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vetrine piombifere hanno permesso la distinzione fra reperti di produzione locale e non e
l’individuazione di tre fasi produttive all’interno dei manufatti pesciatini:
• P1 metà XVII-primi decenni XVIII secolo
• P2 seconda meta’ XVIII secolo
• P3 primo decennio XIX secolo
I repertori decorativi, seppure piuttosto stereotipati, hanno contribuito in parte alla distinzione delle
tre fasi. Abbiamo potuto perciò delineare tre quadri tipologici relativi alle tre forme funzionali del
pignatto, del tegame e del coperchio, sulla base delle caratteristiche del profilo dell’orlo, ed
elaborare una crono-tipologia della slip ware pesciatina.
Sebbene il vasellame di invetriata dipinta ad ingobbio sotto vetrina subisca piccole variazioni
morfologiche nel corso del tempo, in quanto legato ad un saldo conservatorismo artigianale
caratterizzato da produzioni estremamente seriali, tuttavia vi possiamo scorgere una certa
evoluzione tipologica. Il repertorio morfologico e quello decorativo risultano fortemente
standardizzati e cristallizzati nella produzione delle stesse forme funzionali. Infatti, i manufatti di
slip ware sono legati ad una scelta “commerciale” di realizzare in serie le forme ed i tipi più
richiesti, per ottenere una produzione più rapida e più abbondante possibile, in grado di soddisfare
la domanda di un mercato soprattutto locale. I prodotti invetriati, dipinti ad ingobbio sotto vetrina,
sembrano dipendere da una tradizione artigianale, fortemente radicata, che impedisce loro di
evolversi rapidamente, ma consente di subire comunque delle trasformazioni nel corso del tempo.
La produzione 1, caratterizzata da una matrice compatta, a granulometria fine, con inclusi
micromicacei disposti uniformemente, e da una vetrina piombifera lucida, liscia al tatto, uniforme, è
contraddistinta da una foggiatura più accurata: spessori sottili, solcature da tornio veloce meno
accentuate. I manufatti della fase 2 sono il frutto di una produzione maggiormente standardizzata, di
qualità medio-bassa, come si evince dai rivestimenti vetrosi con accentuata tendenza a scrostarsi in
prossimità della decorazione ad ingobbio e dalla minore cura nella tornitura e nella rifinitura. Gli
spessori sono maggiori e le solcature del tornio, che compaiono anche all’interno di alcuni tegami,
sono evidenti perché non lisciate. Inoltre, i motivi decorativi dipinti ad ingobbio appaiono meno
accurati di quelli presenti nel vasellame della produzione 1. Lo scadimento dei prodotti di slip ware
si intensifica nella produzione 3 dei manufatti di inizio XIX secolo, in cui la matrice risulta molto
grossolana e la vetrina di mediocre qualità. Il modellato dei pezzi appare affrettato: le pareti dei
pignatti e dei tegami hanno spessori maggiori e le solcature del tornio sono più accentuate rispetto
ai manufatti della produzione 2. Sebbene la decorazione dipinta ad ingobbio accomuni l’insieme
degli esemplari pesciatini della nostra classe per il carattere estremamente sommario e stereotipato,
nella produzione 3 essa risulta particolarmente affrettata, con l’ingobbio mal distribuito ed un
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