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Redazionale - La Voce del Popolo

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (Brescia) - € 1,00<br />

LA VOCE<br />

DEL POPOLO<br />

n° 35<br />

L’amico sulla porta<br />

di Giancarlo Paris, ofm conv.<br />

Una grazia importante: stare accanto a Nicola nei suoi ultimi giorni, all’ospedale di<br />

Gavardo, per tenergli la mano mentre lui strappa alla morte gli ultimi istanti di vita.<br />

Nicola ha solo trent’otto anni, è marito e padre di due bimbe: Alessia (la principessa)<br />

e Alice (che ha la stessa luce <strong>del</strong> padre negli occhi). <strong>La</strong> moglie mi racconta che pochi<br />

istanti prima di entrare in coma, Nicola chiamava con insistenza il suo migliore amico<br />

Roby, morto per tumore un paio di anni prima. Ketty, la moglie, chiede spiegazioni e lui<br />

risponde: “Ma come, non lo vedi?”. Mi piace pensare che Roby ricambiasse le visite che<br />

Nicola gli aveva fatto al capezzale. Anzi che lo aspettasse sulla porta <strong>del</strong> Paradiso per dargli<br />

il benvenuto, per farlo sentire meno solo nel trapasso. Gesù ci ha detto che è salito al Padre<br />

“per prepararci un posto”: anche questo è un gesto <strong>del</strong>la sua amicizia. È davvero bello credere<br />

che chiudendo gli occhi su questa vita li apriamo sul volto di un amico, che ci chiama, ci accoglie e<br />

ci accompagna a incontrare Gesù per partecipare con lui al Suo banchetto.<br />

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT WWW LAVOCEDELPOP OP OPOLO IT SETTIMANALE<br />

SETTIMANA NALE DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 17 SETTEMBRE 2010<br />

<br />

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<br />

Sotto<br />

assedio<br />

Sono ancora tanti gli angoli <strong>del</strong> pianeta in cui<br />

chi professa la fede in Cristo si scontra con ogni<br />

genere di persecuzione e di intolleranza.<br />

Nel Kashmir e nel Punjab gli episodi più recenti


sommario<br />

Il fatto<br />

Il “conto” <strong>del</strong>la fame:<br />

925 milioni 04<br />

a cura di Massimo Venturelli<br />

Popoli e continenti<br />

Adro. Polemiche di cui<br />

la scuola non ha bisogno 07<br />

a cura di Massimo Venturelli<br />

Ecclesia<br />

Verso il rinnovo<br />

degli organismi di comunione 12<br />

di Antonio <strong>La</strong>nzoni<br />

Azione cattolica. Dentro la Chiesa<br />

per essere significativi 13<br />

di Luciano Zanardini<br />

Paesi e parrocchie<br />

Cemmo.<br />

“Sulla via dei Santi” camuni 29<br />

a cura di Ermete Giorgi<br />

Cultura e comunicazione<br />

Famiglia. Una scuola che educhi<br />

alla diversità 34<br />

di Mariella Bombardieri<br />

Stagione lirica. Prima assoluta<br />

per la “Medea” di Cherubini 36<br />

di Mario Leombruno<br />

Economia e lavoro<br />

Terzo settore. <strong>La</strong> crisi colpisce<br />

la propensione all’aiuto 47<br />

a cura di Massimo Venturelli<br />

Sport<br />

Basket C Regionale.<br />

Monticelli: voglia di stupire 59<br />

di Mario Ricci<br />

35<br />

Cara <strong>Voce</strong> 62<br />

L’anima umana è come un abisso che attira Dio,<br />

e Dio vi si getta<br />

(Julien Green)<br />

Un moderno e accogliente Fiat Doblò Diesel sarà presto per le strade di Rodengo Saiano per<br />

rendere migliore il servizio offerto alla comunità. Frutto di un accordo tra la locale Amministrazione<br />

comunale e il Gruppo Unica Spa (con il marchio mobilità gratuita), l’automezzo,<br />

attrezzato per il trasporto dei disabili, garantirà all’Associazione anziani e pensionati e<br />

al suo presidente Lino Bonetti un nuovo strumento per semplificare e consolidare il lavoro<br />

che i volontari svolgono da anni. L’iniziativa è basata su un semplice quanto innovativo<br />

meccanismo che si fa garante sia <strong>del</strong>le necessità dei cittadini sia <strong>del</strong>le esigenze di bilancio<br />

<strong>del</strong>la pubblica amministrazione: un comodato gratuito per quattro anni che si finanzia tramite<br />

“presenza”sul mezzo di aziende e esercizi aderenti, che in questo modo avranno a<br />

disposizione uno spazio pubblicitario itinerante. I termini <strong>del</strong> comodato comprendono, per<br />

tutta la durata <strong>del</strong> contratto, un’assicurazione globale, tagliandi, manutenzione ordinaria<br />

e straordinaria, cambi pneumatici oltre che la tassa di proprietà, nessun limite di utilizzo<br />

o di chilometraggio e un buono carburante <strong>del</strong> valore di mille euro. Come spiega Roberto<br />

Rozzi, procuratore speciale <strong>del</strong>la S.G. Servizi Gratuiti Srl, sono già oltre 90 i Comuni che<br />

aderiscono all’iniziativa <strong>del</strong>l’azienda emiliana, tra i quali circa una decina solo nella provincia<br />

di Brescia, a sottolineare la qualità <strong>del</strong>la proposta e l’indubbio valore sociale di rimando.<br />

L’Amministrazione comunale e l’assessore ai servizi sociali, Arturo Albertini, credono in<br />

questo progetto. Nelle prossime settimane tutti gli operatori economici di Rodengo Saiano<br />

riceveranno una lettera che <strong>del</strong>ineerà i contenuti e gli intenti di questa nuova possibilità<br />

che si vuol dare ai cittadini. Per informazioni contattare il numero verde 800236482. Per<br />

offrire disponibilità come volontari rivolgersi all’Ufficio servizi sociali (tel. 0306817712). (f.g.)<br />

« Corsivo di Angelo Onger<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

Segnalati animali vaganti<br />

In questi giorni è facile leggere sui pannelli<br />

autostradali <strong>del</strong>la Brescia-Milano,<br />

soprattutto nei pressi di Monza, l’avvertimento<br />

citato nel titolo, corredato da due<br />

triangoli rossi con il punto esclamativo in<br />

mezzo. <strong>La</strong> prima reazione, quella istintiva,<br />

ti fa pensare che uno dei suddetti animali<br />

pericolosi sia il motociclista che sfreccia a<br />

velocità sostenuta zigzagando tra i veicoli<br />

e le corsie; oppure l’automobilista che ti<br />

sorpassa strombazzando e con gli occhi ti<br />

dice: “Ma chi te l’ha data la patente?” e<br />

i tuoi occhi vorrebbero rispondergli: “Lo<br />

stesso cretino che l’ha data a te”; oppure<br />

ancora quello che non rispetta le distanze e<br />

mentre te lo vedi addosso nello specchietto<br />

retrovisore, pensi a che cosa può succedere<br />

se davanti frenano.<br />

Ma, si sa, l’avvertimento riguarda gli ani-<br />

Direttore responsabile: Adriano Bianchi<br />

Direzione - Redazione - Amministrazione e Abbonamenti:<br />

Via Callegari, 6 - 25121 - Brescia - Tel. 030 44250<br />

Fax 030 3757897 - E-mail: redazione@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

amministrazione@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Abbonamenti: Ordinario a 47,00 euro - Sostenitore a 55,00 euro<br />

- Estero V.A. a 85,00 euro.<br />

Sped. A.P. - 45% - art. 2 comma 20/b - Legge 662/96<br />

Filiale di Brescia - C C Postale n° 18881250.<br />

Rodengo Saiano:<br />

un nuovo automezzo<br />

per il trasporto<br />

di disabili e anziani<br />

mali animali. E allora il secondo pensiero va<br />

alle cronache recenti, soprattutto bresciane<br />

ma non solo, che raccontano storie di lupi<br />

e di orsi che improvvisamente minacciano<br />

le nostre contrade. A dire il vero i racconti<br />

hanno caratteristiche che fanno pensare a<br />

forme di psicosi collettiva. È un altro segno<br />

<strong>del</strong>l’atmosfera che si respira, atmosfera popolata<br />

di paure. Quando si parla di sicurezza,<br />

in realtà bisognerebbe parlare anche di<br />

questi fenomeni che all’improvviso colpiscono<br />

l’opinione pubblica. Che solitamente<br />

invoca la difesa <strong>del</strong>lo Stato. Contro tutti gli<br />

esseri vaganti, uomini o animali che siano.<br />

C’è anche chi campa sulle paure, i produttori<br />

di allarmi o di porte blindate, se non<br />

di armi, i politici che prima alimentano il<br />

panico e poi si propongono nella veste di<br />

sceriffi <strong>del</strong> Far West, con un misto di giu-<br />

Pubblicità - Concessionaria <strong>Voce</strong> Media Pubblicità:<br />

Via Callegari, 6 - Brescia - Tel. 030 28 08 966 - Fax 030 28 09 371<br />

www.vocemedia.it - E-mail marketing@vocemedia.it<br />

Tariffe: Commerciali a modulo (base mm. 50 altezza mm. 37)<br />

euro 40 - Redazionali euro 1 al mm. - Finanziari 1,5 euro per mm. col.<br />

- I prezzi si intendono esclusi di IVA e diritti.<br />

Impaginazione e grafica:<br />

Paolo Pedraccini - Ernesto Olivetti


2Buone notizie<br />

Rovato:<br />

al Convento<br />

si discute<br />

di “Amore e odio”<br />

“Amore e odio”: questo il tema <strong>del</strong> percorso antropologico sulla dinamica dei sentimenti<br />

che, come ogni anno, i frati Servi di Maria <strong>del</strong> convento <strong>del</strong>l’Annunciata<br />

sul Monte Orfano di Rovato, propongono nell’ambito <strong>del</strong>la più ampia tematica<br />

“L’arte di vivere” come iniziativa culturale di questo autunno 2010. Articolati in<br />

sei appuntamenti serali (dalle 20.30 alle 22.30) nella sede conventuale, i convegnIdibattitI<br />

sono rivolti a tutti, ma soprattutto al mondo giovanile, quale occasione<br />

per educare alla conoscenza e alla gestione attiva e responsabile dei sentimenti.<br />

L’apertura è prevista per lunedì 20 settembre con la relazione <strong>del</strong> docente di storia<br />

<strong>del</strong>la filosofia <strong>del</strong>l’Università di Padova, Umberto Curi, sul tema: “Amore, mito<br />

impossibile”. Lunedì 27 al tavolo dei relatori siederà Eugenio Borgna, docente in<br />

clinica <strong>del</strong>le malattie nervose e mentali con un intervento su “Amore e odio: due<br />

modi di perdere la testa”.<br />

Seguiranno, lunedì 4 ottobre, l’incontro su “Percorsi (nascosti) di amorosa distruttività<br />

quotidiana” a cura di Gabriella Mariotti psicoterapeuta e psicoanalista. Lunedì<br />

11 la conferenza su “L’amore frainteso” presentato da Roberto Mancini, ordinario<br />

di filosofia teoretica all’Università di Macerata. Questi, infine, i temi <strong>del</strong>le<br />

due ultime conferenze: “L’elogio <strong>del</strong> conflitto”, lunedì 18 ottobre, con don Fabio<br />

Corazzina sul mondo giovanile e “Il paradosso cristiano: odiare il padre, amare il<br />

nemico” illustrato , lunedì 25, da Carmine Di Sante, teologo e autore di numerose<br />

pubblicazioni. Per l’iscrizione o ulteriori informazioni, i Padri Servi di Maria sono<br />

disponibili al numero 0307721377. (Luisa Mangiarini)<br />

stizia e di spirito vendicativo. Tanti sceriffi, tanta<br />

sicurezza? Magari. Ci vuole altro. Perché l’insicurezza<br />

puo essere in parte frutto <strong>del</strong>le aggressioni<br />

esterne, ma se esce, come succede spesso, dalle<br />

proprie incertezze interiori, è facile che si tenda<br />

a ingigantire i pericoli che vengono da fuori per<br />

nascondere il vuoto nel quale si rischia di annegare.<br />

È quello che si verifica a proposito <strong>del</strong>la salvaguardia<br />

<strong>del</strong>l’identità, reclamata a gran voce contro<br />

la cosiddetta invasione immigratoria. Molti si<br />

riempiono la bocca con il richiamo alla difesa dei<br />

valori e non si rendono conto che con certe scelte<br />

discriminatorie sono i primi a calpestare quei<br />

valori che a parole dicono di voler difendere. Lo<br />

ha bene messo in luce lo scrittore e poeta tedesco<br />

Hans Magnus Enzensberger scrivendo: “Quanto<br />

un Paese costruisce barriere per difendere i propri<br />

valori, tanto meno avrà valori da difendere”.<br />

Anche perché è difficile credere che l’educazione<br />

Agenzia fotografica: Foto Eden<br />

Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa<br />

Via <strong>del</strong>l’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) -<br />

Tel. 030.7725511 - Fax. 030.7725566<br />

Progetto grafico:<br />

Maurizio Castrezzati - Coop. <strong>La</strong> nuvola nel sacco<br />

Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale di Brescia<br />

n. 184 - 1/12/1961<br />

corretta dei nostri figli e nipoti dipenda dal colore<br />

dei compagni di banco o da quanto mangiano<br />

alla mensa scolastica. <strong>La</strong> polenta non è mai stata<br />

il cibo degli dei. Su questa scia il pensiero torna<br />

agli animali, non piú come fonte di paure ma come<br />

beni rifugio. <strong>La</strong> moltiplicazione <strong>del</strong> commercio<br />

che riguarda il mantenimento e la cura degli<br />

animali, la insistenza un poco enfatica sul rispetto<br />

degli stessi, sono fenomeni certamente legati<br />

a forme di sensibilità tutt’altro che disprezzabili.<br />

Ma l’esagerazione è sempre il segno di un’anomalia<br />

comportamentale. Anche perché a volte si ha<br />

l’impressione che l’affetto regalato agli animali<br />

sia la facile alternativa alle difficoltà dei rapporti<br />

umani. Senza generalizzare, è evidente che l’amicizia<br />

di un cane costa meno, sul piano degli investimenti<br />

emotivi, di quella con un essere umano.<br />

Nelle confidenze come nelle paure, contano sempre<br />

le risorse reali <strong>del</strong>le persone.<br />

Associato<br />

UNIONE STAMPA<br />

PERIODICA ITALIANA<br />

Associato<br />

FEDERAZIONE ITALIANA<br />

SETTIMANALI CATTOLICI<br />

VOCE•MEDIA<br />

Centro diocesano<br />

per le comunicazioni<br />

sociali<br />

<strong>La</strong> testata “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”<br />

fruisce di contributi<br />

di cui all’art. 3 comma 3<br />

<strong>del</strong>la legge 250 <strong>del</strong> 7/8/1990<br />

editoriale<br />

Buoni cittadini<br />

e buoni cattolici<br />

di Francesco Bonini<br />

Nell’imminenza <strong>del</strong> 140° anniversario <strong>del</strong>la Breccia<br />

di Porta Pia (20 settembre 1870), “L’Osservatore<br />

Romano” ha ripubblicato alcuni documenti presentati<br />

in occasione <strong>del</strong> centenario. Allora era il 1970 e alla<br />

vigilia <strong>del</strong>l’anniversario ci fu uno scambio di lettere<br />

tra Paolo VI e il presidente <strong>del</strong>la Repubblica di allora,<br />

Giuseppe Saragat. All’Angelus il Papa sottolineò,<br />

con grande semplicità, “l’armonia dei due rispettivi<br />

sentimenti di buoni cittadini e buoni cattolici”. Allora<br />

<strong>del</strong>la “questione romana” era per così dire aperta<br />

solo la questione <strong>del</strong>la revisione <strong>del</strong> Concordato,<br />

che l’aveva definitivamente chiusa. Dopo decenni di<br />

negoziati la revisione si realizzò nel 1984, ribadendo la<br />

cooperazione di Chiesa e Stato per il bene comune.<br />

Proprio questa cooperazione nella distinzione dei<br />

piani è il tema che è giusto fare risaltare anche oggi:<br />

il 20 settembre sarà celebrato infatti con una certa<br />

solennità, anche in considerazione <strong>del</strong> traguardo<br />

ormai prossimo dei 150 anni <strong>del</strong>l’Unità d’Italia, di cui<br />

con Roma capitale si realizzerà il primo, essenziale<br />

compimento.<br />

Per lungo tempo questa ricorrenza, che fu anche festa<br />

nazionale, mantenne un connotato anticlericale, come<br />

celebrazione <strong>del</strong>la fine <strong>del</strong> potere temporale e messa<br />

in guardia militante contro le pretese ecclesiastiche.<br />

Oggi ovviamente questo registro non ha più ragion<br />

d’essere.<br />

Il grande nodo <strong>del</strong>la cultura politica contemporanea,<br />

in particolare qui, nei Paesi di democrazia avanzata<br />

e matura, è ancora e sempre nel fondamento stesso<br />

di questa democrazia, opportunamente ricordato a<br />

suo tempo da Paolo VI: “Date a Cesare ciò che è di<br />

Cesare, date a Dio ciò che è di Dio”. Si tratta di una<br />

distinzione che non è separazione, ma “armonia”,<br />

che offre alla democrazia una ispirazione cristiana,<br />

allo Stato laico un positivo spessore di principi e<br />

di risorse. Da qui derivano infatti quei concetti,<br />

la “democrazia cristiana” e la “laicità positiva”,<br />

che hanno accompagnato e vivificato la storia<br />

contemporanea.<br />

Oggi questa trama, su cui si dipana da più di un secolo<br />

la dottrina sociale e si articolano il “movimento<br />

cattolico” e la vicenda <strong>del</strong>l’impegno politico e sociale<br />

dei cattolici, ha bisogno di essere rilanciata, prima di<br />

tutto proprio nel suo nesso costitutivo, che è quello<br />

appunto <strong>del</strong>la libertà. Oggi in molti Paesi europei si<br />

opera in un contesto radicalmente secolarizzato, tale<br />

da mettere in discussione la permanenza o addirittura<br />

l’esistenza stessa di “radici cristiane”. Il punto d’altra<br />

parte non è solo quello di difenderle o di reclamarle,<br />

quanto piuttosto di farle reagire con il quadro attuale,<br />

che è quello di un liberalismo radicale esausto<br />

tendenzialmente egemone in una situazione di vuoto.<br />

L’Italia rappresenta in tal senso un caso rilevante,<br />

proprio per questo intreccio costitutivo con la realtà<br />

<strong>del</strong>la Chiesa.<br />

Di qui l’importanza di una riflessione attenta e<br />

profonda sull’Unità d’Italia, la sua storia, la sua<br />

articolazione e il suo futuro. E l’impegno per trarne<br />

nuovi orizzonti.


04<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Il fatto<br />

Fame nel mondo Un rapporto <strong>del</strong>la Fao<br />

Il “conto”<br />

<strong>del</strong>la fame:<br />

925 milioni<br />

Nonostante il calo numerico sono ancora troppe<br />

le persone che nel mondo sono alle prese con<br />

il più elementare dei bisogni: il pane quotidiano.<br />

Anche nella “ricca” Brescia cresce il bisogno,<br />

come certifica la Caritas<br />

N“Nonostante qualche passo avanti, e<br />

la situazione rimane inaccettabile”<br />

hanno riferito oggi i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le tre organizzazioni <strong>del</strong>l’Onu<br />

che si occupano di alimentazione,<br />

presentando nei giorni scorsi il nuovo<br />

rapporto annuale sulla fame <strong>del</strong><br />

mondo presso la sede <strong>del</strong>l’Organizzazione<br />

per l’alimentazione e l’agricoltura<br />

(Fao) a Roma. <strong>La</strong> nuova stima<br />

di persone che soffrono la fame<br />

è di 925 milioni, 98 milioni in meno<br />

rispetto al miliardo e 23 milioni registrato<br />

nel 2009, “ma con un bambino<br />

che muore ogni sei secondi per<br />

problemi connessi alla sottoalimentazione,<br />

la fame rimane lo scandalo<br />

Nonostante il miglioramento dei dati<br />

a cura di Massimo Venturelli<br />

la tragedia di più vaste proporzioni<br />

al mondo”, ha affermato Jacques<br />

Diouf, direttore generale <strong>del</strong>la Fao.<br />

“È a serio rischio il raggiungimento<br />

<strong>del</strong>l’obiettivo di ridurre la fame nel<br />

mondo”, ha aggiunto ancora Diouf,<br />

facendo notare che il recente aumento<br />

dei prezzi alimentari, se dovesse<br />

persistere, potrebbe ostacolare<br />

seriamente gli sforzi per ridurre<br />

il numero di coloro che soffrono la<br />

fame. Per Josette Sheeran, direttrice<br />

<strong>del</strong> Programma alimentare mondiale<br />

(Pam) – coautore <strong>del</strong> rapporto<br />

‘Lo stato <strong>del</strong>l’insicurezza alimentare<br />

nel mondo’ – “non è il momento<br />

di abbassare la guardia: dobbiamo<br />

Sempre lontano il primo Obiettivo <strong>del</strong> millennio<br />

Lo certifica anche la Fao: la fame nel mondo sta calando. Si<br />

tratta, però, di un trend sempre troppo lento, nonostante gli<br />

ultimi dati presentati indicano che sono stati fatti alcuni progressi.<br />

Il raggiungimento <strong>del</strong> primo Obiettivo di sviluppo <strong>del</strong><br />

millennio, con la riduzione <strong>del</strong>la percentuale di affamati dal<br />

20% nel 1990-92 al 16% nel 2010 resta ancora lontano, difficile<br />

da raggiungere. Tuttavia, con la popolazione mondiale<br />

ancora in aumento (sebbene ad un ritmo più lento che nelle<br />

ultime decadi), una diminuzione nella proporzione di affamati<br />

potrebbe mascherare un aumento nel numero complessivo. I<br />

Paesi in via di sviluppo come gruppo, infatti, hanno visto un<br />

aumento nel numero totale di persone affamate (da 827 milioni<br />

nel 1990-92 a 906 milioni nel 2010). Per il periodo 2005-<br />

07 (il più recente per il quale siano disponibili dati completi),<br />

il Congo, il Ghana, il Mali e la Nigeria in Africa subsahariana<br />

hanno già raggiunto l’Obiettivo numero 1, mentre l’Etiopia<br />

ed altri Paesi sono vicini a raggiungerlo. In Asia, l’Armenia, il<br />

Myanmar e il Vietnam hanno raggiunto il target, mentre altri,<br />

tra cui la Cina, vi sono vicini. In America <strong>La</strong>tina e nei Caraibi, la<br />

continuare a non dar tregua alla fame<br />

per assicurare stabilità e proteggere<br />

vite umane e la dignità”. <strong>La</strong><br />

presentazione <strong>del</strong> nuovo rapporto<br />

precede di qualche giorno il Vertice<br />

di New York in programma dal 20<br />

al 22 settembre prossimi. L’incontro<br />

newyorkese è stato convocato<br />

per accelerare il cammino verso il<br />

raggiungimento degli Obiettivi di<br />

sviluppo <strong>del</strong> millennio <strong>del</strong>le Nazioni<br />

Unite, il primo dei quali è porre<br />

fine a fame e povertà. “Gli affamati<br />

<strong>del</strong> mondo non sono numeri. Sono<br />

persone, donne e uomini poveri, che<br />

lottano per far crescere i propri figli<br />

ed offrir loro una vita migliore. So-<br />

Giamaica, la Guyana e il Nicaragua sono riusciti a dimezzare la<br />

percentuale di affamati, mentre il Brasile ed altri vi sono quasi.<br />

Il fatto che ancora quasi un miliardo di persone nel mondo<br />

soffra la fame, anche dopo che le recenti crisi, alimentare<br />

e finanziaria, sono passate, indica un problema strutturale di<br />

fondo che minaccia seriamente la possibilità di raggiungere<br />

gli obiettivi fissati a livello mondiale sulla riduzione <strong>del</strong>la<br />

fame. Per affrontare le cause <strong>del</strong>la fame alla base, i governi<br />

dovrebbero promuovere maggiori investimenti nel settore<br />

agricolo, espandere le reti di sicurezza ed i programmi di assistenza<br />

sociale e stimolare attività che producano reddito per<br />

i poveri tanto nelle aree rurali che nelle città. Ma tutto questo<br />

si scontra con un dato che, soprattutto negli anni più recenti,<br />

ha fatto sentire pesantemente i suoi effetti. Si tratta <strong>del</strong>l’insufficiente<br />

capacità di risposta agli shock economici di molte<br />

famiglie e Paesi poveri. <strong>La</strong> mancanza di meccanismi adeguati<br />

per affrontare gli shock o per proteggere le popolazioni più<br />

vulnerabili dalle loro conseguenze si traduce così in un’oscillazione<br />

nel numero degli affamati in seguito a crisi economiche.<br />

no giovani che cercano di costruirsi<br />

un futuro migliore. C’è <strong>del</strong>l’ironia<br />

nel fatto che la maggioranza di essi<br />

sia concentrata nelle aree rurali dei<br />

Paesi in via di sviluppo. In realtà, il<br />

70 per cento dei poveri <strong>del</strong> mondo<br />

– le persone che vivono con meno<br />

di un dollaro al giorno – vivono in<br />

aree rurali. Parliamo di un miliardo<br />

di persone, e quattro su cinque sono<br />

in varia misura contadini” ha sottolineato<br />

Yukiko Omura, vice presidente<br />

<strong>del</strong> Fondo internazionale per lo sviluppo<br />

agricolo (Ifad). <strong>La</strong> diminuzione<br />

<strong>del</strong> numero globale <strong>del</strong>le persone<br />

che soffrono la fame in questo 2010,<br />

secondo la Fao, è in larga misura da


attribuirsi alla ripresa economica<br />

prevista per quest’anno – in particolare<br />

nei Paesi in via di sviluppo – e<br />

all’abbassamento dei prezzi alimentari<br />

registrato a partire dalla metà<br />

<strong>del</strong> 2008. “<strong>La</strong> riduzione <strong>del</strong> numero<br />

di persone affamate è un’ottima notizia.<br />

Ma questo risultato è per lo più<br />

frutto di circostanze fortuite, non<br />

l’effetto positivo di maggiori investimenti<br />

o di migliori politiche globali”<br />

ha commentato l’organizzazione non<br />

governativa ‘Oxfam’. <strong>La</strong> crisi alimentare,<br />

nonostante la leggera riduzione<br />

documentata dal rapporto Fao non<br />

è scomparsa. “I 925 milioni di affamati<br />

che ancora ci sono nel mondo<br />

Massimo Ziletti<br />

restano uno scandalo – ha detto Jeremy<br />

Hobbs, direttore di Oxfam International<br />

–. Un’altra crisi alimentare<br />

globale potrebbe esplodere da<br />

un momento all’altro se i governi non<br />

affrontano le cause alla radice <strong>del</strong> fenomeno:<br />

la volatilità dei prezzi <strong>del</strong>le<br />

derrate alimentari, decenni di investimenti<br />

insufficienti in agricoltura e<br />

i cambiamenti climatici”. Nonostante<br />

il miglioramento, dunque, la fame<br />

nel mondo è ancora al sopra il target<br />

fissato dal primo Obiettivo di sviluppo<br />

<strong>del</strong> millennio (Mdg), di dimezzare<br />

la percentuale di persone sottonutrite<br />

nei Paesi in via di sviluppo dal 20%<br />

nel 1990-92 al 10% nel 2015.<br />

<strong>La</strong> sottonutrizione nel mondo<br />

Sono ancora i Paesi in via di sviluppo a contendersi<br />

il triste primato <strong>del</strong>la fame. Secondo i dati<br />

<strong>del</strong> rapporto che la Fao ha presentato nei giorni<br />

scorsi il 98% (pari a circa 911 milioni di persone)<br />

<strong>del</strong> numero complessivo di affamati nel mondo<br />

vive nei Paesi in via di sviluppo; due terzi di essi<br />

in soli sette Paesi (Bangladesh, Cina, Etiopia,<br />

India, Indonesia, Pakistan e Repubblica Democratica<br />

<strong>del</strong> Congo) ed oltre il 40% solo in Cina e<br />

in India. Le stime per il 2010 indicano che il numero<br />

di persone sottonutrite diminuirà a livello<br />

globale, sebbene a ritmi diversi in tutte le regioni<br />

in via di sviluppo. <strong>La</strong> regione con il maggior<br />

numero di affamati resterà quella <strong>del</strong>l’Asia e <strong>del</strong><br />

Pacifico, ma – con un calo <strong>del</strong> 12% da 658 milioni<br />

di persone nel 2009 a 578 milioni – questa zona<br />

registrerà anche il miglioramento più rilevante<br />

previsto per il 2010 a livello mondiale. <strong>La</strong> percentuale<br />

di affamati più alta rimarrà quella <strong>del</strong>l’Afri-<br />

I dati <strong>del</strong>la Caritas diocesana<br />

Ma il bisogno continua<br />

a crescere anche a Brescia<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Brescia, fortunatamente, non conosce l’esperienza drammatica <strong>del</strong>la<br />

fame. Tutti, anche le persone che sociologicamente appartengono alla<br />

categoria <strong>del</strong> disagio, riescono a far fronte al bisogno primario <strong>del</strong>l’alimentazione.<br />

<strong>La</strong>ddove la singola persona non è in grado di far fronte a<br />

questa esigenza c’è una fitta rete di servizi che viene in suo supporto.<br />

Tuttavia anche nella ricca Brescia il bisogno c’è e si fa sentire. Su queste<br />

stesse pagine a più riprese è stato dato conto <strong>del</strong>la miriade di iniziative<br />

solidaristiche spuntate su tutto il territorio provinciale per far fronte<br />

all’aumento dei bisogni.<br />

Sono state raccontate le “nuove frontiere” <strong>del</strong>le mense gestite dalla<br />

Caritas diocesana e le tipologie dei suoi utenti.<br />

È stato seguito passo dopo passo lo sviluppo di progetti solidaristici che<br />

la stessa Caritas diocesana ha messo in campo, anche su invito <strong>del</strong> vescovo<br />

Luciano Monari, per rispondere a bisogni che la crisi economica ancora<br />

in atto (la stessa che a livello mondiale continua a causare un alto<br />

numero di persone che ogni giorno soffrono la fame, ndr.). Più volte è<br />

stato dato spazio alle “cinque dita” <strong>del</strong>la “Mano fraterna”, forme creative<br />

di carità per offrire un sostegno, un’azione concreta che vede in<br />

campo una pluralità di attori sociali e istituzionali, centinaia di volontari,<br />

impegnati quotidianamente nel dare risposte ai bisogni.<br />

È il monitotaggio costante <strong>del</strong>l’andamento di queste “cinque” dita a<br />

dire che il bisogno continua a sussistere anche nel Bresciano e che di<br />

giorno in giorno si fa, probabilmente, più evidente.<br />

Fra le dita <strong>del</strong>la “mano fraterna” una più di altre è valida antenna per<br />

captare il bisogno. Si tratta <strong>del</strong>l’”Ottavo giorno”, la piattaforma logistica<br />

di raccolta, stoccaggio, distribuzione alimenti finalizzata a dare la<br />

possibilità alle tante realtà <strong>del</strong>le Caritas parrocchiali e <strong>del</strong> volontariato,<br />

impegnate nella lotta alla povertà e al disagio sociale, di sostenere<br />

concretamente singoli e famiglie in sofferenza alimentare.<br />

Il progetto è realizzato in collaborazione con la Fondazione <strong>del</strong>la Comunità<br />

Bresciana e con il contributo <strong>del</strong>la Fondazione Cariplo. Inaugurato<br />

nell’autunno <strong>del</strong>lo scorso anno è diventato nel breve volgere di pochi<br />

mesi il punto di raccordo <strong>del</strong>la solidarietà “targata” Caritas. Grazie alla<br />

presenza <strong>del</strong>l’Ottavo giorno, allo scorso 30 giugno, la Caritas in tutte le<br />

sue articolazioni zonali e parrocchiali ha distribuito qualcosa come 86<br />

tonnellate di pasta, 41 di biscotti, 33 di riso e altrettanti di zucchero.<br />

Moltissimi anche i generi di prima necessità per la prima infanzia che<br />

la Caritas diocesana ha potuto distribuire, latte pediatrico, omogenizzato<br />

e pannolini in testa.<br />

I dati bresciani trovano una corrispondenza anche in quelli contenuti<br />

nella quarta edizione <strong>del</strong> dossier sulla povertà in Lombardia curato lo<br />

scorso anno dalla Caritas regionale. Uno studio approfondito, quello realizzato,<br />

che ha passato in rassegna i dati sempre più evidenti <strong>del</strong>l’aumento<br />

<strong>del</strong>le situazioni di bisogno in un contesto sostanzialmente ricco<br />

come quello lombardo.<br />

Certo il tenore dei dati analizzati dalla Caritas non ha la drammaticità<br />

di numeri elencati dal rapporto Fao, ma così come quelli sulla fame nel<br />

mondo testimoniano una situazione di disagio che si va facendo sempre<br />

più preoccupante.<br />

Il triste primato dei Paesi in via di sviluppo<br />

ca sub-sahariana, stimata pari al 30% per il 2010.<br />

I dati contenuti nel rapporto non tengono conto,<br />

purtroppo, di eventi improvvisi che possono<br />

modificare sempre in peggio le stime formulate.<br />

Dal grafico pubblicato qui a fianco, per esempio,<br />

sono esclusi i “nuovi affamati”, le popolazioni<br />

colpite da calamità naturali. Vanno così a<br />

ingrossare le fila di chi patisce ogni giorno la<br />

fame i milioni di persone che in Pakistan sono<br />

state colpite dalle inondazioni <strong>del</strong>le scorse settimane.<br />

In questa categoria dovrebbe rientrare<br />

anche la gente di Haiti che, ad oltre otto mesi dal<br />

sisma <strong>del</strong> gennaio scorso, continuano a misurarsi<br />

ogni giorno con difficoltà alimentari. C’è nei<br />

dati presentati dalla Fao un elemento paradossale:<br />

molti dei Paesi presenti nella graduatoria<br />

appartengono ad aree rurali che, se adeguatamente<br />

sostenute, potrebbero produrre il necessario<br />

alla sussistenza <strong>del</strong>le proprie popolazioni.<br />

05


06<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Giovani<br />

Opinioni<br />

di Gabriele Bazzoli<br />

Il divertimento a ogni costo<br />

Se l’avesse scritta un educatore cattolico, un prete o una mamma apprensiva<br />

sarebbe stata considerata la classica reprimenda bigotta. Per nostra<br />

fortuna l’ha inviata una ragazza di 16 anni, che risponde al nome di Bianca<br />

Maria, al “Corriere <strong>del</strong>la Sera” <strong>del</strong> 6 settembre. Una bella lettera, nella<br />

quale la nostra sedicenne racconta <strong>del</strong>le sue vancanze a Ios e sulla quale<br />

possiamo spendere qualche riflessione. Un’esperienza diffusa, se è vero<br />

che raccolgo sempre più spesso, negli oratori e con gli adolescenti che incontro,<br />

l’impressione che abbiano già vissuto moltissime esperienze, forse<br />

troppe, in molti casi fini a sé stesse, perché non rilette né personalmente,<br />

né con l’aiuto di un adulto: non solo la vacanza con gli amici, ma anche la<br />

discoteca di notte o un rave, una notte di sballo o di paura...<br />

Dicevamo, vacanze a Ios, a sedici anni, con gli amici. Ios è un’isoletta greca<br />

che condivide con Ibiza, Lloret de Mar, Rimini la palma di località vacanziera<br />

per ragazzi. Prima considerazione: ma non sarà un po’ presto per<br />

andare in vacanza all’estero senza nessun adulto?<br />

Ma andiamo avanti; la giovane Bianca Maria racconta la sua vacanza: “Il<br />

ritmo che tutti inseguono all’isola di Ios è un inferno. Sveglia alle 4 <strong>del</strong> pomeriggio.<br />

Un panino alle 5, perché per mangiare non c’è tempo. Si passa<br />

un’oretta in spiaggia... bar, piscina dove alle 6 comincia la musica e si balla<br />

fino alle 9. Poi in albergo. Doccia, ci si preparara per uscire. Si aspetta. Tutta<br />

la giornata è un aspettare che inizi la serata. Alle 11 a cena, per aspettare<br />

mezzanotte, quando aprono i disco pub. E si balla. Tornavamo in albergo<br />

alle 8 di mattina...”.<br />

In questo racconto scarno e nelle righe che seguono, c’è tutta la rabbia di<br />

chi ha scoperto l’inganno. Il divertimento esibito, il divertimento eccezionale,<br />

il divertimento su misura si mostrano per quello che sono: ore di attesa,<br />

alcol, balli sfrenati, ancora alcol. Bianca Maria, con intelligenza, commenta:<br />

“L’ho provato. Basta così”. Non è sola, ma molti suoi coetanei non<br />

sanno trarre le stesse conclusioni.<br />

Sul divertimento dei giovanissimi, anche dei minorenni, in molti hanno costruito<br />

un business. Locali, tour operator, produttori di alcolici: se l’offerta<br />

è allettante, targettizzata, sfrontatamente entusiasmante la domanda arriva.<br />

L’imperativo morale <strong>del</strong> divertimento, a 16 anni, è estremo.<br />

Se tutti dicono che si divertono deve essere vero, pensa l’adolescente, che<br />

vive il bisogno di essere “dentro” il grande flusso <strong>del</strong>la vita, di vivere le<br />

emozioni degli altri, di non essere escluso dalle esperienze più forti.<br />

Educare allo “stare bene”, al conoscere sé stessi, alla consapevolezza di ciò<br />

che ognuno di noi è (e di ciò che può diventare) è una sfida che appare difficile.<br />

Ma che può iniziare, tutto sommato semplicemente, dallo svelamento<br />

<strong>del</strong> grande business-inganno <strong>del</strong> divertimento a ogni costo.<br />

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Famiglia<br />

Il contributo dei genitori a scuola<br />

L’inizio <strong>del</strong> nuovo anno scolastico costituisce l’occasione per riflettere<br />

su questioni vecchie e nuove, tra cui il rapporto famiglia-scuola. In proposito,<br />

è chiaro che è stata fatta molta strada rispetto a quando tra le<br />

due istituzioni c’era una sostanziale estraneità, nonostante la titolarità<br />

originaria <strong>del</strong>l’educazione dei figli spetti alla famiglia e la scuola costituisca<br />

il luogo nel quale i più giovani passano una gran quantità di tempo.<br />

Com’è noto, a metà degli anni Settanta, con la pubblicazione dei Decreti<br />

<strong>del</strong>egati, è stata introdotta la cosiddetta “democrazia scolastica” che<br />

ha comportato la partecipazione <strong>del</strong>la famiglia alla vita <strong>del</strong>la scuola.<br />

Questo non significa che, in precedenza, non ci fosse alcun coinvolgimento<br />

ma che – adesso – sul piano istituzionale è stabilito che la scuola<br />

debba interloquire con le famiglie attraverso la loro esplicita rappresentanza,<br />

eletta dai genitori.<br />

Il dispositivo, avviato tra molte attese (e anche sotto un’evidente interferenza<br />

ideologica), col passare <strong>del</strong> tempo ha perso d’energia fino a<br />

diventare – talvolta almeno – piuttosto rituale. Questo è accaduto, nonostante<br />

– con l’introduzione <strong>del</strong>l’autonomia scolastica (alla fine degli<br />

anni Novanta) – il ruolo <strong>del</strong>la famiglia nella vita <strong>del</strong>la scuola sia cresciuto<br />

assumendo il profilo di una vera e propria cooperazione. In effetti, l’autonomia<br />

scolastica, riconoscendo il nesso profondo tra scuola e comunità<br />

locale, ha introdotto una rinnovata attenzione non tanto genericamente<br />

nei confronti <strong>del</strong> territorio (che c’era già prima), ma piuttosto verso gli<br />

enti e le concrete realtà istituzionali e produttive che lo compongono.<br />

Per quanto concerne la famiglia, l’elaborazione <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong>l’offerta<br />

formativa (Pof) da parte <strong>del</strong>le scuole (che vi espongono i propri orientamenti<br />

pedagogici e didattici) costituisce una vera e propria offerta di<br />

servizi che – in ragione <strong>del</strong> favore espresso dalle famiglie – può andare<br />

incontro anche a revisioni e integrazioni<br />

Eppure è comune il riconoscimento di una certa fatica. Questo in parte<br />

è fisiologico perché ciò di cui si tratta (l’educazione e l’istruzione dei figli)<br />

è argomento assai <strong>del</strong>icato e soggetto a molteplici variabili. In parte,<br />

però, risente anche di una più ampia e profonda difficoltà – da parte<br />

sia <strong>del</strong>le scuole sia <strong>del</strong>le famiglie – a riconoscersi coappartenenti a una<br />

comunità avente una identità condivisa. <strong>La</strong> condizione “liquida” <strong>del</strong>la<br />

società in cui ci troviamo (l’immagine è <strong>del</strong> sociologo Bauman) non facilita<br />

i rapporti né sul piano interpersonale né su quello istituzionale,<br />

ma l’esigenza di costruire un’intesa che sappia generare comunione è<br />

sempre più sentita. Famiglia e scuola, se sanno cooperare in favore dei<br />

più giovani, portano un contributo essenziale alla tessitura <strong>del</strong> senso<br />

comunitario.<br />

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Popoli e continenti<br />

venturelli@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

LL’apertura<br />

<strong>del</strong> nuovo anno scolastico<br />

che poteva prestarsi a diverse letture<br />

è stata invece caratterizzata per le polemiche<br />

scatenate dal polo scolastico<br />

di Adro. <strong>La</strong> vicenda ha tenuto banco<br />

a livello nazionale. In una stagione di<br />

risorse risicate l’amministrazione comunale<br />

adrense ha trovato la formula<br />

per dotare la comunità di una nuova<br />

scuola a costo zero. Un privato si è<br />

fatto carico <strong>del</strong>l’onere in cambio <strong>del</strong>la<br />

cessione <strong>del</strong>l’area su cui sorgevano le<br />

vecchie scuole <strong>del</strong> paese. L’edificio è<br />

stato realizzato secondo i più moderni<br />

critieri costruttivi, con un occhio di<br />

riguardo all’impatto ambientale e al risparmio<br />

energetico e alle più moderne<br />

esigenze <strong>del</strong>la didattica. L’arredo è<br />

stato possibile grazie al concorso di<br />

tutti i cittadini di Adro (anche di quel-<br />

Sotto <strong>Voce</strong><br />

Sussurri e grida<br />

di Mario Benedini<br />

a cura di Massimo Venturelli<br />

li, si immagina, che non votano Lega).<br />

Strutturalmente, quindi, il nuovo polo<br />

scolastico di Adro è di quelli da portare<br />

a esempio. Il sindaco Oscar <strong>La</strong>ncini<br />

e la sua giunta hanno pensato però di<br />

“legare” la nuova scuola al territorio<br />

ornandola di un simbolo che ha loro<br />

dire sarebbe nel dna <strong>del</strong>la comunità<br />

franciacortina. Peccato che il simbolo<br />

in questione sia quel “sole <strong>del</strong>le Alpi”<br />

che nell’iconografica leghista ha<br />

da tempo preso il posto di Alberto da<br />

Giussano con lo spadone sguainato.<br />

Non c’è angolo <strong>del</strong>la nuova scuola<br />

che non sia marchiato dal sole leghista.<br />

Ovvia, e giustificata, la reazione di<br />

chi ha contestato al sindaco <strong>La</strong>ncini la<br />

scelta, accusandolo di strumentalizzare<br />

uno spazio in cui le giovani generazioni<br />

dovrebbero poter crescere<br />

Davanti a situazioni difficili, complicate, moltiplicate e accavallate,<br />

è facile rimanere senza pensieri. Provo a riflettere per<br />

rompere anche il clima di paura, che si respira e non viene detto.<br />

<strong>La</strong> comunità cristiana bresciana di fronte alle scelte <strong>del</strong>la Lega,<br />

quelle viste non solo ad Adro, si trova frastornata e divisa.<br />

Strattonata fino al sospetto di strumentalizzazioni ben pensate.<br />

Nessun partito, dice il Compendio <strong>del</strong>la Dottrina sociale<br />

<strong>del</strong>la Chiesa, potrà mai presumere di interpretare completamente<br />

la visione cristiana <strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong>la società. Liberi per il<br />

vero bene comune. Una <strong>del</strong>le tensioni che emerge spesso nel<br />

nostro Paese riguarda proprio la scuola nelle sue strutture, nei<br />

suoi contenuti didattici e nelle tante problematiche relative ai<br />

docenti. Il timore raccolto tra le persone e sui giornali, dopo la<br />

sovraesposizione <strong>del</strong>la scuola di Adro, è che il clima necessario<br />

per un insegnamento rispettoso e autentico possa essere oggetto<br />

di manipolazione. È un timore forse solo sussurrato. Un<br />

timore non sfatato dalle accuse e dalle scuse rotolate spesso in<br />

Adro Il sole <strong>del</strong>le Alpi in classe<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Polemiche<br />

di cui la scuola<br />

non ha bisogno<br />

Il nuovo polo scolastico di Adro, bello<br />

e funzionale, “travolto” da una evidente<br />

strumentalizzazione politica<br />

senza alcun condizionamento. Il primo<br />

cittadino si è difeso sostenendo che il<br />

simbolo adottato appartiene a pieno<br />

titolo alla tradizione di Adro, essendo<br />

addirittura presente anche in una<br />

chiesa... Non si tratterebbe, secondo<br />

<strong>La</strong>ncini, di strumentalizzazione ma di<br />

semplice omaggio alla cultura locale.<br />

<strong>La</strong> polemica montata si è concentrata<br />

solo sul simbolo, lasciando sullo sfondo<br />

un secondo elemento che potrebbe<br />

confutare la tesi sostenuta dal primo<br />

cittadino di Adro. Quali legami ha<br />

con il territorio e con la cultura locale<br />

quel Gianfranco Miglio a cui il polo<br />

scolastico è stato intitolato? Il ministro<br />

<strong>del</strong>l’Istruzione Mariastella Gelmini<br />

ha fatto sentire la sua voce, prima<br />

sottolineando “un certo folclore” che<br />

caratterizza alcune uscite <strong>del</strong> sindaco<br />

<strong>La</strong>ncini e poi invitando a estendere le<br />

polemiche create dall’eccesso di simbologia<br />

leghista nella scuola di Adro<br />

anche a tutti quei casi in cui sono stati<br />

altri simboli a entrare nelle classi. Sulla<br />

vicenda è intervenuta anche Maria<br />

Rosa Raimondi, dirigente <strong>del</strong>l’Ufficio<br />

scolastico provinciale che, dopo avere<br />

rimarcando come i simboli politici<br />

debbano restare al di fuori dei luoghi<br />

<strong>del</strong>l’istrizione e <strong>del</strong>l’educazione, ha ricordato<br />

che la scuola deve continuare<br />

a essere di tutti. “Tanti sono i simboli<br />

07<br />

che ci accomunano, anche territoriali,<br />

per esempio quello <strong>del</strong>la rosa camuna<br />

(quello che compare sulla bandiera<br />

<strong>del</strong>la Lombardia, ndr.) – ha dichiarato<br />

Maria Rosa Raimondi –. Perché non<br />

utilizzare quella?” Le Acli provinciali<br />

hanno diffuso un comunicato in cui la<br />

scelta di Adro è stata duramente criticata.<br />

“Se ogni sindaco decidesse di<br />

truccare le proprie scuole con il logo<br />

<strong>del</strong> proprio partito – è un passaggio <strong>del</strong><br />

documento diffuso – avremmo allora<br />

un Paese dove la scuola sarebbe simbolo<br />

di indottrinamento”. “<strong>La</strong> scuola<br />

è il luogo <strong>del</strong>la comunità, <strong>del</strong> dialogo,<br />

<strong>del</strong>l’incontro per la formazione di<br />

cittadini aperti al mondo – è questo il<br />

commento di Davide Guarnieri presidente<br />

nazionale <strong>del</strong>l’Age –. Non può<br />

essere quindi luogo <strong>del</strong>le strumentalizzazioni.<br />

Quando il richiamo a tradizioni<br />

<strong>del</strong>la cultura locale diventa oggetto<br />

di polemica, diventa inadeguata ad<br />

un ambiente vocato alla formazione<br />

e all’educazione <strong>del</strong>le giovani generazioni”.<br />

Molte altre sono state le proteste<br />

di chi, pur da angolature diverse,<br />

ha sostenuto che non esiste ragione<br />

che possa giustificare la strumentalizzazione<br />

di studenti piccoli e grandi<br />

e di un ambiente come la scuola che<br />

dovrebbe essere sempre messa al di<br />

sopra <strong>del</strong>le parti. Di ogni parte.<br />

modo intransigente. Chi è adulto porta con sé ricordi infelici<br />

di come proprio nella scuola e sulla pelle dei ragazzi sia stato<br />

giocato l’interesse politico, in tempi di regime e anche dopo.<br />

Il problema <strong>del</strong> simbolo <strong>del</strong> “sole <strong>del</strong>le Alpi”. Sarebbe sciocco<br />

o pretestuoso pensare che un simbolo sia insignificante,<br />

asettico. Ogni esperienza umana, culturale, religiosa e politica<br />

ha bisogno di simboli. I simboli educano, indicano. Quante<br />

volte proprio i simboli sono diventati strumento surrettizio di<br />

indottrinamento. Non può, ancora una volta, non creare perplessità<br />

e rifiuto l’utilizzo, così esageratamente mostrato, di<br />

un simbolo che da decenni è identità di partito. Non giriamoci<br />

attorno il simbolo <strong>del</strong>la Lega è ben conosciuto e ben difeso.<br />

Ancora un fatto mi ha colpito: i crocefissi, murati, sulle pareti<br />

<strong>del</strong>l’edificio scolastico. Opera d’arte di padre Ruggeri, che ho<br />

ben conosciuto. Su quel crocifisso, manca il Crocifisso. Manca<br />

il corpo trafitto di Cristo Gesù. Manca l’essenziale. Anche se<br />

ai ragazzi potrà essere spiegato il simbolo <strong>del</strong> sole <strong>del</strong>le Alpi.


08<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Popoli e continenti Mondo<br />

Medio Oriente Il dialogo Israele-Palestina<br />

Secondo round<br />

di un incontro<br />

difficile<br />

A Sharm el Sheik prima e a Gerusalemme poi<br />

palestinesi e israeliani hanno cercato di riannodare<br />

i fili di un confronto che presenta molti ostacoli<br />

SSi<br />

è tenuto nei giorni scorsi a Sharm<br />

el Sheik, il secondo round dei negoziati<br />

diretti israelo-palestinesi, iniziati<br />

lo scorso 2 settembre a Washington<br />

dopo 20 mesi di congelamento.<br />

Al centro dei colloqui tra il premier<br />

israeliano Netanyahu e il presidente<br />

palestinese Abu Mazen ancora la<br />

questione degli insediamenti e il riconoscimento<br />

<strong>del</strong>lo Stato di Israele. Il<br />

primo incontro si è tenuto in Egitto.<br />

I colloqui si sono poi spostati a Gerusalemme.<br />

Ad entrambi gli incontri<br />

ha partecipato il segretario di Stato<br />

americano, Hillary Clinton che ha<br />

sottolineato che è giunto “il momento<br />

per entrambe le parti di mettersi al<br />

lavoro”. <strong>La</strong> seconda tornata dei colloqui<br />

di pace si è conclusa con l’invito<br />

americano a Israele a prorogare la<br />

moratoria su nuove costruzioni nelle<br />

colonie ‘illegali’ nei Territori palestinesi<br />

occupati (in Cisgiordania in<br />

particolare) A Sharm el Sheikh, nel<br />

India: cattolici sotto assedio<br />

a cura di Massimo Venturelli<br />

corso di un confronto durato un’ora<br />

e mezza l’incontro tra il presidente<br />

<strong>del</strong>l’Autorità nazionale palestinese,<br />

Mahmoud Abbas, il primo ministro<br />

israeliano Benjamin Netanyahu, il<br />

segretario di Stato americano Hillary<br />

Clinton, e il presidente egiziano Hosni<br />

Mubarak. Hanno affrontato due<br />

temi: quello <strong>del</strong>la sicurezza e quello<br />

dei confini. Al termine <strong>del</strong>l’incontro<br />

l’inviato speciale americano per il<br />

Medio Oriente, George Mitchell, ha<br />

affrontato l’argomento <strong>del</strong>la proroga<br />

<strong>del</strong>la moratoria sulle colonie, benché<br />

questa non riguardi le colonie ‘legali’<br />

e Gerusalemme Est, capitale designata<br />

di un futuro Stato palestinese.<br />

In 20 anni il numero degli israeliani<br />

che vivono nelle colonie in Cisgiordania<br />

e a Gerusalemme est è triplicato.<br />

Attualmente sarebbero 500mila. Degli<br />

insediamenti israeliani si occupa<br />

anche l’Ufficio <strong>del</strong>l’Onu per il coordinamento<br />

degli affari umanitari che<br />

ha chiesto a Israele di congelare gli<br />

insediamenti e di porre fine al sistema<br />

di permessi imposto in Cisgiordania.<br />

Nel suo rapporto mensile, l’Ufficio<br />

afferma che la possibilità di movimento<br />

dei palestinesi all’interno <strong>del</strong>la<br />

regione occupata “non ha avuto significativi<br />

miglioramenti” e che il 60%<br />

<strong>del</strong>l’area rimane praticamente vietata<br />

per lo sfruttamento e lo sviluppo.<br />

“A Sharm el Sheikh le parti hanno<br />

cominciato serie discussioni su<br />

argomenti fondamentali” ha detto<br />

Mitchell che poi ha sottolineato:<br />

“Sarebbe ragionevole estendere la<br />

moratoria”.<br />

Il vertice egiziano ha preceduto di<br />

un giorno le celebrazioni per il 28°<br />

anniversario <strong>del</strong> massacro di Sabra<br />

e Chatila. Il 15 settembre <strong>del</strong> 1982 i<br />

miliziani libanesi <strong>del</strong>le Falangi entrarono<br />

nei campi di rifugiati palestinesi<br />

di Sabra e Chatila, a Beirut, con la<br />

complicità e la supervisione di Ariel<br />

Sharon, allora ministro <strong>del</strong>la Difesa<br />

israeliano. In cinque giorni, vennero<br />

uccisi centinaia di civili – compresi<br />

vecchi, donne e bambini – per un totale<br />

di 800 vittime secondo le stime<br />

ufficiali, di non meno di 2000 se non<br />

3500 secondo altre fonti attendibili.<br />

Quando le parole sono pietre che possono fare male<br />

“Le parole sono pietre”, scriveva Carlo Levi, in un reportage-romanzo sulla<br />

mafia che gli valse il premio Viareggio nel 1956. Le parole, infatti, possono<br />

far male se non sono giuste, equilibrate, dosate. Una conferma è arrivata in<br />

questi giorni con le dichiarazioni <strong>del</strong> reverendo Terry Jones che, con le sue<br />

dichiarazioni contro l’Islam e l’intenzione, poi rientrata, di bruciare il Corano<br />

l’11 settembre scorso, ha suscitato violente reazioni in India, in Stati in<br />

cui la tensione tra cattolici e musulmani è già alta.<br />

Nel Kashmir indiano, già lacerato da drammatici scontri interni, si sono registrate<br />

17 vittime e 100 feriti. Una scuola cristiana, vicino al capoluogo Srinagar<br />

è stata assaltata e incendiata. Estremisti islamici hanno incendiato nei<br />

giorni scorsi una chiesa e una scuola cristiane nel Punjab. L’incendio nello<br />

Stato indiano, per altro annunciato, non ha fortunatamente provocato danni<br />

alle persone. I dimostranti protagonisti <strong>del</strong>l’azione di ritorsione ai propositi<br />

<strong>del</strong> reverendo Jones hanno però assalito un ufficio <strong>del</strong> governo e si sono<br />

Alcuni dati<br />

9000 morti<br />

in 20 anni<br />

È di quasi 9000 morti il bilancio<br />

di oltre 20 anni di violenze tra<br />

israeliani e palestinesi. Il dato è<br />

stato calcolato e reso noto da<br />

B’Tselem, un’organizzazione<br />

israeliana per i diritti <strong>del</strong>l’uomo.<br />

Gli anni esaminati sono<br />

stati segnati dalla prima Intifada<br />

(1987-1993), dalla seconda<br />

Intifada, cominciata nel 2001 e<br />

dall’offensiva di Gaza (27 dicembre<br />

2008 - 18 gennaio 2009). Per<br />

i palestinesi il 2009 è l’anno più<br />

sanguinoso. Al 15 novembre<br />

2009, data di chiusura <strong>del</strong>l’indagine,<br />

essi avevano avuto 1387<br />

morti. Per gli israeliani, l’anno<br />

peggior è stato il 2002, con 420<br />

morti. In questi 20 anni, inoltre,<br />

le autorità israeliane hanno demolito<br />

4300 case di palestinesi<br />

in Cisgiordania, perché costruite<br />

senza permesso o nel quadro<br />

<strong>del</strong>le misure punitive contro le<br />

famiglie di attentatori. <strong>La</strong> maggior<br />

parte <strong>del</strong>le case sono state<br />

abbattute a Gerusalemme est e<br />

nella Striscia di Gaza, fino alla<br />

sua evacuazione da parte degli<br />

israeliani nel 2005.<br />

scontrati con la polizia. Il bilancio degli scontri parla di almeno sette morti.<br />

Mons. Peter Celestine, vescovo di Jammu-Srinagar, ha spiegato ad AsiaNews<br />

che “questo incendio è conseguenza sia <strong>del</strong>la proposta di bruciare il Corano<br />

sia <strong>del</strong>la situazione politica”. Nello Stato indiano è forte la protesta islamica<br />

antigovernativa e negli ultimi tre mesi la polizia ha ucciso almeno 70<br />

dimostranti. “<strong>La</strong> proposta di bruciare il Corano, anche se poi rientrata, ha<br />

causato una situazione molto tesa, ci sono paura e timore – ha affermato<br />

ancora mons. Celestine -. I cristiani sono solo lo 0,0014% <strong>del</strong>la popolazione.<br />

Finora abbiamo avuto rapporti cordiali coi nostri fratelli”. Ferma condanna<br />

per tale rogo è stata espressa dal Consiglio globale dei cristiani indiani<br />

(Gcic), come spiega il suo presidente Sajan K. George. “Ora – si legge nel<br />

messaggio – chiediamo che i leader mondiali e i media dimostrino la stessa<br />

aperta condanna di quando azioni radicali su scala uguale o maggiore sono<br />

commesse contro cristiani.”


NNessuno<br />

può negare che l’Europa <strong>del</strong><br />

dopoguerra abbia messo tanto in comune,<br />

dalla produzione <strong>del</strong> carbone e<br />

<strong>del</strong>l’acciaio nel 1952 alle regole commerciali,<br />

dalla politica agricola alla<br />

moneta unica dei giorni più recenti.<br />

Con risultati nel complesso positivi<br />

per la democrazia e la cittadinanza.<br />

Al tempo stesso, va purtroppo sottolineato<br />

come l’Europa allargata dopo<br />

il crollo <strong>del</strong> Muro di Berlino non riesca<br />

ancora a dare alle sue istituzioni<br />

ai Governi degli Stati membri una linea<br />

condivisa e condivisibile nel settore<br />

<strong>del</strong>l’immigrazione. Succede anche altrove<br />

(affari esteri, istruzione, sanità),<br />

con differenti gradi di intensità, ma la<br />

confusione quasi anarchica che caratterizza<br />

il modo in cui le singole Capitali<br />

affrontano la problematica <strong>del</strong> controllo<br />

<strong>del</strong>le frontiere in generale rappresenta<br />

una lacuna che Bruxelles ha<br />

il dovere morale oltre che politico di<br />

colmare. Senza poter contare sul “lus-<br />

Popoli e continenti Europa<br />

Presentato nei giorni scorsi<br />

di Gian Andrea P. Garancini<br />

so” dei tempi lunghi che la storia di solito<br />

offre alle mutazioni sociali: il fenomeno<br />

<strong>del</strong>l’immigrazione tanto legale<br />

quanto clandestina verso l’Europa –<br />

e di conseguenza anche intraeuropea<br />

– ha assunto negli ultimi vent’anni dimensioni<br />

tali da rendere assolutamente<br />

inefficaci (oltre che probabilmente<br />

ingiuste) molte <strong>del</strong>le misure tampone<br />

che i Governi di vario colore e appartenenza<br />

ideologica pongono in essere<br />

a concertazione limitata, se non nulla.<br />

Non giova alla risoluzione <strong>del</strong> problema<br />

la natura “multidisciplinare” <strong>del</strong>lo<br />

stesso: entrano in gioco la povertà<br />

dei Paesi d’origine dei flussi migratori,<br />

cui si affianca la povertà sempre crescente<br />

anche <strong>del</strong> mondo occidentale;<br />

il razzismo, velato e non, che riveste<br />

l’argomento come una patina non<br />

sempre invisibile ma assolutamente<br />

presente; la pochezza <strong>del</strong> dialogo interculturale,<br />

per lo più politicizzato e<br />

dunque destinato al fallimento a priori;<br />

Lo stato <strong>del</strong>l’Ue secondo il presidente Barroso<br />

Il presidente <strong>del</strong>la Commissione europea José Manuel Barroso ha presentato al<br />

Parlamento europeo lo Stato <strong>del</strong>l’Unione 2010. Le priorità d’azione nei prossimi<br />

mesi per l’Unione sono cinque: uscire dalla crisi e rafforzare la governance europea,<br />

stimolare crescita e occupazione, creare un’area comune di libertà, giustizia<br />

e sicurezza, definire un budget europeo moderno e aumentare il peso <strong>del</strong>l’Ue a<br />

livello internazionale. <strong>La</strong> crescita economica sarà superiore al previsto e la disoccupazione<br />

non aumenta più, ma non è ancora il momento di rilassarsi. <strong>La</strong> strategia<br />

europea di crescita per il prossimo decennio è “Europa 2020”, che ha tre priorità:<br />

inserire sempre più persone nel mercato <strong>del</strong> lavoro, stimolare la competitività <strong>del</strong>le<br />

imprese e realizzare un mercato unico aperto e moderno. L’Italia e tutti gli altri<br />

Paesi dovranno presentare i loro piani, sui quali l’Unione europea vigilerà. Anche<br />

per il settore finanziario ci saranno novità. <strong>La</strong> proposta di tassare le attività finanziarie<br />

aumenterà la responsabilità <strong>del</strong>le banche, che copriranno i loro rischi di fallimento,<br />

invece di girare il conto ai clienti. Ma quali risorse occorrono per far fron-<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Europa Un cammino non ancora compiuto<br />

Immigrazione:<br />

dove l’Unione<br />

difetta ancora<br />

Pur avendo fatto passi da gigante in altri settori<br />

l’Ue continua a non trovare una politica comune<br />

su un terreno tanto <strong>del</strong>icato quanto determinante<br />

l’elevato costo economico <strong>del</strong>le azioni<br />

di monitoraggio <strong>del</strong>le frontiere marine<br />

e terrestri, laddove il Nord Europa<br />

ritiene pilatescamente competenti i<br />

soli Paesi meridionali; la difficoltà a<br />

individuare misure di integrazione sì<br />

flessibili ma il più possibile condivise<br />

da Stato a Stato, da Regione a Regione,<br />

da Città a Città, da impresa a impresa;<br />

legislazioni nazionali differenti<br />

che consentono – soprattutto in tema<br />

di immigrazione clandestina – una sorta<br />

di “programmazione calcolata” dei<br />

flussi sia per chi li gestisce illegalmente<br />

sia per gli stessi immigrati in base<br />

alla severità o meno <strong>del</strong>la pena; una<br />

sostanziale scarsa cooperazione tra<br />

le autorità competenti che soffrono<br />

<strong>del</strong>l’assenza di un riconosciuto indirizzo<br />

politico-giuridico comunitario;<br />

non da ultimo, l’incapacità <strong>del</strong> Consiglio<br />

europeo e dei Capi di Stato e di<br />

Governo che ne fanno parte nel definire<br />

una strategia unica di negoziato<br />

diplomatico con i Governi dei Paesi di<br />

origine dei flussi migratori.<br />

Tutto ciò nonostante l’esistenza di previsioni,<br />

seppur di natura soft, all’interno<br />

Trattati.<br />

Conseguenza inevitabile: le poche misure<br />

amministrative valide – che pur<br />

09<br />

esistono qua e là ai quattro angoli <strong>del</strong><br />

Continente – non sono valorizzate né<br />

tantomeno riprodotte. Lo stesso dicasi<br />

per le molte lodevoli iniziative estemporanee<br />

di privati e/o di associazioni,<br />

su entrambe le sponde <strong>del</strong> Mediterraneo,<br />

condannate ad avere portata,<br />

successo e seguito limitati.<br />

Se il fallimento <strong>del</strong>la politica appare<br />

evidente, altrettanto evidente è la<br />

necessità di (ri)fondare la politica<br />

comune sull’immigrazione partendo<br />

dagli esempi positivi <strong>del</strong>la cosiddetta<br />

società civile: le buone prassi – e la<br />

storia <strong>del</strong>l’integrazione europea ben<br />

lo sa – costituiscono non di rado la<br />

testata d’angolo per edifici resistenti.<br />

In tema di immigrazione e di integrazione,<br />

quando al centro si mette la<br />

persona, con i suoi drammi ma anche<br />

con la sua voglia di riscatto e progresso,<br />

i risultati si vedono. Immigrazione<br />

non è solo ordine pubblico, ma anche<br />

diritti umani, rispetto, solidarietà, crescita<br />

sociale, sviluppo economico. Per<br />

chi accoglie, certo, ma anche per chi<br />

domanda di essere accolto. Le norme<br />

devono essere pensate in virtù <strong>del</strong>la<br />

dimensione umana (non solo umanitaria):<br />

così la politica seguirà, e seguirà<br />

anche la gente.<br />

te a queste sfide? Ci vuole un bilancio europeo moderno, che crei valore aggiunto<br />

per le regioni e i cittadini europei. Altra area d’azione fondamentale, quella <strong>del</strong>la<br />

giustizia e <strong>del</strong>la sicurezza: è fondamentale creare un’area comune europea. Gli immigranti<br />

legali troveranno in Europa un posto dove i diritti umani sono rispettati<br />

e rinforzati, mentre si lotterà per debellare lo sfruttamento degli immigrati irregolari.<br />

Diritti fondamentali e doveri sono uguali per i cittadini in ogni parte d’Europa.<br />

Tutti in Europa devono rispettare la legge, e i governi devono rispettare i<br />

diritti umani, inclusi quelli <strong>del</strong>le minoranze. Il razzismo e la xenofobia non hanno<br />

spazio in Europa. Infine, il ruolo <strong>del</strong>l’Europa nel mondo è vitale per la prosperità<br />

e per la sicurezza dei cittadini, e va rafforzato. I 27 Paesi separati sono destinati a<br />

diventare marginali in questa dimensione che cambia velocemente. Temi come i<br />

cambiamenti climatici, le discussioni sulla governance economica globale al G20,<br />

o le relazioni con i Paesi in via di sviluppo e gli interventi umanitari, esigono una<br />

leadership europea che, secondo Barroso, conviene rafforzare.


10<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Ettore Colla<br />

(Parma 1896-Roma 1968)<br />

Scultore venuto a contatto con<br />

i maggiori <strong>del</strong> Novecento, a<br />

partire da Brancusi, attraverso<br />

la scelta <strong>del</strong> riutilizzo <strong>del</strong><br />

ferro, mette in atto una<br />

decisiva riduzione <strong>del</strong>le forme<br />

con valore simbolico che lo<br />

porta a rileggere il deposito<br />

<strong>del</strong>la tradizione con sguardo<br />

ironico e disincantato.<br />

Composizione astratta (1955).<br />

Concesio,<br />

Collezione Arte e Spiritualità.<br />

L’amministratore fe<strong>del</strong>e<br />

Il Vangelo<br />

<strong>del</strong>la domenica<br />

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO<br />

Dal Vangelo secondo Luca (16, 1-13)<br />

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli: “C’era<br />

un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi<br />

fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi.<br />

Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di<br />

te? Rendi conto <strong>del</strong>la tua amministrazione, perché<br />

non puoi più essere amministratore. L’amministratore<br />

disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie<br />

l’amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare,<br />

mi vergogno. So io che cosa fare perché, quando sarò<br />

stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno<br />

che mi accolga in casa sua. Chiamò uno per uno i<br />

debitori <strong>del</strong> padrone e disse al primo: Tu quanto devi<br />

al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d’olio.<br />

Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito<br />

cinquanta. Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose:<br />

Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta<br />

e scrivi ottanta. Il padrone lodò quell’amministratore<br />

disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di<br />

questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri<br />

dei figli <strong>del</strong>la luce. Ebbene, io vi dico: Procuratevi<br />

amici con la disonesta ricchezza, perché, quand’essa<br />

verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.<br />

Chi è fe<strong>del</strong>e nel poco, è fe<strong>del</strong>e anche nel molto; e chi<br />

è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se<br />

dunque non siete stati fe<strong>del</strong>i nella disonesta ricchezza,<br />

chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fe<strong>del</strong>i<br />

nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun<br />

servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà<br />

l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà<br />

l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona” .<br />

Bianco e nero. Giudichiamo per contrasti: buono<br />

o cattivo, onesto o disonesto, giusto o sbagliato.<br />

E il nostro giudizio ci colloca sempre dalla parte<br />

<strong>del</strong> bianco, lasciando all’altro la zona buia. Per<br />

questo l’indicazione di Gesù di farsi amici con<br />

la disonesta ricchezza suona così lontano. Ma<br />

solo perché ci sbilancia verso il nero; perché ci<br />

fa ragionare dall’altra parte. Non che Gesù ci<br />

voglia convincere a diventare disonesti. Piuttosto<br />

ci domanda se la nostra onestà non sia<br />

piuttosto tiepidezza. Chi si trova in un istante<br />

rovinato a causa <strong>del</strong>le sue cattive azioni sa trovare<br />

una soluzione disonesta alla sua disonestà.<br />

Ma l’onestà fatta di paura è onestà? E non<br />

è più una mancanza che un’azione? Fe<strong>del</strong>e nel<br />

poco o disonesto nel poco non chiedono che si<br />

prenda posizione? Giocare sulla difensiva per se<br />

stessi non è essere infe<strong>del</strong>i alla chiamata che ci<br />

costringe alla testimonianza? Gesù sembra dire<br />

che è meglio un disonesto che un falso onesto,<br />

che è più lodevole chi si attacca con i denti alla<br />

sua salvezza di chi si aspetta i risultati da altro.<br />

In fondo chiede da che parte si starebbe se si<br />

volesse davvero scegliere e non si rimanesse lì,<br />

nella terra di nessuno, a giudicare sul buono e<br />

sul cattivo, sul bianco e sul nero. Perché – questo<br />

credo condanni Gesù – è il vedere la ‘roba’ di<br />

Dio come qualcosa che non ci appartiene. Non è<br />

il tesoro <strong>del</strong>la nostra vita. Così possiamo anche<br />

far senza amministrarla per poter dire di non<br />

aver sbagliato. Ma si può sbagliare anche non<br />

facendo nulla, anche stando ad aspettare che<br />

le teste cadano da sole. In un’altra parabola Ge-<br />

di Giuseppe Fusari<br />

sù non è tenero con quello che, avendo ricevuto<br />

un solo talento, si accontenta di aspettare senza<br />

fare niente. Così è anche in questo Vangelo:<br />

provocatorio perché ci butta in faccia che fanno<br />

meglio quelli che vivono per i soldi che quelli<br />

che fingono basti loro la fede. Brutalmente è<br />

meglio un amministratore disonesto che uno<br />

che non amministra affatto, di un temporeggiatore<br />

che aspetta per non fare. Da che parte stai?<br />

Bianco o nero. E non è scontato che giudicare<br />

il nero e sentirsi dalla parte <strong>del</strong> bianco sia poi<br />

la verità. A collocarci sul diagramma <strong>del</strong>la verità<br />

non saremo noi ma quel Dio che non si può<br />

servire in contemporanea con il denaro. E sarebbe<br />

davvero <strong>del</strong>udente se, messi a confronto<br />

con chi sta dalla parte <strong>del</strong> denaro, fossimo giudicati<br />

più tiepidi, incapaci, pusillanimi. Chi ci<br />

darà la ricchezza di Dio se nemmeno abbiamo<br />

avuto il coraggio di desiderarla; e chi ci crederà<br />

capaci di amare qualcosa quando non c’è un<br />

briciolo di amore in quello che facciamo? Meglio<br />

i disonesti. Meglio i ladri. Meglio chi si attacca<br />

a qualcosa. Gesù rimprovera l’inazione, la tiepidezza<br />

nello schierarsi per il Regno, l’incapacità<br />

di ragionare sul futuro di Dio, sulla speranza.<br />

Chi crederà alla nostra fede se questa non ci fa<br />

agire nella prospettiva <strong>del</strong>la speranza? L’amministratore<br />

disonesto si ritaglia un centimetro di<br />

sicurezza con la sua scaltrezza e sa che con quel<br />

centimetro potrà avere un futuro. Concretezza<br />

dei figli <strong>del</strong>le tenebre, <strong>del</strong> nero. Mentre il bianco<br />

<strong>del</strong>l’impunità non crede alla speranza più grande,<br />

al futuro di Dio.


Ecclesia<br />

onger@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Benedetto XVI Viaggio apostolico nel Regno Unito<br />

In cammino sulla strada<br />

<strong>del</strong>l’unità dei cristiani<br />

IIl<br />

viaggio apostolico di Benedetto<br />

XVI nel Regno Unito (16-19 settembre)<br />

“riveste una grande importanza<br />

ecumenica. Esso confermerà i risultati<br />

degli intensi contatti tra i cattolici<br />

e gli altri cristiani nel corso degli<br />

anni e servirà a far meglio conoscere<br />

i progressi e le difficoltà insite nella<br />

ricerca <strong>del</strong>l’unità tra i cristiani”. Lo<br />

si legge in una nota <strong>del</strong> Pontificio<br />

Consiglio per l’unità dei cristiani sul<br />

viaggio apostolico di Benedetto XVI<br />

nel Regno Unito.<br />

“Questa – precisa la nota – è la prima<br />

visita di Stato di un Pontefice nel<br />

Regno Unito, tuttavia essa richiama<br />

alla mente il viaggio apostolico intrapreso<br />

da papa Giovanni Paolo II<br />

nel 1982. Nel corso di quella visita,<br />

il Papa e l’arcivescovo di Canterbury<br />

pregarono insieme e rilasciarono<br />

una dichiarazione comune che inaugurò<br />

la seconda fase <strong>del</strong> dialogo ufficiale<br />

tra la Comunione anglicana e<br />

la Chiesa cattolica. Da allora, le re-<br />

<strong>La</strong> beatificazione <strong>del</strong> card. Newman<br />

lazioni tra anglicani e cattolici sono<br />

state caratterizzate da una crescente<br />

cordialità e amicizia”.<br />

Oggi è una realtà che “molte comunità<br />

locali vivono insieme momenti<br />

di preghiera comune e condividono<br />

iniziative pratiche (pastorali e caritative)”;<br />

inoltre “si svolgono con successo<br />

incontri regolari tra vescovi di<br />

entrambe le tradizioni”.<br />

<strong>La</strong> visita di Benedetto XVI attesterà<br />

“lo stretto legame tra le comunità<br />

cattolica e anglicana, sottolineando<br />

la nostra comune fede e missione”.<br />

Comunque, vi è anche “un realistico<br />

riconoscimento <strong>del</strong>le difficoltà, storiche<br />

e attuali, che esistono nei nostri<br />

rapporti. Le tragiche divisioni,<br />

sorte in seguito alla Riforma, avranno<br />

un’eco particolare quando il Papa<br />

sarà nella Westminster Hall, dove<br />

San Tommaso Moro fu processato<br />

per la sua lealtà alla Sede di Roma”.<br />

Negli ultimi tempi, “certe problematiche<br />

in seno alla Comunione anglicana<br />

hanno creato difficoltà nelle<br />

relazioni ecumeniche, e in parte questa<br />

situazione ha portato alla recente<br />

offerta pastorale da parte <strong>del</strong> papa<br />

Benedetto XVI <strong>del</strong>l’Ordinariato per<br />

anglicani che vorranno entrare in<br />

piena comunione con la Chiesa cat-<br />

Un momento positivo per l’ecumenismo<br />

<strong>La</strong> beatificazione <strong>del</strong> card. John Henry Newman è,<br />

secondo il Pontificio Consiglio, “un momento positivo<br />

per le relazioni ecumeniche, in particolare con la<br />

Church of England”.<br />

Certo, nel suo cammino di conversione, il card. Newman<br />

ha compiuto nella Chiesa cattolica il suo personale<br />

itinerario verso la pienezza <strong>del</strong>la fede. Tuttavia “fu<br />

sempre riconoscente verso la Church of England, che<br />

– affermò – era stata ‘lo strumento <strong>del</strong>la Provvidenza<br />

nel conferire grandi benefici su di me’, e riconobbe la<br />

profonda influenza di tanti grandi teologi e uomini di<br />

Chiesa anglicani nel suo cammino spirituale”. Alla fine<br />

<strong>del</strong>la sua “Apologia”, il card. Newman afferma che,<br />

nella sua nazione, “i cattolici devono avere un atteggiamento<br />

di ‘assistenza e sostegno’ verso la Church of<br />

England, lavorando insieme per annunciare ‘i principi<br />

e le dottrine cristiane’”.<br />

Questo messaggio è “pienamente valido fino a oggi,<br />

quando anglicani e cattolici riconoscono la necessità<br />

di sostenersi a vicenda e collaborare nel compito di<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

<strong>La</strong> visita <strong>del</strong> Pontefice attesta lo stretto legame tra la comunità cattolica<br />

e quella anglicana nello spirito di una comune fede e missione<br />

11<br />

tolica (Anglicanorum Coetibus)”.<br />

Tuttavia, “è importante vedere queste<br />

problematiche nel contesto più<br />

ampio <strong>del</strong>la testimonianza cristiana<br />

comune tra cattolici e anglicani.<br />

Questo sarà profondamente simboleggiato<br />

e attuato quando il Papa e<br />

l’Arcivescovo di Canterbury si incontreranno<br />

a <strong>La</strong>mbeth Palace, e in<br />

seguito pregheranno insieme nella<br />

Westminster Abbey davanti alla<br />

tomba di Sant’Edoardo il Confessore,<br />

un Santo venerato in entrambe<br />

le tradizioni”.<br />

<strong>La</strong> celebrazione nella Westminster<br />

Abbey coinvolgerà rappresentanti<br />

di molte altre tradizioni cristiane<br />

<strong>del</strong>l’Inghilterra, <strong>del</strong>la Scozia e <strong>del</strong><br />

Galles.<br />

Questo evento “sarà complementare<br />

a quello precedente nella Westminster<br />

Hall, quando papa Benedetto<br />

parlerà <strong>del</strong> contributo che la fede<br />

può dare alla società e alla vita <strong>del</strong>le<br />

singole persone. Nella Westminster<br />

Abbey, le comunità cristiane <strong>del</strong> Regno<br />

Unito saranno sollecitate a lavorare<br />

e pregare insieme per assicurare<br />

che il messaggio cristiano sia proclamato<br />

con convinzione, cosicché la<br />

fede possa avere un ruolo creativo<br />

nella società britannica”.<br />

proclamare il Vangelo a una società moderna alquanto<br />

complessa”.<br />

Nella sua indefessa ricerca <strong>del</strong>la verità, il card. Newman<br />

fu guidato “dalla salda testimonianza <strong>del</strong>la Chiesa,<br />

proclamata, a volte, con grande sacrificio e non soggetta<br />

a mode o convenienze. Il suo esempio incoraggia<br />

i cristiani di tutte le tradizioni a essere coinvolti,<br />

anche oggi, con coraggio, integrità e fe<strong>del</strong>tà al Vangelo,<br />

a costruire una società che accoglie, sostiene e<br />

promuove tutti i suoi membri”.<br />

Anche se è onorato soprattutto dalla comunità cattolica,<br />

il card. Newman rappresenta “la grande tradizione<br />

<strong>del</strong>la fede, <strong>del</strong> rigore intellettuale e <strong>del</strong> ‘cuore’ che<br />

sono eredità di tutto il popolo britannico”. I temi <strong>del</strong><br />

viaggio apostolico <strong>del</strong> Santo Padre nel Regno Unito sono<br />

di “interesse e importanza per tutti i membri <strong>del</strong>la<br />

società britannica”. Di qui l’auspicio che “gli aspetti<br />

più profondi e reali <strong>del</strong>la visita non siano oscurati dal<br />

sottolineare elementi meno attinenti al vero scopo<br />

<strong>del</strong>la visita stessa”.


12<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Ecclesia Chiesa bresciana<br />

Diocesi Il 2010 è un anno di elezioni<br />

Verso il rinnovo<br />

degli organismi<br />

di comunione<br />

Nei prossimi mesi è prevista la formazione<br />

dei Consigli pastorali zonali e <strong>del</strong> Consiglio<br />

pastorale diocesano per il mandato 2010-2015<br />

DDopo<br />

la costituzione di Consigli pastorali<br />

parrocchiali avvenuta tra il mese<br />

di aprile e di maggio, nei prossimi<br />

mesi è prevista la formazione di Consigli<br />

pastorali zonali e <strong>del</strong> Consiglio<br />

pastorale diocesano per il mandato<br />

2010-2015. A fare da guida per questi<br />

passaggi sono le parole <strong>del</strong> Vescovo<br />

che nella sua lettera pastorale “Tutti<br />

siano una cosa sola” così si esprime:<br />

“Il Concilio ha chiesto di attivare nella<br />

vita <strong>del</strong>la comunità cristiana una serie<br />

di organi di partecipazione […]. Sono<br />

tutti organismi che dovrebbero permettere<br />

il ‘discernimento comunitario’<br />

e cioè la ricerca insieme <strong>del</strong>la volontà<br />

di Dio attraverso l’analisi <strong>del</strong>la vita<br />

<strong>del</strong>la comunità cristiana e l’individuazione<br />

<strong>del</strong>le scelte necessarie” (n.45).<br />

In questi giorni a tutti i parroci viene<br />

inviato il materiale necessario perché<br />

all’interno <strong>del</strong> proprio Consiglio pastorale<br />

parrocchiale si provveda a indicare<br />

un laico/a che diventi membro <strong>del</strong><br />

di Antonio <strong>La</strong>nzoni<br />

Consiglio pastorale zonale. Al tempo<br />

stesso i Vicari zonali sono stati incaricati<br />

di provvedere alla formazione di<br />

tale Consiglio pastorale di zona che,<br />

secondo le disposizioni canoniche,<br />

“ha il compito di ricercare, vagliare e<br />

proporre iniziative in ordine all’attività<br />

pastorale comune alla zona”. <strong>La</strong> tempistica<br />

prevede che a partire dagli inizi di<br />

settembre con scadenza il 14 ottobre si<br />

proceda alla designazione dei rappresentanti<br />

a livello di Consigli pastorali<br />

parrocchiali in vista <strong>del</strong> Consiglio pastorale<br />

diocesano e, al tempo stesso,<br />

si arrivi entro la data sopra indicata<br />

alla costituzione dei Consigli pastorali<br />

zonali. Per quanto riguarda invece il<br />

Consiglio pastorale diocesano, organismo<br />

che “col suo studio e con la sua<br />

riflessione offre gli elementi necessari<br />

affinché la comunità diocesana possa<br />

predisporre in modo organico il lavoro<br />

pastorale ed eseguirlo in maniera efficace”,<br />

dopo che si sarà proceduto alla<br />

formazione dei Consigli pastorali zonali,<br />

questi saranno chiamati a indicare<br />

un proprio rappresentante che entri<br />

a far parte <strong>del</strong> Consiglio pastorale diocesano<br />

per il prossimo quinquennio.<br />

Come raccomandano le disposizioni<br />

ecclesiastiche, “possono essere membri<br />

<strong>del</strong> Consiglio pastorale diocesano<br />

solo i fe<strong>del</strong>i in piena comunione con la<br />

Chiesa cattolica e che si distinguono<br />

per fede sicura, buoni costumi e prudenza”.<br />

Sarà cura dei Vicari zonali far<br />

sì che tali indicazioni autorevoli trovino<br />

effettiva realizzazione nel momento<br />

in cui il Consiglio pastorale zonale<br />

dovrà indicare un proprio rappresentante<br />

laico come membro <strong>del</strong> futuro<br />

Consiglio pastorale diocesano. I tempi<br />

stabiliti per le necessarie procedure e<br />

adempimenti prevedono che i Consigli<br />

pastorali zonali una volta formati (termine<br />

ultimo per la loro costituzione il<br />

14 ottobre), procedano alla designazione<br />

<strong>del</strong> proprio rappresentante al<br />

Consiglio pastorale diocesano entro<br />

l’8 novembre. Con la formazione dei<br />

nuovi Consigli pastorali zonali e <strong>del</strong><br />

nuovo Consiglio pastorale diocesano<br />

un altro passo nel rinnovo degli organismi<br />

ecclesiali di partecipazione in<br />

diocesi viene compiuto. Il 2010 è un<br />

Il Consiglio presbiterale, i Consigli pastorali zonali e il Consiglio pastorale diocesano<br />

Le tappe di un percorso<br />

Con il mese di settembre si riprende il cammino <strong>del</strong><br />

rinnovo degli organismi ecclesiali di partecipazione,<br />

che ha visto fin dall’aprile scorso l’intera diocesi<br />

impegnata. Si è infatti iniziato in aprile con le<br />

elezioni dei nuovi Consigli pastorali parrocchiali e,<br />

congiuntamente, con la formazione di nuovi Consigli<br />

parrocchiali affari economici. In giugno si poi<br />

è proceduto alla consultazione tra il clero per l’indicazione<br />

dei nuovi vicari zonali, mentre sono state<br />

a suo tempo insediate le nuove Commissioni e<br />

consulte diocesane. Attualmente all’appuntamento<br />

mancano ancora tre organismi: il Consiglio presbiterale,<br />

in fase di composizione, i Consigli pastorali<br />

zonali e il Consiglio pastorale diocesano. Per la co-<br />

stituzione dei Consigli pastorali zonali è previsto<br />

che entro il prossimo 15 ottobre i Consigli pastorali<br />

parrocchiali eleggano al loro interno un proprio<br />

rappresentante per il Consiglio pastorale zonale;<br />

tale nome dev’essere segnalato dal parroco al vicario<br />

zonale in modo che con ottobre i Consiglio<br />

pastorale zonale possano essere costituiti e avviare<br />

il loro lavoro. Per la formazione <strong>del</strong> nuovo Consiglio<br />

pastorale diocesano è invece stabilito che entro<br />

l’8 novembre i Consigli pastorali zonali eleggano<br />

al loro interno un laico che rappresenti la zona nel<br />

Consiglio pastorale diocesano. Il nuovo Consiglio,<br />

dopo essere stato formalmente costituito dal Vescovo,<br />

si riunirà in prima seduta sabato 27 novem-<br />

anno di elezioni per fare in modo che<br />

gli organismi abbiano gli opportuni ricambi<br />

e i necessari rinnovi. Se a tutto<br />

questo si aggiunge poi il rinnovo già<br />

avvenuto dei Consigli pastorali parrocchiali<br />

e dei Consigli parrocchiali per gli<br />

affari economici nonché la nomina dei<br />

nuovi Vicari zonali e <strong>del</strong>le nuove Commissioni<br />

e Consulte diocesane, si avrà<br />

un quadro più completo e più ricco. A<br />

completare il tutto manca il rinnovo di<br />

un altro organismo diocesano: il Consiglio<br />

presbiterale. Anche per questo<br />

organismo è in atto il ricambio <strong>del</strong>la<br />

propria compagine in modo da continuare<br />

nel suo servizio di promozione<br />

<strong>del</strong>la comunione ecclesiale. Va notato<br />

che non manca la prospettiva <strong>del</strong>le<br />

unità pastorali, verso cui la diocesi<br />

sta camminando. In questo senso un<br />

esperimento pilota è in atto con l’unità<br />

pastorale <strong>del</strong>le parrocchie <strong>del</strong> Centro<br />

storico. Qui infatti il Consiglio pastorale<br />

zonale è stato sostituito dal Consiglio<br />

<strong>del</strong>l’unità pastorale, chiamato a<br />

sua volta a designare un rappresentante<br />

al Consiglio pastorale diocesano.<br />

Segno eloquente <strong>del</strong>la dinamicità<br />

di strutture e organismi chiamati a<br />

misurarsi da vicino con il dinamismo<br />

<strong>del</strong>la vita ecclesiale.<br />

bre. Nel quadro <strong>del</strong> rinnovo dei Consiglio pastorale<br />

zonale alle 32 zone pastorali <strong>del</strong>la diocesi fa eccezione<br />

proprio la 32ª, quella <strong>del</strong> Centro storico di<br />

Brescia, la quale, pur continuando a esistere come<br />

zona, secondo le indicazioni <strong>del</strong> Vescovo, ha sostituito<br />

il Consiglio pastorale zonale con il Consiglio<br />

<strong>del</strong>l’unità pastorale, a suo tempo già costituito. Ora<br />

da tale Consiglio verrà indicato un rappresentante<br />

di zona per il Consiglio pastorale diocesano. Va<br />

infine tenuto presente che sia i Consigli pastorali<br />

zonali che il Consiglio pastorale diocesano, giunto<br />

con questo al suo 11° mandato, dureranno in carica<br />

per un quinquennio, per cui la loro scadenza è<br />

prevista per il 30 giugno 2015.


L<strong>La</strong><br />

sfida è coniugare la missionarietà<br />

con le nuove prospettive diocesane,<br />

cioè essere dentro la Chiesa senza<br />

esaurire il proprio compito nel servizio<br />

alla pastorale. L’Azione cattolica diocesana<br />

affronta in questo fine settimana<br />

due passaggi importanti <strong>del</strong>la sua<br />

vita associativa che porranno le basi<br />

per il rinnovo <strong>del</strong>le cariche triennali,<br />

un gesto che non si può ridurre a una<br />

questione burocratica, anzi, per utilizzare<br />

un termine caro al presidente Michele<br />

Busi, è un passaggio di testimone:<br />

a vari livelli (diocesano e parrocchiale)<br />

si alternano le responsabilità.<br />

Da ottobre a dicembre è in programma<br />

il rinnovo <strong>del</strong>le cariche parrocchiali,<br />

a febbraio l’assemblea diocesana e a<br />

maggio quella nazionale. Nella giornata<br />

di sabato 18 s’incontrano i presidenti<br />

parrocchiali per trasmettere loro<br />

questi passaggi significativi e per elaborare<br />

un documento che verrà approfondito<br />

in ambito parrocchiale: le ri-<br />

Agorà – <strong>Popolo</strong> in cammino<br />

Il Vescovo sta incontrando i sacerdoti<br />

Concluse la prima fase “Terre di fede” e la seconda<br />

“Chiesa nella città”, l’Agorà sta vivendo la sua terza<br />

tappa “<strong>Popolo</strong> in cammino” che si svolge in due<br />

tempi. Giovedì 9 settembre, presso l’Auditorium S.<br />

Filippo Neri a Gardone Valtrompia, ha avuto inizio il<br />

terzo momento <strong>del</strong>l’Agorà. Nel mese di settembre il<br />

Vescovo sta incontrando i sacerdoti <strong>del</strong>le macrozone<br />

pastorali; nel mese di ottobre sarà la volta dei laici,<br />

sempre a livello di macrozone. Al centro <strong>del</strong>l’attenzione<br />

sempre la Lettera pastorale sulla comunità.<br />

Fra i prossimi appuntamenti, la Bassa occidentale si<br />

ritrova a Frontignano giovedì 23 settembre, presso<br />

il Centro Luce; la zona <strong>del</strong>la Città a Brescia domenica<br />

29 settembre presso il Centro pastorale Paolo VI;<br />

Michele Busi<br />

di Luciano Zanardini<br />

flessioni confluiranno nelle linee guida<br />

per il prossimo triennio. Il tutto nell’ottica<br />

di un lavoro di squadra. L’orizzonte<br />

è segnato dagli orientamenti decennali<br />

<strong>del</strong> progetto educativo <strong>del</strong>la Cei:<br />

l’Ac vuole mettere in campo la sua<br />

tradizione formativa senza perdere<br />

di vista la missionarietà (esemplari<br />

le esperienze di volontariato vissute<br />

a L’Aquila). Nello specifico si cerca<br />

di pungolare la Chiesa a una maggiore<br />

attenzione nei confronti di chi non<br />

frequenta, ma vive gli stessi ambiti e<br />

difficoltà. L’obiettivo è quello di essere<br />

parte attiva di quegli organismi intermedi,<br />

sottolineati dal vescovo Monari,<br />

che possono essere significativi<br />

all’interno <strong>del</strong>la società. Al centro <strong>del</strong><br />

confronto c’è il cammino diocesano<br />

per l’introduzione <strong>del</strong>le unità pastorali<br />

per capire “come esserci”. <strong>La</strong> comunità,<br />

cioè il tema <strong>del</strong>la Lettera pastorale,<br />

farà da sfondo. Nella comunità l’Ac si<br />

sta interrogando da tempo sulla parte-<br />

per il Garda e la Valsabbia, a Gavardo lunedì 30 settembre,<br />

presso l’Auditorium Oratorio Pio XII. Tutti<br />

gli incontri si svolgono dalle 10 alle 12, meno quello<br />

di Brescia che sarà dalle 16 alle 18. Gli incontri per<br />

i laici incominceranno alle 20.30 con un’elevazione<br />

spirituale e l’intervento <strong>del</strong> Vescovo. Le tappe sono<br />

le seguenti: Valtrompia lunedì 4 ottobre, presso la<br />

Sala <strong>del</strong>la Comunità di Inzino; Valle Camonica martedì<br />

5 ottobre, presso il Centro Congressi a Boario<br />

Terme; Garda-Valsabbia mercoledì 6 ottobre presso<br />

la Sala <strong>del</strong>la Comunità Salò; Bassa orientale giovedì<br />

7 ottobre presso la Sala <strong>del</strong>la Comunità Politeama<br />

di Manerbio; Bassa occidentale venerdì 8 ottobre<br />

presso la Sala <strong>del</strong>la Comunità Agorà di Ospitaletto.<br />

Azione cattolica Sabato 18 e domenica 19<br />

Dentro la Chiesa<br />

per essere<br />

significativi<br />

Verrà elaborato un documento che poi sarà<br />

approfondito in ambito parrocchiale: le osservazioni<br />

confluiranno nelle linee guida per il triennio<br />

cipazione, sempre più stanca e debole<br />

sia a livello ecclesiale (emblematico<br />

il riscontro degli organismi di comunione)<br />

che civile. Nell’ultimo numero<br />

di ACNotizie sono state evidenziate<br />

in controtendenza alcune esperienze<br />

positive, che possono essere il segno<br />

di una nuova alba. Parole incisive e<br />

chiare sono state scritte nel messaggio<br />

“<strong>La</strong> vita quotidiana reclama risposte”<br />

approvato lo scorso fine settimana<br />

nell’ambito <strong>del</strong> convegno nazionale ad<br />

Ancona per presidenti e assistenti diocesani.<br />

In un’estate segnata da veleni,<br />

sospetti e insinuazioni “spesso incomprensibili<br />

ai più”, sono stati relegati in<br />

secondo piano la crisi occupazionale e<br />

la situazione <strong>del</strong>l’Afghanistan, solo per<br />

ricordare alcuni avvenimenti. Di fondo<br />

resta il problema di una questione<br />

morale “già denunciata l’anno scorso<br />

e che quest’anno riemerge in forma<br />

ancora più acuta”. Anche per questo<br />

l’Ac auspica che la Settimana sociale<br />

dei cattolici italiani possa essere “una<br />

boccata d’ossigeno, un momento di respiro<br />

per rilanciare l’impegno a favore<br />

<strong>del</strong> bene comune, contro ogni disfattismo<br />

e in nome <strong>del</strong>la speranza che<br />

muove i credenti”. Nel frattempo non<br />

viene meno l’attività associativa che<br />

L’incontro a Gardone Valtrompia<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

13<br />

dà il senso di un’appartenenza che si<br />

rinnova (l’adesione è una scelta non<br />

scontata) di anno in anno. Domenica<br />

19, alla presenza <strong>del</strong> provicario don<br />

Cesare Polvara, sarà illustrato il tema<br />

<strong>del</strong>l’anno “Voi siete la luce <strong>del</strong> mondo”.<br />

Non mancano le proposte ospitate<br />

presso la Casa di spiritualità di Villa<br />

Pace. Il primo appuntamento è a ottobre<br />

con la preghiera <strong>del</strong> primo venerdì<br />

<strong>del</strong> mese; sempre in ottobre prende<br />

avvio la Scuola <strong>del</strong>la Parola guidata<br />

da don Flavio Dalla Vecchia, che si<br />

soffermerà sulla Lettera ai Romani e<br />

sulla Genesi. A novembre la prof.ssa<br />

Maria <strong>La</strong>ura Mino guida la lectio divina<br />

a partire dai Salmi: “Pregare con i salmi”.<br />

Prosegue a marzo il percorso sul<br />

Concilio, un laboratorio “Da credenti<br />

dentro la storia” in tre serate. Tornano<br />

i ritiri e gli esercizi spirituali con<br />

una due giorni anche ecumenica. Fra<br />

le novità, l’esperienza di Bibliodramma:<br />

incontrare la Parola attraverso<br />

una pluralità di linguaggi espressivi.<br />

Le iscrizioni alle proposte 2010-2011<br />

si ricevono in segreteria (03040102).<br />

Giusto ricordare che a fine ottobre<br />

circa 700 ragazzi bresciani (Acr e Giovanissimi)<br />

vivranno un incontro con il<br />

Papa a Roma.


14<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Ecclesia Chiesa bresciana<br />

S<br />

Sono pervenuti giorni fa al Servizio<br />

diocesano per il Sovvenire gli aggiornamenti<br />

riguardanti l’8xmille e le offerte<br />

deducibili per il sostentamento<br />

<strong>del</strong> clero a livello locale. Nell’anno<br />

2009 in media sono stati sostenuti per<br />

tutto l’anno 886 sacerdoti diocesani,<br />

uno ogni 1.267 abitanti. Il loro sostentamento<br />

è costato 14.150.062,68 euro<br />

a cui si è potuto provvedere con<br />

le risorse così distribuite: per il 7,8 %<br />

dalle remunerazioni <strong>del</strong>le parrocchie;<br />

17,2 % da stipendi e pensioni personali;<br />

il 24,9% dai redditi dei patrimoni<br />

<strong>del</strong>l’Istituto diocesano sostentamento<br />

clero; 2,2% dalle offerte deducibili per<br />

il clero <strong>del</strong>l’anno 2008; 48 % dai fondi<br />

Sovvenire 8xmille<br />

Un quadro<br />

tra luci<br />

e ombre<br />

Il punto dolente è il calo <strong>del</strong>le offerte libere<br />

all’Istituto centrale per il mantenimento sacerdoti<br />

14,201\<br />

<strong>del</strong>l’8xmille. Quindi il clero bresciano<br />

sull’8xmille pesa per un totale di<br />

6.792.726,39 che è meno <strong>del</strong>la metà<br />

<strong>del</strong> fabbisogno. Le offerte libere per<br />

il sostentamento dei sacerdoti, deducibili<br />

in sede di denuncia dei redditi<br />

degli offerenti e inviate all’Istituto<br />

centrale attraverso uffici postali e<br />

banche con indirizzo attribuibile al<br />

territorio bresciano, nel corso <strong>del</strong>l’anno<br />

2009 hanno raggiunto l’importo di<br />

270.850,47 euro, frutto di 2.481 versamenti<br />

di 1.978 offerenti (quindi qualche<br />

bresciano ha fatto più volte l’offerta).<br />

<strong>La</strong> media è quella di uno ogni<br />

568 abitanti. <strong>La</strong> media regionale lombarda<br />

è di uno ogni 362 abitanti, quella<br />

nazionale di uno ogni 512.<br />

Quest’anno non sono disponibili i dati<br />

<strong>del</strong>la scelta <strong>del</strong>l’8xmille per mille<br />

dei bresciani in quanto l’ultimo conteggio<br />

certo pervenuto alla Conferenza<br />

episcopale italiana riguarda le<br />

dichiarazione <strong>del</strong> 2007 per i redditi<br />

<strong>del</strong> 2006, suddiviso per regioni e non<br />

per province. In base ai dati regionali:<br />

in Lombardia i quasi sette milioni<br />

di contribuenti che hanno scelto di<br />

firmare nelle note caselle dei moduli<br />

(Stato, Chiesa cattolica, altre confessioni...)<br />

hanno preferito la Chiesa<br />

cattolica in misura <strong>del</strong> 86,6%. Per un<br />

confronto la media nazionale è stata<br />

<strong>del</strong>l’85%.<br />

Infine è stata diffusa (pubblicata sulla<br />

Rivista <strong>del</strong>la Diocesi nelle pagine 25-<br />

27 <strong>del</strong>l’unico numero finora uscito)<br />

la distribuzione dei fondi <strong>del</strong>l’8xmille<br />

assegnati alla diocesi nel 2009. Si<br />

tratta di 1.815.929,01 euro per esigenze<br />

di culto e pastorale e 1.050.053.64<br />

per interventi caritativi.<br />

“Il quadro è sostanzialmente positivo<br />

– commenta l’incaricato diocesano<br />

per il Sovvenire mons. Gabriele Filippini<br />

– e va certamente rinnovato<br />

il grazie ai patronati e centri di assistenza<br />

fiscale vicini al mondo catto-<br />

I sacerdoti aiutano tutti.<br />

Aiuta tutti i sacerdoti.<br />

lico oltre che ai tanti commercialisti<br />

che informano i loro clienti sulle potenzialità<br />

e sul valore <strong>del</strong>la firma. Il<br />

punto dolente per Brescia, fanalino<br />

di coda rispetto anche alla media nazionale,<br />

sono le offerte libere all‘Istituto<br />

centrale per il mantenimento dei<br />

sacerdoti. si tratta di una raccolta in<br />

continua diminuzione. Forse bisogna<br />

trovare la strada per rendere i<br />

bresciani, col resto degli italiani, più<br />

consapevoli di quanto sia importante<br />

questo apporto che esprime la partecipazione<br />

diretta e responsabile dei<br />

fe<strong>del</strong>i al sostentamento dei sacerdoti.<br />

Tuttavia la gratitudine per la vicinanza<br />

alla Chiesa è più forte di ogni rammarico.<br />

Il bene che ne deriva è tanto<br />

e a vantaggio di tutti come, <strong>del</strong> resto,<br />

ognuno può dedurre dalla distribuzione<br />

avvenuta in diocesi a sostegno di<br />

realtà e attività che la maggioranza<br />

dei bresciani ben conosce, apprezza<br />

e usa a seconda <strong>del</strong>le necessità”.<br />

Ogni giorno 38 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro missione,<br />

hanno bisogno anche <strong>del</strong> tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento<br />

Clero e vengono distribuite a tutti i sacerdoti, specialmente a quelli <strong>del</strong>le comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti.<br />

Offerte per i nostri sacerdoti. Un sostegno a molti per il bene di tutti.<br />

Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità:<br />

• Conto corrente postale n° 57803009<br />

• Carte di credito: circuito chiamando il numero verde 800.82.50.00<br />

o via internet www.offertesacerdoti.it<br />

• Bonifico bancario presso le principali banche italiane<br />

• Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero <strong>del</strong>la tua diocesi.<br />

L’offerta è deducibile:<br />

Per chi vuole, le offerte versate a favore <strong>del</strong>l’Istituto Centrale Sostentamento<br />

Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio<br />

reddito complessivo ai fini <strong>del</strong> calcolo <strong>del</strong>l’Irpef e <strong>del</strong>le relative addizionali.<br />

Per maggiori informazioni consulta il sito www.offertesacerdoti.it<br />

CHIESA CATTOLICA - C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana


Ecclesia Agenda<br />

Pro Familia<br />

<strong>La</strong> Comunione comincia in casa<br />

“<strong>La</strong> Comunione comincia in casa” sarà il tema <strong>del</strong>la giornata di apertura<br />

<strong>del</strong>l’attività 2010-2011 <strong>del</strong>l’Istituto Pro Familia: domenica 19 settembre alle<br />

ore 9.30 presso la sede <strong>del</strong>l’Istituto a Brescia in via <strong>del</strong>la <strong>La</strong>ma, 61, i membri,<br />

i collaboratori e gli amici <strong>del</strong>l’Istituto Pro Familia si danno appuntamento<br />

per ritrovarsi e dare il via al nuovo anno di attività. L’accoglienza è<br />

prevista alle ore 9.30. Il prof. Pierpaolo Triani si sofferma sul tema: “<strong>La</strong><br />

Comunione comincia in casa”. Dalla situazione generale <strong>del</strong>la famiglia di<br />

oggi all’indicazione di un mo<strong>del</strong>lo “alto” di famiglia, piccola e fondamentale<br />

cellula <strong>del</strong>la Chiesa e <strong>del</strong>la società. Nel pomeriggio, dopo la celebrazione<br />

eucaristica e il pranzo, ci sarà la presentazione <strong>del</strong>le attività apostoliche<br />

<strong>del</strong>l’Istituto: Scuola di vita famigliare per adolescenti; cammino <strong>del</strong>le coppie<br />

di fidanzati; i percorsi degli sposi; incontri <strong>del</strong>le persone vedove/i sole;<br />

incontri per genitori; la formazione dei membri. Seguirà un momento di<br />

divertimento in famiglia per genitori e figli, gestito dal dott. Mario Raggi,<br />

responsabile <strong>del</strong> gruppo “I Cantafiabe”. <strong>La</strong> partecipazione è aperta a tutti<br />

gli interessati ed è gratuita. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al Pro<br />

Familia di Brescia telefonando al numero 03046358 – 030292286<br />

o consultare il sito www.profamilia.it.<br />

San Paolo<br />

Corso per fidanzati<br />

Inizia il 24 settembre il percorso di fede per fidanzati a San Paolo, aperto a<br />

tutte le coppie di fidanzati <strong>del</strong>la parrocchia e dei paesi limitrofi, che durerà<br />

fino a fine ottobre con due incontri alla settimana. L’itinerario prevede in<br />

totale nove incontri serali, a cui si aggiungono una domenica di fraternità e<br />

un momento di ritiro conclusivo. <strong>La</strong> partecipazione a tutto il percorso nei<br />

suoi vari momenti è obbligatoria, non necessariamente ci si deve sposare<br />

entro l’anno, il corso non ha scadenza.<br />

Brescia<br />

Sostieni un progetto<br />

nel Sud Sudan<br />

L’associazione Cesar Onlus organizza, venerdì sera 17 settembre, una<br />

cena di gala presso il ristorante “<strong>La</strong> Sosta” di Brescia. <strong>La</strong> serata è dedicata<br />

alla raccolta fondi per il progetto “Centro di formazione per insegnanti di<br />

Cuiebet in Sud Sudan. Saranno presenti mons. Cesare Mazzolari<br />

e lo scrittore Carlo Lucarelli, rappresentante <strong>del</strong>la Nazionale<br />

italiana degli scrittori che ha sostenuto il progetto.<br />

Per informazioni e prenotazioni, telefonare al numero 0302180654.<br />

Nota <strong>del</strong> Vescovo<br />

19<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 6 MARZO 2009 2010 15<br />

Don Luigi Villa, sacerdote incardinato nella diocesi di Chieti ma residente a<br />

Brescia, diffonde da tempo in tutta Italia scritti infamanti riguardo a Paolo VI,<br />

Giovanni Paolo II e altri ecclesiastici. È evidente che le sue idee sono solo sue e<br />

non coinvolgono minimamente la diocesi bresciana. Perché sia tolto ogni possibile<br />

equivoco, dietro richiesta di alcuni lettori, lo dichiariamo esplicitamente:<br />

gli scritti di don Villa non godono di nessun appoggio o consenso o riconoscimento<br />

da parte <strong>del</strong>la diocesi o <strong>del</strong> presbiterio o <strong>del</strong> Vescovo. Se non sono stati<br />

presi provvedimenti punitivi è solo per non umiliare un prete novantaduenne<br />

e perché si ritiene che i suoi scritti non rappresentino un pericolo serio, proprio<br />

a motivo <strong>del</strong>la loro evidente faziosità.<br />

+ Luciano Monari, vescovo di Brescia<br />

Agenda <strong>del</strong> Vescovo<br />

Sabato 18 settembre<br />

Ore 16 – Adro – Incontro con i rappresentanti <strong>del</strong> Mec presso la scuola dei<br />

carmelitani<br />

Ore 18 – Botticino Sera – Santa Messa per le famiglie<br />

Domenica 19 settembre<br />

Ore 10 – Brescia – Santa Messa in occasione <strong>del</strong>la festa patronale presso la<br />

parrocchia di Sant’Antonio<br />

Ore 17.30 – Carzano di Montisola – Santa Messa in occasione <strong>del</strong>la chiusura<br />

<strong>del</strong>le feste quinquennali <strong>del</strong>la Santa Croce<br />

Da lunedì 20 settembre a mercoledì 22<br />

Incontro con i vicari zonali presso l’Eremo di Montecastello<br />

Giovedì 23 settembre<br />

Ore 10 – Frontignano – incontro con i sacerdoti <strong>del</strong>la macrozona <strong>del</strong>la Bassa<br />

Occidentale<br />

Ore 20 – Coniolo di Orzinuovi – Santa Messa in occasione <strong>del</strong>la festa patronale<br />

Cancelleria<br />

Nomine e provvedimenti<br />

<strong>La</strong> Cancelleria <strong>del</strong>la Curia diocesana, a seguito <strong>del</strong>l’Ordinanza <strong>del</strong>l’Ordinario<br />

diocesano, comunica i provvedimenti <strong>del</strong>la settimana:<br />

Il rev.do sac. Daniele Botticini, vicario parrocchiale di Offlaga e Cignano, è stato<br />

nominato vicario parrocchiale anche di Faverzano.<br />

Il rev.do sac. Renato Abeni, già in servizio pastorale presso la diocesi di Kaunas<br />

in Lituania, è stato nominato vicario parrocchiale di Ghedi.<br />

Eremo di Montecastello<br />

<strong>La</strong> tre giorni dei vicari zonali<br />

Da lunedì 20 a mercoledì 22 settembre si svolgerà presso l’Eremo di Montecastello<br />

la tradizionale tre giorni dei vicari con il Vescovo in apertura <strong>del</strong> nuovo<br />

Anno pastorale. Ai vicari zonali recentemente nominati è stato inviato il Programma<br />

<strong>del</strong>l’appuntamento con le varie tematiche da affrontare nell’incontro,<br />

con riferimento a diversi argomenti <strong>del</strong> cammino pastorale diocesano.<br />

Cooperativa Nikolajewka<br />

In festa per il patrono Kolbe<br />

<strong>La</strong> cooperativa sociale Nikolajewka sabato 18 settembre festeggia il santo patrono<br />

Massimiliano Kolbe. Alle 10.30 è in programma la Santa Messa celebrata<br />

da don Maurizio Funazzi, direttore <strong>del</strong>l’Ufficio diocesano per la Pastorale <strong>del</strong>la<br />

salute di Brescia e animata dagli ospiti e dagli operatori <strong>del</strong>la Cooperativa.<br />

Alle 11.30 la presentazione e la sperimentazione di alcune attività con alcuni<br />

operatori dei servizi. Si conclude con il pranzo alle 12.30 e con l’estrazione dei<br />

biglietti <strong>del</strong>la lotteria.<br />

Svi<br />

Al via il percorso formativo<br />

Il 2 ottobre, presso la sede <strong>del</strong> Servizio volontario internazionale, in viale Venezia<br />

116, a Brescia avrà inizio il tradizionale percorso formativo rivolto a chi<br />

vuole conoscere meglio l’organismo o è interessato a una possibile partenza<br />

per uno dei progetto Svi nel Sud <strong>del</strong> mondo. L’appuntamento è dalle ore 15<br />

alle ore 18, per la “Presentazione <strong>del</strong>l’organismo e <strong>del</strong> corso”. Gli incontri successivi<br />

saranno il 9 ottobre (“Contratto formativo”), il 23 ottobre (“Sviluppo,<br />

sottosviluppo e malsviluppo”) e il 6 novembre (“Il concetto di volontariato”),<br />

con inizio alle ore 15. Il programma completo, con temi, date e orari, è consultabile<br />

sul sito <strong>del</strong>lo Svi (www.svibrescia.it). Per esigenze organizzative, è possibile<br />

iscriversi solo fino all’incontro <strong>del</strong> 6 novembre. Informazioni al sito www.<br />

svibrescia.it o in segreteria Svi (Stefano Savardi) tel 0303367915 - email: info@<br />

svibrescia.it. - sito: www.svibrescia.it.


16<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Attività e progetti<br />

in corso<br />

Negli ultimi 10 anni, si sono ridefiniti alcuni<br />

importanti e fondamentali aspetti nel<br />

mo<strong>del</strong>lo di intervento e nell’organizzazione<br />

<strong>del</strong>l’Ente.<br />

Gradualmente, hanno preso vita i tre servizi<br />

attualmente attivi, che sono stati via via<br />

arricchiti di contenuti grazie alla sperimentazione<br />

di progetti, realizzati con l’obiettivo<br />

di adeguare l’offerta <strong>del</strong>l’Istituto alle<br />

mutevoli caratteristiche dei bisogni espressi<br />

dal territorio.<br />

Dal 2002 in poi, mamme e bambini hanno<br />

trovato rifugio presso “Casa di Vittoria”, in<br />

nuovi mono e bilocali adibiti all’accoglienza<br />

temporanea e all’accompagnamento verso<br />

l’autonomia.<br />

Nel 2004 è nato il Nido interaziendale “<strong>La</strong><br />

Grande Tana dei Cuccioli”, in grado di accogliere<br />

fino a 40 bambini di età compresa<br />

fra i tre mesi e i tre anni.<br />

Nel 2005 il Centro di aggregazione giovanile,<br />

attivo da molti anni seppur in una veste<br />

ridotta, si è aperto al territorio circostante<br />

fino a essere “scelto” da moltissime famiglie<br />

qui immigrate come luogo di accoglienza e<br />

anche di alfabetizzazione. Durante l’estate,<br />

in particolare, il Centro di aggregazione<br />

giovanile di via Milano assume la nuova<br />

formula “Aperto per ferie” , prolungando<br />

l’apertura a tutti i mesi estivi.<br />

Per le donne e le madri straniere, utilizzando<br />

i medesimi metodi riservati a scuola<br />

all’inserimento dei ragazzi “primo migrante”,<br />

sono proposti percorsi di gruppo per<br />

l’apprendimento <strong>del</strong>la lingua italiana e la<br />

scoperta <strong>del</strong> territorio cittadino.<br />

Congrega carità apostolica<br />

Alle porte di Brescia Istituto Vittoria Razzetti onlus<br />

Un ponte che unisce<br />

famiglia e territorio<br />

di Angela Iussig<br />

<strong>La</strong> storia <strong>del</strong> “Razzetti” in via Milano ha conosciuto<br />

varie e significative fasi. Per quanto riguarda il periodo<br />

più recente, intervenuta la depubblicizzazione,<br />

negli anni Novanta, l’Istituto Vittoria Razzetti è stato<br />

oggetto di una radicale ristrutturazione non solo da<br />

un punto di vista architettonico, ma anche da quello<br />

<strong>del</strong>la progettazione dei servizi e <strong>del</strong>le scelte educative,<br />

sancite nello Statuto <strong>del</strong> 1998: l’introduzione<br />

di tale testo ha permesso, tra l’altro, l’acquisizione<br />

<strong>del</strong>la qualifica di organizzazione non lucrativa di utilità<br />

sociale (onlus). Il consiglio di amministrazione<br />

risulta a oggi composto da cinque membri: tre designati<br />

dalla Congrega <strong>del</strong>la carità apostolica e due<br />

dal Vescovo di Brescia. Con il metro <strong>del</strong>le più moderne<br />

acquisizioni pedagogiche e <strong>del</strong>le mutate condizioni<br />

economiche e sociali, il nuovo “Razzetti”, in<br />

tale fase di ripensamento, si è confrontato schiettamente<br />

con il proprio passato, quando scarse erano<br />

le conoscenze scientifiche sulle quali si reggeva un<br />

orfanotrofio, rifugio anche di figli di ragazze madri o<br />

semplicemente di vedove senza sostegno. Val la pena<br />

di ricordare che innumerevoli bambini e ragazzi<br />

hanno vissuto fra queste mura, ricevendo assistenza<br />

Alla scuola di Santa Maria Crocifissa di Rosa<br />

<strong>La</strong> storia di Vittoria Razzetti<br />

Il Razzetti deve il suo nome a Vittoria (1834-1912),<br />

“figlia <strong>del</strong> popolo”, che fu messa a servizio di una<br />

famiglia <strong>del</strong> Cremonese pur essendo desiderosa di<br />

farsi suora. Le precarie condizioni di salute e una<br />

particolare predisposizione a una “maternità più<br />

ampia”, così come intuito da suor Maria Crocifissa<br />

di Rosa, sua maestra, fecero di lei una ancella laica<br />

che dedicò ogni energia alla cura <strong>del</strong>le domestiche<br />

prima, e dei bambini privi di una famiglia poi.<br />

Il confratello <strong>del</strong>la Congrega mons. Luigi Fossati non<br />

esitò a scrivere che Vittoria “fu educata dalla Beata.<br />

Era Vittoria Razzetti la futura apostola <strong>del</strong>l’Infanzia<br />

Abbandonata, il più bel frutto <strong>del</strong>l’apostolato<br />

educativo di Maria Crocifissa”. Nella gestione <strong>del</strong><br />

suo progetto, avviato già nel 1893, Vittoria fu co-<br />

ai bisogni materiali, secondo gli usi rigidi <strong>del</strong> tempo,<br />

che talora non consentivano un rapporto individualizzato<br />

e manifestazioni di affetto. Persone che<br />

ancora oggi portano il segno <strong>del</strong>l’allontanamento<br />

dall’ambiente familiare e alle quali il Razzetti dedica<br />

tutto l’impegno, per essere sempre un luogo di accoglienza<br />

sincera. Così prende forma l’attuale “Istituto<br />

Vittoria Razzetti Onlus” – un Centro educativo<br />

di accoglienza – contenitore poliedrico e polivalente<br />

in grado di accogliere attraverso i propri servizi,<br />

minori di età e nazionalità diverse e mamme in difficoltà.<br />

Ogni giorno si accompagnano famiglie disagiate<br />

ma anche solo impegnate nel lavoro e che<br />

per questo necessitano di aiuto nell’accudimento<br />

quotidiano dei figli. Nello svolgimento <strong>del</strong> suo peculiare<br />

ruolo educativo, l’Istituto si propone come<br />

ponte all’interno di una più ampia e articolata rete<br />

di attori, composta dalle famiglie, dalle scuole, dai<br />

servizi sociali <strong>del</strong> territorio e dalle altre istituzioni. In<br />

continuità con l’ispirazione originaria, l’accoglienza<br />

e l’educazione sono ancora oggi linee guida con cui<br />

si affronta la grande sfida proposta dal mutarsi <strong>del</strong><br />

contesto sociale: l’educazione all’intercultura per il<br />

rispetto <strong>del</strong>le differenze etniche, religiose e di genere,<br />

di cui ciascun individuo è portatore.<br />

adiuvata dalle suore Ancelle <strong>del</strong>la Carità, che alla<br />

sua morte ne continuarono l’opera. Nel 1919 l’ente<br />

fu riconosciuto come Ipab (Istituzione di pubblica<br />

assistenza e beneficenza), nel 1926 fu trasferito<br />

nell’attuale sede di via Milano (di fronte al monumentale<br />

Cimitero vantiniano), e nel secondo dopoguerra<br />

divenne un vero e proprio orfanotrofio fino<br />

alla chiusura <strong>del</strong> 1981.<br />

Da allora il Razzetti si trova a riscoprire e riproporre<br />

con i necessari aggiornamenti il progetto iniziale<br />

che conteneva un messaggio innovativo per il tempo:<br />

Vittoria credeva infatti nel rapporto individuale<br />

e nel progetto sul singolo caso, pur senza avere<br />

strumenti per teorizzare né scrivere quello che intuiva<br />

nella quotidianità.


Confcooperative<br />

Una scelta strategica Il rilancio <strong>del</strong>la figura <strong>del</strong> socio<br />

<strong>La</strong> sperimentazione<br />

di forme innovative<br />

di Valerio Luterotti<br />

“…Una società sana e vitale non può identificarsi col<br />

mero canone di efficienza perseguito nell’economia<br />

di mercato. Forme di autonomia di governo, di governo<br />

locale, forme di sussidiarietà, di politica <strong>del</strong><br />

territorio, una autentica libertà di stampa, libertà nel<br />

campo <strong>del</strong>la istruzione e <strong>del</strong>l’educazione e (non ultima)<br />

una qualche forma di federalismo politico europeo<br />

sono altrettanti punti di forza <strong>del</strong>la ricchezza<br />

<strong>del</strong>la società. Le teorie economiche non sono mai<br />

semplicemente prodotti <strong>del</strong>la logica pura, tali da<br />

potere essere ridotte a quella forma assiomatica e<br />

impersonale che talora sembra dominante...”. (Luigi<br />

Einaudi). Rivalutare la figura <strong>del</strong> socio cooperativo<br />

e il valore dei suoi legami produttivi e sociali è una<br />

scelta strategica per la cooperazione di Confcooperative<br />

Brescia che punta sulla sperimentazione di<br />

forme e modi innovativi per rilanciare l’autenticità<br />

cooperativa. Lo sta facendo investendo in due direzioni<br />

complementari e integrate: infrastrutturare<br />

reti solidali di cooperative e consorzi già presenti in<br />

territori omogenei, in un Distretto cooperativo, nel<br />

quale si possano: generare scambi di beni e servizi<br />

a prezzi calmierati tra le cooperative; produrre eco-<br />

Concorso internazionale dei vini di montagna<br />

nomie di scala vantaggiose per tutte le cooperative;<br />

moltiplicare i vantaggi diretti e indiretti per i soci<br />

persone fisiche di tutto il sistema cooperativo <strong>del</strong><br />

Distretto; potenziare la capacità di lobby politica<br />

ed economica <strong>del</strong> Distretto nelle politiche sociali,<br />

produttive e aumentare la sostenibilità <strong>del</strong> rischio<br />

d’impresa negli investimenti innovativi che possano<br />

concorrere direttamente allo sviluppo <strong>del</strong>l’economia<br />

locale, oltre che a quello <strong>del</strong>le singole cooperative.<br />

Attivare una politica per i soci con un progetto specifico<br />

“Con i soci, verso i soci” che è stato avviato<br />

su base nazionale e che può trovare una traduzione<br />

concreta dentro la sperimentazione <strong>del</strong> Distretto cooperativo.<br />

Sia il progetto “Con i soci, verso i soci”,<br />

sia la sperimentazione dei Distretti cooperativi sono<br />

una strada faticosa, per la costruzione <strong>del</strong> consenso<br />

e <strong>del</strong>la convergenza in un unico disegno dei piani di<br />

sviluppo <strong>del</strong>le singole cooperative e consorzi partecipanti.<br />

È il tempo <strong>del</strong>le sinergie, <strong>del</strong>la riduzione<br />

<strong>del</strong>le sovrapposizioni e degli sprechi, <strong>del</strong>le sensibilità<br />

per il bene ambientale e sociale <strong>del</strong> territorio.<br />

Il Distretto cooperativo vuole essere la traduzione<br />

concreta <strong>del</strong>la nostra proposta, che vuole andare al<br />

di là degli interessi di parte corporativi e settari nei<br />

quali il vantaggio di qualcuno è sempre la sconfitta<br />

di qualcun altro.<br />

Medaglia d’argento per la cooperativa Rocca dei Vignali<br />

Ancora una volta un vino <strong>del</strong>la cooperativa Rocche<br />

dei Vignali spicca al Concorso internazionale<br />

dei vini di montagna, organizzato dal Cervim. Il<br />

“Coppelle”, l’unico bianco prodotto dall’azienda<br />

camuna, ha vinto la medaglia d’argento alla 18ª<br />

edizione <strong>del</strong> concorso.<br />

Nel 2008 il “Camunnorum” fu premiato con la<br />

medaglia d’oro. Alla rassegna – le cui selezioni si<br />

sono tenute a Courmayeur – hanno partecipato<br />

più di 450 vini provenienti da sette Paesi europei.<br />

L’Italia, presente con 232 etichette, ha conquistato<br />

13 medaglie d’oro e 37 d’argento. <strong>La</strong> cerimonia<br />

di premiazione si svolgerà a novembre a Merano<br />

in occasione <strong>del</strong> Merano Wine Festival. “Il prestigioso<br />

risultato ottenuto con il Coppelle “ afferma<br />

Gianluigi Bontempi, presidente <strong>del</strong>la cooperativa<br />

“conferma la validità <strong>del</strong>le nostre scelte, infatti il<br />

vino bianco è una sfida da poco iniziata in un territorio<br />

che molti erroneamente ritenevano adatto<br />

esclusivamente ai vini rossi. <strong>La</strong> tipologia <strong>del</strong> terreno<br />

e le escursioni termiche notevoli sono, in particolare<br />

nella zona <strong>del</strong> conoide <strong>del</strong>la Concarena,<br />

gli elementi che conferiscono a questo vino le sue<br />

particolari caratteristiche”.<br />

<strong>La</strong> cooperativa Rocche dei Vignali nasce nel dicembre<br />

2003, ma la sua storia ha inizio ancor prima,<br />

nel 1999, quando l’Apav (Associazione produttori<br />

agricoli di Valle Camonica) intraprese un<br />

progetto volto al recupero e allo sviluppo <strong>del</strong>la<br />

viticoltura camuna.<br />

Unitamente alla Comunità montana di Valle Camonica,<br />

al Centro vitivinicolo bresciano e all’Ente<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Paolo De Castro<br />

a Brescia<br />

con Fedagri<br />

Si terrà a Brescia lunedì 27 Settembre 2010 alle<br />

ore 9,30, presso il Centro pastorale Paolo VI<br />

(via Gezio Calini, 32), l’incontro, organizzato<br />

da Fedagri Lombardia, dal titolo “Mutualità,<br />

competitività e territorio: la Pac <strong>del</strong> futuro per<br />

la cooperazione agroalimentare”. Il programma<br />

prevede l’apertura dei lavori di Roberto<br />

Marcelli, presidente di Confcooperative Brescia<br />

e di Maurizio Ottolini, presidente di Confcooperative<br />

Lombardia. Seguiranno gli interventi<br />

di Fabio Perini, presidente di Fedagri Confcooperative<br />

Lombardia; Giulio De Capitani, assessore<br />

all’Agricoltura di Regione lombardia;<br />

Paolo De Castro, presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />

agricoltura e sviluppo rurale <strong>del</strong> Parlamento<br />

europeo; Maurizio Gardini, presidente di Fedagri<br />

Confcooperative. Sarà un appuntamento<br />

di riflessione e di confronto di indubbio rilievo<br />

per il settore agroalimentare lombardo, sia per<br />

l’importanza <strong>del</strong>le tematiche che saranno trattate,<br />

sia per l’autorevolezza dei rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le Istituzioni che interverranno.<br />

pagina a cura di Silvia Saiani Pelizzari<br />

vini bresciano, che hanno supportato fin dal principio<br />

l’iniziativa, si è riusciti ad avere nel 2000 la<br />

prima vinificazione.<br />

I risultati, da subito incoraggianti, hanno stimolato<br />

il miglioramento <strong>del</strong>la qualità sia <strong>del</strong>la vigna<br />

che <strong>del</strong>la cantina e con i primi vini di buon livello<br />

si è cominciato a pensare alla loro commercializzazione.<br />

<strong>La</strong> qualità dei prodotti diviene l’obiettivo<br />

principale, consapevoli <strong>del</strong> fatto che in un contesto<br />

di viticoltura estrema, di montagna, come<br />

quello <strong>del</strong>la Valle Camonica, si possa essere vincenti<br />

solo con vini di assoluto valore.<br />

Le tecniche e le attrezzature più moderne, nel<br />

pieno rispetto <strong>del</strong>la tradizione, e la costante attenzione<br />

in vinificazione hanno portato i risultati<br />

sperati.<br />

17


Paesi e parrocchie<br />

zanardini@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

In primo piano il sindaco Pietro Bisinella<br />

Si sono concluse le feste quinquennali<br />

Presentato un libro sulla storia<br />

L’offerta <strong>del</strong> cero votivo alla Madonna da parte <strong>del</strong>la giunta comunale di Leno, la<br />

consegna dalle mani <strong>del</strong> vescovo ausiliare emerito Mario Vigilio Olmi, a nome dei<br />

fe<strong>del</strong>i <strong>del</strong>la parrocchia, di una rosa bianca a ciascun esponente <strong>del</strong>la comunità civica.<br />

È stata la conclusione <strong>del</strong>le feste quinquennali <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>la Stalla, antica<br />

icona trovata in un cascinale, a Porzano di Leno. Il programma ha avuto momenti<br />

culturali rilevanti tra i quali la presentazione <strong>del</strong> volume “Porzano nei secoli XIII e<br />

XV” con documenti, immagini storiche e impressioni attuali negli scatti di Angelo<br />

Boffelli. Si tratta <strong>del</strong> secondo volume scritto da Angelo Bonaglia che prosegue<br />

un impegno “vigoroso in continuità con la precedente edizione ‘Porzano: storia e<br />

documenti dalle origini al 1200’“, osserva il sindaco Pietro Bisinella nel considerare<br />

come ”a fronte di una così vasta conoscenza storiografica è proprio un peccato che<br />

a parlarci <strong>del</strong> Comune di Porzano siano rimasti effettivamente pochi documenti anche<br />

se quelli approfonditi in questo studio sono pregevoli e interessanti”. Porzano<br />

infatti da Comune autonomo è diventato frazione di Leno con la riforma <strong>del</strong>lo stato<br />

<strong>del</strong> 1927 e solo recentemente l’archivio storico è stato restaurato e conservato<br />

accanto al fondo antico di Leno pur con molta fatica essendo smarriti documenti<br />

certamente importanti.<br />

“Con questo nuovo lavoro sono analizzati e aggiunti altri secoli di conoscenza alla<br />

storia di Porzano e dei suoi abitanti” rileva Rinaldo Floriani, presidente <strong>del</strong>la Pro Loco<br />

che col Comune ha contribuito a sostenere la pubblicazione unitamente ad Cassa<br />

Padana, alcune aziende e privati tra i quali il dott. G. Battista Bambini.<br />

Anchee la parrocchia ha dato il proprio sostegno all’impresa che “ci lega alla verità<br />

e al passato” commenta il parroco don Roberto Rovaris, al quale per l’arte sacra<br />

va riconosciuta una accesa passione dimostrata con visuale aperta verso movimenti<br />

culturali di territori nei quali la fede cristiana trova convinto sostegno e diffusione.<br />

Riferisce l’autore che “molti sono stati i problemi incontrati durante la ricerca sia<br />

per le scarse fonti documentarie che storiografiche in quanto la località per la sua<br />

poca consistenza economica, geografica e politica non destava, allora, interessi particolari.<br />

I documenti reperiti e le cronache <strong>del</strong> tempo, <strong>del</strong> resto, attestano in particolare<br />

solo i fatti più sensazionali, ma Porzano presenta per quel tempo sei atti<br />

giuridici di grande rilievo, cinque dei quali sono <strong>del</strong>lo stesso anno ed emanati nel<br />

maggio-giugno <strong>del</strong> 1358, il sesto nel 1454: tutti di notevole valore”. Nel primo caso<br />

sono documenti che riguardano l’acquisizione dei beni di Filippino da Porzano e di<br />

Giannino Cervelato da parte <strong>del</strong> Comune, nel secondo di vicende collegate alla pace<br />

di Ferrara ed a quella di Lodi eventi che “favorirono una notevole integrazione<br />

con il Milanese oltre che vantaggiosa per tutti anche di sollievo per l’’intera Lombardia<br />

veneta, il Bresciano in testa” scrive Bonaglia nel suo ampio excursus storico.<br />

Porzano di Leno Chiesa di San Martino<br />

Il restauro<br />

<strong>del</strong>l’organo<br />

parrocchiale<br />

Un nuovo organo, strumento musicale<br />

per eccellenza, nella chiesa parrocchiale<br />

di San Martino Vescovo in<br />

Porzano di Leno, realizzato con antichi<br />

materiali recuperati e assemblati<br />

dalla bottega “Arte organaria” di Alessandro<br />

Girotto, in quel di Paese, nel<br />

Trevigiano, il quale spiega: “Abbiamo<br />

reperito in zona canne vecchie di un<br />

secolo. <strong>La</strong> console, luogo di ‘comando’<br />

<strong>del</strong>lo strumento, da parte <strong>del</strong>l’organista,<br />

è posta nel coro, alle spalle<br />

<strong>del</strong>l’altar maggiore con l’insieme <strong>del</strong>le<br />

due tastiere, pedaliera e registri ed<br />

è trasferibile per adattarla alle diver-<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

19<br />

Realizzato con antichi materiali recuperati<br />

e assemblati nel Trevigiano, lo strumento,<br />

inaugurato durante le feste <strong>del</strong>la Madonna<br />

<strong>del</strong>la Stalla, fa rivivere con la sua musica<br />

una tradizione interrottasi nel 1987<br />

U<br />

di Franco Piovani<br />

L’organo<br />

se occasioni d’impiego quali concerti<br />

e funzioni religiose. Il collegamento<br />

avviene con fili elettrici applicando<br />

appieno la tecnologia industriale che<br />

consiste nell’uso <strong>del</strong> digitale. Nello<br />

strumento sono inseriti 39 registri<br />

che danno l’effetto <strong>del</strong>l’organo tradizionale”.<br />

Un organo per la preghiera e<br />

la meditazione e la riflessione, che riporta<br />

la tradizione interrotta nel 1987<br />

quando il vecchio apparato Tonoli fu<br />

abbandonato, pur lasciato al proprio<br />

posto e sostituito con un semplice organo<br />

elettrico. Ora di fronte al vecchio<br />

– muto da decenni – si ammira il nuovo<br />

organo con le canne di facciata (“di<br />

mostra”) che conferiscono un aspetto<br />

armonico all’insieme <strong>del</strong>l’architettura.<br />

È il ritorno all’antico voluto da un<br />

locale benefattore che aggiunge altre<br />

note di cronaca alla storia degli organi<br />

nella parrocchiale di Porzano: nel<br />

1823, ad esempio, lo strumento, allora<br />

esistente, fu affidato per restauri<br />

a Tommaso Marchesini di Leno, nel<br />

1874 ai fratelli Serassi di Bergamo, nel<br />

1894 a Porro e Maccarinelli di Brescia,<br />

nel 1924 a Bianchetti Frigerio e nel<br />

1955-1956 al mantovano Domenico<br />

Vegine di Casalpoglio. Il nuovo organo<br />

è stato inaugurato in occasione <strong>del</strong>le<br />

recenti feste quinquennali in onore<br />

<strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>la Stalla. Alla consolle,<br />

sistemata al centro <strong>del</strong>l’abside,<br />

il maestro Cirino Micheletto, titolare<br />

<strong>del</strong>la cattedra di organo e canto gregoriano<br />

<strong>del</strong> conservatorio Dall’Abaco<br />

di Verona, ha eseguito un programma<br />

su temi di Bach nel 260° <strong>del</strong>la morte,<br />

concluso con “Toccata e fuga in Re<br />

minore Bwv 565”. Nella chiesa affollata<br />

sono risuonati i fragorosi applausi<br />

d’apprezzamento per l’esecutore.


20<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Città e hinterland<br />

Un inserimento<br />

non privo<br />

di criticità<br />

Ogni anno circa 500 persone entrano, attraverso<br />

un collocamento mirato, nel mondo <strong>del</strong> lavoro<br />

bresciano. Altrettante, però, escono dal circuito<br />

OOgni<br />

anno in Provincia di Brescia vengono<br />

avviate al lavoro, attraverso sia il<br />

collocamento mirato sia il piano provinciale,<br />

circa 500 persone disabili.<br />

Purtroppo un numero altrettanto simile<br />

cessa di lavorare. Pertanto il saldo<br />

complessivo dei nuovi occupati è di<br />

poco positivo, segno che la strada da<br />

compiere su questo campo è ancora<br />

lunga. Un percorso che va affrontato<br />

lungo due direttrici, da un lato l’inserimento<br />

nel lavoro, dall’altro il mantenimento<br />

<strong>del</strong> posto, entrambe intrise<br />

di non poche criticità. Per alleviare le<br />

quali la Provincia di Brescia è pron-<br />

Provincia Piano disabili 2010<br />

di Mario Nicoliello<br />

ta a mettere sul tappeto 2 milioni 495<br />

mila euro. A tanto ammontano infatti<br />

le risorse complessive che sono state<br />

stanziate nel Piano provinciale disabili<br />

per l’anno 2010 e che saranno distribuite<br />

attraverso il meccanismo <strong>del</strong>le doti<br />

tramite gli operatori accreditati. Tali<br />

soggetti – principalmente cooperative<br />

sociali – dovranno prenotare la dote<br />

entro il 30 novembre, predisponendo<br />

un piano di intervento personalizzato<br />

rivolto o a una persona disabile senza<br />

lavoro e iscritta nella lista di collocamento<br />

mirato <strong>del</strong>la Provincia, oppure<br />

a chi è già occupato ma necessita<br />

di un sostegno per la permanenza nel<br />

mondo lavorativo. Le doti per l’inserimento<br />

lavorativo sono 90, suddivise in<br />

tre tipologie a seconda <strong>del</strong>la difficoltà<br />

– maggiore (20 doti), media (30) o lieve<br />

(40) – nell’inserimento; il finanziamento<br />

previsto può essere al massimo<br />

di 12mila euro. Le doti per il mantenimento<br />

<strong>del</strong>l’occupazione sono invece<br />

140, suddivise per grado di difficoltà<br />

di sostegno lavorativo (30 per maggiore<br />

difficoltà, 50 media e 60 lieve); il finanziamento<br />

massimo è di 5000 euro.<br />

Il piano di intervento personalizzato<br />

deve contemplare un pacchetto di servizi<br />

offerti dagli operativi accreditati.<br />

Nel caso di inserimento lavorativo si<br />

va dalla formazione al tutoraggio fino<br />

al tirocinio collocativo. In caso di lavoratori<br />

già occupati i servizi spaziano<br />

dai colloqui di accoglienza e di bilancio<br />

<strong>del</strong>le competenze ai percorsi for-<br />

mativi. I soggetti accreditati possono<br />

richiedere la dote direttamente per via<br />

telematica, collegandosi con il portale<br />

Sintesi <strong>del</strong>la Provincia, all’indirizzo<br />

http:// sintesi.provincia.brescia.it. Per<br />

ricevere ulteriori informazioni è possibile<br />

invece scrivere a: piano disabili@<br />

provincia.brescia.it. <strong>La</strong> presentazione<br />

ufficiale <strong>del</strong> Piano disabili è stata effettuata<br />

dall’assessore provinciale al <strong>La</strong>voro<br />

Giorgio Bontempi e dal direttore<br />

<strong>del</strong>l’area Sviluppo economico Dario<br />

Pironi. Entrambi hanno sottolineato<br />

come le aziende, dopo aver assunto<br />

una persona disabile, debbano accoglierla<br />

al proprio interno, facilitando il<br />

più possibile l’inserimento. Oltre a incentivare<br />

l’assunzione, la sfida è quindi<br />

creare nelle imprese situazioni ambientali<br />

favorevoli, così che la persona<br />

disabile possa svolgere serenamente<br />

la propria mansione.<br />

Ha una parola per tutti.<br />

TASCABILE E ACCESSIBILE, ORA LA BIBBIA<br />

PUÒ DAVVERO RAGGIUNGERE TUTTI.<br />

Comprensibile: con guida a colori, percorsi<br />

di lettura, cartine.<br />

Completa: tradotta dai testi originali.<br />

Pratica: la porti con te dove vuoi.<br />

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L’individualità<br />

lascia il posto<br />

alla solidarietà<br />

È <strong>La</strong><br />

È sotto gli occhi di tutti la difficoltà<br />

<strong>del</strong>la società contemporanea di<br />

elaborare progetti di ampio respiro<br />

che tengano in considerazione l’altro<br />

come persona. Anche sui grandi temi<br />

di interesse politico ci si scontra<br />

in maniera spesso ideologica senza<br />

guardare concretamente al bene comune.<br />

Dall’individualità alla solidarietà.<br />

Anche ques’anno i missionari<br />

comboniani in collaborazione con il<br />

Centro missionario diocesano propongono<br />

un percorso di formazione<br />

“tra provocazioni e speranze”.<br />

Si parte il 23 settembre con padre<br />

Alex Zanotelli, che si sofferma su<br />

“Quale solidarietà”. <strong>La</strong> ricercatrice<br />

universitaria Catia Brunelli il 14 ottobre<br />

analizza il tema “Di fronte alle<br />

emarginazioni e alle ingiustizie: una<br />

nuova geografia?”. L’11 novembre<br />

tocca a don Antonio Mazzi riflettere<br />

su “Di fronte all’altro: compassione<br />

o misericordia?”. Il prof. Francesco<br />

Castelli, presidente di Medicus Mundi,<br />

spiega “Di fronte alla vita: quale<br />

saluto per il Nord e per il Sud <strong>del</strong><br />

mondo”. Il 13 gennaio si parla di pace<br />

(“Di fronte alla società: quale giusti-<br />

Padre Alex Zanotelli<br />

Missionari comboniani Corso annuale<br />

di Luciano Febbrari<br />

zia? quale pace?”) con il presidente<br />

di Emmaus Italia Graziano Zoni. L’insegnante<br />

e scrittore Roberto Bosio,<br />

il 10 febbraio, spiega “Di fronte alla<br />

politica: quale economia?”. I temi<br />

energetici “Di fronte alle prossime<br />

generazioni: quale realtà energetica?<br />

quali prospettive? quali valori? quali<br />

comportamenti ora” con l’intervento<br />

di Mirco Rossi, divulgatore sui temi<br />

energetici e membro di Aspo Italia.<br />

Suor Eugenia Bonetti, missionaria<br />

impegnata contro la tratta <strong>del</strong>la donna,<br />

conclude il ciclo con “Di fronte<br />

al futuro: quale speranza?”.<br />

Gli incontri si tengono, sempre il giovedì,<br />

presso la Casa comboni di viale<br />

Venezia 116 alle ore 20.30.<br />

Per la partecipazione è gradita l’iscrizione,<br />

compilando il modulo sul sito<br />

www.cmdbrescia.it o via e-mail<br />

info@cmdbrescia.it. <strong>La</strong> quota di 15<br />

euro per le spese organizzative si<br />

può versare al primo incontro. Ai<br />

partecipanti che faranno richiesta<br />

verrà rilasciato, nell’ultima serata,<br />

un attestato di partecipazione. Per<br />

informazioni, telefonare al numero<br />

0303754560.<br />

Brevi<br />

Camper Emergenza<br />

Santa Maria in Calchera<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

<strong>La</strong> capacità di mettersi in ascolto<br />

dei bisogni <strong>del</strong>le persone<br />

“Camper Emergenza, una traccia visibile <strong>del</strong>l’amore di Dio tenero, materno e<br />

paterno anche nei confronti dei fratelli in situazioni difficili” così mons. Gianfranco<br />

Mascher ha definito l’opera <strong>del</strong>l’associazione Camper Emergenza in occasione<br />

<strong>del</strong>la festa di avvio <strong>del</strong> nuovo anno sociale di domenica 12 settembre<br />

presso la sede in via Cacciamali. Erano presenti i volontari ed esponenti <strong>del</strong>le<br />

istituzioni tra cui il sindaco Adriano Paroli, con l’assessore ai Servizi sociali Giorgio<br />

Maione, mons. Gianfranco Mascher, don Maurizio Funazzi e il direttore<br />

<strong>del</strong>la Caritas Giorgio Cotelli. Dopo la S. Messa il presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Romano Damiani ha presentato un bilancio <strong>del</strong>le attività svolte ricordando<br />

le origini <strong>del</strong>l’associazione e le motivazioni. “Nelle difficoltà <strong>del</strong>l’impegno di<br />

volontariato – ha sottolineato Damiani – è quanto mai importante riconoscere<br />

di non essere soli; per noi è importante ricevere il sostegno <strong>del</strong>la Chiesa e<br />

<strong>del</strong>la comunità civile”. Il volontariato di Camper Emergenza offre una risposta<br />

concreta ai bisogni dei poveri <strong>del</strong>la città. Il camper esce tutte le sere, i volontari<br />

incontrano le persone emarginate offrono loro una borsa alimentare<br />

e bevande, coperte e giubbotti, dei buoni doccia e alcuni posti letto, nel periodo<br />

invernale, per un accordo con i Servizi sociali <strong>del</strong> Comune di Brescia. Il<br />

compito dei volontari <strong>del</strong> Camper è di offrire una relazione, la disponibilità<br />

all’ascolto <strong>del</strong>la loro storia e dei loro bisogni, lo scambio di una battuta, ma<br />

anche una relazione che si trasforma in un impegno, in una richiesta a comportarsi<br />

in modo rispettoso degli altri e <strong>del</strong>le regole di convivenza mentre sostano<br />

al camper. “Una relazione, in poche parole, nella quale si riconoscono<br />

trattati da uomini e non da ‘poveri sbandati’ – ha ribadito il presidente Damiani<br />

– non è facile, non sempre si è ricambiati dalla riconoscenza da chi si aiuta,<br />

serve pazienza, dedizione, continuità nel servizio per instaurare un rapporto<br />

di familiarità con le persone che vogliamo aiutare, ma proprio per questo è<br />

profondamente umano e molto bello”. Nell’anno sociale 2009-2010 il camper<br />

ha svolto il servizio sulla strada per ben 233 serate, incontrando ogni sera circa<br />

250 persone. Camper emergenza ha stretto legami con altre realtà benefiche<br />

per realizzare una rete di primo aiuto. In particolare la collaborazione<br />

con la Croce Bianca che mette a disposizione un’ambulanza attrezzata dove<br />

operano medici volontari, che il martedì e giovedì sera affiancano il camper,<br />

le Suore Ancelle <strong>del</strong>la Carità che concedono i locali per il servizio domenicale<br />

“Vieni a pranzo con noi” e l’associazione Cucina e Amicizia, ma anche le molte<br />

realtà che rendono incisiva l’opera <strong>del</strong> Camper. Per informazioni è possibile<br />

consultare il sito www.camperemergenza.it o telefonare al 3381939313. (a.t.)<br />

Il saluto a don Giuseppe<br />

Santa Messa di saluto e ringraziamento a don Giuseppe Ansoldi si celebrerà<br />

nella parrocchia di Santa Maria in Calchera alle 18.30 di sabato 18 settembre.<br />

<strong>La</strong> cerimonia di insediamento <strong>del</strong> parroco don Nino Prevosti, <strong>del</strong> presbitero<br />

collaboratore don Marino Cotali e <strong>del</strong> vicario parrocchiale don Giorgio Rosina<br />

avrà, invece, luogo nella stessa chiesa alle 18 di domenica 26 settembre. È<br />

trascorso tanto tempo da quando (nel dicembre 1986) don Giuseppe Ansoldi<br />

fece il suo ingresso nella comunità cittadina. Oggi i suoi parrocchiani lo ringraziano<br />

“per tutto quanto ha saputo realizzare per la parrocchia, per ciascuno<br />

di noi in ogni momento <strong>del</strong> comune cammino. Ognuno ha sperimentato<br />

in modo tangibile cosa significhi attuare le virtù <strong>del</strong>la fede, <strong>del</strong>la speranza e<br />

<strong>del</strong>la carità. Tutte queste virtù hanno trovato in lui un’applicazione continua<br />

esercitata sempre con serenità ma soprattutto con grande umiltà”. <strong>La</strong> comunità<br />

sarà retta da don Nino Prevosti; don Giuseppe continuerà ad abitare in<br />

parrocchia: “Diminuiranno per lui gli impegni, ma sarà sicuramente il don<br />

Giuseppe di sempre per ricordarci i suoi insegnamenti, per scusare le nostre<br />

mancanze, per darci ancora la sua amicizia. Grazie, don Giuseppe. Pensiamo<br />

tutti di poter dire: siamo contenti di aver fatto con lei un bel pezzo di strada”.<br />

21


22<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Bassa<br />

In bicicletta<br />

per il parco<br />

sovracomunale<br />

Un messaggio ai quattro Comuni interessati<br />

(Berlingo, Cazzago San Martino, Rovato<br />

e Travagliato), alla Provincia e alla Regione<br />

OOltre<br />

250 persone hanno partecipato,<br />

nel pomeriggio di domenica 12<br />

settembre, alla “Biciclettata intorno<br />

al parco” promossa dall’associazione<br />

Progetto Macogna nel territorio<br />

<strong>del</strong>l’istituendo Parco locale di interesse<br />

sovracomunale, a cavallo fra<br />

i Comuni di Berlingo, Cazzago San<br />

Martino, Rovato e Travagliato.<br />

Cristina Morgani, presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Progetto Macogna, anche<br />

a nome <strong>del</strong> Consiglio direttivo ha<br />

espresso “viva soddisfazione per l’ottimo<br />

risultato <strong>del</strong>la manifestazione,<br />

augurandosi che le istituzioni pubbli-<br />

Ovest bresciano Progetto Macogna<br />

SISTEMI ANTIFURTO<br />

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SISTEMI DI TUTELA<br />

INTEGRATI E COMPLESSI<br />

ASSISTENZA 24 ORE SU 24<br />

7 GIORNI SU 7<br />

che preposte ascoltino l’espressione<br />

<strong>del</strong>la volontà popolare”.<br />

Il lungo serpentone di biciclette che<br />

si è snodato lungo i sentieri campestri<br />

<strong>del</strong> parco <strong>del</strong>la Macogna ha voluto,<br />

in un clima di festa e partecipazione<br />

popolare autentica, lanciare<br />

tre messaggi. Prima di tutto ai quattro<br />

Comuni promotori <strong>del</strong> Plis, perché<br />

proseguano con rinnovata convinzione<br />

nella promozione di questo<br />

territorio.<br />

Un altro destinatario <strong>del</strong>la manifestazione<br />

è senza dubbio l’ente Provincia<br />

di Brescia, perché riconosca<br />

Cosa ti manca per sentirti al sicuro?<br />

Preventivo gratuito chiamando:<br />

030/2774981 - info@allarmihoro.com<br />

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<strong>La</strong> nostra esperienza nelle tue mani<br />

<br />

ufficialmente il Parco, come richiesto<br />

in data 10 settembre dai Comuni<br />

e dalla stessa Associazione. Si chiede,<br />

inoltre, alla Regione Lombardia,<br />

perché archivi definitivamente<br />

i progetti di discarica che insistono<br />

sull’Ate 14, in quanto incompatibili<br />

con il recupero <strong>del</strong> bacino estrattivo<br />

previsto dal Piano cave provinciale<br />

e dal progetto <strong>del</strong> Parco.<br />

Il variopinto corteo su due ruote,<br />

composto da tante famiglie con i<br />

bambini, giovani e meno giovani, è<br />

partito alle ore 15.30 dal parcheggio<br />

adiacente il cimitero <strong>del</strong> Lodetto di<br />

Rovato, ha toccato la località Grumetto<br />

con la chiesetta dedicata a San<br />

Pantaleone, è transitato dalla santella<br />

dei Morti <strong>del</strong> Castrino; è entrato<br />

nel territorio di Berlingo, passando<br />

accanto alla storica cascina Martinenga,<br />

per poi inoltrarsi nel Comune<br />

di Travagliato e, attraverso la via <strong>del</strong><br />

Fossato che passa tra le due grandi<br />

cave <strong>del</strong>l’Ate 14, ha raggiunto prima<br />

la cascina Tre Camini per giungere<br />

poi al punto di ristoro nel piazzale<br />

antistante la bellissima chiesetta di<br />

Santa Maria dei Campi; da lì, si è entrati<br />

nel territorio <strong>del</strong>la Pedrocca di<br />

Cazzago San Martino, raggiungendo<br />

la cascina Casotto e poi, sempre costeggiando<br />

l’ambito estrattivo, si è<br />

tornati a Berlinghetto, dove – dopo<br />

oltre 11 km di pedalate – ci si è potuti<br />

rifocillare presso l’azienda agricola<br />

“Al Berlinghetto” in via Esenta, che<br />

proprio lo scorso venerdì ha lanciato<br />

il “prosciutto sgambato <strong>del</strong>la Macogna”<br />

prodotto con suini allevati<br />

nel territorio <strong>del</strong> Parco, a dimostrazione<br />

di come agricoltura di qualità<br />

e Plis possano promuoversi vicendevolmente.


I<br />

In preghiera<br />

con le reliquie<br />

di Padre Pio<br />

Il gruppo di preghiera San Padre<br />

Pio di Ghedi ha messo in atto alcune<br />

iniziative per accogliere la<br />

reliquia <strong>del</strong> Santo, in arrivo a Ghedi<br />

giovedì 23 alle 8.30 nella chiesa<br />

parrocchiale. Si tratta di una piccola<br />

parte di una garza che è stata<br />

utilizzata per fasciare le stimmate<br />

di Padre Pio. Questa prezioso pezzetto<br />

di benda, dal valore religioso<br />

e spirituale inestimabile per ogni<br />

fe<strong>del</strong>e, dal prossimo giovedì sarà<br />

in esposizione permanente nella<br />

parrocchiale di Ghedi.<br />

Le celebrazioni per l’accoglienza<br />

cominciano lunedì 20, alle 16 con<br />

la recita <strong>del</strong> rosario alla chiesetta<br />

di San Rocco dove è sistemata la<br />

statua <strong>del</strong> Santo. Lo stesso appuntamento<br />

si riproporrà martedì 21.<br />

Per mercoledì 22 alle 16 è prevista<br />

invece una Messa.<br />

<strong>La</strong> giornata clou <strong>del</strong>la settimana,<br />

come si diceva, è giovedì. Alle 8.30,<br />

nella chiesa parrocchiale è in programma<br />

una messa propria a S Pio<br />

con la presentazione e l’esposizione<br />

<strong>del</strong>la reliquia <strong>del</strong> Santo alla comunità.<br />

Le piccole parti di stoffa<br />

Ghedi Le celebrazioni iniziano il 20<br />

di Maria Teresa Marchioni<br />

saranno esposte in una bella teca,<br />

donata alla parrocchia da un cittadino.<br />

Per l’occasione anche l’Amministrazione<br />

comunale ha fatto la sua<br />

parte: ha sistemato la pavimentazione<br />

e lo spazio intorno alla statua<br />

<strong>del</strong> Santo.<br />

L’opera “diplomatica” <strong>del</strong> gruppo<br />

di preghiera ghedese ha permesso<br />

alla piccola cittadina <strong>del</strong>la Bassa di<br />

poter vivere questo prezioso dono<br />

spirituale.<br />

Il gruppo raccoglie un centinaio<br />

di persone fra fe<strong>del</strong>i e simpatizzanti<br />

che hanno come punto di riferimento<br />

Piera Magli e come padre<br />

spirituale il parroco di Ghedi,<br />

mons. Gianmario Morandini.<br />

Nel calendario <strong>del</strong>le celebrazioni<br />

vi è un appuntamento anche sabato<br />

25 settembre.<br />

<strong>La</strong> reliquia di Padre Pio, eccezionalmente,<br />

verrà portata anche nella<br />

chiesa <strong>del</strong>la Casa di riposo, dove,<br />

alle 17, verrà celebrata una Santa<br />

Messa. Un’opportunità anche per<br />

coinvolgere gli anziani che non si<br />

possono muovere.<br />

Brevi<br />

Manerbio<br />

Nella sede <strong>del</strong> Cai si parla<br />

<strong>del</strong>l’Inferno di Dante<br />

Alfianello<br />

Reme<strong>del</strong>lo Sotto<br />

Castenedolo<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Riprende nella sede <strong>del</strong> Cai di Manerbio, in via Palestro 55 la serie <strong>del</strong>le conferenze<br />

mensili con proiezione di diapositive. Il primo appuntamento è lunedi 27<br />

settembre alle ore 20.30 con la presentazione <strong>del</strong>la iniziativa “Dall’Abisso alla<br />

Vetta”, corso di approfondimento e interpretazione <strong>del</strong>la Divina Commedia.<br />

Una serata su Mazzolari<br />

Serata dedicata a don Primo Mazzolari, parroco di Bozzolo nel Mantovano,<br />

quella di venerdì 17 settembre alle ore 21, ad Alfianello. Intervengono Anselmo<br />

Palini autore di “Don Primo, uomo libero” e il sindacalista Marco Fenaroli.<br />

Organizzano la parrocchia e il Comune. Primo Mazzolari nacque al Boschetto,<br />

una frazione di Cremona, il 13 gennaio 1890, figlio di Luigi e di Grazia Bolli.<br />

Il padre era un piccolo affittuario, che manteneva la famiglia con il lavoro dei<br />

campi. Primo fu il primogenito, poi vennero Colombina, Giuseppe (Peppino),<br />

Pierina, Giuseppina. Nel 1900, spinta dalla necessità di trovare migliori condizioni<br />

di lavoro e di vita, la famiglia Mazzolari si trasferì a Verolanuova. Primo<br />

entrò in Seminario a Cremona.<br />

Corso di pittura<br />

Aperte le iscrizioni ai corsi di tecniche pittoriche che si terranno a Reme<strong>del</strong>lo<br />

Sotto dal prossimo 13 ottobre. coordinati da Liana Ferrari, insegnante di<br />

materie artistiche, <strong>del</strong>l’Aabb (Associazione artisti bassa bresciana) di Fiesse. I<br />

partecipanti potranno sviluppare lo studio dei mezzi espressivi attraverso il<br />

disegno, le tecniche pittoriche, la natura morta, il paesaggio e la figura umana.<br />

Le lezioni previste dalle 14 alle 17 di lunedì e martedì, dalle 15 alle 17 <strong>del</strong><br />

mercoledì, dalle 19.30 alle 22.30 di mercoledì e venerdì e dalle 10 alle 12 <strong>del</strong><br />

sabato. <strong>La</strong> durata <strong>del</strong> corso è di 29 lezioni. Informazioni al 3291159351<br />

Nuove strutture per le Medie<br />

Con l’inizio <strong>del</strong>l’anno scolastico la nuova scuola media “Leonardo da<br />

Vinci” di Castenedolo dispone di nuove strutture. <strong>La</strong> costruzione ha<br />

richiesto il finanziamento di 3 milioni e 800mila euro, per ampliare e<br />

adeguare l’edificio già esistente alle normative vigenti come ha spiegato<br />

il sindaco Giambattisra Groli nel momento <strong>del</strong>la consegna dei locali<br />

mettendo in risalto come il progetto è stato realizzato con criteri antisismici,<br />

utilizzando materiali a basso impatto ambientale e seguendo<br />

le linee guida <strong>del</strong>la bioedilizia in modo da realizzare il risparmio energetico<br />

e limitare all’indispensabile le immissioni inquinanti. <strong>La</strong> nuova<br />

scuola è posta su due piani con aule, laboratori, locale mensa e la sala<br />

conferenza-auditorium. Nell’edificio ristrutturato si trovano gli uffici<br />

amministrativi, la biblioteca e le aule con i laboratori.<br />

Il riscaldamento e l’acqua calda sono garantiti da una centrale termica<br />

con caldaia a condensazione, sistemi di cogenerazione, pannelli solari,<br />

fotovoltaici e geotermia. Altri lavori previsti nel giro di un mese riguardano<br />

il nuovo parcheggio per la scuola realizzato con l’acquisto di una<br />

nuova area per consentire una sessantina di nuovi posti auto in una zona<br />

<strong>del</strong> paese critica per il parcheggio. (pio)<br />

23


24<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Capriano <strong>del</strong> Colle<br />

Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino Intervista<br />

Si rinnova<br />

nel solco<br />

<strong>del</strong>la tradizione<br />

Agostino Carrieri, presidente <strong>del</strong> Comitato<br />

organizzatore, racconta le novità introdotte nel<br />

calendario <strong>del</strong>la 35ª edizione <strong>del</strong>l’iniziativa<br />

AAgostino<br />

Carrieri, presidente <strong>del</strong><br />

comitato organizzatore <strong>del</strong>la Festa<br />

<strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino, non nasconde<br />

l’emozione per essere riuscito, assieme<br />

al comitato, a imbastire una<br />

nuova edizione di questa grande<br />

manifestazione, che ha preso il via<br />

l’11 settembre con l’inaugurazione<br />

di una mostra. “È il 35° anniversario<br />

<strong>del</strong>la festa – riferisce Agostino<br />

Carrieri – un traguardo molto ambizioso:<br />

sinonimo di grande impegno<br />

e dedizione, ma anche di grande apprezzamento<br />

e vicinanza <strong>del</strong>la gente.<br />

Programma<br />

Sabato 11 Settembre 2010<br />

Ore 20,00 Inaugurazione Mostra <strong>del</strong> pittore Pino Campanelli<br />

presso Palazzo Bocca<br />

Mercoledì 15 Settembre 2010<br />

Ore 20,30 Salotto Gastronomico sul Capriano <strong>del</strong> Colle<br />

DOC organizzata dal Comitato Festa Dell’Uva in collaborazione<br />

con Slow Food (condotta di Brescia) presso<br />

Palazzo Bocca<br />

Giovedì 16 Settembre 2010<br />

Ore 20,00 serata a tema dal titolo “ Italian Wine Carbon<br />

Calculator “ – misura <strong>del</strong>l’impatto <strong>del</strong>le nostre attività<br />

sull’ambiente,nella filiera vitivinicola organizzato in<br />

collaborazione con il Parco <strong>del</strong> Montenetto,<br />

pagine a cura di Maria Teresa Marchioni<br />

Il Comitato organizzatore ha voluto<br />

anche quest’anno, pur mantenendo<br />

la manifestazione nel solco <strong>del</strong>la<br />

continuità e <strong>del</strong>la tradizione, rinnovare<br />

e ampliare l’offerta tradizionale<br />

<strong>del</strong>la manifestazione che dall’apertura<br />

<strong>del</strong> venerdì sera culminerà, come<br />

sempre, nella sfilata dei gruppi<br />

folcloristici e dei carri allegorici <strong>del</strong>la<br />

domenica, quest’anno ancora più<br />

ricca di presenze”. Il programma di<br />

questa edizione sarà arricchito con<br />

alcuni nuovi appuntamenti. Fra questi,<br />

una sfilata di moda <strong>del</strong> negozio<br />

Tesmac che si terrà all’interno di palazzo<br />

Bocca nella serata di venerdì<br />

17 settembre, e un raduno di Harley<br />

Davidson e auto storiche Usa in<br />

piazza Mazzini, nella serata di sabato.<br />

Sempre nella serata di sabato nel<br />

salone Stile Cò <strong>del</strong>le sorelle Marta e<br />

Mari Cò ci sarà un “Fashion Event”,<br />

aperitivo con musica, moda e bellezza<br />

tutto in stile Cò.<br />

Anche questa edizione vedrà la presenza<br />

<strong>del</strong>la “Corte degli Assaggi” <strong>del</strong><br />

Consorzio Vini Doc di Capriano <strong>del</strong><br />

Colle che sarà ancora posizionata<br />

all’interno <strong>del</strong>la splendida cornice<br />

di palazzo Bocca. “Alla festa <strong>del</strong>l’uva<br />

e <strong>del</strong> vino – precisa il presidente <strong>del</strong><br />

comitato Carrieri − non mancheranno<br />

gli stand gastronomici dove poter<br />

assaporare i prodotti tipici <strong>del</strong>la<br />

cucina bresciana. Mi sento in dove-<br />

Venerdì 17 Settembre 2010<br />

Ore 19,00 Apertura Stands Gastronomici<br />

Ore 20,00 Apertura “Corte degli Assaggi” <strong>del</strong> Consorzio Vini DOC<br />

presso Palazzo Bocca<br />

Ore 20,15 Sfilata di moda Tesmac presso Palazzo Bocca<br />

Ore 22,00 Serata in Musica con il gruppo “ I Cenomani”<br />

Sabato 18 Settembre 2010<br />

Ore 19,00 Apertura Stands Gastronomici<br />

Ore 19,00 presso il Salone Stile Cò di via Morari “ Fashion<br />

Event” – aperitivo con musica,moda e bellezza tutto in stile Cò.<br />

Ore 19,00 Raduno,con intrattenimento musicale, di Harley<br />

Davidson e Auto Storiche USA in P.zza Mazzini<br />

Ore 20,00 Apertura “Corte degli Assaggi” <strong>del</strong> Consorzio Vini DOC<br />

presso Palazzo Bocca<br />

Ore 21,30 Orchestra Spettacolo “ Claudio Bonelli e Rosita”<br />

presso la Piastra Polivalente<br />

Lo stand <strong>del</strong>le sorelle Marta e Maria Cò alla Festa <strong>del</strong>l’uva<br />

re di ringraziare i membri <strong>del</strong> comitato<br />

organizzatore per il grande lavoro<br />

svolto e tutti i privati, le associazioni<br />

e i gruppi, che collaborano<br />

all’organizzazione <strong>del</strong>la festa senza<br />

il cui prezioso lavoro non sarebbe<br />

possibile ottenere i risultati di gradimento<br />

raggiunti in questi 35 anni”.<br />

Tra gli appuntamenti <strong>del</strong>la 35ª edizione<br />

<strong>del</strong>la “Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino”<br />

ormai prossima all’inaugurazione<br />

se ne trova anche uno che poco<br />

o nulla ha a che fare con “il nettare<br />

degli dei”. Per tradizione, infatti, in<br />

occasione <strong>del</strong>la festa settembrina<br />

viene messa in calendario anche la<br />

cerimonia di consegna <strong>del</strong>le borse<br />

di studio agli studenti <strong>del</strong>la scuola<br />

secondaria di secondo grado. L’appuntamento<br />

è domenica 19 alle 11 a<br />

palazzo Bocca.<br />

FESTA DELL’UVA di Capriano <strong>del</strong> Colle 2010<br />

Domenica 19 Settembre 2010<br />

Ore 08,30 Sveglia mattutina con la Banda S. Cecilia di<br />

Mairano<br />

Ore 10,00 S. Messa in Palazzo Bocca celebrata dal rev.<br />

Parroco Don Lucio Sala<br />

Ore 10,45 Apertura ufficiale dei festeggiamenti ed<br />

intervento <strong>del</strong>le autorità presenti<br />

Ore 11,00 Consegna Borse di Studio<br />

Ore 12,00 Apertura Stands Gastronomici<br />

Ore 15,00 Sfilata Carri Allegorici accompagnata da:<br />

Sbandieratori<br />

Gruppo Spettacolo “ I Gioppini”<br />

Ore 20,30 Orchestra Spettacolo Arcobaleno<br />

Ore 22,00 Estrazione Biglietti <strong>del</strong>la Lotteria<br />

Ore 22,30 Fuochi d’artificio<br />

<strong>La</strong> mostra <strong>del</strong> pittore Pino Campanelli sarà presente presso Palazzo Bocca da Sabato 11 a Domenica 19 Settembre con apertura al pubblico nei seguenti giorni ed orari :<br />

Domenica 12 e 19 - dalle 10,00 alle 12,30 / dalle 16,00 alle 19,00 - Da Lunedì 13 a Giovedì 16 - dalle 16,00 alle 19,00, - Venerdì 17 e Sabato 18 - dalle 16,00 alle 22,00<br />

Serate di Venerdì 17, Sabato 18 e la giornata di Domenica 19 saranno presenti:<br />

all’interno <strong>del</strong> Palazzo Municipale - Palazzo Bocca: la “Corte degli Assaggi” <strong>del</strong> Consorzio Vini DOC; e una mostra fotografica <strong>del</strong> fotografo Balboni Alfredo dal titolo “ Se Qualcuno Ama un Fiore...”,<br />

organizzata in collaborazione con il Parco <strong>del</strong> Montenetto<br />

presso P.zzo Bocca uno stand ispirato alla cura e bellezza in stile Cò. A tutti gli interessati che visiteranno lo stand sarà omaggiato un “ Trattamento Stile Cò “ di prova .<br />

Domenica 19<br />

dalle ore 17,30 un intrattenimento musicale per i più piccoli con “I Musicanti di Brema “ e dalle ore 20,00 intrattenimento musicale con il Maestro fisarmonicista Zanola Gianfausto.<br />

dalle ore 14,30 “ CAMICI BIANCHI IN STRADA” In occasione <strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong> nuovo spazio dedicato al benessere “Medicalspa” le Dottoresse <strong>del</strong>la Farmacia Coppini di Capriano incontreranno i<br />

visitatori <strong>del</strong>la festa e saranno liete di offrire un gradito omaggio e buoni promozionali. Saranno a disposizione per spiegare i servizi offerti e le iniziative autunno-inverno. Durante la manifestazione<br />

funzioneranno Stand Gastronomici per assaporare i piatti caratteristici <strong>del</strong>la zona, promozione di attività varie - volontariato - hobbistica, bancarelle commerciali.


Paesi e parrocchie Bassa<br />

FFino a domenica 19 settembre Capria- i<br />

no <strong>del</strong> Colle rinnova l’appuntamento<br />

con la tradizionale Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong><br />

vino, giunta alla 35ª edizione. “È una<br />

manifestazione che ha fatto la sua fortuna<br />

grazie al suo territorio e ai suoi<br />

prodotti − racconta il sindaco Alberto<br />

Lussignoli −. <strong>La</strong> Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong><br />

vino è bella perché coinvolge tutta<br />

la comunità, da sempre impegnata<br />

a far conoscere il territorio e quello<br />

stupendo rilevato naturale che è il<br />

Montenetto; ma è anche una manifestazione<br />

creata ad hoc per difendere<br />

prodotti e le tradizioni tipiche <strong>del</strong><br />

nostro territorio. E, se vogliamo, la<br />

festa è anche uno stimolo a rafforzare<br />

il senso di appartenenza al nostro<br />

territorio. Per questi motivi, ma anche<br />

per altri l’amministrazione comunale<br />

è orgogliosa di sostenere con impegno<br />

questa iniziativa che risponde alla<br />

sua stessa filosofia, ossia valorizzare<br />

la produzione di qualità <strong>del</strong> proprio<br />

territorio nell’ambito di una tradizionale<br />

festa popolare capace di coinvolgere<br />

tutti. Salvaguardare e promuovere<br />

il territorio e la tipicità dei suoi pro-<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Una vetrina<br />

molto preziosa<br />

per il territorio<br />

dotti è per noi un preciso e puntuale<br />

obiettivo per far riscoprire le migliori<br />

tradizioni <strong>del</strong>la nostra antica e generosa<br />

terra”. Questo il commento <strong>del</strong><br />

primo cittadino di Capriano, che in<br />

questi anni ha collaborato attivamente<br />

per la buona riuscita di questa manifestazione.<br />

“<strong>La</strong> Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong><br />

vino – sottolinea con orgoglio il Sindaco<br />

– rappresenta una sfida culturale<br />

ed economica studiata per preservare<br />

e rilanciare il nostro territorio e le<br />

nostre tradizioni più genuine”. Nata<br />

dalla passione di pochi questa bella<br />

manifestazione è andata crescendo<br />

nel tempo fino ad arricchirsi <strong>del</strong> “Premio<br />

nazionale di poesia Montenetto”<br />

e di tutti quegli eventi collegati che,<br />

anche quest’anno, valorizzeranno la<br />

nuova edizione. “A tutti loro – chiosa<br />

Lussignoli – va la nostra riconoscenza<br />

25<br />

Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino Fino al 19 settembre<br />

<strong>La</strong> comunità vive con intensa partecipazione<br />

la preparazione e il programma di una<br />

manifestazione che esalta i prodotti locali<br />

per averci consegnato questa straordinaria<br />

manifestazione popolare: un<br />

degno riconoscimento alla millenaria<br />

tradizione vitivinicola <strong>del</strong> nostro colle”.<br />

“Sono certo – aggiunge il Sindaco<br />

− che anche questa edizione <strong>del</strong>la<br />

Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino soddisferà le<br />

esigenze dei promotori, dei visitatori<br />

e dei cittadini. Per quanto mi riguarda,<br />

a nome <strong>del</strong>l’amministrazione e di<br />

tutta la comunità, voglio ringraziare<br />

il comitato organizzatore, l’amministrazione<br />

regionale, l’amministrazione<br />

provinciale, il Consorzio Vini Doc<br />

di Capriano, il personale <strong>del</strong> Comune,<br />

le organizzazioni e associazioni<br />

di volontariato presenti sul territorio,<br />

la Protezione civile, le forze <strong>del</strong>l’ordine,<br />

gli sponsor e tutti i cittadini per le<br />

numerose e multiformi iniziative in<br />

allestimento”.


26<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Capriano <strong>del</strong> Colle<br />

Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino Il programma<br />

L<strong>La</strong><br />

Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino è sinonimo<br />

di una manifestazione che ha<br />

la capacità di coinvolgere tutta la<br />

comunità. Sono tanti gli incontri in<br />

calendario che possono interessare<br />

tutte le diverse fasce d’età. Il calendario<br />

messo a punto dal Comitato<br />

che per un altro anno si è fatto carico<br />

<strong>del</strong>l’organizzazione <strong>del</strong>la Festa<br />

<strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino è fitto di appuntamenti.<br />

Tuttavia alcuni più di<br />

altri meritano una citazione particolare.<br />

Ecco, dunque, nel dettaglio<br />

qualche appuntamento di questa<br />

35ª edizione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>l’uva e<br />

Tra musica,<br />

spettacoli<br />

e sfilate<br />

Mostre, concerti e altri appuntamenti in<br />

alcuni degli spazi più suggestivi. In questo fine<br />

settimana aprono gli stand gastronomici<br />

<strong>del</strong> vino, che ha preso il via sabato<br />

11 settembre.<br />

A palazzo Bocca, alle 20, è stata<br />

inaugurata la mostra <strong>del</strong> pittore<br />

Pino Campanelli, che rimarrà allestita<br />

fino a domenica 19 con i seguenti<br />

orari di apertura: domenica<br />

12 e 19, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16<br />

alle 19. Mentre venerdì 17 e sabato<br />

18 è aperta dalle 16 alle 22.<br />

L’apertura degli stand gastronomici<br />

è prevista per venerdì 17.<br />

Dalle 19 in poi, oltre agli stand,<br />

sempre all’interno di palazzo Bocca<br />

verrà inaugurata la “Corte degli<br />

Assaggi”, iniziativa curata dal Consorzio<br />

Vini Doc. Alle 22, musica con<br />

il gruppo “I Cenomani”. Sabato 18,<br />

alle 19, raduno di Harley Davidson<br />

e auto storiche americane. In serata,<br />

alla piastra polivalente, musica<br />

con l’orchestra spettacolo Claudio<br />

Bonelli e Rosita.<br />

<strong>La</strong> Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino entra<br />

nel vivo domenica 19 con la sveglia<br />

mattutina affidata alla banda S. Cecilia<br />

di Mairano.<br />

Di seguito, alle 10, ci sarà la messa<br />

a palazzo Bocca celebrata dal<br />

parroco don Lucio Sala. Sempre<br />

in mattinata è prevista la cerimonia<br />

<strong>del</strong>la consegna <strong>del</strong>le borse di<br />

studio.<br />

Ricco di appuntamenti folcloristici<br />

il pomeriggio, con la tradizionale<br />

manifestazione condotta dal frizzante<br />

Nino Frassi. Naturalmente il<br />

momento più atteso è la sfilata dei<br />

carri allegorici che inizierà intorno<br />

alle 15. Con loro anche gli sbandieratori<br />

e altri gruppi folcloristici. In<br />

serata, chiusura <strong>del</strong>la manifestazione<br />

con i fuochi d’artificio, appuntamento<br />

da sempre particolarmente<br />

apprezzato.<br />

<strong>La</strong> giornata conclusiva <strong>del</strong>la festa<br />

propone quest’anno la novità<br />

di “Camici bianchi in strada”. In<br />

occasione <strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong><br />

nuovo spazio dedicato al benessere<br />

“Medicalspa” le dottoresse<br />

<strong>del</strong>la farmacia Coppini di Capriano<br />

incontreranno i visitatori <strong>del</strong>la<br />

festa e saranno liete di offrire un<br />

omaggio e buoni promozionali. Le<br />

dottoresse saranno a disposizione<br />

<strong>del</strong>le persone interessate per spiegare<br />

i servizi offerti e le iniziative<br />

autunno-inverno.


Paesi e parrocchie Paesi e Bassa parrocchie Visano<br />

L<br />

di Luigi Zameli<br />

Il centro San Luigi<br />

Le feste e le sagre di paese hanno<br />

il merito di raccogliere le comunità<br />

attorno a un unico momento di<br />

festa. Molti di questi appuntamenti<br />

hanno poi mantenuto un forte<br />

legame con la tradizione religiosa,<br />

attingendo dal passato quella devozione<br />

tipica <strong>del</strong> nostro territorio.<br />

In realtà piuttosto piccole, come<br />

può essere il caso di Visano, queste<br />

feste sono maggiormente sentite,<br />

perché spesso racchiudono<br />

l’identità e tutto il vissuto di una<br />

comunità.<br />

In questi anni le nostre comunità<br />

hanno affrontato il fenomeno immigratorio,<br />

che di fatto ha portato<br />

all’interno <strong>del</strong> paese nuovi nuclei<br />

famigliari. Anche per questo motivo<br />

ritrovarsi attorno a una festa<br />

significa anche prendere consapevolezza<br />

<strong>del</strong>le radici e <strong>del</strong>la storia di<br />

un luogo. Sono i racconti che fanno<br />

la differenza, ma forse oggi facciamo<br />

fatica a trovare tempo e voglia<br />

per metterci in ascolto degli altri<br />

e <strong>del</strong>le loro esperienze. A Visano<br />

succede che la comunità si ritrova.<br />

Torna nella terza domenica di settembre<br />

l’appuntamento con la sentita<br />

Sagra di San Luigi, ricorrenza<br />

sacra, ma anche laica, che costituisce<br />

un importante momento di<br />

Sagra di San Luigi Dal 18 settembre<br />

Sentirsi<br />

comunità<br />

nella fede<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

<strong>La</strong> gente si ritrova anche per celebrare<br />

la festa religiosa <strong>del</strong>l’Addolorata<br />

aggregazione per i visanesi. Giochi,<br />

giostre e mostre fanno da contorno,<br />

come vuole la tradizione, alle<br />

sacre celebrazioni <strong>del</strong> Santo Patrono.<br />

Accanto alla sagra si sviluppa<br />

anche la festa <strong>del</strong>l’Addolorata nella<br />

comunità guidata da don Sergio<br />

Fappani.<br />

Le celebrazioni iniziano sabato 18<br />

settembre con la Santa Messa <strong>del</strong>le<br />

ore 18.30. Alle 20.30, presso le<br />

scuole elementari, va in scena il<br />

concerto “Franco Testa and Friends”.<br />

Si tratta di un concerto con i<br />

più famosi e conosciuti standard<br />

jazz internazionali, un trio <strong>del</strong>le<br />

meraviglie, formato da straordinari<br />

musicisti, capitanati da Franco<br />

Testa.<br />

Testa vanta collaborazioni di altissimo<br />

livello: la direzione <strong>del</strong>l’orchestra<br />

di San Remo 2004, Mina,<br />

Celentano, Paoli, Ramazzotti, Mannoia,<br />

Fossati e Chat Baker.<br />

Sempre in serata vengono inaugurati<br />

il concorso fotografico e la mostra<br />

di pittura con le esposizioni di<br />

opere estemporanee; segue il rinfresco.<br />

Alle 21 apre la tradizionale<br />

pesca di beneficenza.<br />

Domenica 19 settembre, alle 10, in<br />

piazza Castello l’apertura <strong>del</strong>la 2ª<br />

edizione di “Vi Sano” con bancarel-<br />

27<br />

le e altri stand. Alle 10.30 la Santa<br />

Messa solenne con l’incoronazione<br />

<strong>del</strong>la Madonna.<br />

Nel pomeriggio spazio allo sport<br />

con il memorial Archimede Conti,<br />

la gara ciclistica valevole per il<br />

43° Gran Premio sportivi visanesi.<br />

In serata, alle 19.30, l’aperitivo in<br />

musica con Luca Corsini e Ivana<br />

Gatti: si esibiscono in un repertorio<br />

molto coinvolgente con molti<br />

brani degli anni Sessanta e Settanta.<br />

Verranno premiati i vincitori<br />

<strong>del</strong> concorso fotografico “Visano<br />

e i visanesi”. Le celebrazioni terminano<br />

lunedì 20 settembre alle 9<br />

con la Santa Messa mattutina e alle<br />

20 con la Santa Messa solenne. Dopo<br />

la messa si tiene la tradizionale<br />

processione per le vie <strong>del</strong> paese e<br />

la benedizione sul piazzale a chiusura<br />

<strong>del</strong>la festa.<br />

<strong>La</strong> comunità, grazie al contributo<br />

<strong>del</strong>l’assessorato alla Cultura,<br />

sport e tempo libero <strong>del</strong> Comune,<br />

aveva già vissuto alcune giornate<br />

di festa con “Settembre in Fiera”.<br />

Il progetto “Nati per leggere”, che<br />

doveva essere in calendario, il 16<br />

settembre è stato posticipato al 23<br />

settembre alle 20.30. Nella biblioteca<br />

comunale interviene la pediatra<br />

Monica <strong>La</strong>zzaroni.


28<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Chiari<br />

Un momento<br />

di identità<br />

comunitaria<br />

<strong>La</strong> vittoria finale è andata alla Quadra verde.<br />

Molti i momenti sportivi e di spettacolo. In<br />

particolare ha giocato un ruolo importante l’arte<br />

SSi<br />

è tinta di verde la 32ª edizione <strong>del</strong><br />

Palio <strong>del</strong>le Quadre: ad aggiudicarsi la<br />

vittoria nella staffetta finale è stata Marengo,<br />

la Quadra verde, appunto. Al secondo<br />

posto i rossi di Villatico, terza<br />

classificata la quadra gialla di Zeveto<br />

e fanalino di coda gli azzurri di Cortezzano.<br />

Ma la corsa, che ha visto quattro<br />

frazionisti per squadra percorre per<br />

le vie <strong>del</strong> centro le stesse strade che<br />

vengono toccare dalla processione <strong>del</strong><br />

Corpus Domini, non è stata che l’evento<br />

conclusivo <strong>del</strong>la manifestazione di<br />

quest’anno. <strong>La</strong> stessa serata di sabato<br />

11 settembre, conclusasi con la festa<br />

Palio <strong>del</strong>le Quadre 32ª edizione<br />

negli spazi di Marengo, si era aperta in<br />

piazza con le note <strong>del</strong>l’Inno <strong>del</strong> Palio e<br />

l’esibizione degli Sbandieratori e Musici<br />

Zeveto “Città di Chiari”. A seguire<br />

l’ormai tradizionale sfilata storica per<br />

le vie <strong>del</strong> centro, con rappresentazione<br />

conclusiva in piazza, curata dal Gruppo<br />

ricerca e spettacolo Quadre Chiari<br />

per la regia di Pierluigi Castelli e Samuele<br />

Farina. <strong>La</strong> sfilata e la rappresentazione,<br />

quest’anno, sono state dedicate<br />

alla figura <strong>del</strong>l’artista clarense<br />

Vittorio Pelati (1916-1995); le vicende<br />

biografiche <strong>del</strong>l’artista sono state alternate<br />

a rappresentazioni corali che,<br />

Un’immagine <strong>del</strong> Salto con l’asta in piazza<br />

di Paolo Festa di fatto, “mettevano in scena” alcune<br />

<strong>del</strong>le sue opere, conservate presso la<br />

Pinacoteca Repossi di Chiari, come il<br />

Re Nudo, il Cristo in Croce, la Strage<br />

degli Innocenti, le Maternità, Giovanni<br />

Paolo II e la Processione a Chiari. Non<br />

sono mancate, nella serata conclusiva,<br />

le <strong>del</strong>egazioni <strong>del</strong>la città irlandese di<br />

Downpatrick e <strong>del</strong> Comune di Valmadrera,<br />

in provincia di Lecco, gemellate<br />

con Chiari. Momenti culturali sono<br />

stati creati dalla Quadra Zeveto, impegnata<br />

nel creare percorsi di riscoperta<br />

<strong>del</strong>le tradizioni contadine, e dall’altra<br />

Faccia <strong>del</strong>la Quadra di Villatico che,<br />

nel cortile <strong>del</strong>la fondazione Bertinotti-Formenti<br />

ha organizzato concerti,<br />

rappresentazioni teatrali e ha dato<br />

spazio all’esposizione di sculture in<br />

ferro battuto <strong>del</strong>l’artista rovatese Federico<br />

Bergomi e la mostra fotografica<br />

sul Mozambico “Iniziazioni, contagi e<br />

Adesso<br />

c’è una banca<br />

con cui parlare!<br />

Sede Legale 25032 Chiari (Brescia), via Quartieri, 39 – tel. 030 7014911 fax 030 7014922<br />

Albo <strong>del</strong>le Banche n. 5683 – ABI 03367 CAB 54340 – Capitale Sociale <strong>del</strong>iberato euro 30.000.000<br />

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guarigioni” curata da Michele Metelli<br />

e Leonardo Crociani. Erano anche<br />

presenti opere <strong>del</strong> pittore bresciano<br />

Eugenio Busi e una rassegna antologica<br />

<strong>del</strong>lo scultore Lino Sanzeni. Spazio<br />

all’arte è stato dato anche con l’esposizione<br />

di quadri in via Carmagnola.<br />

Allo stesso modo lo sport ha vissuto<br />

due momenti estremamente intenti<br />

con la gara di salto con l’asta in piazza,<br />

a detta di molti una <strong>del</strong>le più belle<br />

degli ultimi anni, e con gli incontri di<br />

boxe. Novità di quest’anno, che ha riscosso<br />

un grande successo, è stato il<br />

“Mercatino dei libri donati dai lettori”<br />

curato dalla Biblioteca comunale, da<br />

martedì 7 fino a giovedì 9 settembre,<br />

dove era possibile trovare libri da 50<br />

centesimi fino a un massimo di 3 euro”.<br />

Il ricavato verrà destinato ad incentivare<br />

il patrimonio librario <strong>del</strong>la<br />

Biblioteca comunale.


LA VOCE DEL POPOLO<br />

Paesi e parrocchie Vallecamonica 17 SETTEMBRE 2010 29<br />

L<strong>La</strong><br />

commissione turismo e pellegrinaggi<br />

<strong>del</strong>la diocesi e la Fondazione “Annunciata<br />

Cocchetti” <strong>del</strong>le suore Dorotee<br />

di Cemmo, annunciano un’iniziativa<br />

tanto lodevole quanto interessante.<br />

“Sulla via dei santi in Valle Camonica”<br />

titola la nuova proposta. Don Claudio<br />

Zanardini (direttore <strong>del</strong>l’Ufficio pastorale<br />

turismo e pellegrinaggi) la presenta<br />

con uno scritto: “Il 29 settembre<br />

e il 9 ottobre 2010 sono due date<br />

significative per la Chiesa bresciana<br />

e in particolare per la Valle Camonica.<br />

Rispettivamente ricordiamo il 50°<br />

<strong>del</strong>la beatificazione di Innocenzo da<br />

Assocamuna<br />

<strong>La</strong> novità di una scuola per manager<br />

Dalla partnership tra Assocamuna e Mip School of<br />

Management <strong>del</strong> Politecnico di Milano (una <strong>del</strong>le più<br />

importanti Business school riconosciute a livello italiano)<br />

nasce “Assocamuna scuola di alta formazione<br />

manageriale” con l’obiettivo di migliorare la cultura<br />

dirigenziale <strong>del</strong>le imprese <strong>del</strong> territorio e favorire la<br />

crescita di competitività e competenza. L’istituto di<br />

studio nasce dalla forte volontà <strong>del</strong>l’Associazione imprenditoriale<br />

camuna, allo scopo di dare una risposta<br />

costruttiva alla carenza di cultura gestionale, favorire<br />

la formazione e l’aggiornamento di manager e imprenditori,<br />

mettendo il sapere al servizio <strong>del</strong>l’esperienza<br />

quotidiana <strong>del</strong>le piccole e medie industrie <strong>del</strong>la<br />

Valle Camonica; si rivolge a imprenditori, dirigenti,<br />

capi, quadri impegnati nella gestione <strong>del</strong>le imprese;<br />

nel corso <strong>del</strong>la sua annualità affronterà tutti gli aspetti<br />

gestionali che caratterizzano il settore. <strong>La</strong> scuola si<br />

rivolge quindi principalmente a quanti svolgono funzioni<br />

di dirigenza e gestione aziendale sia in aziende<br />

manifatturiere che di servizi. I moduli verranno infatti<br />

sviluppati prestando particolare attenzione sia agli<br />

elementi che accomunano le imprese, sia a quelli che<br />

distinguono le diverse offerte e i processi che caratterizzano<br />

i due ambiti, con la finalità di offrire strumenti<br />

di immediata applicabilità a imprenditori che operano<br />

Giuseppe Tovini<br />

pagina a cura di Ermete Giorgi<br />

Berzo e il 20° di quella di Annunciata<br />

Cocchetti. <strong>La</strong> lettera pastorale <strong>del</strong> vescovo<br />

Luciano per il 2010-2011 ‘Tutti<br />

siano una cosa sola’ invita a prestare<br />

attenzione alle testimonianze dei<br />

Santi per cogliere l’opera di Dio nella<br />

storia attraverso Gesù Cristo e rendere<br />

possibile anche oggi la rivelazione<br />

<strong>del</strong>l’amore <strong>del</strong> Padre. “Per questo –<br />

continua don Zanardini – muovendo<br />

dagli anniversari dei Beati, si è pensato<br />

di condurre nel prossimo anno pastorale<br />

una riflessione sui Santi camuni,<br />

progettando alcuni itinerari di pellegrinaggio<br />

sui luoghi <strong>del</strong>la Valle che li<br />

in contesti diversi. Il corso di studio è particolarmente<br />

indicato inoltre per gli imprenditori junior che stanno<br />

affrontando il ricambio generazionale. Alla conferenza<br />

stampa di presentazione <strong>del</strong> progetto erano<br />

presenti e sono intervenuti: Giuliano Noci, “Associate<br />

Dean” <strong>del</strong> Mip e direttore scientifico <strong>del</strong>la scuola di Assocamuna;<br />

Luca Baiguini, docente Mip; Fabio Bianchi,<br />

presidente di Assocamuna; Marco Tottoli, presidente<br />

di S.Eventi s.r.l., società unipersonale di Assocamuna;<br />

<strong>La</strong>ura Franzoni, direttore generale di Assocamuna.<br />

L’incontro è stato tenuto presso la sede <strong>del</strong>l’associazione,<br />

a Darfo Boario Terme, in piazza Medaglie d’oro,<br />

3g. “Per superare l’attuale momento economico – ha<br />

sottolineato il presidente Bianchi – è necessario che<br />

le aziende investano in sviluppo dei nuovi mercati, in<br />

innovazione e formazione”. <strong>La</strong> scuola di Assocamuna<br />

– è poi stato ribadito un po’ in tutti gli interventi<br />

– vuole essere una risposta concreta a tutte le esigenze<br />

<strong>del</strong> momento presente e ha l’obiettivo – nel corso<br />

<strong>del</strong>la prima annualità prevista a partire dal prossimo<br />

29 ottobre 2010 – di formare imprenditori e dirigenti<br />

nell’ambito <strong>del</strong>l’internazionalizzazione, <strong>del</strong> marketing<br />

e <strong>del</strong>l’innovazione, leve strategiche sulle quali puntare<br />

per emergere e continuare a crescere. Una scuola<br />

nata per il territorio e sul territorio.<br />

Cemmo Verso nuovi itinerari di pellegrinaggio<br />

“Sulla via<br />

dei Santi”<br />

camuni<br />

<strong>La</strong> Commissione turismo e pellegrinaggi <strong>del</strong>la<br />

diocesi in collaborazione con la Fondazione<br />

Cocchetti propone un corso gratuito<br />

hanno visti vivere e operare. Il corso<br />

costituisce parte integrante di questa<br />

riflessione e si propone di formare un<br />

gruppo di operatori che potranno accompagnare<br />

fe<strong>del</strong>i e visitatori lungo<br />

questi cammini di santità”. Informazioni<br />

e iscrizioni entro il 1° ottobre 2010<br />

(telefono 0364/331284; e-mail: info@<br />

fondazionecocchetti.bs.it). Requisiti<br />

richiesti: la sensibilità per i temi trattati<br />

e il diploma di scuola media superiore.<br />

Il corso è aperto anche a quanti,<br />

non intenzionati a svolgere poi l’attività<br />

di guida, volessero partecipare per<br />

un approfondimento personale. È previsto<br />

un “test” d’ingresso che consiste<br />

nella compilazione di un questionario<br />

per accertare la conoscenza di base e<br />

un breve colloquio attitudinale. Il corso<br />

è gratuito e l’orario <strong>del</strong>le lezioni è<br />

previsto dalle 20.30 alle 22.30 (il sabato<br />

dalle 15 alle 18). Il programma <strong>del</strong><br />

primo modulo (dal 23 ottobre al 18 novembre)<br />

prevede un’introduzione, poi<br />

lo studio <strong>del</strong>le figure di Sant’Obizio e<br />

di San Costanzo (Niardo), <strong>del</strong> Beato<br />

Innocenzo (Niardo, Berzo Inferiore,<br />

Annunciata di Piancogno), <strong>del</strong>la Beata<br />

Annunciata Cocchetti (Cemmo), di<br />

Santa Geltrude Comensoli (Bienno). Il<br />

secondo modulo (dal 18 gennaio al 12<br />

febbraio 2011) si occuperà di Giuseppe<br />

e Mosè Tovini (Cividate Camuno).<br />

Concluderà con un intervento sull’“Organizzazione<br />

religiosa e tracce di spiritualità<br />

nella storia <strong>del</strong>la Valcamonica”<br />

e “Arte in Valcamonica tra Quattro e<br />

Cinquecento”. Tra i relatori: mons.<br />

Claudio Paganini, Riccardo Bertoli<br />

(Brevivet), padre Andrea Cassinelli,<br />

Giovanni Gregorini (Università cattolica),<br />

Enzo Bolla, Giacomo Scanzi,<br />

Roberto Domenighini, Oliviero Franzoni,<br />

Sara Marazzani.


30<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Sebino Franciacorta<br />

Carzano di Montisola Festa <strong>del</strong>la Santa Croce<br />

Un borgo<br />

addobbato<br />

di fiori di carta<br />

Domenica 19 settembre il vescovo Monari<br />

conclude le celebrazioni con una Santa Messa<br />

A<br />

A Carzano di Montisola fino a domenica<br />

19 settembre va in scena<br />

la festa <strong>del</strong>la Santa Croce. Le celebrazioni<br />

religiose si chiudono con<br />

la Santa Messa officiata domenica<br />

alle 17.30 dal vescovo Monari.<br />

Un tripudio di colori, luci e suoni<br />

che si rinnova ogni cinque anni e<br />

coinvolge anche gli oriundi trasferitisi<br />

sulla terraferma.<br />

Il borgo è addobbato di 350 archi di<br />

ramaglie che hanno cambiato faccia<br />

alla piccola frazione, 250 anime.<br />

Fiori di carta crespa, di ogni tipo e<br />

colore, copiati dal vivo o dai cataloghi<br />

di giardinaggio ornano il borgo<br />

e la chiesa di San Giovanni Battista.<br />

L’origine è incerta, la si fa risalire<br />

all’inizio <strong>del</strong> XVII secolo.<br />

Nel 1629 i <strong>La</strong>nzichenecchi in ritirata,<br />

dopo essere stati sconfitti a<br />

Mantova, di passaggio in Franciacorta,<br />

vi portarono la peste che in<br />

poco tempo si espanse in tutta la<br />

Franciacorta e il Sebino imperversando<br />

fino al 1632 e decimando la<br />

popolazione.<br />

In tutti i borghi <strong>del</strong>la zona si contano<br />

migliaia di vittime tranne che<br />

a Govine di Pisogne e a Carzano di<br />

Monte Isola. A Govine è edificata<br />

la chiesa <strong>del</strong>la Natività di Maria,<br />

mentre a Carzano si inizia la celebrazione<br />

<strong>del</strong>la festa di Santa Croce.<br />

Il sacro legno è conservato in un reliquiario<br />

d’argento a forma di croce<br />

<strong>del</strong> XVIII secolo.<br />

Da allora Carzano ogni quinquennio<br />

ha celebrato questa tradizionale<br />

manifestazione, tranne che nel<br />

1945 a causa <strong>del</strong>la guerra quando<br />

fu posticipata all’anno successivo.<br />

<strong>La</strong> “Festa <strong>del</strong>la Croce” cade ogni<br />

cinque anni il 14 settembre, giorno<br />

in cui la Chiesa celebra appunto<br />

l’esaltazione <strong>del</strong>la Croce.<br />

Una festa che i dirimpettai di Sale<br />

Marasino chiamano “Ol festù dèl<br />

deaöl”, a significare che per allestirla<br />

non si bada certo a spese.<br />

Attualmente l’organizzazione è demandata<br />

a un gruppo di persone riunite<br />

in Comitato, ma si avvale <strong>del</strong><br />

contributo di tutta la popolazione.<br />

<strong>La</strong> “Festa <strong>del</strong>la croce” rappresenta<br />

uno dei momenti più eccezionali<br />

di tutto il Sebino, tanto da attirare<br />

sull’isola migliaia di turisti, ma è<br />

sentitissima soprattutto dagli isolani<br />

che in essa ritrovano il rapporto<br />

con un passato fatto di lavoro, fatica,<br />

tradizione e saggezza.<br />

Circa un mese e mezzo prima <strong>del</strong>la<br />

festa tutto il paese si mette letteralmente<br />

all’opera per preparare<br />

e allestire il percorso <strong>del</strong>la processione.<br />

Ogni famiglia crea, rigorosamente<br />

a mano, fiori di carta, di tutti i tipi<br />

e talmente ben fatti da sembrare<br />

veri; è una tradizione vecchissima,<br />

tramandata da famiglia in famiglia,<br />

divenuta tanto radicata che erroneamente<br />

la festa è spesso conosciuta<br />

come “Festa dei fiori”. I fiori<br />

servono per adornare gli archi in<br />

legno che si trovano lungo il porto<br />

vecchio e in piazza.<br />

In media servono 150 fiori per addobbare<br />

un arco, questo significa<br />

che verranno prodotti più di 40mila<br />

fiori di carta. Come è facile da<br />

intuire un’atmosfera quasi magica,<br />

per un gioiellino artistico e paesaggistico.<br />

Ogni sera sono in programma gli<br />

spettacoli, i concerti e le gare con i<br />

“naècc”. Non mancano i punti di ristoro<br />

con le specialità montisolane.<br />

Per avere informazioni sugli orari<br />

dei battelli e aggiornamenti, si può<br />

consultare il sito internet www.<br />

monteisola.eu.


Brozzo<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

Paesi e parrocchie Valtrompia 17 SETTEMBRE 2010 31<br />

Dopo<br />

la solenne apertura religiosa di<br />

sabato 11 con la processione con l’effigie<br />

<strong>del</strong>la Madonna dalla parrocchiale<br />

di S. Giorgio alla sua “casa” nel Santuario<br />

<strong>del</strong>la Valle di Inzino, entra nel<br />

vivo il “Settembre inzinese”: un periodo<br />

di eventi religiosi, culturali, sportivi<br />

che già domenica ha offerto lo spettacolo<br />

dei fuochi artificiali, la fiera di<br />

bancarelle, la mostra fotografica “Inzino<br />

com’era”. Un’edizione particolare.<br />

Coincide col 50° <strong>del</strong>l’associazione<br />

Madonna <strong>del</strong> Castello, già ricordato<br />

a metà aprile con l’inaugurazione <strong>del</strong><br />

monumento a don Nicola Bragadina,<br />

Quarant’anni con l’Avis<br />

Sul labaro sta scritto “Avis Sezione di Brozzo Comune<br />

di Marcheno” a rimarcarne luogo di nascita e sede,<br />

l’antico Comune fino al 1927 e ora frazione: nell’occasione<br />

<strong>del</strong>la Sagra <strong>del</strong>la comunità, che ovunque è anche<br />

ricordo di identità storica, il sodalizio ha celebrato domenica<br />

5 settembre il 40° di fondazione C’è stato anche<br />

un prologo: una tavola rotonda su “Gesti concreti<br />

per la vita” con relatori di Avis, Aido, Ail. L’atto costitutivo<br />

<strong>del</strong> sodalizio porta la data <strong>del</strong> 31 ottobre 1970:<br />

si riuniscono in assemblea 84 persone e fondano la sezione.<br />

Alla presidenza è eletto il medico condotto <strong>del</strong><br />

paese dott. Maffeo Porteri, vice è Gilberto Medaglia,<br />

segretario Ezio Valgonio, direttore sanitario il dott.<br />

Carlo Della Torre. Il presidente dott. Porteri scompare<br />

all’improvviso pochi mesi dopo: di conseguenza il vice<br />

Gilberto Medaglia ne assumeva di fatto il ruolo. Gli<br />

succederanno poi Andrea Tomasoni, Giusto Bertussi,<br />

Ezio Valgonio, Valerio Fracassi, Alessandro Fausti, Luigi<br />

Fausti, pure scomparso nel 2004. Dal febbraio 2005 è<br />

guidata da Benvenuto Contessa. Direttori sanitari dopo<br />

il dott. Carlo Della Torre saranno i dottori Andrea<br />

Tomasoni, Mario Zaina e dal 1996 Gabriele Frialdi. Va<br />

ricordato che nel 1975 veniva fondata la sezione di Lodrino:<br />

allora le donazioni venivano fatte dove c’erano<br />

locali idonei presso le sezioni (ora presso l’Ospedale) e<br />

pagina a cura di Edmondo Bertussi<br />

il curato arrivato a Inzino negli anni<br />

Cinquanta. Erano gli anni <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

industriale ed edilizio: nelle officine<br />

si lavorava il ferro da secoli per i<br />

“caicì”, i chiodi squadrati che hanno<br />

dato il nome alla sua gente e per i prestigiosi<br />

fucili, ma contava anche l’agricoltura<br />

<strong>del</strong> laborioso contadino-operaio.<br />

Don Nicola raccolse attorno a sé<br />

la comunità nell’associazione i “Gnari<br />

<strong>del</strong>l’oratorio” per una festa di “ringraziamento”<br />

fatta di momenti di fede e<br />

gioia nel segno di antiche tradizioni e<br />

<strong>del</strong>la venerazione per la Madonna <strong>del</strong><br />

Castello. L’Associazione, ora guidata<br />

Inzino “Settembre inzinese”<br />

quella di Brozzo per cinque anni ospitò la consorella di<br />

Lodrino. Nei quattro decenni centinaia di soci hanno<br />

contribuito allo sviluppo <strong>del</strong>la sezione: l’ultima tessera<br />

porta il n° 663. Erano come detto 84 alla fondazione:<br />

i donatori attivi erano 120 nel 2005 e da allora la<br />

crescita è stata costante fino agli attuali 140 con circa<br />

300 donazioni annuali. Queste a fine 2004 erano state<br />

8056, diventate 9424 a fine 2009. A ricordare questa<br />

storia di generosità sono state 127 le nuove benemerenze<br />

consegnate a turno dal presidente Benvenuto<br />

Contessa col suo vice Egisto Fausti,il sindaco Barbara<br />

Morandi, i responsabili Avis provinciali Mina Taboni<br />

e Sandro Parolini. In passato la foggia <strong>del</strong>le benemerenze<br />

era diversa: ora è un distintivo uguale per tutti<br />

di metallo diverso, tenendo conto <strong>del</strong>l’età di affiliazione<br />

e numero donazioni. Si va da quello di rame<br />

con smalto verde (tre anni e almeno sei donazioni o<br />

otto donazioni) a quello d’oro traforato con diamante<br />

dopo 120 donazioni. <strong>La</strong> massima onorificenza (120<br />

donazioni) è toccata a Valerio Fracassi e Pier Giacomo<br />

Contessa. Oro con rubino per 100 donazioni a Costantino<br />

Bertussi, Ilario Bettinsoli, Tiziano Caem, Domenica<br />

Vivenzi, Rinaldo Zanoletti, Dante Zappa, Adalberto<br />

Zubani. Speciale oro al dott. Gabriele Frialdi per i suoi<br />

15 anni come direttore sanitario.<br />

Appuntamenti<br />

quotidiani<br />

per la comunità<br />

Molti gli eventi religiosi, culturali e sportivi.<br />

Questa edizione coincide con il 50°<br />

<strong>del</strong>l’associazione Madonna <strong>del</strong> Castello<br />

da <strong>La</strong>dislao Mattiuzzo, continua, viva,<br />

profondamente legata alla parrocchia<br />

guidata da don Eugenio Panelli.<br />

Un ricco dépliant illustra nel 50° la storia,<br />

gli appuntamenti con la preghiera<br />

e con il divertimento: da venerdì 17 fino<br />

fino al 29 settembre; il centro <strong>del</strong>le<br />

attività è nella grande tensostrutura<br />

<strong>del</strong>l’oratorio e il suo attrezzato stand<br />

gastronomico. Lì, stasera venerdì alle<br />

21 la serata dedicata all’alpinismo<br />

con il Cai Valtrompia: vengono esposte<br />

le diapositive “Sogni Verticali” di<br />

Beppe Chiaf.<br />

Fino a domenica 19 (ore 10.30-12.30<br />

e 17.30-22) è aperta presso la scuola<br />

elementare “Anna Frank” la mostra<br />

d’arte “Ouverture”: personalissime<br />

“prime” di 15 giovani artisti allievi <strong>del</strong><br />

liceo “Primo Levi” di Sarezzo e insieme<br />

“Invito a Versailles” riproduzione<br />

di abiti <strong>del</strong> Settecento. Sempre nel<br />

fine settimana la mostra di ricamo<br />

presso le sale <strong>del</strong>l’oratorio S.Giorgio<br />

con esposti i lavori <strong>del</strong>la scuola curata<br />

dalle volontarie: sabato dalle ore<br />

15 alle ore 22 e domenica 19 dalle ore<br />

14.30 alle 22. Sabato pomeriggio la<br />

gara podistica non competitiva “Giuseppe<br />

Guala” e alle 18.30 la S. Messa<br />

in suffragio dei defunti collaboratori<br />

<strong>del</strong>l’associazione Madonna <strong>del</strong> Castello.<br />

Domenica sera alle 21 il “regalo”<br />

<strong>del</strong>la Associazione alla comunità: il<br />

concerto lirico “Note di un cinquantesimo”<br />

con 120 coristi e 40 orchestrali<br />

<strong>del</strong> Brixia Camera Chorus e <strong>del</strong><br />

Corpo Musicale di Ghedi. Lunedì 20<br />

settembre la “Serata con gusto”, il 24<br />

la serata giovani. Spicca il 26 la gara<br />

di auto storiche <strong>del</strong> 13° Trofeo Aido.<br />

Conclude il 9 ottobre il Coro Inzino<br />

che celebra il suo 55° con la 17ª Rassegna<br />

di canti corali <strong>del</strong>la montagna.


32<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Garda Valsabbia<br />

È interessante registrare, negli ultimi<br />

anni, la nascita e lo sviluppo<br />

anche in Valsabbia e sul Garda di<br />

diversi Gruppi di acquisto solidale,<br />

realtà che mettono al centro la<br />

necessità di una riflessione sul nostro<br />

stile di vita. <strong>La</strong> risposta è in<br />

un consumo critico che valorizza<br />

la persona e le relazioni.<br />

Esemplare da questo punto di vista<br />

l’esempio <strong>del</strong>l’associazione “El Castel”,<br />

che da un anno a questa parte<br />

ha fatto partire nella centrale piazza<br />

Marconi di Gavardo il Mercato<br />

agroalimentare di campagna: una<br />

decina di coltivatori e allevatori<br />

portano sui banchi alcuni prodotti<br />

genuini (vino, ortaggi, formaggi,<br />

miele e verdure).<br />

Dieci aziende <strong>del</strong> territorio che<br />

hanno pensato di unire le forze per<br />

Dalla terra<br />

sul banco<br />

Ogni venerdì in piazza Marconi arriva<br />

“Il mercato agroalimentare di campagna”<br />

È<br />

di Luciano Febbrari<br />

Brevi<br />

Inchiesta <strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> Garda e Valsabbia<br />

San Felice <strong>del</strong> Benaco<br />

avanzare una proposta di qualità e,<br />

soprattutto, essere liberi da ogni<br />

schema prefissato. Ogni venerdì<br />

i gazebo verde accolgono quanti,<br />

molti di questi anziani, escono di<br />

casa con la loro borsina e fanno la<br />

spesa. Come se fossero in campagna.<br />

Molto probabilmente il mo<strong>del</strong>lo<br />

“El Castel” in futuro troverà<br />

molte imitazioni. Insieme, questa<br />

la ricetta, si può fare la differenza.<br />

Il numero ridotto <strong>del</strong>l’associazione<br />

garantisce anche una maggiore<br />

libertà di manovra. Ogni venerdì<br />

dalle 8 alle 12.30 una decina di coltivatori<br />

e allevatori si ritrovano in<br />

piazza Marconi con i loro gazebo<br />

verdi per l’ormai consueto “Mercato<br />

agroalimentare di campagna”.<br />

Gente che lavora tutta la settimana<br />

e che ha pensato bene di proporre<br />

Una mostra dedicata all’oreficeria<br />

Il bel borgo di Cisano di San Felice <strong>del</strong> Benaco e la sua prestigiosa Fondazione Cominelli<br />

ospitano, fino al 3 ottobre, una mostra dedicata ad opere provenienti dall’oreficeria di ricerca<br />

di tutto il mondo e insieme la 1ª edizione <strong>del</strong> Premio Fondazione Cominelli, concorso<br />

internazionale dedicato al gioiello contemporaneo per artisti orafi e designer. <strong>La</strong> fondazione<br />

culturale, istituita dal letterato e poeta Raffaele Cominelli, ha sede nel seicentesco<br />

palazzo di famiglia eretto nel centro storico di Cisano, vero gioiello naturale affacciato a<br />

balcone al golfo di Salò: custodia preziosa, per l’occasione, di un’esposizione di oltre 70<br />

opere, selezionate dal maestro Graziano Visintin, figura di rilievo nel panorama <strong>del</strong> gioiello<br />

contemporaneo italiano e realizzate da 40 artisti giunti da tutto il mondo. <strong>La</strong> mostra<br />

rimane aperta il venerdì e il sabato dalle 17 alle 22, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17<br />

alle 22 (per informazioni 349/7842403). (v.b.)<br />

<strong>La</strong> prima pagina di settembre<br />

i prodotti <strong>del</strong>la terra senza alcuna<br />

mediazione <strong>del</strong>le associazioni di<br />

categoria.<br />

Ricostruiamo con ordine la vicenda.<br />

Cinque anni fa vede la luce<br />

l’associazione “El Castel”, che inizialmente<br />

ha come scopo specifico<br />

quello di promuovere e valorizzare<br />

il territorio di Muscoline con una<br />

festa annuale.<br />

Un anno fa avviene la svolta con<br />

l’ingresso nell’associazione di Domenico<br />

Osio, che suggerisce ai 10<br />

associati di creare un mercatino:<br />

c’è chi produce il miele, chi il formaggio,<br />

chi le verdure.<br />

Lo stesso Osio con la sua azienda<br />

“L’orto di Domenico” coltiva verdura<br />

e frutta a Rampeniga di Gavardo<br />

attraverso una serra. Domenico<br />

non usa diserbanti e si serve <strong>del</strong><br />

Toscolano<br />

Sottovoce<br />

“<strong>La</strong> Villa si risveglia”<br />

I mezzi di informazione sono ricchi<br />

di dati e statistiche che attestano la<br />

sempre crescente disaffezione degli<br />

italiani nei confronti <strong>del</strong> sistema politico<br />

italiano o di quanti ricoprono<br />

incarichi o ruoli istituzionali. Di fronte<br />

allo sconforto generale ci sono diverse<br />

modalità per reagire, per alzare<br />

la testa. Una di queste è sicuramente<br />

la capacità di diventare protagonisti<br />

<strong>del</strong>la propria vita o, come direbbero<br />

i nostri avi, artefici <strong>del</strong> proprio destino.<br />

Si spiega anche così la presenza di<br />

gruppi e associazioni di volontariato<br />

che si attivano ogni giorno nei nostri<br />

Comuni e nelle nostre parrocchie. Un<br />

impegno lodevole che in certi casi si<br />

trasforma in testimonianza.<br />

concime prodotto dall’impianto di<br />

biogas. All’intuizione di Osio fa seguito<br />

un accordo con il sindaco di<br />

Gavardo (Emanuele Vezzola), che<br />

concede la piazza di fronte al Comune<br />

per cercare di valorizzare il<br />

centro storico.<br />

Il mercato agroalimentare di campagna<br />

non va confuso con il mercato<br />

tradizionale settimanale <strong>del</strong><br />

mercoledì, che, inoltre, è collocato<br />

in un’altra piazza.<br />

Alcuni componenti (il presidente di<br />

“El Castel” è Stefano Pietta che ha<br />

una cantina vinicola) aderiscono<br />

anche alla Coldiretti, ma in questo<br />

caso si sono – come si dice in gergo<br />

calcistico – smarcati per essere<br />

più liberi. Il risultato è la vendita<br />

al dettaglio di prodotti buoni, sani<br />

e genuini.<br />

A Toscolano, presso l’area archeologica <strong>del</strong>la villa romana appartenuta<br />

alla nobile famiglia dei Nonii Arrii, si svolgono, sabato 25,<br />

le Giornate europee <strong>del</strong> Patrimonio. A partire dalle 10 e fino alle<br />

16 è prevista l’apertura <strong>del</strong>la villa con visite guidate. Alle 20.30<br />

concerto-recital “<strong>La</strong> Villa si risveglia”. <strong>La</strong> “domus”, rinvenuta nel<br />

1967, rappresenta uno dei più importanti edifici residenziali d’età<br />

romana presenti sulle rive <strong>del</strong> Garda. Secondo le ricostruzioni archeologiche<br />

la villa si presentava in origine con loggiato frontale<br />

sul lato orientale. Le parti oggi visibili comprendono diversi vani,<br />

alcuni dei quali presentano resti di affreschi e porzioni di pavimenti<br />

a mosaico discretamente conservati. (v.b.)


Cultura<br />

e comunicazione<br />

leombruno@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

S<br />

di Mario Leombruno<br />

<strong>La</strong> volta stellata<br />

“Sono stato invitato per parlare di<br />

astronomia e <strong>del</strong>le domande che questa<br />

suscita nei cristiani ma io penso<br />

di dover ampliare la platea non rivolgendomi<br />

ai soli cristiani ma a tutti gli<br />

esseri umani”. Padre Funes ha esordito<br />

ricordando che quando insegnava<br />

nell’Università statale <strong>del</strong>l’Arizona,<br />

la domanda che sempre poneva<br />

a chi era presente ai suoi insegnamenti<br />

era la seguente: “Nella teoria<br />

<strong>del</strong> ‘Big bang’ non si parla, in realtà,<br />

<strong>del</strong>l’istante iniziale. Con le attuali conoscenze,<br />

infatti, non siamo in grado<br />

di parlare con fondamento scientifico<br />

<strong>del</strong> momento zero, ma al massimo riusciamo<br />

a raggiungere i 10 alla – 43<br />

secondi di vita (un numero decimale<br />

con 42 zeri a seguire quello <strong>del</strong>la virgola,<br />

un tempo incomprensibile, piccolissimo,<br />

eppure non ancora quello<br />

iniziale). Credi che sarà possibile per<br />

la scienza, prima o poi, raggiungere<br />

esattamente il tempo zero di vita? Saremo<br />

cioè mai capaci di dire perché<br />

è accaduto il ‘Big bang’? Rispondi”.<br />

In effetti, quella appena posta è una<br />

<strong>del</strong>le domande legate all’esistenza e<br />

al senso stesso <strong>del</strong>la vita che tutti si<br />

pongono, giovani e non più tali, cristiani<br />

e fe<strong>del</strong>i di altre religioni così<br />

come atei.<br />

“C’è chi è convinto che scienza e fede<br />

non possano andare d’accordo, ma<br />

Astronomia Alle origini <strong>del</strong>l’universo<br />

<strong>La</strong> teoria<br />

<strong>del</strong> Big bang<br />

esclude l’atto<br />

creativo di Dio?<br />

non è vero – ha proseguito il direttore<br />

<strong>del</strong>la Specola vaticana –. Si può<br />

essere bravi scienziati credendo in<br />

Dio. Scienza e fede possono viaggiare<br />

insieme, anche se nella storia non<br />

sempre questa sintonia si è manifestata<br />

come ci dimostra la vicenda di Galileo<br />

Galilei. Papa Benedetto XVI ha<br />

riconosciuto nell’omelia <strong>del</strong>l’Epifania<br />

<strong>del</strong>l’anno scorso che gli scienziati che<br />

sulle orme di Galilei non rinunciano<br />

né alla loro passione scientifica né<br />

alla loro fede riescono a valorizzarle<br />

entrambe nella loro reciproca fecondità.<br />

Il vero problema, infatti, non è<br />

tra scienza e fede ma tra scienza e<br />

Chiesa, risiede nell’incomunicabilità<br />

tra individui. Paradossalmente, questa<br />

incomunicabilità ci introduce alla<br />

Specola vaticana e a coloro che ci<br />

lavorano. Da una parte siamo scienziati,<br />

dall’altra siamo uomini di fede e<br />

questo penso sia la vera particolarità.<br />

L’umanità da sempre si chiede dove<br />

siamo nell’universo, cosa sappiamo<br />

<strong>del</strong>l’universo? Poco, in realtà. Alcuni<br />

cosmologi ipotizzano che non ci<br />

sia un solo universo ma più universi<br />

paralleli, così come ci sono tante galassie<br />

(di cui oggi nessuno dubita).<br />

Quale spiegazione e significato ha un<br />

universo che genera esseri che cercano<br />

verità, creano bellezza, vogliono<br />

giustizia, lottano per il bene, hanno<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Josè Gabriel Funes, direttore <strong>del</strong>la Specola<br />

vaticana, in aprile ha tenuto una conferenza<br />

su “Bibbia e scienza”, il noto gesuita ha<br />

concluso il ciclo di incontri promosso<br />

dall’Editrice <strong>La</strong> Scuola.<br />

All’indomani <strong>del</strong>le affermazioni<br />

<strong>del</strong>l’astrofisico Stephen Hawking<br />

in merito alla necessità o meno<br />

<strong>del</strong>l’azione divina come punto di partenza<br />

<strong>del</strong>la Creazione, l’incontro torna di attualità<br />

33<br />

senso morale e creano comunità?<br />

Quale spiegazione e significato ha<br />

un universo in cui esseri viventi soffrono<br />

e muoiono? Per i credenti, Dio<br />

creatore <strong>del</strong>l’universo è fonte di tutto.<br />

<strong>La</strong> fede <strong>del</strong>la Chiesa nasce sull’esperienza<br />

di Dio, non su un mo<strong>del</strong>lo che<br />

spiega l’esistenza <strong>del</strong> mondo. Prima<br />

si fa esperienza di Dio come salvatore<br />

e poi lo si riconosce come creatore,<br />

come colui che dà senso all’universo<br />

alla storia e al creato. E la “Genesi”<br />

non è il primo libro sacro scritto, prima<br />

c’è l’Esodo e poi, su questa esperienza,<br />

il popolo capisce che chi lo ha<br />

liberato è anche il creatore”.<br />

Da ultimo, tra scienza e fede il rapporto<br />

è di dicotomia o di simbiosi?<br />

“Il pensiero critico scientifico e teologico<br />

può aiutarci a eliminare gli<br />

aspetti irrazionali dalla nostra fede<br />

mentre pensare seriamente la fede<br />

può aiutarci a purificare la scienza<br />

dagli aspetti disumanizzanti anzi –<br />

ha concluso padre Funes – gli scienziati,<br />

perché la scienza è neutra non<br />

fa male né bene mentre gli uomini la<br />

usano per costruire la bomba atomica<br />

o per salvare persone. <strong>La</strong> Caritas in<br />

veritate riconosce che il sapere non<br />

è mai solo opera <strong>del</strong>l’intelligenza: il<br />

fare è cieco senza il sapere e il sapere<br />

è sterile senza l’amore”. <strong>La</strong> ricerca<br />

<strong>del</strong> senso e <strong>del</strong>l’origine prosegue.


34<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione Famiglia<br />

Nella nuova scuola pubblica di Adro<br />

sulle finestre, sugli ingressi, sugli arredi<br />

e persino sui cestini <strong>del</strong>l’immondizia<br />

campeggia il Sole <strong>del</strong>le Alpi, simbolo<br />

<strong>del</strong>la Lega. <strong>La</strong> scuola dovrebbe<br />

permettere un’apertura mentale ed<br />

esperienziale. Quei marchi sanno tanto<br />

di esclusione e di accentramento.<br />

L’educazione deve suscitare paura<br />

<strong>del</strong> diverso per cultura, sesso,<br />

salute o desiderio di conoscenza e<br />

arricchimento? Il rifiuto di chi mette<br />

in crisi i propri valori spesso non è<br />

segno di stabilità ma piuttosto<br />

di incertezze, di scarsa identità<br />

S<br />

di Mariella Bombardieri<br />

psicopedagogista, formatrice<br />

Il “caso” Adro I simboli nei luoghi <strong>del</strong>l’educazione<br />

Una scuola che educhi<br />

alla diversità<br />

Sul “Corriere <strong>del</strong>la sera” di domenica<br />

12 settembre ho letto la notizia<br />

che ad Adro è stata aperta la nuova<br />

scuola pubblica e che sulle finestre,<br />

sugli ingressi, sugli arredi e persino<br />

sui cestini <strong>del</strong>l’immondizia campeggia<br />

il Sole <strong>del</strong>le Alpi, simbolo <strong>del</strong>la<br />

Lega. Il Sindaco racconta che questa<br />

struttura non è costata nulla alle<br />

casse <strong>del</strong> Comune e che la popolazione<br />

si è autotassata per l’acquisto<br />

degli arredi. Mi chiedo però cosa<br />

questi atteggiamenti trasmettano a<br />

chi deve crescere. L’educazione deve<br />

suscitare paura <strong>del</strong> diverso per<br />

cultura, sesso, salute o desiderio<br />

di conoscenza e arricchimento? Il<br />

rifiuto di chi mette in crisi i propri<br />

valori spesso non è segno di stabilità<br />

ma piuttosto di incertezze, di scarsa<br />

identità. L’incontro con chi professa<br />

una fede diversa non necessariamente<br />

conduce a dimenticarsi<br />

<strong>del</strong>la propria ma piuttosto obbliga<br />

a ripensarla, a recuperarne i fondamenti.<br />

Di fronte alla complessità, gli<br />

studenti vanno educati allo scambio,<br />

alla collaborazione, all’integra-<br />

zione che non è rinunciare alla propria<br />

identità. Si può imparare molto<br />

dalle crisi, dai conflitti se si ha la<br />

forza e il coraggio di sostare dentro<br />

tale complessità. Scrive Edgar Morin:<br />

“L’inatteso ci sorprende. Il fatto<br />

è che ci siamo installati con troppa<br />

sicurezza nelle nostre teorie e idee<br />

e che queste non hanno accoglienza<br />

per il nuovo. Il nuovo spunta continuamente.<br />

Non possiamo mai prevedere<br />

il modo in cui si presenterà<br />

ma dobbiamo attenderci l’inatteso.<br />

E una volta giunto l’inatteso si dovrà<br />

essere capaci di rivedere le nostre<br />

teorie e idee…”. Una <strong>del</strong>le cose che<br />

è importante insegnare oltre alle diverse<br />

materie è l’apertura mentale,<br />

l’accoglienza, la temperanza, valori<br />

laici e cristiani secondo i quali ogni<br />

uomo ha valore. Cristo stesso ci insegna<br />

che quando avremo dato da<br />

mangiare ai poveri l’avremo fatto a<br />

lui. Insegniamo ai nostri alunni anche<br />

le tradizioni, la storia italiana ma<br />

non per inoculare la rabbia, la violenza<br />

ma piuttosto per avere consapevolezza<br />

<strong>del</strong>la propria identità cul-<br />

turale e per riuscire a imparare che<br />

esistono anche altre culture spesso<br />

ricche di grandi tradizioni. Il principio<br />

di riduzione spesso trasforma<br />

il complesso in semplice e applica<br />

all’essere umano la logica meccanica<br />

che riguarda le macchine. Questo<br />

pensiero può rendere ciechi ed<br />

eliminare le emozioni, le passioni,<br />

i dolori e le gioie. Alcuni attacchi a<br />

persone straniere fanno pensare a<br />

una grande disumanizzazione <strong>del</strong>le<br />

relazioni umane. Stando nella classi<br />

spesso vedo come alcune frasi fatte,<br />

molto offensive (“Tornino al loro<br />

paese”…. “Negri di”…) portino<br />

a forme di bullismo marcato che fa<br />

male perché colpisce spesso i più<br />

piccoli e indifesi. Forme di violenza<br />

che spesso partono dall’ignoranza e<br />

dal cattivo esempio di alcuni adulti.<br />

Quando durante i colloqui chiedo il<br />

motivo di offese o percosse a danno<br />

di studenti stranieri non mi trovo di<br />

fronte a grandi teorie ma piuttosto<br />

a una superficialità, a un’ignoranza<br />

che si fa forte <strong>del</strong> potere. In una piccola<br />

scuola di paese ricordo che un


Fondazione Cocchetti<br />

“Crescere insieme per crescere meglio”<br />

“Crescere insieme per crescere meglio”. È lo slogan <strong>del</strong>la Scuola per genitori promossa dalla<br />

Fondazione Cocchetti, in collaborazione con Confartigianato Impresa Famiglia di Vicenza.<br />

Il ciclo di conferenze sul rapporto genitori-figli quest’anno raddoppia: alla già consolidata<br />

esperienza in Valle Camonica (giunta alla sua 3ª edizione) si aggiunge anche l’organizzazione<br />

di sei incontri a Brescia città.<br />

Per la Valle Camonica le sei serate – comprese tra ottobre e aprile, l’inaugurazione il 22 ottobre<br />

– si svolgeranno al Centro Congressi di Boario Terme, in via Galassi 30. Mentre nel capoluogo<br />

le conferenze (la prima in programma il 15 ottobre) si terranno all’Auditorio <strong>del</strong> Liceo<br />

scientifico Leonardo, in via Balestrieri 6. <strong>La</strong> serata conclusiva di entrambi i corsi sarà invece<br />

l’8 aprile 2011 al Teatro Crystal di Lovere. Numerose saranno le tematiche affrontate: dalla<br />

gestione dei conflitti familiari all’educazione dei figli alla sessualità, dalla prevenzione <strong>del</strong>le<br />

dipendenza da internet, droga e alcol al metodo di studio per avere successo nella vita, passando<br />

anche per l’adolescenza dei figli e i problemi legati all’apprendimento. Molto qualificato<br />

il parco dei relatori. Tra gli altri ci saranno il sociologo-psichiatra Paolo Crepet (direttore<br />

scientifico di Impresa Famiglia), lo psicoterapeuta Alberto Pellai, la psicologa Lucia Pelamatti,<br />

lo psicopedagogista Mario Polito e la psicanalista Paola Scalari.<br />

Per iscriversi alla scuola occorre compilare la scheda di iscrizione (scaricabile sul sito internet<br />

www.fondazionecocchetti.bs.it) e versare un contributo di 60 euro (a persona) tramite bonifico<br />

bancario intestato a Fondazione Cocchetti via Tolera, 4 - Cemmo di Capo di Ponte presso Banca<br />

di Valle Camonica - Agenzia 279 - IBAN: IT 42 A 03244 54200 000000011700 oppure tramite<br />

pagamento diretto presso la segreteria <strong>del</strong>la Fondazione. <strong>La</strong> scheda compilata e la ricevuta<br />

di pagamento vanno inviate al numero di fax 0364.331287 o all’indirizzo di posta elettronica<br />

info@fondazionecocchetti.bs.it.<br />

Mario Nicoliello<br />

ragazzo italiano fu vittima di bullismo<br />

e nessuno compagno passando<br />

si fermò ad aiutarlo a eccezione di<br />

un ragazzino indiano che si mise di<br />

mezzo e provò a difendere il compagno<br />

di classe. Finì all’ospedale<br />

colpito alla testa; lui che era docile,<br />

buono, che la mattina si svegliava<br />

alle quattro per aiutare il papà nei<br />

campi e che il pomeriggio doveva<br />

tornare a lavorare. Tornato a scuola<br />

dopo qualche giorno divenne l’eroe<br />

buono; a nessuno venne in mente<br />

che era di un’altra cultura perché<br />

quando ci si trova di fronte a un problema<br />

umano spesso non c’è differenza<br />

nella sofferenza che causa.<br />

Inoltre spesso i figli sono più aperti<br />

e più intelligenti dei loro genitori<br />

perché sanno andare aldilà <strong>del</strong>l’etichetta<br />

e sanno cogliere la ricchezza<br />

<strong>del</strong>l’altro. Oggi si parla molto di<br />

emergenza educativa che riguarda<br />

le regole, l’importanza di avere genitori<br />

autorevoli e responsabili, ma<br />

anche l’impegno che la scuola deve<br />

avere di educare al rifiuto di forme<br />

di razzismo che si fanno strada. <strong>La</strong><br />

psicologia spiega come la proiezione<br />

di cose negative sull’altro spesso<br />

è un modo per negare le parti deboli<br />

o contradditorie che di sé non<br />

si accettano. Se si pensa che siano<br />

sempre gli altri sbagliati, di sé non<br />

si cambia nulla. Questo tipo di atteggiamenti<br />

spesso non fa crescere<br />

anche se anagraficamente si è adulti.<br />

Crescere è integrare le proprie parti<br />

buone con quelle negative; integrare<br />

la propria cultura che va rispettata<br />

con quella di altri che hanno tutto<br />

il diritto di potersi esprimere. Edgar<br />

Morin afferma che l’educazione<br />

deve insegnare la comprensione fra<br />

gli uomini, oltre che la matematica<br />

o qualsiasi disciplina, per garantire<br />

la solidarietà intellettuale e morale<br />

<strong>del</strong>l’umanità. L’etnocentrismo nutre<br />

le xenofobie e i razzismi che possono<br />

portare a trattare l’altro come se<br />

non fosse persona.<br />

Un problema oggi che spesso si<br />

presenta nella scuola è l’assenza di<br />

autocritica e la tendenza anche nei<br />

genitori a dare sempre la colpa ai<br />

figli degli altri. Crescere vuol dire<br />

prendersi <strong>del</strong>le responsabilità con<br />

un atteggiamento di vicinanza a chi<br />

conosciamo, ma anche a chi, come<br />

insegna Cristo, vive in terra straniera.<br />

Vi sono bellissime esperienze<br />

educative di scambio tra culture<br />

(scambio di storie, di ricette, di fiabe)<br />

che hanno permesso l’incontro,<br />

la conoscenza e la possibilità di andare<br />

oltre stereotipi e pregiudizi.<br />

“Dobbiamo perseguire l’umanizzazione<br />

in virtù <strong>del</strong>l’accesso alla cittadinanza<br />

terrestre in una comunità<br />

planetaria”, scrive ancora Morin ed<br />

è proprio nella scuola che si deve cominciare<br />

a vivere come in un villaggio<br />

globale dove ognuno ha diritto<br />

alla dignità e alla libertà di crescere<br />

serenamente.<br />

Bibliografia<br />

E.Morin “I sette saperi necessari<br />

all’educazione <strong>del</strong> futuro”<br />

Ed. Cortina<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Novità EllaOne anche in Italia?<br />

Pillola dei cinque giorni dopo,<br />

una scelta irresponsabile<br />

di Vincenzo Turchi<br />

professore di Diritto ecclesiastico<br />

Nel clima un po’ distratto e rilassato <strong>del</strong> ferragosto, è stata diffusa la notizia<br />

che negli Usa la Food and Drug Administration ha approvato la commercializzazione<br />

di un nuovo farmaco abortivo, denominato EllaOne, che<br />

può essere assunto fino a cinque giorni dopo un “rapporto non protetto”.<br />

Come il Norlevo (la “pillola <strong>del</strong> giorno dopo”, già ammessa in Italia),<br />

la nuova “pillola dei cinque giorni dopo”, definita impropriamente “contraccettivo<br />

d’emergenza”, può provocare alternativamente due effetti: o<br />

bloccare l’ovulazione, inibendo così la fecondazione e agendo – in tal caso<br />

sì – come un contraccettivo; oppure può agire sulla cellula uovo fecondata,<br />

impedendone l’impianto nell’utero, se l’ovulazione fosse già avvenuta<br />

al momento <strong>del</strong>la sua assunzione.<br />

L’effetto, in tale circostanza, è quello gravissimo di sopprimere l’embrione,<br />

cioè, per dirla con le parole <strong>del</strong> Comitato nazionale per la bioetica, un<br />

essere di natura “compiutamente umana” (“Identità e statuto <strong>del</strong>l’embrione<br />

umano”, documento <strong>del</strong> 27 giugno 1996), un essere unico e irripetibile,<br />

caratterizzato da una sua ben precisa identità genetica, in grado<br />

di svilupparsi senza soluzioni di continuità sino al momento <strong>del</strong>la nascita.<br />

L’artificio logico per qualificare come contraccettivo sia il Norlevo sia la<br />

EllaOne consiste nel ritenere gravidanza solo la fase successiva all’annidamento<br />

<strong>del</strong>l’embrione nell’utero, e, correlativamente, aborto solo il distacco<br />

<strong>del</strong>l’embrione dall’utero, non la sua soppressione antecedente. Ma la realtà<br />

dei fatti non muta in base a definizioni nominalistiche o a espedienti<br />

linguistici. Come bene ha dichiarato il medesimo Comitato nazionale per<br />

la bioetica, è “ovvio che circa la possibilità di un effetto interruttivo <strong>del</strong>lo<br />

sviluppo embrionale non incide l’eventuale utilizzazione <strong>del</strong>la terminologia<br />

descrittiva <strong>del</strong>l’Organizzazione mondiale <strong>del</strong>la sanità che qualifica come<br />

gravidanza la fase successiva all’impianto in utero <strong>del</strong>l’embrione” (“Nota<br />

sulla contraccezione d’emergenza”, 28 maggio 2004).<br />

Ma vi è di più. Nel caso <strong>del</strong>la EllaOne, il cui principio attivo, l’ulipristal acetato,<br />

appartiene allo stesso gruppo farmacologico <strong>del</strong>la Ru 486 (il farmaco<br />

abortivo, di recente ammesso nel nostro Paese, ospedalizzato e soggetto,<br />

in toto, alla legge sull’interruzione volontaria <strong>del</strong>la gravidanza), si estende<br />

l’effetto antiannidatorio, mediante un’azione sull’endometrio che indirettamente<br />

favorisce il distacco dall’utero <strong>del</strong>l’ovulo fecondato che vi sia<br />

già impiantato (cfr. l’intervista rilasciata da mons. Elio Sgreccia al “Corriere<br />

<strong>del</strong>la Sera” <strong>del</strong> 15 agosto 2010).<br />

Anche in Italia è stata richiesta, nel mese di gennaio, l’approvazione <strong>del</strong>la<br />

EllaOne – già in uso in diversi Paesi d’Europa – all’Agenzia italiana <strong>del</strong> farmaco<br />

(Aifa), da parte <strong>del</strong>la ditta francese che lo produce. Se la sua commercializzazione<br />

dovesse essere approvata, si compirebbe un ulteriore<br />

passo avanti sulla via <strong>del</strong>l’“aborto facile” e <strong>del</strong>la deresponsabilizzazione,<br />

sottraendo (come nel caso <strong>del</strong> Norlevo) la sua somministrazione a tutte<br />

le procedure stabilite a tutela <strong>del</strong>la maternità, <strong>del</strong> concepito e dissuasive<br />

<strong>del</strong>l’aborto, pur presenti e previste come doverose dalla legge sulla interruzione<br />

volontaria <strong>del</strong>la gravidanza.<br />

Purtroppo il dibattito, che al riguardo dovrebbe essere serio, razionale,<br />

scientifico e argomentativo, è viziato sia da ragioni ideologiche sia da più<br />

prosaici interessi economici.<br />

Tempi addietro, da fonte non sospetta era stato riconosciuto apertamente<br />

che “di fatto i termini contraccezione d’emergenza e contragestazione<br />

sono ormai diventati comuni per indicare interventi che impediscono l’annidamento<br />

<strong>del</strong> concepito e che quindi [...] sono in realtà aborti facenti” (in<br />

“MicroMega”, 1997, n. 2, p. 68). E, in autorevole fonte istituzionale (“Relazione<br />

sull’attuazione <strong>del</strong>la legge contenente norme per la tutela sociale<br />

<strong>del</strong>la maternità e sulla interruzione volontaria <strong>del</strong>la gravidanza”, presentata<br />

dal Ministro <strong>del</strong>la Sanità alla Presidenza <strong>del</strong> Senato il 15 aprile 1994),<br />

si legge a chiare lettere che: “È motivo di preoccupazione il diffondersi<br />

probabile di metodiche impropriamente chiamate contraccettive, che, in<br />

realtà non impediscono la fecondazione <strong>del</strong>l’ovulo, e che perciò non vanno<br />

catalogate nel campo <strong>del</strong>la contraccezione.<br />

Variamente denominate (pillola <strong>del</strong> giorno dopo, contragestazione, pulizia<br />

mestruale) queste metodiche vengono usate dopo un rapporto non<br />

protetto, omesso l’accertamento <strong>del</strong>la gravidanza. Sfuggono perciò a ogni<br />

controllo, anche se violano la legge 194, il cui art. 1 non distingue tra tutela<br />

<strong>del</strong>la vita prima o dopo l’impianto e possono aumentare in modo non<br />

verificabile la quantità di abortività clandestina”.<br />

Peccato che, alle volte, la memoria storica di politici e intellettuali sia tanto<br />

breve!<br />

35


36<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione Eventi<br />

Prima assoluta<br />

per la “Medea”<br />

di Cherubini<br />

Pupi Avati<br />

È<br />

di Mario Leombruno<br />

Teatro Grande Stagione lirica<br />

Mai rappresentata a Brescia,<br />

l’opera giunge nella versione italiana<br />

È stata presentata la Stagione lirica<br />

<strong>del</strong> Teatro Grande, l’ultima a firma<br />

Umberto Fanni che con questo incontro<br />

ha salutato la città e lasciato<br />

il timone <strong>del</strong> Massimo cittadino. In<br />

realtà il maestro Fanni – che oggi ha<br />

la direzione artistica <strong>del</strong>la Fondazione<br />

Arena di Verona –, si è vista riconfermata<br />

la fiducia e ribadita la richiesta,<br />

già espressa più volte dall’assessore<br />

alla Cultura <strong>del</strong> Comune di Brescia<br />

Andrea Arcai, di proseguire il lavoro<br />

almeno in forma di consulenza.<br />

Fanni, a fronte di tale sollecitazione<br />

non si è tirato indietro e ha pubblicamente<br />

ribadito il suo legame con<br />

la città che seppure non gli ha dato<br />

i natali vive come cittadino adottivo.<br />

L’introduzione ha rapidamente<br />

lasciato spazio alla presentazione<br />

vera e propria che nel solco <strong>del</strong>la<br />

tradizione è strutturata su cinque<br />

opere e un balletto. L’inaugurazione<br />

è affidata a “Medea”, opera di Luigi<br />

Cherubini che per la nostra città sarà<br />

rappresentata in prima assoluta venerdì<br />

8 ottobre alle 20.30 (Turno A) e<br />

domenica 10 ottobre alle 15.30 (Turno<br />

B). “Medea”, tragedia in tre atti,<br />

è programmata in occasione dei 250<br />

anni dalla nascita <strong>del</strong> compositore e<br />

Lovere<br />

nella versione in lingua italiana per la<br />

regia di Carmelo Rifici e la direzione<br />

di Antonio Pirolli. Al soprano Maria<br />

Billeri il compito di vestire i panni<br />

che indossò l’indimenticabile Maria<br />

Callas. A seguire, “<strong>La</strong> sonnambula”<br />

di Vincenzo Bellini, melodramma in<br />

due atti che sarà in scena venerdì<br />

22 e domenica 24 ottobre. <strong>La</strong> regia<br />

è di Stefano Vizioli, direttore Massimo<br />

<strong>La</strong>mbertini. <strong>La</strong> protagonista è la<br />

bravissima anglo-australiana Jessica<br />

Pratt. “Il flauto magico” in lingua originale<br />

è il terzo titolo <strong>del</strong>la stagione<br />

(29 e 31 ottobre). L’opera in due atti<br />

di Wolfgang Amadeus Mozart sarà<br />

diretta da Oliver Gooch per la regia<br />

di Eugenio Monti Colla. A Clara Polito<br />

i famosi vocalizzi <strong>del</strong>la Regina<br />

<strong>del</strong>la Notte. Tamino è Leonardo Cortellazzi.<br />

Nasce a Brescia la versione<br />

de “<strong>La</strong> cenerentola” che vedremo in<br />

scena il 19 e 21 novembre. <strong>La</strong> dirige<br />

Giacomo Sagripanti mentre la regia<br />

è di Rosetta Cucchi. Nel ruolo protagonista<br />

<strong>del</strong> dramma giocoso in due<br />

atti di Gioacchino Rossini ci saranno<br />

Chiara Amarù e Carmen Topciu.<br />

L’ultimo titolo in cartellone è il melodramma<br />

in tre atti “<strong>La</strong> traviata” di<br />

Giuseppe Verdi che potremo vedere<br />

Alla guida di Cortolovere arriva Pupi Avati<br />

Il 23, 24 e 25 settembre al teatro “Crystal” di Lovere avrà<br />

luogo la XIII edizione di “Cortolovere”, il noto festival internazionale<br />

di cortometraggi presieduto negli anni da noti<br />

personaggi <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> cinema, teatro e televisione tra i<br />

quali Lina Wertmüller, Alessio Boni, Renzo Martinelli, Enzo<br />

Iacchetti, Cochi e Renato, Enrico Lo Verso. Presidente onorario<br />

a vita è il “cartoonist” Bruno Bozzetto. Per questa tonata<br />

alla presidenza di un gruppo di esperti è stato chiamato<br />

il regista Pupi Avati.<br />

Scopo <strong>del</strong>la manifestazione è quello di promuovere la cinematografia<br />

fra i giovani, dare dignità e visibilità al cortometraggio;<br />

predisporre l’opportunità di creare un archivio<br />

di opere da conservare nel tempo; soddisfare la necessità di<br />

promuovere le opere dei giovani autori locali.<br />

Foto di scena da “Il flauto magico”<br />

il 10 e 12 dicembre. Le vicende di Violetta<br />

Valery, il soprano spagnolo Yolanda<br />

Auyaunet, saranno dirette da<br />

Pietro Mianiti per la regia di Andrea<br />

Cigni. Per tutte le opere l’orchestra<br />

sarà quella de “I pomeriggi musicali”<br />

e il coro <strong>del</strong> “Circuito lirico lombardo”.<br />

Bisognerà attendere il 2011<br />

(15 e 16 gennaio) per il balletto che<br />

porterà a Brescia “Il lago dei cigni” di<br />

Pyotr Ilych Tchaikovsky coreografato<br />

da Alexander Vorotnikov. Sul palco<br />

“<strong>La</strong> classique” di Mosca.<br />

Anche quest’anno si ripeterà l’iniziativa<br />

“Pazzi per l’opera” con i melomani<br />

a raccontare le trame d’opera<br />

(i “pazzi” saranno Roberto Gazich,<br />

Paolo Bolpagni, Piergiorgio Vittorini,<br />

Roberto Tagliani e Marco Degiovanni)<br />

mentre la novità è “Assaggi<br />

di stagione”. L’iniziativa, sabato 25<br />

settembre alle 21, con ingresso libero<br />

previo ritiro <strong>del</strong> biglietto, è una<br />

“conversazione al pianoforte” tra<br />

musica, canto e riflessioni in una serata<br />

unica che farà assaporare agli<br />

spettatori l’atmosfera, i temi e le caratteristiche<br />

<strong>del</strong>la prossima stagione<br />

lirica. Apertura biglietteria per nuovi<br />

abbonati dal 19 al 21 settembre. Info:<br />

www.teatrogrande.it - 0302979311.<br />

Numerose sono le sezioni riconosciute e per le quali sono<br />

previsti riconoscimenti e premi: miglior film (Luccio d’oro),<br />

miglior soggetto, miglior fotografia, miglior colonna sonora,<br />

miglior film straniero, film di autore bergamasco, film scuole<br />

di cinema e istituti scolastici (Alborella d’oro), miglior “corto”<br />

per la televisione, miglior film web, miglior film giuria<br />

popolare e poi premi speciali <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>la giuria e<br />

<strong>del</strong> pubblico in sala.<br />

Quanto alla singolare e prestigiosa presenza in giuria <strong>del</strong> regista<br />

Pupi Avati (Bologna, 3 novembre 1938), le sue regie ammontano<br />

a tutt’oggi a 42; ha partecipato a 49 sceneggiature.<br />

Avati sarà a Lovere nella giornata di sabato 25 settembre per<br />

guidare la giuria di esperti e rivestirà il ruolo di ospite d’onore<br />

allo spettacolo finale e alla premiazione. (e.g.)


Pisogne<br />

Quarta edizione <strong>del</strong> concorso di liuteria<br />

Oltre 150 partecipanti da nazioni in tutto il mondo, maestri liutai e artisti di fama mondiale<br />

sono attesi il prossimo fine settimana a Pisogne per dare il via alla prestigiosa manifestazione<br />

che sta portando il nome <strong>del</strong>la cittadina lacustre in tutto il mondo.<br />

Grazie alla collaborazione con Anlai, Associazione nazionale amici <strong>del</strong>la liuteria italiana,<br />

la 4ª edizione <strong>del</strong> concorso è ancora più ricca e intrigante.<br />

“Il prossimo fine settimana – ha dichiarato Marina Berlinghieri, assessore alla Cultura <strong>del</strong><br />

Comune di Pisogne – il nostro Comune sarà al centro <strong>del</strong>la magia <strong>del</strong>la musica e <strong>del</strong>l’arte<br />

liutaia, con molti eventi: mostre, conferenze e concerti. Primo fra tutti, venerdì 17, il<br />

prestigioso concerto per violoncello <strong>del</strong> maestro Ninni Saladino. Abbiamo voluto coinvolgere<br />

tutta Pisogne nella sua complessità e nelle sue espressioni e infatti il concerto<br />

si terrà nella chiesa di San Girolamo presso la Località Rovina”.<br />

<strong>La</strong> rassegna sarà aperta dall’inaugurazione <strong>del</strong>la mostra fotografica “<strong>La</strong> magia <strong>del</strong> liuto”<br />

di Gio Lodovico Baglioni presso il bar Tazio di Pisogne alle 18.30, scatti nei quali la<br />

preziosità <strong>del</strong>l’antico strumento rinascimentale si fonde con le calde atmosfere naturalistiche<br />

<strong>del</strong>le Torbiere <strong>del</strong> Sebino.<br />

A seguire, il calendario degli eventi propone, nel pomeriggio di sabato, una prova acustica<br />

aperta al pubblico nella Sala <strong>del</strong> Lisi, presso il Centro culturale.<br />

<strong>La</strong> grande giornata <strong>del</strong>la musica, invece, sarà domenica 19 settembre. Fin dalle 9.30 <strong>del</strong><br />

mattino la Sala <strong>del</strong> grano <strong>del</strong>la Puda ospiterà una conferenza tenuta da Claudio Rampini.<br />

Il Maestro pisano porterà alcune riflessioni circa l’attualità di Fernando Simone Sacconi,<br />

allievo e collaboratore <strong>del</strong> grande Stradivari, portando nell’attualità i segreti <strong>del</strong><br />

grandissimo liutaio.<br />

“<strong>La</strong> premiazione <strong>del</strong> concorso – ha concluso l’assessore Berlinghieri – sarà seguita dal<br />

concerto per viola e violino dei maestri Vainello e Bertok (quest’ultimo presente per il<br />

secondo anno consecutivo). È anche con iniziative di simile portata che Pisogne si fa conoscere<br />

oltre i confini locali, nazionali e internazionali, cosa che si traduce in una grande<br />

opportunità in chiave sia culturale che turistica. Siamo pronti a rivivere, replicare il<br />

successo <strong>del</strong>le passate edizioni.<br />

<strong>La</strong> rassegna si concluderà con la mostra “Violino d’autore” di Ezio <strong>La</strong>bio.<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

Brevi 17 SETTEMBRE 2010 37<br />

Brescia<br />

Arte sacra e futurismo:<br />

un incontro ad alta quota<br />

Dal 17 settembre al 14 ottobre, il museo di Santa Giulia ospita la mostra<br />

“Arte Sacra e futurismo” proposta dalla Società di San Vincenzo de’<br />

Paoli - Consiglio centrale di Brescia e dei Gruppi di volontariato vincenziano<br />

Aic Italia, sezione regionale <strong>del</strong>la Lombardia Onlus. Il presidente<br />

provinciale <strong>del</strong>la San Vincenzo, Giuseppe Milanesi, alla domanda che in<br />

occasione <strong>del</strong>la conferenza di presentazione <strong>del</strong>l’evento tutti si sono posti,<br />

come mai la San Vincenzo organizzi mostre, ricorda che il fondatore<br />

Federico Ozanam oltre che cristiano era uno storico e letterato, amante<br />

<strong>del</strong>l’arte e docente alla Sorbona. Un uomo di cultura, insomma. Ridurre<br />

l’impegno vincenziano alla sola assistenza e accompagnamento ai poveri,<br />

significa chiudere la San Vincenzo in una gabbia troppo stretta, quasi<br />

una maschera piran<strong>del</strong>liana. “<strong>La</strong> mostra che abbiamo organizzato – ha<br />

concluso Milanesi – produce il duplice risultato di far parlare <strong>del</strong>la Società<br />

e di aiutare i suoi membri a conoscersi fra Conferenze e Gruppi.<br />

<strong>La</strong> mostra (sette dipinti, due sculture e una riproduzione di arte sacra<br />

futurista), sarà accompagnata da un volume in 200 copie.<br />

Brescia<br />

Fabris ospite per la Ccdc<br />

Su iniziativa <strong>del</strong>la Cooperativa cattolico-democratica di cultura, <strong>del</strong>la<br />

Morcelliana e dei Padri <strong>del</strong>la Pace giovedì 23 settembre alle ore 20.45<br />

nella Sala Bevilacqua di via Pace 10 a Brescia, si terrà una conferenza sul<br />

tema “Siamo tutti indifferenti? <strong>La</strong> relazione nell’epoca <strong>del</strong> social network”.<br />

Interverrà Adriano Fabris, professore ordinario di Filosofia morale<br />

all’Università di Pisa, autore <strong>del</strong> volume “TeorEtica. Filosofia <strong>del</strong>la<br />

relazione”, edito da Morcelliana nel 2010.<br />

Allievo di Vittorio Sainati e di Gadamer, Adriano Fabris è professore<br />

a Lugano di Etica applicata alla Facoltà teologica dove è vicedirettore<br />

<strong>del</strong>l’Istituto di Filosofia applicata. L’incontro, introdotto da Francesca<br />

Nodari, è a ingresso libero. Info: www.ccdc.it.


38<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Eventi Lediecigiornate di Brescia<br />

Dal 17 al 26<br />

settembre la<br />

città diventa<br />

palcoscenico<br />

straordinario<br />

per la grande<br />

musica e le tante<br />

iniziative targate<br />

“Lediecigiornate”.<br />

Il festival, diretto<br />

dal maestro<br />

Daniele Alberti,<br />

è giunto alla<br />

5ª edizione Il pianista Nikolaj Lugansky<br />

MMusica,<br />

spettacolo e fantasia. I<br />

concerti serali de “Lediecigiornate”<br />

promettono ancora una volta<br />

di scatenare l’entusiasmo <strong>del</strong> pubblico,<br />

mescolando classica e jazz,<br />

passi di tango e umorismo.<br />

Dopo l’eccezionale anteprima con<br />

il recital <strong>del</strong> 16 giugno scorso di<br />

Murray Perahia, fuoriclasse <strong>del</strong><br />

pianoforte, la nuova maratona di<br />

grande musica prenderà il via venerdì<br />

17 settembre, tra i velluti e<br />

gli stucchi <strong>del</strong> Teatro Grande: sul<br />

palco saliranno la prestigiosa Orchestra<br />

<strong>del</strong> Teatro Regio di Parma e<br />

Nikolaj Lugansky, lo zar <strong>del</strong> pianoforte,<br />

che metterà la sua brillantissima<br />

tecnica al servizio <strong>del</strong> primo<br />

concerto per pianoforte di Chopin;<br />

a seguire, la prestigiosa compagine<br />

orchestrale diretta da Sergio Pellegrini<br />

proporrà un ever-green <strong>del</strong><br />

Romanticismo, la sinfonia “Italia-<br />

Festival Teatro Grande, Museo diocesano e Camera di commercio<br />

Tra i tanti appuntamenti<br />

previsti, i concerti serali<br />

na” di Felix Men<strong>del</strong>ssohn. Sabato<br />

18, lunedì 20 e venerdì 24 settembre,<br />

il violinista Pierre Hommage e<br />

il pianista Daniele Alberti daranno<br />

vita all’atteso ciclo <strong>del</strong>le dieci sonate<br />

di Beethoven, nello splendido<br />

cortile <strong>del</strong> Museo diocesano.<br />

Gli altri concerti si svolgeranno invece<br />

nell’auditorium <strong>del</strong>la Camera<br />

di Commercio di Brescia. Inaugurerà<br />

lo spazio il pianista Pietro<br />

De Maria con il quartetto d’archi<br />

<strong>del</strong>l’Orchestra <strong>del</strong> Teatro Regio<br />

di Parma; De Maria – che sta incidendo<br />

una premiatissima integrale<br />

<strong>del</strong>l’opera pianistica di Fryderyk<br />

Chopin, in cui mette in luce sensibilità<br />

di tocco e chiarezza d’interpretazione<br />

– sarà impegnato nel<br />

secondo concerto per pianoforte<br />

<strong>del</strong> compositore polacco; la seconda<br />

parte vedrà invece l’esecuzione<br />

<strong>del</strong>l’Ottetto di Men<strong>del</strong>ssohn<br />

nella versione per archi, un’autentica<br />

gemma <strong>del</strong>la grande tradizione<br />

cameristica tutta da riscoprire<br />

e apprezzare.<br />

Martedì 21 settembre “Lediecigiornate”<br />

si collegheranno “In diretta<br />

da casa Schumann”. Lo spettacolo,<br />

scritto da Saul Beretta e realizzato<br />

dal gruppo Musicamorfosi, vedrà<br />

la partecipazione in video di Elio<br />

<strong>del</strong>le Storie Tese, che indosserà i<br />

panni <strong>del</strong> geniale Robert tra note<br />

e sregolatezza, mescolando musica<br />

romantica e Vasco Rossi in una<br />

spumeggiante parodia <strong>del</strong> “Grande<br />

Fratello” che promette divertimento<br />

garantito.<br />

“Liszt all’opera” è il titolo <strong>del</strong> recital<br />

<strong>del</strong> pianista Giovanni Bellucci<br />

<strong>del</strong>la sera seguente; il virtuoso italiano<br />

accompagnerà il pubblico in<br />

una passeggiata tra le grandi trascrizioni<br />

dal repertorio lirico, da<br />

Bellini a Verdi, da Wagner a Rossini,<br />

per gli appassionati di belcanto<br />

e non solo.<br />

Appuntamento d’eccezione giovedì<br />

23. Alla tastiera siederà il più grande<br />

jazzista italiano, Stefano Bollani,<br />

per un progetto di improvvisa-<br />

zione originale che muoverà dai<br />

temi <strong>del</strong> Romanticismo musicale,<br />

accostando così due straordinarie<br />

rivoluzioni sonore.<br />

Le formidabili evoluzioni pianistiche<br />

<strong>del</strong>la guest star <strong>del</strong> festival<br />

saranno seguite anche dai piccoli<br />

topo reporter di Topolino, per<br />

cui Bollani si è fatto fumetto nelle<br />

sembianze disneyane di Paperefano<br />

Bolletta.<br />

Note giovanissime protagoniste sabato<br />

25, con la sedicenne violinista<br />

Masha Diatchenko, accompagnata<br />

dalla Polish Symphony Orchestra,<br />

impegnata nel concerto per violino<br />

di Men<strong>del</strong>ssohn, una <strong>del</strong>le pagine<br />

più amate <strong>del</strong>l’Ottocento romantico.<br />

Il programma sarà completato<br />

dall’ouverture de “<strong>La</strong> Bella Melusina”<br />

e dalla prima sinfonia scritta<br />

da Men<strong>del</strong>ssohn a soli 16 anni.<br />

<strong>La</strong> chiusura, domenica 26, sarà a<br />

suon di tango, con il violoncellista<br />

Enrico Dindo e l’orchestra dei Solisti<br />

di Pavia interpreti d’eccezione<br />

di pagine di Astor Piazzolla, tra cui<br />

spiccano le seducenti “Quattro stagioni<br />

di Buenos Aires”.


Topolino, un concerto a fumetti<br />

Topolino sbarca a “Lediecigiornate”. Novità<br />

assoluta <strong>del</strong>la 5ª edizione <strong>del</strong> Festival,<br />

la collaborazione con il giornale a fumetti<br />

più amato dai bambini (e non solo) è nata<br />

attorno agli spettacoli riservati al mondo<br />

<strong>del</strong>la scuola. Duplice l’obiettivo: da una<br />

parte il tentativo di rendere più divertente<br />

e coinvolgente la partecipazione degli<br />

studenti bresciani, dall’altra il desiderio<br />

di rivestire di nuove suggestioni gli eventi<br />

musicali originali che il festival promuove<br />

ormai da molti anni. E a giudicare dal fatto<br />

che a ogni edizione il numero di studenti<br />

partecipanti è risultato crescente (nel 2009<br />

i ragazzi provenienti dalle scuole primarie<br />

e secondarie <strong>del</strong>la città e <strong>del</strong>la provincia<br />

presenti agli appuntamenti mattutini<br />

erano oltre 7.000), si può affermare che il<br />

percorso intrapreso è risultato fin’ora vincente<br />

e questa ulteriore iniziativa si configura<br />

decisamente come la classica ciliegina<br />

sulla torta.<br />

Il dinamico e giovanissimo staff di Topolino<br />

ha seguito in maggio lo spettacolo-anteprima<br />

“Piano Duel” con due artisti-mascotte<br />

de “Lediecigiornate”, Cyrille Lehn<br />

e Giovanni Colombo, arruolando quattro<br />

Il numero <strong>del</strong> periodico Topolino dedicato a “Lediecigiornate”<br />

topo-reporter <strong>del</strong>la scuola elementare di<br />

Pisogne per uno speciale redazionale di<br />

presentazione che è stato pubblicato sulla<br />

rivista di casa Disney lo scorso 8 settembre,<br />

come presentazione de “Lediecigiornate”<br />

ed eccezionale omaggio al talento<br />

degli artisti coinvolti e all’originalità <strong>del</strong><br />

format proposto, al tempo stesso ad alto<br />

tasso spettacolare e di intelligenti contenuti<br />

didattici.<br />

Topolino e la sua redazione seguiranno poi<br />

il festival, studiando al meglio gli eventi<br />

per dar vita a una versione “topolinizzata”<br />

de “Lediecigiornate”, che prenderà corpo<br />

in una storia a fumetti con protagonista<br />

Stefano Bollani, uno dei protagonisti più<br />

attesi <strong>del</strong>la 5ª edizione <strong>del</strong>la rassegna. <strong>La</strong><br />

storia <strong>del</strong> famosissimo Paperefano Bolletta<br />

– alter ego paperesco di Bollani – avrà<br />

spazio sul settimanale nel prossimo autunno,<br />

nei mesi successivi alla manifestazione,<br />

unitamente a un’intervista ad hoc realizzata<br />

da piccoli toporeporter bresciani.<br />

Per “Lediecigiornate”, una straordinaria<br />

consacrazione a fumetti e il primo passo<br />

di una collaborazione che promette nuove<br />

sorprese in futuro.<br />

Stefano Bollani<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Daniele Alberti: la mia musica<br />

per “Lediecigiornate”<br />

“Per un artista il richiamo <strong>del</strong> palcoscenico<br />

è una tentazione irresistibile.<br />

Sono un pianista e sono cresciuto<br />

tra le note sotto i riflettori: suonare<br />

a “Lediecigiornate” quindi, è per<br />

me un meraviglioso ritorno a casa”.<br />

Daniele Alberti, direttore artistico<br />

<strong>del</strong> festival musicale che animerà<br />

Brescia dal 17 al 26 settembre, racconta<br />

così il suo rientro sulla scena<br />

concertistica, in tre attesissimi appuntamenti<br />

che andranno in scena<br />

nel magnifico chiostro <strong>del</strong> Museo<br />

diocesano sabato 18, lunedì 20<br />

e venerdì 24. In programma uno<br />

dei cicli più affascinanti <strong>del</strong>la storia<br />

<strong>del</strong>la musica, le 10 sonate per<br />

Daniele Alberti<br />

violino e pianoforte di Ludwig Van<br />

Beethoven.<br />

“Beethoven è uno degli autori più straordinari con cui mi sono confrontato<br />

nella mia carriera di artista. Le sue pagine sono organismi viventi di straordinaria<br />

complessità, in cui idee musicali e forma cambiano a seconda <strong>del</strong> punto<br />

di osservazione. Eseguire le 10 sonate è una sfida che si rinnova ogni volta, un<br />

gioco di squadra con il violinista che può condurre verso direzioni impensate”.<br />

Ma com’è nato il “progetto Beethoven”? “Nel mese di marzo – spiega Alberti<br />

– ho deciso di tornare a mettermi in gioco come interprete nel concerto<br />

di apertura <strong>del</strong>le ‘Settimane musicali bresciane’; riassaporato il piacere <strong>del</strong><br />

palcoscenico, è stato <strong>del</strong> tutto naturale proseguire il cammino. Brescia è stata<br />

il mio trampolino di lancio artistico ed è rimasta sempre la mia casa: mi è<br />

sembrato giusto cominciare a saldare questo debito, offrendo la mia musica<br />

a tutti gli amici <strong>del</strong>le nostre manifestazioni… e quale occasione migliore de<br />

‘Lediecigiornate’?”.<br />

Ad accompagnare Alberti sarà il francese Pierre Hommage, violinista tra i<br />

protagonisti <strong>del</strong>la scena europea. “È un musicista di un’intelligenza e sensibilità<br />

fuori dal comune, il partner ideale per affrontare le insidie di Beethoven<br />

e scavare nella miniera inesauribile <strong>del</strong>le sue potenzialità sonore ed espressive.<br />

<strong>La</strong> musica da camera richiede equilibrio e intesa ma soprattutto la grande<br />

curiosità degli interpreti di scoprire nuove facce <strong>del</strong>la creatività. I tre concerti<br />

mescoleranno arte, estro e spettacolo; insomma, un progetto speciale per celebrare<br />

al meglio il mio ritorno alla musica da protagonista de ‘Lediecigiornate’”.<br />

Biglietti e abbonamenti<br />

Abbonamento a cinque concerti Camera di commercio<br />

Settore unico: intero 60 euro<br />

Abbonamento a tre concerti chiostro Museo diocesano<br />

Settore unico: intero 25 euro<br />

Ingresso singolo Teatro Grande – Inaugurazione venerdì 17<br />

Platea e palchi 1ª, 2ª, 3ª fila: 20 euro (ridotto 16 euro)<br />

Prima galleria e palchi 4ª fila: 15 euro (ridotto 12 euro)<br />

Seconda galleria: 10 euro (ridotto 8 euro)<br />

Ingresso singolo Camera di commercio<br />

Settore unico: 15 euro (ridotto 12 euro)<br />

Ingresso singolo Camera di commercio concerto di Bollani giovedì 23<br />

Settore unico: 25 euro (ridotto 20 euro)<br />

Ingresso singolo Museo diocesano<br />

Settore unico: 10 euro (ridotto 8 euro)<br />

Biglietti e abbonamenti sul sito www.greenticket.it o www.associazionesoldano.it<br />

e nei principali punti vendita greenticket:<br />

Libreria Tarantola – Corso Zanar<strong>del</strong>li, 52. Tel 030290171<br />

PalaBrescia – via S. Zeno, 168. Tel. 030348888<br />

Pinto Dischi – via Cremona, 150. Tel 0302422720<br />

Pinto Dischi – via Montello, 59. Tel 030381948<br />

I biglietti sono disponibili nella biglietteria <strong>del</strong> Teatro Grande, <strong>del</strong>la Camera di<br />

commercio e <strong>del</strong> Museo diocesano il giorno stesso <strong>del</strong> concerto a partire dalle<br />

ore 20. Le riduzioni verranno applicate agli under 26 e agli over 65. Supplemento<br />

prevendita 1,50 euro – Supplemento prevendita abbonamenti 4 euro.<br />

39


40<br />

a<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

P<br />

Parafrasando una nota canzone di Gianni<br />

Morandi, la brenese Nini Giacomelli<br />

(fondatrice con Bibi Bertelli <strong>del</strong> “Centro<br />

culturale teatro camuno”) ha voluto<br />

titolare un volume alla memoria di<br />

Sergio Bardotti “…un artista che non<br />

ha mai smesso di sognare”. <strong>La</strong> pubblicazione<br />

reca appunto il titolo “Occhi di<br />

ragazzo” ed è stampata da “Rugginenti”<br />

(Milano, 2010). Inutile ricordare che<br />

Bardotti amò la Valcamonica e fu sempre<br />

presente sin dalla prima tornata <strong>del</strong><br />

festival “Dallo sciamano allo showman”.<br />

A tre anni dalla sua scomparsa, ricordano<br />

l’artista (oltre beninteso a Nini<br />

e Bibi) vari importanti personaggi <strong>del</strong><br />

<strong>Voce</strong> Libri<br />

“Guardate<br />

al futuro…”<br />

AMEDEO CENCINI<br />

PAOLINE, MILANO 2010,<br />

EURO 13,00<br />

Festival<br />

Dallo sciamano allo showman<br />

Un libro<br />

per ricordare<br />

Sergio Bardotti<br />

di Ermete Giorgi<br />

mondo <strong>del</strong>lo spettacolo e <strong>del</strong>la cultura<br />

che hanno percorso un tratto di strada<br />

con lui tra i quali Pippo Baudo, Sergio<br />

Cammariere, Simone Cristicchi, Enzo<br />

Decaro, Mario Luzzatto Fegiz, Sergio<br />

Staino e Ornella Vanoni.<br />

“Un autore di testi in genere ‘non esiste’<br />

– spiega subito la Giacomelli – e a meno<br />

che non si tratti di un cantautore, sta<br />

sempre dietro le quinte. Per il pubblico,<br />

la canzone è <strong>del</strong>l’interprete che, a volte,<br />

se ne appropria al punto da dimenticare<br />

egli stesso di non esserne l’autore”.<br />

Ecco perché è importante e giusto<br />

ricordare Bardotti che, nel frattempo,<br />

è mancato.<br />

L’obiettivo di questo testo è rispondere<br />

all’interrogativo contenuto nel<br />

titolo. Il momento attuale, per la vita<br />

consacrata, non è certo dei migliori,<br />

almeno dal punto di vista vocazionale.<br />

<strong>La</strong> riflessione qui presentata, partendo<br />

da un’ altra domanda: “la società<br />

in cui viviamo è post-cristiana<br />

o pre-cristiana?”, intende dare una<br />

risposta “che intercetti dubbi e diffidenze<br />

<strong>del</strong>l’uomo qualunque che vive<br />

in questo mondo… insicuro e nebuloso”,<br />

aprendogli un nuovo orizzonte.<br />

In una cultura ritenuta post-cristiana<br />

la vita consacrata sarebbe insignificante.<br />

Dove, invece, è ancora presente<br />

un bisogno di senso, lì il consacrato<br />

ha ancora il compito di riconoscere e<br />

indicare, da uomo spirituale qual è,<br />

quella nostalgia di Dio nascosta nel<br />

profondo di ogni cuore anche in chi<br />

la nega. Il tema è sviluppato su un<br />

orizzonte di vita piena, che comprende<br />

anche la morte: vita e morte si rimandano<br />

a vicenda: è proprio nel dono<br />

<strong>del</strong>la propria vita, che si raggiunge<br />

quella pienezza a cui il consacrato<br />

deve rimandare.<br />

Cultura e comunicazione Leggere e conoscere<br />

Sergio Bardotti e il volume a lui dedicato<br />

A una prima carrellata di ricordi, raccolti<br />

da Silvana Antonioli Cameroni, seguono<br />

alcune significative testimonianze<br />

portate da Luis Bacalov: “Sergio era<br />

molto ‘polifacetico’, nel senso che aveva<br />

una gran voglia di fare. Aveva tantissimi<br />

interessi di ogni tipo. Aveva un bagaglio<br />

non indifferente di conoscenze su quella<br />

che si chiama ‘musica colta’. Un caso<br />

più unico che raro”. “Nel 1968 – racconta<br />

Pippo Baudo – ho presentato Sanremo<br />

e lui era l’autore di ‘Canzone per te’<br />

di Endrigo, che vinse il festival. E non<br />

poteva che vincere, visto che è una <strong>del</strong>le<br />

cose più belle <strong>del</strong>la musica italiana di<br />

sempre”. Il contributo di Enzo Decaro<br />

al volume è brevissimo ma di un’intensità<br />

unica: “Sergio il sognatore, Sergio<br />

il concreto, l’accomodante, lo scontroso,<br />

il flessibile e il capoccione, il genio<br />

d’intuito e l’avvocato <strong>del</strong>le cause persissime,<br />

poeta e manager (meglio poeta),<br />

ma comunque in ruoli spesso antitetici,<br />

Seguire Cristo<br />

in una società...<br />

JOHN F. KAVANAUGH<br />

EMI, BOLOGNA 2010,<br />

EURO 15,00<br />

autore-creativo, sempre ‘occhidiragazzo’…”.<br />

“Qualcuno prima o poi dovrà<br />

dirlo che la sua televisione – scrive Vincenzo<br />

Mollica – era degna <strong>del</strong> servizio<br />

pubblico. Anche quando inevitabilmente<br />

tutto si colorava di routine, arrivava<br />

lui e con una scintilla risollevava la situazione”.<br />

Massimo Ranieri così ricorda<br />

Bardotti: “Lui sempre con la sua bella<br />

panza e la bellissima barba, sempre con<br />

dolcezza e simpatia, sempre disponibilissimo,<br />

sempre comprensivo”. Ornella<br />

Vanoni, in un’intervista a Nini Giacomelli,<br />

traccia un “identikit” di Bardotti:<br />

“Grande intelligenza, grande curiosità.<br />

Era capace di trascinare le persone, di<br />

essere un incantatore, un affabulatore”.<br />

<strong>La</strong> conclusione, fra molte altre interessanti<br />

testimonianze, alla Giacomelli:<br />

“Sergio dipingeva le parole, creando incastri<br />

fantastici, mosaici, contrasti affascinanti,<br />

nei quali a volte il positivo e il<br />

negativo diventavano intercambiabili”.<br />

In seguito alla crisi economica iniziata<br />

nel 2008 molte persone e famiglie,<br />

anche nei Paesi ricchi, si ritrovano in<br />

situazioni di sofferenza. E si interrogano<br />

sul mo<strong>del</strong>lo economico attuale.<br />

“Seguire Cristo in una società consumista”<br />

significa scoprire nel Vangelo<br />

la massima realizzazione <strong>del</strong>la dignità<br />

e <strong>del</strong>la libertà umana e vivere alla luce<br />

di questa rivelazione. Il Vangelo di<br />

Gesù ci rivela chi siamo, la realtà <strong>del</strong>la<br />

nostra vita. Anche l’economia consumista<br />

ci offre un “vangelo”, perché<br />

pretende di essere la realtà fondamentale<br />

e la verità, vuole dirci che tipi di<br />

esseri siamo, di che cosa abbiamo bisogno,<br />

che cosa dobbiamo fare. In questo<br />

libro, John Kavanaugh sottopone<br />

il Vangelo di Cristo e il “vangelo consumista”<br />

a un confronto serrato. Quale<br />

dei due vangeli dice la verità su noi<br />

stessi, esprime più stima e amore per<br />

noi, ci aiuta a realizzarci veramente come<br />

persone, famiglie e società? John F.<br />

Kavanaugh, sacerdote gesuita, insegna<br />

filosofia alla Saint Louis University, in<br />

Missouri (Usa).


Cerveno<br />

Cresce l’ipotesi <strong>del</strong>la tutela Unesco<br />

per le Capèle <strong>del</strong> Simoni<br />

Ha preso ufficialmente il via il progetto di restauro <strong>del</strong>la Via Crucis di Cerveno, l’insigne<br />

capolavoro di Beniamino Simoni che rappresenta uno dei più importanti esempi<br />

di patrimonio storico, religioso e artistico <strong>del</strong>la Lombardia.<br />

“<strong>La</strong> Soprintendenza competente ha finalmente formalizzato l’attesa autorizzazione<br />

anche per il restauro <strong>del</strong>la seconda, terza e quarta stazione, dopo quella già rilasciata<br />

nel maggio 2009 per la prima stazione” ha dichiarato con soddisfazione<br />

Marco Vitale, presidente <strong>del</strong>l’associazione Le Capèle Onlus, nata due anni fa proprio<br />

con l’obiettivo di sostenere, promuovere e collaborare al restauro e alla valorizzazione<br />

<strong>del</strong>l’opera.<br />

L’avvio dei lavori rappresenta il primo importante risultato <strong>del</strong>l’impegno congiunto<br />

che l’associazione Le Capèle ha messo in campo con la Comunità montana di Valle Camonica,<br />

il Distretto culturale di Valle Camonica, la parrocchia e il Comune di Cerveno.<br />

Nelle scorse settimane è già iniziato il lavoro dei restauratori, con le attività preliminari:<br />

effettuazione di tasselli stratigrafici, prelievi per analisi chimiche, indagini<br />

radiografiche.<br />

Il progetto, che prevede una durata dei lavori di tre anni e un costo complessivo di<br />

circa 680mila euro, sarà finanziato per il 50% dai fondi comunitari assegnati dalla<br />

Regione Lombardia. Contribuiranno inoltre il Distretto culturale di Valle Camonica<br />

(promosso dalla Comunità montana e sostenuto da Fondazione Cariplo) che mette<br />

a disposizione 70mila euro e il Comune di Cerveno che ha stanziato 100mila euro<br />

per questa iniziale fase dei lavori, destinata a preservare dai danni <strong>del</strong> tempo le<br />

prime quattro <strong>del</strong>le quattordici stazioni <strong>del</strong><br />

capolavoro ligneo <strong>del</strong> XVIII secolo.<br />

L’associazione Le Capèle attualmente è impegnata,<br />

oltre che nell’attività di completamento<br />

<strong>del</strong>la raccolta fondi, anche nella<br />

promozione <strong>del</strong> riconoscimento <strong>del</strong>la Via<br />

Crucis di Cerveno da parte <strong>del</strong>l’Unesco che,<br />

nel 2003, ha già inserito nel suo Patrimonio<br />

i Sacri Monti di Piemonte e Lombardia.<br />

Proprio questo sarà il tema <strong>del</strong> convegno in<br />

programma sabato 18 settembre alle 15.30<br />

al Santuario di Cerveno, dove interverranno<br />

oltre a Marco Vitale, la studiosa Fiorella<br />

Minervino, il sindaco di Cerveno Giancarlo<br />

Maculotti e il conservatore <strong>del</strong> Museo diocesano<br />

di Brescia don Giuseppe Fusari. Parteciperanno<br />

inoltre Marco Magnifico, direttore<br />

generale <strong>del</strong> Fai e Giuseppe Frangi, presidente<br />

<strong>del</strong>l’Associazione Testori, che sabato<br />

mattina insieme a una <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong> Fai e<br />

a una <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong>l’Associazione Testori<br />

visiteranno il capolavoro <strong>del</strong> Simoni.<br />

Il matrimonio:<br />

un segno da...<br />

PIERO MAGLIOLI<br />

EFFATÀ, TORINO 2010,<br />

EURO 7,50<br />

<strong>La</strong> relazione matrimoniale è un segno che<br />

necessita di interpretazione. Gesù Cristo<br />

viene incontro agli sposi, dando a loro la<br />

forza di seguirlo non solo quando il matrimonio<br />

è segnato da un amore profondo<br />

e reciproco, ma anche quando un velo<br />

ricopre la vita degli sposi. A volte, nella<br />

vita matrimoniale, ci si ama e quest’amore<br />

risplende come segno <strong>del</strong>l’amore tra<br />

Cristo e la sua Chiesa tra le mura domestiche,<br />

tra il vociare e le risa dei figli, la<br />

vita sociale, fatta di lavoro, tempo libero,<br />

impegno in famiglia e per alcuni anche<br />

ecclesiale. A volte tale amore assume altre<br />

apparenze: fatica a dialogare, insofferenza<br />

reciproca, liti; anche le mura domestiche<br />

sono inondate non più da luce<br />

gioiosa, ma da grigiore e tristezza. Da<br />

queste pagine emerge che in entrambe<br />

le situazioni la presenza di Gesù Cristo è<br />

feconda. Piero Maglioli insegna teologia<br />

e religione cattolica. È sposato con tre figli.<br />

Fa parte <strong>del</strong>l’Ordine francescano secolare<br />

(Ofs), per il quale svolge ruoli di<br />

formazione.<br />

Comunità di Sant’Egidio Risoluzione dei conflitti<br />

“Fare pace” ovvero l’arte<br />

di farsi trovare sempre pronti<br />

Onu di Trastevere o semplicemente una formula tutta italiana di risoluzione<br />

dei conflitti? Sono diversi gli appellativi che in questi anni hanno accompagnato<br />

l’operato <strong>del</strong>la Comunità di Sant’Egidio e finalmente un libro “Fare<br />

pace: la Comunità di Sant’Egidio sugli scenari internazionali” prova a fare<br />

chiarezza presentando l’attività di una realtà che ha saputo essere significativa<br />

nel mondo. Il volume è stato illustrato in un incontro organizzato<br />

presso l’Università cattolica. L’autore Roberto Morozzo Della Rocca racconta<br />

otto storie che hanno visto protagonista la Comunità di Sant’Egidio: dal<br />

Mozambico all’Algeria, dal Guatemala al Burundi, dall’Albania al Kosovo,<br />

dalla Liberia alla Costa d’Avorio. Come testimonia la prefazione di Andrea<br />

Riccardi, la Comunità ha un suo specifico: la conoscenza approfondita di un<br />

Paese, di una storia e di un popolo. Durante un conflitto c’è un momento<br />

in cui “le parti cominciano a stancarsi: avvertono il sentimento <strong>del</strong>la futilità<br />

di ciò che stanno facendo e capiscono che non otterranno mai quello per<br />

cui stanno combattendo. Allora parti di una e <strong>del</strong>l’altra fazione iniziano a<br />

preoccuparsi di trovare un compromesso”. Ecco proprio in quel momento,<br />

quando anche la Comunità internazionale ha abbandonato ogni speranza,<br />

è necessario farsi trovare pronti. “Quando i suoi membri vanno a parlare<br />

in un certo Paese, conoscono le situazioni, la storia, i leader, i programmi,<br />

i punti deboli, possono dialogare con questa gente”.<br />

Attacco a Ratzinger<br />

PAOLO RODARI E ANDREA TORNIELLI<br />

PIEMME, CASALE M. (AL),<br />

2010, EURO 18,00<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Solo a scorrere le prime pagine dei<br />

giornali ci si accorge di come sia in<br />

atto, fin dagli inizi <strong>del</strong> pontificato di<br />

papa Ratzinger, un attacco alla Chiesa,<br />

al papato e, in particolare, all’attuale<br />

Pontefice. Un attacco dimostrato<br />

dal pregiudizio negativo, pronto a<br />

scattare su qualsiasi cosa il Papa dica<br />

o faccia, pronto a enfatizzare e creare<br />

“casi internazionali”. C’è una strategia<br />

orchestrata dietro questo attacco? O<br />

piuttosto un’assenza di regia e di strategia<br />

comunicativa? E questo attacco<br />

ha origine solo fuori <strong>del</strong>la Chiesa o<br />

nasce anche all’interno degli ambienti<br />

ecclesiali? I due autorevoli vaticanisti<br />

Paolo Rodari e Andrea Tornielli svolgono<br />

un’inchiesta a tutto campo, che<br />

documenta tutto ciò che è avvenuto,<br />

facendo parlare i protagonisti e gli<br />

osservatori più qualificati, raccogliendo<br />

carte e testimonianze inedite, che<br />

aiutano a ricostruire quanto accaduto<br />

nei sacri palazzi, e più in generale nella<br />

Chiesa, durante le crisi di questi primi<br />

cinque anni di pontificato.<br />

41<br />

Andrea Riccardi e la copertina <strong>del</strong> libro


42<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione<br />

Televisione Storica passerella<br />

Le belle d’Italia<br />

e il loro sogno:<br />

diventare famose<br />

AAlcune<br />

storiche trasmissioni Rai che hanno attraversato<br />

e scritto la storia <strong>del</strong>la tv italiana sono<br />

ancora presenti nei palinsesti <strong>del</strong> 2010. Per restare<br />

ogni anno al passo coi tempi devono però<br />

aggiornarsi e rinnovare forma e contenuti; spesso,<br />

però, invece di crescere autonomamente, si<br />

limitano a copiare qualche caratteristica più o<br />

meno riconoscibile <strong>del</strong>le trasmissioni più gettonate<br />

<strong>del</strong> momento, e il gioco è fatto: un vecchio<br />

format che avrebbe più di cinquant’anni ritorna<br />

a essere “giovane”. Il che non significa che venga<br />

visto dai giovani, ovviamente. <strong>La</strong> verità è che in tv<br />

tutto deve essere sempre perfettamente contemporaneo,<br />

perché altrimenti rischia di perdere appeal,<br />

di non essere più affascinante e ammaliante.<br />

Un po’ come quei tessuti scadenti che tendono a<br />

impolverarsi, la televisione ha bisogno di lavarsi<br />

la faccia (o la coscienza) più volte al giorno, per<br />

risultare sempre fresca e bella.<br />

Lo avevamo già anticipato, l’edizione 2010 di Miss<br />

Italia avrebbe subìto l’influenza di altre trasmissioni.<br />

È normale che un appuntamento annuale<br />

che dura tre giorni venga rimaneggiato per risultare<br />

forte per quanto riguarda gli ascolti: ha solo<br />

poche ore per portare a casa il maggior numero<br />

di sponsor. Bisogna quindi renderlo calamitante,<br />

più di quanto possa la sola curiosità di vedere le<br />

bellezze italiane sulla passerella. E quindi si aggiungono<br />

salse e spezie, perché il profumo attira<br />

e chissà che qualcuno decida di restare a cena.<br />

Gli ingredienti aggiuntivi di Miss Italia 2010 sono<br />

stati tutti mutuati da altre trasmissioni <strong>del</strong> momento.<br />

Ecco qualche esempio. <strong>La</strong> giuria alla X-<br />

Factor, con personaggi spigliati e istrionici, come<br />

Guillermo Mariotto che ammicca alla telecamera<br />

e snocciola battute e commenti a volte poco indicati.<br />

I backstage in cui le ragazze sono riprese<br />

su una poltrona in perfetto stile “confessionale<br />

<strong>del</strong> Gf” dalla quale si sfogano, cantano e salutano<br />

la mamma. Le stesse bellezze in costume che<br />

contestano in diretta le scelte e le votazioni <strong>del</strong>la<br />

giuria, sulla falsa riga <strong>del</strong> talent-show “Amici”.<br />

E poi c’è lui, Emanuele Filiberto, lui stesso un<br />

insignificante ma ossessionante format, da spostare<br />

all’occorrenza da una trasmissione all’altra.<br />

Se poi si riesce perfino a tracimare dalle ore di<br />

programmazione, offrendo qualche gossip alle<br />

scalette dei tg nazionali, magari con qualche risvolto<br />

piccante o politicamente scorretto, ecco<br />

di Alberto Averoldi<br />

che il termometro <strong>del</strong> successo raggiunge le colonnine<br />

più remunerative. Il caso <strong>del</strong>la concorrente<br />

Alessia Mancini, accusata da una giornalista<br />

di essere un transessuale infiltrato fra le altre<br />

miss, è diventato infatti un affaire nazionale con<br />

tanto di smentita ufficiale durante la diretta di sabato.<br />

<strong>La</strong>crime per la ragazza e molta tristezza un<br />

po’ per tutti. Gli ingranaggi <strong>del</strong>lo spettacolo triturano<br />

chiunque si offra in sacrificio al dio <strong>del</strong>la<br />

notorietà e nel caso di belle diciottenni con tanti<br />

sogni e poca esperienza, la scena che si presenta<br />

è imbarazzante, esige compassione.<br />

Corpi perfetti e visi angelici a disposizione <strong>del</strong>la<br />

platea che, per il fatto di ridursi a gareggiare in tv<br />

diventano precari, opinabili, relativi. È il contrario<br />

<strong>del</strong>l’idea di bellezza che invece è inconfutabile<br />

in quanto originale, personale, assoluta, miracolosa,<br />

e che irradia dalla vita di tutte le persone,<br />

per il semplice fatto che esistono. Ogni ragazza<br />

italiana è già Miss Italia. Ma nel partecipare a un<br />

concorso, nell’accettare che la propria bellezza<br />

sia giudicata, nell’ingenua pretesa che il mondo<br />

le dia una conferma, ognuna di quelle sessanta<br />

aspiranti perde in partenza il proprio autentico<br />

fascino. Soprattutto la vincitrice, obbligata dalla<br />

corona a credere di essere migliore <strong>del</strong>le altre.<br />

Francesca Testasecca è Miss Italia 2010<br />

SAB DOM<br />

Rai Tre, h. 9.45<br />

L’ISPETTORE DERRICK<br />

Horst Tappert interpreta il detective<br />

più famoso <strong>del</strong>la tv tedesca.<br />

In questo episodio un<br />

uomo viene trovato morto<br />

dalla sua futura sposa…<br />

Rai Tre, h. 12.55<br />

OKKUPATI<br />

Federica Gentile presenta un<br />

programma dedicato a chi cerca<br />

lavoro. Racconta di esperienze<br />

virtuose di cooperative<br />

e aziende italiane, fornisce<br />

spunti su come e dove cercare<br />

un’occupazione.<br />

Rai Uno, h. 14.00<br />

EASY DRIVER<br />

Ritorna anche per quest’anno<br />

il programma di Marcellino<br />

Mariucci e Ilaria Moscato, alla<br />

scoperta dei nuovi mo<strong>del</strong>li di<br />

automobili, testate lungo le<br />

strade italiane. Oggi è la volta<br />

<strong>del</strong>la Fiat 500 Twin Air e <strong>del</strong>la<br />

Opel Meriva.<br />

Rai Tre, h. 14.55<br />

TV TALK<br />

Cambia orario ma mantiene le<br />

stesse interessanti caratteristiche<br />

il programma di critica e<br />

analisi televisiva di Rai Tre. In<br />

studio professori universitari e<br />

studenti leggono la settimana<br />

televisiva e ne commentano<br />

le novità.<br />

Rai Tre, h. 2.15<br />

RITRATTI<br />

Rubrica dedicata ai grandi personaggi<br />

<strong>del</strong> cinema italiano di<br />

tutti i tempi. Questa è la seconda<br />

e ultima puntata dedicata<br />

a Vittorio De Sica.<br />

Rete Quattro, h. 21.10<br />

LIE TO ME<br />

Ha riscosso molto successo<br />

già in America questo telefilm<br />

interpretato da Tim<br />

Roth, uno psicologo al servizio<br />

<strong>del</strong>la polizia che ha una<br />

spiccata dote nel saper riconoscere<br />

chi mente dal linguaggio<br />

<strong>del</strong> corpo: lo sguardo,<br />

la posizione <strong>del</strong>le mani,<br />

la postura, la voce; tutto può<br />

tornare utile per scoprire la<br />

verità. Casi intricati e storie<br />

avvincenti.<br />

Rai Due, h. 7.00<br />

CARTOON FLAKES WEEKEND<br />

Una serie di divertenti cartoni<br />

animate per la mattina dei<br />

più piccoli.<br />

Rai Due, h. 7.45<br />

ART ATTACK<br />

Un programma che stimola la<br />

creatività e l’inventiva dei più<br />

piccoli ma anche dei grandi, insegnando<br />

come divertirsi con<br />

poco, costruendo oggetti divertenti<br />

grazie a materiali di<br />

scarto casalinghi.<br />

Rai Tre, h. 13.35<br />

PASSEPARTOUT<br />

L’esperto d’arte Philippe Daverio<br />

è a Rio de Janeiro, in Brasile.<br />

<strong>La</strong> città è ricca di contraddizioni:<br />

dai grattacieli opulenti alla<br />

povertà <strong>del</strong>le favelas. Un viaggio<br />

nella cultura di uno storico<br />

popolo.<br />

Rete Quattro, h. 19.35<br />

COLOMBO<br />

Torna ad appassionarci l’originale<br />

detective interpretato<br />

da Peter Falk. In questa puntata<br />

l’assassino di turno ha ucciso<br />

la sua amante facendo in<br />

modo che sembri un suicidio.<br />

Colombo dovrà dimostrare il<br />

contrario.<br />

Rai Tre, h. 23.20<br />

BENVENUTI A DETROIT<br />

Film-documentario realizzato<br />

da Andrea Salvatore. Nel gennaio<br />

<strong>del</strong> 2009 la Fiat sigla uno<br />

storico accordo con la Chrysler.<br />

Dall’alleanza nasce il personaggio<br />

<strong>del</strong>l’amministratore <strong>del</strong>egato<br />

Sergio Marchionne. Luci e<br />

ombre sugli affari tra i grandi.<br />

Rai Quattro, h. 21.10<br />

MISSISSIPPI BURNING –<br />

LE RADICI DELL’ODIO<br />

Avvincente film di denuncia<br />

sul razzismo nei confronti <strong>del</strong>la<br />

minoranza nera americana,<br />

con Willem Dafoe e Gene<br />

Hackman Nel 1964 in Mississippi<br />

due agenti <strong>del</strong>l’Fbi, uno giovane<br />

e ligio alle regole, l’altro<br />

esperto e dai mezzi poco ortodossi,<br />

indagano sull’omicidio<br />

di tre attivisti per i diritti dei<br />

neri. Una storia sconvolgente<br />

e molto realistica.


LA VOCE DEL POPOLO<br />

Telecomando 17 SETTEMBRE 2010 43<br />

LUN MAR MER GIOV VEN<br />

Rai Due, h. 8.00<br />

L’ALBERO AZZURRO<br />

Comincia la nuova serie <strong>del</strong><br />

programma per bambini con il<br />

famoso pupazzo Dodò e i suoi<br />

curiosi amici. Nuove avventure<br />

e tante storie per appassionare<br />

i più piccoli.<br />

Rai Tre, h. 10.40<br />

COMINCIAMO BENE ESTATE<br />

In onda le migliori puntate trasmesse<br />

negli scorsi mesi. Arianna<br />

Ciampoli e Michele Mirabella<br />

ci raccontano l’Italia nei suoi<br />

piccoli grandi problemi. Questa<br />

puntata tratta lo “stalking”.<br />

<strong>La</strong> 7, h. 14.00<br />

IL COMANDANTE<br />

Commedia italiana <strong>del</strong> 1963<br />

con Totò e Aldo Fabrizi. Un generale<br />

in congedo deve ritirarsi<br />

in pensione ma si annoia. Decide<br />

quindi di rovinare la vita dei<br />

suoi cari, combinando un sacco<br />

di guai…<br />

Rete Quattro, h. 20.30<br />

WALKER TEXAS RANGER<br />

Continuano le avventure dei<br />

ranger che a forza di calci e<br />

mosse da full-contact tiene<br />

pulite le strade americane. In<br />

questa puntata Walker e i suoi<br />

colleghi devono difendere una<br />

ragazza in pericolo.<br />

Rete Quattro, h. 24.00<br />

SYRIANA<br />

Film di denuncia <strong>del</strong> 2005, con<br />

George Clooney e Matt Damon.<br />

L’agente <strong>del</strong>la Cia Bob Barnes<br />

accetta un’ultima importante<br />

missione: deve assassinare il<br />

principe Nasir, che con la sua<br />

politica rischia di mettere in crisi<br />

l’economia americana. Ma gli<br />

intrighi di potere a Washington<br />

sono più grandi di lui.<br />

Rai Due, h. 21.05<br />

MAN ON FIRE<br />

Thriller poliziesco con Denzel<br />

Washington e Dakota Fanning.<br />

Città <strong>del</strong> Messico. John<br />

Creasy, ex agente <strong>del</strong>la Cia<br />

con problemi di alcol accetta<br />

di fare da guardia <strong>del</strong> corpo<br />

alla piccola figlia di un miliardario.<br />

<strong>La</strong> bimba viene rapita<br />

da un’organizzazione criminale.<br />

Per John è l’occasione<br />

di riscattarsi e di mettere a<br />

posto le cose.<br />

Rai Tre, h. 8.00<br />

LA STORIA SIAMO NOI<br />

Giovanni Minoli, direttore di<br />

Rai Educational, ci propone<br />

ogni giorno interessanti documentari<br />

storici sui fatti più<br />

importanti <strong>del</strong>l’ultimo secolo.<br />

Rai Tre, h. 9.00<br />

MISERIA E NOBILTÀ<br />

Un classico <strong>del</strong> cinema all’italiana,<br />

con Totò e Sofia Loren.<br />

Poveri in canna, Felice e Pasquale<br />

vengono assunti, con<br />

le rispettive famiglie, da un<br />

marchesino che vuole sposare<br />

la figlia di un cuoco arricchito.<br />

Devono fingersi i suoi parenti<br />

aristocratici in casa <strong>del</strong><br />

suocero. <strong>La</strong> commedia degli<br />

equivoci.<br />

Rai Due, h. 16.10<br />

LA SIGNORA IN GIALLO<br />

Un classico dei telefilm gialli<br />

<strong>del</strong>la tv degli anni 90. L’attrice<br />

Angela <strong>La</strong>nsbury è Jessica<br />

Fletcher, scrittrice di romanzi<br />

gialli alle prese, in ogni puntata,<br />

con casi d’omicidio da<br />

risolvere.<br />

Rete Quattro, h. 16.30<br />

I GIORNI DELL’IRA<br />

Film western con Giuliano<br />

Gemma e Lee Van Cleef. Arizona,<br />

Stati Uniti. Un giovane<br />

è arruolato in una banda di<br />

criminali, ma quando il capo<br />

uccide un vecchio ex sceriffo<br />

decide di passare dalla parte<br />

<strong>del</strong>la legge.<br />

Italia Uno, h. 22.10<br />

ALE & FRANZ SKETCH SHOW<br />

I due comici nati e cresciuti<br />

grazie a Zelig ora hanno un<br />

loro spazio dedicato nel quale<br />

sbizzarrirsi nelle loro ultime<br />

trovate. Risate per tutti.<br />

Rai Tre, h. 21.05<br />

BALLARÒ<br />

Riprende la nuova stagione<br />

autunnale <strong>del</strong> programma di<br />

approfondimento politico curato<br />

e condotto da Giovanni<br />

Floris. In discussione l’attualità<br />

<strong>del</strong>la politica italiana,<br />

molti ospiti illustri fra parlamentari,<br />

giornalisti e opinionisti.<br />

<strong>La</strong> copertina satirica<br />

per smorzare i toni è sempre<br />

affidata al comico Maurizio<br />

Crozza.<br />

<strong>La</strong> 7, h. 7.00<br />

OMNIBUS<br />

Informazione politica e di<br />

attualità: dopo la rassegna<br />

stampa quotidiana i giornalisti<br />

<strong>del</strong>la redazione <strong>del</strong> telegiornale<br />

conducono un’interessante<br />

arena politica dedicata<br />

ai problemi <strong>del</strong>l’Italia.<br />

Rete Quattro, h. 9.05<br />

HUNTER<br />

Un ottimo telefilm poliziesco<br />

ambientato nei sobborghi di<br />

Los Angeles. Rick Hunter e<br />

la sua collega Mc Call sono<br />

sulle tracce dei criminali per<br />

tutta la città.<br />

Rai Due, h. 13.50<br />

TG2 MEDICINA 33<br />

Una rubrica quotidiana dedicata<br />

alla salute. Le ultime<br />

notizie riguardanti le scoperte<br />

scientifiche applicate alla<br />

medicina. Importanti e utili<br />

consigli su come affrontare<br />

la nuova stagione in salute<br />

e in forma.<br />

Current, h. 14.15<br />

VANGUARD<br />

Canale Sky 130. Reportage<br />

d’inchiesta giornalistica realizzati<br />

da giovani videomaker<br />

che vogliono raccontare realtà<br />

che il resto <strong>del</strong>la comunicazione<br />

televisiva spesso lascia<br />

nell’ombra.<br />

Fox Retrò, h. 18.00<br />

MAC GYVER<br />

Canale Sky 121. Tutte le stagioni<br />

di un telefilm cult degli<br />

anni ’80 e ’90: un ex agente<br />

segreto, ora al servizio <strong>del</strong>la<br />

Fondazione Phoenix, corre<br />

sempre in aiuto dei più deboli<br />

grazie alle sue ingegnose<br />

invenzioni.<br />

Rete Quattro, h. 21.10<br />

PIÙ FORTE RAGAZZI!<br />

Spassosa commedia d’avventura<br />

con l’inossidabile coppia<br />

Bud Spencer – Terence Hill. In<br />

Sudamerica due avventurieri<br />

a caccia di soldi si guadagnano<br />

da vivere inscenando falsi<br />

incidenti aerei per prendere i<br />

soldi dalle assicurazioni. Socprono<br />

che il vero business è<br />

rifornire di cibo e bevande i<br />

cercatori di diamanti <strong>del</strong> posto.<br />

Ma un losco faccendiere<br />

vorrebbe eliminarli…<br />

Tv2000, h. 9.00<br />

LA GRANDE MUSICA<br />

Digitale Terrestre. Appuntamento<br />

quotidiano con i grandi<br />

compositori di musica classica.<br />

Le registrazioni dei più celebri<br />

concerti, realizzati dalle più famose<br />

orchestre internazionali.<br />

Rai Due, h. 9.45<br />

TRACY E POLPETTA<br />

Per i bambini che stanno imparando<br />

l’inglese, e per chi invece<br />

l’inglese non ha mai avuto<br />

modo di impararlo. Questa sitcom<br />

è recitata in parte in lingua<br />

italiana e in parte in lingua<br />

inglese.<br />

Tv2000, h. 17.30<br />

TESORI D’ARTE SACRA<br />

Un viaggio a puntate per l’Italia<br />

<strong>del</strong>le chiese e dei santuari,<br />

alla scoperta <strong>del</strong>le bellezze<br />

artistiche, spesso sottovalutate,<br />

che fanno parte di un patrimonio<br />

culturale che tutto il<br />

mondo ci invidia.<br />

Tv2000, h. 18.30<br />

FORMATO FAMIGLIA<br />

Digitale Terrestre. Interessante<br />

talk-show dedicato alle famiglie.<br />

Arianna Ciampoli e Antonio<br />

Soviero studiano la società<br />

in cui viviamo e cercano di capire,<br />

insieme ai numerosi ospiti,<br />

quali direzioni sta prendendo<br />

il pianeta famiglia in Italia.<br />

<strong>La</strong> 7, h. 21.10<br />

GANDHI<br />

Film biografico sulla vita di<br />

uno dei più grandi personaggi<br />

<strong>del</strong> ’900. Dalle prime proteste<br />

contro le discriminazioni<br />

razziali in Sudafrica fino<br />

alla lunga lotta non violenta<br />

per l’indipendenza <strong>del</strong>l’India<br />

dall’Inghilterra.<br />

Italia Uno, h. 21.10<br />

BATMAN BEGINS<br />

Ottimo film d’avventura, l’ennesimo<br />

dedicato al cavaliere<br />

oscuro. In questo episodio si<br />

raccontano le origini <strong>del</strong>la leggenda<br />

<strong>del</strong> supereroe mascherato<br />

che vigila su Gotham City.<br />

Un cast eccezionale: Christian<br />

Bale, Michael Caine, Liam Neeson,<br />

Morgan Freeman, Gary<br />

Oldman, per la regia di Christopher<br />

Nolan. Alta tecnologia<br />

e inseguimenti mozzafiato per<br />

gli amanti <strong>del</strong> genere.<br />

Rai Tre, h. 6.45<br />

ITALIA, ISTRUZIONI PER L’USO<br />

Un appuntamento quotidiano<br />

di servizio al cittadino: i consigli<br />

e i trucchi per riuscire a districarsi<br />

nella fitta trama di impedimenti<br />

burocratici che l’Italia<br />

spesso lamenta.<br />

Rai Uno, h. 11.05<br />

OCCHIO ALLA SPESA<br />

Alessandro Di Pietro ci insegna<br />

a riconoscere le diverse varietà<br />

<strong>del</strong>l’uva e ci guida verso un acquisto<br />

consapevole di prodotti<br />

di qualità. Le uova sono l’argomento<br />

<strong>del</strong>la puntata.<br />

Tv2000, h. 13.00<br />

DANIEL BOONE<br />

Digitale Terrestre. Divertente e<br />

avvincente telefilm <strong>del</strong>la vecchia<br />

scuola. Un pioniere americano<br />

vive in ogni puntata incredibili<br />

avventure, vissute insieme<br />

all’inseparabile amico, un indiano<br />

Sioux.<br />

Tv2000, h. 16.15<br />

AD EST DI DOVE?<br />

Digitale Terrestre. Una serie di<br />

documentari realizzati da Pupi<br />

Avati che raccontano la vita e<br />

la società dei Paesi <strong>del</strong>l’Est europeo,<br />

in lenta ricrescita dopo<br />

la caduta <strong>del</strong> regime sovietico.<br />

Ogni puntata racconta di una<br />

<strong>del</strong>le ex capitali <strong>del</strong>la cortina<br />

di ferro.<br />

Discovery Channel, h. 23.00<br />

MEGACOSTRUZIONI<br />

Canale Sky 401. Documentari<br />

che mostrano le più imponenti<br />

strutture realizzate dall’uomo.<br />

Dagli enormi stadi di calcio dalle<br />

forme più curiose, ai grattacieli<br />

<strong>del</strong>le grandi metropoli, realizzati<br />

grazie alle ultime scoperte<br />

<strong>del</strong>l’ingegneria applicata.<br />

Sky Cinema 1, h. 21.00<br />

PROVA A PRENDERMI<br />

Commedia diretta da Steven<br />

Spielberg, interpretata da Leonardo<br />

Di Caprio e Tom Hanks.<br />

<strong>La</strong> storia vera di Frank Abagnale,<br />

giovane e abilissimo maestro<br />

<strong>del</strong>la truffa, che iniziò la<br />

sua “carriera” falsificando assegni<br />

per biglietti aerei e finì per<br />

stampare banconote false, e <strong>del</strong><br />

suo segugio Hanratty, agente<br />

Fbi che lo inseguì per parecchi<br />

anni. Un ottimo film per una<br />

storia avvincente.


44<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione Radio e Media<br />

CCambiano<br />

i tempi e le situazioni ma<br />

Fiorella Mannoia continua a vivere<br />

felicemente la sua stagione musicale.<br />

<strong>La</strong> voce probabilmente più amata<br />

<strong>del</strong>la canzone italiana al femminile<br />

torna con il nuovo cd (+ dvd) live<br />

“Il tempo e l’armonia”, anticipato il<br />

27 agosto dal primo singolo, l’inedito<br />

“Se veramente Dio esiste”, scritto<br />

appositamente per lei dagli Avion Travel.<br />

L’album è stato presentato nello<br />

splendido contesto <strong>del</strong>l’Arena di Verona<br />

il 12 settembre, nell’ambito <strong>del</strong>la<br />

Festa <strong>del</strong> Volontariato 2010, segno<br />

<strong>del</strong>la grande sensibilità non solo artistica<br />

di Fiorella Mannoia che ha voluto<br />

ricompensare con questo concerto<br />

i volontari veronesi per il lavoro svolto<br />

durante tutto l’anno. Sul palco sono<br />

saliti anche due giovani artisti come<br />

Cesare Cremonini e Noemi e i Negrita,<br />

tra le migliori rock band italiane.<br />

Se l’inedito “Se veramente Dio esiste”<br />

è, secondo la definizione di Fiorella,<br />

“una struggente preghiera che con<br />

dolcezza descrive il nostro smarrimento<br />

nell’attuale momento storico”;<br />

le altre canzoni <strong>del</strong> disco sono tratte<br />

dal repertorio ormai sterminato e qualitativamente<br />

importante <strong>del</strong>la rossa<br />

cantante romana. Si tratta infatti di<br />

brani dal vivo, registrati al teatro Filarmonico<br />

di Verona il 24 e 25 maggio<br />

scorsi. Il nuovo progetto discografico<br />

e il grande evento all’Arena di Verona<br />

coronano la lunga carriera artistica di<br />

Fiorella Mannoia e il successo <strong>del</strong> re-<br />

Musica Nuovo disco live<br />

Il tempo di Fiorella<br />

di Ricky Barone<br />

cente tour acustico, chiudendo trionfalmente<br />

il 2010, anno che l’ha vista<br />

protagonista sulle scene discografiche<br />

e live, nonché sostenitrice (con<br />

<strong>La</strong>ura Pausini, Giorgia, Elisa e Gianna<br />

Nannini) <strong>del</strong> progetto “Amiche per<br />

l’Abruzzo”. Una serie di proposte che<br />

suggellano il carattere e lo spessore di<br />

Fiorella Mannoia che è riuscita a conquistare<br />

nel corso <strong>del</strong> tempo la stima<br />

dei colleghi e l’affetto <strong>del</strong> pubblico.<br />

Una carriera maturata attraverso la<br />

consapevolezza che la sua voce aveva<br />

le qualità per poter vestire, spesso<br />

e paradossalmente meglio degli stessi<br />

autori, canzoni non da lei composte.<br />

<strong>La</strong> sua è diventata nel corso degli an-<br />

Fiorella Mannoia<br />

Radio Dal 20 settembre il nuovo palinsesto<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> dei bresciani tra novità e tradizione<br />

Aria di novità nella programmazione di Radio <strong>Voce</strong> che, dopo<br />

la stagione estiva, si arricchisce di nuovi appuntamenti.<br />

Il contenitore “<strong>Voce</strong> mattina” condotto da Marco Vignoletti,<br />

in onda dopo “L’Apertura” con Mario Ricci e la rubrica “Primo<br />

piano” a cura di Mario Leombruno, si caratterizza per una<br />

particolare attenzione al territorio bresciano, con rapidi collegamenti<br />

dai principali eventi di città e provincia. Ogni lunedì<br />

alle 11.15 Elisa Bassini dà “<strong>Voce</strong> ai bresciani”, raccogliendo<br />

per le vie <strong>del</strong>la città le opinioni dei cittadini sui principali fatti<br />

<strong>del</strong>la settimana. Il martedì alla stessa ora ci occupiamo <strong>del</strong>le<br />

“Voci di <strong>Voce</strong>”, con la presentazione dei free press in uscita,<br />

in collegamento coi vari Comuni. Ogni mercoledì siamo “A tu<br />

per tu” con la psicologa Anna Grasso Rossetti su vari temi di<br />

largo interesse. Sarà possibile inviare domande all’indirizzo<br />

diretta@radiovoce.it e tutte le settimane risponderemo in diretta.<br />

Se invece amate l’amarcord, Giacomo Danesi ci aspetta il<br />

ni una voce al servizio <strong>del</strong>la canzone<br />

d’autore, grazie a brani scritti per<br />

lei da Ivano Fossati, Enrico Ruggeri,<br />

Massimo Bubola e molti altri. Canzoni<br />

come “I treni a vapore”, “Come si<br />

cambia”, “Quello che le donne non dicono”,<br />

“Il cielo d’Irlanda” – tutte presenti<br />

in questo nuovo album – sono<br />

entrate nella memoria collettiva grazie<br />

alla voce <strong>del</strong>la cantante di Roma.<br />

Una cantante che negli ultimi anni ha<br />

voluto ampliare il suo repertorio aggiungendo<br />

alle canzoni scritte da altri<br />

su commissione canzoni già note,<br />

magistralmente trasformate e rese in<br />

maniera assolutamente personale e<br />

unica. Tra queste ci piace citare “Sally”<br />

di Vasco Rossi, canzone apparentemente<br />

lontana dal repertorio e dai<br />

registri di Fiorella Mannoia ma che è<br />

diventata invece grazie alla sua interpretazione<br />

un nuovo inno moderno,<br />

capace di rivaleggiare con la versione<br />

già splendida di Vasco.<br />

giovedì coi “Mille volti di Brescia”, una carrellata di personaggi<br />

bresciani di ieri e di oggi. Confermati il collegamento <strong>del</strong>le<br />

10.35 con la Feltrinelli di Brescia per il “Consiglio <strong>del</strong> giorno”,<br />

il “Mercatino”, “Cinema mon amour” e l’“Informalavoro”.<br />

Per quanto riguarda la fascia preserale, tornano i “Belli dentro”<br />

Carlo Zaniboni e Fabrizio Gorni (lun-ven dalle 17) con il<br />

loro scoppiettante intrattenimento fatto di musica, curiosità,<br />

giochi in diretta e gag irresistibili.<br />

Lo sport è un altro punto forte <strong>del</strong>la programmazione. Mario<br />

Ricci conduce “100%Brescia” (lun-ven dalle 14 alle 15), una fascia<br />

quotidiana irrinunciabile per chi tifa Rondinelle. Nel pomeriggio<br />

<strong>del</strong>la domenica “Diretta sport”, con risultati in tempo<br />

reale e commenti a caldo dai campi <strong>del</strong>la serie A e Lega Pro.<br />

Radio <strong>Voce</strong> si conferma una radio formato famiglia, dinamica,<br />

attenta ai contenuti e radicata nel territorio. Una radio da<br />

scoprire anche in Rete, sul portale radiovoce.it<br />

Programmazione<br />

LA SANTA MESSA IN TV<br />

<strong>La</strong> S. Messa prefestiva che Teletutto, Telenord<br />

e Super TV trasmettono alle ore 18.30 <strong>del</strong> sabato,<br />

è ripresa dalla chiesa di Concesio Pieve.<br />

LA BUONA NOVELLA<br />

In estate l’edizione <strong>del</strong> sabato va in onda dalle<br />

18.15 alle 18.30, quella domenicale dalle 11<br />

alle 12. Il programma, prodotto da <strong>Voce</strong>Media<br />

e curato da Betty Cattaneo, va in onda: su Radio<br />

<strong>Voce</strong> Camuna, Ecz, Radio Claronda, Radio<br />

Basilica Verolanuova, Radio Ponte Manerbio,<br />

Radio Raphaël.<br />

RITRATTI DI SACERDOTI BRESCIANI<br />

Ogni domenica, all’interno <strong>del</strong> contenitore “<strong>La</strong><br />

Buona Novella”, don Franco Frassine presenta<br />

i suoi ritratti di preti bresciani. <strong>La</strong> rubrica, avviata<br />

in occasione <strong>del</strong>l’Anno sacerdotale recentemente<br />

concluso, prosegue per tutta l’estate.<br />

In onda alle 11.25.<br />

VOCE MATTINA<br />

Il contenitore condotto da Marco Vignoletti si<br />

arricchisce di nuovi appuntamenti. Ogni lunedì<br />

alle 11.15 “<strong>Voce</strong> ai bresciani”: sondaggi per<br />

le vie <strong>del</strong>la città sui temi <strong>del</strong> momento con Elisa<br />

Bassini. Tra le altre rubriche, “A tu per tu”<br />

con la psicologa Anna Grasso Rossetti, “I mille<br />

volti di Brescia” con Giacomo Danesi, l’immancabile<br />

spazio dedicato al cinema e un costante<br />

contatto con la redazione giornalistica per<br />

raccontare “in presa diretta” ciò che accade in<br />

città e provincia.<br />

LA BUONA NOTIZIA<br />

In questo periodo la trasmissione televisiva<br />

settimanale presenta una serie di servizi dedicati<br />

al pellegrinaggio diocesano in Terra Santa.<br />

<strong>La</strong> Buona Notizia va in onda: la domenica<br />

alle 13.15 su Teletutto e alle 20 su Telenord; su<br />

Super TV la domenica alle 20 e il martedì alle<br />

20.30; su Più Valli TV il sabato alle 18 e la domenica<br />

alle 11; su Teleboario la domenica alle 11.<br />

BELLI DENTRO<br />

Dopo la pausa estiva, torna a grande richiesta<br />

il programma preserale condotto da Carlo Zaniboni<br />

e Fabrizio Gorni. Tra canzoni, giochi, e<br />

ospiti in diretta, il modo più piacevole di finire<br />

la giornata lavorativa.<br />

VOCE SPORT<br />

Nuova stagione per “100%Brescia”: trasmissione<br />

in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle<br />

15 dedicata al mondo <strong>del</strong>le rondinelle con interviste<br />

e approfondimenti. Tutte le domeniche<br />

“Diretta sport” con collegamenti dai campi di<br />

calcio di Lega Pro (Lumezzane, Salò, Montichiari,<br />

Rodengo) e <strong>del</strong> Brescia di serie A.


Via Callegari, 6 - Brescia<br />

Tel. 030 3774592 - 3383636104<br />

Fax 030 3757897<br />

e-mail: redazione@radiovoce.it<br />

Le nostre frequenze<br />

Città e Provincia 88.300<br />

Franciacorta 88.500<br />

<strong>La</strong>go d’Iseo 88.400 - 93.500<br />

Alta Valle Camonica 88.050<br />

<strong>La</strong>go di Garda 88.200<br />

Bassa Valle Sabbia 88.400 - 88.25<br />

Bassa Valle Camonica 88.200<br />

Media Valle Camonica 88.300<br />

Alta Valle Sabbia 88.500<br />

Valle Trompia 88.500<br />

Dal lunedì al venerdì<br />

GR Nazionali dalle 7 alle 18<br />

Gr Radio Vaticana ore 8 e ore 19.30<br />

GR Locali 10.30 11.30 12.30 13.30 15.30<br />

Radio ECZ<br />

Via XV giugno, 4<br />

25014 Castenedolo (Bs)<br />

Tel. 0302731444 Fax 0302130911<br />

www.radioecz.it<br />

info@radioecz.it<br />

Visita il nostro sito oppure telefona ai nostri numeri<br />

per individuare, tra le oltre 60 frequenze di ECZ, quella<br />

che corrisponde alla tua parrocchia<br />

S. Messe: Dal lunedì al venerdì 9.03 - 19.03;<br />

sabato 19.00; domenica 9.00 - 10.30 - 18.00<br />

Se preferisci ascolta quelle messe in onda dalla<br />

tua parrocchia sulle nostre frequenze<br />

Radio <strong>Voce</strong><br />

Camuna<br />

Via Mazzini, 92 - 25043 Breno (Bs)<br />

Tel. 0364.22342 fax 0364 320906<br />

e-mail: radio@vocecamuna.it<br />

redazione@vocecamuna.it<br />

www.vocecamuna.it<br />

SABATO<br />

6.00 Ecclesia<br />

7.00 Gr<br />

7.05 Pane per il viaggio - pensieri<br />

di saggezza e di fede di H. Nouwen<br />

- con don Adriano Bianchi<br />

7.15 Il nuovo numero <strong>del</strong> settimanale<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong><br />

7.35 Rassegna stampa da inBlu<br />

8.00 Gr Radio Vaticana<br />

9.00 Gr<br />

11.00 Gr<br />

12.00 Gr Radio Vaticana<br />

13.00 Gr<br />

- Radio <strong>Voce</strong> greatest hits<br />

18.00 Gr<br />

18.15 Buona Novella a cura di<br />

Betty Cattaneo<br />

- commento al Vangelo di don<br />

Gualtiero Pasini<br />

- Vita dei santi a cura di padre Antonio<br />

Sicari<br />

18.50 Pane per il viaggio (replica)<br />

19.30 Gr Radio Vaticana<br />

19.50 Zona relax<br />

21.00 Disco story<br />

Informazione locale<br />

ECZ GIORNALE: Dal lunedì al venerdì alle 12.30 - 13.30 - 19.40.<br />

BLOCK NOTES: Gli appuntamenti di città e provincia<br />

Dal lunedì al venerdì: Mattino 10.03 - 11.03 - 12.03.<br />

Pomeriggio: 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30. Il sabato alle<br />

12.30 - 13.30 - 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30.<br />

COSA C’È DA VEDERE: Le iniziative teatrali, cinematografiche<br />

e musicali di città e provincia<br />

Dal lunedì al venerdì alle 12.37 - 13.37 - 19.47<br />

Rubriche<br />

Popoli tra sogni e speranze Lunedì 10.09<br />

Oggi parliamo di… Lunedì 11.30<br />

Sul filo <strong>del</strong>la memoria Martedì 10.09<br />

Bienvenida America latina Martedì 20.05<br />

Informazione liturgico-pastorale Mercoledì 10.09<br />

“VOCEGIORNALE” notiziario radiofonico principale<br />

dal lunedì al sabato alle 8.30 - 12.30 - 18.30 - 22.30.<br />

“VOCEFLASH” notizie in breve dal lunedì al sabato<br />

alle 11 - 14 - 16 - 20 - 23.45.<br />

“RASSEGNA DELLA STAMPA QUOTIDIANA” appuntamento<br />

con le prime pagine dei quotidiani dal lunedì al sabato alle 9.30.<br />

“ALMANACCO” previsioni <strong>del</strong> tempo.<br />

Pensiero religioso. ecc. dal lunedì al sabato alle 8.<br />

“STREMADÈS” storia e varia cultura locale venerdì<br />

alle 17 e domenica alle 11.<br />

“TERZA PAGINA” attualità culturale. Mercoledì alle 17.<br />

“UNA PROPOSTA MUSICALE AL GIORNO” programma musicale<br />

dal lunedì al sabato alle 13.<br />

“TITOLI DI CODA” striscia musicale con voci differenti ogni volta.<br />

Tutti i giorni dalle 20 alle 22.<br />

E poi ancora “MERCATINO” (10.20 - 12.20 - 18.20).i&Concorsi (7.30<br />

- 12.45 - 18.45). Vivilavalle (9 - 12 - 18). ecc.<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

DOMENICA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ<br />

7.00 Mattina italiana - selezione<br />

di canzoni<br />

10.00 S. Messa<br />

11.00 <strong>La</strong> Buona Novella a cura di<br />

Betty Cattaneo<br />

- commento al Vangelo di don<br />

Gualtiero Pasini<br />

- Sette giorni in diocesi<br />

- Ritratti di sacerdoti bresciani a<br />

cura di Franco Frassine<br />

- Primo Piano<br />

- Vite dei santi in breve a cura di<br />

padre Antonio Sicari<br />

- L’agenda <strong>del</strong>la settimana<br />

12.00 Recita <strong>del</strong>l’Angelus<br />

14.00 Gr Radio Vaticana<br />

14.45 Diretta Sport<br />

19.30 Gr Radio Vaticana<br />

6.00 Ecclesia<br />

6.30 S. Messa<br />

6.55 Pane per il viaggio - pensieri<br />

di saggezza e di fede di H. Nouwen<br />

- con don Adriano Bianchi<br />

7.15 L’apertura con Mario Ricci<br />

7.25 Rassegna stampa nazionale<br />

7.55 Pane per il viaggio (replica)<br />

8.15 L’apertura (2ª parte)<br />

9.15 Primo piano a cura di Mario<br />

Leombruno<br />

10.10 <strong>Voce</strong>mattina con Marco<br />

Vignoletti<br />

10.15 L’agenda: appuntamenti<br />

e spettacoli<br />

10.35 <strong>La</strong> Feltrinelli di Brescia<br />

consiglia...<br />

10.50 Il mercatino<br />

12.15 <strong>Voce</strong> trailer<br />

12.50 L’informalavoro<br />

14.05 100% Brescia<br />

15.00 Pomeriggio inBlu<br />

17.10 Belli dentro<br />

18.50 Pane per il viaggio (replica)<br />

18.55 Zona Relax<br />

19.30 Gr Radio Vaticana<br />

- Zona relax<br />

21.00 <strong>La</strong> musica <strong>del</strong>la sera<br />

- lun: <strong>La</strong> reserva de Pedro<br />

- mar: Alta rotazione con A. Gardenato<br />

- mer: Bs music play con R. Barone<br />

- giov: <strong>Voce</strong> live<br />

- ven: Soul power con A. Rizzo<br />

- sab: Disco Story<br />

22.00 Effetto notte<br />

<strong>Voce</strong> alle Acli (ultimo <strong>del</strong> mese) Mercoledì 11.09<br />

Giovedì insieme Giovedì 10.09<br />

Tra le pagine di un libro Da lunedì a giovedì 20.30<br />

Insieme… all’Opera! Venerdì 10.09<br />

Letture: biografie, saggistica e non solo Venerdì 11.39<br />

Cucina e tradizione Venerdì 12.15<br />

Amico liscio Sabato 9.03<br />

<strong>La</strong> buona novella Domenica 15.00<br />

45


46<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

IIl Festival <strong>del</strong> cinema di Venezia è<br />

finito. Nella serata di chiusura ha<br />

esordito così Quentin Tarantino sul<br />

palco prima di leggere i premi, definendo<br />

le linee guida che la giuria ha<br />

utilizzato per scegliere i vincitori:<br />

“Abbiamo parlato di cinema. Non di<br />

tutto il resto. Abbiamo parlato di cinema:<br />

quello che ci fa commuovere,<br />

quello che ci fa appassionare, quello<br />

che ci fa discutere, quello con il quale<br />

siamo cresciuti. Le decisioni sono<br />

state tutte decisioni unanimi”.<br />

Leone d’oro al film americano “Somewhere”<br />

di Sofia Coppola: è questo<br />

il verdetto finale <strong>del</strong>la 67ª edizione<br />

<strong>del</strong> Festival <strong>del</strong> cinema di Venezia.<br />

Verdetto che non tutti hanno apprezzato,<br />

ritenendo altre pellicole forse<br />

più meritevoli. Tant’è che in “Sala<br />

grande” il festival si è chiuso con la<br />

regista americana con in mano il Leone<br />

d’oro consegnato dall’eccentrico<br />

presidente di giuria Quentin Tarantino<br />

(che indossa un paio di occhiali<br />

scuri). Film, quello <strong>del</strong>la Coppola,<br />

in cui si racconta il mondo <strong>del</strong> divo<br />

hollywoodiano Johnny Marco, interpretato<br />

da Stephen Dorff.<br />

Il Leone d’argento per la miglior regia<br />

invece premia un film francoispanico,<br />

quella “Balada triste de<br />

trompeta” di Àlex de la Iglesia che<br />

aveva diviso critici e pubblico: qual-<br />

Festival di Venezia Leone d’oro alla pellicola di Sofia Coppola<br />

Tarantino: vince<br />

il cinema che emoziona<br />

di Mauro Toninelli<br />

cuno lo indicava come probabile vincitore.<br />

Il regista spagnolo racconta<br />

la Spagna franchista, vista come un<br />

grande circo, nella quale dall’ascesa<br />

al potere di Franco fino al 1973, anno<br />

nel quale vi è l’epilogo <strong>del</strong> film, nascono<br />

e maturano figure grottesche;<br />

la pellicola si è aggiudicata anche il<br />

premio per la miglior sceneggiatura.<br />

Premio speciale <strong>del</strong>la giuria a “Essential<br />

killing” <strong>del</strong> polacco di Jerzy<br />

Skolimowski; per la stessa pellicola<br />

la Coppa Volpi al miglior attore Vincent<br />

Gallo mentre quella alla miglior<br />

attrice Ariane <strong>La</strong>bed per la prova nel<br />

film “Attenberg”.<br />

Premio Marcello Mastroianni per<br />

Mila Kunis, giovane attrice in “Black<br />

Swan”; premio per la miglior fotografia<br />

a Mikhail Krichman per il film<br />

“Ovsyanki” e Leone speciale a Monte<br />

Hellman.<br />

Tra tutti gli altri premi conferiti dalle<br />

altre giurie nelle sezioni parallele<br />

a quella in concorso da segnalare il<br />

vincitore <strong>del</strong>la sezione Controcampo<br />

italiano: “20 sigarette” di Aureliano<br />

Amadei. <strong>La</strong> pellicola autobiografica,<br />

tratta da una storia vera, racconta la<br />

strage di Nassiriya, dal punto di vista<br />

<strong>del</strong>l’unico civile sopravvissuto. Il<br />

ragazzo, 28enne precario, anarchico<br />

e antimilitarista, è partito al seguito<br />

<strong>del</strong> regista Stefano Rolla per girare<br />

<strong>La</strong> regista Sofia Coppola con il Leone d’oro<br />

un film sulla missione di pace italiana.<br />

L’attentato alla base dei carabinieri<br />

cambia ogni piano e il giovane<br />

decide di raccontare, attraverso un<br />

suo film, quanto accaduto. Fuori dalla<br />

retorica, con rumori assordanti<br />

che si alternano a silenzi pesanti e<br />

significativi.<br />

Premi che segnalano solo una piccola<br />

parte dei film presentati durante<br />

i giorni <strong>del</strong>la manifestazione. Molte<br />

pellicole arriveranno in sala, molte<br />

altre non avranno questa possibilità<br />

e si esauriranno nel ricordo di chi<br />

le ha viste. Leoni a parte, il cinema,<br />

come disse Tarantino, è emozione e<br />

in molti aspettano di emozionarsi.<br />

Popieluszko<br />

di Rafal Wieczynski<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

GLORIA - MONTICHIARI (in digitale<br />

con microcinema): lunedì 20<br />

settembre ore 20.30<br />

PROGRAMMAZIONE<br />

Le quattro volte<br />

di Michelangelo Frammartino<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

SERENO - BRESCIA, VILL. SERENO:<br />

sabato 18 settembre ore 20.45;<br />

domenica 19 settembre ore 20.45;<br />

lunedì 20 settembre ore 20.45<br />

L’apprendista stregone<br />

di Jon Turteltaub<br />

Sale <strong>del</strong>la comunità<br />

GLORIA – MONTICHIARI: sabato<br />

18 settembre ore 21.00; domenica<br />

19 settembre ore 21.00. AU-<br />

RORA - PONTE CAFFARO: sabato<br />

18 settembre ore 21.00; domenica<br />

19 settembre ore 21.00; lunedì 20<br />

settembre ore 21.00<br />

Sansone<br />

di Tom Dey<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

AURORA – PAVONE MELLA: sabato<br />

18 settembre ore 20.45; domenica<br />

19 settembre ore 15.00,<br />

20.45


Economia e lavoro<br />

venturelli@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

SSulla<br />

raccolta fondi sono le organizzazioni<br />

<strong>del</strong> non profit dedite all’emarginazione<br />

sociale ad aver subito meno<br />

gli effetti <strong>del</strong>la crisi: la “batosta”<br />

l’hanno presa quelle <strong>del</strong> settore aanità<br />

e ricerca scientifica, seguite da quelle<br />

<strong>del</strong>la cooperazione internazionale. È<br />

quanto si legge sul sito www.redattoresociale.it,<br />

che dà conto <strong>del</strong>la quarta<br />

rilevazione semestrale <strong>del</strong>l’indagine<br />

“<strong>La</strong> generosità batte la crisi? Le fonti<br />

di finanziamento al Terzo settore:<br />

le donazioni da privati” realizzata<br />

dall’Osservatorio di sostegno al non<br />

profit sociale <strong>del</strong>l’Istituto italiano <strong>del</strong>-<br />

Un seminario Cisl<br />

Tra l’incudine<br />

e il martello<br />

a cura di Massimo Venturelli<br />

la donazione e presentata nei giorni<br />

scorsi al Cnel. Una ricerca effettuata<br />

su un campione di 104 organizzazioni<br />

sulla raccolta fondi 2009, a cui sono<br />

state aggiunte stime e aspettative per<br />

il 2010. Dei tre settori studiati dall’indagine,<br />

quello che ha sofferto maggiormente<br />

è il settore <strong>del</strong>la salute.<br />

Secondo l’indagine, infatti, nel 2009<br />

le raccolte fondi sono andate sensibilmente<br />

peggio: sono aumentate <strong>del</strong><br />

23% le organizzazioni che perdono rispetto<br />

all’anno precedente passando<br />

da 13% al 36% <strong>del</strong> 2009. Diminuiscono,<br />

però, anche quelle che migliora-<br />

Sono tantissime, anche a Brescia, le persone che si affidano<br />

ai consigli <strong>del</strong>la banca di fiducia in materia di investimenti.<br />

Non è un mistero che in un recente passato più di un operatore<br />

<strong>del</strong> settore sia stato caldamente invitato a proporre ai<br />

clienti titoli e investimenti che alla lunga hanno manifestato<br />

tutta la loro fragilità.<br />

Il problema, lungi dall’essere superato, è stato affrontato nei<br />

giorni scorsi nel corso di un seminario promosso dal sindacato<br />

dei bancari Fiba Cisl e dei postali Slp Cisl tenuto presso la<br />

sede di via Altopiano d’Asiago.<br />

Che si tratti di un ufficio postale o di uno sportello bancario,<br />

il problema sempre attuale è quello <strong>del</strong>le pressioni commerciali<br />

a cui sono sottoposti i lavoratori.<br />

Le aziende, infatti, vogliono risultati immediati, quindi le loro<br />

politiche commerciali sono sempre più aggressive, con conseguenti<br />

inviti ai dipendenti che, per legge, però, sono obbligati<br />

alla più ampia tutela <strong>del</strong> cliente. Il lavoratore viene a<br />

Terzo settore Raccolta di fondi in calo<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

<strong>La</strong> crisi colpisce<br />

la propensione<br />

all’aiuto<br />

Presentato nei giorni scorsi uno studio<br />

sulle organizzazioni non profit che per le loro<br />

attività fanno conto sulla solidarietà di tanti.<br />

<strong>La</strong> crisi economica, però, ha fatto sentire<br />

anche in questo settore i suoi effetti<br />

no passando dal 68% nel 2008 al 39%<br />

nel 2009. E il trend sul 2010 non dà<br />

segnali di controtendenza. Per quanto<br />

riguarda invece la cooperazione<br />

internazionale, ci sono alti e bassi. Le<br />

poche organizzazioni che hanno visto<br />

le donazioni migliorare nel 2008, hanno<br />

visto lo stesso trend nel 2009 e sono<br />

il 42% (rispetto al 40% <strong>del</strong> 2008). Il<br />

38%, però, dichiara di aver peggiorato<br />

rispetto all’anno prima quando erano<br />

solo il 18%. Dimezzate le organizzazioni<br />

che nel 2008 si erano dichiarate<br />

in linea con l’anno precedente, sono<br />

passate dal 42% al 20%. Un settore<br />

piuttosto stabile negli anni è quello <strong>del</strong><br />

contrasto all’emarginazione sociale.<br />

Per le organizzazioni dedite a questo<br />

settore, quelle che hanno dichiarato<br />

di aver visto migliorare la situazione<br />

sono passate dal 35% al 43%, anche se<br />

aumentano anche quelle che dichiarano<br />

il contrario, cioè che hanno visto<br />

la situazione peggiorare sono passate<br />

dal 31% al 36%. Tuttavia, le prime cifre<br />

<strong>del</strong> 2010 non promettono anche in<br />

questo caso un futuro roseo: stime e<br />

aspettative puntano a una diminuzio-<br />

47<br />

ne di organizzazioni che migliorano e a<br />

un aumento di quelle che peggiorano.<br />

“Queste ricerche aprono nuovi orizzonti<br />

di lavoro necessari – ha spiegato<br />

Maria Guidotti, presidente <strong>del</strong>l’Istituto<br />

italiano <strong>del</strong>la donazione –. I dati<br />

non sono semplici. C’è chi migliora e<br />

chi peggiora, ma sarebbe molto interessante<br />

andare a capire le ragioni.<br />

Ciò richiede un maggiore impegno<br />

e maggiori collaborazioni”. Ma non<br />

è l’unico elemento di miglioramento<br />

necessario individuato dall’Istituto.<br />

Secondo Franco Vannini, consigliere<br />

<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>l’Istituto, infatti, andrebbe<br />

fatta una più puntuale ricerca sui<br />

fondi dal punto di vista quantitativo e<br />

non più soltanto sui trend. Ma se dalla<br />

parte <strong>del</strong>l’Istituto mancano ancora le<br />

possibilità per fare uno screening <strong>del</strong>la<br />

donazione in Italia dall’altra parte,<br />

cioè per quel che riguarda il contributo<br />

<strong>del</strong>le organizzazioni non profit, manca<br />

la capacità di fare stime puntuali.<br />

“Ci sono difficoltà a fare <strong>del</strong>le stime<br />

– spiega Vannini –. <strong>La</strong> differenza con<br />

i dati reali è dovuta a sistemi di controllo<br />

inefficaci e, spesso, inesistenti”.<br />

trovarsi dunque tra l’incudine e il martello, con il dubbio mai<br />

risolto di quale comportamento assumere. Il dubbio è stato<br />

affrontato nel corso <strong>del</strong> seminario tenuto presso l’auditorium<br />

<strong>del</strong>la Cisl di Brescia che ha visto la presenza di Mario Capocci,<br />

responsabile nazionale dei quadri direttivi Fiba e di Angelo<br />

Bosio, medico specialista in psichiatria e psicoterapeuta.<br />

I due relatori hanno messo in evidenza come politiche commerciali<br />

troppo spregiudicate possano creare gravi tensioni<br />

tra i lavoratori, sino a raggiungere stati patologici di stress.<br />

Per fronteggiare questa situazione, è stato detto nel corso <strong>del</strong><br />

seminario, è necessario comprendere a fondo i meccanismi<br />

e le compatibilità di comportamentii che devono orientare<br />

ogni attività di sportello e di interazione con il pubblico. A<br />

tal fine è stata citata una presa di posizione di Mario Draghi,<br />

governatore <strong>del</strong>la Banca d’Italia, che al proposito ha affermato<br />

come non sia tollerabile che “l’obiettivo <strong>del</strong> profitto<br />

possa essere disgiunto dalla correttezza dei comportamenti”.


48<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro<br />

Brescia Aib<br />

Un festival<br />

per il Gruppo<br />

giovani<br />

Per festeggiare i cinquant’anni di fondazione<br />

è stata promossa l’iniziativa “Fabbrica”,<br />

spettacoli nei luoghi <strong>del</strong> lavoro<br />

L<strong>La</strong> cultura <strong>del</strong> lavoro va in scena in<br />

“Fabbrica – Il cantiere <strong>del</strong>le Arti”. Si<br />

chiama così l’originale progetto voluto<br />

dal Gruppo giovani imprenditori<br />

<strong>del</strong>l’Associazione industriale bresciana,<br />

per celebrare il cinquantennale di<br />

fondazione. Tra il 18 settembre e il<br />

4 ottobre, quattro aziende bresciane<br />

(Aso Forge, Greiner, Medtronic Invatec<br />

CardioVascular, Space Work)<br />

diventeranno lo straordinario palcoscenico<br />

per performance artistiche di<br />

vario genere, tutte però legate da un<br />

unico filo conduttore, la cultura <strong>del</strong> la-<br />

voro, tratto caratteristico <strong>del</strong> territorio<br />

bresciano. “Una cultura <strong>del</strong> lavoro –<br />

commenta il presidente <strong>del</strong> Gruppo<br />

giovani di Aib Francesco Uberto – che<br />

a Brescia ha generato ricchezza, benessere<br />

e posti di lavoro e che continuerà<br />

a farlo. Congiuntamente con il<br />

consiglio direttivo <strong>del</strong> Gruppo giovani,<br />

abbiamo prima immaginato, e quindi<br />

lavorato con passione e intensità, alla<br />

preparazione di questa serie di appuntamenti<br />

in cui proporremo un’innovativa<br />

rassegna di arti performative<br />

che verrà ospitata appunto nei luoghi<br />

deputati alla produzione”. Si tratta di<br />

un evento di comunicazione d’impresa<br />

mai proposto a Brescia con la speranza<br />

che, come auspica Uberto, questa<br />

edizione possa essere un numero<br />

“zero” di una lunga serie. “L’impegno<br />

– afferma il Presidente – è stato ciclopico,<br />

e siamo soddisfatti <strong>del</strong> risultato<br />

unico che abbiamo realizzato con il<br />

Festival, che verrà completato, lunedì<br />

4 ottobre, da un convegno in Aib dal<br />

titolo Fabbrica. Passaporto per il <strong>La</strong>voro”.<br />

Una proposta, quella degli imprenditori<br />

under 40, accolta con “vivo<br />

interesse” da Aib, come conferma il<br />

direttore Piero Costa: “Il ciclo di spettacoli<br />

si aprirà il 18 settembre (replica<br />

il 19) negli stabilimenti di Aso Forge a<br />

Castegnato con il concerto “Canto <strong>del</strong><br />

Fuoco”. Protagonisti Michel Moglia<br />

con il suo organo di fuoco (uno spetta-<br />

colare strumento suonato col fuoco),<br />

il sassofonista Girotto e il videomaker<br />

Ranzanici. Il 22 e il 23 settembre nella<br />

sede di Space Work a Brescia andrà in<br />

scena “L’uomo al centro” di Gabriele<br />

Picco, con Enrico Ranzanici, Alessandro<br />

Mor e Carlo Dall’Asta. Il 25 e 26<br />

settembre alla Greiner di Villa Carcina,<br />

sarà la volta di “Ergon – Opera sintetica<br />

per suono, luce, umanità” ideato da<br />

Stefano Mazzanti ed “Equilibri Avanzati”,<br />

mentre il 26, 27 e 28 settembre nello<br />

stabilimento di Medtronic Invatec<br />

CardioVascular a Ronca<strong>del</strong>le andrà<br />

in scena C.U.O.R.E. <strong>del</strong>la compagnia<br />

teatrale “I Sacchi di Sabbia”. I biglietti<br />

(interi: 20 euro – ridotti per under<br />

25 e over 65: 15 euro) sono in vendita<br />

nelle singole aziende. Il ricavato sarà<br />

devoluto in beneficenza. Infofestival:<br />

030.3759792.


Paesi Economia e parrocchie e lavoro Bassa Alimentazione<br />

L<br />

a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />

L’idea di avviare un servizio di Catering<br />

solidale nasce dalla collaborazione<br />

in questi ultimi anni tra due cooperative<br />

sociali presenti da tempo a<br />

Brescia: la cooperativa “<strong>La</strong> Rete” che<br />

dal 1991 gestisce servizi e progetti rivolti<br />

a persone e famiglie in difficoltà<br />

e “Cooperativa solidarietà” che da<br />

20 anni gestisce sul territorio diverse<br />

botteghe <strong>del</strong> commercio equo e solidale.<br />

L’idea si è tradotta nell’avvio<br />

di un servizio di catering battezzato<br />

“Equo e Solidale” e che intende coniugare<br />

le richieste di una ristorazione<br />

che punta alla qualità <strong>del</strong> servizio<br />

e dei prodotti, con l’obiettivo di offrire<br />

a donne attraversate da percorsi<br />

di vita difficili un’occupazione dignitosa<br />

che possa tradursi, nel futuro,<br />

in una attività lavorativa. <strong>La</strong> proposta<br />

<strong>del</strong> “Catering equo e solidale”<br />

si caratterizza al femminile, ma non<br />

esclude ovviamente gli uomini e utilizza<br />

i prodotti <strong>del</strong> commercio equo<br />

“buoni per chi li produce e buoni per<br />

chi li acquista”. Il servizio catering<br />

solidale offre inoltre anche prodotti<br />

biologici (biscotti, focacce, panini,<br />

pizze, torte, crostate, bevande calde<br />

e fredde, vino prodotto da una coo-<br />

<strong>Redazionale</strong> Un nuovo servizio<br />

È nato<br />

il Catering<br />

solidale<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

<strong>La</strong> proposta scaturita dalla collaborazione<br />

tra “<strong>La</strong> Rete” e “Cooperativa solidarietà”<br />

che operano da anni a Brescia<br />

perativa sociale). Richiedere un servizio<br />

catering improntato a dare una<br />

prospettiva di vita migliore a donne<br />

e soggetti in difficoltà è segno di una<br />

scelta consapevole e responsabile,<br />

perché coniuga un servizio “buono”<br />

in termini di gusto e “solidale”; per<br />

queste persone infatti non si tratta<br />

di “un lavoretto” ma di un impegno<br />

che li espone a un pubblico, che esige<br />

comportamenti adeguati, che li<br />

valorizza come soggetti attivi e capaci<br />

e che li responsabilizza. Grazie<br />

al contributo <strong>del</strong>la Fondazione Asm<br />

sarà possibile anche effettuare una<br />

formazione specifica a quanti impegnati<br />

in questo servizio, con l’obiettivo<br />

di “professionalizzare” l’impegno<br />

trasformandolo in capacità e competenze<br />

spendibili un domani anche<br />

all’esterno nell’ambito <strong>del</strong>la ristorazione.<br />

<strong>La</strong> formazione riguarderà il<br />

servizio catering e l’approccio al servizio<br />

clientela nei locali pubblici; sarà<br />

di tipo tecnico ma terrà conto anche<br />

<strong>del</strong>la gestione degli aspetti relazionali<br />

con l’obiettivo di creare un gruppo<br />

di lavoro coeso e collaborante. È<br />

previsto inoltre un modulo specifico<br />

per gli addetti nel settore alimentare<br />

49<br />

per il conseguimento <strong>del</strong>l’idoneità sanitaria<br />

(l.r.n. 12/2003). Nel corso <strong>del</strong><br />

2009 abbiamo effettuato oltre una<br />

decina di servizi di catering richiesti<br />

da diverse realtà (Centro servizi per<br />

il volontariato, Associazione alleanza<br />

per la salute mentale, Avis provinciale,<br />

Associazione Italiana Donne<br />

Medico, Comune di Brescia, alcune<br />

cooperative sociali e altre associazioni).<br />

Dobbiamo ammettere che il numero<br />

<strong>del</strong>le richieste pervenute ci ha<br />

piacevolmente sorpresi; per questo è<br />

stato approntanto un listino <strong>del</strong>le offerte<br />

nel quale sono indicati i diversi<br />

tipi di servizio che siamo in grado di<br />

svolgere, con costi compresi tra i sei<br />

e i 12/15 euro a persona a seconda<br />

<strong>del</strong>le esigenze e dei prodotti scelti.<br />

A seconda <strong>del</strong>le richieste possiamo<br />

allestire un catering in occasione di<br />

convegni, seminari, tavole rotonde,<br />

iniziative culturali o ricreative anche<br />

per oltre 100 persone.<br />

Per avere maggiori informazioni o<br />

per richiedere il servizio Catering<br />

solidale telefonare in orari di ufficio<br />

o inviare un fax al n. 030 3772201<br />

o mail: segreteria@cooperativalarete.it


Speciale<br />

Progetto casa<br />

marketing@vocemedia.it<br />

<strong>La</strong> fiera <strong>del</strong>l’arredamento, dei complementi<br />

di arredo e <strong>del</strong>l’edilizia giunge quest’anno<br />

alla sua 18ª edizione. Le attese<br />

degli organizzatori che si aspettano di ripetere<br />

almeno i numeri <strong>del</strong>lo scorso anno quando<br />

a Montichiari arrivarono più di 25mila visitatori<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Centro fiera Torna “Progetto casa”<br />

T<br />

Torna al Centro fiera <strong>del</strong> Garda di<br />

Montichiari l’appuntamento con Progetto<br />

casa, la fiera <strong>del</strong>l’arredamento,<br />

dei complementi d’arredo e <strong>del</strong>l’edilizia,<br />

che taglia il traguardo <strong>del</strong>la 18ª<br />

edizione. <strong>La</strong> rassegna organizzata dal<br />

Centro fiera propone una panoramica<br />

completa sul mondo <strong>del</strong>la casa, con<br />

novità, iniziative e contenuti che non<br />

mancheranno di soddisfare le aspettative<br />

<strong>del</strong> pubblico dei visitatori. Progetto<br />

casa, dunque, si conferma una<br />

vetrina a 360 gradi che valorizza le<br />

aziende <strong>del</strong> territorio, offrendo alle<br />

stesse l’opportunità di un contatto<br />

diretto con oltre 25mila visitatori.<br />

Centottanta espositori, cinque padiglioni,<br />

per una superficie espositiva<br />

di 25mila mq coperti. Questi i numeri<br />

di sintesi di Progetto casa 2010, per<br />

un’edizione che si attesta sui risultati<br />

di quella precedente, a conferma<br />

di quanto la manifestazione sia radicata<br />

nel territorio. Nei giorni <strong>del</strong>la<br />

rassegna, sono attesi oltre 25mila visitatori,<br />

in un percorso di visita che<br />

si snoda per oltre due chilometri attraverso<br />

i padiglioni <strong>del</strong> Centro fiera,<br />

valorizzando al meglio l’offerta dei<br />

vari stand presenti in ogni punto <strong>del</strong>la<br />

fiera. “Progetto casa è una manifestazione<br />

completa e ben consolidata,<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

51<br />

Un’opportunità<br />

per aziende<br />

e visitatori<br />

che sa accontentare le molteplici esigenze<br />

dei consumatori”, spiega Ezio<br />

Zorzi, direttore <strong>del</strong> Centro fiera <strong>del</strong><br />

Garda. “Proponiamo un evento che si<br />

rivolge ai consumatori con un’offerta<br />

ampia e articolata e, al tempo stesso,<br />

diamo alle aziende <strong>del</strong> comparto<br />

un’opportunità di visibilità unica sul<br />

territorio, un’occasione concreta di<br />

fare business”. L’offerta di Progetto<br />

casa 2010 spazia dalla più vasta<br />

gamma di arredi al comparto legato<br />

all’impiantistica, ai complementi<br />

d’arredo e alle soluzioni studiate per<br />

migliorare la vivibilità e la funzionalità<br />

<strong>del</strong>l’ambiente domestico. “L’edilizia<br />

di ultima generazione investe<br />

sempre di più nel risparmio energetico,<br />

nella sostenibilità ambientale e<br />

nella qualità <strong>del</strong>le abitazioni”, sottolinea<br />

il direttore Ezio Zorzi. “Anche<br />

sotto questo profilo, Progetto casa<br />

offrirà una serie di proposte che<br />

hanno come denominatore comune<br />

la ricerca <strong>del</strong> confort e <strong>del</strong>la massima<br />

funzionalità”. L’appuntamento è,<br />

dunque, al Centro fiera <strong>del</strong> Garda di<br />

Montichiari, nelle giornate <strong>del</strong> 18-19-<br />

20-23-24-25-26 settembre, per una 18ª<br />

edizione di Progetto Casa che si preannuncia,<br />

come da tradizione, ricca<br />

di contenuti e opportunità.


52<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro Progetto casa<br />

<strong>Redazionale</strong> Le attività <strong>del</strong> Centro fiera<br />

Appuntamento<br />

che apre<br />

l’autunno<br />

Progetto casa è il biglietto da visita <strong>del</strong> polo<br />

espositivo monteclarense<br />

PProgetto<br />

casa 2010 è tra gli eventi<br />

principali che aprono la stagione<br />

autunnale <strong>del</strong> Centro fiera di Montichiari.<br />

Un appuntamento di grande richiamo,<br />

che coinvolge cinque padiglioni,<br />

mobilitando l’intero quartiere<br />

fieristico.<br />

Per l’edizione 2010, sono attesi oltre<br />

25mila visitatori, provenienti<br />

da Brescia e dalle provincie di Bergamo,<br />

Cremona, Mantova e Verona,<br />

che avranno modo di valutare<br />

attentamente le proposte dei 180<br />

a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />

espositori presenti in fiera attraverso<br />

un percorso obbligato che<br />

si snoda attraverso tutti i padiglioni<br />

espositivi.<br />

“Progetto casa è una manifestazione<br />

pienamente in linea con la<br />

mission <strong>del</strong> Centro fiera, quella <strong>del</strong><br />

marketing territoriale”, spiega Ezio<br />

Zorzi, direttore <strong>del</strong> Centro Fiera di<br />

Montichiari. “Progetto casa”, infatti,<br />

è un evento di richiamo per il<br />

numeroso pubblico di consumatori<br />

che sono alla ricerca di tutte le<br />

principali novità legate alla casa.<br />

Al tempo stesso, sostengono i responsabili<br />

<strong>del</strong> Centro fiera <strong>del</strong> Garda<br />

di Montichiari, la manifestazione<br />

è un’importante veicolo di business<br />

per tutte le aziende <strong>del</strong> settore<br />

e valorizza le risorse <strong>del</strong> nostro<br />

territorio.<br />

Una fiera che sa coinvolgere il<br />

grande pubblico e ripagare l’investimento<br />

<strong>del</strong>le aziende espositrici.<br />

Va ricercato in questo equilibrio<br />

di fondo la ricetta vincente di<br />

Progetto casa, una manifestazione<br />

che riconferma i risultati <strong>del</strong>l’edizione<br />

2009.<br />

“Il mercato fieristico non può che<br />

risentire <strong>del</strong>l’andamento incerto<br />

<strong>del</strong>l’economia”, continua Ezio Zorzi.<br />

“Progetto casa, però, ha dalla<br />

sua una formula consolidata e un<br />

legame molto forte con il tessuto<br />

locale. Proprio per questo, l’edizione<br />

2010 conferma e consolida<br />

i risultati <strong>del</strong>lo scoro anno e vuole<br />

trasmettere un segnale di ottimismo<br />

per i prossimi mesi”.<br />

L’offerta di Progetto casa 2010 spazia<br />

dalla più vasta gamma di arredi<br />

al comparto legato, ai complementi<br />

d’arredo e alle soluzioni studiate<br />

per migliorare la vivibilità e la funzionalità<br />

<strong>del</strong>l’ambiente domestico.<br />

L’edilizia di ultima generazione investe<br />

sempre di più nel risparmio<br />

energetico, nella sostenibilità ambientale<br />

e nella qualità <strong>del</strong>le abitazioni.<br />

Anche sotto questo profilo, Progetto<br />

casa offrirà una serie di proposte<br />

che hanno come denominatore comune<br />

la ricerca <strong>del</strong> confort e <strong>del</strong>la<br />

massima funzionalità.


Paesi e parrocchie Bassa<br />

GGiunta<br />

al traguardo <strong>del</strong>la 18ª edizione,<br />

Progetto casa è una manifestazione<br />

che, nel tempo, ha trovato<br />

una formula originale in cui si coniugano<br />

tradizione e novità. “Progetto<br />

casa è una rassegna che ha<br />

un legame forte con il territorio e<br />

un’identità precisa”, spiega Salvatore<br />

Culcasi, responsabile commerciale<br />

<strong>del</strong>l’evento.<br />

“Puntiamo a un’offerta completa,<br />

in grado di accontentare tutti i gusti<br />

e le esigenze di un pubblico molto<br />

fe<strong>del</strong>e ma attento alle novità”.<br />

a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />

“Progetto casa 2010 conferma, nella<br />

sostanza, i risultati <strong>del</strong>l’edizione<br />

<strong>del</strong>lo scorso anno. Il settore sta attraversando<br />

una fase particolare, si<br />

percepiscono segni di vitalità e c’è<br />

voglia di lasciarsi la crisi alle spalle”,<br />

prosegue Salvatore Culcasi.<br />

“In questi mesi, abbiamo lavorato<br />

molto sui punti di forza <strong>del</strong>la manifestazione:<br />

la varietà <strong>del</strong>l’offerta<br />

espositiva, la capacità di rispondere<br />

alle esigenze dei consumatori finali,<br />

il legame forte con il territorio<br />

e con il tessuto produttivo bre-<br />

CENTRO FIERA DI MONTICHIARI - BS<br />

SETTEMBRE 2010<br />

ORARI<br />

SABATO 18<br />

ore 14 - 22<br />

DOMENICA 19<br />

ore 10 - 22<br />

LUNEDÌ 20<br />

ore 17 - 22<br />

GIOVEDÌ 23<br />

ore 17 - 22<br />

VENERDÌ 24<br />

ore 17 - 22<br />

SABATO 25<br />

ore 14 - 22<br />

DOMENICA 26<br />

ore 10 - 22<br />

<br />

<strong>Redazionale</strong> Parla Salvatore Culcasi<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Una rassegna<br />

legata<br />

al territorio<br />

Questo l’elemento che negli anni ha fatto<br />

le fortune <strong>del</strong>la manifestazione<br />

sciano”. Spazio, dunque, alla vasta<br />

gamma di arredi, complementi di<br />

arredo e tecnologie per la casa, ma<br />

anche accessori per giardino, artigianato<br />

artistico, spazi dedicati ai<br />

materiali naturali fino ad arrivare<br />

alla presenza di società di servizi<br />

legate al settore sposi.<br />

“Accanto alle proposte più classiche,<br />

abbiamo puntato alle novità<br />

che, negli ultimi anni, stanno cambiando<br />

in meglio il modo di concepire<br />

la casa“, conclude Culcasi.<br />

“Penso alle nuove esigenze legate<br />

al risparmio energetico e alla tutela<br />

<strong>del</strong>l’ambiente, ma anche alla domotica,<br />

al benessere e alla salute.<br />

A Progetto casa, ci sarà spazio per<br />

tutte quelle soluzioni che trasformano<br />

la casa in un ambiente davvero<br />

a misura d’uomo”. Progetto<br />

53<br />

casa numero 18 apre al pubblico<br />

sabato18 settembre dalle ore 14 alle<br />

22, domencia 19 dalle ore 10 alle<br />

22, lunedì 20 dalle ore 17 alle 22.<br />

Dopo due giorni di pausa la manifestazione<br />

riapre i battenti giovedì<br />

23 dalle 17 alle 22 e, com gli stessi<br />

orari, anche venerdì 24. Sabato<br />

25 cancelli aperti dalle 14 alle 22.<br />

Domenica 26 settembre gran finale<br />

dalle 10 alle 22. Il biglietto d’ingresso<br />

è di 7 euro.<br />

Ogni altra informazione può essere<br />

richiesta alla segreteria organizzativa<br />

<strong>del</strong> Centro fiera <strong>del</strong> Garda che<br />

ha la sua sede in via Brescia, 129<br />

a Montichiari (tel. 030/961148, fax<br />

030/ 9961966; www.centrofiera.it -<br />

info@centrofiera.it). Agli appassionati<br />

non resta, dunque, che recarsi<br />

a Montichiari.


54<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro Progetto casa<br />

<strong>Redazionale</strong> A Montichiari sino al 26 settembre<br />

Progetto casa<br />

tra conferme<br />

e novità<br />

Accanto ai tradizionali punti di forza la<br />

rassegna apre alla sicurezza e alla qualità<br />

LL’edizione<br />

2010 di Progetto Casa guadagna<br />

conferme significative e guarda<br />

con maggiore fiducia alla ripresa economica.<br />

<strong>La</strong> manifestazione punta su<br />

quelli che, nel corso di quasi vent’anni<br />

di storia, sono diventati veri e propri<br />

punti di forza: la varietà <strong>del</strong>l’offerta<br />

espositiva, la capacità di rispondere<br />

alle esigenze dei consumatori finali,<br />

il legame forte con il territorio e con<br />

il tessuto produttivo bresciano. In un<br />

comparto come quello che ha il suo<br />

perno nella casa, i produttori devono<br />

saper adattare le proprie proposte al-<br />

a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />

le nuove esigenze di un pubblico sempre<br />

più attento a scelte che sappiano<br />

conciliare costi, qualità e funzionalità.<br />

Negli spazi di Progetto casa 2010, gli<br />

oltre 180 espositori porteranno in fiera<br />

soluzioni d’arredo all’avanguardia e<br />

in linea con le nuove tendenze ma, al<br />

tempo stesso, capaci di accontentare<br />

chi è alla ricerca di proposte ottimali<br />

a prezzi vantaggiosi. Come sempre,<br />

all’interno di Progetto casa sarà possibile<br />

toccare con mano offerte vantaggiose,<br />

con i “plus” che ogni azienda<br />

riserva proprio al momento <strong>del</strong>la<br />

fiera: consulenze dirette, contatti rapidi,<br />

possibilità di valutare e scegliere<br />

con serenità la soluzione migliore.<br />

Anche nell’edizione 2010, Progetto casa<br />

riserva ampio spazio ai temi <strong>del</strong>la<br />

sicurezza, alla qualità <strong>del</strong>l’abitare e al<br />

miglioramento <strong>del</strong> benessere: sistemi<br />

protettivi, serramenti innovativi,<br />

strutture antiurto. <strong>La</strong> casa è, sempre<br />

di più, un ambiente in cui è necessario<br />

razionalizzare gli spazi e sfruttare<br />

al meglio le possibilità di soluzioni<br />

d’arredo innovative, in grado di<br />

valorizzare al meglio qualsiasi tipo<br />

di ambiente. In quest’ottica, diviene<br />

fondamentale anche l’impiego di nuovi<br />

materiali e tecnologie all’avanguardia.<br />

All’interno di Progetto casa 2010,<br />

inoltre, non mancheranno le proposte<br />

per chi possiede un giardino o un terrazzo,<br />

con consulenze e proposte per<br />

l’arredo esterno, per la ridefinizione<br />

e sistemazione <strong>del</strong>le aree verdi o per<br />

gli impianti d’irrigazione e illuminazione<br />

a basso consumo energetico.<br />

Spazio, infine, alla “domotica” che,<br />

con l’evoluzione <strong>del</strong>la tecnologia,<br />

trova sempre maggiori applicazioni<br />

destinate a migliorare la qualità <strong>del</strong>la<br />

vita nella casa e nei luoghi di lavoro.<br />

I visitatori di Progetto casa potranno<br />

sperimentare nuovi sistemi per gli<br />

automatismi, l’accensione programmata<br />

<strong>del</strong>le luci <strong>del</strong>l’appartamento, la<br />

gestione di finestre e tapparelle, riscaldamento,<br />

frigoriferi e congelatori,<br />

impianti d’irrigazione, antifurto e<br />

allarmi, microtelecamere e webcam,<br />

segreterie telefoniche e impianti di videoregistrazione.<br />

Tecnologia al servizio<br />

<strong>del</strong> benessere, <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la<br />

vita e <strong>del</strong>la sicurezza.


Paesi e parrocchie Bassa<br />

AArredare<br />

una casa significa imprimerle<br />

un carattere inconfondibile,<br />

unico, che rispecchi personalità e<br />

passioni, significa scrivere una storia<br />

ogni volta unica su pareti, arredi,<br />

decorazioni e colori.<br />

Ma non sempre è facile tramutare i<br />

propri desideri in realtà: gli interessati<br />

possono avere una piacevole<br />

smania che spinge a girare decine<br />

e decine di negozi, a navigare per<br />

numerosi portali, a sfogliare tantissime<br />

riviste di arredamento, possono<br />

avere finalmente la possibilità<br />

a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />

economica di acquistare qualcosa<br />

di bello per la loro vecchia casa o<br />

per la casa nuova, ma alla fine non<br />

è sempre facile capire come mettere<br />

insieme arredi, complementi,<br />

accessori, decorazioni, colori.<br />

Il rischio di rovinare tutto è grande.<br />

Le proposte da parte <strong>del</strong>le aziende<br />

sono innumerevoli, accostare<br />

colori e materiali non è affatto<br />

semplice, abbinare gli arredi non<br />

è sempre così immediato e a volte<br />

improvvisarsi arredatori di se<br />

stessi non dà i risultati sperati. Ec-<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

<strong>Redazionale</strong> Il “fantastico” mondo di internet<br />

Consigli<br />

per l’arredo?<br />

Chiedi al blog<br />

55<br />

On line si possono trovare validi suggerimenti<br />

per ogni ambiente <strong>del</strong>l’abitazione<br />

co perché ci vorrebbe qualcuno in<br />

grado di aiutare nel momento <strong>del</strong>la<br />

scelta e in grado di consigliare<br />

sulle migliori offerte <strong>del</strong> mercato.<br />

Un grande aiuto arriva sicuramente<br />

da manifestazioni come Progetto<br />

casa, ma un supporto altrettanto<br />

valido arriva dal mondo dei blog.<br />

L’universo di internet propone infatti<br />

diversi blog costantemente<br />

aggiornati sulle ultime novità, su<br />

tutto ciò che è bello ma anche utile,<br />

dove trovare mille idee e mille<br />

spunti.<br />

Un luogo dove trovare soluzioni,<br />

ma anche dove poter condividere<br />

la bellezza <strong>del</strong>la propria casa, inviando<br />

le immagini degli ambienti<br />

più riusciti e trovandole poi pubblicate<br />

e visibili da migliaia di lettori.<br />

C’è poi un altro elemento, impor-<br />

tantissimo, che rende il blog uno<br />

strumento preziosissimo, paragonabile<br />

a una rivista vera e propria,<br />

ma anche a uno studio di architetti:<br />

molto spesso è possibile trovarvi<br />

anche consulenze d’arredo online<br />

e low cost, da richiedere comodamente<br />

seduti in poltrona, a un costo<br />

bassissimo e ottenendo risultati<br />

sorprendenti. Grazie alla presenza<br />

di esperti conoscitori <strong>del</strong> settore,<br />

infatti, sui blog è possibile trovare<br />

consigli personalizzati e su misura<br />

per ognuno, con piantine in scala<br />

fornite di layout completi, con<br />

schede-prodotto degli arredi scelti<br />

secondo le richieste, nonché con<br />

viste in 3d per capire come potrà<br />

diventare la propria casa prima di<br />

investirci. Insomma, un supporto<br />

più che valido e a portata di mano.


56<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro Progetto casa<br />

<strong>Redazionale</strong> Attenzione ai dettagli<br />

Progettare<br />

la cucina:<br />

una scienza<br />

Non si tratta più di riempire una stanza.<br />

È importante invece pensare lo spazio a<br />

misura di chi, poi, lo vivrà<br />

S<br />

a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />

Se, come vuole la tradizione, la donna<br />

è la regina <strong>del</strong>la casa, la cucina dovrebbe<br />

essere il suo regno, o quanto meno<br />

quello di chi si occupa, ogni giorno,<br />

di “alimentare” la famiglia. Nel tempo<br />

la cucina è diventata, grazie all’impegno<br />

di architetti e designer molto di<br />

più di un luogo di lavoro materiale.<br />

Il suo allestimento, l’abbinamento di<br />

soluzioni stilistiche e di scelte tecnologiche,<br />

è diventato uno degli snodi<br />

di chi si appresta a “mettere su casa”.<br />

Lo sanno bene anche gli operatori <strong>del</strong><br />

settore <strong>del</strong>l’arredamento che si sono<br />

“attrezzati” per dare risposte adeguate<br />

e personalizzate ai propri clienti. Quello<br />

<strong>del</strong> corretto modo per progettare la<br />

cucina è una vera e propria priorità.<br />

Una nuova cucina, infatti, non è quello<br />

che si dice un prodotto confezionato<br />

in serie, ma piuttosto una meravigliosa<br />

creazione su misura, che unisce al<br />

meglio funzionalità e personalità. Per<br />

questo, suggeriscono gli operatori ai<br />

potenziali clienti, è utile prepararsi<br />

all’acquisto facendo un elenco completo<br />

<strong>del</strong>le proprie esigenze, così da<br />

velocizzare la progettazione. Normalmente<br />

una cucina occupa dagli otto<br />

ai 12 metri quadri, che vanno quindi<br />

sfruttati con grande professionalità<br />

e inventiva. “Le soluzioni di progettazione<br />

proposte – afferma Simone<br />

Facchetti, <strong>del</strong>l’omonimo centro arredi<br />

– sono davvero in grado di creare ambienti<br />

cucina eleganti e confortevoli”.<br />

Di seguito lo stesso Facchetti propone<br />

alcuni passaggi per indicare priorità e<br />

esigenze da presentare al momento di<br />

pensare alla cucina.”Prima ancora che<br />

la vostra nuova cucina diventi il luogo<br />

di piacevoli momenti – afferma ancora<br />

Simone Facchetti – occorre infatti<br />

progettarla con intelligenza. Ciascuno<br />

di noi ha le proprie abitudini: per<br />

esempio il fatto di essere mancini o<br />

destrorsi incide in modo determinante<br />

sulla disposizione <strong>del</strong>le zone di lavoro.<br />

Di regola chi cucina decide. E io offro<br />

il mio aiuto supportato dal mio staff.<br />

Con le cucine Alno (la grande marca<br />

tedesca) si riescono a ottimizzare le<br />

distanze tra le varie zone, in modo che<br />

tutto fili liscio”. Nella progettazione ottimale<br />

<strong>del</strong>la cucina il suo spazio deve<br />

essere diviso in varie zone: da quella<br />

per l’immagazzinamento <strong>del</strong>le scorte<br />

a quella <strong>del</strong>la preparazione dei cibi,<br />

da quella per la cottura a quella per la<br />

conservazione. Una tale pianificazio-<br />

ne consente di mettere in campo soluzioni<br />

ottimali.<br />

“Il mio senso pratico – sono ancora<br />

considerazioni di Simone Facchetti –<br />

deriva da oltre 24 anni di esperienza,<br />

e conosco perfettamente tutti i canoni<br />

di misurazione, per esempio la corretta<br />

altezza <strong>del</strong> piano di lavoro. Basta posizionarsi<br />

davanti al piano di lavoro e<br />

piegare le braccia poco più di 90 gradi.<br />

A questo punto tra le mani e il piano di<br />

lavoro deve rimanere uno spazio compreso<br />

tra i 10 e 15 cm circa. Questa è<br />

la libertà di movimento ottimale per<br />

compiere ogni genere di operazione”.<br />

Ogni cucina è come un vestito fatto a<br />

misura per chi lo indossa, e proprio<br />

per questo va pensata a misura non<br />

solo <strong>del</strong>l’ambiente ma anche per chi<br />

la utilizza. Altro esempio è relativo<br />

alla differenziazione <strong>del</strong>le altezze dei<br />

piani di lavoro per tipologia di utilizzo,<br />

infatti gli esperti consigliano di tenere<br />

la zona lavaggio a una altezza maggiorata<br />

rispetto a quella di preparazione<br />

di circa 13 cm, e al contrario va ridotta<br />

di circa 15 cm per la zona cottura per<br />

permettere una posizione comoda e<br />

corretta mentre si mescolano le pietanze<br />

in fase di cottura.


Complementi d’arredo Un settore importante<br />

Quel tocco in più nell’arredamento<br />

Complementi di arredo per interior design,<br />

l’oggettistica e gli oggetti da inserire in<br />

una casa al fine di completarne l’opera di<br />

arredamento, i piccoli mobili che hanno<br />

la funzione di abbellimento, tutto questo<br />

sono i complementi d’arredo largamente<br />

presenti anche a Progetto casa. Si tratta di<br />

oggetti e mobili realizzati per riempire lo<br />

spazio domestico, dagli specchi alle specchiere,<br />

dalle librerie alle mensole, dagli appendiabiti<br />

e attaccapanni a tavoli, vasi in<br />

ceramica, mobili in legno. I complementi<br />

di arredo possono essere in vetro, classici<br />

elementi in vetro piano o in vetro curvato.<br />

Si possono realizzare, con il vetro, appendiabiti<br />

e porta tv, carrelli e portariviste. <strong>La</strong><br />

lavorazione <strong>del</strong> vetro richiede precisione<br />

e abilità, che gli artigiani lavoratori nelle<br />

ditte di complementi d’arredo ben sanno<br />

riprodurre. Le mensole, un accessorio o<br />

complemento spesso trascurato ma indispensabile<br />

e presente in ogni casa. Oggi<br />

sono proposte in svariate tipologie, forme,<br />

colori e materiali, da quelle in legno<br />

a quelle in plastica, fino a quelle davvero<br />

raffinate in vetro. I porta televisore, o por-<br />

ta tv, o mobile per la tv sono diventati oggi<br />

un altro oggetto davvero indispensabile,<br />

specie con la diffusione davvero esponenziale<br />

dei televisori a lcd, che oltre ad essere<br />

molto funzionali sono belli anche da<br />

un punto di vista arredativo. Un tavolino<br />

da salotto, posto al centro <strong>del</strong>la stanza o<br />

dinanzi al divano o alle poltrone è un elemento<br />

da tenere ben presente nel momento<br />

in cui si arreda la propria abitazione. I<br />

tavolini da salotto fungono da porta riviste<br />

o da base per l’appoggio di bevande, caffè,<br />

te. I complementi di arredo conferiscono<br />

un’aria diversa a una casa, consentendo a<br />

essa di essere arredata con gusto e stile,<br />

secondo il proprio gusto e la propria idea<br />

di abitazione confortevole. Complementi<br />

d’arredo sono i divani, le poltrone, i tavolini,<br />

mobili diventati presenti in qualunque<br />

abitazione, da inserire in modo coerente o<br />

fantasioso in soggiorno, in camera da letto,<br />

in salotto, nel proprio ufficio o studio.<br />

I tappeti come le lampade, i quadri, anche<br />

questi oggetti sono dei complementi all’arredo<br />

una casa e vanno scelti con la dovuta<br />

cura e attenzione.<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

57


58<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro Progetto casa<br />

<strong>Redazionale</strong> Le proposte di Legno Service<br />

Il legno<br />

per dare calore<br />

alla casa<br />

L’azienda è impegnata da oltre un decennio<br />

nel campo dei serramenti<br />

LLegno<br />

Service si occupa da oltre 10<br />

anni di installazione di serramenti<br />

interni ed esterni. <strong>La</strong> passione<br />

e la lunga esperienza ha consentito<br />

di selezionare le aziende leader<br />

in questo settore e offrire così alla<br />

clientela prodotti di alta qualità<br />

riuscendo a instaurare un ottimo<br />

rapporto con il prezzo degli stessi<br />

e riuscendo a rimanere sempre al<br />

passo con i tempi. L’azienda di Capriano<br />

<strong>del</strong> Colle fornisce assistenza<br />

al cliente dal sopralluogo con elaborazione<br />

di preventivo gratuito,<br />

a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />

consigli per la scelta <strong>del</strong> materiale;<br />

si occupa <strong>del</strong>la posa <strong>del</strong> materiale<br />

con personale giovane e specializzato;<br />

utilizza materiale certificato per<br />

usufruire di un rilevante sconto fiscale,<br />

informazioni sulla normativa.<br />

Legno service fornisce e posa inoltre<br />

finestre in legno, pvc, legno-alluminio,<br />

porte blindate, porte interne<br />

ed esterne, zanzariere, antoni, tapparelle,<br />

griglie, inferriate. Quella<br />

<strong>del</strong>la sostituzione <strong>del</strong>le finestre è<br />

un’opera conveniente sotto molti<br />

punti di vista. Essendo il principale<br />

contatto con l’esterno la sostituzione<br />

<strong>del</strong>le stesse con mo<strong>del</strong>li isolanti<br />

è un ottimo investimento in quanto<br />

si riducono i costi <strong>del</strong> riscaldamento.<br />

Si stima che la dispersione termica<br />

che avviene attraverso i vetri<br />

<strong>del</strong>le finestre, in una normale abitazione,<br />

possa arrivare anche al 40-<br />

50% <strong>del</strong>la dispersione totale. Al contrario<br />

di quanto si possa credere,<br />

non è il trafilamento <strong>del</strong>l’aria <strong>del</strong>la<br />

finestra la causa principale di questa<br />

dispersione, quanto piuttosto la<br />

trasmissione di calore attraverso il<br />

vetro. (si veda sezione eco-incentivi).<br />

Legno Service dispone di finestre<br />

per ogni esigenza: a battente, a<br />

ribalta, a bilico, scorrevole e a libro.<br />

Per la chiusura e la sicurezza <strong>del</strong>la<br />

casa l’azienda dispone di zanzariere<br />

a incasso ed esterne, antoni, griglie,<br />

tapparelle, porte blindate e inferriate.<br />

Anche questi prodotti si possono<br />

trovare di diverse tipologie e colori.<br />

Materiale (no zanzariere) certificato<br />

per la detrazione fiscale <strong>del</strong> 36%<br />

e garantito due anni con assistenza<br />

post vendita.<br />

Svariate anche le tipologie e i colori,<br />

all’avanguardia e giovanili, sempre<br />

fatte di materiali ottimi e garantite<br />

due anni, potete trovare le porte<br />

interne adatte per caratterizzare la<br />

vostra casa con un ottimo rapporto<br />

qualità–prezzo. Disponiamo di porte<br />

per tutte le esigenze: a battente,<br />

scorrevoli interne ed esterne muro,<br />

a libro, a pacchetto e mo<strong>del</strong>lo rotò<br />

utile per chi ha problemi di spazio.<br />

Diversi anche i materiali: legno, laminato<br />

e a vetro con ottima ferramenta<br />

e maniglieria.


Sport<br />

redazione@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

PPresentata<br />

nella splendida cornice<br />

<strong>del</strong>le Cantine Villa la nuova stagione<br />

<strong>del</strong>la Bettinzoli Monticelli neo<br />

promossa nella serie C Regionale<br />

e la più vecchia società affiliata<br />

alla Fip (Federazione italiana pallacanestro)<br />

a livello provinciale.<br />

Protagonista <strong>del</strong> mercato estivo<br />

con l’acquisto di Hugo Sconochini<br />

(ex campione olimpico Atene 2004,<br />

due scudetti in Italia, due Eurolega<br />

e altrettante Coppe Italia), la compagine<br />

<strong>del</strong> patron Domenico Scotti<br />

riparte dal record di 66 vittorie<br />

Volley B1<br />

Presentata<br />

l’Atlantide Brescia<br />

di Mario Ricci<br />

consecutive. Inoltre coach Peli potrà<br />

contare su atleti di categoria superiore<br />

come Pedraza e Righetti.<br />

“Mi hanno definito la punta di diamante<br />

– spiega Sconochini – ma<br />

vi devo correggere perché non è<br />

così. Si vince giocando tutti assieme,<br />

non fa la differenza il singolo<br />

e questo gruppo ha le possibilità<br />

di far bene”.<br />

Giocatore dal palmarès stellare,<br />

come mai ha deciso la serie C? “Il<br />

passato non conta – precisa – amo<br />

vivere alla giornata e per me con-<br />

Ha festeggiato i primi 10 anni di storia centrando la promozione<br />

nel campionato di B1 maschile: il terzo torneo nazionale<br />

di importanza. L’Atlantide Pallavolo Brescia si appresta a<br />

cominciare la nuova stagione e lo fa dopo essersi presentata<br />

nella Sala Giunta di Palazzo Loggia. Oltre alla squadra, che a<br />

ottobre si rappresenterà ad esordire in campionato, è stato<br />

presentato lo sponsor: la Centrale <strong>del</strong> <strong>La</strong>tte Brescia che, dopo<br />

il basket maschile e la pallamano femminile ha deciso di affiancarsi<br />

a questa realtà sportiva cittadina. “L’obiettivo – ha<br />

spiegato il presidente <strong>del</strong>l’Atlantide Giuseppe Zambonardi (al<br />

centro nella foto a lato) – consiste nel perseguimento di una<br />

continua crescita sportiva ed umana, programmando il conseguimento<br />

di categorie sportive superiori, sia a livello maschile<br />

che femminile. Non a caso abbiamo quasi 400 tesserati<br />

e promuoviamo la pallavolo in alcune scuole di città e provincia”.<br />

Venendo – invece – agli obiettivi <strong>del</strong>la prima squadra, il<br />

numero uno biancoblù aggiunge: “Abbiamo riconfermato i<br />

giocatori migliori e più motivati <strong>del</strong>la passata stagione inse-<br />

ta solo il presente”. E poi ci spiega<br />

come è avvenuto il matrimonio<br />

sportivo. “Tutto è partito lo scorso<br />

anno, con una telefonata ricevuta<br />

da Diego Righetti (giocatore che<br />

milita in squadra nel ruolo di guardia,<br />

ndr). Mi ha chiesto di giocare<br />

e gli avevo risposto che ero fermo<br />

da un anno. Nonostante ciò mi ha<br />

convinto e presentato il presidente<br />

Scotti. Mi è piaciuto il progetto<br />

e ho accettato, anche perché ho<br />

voglia di nuove soddisfazioni che<br />

col Piacenza non sono riuscito a<br />

togliermi”.<br />

Sabato 25 l’esordio in campionato<br />

a Coccaglio (ore 21); venerdì<br />

17 l’ultima amichevole contro Pisogne.<br />

Debutto casalingo al palazzetto<br />

di via Villa venerdì 1 ottobre<br />

alle 21. E le ambizioni non mancano,<br />

nonostante la Bettinzoli si presenti<br />

ai nastri di partenza nel ruolo<br />

di matricola. “Sarebbe una bugia<br />

se nascondessimo le ambizioni di<br />

primato – prosegue il trentanovenne<br />

Sconochini – la squadra, presa<br />

per singolo giocatore, è competitiva<br />

seppur non abbiamo ancora<br />

espresso tutto il potenziale”. Infi-<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Basket C Regionale Presentata la squadra<br />

Monticelli:<br />

voglia<br />

di stupire<br />

Campionato al via sabato 25 con la trasferta<br />

di Coccaglio. Si riparte dal record di 66 vittorie<br />

consecutive. Riflettori puntati sulla stella<br />

e pluricampione Hugo Sconochini<br />

59<br />

ne, si ripartirà dal record in campionato<br />

di 66 vittorie consecutive<br />

(l’ultima sconfitta risale ad ottobre<br />

<strong>del</strong> 2008). “È sicuramente motivo<br />

d’orgoglio – conclude l’argentino<br />

naturalizzato italiano – ma è un<br />

dato che non conta più di molto;<br />

appartiene al passato e noi dobbiamo<br />

concentrarci sul presente e su<br />

quello che faremo da oggi in poi”.<br />

Questo il roster <strong>del</strong>la stagione<br />

2010/2011:<br />

Fabio Gamba (Play, 1985 cm 178),<br />

Fabrizio Contessi (Ala/Pivot, 1983<br />

cm 190), Giovanni Alessio Maffi<br />

(Ala, 1982 cm 188), Matteo Cominelli<br />

(Play, 1982 cm 1982), Riccardo<br />

De Marco (Pivot, 1975 cm 202),<br />

Fabian Diego Righetti (Guardia,<br />

1981 cm 185), Hugo Sconochini<br />

(Guardia/Ala, 1971 cm 195), Matteo<br />

Franchini (Play, 1979 cm 182),<br />

Matteo Zamboni (Play/Guardia,<br />

1990 cm 190), Andrea Romele Gervasoni<br />

(Guardia/Ala, 1982 cm 194),<br />

Roberto Pran<strong>del</strong>li (Ala, 1986 cm<br />

195), Nikola Kustudic (Pivot, 1990<br />

cm 204), Roman Pedraza (Ala/Pivot,<br />

1978 cm 202), Christian Ceretti<br />

(Ala/Pivot, 1977 cm 195).<br />

rendo elementi di sicuro valore e comprovata esperienza. Per<br />

noi sarà importante ben figurare affinché i risultati <strong>del</strong>la prima<br />

squadra siano da traino all’interno <strong>del</strong> movimento avvicinando<br />

sempre più il pubblico affinché torni ad appassionarsi<br />

a questa disciplina”.<br />

Dopo la scomparsa <strong>del</strong>l’Acqua Paradiso Montichiari, emigrata<br />

a Monza, la pallavolo bresciana è praticamente scomparsa<br />

dai riflettori. Toccherà, dunque, all’Atlantide Brescia provare<br />

a riportare entusiasmo un po’ come la neonata Leonessa di<br />

basket è riuscita a fare lo scorso anno.<br />

Anche quest’anno gli atleti indosseranno la maglia con la “V”<br />

sul petto e disputerà le gare casalinghe a Caionvico in attesa<br />

di poter trovare casa in città “Stiamo lavorando affinché si riesca<br />

ad avere impianti idonei per le nostre società sportive –<br />

ha aggiunto in fase di presentazione l’Assessore comunale allo<br />

Sport Massimo Bianchini – purtroppo Brescia è rimasta a 20<br />

anni fa. Ne prendiamo atto, e stiamo cercando di adoperarci<br />

affinché questo gap venga colmato in breve tempo”. (ma.ric.)


60<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Calcio Chievo Verona - Brescia<br />

Piedi per terra,<br />

ma la testa<br />

in cieli ...Sereni<br />

Archiviata la pratica Palermo con una vittoria,<br />

le rondinelle si preparano ad affrontare<br />

la capolista; non ancora certi recuperi in difesa<br />

P Prima<br />

di Mauro Toninelli<br />

radiovoce.it<br />

in casa in Serie A per le rondinelle<br />

e prima vittoria. Pratica Palermo<br />

archiviata per 3 a 2. Meglio <strong>del</strong> previsto,<br />

meglio di ogni speranza. Non per<br />

scarsa fiducia nei giocatori guidati da<br />

mister Iachini ma per doveroso rispetto<br />

nei confronti dei rosanero guidati<br />

da Delio Rossi e che hanno una squadra<br />

costruita per gareggiare in Europa<br />

e accaparrarsi uno dei posti alti <strong>del</strong>la<br />

classifica. Tre punti che hanno esaltato<br />

Brescia, la Brescia che ha risposto<br />

alla chiamata accorrendo allo stadio:<br />

8000 gli spettatori, suddivisi tra abbonati<br />

(5000) e no (3000).<br />

Tre punti ottenuti con una prestazione<br />

buona, che ha esaltato le caratteristiche<br />

di fantasia e velocità <strong>del</strong> reparto<br />

avanzato. Per quanto riguarda i nuovi<br />

Eder ha iniziato a dimostare di essere<br />

un fuoriclasse, Diamanti, anche se<br />

a sprazzi per una preparazione fisica<br />

che deve essere ancora migliorata, ha<br />

illuminato il cielo sopra il Rigamonti.<br />

Il cielo si è illuminato, anzi, è diventato<br />

sereno completamente grazie alle<br />

prodezze tra i pali di Sereni, in grado<br />

di sbarrare la porta ai giocatori <strong>del</strong><br />

Palermo, mantenendo azzurro il cielo<br />

sopra Brescia. Buona prestazione<br />

in complesso <strong>del</strong>le rondinelle ma, va<br />

esclusiva<br />

100 %<br />

Sport<br />

Matteo Sereni<br />

BRESCIA<br />

a cura di Mario Ricci<br />

detto, qualcosa ancora traballa; soprattutto<br />

in fase difensiva. Per onor<br />

di cronaca, il reparto arretrato è il<br />

più colpito dagli infortuni: Zambelli,<br />

Zoboli, Zebina e Mareco. Qualcuno<br />

di questi potrebbe recuperare in vista<br />

<strong>del</strong>la sfida di domenica 19 settembre<br />

contro il Chievo. “Nessuno accelera il<br />

proprio percorso di recupero per essere<br />

pronto in base all’emergenza. Si<br />

fa tutto secondo il progetto <strong>del</strong>lo staff<br />

medico. Verificheremo giorno dopo<br />

giorno” dice Iachini.<br />

<strong>La</strong> sfida contro gli uomini guidati da<br />

Stefano Pioli, arrivato sulla panchina<br />

gialloblù dopo aver conquistato il<br />

quarto posto e i playoff nella scorsa<br />

stagione con il Sassuolo, è scontro con<br />

la prima <strong>del</strong>la classe. Fischio d’inizio<br />

alle 15 nello stadio Bentegodi. Sarà<br />

possibile reperire il tagliando presso<br />

gli sportelli bancari <strong>del</strong> “Credito<br />

Bergamasco” presenti nella regione<br />

Lombardia fino a venerdì 17 settembre<br />

negli orari di apertura stabiliti da<br />

ogni singolo istituto di credito, “on line”<br />

collegandosi al sito www.boxol.it<br />

(fino alle ore 19 di sabato 18 settembre)<br />

e sabato 18 settembre presso il<br />

bigoncio 7 <strong>del</strong>lo stadio “Bentegodi” di<br />

Verona (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15<br />

A PARTIRE DAL 23 AGOSTO<br />

Tutti i giorni,<br />

dal lunedì al venerdì<br />

dalle 14 alle 15<br />

alle 19). Il giorno <strong>del</strong>l’evento, come da<br />

normative vigenti, il settore ospiti non<br />

sarà in vendita. Il prezzo unico <strong>del</strong> tagliando<br />

è di 18 euro a cui aggiungere<br />

commissioni non imputabili alla società<br />

Chievo Verona. <strong>La</strong> capienza <strong>del</strong><br />

“settore ospiti” è stimata a circa 7000<br />

posti. Il campionato parla di Chievo<br />

Verona come unica squadra a punteggio<br />

pieno. Non ci sono le grandi davanti,<br />

ma il piccolo Chievo. “È la storia di<br />

tutti i campionati, in particolare dopo<br />

i Mondiali. Per questo motivo − commenta<br />

Beppe Iachini − le squadre più<br />

titolate possono avere qualche problema.<br />

Il campionato è agli inizi e tante<br />

squadre, anche noi, hanno ancora da<br />

fare. <strong>La</strong> preoccupazione è pensare di<br />

volta in volta alla partita che ci troviamo<br />

davanti”. Domenica 19 il mister si<br />

scontra con il proprio passato recente<br />

di allenatore. Passato che tutti ricordano<br />

per la promozione in A conquistata<br />

nella stagione 2007/2008 e non<br />

per l’esonero in quella successiva.<br />

Bei ricordi, dice, ma ora il cuore parla<br />

bresciano.<br />

Entusiasmo a mille ma bisogna anche<br />

ricordare che i piedi vanno tenuti ben<br />

saldi per terra, anche se la testa continua<br />

a sognare in cieli... Sereni.


LA VOCE DEL POPOLO<br />

Centro Sportivo Italiano 17 SETTEMBRE 2010 61<br />

Tutte in rete 12 ore di calcio femminile<br />

Passione<br />

e promozione<br />

di Bruno Forza<br />

Passione, solidarietà e promozione. C’è stato un<br />

po’ di tutto questo nell’evento svoltosi sabato al<br />

centro sportivo San Filippo, dove l’associazione<br />

di promozione sociale “Tutte in rete” ha organizzato<br />

la 3ª edizione <strong>del</strong>la 12 ore di calcio femminile.<br />

160 ragazze hanno preso parte all’evento ma il<br />

risultato, questa volta, non contava. In palio c’era<br />

molto di più: sostenere i progetti <strong>del</strong>la cooperativa<br />

Mongolfiera di servizio per la formazione<br />

<strong>del</strong>l’autonomia in aiuto a persone con disabilità<br />

acquisite. Oltre alla raccolta di fondi c’è stato<br />

spazio per la prevenzione tra i giovani nel nome<br />

<strong>del</strong>la sicurezza stradale, il tutto raccontando la<br />

bellezza di uno sport come il calcio, che sa unire<br />

nel segno <strong>del</strong>l’amicizia.<br />

“Da tre anni promuoviamo iniziative nel mondo<br />

<strong>del</strong> calcio – racconta Elisa Graziotti di ‘Tutte in<br />

rete’ – perché le nostre radici affondano in questo<br />

sport, anche se stiamo iniziando a estendere<br />

il nostro raggio d’azione a altre realtà”. L’intento<br />

di “Tutte in rete” è chiaro: “Vogliamo tessere<br />

una rete che coinvolga sempre più gente sensibilizzando<br />

l’attenzione dei giovani su determinate<br />

tematiche sociali”. Nel corso <strong>del</strong>la 12 ore si sono<br />

Una settimana triste<br />

Non sempre lo sport convince<br />

Non riusciamo a toglierci dalla mente il volto sorridente<br />

di Tomizawa, un ragazzo di 19 anni che sognava di<br />

diventare un campione. <strong>La</strong> sua vita si è fermata a Misano,<br />

travolta dalle ruote di due moto. Le tragedie, purtroppo,<br />

non risparmiano nemmeno lo sport. Questa<br />

volta però c’è una cosa assolutamente inaccettabile: la<br />

gara andava sospesa subito. Bisognava farlo, punto e<br />

basta. <strong>La</strong> vita umana e la sua dignità sono valori non<br />

negoziabili. Il loro rispetto non può essere sacrificato<br />

di fronte a nessuna logica. Per questo non riusciamo<br />

a comprendere la scelta di far terminare e considerare<br />

ufficialmente valida la corsa. Lo sport costituisce uno<br />

straordinario patrimonio di educazione, e umanità.<br />

Per questo deve promuovere la vita e i suoi valori. Deve<br />

farlo con forza, chiarezza e determinazione sempre,<br />

alternate sul campo da gioco calciatrici e non provenienti<br />

da tutta la provincia, ma anche da fuori<br />

città: “È bello coinvolgere ragazze che durante<br />

l’anno sono avversarie e vedere squadre che arrivano<br />

qui da Bergamo, Parma e Mantova. Il calcio<br />

può unire ragazzi e ragazze su un campo in cui<br />

regole e rispetto devono essere al primo posto”.<br />

<strong>La</strong> manifestazione, di fatto, è anche uno spot riuscito<br />

per una disciplina sportiva in costante<br />

ascesa: “Il calcio femminile è in rampa di lancio<br />

sia nel Csi sia con il Brescia femminile in serie<br />

A. Oggi sono qui anche ragazze che non giocano<br />

abitualmente, ma che volevano essere parte di<br />

questo evento. Speriamo che possano avvicinarsi<br />

al mondo <strong>del</strong> pallone”. In mattinata è intervenuto<br />

anche Roberto Merli, presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />

famigliari vittime <strong>del</strong>la strada: “Sensibilizzare<br />

i giovani alla sicurezza stradale è importante.<br />

<strong>La</strong> strada continua a mietere numerose vittime<br />

quindi dobbiamo dare il massimo nel campo <strong>del</strong>la<br />

prevenzione e stare in mezzo ai giovani è fondamentale.<br />

Mi fa piacere che la sicurezza stradale<br />

venga collegata allo sport. In entrambi i casi il<br />

rispetto <strong>del</strong>le regole consente di vincere”. Nel<br />

calcio ci sono in palio punti e trofei. Sulla strada,<br />

invece, la vita e il futuro.<br />

ma in modo particolare nelle situazioni più critiche e<br />

difficili. Quando ciò non accade a uscirne sconfitto è<br />

tutto il sistema sportivo. Ecco perché situazioni come<br />

quelle di Misano non devono più accadere. Ecco perché<br />

il Csi ha lanciato un appello. Il vero nodo è che il<br />

mondo <strong>del</strong>lo sport business deve avvertire la responsabilità<br />

di essere mo<strong>del</strong>lo positivo per i giovani di oggi;<br />

deve sentire e comprendere il suo ruolo educativo<br />

e sociale; deve convincersi che anche a quei livelli non<br />

è possibile ragionare senza mettere al centro la persona<br />

umana, altrimenti lo sport farà una brutta fine. Ci<br />

sono segnali belli e positivi in questa direzione. Siamo<br />

tra quanti credono in un percorso di alleanza educativa<br />

tra sport di vertice e sport di base, ma certo non<br />

siamo ciechi e siamo consapevoli che le difficoltà sono<br />

Calcio e pallavolo<br />

in formazione<br />

Dopo lo stage di formazione e aggiornamento<br />

dedicato ad arbitri e giudici è stata la volta di<br />

allenatori e dirigenti di calcio e pallavolo, che<br />

si sono riuniti domenica alla Cascina Foret per<br />

una giornata promossa dal responsabile <strong>del</strong>la<br />

formazione Marco Baiguera. Il Csi intende trasformare<br />

questo appuntamento in una data<br />

fissa all’interno <strong>del</strong> calendario, con l’intento<br />

di sostenere e qualificare sempre più figure.<br />

<strong>La</strong> presidente Amelia Morgano ha dato il benvenuto<br />

ai 45 tecnici partecipanti con un breve<br />

discorso: “È indispensabile tradurre sul campo<br />

le finalità educative legate a una concezione di<br />

sport quale strumento di crescita umana e cristiana,<br />

personale e di gruppo. Aiutandovi ad<br />

aumentare conoscenze e competenze specifiche<br />

intendiamo donarvi quel bagaglio tecnico<br />

fondamentale per rispondere sempre meglio<br />

all’obiettivo principale <strong>del</strong> Csi: mettere al centro<br />

<strong>del</strong>l’attività sportiva ciascuno dei ragazzi che<br />

ne prende parte”. Nel segno <strong>del</strong>l’educazione<br />

si è sviluppato l’intervento di don Marco Mori,<br />

dedicato allo “Sport in un ambiente educativo:<br />

l’oratorio”. Poi largo a scienza e psicologia, con<br />

la conferenza <strong>del</strong>la dott.ssa Elena Vermi sullo<br />

sviluppo psico-motorio nell’età evolutiva. Nel<br />

pomeriggio allenatori e dirigenti hanno potuto<br />

prendere appunti tecnici assistendo alle lezioni<br />

di calcio <strong>del</strong> prof. Massimiliano Spini e di<br />

pallavolo <strong>del</strong> prof. Gianpaolo Mola.<br />

Agenda di settembre<br />

Dal 24 al 26: 1° Torneo nazionale a squadre<br />

di ping pong - Coppa Città di Perugia<br />

Sabato 25 - ore 17: riunione Minibasket<br />

tante. In questo senso non è stata una bella settimana.<br />

Basti pensare alla scelta <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Triestina<br />

di “inventarsi” gli spettatori finti sugli spalti e il plauso<br />

<strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>la Lega di B, Abodi, all’iniziativa.<br />

Piuttosto che fare entrare gratis i ragazzi <strong>del</strong>le scuole,<br />

degli oratori, si preferisce giocare in uno stadio con<br />

spettatori virtuali? Triste. E che dire <strong>del</strong>le spese folli<br />

<strong>del</strong> calcio di serie A, rese ufficiali dalla “Gazzetta <strong>del</strong>lo<br />

sport”? In un momento di crisi economica mondiale<br />

gli stipendi di tutti i giocatori di serie A messi insieme<br />

sono passati da 546 milioni nel 2006 a 1.000 milioni<br />

nel 2010, in pratica raddoppiando in soli cinque anni.<br />

L’educazione è fatta di gesti e di testimonianze. Fortunatamente<br />

ce ne sono tante che ci convincono. Ma<br />

quelle di questa settimana decisamente no.


62<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

Lo sport positivo<br />

Egr. direttore,<br />

voglio raccontarle un’esperienza vissuta<br />

da “mamma spettatrice” la settimana<br />

compresa tra il 4 e l’11 luglio scorsi. Mio<br />

figlio Stefano, da ormai un anno, gioca<br />

nella squadra di pallanuoto “Pallanuoto<br />

Brescia”. Provengo da una famiglia che<br />

per anni ha seguito e tifato solo calcio,<br />

essendo stato mio padre arbitro, attività<br />

cui ho “abdicato” per consentire a<br />

mio figlio di praticare il nuoto, attività<br />

completa sotto ogni profilo. Il positivo<br />

contatto con l’acqua ha indotto Stefano<br />

a iscriversi a un corso di pallanuoto,<br />

tanto che, da settembre 2009 quella che<br />

doveva essere una prova è diventata una<br />

grande avventura. L’entusiasmo di mio<br />

figlio è cresciuto a dismisura, con mia<br />

grande sorpresa. Ad aprile poi, la società<br />

ha prospettato a noi genitori uno stage<br />

in Croazia, per creare un confronto tra<br />

allenatori e giocatori croati e la nostra<br />

realtà. Ed è proprio tale iniziativa, cui<br />

ho aderito e partecipato personalmente,<br />

che mi induce a scriverle, perché ho<br />

avuto modo di constatare la professionalità<br />

e passione incondizionata verso i<br />

ragazzi degli allenatori Aldo Sussarello e<br />

Roberto Maitini, nonché la competenza,<br />

capacità e senso di responsabilità <strong>del</strong>la<br />

società “Pallanuoto Brescia”, che a<br />

Rovigno era rappresentata dalla signora<br />

Mina Gussago, una “piccola” grande<br />

donna, che si è fatta carico di condurre<br />

in territorio estero ben 40 giovani, di età<br />

compresa tra i 9 e i 14 anni, e, di seguirli<br />

Omnibus<br />

in ogni momento <strong>del</strong>la giornata, anche<br />

oltre il contesto sportivo, così da creare<br />

un’atmosfera felice e rendere entusiasti<br />

e competitivi i nostri figli, appagati da<br />

un’esperienza fortificante. Tutti gli allenatori<br />

sono stati capaci di entrare in<br />

sintonia con i ragazzi, dimostrando, oltre<br />

che preparazione tecnica, anche disponibilità<br />

e umanità, così da impartire<br />

ai giovani un’adeguata disciplina attraverso<br />

il consolidamento di un rapporto<br />

basato sulla fiducia e rispetto reciproco,<br />

valori che sono un po’ andati perduti, vista<br />

la difficoltà, non solo imputabile agli<br />

adolescenti, di trovare un punto d’incontro<br />

e creare un dialogo con l’universo<br />

giovanile. L’esperienza vissuta, oltre<br />

ad aver rafforzato la mia fiducia nella<br />

società “Pallanuoto Brescia”, che ha<br />

dimostrato di avere a cuore la crescita<br />

e lo sviluppo dei giovani prima di ogni<br />

classifica, mi ha dato modo di conoscere<br />

più a fondo i compagni di squadra<br />

di Stefano. Auspico che la pallanuoto<br />

possa diventare uno sport più praticato<br />

ma anche più conosciuto, trattandosi<br />

di un’attività sportiva che, a differenza<br />

di molte altre, non sottintende interessi<br />

economici e di lucro rilevanti, essendo<br />

semplicemente finalizzata al consolidamento<br />

e alla tutela di valori quali lo<br />

sport, la salute, l’interazione giovanile,<br />

la sana competizione. Colgo l’occasione<br />

per esprimere il mio apprezzamento<br />

per il percorso sportivo che mio figlio<br />

ha, sotto ogni profilo, avviato, attraverso<br />

l’impegno di una società mossa dai<br />

giusti obiettivi, così da permettere, nel-<br />

Avvenimenti<br />

17 settembre 1978<br />

Il primo ministro israeliano Menahem Begin<br />

e il presidente egiziano Anwar Sadat<br />

firmano una dichiarazione di intenti per<br />

il trattato di pace<br />

Le ricette <strong>del</strong>la settimana<br />

Prosciutto al vino bianco<br />

Ingredienti: 8 fette spesse di prosciutto cotto, 2 bicchieri di<br />

vino bianco secco, 30 grammi di burro, 300 grammi di funghi,<br />

uno scalogno piccolo, un bicchiere di panna, un cucchiaio di vino<br />

(Porto Bianco), sale.<br />

Preparazione: Imburrare una pirofila piuttosto grande, disporvi<br />

le fette di prosciutto e versarvi sopra la metà <strong>del</strong> vino. Coprire con<br />

un foglio d’alluminio e cuocere per 3 ore abbondanti in forno preriscaldato<br />

a 150 gradi, facendo attenzione che il liquido non raggiunga<br />

assolutamente il bollore. In un tegame mettere i funghi a<br />

fettine, lo scalogno tritato e il restante vino. Portare a ebollizione,<br />

unire la panna e fare sobbollire. Aggiungere anche il sugo formatosi<br />

nel recipiente <strong>del</strong> prosciutto e lasciar ridurre fino a raggiungere la<br />

consistenza voluta. Profumare con il Porto. Regolare il sale. Disporre<br />

le fette di prosciutto sul piatto da portata, ricoprirle con la salsa.<br />

Cara <strong>Voce</strong><br />

direttore@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità<br />

dei firmatari <strong>del</strong>le lettere. Nelle lettere è necessario indicare in<br />

modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive<br />

per renderne possibile l’identificazione. <strong>La</strong> redazione si riserva il diritto di sintetizzare,<br />

senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo<br />

2.500 battute). <strong>La</strong> pubblicazione di una lettera non implica la condivisione <strong>del</strong><br />

suo contenuto da parte <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong> giornale. Non saranno pubblicate<br />

lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”,<br />

via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a direttore@lavoce<strong>del</strong>popolo.it.<br />

la concretizzazione <strong>del</strong> reale significato,<br />

contenuto e finalità <strong>del</strong> termine “sport”,<br />

che mi sembra essere ormai assai sbiadito<br />

in quanto “sporcato” da aspetti di<br />

diversa natura, totalmente alieni allo<br />

spirito che dovrebbe animare tale disciplina,<br />

di migliorare e mantenere in buona<br />

condizione, fisica e mentale, l’intero<br />

apparato psico-fisico umano, contemporaneamente<br />

creando, attraverso un<br />

agonismo senza pretese, legami umani<br />

e amicizie profonde e durevoli.<br />

Imma <strong>La</strong>scialfari Bucci<br />

18 settembre 1927<br />

Nasce ufficialmente la rete radiofonica<br />

americana Cbs, è costituita da una catena<br />

di 18 emittenti radio<br />

Lepre alla cacciatora<br />

Volontaria a Foggia<br />

Egr. direttore,<br />

crogiolarsi sotto il sole, godersi un paesaggio<br />

montano oppure semplicemente<br />

abbandonarsi sopra un divano: tre azioni<br />

allettanti che condividono il desiderio<br />

di voler fermare il tempo per concedersi<br />

un meritato riposo dallo stress quotidiano.<br />

Questo è il significato che generalmente<br />

si attribuisce alla parola “vacanza”,<br />

ma se fosse qualcosa di diverso?<br />

Qualcosa che sia importante non solo<br />

19 settembre 1783<br />

I fratelli Montgolfier presentano l’aerostato,<br />

che viene innalzato alla presenza<br />

di re Luigi XVI, nei giardini di Versailles.<br />

L’invenzione si chiamerà poi mongolfiera<br />

Ingredienti: Una lepre, 1/4 bicchiere di vino bianco secco, 2 mestoli<br />

di brodo, 2 spicchi d’aglio, salvia, un rametto di rosmarino, sale,<br />

pepe, un dito di aceto di vino, 2 acciughe.<br />

Preparazione: Tagliare la lepre in pezzi che verrà fatta rosolare<br />

nella casseruola calda, quando saranno ben dorati, versare il vino<br />

bianco lasciandolo evaporare. Aggiungere intanto nella casseruola<br />

2 spicchi d’aglio, un rametto di rosmarino, salvia. Mescolare, in<br />

modo che il tutto prenda sapore. Versare 2 mestoli di brodo, salare,<br />

pepare e fare cuocere per circa un’ora a fuoco minimo. Dopo<br />

un’ora controllare la cottura: se la lepre è cotta, toglierla dalla<br />

pentola e tenerla al caldo. Versare il fondo di cottura in un tegamino,<br />

aggiungere 2 acciughe precedentemente pestate e diluite con<br />

un dito di aceto, mescolare e lasciare cuocere la salsa ottenuta a<br />

fuoco lento per circa 3 minuti, quindi versarla sulla lepre e servire.


per se stessi, ma anche per qualcun altro?<br />

Desideravo qualcosa di diverso, un<br />

souvenir fatto di volti, suoni e profumi<br />

che non invecchiasse in un angolo buio<br />

<strong>del</strong>la mia casa, un’esperienza che desse<br />

sostanza alla mia fede. Arriviamo a Foggia<br />

la prima domenica di agosto; l’impatto<br />

con i ragazzi <strong>del</strong>la comunità di recupero<br />

per tossici e alcolisti “Sulla strada<br />

di Emmaus”, dove per quella settimana<br />

saremmo state ospitate io e mia sorella,<br />

è di imbarazzo e paura. Quello che ci si<br />

prospetta sembra sempre più un tempo<br />

di servizio non facile e la voglia di tornarsene<br />

a casa è tanta. Scendo dal pulmino<br />

scassato di padre Arcangelo, unico mezzo<br />

di trasporto per raggiungere le baracche<br />

degli immigrati, e non riesco a credere<br />

ai miei occhi: ciò che mi si presenta<br />

è uno scenario di miseria e desolazione,<br />

così lontano da me e per questo così disumano<br />

e inconcepibile. Non capisco e<br />

sono sconvolta, ma non voglio scappare,<br />

voglio “starci” e capire il perché di<br />

tutto questo. Noi volontari ci organizziamo<br />

in gruppi e io rimango lì con un<br />

altro ragazzo; all’inizio ho paura, guardo<br />

gli “uomini neri” con sospetto, ma mi affido<br />

a Lui: “Sono qua per te Signore, aiutami!”<br />

e insieme invochiamo lo Spirito<br />

Santo. Subito si avvicina un uomo, che<br />

sembra un ragazzino, con <strong>del</strong>le sedie e<br />

un quaderno in mano: desidera venire a<br />

scuola, alla nostra scuola e imparare un<br />

po’ di italiano dopo una dura giornata<br />

di lavoro nei campi di pomodori. “Ecco<br />

il mio salvatore!”, penso, con diligenza,<br />

attenzione e grande rispetto si mette a<br />

20 settembre 1870<br />

Le truppe <strong>del</strong> Regno d’Italia entrano in<br />

Roma attraverso la breccia di Porta Pia,<br />

ponendo così fine allo Stato <strong>del</strong>la Chiesa<br />

L’esperto risponde a cura <strong>del</strong>le Acli Bresciane<br />

studiare italiano e io mi metto lì, solo<br />

per lui in un contesto che sa di assurdo<br />

ma che mi dice: “Stai lì perché è lì che<br />

ti ho voluta”. Pian piano alcuni curiosi<br />

si avvicinano a noi e il giorno seguente<br />

altri, e poi altri ancora finché si forma<br />

un gruppetto con il quale si scambiano<br />

battute, domande, storie, curiosità e sorrisi.<br />

L’assurdo <strong>del</strong> primo giorno è come<br />

svanito, perché come fratelli e amici<br />

ci si sente bene ed è bello anche solo<br />

semplicemente stare insieme. Ovunque<br />

andiamo si sperimenta la nostra impotenza,<br />

l’impossibilità di rispondere alle<br />

loro lecite domande di senso, ma il nostro<br />

desiderio più grande è quello di far<br />

conoscere a tutti queste realtà, perché<br />

solo vedendo e toccando con mano si<br />

può capire e diventare persone diverse.<br />

Entrare nella loro quotidianità, mangiare<br />

al loro stesso tavolo o semplicemente<br />

essere in mezzo a loro, “esserci”, era<br />

per loro un grande segno di speranza e<br />

per noi una vera e propria conversione.<br />

Vedere la gioia sui loro volti, la capacità<br />

di accoglierci e condividere con noi<br />

anche quel poco che possiedono è stata<br />

una profonda testimonianza, un vero e<br />

proprio inno alla vita. Il forte contrasto<br />

mi portava alla mente tanti giovani, tanti<br />

miei amici che a questa stessa vita non<br />

riescono a dare un senso, a trovare la<br />

gioia piena, nonostante o forse proprio<br />

per tutto quello che hanno. Non potrò<br />

mai dimenticare le parole <strong>del</strong> mio “salvatore”<br />

che salutandomi, dopo l’ultima<br />

lezione, si rivolge a me commosso e mi<br />

dice: “Non dimenticherò mai quello che<br />

21 settembre 1981<br />

Negli Stati Uniti Sandra Day O’Connor viene<br />

eletta dal Senato all’unanimità prima<br />

giudice donna <strong>del</strong>la Corte Suprema<br />

D.: In questi giorni mi è arrivata una lettera da parte <strong>del</strong>l’Agenzia <strong>del</strong>le Entrate<br />

in cui mi viene richiesto il pagamento di una somma riguardante l’anno 2006. <strong>La</strong><br />

lettera riporta che sono “redditi soggetti a tassazione separata”, ma quell’anno<br />

io ho presentato il mo<strong>del</strong>lo 730. Volevo sapere se mi hanno sbagliato la dichiarazione<br />

e se devo pagare questa cifra?<br />

R.: <strong>La</strong> lettera che ha ricevuto fa riferimento a somme ricevute a titolo di Tfr, indennità<br />

equipollenti e altro. Queste particolari tipologie di reddito sono soggette<br />

a tassazione separata e quindi non vanno inserite nella dichiarazione dei redditi.<br />

Per questo motivo, le possiamo dire che la sua dichiarazione è stata compilata in<br />

modo corretto e che la somma che le richiedono sicuramente deve essere versata<br />

entro 30 giorni dal ricevimento <strong>del</strong>la lettera, se non vuole ricorrere in sanzioni.<br />

Le consigliamo però, prima di versare, di controllare se i conteggi sono corretti,<br />

utilizzando certificati o prospetti di liquidazione <strong>del</strong> Tfr, che dovrebbero essere in<br />

suo possesso, oppure di rivolgersi al soggetto che ha operato le ritenute nel 2006.<br />

Per ulteriori informazioni non esiti a contattare il Caf Acli al numero 030.2409884.<br />

hai fatto per me e anche se forse non ci<br />

rivedremo mai più, ti porterò sempre<br />

con me nel mio cuore”. C’è forse una<br />

gioia più grande, nella nostra breve esistenza,<br />

di quella di rendere felice una<br />

persona e poter ringraziare insieme il<br />

Signore per il tempo di grazia che ci ha<br />

donato per incontrarci e vivere insieme<br />

nell’arrichimento reciproco? Anche se<br />

fosse solo per quell’unica persona, il mio<br />

servizio al campo, il donare il mio tempo<br />

estivo e il mio mettermi in gioco è servito<br />

a qualcosa di grande. Ce ne andiamo<br />

da Foggia con il desiderio di essere testimoni<br />

<strong>del</strong> valore di questa vita, che non<br />

deve essere sfruttata e maltrattata, ma<br />

semplicemente vissuta. Ora abbiamo acquisito<br />

una nuova consapevolezza, una<br />

nuova responsabilità: lottare perché tutti<br />

possano avere la possibilità di vivere<br />

la propria vita e inseguire i propri sogni.<br />

Nadia Zatti<br />

Agorà: riflessione<br />

Egr. direttore,<br />

esprimo il più vivo apprezzamento agli<br />

organizzatori di Agorà, il contenitore<br />

dei numerosi appuntamenti che, nei<br />

giorni scorsi, hanno illustrato sotto svariati<br />

punti di vista l’ultima lettera pastorale<br />

<strong>del</strong> vescovo Luciano “Tutti siano<br />

una cosa sola”. E, azzardo, da prete, una<br />

riflessione a margine, maturata alla luce<br />

<strong>del</strong>la parte di Agorà alla quale ho potuto<br />

presenziare. Ascoltando la voce di<br />

autorevoli teologi, sociologi, psicologi,<br />

economisti, artisti, ecc. mi sono convin-<br />

22 settembre 1989<br />

A New York muore il musicista Irving Berlin.<br />

Aveva 101 anni. Alcune <strong>del</strong>le sue canzoni,<br />

come “White Christmas”, sono diventate<br />

grandi successi mondiali<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

17 SETTEMBRE 2010<br />

63<br />

to ancor più di quanto già lo fossi <strong>del</strong>la<br />

assoluta necessità per noi sacerdoti di<br />

un aggiornamento che tenga conto anche<br />

di discipline non direttamente religiose.<br />

Vedo sempre incombente il pericolo<br />

di fare pastorale a colpi di frasi<br />

fatte e di moralismi che da decenni il<br />

mondo non sta più ascoltando. Vedo il<br />

rischio di perdere il treno di un mondo<br />

che viaggia su altri binari, spesso così<br />

lontani da quelli percorsi dal modo di<br />

pensare di un bel po’ di preti (mi metto<br />

capolista!). L’Agorà 2010 mi ha ricordato<br />

la necessità di chiedere aiuto a specialisti<br />

che ne sanno più di me in certi<br />

campi, dei quali la pastorale necessita.<br />

Certo: a noi tocca annunciare il Vangelo<br />

ma, ricordiamolo bene (e ce lo hanno<br />

ricordato molto i Vescovi italiani in<br />

questi anni), annunciare il Vangelo in<br />

un mondo che cambia. Nel passato la<br />

Chiesa è stata spesso pioniera e lungimirante<br />

predicando e vivendo un Cristianesimo<br />

all’avanguardia. Oggi vedo<br />

troppi cristiani (preti in primis) seduti<br />

con i gomiti sulle ginocchia e la testa<br />

fra le mani a piangere quell’avanguardia<br />

di un tempo e a guardarla inermi mentre<br />

diventa inesorabilmente passato e<br />

muore. Facciamoci aiutare. Mettiamoci<br />

a pregare un po’ di più e meglio… e sapremo<br />

“cosa” fare. Poi alleiamoci con<br />

chi ci può mostrare come il mondo sta<br />

cambiando oggi… e sapremo “come”<br />

fare. C’è un mondo intero lì fuori che<br />

(inconsapevolmente) sta aspettando<br />

che noi preti rialziamo la testa.<br />

don Manuel Donzelli<br />

23 settembre 1943<br />

A Roma, in località Torre di Pietra,<br />

viene fucilato Salvo d’Acquisto, si era<br />

offerto in cambio <strong>del</strong>la vita di 22 civili<br />

rastrellati dai tedeschi<br />

Aforismi<br />

Saggio è chi riesce a vivere inventandosi<br />

le proprie illusioni<br />

(Woody Allen)<br />

Molte parole non sono mai indizio di<br />

molta sapienza<br />

(Talete)<br />

Noi non conosciamo le persone<br />

quando vengono da noi; dobbiamo<br />

andare noi da loro per sapere quel<br />

che sono<br />

(Johann Wolfgang Goethe)

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