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Il nostro progetto prevede uno studio approfondito, dedicato alla produzione e alla circolazione
della classe ceramica slip ware in Toscana e finalizzato alla elaborazione di quadri delle varie
tipologie locali prodotte. Il lavoro di ricerca è teso alla disamina, su base archeologico-stratigrafica,
dell’evoluzione morfologica (quando persino decorativa) delle forme, attraverso la determinazione
dei tipi - con il precipuo scopo di giungere ad una puntuale configurazione della diffusione dei vari
tipi a livello regionale e sub-regionale - ed alla conoscenza di una geografia diacronica della
circolazione della invetriata dipinta ad ingobbio sotto vetrina nel territorio toscano. Uno dei nostri
intenti consiste infatti nel conferire visibilità all’evoluzione, seppur lenta e lieve, di questa classe
ceramica. Inoltre, ci auspichiamo di reperire dati finalmente significativi per far luce sulla genesi in
Toscana della tecnica della decorazione dipinta ad ingobbio sotto vetrina: “moda paneuropea” 3 sorta
nella seconda metà del XVI secolo.
La ricerca che qui proponiamo è stata ispirata dalla necessità di dedicare uno studio organico ad una
classe ceramica ancora poco conosciuta e scarsamente indagata dalla letteratura specialistica,
contrariamente all’importanza e all’interesse che riveste. La slip ware in Italia ha sofferto infatti,
fino alla fine degli anni Settanta del ‘900, di un ingiusto anonimato dovuto soprattutto alla limitata
conoscenza delle produzioni ceramiche d’uso quotidiano d’età moderna. Un approccio poco
approfondito alla nostra classe ha talvolta contraddistinto l’esiguo edito relativo alle sue produzioni
toscane; ma tale mancanza di organicità nello studio risulta imputabile all’assenza di precisi quadri
crono-tipologici corroborati da attribuzioni cronologiche fondate su basi stratigrafiche.
Un ulteriore approfondimento sulla slip ware è stato ispirato da una nostra precedente indaginecampione
4 , incentrata sulla produzione di invetriata dipinta ad ingobbio sotto vetrina della città di
Pescia, il cui centro manifatturiero è stato individuato grazie al rinvenimento di scarti di fornace di I
cottura e alla documentazione di fonti scritte della seconda metà del XVIII secolo. Centinaia di
manufatti pesciatini della nostra classe della fine del XVI fino al XIX secolo, estremamente
frammentari, restituiti nel corso di uno scavo urbano eseguito da Marco Milanese nel 1991 in una
corte aperta di un palazzo del centro storico di Pescia 5 , sono stati sottoposti ad uno studio analitico
che ha tentato di delineare un quadro tipologico ed una crono-tipologia delle forme a livello subregionale.
Dal contesto dei reperti di produzione locale presi in esame, sono emersi dati
particolarmente emblematici:
• l’ipotesi della genesi della produzione pesciatina di slip ware in seguito al trasferimento di
maestranze specializzate dall’Emilia Romagna;
3 Verrocchio, Troiano 2002, p. 38.
4 Pescia: un centro produttore di slip ware: tesi di laurea di Eva Degl’Innocenti, relatore Prof. Marco Milanese, Corso
di laurea in Conservazione dei Beni Culturali – indirizzo di Archeologia Medievale – Università di Pisa, Anno
Accademico 2003/2004.
5 Milanese 1994b.
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