

nei confronti del lavoro.<br />

Il D.Leg.vo n.196 del 24/06/1997 e la L. n.144 del 17/05/1999, che traggono<br />

fondamento dal Patto del Lavoro del 1996, valutano l'apprendistato come<br />

possibile strumento per ottemperare all'obbligo formativo fino a 18 anni.<br />

L'apprendistato si sostanzia in un particolare contratto tra il giovane e il<br />

datore di lavoro con il dichiarato fine di agevolare la costituzione della<br />

formazione professionale dell'apprendista tramite l'addestramento operativo<br />

in azienda e la formazione complementare per l'acquisizione di elementi<br />

formativi diversi da quelli proposti in ambiente di studio.<br />

Sulla tale linea si colloca la legge n.30 del 04/02/2003. Attualmente tra i 15 e i<br />

18 anni sono previste 240 ore annuali di studio a fronte di 1560 ore di lavoro. Le<br />

240 ore di studio tendono ad incrementare le competenze intellettuali, sociali,<br />

etiche del giovane.<br />

Addestramento Operativo<br />

E' una delle f<strong>as</strong>i attraverso le quali si realizza l'apprendistato, con il quale,<br />

talvolta, viene confuso. I due termini non sono sinonimi. L'addestramento<br />

operativo ha una sua connotazione giuridica nella normativa, che regola<br />

l'apprendistato.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

23


Cap. 1<br />

24<br />

Formazione Professionale<br />

Variegata la legislazione a tale riguardo. Ad essa si riconducono le attività<br />

educative finalizzate all'acquisizione di elementi caratterizzanti una determinata<br />

attività di carattere professionale.<br />

Tirocinio (stage)<br />

Il tirocinio consiste in un'attività di formazione vissuta in luogo di lavoro<br />

(azienda, studio commercialista, etc…), che trae radicamento da un protocollo<br />

d'intesa tra le parti e non da contratto, che si presenta come nucleo di una più<br />

ampia azione condotta da una Scuola.<br />

Vada per tutti l'esempio offerto dalle centoventi ore di stage tra le trecento<br />

ore della “terza area” relativa alla formazione professionale regionale<br />

caratterizzante gli Istituti professionali.<br />

Contratto di Formazione e Lavoro<br />

Istituito per la prima volta con legge n. 863 del 19 dicembre 1984 e<br />

modificato più volte.<br />

Tale contratto promuove l'ingresso del giovane nel mondo del lavoro con lo<br />

scopo formativo di consentire al giovane di acquisire le competenze<br />

caratterizzanti una determinata mansione.<br />

Alternanza Scuola-Lavoro<br />

L'alternanza Scuola-Lavoro, pur non uscendo dall'ottica della politica attiva<br />

verso il lavoro, si colloca autorevolmente tra le politiche per l'educazione.<br />

La possibilità dell'alternanza Scuola-Lavoro riveste un ruolo centrale nella<br />

riforma ordinamentale in atto. Soprattutto riveste un ruolo nuovo previsto<br />

dall'art. 4 della L. n. 53/2003.<br />

N. 2 - Una Politica per l'Alternanza Scuola-Lavoro<br />

L'alternanza Scuola-Lavoro, spiccatamente orientativa, non corre parallela al<br />

processo di apprendimento, ma si colloca nel cuore del processo formativo.<br />

La ricerca della accennata possibilità postula l'esigenza di una capillare<br />

conoscenza delle strutture produttive. Ogni <strong>Istituto</strong>, pertanto, può mettere a<br />

disposizione di ci<strong>as</strong>cun allievo tutti i possibili percorsi formativi che possano<br />

focalizzare conoscenze ed abilità.<br />

L'alternanza costituisce una tematica cogente, nuova e centrale della<br />

Riforma: una tematica destinata ad innovare sull' anacronistica separazione tra<br />

studio e lavoro, tra attività della mente e attività del braccio, tra cultura<br />

letteraria e cultura tecnologica-professionale.<br />

Prospettiva, questa, di grande respiro, ma di difficile realizzazione in una<br />

scuola sostanzialmente non decondizionante, che, cioè, ripropone con poche<br />

variazioni i modelli di stratificazione sociale. È necessario che sul territorio<br />

Scuola ed Impresa corrano insieme.<br />

Preliminare l'analisi socio-economica del territorio e la diffusione della<br />

cultura d'impresa e dell'organizzazione aziendale.<br />

Significativo appare a tale riguardo che la scuola prepari adeguatamente i<br />

tutor scol<strong>as</strong>tici e che le aziende prestino attenzione alle problematiche della<br />

formazione per un adeguato sistema di azioni di accompagnamento.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Si muovono, a tale riguardo, i primi p<strong>as</strong>si. Tra il M.I.U.R e la Unioncamere,<br />

organismo che cura e tutela gli interessi generali delle Camere di Commercio,<br />

è stato siglato un protocollo d'intesa.<br />

La Confindustria, d'altra parte, di propria iniziativa, ha dato vita ad una<br />

“Proposta per la sperimentazione dell'alternanza Scuola/Lavoro”.<br />

E' giusto prevedere tre diversi tipi di moduli, differenziati per cl<strong>as</strong>si terze,<br />

quarte, quinte. I moduli iniziali sono di valenza orientativa. I moduli intermedi<br />

possono arricchire di obiettivi ulteriori il programma scol<strong>as</strong>tico curricolare in<br />

armonioso intreccio; i moduli finali si configurano come avanzata esperienza<br />

conclusiva professionalizzante. L'alternanza Scuola/Lavoro agevola i processi di<br />

apprendimento, la conoscenza degli stili d'impresa, il progressivo<br />

avvicinamento al mondo del lavoro.<br />

Resta augurabile il coinvolgimento dell'Ente Regione e della Direzione<br />

scol<strong>as</strong>tica Regionale e si configura come necessaria la individuazione sul<br />

territorio di un soggetto, composito e variegato (scuola, impresa, Enti locali<br />

etc.), con competenze di indirizzo e di coordinamento.<br />

Rimangono sul tappeto le questioni, certamente non secondarie, relative ai<br />

finanziamenti, essendo esigui a tale riguardo i finanziamenti previsti dal<br />

Programma Operativo Nazionale - Programmazione fondi strutturali<br />

2007/20013 “Competenze per lo sviluppo”.<br />

Si auspica un saldo rapporto con l'Università per l'individuazione e la<br />

valorizzazione di un sistema di crediti utilizzabili in v<strong>as</strong>to ventaglio.<br />

L'alternanza Scuola/Lavoro costituisce occ<strong>as</strong>ione opportuna per soggetti in<br />

drop-out e manifestazione di una didattica b<strong>as</strong>ata sul “learning by doing”; con<br />

opportuna rivisitazione normativa potrebbe anche costituire strumento di<br />

“lifelong learning”.<br />

Aula Magna<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

25


Cap. 1<br />

26<br />

LA RICERCA DELLA QUALITÀ<br />

n. 1 - La scuola come struttura a legami deboli<br />

n. 2 - La scuola come burocrazia professionale<br />

“Da fattore di successo la qualità è destinata a<br />

tramutarsi nel tempo in una vera e propria<br />

condizione di sopravvivenza”<br />

Giancarlo Lombardi<br />

già Ministro della Pubblica Istruzione<br />

K.E. Weick (Educational Organizations <strong>as</strong> Yoosely Compled System in<br />

Administrative Scienze, Quarterly 21, pg. 1-19) a metà degli anni settanta<br />

descrive la scuola come una struttura a “legami deboli”. Precisiamo che “legami<br />

deboli” non traduce fedelmente “loose coupling”; è più esatto tradurre a<br />

“legami l<strong>as</strong>chi, allentati”.<br />

Va subito detto che i legami deboli non indicano una carenza, ma solo un dato<br />

strutturale; di per sé non producono né effetti positivi, né effetti negativi.<br />

Una struttura a legami deboli riesce efficacemente a percepire i mutamenti<br />

dell'ambiente, ma ha una notevole capacità di <strong>as</strong>sorbire el<strong>as</strong>ticamente le<br />

sollecitazioni esterne e sostanzialmente si modifica con lentezza.<br />

È possibile che si intervenga su parti di una struttura a legami deboli,<br />

influendo poco nel suo complesso. Il cattivo funzionamento di una parte non è<br />

di danno per gli altri elementi del sistema. Una siffatta organizzazione può nel<br />

tempo ridurre progressivamente la propria capacità di reazione e di<br />

miglioramento; però, trova nel tempo autonome ed endogene risorse di<br />

sincronica ripresa.<br />

L'organizzazione a legami deboli permette elevati margini di libertà agli<br />

operatori educativi, ai quali può sfuggire la visione d'insieme della struttura.<br />

Per dirigere un'organizzazione siffatta è necessario fare affidamento sulla<br />

cultura di regole, sulla b<strong>as</strong>e della quale è possibile che i singoli accettino l'idea di<br />

ridurre la propria discrezionalità per implementare la loro incisività funzionale.<br />

Utile avviare, a tale riguardo, anche i processi di sensemaking. L'obiettivo è<br />

quello del cambiamento per il quale è necessaria una leadership, che deve<br />

essere <strong>as</strong>sunta dal dirigente. Quest'<strong>as</strong>sunzione di responsabilità costituisce<br />

“forte elemento di legittimazione non burocratica” del ruolo del dirigente<br />

(Piero Romei – Autonomia e progettualità – La Nuova Italia 1995).<br />

Ci riferiamo alle linee essenziali del pensiero di Henry Mintzberg (“La<br />

progettazione dell'organizzazione aziendale” – Il Mulino–Bologna 1983).<br />

Cinque sono i meccanismi di coordinamento delle parti di una<br />

organizzazione: l'adattamento reciproco, la supervisione diretta, la<br />

standardizzazione dei piani di lavoro, la standardizzazione delle capacità dei<br />

dipendenti, la standardizzazione degli output.<br />

Cinque sono le parti dell'organizzazione: il vertice strategico, la linea<br />

intermedia, la tecnostruttura, il nucleo operativo, lo staff di supporto. Tali cinque<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


parti vengono rappresentate insiemisticamente da Henry Mintzberg tramite<br />

un grafico dalla particolare forma a campana.<br />

Il vertice strategico, costituito dal responsabile dell'organizzazione, ha tre<br />

funzioni: provvedere alla supervisione, intessere legami tra l'organizzazione e il<br />

suo contesto, elaborare linee di sviluppo dell'azienda.<br />

Nella scuola il vertice strategico è costituito dal Dirigente scol<strong>as</strong>tico e dal<br />

suo staff.<br />

Lungo la linea intermedia, si colloca un gruppo di controllo. Nella scuola<br />

questo gruppo è composto dai docenti funzioni strumentali per la<br />

realizzazione del POF, da coodinatori di progetto, da coordinatori dei consigli<br />

di cl<strong>as</strong>se.<br />

Tratt<strong>as</strong>i della leadership intermedia, del middle-management, che va distinto<br />

dal management di line, che corre dal vertice strategico al nucleo operativo.<br />

I momenti di decisionalità delegata servono ad una migliore distribuzione di<br />

funzioni, alla valorizzazione di risorse umane, ad un efficace supporto alla<br />

dirigenza.<br />

Compongono la tecnostruttura coloro che lavorano per rendere in azienda<br />

più efficace il lavoro di altri. Nella scuola: il gruppo di autovalutazione interna<br />

collegato con il gruppo esterno per la valutazione del servizio. La<br />

tecnostruttura agisce su tutti i livelli della struttura aziendale.<br />

Lo staff di supporto espleta un servizio per la struttura, pur essendo del<br />

tutto ininfluente rispetto al prodotto in uscita.<br />

Le configurazioni di una organizzazione sono cinque: la struttura semplice, la<br />

burocrazia meccanica, la soluzione divisionale, l'adhocrazia e la burocrazia<br />

professionale.<br />

Una organizzazione non accentrata, di stabile attività, di comportamenti<br />

predeterminati, ma complessi, e controllati dal nucleo operativo costituito da<br />

professionisti tutti formati inizialmente, da aggiornare costantemente,<br />

ricorrendo alla standardizzazione delle competenza, costituisce una<br />

“burocrazia professionale”.<br />

Tecnostruttura<br />

Vertice<br />

strategico<br />

Linea<br />

intermedia<br />

Nucleo operativo<br />

Staff di supporto<br />

Le cinque parti fondamentali dell’organizzazione<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

La burocrazia professionale<br />

Cap. 1<br />

27


Cap. 1<br />

28<br />

n. 3 - Riconoscimento dell’autonomia scol<strong>as</strong>tica<br />

Il riconoscimento dell'autonomia scol<strong>as</strong>tica e il conferimento della dirigenza<br />

postulano la necessità che la figura del preside sia caratterizzata non solo da<br />

validissima cultura interdisciplinare, ma anche da una salda capacità<br />

organizzativa.<br />

La delega che l'art. 21, comma 16, della legge 59/'97 aveva conferito al<br />

governo sulla dirigenza scol<strong>as</strong>tica, prevedeva l'attribuzione della qualifica<br />

dirigenziale contestualmente al conferimento della personalità giuridica alle<br />

scuole e al riconoscimento dell'autonomia, una volta razionalizzato il sistema<br />

dell'istruzione a dimensione ottimale.<br />

Autonomia didattica ed organizzativa e, nei limiti del proficuo esercizio di<br />

queste, autonomia di ricerca, di sperimentazione e sviluppo.<br />

Venivano indicati anche alcuni criteri per definire contenuti e specificità, non<br />

ultimo il raccordo tra la dirigenza e le funzioni conferite agli organi collegiali.<br />

Il coordinamento dirigente-organi collegiali consigliava l'esigenza di<br />

distinguere con precisione i poteri di indirizzo dai poteri di gestione.<br />

Con il Decreto legislativo 59/'98 si delinea per il dirigente il profilo di “figura<br />

organizzatoria”, anche se l'art. 25 bis del Decreto n°29 del '93, modificato in<br />

b<strong>as</strong>e al Decreto 80/'98 per la dirigenza statale e in b<strong>as</strong>e al Decreto n° 59/'98 per<br />

la dirigenza scol<strong>as</strong>tica, pare orientarsi verso la logica dei contratti collettivi di<br />

lavoro.<br />

Il Consiglio di stato, con parere 1063 del 27 ottobre 1999, sulla b<strong>as</strong>e dell'art.<br />

45 del D.L. 80/'98, successivo al testo unico del '94, ha concluso che tutte le<br />

competenze di gestione dell'organo di governo sono state devolute alla<br />

dirigenza.<br />

Le competenze esercitate dall'organo di vertice politico, che nella scuola era<br />

stato individuato nel consiglio d'istituto, sono state spostate, quindi, a favore<br />

della dirigenza. Il dirigente sostanzialmente non solo dirige, ma governa. A<br />

tutt'oggi, però, in generale ci si trova ad agire in un contesto giuridico di tipo<br />

misto, nel quale convivono normative disciplinatrici della pregressa realtà e i<br />

primi elementi normativi che conducono verso il nuovo sistema. Un esempio:<br />

pur essendo gli atti di gestione di esclusiva competenza del dirigente, nel c<strong>as</strong>o<br />

dell'attività contrattuale il dirigente ha bisogno della partecipazione<br />

decisionale del Consiglio d'<strong>Istituto</strong>.<br />

Il dirigente chiaramente può compiere direttamente atti aventi effetti<br />

giuridici esterni sulla b<strong>as</strong>e del regolamento (D.P.R. 275/99 art. 1), che individua<br />

la scuola come “espressione di autonomia funzionale”.<br />

Positivamente viene segnalata la costituzionalizzazione dell'autonomia<br />

scol<strong>as</strong>tica.<br />

L'art. 117, comma 3, del nuovo testo richiama l'autonomia delle istituzioni<br />

scol<strong>as</strong>tiche ed impone il rispetto di tale autonomia come limite invalicabile al<br />

legislatore regionale. Tale articolo della Costituzione rappresenta senz'altro<br />

una clausola di salvaguardia per l'autonomia delle scuole nei confronti della<br />

legislazione concorrente di Stato e Regioni.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


L'art. 25 del decreto legislativo 165 del 30 marzo 2001, con le modifiche<br />

apportate dalla legge 15 luglio 2002 n°145, nell'individuare le caratteristiche<br />

della qualifica dirigenziale dei capi d'istituto riafferma sostanzialmente quanto<br />

stabilito nei precedenti decreti.<br />

È necessario, però, cercare una linea di coerenza nello svolgimento delle<br />

funzioni di un dirigente scol<strong>as</strong>tico, responsabile dei risultati del servizio in una<br />

scuola che è “espressione di autonomia funzionale”. Alla luce di questo <strong>as</strong>sunto<br />

ritengo che la funzione dirigenziale prospetti nuovissime finalità nell'azione e<br />

nella responsabilità con uno spazio di intervento vissuto da ogni scuola in<br />

variegata dimensione individuale e collegiale, allo scopo di rendere<br />

nell'istruzione un servizio di pregevole profilo e di alta qualità.<br />

n. 4 Il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico in Europa: modalità di leadership e<br />

competenze<br />

I) La scuola, come organizzazione, deve essere orientata allo sviluppo, non già<br />

alla sopravvivenza.<br />

Uno strumento di tale sviluppo è l'autonomia, ormai valore di rango<br />

costituzionale. Sviluppare significa innovare. L'innovazione ingloba<br />

tr<strong>as</strong>formazione e cambiamento in funzione del miglioramento. Le innovazioni,<br />

anche se inizialmente possono disorientare taluni operatori fino a determinare<br />

in loro anche atteggiamenti di resistenza, costituiscono in ogni c<strong>as</strong>o positivi<br />

elementi di crescita. Esse postulano l'esigenza di un leader, con riferimento al<br />

ruolo, e di una leadership, con riferimento alla funzione.<br />

La “leadership collaborativa” (H. Telford 1996), ovvero la condivisione di<br />

finalità da parte di singoli attori tenuti insieme da una salda collaborazione, è<br />

quel valore aggiunto che porta al di là del semplice coordinamento. Leadership<br />

collaborativa significa lavorare in gruppo, anzi con gruppalità diffusa.<br />

In tale ottica è fondamentale il contesto. È necessario, a tale riguardo,<br />

ridisegnare a livello normativo gli OO.CC., perché la performance della<br />

leadership collaborativa possa coniugarsi con la cultura della progettualità, al<br />

fine di implementare la caratura <strong>formativa</strong> dell'apprendimento organizzativo<br />

La leadership collaborativa, che deve saper anche affrontare l'incerto,<br />

ricorrendo al problem solving, esprime la capacità di una organizzazione di<br />

progettare il proprio futuro, sostenendo i processi significativi delle innovazioni<br />

in ottica mirata. Essa rappresenta una forma di relazionalità efficace tra leader<br />

e follower.<br />

La leadership collaborativa si distingue dal management. Il management<br />

ricerca soluzioni in esperienze pregresse; la leadership collaborativa esplora<br />

nuovi possibili itinerari. Il management è paradigmatico, la leadership<br />

collaborativa esce dal paradigma per nuove frontiere. Il management utilizza le<br />

persone nell'ottica del “fare”; la leadership collaborativa valorizza la creatività e<br />

la fant<strong>as</strong>ia delle risorse umane.<br />

Sul <strong>piano</strong> normativo il leader è “educazionale”. Con educazionale (E.<br />

Damiano) intendiamo riferirci all'indotto costituito dall'ambiente scol<strong>as</strong>tico e<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

29


Cap. 1<br />

30<br />

dal clima sociale, al di là dell'effetto educativo immediato dell'insegnamento.<br />

La funzione dirigente nella scuola viene caratterizzata da connotazioni<br />

sistemiche, dal percepire la complessità dell'insieme e dalla capacità di<br />

sciogliere la complessità con una rete di legami interni tra le varie componenti<br />

dell'<strong>Istituto</strong>.<br />

Il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico deve, quindi, esercitare anche la leadership<br />

educativa per guidare il gruppo degli operatori scol<strong>as</strong>tici sulla b<strong>as</strong>e di finalità,<br />

di valori, di criteri condivisi.<br />

Il leader nell'ambito dell'autonomia “funzionale” deve al tempo stesso<br />

promuovere e sviluppare le attività con riferimento al diritto di apprendimento<br />

dell'allievo, alla libertà di scelta educativa dell'allievo nel rispetto della libertà di<br />

insegnamento dei docenti.<br />

Il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico deve gestire una leadership efficace, che deve<br />

connotarsi come collaborativa, come educativa, come educazionale.<br />

Poiché nella scuola i momenti decisionali emergono dal contesto di più<br />

componenti organizzative, il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico deve attivare le strategie che<br />

caratterizzano il leader. Ascoltare, animare gruppi di lavoro, valorizzare le<br />

risorse, motivare gli operatori restano le connotazioni più intrinseche per chi<br />

dirige il servizio erogato da una “burocrazia professionale” (Henry Mintzberg).<br />

Tale <strong>as</strong>sunto è pienamente condiviso dagli esperti in organizzazione e si<br />

ritrova al fondo di tutte le prospettate connotazioni di leadership, come il<br />

modello tr<strong>as</strong>formazionale (H. Telford) o quello accondiscendente (D. Conley, P.<br />

Goldman), che negli anni novanta hanno alimentato un ampio e produttivo<br />

dibattito nel mondo della scuola.<br />

II) La comunicazione si prospetta come risorsa fondamentale e strategica<br />

per la leadership efficace.<br />

“Comunicare è organizzare”. “Comunicare significa diffondere i valori<br />

dell'organizzazione”.<br />

Il tipo di comunicazione dovrà essere in ogni c<strong>as</strong>o coinvolgente, del tipo<br />

tr<strong>as</strong>versale o del tipo botton-up. Sarà top-down negli eliminabili momenti<br />

burocratici (circolare, affissione all'albo)<br />

Le notizie attese, che sviluppano il senso dell'appartenenza, la coesione, il<br />

sensemaking, che indirizzano ed orientano, vengono date direttamente al fine<br />

conclamato di creare entusi<strong>as</strong>mo.<br />

Le notizie utili, che supportano l'organizzazione nel raggiungere obiettivi e<br />

finalità, vengono diramate dal D.S., in un primo tempo, tra i componenti del<br />

proprio staff e poi diffuse all'interno di piccoli gruppi per una successiva<br />

collegiale discussione. Tale tipologia di informazione cura l'efficacia delle azioni,<br />

rappresenta una forma “discreta” di ulteriore conoscenza dei componenti<br />

della comunità scol<strong>as</strong>tica, contribuisce a diffondere l'innovazione (riforma,<br />

sperimentazione).<br />

Il sito web dell'istituto e la e-mail consentono di comunicare senza soluzioni<br />

di continuità. La e-mail rende possibile anche un rapporto personalizzato.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


III) Possiamo pacificamente affermare che il Dirigente Scol<strong>as</strong>tico, capace di<br />

cogliere l'essenza del p<strong>as</strong>saggio “dal potere di posizione” (headship) al “potere<br />

di relazione” (leadership), si colloca in un ottica europea ed internazionale.<br />

Gestire la scuola in Italia e in Europa alla luce delle domande legittime che la<br />

società richiede postula l'esigenza di denominatori comuni alle figure del<br />

Dirigente Scol<strong>as</strong>tico, del “Proviseur”, del “Director”, del “Headteacher”, del<br />

“Rehtorit”.<br />

In Francia il “Proviseur”, che appartiene ai quadri dirigenziali<br />

dell'amministrazione statale, può accedere al ruolo dopo 5 anni di<br />

insegnamento per concorso o attraverso una lista di attitudini che sottendono<br />

10 anni di servizio ed esercizio di funzioni direttive per venti mesi negli ultimi<br />

cinque anni di carriera. Ricevuta la nomina a “stagiaire”, viene nominato<br />

ufficialmente al termine dello stage.<br />

Rappresenta lo Stato nella scuola, organizza l'istituto, il cui budget gestisce<br />

sulla b<strong>as</strong>e della delibera del Consiglio di amministrazione, valorizza le risorse<br />

umane. E' soggetto a valutazione.<br />

In Inghilterra l'Headteacher viene selezionato dalla School Governing Body,<br />

con il quale condivide le responsabilità didattiche, finanziarie, amministrative.<br />

Ha come datore di lavoro le Local Educational Authority (LEA). E' soggetto a<br />

valutazione.<br />

In Spagna il Director, democraticamente eletto dal Consejo escolar, è<br />

prioritariamente leader più che dirigente. Viene eletto sulla b<strong>as</strong>e di un <strong>piano</strong> di<br />

attività e dura in carica quattro anni. La carica è rinnovabile fino a tre volte<br />

consecutive. Il Director è l'unico responsabile delle questioni amministrative,<br />

finanziarie, didattiche. Presenta la proposta di bilancio al Consejo escolar. Il<br />

reclutamento per elezione, ovviamente, non contempla alcuna valutazione.<br />

In Finlandia i “Rethorit” vengono reclutati dalla municipalità, dalle cui<br />

dimensioni, unitamente al tipo di scuola, dipendono le loro competenze e le<br />

loro sfere di azione. La valutazione della municipalità accompagna le nomine a<br />

tempo determinato.<br />

Con il D.P.R. 275/99, con l'art. 117, comma 2, della Costituzione e con l'art. 25<br />

del Decreto legislativo 165/2001 ci collochiamo in prospettiva europea per<br />

quanto attiene l'autonomia della scuola e la figura del Dirigente scol<strong>as</strong>tico.<br />

Il miglioramento volto a creare valore, la centralità del curriculum<br />

nell'organizzazione scol<strong>as</strong>tica, la valorizzazione delle risorse umane,<br />

l'orientamento a medio e breve termine, lo sviluppo di canali di informazione e<br />

di scambio, la costituzione di reti volte ad affrontare i problemi della<br />

complessità, il confronto per un deciso “benchmarking” o per la ricerca delle<br />

“best pratices” sono tematiche comuni alle scuole della Unione Europea, che<br />

insieme l'O.C.S.E., svolge a tale riguardo un'intensa attività.<br />

Proprio sul <strong>piano</strong> della gestione della leadership il Dirigente scol<strong>as</strong>tico italiano<br />

trova privilegiata occ<strong>as</strong>ione di confronto con i colleghi europei.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

31


Cap. 1<br />

32<br />

n. 5 - La qualità: un’idea che avanza<br />

Pietra miliare nella storia recente della scuola italiana è costituita dalla<br />

conferenza nazionale del 1990, ministro della P.I. Sergio Mattarella.<br />

Tale conferenza ha individuato nell'autonomia scol<strong>as</strong>tica e nella valutazione<br />

del sistema scol<strong>as</strong>tico le due linee strategiche di sviluppo per la scuola.<br />

L'autonomia è andata a regime con il primo settembre 2000 sul <strong>piano</strong><br />

giuridico.<br />

Il sistema di valutazione non è andato oltre la sperimentazione.<br />

Tra il Ministro della pubblica istruzione e la Confindustria, tra il 1990 e<br />

il1997, si sono intessuti anni di significativa collaborazione . E' stato stipulato un<br />

primo protocollo d'intesa il 18 Luglio 1990 con validità triennale ed un<br />

secondo protocollo viene sottoscritto nell'aprile 1994 sempre con validità<br />

triennale.<br />

Obiettivi dichiarati:<br />

- fare uscire la scuola dalla propria referenzialità;<br />

- far conoscere alle imprese le potenzialità della scuola in termini di<br />

conoscenza, capacità, competenza;<br />

- sviluppare nella scuola, “impresa del sapere”, la consapevolezza che<br />

l'impresa rappresenta l'area in cui si valorizzano i saperi;<br />

- valorizzare la cultura manageriale al fine di elevare la qualità dei servizi<br />

scol<strong>as</strong>tici.<br />

Un terzo protocollo d'intesa è stato firmato il 16 marzo 1998.<br />

Sono state individuate aree di interesse privatistico nella formazione del<br />

personale, nei modelli di organizzazione, nella cultura della qualità,<br />

nell'innovazione dei curriculi e delle tecnologie didattiche.<br />

Sulla b<strong>as</strong>e dei protocolli citati circa 500 scuole negli anni '90 hanno<br />

sperimentato percorsi di qualità.<br />

n. 6 - Autoanalisi/Autovalutazione: l’esperienza del progetto F.A.R.O.<br />

I - L'I.T.I.S. “Fermi” di Giarre fa parte della rete F.A.R.O. (Formazione,<br />

Autoanalisi, Ricerca, Output), una rete regionale di centotrenta scuole,<br />

coordinata da un comitato tecnico, responsabile l’Ispettore del Ministero della<br />

Pubblica Istruzione, dott. Seb<strong>as</strong>tiano Pulvirenti.<br />

Il F.A.R.O. offre un percorso di autoanalisi/autovalutazione per una<br />

prospettiva di miglioramento. Amministrare la scuola dell'autonomia postula<br />

procedure di governo, di controllo e di verifica. È importante individuare in tale<br />

attività i punti di forza e i punti di problematicità e di debolezza. È necessario<br />

comprendere come le varie componenti della comunità scol<strong>as</strong>tica<br />

percepiscano la qualità dei servizi erogati dall'<strong>Istituto</strong>. Solo avendo contezza di<br />

tali percezioni è possibile intervenire sul sistema per scioglierne la complessità.<br />

Le prime esperienze di valutazione della qualità della scuola si sono<br />

realizzate nei paesi del mondo anglos<strong>as</strong>sone con l'esame delle quantità delle<br />

risorse impegnate, umane ed economiche. Tali elementi certamente suscettibili<br />

di misurazione consentivano facili confronti.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


In seguito l'<strong>as</strong>se della ricerca si è spostato sul rapporto tra risorse impegnate<br />

e risultati formativi conseguiti nei profili in uscita. Si è in tal modo cercato di<br />

stabilire nessi e correlazioni tra le variabili di input e quelle di output.<br />

Successivamente da tali modelli di analisi è emersa la necessità di indagare “sui<br />

processi di tr<strong>as</strong>formazione”. D'altra parte è impossibile nella scuola non tenere<br />

conto della dinamica dei fenomeni educativi. Si radica, anche, la consapevolezza<br />

che la scuola non possa essere considerata una “turris eburnea”, ma che sia una<br />

struttura la quale fisiologicamente interagisce con il contesto socio-economico<br />

del territorio.<br />

In Gran Bretagna il Rapporto Coleman nel 1966 già aveva messo in rilievo<br />

come la scuola avesse una scarsa influenza sugli esiti di apprendimento dei<br />

giovani, e conseguentemente, gioc<strong>as</strong>se un chiaro ruolo di riproduzione e di<br />

legittimazione delle disuguaglianze socioculturali.<br />

Negli U.S.A. e in Gran Bretagna nel corso degli anni '70 si sono esplorati<br />

sistematicamente i fattori di qualità con il movimento denominato “effective<br />

schools”.<br />

Cominciano ad essere elaborati modelli di indicatori di qualità. Daniel<br />

Stufflebeam nel 1971 individua quattro momenti decisionali nella stesura di un<br />

progetto educativo: enucleazioni delle finalità, analisi delle risorse umane e<br />

materiali, f<strong>as</strong>e di implementazione e di verifica, conclusione.<br />

A ci<strong>as</strong>cuno di tali momenti corrisponde un tipo di approccio valutativo<br />

nell'ordine:<br />

- Context evaluation per individuare i punti di forza e di criticità del contesto.<br />

- Input evaluation per enucleare le scelte procedurali.<br />

- Process evaluation per controllare lo sviluppo del programma in relazione<br />

alle scelte iniziali.<br />

- Product evaluation per analizzare gli esiti del programma .<br />

Il CIPP model (Context, Input, Process, Product) fornisce una b<strong>as</strong>e<br />

concettuale ai fini della valutazione di una scuola.<br />

Su tali premesse Jaap Scheerens, professore di Organizzazione e<br />

Management dell'Educazione presso l'Università di Twent (Olanda) propone un<br />

modello integrato di fattori prioritari per l' efficacia scol<strong>as</strong>tica.<br />

Per quanto riguarda la f<strong>as</strong>e dell' “Input” si focalizzano le esperienze pregresse<br />

dei docenti, la capacità di intervento delle famiglie, le spese preventivate per<br />

ci<strong>as</strong>cun allievo.<br />

Nell'ambito del “Contesto” vengono evidenziati gli stimoli offerti per il<br />

miglioramento dell'Offerta Formativa dalla committenza territoriale, la<br />

fruizione dell'educazionale sul territorio, i parametri descrittivi della scuola, la<br />

composizione della popolazione scol<strong>as</strong>tica, l'ubicazione della scuola. Nella f<strong>as</strong>e<br />

dei “Processi” Scheerens distingue tra il livello di scuola e il livello di cl<strong>as</strong>se.<br />

Livello di scuola<br />

- Strategie orientate verso le forme più elevate di rendimento<br />

- Direzione pedagogica<br />

- Consenso, pianificazione cogestita con i docenti<br />

- Qualità dei contenuti e tempi di studio<br />

- Ordine e disciplina<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

33


Cap. 1<br />

34<br />

Livello di cl<strong>as</strong>se<br />

- Tempo dedicato allo studio: tempo scuola e studio personale (compresi i<br />

compiti a c<strong>as</strong>a)<br />

- Insegnamento strutturato<br />

- Opportunità di apprendimento<br />

- Aspettative di progresso degli alunni<br />

- Costante valutazione e costante monitoraggio del progresso degli alunni<br />

- Consolidamento degli apprendimenti<br />

Pare opportuno che si possano enucleare per l'indagine le seguenti aree:<br />

clima, collegialità e qualità dell'organizzazione per il livello di scuola, processo<br />

insegnamento/apprendimento per il livello di cl<strong>as</strong>se.<br />

Per quanto riguarda la f<strong>as</strong>e dell’“Output” gli indicatori non possono non<br />

riferirsi che ai risultati conseguiti dagli allievi.<br />

Chiaramente tra le variegate categorie indagate e i fattori di identità della<br />

Scuola non esistono relazioni di tipo causale.<br />

L'indagine è descrittiva del funzionamento della Scuola e non offre<br />

parametri interpretativi dei canoni di organizzazione, che mirano all' efficienza<br />

e all'efficacia.<br />

Strumenti dell'autoanalisi sono i questionari, che vengono somministrati ai<br />

genitori degli allievi delle prime e penultime cl<strong>as</strong>si, agli allievi del terzo anno, ai<br />

docenti, al personale A.T.A.<br />

Tramite la rielaborazione informatica dei dati riportati sui questionari si<br />

elabora il Rapporto d'<strong>Istituto</strong>. Sui questionari somministrati in tutte le scuole<br />

del progetto si costruisce il Rapporto di Rete.<br />

Dal confronto tra il Rapporto di Rete e il Rapporto d'<strong>Istituto</strong> emergono i<br />

punti forti e i punti deboli dell'organizzazione scol<strong>as</strong>tica.<br />

Al fine di potenziare i “punti forti” e di ridurre il numero di “punti deboli”<br />

nell'organizzazione l'<strong>Istituto</strong> focalizza le azioni di miglioramento.<br />

In margine al percorso di autoanalisi / autovalutazione il “Fermi” ha<br />

proposto un'indagine sull'outcome per gli istituti secondari di secondo grado<br />

che partecipano al progetto F.A.R.O. Si vuole sostanzialmente monitorare la<br />

“riuscita” dei diplomati nell'arco di un triennio (Cfr. Piero Romei – Autonomia<br />

e Progettualità – La Nuova Italia – 1995 – pagine 36,52,55).<br />

II - Il progetto F.A.R.O. a partire dal corrente anno scol<strong>as</strong>tico avrà un nuovo<br />

<strong>as</strong>setto sulla b<strong>as</strong>e del modello europeo di autodiagnosi, il “Common<br />

Assessment Framework” (C.A.F.), che è stato enucleato nel corso della<br />

Seconda Conferenza sulla Qualità per le Pubbliche Amministrazioni, tenut<strong>as</strong>i a<br />

Copenaghen nell'ottobre 2002.<br />

La conoscenza del C.A.F. è stata promossa dalla Presidenza Italiana della U.E.<br />

nel novembre 2003 a Roma e, successivamente, con il progetto “Percorsi di<br />

qualità”, avviato dal Dipartimento della Finanza Pubblica e gestito dal FORMEZ.<br />

Una prima versione pilota del C.A.F. fu presentata nel corso della Prima<br />

Conferenza Europea sulla qualità tenut<strong>as</strong>i a maggio 2000 a Lisbona.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


La più recente versione del C.A.F. è stata elaborata da Innovative Public Service<br />

Group (IPSG).<br />

Il C.A.F., che si configura come tecnica di Quality Management, ha una struttura<br />

a nove box ci<strong>as</strong>cuno, dei quali focalizza gli <strong>as</strong>petti di un'organizzazione.<br />

Leadership<br />

FATTORI ABILITANTI RISULTATI<br />

Gestione Risorse<br />

Umane<br />

Strategia e<br />

pianificazione<br />

Partnership e<br />

risorse<br />

Gestione dei<br />

processi e del<br />

cambiamento<br />

Risultati relativi al<br />

personale<br />

Risultati relativi al<br />

cliente/cittadino<br />

Risultati relativi<br />

all’impatto sulla<br />

società<br />

INNOVAZIONE E APPRENDIMENTO<br />

Criteri relativi al primo box<br />

1) Focalizzare “vision” e “mission”<br />

2) Collazionare obiettivi sperati e risultati conseguiti<br />

3) Motivare tutto il personale<br />

4) Raccordare l'organizzazione con le Istituzioni<br />

Criteri relativi al secondo box<br />

1) Raccordarsi con gli stakeholder<br />

2) Ottimizzare le risorse disponibili<br />

3) Implementare le strategie politiche<br />

4) Puntare sull'innovazione<br />

Criteri relativi al terzo box<br />

1) Potenziare le risorse umane<br />

2) Valorizzare le competenze del personale<br />

3) Coinvolgere il personale nell'empowerment<br />

Criteri relativi al quarto box<br />

1) Implementare le relazioni con i partner strategici<br />

2) Implementare le relazioni con gli utenti<br />

3) Gestire le risorse finanziarie, tecnologiche e infr<strong>as</strong>trutturali in<br />

funzione di vision e mission<br />

Criteri relativi al quinto box<br />

1) Focalizzare i processi chiave<br />

2) Erogare servizi orientativi all'utente<br />

Criteri relativi al sesto box<br />

1) Misurare la soddisfazione dell'utente<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Risultati<br />

delle<br />

perfomance<br />

chiave<br />

Cap. 1<br />

35


Cap. 1<br />

36<br />

Criteri relativi al settimo box<br />

1) Misurare la soddisfazione e la motivazione del personale<br />

Criteri relativi all'ottavo box<br />

1) Valutare i risultati sociali nel giudizio degli stakeholder<br />

2) Scambiare informazioni con altri soggetti sul territorio<br />

Criteri relativi al nono box<br />

1) Misurare output e outcome<br />

2) Valutare risultati gestionali e finanziari<br />

Il Progetto F.A.R.O. farà riferimento ad una versione del C.A.F. caratterizzata<br />

da un'opportuna “curvatura” nel rispetto delle connotazioni della scuola. Tale<br />

versione si deve ai Dirigenti Tecnici del Ministero della Pubblica Istruzione Dino<br />

Cristianini, Fabio Di Michele, Paolo Scapinello.<br />

III - Notiamo con soddisfazione che la problematica sull'outcome trova<br />

naturale collocazione nel C.A.F. model.<br />

Dopo aver conseguito il diploma i giovani o accedono a corsi universitari o si<br />

avviano ad una carriera di lavoro dipendente o intraprendono la strada<br />

dell'imprenditorialità. Si rileva con immediatezza come non sia possibile nel<br />

tempo seguire ogni diplomato. Obbligata, allora, la scelta di individuare un<br />

campione statisticamente rappresentativo dell'intera popolazione dei<br />

diplomati.<br />

A tal proposito la popolazione si cl<strong>as</strong>sifica in sotto-popolazioni rispetto a due<br />

caratteri statistici: “specializzazione o indirizzo” e “voto conseguito all'esame di<br />

stato”.<br />

Si conviene di adottare il metodo del campionamento stratificato non<br />

proporzionale allo scopo di riuscire a seguire anche caratteri statistici “piccoli”,<br />

ma interessanti, come, ad esempio, il c<strong>as</strong>o dei “cento”.<br />

Più esattamente si compiono i seguenti p<strong>as</strong>si:<br />

- La popolazione è suddivisa in sotto-popolazioni, sulla b<strong>as</strong>e delle<br />

specializzazioni L, M, N, ... (es. elettrotecnica, meccanica, informatica, P.N.I.,<br />

linguistico Brocca, socio-psico-pedagogico, etc, etc,<br />

- Ci<strong>as</strong>cuna sottopopolazione è suddivisa in cinque strati: sufficiente (60/75),<br />

discreto (76/85), buono (86/95), ottimo (96/99), eccellente (100).<br />

- Chiaramente si individua ogni strato in maniera tale che all'interno di esso<br />

la variabilità, rispetto al carattere “voto conseguito all'esame di stato”, sia<br />

non superiore a quindici. Conseguentemente è possibile rappresentare<br />

ogni strato con un campione c<strong>as</strong>uale di dimensione minima.<br />

ESEMPIO di popolazione<br />

Specializzazione Frequenza<br />

Specializzazione L<br />

Specializzazione M<br />

Specializzazione N<br />

TOTALE<br />

20<br />

60<br />

70<br />

150<br />

Frequenza<br />

relativa<br />

0,13<br />

0,4<br />

0,47<br />

1<br />

Frequenza<br />

percentuale<br />

13<br />

40<br />

47<br />

100<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Cl<strong>as</strong>si di voti Frequenza<br />

Frequenza<br />

relativa<br />

Frequenza<br />

percentuale<br />

Voto tra 60 e 75 84<br />

0,56 56<br />

Voto tra 76 e 85 21 0,14 14<br />

Voto tra 86 e 95 27<br />

0,18<br />

18<br />

Voto tra 96 e 99 12<br />

0,08<br />

8<br />

Voto 100<br />

6<br />

0,04<br />

4<br />

TOTALE 150<br />

1<br />

100<br />

SPECIALIZZAZIONE L<br />

Cl<strong>as</strong>si di voti Frequenza<br />

Frequenza<br />

relativa<br />

Frequenza<br />

percentuale<br />

Voto tra 60 e 75 11<br />

0,55 55<br />

Voto tra 76 e 85 4 0,20 20<br />

Voto tra 86 e 95 2<br />

0,10<br />

10<br />

Voto tra 96 e 99 2<br />

0,10<br />

10<br />

Voto 100<br />

1<br />

0,05<br />

5<br />

TOTALE 20<br />

1<br />

100<br />

SPECIALIZZAZIONE M<br />

Cl<strong>as</strong>si di voti Frequenza<br />

Frequenza<br />

relativa<br />

Frequenza<br />

percentuale<br />

Voto tra 60 e 75 35<br />

0,58 58,33<br />

Voto tra 76 e 85 5 0,08 8,33<br />

Voto tra 86 e 95 10<br />

0,17<br />

16,67<br />

Voto tra 96 e 99 7<br />

0,12<br />

11,67<br />

Voto 100<br />

3<br />

0,05<br />

5<br />

TOTALE 60<br />

1<br />

100<br />

SPECIALIZZAZIONE N<br />

Cl<strong>as</strong>si di voti Frequenza<br />

Frequenza<br />

relativa<br />

Frequenza<br />

percentuale<br />

Voto tra 60 e 75 38<br />

0,54 54,29<br />

Voto tra 76 e 85 12 0,17 17,14<br />

Voto tra 86 e 95 15<br />

0,21<br />

21,43<br />

Voto tra 96 e 99 3<br />

0,04<br />

4,29<br />

Voto 100<br />

2<br />

0,03<br />

2,86<br />

TOTALE 70<br />

1<br />

100<br />

Sulla b<strong>as</strong>e della distribuzione delle frequenze inerenti il carattere “indirizzo” o<br />

“specializzazione” è possibile stimare la dimensione minima del campione, che<br />

risulta somma della dimensione minima dei tre campioni che saranno estratti<br />

dalle sottopopolazioni. Si propone di estrarre, senza reintroduzione, un elemento<br />

da ogni strato della sottopopolazione L, due elementi da ogni strato della<br />

sottopopolazione M, due elementi da ogni strato della sottopopolazione N.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

37


Cap. 1<br />

38<br />

Pertanto, il campione avrà la dimensione venticinque, estraendo cinque<br />

elementi dalla sottopopolazione L, dieci elementi dalla sottopopolazione M,<br />

dieci elementi dalla sottopopolazione N.<br />

n. 7 - La qualità nella “norma”: da ISO 8402 a Vision 2000<br />

La prima versione di norme ISO (ISO 8402) venne redatta nel 1987 sulla b<strong>as</strong>e<br />

delle richieste delle realtà produttive di poter disporre di una normativa<br />

condivisa con la quale mettere ordine nei rapporti contrattuali tra le imprese e<br />

tra queste e le amministrazioni.<br />

Venne considerata qualità la conformità di un prodotto a determinati<br />

requisiti stabiliti preventivamente.<br />

Certificare la qualità significava accertare la capacità dell'impresa di produrre<br />

conformemente ai requisiti richiesti. In quest'ottica restano sostanzialmente<br />

fuori dai controlli i processi di organizzazione.<br />

La seconda stesura (ISO 9000) viene redatta nel 1994 dal Comitato tecnico<br />

ISO/TC 176 insediato nel 1990.Tale stesura non focalizza solo la qualità del<br />

prodotto finito, ma mette in relazione il prodotto in uscita con i processi<br />

funzionali alla produzione.<br />

Il 15 dicembre del 2000 prende corpo Vision 2000, la terza generazione di<br />

norme, sempre a cura dello stesso Comitato .<br />

Vision 2000 propone la qualità come continuo miglioramento della struttura<br />

produttiva in relazione alle esigenze del cliente.Certificare la qualità significa<br />

verificare la possibilità per l'impresa di controllare tutte le f<strong>as</strong>i della produzione.<br />

Controllo pensato in itinere:qualità come sistema documentato di gestione;<br />

non già un sistema di documenti da esaminare alla fine di un ciclo.<br />

Il ricercato miglioramento dell'organizzazione postula l'esigenza di<br />

valorizzare la “ruota di Deming” (o ciclo PDCA), gli strumenti<br />

dell'organizzazione manageriale al fine di essere più competitivi.<br />

Al “Fermi” opera da quattro anni il Gruppo della Qualità. Tale Gruppo<br />

quest’anno è costituito dal Dirigente Scol<strong>as</strong>tico, dai docenti Francesco<br />

Alparone, Carmelo Di Grazia, Biagia Finocchiaro, Nunziatina Giusa, Giovanni<br />

Gulisano, Giovanna La Spina, Carmela Raciti.<br />

Il “Fermi”, sulla b<strong>as</strong>e di un corso di preparazione tenuto dalla Galli Consulting<br />

S.r.l. – Organizzazione d'impresa e sviluppo sistemi di qualità – con sede in<br />

Catania, ha elaborato il “Manuale della Qualità” per le attività extra-curriculari<br />

sulla b<strong>as</strong>e del quale, per tali attività, è stato certificato da Certiquality S.r.l. –<br />

<strong>Istituto</strong> di certificazione della qualità – con sede in Milano, che aderisce al<br />

Sincert.<br />

Il “Fermi” si prepara alla certificazione sul curricolare. A tale riguardo questo<br />

anno il Gruppo della Qualità e i docenti funzioni strumentali per la realizzazione<br />

del POF seguiranno un corso di aggiornamento per implementare il “Manuale<br />

della Qualità”.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


LA CERTIFICAZIONE CONSEGUITA<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

39


Cap. 1<br />

40<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


n.8 - Il Sistema Nazionale di Valutazione <strong>2008</strong><br />

Il “Fermi” di Giarre aderisce al “Sistema Nazionale di Valutazione <strong>2008</strong>”,<br />

cioè all'attività di valutazione delle scuole secondarie di secondo grado<br />

relativamente a studenti delle cl<strong>as</strong>si seconde e quinte.<br />

Il S.N.V. costituisce strumento validissimo di verifica sulla funzione docente<br />

espletata e preziosa occ<strong>as</strong>ione di autodiagnosi per migliorare l'efficacia<br />

nell'azione didattica ed educativa.<br />

L'azione di valutazione per le scuole meridionali risulta essenziale per alzare<br />

il livelli di apprendimento nella prospettiva, anche, di valorizzazione dei Fondi<br />

dell'Unità Europea tramite il P.O.N. Programmazione fondi strutturali<br />

2007/2013 “Competenze per lo sviluppo”.<br />

La partecipazione al “Sistema Nazionale di Valutazione <strong>2008</strong>” comporta<br />

naturalmente l'adesione alle indagini internazionali, prime tra tutte quella<br />

OCSE-PISA (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico -<br />

Programme for international student <strong>as</strong>sessment).<br />

Fondamentale si appalesa la valutazione del sistema tramite l'apposito<br />

questionario, somministrato al Dirigente scol<strong>as</strong>tico. Il questionario di sistema,<br />

che si articola in quattro sezioni, il contesto, l'Istituzione scol<strong>as</strong>tica, il personale,<br />

gli alunni, innesca utili procedimenti di autoanalisi e agevola la valorizzazione di<br />

competenze ed abilità emerse e focalizzate.<br />

La compilazione del questionario di sistema è condizione necessaria per il<br />

successivo inoltro della Scheda di Autodiagnosi, preliminare indispensabile per<br />

accedere al finanziamento del Piano integrato delle attività nell’ambito del<br />

P.O.N. 2007/2013.<br />

La rilevazione sugli apprendimenti sarà campionaria. Riguarderà gli<br />

insegnamenti di italiano, di matematica e di scienze. Interesserà gli studenti<br />

delle cl<strong>as</strong>si seconde e quinte. Le prove saranno somministrate tramite<br />

rilevatori esterni.<br />

Il progetto sarà coordinato dai docenti Biagia Finocchiaro, Giovanni<br />

Gulisano, Carmela Raciti.<br />

IL CORSO SERALE<br />

Nella nostra società, che si tr<strong>as</strong>forma e si evolve con ritmi freneticamente<br />

crescenti, è molto importante focalizzare l'attenzione sulla “seconda<br />

opportunità” al fine di dare la possibilità agli adulti d'imparare ancora e di<br />

migliorarsi lungo tutto l'arco della vita (lifelong learning). Il corso serale è<br />

frequentato da adulti, non occupati o lavoratori autonomi o dipendenti, che<br />

vogliono riprendere gli studi abbandonati in anni precedenti. Si apre, anche, alla<br />

luce delle nuove disposizioni sull'obbligo scol<strong>as</strong>tico di cui al D.M. n.139 del 22<br />

agosto 2007, ai giovani che hanno superato l'età di 16 anni e che si sono avviati<br />

ad una esperienza di lavoro, interrompendo il tradizionale corso di studi.<br />

Il corso serale permette la riqualificazione professionale in un mondo<br />

tecnologico nel quale le competenze devono essere continuamente<br />

aggiornate. Agevola, pure, lo sviluppo di una professionalità più alta per la<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

41


Cap. 1<br />

42<br />

formazione di quanti ricoprono ruoli intermedi e che non sono più supportati<br />

dall'istruzione di b<strong>as</strong>e nell'implementazione delle loro competenze.<br />

Al “Fermi” di Giarre il corso serale ha lontane origini. E' stato attivato per la<br />

prima volta nell'anno scol<strong>as</strong>tico 1970/1971. Nel tempo è stato possibile<br />

costituire specifiche competenze e spiccate professionalità.<br />

Il carico orario settimanale, sia al biennio che al triennio, viene ridotto<br />

significativamente da 36 ore a 28 ore.<br />

Il corso serale ha un ampio bacino d'utenza: al comprensorio Ionico – Etneo<br />

si aggiungono i comuni di Giardini-Naxos, a nord, e di Acireale, a sud.<br />

Le lezioni hanno luogo dal lunedì al venerdì, dalle ore 18.45.<br />

N.B. tra ( ) le ore di Laboratorio<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


DOCENTI DEL CORSO SERALE<br />

Cannella Alfio (Matematica) La Spina Giovanna (Inglese)<br />

Cardia Guglielmo (Elettrotecnica) Licciardello Seb<strong>as</strong>tiana (Inglese)<br />

Conti Francesca (Elettronica) Minnini Marcello (Elettrotecnica)<br />

Di Bartolo Mario (Diritto) Nicolosi Giovanni (Elettrotecnica)<br />

Di M<strong>as</strong>e Salvatore (Lab. Elettronica) Pennisi Annalisa (Lettere)<br />

Di Prima M<strong>as</strong>simo (Lab. Elettrotecnica) Perna Ignazio (Lab. Elettrotecnica)<br />

Fallico Francesca (Lettere) Sciuto Giuseppe (Meccanica)<br />

Grippaldi Salvatore (Elettronica)<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 1<br />

43


Cap. 1<br />

44<br />

ORARIO CORSO SERALE<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 2<br />

45


Cap. 2<br />

46<br />

STRUTTURE DELL'ISTITUTO<br />

Il progetto per la realizzazione della sede, commissionato<br />

dall’Amministrazione Provinciale di Catania, è stato approvato dagli organi<br />

competenti in data 26-10-89. I lavori sono stati appaltati all'I.T.E.R. Cooperativa<br />

Ravennate, che li ha completati nel 1992. Il manufatto edilizio, realizzato in<br />

cemento armato, risulta costituito da un <strong>piano</strong> terra, da un primo e da un<br />

secondo <strong>piano</strong>.<br />

Si articola in:<br />

- venticinque Aule; - laboratorio di Disegno ed<br />

- laboratorio di Fisica; Organizzazione Industriale;<br />

- laboratorio di Chimica; - laboratorio di Meccanica<br />

- laboratorio di Elettrotecnica; (CAD-CAM);<br />

- laboratorio di Sistemi Elettrici; - laboratorio di Tecnologia e Disegno;<br />

- laboratorio di Automazione; - aula multimediale;<br />

- laboratorio di Tecnologia Meccanica; - biblioteca;<br />

- laboratorio di Sistemi - aula magna;<br />

Automazione e Laboratorio - ufficio tecnico<br />

(sez. informatica); - sala docenti<br />

- laboratorio di Informatica; - due uffici di segreteria<br />

- laboratorio di Matematica; (amministrativa e didattica)<br />

- laboratorio di Scienze e Geografia; - direzione SGA<br />

- laboratorio di Elettronica; - presidenza<br />

- laboratorio Linguistico; - palestra<br />

- laboratorio di Tecnologia, Disegno - sala medica di primo soccorso<br />

e Progettazione; - sala bar.<br />

I Numeri del “Fermi”<br />

Numero Cl<strong>as</strong>si: 34 - Numero Alunni: 761 - Numero Docenti: 107<br />

Numero Assistenti Amministrativi: 9 - Numero Assistenti Tecnici: 10<br />

Numero Collaboratori Scol<strong>as</strong>tici: 16<br />

Aula Multimediale<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


ELENCO DOCENTI<br />

Aloisio P<strong>as</strong>quale - Chimica<br />

Alparone Francesco - Informatica<br />

Andò Lucio - Fisica<br />

Andronico Francesco - Matem. appl.<br />

Arena Vincenza - Religione<br />

Azzaro Luisa - Matematica<br />

Bella Pierluigi - Fisica<br />

Bentivegna Lorena - Diritto<br />

Bonaccorso Alfio - Elettrotecnica<br />

Bosco Seb<strong>as</strong>tiano - Meccanica<br />

Bricuglio Margaret - Elettronica<br />

Caltabiano Venera Anna - Lettere<br />

Cannella Alfio - Matematica C.S.<br />

Caramagno Antonino - Lab. Fisica<br />

Cardia Guglielmo - Elettronica C.S.<br />

Cavallaro Alfio - Meccanica<br />

Cavallaro Alfredo - Matematica<br />

Cavallaro Filippo - Ed. Fisica<br />

Cavallaro Vittoria - Lettere<br />

Chiarello Bruno - Fisica<br />

Cocuccio Giuseppe - Elettrotecnica<br />

Conti Francesca - Elettronica C.D. e C.S.<br />

Corsaro Maria Stella - Diritto<br />

Cristaldi Carmelo - Matematica<br />

Cristaldi Daniele - Lab. Mecc. Tecn.<br />

Cristaldi Sabina Nella - Informatica<br />

Cuppone Davide - Lab. Informatica<br />

Cusimano Nunzia - Informatica<br />

Di Bartolo Mario - Diritto C.D. e C.S.<br />

Di Bella Gabriella - Lettere<br />

Di Bella Ignazio - Lab. Mecc. Tecn.<br />

Di Benedetto Giuseppe - Elettronica<br />

Di Grazia Carmelo - Lab. Elettrotecn.<br />

Di Maggio Francesca - Scienze<br />

Di Maria Salvatore - Lab. Mecc. Tecn.<br />

Di M<strong>as</strong>e Salvatore - Lab. Elettronica C.D. e C.S.<br />

Di Mauro Leonarda - Informatica<br />

Di Prima M<strong>as</strong>simo - Lab. Elettrotecn. C.S.<br />

Di Savia Puglisi Francesco - Elettrotecn.<br />

Fallico Francesca - Lettere C.S.<br />

Filogamo Giovanni - Elettrotecnica<br />

Finocchiaro Biagia - Lettere<br />

Finocchiaro Giuseppe - Uff. <strong>Tecnico</strong><br />

Foti Carmelo - Matematica<br />

Foti Giuseppe - Scienze<br />

Giamaglia Maria - Lettere<br />

Giordano Giuseppe - Chimica<br />

Giusa Nunziatina - Lettere<br />

Gr<strong>as</strong>so Salvatore - Lab. Fisica<br />

Greco Adalgisa - Lettere<br />

Greco Caterina - Ed. Fisica<br />

Greco Salvatore - Lab. Elettrotecnica<br />

Grimaldi Benedetto - Fisica<br />

Grippaldi Salvatore Vito - Elettron. C.S.<br />

Gulisano Giovanni - Matematica<br />

Lampuri Carmelo - Lab. Mecc. Tecn.<br />

La Rosa Antonio - Elettrotecnica<br />

La Spina Giovanna - Inglese C.D. e C.S.<br />

Leonardi Seb<strong>as</strong>tiano - Ed. Fisica<br />

Leotta Alfio - Elettrotecnica<br />

Licciardello Seb<strong>as</strong>tiana - Inglese C.D. e C.S.<br />

Limone Seb<strong>as</strong>tiano - Sostegno<br />

Longo Giuseppe - Diritto<br />

Maccarrone Irene Laura - Lab. Inform.<br />

Mazzaglia Grazia - Lab. Chimica<br />

Messina Agatino Rosario - Lab. Inform.<br />

Milici Maria Giovanna - Religione<br />

Mininni Marcello - Elettrotecnica C.S.<br />

Miraglia Giuseppa - Inglese<br />

Musumeci Rosario - Matematica<br />

Musumeci Rita - Chimica<br />

Musumeci Santo - Tecnol. e Disegno<br />

Nicita Carmelo - Lab. Fisica<br />

Nicolosi Giovanni - Elettrotecnica C.S.<br />

Nucifora Giuseppe - Tecnol. e Disegno<br />

Panebianco Isidoro - Lab. Mecc. Tecn.<br />

Papotto Placido - Elettronica<br />

P<strong>as</strong>sarelli Onorato - Informatica<br />

Patanè Rosario Grazio - Lab. Elettrotec.<br />

Patti Maria Concetta - Religione<br />

Pennisi Annalisa - Lettere C.S.<br />

Pennisi Maria Grazia - Inglese<br />

Perna Ignazio - Lab. Elettrotecnica C.S.<br />

Pizzimenti Santa - Tecnol. e Disegno<br />

Privitera Caterina - Matematica<br />

Privitera Grazia - Matematica<br />

Pulvirenti Angelo - Lab. Elettronica<br />

Quattrocchi Maria - Matematica<br />

Raciti Carmela - Lettere<br />

Rapisarda Raimondo - Matematica<br />

Rodolico Angela - Lettere<br />

Ruggeri Armando - Informatica<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 2<br />

47


Cap. 2<br />

48<br />

Russo Giuseppe - Meccanica Strazzeri Angelo - Lab. Chimica<br />

Russo Leonarda - Inglese Suman Anna Maria - Lettere<br />

Russo Patrizia - Matematica Torrisi Rosa - Religione<br />

Sciuto Giuseppe - Meccanica C.D. e C.S. Toscano Vincenzo - Sostegno<br />

Sciuto Orazio - Lab. Informatica Treffiletti Antonella - Lettere<br />

Scuderi Giuseppe - Tecnol. e Disegno Tropea Mario - Scienze<br />

Sinatra Maria - Lettere Zappalà Leonardo - Lab. Mecc. Tecnol.<br />

Strano Rosaria - Ed. Fisica<br />

ELENCO PERSONALE A.T.A.<br />

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ASSISTENTI TECNICI<br />

Catanzaro Maria Amoroso Antonino<br />

Cocuccio Maria Chillemi Vito Damiano<br />

Emmanuele Francesco La Spina Carmelo<br />

Iannitti Giovanni Marano Angelo<br />

Lazzaro Cesarina Petralia Placido<br />

Licciardello Giuseppa Pulvirenti Orazio<br />

Nicolosi Giuseppe Ragonese Alfredo<br />

Pennisi Seb<strong>as</strong>tiana Raiti Antonino<br />

Regalbuto Maria Grazia Sirna Daniele<br />

Zizzo Emidio<br />

Il signor Emmanuele Francesco ha stipulato contratto a tempo determinato come<br />

insegnante tecnico pratico. Viene sostituito dalla signora Paola D’Urso.<br />

COLLABORATORI SCOLASTICI<br />

Bonaccorso Franco Pulvirenti Palma<br />

Calì Alfio Raineri Grazia<br />

Calì Camillo Schilirò Giuseppe<br />

Calì Giuseppe Schinocca Giuseppa Lucia<br />

Cantarella Alfio Sorbello Grazia<br />

Caruso Salvatore Strano Angela<br />

C<strong>as</strong>ella Rosa Tomarchio Salvatore<br />

Catalano Vita Toscano Seb<strong>as</strong>tiana<br />

I collaboratori scol<strong>as</strong>tici Bonaccorso Franco, Pulvirenti Palma, Raineri Grazia hanno stipulato<br />

contratto a tempo determinato fino a termine delle attività didattiche come <strong>as</strong>sistenti tecnici.<br />

Sono stati sostituiti da Aiello Emilio, Cardillo Filippa e Stagnitta Lucia.<br />

CONSIGLIO DI ISTITUTO<br />

Dirigente Scol<strong>as</strong>tico: prof. Giuseppe D'Urso<br />

Componente Docenti: Cavallaro Alfio, Chiarello Bruno, Cuppone Davide, Finocchiaro<br />

Biagia, Gulisano Giovanni, La Spina Giovanna, Musumeci Santo, Russo Patrizia<br />

Componente Genitori: Di Bella Giuseppa Lucia, Leotta Carmela (Vice<br />

Presidente), Pennisi Salvatore (Presidente), Sorbello Grazia<br />

Componente A.T.A.: Calì Giuseppe, Iannitti Giovanni<br />

Componente Alunni: Calabrese Gaetano, Curcuruto Vincenzo, Impellizzeri Aldo,<br />

Romano Juri<br />

Il prof. Gulisano Giovanni, il sig. Iannitti Giovanni, l’alunno Romano Juri e la signora Sorbello<br />

Grazia sono componenti della Giunta Esecutiva.<br />

Il prof. Chiarello Bruno, il prof. Musumeci Santo, la signora Di Bella Giuseppa Lucia e l’alunno<br />

Curcuruto Vincenzo sono componenti dell’Organo di Garanzia.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. GIUSEPPE D’URSO<br />

STAFF DI DIRIGENZA<br />

Vicario: prof. Giovanni Gulisano (al centro)<br />

Collaboratori: prof. Salvatore Greco (a sinistra)<br />

prof. Salvatore Di Maria (a destra)<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 2<br />

49


Cap. 2<br />

50<br />

DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI:<br />

Prof. Francesco Alparone<br />

Area 1 - Gestione del Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.)<br />

Coordinamento delle attività del Piano<br />

Coordinamento della progettazione curricolare<br />

Valutazione delle attività del Piano<br />

Coordinamento dei rapporti tra la scuola e le famiglie<br />

Prof.ssa Patrizia Russo<br />

Area 2 - Sostegno al lavoro dei docenti<br />

Analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e<br />

aggiornamento<br />

Accoglienza dei nuovi Docenti<br />

Produzione dei materiali didattici<br />

Coordinamento dell'utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca<br />

Cura della documentazione educativa<br />

Coordinamento nella scuola dell'attività di tutoraggio connessa alla<br />

formazione universitaria dei Docenti.<br />

Prof.ssa Carmela Raciti, prof.ssa Biagia Finocchiaro<br />

Area 3 - Interventi e servizi per gli studenti<br />

Coordinamento delle attività extracurricolari<br />

Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e<br />

tutoraggio<br />

Coordinamento delle attività di compensazione integrazione e recupero<br />

Prof. Alfio Leotta<br />

Area 4 - Realizzazione di Progetti formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni<br />

Coordinamento dei rapporti con Enti pubblici o Aziende anche per la<br />

realizzazione di stage formativi<br />

Coordinamento delle attività di scuola-lavoro e di stage formativi<br />

Coordinamento delle attività con la formazione professionale<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


da sinistra a destra: prof. Francesco Alparone, prof.ssa Carmela Raciti,<br />

prof.ssa Biagia Finocchiaro, prof.ssa Patrizia Russo,<br />

prof. Alfio Leotta<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 2<br />

51


Cap. 2<br />

52<br />

Cl<strong>as</strong>si<br />

I Coordinatori<br />

dei Consigli di Cl<strong>as</strong>se<br />

I Segretari<br />

dei Consigli di Cl<strong>as</strong>se<br />

IA prof.ssa Giamaglia Maria prof. Caramagno Antonino<br />

IIA prof. Andò Lucio prof. Zappalà Leonardo<br />

IB prof.ssa Finocchiaro Biagia prof. Giordano Giuseppe<br />

IIB prof. Musumeci Santo prof. Leopardi Seb<strong>as</strong>tiano<br />

IC prof. Foti Giuseppe prof.ssa Mazzaglia Grazia<br />

IIC prof. Nucifora Giuseppe prof.ssa Pennisi Maria Grazia<br />

ID prof.ssa Privitera Caterina prof.ssa Cavallaro Vittoria<br />

IID prof. Chiarello Bruno prof.ssa Strano Rosaria<br />

IE prof. Di Bartolo Mario prof. Di Maria Salvatore<br />

IIE prof.ssa Rodolico Angela prof. Troppa Mario<br />

IF prof. Rapisarda Raimondo prof.ssa Greco Adalgisa<br />

IIF prof. Grimaldi Benedetto prof. Scuderi Giuseppe<br />

IG prof.ssa Pizzimenti Santa prof. Aloisio P<strong>as</strong>quale<br />

IIG prof.ssa Di Bella Gabriella prof.ssa La Spina Giovanna<br />

IIH prof. Bella Pierluigi prof.ssa Privitera Grazia<br />

Informatica<br />

IIIA prof.ssa Cristaldi Sabina prof.ssa Maccarrone Irene<br />

IVA prof. Andronico Francesco prof. Pulvirenti Angelo<br />

VA prof.ssa Russo Patrizia prof. Di M<strong>as</strong>e Salvatore<br />

IIIB prof. Alparone Francesco prof. Messina Agatino<br />

IVB prof.ssa Di Mauro Leonarda prof.ssa Milici Maria Giovanna<br />

VB prof.ssa Raciti Carmela prof. Cuppone Davide<br />

IIIC prof.ssa Suman Anna prof. Ruggeri Armando<br />

VC prof.ssa Bricuglio Margaret prof. Sciuto Orazio<br />

Elettrotecnica<br />

IIIA prof. Gulisano Giovanni prof. Greco Salvatore<br />

IVA prof.ssa Quattrocchi Maria prof. Patanè Rosario G.<br />

VA prof.ssa Giusa Nunziatina prof. La Rosa Antonio<br />

IIIB prof. Leotta Alfio prof. Musumeci Rosario<br />

IVB prof. Bonaccorso Alfio prof. Di Benedetto Giuseppe<br />

VB prof. Filogamo Giovanni prof.ssa Caltabiano Anna V.<br />

III Corso Serale prof.ssa Conti Francesca prof.ssa Pennisi Annalisa<br />

IV Corso Serale prof. Cardia Guglielmo prof. Mininni Marcello<br />

Meccanica<br />

IIIA prof.ssa Treffiletti Antonella prof. Russo Giuseppe<br />

IVA prof. Cavallaro Alfio prof. Sciuto Giusppe<br />

VA prof. Bosco Seb<strong>as</strong>tiano prof. Panebianco Isidoro<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Laboratorio di Tecnologia, Disegno e Progettazione<br />

Laboratorio di Sistemi Elettrici<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 2<br />

53


Cap. 2<br />

54<br />

I DIRETTORI DI LABORATORIO<br />

SUB CONCESSIONARI - ASSISTENTI TECNICI<br />

Biblioteca Laboratorio Linguistico Laboratorio di<br />

prof.ssa Nunziatina Giusa prof.ssa Giovanna La Spina Tecnologia e Disegno<br />

Laboratorio Sistemi Elettrici<br />

prof. Carmelo Di Grazia<br />

a.t. Angelo Marano<br />

Laboratorio di Matematica<br />

prof. Salvatore Di Maria<br />

a.t. Orazio Pulvirenti<br />

a.t. Emidio Zizzo prof. Giovanni Gulisano Laboratorio di<br />

Laboratorio di Automazione a.t. Placido Petralia Meccanica (CAD-CAM)<br />

prof. Giuseppe Russo<br />

a.t. Orazio Pulvirenti<br />

Laboratorio di Elettronica<br />

prof.ssa Margaret Bricuglio<br />

prof. Alfio Cavallaro<br />

a.t. Orazio Pulvirenti<br />

Laboratorio di Chimica a.t.V ito Damiano Chillemi Aula Multimediale<br />

prof.ssa M. Grazia Mazzaglia a.t. Daniele Sirna prof.ssa Patrizia Russo<br />

a.t.Alfredo Ragonese Laboratorio di Org. Industriale a.t. Placido Petralia<br />

Laboratorio Elettrotecnica prof. Seb<strong>as</strong>tiano Bosco Palestra<br />

prof. Salvatore Greco a.t. Orazio Pulvirenti prof. Seb<strong>as</strong>tiano Leonardi<br />

a.t.Angelo Marano Laboratorio Scienze Vice Presidenza<br />

Laboratorio di Fisica e Geografia prof. Giovanni Gulisano<br />

prof. Bruno Chiarello<br />

a.t.Antonino Amoroso<br />

Laboratorio di Informatica<br />

prof.ssa Sabina Cristaldi<br />

a.t. Carmelo La Spina<br />

Laboratorio Sistemi<br />

Automazione e Lab.<br />

prof. Francesco Alparone<br />

a.t. Carmelo La Spina<br />

prof. Giuseppe Foti<br />

a.t. Alfredo Ragonese<br />

a.t. Vito Damiano Chillemi<br />

a.t. Carmelo La Spina<br />

Laboratorio T.D.P.<br />

prof. Alfio Leotta<br />

a.t. Emidio Zizzo<br />

Laboratorio di<br />

Tecnologia Meccanica<br />

prof. Giuseppe Sciuto<br />

a.t. Antonino Raiti<br />

Aula Magna<br />

prof. Salvatore Greco<br />

Aule e corridoi<br />

prof. Salvatore Di Maria<br />

Laboratorio di Elettrotecnica<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


I DIPARTIMENTI<br />

Dipartimento Linguistico Dipartimento Scientifico<br />

Lettere Biennio Biologia e Scienza della Terra<br />

Cavallaro Vittoria Di Maggio Francesca<br />

Di Bella Gabriella Foti Giuseppe<br />

Finocchiaro Biagia Tropea Mario<br />

Giamaglia Maria<br />

Greco Adalgisa<br />

Rodolico Angela<br />

Sinatra Maria<br />

Chimica<br />

Aloisio P<strong>as</strong>quale<br />

Giordano Giuseppe<br />

Mazzaglia M. Grazia i.t.p.<br />

Lettere Triennio Musumeci Rita<br />

Caltabiano Anna Strazzeri Angelo<br />

Giusa Nunziatina<br />

Raciti Carmela<br />

Suman Anna Maria<br />

Treffiletti Antonella<br />

Fisica<br />

Andò Lucio<br />

Bella Pierluigi<br />

Caramagno Antonino i.t.p.<br />

Inglese Chiarello Bruno<br />

La Spina Giovanna Gr<strong>as</strong>so Salvatore i.t.p.<br />

Licciardello Seb<strong>as</strong>tiana Grimaldi Benedetto<br />

Miraglia Giuseppa Nicita Carmelo i.t.p.<br />

Pennisi Maria Grazia<br />

Russo Leonarda<br />

Matematica - biennio<br />

Azzaro Luisa<br />

Diritto Cavallaro Alfredo<br />

Bentivegna Lorena Cristaldi Daniele i.t.p.<br />

Corsaro Maria Stella Di Bella Ignazio i.t.p.<br />

Di Bartolo Mario Di Maria Salvatore i.t.p.<br />

Religione<br />

Arena Vincenza<br />

Milici M. Giovanna<br />

Patti Maria C.<br />

Foti Carmelo<br />

Gulisano Giovanni<br />

Musumeci Rosario<br />

Privitera Caterina<br />

Torrisi Rosa<br />

Dipartimento di Ed. Fisica<br />

Cavallaro Filippo<br />

Greco Caterina<br />

Leonardi Seb<strong>as</strong>tiano<br />

Strano Rosaria<br />

Privitera Grazia<br />

Rapisarda Raimondo<br />

Russo Patrizia<br />

Disegno<br />

Cristaldi Daniele i.t.p.<br />

Di Maria Salvatore i.t.p.<br />

Lampuri Carmelo i.t.p.<br />

Musumeci Santo<br />

Nucifora Giuseppe<br />

Pizzimenti Santa<br />

Scuderi Giuseppe<br />

Zappalà Leonardo i.t.p.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 2<br />

55


Cap. 2<br />

56<br />

Dipartimento di Elettrotecnica Dipartimento di Meccanica<br />

Elettrotecnica Tecnologia Meccanica<br />

Bonaccorso Alfio ed Esercitazioni<br />

Cocuccio Giuseppe Panebianco Isidoro i.t.p.<br />

Greco Salvatore i.t.p. Sciuto Giuseppe<br />

T.D.P. Sistemi<br />

Di Grazia Carmelo i.t.p. Russo Giuseppe<br />

Filogamo Giovanni Zappalà Leonardo i.t.p.<br />

La Rosa Antonio<br />

Leotta Alfio<br />

Matematica<br />

Patanè Rosario Grazio i.t.p.<br />

Cristaldi Daniele i.t.p.<br />

Di Maria Salvatore i.t.p.<br />

Sistemi Foti Carmelo<br />

Di Grazia Carmelo i.t.p. Musumeci Orazio<br />

Di Savia Puglisi Francesco Panebianco Isidoro i.t.p.<br />

Leotta Alfio Privitera Caterina<br />

Elettronica Organizzazione, Disegno<br />

Di Benedetto Giuseppe e Progettazione<br />

Di M<strong>as</strong>e Salvatore i.t.p. Bosco Seb<strong>as</strong>tiano<br />

Papotto Placido Lampuri Carmelo i.t.p.<br />

Pulvirenti Angelo i.t.p.<br />

Meccanica Applicata<br />

Matematica e Macchine<br />

Foti Carmelo Cavallaro Alfio<br />

Gulisano Giovanni Zappalà Leonardo i.t.p.<br />

Musumeci Rosario<br />

Diritto<br />

Privitera Grazia<br />

Quattrocchi Maria<br />

Rapisarda Raimondo<br />

Russo Patrizia<br />

Meccanica<br />

Bosco Seb<strong>as</strong>tiano<br />

Russo Giuseppe<br />

Sciuto Giuseppe c.s.<br />

Impianti<br />

Filogamo Giovanni<br />

La Rosa Antonio<br />

Diritto<br />

Di Bartolo Mario c.s.<br />

Longo Giuseppe<br />

Longo Giuseppe<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Dipartimento di Informatica<br />

Informatica<br />

Matematica Applicata<br />

Andronico Francesco<br />

Cristaldi Sabina Nella Cristaldi Carmelo<br />

Cusimano Nunzia Maccarrone Irene Laura i.t.p.<br />

Di Mauro Leonarda Messina Agatino Rosario i.t.p.<br />

Maccarrone Irene Laura i.t.p.<br />

Messina Agatino Rosario i.t.p.<br />

Sciuto Orazio i.t.p.<br />

Ruggeri Armando Elettronica<br />

Sciuto Orazio i.t.p. Bricuglio Margaret<br />

Conti Francesca<br />

Sistemi Di Benedetto Giuseppe<br />

Alparone Francesco Di M<strong>as</strong>e Salvatore i.t.p.<br />

Cuppone Davide i.t.p. Giunta Paola<br />

P<strong>as</strong>sarelli Onorato Papotto Placido<br />

Ruggeri Armando<br />

Sciuto Orazio i.t.p.<br />

Pulvirenti Angelo i.t.p.<br />

Matematica<br />

Maccarrone Irene Laura i.t.p.<br />

Messina Agatino Rosario i.t.p.<br />

Privitera Grazia<br />

Quattrocchi Maria<br />

Russo Patrizia<br />

Sciuto Orazio i.t.p.<br />

Laboratorio di Tecnologia Meccanica<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 2<br />

57


Cap. 2<br />

58<br />

CONSIDERAZIONI IN MARGINE ALLA LEGGE<br />

SULLA TRASPARENZA<br />

SULLA TENUTA DEL REGISTRO PERSONALE<br />

DEL DOCENTE<br />

Il registro personale sarà aggiornato lezione per lezione con inchiostro<br />

indelebile, tempestivamente con la chiara indicazione degli argomenti trattati,<br />

che verranno annotati contemporaneamente sul giornale di cl<strong>as</strong>se.<br />

Sul registro saranno annotate, nel corso di ci<strong>as</strong>cuna lezione, le valutazioni e le<br />

<strong>as</strong>senze.<br />

Non è possibile usare la matita. Per eliminare errori di tr<strong>as</strong>crizione si utilizza<br />

la consueta inclusione tra parentesi quadre.<br />

Non è consentito cancellare, né usare alcun tipo di bianchetto.<br />

Eventuali segni, come il puntino o il punto interrogativo, devono essere<br />

spiegati tramite “legenda”.<br />

Due o più ore della stessa materia in un giorno vanno annotate su due o più<br />

c<strong>as</strong>elle contigue del registro.<br />

I voti o i punteggi, attribuiti manifestamente subito dopo la conversazione di<br />

verifica, vanno indicati nella c<strong>as</strong>ella relativa al giorno in cui si è svolto il colloquio.<br />

Le prove scritte saranno valutate nell'arco di una settimana e, quindi,<br />

tempestivamente discusse con gli allievi.<br />

Il voto <strong>as</strong>segnato agli allievi per le prove scritte sarà indicato nella c<strong>as</strong>ella<br />

relativa al giorno in cui la prova scritta si è svolta.<br />

Alla fine di ogni quadrimestre le varie pagine del registro saranno vidimate<br />

con l'apposizione della firma del docente e con l'individuazione della data dello<br />

scrutinio in ogni pagina.<br />

In b<strong>as</strong>e alla normativa vigente, i voti vengono espressi tramite numeri<br />

naturali, da uno a dieci. Simboli come 4 ½ , 5-, 7+ non hanno significato alcuno.<br />

Nella normativa relativa alla valutazione non viene contemplato il cosiddetto<br />

“impreparato”, al quale non è possibile legare alcun voto.<br />

Sulla Tenuta del Registro di Cl<strong>as</strong>se<br />

Il registro di cl<strong>as</strong>se sarà firmato dai docenti per ci<strong>as</strong>cuna ora di lezione. Si<br />

conviene di tr<strong>as</strong>crivere gli argomenti nello spazio relativo al giorno in cui si<br />

presenta la lezione e non in quello relativo al giorno nel quale tali contenuti<br />

costituiranno oggetto del colloquio di verifica.<br />

Sulla Tenuta degli Elaborati<br />

Gli elaborati degli allievi, a qualsi<strong>as</strong>i titolo redatti, saranno conservati in<br />

un'unica carpetta a cura dei docenti delle singole materie. Per ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se, le<br />

singole carpette saranno raccolte in contenitori adeguati nei locali della sala<br />

insegnanti al fine di rendere celeri o la visione o il ril<strong>as</strong>cio delle copie dei<br />

documenti.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


VIAGGI D'ISTRUZIONE<br />

I viaggi d'istruzione, nel progetto <strong>dell'offerta</strong> <strong>formativa</strong>, per la loro valenza<br />

educativa e culturale rappresentano un’opportunità fondamentale per la<br />

promozione dello sviluppo relazionale e formativo nel pieno esercizio del<br />

diritto allo studio.<br />

I viaggi d'istruzione, tenuto conto delle motivazioni culturali, didattiche e<br />

professionali, che ne costituiscono il fondamento e il fine, necessitano di<br />

un'adeguata programmazione didattica e organizzativa per conseguire gli<br />

obiettivi previsti in piena sicurezza, al fine di tutelare l'incolumità dei<br />

partecipanti.<br />

I viaggi d'istruzione, nel rispetto della normativa vigente, presumibilmente<br />

saranno organizzati nel periodo Marzo - Aprile <strong>2009</strong> su proposta dei vari<br />

Consigli di Cl<strong>as</strong>se.<br />

L'<strong>Istituto</strong> contribuisce alle spese degli alunni delle quinte cl<strong>as</strong>si che<br />

partecipano al viaggio d'istruzione.<br />

Bar e sala mensa<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 2<br />

59


Cap. 2<br />

60<br />

SERVIZI AMMINISTRATIVI<br />

Gli Uffici dei servizi amministrativi sono organizzati nel rispetto di criteri di<br />

ampia flessibilità al fine di soddisfare tempestivamente le richieste degli utenti.<br />

La grande disponibilità nei confronti dell'utenza comprende anche il servizio in<br />

ore pomeridiane; tale servizio risulta molto utile per quanti lavorano nell'arco<br />

della mattinata.<br />

I collaboratori scol<strong>as</strong>tici, valorizzando la propria pregressa esperienza<br />

lavorativa, collaborano con i docenti per tutte le attività scol<strong>as</strong>tiche, extra<br />

scol<strong>as</strong>tiche e par<strong>as</strong>col<strong>as</strong>tiche, costituendo un supporto indispensabile e<br />

prezioso.<br />

Il Direttore dei Servizi Generali e Amm.vi:<br />

Gaetano Amoroso<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 3<br />

61


Cap. 3<br />

62<br />

QUADRO ORARIO<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


ORARIO DELLE LEZIONI - BIENNIO<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 3<br />

63


Cap. 3<br />

64<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


ORARIO DELLE LEZIONI - TRIENNIO<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 3<br />

65


Cap. 3<br />

66<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

67


Cap. 4<br />

68<br />

LINGUA E LETTERE ITALIANE<br />

L'utilizzo della lingua italiana è strumento fondamentale per l'elaborazione e<br />

l'espressione del pensiero e per l'ampliamento delle proprie conoscenze.<br />

L'insegnamento dell'italiano si incentra, pertanto, sui processi di produzione<br />

e di comprensione e sul rafforzamento degli strumenti linguistici degli studenti.<br />

BIENNIO<br />

Lo studio della lingua italiana nel biennio mira al consolidamento delle<br />

capacità di lettura, di comprensione e di espressione tali da permettere una<br />

comunicazione efficace.<br />

Finalità<br />

- Arricchire il processo di comunicazione<br />

- Acquisire le norme linguistiche della produzione scritta/orale<br />

- Osservare i fenomeni storico-sociali di varietà della lingua<br />

Obiettivi<br />

- Individuare i nuclei concettuali di un discorso<br />

- Pianificare ed organizzare il discorso in rapporto alle caratteristiche della<br />

comunicazione<br />

- Leggere e comprendere i testi<br />

- Esprimere, attraverso testi scritti e orali, emozioni, pensieri in modo<br />

funzionale, rispetto alla situazione comunicativa<br />

TRIENNIO<br />

Nel triennio lo studente rafforzerà la padronanza del mezzo linguistico<br />

attraverso un'ampia varietà di usi orali e scritti della lingua ed inoltre affinerà la<br />

sensibilità letteraria mediante la conoscenza articolata del panorama artistico<br />

con la lettura di testi di grandi autori italiani e stranieri, tali da suscitare interesse<br />

per ulteriori approfondimenti.<br />

Finalità<br />

- Consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario<br />

- Conoscenza diretta di testi significativi della letteratura italiana ed europea<br />

- Padronanza del mezzo linguistico, scritto e orale<br />

- Consapevolezza dello spessore storico-culturale della lingua<br />

Obiettivi<br />

- Analizzare ed interpretare i testi letterari cogliendo il rapporto tra l'opera<br />

letteraria e il contesto storico di appartenenza<br />

- Riconoscere i vari <strong>as</strong>petti formali di un testo letterario<br />

- Collegare il testo con esperienze soggettive per formulare motivati giudizi<br />

critici<br />

- Padroneggiare il mezzo linguistico come ricezione e produzione scritta e orale.<br />

- Essere consapevoli delle radici storico-culturali della lingua<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


STORIA<br />

Lo studio della storia intende promuovere la formazione di cittadini<br />

consapevoli attraverso una riflessione guidata sulle principali tappe del<br />

processo di sviluppo delle civiltà del p<strong>as</strong>sato.<br />

Creare nell'allievo una memoria storica necessaria per orientarsi nel<br />

presente è obiettivo prioritario della disciplina insieme alla capacità di<br />

analizzare, selezionare e valutare criticamente le testimonianze.<br />

Finalità<br />

- Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l'individuazione dei<br />

rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti<br />

- Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono il prodotto<br />

di fonti di varia natura, vagliate, selezionate ed interpretate dallo storico<br />

- Consolidare l'abitudine a problematizzare<br />

- Scoprire la dimensione storica del presente<br />

Obiettivi<br />

- Sviluppare il senso della solidarietà e della pacifica convivenza tra i popoli<br />

- Ampliare il proprio orizzonte culturale attraverso la conoscenza di<br />

culture diverse<br />

- Ricostruire fatti storici attraverso l'analisi della molteplicità delle cause<br />

degli eventi oggetto di studio<br />

- Selezionare e valutare criticamente le testimonianze<br />

- Servirsi degli strumenti fondamentali dello storico<br />

LINGUA E CIVILTÀ INGLESE<br />

Lo studio della lingua e della cultura inglese, nella società odierna, è di<br />

rilevante importanza.<br />

Tutte le attività proposte, sia nel biennio che nel triennio, mirano a<br />

potenziare le competenze comunicative per consentire una corretta<br />

interazione in contesti diversificati<br />

BIENNIO<br />

Finalità<br />

- Potenziare le competenze comunicative di b<strong>as</strong>e<br />

- Sviluppare interesse e curiosità per civiltà e culture straniere<br />

- Acquisire consapevolezza dei propri processi di apprendimento<br />

Obiettivi<br />

- Acquisire funzioni comunicative e nozioni grammaticali di b<strong>as</strong>e<br />

- Formare un bagaglio lessicale che consenta di esprimere concetti essenziali<br />

- Confrontare elementi di civiltà inglese e americana con la realtà italiana<br />

- Saper comunicare in attività semplici e di routine che richiedono uno<br />

scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni<br />

- Saper descrivere in termini semplici <strong>as</strong>petti del proprio background e<br />

dell'ambiente circostante<br />

- Saper esprimere bisogni immediati<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

69


Cap. 4<br />

70<br />

- Comprendere le idee principali di semplici testi scritti su argomenti concreti<br />

- Saper produrre semplici testi scritti seguendo una traccia<br />

TRIENNIO<br />

Finalità<br />

- Ampliare le competenze comunicative in contesti diversificati<br />

- Comprendere le interconnessioni con civiltà straniere<br />

- Comprendere testi specifici dell'indirizzo<br />

Obiettivi<br />

- Rielaborare funzioni comunicative e nozioni grammaticali fondamentali<br />

- Acquisire bagaglio lessicale adeguato<br />

- Apprendere micro-lingua specifica del corso di studi<br />

- Comunicare con una certa scioltezza e spontaneità in varie situazioni<br />

- Comprendere le idee principali di testi complessi sia su argomenti concreti<br />

che <strong>as</strong>tratti, compresi i testi tecnici del proprio campo di specializzazione<br />

- Produrre un semplice testo su argomenti relativi alla propria specializzazione<br />

- Rielaborare in maniera personale i contenuti acquisiti utilizzando un<br />

linguaggio appropriato<br />

- Produrre testi coerenti e coesi<br />

- Operare collegamenti pluridisciplinari<br />

MATEMATICA<br />

La Matematica, come parte rilevante del pensiero umano, ha, in ogni tempo,<br />

operato su due fronti: da una parte è rivolta a risolvere problemi ed a rispondere<br />

agli interrogativi che l'uomo si pone sulla realtà che lo circonda, dall'altra,<br />

sviluppandosi autonomamente, ha posto e pone aff<strong>as</strong>cinanti interrogativi sulla<br />

portata, il significato e la consistenza delle sue stesse costruzioni culturali.<br />

La matematica dà un apporto fondamentale allo sviluppo delle capacità<br />

logiche, <strong>as</strong>trattive e deduttive dell'individuo.<br />

BIENNIO<br />

Finalità<br />

L'insegnamento della matematica e del laboratorio di informatica promuove:<br />

- lo sviluppo di capacità intuitive e logiche sia analitiche che sintetiche;<br />

- la maturazione dei processi di <strong>as</strong>trazione e di formazione dei concetti;<br />

- la capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente con coerenza ed<br />

argomentazioni;<br />

- l'abitudine all'esposizione chiara degli argomenti ed alla correttezza di<br />

linguaggio;<br />

- la consapevolezza degli <strong>as</strong>petti culturali e tecnologici dei mezzi informatici.<br />

Obiettivi<br />

- Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate<br />

- Individuare proprietà invarianti per tr<strong>as</strong>formazioni elementari<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


- Dimostrare proprietà di figure geometriche<br />

- Riconoscere e costruire relazioni e funzioni<br />

- Comprendere ed interpretare le strutture di semplici formalismi matematici<br />

- Riconoscere concetti e regole della logica in contesti argomentativi<br />

TRIENNIO<br />

Finalità<br />

Nel corso del triennio l'insegnamento della matematica prosegue ed amplia<br />

il processo di preparazione scientifica e culturale degli studenti già avviato nel<br />

biennio; concorre, insieme alle altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico<br />

ed alla promozione umana ed intellettuale.<br />

In questa f<strong>as</strong>e della vita scol<strong>as</strong>tica, lo studio della matematica cura e sviluppa<br />

in particolare:<br />

- l'acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di <strong>as</strong>trazione e di formalizzazione;<br />

- la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi e di utilizzare<br />

metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;<br />

- l'attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le<br />

conoscenze acquisite.<br />

Obiettivi<br />

- Utilizzare tecniche e procedure di calcolo studiate, modelli matematici in<br />

situazioni diverse<br />

- Affrontare situazioni problematiche di varia natura, avvalendosi di<br />

opportuni strumenti atti alla loro rappresentazione<br />

- Riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze acquisite<br />

- Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle<br />

scienze sperimentali<br />

- Sviluppare capacità intuitive e deduttive ed acquisire capacità logiche<br />

- Comprendere il rapporto tra scienza e tecnologia ed il valore delle più<br />

importanti applicazioni tecnologiche<br />

DIRITTO ED ECONOMIA<br />

L'insegnamento di Diritto ed Economia risponde all’esigenza di formazione<br />

del cittadino.<br />

L'insieme delle finalità, che caratterizza il corso nel Biennio e nel Triennio,<br />

integra le tematiche che partono da realtà vicine agli studenti e si sviluppano<br />

fino ad arrivare a problematiche istituzionali.<br />

BIENNIO<br />

Finalità<br />

Il corso di Diritto e di Economia promuove e sviluppa:<br />

- la comprensione della realtà sociale attraverso la conoscenza dei<br />

principali <strong>as</strong>petti giuridici ed economici dei rapporti sociali e delle regole<br />

che li organizzano;<br />

- l'acquisizione di competenze nell'uso del linguaggio giuridico e di quello<br />

economico;<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

71


Cap. 4<br />

72<br />

- la consapevolezza della dimensione storica della norma giuridica e delle<br />

teorie economiche.<br />

Obiettivi<br />

- Riconoscere, spiegare e utilizzare il linguaggio economico e il linguaggio<br />

giuridico necessari ad ogni cittadino<br />

- Individuare le essenziali categorie concettuali del diritto e dell'economia<br />

- Interpretare il testo costituzionale<br />

- Conoscere i settori di attività prevalenti sul territorio e i fondamentali<br />

operatori del sistema economico<br />

- Descrivere il ruolo dello Stato nell'economia<br />

TRIENNIO<br />

Finalità<br />

- Integrare ed arricchire le conoscenze giuridico-economiche già fornite nel<br />

biennio per guidare il giovane all'interpretazione del funzionamento del<br />

sistema economico-industriale<br />

- Affrontare le dinamiche che caratterizzano la gestione delle imprese sotto<br />

il profilo organizzativo ed economico<br />

Obiettivi<br />

- Cogliere la dimensione economica dei problemi<br />

- Comprendere le caratteristiche e le modalità di funzionamento del sistema<br />

bancario soprattutto per quanto concerne il funzionamento e i servizi alle imprese<br />

- Riconoscere i principali elementi che connotano il funzionamento dei<br />

mercati finanziari e degli scambi internazionali<br />

- Correlare gli <strong>as</strong>petti giuridici ed economici delle operazioni d'impresa specie<br />

riguardo all'<strong>as</strong>setto societario, ai più comuni contratti e rapporti di lavoro<br />

- Individuare le varie funzioni aziendali, il loro ruolo e la loro interdipendenza<br />

- Riconoscere i modelli di organizzazione aziendale<br />

- Documentare e comunicare efficacemente gli esiti del proprio lavoro<br />

- Comprendere la globalità delle problematiche produttive, gestionali e<br />

commerciali delle imprese<br />

EDUCAZIONE FISICA<br />

La disciplina, inserita fra le materie scol<strong>as</strong>tiche del biennio e del triennio, ha lo<br />

scopo di far vivere a tutti gli allievi esperienze significative sul <strong>piano</strong> psico-fisico,<br />

sia collettive che individuali, e formative per lo studente, e in prospettiva per il<br />

cittadino.<br />

L’Educazione Fisica intende fornire allo studente piena consapevolezza<br />

dell’esperienza corporea, che non bisogna interpretare come puro e semplice<br />

movimento.<br />

Finalità<br />

L'insegnamento di Educazione Fisica si propone le seguenti finalità:<br />

- armonico sviluppo corporeo e motorio dell'adolescente;<br />

- maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità,<br />

- acquisizione di una cultura delle attività di moto e sportive;<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


- scoperta e orientamento delle attitudini personali nei confronti di attività<br />

sportive specifiche e di attività motorie;<br />

- evoluzione e consolidamento di un'equilibrata coscienza sociale.<br />

Obiettivi<br />

- Ampliamento delle conoscenze, delle capacità e delle competenze<br />

relative alla corporeità<br />

- Capacità di relazionarsi con il tempo e lo spazio circostanti, adattandosi<br />

ad essi<br />

- Capacità di relazionarsi con gli altri, nell'ottica del rispetto reciproco e del<br />

sano confronto secondo delle regole<br />

- Acquisizione di spirito critico, di capacità di giudizio, di senso delle<br />

responsabilità collettive ed individuali<br />

BIENNIO<br />

GEOGRAFIA<br />

La disciplina si propone, attraverso l'analisi dei fenomeni geo-antropici più<br />

significativi, di attenzionare il rapporto uomo-ambiente-risorse.<br />

La conoscenza, l'analisi e l'interpretazione dei dati permetteranno all'allievo<br />

di rapportarsi in modo consapevole ed organico con il mondo<br />

contemporaneo.<br />

Finalità<br />

- Promozione della comunicazione interculturale<br />

- Consapevolezza delle caratteristiche specifiche del territorio<br />

- Sensibilizzazione alla tematica del rapporto società-ambiente<br />

Obiettivi<br />

- Osservare e descrivere il paesaggio<br />

- Riconoscere le relazioni spaziali di un ambiente<br />

- P<strong>as</strong>sare dai temi generali alla realtà locale, rapportando l'ambito locale a<br />

quello globale.<br />

SCIENZE DELLA TERRA<br />

Le conoscenze di b<strong>as</strong>e delle Scienze della Terra agevolano la comprensione<br />

della realtà che ci circonda, con particolare riguardo al rapporto tra<br />

salvaguardia degli equilibri naturali e qualità della vita, risultano di notevole<br />

importanza per la crescita culturale degli studenti.<br />

Finalità<br />

L'insegnamento di Scienze della Terra si propone di far acquisire:<br />

- la comprensione delle relazioni che intercorrono tra le scienze della Terra<br />

e le altre discipline scientifiche, anche in riferimento alle attività umane;<br />

- il consolidamento e lo sviluppo della capacità di lettura del territorio nei<br />

suoi <strong>as</strong>petti naturali ed antropici;<br />

- la comprensione dell'importanza delle risorse che l'uomo trae dalla Terra.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

73


Cap. 4<br />

74<br />

Obiettivi<br />

- Utilizzare in modo appropriato e significativo un lessico specifico<br />

- Raccogliere dati (sia tramite osservazioni e misurazioni dirette, sia mediante<br />

consultazioni di manuali e di testi) e porli in un contesto coerente di conoscenze<br />

- Individuare categorie per caratterizzare oggetti geologici (rocce, minerali,<br />

fossili, etc.) sulla b<strong>as</strong>e di analogie e differenze<br />

- Descrivere i possibili effetti dei fenomeni sismici e vulcanici sul territorio e<br />

i comportamenti individuali più adeguati per la protezione personale<br />

- Descrivere i principali problemi inerenti la risorsa acqua e il suo uso su b<strong>as</strong>i<br />

razionali;<br />

- Raccogliere ed elaborare dati per caratterizzare le condizioni climatiche<br />

della regione di residenza<br />

- Descrivere le più evidenti caratteristiche geomorfologiche della regione di<br />

residenza<br />

- Inquadrare le attività sismiche, vulcaniche e tettoniche in un contesto più<br />

ampio di dinamica terrestre<br />

- Distinguere tra risorse esauribili e risorse rinnovabili e descrivere le<br />

possibili conseguenze sull'ambiente dello sfruttamento delle risorse<br />

materiali ed energetiche<br />

FISICA<br />

Nell'ambito dell'area scientifico-matematica il biennio rappresenta una f<strong>as</strong>e di<br />

p<strong>as</strong>saggio dalla conoscenza b<strong>as</strong>ata sull'empiria, sull'intuizione, sulle applicazioni<br />

pedisseque di leggi al momento formativo più elevato, in cui le facoltà analitiche,<br />

deduttive e critiche dello studente vengono progressivamente orientate verso la<br />

generalizzazione e l'<strong>as</strong>trazione dei concetti.<br />

Finalità<br />

L'insegnamento della Fisica si propone di favorire e di sviluppare:<br />

- la comprensione dei procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica e<br />

la capacità di utilizzarli;<br />

- la comprensione delle potenzialità e dei limiti delle conoscenze<br />

scientifiche;<br />

- l'acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico;<br />

- la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali;<br />

- l'acquisizione di atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale<br />

e di gruppo;<br />

- la capacità di “leggere” la realtà tecnologica;<br />

- la comprensione del rapporto esistente fra lo sviluppo della fisica e le<br />

innovazioni tecnologiche e i suoi riflessi sul tessuto sociale.<br />

Obiettivi<br />

- Analizzare un fenomeno o un problema, riuscendo ad individuare gli<br />

elementi significativi, le relazioni, i dati superflui<br />

- Eseguire in modo corretto semplici misure con chiara consapevolezza<br />

delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


- Raccogliere, esaminare, ordinare dati e informazioni significative tratte da<br />

tabelle, grafici ed altra documentazione, valutando gli ordini di grandezza<br />

e le approssimazioni, mettendo in evidenza l’incertezza <strong>as</strong>sociata alla<br />

misura<br />

- Porre problemi, prospettare soluzioni e modelli<br />

- Inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse,<br />

riconoscendo analogie o differenze, proprietà varianti od invarianti<br />

- Trarre semplici deduzioni teoriche e confrontarle con i dati sperimentali<br />

- Utilizzare o elaborare semplici programmi da verificare con il computer,<br />

per la risoluzione di problemi o per la simulazione di fenomeni<br />

Le attività di laboratorio saranno mirate prevalentemente verso le finalità e<br />

gli obiettivi generali descritti. Si cercherà di “fare fisica” mediante<br />

l'osservazione dell'ambiente, invitando gli allievi a porre domande e a<br />

formulare spiegazioni al fine di renderli partecipi della “scoperta”. Fine non<br />

secondario delle attività di laboratorio è quello di agevolare a scrivere<br />

correttamente una relazione tecnica.<br />

CHIMICA E LABORATORIO<br />

La scelta di privilegiare l'approccio disciplinare secondo un percorso storico<br />

(trattazione della cosiddetta chimica cl<strong>as</strong>sica) vuole costituire anche motivo<br />

per stimolare approfondimenti di carattere culturale che consentano di<br />

riflettere sull'evoluzione del pensiero scientifico e delle sue connessioni con la<br />

realtà. Questo, insieme ai necessari riferimenti a temi economici, tecnologici e<br />

sociali, deve contribuire alla piena comprensione del valore culturale e del<br />

carattere perv<strong>as</strong>ivo della chimica nel mondo contemporaneo.<br />

Finalità<br />

Il corso ha come finalità generale l'inquadramento dei fenomeni chimici,<br />

partendo, ove possibile, dall'esperienza quotidiana degli studenti, per la<br />

successiva opera di razionalizzazione delle medesime.<br />

Tende a sviluppare:<br />

- attitudine ad un lavoro di indagine sistematica e di confronto fra idee;<br />

- capacità di correlare i processi chimici esaminati nelle diverse occ<strong>as</strong>ioni;<br />

- capacità di formulare ipotesi di interpretazione dei fenomeni relativi a<br />

processi di prevalente contenuto chimico;<br />

- atteggiamenti razionalmente critici nei confronti delle informazioni, opinioni<br />

e giudizi su fatti relativi alla chimica, forniti dai mezzi di informazione.<br />

Obiettivi<br />

- Riconoscere che un miscuglio è costituito da componenti diversi,<br />

ci<strong>as</strong>cuno dei quali risponde in modo specifico alle tecniche di separazione<br />

- Effettuare, sulla b<strong>as</strong>e di tecniche conosciute, la separazione dei<br />

componenti un miscuglio fino ad ottenere sostanze pure<br />

- Cl<strong>as</strong>sificare le sostanze pure sulla b<strong>as</strong>e dello stato di aggregazione,<br />

prevedendone il comportamento al variare della temperatura e, per i g<strong>as</strong>,<br />

anche della pressione<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

75


Cap. 4<br />

76<br />

- Enunciare i principi di conservazione che regolano le reazioni chimiche e i<br />

criteri che consentono di definire elementi e composti<br />

- Correlare la legge delle proporzioni multiple all'ipotesi atomica<br />

- Riconoscere la differenza fra atomi e molecole<br />

- Riconoscere che la combinazione degli atomi è determinata da regole di<br />

valenza ed utilizzare il concetto di valenza per rappresentare semplici<br />

processi chimici mediante formule e schemi di reazione<br />

- Utilizzare la nomenclatura chimica per contraddistinguere le principali<br />

categorie di composti inorganici: ossidi, idrossidi, acidi, sali<br />

- Interpretare la cl<strong>as</strong>sificazione degli elementi sulla b<strong>as</strong>e della periodicità<br />

delle proprietà fisiche e chimiche<br />

L'obiettivo specifico dell'attività di laboratorio consiste nell'acquisizione<br />

della capacità di:<br />

- progettare semplici esperimenti;<br />

- stendere il relativo protocollo;<br />

- individuare ed <strong>as</strong>semblare la strumentazione necessaria;<br />

- rilevare i dati e ordinarli in grafici e tabelle.<br />

TECNOLOGIA E DISEGNO TECNICO<br />

L'insegnamento, che si svolge nel corso del biennio, ha la finalità di avviare gli<br />

allievi alla comprensione delle strutture concettuali e sintattiche del sapere<br />

tecnologico e di sviluppare la capacità di formalizzare graficamente, secondo<br />

convenzioni condivise, la rappresentazione sul <strong>piano</strong> di oggetti tridimensionali,<br />

nonché la capacità di immaginare la visione spaziale degli oggetti a partire dalle<br />

loro rappresentazioni sul <strong>piano</strong>.<br />

La disciplina si integra con lo studio dei materiali, delle principali procedure di<br />

lavorazione, degli strumenti di misura e di controllo.<br />

Finalità<br />

L'insegnamento della disciplina si prefigge di sviluppare:<br />

- la capacità di formalizzare graficamente “oggetti” del <strong>piano</strong> e sul <strong>piano</strong>;<br />

- la capacità di utilizzare procedure di analisi tecnica e procedure di<br />

progettazione;<br />

- la capacità di acquisire conoscenze ed abilità nell'ambito del disegno con<br />

strumenti informatici.<br />

Obiettivi<br />

- Comprendere correttamente strutture di semplici processi tecnologici<br />

- Possedere le capacità operative e di controllo sugli stessi<br />

- Essere in grado di applicare i metodi di rappresentazione<br />

- Utilizzare correttamente gli strumenti per il disegno tecnico tradizionale<br />

- Eseguire schizzi dal vero di oggetti, di semplici strutture e di impianti<br />

- Applicare i metodi di rappresentazione nel rispetto della normativa<br />

- Conoscere ed usare razionalmente gli strumenti di misura e di controllo<br />

- Utilizzare, a livello elementare, le tecniche informatiche<br />

- Rispettare le norme antinfortunistiche e di sicurezza<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


BIOLOGIA<br />

In molti campi della biologia si è avuto recentemente un grande sviluppo.<br />

Innovazioni biotecnologiche interessano la medicina, l'agricoltura, l'alimentazione<br />

e la produzione industriale, con effetti di profondo cambiamento sulla vita umana<br />

e sull'ambiente.<br />

L'acquisizione di conoscenze biologiche aggiornate stimola la partecipazione a<br />

tali processi di cambiamento e favorisce la formazione di coscienze vigili ed<br />

attente agli equilibri biologici ed ambientali, in vista di un effettivo miglioramento<br />

della qualità della vita.<br />

Finalità<br />

- Acquisizione di alcune conoscenze essenziali in vari campi della biologia<br />

- Acquisizione di conoscenze su determinate malattie dell’uomo<br />

- Strutturazione delle informazioni di tipo biologico<br />

- Introduzione all'uso delle espressioni scientifiche proprie della biologia<br />

Obiettivi<br />

- Rilevare, descrivere, rappresentare, spiegare le caratteristiche fondamentali<br />

degli esseri viventi<br />

- Rilevare le caratteristiche qualitative di strutture biologiche<br />

- Spiegare ed usare autonomamente i termini specifici della biologia<br />

- Descrivere e spiegare diversi criteri per la cl<strong>as</strong>sificazione biologica<br />

- Descrivere i caratteri distintivi della specie umana<br />

- Individuare le interazioni tra mondo vivente e non vivente, anche con<br />

riferimento all'intervento umano<br />

INDIRIZZO ELETTROTECNICA<br />

ELETTROTECNICA GENERALE<br />

La disciplina, materia fondamentale del triennio, ha lo scopo di dare una<br />

formazione tecnica ai giovani perchè possano progettare e relazionare sui<br />

controlli, sui collaudi, sulle prove e sulle misure.<br />

Finalità<br />

L'insegnamento di Elettrotecnica deve fornire agli allievi:<br />

- essenziali strumenti di interpretazione e di valutazione dei fenomeni<br />

elettromagnetici ed elettromeccanici;<br />

- buona capacità di analisi di circuiti, apparecchi e macchine;<br />

- sicura cognizione degli ordini di grandezza e capacità valutative per la<br />

scelta di macchine ed apparecchiature in relazione ai tipi di servizio, ai<br />

settori d'impiego e alle condizioni d'installazione.<br />

Obiettivi<br />

- Analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari<br />

- Analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, per<br />

generare, convertire, tr<strong>as</strong>portare e utilizzare l’energia elettrica<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

77


Cap. 4<br />

78<br />

- Partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di sistemi elettrici,<br />

anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi<br />

- Descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei<br />

sistemi progettati e scriverne il manuale d'uso<br />

SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI<br />

Le nuove conoscenze, lo sviluppo continuo, l'applicazione dell'elettrotecnica<br />

in campi sempre più v<strong>as</strong>ti, richiedono ai futuri tecnici del settore competenze<br />

sempre più aggiornate atte a soddisfare le richieste del mondo del lavoro.<br />

La disciplina agevola la formazione di tecnici in grado di intervenire nel settore<br />

degli automatismi perchè in possesso della metodologia tipica del sistemista.<br />

Finalità<br />

- Far acquisire un metodo di indagine ed un complesso concettuale, tipici della<br />

sistemistica, come mezzo di interpretazione di diversi processi fisici e tecnologici<br />

- Fornire conoscenze e capacità specifiche per intervenire nel settore degli<br />

automatismi<br />

Obiettivi<br />

- Analizzare processi prevalentemente di tipo fisico e dispositivi tecnici,<br />

impiegando concetti e strumenti di rappresentazione (grafi, schemi a<br />

blocchi, linguaggi) di tipo sistemistico<br />

- Analizzare e progettare piccoli sistemi automatici o parte di essi, mediante<br />

l'uso delle tecnologie conosciute e caratteristiche dell'indirizzo<br />

- Avere una visione sintetica della tipologia degli automatismi, sia dal punto<br />

di vista delle funzioni esercitate, che dal punto di vista dei principi di<br />

funzionamento sui quali si b<strong>as</strong>ano<br />

IMPIANTI ELETTRICI<br />

Lo studio della disciplina va condotto in stretta connessione con gli<br />

insegnamenti di T.D.P., Elettrotecnica e Sistemi elettrici automatici, con<br />

particolare riferimento alle attività di laboratorio di queste materie.<br />

Si privilegerà l'analisi delle caratteristiche funzionali, riducendo allo stretto<br />

necessario l'uso di formalismi matematici e limitando all'essenziale la<br />

descrizione particolareggiata delle caratteristiche fisiche dei componenti.<br />

Molta importanza dovrà essere data all'automazione degli impianti, civili e<br />

industriali.<br />

Finalità<br />

L'insegnamento di Impianti Elettrici, da effettuarsi prevalentemente in modo<br />

sistemico, è finalizzato a far conseguire organiche conoscenze di b<strong>as</strong>e per il<br />

dimensionamento, la gestione e il collaudo di impianti elettrici.<br />

Esso deve, nel contempo, fornire all'allievo adeguata conoscenza delle<br />

problematiche connesse all'impiego dell'energia elettrica, ivi comprese quelle<br />

relative alla sicurezza.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Obiettivi<br />

- Conoscere gli <strong>as</strong>petti fondamentali delle apparecchiature e dei macchinari e<br />

le problematiche relative alla generazione, alla conversione e al tr<strong>as</strong>porto<br />

dell'energia elettrica<br />

- Saper progettare, realizzare e collaudare impianti di media e b<strong>as</strong>sa tensione<br />

- Saper operare la scelta dei componenti sulla b<strong>as</strong>e di criteri tecnici ed<br />

economici, in relazione alla tipologia degli impianti<br />

- Conoscere sistemi automatici di regolazione e controllo di impianti civili ed<br />

industriali<br />

- Saper progettare e scegliere i dispositivi di sicurezza in relazione alle<br />

particolarità dell'impianto<br />

- Avere conoscenza delle problematiche relative all'utilizzazione dell'energia<br />

elettrica con riferimento al risparmio energetico, al rif<strong>as</strong>amento ed alla<br />

tariffazione<br />

- Possedere adeguate conoscenze sugli azionamenti elettrici e sui problemi<br />

relativi alla regolazione, al controllo e alla diagnostica degli impianti<br />

TECNOLOGIE ELETTRICHE, DISEGNO E<br />

PROGETTAZIONE<br />

Finalità<br />

Tecnologie elettriche, Disegno e Progettazione (T.D.P.) è una disciplina di<br />

sintesi, principalmente mirata al conseguimento delle seguenti finalità:<br />

- far acquisire, attraverso un'attività progettuale rivolta ad uno specifico<br />

ambito tecnologico, capacità generali di sintesi e di organizzazione;<br />

- far acquisire, con un'impostazione didattica che procede per progetti,<br />

capacità di sistematizzazione delle conoscenze tecnologiche<br />

caratteristiche dell'indirizzo;<br />

- fornire capacità specifiche di rivisitazione e riorganizzazione di contenuti<br />

appresi in altre discipline, necessari per condurre in modo completo un<br />

progetto specifico.<br />

Obiettivi<br />

Lungo il corso l'allievo, affrontando problemi di complessità crescente,<br />

dovrà acquisire conoscenze e operatività specifiche connesse ai p<strong>as</strong>si tipici<br />

della progettazione:<br />

- posizione del problema e documentazione sull'oggetto del progetto;<br />

- scelta di una possibile soluzione e individuazione delle componenti<br />

tecnologiche e degli strumenti operativi occorrenti;<br />

- documentazione specifica su materiali e componenti ed organizzazione<br />

delle risorse disponibili e reperibili (con particolare riferimento agli<br />

<strong>as</strong>petti tecnici ed economici);<br />

- stesura di preventivi di m<strong>as</strong>sima;<br />

- progetto esecutivo;<br />

- realizzazione e collaudo;<br />

- produzione di documentazione d'uso.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

79


Cap. 4<br />

80<br />

MECCANICA E MACCHINE<br />

L'insegnamento di Meccanica e Macchine si propone di fornire agli allievi<br />

conoscenze fondamentali sulla dinamica dei sistemi meccanici, sui problemi<br />

termodinamici e sulle caratteristiche funzionali delle principali macchine a<br />

fluido, ponendoli in grado di valutare le problematiche relative.<br />

Finalità<br />

- Formazione di un'adeguata b<strong>as</strong>e tecnico-scientifica<br />

- Acquisizione dei principi e dei concetti fondamentali della disciplina<br />

- Conoscenze indispensabili per poter affrontare, con la necessaria razionalità,<br />

lo studio delle materie tecnico-professionali specifiche dell'indirizzo<br />

Obiettivi<br />

- Saper valutare i parametri del movimento di un corpo rigido prodotto da<br />

un sistema di forze agenti<br />

- Conoscere la tipologia, le caratteristiche costitutive e funzionali dei sistemi<br />

di tr<strong>as</strong>missione del moto<br />

- Possedere una buona conoscenza delle problematiche inerenti le<br />

resistenze p<strong>as</strong>sive, le sollecitazioni, la resistenza dei materiali<br />

- Conoscere le problematiche connesse con la tr<strong>as</strong>formazione e<br />

l'utilizzazione dell'energia<br />

- Conoscere la costituzione schematica e comprendere la funzionalità di<br />

complessi meccanici e degli elementi costituenti le macchine<br />

- Essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la<br />

documentazione tecnica del settore<br />

ELETTRONICA<br />

L'Elettronica resta la disciplina con più agganci con il mondo fisico e, perciò,<br />

deve curare anche <strong>as</strong>petti non specialistici, ma fondamentali, nella formazione<br />

del perito industriale, come la valutazione dimensionale delle grandezze fisiche,<br />

l'uso corretto delle unità di misura, la valutazione critica degli errori di misura, la<br />

valutazione economica di m<strong>as</strong>sima circa la realizzazione e l'impiego di apparati,<br />

l'attenzione alle problematiche energetiche.<br />

Finalità<br />

- Chiara panoramica delle funzioni di elaborazione dei segnali, digitali e analogici<br />

- Capacità di realizzare tali funzioni con la componentistica più attuale<br />

realmente presente sul mercato<br />

- Attenzione continua, tramite ricerca autonoma, verso la variegata evoluzione<br />

della realtà tecnologica, per ampliare le proprie abilità progettuali<br />

Obiettivi<br />

- Conoscenza <strong>dell'offerta</strong> del mercato della componentistica (in generale e<br />

nella realtà locale)<br />

- Capacità di leggere e utilizzare i dati tecnici <strong>as</strong>sociati ai componenti<br />

- Capacità di dimensionare sottosistemi elettronici e di produrre la<br />

documentazione relativa<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


INDIRIZZO INFORMATICA<br />

ELETTRONICA<br />

Tratt<strong>as</strong>i della disciplina saldamente ancorata alla realtà fisica. Presenta,<br />

pertanto, anche <strong>as</strong>petti non specialistici, ma di estrema importanza per la<br />

formazione del perito industriale.<br />

L’individuazione dimensionale delle grandezze fisiche, l'uso corretto dei<br />

sistemi di misura, l'analisi critica degli errori di misura, l'indagine economica di<br />

m<strong>as</strong>sima circa la realizzazione e/o l'impiego di apparati, l'attenzione alle<br />

problematiche energetiche costituiscono <strong>as</strong>petti quotidiani dell'attività del<br />

perito.<br />

Finalità<br />

Nell'ambito delle discipline a carattere professionale dell'indirizzo di studi<br />

per allievi periti in Informatica industriale, il corso di Elettronica persegue la<br />

finalità di sviluppare negli allievi le capacità di:<br />

- analizzare, dimensionare e gestire piccoli sistemi per l'elaborazione, la<br />

tr<strong>as</strong>missione e l'acquisizione dell'informazione in forma di segnali elettrici,<br />

progettandone semplici elementi;<br />

- risolvere problemi di piccola automazione e di interconnessione nei<br />

campi dell'industria e dei servizi;<br />

- partecipare consapevolmente alla realizzazione e alla gestione di grandi<br />

sistemi di elaborazione e automazione, avendo chiare le problematiche<br />

hardware connesse all'interfacciamento.<br />

Obiettivi<br />

Utilizzare:<br />

- strumentazione elettronica di b<strong>as</strong>e;<br />

- strumentazione specialistica;<br />

- documentazione tecnica.<br />

Realizzare o dimensionare o produrre:<br />

- semplici circuiti logici tipici, sia in logica cablata che in logica programmata;<br />

- dispositivi capaci di trattare segnali elettrici di ogni tipo;<br />

- documentazione tecnica relativa ai progetti implementati in laboratorio.<br />

Analizzare e sintetizzare:<br />

- dati ricavati dalle esperienze di laboratorio.<br />

CALCOLO DELLE PROBABILITÀ, STATISTICA<br />

E RICERCA OPERATIVA<br />

Il corso di Calcolo delle probabilità, statistica e ricerca operativa ha lo scopo<br />

di sviluppare le abilità di b<strong>as</strong>e normalmente implicate nella raccolta, nell'analisi<br />

e nell'elaborazione di informazioni e di dati relativi a fenomeni collettivi.<br />

Finalità<br />

- Mettere in grado lo studente di utilizzare proficuamente le potenzialità di<br />

indagine e di analisi del reale, proprie del contesto informatico<br />

- Fornire strumenti che siano in grado di disciplinare e di orientare i metodi<br />

induttivi e le conoscenze empiriche<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

81


Cap. 4<br />

82<br />

- Approfondire la comprensione delle nozioni e delle procedure mediante<br />

esemplificazioni e simulazioni con programmi già predisposti o da far<br />

predisporre agli studenti<br />

- Apprendere l 'uso di programmi dedicati al trattamento statistico dei dati<br />

da adottare come ambiente di lavoro corrente<br />

- Realizzare almeno le f<strong>as</strong>i più significative di semplici indagini statistiche<br />

Obiettivi<br />

- Leggere, interpretare e valutare informazioni complesse<br />

- Raccogliere, analizzare e rappresentare dati statistici<br />

- Trattare consistenti quantità di dati con dispositivi informatici<br />

- Assumere decisioni coerenti su eventi, grandezze, processi in condizione di<br />

incertezza<br />

- Valutare la significatività e validità di una inferenza statistica<br />

- Adattare i modelli teorici conosciuti a distribuzioni empiricamente rilevate<br />

- Inquadrare una tecnica di ricerca operativa studiata in un contesto<br />

problematico coerente<br />

- Formalizzare e risolvere problemi di ottimizzazione scegliendo<br />

opportunamente una delle tecniche studiate<br />

SISTEMI AUTOMAZIONE E LABORATORIO<br />

Il corso di Sistemi Automazione e Laboratorio deve dare al Perito Industriale<br />

in Informatica una conoscenza generale dei metodi e problemi<br />

dell'automazione, utilizzando le conoscenze tecnologiche acquisite nei corsi di<br />

Elettronica e di Informatica, sviluppandole ed operandone una sintesi nella<br />

prospettiva progettuale, soprattutto nel corso dell'ultimo anno.<br />

Nel corso sono distinguibili due tipi di contenuti naturalmente interconnessi:<br />

da una parte i fondamenti concettuali e metodologici dell'automazione,<br />

dall'altra il completamento e lo sviluppo specializzato delle tecnologie<br />

elettronico-informatiche.<br />

Finalità<br />

L'insegnamento di Sistemi Informatici deve contribuire alla formazione:<br />

- di un adeguato bagaglio di precise conoscenze tecniche;<br />

- di capacità operative per il futuro perito;<br />

- di strategie specifiche di risoluzione dei problemi.<br />

Obiettivi<br />

- Acquisire un corretto linguaggio specifico della disciplina<br />

- Procedere in modo autonomo nel lavoro<br />

- Acquisire la capacità di costruire modelli di semplici sistemi reali sia<br />

deterministici che stoc<strong>as</strong>tici e di studiarne il comportamento mediante la<br />

costruzione di programmi di simulazione<br />

- Acquisire conoscenze e capacità tecnologiche sufficienti per affrontare<br />

problemi connessi sia con l'analisi che con la sintesi di piccoli sistemi di<br />

automazione<br />

- Conoscere l'implementazione fisica di diversi tipi di calcolatore e darne<br />

una corretta descrizione <strong>as</strong>tratta<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


- Programmare sistemi a microprocessore con bus e interfacce standard<br />

- Conoscere i principali tipi di interfacce e di protocolli per il collegamento<br />

in rete e saper progettare e realizzare semplici moduli di comunicazione<br />

INFORMATICA<br />

Il Perito Industriale per l'Informatica trova la sua collocazione sia nelle<br />

imprese specializzate nella produzione di software che in tutte le situazioni in<br />

cui la produzione e la gestione del software, il dimensionamento e l'esercizio di<br />

sistemi di elaborazione dati siano attività rilevanti indipendentemente dal tipo<br />

di applicazione.<br />

Finalità<br />

Il corso di Informatica persegue la finalità di sviluppare negli allievi le capacità di:<br />

- affrontare (dall'analisi fino alla documentazione) la soluzione di un problema;<br />

- saper scegliere le metodologie e gli strumenti software più idonei;<br />

- seguire con una certa autonomia l'evoluzione delle tecnologie informatiche.<br />

Obiettivi<br />

- Risolvere problemi indipendentemente da un linguaggio di programmazione<br />

- Impostare problemi, anche da un punto di vista non procedurale<br />

- Verificare la correttezza di una soluzione<br />

- Leggere ed interpretare descrizioni sintattiche in più notazioni<br />

- Leggere ed interpretare programmi in più linguaggi<br />

- Usare il linguaggio di comando di un sistema operativo<br />

- Usare con proprietà un linguaggio imperativo<br />

- Documentare software a livello elementare<br />

- Elaborare file ad organizzazione sequenziale<br />

- Applicare con proprietà tecniche la programmazione modulare<br />

- Applicare il paradigma della programmazione orientata agli oggetti<br />

- Definire e manipolare strutture di dati connesse da puntatori<br />

- Progettare e costruire interfacce utente amichevoli<br />

- Scegliere, per rappresentare e gestire un insieme di informazioni, il tipo di<br />

organizzazione più adatto a seconda dell'applicazione<br />

- Gestire il progetto e la manutenzione di Sistemi Informativi per piccole realtà<br />

INDIRIZZO MECCANICA<br />

MECCANICA APPLICATA<br />

La Meccanica applicata <strong>as</strong>sume fondamentale importanza nell'indirizzo<br />

perché tutte le materie tecnico-professionali caratterizzanti l'indirizzo si<br />

avvalgono dei suoi contributi e perché essa riveste un ruolo formativo in virtù<br />

del rigore scientifico con cui deve essere impostato e condotto il suo studio.<br />

Finalità<br />

L'insegnamento della Meccanica applicata deve, dunque, promuovere negli<br />

allievi:<br />

- la formazione di una consistente b<strong>as</strong>e tecnico-scientifica;<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

83


Cap. 4<br />

84<br />

- l'acquisizione critica dei principi e dei concetti fondamentali costituenti il<br />

supporto scientifico della disciplina;<br />

- le conoscenze indispensabili per poter affrontare, con la necessaria<br />

razionalità, lo studio delle materie tecnico-professionali specifiche<br />

dell'indirizzo meccanico;<br />

- l'acquisizione di capacità progettuali di organi di macchine e di semplici<br />

meccanismi.<br />

Obiettivi<br />

La scuola farà in modo che l'allievo possa:<br />

- acquisire una buona conoscenza delle problematiche inerenti l'equilibrio<br />

dei corpi liberi e vincolati, le leggi del moto, la dinamica dei corpi, le<br />

resistenze p<strong>as</strong>sive, la resistenza dei materiali, i meccanismi per la<br />

tr<strong>as</strong>missione del moto, la regolazione delle macchine;<br />

- acquisire buone capacità di schematizzazione dei problemi e di<br />

impostazione dei calcoli di dimensionamento e di verifica di semplici<br />

strutture, di organi di macchine e di meccanismi;<br />

- essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la<br />

documentazione tecnica del settore;<br />

- acquisire una buona conoscenza delle principali caratteristiche dei vari tipi<br />

di impianti motori e di macchine a fluido, con particolare riguardo alle<br />

applicazioni industriali, ai criteri di scelta, ai problemi di installazione e di<br />

funzionamento;<br />

- acquisire sufficienti capacità operative di calcolo su potenze, rendimenti,<br />

bilanci energetici, consumi, ecc..<br />

TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI<br />

La disciplina si propone di fornire una buona conoscenza dei materiali<br />

utilizzati nell'industria meccanica e dei procedimenti per tr<strong>as</strong>formare il<br />

prodotto grezzo in prodotto finito.<br />

Finalità<br />

- La conoscenza delle moderne tecniche di produzione<br />

- La conoscenza delle proprietà dei materiali e delle prove meccaniche e<br />

tecnologiche per l'accertamento di tali proprietà<br />

- La conoscenza delle principali macchine utensili per le lavorazioni con<br />

<strong>as</strong>portazione di truciolo<br />

Obiettivi<br />

La scuola farà in modo che l'allievo possa:<br />

- conoscere i vari procedimenti tecnologici per la fabbricazione dei<br />

semilavorati e dei prodotti finiti;<br />

- avere chiaro il concetto di misura, di errore e di tolleranza dimensionale;<br />

- sapere scegliere il tipo di materiale più adatto alla produzione di<br />

determinati organi meccanici, in b<strong>as</strong>e alle particolari proprietà del<br />

materiale stesso.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


DISEGNO, PROGETTAZIONE,<br />

ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE<br />

La disciplina si propone di sviluppare le conoscenze acquisite nel biennio ed<br />

orientarle verso le applicazioni meccaniche per raggiungere e consolidare le<br />

capacità degli allievi di interpretare, di rappresentare e, quindi, di esprimersi<br />

attraverso il linguaggio grafico.<br />

Finalità<br />

L'insegnamento della disciplina si prefigge di:<br />

- acquisire conoscenze e capacità progettuali nell'ambito della meccanica<br />

tenendo conto dei condizionamenti tecnico-economici;<br />

- acquisire conoscenze ed abilità nell'ambito del disegno <strong>as</strong>sistito dal calcolatore;<br />

- far acquisire conoscenze, capacità progettuali e di analisi critica dei<br />

processi di fabbricazione e della loro programmazione;<br />

- favorire l'approccio con le tematiche connesse alle strutture ed al<br />

funzionamento delle imprese industriali;<br />

- sensibilizzare gli allievi sulle problematiche dei costi di produzione, della<br />

gestione delle scorte e sui problemi di scelta che ne conseguono.<br />

Obiettivi<br />

Al termine del corso l'allievo dovrà:<br />

- aver acquisito capacità progettuale, eseguendo il proporzionamento di<br />

complessivi, il disegno esecutivo dei particolari nel rispetto della normativa e<br />

con uso di manuali tecnici;<br />

- avere conoscenze specifiche dei sistemi per il disegno <strong>as</strong>sistito dal computer<br />

(CAD) ed eseguire disegni alla stazione grafica computerizzata;<br />

- sviluppare cicli di lavorazione e/o montaggio eseguendo scelte di<br />

convenienza economica nell'uso delle attrezzature, delle macchine e degli<br />

impianti;<br />

- progettare le attrezzature speciali di lavorazione e/o montaggio previste nei<br />

cicli tipici di fabbricazione; avere una conoscenza generale della struttura<br />

dell'impresa nelle sue principali funzioni e negli schemi organizzativi più<br />

ricorrenti, con particolare riferimento all'attività industriale;<br />

- avere una conoscenza specifica dei principali <strong>as</strong>petti dell'organizzazione e<br />

della contabilità industriale, con particolare riguardo a programmazione,<br />

avanzamento e controllo della produzione, nonché all'analisi e alla<br />

valutazione dei costi.<br />

SISTEMI E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE<br />

La disciplina, inserita nel corso di studi per gli allievi del triennio di<br />

specializzazione Meccanica, propone un compendio ben articolato ed<br />

integrato tra elementi di elettrotecnica, elettronica, pneumatica ed<br />

oleodinamica con lo scopo di arricchire il bagaglio culturale degli allievi, di<br />

potenziare le capacità critiche e di ragionamento, di sviluppare le abilità<br />

operative, di contribuire alla definizione di figure professionali con competenze<br />

tecniche in più settori.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

85


Cap. 4<br />

86<br />

Finalità<br />

In particolare ci si propone di:<br />

- raggiungere il giusto equilibrio tra competenze del settore elettrico e<br />

competenze del settore meccanico;<br />

- fare acquisire all'allievo il consolidamento e la sistematizzazione delle<br />

conoscenze precedentemente acquisite;<br />

- fornire la capacità di operare con sistemi di produzione o di controllo di<br />

processo automatizzati, dalla macchina singola ai gruppi di macchine a<br />

tecnologia mista (pneumatica, oleodinamica, elettrico-elettronica).<br />

Obiettivi<br />

La scuola farà in modo che l'allievo possa:<br />

- avere conoscenze di elementi di informatica e algebra logica;<br />

- avere acquisito competenze nell'ambito della costruzione di circuiti con<br />

logica combinatoria e sequenziale;<br />

- interpretare la documentazione tecnica del settore;<br />

- individuare la tecnologia più idonea per la costruzione di un circuito di<br />

comando;<br />

- valutare la condizione di impiego dei vari componenti sotto l'<strong>as</strong>petto della<br />

funzionalità e della sicurezza;<br />

- avere acquisito conoscenze nei campi della oleodinamica, della pneumatica,<br />

dell'elettropneumatica e nel campo dei sistemi programmabili (PLC);<br />

- progettare e cablare un circuito di comando con diverse tecnologie;<br />

- avere acquisito conoscenze in merito ai sistemi di controllo e regolazione;<br />

- avere sviluppato abilità operative.<br />

Laboratorio di Sistemi Informatici<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


AREA DI PROGETTO<br />

L'area di progetto si connota come l'innovazione più significativa nelle<br />

attività culturali degli Istituti Tecnici. Essa individua uno spazio destinato ad una<br />

didattica per problemi tendente a sviluppare nei giovani capacità critica ed<br />

operativa propria del mondo del lavoro.<br />

L'area di progetto deve coinvolgere il territorio in un proficuo interscambio<br />

tra operatori economici e scuola. Essa coinvolge le cl<strong>as</strong>si del biennio e del<br />

triennio indirizzo Elettronica ed Automazione e indirizzo Meccanica (Progetti<br />

<strong>as</strong>sistiti Ambra ed Ergon) senza che si preveda un opportuno spazio orario. Ad<br />

essa viene attribuito uno “spazio virtuale”, fra le varie discipline, coinvolte per<br />

non oltre un decimo di ci<strong>as</strong>cuna di esse, a conferma della sua caratteristica<br />

multidisciplinare.<br />

L'esame di stato costituisce occ<strong>as</strong>ione privilegiata per i giovani al fine di<br />

manifestare il livello di competenze (capacità, conoscenze/abilità, competenze)<br />

raggiunto in una tematica che spazia all'interno di più discipline. L'area di<br />

progetto potrebbe anche costituire, in uno scenario più ampio per un sistema<br />

di qualità, un nucleo di riferimento per la valutazione degli apprendimenti del<br />

singolo allievo sulle competenze acquisite, al di là delle conoscenze<br />

manifestate.<br />

Laboratorio di Matematica<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 4<br />

87


Cap. 4<br />

88<br />

Laboratorio di Elettronica<br />

Laboratorio di Meccanica<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 5<br />

89


Cap. 5<br />

90<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO<br />

(Biennio)<br />

VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO DI ITALIANO<br />

(Biennio)<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO<br />

(Triennio) - Tipologia A - Analisi e commento di un testo letterario<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO<br />

(Triennio) - Tipologia B - Saggio breve - Articolo di giornale<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO<br />

(Triennio) - Tipologia C/D - Tema<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 5<br />

91


Cap. 5<br />

92<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE<br />

DI MATEMATICA<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE<br />

DI INFORMATICA<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE<br />

DI ELETTROTECNICA<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE<br />

DI IMPIANTI ELETTRICI<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 5<br />

93


Cap. 5<br />

94<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI SISTEMI ELETTRICI<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE O GRAFICHE DI<br />

DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ELETTRONICA<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI<br />

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI<br />

MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 5<br />

95


Cap. 5<br />

96<br />

VALUTAZIONE DELLE PROVE DI<br />

EDUCAZIONE FISICA<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE ORALI<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 5<br />

97


Cap. 5<br />

98<br />

Palestra<br />

Pista d’atletica<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Core-curriculum<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 6<br />

99


Cap. 6<br />

100<br />

GARA NAZIONALE DI ELETTROTECNICA<br />

La gara prevede lo svolgimento di due prove scritte su argomenti relativi alle<br />

discipline di indirizzo, svolti nelle cl<strong>as</strong>si terze e quarte. Ci<strong>as</strong>cuna prova<br />

consisterà nell'elaborazione di c<strong>as</strong>i o nello sviluppo e nella realizzazione di<br />

progetti concernenti le discipline tecniche maggiormente professionalizzanti<br />

dell'indirizzo di studi, tratti dalla propria realtà produttiva.<br />

Coordinatore del Progetto: prof. Giuseppe Cocuccio<br />

Obiettivi<br />

- Valorizzazione degli alunni<br />

- Verifica di abilità acquisite e di livelli professionali e culturali raggiunti in<br />

relazione ai curricoli<br />

- Scambio di esperienze tra realtà socio culturali diverse<br />

- Diffusione sul territorio di un'immagine dell'istruzione adeguata alle nuove<br />

realtà emergenti in campo nazionale ed europeo<br />

- Approccio sempre più puntuale ad un sistema integrato scuola-formazione<br />

Modi e tempi: la gara si svolgerà a Pordenone presso l'<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong><br />

Industriale “J. F. Kennedy” nei giorni 26 e 27 novembre <strong>2008</strong>.<br />

Destinatari: un solo allievo, scelto tra coloro che hanno conseguito nell'anno<br />

scol<strong>as</strong>tico 2007-<strong>2008</strong> l'ammissione alla cl<strong>as</strong>se quinta. Il candidato selezionato sarà<br />

quello ritenuto, per profitto scol<strong>as</strong>tico, più idoneo a rappresentare l'<strong>Istituto</strong>.<br />

Risorse umane: docente accompagnatore scelto tra gli insegnanti delle<br />

discipline tecniche professionalizzanti.<br />

Beni e servizi: l’<strong>Istituto</strong> si farà carico di tutte le spese inerenti la missione<br />

del docente accompagnatore, il viaggio e il soggiorno dell'allievo.<br />

VII EDIZIONE DEL “PREMIO NAZIONALE BtScuola <strong>2009</strong>”<br />

La società BTicino S.p.A. di Milano istituisce il “Premio Nazionale btscuola”<br />

da conferire a cl<strong>as</strong>si quarta o quinta (Docenti e Studenti) di Istituti Tecnici e<br />

Professionali con specializzazione in elettrotecnica, elettronica e<br />

telecomunicazioni, che avranno elaborato i migliori progetti sul tema di<br />

impiantistica proposto.<br />

Coordinatore del Progetto: prof. La Rosa Antonio<br />

Obiettivi: il Premio BtScuola ha come principale obiettivo quello di<br />

avvicinare il mondo della scuola tecnica e professionale a quello dell'industria<br />

elettrotecnica ed elettronica, secondo i più recenti orientamenti ministeriali. In<br />

quest'ottica il Premio si propone a Docenti e a Studenti di una cl<strong>as</strong>se quarta o<br />

quinta, come opportunità per compiere un'esperienza di lavoro di gruppo valida<br />

sotto il profilo formativo, utile alla conoscenza o all'approfondimento delle<br />

nuove tecnologie ed avvincente per la stesura di un progetto di applicazione<br />

pratica.<br />

Modi e tempi: il regolamento del premio è divulgato per tempo in armonia<br />

con i ritmi che contr<strong>as</strong>segnano lo svolgimento dell'anno scol<strong>as</strong>tico per offrire a<br />

Docenti e Studenti la possibilità di esaminare il tema proposto e di<br />

programmare l'attività della Cl<strong>as</strong>se.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Si propone la trattazione di un tema di impiantistica elettrica riferito<br />

all'innovazione tecnologica e alla stesura di un progetto relativo ad una<br />

struttura facilmente individuabile (condominio, abitazione, negozio, aula di una<br />

scuola, laboratorio artigianale, ufficio, c<strong>as</strong>e di cura, ecc.).<br />

a<br />

Il tema della 7 edizione del “Premio Nazionale BtScuola <strong>2009</strong>” è la stesura di<br />

un progetto di impianto elettrico di una Residenza Sanitaria Assistita (RSA)<br />

costituita da un solo <strong>piano</strong> fuori terra.<br />

Alla cl<strong>as</strong>se, in aggiunta al proposto elaborato, sarà somministrato un<br />

questionario a scelta multipla.<br />

Destinatari: le cl<strong>as</strong>si quarte e quinte Elettrotecnica<br />

VISITE PER L'ORIENTAMENTO<br />

Per favorire la crescita delle conoscenze di settore e degli sbocchi professionali<br />

degli allievi dell'ultimo anno delle varie specializzazioni l'<strong>Istituto</strong> si propone di<br />

organizzare visite guidate nei settori informatico, energetico e meccanico.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Alfio Leotta<br />

Obiettivi: mediante l'ausilio di docenti dei vari settori saranno illustrate,<br />

con particolare riguardo ai principi di funzionamento, le più recenti novità<br />

tecniche presenti sul mercato.<br />

Rilevante spazio sarà dato alle informazioni relative agli sbocchi<br />

professionali in rapporto alle esigenze del mercato del lavoro.<br />

Modi e tempi: i Docenti accompagnatori prepareranno con informazioni e<br />

strumenti adeguati gli studenti alle varie visite, che si effettueranno secondo un<br />

calendario, successivamente predisposto, in b<strong>as</strong>e alle esigenze emerse.<br />

Visite da Effettuare: Microelettronica (Catania) - Orientagiovani<br />

(Palermo) - Job (Catania) - Expo-Bit (Catania) - Laboratorio Nazionale del Sud<br />

(Catania) - Centrali Elettriche - <strong>Istituto</strong> di Radio<strong>as</strong>tronomia di Noto - Smau<br />

(Catania) - MediElettrica (Palermo).<br />

Destinatari: cl<strong>as</strong>si quinte<br />

Risorse umane interne: docenti delle discipline interessate<br />

Beni e servizi: la scuola si farà carico di <strong>as</strong>sistere ci<strong>as</strong>cun allievo con un<br />

contributo per il biglietto di viaggio.<br />

INCAMPUS<br />

Incampus eroga un servizio di formazione alla persona-studente che parte<br />

dall'orientamento e si conclude con il placement, attraverso l'Università.<br />

L'importanza, i contenuti, le modalità della nostra pratica di orientamento si<br />

sviluppano in constante rapporto all'evoluzione del contesto socio-economico<br />

con particolare riguardo ai cambiamenti in atto sui mercati del lavoro. Oggi,<br />

dunque, orientare non può avere il significato di compiere un'azione tramite la<br />

quale viene consegnato un "prodotto finito" ad una persona, ma significa prima di<br />

tutto tr<strong>as</strong>ferire competenze di autoorientamento in direzione di una decisione,<br />

sviluppando un'efficacia maggiore nell'azione di soddisfacimento e realizzazione<br />

dei propri progetti. Il risultato di questo processo comporta una decisione<br />

convinta e consapevole di realizzare il "progetto di vita" elaborato dalla persona in<br />

orientamento, sia nello studio sia nel lavoro.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 6<br />

101


Cap. 6<br />

102<br />

Incampus offre a tutti gli Istituti di Secondo Grado quest'attività di<br />

Orientamento che si articola nei seguenti step:<br />

I step: distribuzione in aula dei questionari attitudinali e ritiro degli stessi;<br />

II step: riunione collettiva presso l'<strong>Istituto</strong> di secondo grado e<br />

presentazione dell'attuale contesto socio-economico;<br />

III step:restituzione dei profili personali. Gli studenti interessati avranno,<br />

inoltre, l'opportunità di conoscere le nuove frontiere della<br />

formazione universitaria offerta da Incampus.<br />

Destinatari <strong>dell'offerta</strong>: Cl<strong>as</strong>si terze, quarte e quinte.<br />

QUOTIDIANO IN CLASSE<br />

Continua l'adesione all'iniziativa dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori,<br />

<strong>as</strong>sociazione non-profit, che si prefigge di avvicinare i giovani alla lettura dei quotidiani.<br />

I quotidiani, attraverso l'insostituibile mediazione dei docenti, potranno<br />

essere un valido ausilio didattico, uno strumento complementare nel delicato<br />

processo formativo dei giovani.<br />

Coordinatori del progetto: prof. Alfio Leotta, Carmelo Di Grazia<br />

Obiettivi<br />

- Educare i giovani alla lettura dei quotidiani<br />

- Favorire lo sviluppo delle loro capacità critiche<br />

- Aiutarli nell'analisi dei fatti di attualità<br />

Modi e tempi: ogni cl<strong>as</strong>se dell'<strong>Istituto</strong> dedicherà un'ora a settimana alla<br />

lettura dei quotidiani secondo calendario allegato.<br />

A partire da lunedì 20 Ottobre '08 ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se riceverà per tutto l'a.s. copie<br />

del “Corriere della Sera” e de “La Gazzetta del Sud”. A ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se sarà<br />

distribuita una copia de “La Gazzetta dello Sport” ed una copia del quotidiano “La<br />

Repubblica”. Le cl<strong>as</strong>si quarte e quinte riceveranno anche “Il Sole 24 Ore”.<br />

Destinatari: tutti gli alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane interne: docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />

Beni e servizi: i quotidiani da ritirare ogni giorno nelle edicole abilitate<br />

CALENDARIO PROGETTO “QUOTIDIANO IN CLASSE”<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


LET'S TALK IN ENGLISH<br />

Tutte le insegnanti di lingua inglese ritengono indispensabile ampliare e<br />

potenziare la competenza comunicativa in lingua inglese degli alunni,<br />

avvalendosi di un insegnante di madre lingua.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Giuseppa Miraglia<br />

Obiettivi<br />

- Potenziamento delle abilità linguistiche degli alunni con particolare<br />

riferimento a quelle orali (comprensione e produzione)<br />

- Possibilità di <strong>as</strong>coltare e comunicare con una persona di madre lingua, allo<br />

scopo di migliorare la pronuncia e l'intonazione<br />

- Possibilità di avere un contatto reale e, quindi, una conoscenza, non<br />

mediata dall'insegnante, con una persona di cultura inglese<br />

- Fornire un elemento di ulteriore motivazione allo studio con un<br />

docente di madre lingua<br />

Metodologia<br />

La metodologia adottata sarà di tipo nozionale-funzionale e di tipo comunicativo,<br />

con particolare attenzione alle abilità di listening e speaking. L'insegnante di madre<br />

lingua nell'organizzare le attività in cl<strong>as</strong>se, seguirà i suggerimenti del docente<br />

curricolare. Alla fine di ogni argomento, il docente curricolare, con l'<strong>as</strong>sistenza del<br />

lettore di madre lingua, valuterà l'efficacia dell'intervento.<br />

Destinatari: studenti delle sette cl<strong>as</strong>si seconde e delle sei cl<strong>as</strong>si quarte dell'istituto.<br />

Modi e tempi: un'ora settimanale per cl<strong>as</strong>se da novembre <strong>2008</strong> fino ad aprile <strong>2009</strong><br />

Risorse umane: lettore di madre lingua<br />

Beni e servizi: aula, audioc<strong>as</strong>sette, CD, videoc<strong>as</strong>sette, registratore, lettore<br />

CD, televisore e videoregistratore, riviste e quotidiani in lingua inglese, fotocopie.<br />

PALKETTO STAGE<br />

Quest'anno si proporrà agli studenti l'esperienza di <strong>as</strong>sistere ad una<br />

rappresentazione teatrale in lingua inglese. È prevista la visione di “The Strange<br />

c<strong>as</strong>e of Dr Jekkil and Mr Hyde”.<br />

Coordinatore del progetto: Prof.ssa Giuseppa Miraglia<br />

Obiettivi<br />

- Avvicinare gli studenti al teatro<br />

- Ascoltare opere teatrali in lingua inglese<br />

- Conoscere la letteratura inglese<br />

- Stimolare gli studenti a leggere altre opere teatrali<br />

- Condividere l'esperienza <strong>formativa</strong> con studenti di altre scuole<br />

Tempi e modi: la commedia verrà rappresentata al teatro METROPOLITAN di<br />

CATANIA nel mese di gennaio <strong>2009</strong> dal Palkettostage, INTERNATIONAL<br />

THEATRE PRODUCTIONS.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 6<br />

103


Cap. 6<br />

104<br />

ORIENTAMENTO ALLA PROFESSIONE DI PERITO<br />

È importante che i nostri allievi, che saranno domani periti industriali,<br />

conoscano quali sbocchi lavorativi offre la professione di perito industriale.<br />

Nell'ambito dei rapporti con le realtà professionali e del mondo del lavoro<br />

ogni cl<strong>as</strong>se quinta incontrerà il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti<br />

Industriali Laureati.<br />

Settantacinque anni fa, esattamente l'11 febbraio 1929, il Regio decreto n.275<br />

istituiva ufficialmente la libera professione di "Perito Industriale" in Italia;<br />

"ufficialmente" perché in realtà scuole di formazione tecnica per l'industria<br />

n<strong>as</strong>cente erano già ampiamente presenti in tutto il Paese. Il Consiglio Nazionale<br />

dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (CNPI) celebra i<br />

settantacinque anni della propria storia con un volume "Nello spirito della<br />

tecnica" presentato nella Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani in Roma.<br />

L'opera, che racconta gli anni dell'epopea industriale italiana, è stata presentata<br />

al pubblico dal presidente del CNPI Mariano Magnabosco, dall'autrice Severina<br />

Fontana e in veste di moderatore dal giornalista del TG1 Davide S<strong>as</strong>soli, il tutto<br />

alla presenza di numerose autorità parlamentari e di governo. Come tutti gli<br />

storici dell'economia riconoscono ormai unanimamente, questi settantacinque<br />

anni coincidono con la n<strong>as</strong>cita, la crescita e l'affermazione dell'apparato<br />

industriale italiano. Settantacinque anni nel corso dei quali, accanto agli<br />

imprenditori che lanciavano la sfida, operavano generazioni di periti industriali<br />

che traducevano in concreto le intuizioni, inventavano le "forme" dell'industria,<br />

le soluzioni tecniche e spesso anche un modo di far convivere i diversi attori<br />

dell'impresa industriale fra genio creativo e organizzazione del lavoro,<br />

imponendo sul mercato la loro condizione di liberi professionisti. Ieri periti<br />

industriali, oggi anche periti industriali laureati nel segno di un rinnovamento<br />

continuo al servizio del Paese e in un'ottica di parificazione con i livelli<br />

professionali europei.<br />

La storia della categoria dei periti industriali segue di pari p<strong>as</strong>so lo sviluppo<br />

economico italiano. Infatti, le tr<strong>as</strong>formazioni del mondo industriale e l'aumento<br />

notevole di figure professionali ha fatto sì che i vecchi "quadri" schizz<strong>as</strong>sero<br />

fuori dalle fabbriche e scoprissero che il proprio bagaglio culturale poteva<br />

essere speso nel mondo della libera professione.<br />

Elementi che si coagulano nella definizione delle competenze professionali,<br />

stabilite con il "Regolamento per la professione di perito industriale",<br />

introdotto con R.D. 11 febbraio 1929, n.275 (in Gazz. Uff., 18 marzo, n.65).<br />

Infatti, nell'art. 16 del R.D. 11 febbraio 1929, n.275, si ritrovano gli elementi<br />

eterogenei di un mondo economico nazionale in piena tr<strong>as</strong>formazione che<br />

necessita di professionisti qualificati nei settori più disparati, che, nel complesso,<br />

rappresentano l'amalgama omogeneo di una società evoluta e moderna.<br />

"Spettano ai periti industriali, per ci<strong>as</strong>cuno nei limiti delle rispettive specialità di<br />

meccanico, elettricista, informatico, edile, tessile, chimico, minerario, navale ed<br />

altre analoghe, le funzioni esecutive per i lavori alle medesime inerenti".<br />

Così alla professione di perito industriale si riconosce la competenza alla<br />

progettazione, esecuzione e direzione nei limiti delle rispettive competenze e,<br />

in generale, le "mansioni direttive nel funzionamento industriale delle aziende<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


pertinenti le specialità stesse". Tuttavia, la necessità di provvedere all'istituzione<br />

di un tipo di professionismo flessibile e specializzato era stato già avvertito,<br />

tanto è vero che la Legge del 24 giugno 1923, n.1395 (in Gazz. Uff., 17 luglio,<br />

n.167), recante "Disposizioni per la tutela del titolo e dell'esercizio<br />

professionale degli ingegneri e degli architetti", all'art.7, comma 2, statuiva, per il<br />

tramite di apposito regolamento, l'istituzione e la formazione in ogni provincia<br />

di albi speciali per i periti agrimensori (geometri) e per le altre categorie di<br />

periti tecnici.<br />

I periti industriali di oggi continuano a formarsi presso gli Istituti Tecnici<br />

Industriali Statali, conseguendo il diploma di maturità tecnica, dopo aver<br />

seguito un corso di studi secondario superiore della durata di cinque anni,<br />

composto, a sua volta, da un biennio di formazione generale ed un triennio di<br />

specializzazione, durante il quale il discente matura la formazione<br />

professionale adeguata all'indirizzo prescelto. Gli indirizzi specializzati, cui si<br />

accennava all'inizio, sono stati regolati nei contenuti con D.P.R. del 30<br />

settembre 1961, n.1222 ("Sostituzione degli orari e dei programmi di<br />

insegnamento negli Istituti tecnici"), che, nella formulazione originaria, ne<br />

annoverava ben 32, ridotti, con accorpamenti successivi (D.M. del 9 marzo<br />

1994, D.M. 27 del aprile 1995, n.263), a 26 specializzazioni. Cosicché, dopo aver<br />

conseguito il diploma di maturità, l'accesso alla professione è subordinato al<br />

superamento di un esame di Stato, al quale si viene ammessi solo dopo avere<br />

svolto un periodo di praticantato della durata di un biennio.<br />

(Tratto dal sito www.cnpi.it )<br />

Il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati,<br />

CNPI, nella seduta del 15 dicembre 2005 con delibera n. 206/19, ha approvato il<br />

«Nuovo regolamento per la formazione continua del perito industriale e del<br />

perito industriale laureato», che sostituisce il precedente pubblicato nella<br />

Gazzetta Ufficiale n. 89 del 16 aprile 2004.<br />

Tale nuovo regolamento si allinea alla direttiva 2005/36/CE e<br />

specificatamente al «considerando 39» ed è disponibile sul sito internet:<br />

www.cnpi.it<br />

I periti industriali hanno un proprio Consiglio Nazionale con sede in Roma.<br />

Organo ufficiale del Consiglio è il periodico “Folio”. Ogni provincia è sede di<br />

un Collegio dei Periti.<br />

A Catania il Collegio dei Periti ha sede in viale Vittorio Veneto n.343, tel.<br />

095/7223819, fax 095/7225529, e-mail cppi.ct.segreteria@tin.it.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 6<br />

105


Cap. 6<br />

106<br />

LA STAZIONE RADIO PER LE COMUNICAZIONI<br />

INTERCONTINENTALI E LO SPAZIO<br />

L’<strong>Istituto</strong> si dota di una stazione radioamatoriale e chiederà un nominativo<br />

per intraprendere l’attività.<br />

Grande l’entusi<strong>as</strong>mo destato dall’evento “ESPERIA MISSION”, che ha visto<br />

il “Fermi” partecipare nel 2007 come “uditore”, grazie all’esperienza del<br />

Prof. Davide Cuppone, docente dell’<strong>Istituto</strong> ed esperto radioamatore.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Davide Cuppone<br />

Obiettivi: l'attività culminerà con la possibilità da parte dei nostri alunni di<br />

poter effettuare esperimenti di radiocomunicazioni e tr<strong>as</strong>missioni, in fonia, in<br />

telegrafia, in digitale, ampliando il bagaglio tecnico ed i concetti studiati.<br />

Modi e tempi: sia durante le attività curricolari che in quelle<br />

extracurricolari, gli studenti, coadiuvati da personale esperto, prenderanno<br />

parte attiva alla costruzione ed <strong>as</strong>semblaggio della stazione radio. Non appena<br />

pronta ed operativa la stazione radio, il “Fermi” si candiderà, con tutte le carte<br />

in regola, ad essere destinatario di un collegamento in diretta con la Stazione<br />

Spaziale Internazionale, come prevede il progetto “ARISS”.<br />

Destinatari: alunni del triennio della specializzazione informatica<br />

Risorse umane interne: docenti di Sistemi Automazione e Laboratorio<br />

Beni e servizi: la stazione sarà costituita da un’apparecchiatura radio<br />

ricetr<strong>as</strong>mittente da 1,8 Mhz. fino a 1,2 Ghz. nei modi di tr<strong>as</strong>missione fonia,<br />

telegrafia e digitale (RTTY e PSK31), ed un’apparecchiatura radio<br />

ricetr<strong>as</strong>mittente per le VHF ed UHF multimodo (SSB CW) .<br />

Le ricetr<strong>as</strong>mittenti saranno collegate con un sistema di antenne direttive a<br />

polarizzazione incrociata, che montate sopra una coppia di motori comandati<br />

da un personal computer, permetteranno di effettuare il tracking satellitare,<br />

con movimento sia azimutale che zenitale, per poter effettuare collegamenti<br />

radio via satellite e con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che orbita alla<br />

quota di 400 km.<br />

PROGETTO “MUSICAMILO”<br />

La musica, il canto e la danza sono le principali forme d'espressione e di<br />

comunicazione.<br />

Il gruppo “Unnadimari” propone agli allievi uno spettacolo di musica relativo<br />

alle radici orali della Sicilia del primo 900 dando particolare rilievo ai canti del<br />

mondo contadino. Di ogni brano, che sarà accompagnato da strumenti musicali<br />

tra cui tamburi, organetto, zampogna, marranzanu, verranno spiegate la<br />

funzione, la provenienza e le tecniche d'utilizzo degli strumenti.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Biagia M. Finocchiaro<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Obiettivi<br />

- migliorare il livello di comunicazione con espressioni diverse<br />

- riscoprire le proprie radici<br />

- attualizzare le vecchie sonorità<br />

- conoscere strumenti provenienti da altre culture<br />

- stimolare la memoria alla ricerca della nostra identità di popolo<br />

Modi e tempi: la manifestazione si terrà in orario antimeridiano nel corso<br />

del primo quadrimestre<br />

Destinatari: studenti del biennio<br />

Risorse umane interne: docente coordinatore<br />

Risorse umane esterne: <strong>as</strong>sociazione culturale “Musicamilo”<br />

Beni e servizi: aula Magna<br />

IMPRENDITORIA GIOVANILE<br />

Il progetto n<strong>as</strong>ce dalla volontà di informare i giovani delle cl<strong>as</strong>si V<br />

specializzazione Informatica sulle possibili forme di avvio di attività<br />

imprenditoriale sia in forma individuale che <strong>as</strong>sociativa e loro forme di<br />

finanziamento connesse al fine di offrire loro una visione più ampia delle<br />

possibilità lavorative post-diploma.<br />

Coordinatore del progetto: Prof.ssa Leonarda Di Mauro<br />

Obiettivi<br />

- Conoscere gli <strong>as</strong>petti principali per intraprendere un'attività lavorativa<br />

autonoma con riferimento all'apertura e gestione di una P. Iva<br />

- Conoscere gli elementi caratterizzanti della “cooperativa e dell'impresa<br />

artigiana”<br />

- Varie forme di finanziamento per l'avvio di impresa.<br />

- Guida agli strumenti di pagamento<br />

- Conoscere le caratteristiche dei titoli di debito e dei titoli di capitale<br />

Modi e tempi: si prevedono due incontri in orario curriculare<br />

presumibilmente durante la quarta e quinta ora.<br />

La metodologia utilizzata è quella attiva - partecipata.<br />

Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte specializzazione Informatica.<br />

Risorse umane interne: tutor<br />

Risorse umane esterne: esperti nel campo dell'imprenditoria giovanile<br />

Bene e servizi: aula Magna, computer con video proiettore.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 6<br />

107


Cap. 6<br />

108<br />

Attrezzature del laboratorio di Meccanica<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 7<br />

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Cap. 7<br />

110<br />

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ<br />

Si vuole aderire alla campagna di sostegno alle Associazioni siciliane contro il<br />

racket delle estorsioni, l'usura, la criminalità organizzata.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Giuseppe Longo<br />

Obiettivi<br />

- Diffondere e divulgare la cultura della legalità<br />

- Combattere i fenomeni legati alla criminalità, che impediscono la libertà di<br />

vivere dei cittadini<br />

- Sollecitare la partecipazione attiva di tutte le istituzioni, centrali e locali,<br />

della magistratura, delle forze dell'ordine, del mondo produttivo, delle<br />

Associazioni antiracket ed usura<br />

Modi e tempi: conferenza-dibattito<br />

Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte<br />

Risorse umane interne: docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane esterne: magistrati, esponenti delle forze dell'ordine,<br />

esponenti politici, presidenti delle Associazioni antiracket ed antiusura.<br />

SMONTA IL BULLO<br />

Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo che si manifesta con<br />

particolari caratteristiche distintive. All'interno delle scuole il bullismo riguarda<br />

tutti gli alunni e non solo quelli che vi prendono parte in maniera più evidente.<br />

Le attività del progetto svolte dal Consorzio Sol.Co. Catania, forniranno un<br />

servizio di consulenza sul fenomeno, coinvolgendo oltre l'<strong>Istituto</strong>, anche le<br />

seguenti scuole: Liceo Scientifico di M<strong>as</strong>calucia, <strong>Istituto</strong> di Istruzione Secondaria<br />

“A. Moncada” di Lentini, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Commerciale “Fodera” di Agrigento,<br />

<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “A. Volta” di Palermo, <strong>Istituto</strong> d'Arte “M. C<strong>as</strong>cio” di<br />

Enna, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “S. Mottura” di Caltanissetta, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong><br />

Commerciale “Fabio Besta” di Ragusa, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Commerciale “F.<br />

C<strong>as</strong>entino” di Marsala, <strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale “E. Majorana” di Milazzo.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Carmela Raciti<br />

Obiettivi<br />

- Sensibilizzazione degli operatori scol<strong>as</strong>tici, famiglie, istituzioni e studenti al<br />

fenomeno del bullismo<br />

- Attività di sostegno e consulenza agli operatori e studenti per la<br />

riconoscibilità del fenomeno<br />

- Attività di supporto agli studenti vittime del bullismo<br />

- Attivazione di un Numero Verde per segnalazioni di c<strong>as</strong>i di bullismo<br />

- Monitoraggio qualitativo e quantitativo del fenomeno all'interno degli<br />

istituti scol<strong>as</strong>tici coinvolti nel progetto<br />

Modi e tempi: lezioni interattive, proiezioni, consulenza socio-psicopedagogica.<br />

L'attività si svolgerà nel periodo novembre-marzo.<br />

Destinatari: gli alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Risorse umane interne: Docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane esterne: equipe professionale composta da psicologo,<br />

<strong>as</strong>sistente sociale e pedagogista.<br />

Beni e servizi: proiettore<br />

EDUCAZIONE ALLA TOLLERANZA<br />

“I PERCORSI DELLA MEMORIA”<br />

La scuola, come comunità educante, ha il dovere morale di ricordare la<br />

tragedia della Shoah e delle leggi razziali emanate durante il regime f<strong>as</strong>cita nel<br />

Regno d'Italia. Ricordare è importante per prevenire e/o superare l'odierna<br />

intolleranza tra culture diverse.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Maria Giovanna Milici<br />

Obiettivi<br />

- Stimolare la capacità di comprendere la “diversità” come elemento di<br />

crescita culturale e umana<br />

- Sviluppare il senso della memoria storica, come momento essenziale di<br />

identità di una comunità<br />

Modi e tempi: gli studenti saranno coinvolti attraverso la lettura di giornali,<br />

libri, dibattiti, proiezioni di film ed incontri con testimoni.<br />

Il lavoro sarà svolto in orario antimeridiano, in cl<strong>as</strong>se o in momenti<br />

<strong>as</strong>sembleari.<br />

Destinatari: studenti del triennio<br />

Risorse umane: docenti interni. Esperto esterno, prof. Seb<strong>as</strong>tiano Gesù -<br />

Docente di Storia e Critica del Cinema - Facoltà di Lingue e Letterature<br />

straniere - Università di Catania.<br />

Beni e servizi: aula magna per la proiezione di film, aula multimediale, libri, giornali.<br />

EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

Con questo progetto si intende sensibilizzare i giovani verso le tematiche<br />

sulla salute, per raggiungere condizioni di benessere psicofisico.<br />

Obiettivi<br />

- Prendere coscienza di alcune tematiche che riguardano la salute<br />

- Prevenire situazioni che portano a malattie<br />

- Migliorare e curare se stessi e gli altri<br />

- Creare la consapevolezza del valore della donazione<br />

Modi e tempi: le varie attività previste verranno sviluppate durante<br />

l'orario curricolare e la programmazione degli incontri verrà definita e<br />

comunicata a tutti i docenti delle cl<strong>as</strong>si coinvolte.<br />

Le attività riguardanti l'educazione alla salute saranno<br />

coordinate dalle prof.sse Carmela Raciti e Biagia Finocchiaro.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 7<br />

111


Cap. 7<br />

112<br />

“VLAD...”<br />

(“Vieni liberamente a donare”)<br />

PROGETTO sviluppato con:<br />

Il fabbisogno di sangue è in costante crescita. Molte cure non sarebbero possibili<br />

senza la disponibilità di unità di sangue e di pl<strong>as</strong>ma. Il sangue è indispensabile nei<br />

servizi di primo soccorso e di emergenza, nelle attività di alta specializzazione, nella<br />

chirurgia, nei trapianti di organi e nella cura di malattie oncologiche.<br />

Novemila sacche di sangue servono alla Sicilia per renderla autosufficiente: il<br />

nostro progetto concorre al raggiungimento di tale obiettivo.<br />

Coordinatore dell'attività: prof. Angelo Pulvirenti<br />

Obiettivi<br />

- Ottenere un incremento di almeno il 5% nel numero delle donazioni<br />

complessive alla fine dell'intervento formativo<br />

- Fare acquisire conoscenze inerenti la donazione del sangue<br />

Destinatari: alunni delle quinte cl<strong>as</strong>si<br />

Beni e servizi: proiezione di audiovisivi, opuscolo informativo, scheda<br />

d'attivazione.<br />

GENETICA COMUNITARIA<br />

PREVENZIONE DELLE MALATTIE GENETICHE<br />

La Genetica Comunitaria studia le malattie genetiche ed ha <strong>as</strong>sunto le<br />

caratteristiche di una vera e propria disciplina.<br />

Le malattie genetiche costituiscono un serio problema non riconducibile<br />

solo alla sfera del privato delle persone coinvolte. Rappresentano oggi una<br />

tematica sociale di <strong>as</strong>soluta priorità e di crescente interesse. Il problema è<br />

individuale e comunitario, personale e sociale.<br />

Obiettivi<br />

- Conoscere i meccanismi che stanno alla b<strong>as</strong>e della tr<strong>as</strong>missione delle<br />

malattie genetiche<br />

- Riconoscere la differenza tra malattie sessualmente tr<strong>as</strong>messe, malattie<br />

congenite e malattie genetiche<br />

- Conoscere le tecniche preventive delle malattie genetiche in epoca<br />

prezigotica e prenatale.<br />

- Favorire lo sviluppo del senso di responsabilità decisionale e personale nei<br />

confronti della procreazione<br />

Modi e tempi: la metodologia sarà di carattere interattivo. Sarà dato spazio<br />

ad esercitazioni in piccoli gruppi; saranno utilizzate schede di attivazione, brain<br />

storming, role playing, storie di c<strong>as</strong>i clinici.<br />

Il progetto sarà sviluppato durante l'orario curricolare per un totale di<br />

ventiquattro ore: due incontri di due ore per ogni cl<strong>as</strong>se aderente al progetto.<br />

Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte<br />

Risorse umane esterne: medico<br />

Beni e servizi: audiovisivi, opuscolo informativo, scheda d'attivazione, questionari.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PREVENZIONE E DONAZIONE<br />

Educazione alla prevenzione delle malattie che portano alla necessità di un<br />

trapianto, sensibilizzazione sulle problematiche correlate ai trapianti d'organo.<br />

Importanza sociale e benefici della donazione: donazione del midollo osseo,<br />

donazione del cordone ombelicale.<br />

Obiettivi: creare una coscienza negli studenti nei confronti della donazione<br />

Modi e tempi: incontri in ore curricolari da effettuarsi in Aula Magna<br />

Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quarte<br />

Risorse umane interne: docenti di Lettere, di Scienze e di Religione<br />

Risorse umane esterne: responsabili <strong>as</strong>s. AIDO - Associazione siciliana<br />

leucemia<br />

Beni e servizi: aula, aula magna, fotocopie, video proiettore.<br />

EDUCAZIONE ALIMENTARE E BENESSERE<br />

Il progetto n<strong>as</strong>ce con l'intento di avvicinare i ragazzi correttamente al<br />

“pianeta cibo”. Troppo spesso sono fornite sull'alimentazione da parte dei<br />

m<strong>as</strong>smedia, informazioni errate, che si ripercuotono sulle abitudini alimentari<br />

e, quindi, sulla salute.<br />

Obiettivi<br />

- Far conoscere le cl<strong>as</strong>sificazioni e le funzioni degli alimenti in b<strong>as</strong>e alla loro<br />

composizione e al loro apporto nutritivo<br />

- Far conoscere i disturbi dell'alimentazione, che possono avere anche<br />

risvolti psicologici, come l'Anoressia e la Bulimia<br />

- Far conoscere l'eziopatogenesi della g<strong>as</strong>trite e i comportamenti<br />

alimentari da evitare<br />

- Mettere ci<strong>as</strong>cuno in grado di saper valutare la propria dieta e di saper<br />

modificare comportamenti scorretti e inidonei nell'alimentazione<br />

Modi e tempi: il corso prevede per ogni cl<strong>as</strong>se due incontri della durata di<br />

circa un'ora ci<strong>as</strong>cuno, coinvolgendo gli allievi in un'attiva partecipazione.<br />

Destinatari: alunni prime cl<strong>as</strong>si<br />

Risorse umane: esperto esterno, medico<br />

Beni e servizi: aula, sussidi e riviste specializzate del Ministero della Salute,<br />

materiale multimediale, testi scientifici, fotocopie, video proiettore.<br />

ALCOLISMO E TABAGISMO<br />

L'alcolismo e il tabagismo sono un problema di interesse medico, psichico e<br />

sociale.<br />

Obiettivi<br />

- Saper valutare la pericolosità di una situazione a rischio<br />

- Acquisire conoscenza e comportamenti idonei alla prevenzione e alla<br />

protezione dei soggetti esposti<br />

- Acquisire una coscienza finalizzata all'educazione alla solidarietà nei<br />

problemi sociali senza pregiudizi<br />

Modi e tempi: I vari argomenti verranno trattati partendo da situazioni<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 7<br />

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Cap. 7<br />

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problematiche e saranno analizzati in maniera critica, distinguendo tra<br />

osservazioni e fatti, ipotesi e teoria, che verranno poi discussi con gli allievi,<br />

integrando e approfondendo i punti che suscitano più interesse per giungere ad<br />

una visione sempre più completa della problematica.<br />

Le strategie di approccio al tema consisteranno in lezioni frontali e analisi<br />

scientifica di materiali, coinvolgendo gli alunni per renderli parte attiva nella f<strong>as</strong>e<br />

di apprendimento.<br />

Le verifiche si effettueranno tramite colloqui con i ragazzi e tramite test<br />

strutturati del tipo vero/falso, a risposta multipla o a risposta aperta, per vagliare<br />

le conoscenze acquisite. Il corso prevede due incontri di circa 2 ore con ogni<br />

seconda cl<strong>as</strong>se.<br />

Destinatari: l'attività <strong>formativa</strong> è indirizzata a studenti del secondo anno<br />

Risorse umane interne: tutor<br />

Risorse umane esterne: medici, esperti nei processi di educazione e<br />

formazione, biologi<br />

Beni e servizi: aula, sussidi e riviste specializzate del Ministero della Salute,<br />

materiale multimediale, testi scientifici, fotocopie, video proiettore.<br />

PREVENZIONE MALATTIE DELLA PELLE<br />

La cura di se stessi e del proprio corpo è indispensabile per il benessere<br />

personale e sociale ed è, quindi, opportuno sollecitare gli alunni a prendere<br />

conoscenza di alcune malattie più comuni per prevenirle.<br />

Coordinatore: prof.ssa Carmela Raciti<br />

Obiettivi<br />

- Prevenire malattie dermatologiche<br />

- Prendersi cura della propria persona<br />

Destinatari: cl<strong>as</strong>si quarte e quinte<br />

Modi e tempi: una conferenza sui Melanomi<br />

Risorse umane: medico<br />

Beni e servizi: aula magna, fotocopie, videoproiettore.<br />

PREVENZIONE E INFORMAZIONE AIDS<br />

La diffusione delle malattie a tr<strong>as</strong>missione sessuale e parenterale induce la<br />

scuola ad <strong>as</strong>sumere atteggiamenti costruttivi nella tutela della salute individuale<br />

e collettiva.<br />

Obiettivi<br />

- Acquisire corrette informazioni<br />

- Favorire lo sviluppo di una cultura della solidarietà, evitando atteggiamenti di<br />

intolleranza verso le persone interessate dall'infezione di HIV<br />

Modi e tempi: il corso prevede per ogni cl<strong>as</strong>se due incontri della durata di<br />

due ore all'inizio del secondo quadrimestre. Si coinvolgerà la cl<strong>as</strong>se in un'attiva<br />

partecipazione.<br />

Destinatari: il progetto è rivolto agli alunni delle cl<strong>as</strong>si quarte.<br />

Risorse umane: medico<br />

Beni e servizi: aula, sussidi e riviste specializzate del Ministero della Salute,<br />

materiale multimediale, testi scientifici, fotocopie, video proiettore.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


“EDUCAZIONE ALL'AMBIENTE”<br />

I progetti relativi all'Educazione all'Ambiente saranno coordinati<br />

rispettivamente nelle cl<strong>as</strong>si 1A, 2A, 1B, 2B dal prof. Giuseppe Giordano, nelle<br />

cl<strong>as</strong>si 1C, 2C, 1G, 2G, 1H dalla prof.ssa Grazia Mazzaglia e nelle cl<strong>as</strong>si 1D, 2D, 1E,<br />

2E, 1F, 2F dalla prof.ssa Rita Musumeci.<br />

I rapporti con Lega Ambiente saranno tenuti dal prof. ing. Alfio Leotta.<br />

TESORI D'ITALIA (proposto da LEGAMBIENTE)<br />

L'Italia è un Paese costellato di migliaia di piccoli centri abitati e di piccoli<br />

Comuni, che da secoli sono scrigno di uno straordinario patrimonio di beni<br />

culturali e ambientali, di tradizioni e artigianato, di saperi e di sapori: i “Tesori” del<br />

nostro Paese. Sono i tesori naturali, culturali, artistici, paesaggistici, produttivi.<br />

Il progetto educativo vuole far conoscere e valorizzare i “Tesori d'Arte” di<br />

cui l'Italia è ricca e per i quali resta unica al mondo, coinvolgendo i diversi<br />

soggetti territoriali al fine di favorire i processi di sviluppo locale sostenibile.<br />

Obiettivi<br />

- Conoscenza del patrimonio architettonico locale<br />

- Educazione alla conservazione e alla salvaguardia dei monumenti<br />

Modi e tempi<br />

Le cl<strong>as</strong>si che aderiscono al progetto:<br />

- riceveranno strumenti, materiali didattici, sostegno per scoprire, studiare,<br />

difendere, valorizzare i tesori del proprio territorio;<br />

- segnaleranno il proprio “tesoro” per la pubblicazione di un Atlante dei<br />

Tesori d'Italia;<br />

- potranno partecipare ai gemellaggi;<br />

- parteciperanno alla selezione nazionale dei migliori progetti educativi.<br />

Destinatari: cl<strong>as</strong>si del biennio<br />

Risorse umane interne: insegnanti dell'istituto<br />

Beni e servizi: testi, guide, riviste.<br />

NONTISCORDARDIMÈ OPERAZIONE SCUOLE PULITE<br />

(proposto da LEGAMBIENTE)<br />

Una giornata di volontariato organizzata nelle scuole in collaborazione con il<br />

Ministero dell'Istruzione, volta a rendere gli edifici scol<strong>as</strong>tici più sicuri e vivibili.<br />

Gli studenti, insieme agli insegnanti e ai genitori, opereranno piccoli<br />

interventi volti al miglioramento delle condizioni dell'edificio scol<strong>as</strong>tico, del<br />

cortile o delle zone vicine. Ogni <strong>Istituto</strong> che aderirà avrà a disposizione un<br />

questionario per indagare lo stato di salute della propria scuola.<br />

Obiettivi: educazione all'uso consapevole e responsabile delle risorse<br />

Modi e tempi: l'iniziativa verrà svolta in un giorno del mese di marzo, che<br />

sarà comunicato dagli organizzatori.<br />

Destinatari: cl<strong>as</strong>si del biennio<br />

Risorse umane interne: insegnanti in orario nelle cl<strong>as</strong>si coinvolte<br />

Beni e servizi: materiale in funzione delle attività che verranno svolte<br />

(pitturazioni, pulizia giardino, messa a dimora di piante e/o fiori, ecc.).<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 7<br />

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Cap. 7<br />

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“LA SCUOLA ADOTTA UN COMUNE”<br />

(Proposto da LEGAMBIENTE)<br />

Storia e paesaggi, c<strong>as</strong>telli e opere d'arte, cultura e tradizioni locali: da nord a<br />

sud dello Stivale, piccoli Comuni raccontano la storia d'Italia in tutte le sue<br />

espressioni ed aprono scenari di un futuro possibile, dove la natura è ancora una<br />

perla di grande f<strong>as</strong>cino e dove lo sviluppo economico e sociale ha bisogno di<br />

idee e valori nuovi.<br />

Obiettivi<br />

- Andare alla scoperta dell'ambiente naturale e culturale del luogo scelto<br />

- Conoscere per apprezzare la varietà e la diversità dei numerosi piccoli centri<br />

- Evitare l'isolamento dei piccoli Comuni<br />

Modi e tempi: il progetto si b<strong>as</strong>a sui gemellaggi con soggiorni educativi: gli<br />

ospiti conosceranno, attraverso i racconti degli abitanti del piccolo Comune, usi<br />

e costumi delle loro zone. I ragazzi della scuola ospitante si tr<strong>as</strong>formeranno in<br />

ciceroni per mostrare non solo l'arte del proprio paese, ma soprattutto i beni<br />

naturali, ambientali e culturali che contraddistinguono le zone in cui essi vivono.<br />

Destinatari: cl<strong>as</strong>si del biennio<br />

Risorse umane interne: insegnanti dell'<strong>Istituto</strong><br />

Beni e servizi: saranno fornite guide, riviste, materiale informativo.<br />

EDUCARE PER CONSERVARE LA BIODIVERSITÀ<br />

Il progetto introdurrà il concetto biologico di specie, tratterà le specie in via<br />

d'estinzione del presente e quelle estinte del p<strong>as</strong>sato, illustrerà la biodiversità in Italia.<br />

Obiettivi<br />

- Essere consapevoli delle nostre azioni e delle loro conseguenze sull'ambiente<br />

- Ridurre il consumo di energia, di sostanze inquinanti e di materiali superflui<br />

- Non prelevare e non abbandonare animali fuori dal proprio habitat<br />

Modi e tempi: il progetto prevede: incontri in aula con esperti dell'Azienda<br />

Regionale Foreste Demaniali ed una visita ad una Riserva Naturale in primavera<br />

inoltrata<br />

Destinatari: cl<strong>as</strong>si del biennio<br />

Risorse umane interne: insegnanti dell'<strong>Istituto</strong><br />

Beni e servizi: guide, riviste, materiale informativo.<br />

EDUCAZIONE ALL'AMBIENTE ATTRAVERSO<br />

LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO<br />

“GLI AMICI DELLA TERRA”<br />

L'<strong>as</strong>sociazione “Gli Amici della Terra”, nell'ambito etneo, si occupa a Viagrande<br />

della gestione del Parco Naturale Monte Serra e del Museo della lava e dei vulcani<br />

(MuLa). Entrambe le strutture sono un importante punto di riferimento per<br />

l'educazione ambientale. I percorsi proposti prevedono escursioni, osservazione<br />

dal vivo del mondo animale e vegetale, esperienze sensoriali.<br />

Coordinatore dell'attività: prof. Mario Tropea<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Obiettivi<br />

- Protezione dell'ambiente<br />

- Valorizzazione delle risorse naturali<br />

- Difesa della biodiversità<br />

- Comprensione delle dinamiche della geologia terrestre<br />

- Consapevolezza dei rischi e dei benefici dei vulcani<br />

Modi e tempi: il progetto si propone di far visitare agli allievi il Parco Naturale<br />

Monte Serra, che comprende un antico cratere vulcanico ricoperto da una fitta<br />

vegetazione mediterranea, un bosco di querce e sentieri natura. È prevista anche<br />

la visita al Museo della Lava e dei Vulcani che rappresenta un vero e proprio<br />

“viaggio al centro della terra” in quanto dotato di modelli tridimensionali a grande<br />

scala, di immagini satellitari e di simulazioni di colate laviche.<br />

L'attività si svolgerà nei mesi di febbraio-marzo in orario scol<strong>as</strong>tico e pomeridiano.<br />

Destinatari: il progetto è rivolto alle cl<strong>as</strong>si prime dell'<strong>Istituto</strong>.<br />

Risorse umane: docenti dell'<strong>Istituto</strong>. Guide del Parco dell'Etna<br />

Beni e servizi: autobus, guide, riviste e materiale informativo.<br />

STOP THE FEVER – CLASSI PER L'AMBIENTE<br />

La campagna di Legambiente si propone di mobilitare istituzioni e cittadini<br />

intorno all'obiettivo della riduzione dei g<strong>as</strong> serra.<br />

Obiettivi: le cl<strong>as</strong>si iscritte si muovono con azioni concrete dentro un<br />

percorso comune, nel rispetto di un patto per ridurre l'effetto serra. A tal<br />

scopo ci si <strong>as</strong>petta un miglioramento dei comportamenti e degli stili di vita al<br />

fine di ridurre la produzione di emissioni.<br />

Modi e tempi: le cl<strong>as</strong>si che aderiscono al progetto riceveranno un kit di<br />

schede in cui saranno indicati i criteri per calcolare il risparmio di CO 2.<br />

Le<br />

schede riguardano azioni relative a mobilità, raccolta differenziata, risparmio<br />

energetico, consumo di acqua.<br />

Destinatari: quattro cl<strong>as</strong>si dell'<strong>Istituto</strong>: 1A, 1F, 3A EL, 3C INF<br />

Risorse umane interne: docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />

EDUCAZIONE STRADALE - IL PATENTINO<br />

Oggi, sul <strong>piano</strong> normativo, l'Educazione Stradale coinvolge la sfera della<br />

responsabilità personale nell'ambito delle relazioni sociali, collocandosi a pieno<br />

titolo fra le attività educative tr<strong>as</strong>versali, che caratterizzano l'attività della<br />

Scuola. Pertanto risulta <strong>as</strong>solutamente fondamentale definire percorsi<br />

formativi di strategie educative e di prevenzione per la f<strong>as</strong>cia di popolazione più<br />

a rischio costituita dai giovani.<br />

Obiettivi<br />

- Conoscenza e rispetto del nuovo codice della strada e delle norme di<br />

circolazione, sia come pedone che come utente di ciclomotori<br />

- Utilizzo del mezzo meccanico con padronanza tecnica per una guida in sicurezza<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 7<br />

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Cap. 7<br />

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- Educazione alla legalità in merito alla disciplina sulla strada:<br />

consapevolezza circa i rischi e i danni derivanti dal traffico alla salute<br />

dell'uomo (stress e decadimento fisico), consapevolezza degli “effetti<br />

negativi” prodotti dall'uso di alcool e droghe<br />

Coordinatore del progetto: prof. Angelo Pulvirenti<br />

Destinatari: tutti gli alunni dell'<strong>Istituto</strong>. In b<strong>as</strong>e alle adesioni sono state<br />

costituite cinque cl<strong>as</strong>si.<br />

Modi e tempi: lezioni frontali, utilizzo di CD multimediali, video-c<strong>as</strong>sette<br />

sulla sicurezza e sulla segnaletica stradale, dibattiti accompagnati da lavori di<br />

gruppo, simulazioni di situazioni di traffico ed infrazioni del Codice della Strada.<br />

Per ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se dodici ore di lezione.<br />

Risorse umane esterne: esperto educazione stradale, personale<br />

dipendente autoscuola<br />

Beni e servizi: aula magna, aule, televisore, videoregistratore, computer con<br />

collegamento internet, programma sicurezza stradale su CD, video-c<strong>as</strong>sette,<br />

libri tematici.<br />

PARI OPPORTUNITÀ “Non calpestiamo le margherite”<br />

Il progetto “Non calpestiamo le margherite” intende condannare la violenza<br />

nella nostra società rivolta contro le f<strong>as</strong>ce più deboli, a partire dagli abusi verso<br />

le donne e i bambini fino all'intolleranza razziale.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Antonella Treffiletti<br />

Obiettivi: la condanna della violenza in ogni sua forma ha lo scopo di<br />

sensibilizzare gli alunni sulle ingiustizie gratuite, sui pregiudizi e sugli abusi<br />

contro i più deboli, affinché diventino promotori di una società equa.<br />

Modi e tempi: l'otto marzo <strong>2009</strong>. Confronto e dibattito sul tema “La<br />

condanna della violenza: analisi del problema”.<br />

La trattazione delle tematiche sarà supportata da una presentazione in<br />

PowerPoint ed avrà luogo il sette marzo c.a.<br />

Destinatari: gli alunni delle quinte cl<strong>as</strong>si. Tutte le allieve dell'<strong>Istituto</strong>.<br />

Risorse umane<br />

- 1 docente interno coordinamento<br />

- 1 docente interno docenza<br />

- 1 esperto esterno docenza<br />

- 3 esperti esterni<br />

Beni e servizi: materiale di consumo, aula magna, Computer con<br />

videoproiettore<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 8<br />

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Cap. 8<br />

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SPORTIVAMENTE… INSIEME…<br />

Il presente progetto n<strong>as</strong>ce dalla considerazione della forte valenza educativa<br />

e <strong>formativa</strong> della pratica sportiva per i giovani, soprattutto nella scuola<br />

superiore, e vuole dare ai nostri studenti l'opportunità di conoscere e praticare<br />

l'attività sportiva nell'ambiente scol<strong>as</strong>tico anche al di fuori dell'orario di lezione.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Seb<strong>as</strong>tiano Leonardi<br />

Obiettivi<br />

- Miglioramento individuale del volume tecnico generale ed agonistico<br />

- Maggiore conoscenza dei regolamenti sportivi<br />

- Capacità di collaborare concretamente all'organizzazione di tornei e<br />

manifestazioni sportive<br />

- Capacità di collaborare, all'interno di una squadra, con i propri compagni<br />

nel raggiungimento di uno scopo comune<br />

- Capacità di vivere serenamente il risultato del proprio impegno<br />

Modi e tempi: saranno istituiti gruppi sportivi, che aderiscono ai<br />

campionati studenteschi (nella forma promozionale e competitiva).<br />

Nella f<strong>as</strong>e promozionale saranno coinvolti tutti gli allievi nei tornei interni; in<br />

quella competitiva saranno formate squadre per la partecipazione alle f<strong>as</strong>i<br />

provinciali ed, eventualmente, regionali e nazionali nelle attività sportive<br />

programmate (corsa campestre, atletica leggera, pallavolo, calcetto, calcio a 11,<br />

bocce, mountan bike e pallacanestro).<br />

Manifestazione conclusiva: “Memorial Cantarella” che include, tra l'altro, la<br />

competizione di calcio a cinque con il “Triangolare delle specializzazioni”.<br />

Avviamento di collaborazione con Società Sportive del territorio.<br />

Partecipazione a manifestazioni sportive studentesche tra Istituti del<br />

territorio: “Primavera Sportiva”.<br />

Le attività si svolgeranno in orario extr<strong>as</strong>col<strong>as</strong>tico (14.00 - 17.00) in quattro<br />

incontri settimanali, con l'alternarsi di attività e di insegnanti, nel periodo che va<br />

dal mese di Ottobre alla prima settimana di Giugno.<br />

Le f<strong>as</strong>i d'<strong>Istituto</strong> si svolgeranno, invece, in orario curricolare, per consentire la<br />

totale partecipazione degli alunni.<br />

Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane interne: proff: Seb<strong>as</strong>tiano Leonardi, Rosaria Strano, Filippo<br />

Cavallaro<br />

Beni e servizi: attrezzature specifiche della scuola e degli impianti del<br />

territorio, tr<strong>as</strong>porti, materiale sportivo e di premiazione, <strong>as</strong>sistenza medicosanitaria.<br />

Le lezioni si svolgeranno dalle ore 14.00 alle ore 17.00 secondo il seguente<br />

calendario:<br />

Lunedì<br />

Calcio a 5:<br />

prof. Leonardi S.<br />

Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì<br />

Mountan bike:<br />

prof. Cavallaro F.<br />

Calcio a 5e/o a 11: Pallavolo:<br />

prof. Leonardi S. prof. ssa Strano R.<br />

Atletica leggera:<br />

prof. Leonardi S.<br />

Atletica leggera:<br />

prof. Cavallaro F.<br />

proff.ssa Strano R.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


“NEWSPAPERGAME”<br />

In collaborazione con il Giornale “La Sicilia”<br />

Il corso n<strong>as</strong>ce dall'esigenza di accostare i giovani al mondo della<br />

comunicazione per renderli protagonisti e creativi, facendo loro sperimentare<br />

come si forma e viene strutturata una pagina di giornale.<br />

La pagina preparata dagli allievi sarà pubblicata da “La Sicilia”<br />

Coordinatore dell'attività: prof.ssa Nunziatina Giusa<br />

Obiettivi<br />

- Avviare i ragazzi alla lettura<br />

- Abituare i ragazzi all'analisi degli accadimenti sociali<br />

- Saper esporre e sintetizzare tramite la redazione di un articolo.<br />

Modi e tempi: il corso avrà la durata di trenta ore.<br />

Destinatari: studenti del triennio<br />

Risorse umane interne: prof.ssa Carmela Raciti, tecnico di laboratorio<br />

Beni e servizi: quotidiani, PC.<br />

LA FRAGOLA<br />

“LA REPUBBLICA” e KATAWEB propongono l'utilizzo del quotidiano e di<br />

Internet per apprendere come si legge un giornale, al fine di sviluppare l'abitudine<br />

alla lettura e alla capacità di analisi critica della notizia e per incentivare la creatività<br />

degli allievi, agevolandoli nella pubblicazione on line di un giornale d'<strong>Istituto</strong>.<br />

Gli studenti, con l'aiuto dei docenti, potranno collegarsi al portale<br />

“LAFRAGOLA.it” per proporsi web-giornalisti, evidenziando le loro capacità<br />

creative ed espressive.<br />

All'indirizzo www.lafragola.it è disponibile un software, di semplice utilizzo,<br />

che permetterà la creazione di un giornale d'<strong>Istituto</strong> on line.<br />

Coordinatore dell'attività: prof. Alfio Leotta<br />

Obiettivi<br />

- Sensibilizzare alunne ed alunni alla lettura<br />

- Favorire il confronto di idee su varie tematiche<br />

- Favorire lo scambio di iniziative, per via informatica, tra Istituti diversi del<br />

territorio, agevolando la crescita culturale e sociale<br />

Modi e tempi: gli incontri si svolgeranno in orario pomeridiano. Gli alunni<br />

partecipanti costituiranno la redazione del giornale. Il corso avrà la durata di<br />

venti ore.<br />

Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane interne: prof.ssa Biagia Finocchiaro<br />

Beni e servizi: giornali, macchina fotografica digitale, materiale didattico,<br />

supporto informatico, materiale di cancelleria.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 8<br />

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Cap. 8<br />

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ARCHIVIO<br />

Il Progetto si propone di fornire agli studenti l'opportunità di usufruire di un<br />

archivio che sarà puntualmente aggiornato con gli articoli più interessanti dei<br />

quotidiani che giornalmente arrivano in <strong>Istituto</strong>. I docenti e gli alunni che<br />

partecipano al progetto “Il Quotidiano in cl<strong>as</strong>se” e che leggono “La Repubblica”<br />

segnaleranno articoli con particolare riguardo alle seguenti tematiche: energia<br />

alternativa, informatica, premi letterari, “libri più letti”, recensioni, robotica,<br />

pneumatica. L'archivio consentirà agevolmente di ricercare articoli di testate<br />

diverse sulla medesima notizia.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Alfio Leotta<br />

Obiettivi<br />

- Favorire la capacità di ricercare, di confrontare, di documentare.<br />

- Conoscere sint<strong>as</strong>si e stili di scrittura diversi in rapporto all'argomento trattato<br />

Modi e tempi: alunni e docenti potranno consultare l'emeroteca<br />

informatica<br />

Destinatari: alunni e docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane interne: prof.ssa Biagia Finocchiaro, prof.ssa Patrizia Russo<br />

Beni e servizi: emeroteca cartacea, software per la realizzazione del datab<strong>as</strong>e.<br />

CERTIFICAZIONE TRINITY: LINGUA INGLESE<br />

L' I.T.I.S. “E. Fermi”, consapevole dell'importanza della conoscenza della lingua<br />

inglese in Europa e nel mondo, offre agli studenti la possibilità di conseguire una<br />

certificazione ril<strong>as</strong>ciata dal Trinity, Ente certificatore accreditato dalle autorità<br />

competenti nel Regno Unito (Qualifications and Curriculum Authority) in<br />

accordo con quanto stipulato con il M.P.I.<br />

Gli studenti in possesso di una certificazione sull'abilità nell'uso della lingua<br />

inglese godono di variegate opportunità di studio, conseguendo crediti che<br />

rendono possibili carriere di lavoro in tutta Europa.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Giovanna La Spina<br />

Obiettivi<br />

- Conseguimento di una certificazione<br />

- Potenziamento della competenza comunicativa degli studenti<br />

- Ulteriore motivazione allo studio della lingua<br />

Modi e tempi: si costituiranno due gruppi di quindici studenti ci<strong>as</strong>cuno.<br />

La metodologia adottata sarà di tipo comunicativo con particolare<br />

riferimento alle abilità di listening e speaking.<br />

Il docente di madrelingua avrà il compito di aiutare gli studenti<br />

nell'elaborazione scritta del Topic, nonché nelle “communicative skills della<br />

Topic ph<strong>as</strong>e and Conversation ph<strong>as</strong>e”.<br />

Il docente interno avrà il compito di spiegare e far esercitare gli studenti sulle<br />

strutture linguistiche presenti nel “topic” e nelle “subject are<strong>as</strong>”.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Il corso inizierà almeno tre mesi prima dello svolgimento degli esami orali e<br />

avrà la durata di trenta ore per ogni gruppo (trenta ore con il docente di<br />

madrelingua in compresenza con un docente di lingua inglese delle varie sezioni).<br />

Il corso si terrà in orario pomeridiano.<br />

Destinatari: studenti dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane interne: docenti di Lingua Inglese<br />

Risorse umane esterne: docente madre lingua<br />

Beni e servizi: aula, laboratorio linguistico e multimediale, audioc<strong>as</strong>sette,<br />

videoc<strong>as</strong>sette, CD, registratore, televisore, videoregistratore, lettore CD,<br />

lettore DVD, riviste e quotidiani in lingua inglese, fotocopie.<br />

GIOCHI MATEMATICI (OLIMPIADI-ETNIADE)<br />

Scopo principale del progetto è la diffusione tra i giovani dell'interesse per la<br />

Matematica.<br />

Referente “Olimpiadi di Matematica” ed “Etniade”: prof.ssa Patrizia Russo<br />

Obiettivi<br />

- Suscitare negli allievi maggior interesse verso lo studio<br />

- Sollecitare docenti ed allievi verso nuove strategie didattiche<br />

Modi e tempi: le gare si svolgeranno nei mesi di novembre, febbraio e marzo.<br />

Verranno organizzati dei corsi preparatori alle gare a cui parteciperanno 3 o 4<br />

alunni per cl<strong>as</strong>se segnalati dai docenti. Verranno organizzati corsi per il biennio e<br />

per il triennio. Ogni corso avrà la durata di 12 ore e per ogni gruppo sarà<br />

presente un docente. I corsi si terranno in orario pomeridiano. Gli alunni che<br />

supereranno la gara d'istituto parteciperanno alla gara provinciale, che si terrà<br />

a Caltagirone (CT) nel mese di febbraio. Nel mese di marzo si terranno le gare<br />

dell' “Etniade” di Matematica, presso la Facoltà di Matematica dell'Università<br />

degli Studi di Catania; parteciperanno gli alunni del biennio. Verranno<br />

organizzati corsi per gli alunni che supereranno la gara d'istituto e per quelli<br />

che parteciperanno alla “Etniade”.<br />

Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si del biennio e del triennio.<br />

Durata: anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong> - <strong>2009</strong><br />

Risorse umane: docenti di matematica<br />

Beni e servizi: aula, laboratorio informatica, aula magna. Gagdet per gli alunni.<br />

GIOCHI DI ANACLETO<br />

Lo scopo principale del progetto è quello di stimolare nei giovani l'interesse<br />

per lo studio della Fisica.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Bruno Chiarello<br />

Obiettivi: potenziare le capacità logico-risolutive ed operative in laboratorio<br />

Modi e tempi<br />

Le gare si svolgeranno in <strong>Istituto</strong> e saranno articolate in due prove:<br />

- 28 Aprile <strong>2009</strong> relativamente alle “Domande e Risposte”<br />

- 6 Maggio <strong>2009</strong> relativamente alle prove “In Laboratorio”.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 8<br />

123


Cap. 8<br />

124<br />

Il corso di preparazione alle gare avrà la durata complessiva di venti ore<br />

(dodici ore di compresenza con il tecnico di laboratorio) e sarà svolto in orario<br />

pomeridiano. Saranno coinvolti tre/quattro alunni per ogni cl<strong>as</strong>se del biennio.<br />

Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si del biennio<br />

Risorse umane interne: docenti di Fisica<br />

Beni e servizi: laboratorio di Fisica<br />

OLIMPIADI DI INFORMATICA<br />

Il Ministero della Pubblica Istruzione, con l'obiettivo primario di stimolare<br />

l'interesse dei giovani verso la scienza dell'informazione e le tecnologie<br />

informatiche, ha affidato ad AICA (Associazione Italiana per l'Informatica ed il<br />

Calcolo Automatico) il compito di gestire l'organizzazione delle Olimpiadi di<br />

Informatica.<br />

Le Olimpiadi di Informatica sono nate con l'intento di selezionare e formare,<br />

ogni anno, una squadra di atleti che rappresenti il nostro paese alle "International<br />

Olympiad in Informatics" (IOI), indette dall'UNESCO fin dal 1989.<br />

Il progetto dell'<strong>Istituto</strong> ha lo scopo di preparare gli alunni alla selezione<br />

scol<strong>as</strong>tica e a quella regionale delle Olimpiadi di Informatica.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Sabina Cristaldi<br />

Obiettivi<br />

- Sviluppare abilità nell'individuare gli algoritmi risolutivi di problemi logici<br />

- Conoscenza dei linguaggi P<strong>as</strong>cal oppure C/C++ (linguaggi ufficialmente<br />

consentiti in questa competizione internazionale).<br />

Modi e tempi: saranno organizzati corsi per gli alunni che daranno l'adesione<br />

a partecipare alle gare previste. I corsi si svolgeranno in orario pomeridiano.<br />

La selezione scol<strong>as</strong>tica si svolgerà in <strong>Istituto</strong> nel mese di dicembre, mentre la<br />

selezione territoriale si terrà nel mese di aprile <strong>2009</strong>.<br />

Destinatari: gli alunni delle sezioni ad indirizzo informatico.<br />

Risorse umane interne: prof.ssa Leonarda Di Mauro<br />

Beni e servizi: aula magna, laboratorio di informatica, fotocopie, tr<strong>as</strong>porti.<br />

MINIROBOT <strong>2009</strong><br />

La robotica sviluppa metodologie, che permettono ad una macchina (robot)<br />

di eseguire dei compiti specifici. Il robot tramite i “sensori” percepisce<br />

l'ambiente circostante e con esso interagisce tramite gli “attuatori”. La robotica<br />

è trans-disciplinare. In essa confluiscono e si fondono argomenti di biologia,<br />

fisiologia, elettronica, fisica, informatica, matematica, meccanica, elettrotecnica.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Francesco Alparone<br />

Obiettivi: Il progetto ha lo scopo di preparare gli alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte e<br />

quarte per la manifestazione “Minirobot <strong>2009</strong>”. Tale manifestazione consiste in una<br />

competizione tra i robot delle varie squadre e si svolgerà nella sede della Facoltà di<br />

Ingegneria dell'Università di Catania. Essa è aperta alle scuole superiori.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Modi e tempi: L'attività di montaggio, di programmazione e di collaudo dei<br />

robot sarà svolta in orario pomeridiano dal mese di gennaio.<br />

Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quarte e quinte della specializzazione informatica<br />

Risorse umane interne: docenti di Sistemi Automazione e Laboratorio<br />

Risorse umane esterne: esperti<br />

Beni e servizi: aula, laboratorio di Sistemi Automazione e laboratorio, kit<br />

robot LEGO Mindstorms (che contiene, oltre ai cl<strong>as</strong>sici “mattoncini”, un<br />

microprocessore programmabile e un set completo di motori e di sensori),<br />

fotocopie, tr<strong>as</strong>porti, quota di iscrizione alla competizione.<br />

GIOCHI DELLA CHIMICA<br />

I Giochi della Chimica sono organizzati dalla Società Chimica Italiana con il<br />

patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Giuseppe Giordano<br />

Obiettivi: si vuole conseguire la dilatazione dell'informazione chimica, che<br />

dovrebbe essere sempre più rilevante nel curricolo di b<strong>as</strong>e dei giovani.<br />

Metodologia: questi Giochi della Chimica prevedono una prima selezione<br />

svolta nella scuola. Verranno organizzati dei corsi di preparazione a cui<br />

parteciperanno gli alunni delle seconde cl<strong>as</strong>si segnalati dai docenti. Il corso avrà<br />

la durata di 15 ore e si terrà nelle ore pomeridiane.<br />

Gli allievi che emergeranno da questa selezione parteciperanno<br />

successivamente alla finale regionale, che si terrà nella Facoltà di Chimica<br />

dell'Università di Catania in primavera.<br />

Destinatari: alunni delle seconde cl<strong>as</strong>si<br />

Durata: anno scol<strong>as</strong>tico in corso<br />

Beni e servizi: aula, laboratorio di chimica<br />

SCACCHI A SCUOLA<br />

Questo progetto ha come principale obiettivo la valorizzazione degli <strong>as</strong>petti<br />

formativi del carattere ed educativi della mente giovanile. Il progetto vuole anche<br />

essere veicolo verso l'<strong>as</strong>sociazionismo per il proficuo utilizzo del tempo libero.<br />

L'apprendimento della tecnica del gioco rappresenta un mezzo per agevolare le<br />

facoltà logiche dell'allievo, nello stesso tempo divertendolo.<br />

Chi gioca a scacchi acquisisce una più profonda capacità di concentrazione e<br />

potenzia le caratteristiche elaborative con effetti benefici anche in altri campi, come<br />

l'organizzazione del proprio lavoro e l'apprendimento delle materie scol<strong>as</strong>tiche.<br />

Inoltre questa disciplina può essere praticata anche da alunni svantaggiati e/o<br />

portatori di handicap, può essere utilizzata per il recupero di alunni con difficoltà di<br />

apprendimento e non richiede l'utilizzo di spazi particolarmente attrezzati.<br />

Il gioco degli scacchi agisce positivamente sullo sviluppo della personalità, del<br />

carattere, della coscienza sociale (rispetto delle regole, rispetto dell'avversario, etc.).<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 8<br />

125


Cap. 8<br />

126<br />

Il gioco degli scacchi non è fine a se stesso, ma è collegato strettamente alle<br />

varie discipline scol<strong>as</strong>tiche e pertanto questo progetto si propone di<br />

promuovere un’attività inseribile nell’iter formativo scol<strong>as</strong>tico al fine di offrire<br />

agli studenti occ<strong>as</strong>ioni per una crescita umana e civile e opportunità alternative<br />

per un proficuo utilizzo del tempo libero.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Lucio Andò<br />

Obiettivi<br />

Il gioco degli scacchi favorisce lo sviluppo delle seguenti qualità già presenti<br />

negli alunni:<br />

- capacità di attenzione e concentrazione;<br />

- capacità di previsione;<br />

- capacità di memorizzazione;<br />

- capacità di osservazione e riflessione;<br />

- capacità decisionali;<br />

- consolidamento e potenziamento del controllo emozionale;<br />

- acquisizione dell'autonomia decisionale con lo sviluppo della logica<br />

<strong>as</strong>tratta e sintetica mediante un corretto rapporto causa-effetto;<br />

- sviluppo di attitudini psicologiche, di creatività e fant<strong>as</strong>ia;<br />

- <strong>as</strong>sestamento della capacità combinatoria del pensiero che permette<br />

contemporaneamente di considerare e far uso di strategie più complesse.<br />

Modi e tempi:<br />

- Organizzazione giochi sportivi studenteschi che si terranno nell’<strong>Istituto</strong><br />

- Participazione ai giochi sportivi studenteschi e campionati nazionali<br />

giovanili (f<strong>as</strong>i provinciali entro il 16 marzo, f<strong>as</strong>i regionali entro il 16 aprile)<br />

Programma per livello b<strong>as</strong>e (circa 30 minuti di teoria e 1 ora di esercitazioni):<br />

Breve storia degli scacchi - Presentazione della scacchiera e dei pezzi -<br />

Movimento e cattura dei singoli pezzi - Notazione algebrica - Movimenti<br />

particolari: presa al varco, arrocco, promozione del pedone - Scacco e Scacco<br />

matto - Stallo - C<strong>as</strong>i di patta - Matti elementari con pezzi pesanti - Regole<br />

fondamentali sui finali: opposizione, quadrato, finali di Re e pedone, altri c<strong>as</strong>i -<br />

Elementi del medio gioco: attacco doppio, inchiodatura, deviazione, blocco ed<br />

altri c<strong>as</strong>i - Impostazioni delle principali aperture - Tr<strong>as</strong>crizione delle partite -<br />

L'orologio scacchistico - Esempi di partite brevi e semplici: matto del “barbiere”,<br />

matto di Legall, altri c<strong>as</strong>i.<br />

Programma di approfondimento: Rapido sviluppo dei pezzi e lotta per il<br />

controllo del centro - Finali elementari: approfondimento dei concetti del corso<br />

di livello b<strong>as</strong>e - Finali di Re e pedoni contro Re e pedoni con vantaggio di<br />

materiale e di spazio - Elementi di tattica: infilata, inchiodatura, attacco doppio e<br />

di scoperta, scacco doppio e di scoperta, matto affogato, adescamento, blocco,<br />

deviazione, interferenza, attacchi sul Re arroccato, combinazioni b<strong>as</strong>ate su più<br />

idee - Elementi di strategia: importanza delle strutture pedonali, c<strong>as</strong>e forti e c<strong>as</strong>e<br />

deboli, colonna aperta, 7ª traversa, alfieri buoni e cattivi, altri c<strong>as</strong>i.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Attività di allenamento: Gare di soluzione di problemi in relazione alla<br />

preparazione degli studenti - Impiego dell'orologio nelle partite - Torneo finale<br />

tra i partecipanti al corso - Partita in simultanea con giocatore di 1ª N. (2h).<br />

Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane interne: prof. Lucio Andò<br />

Beni e servizi: il “Fermi” ospiterà la f<strong>as</strong>e provinciale dei Campionati<br />

Studenteschi<br />

LEGGERE E SCRIVERE IN XML<br />

Il progetto focalizza la programmazione di b<strong>as</strong>e di XML, un linguaggio<br />

emergente nell'industria del software.<br />

Il progetto vuole accostare gli alunni di informatica a tecnologie d'avanguardia,<br />

che potranno valorizzare dopo gli studi nelle loro esperienze di lavoro.<br />

Coordinatori del progetto:<br />

prof.ssa Sabina Cristaldi, prof.ssa Nunzia Cusimano<br />

Obiettivi:<br />

- Sapere che cosa è e a cosa serve XML<br />

- Conoscere come è rappresentata l'informazione in XML e quali sono le<br />

regole per una corretta stesura<br />

- Saper definire e applicare le grammatiche<br />

- Conoscere alcuni modelli di presentazione dei documenti XML<br />

Modi e tempi: sono previste 16 ore pomeridiane con il supporto di un<br />

tutor. Le lezioni (durata 2 ore), che si terranno in laboratorio, saranno in parte<br />

di tipo frontale per fornire preliminari conoscenze teoriche.<br />

Sono previsti venti corsisti.<br />

La partecipazione sarà su adesione volontaria. La selezione dei candidati<br />

avverrà sulla b<strong>as</strong>e dei risultati ottenuti nello scrutinio finale dello scorso anno,<br />

nonché delle motivazioni personali fornite dagli alunni.<br />

Destinatari: il corso è rivolto agli alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte della<br />

specializzazione informatica.<br />

Risorse umane interne: prof.ssa Sabina Cristaldi, prof.ssa Nunzia<br />

Cusimano, prof.ssa Leonarda Di Mauro<br />

Beni e servizi: laboratorio di informatica, libri tematici.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 8<br />

127


Cap. 8<br />

128<br />

“PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>”<br />

da realizzare con contributi della F.S.E. (Fondo Sociale Europeo)<br />

Piano relativo al Bando Num. AOODGAI 8124 del 15-07-<strong>2008</strong><br />

Obiettivo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani<br />

Azione: C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave<br />

TITOLO DEL PROGETTO: TAKING OFF<br />

Destinatari: alunni del biennio<br />

Obiettivi: raggiungimento Livello di competenza comunicativa A2<br />

In particolare, alla fine del corso, gli allievi saranno in grado di:<br />

a) Comprendere fr<strong>as</strong>i usate frequentemente relative ad ambiti di immediata<br />

rilevanza.<br />

b) Comunicare in attività semplici e di routine che richiedono un semplice<br />

scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni.<br />

c) Descrivere in termini semplici <strong>as</strong>petti del proprio vissuto e dell'ambiente<br />

circostante ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.<br />

Durata: 50 ore.<br />

TITOLO DEL PROGETTO: SCUOLA E TIC<br />

Destinatari: alunni del biennio<br />

Gli obiettivi che il progetto si prefigge di raggiungere sono i<br />

seguenti:<br />

1) Miglioramento della qualità dell'istruzione e dei percorsi formativi.<br />

2) Miglioramento della formazione degli alunni su temi generali dello<br />

sviluppo della società dell'informazione.<br />

3) Integrazione tra competenze curricolari e competenze tr<strong>as</strong>versali<br />

Durata: 50 ore.<br />

TITOLO DEL PROGETTO: UN'ALTRA MATEMATICA<br />

Destinatari: alunni del biennio.<br />

Il progetto si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:<br />

a) Diffondere metodi innovativi e didattiche attraenti, sperimentando<br />

metodologie nuove per migliorare e diversificare i processi di<br />

apprendimento,<br />

b) consentire l'uso e l'applicazione di conoscenze, abilità e attitudini riconducibili<br />

ad esiti comunque oggetto di valorizzazione da parte della scuola;<br />

c) Sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli.<br />

Durata: 30 ore.<br />

Azione: C 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


TITOLO DEL PROGETTO: SCUOLA E AZIENDA<br />

Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quarte delle Specializzazioni Informatica,<br />

Elettrotecnica, Meccanica.<br />

Obiettivi:<br />

a) Acquisire, attraverso uno stage presso un’azienda, una significativa<br />

esperienza di vita aziendale<br />

b) Apprendere conoscenze necessarie per la realizzazione della messa in<br />

servizio di quadri di automazione industriali governati da PLC<br />

c) Favorire le potenzialità laboratoriali degli allievi<br />

d) Potenziare e sviluppare le competenze acquisite.<br />

Durata: 120 ore<br />

Obiettivo: D Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della società<br />

dell'informazione nella scuola<br />

Azione: D 1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola,<br />

sulle nuove tecnologie della Comunicazione<br />

TITOLO DEL PROGETTO: TECNICHE PER<br />

L'IMPLEMENTAZIONE E LA GESTIONE DELLE RETI.<br />

Destinatari: docenti e personale A.T.A. dell'istituto e del Territorio.<br />

I corsisti saranno in grado di:<br />

a) configurare i dispositivi di rete quali router e switch<br />

b) progettare e realizzare un cablaggio strutturato per un edificio<br />

c) essere in grado di diagnosticare, isolare e risolvere avarie della rete<br />

(Troubleshooting)<br />

d) analizzare ed incrementare le prestazioni della rete (Network<br />

Management) e dei suoi sistemi di sicurezza (Security)<br />

Durata: 50 ore.<br />

Obiettivo: G Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l'arco della vita<br />

Azione: G 1 Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell'istruzione<br />

di b<strong>as</strong>e per giovani e adulti<br />

TITOLO DEL PROGETTO: TECNOLOGIE E FORMAZIONE<br />

Destinatari: adulti<br />

Gli obiettivi del progetto sono:<br />

- Favorire il successo formativo e promuovere pari opportunità e<br />

inclusione sociale<br />

- Sviluppare la collaborazione in rete tra gli attori del sistema in rapporto<br />

alle istanze del territorio<br />

- Migliorare il livello di conoscenze e competenze dei giovani/adulti e degli adulti<br />

- Promuovere e sviluppare la società dell'informazione e della conoscenza<br />

anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie<br />

- Potenziare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita (LLL)<br />

Acquisire competenze di livello intermedio sull'uso del computer:<br />

Durata: 50 ore<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 8<br />

129


Cap. 8<br />

130<br />

CORSO DI PRIMO SOCCORSO<br />

PER LE SCUOLE MEDIE SUPERIORI<br />

Primo soccorso è l'aiuto di b<strong>as</strong>e che ogni cittadino può dare, al fine di<br />

migliorare le condizioni cliniche del soggetto infortunato e prevenire le<br />

complicanze.<br />

Quindi il primo soccorso ci permette di aiutare una o più persone in<br />

difficoltà nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi qualificati (ossia il 118). Pertanto, il<br />

Comitato Locale Jonico CRI di Giarre, comprendente i distaccamenti di M<strong>as</strong>cali,<br />

Fiumefreddo di Sicilia e Piedimonte Etneo, ha allestito sul primo soccorso un<br />

pacchetto di corsi rivolto a varie f<strong>as</strong>ce della popolazione.<br />

Un’attenzione particolare è stata rivolta alla prevenzione degli infortuni e<br />

allo svolgimento del soccorso in sicurezza per i minori delle scuole medie<br />

superiori.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Alfio Leotta<br />

Obiettivi:<br />

- Saper allertare il 118<br />

- Riconoscere i malori più frequenti<br />

- Prevenire le forme di tossicodipendenze<br />

- Saper medicare ferite lievi<br />

- Saper effettuare la posizione laterale di sicurezza<br />

Modi e tempi: gli incontri saranno programmati da ottobre <strong>2008</strong> a maggio<br />

<strong>2009</strong>. Per ci<strong>as</strong>cuna cl<strong>as</strong>se, sono previsti sei incontri di due ore, per un totale di<br />

dodici ore complessive. Al termine degli incontri è previsto il ril<strong>as</strong>cio di un<br />

attestato di frequenza del corso per ci<strong>as</strong>cun allievo.<br />

Saranno utilizzate le seguenti metodologie:<br />

- Corso teorico-pratico<br />

- Proiezione multimediale di immagini<br />

- Lezione partecipata<br />

Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane esterne: esperti CRI di Primo Soccorso<br />

Beni e servizi: per la realizzazione degli incontri verranno adoperati i<br />

seguenti materiali: videoproiettore, tabelloni anatomici, manichino per<br />

addestramento al BLS (B<strong>as</strong>ic Life Support), dispense e borsone di primo<br />

soccorso.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PATENTE DI RADIOAMATORE<br />

La società di oggi si regge su un sistema ampio e articolato di comunicazioni,<br />

tra le quali <strong>as</strong>sumono una preziosa valenza le Radiocomunicazioni, siano esse<br />

satellitari o terresti, in fonia, in telegrafia, in digitale.<br />

In occ<strong>as</strong>ione di calamità naturali, l'unico "sistema" che può garantire<br />

adeguati ed opportuni collegamenti è proprio quello dei radioamatori.<br />

L’attività radioamatoriale permette l'approfondimento della lingua inglese,<br />

unica lingua universalmente usata nell'ambito delle radiocomunicazioni.<br />

Il “Fermi” ha deciso di istruire propri allievi sulle possibilità offerte da<br />

queste tecnologie.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Alparone Francesco<br />

Obiettivi<br />

Il progetto ha lo scopo di:<br />

- Preparare studenti del Fermi, ad affrontare l'esame Ministeriale per il<br />

conseguimento della Patente di Radioamatore<br />

- Portare gli alunni a capire l'importanza delle radiocomunicazioni tramite<br />

dimostrazioni pratiche di variegate tr<strong>as</strong>missioni radio (fonia, telegrafia,<br />

RTTY, digitale)<br />

- Costituire in <strong>Istituto</strong> una stazione radio permanente regolarmente<br />

autorizzata dal Ministero delle Telecomunicazioni<br />

Modi e tempi: l'attività di montaggio della stazione radio sarà svolta sia<br />

durante le attività curricolari di Laboratorio di Sistemi per l’informatica, che in<br />

orario pomeridiano. Le attività di formazione ed esercitazione specifiche al<br />

conseguimento della Patente Ministeriale saranno svolte tramite 50 ore di<br />

lezione teorica e 25 di lezione pratica, con simulazioni di esame in itinere.<br />

Destinatari: 30 alunni delle cl<strong>as</strong>si terze quarte e quinte informatica che<br />

o<br />

abbiano compiuto il 16 anno di età (condizione necessaria prevista dalla<br />

legge).<br />

Risorse umane interne: docente titolare di patente e licenza di<br />

radioamatore, aiutante tecnico<br />

Risorse umane esterne: esperto<br />

Beni e servizi: laboratorio di Sistemi, Automazione e laboratorio,<br />

Personal Computer, proiettore, lavagna, materiale didattico elettronico e<br />

radiantistico, libro di testo ufficiale, tr<strong>as</strong>porti.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 8<br />

131


Cap. 8<br />

132<br />

Robotica: in azione Robot NPS, realizzato dagli studenti dell’<strong>Istituto</strong><br />

e vincitore del Premio Originalità nella competizione MiniRobot <strong>2008</strong><br />

presso la Facoltà d’Ingegneria di Catania<br />

Robotica: attività in laboratorio<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 9<br />

133


Cap. 9<br />

134<br />

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO:<br />

LAVAGNE INTERATTIVE<br />

Il corso ha lo scopo di fornire agli insegnanti, già dotati di un minimo di pratica<br />

con l'uso del computer, capacità operative e pratiche immediatamente<br />

spendibili nelle attività didattiche quotidiane, accompagnate da una riflessione<br />

sui contesti d'uso di tali specifiche capacità e sulla loro valenza didattica. In<br />

particolare verrà trattata la progettazione della cl<strong>as</strong>se virtuale. Il corso è<br />

pensato come laboratorio per fornire competenze per la concreta<br />

preparazione di lezioni e attività b<strong>as</strong>ate in tutto o in parte sull'uso delle nuove<br />

tecnologie. Tali obiettivi si concretizzeranno con la produzione finale di un CD<br />

– ROM multimediale di contenuto didattico.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Patrizia Russo<br />

Obiettivi<br />

I partecipanti potranno comprendere:<br />

- Come le TIC possano incidere sulla propria disciplina e sulla didattica<br />

- Il concetto di ambiente di apprendimento<br />

- Le metodologie utilizzate per sviluppare un ambiente di apprendimento virtuale<br />

- Come progettare una prova di valutazione automatizzata<br />

- Come costruire il “portfolio alunno”<br />

Modi e tempi<br />

Ogni lezione si articolerà in due parti:<br />

- presentazione multimediale dell'argomento;<br />

- attività di laboratorio.<br />

Sono previste:<br />

1) tre prove pratiche per verificare e valutare il raggiungimento degli<br />

obiettivi intermedi e per intervenire, eventualmente, con rafforzamenti e<br />

approfondimenti;<br />

2) una verifica finale, che consisterà nella valutazione del CD ROM prodotto<br />

da ci<strong>as</strong>cun docente partecipante al corso.<br />

Il progetto sarà realizzato in 24 ore, saranno svolte 6 lezioni da 4 ore ci<strong>as</strong>cuna.<br />

Destinatari: docenti dell'<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane: docente esperto di tecniche multimediali; tutor; <strong>as</strong>sistente tecnico<br />

Beni e servizi: laboratorio multimediale o aula di informatica, floppy disk, CD-ROM.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


ESPERIENZE DI DIDATTICA BREVE<br />

E DI SPERIMENTAZIONE METODOLOGICA<br />

La didattica breve è una didattica giocata sulla pulizia logica dei<br />

ragionamenti e sulla essenzialità dei contenuti disciplinari per agevolare la<br />

razionalizzazione dei tempi di insegnamento -apprendimento.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Angela Rodolico<br />

Obiettivi:<br />

- Analisi del modello disciplinare: scopo, struttura, caratteristiche formali,<br />

pulizia logica e ricostruibilità.<br />

- Gestire il gruppo cl<strong>as</strong>se e la programmazione flessibile, progettare e<br />

utilizzare strumenti e interventi.<br />

- Sviluppare la ricerca metodologica – didattica e fornire risposte adeguate<br />

ai bisogni formativi dei discenti, <strong>as</strong>secondando gli stili di apprendimento.<br />

- Ottimizzare il tempo scuola: presentazione dei contenuti in veste breve,<br />

fruibili e spendibili.<br />

Modi e tempi: il corso avrà la durata di 30 ore distribuite in 15 ore di<br />

conferenza - dibattito e 15 ore di seminari e lavori di gruppo.<br />

Destinatari: docenti dell'istituto.<br />

Risorse umane: esperto nel settore.<br />

AUTOMAZIONE INDUSTRIALE<br />

Per integrare il curriculum in coerenza con gli obiettivi formativi<br />

dell'indirizzo di Elettrotecnica e Automazione si vuole organizzare in<br />

collaborazione con la SCHNEIDER ELECTRIC un corso per la conoscenza e<br />

l'approfondimento di temi legati all'automazione industriale e<br />

all'aggiornamento di tecniche e linguaggi relativi ai PLC.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Alfio Leotta<br />

Tutor: prof. Carmelo Di Grazia<br />

Obiettivi: acquisire esperienze significative sui controllori logicoprogrammabili<br />

e sulle loro applicazioni nell'automazione industriale<br />

Destinatari: docenti e/o alunni dell’<strong>Istituto</strong><br />

Risorse umane interne: docenti interni, <strong>as</strong>sistente tecnico<br />

Risorse umane esterne: esperti esterni<br />

Beni e servizi: fotocopie, dispense, materiale didattico e di cancelleria,<br />

libri, computer e collegamento Internet, laboratorio di TDP.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 9<br />

135


Cap. 9<br />

136<br />

CERTIFICAZIONE CISCO<br />

Il progetto ha lo scopo di formare il personale docente ed il personale A.T.A.<br />

sulle tecnologie informatiche: conoscenze di b<strong>as</strong>e sull'architettura dei personal<br />

computer ed del loro <strong>as</strong>semblaggio, sistemi operativi e software, reti LAN e<br />

apparati di comunicazione.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Francesco Alparone<br />

Obiettivi: formare docenti e tecnici di laboratorio per valorizzare la<br />

didattica del corso di specializzazione in informatica con l'integrazione di<br />

strumenti e nozioni al p<strong>as</strong>so con lo sviluppo tecnologico.<br />

Ril<strong>as</strong>ciare certificazioni riconosciute dal mondo del lavoro.<br />

Modi e tempi: il corso avrà la durata di 24 ore distribuite in sei giorni, al<br />

termine del 2° e 6° giorno ci saranno esami di verifica.<br />

Destinatari: docenti dell'istituto e Personale A.T.A.<br />

Risorse umane: docente esperto Academy CISCO, Assistente <strong>Tecnico</strong>.<br />

Bibblioteca<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 10<br />

137


Cap. 10<br />

138<br />

BIBLIOTECA APERTA<br />

Il “Fermi” è profondamente e ampiamente radicato nel territorio. È luogo di<br />

riferimento per un variegato <strong>as</strong>sociazionismo ed offre per le varie manifestazioni le<br />

proprie strutture e le proprie risorse. Il “Fermi” vuole aprire al territorio la propria<br />

biblioteca, forte di oltre seimila volumi, e di numerose riviste.<br />

Si pensa di permettere ai cittadini del v<strong>as</strong>to comprensorio di accedere in<br />

<strong>Istituto</strong> in ore pomeridiane. Si vuole, altresì, consentire la possibilità di accedere<br />

informaticamente alle risorse della biblioteca e pertanto si impone la costituzione<br />

di un catalogo informatico consultabile sul sito www.bibliotecafermigiarre.it.<br />

Nel corso dell'anno scol<strong>as</strong>tico potranno essere siglati protocolli d'intesa<br />

sulle modalità di fruizione della dotazione libraria con le <strong>as</strong>sociazioni culturali<br />

operanti sul territorio. L'informatizzazione della biblioteca consentirà, tra<br />

l'altro, all'<strong>Istituto</strong> la possibilità di accedere a rete di dotazioni librarie.<br />

L'iniziativa si rivolge non solo ai giovani che desiderano approfondire i loro<br />

programmi di studio, ma anche ad artigiani ed imprenditori desiderosi di notizie<br />

tecniche aggiornate.<br />

Il progetto viene affidato alla prof.ssa Patrizia Russo, esperta informatica, alla<br />

prof.ssa Nunziatina Giusa, da anni direttrice della biblioteca.<br />

PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER<br />

Obiettivi: dall'anno 2000 l'I.T.I.S. “Fermi” di Giarre è sede di esami per il<br />

conseguimento della patente europea del computer (ECDL). L'iniziativa è nata<br />

dalla consapevolezza dell'importanza della “certificazione delle competenze”<br />

per l'inserimento nel mondo del lavoro. Tale iniziativa è volta a fornire un<br />

servizio sia agli studenti dell'istituto che al Territorio ed a diffondere la cultura<br />

delle tecnologie informatiche.<br />

Responsabile del Test Center: prof.ssa Patrizia Russo<br />

Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong>, docenti interni ed esterni, personale A.T.A.<br />

interno ed esterno, utenti esterni<br />

Modi e tempi: le sessioni d'esame si svolgeranno ogni quindici giorni,<br />

secondo un calendario predisposto dal Responsabile del Test Center<br />

comunicato preventivamente all'A.I.C.A. e pubblicato sia all'albo dell'<strong>Istituto</strong> sia<br />

sul sito internet dell'<strong>Istituto</strong>; ogni sessione d'esame avrà la durata di ore cinque.<br />

Durata: 1 settembre <strong>2008</strong> - 31 agosto <strong>2009</strong>: le sessioni d'esame si<br />

svolgeranno ogni quindici giorni secondo un calendario predisposto e<br />

comunicato preventivamente all'A.I.C.A. come stabilito dal regolamento<br />

A.I.C.A. Il contratto con l'A.I.C.A. verrà rinnovato nel mese di gennaio <strong>2009</strong>.<br />

Risorse umane: responsabile Test Center, tre esaminatori (max ore 100<br />

per ci<strong>as</strong>cun esaminatore), un <strong>as</strong>sistente amministrativo (max ore 100).<br />

Beni e servizi: gli esami si svolgeranno nel laboratorio di informatica e nell'aula<br />

multimediale, questi locali sono stati approvati ed autorizzati dall' A.I.C.A.<br />

Acquisti da parte dell'istituto: n. 100 Skill Card, n. 50 Esami, Stipula contratto<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Ad ogni sessione di esami sono previsti (regolamento AICA) due esaminatori se<br />

viene utilizzata una sola aula, almeno tre esaminatori se vengono utilizzate due aule.<br />

Ad ogni sessione di esami sono previste le seguenti operazioni:<br />

- Caricamento esami per ogni candidato (prima degli esami)<br />

- Sincronizzazione esami (prima e dopo gli esami).<br />

I costi che l'utente deve sostenere per effettuare gli esami sono i seguenti:<br />

Utente generico: € 62,00 per acquisto Skills Card; € 15,00 per ogni esame.<br />

Docenti e ATA in servizio: € 20,00 per acquisto Skills Card; € 10,00 per<br />

ogni esame da sostenere;<br />

Alunni delle scuole medie e superiori: € 55,00 per acquisto Skills Card;<br />

€ 10,00 per ogni esame da sostenere;<br />

Le somme vengono versate in un conto appositamente predisposto<br />

dall'istituto presso il Credito Siciliano, agenzia di Giarre.<br />

I.T.I.S. “E. FERMI” - FACOLTÀ D’INGEGNERIA<br />

“UNA PROFICUA INTEGRAZIONE”<br />

L'I.T.I.S. “E. Fermi” fornisce un prezioso servizio di orientamento agli<br />

studenti del 4° e 5° anno che abbiano l'intenzione di iscriversi, conseguito il<br />

diploma, alla facoltà d'Ingegneria dell'Università di Catania.<br />

Tale Facoltà si avvale della collaborazione di un docente di Matematica del<br />

“Fermi” per realizzare interventi di sostegno mirati alle esigenze didattiche del<br />

corso di studio di primo livello della Facoltà.<br />

Due docenti, uno interno e uno universitario, svolgono attività di<br />

orientamento, ci<strong>as</strong>cuno per complessive quindici ore nell'ambito di un modulo<br />

di trenta ore (corsi “meno uno”), per un gruppo di venticinque/trenta allievi.<br />

L'attività, d'alto valore, riesce bene ad orientare ed <strong>as</strong>sistere gli studenti,<br />

attuando il programma oggetto di convenzioni tra il M.P.I. e l'U.N.I.C.T. al fine di<br />

limitare significativamente la dispersione universitaria, che negli ultimi anni si<br />

manifesta in progressione.<br />

Alla fine dei corsi “meno uno” è prevista una verifica scritta valutata<br />

congiuntamente sia dal docente dell'<strong>Istituto</strong> che dal docente universitario. Lo<br />

studente che partecipa a tale corso viene esonerato dall'obbligo di frequenza ai<br />

corsi zero, per l'iscrizione ai seguenti corsi di studio di primo livello:<br />

Ingegneria Civile, Ingegneria dell'Ambiente e Territorio, Ingegneria delle<br />

Telecomunicazioni, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Informatica,<br />

Ingegneria Elettrica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria Meccanica, Scienze<br />

dell'Architettura e dell'Ingegneria Edile<br />

Lo studente non viene esonerato dalla preiscrizione elettronica e non viene,<br />

altresì, esonerato dai test d'ingresso a fine selettivo previsti per l'accesso ai<br />

corsi di studio in Ingegneria Edile/Architettura .<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 10<br />

139


Cap. 10<br />

140<br />

Proposta di argomenti per possibili itinerari nell'ambito dei due moduli.<br />

Insiemi. Operazioni sugli insiemi. Relazioni binarie: relazioni di ordinamento<br />

parziale o totale; relazioni di equivalenza e p<strong>as</strong>saggio all'insieme quoziente.<br />

Applicazioni tra insiemi.<br />

Nozioni di iniettività, suriettività, corrispondenze biunivoche. Applicazioni<br />

invertibili, con particolare riguardo alle funzioni elementari note.<br />

Principali strutture algebriche con particolare riguardo ai campi numerici e<br />

agli spazi vettoriali.<br />

Successivi ampliamenti: N, Z, Q, R, C<br />

I vettori dello spazio euclideo. Operazioni sui vettori. I vettori liberi.<br />

Geometria lineare nel <strong>piano</strong> e nello spazio.<br />

Matrici. Operazioni con le matrici. Metodo di riduzione. Rango di una<br />

matrice. Sistemi di equazioni lineari, anche con parametro.<br />

Calcolo combinatorio: disposizioni semplici (e con ripetizione),<br />

combinazioni semplici e coefficienti binomiali, permutazioni. Esempi significativi<br />

tratti dai giochi più popolari.<br />

Elementi di calcolo delle probabilità e statistica.<br />

Teoria elementare dei grafi.<br />

Lezioni frontali - Esercitazioni guidate - Test finale di valutazione.<br />

Obiettivi<br />

- Permettere agli studenti di approfondire temi, problematiche e<br />

metodologie b<strong>as</strong>ilari nello studio delle discipline matematiche<br />

- Indurre negli alunni interesse verso le discipline matematiche, anche con<br />

considerazioni di carattere storico, che permettano di inquadrare gli<br />

sviluppi della disciplina attraverso i secoli con cenni sulle tendenze della<br />

ricerca oggi e dei principali obiettivi che essa si pone<br />

- Sostenere gli allievi nel p<strong>as</strong>saggio da una tipologia di impegno guidato ad<br />

un'altra nella quale lo studente ha la libertà/responsabilità<br />

dell'organizzazione del suo studio individuale.<br />

VI EDIZIONE CONCORSO DI POESIA<br />

“LE PAROLE DELL'ANIMA”<br />

La nostra scuola aderisce alla<br />

- VII edizione Concorso di poesia “Le parole dell'anima”<br />

- IV edizione “Premio Leonardo Gr<strong>as</strong>si”<br />

organizzati dall'<strong>Istituto</strong> Comprensivo Statale “Leonardo Gr<strong>as</strong>si” di M<strong>as</strong>cali.<br />

Il concorso contribuisce a valorizzare la cultura umanistica: esso fa scoprire<br />

ai nostri alunni il piacere di “fare poesia” o li stimola ad esprimere in prosa il<br />

valore della legalità.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Antonella Treffiletti<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Obiettivi<br />

- Usare la forma poetica per riuscire ad esprimere sentimenti, emozioni,<br />

problematiche di natura sociale o ispirate al rispetto della legalità.<br />

- Elaborare testi in prosa sul tema della legalità<br />

Modi e tempi: il concorso si svolgerà nell'ambito del II quadrimestre; i tempi<br />

verranno stabiliti dall' <strong>Istituto</strong> comprensivo “Leonardo Gr<strong>as</strong>si” di M<strong>as</strong>cali.<br />

Il bando di concorso verrà pubblicizzato nelle singole cl<strong>as</strong>si dai docenti incaricati.<br />

Destinatari: tutte le cl<strong>as</strong>si dell'<strong>Istituto</strong>.<br />

Risorse umane interne: due docenti<br />

Beni e servizi: materiale di consumo - pullman di 40 posti (in b<strong>as</strong>e alle adesioni)<br />

VIII EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE<br />

“DOPO LA SCUOLA QUALE LAVORO?”<br />

MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DALL'A.CU.DI.PRO.SI.<br />

La nostra scuola partecipa all'VIII edizione del convegno “Dopo la scuola<br />

quale lavoro?”, a cura dell'A.CU.DI.PRO.SI., con il sostegno del Comune di<br />

M<strong>as</strong>cali e sponsorizzato da enti e imprenditori del territorio.<br />

Coordinatore del progetto: prof.ssa Antonella Treffiletti<br />

Obiettivi: conoscere meglio la Sicilia tramite le sue radici storiche, in<br />

particolare il movimento separatista che lottava per l'autonomia dell'isola;<br />

promuovere la divulgazione dello Statuto della Regione siciliana; evidenziare le<br />

opportunità di inserimento nel mondo del lavoro valorizzando le risorse della<br />

Sicilia con l'apporto dell'esperienza di giovani imprenditori presenti al convegno.<br />

Modi e tempi: il convegno e la premiazione si terranno secondo i tempi<br />

stabiliti dall'A.CU.DI.PRO.SI.: il primo venerdì del mese di dicembre e il primo<br />

venerdì del mese di marzo. Per la preparazione al concorso, si terranno a scuola<br />

con docenza interna, in orario curriculare, due lezioni di approfondimento<br />

della durata complessiva di ore 4, relative ai temi trattati nel convegno.<br />

Destinatari: alunni delle cl<strong>as</strong>si quinte, selezionati secondo criteri di merito.<br />

Risorse umane interne:<br />

- 1 docente coordinatore<br />

- 2 docenti per accompagnamento, raccolta e revisione degli elaborati<br />

- 1 docente interno<br />

Beni e servizi: materiale di consumo (fotocopie - CD), pullman di 25 posti<br />

per la premiazione al centro sociale di M<strong>as</strong>cali.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 10<br />

141


Cap. 10<br />

142<br />

“GIORNATE DELLA SICUREZZA STRADALE”<br />

a<br />

GIARRE - 6 EDIZIONE<br />

Nella civiltà dell'automobile, con una mobilità crescente affidata al<br />

comportamento degli individui, emerge inconfutabilmente la drammatica realtà<br />

degli incidenti stradali.<br />

Una decisa azione di “marketing sociale” tendente ad elevare l'attenzione nelle<br />

modalità di circolazione appare necessaria per la riduzione del numero dei sinistri.<br />

La scuola deve educare i nostri giovani alla convivenza civile, alla legalità, al<br />

rispetto della vita, propria e degli altri, e delle corrette regole di comportamento.<br />

Coordinatore del progetto: prof. Angelo Pulvirenti<br />

Obiettivi<br />

- Agevolare la conoscenza delle leggi specifiche<br />

- Formare la “coscienza civile” del giovane<br />

- Rispettare ogni norma di vita di relazione nell'interesse del singolo e della collettività<br />

Modi e tempi: la manifestazione verrà sviluppata nella prossima primavera con la<br />

collaborazione e la sponsorizzazione dell'A.C.I. di Acireale (competente per il<br />

Territorio) e dal Comune di Giarre che propone la primavera sportiva giarrese.<br />

Al Parco Jungo sarà organizzata una gara podistica riservata agli alunni/e di<br />

tutte le Scuole medie inferiori e superiori della provincia di Catania.<br />

Destinatari: la manifestazione è rivolta agli alunni dell'<strong>Istituto</strong>.<br />

Risorse umane interne: docenti di Educazione Fisica<br />

Risorse umane esterne: comune, ACI, Istituti scol<strong>as</strong>tici<br />

Beni e servizi: aula magna, cancelleria, stand, coppe, gadget per gara<br />

QUASAR - QUAS(I)(ST)AR<br />

Il progetto, legato al territorio, già iniziato nell'anno scol<strong>as</strong>tico 2006/2007<br />

con l'acquisto di strumenti per l'osservazione <strong>as</strong>tronomica e radio<strong>as</strong>tronomica<br />

e con una serie di attività di osservazione e studio del cielo, continua quest'anno<br />

con l'obiettivo di ampliare il gruppo di studenti che lo seguono e di impegnarli,<br />

come parte attiva, sia nello svolgimento delle attività interne alla scuola che in<br />

quelle rivolte al territorio.<br />

Attività programmate<br />

- Installazione di una parabola da 1,5 metri con convertitore LNAC (10.7-<br />

11.8 GHz / 950-2050 MHz) da collegare al ricevitore RAL 10 per<br />

completare il radiotelescopio amatoriale.<br />

- Realizzazione, previa progettazione, da parte degli studenti di una<br />

meridiana analemmatica.<br />

- Osservazioni del sole in orario scol<strong>as</strong>tico con telescopio solare.<br />

- Osservazioni del cielo con telescopio <strong>as</strong>tronomico.<br />

- Apertura della scuola al territorio mediante conferenze.<br />

- Apertura della scuola oltre l'orario in c<strong>as</strong>o di eventi <strong>as</strong>tronomici<br />

straordinari prevedibili (comete, eclissi, occultazioni ecc.).<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Coordinatore del progetto prof. Giuseppe Foti<br />

Animatori prof. Tropea Mario e prof. Mazzaglia Grazia<br />

Collaboratore esterno Dott. Salvatore Santoro (cultore di <strong>as</strong>tronomia)<br />

Obiettivi<br />

- Facilitare lo studio e la comprensione dell'<strong>as</strong>tronomia per gli studenti del biennio<br />

- Approfondire le conoscenze acquisite con osservazioni <strong>as</strong>tronomiche guidate<br />

- Acquisire competenze operative in campo radio<strong>as</strong>tronomico con<br />

osservazioni diurne mediante radiotelescopio<br />

- Utilizzare e approfondire quanto studiato in fisica e in elettronica nelle<br />

applicazioni di radio<strong>as</strong>tronomia<br />

- Rafforzare le capacità di calcolo e di interpretare dati<br />

- Approfondire le conoscenze sull'inquinamento luminoso ed elettromagnetico<br />

Modi e tempi: il corso prevede oltre le attività in ore curricolari, la<br />

partecipazione degli alunni per un totale di 30 ore pomeridiane a lezioni di<br />

b<strong>as</strong>e, osservazioni con raccolta dati, elaborazione dei dati raccolti.<br />

Destinatari: alunni dell'<strong>Istituto</strong> app<strong>as</strong>sionati di <strong>as</strong>tronomia<br />

Risorse umane interne: docenti di Scienze e di lab. di Chimica<br />

Risorse umane esterne: unione <strong>as</strong>trofili italiani, Italian Amateur Radio<br />

Astronomy Group, Osservatorio radio<strong>as</strong>tronomico di Noto, Dott. Salvatore<br />

Santoro, <strong>as</strong>trofilo con esperienza pluriennale in attività <strong>as</strong>tronomiche.<br />

Beni e servizi: impianto di ricezione satellitare per radio<strong>as</strong>tronomia, un<br />

personal computer completo di stampante, telescopio <strong>as</strong>tronomico,<br />

telescopio solare, software specifico, videoproiettore.<br />

I PROGRAMMI DI STUDIO ALL'ESTERO<br />

DI INTERCULTURA<br />

I programmi scol<strong>as</strong>tici di Intercultura permettono ai giovani italiani e stranieri<br />

di vivere presso famiglie selezionate dai nostri partner AFS all'estero e di studiare<br />

in scuole medie superiori in Europa, Americhe, Asia, Australia e Nuova Zelanda<br />

per periodi della durata di un anno, oppure per sei, tre o due mesi.<br />

L'inserimento familiare e scol<strong>as</strong>tico del giovane in ambienti sicuri come la<br />

famiglia e la scuola permettono che egli venga a contatto con la cultura del<br />

Paese ospitante, dai suoi <strong>as</strong>petti più quotidiani a quelli più storici ed artistici. Il<br />

reinserimento nella scuola italiana dopo la partecipazione ad un programma di<br />

studio all'estero, è regolato dalla CM n. 181 del 17 marzo 1997 e dalla CM 236<br />

dell' 8 ottobre 1999.<br />

I programmi scol<strong>as</strong>tici di Intercultura sono rivolti a studenti dai 15 ai 17 anni, iscritti<br />

ad una scuola media superiore. Vi si accede mediante un concorso: tutte le iscrizioni<br />

per partecipare all'<strong>as</strong>segnazione delle borse di studio Intercultura e di tutti i<br />

programmi disponibili devono pervenire entro il 10 novembre <strong>2008</strong>.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 10<br />

143


Cap. 10<br />

144<br />

Gli incontri di selezione si terranno indicativamente nella seconda metà di novembre.<br />

Le eventuali iscrizioni pervenute oltre il 10 novembre <strong>2008</strong> e comunque entro il 31<br />

gennaio <strong>2009</strong>, saranno prese in considerazione solo per l'<strong>as</strong>segnazione di programmi<br />

residui, e comunque alla quota più alta di partecipazione al rimborso spese<br />

Intercultura-AFS (f<strong>as</strong>cia 4), indipendentemente dal reddito familiare. Intercultura non<br />

garantisce disponibilità di posti per le iscrizioni pervenute oltre il 10 novembre.<br />

La partenza avviene l'estate successiva.<br />

I programmi scol<strong>as</strong>tici di Intercultura permettono di usufruire di molte borse<br />

di studio totali o parziali, che vengono <strong>as</strong>segnate in b<strong>as</strong>e al reddito familiare. Le<br />

borse di studio messe a disposizione da Intercultura sono riservate a coloro<br />

che si iscrivono entro la prima data di scadenza.<br />

Intercultura è un movimento educativo internazionale di volontariato con<br />

statuto consultivo all'ONU (Ecosoc), all'UNESCO e al Consiglio d'Europa, che<br />

realizza scambi di giovani tra l'Italia e molti Paesi di tutto il mondo per prepararli<br />

alla conoscenza e al rispetto delle diverse culture.<br />

In Italia Intercultura è un ente morale riconosciuto con decreto del<br />

Presidente della Repubblica n. 578 del 23/7/1985 e posto sotto la tutela del<br />

Ministero degli Affari Esteri. E' iscritta nel registro del volontariato della Regione<br />

Lazio e, in virtù di tale iscrizione, dal 2 gennaio 1998 è considerata<br />

“Organizzazione non lucrativa di utilità sociale – ONLUS” (DL 460/97). Nel<br />

1995 ha ricevuto il premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il<br />

Volontariato. Ha tre uffici nazionali a Roma, a Milano e a Colle Val d'Elsa (SI) e<br />

116 centri locali nei maggiori capoluoghi di provincia, nei quali lavorano più di<br />

2500 volontari.<br />

Visitare e conoscere un altro paese tramite lo scambio di cl<strong>as</strong>se offre la<br />

possibilità di venire a contatto con altre abitudini di vita ed altre culture, insieme<br />

alla scoperta dei valori della cultura di appartenenza. È un'esperienza<br />

significativa che permette di instaurare un'amicizia con coetanei che vivono e<br />

studiano in un ambiente diverso dal nostro, rappresenta, inoltre, un'esperienza<br />

<strong>formativa</strong> che favorisce la comprensione internazionale.<br />

I nostri studenti potranno andare per una settimana a frequentare una scuola<br />

di un altro paese europeo e saranno ospitati dalle famiglie di studenti della<br />

stessa scuola. Poi, a loro volta, ricambieranno l'ospitalità.<br />

Essi potranno partecipare ad attività didattiche, visite guidate, discussioni su<br />

temi di interesse comune, incontri con personalità del luogo.<br />

A cura di INTERCULTURA<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PROGETTO AETNANET<br />

L'I.T.I.S. “E. Fermi” partecipa al “Progetto Aetnanet” insieme ad altre centotrenta<br />

scuole della Provincia di Catania in rete per lo sviluppo dei servizi informativi.<br />

L'accordo di rete, stipulato ai sensi e per gli effetti dell'art. 7, comma 4, del<br />

D.P.R. 275/99, sorge sulla b<strong>as</strong>e della Legge n.150 del 07/05/2000 ed è<br />

espressione dell'autonomia degli Istituti scol<strong>as</strong>tici, recentemente elevata a<br />

rango di valore costituzionale.<br />

La Legge n. 150/2000 chiede alla pubblica amministrazione “l'organizzazione<br />

delle attività di informazione e comunicazione attraverso le strutture<br />

informatiche ed i sistemi telematici e multimediali”. Conseguentemente le<br />

scuole del progetto sono impegnate nel miglioramento dell'efficienza dei<br />

servizi didattici e amministrativi con l'uso di strutture informatiche secondo<br />

standard di qualità concordati.<br />

Dieci scuole, tra quelle che aderiscono al progetto, rappresentative di realtà<br />

comprensoriali, rivestono il ruolo di scuole polo.<br />

Il progetto si articola nella interazione tra le varie scuole e nell'attività di<br />

indirizzo degli organi di gestione, mediata dalle scuole polo territoriali.<br />

Il Consiglio di gestione, il Comitato tecnico e il Centro operativo di<br />

supporto sono gli organi sui quali poggia l'organizzazione del progetto.<br />

Ci<strong>as</strong>cuna scuola affida ad uno staff interno il lavoro relativo all'impianto e<br />

alla manutenzione dei siti internet.<br />

Lo staff d'<strong>Istituto</strong> è composto da un Web Editor (Dirigente Scol<strong>as</strong>tico), da un<br />

Web M<strong>as</strong>ter (Docente), da un Web Operator (A.T.A).<br />

Il sito di ci<strong>as</strong>cuna scuola è soggetto a monitoraggio. A tale riguardo saranno<br />

utilizzate le griglie redatte dal Comitato tecnico.<br />

La scuola capofila tramite il proprio sito esercita funzioni di coordinamento<br />

telematico dell'intera rete.<br />

Ci<strong>as</strong>cuna scuola del progetto rende accessibile agli utenti la<br />

documentazione relativa ai progetti didattici e alle attività amministrative. Si<br />

riesce, così, ad andare oltre l'ottica burocratica, agevolando la costituzione di<br />

una memoria collettiva.<br />

Vengono attivate sul sito internet dell'istituto www.itisfermigiarre.info le<br />

seguenti sezioni:<br />

- presentazione della scuola<br />

- analisi del bacino di utenza<br />

- verbale degli organi Collegiali<br />

- documenti didattici dei docenti<br />

- programmazione delle singole cl<strong>as</strong>si<br />

- organizzazione della didattica<br />

- organizzazione dei servizi amministrativi<br />

- composizione consigli di cl<strong>as</strong>se<br />

- orario delle lezioni<br />

- orario di servizio dei docenti<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 10<br />

145


Cap. 10<br />

146<br />

- calendario d'istituto<br />

- direttive del dirigente scol<strong>as</strong>tico<br />

- libri di testo<br />

- orientamento per i futuri utenti<br />

- spazi riservati (didattica, r.s.u., etc.)<br />

- programma annuale<br />

- conto consuntivo<br />

In un futuro prossimo ci si augura di poter erogare informaticamente i<br />

seguenti servizi:<br />

- consultazione dell'archivio della biblioteca<br />

- prenotazione del prestito dei libri<br />

- informazioni ai genitori e agli allievi sulla valutazione e sulle <strong>as</strong>senze<br />

tramite p<strong>as</strong>sword<br />

- servizi interattivi di segreteria<br />

- servizi di video-conferenza<br />

“SPAZIO 22” - UNA RETE DI SCUOLE<br />

Struttura della rete<br />

L'I.T.I.S. “E. Fermi” fa parte della rete “Spazio 22”, una rete costituita da<br />

cinquant<strong>as</strong>ette scuole siciliane.<br />

Costituiscono obiettivi della rete l'educazione alla “Cittadinanza attiva e<br />

solidale”, ai “Diritti umani”, alla “Cittadinanza europea”, allo “Sviluppo sostenibile”.<br />

I Dirigenti e un docente di ci<strong>as</strong>cuna delle scuole della rete sono stati formati a<br />

tale riguardo tramite seminari nazionali (Venezia 2003, Taormina 2004, Perugia<br />

2004, Roma 2005, Venezia 2005, Sorrento 2005).<br />

Le scuole della rete sono distribuite omogeneamente su tutto il territorio<br />

regionale. Tale disposizione agevola l'organizzazione tramite le scuole polo dei<br />

seminari di formazione territoriali sulle cennate tematiche, attivando lavori<br />

didattici di ricerca-azione di scansione triennale tramite la valorizzazione della<br />

piattaforma Punto Edu Europa.<br />

I Formatori dei seminari territoriali in presenza e on-line sono i docenti delle<br />

scuole che hanno frequentato i seminari nazionali. Il “Fermi” è scuola polo per<br />

un seminario di formazione di docenti, che operano in altri Istituti di Giarre<br />

(tutor il prof. Giovanni Gulisano).<br />

Obiettivi della rete<br />

- Formare i docenti alla cittadinanza europea: docenti/cittadini europei<br />

orientati al confronto costruttivo e al rispetto reciproco<br />

- Sviluppare la “dimensione europea dell'insegnamento” attraverso la<br />

realizzazione di unità didattiche pluridisciplinari e/o interdisciplinari<br />

- Approfondire la conoscenza dei documenti europei, delle strategie<br />

politico-istituzionali, delle tematiche giuridico economiche al fine di<br />

sviluppare le dimensioni dell'appartenenza all'Europa e della cittadinanza<br />

sovranazionale.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


- Acquisire consapevolezza dei significati della cittadinanza attiva europea<br />

- Documentare, pubblicizzare e disseminare i risultati della ricerca-azione<br />

con materiale multimediale<br />

“Spazio 22” si avvale dell'<strong>as</strong>sistenza del Nucleo regionale per la Sicilia “Europa<br />

dell'istruzione“, coordinato dall’Ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione,<br />

dott. Seb<strong>as</strong>tiano Pulvirenti.<br />

Punto Edu Europa - INDIRE - per la formazione on-line<br />

La piattaforma si articola in area dei corsi (cittadinanza europea, intercultura<br />

ed unione europea, diritti umani ed educazione alla pace, cittadinanza attiva,<br />

solidarietà agita), area dei laboratori (descrizione di esperienze, best practices),<br />

area dello sviluppo regionale, area delle risorse (bibliografie, sitografie, links,<br />

atti di convegni, etc.), forum con moderatori.<br />

eTWINNING<br />

"Bisogna evitare la globalizzazione delle menti, e quindi mantenere la<br />

diversità della concettualizzazione, dei punti di vista, dei modi di<br />

categorizzare il reale, di definire i colori - la pluralità delle lingue." (Le<br />

sfide di Babele, Paolo E. Balboni)<br />

eTwinning vuol essere un mezzo efficace per rafforzare la dimensione<br />

europea dell'educazione tra giovani cittadini dell'U.E. che vivono la diversità<br />

come valore.<br />

L'azione eTwinning, che fa parte del programma pluriennale eLearning,<br />

realizza tramite i gemellaggi elettronici, collaborazioni pedagogiche a lungo<br />

termine tra istituzioni scol<strong>as</strong>tiche europee, finalizzate alla creazione e alla<br />

condivisione di progetti didattici comuni, mediante l'utilizzo delle Tecnologie<br />

dell'Informazione e della Comunicazione.<br />

Il valore aggiunto dell'azione eTwinning pensiamo consista nella necessità di<br />

credere nel valore intrinseco della persona umana, intesa come essere unico,<br />

originale ed irripetibile, preziosa nella sua diversità e, d'altro canto,<br />

nell'imprescindibile superamento dell'ottica del contingente dell'Istituzione<br />

scol<strong>as</strong>tica di appartenenza.<br />

Chi vive I'esperienza eTwinning desidera aprirsi e sintonizzare il proprio<br />

operato verso orizzonti più ampi. Il che vuol dire anche investire nel capitale<br />

umano, avviare progetti pluriennali innovativi che innalzino la motivazione ad<br />

apprendere e puntino al successo formativo dei giovani cittadini europei. In tal<br />

modo si risponde alle esigenze della società della conoscenza e del mondo del<br />

lavoro che necessita sempre più di professionisti europei qualificati anche da<br />

un bagaglio culturale che sappia essere espressione delle diversità nazionali<br />

intese come valore.<br />

Crediamo che il vantaggio più importante dell'iniziativa eTwinning sia<br />

rappresentato dall'impegno personale e dall'esperienza degli insegnanti e delle<br />

scuole coinvolte, compresa quella siciliana.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 10<br />

147


Cap. 10<br />

148<br />

Le scuole siciliane, essendo impegnate nella condivisione di progetti pedagogici<br />

pluriennali oltre i confini nazionali, <strong>as</strong>sumono un ruolo importante nel contribuire<br />

allo sviluppo sociale e culturale dell'Europa del ventunesimo secolo.<br />

Inoltre tutte le scuole gemellate della Sicilia hanno già dato disponibilità di aprire<br />

il loro partenariato ad Algeria, Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia, aderendo, così, a<br />

MedTwinning e ponendosi, sia geograficamente che culturalmente, come ponte<br />

naturale verso questi cinque Paesi del Mediterraneo.<br />

LE MANIFESTAZIONI DEL CINQUANTENARIO<br />

PROGETTO “ATENA” di divulgazione scientifica<br />

L'<strong>Istituto</strong> che è al cinquantesimo anno di attività intende programmare<br />

attività culturali in favore degli studenti e dei loro genitori, di studenti di altre<br />

scuole, di adulti disponibili ad aggiornare la propria formazione e ad accostarsi ai<br />

nuovi saperi.<br />

Il comprensorio è fornito di un solo centro per l'educazione degli adulti e<br />

solo di due Istituti superiori con corsi serali. Non si registra la presenza di<br />

<strong>as</strong>sociazioni culturali di tematiche scientifiche nel bacino d'utenza, che conta<br />

circa centomila abitanti e si estende dalla zona ionico-etnea fino alla prime<br />

pendici dei Nebrodi.<br />

Gli adulti che affrontano il ritorno a scuola nell'ambito di una prospettiva di<br />

“lifelong learning” offrono agli studenti una forte testimonianza di impegno e di<br />

serietà. Si vuole anche favorire un dialogo tra generazioni diverse, tra anziani e<br />

giovani, tra genitori e figli.<br />

Il “Fermi” intende così riappropriarsi di un ruolo di promozione culturale, di<br />

relazioni, creando occ<strong>as</strong>ioni sistematiche di formazione sul territorio.<br />

Ci si propone nell’arco dell’anno scol<strong>as</strong>tico di organizzare quattro o cinque<br />

lezioni.<br />

Saranno trattati argomenti di matematica, chimica, botanica, geologia,<br />

tal<strong>as</strong>sografia, fisica, con particolare riguardo all'<strong>as</strong>tronomia e alla<br />

radio<strong>as</strong>tronomia.<br />

Il progetto si colloca in organicità e coerenza nell'ambito del Piano dell'Offerta<br />

Formativa, che ha avuto negli anni scorsi una consistente sezione di progetti di<br />

raccordo con il territorio: rapporti con l'Università di Catania e di Pavia, con gli Enti<br />

locali, con le attività produttive sul territorio, con Intercultura, con l'<strong>Istituto</strong> di<br />

Radio<strong>as</strong>tronomia di Noto. Reti, consorzi, IFTS, progetti PON e POR, esperienze di<br />

alternanza scuola-lavoro hanno caratterizzato l'attività del “Fermi”.<br />

Ci si augura di riuscire a svolgere un ruolo di “polo“ di formazione per il<br />

territorio e di ottenere per gli allievi momenti di rimotivazione di orientamento.<br />

Il progetto si avvarrà dell'attività di un consulente esterno, dott. Salvatore<br />

Santoro, esperto di scienze <strong>as</strong>tronomiche.<br />

Le varie lezioni avranno luogo in Aula Magna dotata delle attrezzature audio e<br />

video per conferenze.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Laboratorio di Automazione<br />

Laboratorio di Meccanica (CAD-CAM)<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 10<br />

149


Cap. 10<br />

150<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 11<br />

151


Cap. 11<br />

152<br />

TELETHON<br />

Tra le iniziative dell'I.T.I.S. “E. Fermi” volte a promuovere la solidarietà umana<br />

e sociale si colloca l'adesione a Telethon, ONLUS, sotto gli auspici dell'Unione<br />

Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM).<br />

Telethon sostiene la ricerca scientifica e farmacologica per le malattie rare,<br />

tra cui la distrofia muscolare.<br />

Telethon finanzia attualmente lo studio di seimila malattie, alcune delle quali<br />

gravemente invalidanti, che, a causa della loro scarsa incidenza statistica, sono<br />

per varie e complesse ragioni, tr<strong>as</strong>curate sia dai ricercatori, sia dalle ditte<br />

farmaceutiche. I fondi utilizzati provengono dalla solidarietà e dalla generosità di<br />

tutti coloro che, come il nostro <strong>Istituto</strong>, ritengono che il diritto alla vita ed alla<br />

salute non possano e non debbano dipendere dall'incidenza statistica della<br />

malattia da cui si è affetti e che in una società civile, che ha come obiettivo il bene<br />

della collettività, non possa essere avallata alcuna discriminazione in tal senso.<br />

Sono queste le ragioni per cui l'I.T.I.S. “E. Fermi” si è impegnato e continua ad<br />

impegnarsi a diffondere presso i giovani la cultura della solidarietà e della<br />

donazione per la ricerca.<br />

A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)<br />

A.I.S.M. è l'unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla<br />

sclerosi multipla, per:<br />

- promuovere e finanziare la ricerca scientifica sulla malattia;<br />

- fornire servizi socio-sanitari alle persone con sclerosi multipla e alle loro<br />

famiglie;<br />

- rappresentare e affermare i diritti dei 54.000 italiani colpiti dalla malattia.<br />

L'A.I.S.M. è una ONLUS, Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, che<br />

da 38 anni opera su tutto il territorio italiano. Dal 1998 è affiancata dalla F.I.S.M.,<br />

Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, anch'essa ONLUS, istituita per continuare<br />

a finanziare e promuovere la ricerca scientifica sulla malattia.<br />

LA RICERCA SCIENTIFICA<br />

Insieme A.I.S.M. e F.I.S.M. finanziano il 70% della ricerca scientifica italiana tra<br />

progetti di ricerca, borse di studio e servizi centralizzati per i ricercatori e hanno<br />

stanziato, negli ultimi 12 anni, 15 milioni di euro, sostenendo 260 progetti di ricerca<br />

e 87 borse di studio, senza ricorrere ad alcun finanziamento pubblico. Grazie<br />

all'intervento di A.I.S.M. e F.I.S.M., oggi in Italia si sono formati e lavorano gruppi di<br />

ricerca specificatamente dedicati alla sclerosi multipla e coinvolti attivamente a<br />

livello internazionale nell'ampliamento delle conoscenze sulla malattia.<br />

Oggi l'impegno di A.I.S.M. e F.I.S.M. è di mettere a disposizione dei ricercatori<br />

ogni anno un bando di almeno 1 milione e 500 mila euro. A partire dal 2007,<br />

inoltre, il bando di ricerca F.I.S.M. <strong>as</strong>segna una borsa e un finanziamento triennali<br />

a ricercatori italiani qualificati che lavorano all'estero, al fine di creare le<br />

condizioni per il loro rientro in Italia.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


GLI EVENTI<br />

AISM organizza due importanti appuntamenti di sensibilizzazione e di<br />

raccolta fondi estesi su tutto il territorio italiano, La Gardenia dell'A.I.S.M.,<br />

dedicata alle donne con sclerosi multipla, e Una Mela per la Vita, per i giovani<br />

con sclerosi multipla, che coinvolgono oltre 10 mila volontari e raggiungono<br />

decine di migliaia di persone in 3.000 piazze italiane per due interi fine<br />

settimana, rispettivamente nel mese di marzo e ottobre.<br />

A maggio si tiene la Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, il principale<br />

appuntamento che si svolge in Italia sulla malattia: sette giorni di iniziative e<br />

incontri su tutto il territorio e un convegno nazionale per informare media,<br />

opinione pubblica e Istituzioni sulle conseguenze sociali e socio-sanitarie che la<br />

sclerosi multipla comporta.<br />

L'I.T.I.S. “E. Fermi” collabora con la sezione provinciale di Catania, aderendo<br />

prontamente agli eventi promossi dall'A.I.S.M. ed ospitandone le iniziative.<br />

Contribuisce efficacemente al finanziamento della ricerca scientifica,<br />

sensibilizzando gli alunni alla solidarietà e al volontariato.<br />

A.S.L. (Associazione Siciliana per la lotta contro la Leucemia)<br />

L'<strong>Istituto</strong> sostiene l'Associazione, che si propone attraverso un programma<br />

annuale di raccolta fondi con distribuzione di prodotti natalizi e p<strong>as</strong>quali.<br />

L'Associazione, per una medicina preventiva, cura l'organizzazione di<br />

dibattiti televisivi, di conferenze tra medici specialisti in Onco-ematologia e<br />

pediatri del luogo, e incontri con gli alunni nelle scuole.<br />

A.I.R.C. (Associazione Italiana Ricerca Cancro)<br />

Tra le iniziative dell'I.T.I.S. “E. Fermi” di Giarre si colloca anche l'adesione<br />

dell'<strong>Istituto</strong> all'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, di cui è socio<br />

sostenitore.<br />

Già da diversi anni l'A.I.R.C ha fatto della ricerca l'obiettivo principale della<br />

propria attività raggiungendo risultati significativi sia attraverso la prevenzione<br />

e la diagnosi precoce, sia nell'ambito farmacologico.<br />

Il nostro <strong>Istituto</strong> partecipa attivamente alla raccolta di fondi ospitando<br />

rappresentanti dell'Associazione che, attraverso la vendita delle uova p<strong>as</strong>quali,<br />

coinvolgono e sensibilizzano gli studenti e gli operatori scol<strong>as</strong>tici, diffondendo<br />

la cultura della donazione per la ricerca.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

Cap. 11<br />

153


154<br />

APPENDICE<br />

DECRETO LEGGE 137 dell'1 settembre <strong>2008</strong><br />

Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università<br />

Articolo 1. (Cittadinanza e Costituzione)<br />

1. A decorrere dall'inizio dell'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>, oltre ad una<br />

sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del regolamento di cui al decreto del<br />

Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di<br />

sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e<br />

nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a<br />

«Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e storicosociale<br />

e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono<br />

avviate nella scuola dell'infanzia.<br />

1-bis. Al fine di promuovere la conoscenza del pluralismo istituzionale, definito dalla<br />

Carta costituzionale, sono altresì attivate iniziative per lo studio degli statuti regionali<br />

delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale.<br />

2. All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane,<br />

strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.<br />

Articolo 2. (Valutazione del comportamento degli studenti)<br />

1. Fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente<br />

della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti,<br />

doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di<br />

secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento<br />

di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scol<strong>as</strong>tica, anche in<br />

relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle<br />

istituzioni scol<strong>as</strong>tiche anche fuori della propria sede.<br />

1-bis. Le somme iscritte nel conto dei residui del bilancio dello Stato per l'anno <strong>2008</strong>,<br />

a seguito di quanto disposto dall'articolo 1, commi 28 e 29, della legge 30 dicembre<br />

2004, n. 311, e successive modificazioni, non utilizzate alla data di entrata in vigore della<br />

legge di conversione del presente decreto, sono versate all'entrata del bilancio dello<br />

Stato per essere destinate al finanziamento di interventi per l'edilizia scol<strong>as</strong>tica e la<br />

messa in sicurezza degli istituti scol<strong>as</strong>tici ovvero di impianti e strutture sportive dei<br />

medesimi. Al riparto delle risorse, con l'individuazione degli interventi e degli enti<br />

destinatari, si provvede con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di<br />

concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in coerenza con<br />

apposito atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti per materia e<br />

per i profili finanziari.<br />

2. A decorrere dall'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>, la valutazione del comportamento è<br />

effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.<br />

3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal<br />

consiglio di cl<strong>as</strong>se, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se<br />

inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame<br />

conclusivo del ciclo. Ferma l'applicazione della presente disposizione dall'inizio<br />

dell'anno scol<strong>as</strong>tico di cui al comma 2, con decreto del Ministro dell'istruzione,<br />

dell'università e della ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e<br />

oggettiva gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi, nonché eventuali<br />

modalità applicative del presente articolo.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


Articolo 3. (Valutazione sul rendimento scol<strong>as</strong>tico degli studenti)<br />

1. Dall'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>, nella scuola primaria la valutazione periodica ed<br />

annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi<br />

acquisite sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi e<br />

illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.<br />

1-bis. Nella scuola primaria, i docenti, con decisione <strong>as</strong>sunta all'unanimità, possono<br />

non ammettere l'alunno alla cl<strong>as</strong>se successiva solo in c<strong>as</strong>i eccezionali e comprovati da<br />

specifica motivazione.<br />

2. Dall'anno scol<strong>as</strong>tico <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>, nella scuola secondaria di primo grado la<br />

valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione<br />

delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell'esame finale del ciclo<br />

sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi.<br />

3. Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla cl<strong>as</strong>se successiva,<br />

ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con<br />

decisione <strong>as</strong>sunta a maggioranza dal consiglio di cl<strong>as</strong>se, un voto non inferiore a sei<br />

decimi in ci<strong>as</strong>cuna disciplina o gruppo di discipline.<br />

3-bis. Il comma 4 dell'articolo 185 del testo unico di cui al decreto legislativo 16<br />

aprile 1994, n. 297, è sostituito dal seguente:<br />

«4. L'esito dell'esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione<br />

complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di<br />

competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall'alunno; conseguono il<br />

diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi».<br />

4. Il comma 3 dell'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, è<br />

abrogato.<br />

5. Con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23<br />

agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della<br />

ricerca, si provvede al coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli<br />

studenti, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità<br />

degli alunni, e sono stabilite eventuali ulteriori modalità applicative del presente<br />

articolo.<br />

Articolo 4. (Insegnante unico nella scuola primaria)<br />

1. Nell'ambito degli obiettivi di razionalizzazione di cui all'articolo 64 del decretolegge<br />

25 giugno <strong>2008</strong>, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto <strong>2008</strong>, n.<br />

133, nei regolamenti previsti dal comma 4 del medesimo articolo 64 è ulteriormente<br />

previsto che le istituzioni scol<strong>as</strong>tiche della scuola primaria costituiscono cl<strong>as</strong>si affidate<br />

ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei<br />

regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle<br />

famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.<br />

2. Con apposita sequenza contrattuale è definito il trattamento economico dovuto<br />

all'insegnante unico della scuola primaria, per le ore di insegnamento aggiuntive<br />

rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni<br />

contrattuali.<br />

2-bis. Per la realizzazione delle finalità previste dal presente articolo, il Ministro<br />

dell'economia e delle finanze, di concerto con il ministro dell'istruzione, dell'università<br />

e della ricerca, ferme restando le attribuzioni del comitato di cui all'articolo 64, comma<br />

7, del decreto-legge 25 giugno <strong>2008</strong>, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6<br />

agosto <strong>2008</strong>, n. 133, provvede alla verifica degli specifici effetti finanziari determinati<br />

dall'applicazione del comma 1 del presente articolo, a decorrere dal 1º settembre <strong>2009</strong>.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

155


156<br />

A seguito della predetta verifica, per le finalità di cui alla sequenza contrattuale prevista<br />

dal comma 2 del presente articolo, si provvede, per l'anno <strong>2009</strong>, ove occorra e in via<br />

transitoria, a valere sulle risorse del fondo d'istituto delle istituzioni scol<strong>as</strong>tiche, da<br />

reintegrare con quota parte delle risorse rese disponibili ai sensi del comma 9<br />

dell'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno <strong>2008</strong>, n. 112, convertito, con modificazioni,<br />

dalla legge 6 agosto <strong>2008</strong>, n. 133, nei limiti dei risparmi di spesa conseguenti<br />

all'applicazione del comma 1, resi disponibili per le finalità di cui al comma 2 del presente<br />

articolo, e in ogni c<strong>as</strong>o senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.<br />

2-ter. La disciplina prevista dai presente articolo entra in vigore a partire dall'anno<br />

scol<strong>as</strong>tico <strong>2009</strong>/2010, relativamente alle prime cl<strong>as</strong>si del ciclo scol<strong>as</strong>tico.<br />

Articolo 5. (Adozione dei libri di testo)<br />

1. Fermo restando quanto disposto dall'articolo 15 del decreto-legge 25 giugno<br />

<strong>2008</strong>, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto <strong>2008</strong>, n. 133, i competenti<br />

organi scol<strong>as</strong>tici adottano libri di testo in relazione ai quali l'editore si è impegnato a<br />

mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo che per la pubblicazione di<br />

eventuali appendici di aggiornamento da rendere separatamente disponibili. Salva la<br />

ricorrenza di specifiche e motivate esigenze, l'adozione dei libri di testo avviene nella<br />

scuola primaria con cadenza quinquennale, a valere per il successivo quinquennio, e<br />

nella scuola secondaria di primo e secondo grado ogni sei anni, a valere per i successivi<br />

sei anni. Il dirigente scol<strong>as</strong>tico vigila affinchè le delibere dei competenti organi scol<strong>as</strong>tici<br />

concernenti l'adozione dei libri di testo siano <strong>as</strong>sunte nel rispetto delle disposizioni<br />

vigenti.<br />

Articolo 5-bis. (Disposizioni in materia di graduatorie ad esaurimento)<br />

1. Nei termini e con le modalità fissati nel provvedimento di aggiornamento delle<br />

graduatorie ad esaurimento da disporre per il biennio <strong>2009</strong>/2010, ai sensi dell'articolo 1,<br />

commi 605, lettera c), e 607, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive<br />

modificazioni, i docenti che hanno frequentato i corsi del IX ciclo presso le scuole di<br />

specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS) o i corsi biennali abilitanti di<br />

secondo livello ad indirizzo didattico (COBASLID), attivati nell'anno accademico<br />

2007/<strong>2008</strong>, e hanno conseguito il titolo abilitante sono iscritti, a domanda, nelle<br />

predette graduatorie, e sono collocati nella posizione spettante in b<strong>as</strong>e ai punteggi<br />

attribuiti ai titoli posseduti.<br />

2. Analogamente sono iscritti, a domanda, nelle predette graduatorie e sono<br />

collocati nella posizione spettante in b<strong>as</strong>e ai punteggi attribuiti ai titoli posseduti i<br />

docenti che hanno frequentato il primo corso biennale di secondo livello finalizzato alla<br />

formazione dei docenti di educazione musicale delle cl<strong>as</strong>si di concorso 31/A e 32/A e di<br />

strumento musicale nella scuola media della cl<strong>as</strong>se di concorso 77/A e hanno<br />

conseguito la relativa abilitazione.<br />

3. Possono inoltre chiedere l'iscrizione con riserva nelle suddette graduatorie<br />

coloro che si sono iscritti nell'anno accademico 2007/<strong>2008</strong> al corso di laurea in scienze<br />

della formazione primaria e ai corsi quadriennali di didattica della musica; la riserva è<br />

sciolta all'atto del conseguimento dell'abilitazione relativa al corso di laurea e ai corsi<br />

quadriennali sopra indicati e la collocazione in graduatoria è disposta sulla b<strong>as</strong>e dei<br />

punteggi attribuiti ai titoli posseduti.<br />

Articolo 6. (Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria)<br />

1. L'esame di laurea sostenuto a conclusione dei corsi in scienze della formazione<br />

primaria istituiti a norma dell'articolo 3, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341,<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


e successive modificazioni, comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio<br />

previste dal relativo percorso formativo, ha valore di esame di Stato e abilita<br />

all'insegnamento nella scuola primaria o nella scuola dell'infanzia, a seconda<br />

dell'indirizzo prescelto.<br />

2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche a coloro che hanno sostenuto<br />

l'esame di laurea conclusivo dei corsi in scienze della formazione primaria nel periodo<br />

compreso tra la data di entrata in vigore della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e la data<br />

di entrata in vigore del presente decreto.<br />

Articolo 7. (Modifica del comma 433 dell'articolo 2 della legge 24<br />

dicembre 2007, n. 244, in materia di accesso alle scuole universitarie di<br />

specializzazione in medicina e chirurgia)<br />

1. Il comma 433 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, è sostituito dal<br />

seguente:<br />

«433. Al concorso per l'accesso alle scuole universitarie di specializzazione in<br />

medicina e chirurgia, di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e successive<br />

modificazioni, possono partecipare tutti i laureati in medicina e chirurgia. I laureati di<br />

cui al primo periodo, che superano il concorso ivi previsto, sono ammessi alle scuole di<br />

specializzazione a condizione che conseguano l'abilitazione per l'esercizio dell'attività<br />

professionale, ove non ancora posseduta, entro la data di inizio delle attività didattiche<br />

di dette scuole immediatamente successiva al concorso espletato».<br />

Articolo 7-bis. (Provvedimenti per la sicurezza delle scuole)<br />

1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente<br />

decreto, al <strong>piano</strong> straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scol<strong>as</strong>tici,<br />

formulato ai sensi dell'articolo 80, comma 21, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e<br />

successive modificazioni, è destinato un importo non inferiore al 5 per cento delle<br />

risorse stanziate per il programma delle infr<strong>as</strong>trutture strategiche in cui il <strong>piano</strong> stesso<br />

è ricompreso.<br />

2. Al fine di consentire il completo utilizzo delle risorse già <strong>as</strong>segnate a sostegno<br />

delle iniziative in materia di edilizia scol<strong>as</strong>tica, le economie, comunque maturate alla<br />

data di entrata in vigore del presente decreto e rivenienti dai finanziamenti attivati ai<br />

sensi dell'articolo 11 del decreto-legge 1º luglio 1986, n. 318, convertito, con<br />

modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, dall'articolo 1 della legge 23 dicembre<br />

1991, n. 430 e dall'articolo 2, comma 4, della legge 8 agosto 1996, n. 431, nonché quelle<br />

relative a finanziamenti per i quali non sono state effettuate movimentazioni a<br />

decorrere dal 1º gennaio 2006, sono revocate. A tal fine le stazioni appaltanti<br />

provvedono a rescindere, ai sensi dell'articolo 134 del codice dei contratti pubblici<br />

relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, i<br />

contratti stipulati, quantificano le economie e ne danno comunicazione alla regione<br />

territorialmente competente.<br />

3. La revoca di cui al comma 2 è disposta con decreto del Ministro dell'istruzione,<br />

dell'università e della ricerca, sentite le regioni territorialmente competenti, e le<br />

relative somme sono ri<strong>as</strong>segnate, con le stesse modalità, per l'attivazione di opere di<br />

messa in sicurezza delle strutture scol<strong>as</strong>tiche, finalizzate alla mitigazione del rischio<br />

sismico, da realizzare in attuazione del patto per la sicurezza delle scuole sottoscritto il<br />

20 dicembre 2007 dal Ministro della pubblica istruzione e dai rappresentanti delle<br />

regioni e degli enti locali, ai sensi dell'articolo 1, comma 625, della legge 27 dicembre<br />

2006, n. 296. L'eventuale ri<strong>as</strong>segnazione delle risorse a regione diversa è disposta<br />

sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto<br />

1997, n. 281, e successive modificazioni.<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

157


158<br />

4. Nell'attuazione degli interventi disposti ai sensi dei commi 2 e 3 del presente<br />

articolo si applicano, in quanto compatibili, le prescrizioni di cui all'articolo 4, commi 5, 7<br />

e 9, della legge 11 gennaio 1996, n. 23; i relativi finanziamenti possono, comunque, essere<br />

nuovamente revocati e ri<strong>as</strong>segnati, con le medesime modalità, qualora i lavori<br />

programmati non siano avviati entro due anni dall'<strong>as</strong>segnazione ovvero gli enti<br />

beneficiari dichiarino l'impossibilità di eseguire le opere.<br />

5. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro<br />

delle infr<strong>as</strong>trutture e dei tr<strong>as</strong>porti, nomina un soggetto attuatore che definisce gli<br />

interventi da effettuare per <strong>as</strong>sicurare l'immediata messa in sicurezza di almeno cento<br />

edifici scol<strong>as</strong>tici presenti sul territorio nazionale che presentano <strong>as</strong>petti di particolare<br />

criticità sotto il profilo della sicurezza sismica. Il soggetto attuatore e la localizzazione<br />

degli edifici interessati sono individuati d'intesa con la predetta Conferenza unificata.<br />

6. Al fine di <strong>as</strong>sicurare l'integrazione e l'ottimizzazione dei finanziamenti destinati alla<br />

sicurezza sismica delle scuole, il soggetto attuatore, di cui al comma 5, definisce il<br />

cronoprogramma dei lavori sulla b<strong>as</strong>e delle risorse disponibili, d'intesa con il<br />

Dipartimento della protezione civile, sentita la predetta Conferenza unificata.<br />

7. All'attuazione dei commi da 2 a 6 si provvede con decreti del Ministro<br />

dell'economia e delle finanze su proposta del Ministro competente, previa verifica<br />

dell'<strong>as</strong>senza di effetti peggiorativi sui saldi di finanza pubblica.<br />

Articolo 8. (Norme finali)<br />

1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri<br />

a carico della finanza pubblica.<br />

1-bis. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province<br />

autonome di Trento e di Bolzano.<br />

2. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella<br />

Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la<br />

conversione in legge.<br />

Il decreto-legge 1º settembre <strong>2008</strong>, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di<br />

istruzione e università, è stato convertito in legge il 30/10/<strong>2008</strong> ed entra in vigore il giorno<br />

successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


I N D I C E<br />

CAPITOLO 1 CAPITOLO 4 - Le discipline<br />

Sul <strong>piano</strong> <strong>dell'offerta</strong> <strong>formativa</strong> pag. 3 Lingua e lettere italiane pag. 68<br />

Una traccia guida per l'elaborazione Storia pag. 69<br />

del Piano dell'Offerta Formativa pag. 6 Lingua e civiltà inglese pag. 69<br />

Il “Fermi” di Giarre pag. 7 Matematica pag. 70<br />

Sull'economia del bacino d'utenza pag. 9 Diritto ed economia pag. 71<br />

Il <strong>piano</strong> di studio pag. 10 Educazione fisica pag. 72<br />

Elettrotecnica ed Automazione pag. 10 Biennio<br />

Meccanica pag. 11 Geografia pag. 73<br />

Informatica Industriale pag. 11 Scienze della terra pag. 73<br />

Curriculum implicito pag. 13 Fisica pag. 74<br />

Curriculum tr<strong>as</strong>versale pag. 14 Chimica e laboratorio pag. 75<br />

Il “punto” sugli Istituti Tecnici dal Tecnologia e disegno tecnico pag. 76<br />

28 marzo 2003 al 18 dicembre <strong>2008</strong> pag. 14 Biologia pag. 77<br />

Elettrotecnica ed Elettronica pag. 16 Indirizzo Elettrotecnica<br />

Informatica e Telecomunicazioni pag. 17 Elettrotecnica generale pag. 77<br />

Meccanica, Meccatronica ed Energia pag. 17 Sistemi elettrici automatici pag. 78<br />

Prevenzione sugli abbandoni e sulla Impianti elettrici pag. 78<br />

dispersione scol<strong>as</strong>tica pag. 19 Tecnologie elettriche,<br />

Le modifiche apportate disegno e progettazione pag. 79<br />

al titolo V della Costituzione pag. 21 Meccanica e macchine pag. 80<br />

Alternanza scuola lavoro: un contributo Elettronica pag. 80<br />

per le risorse educazionali sul territorio pag. 23 Indirizzo Informatica<br />

La ricerca della qualità pag. 26 Elettronica pag. 81<br />

La certificazione conseguita pag. 39 Calcolo delle probabilità,<br />

Il Sistema Nazionale statistica e ricerca operativa pag. 81<br />

di Valutazione <strong>2008</strong> pag. 41 Sistemi automazione e laboratorio pag. 82<br />

Il Corso Serale pag. 41 Informatica pag. 83<br />

Docenti del Corso Serale pag. 43 Indirizzo Meccanica<br />

Orario Corso Serale pag. 44 Meccanica applicata pag. 83<br />

CAPITOLO 2<br />

Strutture ed organizzazione<br />

Strutture dell'<strong>Istituto</strong><br />

Elenco Docenti<br />

Elenco Personale A.T.A.<br />

Consiglio di <strong>Istituto</strong><br />

Dirigente Scol<strong>as</strong>tico:<br />

prof. Giuseppe D'Urso<br />

pag. 46<br />

pag. 47<br />

pag. 48<br />

pag. 48<br />

pag. 49<br />

Tecnologia meccanica<br />

ed esercitazioni pag. 84<br />

Disegno, progettazione,<br />

organizzazione industriale pag. 85<br />

Sistemi e automazione industriale pag. 85<br />

Area di progetto pag. 87<br />

CAPITOLO 5<br />

Valutazione: Indicatori-Descrittori<br />

Staff di dirigenza pag. 49 Valutazione delle prove scritte<br />

Docenti Funzioni Strumentali pag. 50 di italiano (Biennio) pag. 90<br />

I Coordinatori e i Segretari Valutazione del colloquio<br />

dei Consigli di Cl<strong>as</strong>se pag. 52 di italiano (Biennio) pag. 90<br />

I Direttori di laboratorio Valutazione delle prove scritte<br />

sub concessionari - <strong>as</strong>sistenti tecnici pag. 54 di italiano (Triennio) pag. 91<br />

I Dipartimenti pag. 55 Valutazione delle prove scritte<br />

Considerazioni in margine alla legge di matematica pag. 92<br />

sulla tr<strong>as</strong>parenza sulla tenuta Valutazione delle prove scritte<br />

del registro personale del docente pag. 58 di informatica pag. 92<br />

Viaggi d'istruzione pag. 59 Valutazione delle prove scritte<br />

Servizi Amministrativi pag. 60 di elettrotecnica pag. 93<br />

CAPITOLO 3 - Quadro orario<br />

Quadro orario<br />

Orario delle lezioni – biennio<br />

Orario delle lezioni – triennio<br />

pag. 62<br />

pag. 63<br />

pag. 65<br />

Valutazione delle prove scritte<br />

di impianti elettrici<br />

Valutazione delle prove scritte<br />

di sistemi elettrici<br />

pag. 93<br />

pag. 94<br />

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

159


160<br />

Valutazione delle prove scritte “Newspapergame” pag. 121<br />

o grafiche di disegno, progettazione La Fragola pag. 121<br />

ed organizzazione industriale pag. 94 Archivio pag. 122<br />

Valutazione delle prove scritte Certificazione Trinity: lingua inglese pag. 122<br />

di elettronica pag. 94 Giochi matematici<br />

Valutazione delle prove scritte di (Olimpiadi – Etniade) pag. 123<br />

tecnologia, disegno e progettazione pag. 95 Giochi di Anacleto pag. 123<br />

Valutazione delle prove scritte di Olimpiadi di informatica pag. 124<br />

meccanica applicata e macchine a fluido pag. 95 MiniRobot <strong>2009</strong> pag. 124<br />

Valutazione delle prove Giochi della chimica pag. 125<br />

di educazione fisica pag. 96 Scacchi a scuola pag. 125<br />

Criteri di valutazione prove orali pag. 97 Leggere e scrivere in XML pag. 127<br />

CAPITOLO 6 - Core-curriculum<br />

“Piano Integrato<br />

degli Interventi <strong>2008</strong>/<strong>2009</strong>” pag. 128<br />

Gara nazionale di elettrotecnica pag. 100 Patente di radioamatore pag. 131<br />

VII Edizione del<br />

“Premio nazionale BtScuola <strong>2009</strong>”<br />

Visite per l'orientamento<br />

pag. 100<br />

pag. 101<br />

CAPITOLO 9<br />

Aggiornamento Docenti e ATA<br />

Incampus pag. 101<br />

Quotidiano in cl<strong>as</strong>se pag. 102<br />

Calendario progetto<br />

“Quotidiano in cl<strong>as</strong>se“ pag. 102<br />

Let's talk in English pag. 103<br />

Palketto stage pag. 103<br />

Orientamento alla professione di perito pag. 104<br />

La stazione radio per le comunicazioni<br />

intercontinentali e lo spazio pag. 106<br />

Progetto “MusicaMilo” pag. 106<br />

Ambienti di apprendimento:<br />

lavagne interattive pag. 134<br />

Esperienze di didattica breve e di<br />

sperimentazione metodologica pag. 135<br />

Automazione industriale pag. 135<br />

Certificazione CISCO pag. 136<br />

CAPITOLO 10 - Progetti sul Territorio<br />

Biblioteca aperta pag. 138<br />

Patente Europea del Computer pag. 138<br />

Imprenditoria giovanile pag. 107<br />

CAPITOLO 7 - Curriculum opzionale<br />

I.T.I.S. “E.Fermi” - Facoltà d'Ingegneria<br />

“Una proficua integrazione” pag. 139<br />

VI Edizione del concorso di poesia<br />

Educazione alla legalità pag. 110 “Le parole dell'anima” pag. 140<br />

Smonta il bullo pag. 110 VIII Edizione della manifestazione<br />

Educazione alla tolleranza “Dopo la scuola quale lavoro?”<br />

“I percorsi della memoria” pag. 111 organizzata dall'A.CU.DI.PRO.SI pag. 141<br />

Educazione alla salute pag. 111 “Giornate della sicurezza stradale”<br />

VLAD (“Vieni liberamente a donare”) pag. 112 Giarre - 6ª edizione pag. 142<br />

Genetica comunitaria Prevenzione QUASAR – QUAS(I)(ST)AR pag. 142<br />

delle malattie genetiche pag. 112 I programmi di studio<br />

Prevenzione e donazione pag. 113 all'estero di Intercultura pag. 143<br />

Educazione alimentare e benessere pag. 113 Progetto Aetnanet pag. 145<br />

Alcolismo e tabagismo pag. 113 “Spazio 22” - Una rete di scuole pag. 146<br />

Prevenzione delle malattie della pelle pag. 114 eTwinning pag. 147<br />

Prevenzione e informazione AIDS pag. 114 Le manifestazione del Cinquantenario<br />

“Educazione all'ambiente” pag. 115 Progetto “Atena” di divulgazione<br />

Tesori d'Italia pag. 115 scientifica pag. 148<br />

Nontiscordardimè operazione<br />

scuole pulite pag. 115<br />

“La scuola adotta un comune” pag. 116<br />

Educare per conservare la biodiversità pag. 116<br />

Educazione all'ambiente attraverso la<br />

conoscenza del territorio<br />

“Gli amici della terra” pag. 116<br />

Stop the fever - Cl<strong>as</strong>si per l'ambiente pag. 117<br />

Educazione stradale - Il patentino pag. 117<br />

Pari opportunità<br />

“Non calpestiamo le margherite” pag. 118<br />

CAPITOLO 8 - Curriculum elettivo<br />

Sportivamente … insieme … pag. 120<br />

CAPITOLO 11<br />

La solidarietà del “Fermi”<br />

Telethon pag. 152<br />

A.I.S.M. (Associazione Italiana<br />

Sclerosi Multipla) pag. 152<br />

A.S.L. (Associazione Siciliana<br />

per la lotta contro la Leucemia) pag. 153<br />

A.I.R.C. (Associazione Italiana<br />

Ricerca Cancro) pag. 153<br />

Appendice<br />

Decreto Legge 137 pag. 154<br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ENRICO FERMI”


<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Industriale<br />

“E. Fermi”<br />

Via Nunzio Maccarrone n. 4<br />

95014 GIARRE (CT)<br />

Telefono: 095 7794813<br />

Fax: 095 7794811<br />

Sito: www.itisfermigiarre.info<br />

E-mail: enricofermi@interfree.it<br />

Dirigente Scol<strong>as</strong>tico:<br />

Giuseppe D'Urso<br />

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi:<br />

Gaetano Amoroso<br />

Presidente del Consiglio d'<strong>Istituto</strong>:<br />

Salvatore Pennisi<br />

Stampato nel Febbraio <strong>2009</strong><br />

presso la Litografia LIUZZO<br />

Giarre - Tel. 095 933956

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