Redazionale - La Voce del Popolo
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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (Brescia) - € 1,00<br />
LA VOCE<br />
DEL POPOLO<br />
n° 35<br />
L’amico sulla porta<br />
di Giancarlo Paris, ofm conv.<br />
Una grazia importante: stare accanto a Nicola nei suoi ultimi giorni, all’ospedale di<br />
Gavardo, per tenergli la mano mentre lui strappa alla morte gli ultimi istanti di vita.<br />
Nicola ha solo trent’otto anni, è marito e padre di due bimbe: Alessia (la principessa)<br />
e Alice (che ha la stessa luce <strong>del</strong> padre negli occhi). <strong>La</strong> moglie mi racconta che pochi<br />
istanti prima di entrare in coma, Nicola chiamava con insistenza il suo migliore amico<br />
Roby, morto per tumore un paio di anni prima. Ketty, la moglie, chiede spiegazioni e lui<br />
risponde: “Ma come, non lo vedi?”. Mi piace pensare che Roby ricambiasse le visite che<br />
Nicola gli aveva fatto al capezzale. Anzi che lo aspettasse sulla porta <strong>del</strong> Paradiso per dargli<br />
il benvenuto, per farlo sentire meno solo nel trapasso. Gesù ci ha detto che è salito al Padre<br />
“per prepararci un posto”: anche questo è un gesto <strong>del</strong>la sua amicizia. È davvero bello credere<br />
che chiudendo gli occhi su questa vita li apriamo sul volto di un amico, che ci chiama, ci accoglie e<br />
ci accompagna a incontrare Gesù per partecipare con lui al Suo banchetto.<br />
WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT WWW LAVOCEDELPOP OP OPOLO IT SETTIMANALE<br />
SETTIMANA NALE DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 17 SETTEMBRE 2010<br />
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Sotto<br />
assedio<br />
Sono ancora tanti gli angoli <strong>del</strong> pianeta in cui<br />
chi professa la fede in Cristo si scontra con ogni<br />
genere di persecuzione e di intolleranza.<br />
Nel Kashmir e nel Punjab gli episodi più recenti
sommario<br />
Il fatto<br />
Il “conto” <strong>del</strong>la fame:<br />
925 milioni 04<br />
a cura di Massimo Venturelli<br />
Popoli e continenti<br />
Adro. Polemiche di cui<br />
la scuola non ha bisogno 07<br />
a cura di Massimo Venturelli<br />
Ecclesia<br />
Verso il rinnovo<br />
degli organismi di comunione 12<br />
di Antonio <strong>La</strong>nzoni<br />
Azione cattolica. Dentro la Chiesa<br />
per essere significativi 13<br />
di Luciano Zanardini<br />
Paesi e parrocchie<br />
Cemmo.<br />
“Sulla via dei Santi” camuni 29<br />
a cura di Ermete Giorgi<br />
Cultura e comunicazione<br />
Famiglia. Una scuola che educhi<br />
alla diversità 34<br />
di Mariella Bombardieri<br />
Stagione lirica. Prima assoluta<br />
per la “Medea” di Cherubini 36<br />
di Mario Leombruno<br />
Economia e lavoro<br />
Terzo settore. <strong>La</strong> crisi colpisce<br />
la propensione all’aiuto 47<br />
a cura di Massimo Venturelli<br />
Sport<br />
Basket C Regionale.<br />
Monticelli: voglia di stupire 59<br />
di Mario Ricci<br />
35<br />
Cara <strong>Voce</strong> 62<br />
L’anima umana è come un abisso che attira Dio,<br />
e Dio vi si getta<br />
(Julien Green)<br />
Un moderno e accogliente Fiat Doblò Diesel sarà presto per le strade di Rodengo Saiano per<br />
rendere migliore il servizio offerto alla comunità. Frutto di un accordo tra la locale Amministrazione<br />
comunale e il Gruppo Unica Spa (con il marchio mobilità gratuita), l’automezzo,<br />
attrezzato per il trasporto dei disabili, garantirà all’Associazione anziani e pensionati e<br />
al suo presidente Lino Bonetti un nuovo strumento per semplificare e consolidare il lavoro<br />
che i volontari svolgono da anni. L’iniziativa è basata su un semplice quanto innovativo<br />
meccanismo che si fa garante sia <strong>del</strong>le necessità dei cittadini sia <strong>del</strong>le esigenze di bilancio<br />
<strong>del</strong>la pubblica amministrazione: un comodato gratuito per quattro anni che si finanzia tramite<br />
“presenza”sul mezzo di aziende e esercizi aderenti, che in questo modo avranno a<br />
disposizione uno spazio pubblicitario itinerante. I termini <strong>del</strong> comodato comprendono, per<br />
tutta la durata <strong>del</strong> contratto, un’assicurazione globale, tagliandi, manutenzione ordinaria<br />
e straordinaria, cambi pneumatici oltre che la tassa di proprietà, nessun limite di utilizzo<br />
o di chilometraggio e un buono carburante <strong>del</strong> valore di mille euro. Come spiega Roberto<br />
Rozzi, procuratore speciale <strong>del</strong>la S.G. Servizi Gratuiti Srl, sono già oltre 90 i Comuni che<br />
aderiscono all’iniziativa <strong>del</strong>l’azienda emiliana, tra i quali circa una decina solo nella provincia<br />
di Brescia, a sottolineare la qualità <strong>del</strong>la proposta e l’indubbio valore sociale di rimando.<br />
L’Amministrazione comunale e l’assessore ai servizi sociali, Arturo Albertini, credono in<br />
questo progetto. Nelle prossime settimane tutti gli operatori economici di Rodengo Saiano<br />
riceveranno una lettera che <strong>del</strong>ineerà i contenuti e gli intenti di questa nuova possibilità<br />
che si vuol dare ai cittadini. Per informazioni contattare il numero verde 800236482. Per<br />
offrire disponibilità come volontari rivolgersi all’Ufficio servizi sociali (tel. 0306817712). (f.g.)<br />
« Corsivo di Angelo Onger<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Segnalati animali vaganti<br />
In questi giorni è facile leggere sui pannelli<br />
autostradali <strong>del</strong>la Brescia-Milano,<br />
soprattutto nei pressi di Monza, l’avvertimento<br />
citato nel titolo, corredato da due<br />
triangoli rossi con il punto esclamativo in<br />
mezzo. <strong>La</strong> prima reazione, quella istintiva,<br />
ti fa pensare che uno dei suddetti animali<br />
pericolosi sia il motociclista che sfreccia a<br />
velocità sostenuta zigzagando tra i veicoli<br />
e le corsie; oppure l’automobilista che ti<br />
sorpassa strombazzando e con gli occhi ti<br />
dice: “Ma chi te l’ha data la patente?” e<br />
i tuoi occhi vorrebbero rispondergli: “Lo<br />
stesso cretino che l’ha data a te”; oppure<br />
ancora quello che non rispetta le distanze e<br />
mentre te lo vedi addosso nello specchietto<br />
retrovisore, pensi a che cosa può succedere<br />
se davanti frenano.<br />
Ma, si sa, l’avvertimento riguarda gli ani-<br />
Direttore responsabile: Adriano Bianchi<br />
Direzione - Redazione - Amministrazione e Abbonamenti:<br />
Via Callegari, 6 - 25121 - Brescia - Tel. 030 44250<br />
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Sped. A.P. - 45% - art. 2 comma 20/b - Legge 662/96<br />
Filiale di Brescia - C C Postale n° 18881250.<br />
Rodengo Saiano:<br />
un nuovo automezzo<br />
per il trasporto<br />
di disabili e anziani<br />
mali animali. E allora il secondo pensiero va<br />
alle cronache recenti, soprattutto bresciane<br />
ma non solo, che raccontano storie di lupi<br />
e di orsi che improvvisamente minacciano<br />
le nostre contrade. A dire il vero i racconti<br />
hanno caratteristiche che fanno pensare a<br />
forme di psicosi collettiva. È un altro segno<br />
<strong>del</strong>l’atmosfera che si respira, atmosfera popolata<br />
di paure. Quando si parla di sicurezza,<br />
in realtà bisognerebbe parlare anche di<br />
questi fenomeni che all’improvviso colpiscono<br />
l’opinione pubblica. Che solitamente<br />
invoca la difesa <strong>del</strong>lo Stato. Contro tutti gli<br />
esseri vaganti, uomini o animali che siano.<br />
C’è anche chi campa sulle paure, i produttori<br />
di allarmi o di porte blindate, se non<br />
di armi, i politici che prima alimentano il<br />
panico e poi si propongono nella veste di<br />
sceriffi <strong>del</strong> Far West, con un misto di giu-<br />
Pubblicità - Concessionaria <strong>Voce</strong> Media Pubblicità:<br />
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euro 40 - Redazionali euro 1 al mm. - Finanziari 1,5 euro per mm. col.<br />
- I prezzi si intendono esclusi di IVA e diritti.<br />
Impaginazione e grafica:<br />
Paolo Pedraccini - Ernesto Olivetti
2Buone notizie<br />
Rovato:<br />
al Convento<br />
si discute<br />
di “Amore e odio”<br />
“Amore e odio”: questo il tema <strong>del</strong> percorso antropologico sulla dinamica dei sentimenti<br />
che, come ogni anno, i frati Servi di Maria <strong>del</strong> convento <strong>del</strong>l’Annunciata<br />
sul Monte Orfano di Rovato, propongono nell’ambito <strong>del</strong>la più ampia tematica<br />
“L’arte di vivere” come iniziativa culturale di questo autunno 2010. Articolati in<br />
sei appuntamenti serali (dalle 20.30 alle 22.30) nella sede conventuale, i convegnIdibattitI<br />
sono rivolti a tutti, ma soprattutto al mondo giovanile, quale occasione<br />
per educare alla conoscenza e alla gestione attiva e responsabile dei sentimenti.<br />
L’apertura è prevista per lunedì 20 settembre con la relazione <strong>del</strong> docente di storia<br />
<strong>del</strong>la filosofia <strong>del</strong>l’Università di Padova, Umberto Curi, sul tema: “Amore, mito<br />
impossibile”. Lunedì 27 al tavolo dei relatori siederà Eugenio Borgna, docente in<br />
clinica <strong>del</strong>le malattie nervose e mentali con un intervento su “Amore e odio: due<br />
modi di perdere la testa”.<br />
Seguiranno, lunedì 4 ottobre, l’incontro su “Percorsi (nascosti) di amorosa distruttività<br />
quotidiana” a cura di Gabriella Mariotti psicoterapeuta e psicoanalista. Lunedì<br />
11 la conferenza su “L’amore frainteso” presentato da Roberto Mancini, ordinario<br />
di filosofia teoretica all’Università di Macerata. Questi, infine, i temi <strong>del</strong>le<br />
due ultime conferenze: “L’elogio <strong>del</strong> conflitto”, lunedì 18 ottobre, con don Fabio<br />
Corazzina sul mondo giovanile e “Il paradosso cristiano: odiare il padre, amare il<br />
nemico” illustrato , lunedì 25, da Carmine Di Sante, teologo e autore di numerose<br />
pubblicazioni. Per l’iscrizione o ulteriori informazioni, i Padri Servi di Maria sono<br />
disponibili al numero 0307721377. (Luisa Mangiarini)<br />
stizia e di spirito vendicativo. Tanti sceriffi, tanta<br />
sicurezza? Magari. Ci vuole altro. Perché l’insicurezza<br />
puo essere in parte frutto <strong>del</strong>le aggressioni<br />
esterne, ma se esce, come succede spesso, dalle<br />
proprie incertezze interiori, è facile che si tenda<br />
a ingigantire i pericoli che vengono da fuori per<br />
nascondere il vuoto nel quale si rischia di annegare.<br />
È quello che si verifica a proposito <strong>del</strong>la salvaguardia<br />
<strong>del</strong>l’identità, reclamata a gran voce contro<br />
la cosiddetta invasione immigratoria. Molti si<br />
riempiono la bocca con il richiamo alla difesa dei<br />
valori e non si rendono conto che con certe scelte<br />
discriminatorie sono i primi a calpestare quei<br />
valori che a parole dicono di voler difendere. Lo<br />
ha bene messo in luce lo scrittore e poeta tedesco<br />
Hans Magnus Enzensberger scrivendo: “Quanto<br />
un Paese costruisce barriere per difendere i propri<br />
valori, tanto meno avrà valori da difendere”.<br />
Anche perché è difficile credere che l’educazione<br />
Agenzia fotografica: Foto Eden<br />
Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa<br />
Via <strong>del</strong>l’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) -<br />
Tel. 030.7725511 - Fax. 030.7725566<br />
Progetto grafico:<br />
Maurizio Castrezzati - Coop. <strong>La</strong> nuvola nel sacco<br />
Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale di Brescia<br />
n. 184 - 1/12/1961<br />
corretta dei nostri figli e nipoti dipenda dal colore<br />
dei compagni di banco o da quanto mangiano<br />
alla mensa scolastica. <strong>La</strong> polenta non è mai stata<br />
il cibo degli dei. Su questa scia il pensiero torna<br />
agli animali, non piú come fonte di paure ma come<br />
beni rifugio. <strong>La</strong> moltiplicazione <strong>del</strong> commercio<br />
che riguarda il mantenimento e la cura degli<br />
animali, la insistenza un poco enfatica sul rispetto<br />
degli stessi, sono fenomeni certamente legati<br />
a forme di sensibilità tutt’altro che disprezzabili.<br />
Ma l’esagerazione è sempre il segno di un’anomalia<br />
comportamentale. Anche perché a volte si ha<br />
l’impressione che l’affetto regalato agli animali<br />
sia la facile alternativa alle difficoltà dei rapporti<br />
umani. Senza generalizzare, è evidente che l’amicizia<br />
di un cane costa meno, sul piano degli investimenti<br />
emotivi, di quella con un essere umano.<br />
Nelle confidenze come nelle paure, contano sempre<br />
le risorse reali <strong>del</strong>le persone.<br />
Associato<br />
UNIONE STAMPA<br />
PERIODICA ITALIANA<br />
Associato<br />
FEDERAZIONE ITALIANA<br />
SETTIMANALI CATTOLICI<br />
VOCE•MEDIA<br />
Centro diocesano<br />
per le comunicazioni<br />
sociali<br />
<strong>La</strong> testata “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”<br />
fruisce di contributi<br />
di cui all’art. 3 comma 3<br />
<strong>del</strong>la legge 250 <strong>del</strong> 7/8/1990<br />
editoriale<br />
Buoni cittadini<br />
e buoni cattolici<br />
di Francesco Bonini<br />
Nell’imminenza <strong>del</strong> 140° anniversario <strong>del</strong>la Breccia<br />
di Porta Pia (20 settembre 1870), “L’Osservatore<br />
Romano” ha ripubblicato alcuni documenti presentati<br />
in occasione <strong>del</strong> centenario. Allora era il 1970 e alla<br />
vigilia <strong>del</strong>l’anniversario ci fu uno scambio di lettere<br />
tra Paolo VI e il presidente <strong>del</strong>la Repubblica di allora,<br />
Giuseppe Saragat. All’Angelus il Papa sottolineò,<br />
con grande semplicità, “l’armonia dei due rispettivi<br />
sentimenti di buoni cittadini e buoni cattolici”. Allora<br />
<strong>del</strong>la “questione romana” era per così dire aperta<br />
solo la questione <strong>del</strong>la revisione <strong>del</strong> Concordato,<br />
che l’aveva definitivamente chiusa. Dopo decenni di<br />
negoziati la revisione si realizzò nel 1984, ribadendo la<br />
cooperazione di Chiesa e Stato per il bene comune.<br />
Proprio questa cooperazione nella distinzione dei<br />
piani è il tema che è giusto fare risaltare anche oggi:<br />
il 20 settembre sarà celebrato infatti con una certa<br />
solennità, anche in considerazione <strong>del</strong> traguardo<br />
ormai prossimo dei 150 anni <strong>del</strong>l’Unità d’Italia, di cui<br />
con Roma capitale si realizzerà il primo, essenziale<br />
compimento.<br />
Per lungo tempo questa ricorrenza, che fu anche festa<br />
nazionale, mantenne un connotato anticlericale, come<br />
celebrazione <strong>del</strong>la fine <strong>del</strong> potere temporale e messa<br />
in guardia militante contro le pretese ecclesiastiche.<br />
Oggi ovviamente questo registro non ha più ragion<br />
d’essere.<br />
Il grande nodo <strong>del</strong>la cultura politica contemporanea,<br />
in particolare qui, nei Paesi di democrazia avanzata<br />
e matura, è ancora e sempre nel fondamento stesso<br />
di questa democrazia, opportunamente ricordato a<br />
suo tempo da Paolo VI: “Date a Cesare ciò che è di<br />
Cesare, date a Dio ciò che è di Dio”. Si tratta di una<br />
distinzione che non è separazione, ma “armonia”,<br />
che offre alla democrazia una ispirazione cristiana,<br />
allo Stato laico un positivo spessore di principi e<br />
di risorse. Da qui derivano infatti quei concetti,<br />
la “democrazia cristiana” e la “laicità positiva”,<br />
che hanno accompagnato e vivificato la storia<br />
contemporanea.<br />
Oggi questa trama, su cui si dipana da più di un secolo<br />
la dottrina sociale e si articolano il “movimento<br />
cattolico” e la vicenda <strong>del</strong>l’impegno politico e sociale<br />
dei cattolici, ha bisogno di essere rilanciata, prima di<br />
tutto proprio nel suo nesso costitutivo, che è quello<br />
appunto <strong>del</strong>la libertà. Oggi in molti Paesi europei si<br />
opera in un contesto radicalmente secolarizzato, tale<br />
da mettere in discussione la permanenza o addirittura<br />
l’esistenza stessa di “radici cristiane”. Il punto d’altra<br />
parte non è solo quello di difenderle o di reclamarle,<br />
quanto piuttosto di farle reagire con il quadro attuale,<br />
che è quello di un liberalismo radicale esausto<br />
tendenzialmente egemone in una situazione di vuoto.<br />
L’Italia rappresenta in tal senso un caso rilevante,<br />
proprio per questo intreccio costitutivo con la realtà<br />
<strong>del</strong>la Chiesa.<br />
Di qui l’importanza di una riflessione attenta e<br />
profonda sull’Unità d’Italia, la sua storia, la sua<br />
articolazione e il suo futuro. E l’impegno per trarne<br />
nuovi orizzonti.
04<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Il fatto<br />
Fame nel mondo Un rapporto <strong>del</strong>la Fao<br />
Il “conto”<br />
<strong>del</strong>la fame:<br />
925 milioni<br />
Nonostante il calo numerico sono ancora troppe<br />
le persone che nel mondo sono alle prese con<br />
il più elementare dei bisogni: il pane quotidiano.<br />
Anche nella “ricca” Brescia cresce il bisogno,<br />
come certifica la Caritas<br />
N“Nonostante qualche passo avanti, e<br />
la situazione rimane inaccettabile”<br />
hanno riferito oggi i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le tre organizzazioni <strong>del</strong>l’Onu<br />
che si occupano di alimentazione,<br />
presentando nei giorni scorsi il nuovo<br />
rapporto annuale sulla fame <strong>del</strong><br />
mondo presso la sede <strong>del</strong>l’Organizzazione<br />
per l’alimentazione e l’agricoltura<br />
(Fao) a Roma. <strong>La</strong> nuova stima<br />
di persone che soffrono la fame<br />
è di 925 milioni, 98 milioni in meno<br />
rispetto al miliardo e 23 milioni registrato<br />
nel 2009, “ma con un bambino<br />
che muore ogni sei secondi per<br />
problemi connessi alla sottoalimentazione,<br />
la fame rimane lo scandalo<br />
Nonostante il miglioramento dei dati<br />
a cura di Massimo Venturelli<br />
la tragedia di più vaste proporzioni<br />
al mondo”, ha affermato Jacques<br />
Diouf, direttore generale <strong>del</strong>la Fao.<br />
“È a serio rischio il raggiungimento<br />
<strong>del</strong>l’obiettivo di ridurre la fame nel<br />
mondo”, ha aggiunto ancora Diouf,<br />
facendo notare che il recente aumento<br />
dei prezzi alimentari, se dovesse<br />
persistere, potrebbe ostacolare<br />
seriamente gli sforzi per ridurre<br />
il numero di coloro che soffrono la<br />
fame. Per Josette Sheeran, direttrice<br />
<strong>del</strong> Programma alimentare mondiale<br />
(Pam) – coautore <strong>del</strong> rapporto<br />
‘Lo stato <strong>del</strong>l’insicurezza alimentare<br />
nel mondo’ – “non è il momento<br />
di abbassare la guardia: dobbiamo<br />
Sempre lontano il primo Obiettivo <strong>del</strong> millennio<br />
Lo certifica anche la Fao: la fame nel mondo sta calando. Si<br />
tratta, però, di un trend sempre troppo lento, nonostante gli<br />
ultimi dati presentati indicano che sono stati fatti alcuni progressi.<br />
Il raggiungimento <strong>del</strong> primo Obiettivo di sviluppo <strong>del</strong><br />
millennio, con la riduzione <strong>del</strong>la percentuale di affamati dal<br />
20% nel 1990-92 al 16% nel 2010 resta ancora lontano, difficile<br />
da raggiungere. Tuttavia, con la popolazione mondiale<br />
ancora in aumento (sebbene ad un ritmo più lento che nelle<br />
ultime decadi), una diminuzione nella proporzione di affamati<br />
potrebbe mascherare un aumento nel numero complessivo. I<br />
Paesi in via di sviluppo come gruppo, infatti, hanno visto un<br />
aumento nel numero totale di persone affamate (da 827 milioni<br />
nel 1990-92 a 906 milioni nel 2010). Per il periodo 2005-<br />
07 (il più recente per il quale siano disponibili dati completi),<br />
il Congo, il Ghana, il Mali e la Nigeria in Africa subsahariana<br />
hanno già raggiunto l’Obiettivo numero 1, mentre l’Etiopia<br />
ed altri Paesi sono vicini a raggiungerlo. In Asia, l’Armenia, il<br />
Myanmar e il Vietnam hanno raggiunto il target, mentre altri,<br />
tra cui la Cina, vi sono vicini. In America <strong>La</strong>tina e nei Caraibi, la<br />
continuare a non dar tregua alla fame<br />
per assicurare stabilità e proteggere<br />
vite umane e la dignità”. <strong>La</strong><br />
presentazione <strong>del</strong> nuovo rapporto<br />
precede di qualche giorno il Vertice<br />
di New York in programma dal 20<br />
al 22 settembre prossimi. L’incontro<br />
newyorkese è stato convocato<br />
per accelerare il cammino verso il<br />
raggiungimento degli Obiettivi di<br />
sviluppo <strong>del</strong> millennio <strong>del</strong>le Nazioni<br />
Unite, il primo dei quali è porre<br />
fine a fame e povertà. “Gli affamati<br />
<strong>del</strong> mondo non sono numeri. Sono<br />
persone, donne e uomini poveri, che<br />
lottano per far crescere i propri figli<br />
ed offrir loro una vita migliore. So-<br />
Giamaica, la Guyana e il Nicaragua sono riusciti a dimezzare la<br />
percentuale di affamati, mentre il Brasile ed altri vi sono quasi.<br />
Il fatto che ancora quasi un miliardo di persone nel mondo<br />
soffra la fame, anche dopo che le recenti crisi, alimentare<br />
e finanziaria, sono passate, indica un problema strutturale di<br />
fondo che minaccia seriamente la possibilità di raggiungere<br />
gli obiettivi fissati a livello mondiale sulla riduzione <strong>del</strong>la<br />
fame. Per affrontare le cause <strong>del</strong>la fame alla base, i governi<br />
dovrebbero promuovere maggiori investimenti nel settore<br />
agricolo, espandere le reti di sicurezza ed i programmi di assistenza<br />
sociale e stimolare attività che producano reddito per<br />
i poveri tanto nelle aree rurali che nelle città. Ma tutto questo<br />
si scontra con un dato che, soprattutto negli anni più recenti,<br />
ha fatto sentire pesantemente i suoi effetti. Si tratta <strong>del</strong>l’insufficiente<br />
capacità di risposta agli shock economici di molte<br />
famiglie e Paesi poveri. <strong>La</strong> mancanza di meccanismi adeguati<br />
per affrontare gli shock o per proteggere le popolazioni più<br />
vulnerabili dalle loro conseguenze si traduce così in un’oscillazione<br />
nel numero degli affamati in seguito a crisi economiche.<br />
no giovani che cercano di costruirsi<br />
un futuro migliore. C’è <strong>del</strong>l’ironia<br />
nel fatto che la maggioranza di essi<br />
sia concentrata nelle aree rurali dei<br />
Paesi in via di sviluppo. In realtà, il<br />
70 per cento dei poveri <strong>del</strong> mondo<br />
– le persone che vivono con meno<br />
di un dollaro al giorno – vivono in<br />
aree rurali. Parliamo di un miliardo<br />
di persone, e quattro su cinque sono<br />
in varia misura contadini” ha sottolineato<br />
Yukiko Omura, vice presidente<br />
<strong>del</strong> Fondo internazionale per lo sviluppo<br />
agricolo (Ifad). <strong>La</strong> diminuzione<br />
<strong>del</strong> numero globale <strong>del</strong>le persone<br />
che soffrono la fame in questo 2010,<br />
secondo la Fao, è in larga misura da
attribuirsi alla ripresa economica<br />
prevista per quest’anno – in particolare<br />
nei Paesi in via di sviluppo – e<br />
all’abbassamento dei prezzi alimentari<br />
registrato a partire dalla metà<br />
<strong>del</strong> 2008. “<strong>La</strong> riduzione <strong>del</strong> numero<br />
di persone affamate è un’ottima notizia.<br />
Ma questo risultato è per lo più<br />
frutto di circostanze fortuite, non<br />
l’effetto positivo di maggiori investimenti<br />
o di migliori politiche globali”<br />
ha commentato l’organizzazione non<br />
governativa ‘Oxfam’. <strong>La</strong> crisi alimentare,<br />
nonostante la leggera riduzione<br />
documentata dal rapporto Fao non<br />
è scomparsa. “I 925 milioni di affamati<br />
che ancora ci sono nel mondo<br />
Massimo Ziletti<br />
restano uno scandalo – ha detto Jeremy<br />
Hobbs, direttore di Oxfam International<br />
–. Un’altra crisi alimentare<br />
globale potrebbe esplodere da<br />
un momento all’altro se i governi non<br />
affrontano le cause alla radice <strong>del</strong> fenomeno:<br />
la volatilità dei prezzi <strong>del</strong>le<br />
derrate alimentari, decenni di investimenti<br />
insufficienti in agricoltura e<br />
i cambiamenti climatici”. Nonostante<br />
il miglioramento, dunque, la fame<br />
nel mondo è ancora al sopra il target<br />
fissato dal primo Obiettivo di sviluppo<br />
<strong>del</strong> millennio (Mdg), di dimezzare<br />
la percentuale di persone sottonutrite<br />
nei Paesi in via di sviluppo dal 20%<br />
nel 1990-92 al 10% nel 2015.<br />
<strong>La</strong> sottonutrizione nel mondo<br />
Sono ancora i Paesi in via di sviluppo a contendersi<br />
il triste primato <strong>del</strong>la fame. Secondo i dati<br />
<strong>del</strong> rapporto che la Fao ha presentato nei giorni<br />
scorsi il 98% (pari a circa 911 milioni di persone)<br />
<strong>del</strong> numero complessivo di affamati nel mondo<br />
vive nei Paesi in via di sviluppo; due terzi di essi<br />
in soli sette Paesi (Bangladesh, Cina, Etiopia,<br />
India, Indonesia, Pakistan e Repubblica Democratica<br />
<strong>del</strong> Congo) ed oltre il 40% solo in Cina e<br />
in India. Le stime per il 2010 indicano che il numero<br />
di persone sottonutrite diminuirà a livello<br />
globale, sebbene a ritmi diversi in tutte le regioni<br />
in via di sviluppo. <strong>La</strong> regione con il maggior<br />
numero di affamati resterà quella <strong>del</strong>l’Asia e <strong>del</strong><br />
Pacifico, ma – con un calo <strong>del</strong> 12% da 658 milioni<br />
di persone nel 2009 a 578 milioni – questa zona<br />
registrerà anche il miglioramento più rilevante<br />
previsto per il 2010 a livello mondiale. <strong>La</strong> percentuale<br />
di affamati più alta rimarrà quella <strong>del</strong>l’Afri-<br />
I dati <strong>del</strong>la Caritas diocesana<br />
Ma il bisogno continua<br />
a crescere anche a Brescia<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Brescia, fortunatamente, non conosce l’esperienza drammatica <strong>del</strong>la<br />
fame. Tutti, anche le persone che sociologicamente appartengono alla<br />
categoria <strong>del</strong> disagio, riescono a far fronte al bisogno primario <strong>del</strong>l’alimentazione.<br />
<strong>La</strong>ddove la singola persona non è in grado di far fronte a<br />
questa esigenza c’è una fitta rete di servizi che viene in suo supporto.<br />
Tuttavia anche nella ricca Brescia il bisogno c’è e si fa sentire. Su queste<br />
stesse pagine a più riprese è stato dato conto <strong>del</strong>la miriade di iniziative<br />
solidaristiche spuntate su tutto il territorio provinciale per far fronte<br />
all’aumento dei bisogni.<br />
Sono state raccontate le “nuove frontiere” <strong>del</strong>le mense gestite dalla<br />
Caritas diocesana e le tipologie dei suoi utenti.<br />
È stato seguito passo dopo passo lo sviluppo di progetti solidaristici che<br />
la stessa Caritas diocesana ha messo in campo, anche su invito <strong>del</strong> vescovo<br />
Luciano Monari, per rispondere a bisogni che la crisi economica ancora<br />
in atto (la stessa che a livello mondiale continua a causare un alto<br />
numero di persone che ogni giorno soffrono la fame, ndr.). Più volte è<br />
stato dato spazio alle “cinque dita” <strong>del</strong>la “Mano fraterna”, forme creative<br />
di carità per offrire un sostegno, un’azione concreta che vede in<br />
campo una pluralità di attori sociali e istituzionali, centinaia di volontari,<br />
impegnati quotidianamente nel dare risposte ai bisogni.<br />
È il monitotaggio costante <strong>del</strong>l’andamento di queste “cinque” dita a<br />
dire che il bisogno continua a sussistere anche nel Bresciano e che di<br />
giorno in giorno si fa, probabilmente, più evidente.<br />
Fra le dita <strong>del</strong>la “mano fraterna” una più di altre è valida antenna per<br />
captare il bisogno. Si tratta <strong>del</strong>l’”Ottavo giorno”, la piattaforma logistica<br />
di raccolta, stoccaggio, distribuzione alimenti finalizzata a dare la<br />
possibilità alle tante realtà <strong>del</strong>le Caritas parrocchiali e <strong>del</strong> volontariato,<br />
impegnate nella lotta alla povertà e al disagio sociale, di sostenere<br />
concretamente singoli e famiglie in sofferenza alimentare.<br />
Il progetto è realizzato in collaborazione con la Fondazione <strong>del</strong>la Comunità<br />
Bresciana e con il contributo <strong>del</strong>la Fondazione Cariplo. Inaugurato<br />
nell’autunno <strong>del</strong>lo scorso anno è diventato nel breve volgere di pochi<br />
mesi il punto di raccordo <strong>del</strong>la solidarietà “targata” Caritas. Grazie alla<br />
presenza <strong>del</strong>l’Ottavo giorno, allo scorso 30 giugno, la Caritas in tutte le<br />
sue articolazioni zonali e parrocchiali ha distribuito qualcosa come 86<br />
tonnellate di pasta, 41 di biscotti, 33 di riso e altrettanti di zucchero.<br />
Moltissimi anche i generi di prima necessità per la prima infanzia che<br />
la Caritas diocesana ha potuto distribuire, latte pediatrico, omogenizzato<br />
e pannolini in testa.<br />
I dati bresciani trovano una corrispondenza anche in quelli contenuti<br />
nella quarta edizione <strong>del</strong> dossier sulla povertà in Lombardia curato lo<br />
scorso anno dalla Caritas regionale. Uno studio approfondito, quello realizzato,<br />
che ha passato in rassegna i dati sempre più evidenti <strong>del</strong>l’aumento<br />
<strong>del</strong>le situazioni di bisogno in un contesto sostanzialmente ricco<br />
come quello lombardo.<br />
Certo il tenore dei dati analizzati dalla Caritas non ha la drammaticità<br />
di numeri elencati dal rapporto Fao, ma così come quelli sulla fame nel<br />
mondo testimoniano una situazione di disagio che si va facendo sempre<br />
più preoccupante.<br />
Il triste primato dei Paesi in via di sviluppo<br />
ca sub-sahariana, stimata pari al 30% per il 2010.<br />
I dati contenuti nel rapporto non tengono conto,<br />
purtroppo, di eventi improvvisi che possono<br />
modificare sempre in peggio le stime formulate.<br />
Dal grafico pubblicato qui a fianco, per esempio,<br />
sono esclusi i “nuovi affamati”, le popolazioni<br />
colpite da calamità naturali. Vanno così a<br />
ingrossare le fila di chi patisce ogni giorno la<br />
fame i milioni di persone che in Pakistan sono<br />
state colpite dalle inondazioni <strong>del</strong>le scorse settimane.<br />
In questa categoria dovrebbe rientrare<br />
anche la gente di Haiti che, ad oltre otto mesi dal<br />
sisma <strong>del</strong> gennaio scorso, continuano a misurarsi<br />
ogni giorno con difficoltà alimentari. C’è nei<br />
dati presentati dalla Fao un elemento paradossale:<br />
molti dei Paesi presenti nella graduatoria<br />
appartengono ad aree rurali che, se adeguatamente<br />
sostenute, potrebbero produrre il necessario<br />
alla sussistenza <strong>del</strong>le proprie popolazioni.<br />
05
06<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Giovani<br />
Opinioni<br />
di Gabriele Bazzoli<br />
Il divertimento a ogni costo<br />
Se l’avesse scritta un educatore cattolico, un prete o una mamma apprensiva<br />
sarebbe stata considerata la classica reprimenda bigotta. Per nostra<br />
fortuna l’ha inviata una ragazza di 16 anni, che risponde al nome di Bianca<br />
Maria, al “Corriere <strong>del</strong>la Sera” <strong>del</strong> 6 settembre. Una bella lettera, nella<br />
quale la nostra sedicenne racconta <strong>del</strong>le sue vancanze a Ios e sulla quale<br />
possiamo spendere qualche riflessione. Un’esperienza diffusa, se è vero<br />
che raccolgo sempre più spesso, negli oratori e con gli adolescenti che incontro,<br />
l’impressione che abbiano già vissuto moltissime esperienze, forse<br />
troppe, in molti casi fini a sé stesse, perché non rilette né personalmente,<br />
né con l’aiuto di un adulto: non solo la vacanza con gli amici, ma anche la<br />
discoteca di notte o un rave, una notte di sballo o di paura...<br />
Dicevamo, vacanze a Ios, a sedici anni, con gli amici. Ios è un’isoletta greca<br />
che condivide con Ibiza, Lloret de Mar, Rimini la palma di località vacanziera<br />
per ragazzi. Prima considerazione: ma non sarà un po’ presto per<br />
andare in vacanza all’estero senza nessun adulto?<br />
Ma andiamo avanti; la giovane Bianca Maria racconta la sua vacanza: “Il<br />
ritmo che tutti inseguono all’isola di Ios è un inferno. Sveglia alle 4 <strong>del</strong> pomeriggio.<br />
Un panino alle 5, perché per mangiare non c’è tempo. Si passa<br />
un’oretta in spiaggia... bar, piscina dove alle 6 comincia la musica e si balla<br />
fino alle 9. Poi in albergo. Doccia, ci si preparara per uscire. Si aspetta. Tutta<br />
la giornata è un aspettare che inizi la serata. Alle 11 a cena, per aspettare<br />
mezzanotte, quando aprono i disco pub. E si balla. Tornavamo in albergo<br />
alle 8 di mattina...”.<br />
In questo racconto scarno e nelle righe che seguono, c’è tutta la rabbia di<br />
chi ha scoperto l’inganno. Il divertimento esibito, il divertimento eccezionale,<br />
il divertimento su misura si mostrano per quello che sono: ore di attesa,<br />
alcol, balli sfrenati, ancora alcol. Bianca Maria, con intelligenza, commenta:<br />
“L’ho provato. Basta così”. Non è sola, ma molti suoi coetanei non<br />
sanno trarre le stesse conclusioni.<br />
Sul divertimento dei giovanissimi, anche dei minorenni, in molti hanno costruito<br />
un business. Locali, tour operator, produttori di alcolici: se l’offerta<br />
è allettante, targettizzata, sfrontatamente entusiasmante la domanda arriva.<br />
L’imperativo morale <strong>del</strong> divertimento, a 16 anni, è estremo.<br />
Se tutti dicono che si divertono deve essere vero, pensa l’adolescente, che<br />
vive il bisogno di essere “dentro” il grande flusso <strong>del</strong>la vita, di vivere le<br />
emozioni degli altri, di non essere escluso dalle esperienze più forti.<br />
Educare allo “stare bene”, al conoscere sé stessi, alla consapevolezza di ciò<br />
che ognuno di noi è (e di ciò che può diventare) è una sfida che appare difficile.<br />
Ma che può iniziare, tutto sommato semplicemente, dallo svelamento<br />
<strong>del</strong> grande business-inganno <strong>del</strong> divertimento a ogni costo.<br />
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Famiglia<br />
Il contributo dei genitori a scuola<br />
L’inizio <strong>del</strong> nuovo anno scolastico costituisce l’occasione per riflettere<br />
su questioni vecchie e nuove, tra cui il rapporto famiglia-scuola. In proposito,<br />
è chiaro che è stata fatta molta strada rispetto a quando tra le<br />
due istituzioni c’era una sostanziale estraneità, nonostante la titolarità<br />
originaria <strong>del</strong>l’educazione dei figli spetti alla famiglia e la scuola costituisca<br />
il luogo nel quale i più giovani passano una gran quantità di tempo.<br />
Com’è noto, a metà degli anni Settanta, con la pubblicazione dei Decreti<br />
<strong>del</strong>egati, è stata introdotta la cosiddetta “democrazia scolastica” che<br />
ha comportato la partecipazione <strong>del</strong>la famiglia alla vita <strong>del</strong>la scuola.<br />
Questo non significa che, in precedenza, non ci fosse alcun coinvolgimento<br />
ma che – adesso – sul piano istituzionale è stabilito che la scuola<br />
debba interloquire con le famiglie attraverso la loro esplicita rappresentanza,<br />
eletta dai genitori.<br />
Il dispositivo, avviato tra molte attese (e anche sotto un’evidente interferenza<br />
ideologica), col passare <strong>del</strong> tempo ha perso d’energia fino a<br />
diventare – talvolta almeno – piuttosto rituale. Questo è accaduto, nonostante<br />
– con l’introduzione <strong>del</strong>l’autonomia scolastica (alla fine degli<br />
anni Novanta) – il ruolo <strong>del</strong>la famiglia nella vita <strong>del</strong>la scuola sia cresciuto<br />
assumendo il profilo di una vera e propria cooperazione. In effetti, l’autonomia<br />
scolastica, riconoscendo il nesso profondo tra scuola e comunità<br />
locale, ha introdotto una rinnovata attenzione non tanto genericamente<br />
nei confronti <strong>del</strong> territorio (che c’era già prima), ma piuttosto verso gli<br />
enti e le concrete realtà istituzionali e produttive che lo compongono.<br />
Per quanto concerne la famiglia, l’elaborazione <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong>l’offerta<br />
formativa (Pof) da parte <strong>del</strong>le scuole (che vi espongono i propri orientamenti<br />
pedagogici e didattici) costituisce una vera e propria offerta di<br />
servizi che – in ragione <strong>del</strong> favore espresso dalle famiglie – può andare<br />
incontro anche a revisioni e integrazioni<br />
Eppure è comune il riconoscimento di una certa fatica. Questo in parte<br />
è fisiologico perché ciò di cui si tratta (l’educazione e l’istruzione dei figli)<br />
è argomento assai <strong>del</strong>icato e soggetto a molteplici variabili. In parte,<br />
però, risente anche di una più ampia e profonda difficoltà – da parte<br />
sia <strong>del</strong>le scuole sia <strong>del</strong>le famiglie – a riconoscersi coappartenenti a una<br />
comunità avente una identità condivisa. <strong>La</strong> condizione “liquida” <strong>del</strong>la<br />
società in cui ci troviamo (l’immagine è <strong>del</strong> sociologo Bauman) non facilita<br />
i rapporti né sul piano interpersonale né su quello istituzionale,<br />
ma l’esigenza di costruire un’intesa che sappia generare comunione è<br />
sempre più sentita. Famiglia e scuola, se sanno cooperare in favore dei<br />
più giovani, portano un contributo essenziale alla tessitura <strong>del</strong> senso<br />
comunitario.<br />
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LL’apertura<br />
<strong>del</strong> nuovo anno scolastico<br />
che poteva prestarsi a diverse letture<br />
è stata invece caratterizzata per le polemiche<br />
scatenate dal polo scolastico<br />
di Adro. <strong>La</strong> vicenda ha tenuto banco<br />
a livello nazionale. In una stagione di<br />
risorse risicate l’amministrazione comunale<br />
adrense ha trovato la formula<br />
per dotare la comunità di una nuova<br />
scuola a costo zero. Un privato si è<br />
fatto carico <strong>del</strong>l’onere in cambio <strong>del</strong>la<br />
cessione <strong>del</strong>l’area su cui sorgevano le<br />
vecchie scuole <strong>del</strong> paese. L’edificio è<br />
stato realizzato secondo i più moderni<br />
critieri costruttivi, con un occhio di<br />
riguardo all’impatto ambientale e al risparmio<br />
energetico e alle più moderne<br />
esigenze <strong>del</strong>la didattica. L’arredo è<br />
stato possibile grazie al concorso di<br />
tutti i cittadini di Adro (anche di quel-<br />
Sotto <strong>Voce</strong><br />
Sussurri e grida<br />
di Mario Benedini<br />
a cura di Massimo Venturelli<br />
li, si immagina, che non votano Lega).<br />
Strutturalmente, quindi, il nuovo polo<br />
scolastico di Adro è di quelli da portare<br />
a esempio. Il sindaco Oscar <strong>La</strong>ncini<br />
e la sua giunta hanno pensato però di<br />
“legare” la nuova scuola al territorio<br />
ornandola di un simbolo che ha loro<br />
dire sarebbe nel dna <strong>del</strong>la comunità<br />
franciacortina. Peccato che il simbolo<br />
in questione sia quel “sole <strong>del</strong>le Alpi”<br />
che nell’iconografica leghista ha<br />
da tempo preso il posto di Alberto da<br />
Giussano con lo spadone sguainato.<br />
Non c’è angolo <strong>del</strong>la nuova scuola<br />
che non sia marchiato dal sole leghista.<br />
Ovvia, e giustificata, la reazione di<br />
chi ha contestato al sindaco <strong>La</strong>ncini la<br />
scelta, accusandolo di strumentalizzare<br />
uno spazio in cui le giovani generazioni<br />
dovrebbero poter crescere<br />
Davanti a situazioni difficili, complicate, moltiplicate e accavallate,<br />
è facile rimanere senza pensieri. Provo a riflettere per<br />
rompere anche il clima di paura, che si respira e non viene detto.<br />
<strong>La</strong> comunità cristiana bresciana di fronte alle scelte <strong>del</strong>la Lega,<br />
quelle viste non solo ad Adro, si trova frastornata e divisa.<br />
Strattonata fino al sospetto di strumentalizzazioni ben pensate.<br />
Nessun partito, dice il Compendio <strong>del</strong>la Dottrina sociale<br />
<strong>del</strong>la Chiesa, potrà mai presumere di interpretare completamente<br />
la visione cristiana <strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong>la società. Liberi per il<br />
vero bene comune. Una <strong>del</strong>le tensioni che emerge spesso nel<br />
nostro Paese riguarda proprio la scuola nelle sue strutture, nei<br />
suoi contenuti didattici e nelle tante problematiche relative ai<br />
docenti. Il timore raccolto tra le persone e sui giornali, dopo la<br />
sovraesposizione <strong>del</strong>la scuola di Adro, è che il clima necessario<br />
per un insegnamento rispettoso e autentico possa essere oggetto<br />
di manipolazione. È un timore forse solo sussurrato. Un<br />
timore non sfatato dalle accuse e dalle scuse rotolate spesso in<br />
Adro Il sole <strong>del</strong>le Alpi in classe<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Polemiche<br />
di cui la scuola<br />
non ha bisogno<br />
Il nuovo polo scolastico di Adro, bello<br />
e funzionale, “travolto” da una evidente<br />
strumentalizzazione politica<br />
senza alcun condizionamento. Il primo<br />
cittadino si è difeso sostenendo che il<br />
simbolo adottato appartiene a pieno<br />
titolo alla tradizione di Adro, essendo<br />
addirittura presente anche in una<br />
chiesa... Non si tratterebbe, secondo<br />
<strong>La</strong>ncini, di strumentalizzazione ma di<br />
semplice omaggio alla cultura locale.<br />
<strong>La</strong> polemica montata si è concentrata<br />
solo sul simbolo, lasciando sullo sfondo<br />
un secondo elemento che potrebbe<br />
confutare la tesi sostenuta dal primo<br />
cittadino di Adro. Quali legami ha<br />
con il territorio e con la cultura locale<br />
quel Gianfranco Miglio a cui il polo<br />
scolastico è stato intitolato? Il ministro<br />
<strong>del</strong>l’Istruzione Mariastella Gelmini<br />
ha fatto sentire la sua voce, prima<br />
sottolineando “un certo folclore” che<br />
caratterizza alcune uscite <strong>del</strong> sindaco<br />
<strong>La</strong>ncini e poi invitando a estendere le<br />
polemiche create dall’eccesso di simbologia<br />
leghista nella scuola di Adro<br />
anche a tutti quei casi in cui sono stati<br />
altri simboli a entrare nelle classi. Sulla<br />
vicenda è intervenuta anche Maria<br />
Rosa Raimondi, dirigente <strong>del</strong>l’Ufficio<br />
scolastico provinciale che, dopo avere<br />
rimarcando come i simboli politici<br />
debbano restare al di fuori dei luoghi<br />
<strong>del</strong>l’istrizione e <strong>del</strong>l’educazione, ha ricordato<br />
che la scuola deve continuare<br />
a essere di tutti. “Tanti sono i simboli<br />
07<br />
che ci accomunano, anche territoriali,<br />
per esempio quello <strong>del</strong>la rosa camuna<br />
(quello che compare sulla bandiera<br />
<strong>del</strong>la Lombardia, ndr.) – ha dichiarato<br />
Maria Rosa Raimondi –. Perché non<br />
utilizzare quella?” Le Acli provinciali<br />
hanno diffuso un comunicato in cui la<br />
scelta di Adro è stata duramente criticata.<br />
“Se ogni sindaco decidesse di<br />
truccare le proprie scuole con il logo<br />
<strong>del</strong> proprio partito – è un passaggio <strong>del</strong><br />
documento diffuso – avremmo allora<br />
un Paese dove la scuola sarebbe simbolo<br />
di indottrinamento”. “<strong>La</strong> scuola<br />
è il luogo <strong>del</strong>la comunità, <strong>del</strong> dialogo,<br />
<strong>del</strong>l’incontro per la formazione di<br />
cittadini aperti al mondo – è questo il<br />
commento di Davide Guarnieri presidente<br />
nazionale <strong>del</strong>l’Age –. Non può<br />
essere quindi luogo <strong>del</strong>le strumentalizzazioni.<br />
Quando il richiamo a tradizioni<br />
<strong>del</strong>la cultura locale diventa oggetto<br />
di polemica, diventa inadeguata ad<br />
un ambiente vocato alla formazione<br />
e all’educazione <strong>del</strong>le giovani generazioni”.<br />
Molte altre sono state le proteste<br />
di chi, pur da angolature diverse,<br />
ha sostenuto che non esiste ragione<br />
che possa giustificare la strumentalizzazione<br />
di studenti piccoli e grandi<br />
e di un ambiente come la scuola che<br />
dovrebbe essere sempre messa al di<br />
sopra <strong>del</strong>le parti. Di ogni parte.<br />
modo intransigente. Chi è adulto porta con sé ricordi infelici<br />
di come proprio nella scuola e sulla pelle dei ragazzi sia stato<br />
giocato l’interesse politico, in tempi di regime e anche dopo.<br />
Il problema <strong>del</strong> simbolo <strong>del</strong> “sole <strong>del</strong>le Alpi”. Sarebbe sciocco<br />
o pretestuoso pensare che un simbolo sia insignificante,<br />
asettico. Ogni esperienza umana, culturale, religiosa e politica<br />
ha bisogno di simboli. I simboli educano, indicano. Quante<br />
volte proprio i simboli sono diventati strumento surrettizio di<br />
indottrinamento. Non può, ancora una volta, non creare perplessità<br />
e rifiuto l’utilizzo, così esageratamente mostrato, di<br />
un simbolo che da decenni è identità di partito. Non giriamoci<br />
attorno il simbolo <strong>del</strong>la Lega è ben conosciuto e ben difeso.<br />
Ancora un fatto mi ha colpito: i crocefissi, murati, sulle pareti<br />
<strong>del</strong>l’edificio scolastico. Opera d’arte di padre Ruggeri, che ho<br />
ben conosciuto. Su quel crocifisso, manca il Crocifisso. Manca<br />
il corpo trafitto di Cristo Gesù. Manca l’essenziale. Anche se<br />
ai ragazzi potrà essere spiegato il simbolo <strong>del</strong> sole <strong>del</strong>le Alpi.
08<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Popoli e continenti Mondo<br />
Medio Oriente Il dialogo Israele-Palestina<br />
Secondo round<br />
di un incontro<br />
difficile<br />
A Sharm el Sheik prima e a Gerusalemme poi<br />
palestinesi e israeliani hanno cercato di riannodare<br />
i fili di un confronto che presenta molti ostacoli<br />
SSi<br />
è tenuto nei giorni scorsi a Sharm<br />
el Sheik, il secondo round dei negoziati<br />
diretti israelo-palestinesi, iniziati<br />
lo scorso 2 settembre a Washington<br />
dopo 20 mesi di congelamento.<br />
Al centro dei colloqui tra il premier<br />
israeliano Netanyahu e il presidente<br />
palestinese Abu Mazen ancora la<br />
questione degli insediamenti e il riconoscimento<br />
<strong>del</strong>lo Stato di Israele. Il<br />
primo incontro si è tenuto in Egitto.<br />
I colloqui si sono poi spostati a Gerusalemme.<br />
Ad entrambi gli incontri<br />
ha partecipato il segretario di Stato<br />
americano, Hillary Clinton che ha<br />
sottolineato che è giunto “il momento<br />
per entrambe le parti di mettersi al<br />
lavoro”. <strong>La</strong> seconda tornata dei colloqui<br />
di pace si è conclusa con l’invito<br />
americano a Israele a prorogare la<br />
moratoria su nuove costruzioni nelle<br />
colonie ‘illegali’ nei Territori palestinesi<br />
occupati (in Cisgiordania in<br />
particolare) A Sharm el Sheikh, nel<br />
India: cattolici sotto assedio<br />
a cura di Massimo Venturelli<br />
corso di un confronto durato un’ora<br />
e mezza l’incontro tra il presidente<br />
<strong>del</strong>l’Autorità nazionale palestinese,<br />
Mahmoud Abbas, il primo ministro<br />
israeliano Benjamin Netanyahu, il<br />
segretario di Stato americano Hillary<br />
Clinton, e il presidente egiziano Hosni<br />
Mubarak. Hanno affrontato due<br />
temi: quello <strong>del</strong>la sicurezza e quello<br />
dei confini. Al termine <strong>del</strong>l’incontro<br />
l’inviato speciale americano per il<br />
Medio Oriente, George Mitchell, ha<br />
affrontato l’argomento <strong>del</strong>la proroga<br />
<strong>del</strong>la moratoria sulle colonie, benché<br />
questa non riguardi le colonie ‘legali’<br />
e Gerusalemme Est, capitale designata<br />
di un futuro Stato palestinese.<br />
In 20 anni il numero degli israeliani<br />
che vivono nelle colonie in Cisgiordania<br />
e a Gerusalemme est è triplicato.<br />
Attualmente sarebbero 500mila. Degli<br />
insediamenti israeliani si occupa<br />
anche l’Ufficio <strong>del</strong>l’Onu per il coordinamento<br />
degli affari umanitari che<br />
ha chiesto a Israele di congelare gli<br />
insediamenti e di porre fine al sistema<br />
di permessi imposto in Cisgiordania.<br />
Nel suo rapporto mensile, l’Ufficio<br />
afferma che la possibilità di movimento<br />
dei palestinesi all’interno <strong>del</strong>la<br />
regione occupata “non ha avuto significativi<br />
miglioramenti” e che il 60%<br />
<strong>del</strong>l’area rimane praticamente vietata<br />
per lo sfruttamento e lo sviluppo.<br />
“A Sharm el Sheikh le parti hanno<br />
cominciato serie discussioni su<br />
argomenti fondamentali” ha detto<br />
Mitchell che poi ha sottolineato:<br />
“Sarebbe ragionevole estendere la<br />
moratoria”.<br />
Il vertice egiziano ha preceduto di<br />
un giorno le celebrazioni per il 28°<br />
anniversario <strong>del</strong> massacro di Sabra<br />
e Chatila. Il 15 settembre <strong>del</strong> 1982 i<br />
miliziani libanesi <strong>del</strong>le Falangi entrarono<br />
nei campi di rifugiati palestinesi<br />
di Sabra e Chatila, a Beirut, con la<br />
complicità e la supervisione di Ariel<br />
Sharon, allora ministro <strong>del</strong>la Difesa<br />
israeliano. In cinque giorni, vennero<br />
uccisi centinaia di civili – compresi<br />
vecchi, donne e bambini – per un totale<br />
di 800 vittime secondo le stime<br />
ufficiali, di non meno di 2000 se non<br />
3500 secondo altre fonti attendibili.<br />
Quando le parole sono pietre che possono fare male<br />
“Le parole sono pietre”, scriveva Carlo Levi, in un reportage-romanzo sulla<br />
mafia che gli valse il premio Viareggio nel 1956. Le parole, infatti, possono<br />
far male se non sono giuste, equilibrate, dosate. Una conferma è arrivata in<br />
questi giorni con le dichiarazioni <strong>del</strong> reverendo Terry Jones che, con le sue<br />
dichiarazioni contro l’Islam e l’intenzione, poi rientrata, di bruciare il Corano<br />
l’11 settembre scorso, ha suscitato violente reazioni in India, in Stati in<br />
cui la tensione tra cattolici e musulmani è già alta.<br />
Nel Kashmir indiano, già lacerato da drammatici scontri interni, si sono registrate<br />
17 vittime e 100 feriti. Una scuola cristiana, vicino al capoluogo Srinagar<br />
è stata assaltata e incendiata. Estremisti islamici hanno incendiato nei<br />
giorni scorsi una chiesa e una scuola cristiane nel Punjab. L’incendio nello<br />
Stato indiano, per altro annunciato, non ha fortunatamente provocato danni<br />
alle persone. I dimostranti protagonisti <strong>del</strong>l’azione di ritorsione ai propositi<br />
<strong>del</strong> reverendo Jones hanno però assalito un ufficio <strong>del</strong> governo e si sono<br />
Alcuni dati<br />
9000 morti<br />
in 20 anni<br />
È di quasi 9000 morti il bilancio<br />
di oltre 20 anni di violenze tra<br />
israeliani e palestinesi. Il dato è<br />
stato calcolato e reso noto da<br />
B’Tselem, un’organizzazione<br />
israeliana per i diritti <strong>del</strong>l’uomo.<br />
Gli anni esaminati sono<br />
stati segnati dalla prima Intifada<br />
(1987-1993), dalla seconda<br />
Intifada, cominciata nel 2001 e<br />
dall’offensiva di Gaza (27 dicembre<br />
2008 - 18 gennaio 2009). Per<br />
i palestinesi il 2009 è l’anno più<br />
sanguinoso. Al 15 novembre<br />
2009, data di chiusura <strong>del</strong>l’indagine,<br />
essi avevano avuto 1387<br />
morti. Per gli israeliani, l’anno<br />
peggior è stato il 2002, con 420<br />
morti. In questi 20 anni, inoltre,<br />
le autorità israeliane hanno demolito<br />
4300 case di palestinesi<br />
in Cisgiordania, perché costruite<br />
senza permesso o nel quadro<br />
<strong>del</strong>le misure punitive contro le<br />
famiglie di attentatori. <strong>La</strong> maggior<br />
parte <strong>del</strong>le case sono state<br />
abbattute a Gerusalemme est e<br />
nella Striscia di Gaza, fino alla<br />
sua evacuazione da parte degli<br />
israeliani nel 2005.<br />
scontrati con la polizia. Il bilancio degli scontri parla di almeno sette morti.<br />
Mons. Peter Celestine, vescovo di Jammu-Srinagar, ha spiegato ad AsiaNews<br />
che “questo incendio è conseguenza sia <strong>del</strong>la proposta di bruciare il Corano<br />
sia <strong>del</strong>la situazione politica”. Nello Stato indiano è forte la protesta islamica<br />
antigovernativa e negli ultimi tre mesi la polizia ha ucciso almeno 70<br />
dimostranti. “<strong>La</strong> proposta di bruciare il Corano, anche se poi rientrata, ha<br />
causato una situazione molto tesa, ci sono paura e timore – ha affermato<br />
ancora mons. Celestine -. I cristiani sono solo lo 0,0014% <strong>del</strong>la popolazione.<br />
Finora abbiamo avuto rapporti cordiali coi nostri fratelli”. Ferma condanna<br />
per tale rogo è stata espressa dal Consiglio globale dei cristiani indiani<br />
(Gcic), come spiega il suo presidente Sajan K. George. “Ora – si legge nel<br />
messaggio – chiediamo che i leader mondiali e i media dimostrino la stessa<br />
aperta condanna di quando azioni radicali su scala uguale o maggiore sono<br />
commesse contro cristiani.”
NNessuno<br />
può negare che l’Europa <strong>del</strong><br />
dopoguerra abbia messo tanto in comune,<br />
dalla produzione <strong>del</strong> carbone e<br />
<strong>del</strong>l’acciaio nel 1952 alle regole commerciali,<br />
dalla politica agricola alla<br />
moneta unica dei giorni più recenti.<br />
Con risultati nel complesso positivi<br />
per la democrazia e la cittadinanza.<br />
Al tempo stesso, va purtroppo sottolineato<br />
come l’Europa allargata dopo<br />
il crollo <strong>del</strong> Muro di Berlino non riesca<br />
ancora a dare alle sue istituzioni<br />
ai Governi degli Stati membri una linea<br />
condivisa e condivisibile nel settore<br />
<strong>del</strong>l’immigrazione. Succede anche altrove<br />
(affari esteri, istruzione, sanità),<br />
con differenti gradi di intensità, ma la<br />
confusione quasi anarchica che caratterizza<br />
il modo in cui le singole Capitali<br />
affrontano la problematica <strong>del</strong> controllo<br />
<strong>del</strong>le frontiere in generale rappresenta<br />
una lacuna che Bruxelles ha<br />
il dovere morale oltre che politico di<br />
colmare. Senza poter contare sul “lus-<br />
Popoli e continenti Europa<br />
Presentato nei giorni scorsi<br />
di Gian Andrea P. Garancini<br />
so” dei tempi lunghi che la storia di solito<br />
offre alle mutazioni sociali: il fenomeno<br />
<strong>del</strong>l’immigrazione tanto legale<br />
quanto clandestina verso l’Europa –<br />
e di conseguenza anche intraeuropea<br />
– ha assunto negli ultimi vent’anni dimensioni<br />
tali da rendere assolutamente<br />
inefficaci (oltre che probabilmente<br />
ingiuste) molte <strong>del</strong>le misure tampone<br />
che i Governi di vario colore e appartenenza<br />
ideologica pongono in essere<br />
a concertazione limitata, se non nulla.<br />
Non giova alla risoluzione <strong>del</strong> problema<br />
la natura “multidisciplinare” <strong>del</strong>lo<br />
stesso: entrano in gioco la povertà<br />
dei Paesi d’origine dei flussi migratori,<br />
cui si affianca la povertà sempre crescente<br />
anche <strong>del</strong> mondo occidentale;<br />
il razzismo, velato e non, che riveste<br />
l’argomento come una patina non<br />
sempre invisibile ma assolutamente<br />
presente; la pochezza <strong>del</strong> dialogo interculturale,<br />
per lo più politicizzato e<br />
dunque destinato al fallimento a priori;<br />
Lo stato <strong>del</strong>l’Ue secondo il presidente Barroso<br />
Il presidente <strong>del</strong>la Commissione europea José Manuel Barroso ha presentato al<br />
Parlamento europeo lo Stato <strong>del</strong>l’Unione 2010. Le priorità d’azione nei prossimi<br />
mesi per l’Unione sono cinque: uscire dalla crisi e rafforzare la governance europea,<br />
stimolare crescita e occupazione, creare un’area comune di libertà, giustizia<br />
e sicurezza, definire un budget europeo moderno e aumentare il peso <strong>del</strong>l’Ue a<br />
livello internazionale. <strong>La</strong> crescita economica sarà superiore al previsto e la disoccupazione<br />
non aumenta più, ma non è ancora il momento di rilassarsi. <strong>La</strong> strategia<br />
europea di crescita per il prossimo decennio è “Europa 2020”, che ha tre priorità:<br />
inserire sempre più persone nel mercato <strong>del</strong> lavoro, stimolare la competitività <strong>del</strong>le<br />
imprese e realizzare un mercato unico aperto e moderno. L’Italia e tutti gli altri<br />
Paesi dovranno presentare i loro piani, sui quali l’Unione europea vigilerà. Anche<br />
per il settore finanziario ci saranno novità. <strong>La</strong> proposta di tassare le attività finanziarie<br />
aumenterà la responsabilità <strong>del</strong>le banche, che copriranno i loro rischi di fallimento,<br />
invece di girare il conto ai clienti. Ma quali risorse occorrono per far fron-<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Europa Un cammino non ancora compiuto<br />
Immigrazione:<br />
dove l’Unione<br />
difetta ancora<br />
Pur avendo fatto passi da gigante in altri settori<br />
l’Ue continua a non trovare una politica comune<br />
su un terreno tanto <strong>del</strong>icato quanto determinante<br />
l’elevato costo economico <strong>del</strong>le azioni<br />
di monitoraggio <strong>del</strong>le frontiere marine<br />
e terrestri, laddove il Nord Europa<br />
ritiene pilatescamente competenti i<br />
soli Paesi meridionali; la difficoltà a<br />
individuare misure di integrazione sì<br />
flessibili ma il più possibile condivise<br />
da Stato a Stato, da Regione a Regione,<br />
da Città a Città, da impresa a impresa;<br />
legislazioni nazionali differenti<br />
che consentono – soprattutto in tema<br />
di immigrazione clandestina – una sorta<br />
di “programmazione calcolata” dei<br />
flussi sia per chi li gestisce illegalmente<br />
sia per gli stessi immigrati in base<br />
alla severità o meno <strong>del</strong>la pena; una<br />
sostanziale scarsa cooperazione tra<br />
le autorità competenti che soffrono<br />
<strong>del</strong>l’assenza di un riconosciuto indirizzo<br />
politico-giuridico comunitario;<br />
non da ultimo, l’incapacità <strong>del</strong> Consiglio<br />
europeo e dei Capi di Stato e di<br />
Governo che ne fanno parte nel definire<br />
una strategia unica di negoziato<br />
diplomatico con i Governi dei Paesi di<br />
origine dei flussi migratori.<br />
Tutto ciò nonostante l’esistenza di previsioni,<br />
seppur di natura soft, all’interno<br />
Trattati.<br />
Conseguenza inevitabile: le poche misure<br />
amministrative valide – che pur<br />
09<br />
esistono qua e là ai quattro angoli <strong>del</strong><br />
Continente – non sono valorizzate né<br />
tantomeno riprodotte. Lo stesso dicasi<br />
per le molte lodevoli iniziative estemporanee<br />
di privati e/o di associazioni,<br />
su entrambe le sponde <strong>del</strong> Mediterraneo,<br />
condannate ad avere portata,<br />
successo e seguito limitati.<br />
Se il fallimento <strong>del</strong>la politica appare<br />
evidente, altrettanto evidente è la<br />
necessità di (ri)fondare la politica<br />
comune sull’immigrazione partendo<br />
dagli esempi positivi <strong>del</strong>la cosiddetta<br />
società civile: le buone prassi – e la<br />
storia <strong>del</strong>l’integrazione europea ben<br />
lo sa – costituiscono non di rado la<br />
testata d’angolo per edifici resistenti.<br />
In tema di immigrazione e di integrazione,<br />
quando al centro si mette la<br />
persona, con i suoi drammi ma anche<br />
con la sua voglia di riscatto e progresso,<br />
i risultati si vedono. Immigrazione<br />
non è solo ordine pubblico, ma anche<br />
diritti umani, rispetto, solidarietà, crescita<br />
sociale, sviluppo economico. Per<br />
chi accoglie, certo, ma anche per chi<br />
domanda di essere accolto. Le norme<br />
devono essere pensate in virtù <strong>del</strong>la<br />
dimensione umana (non solo umanitaria):<br />
così la politica seguirà, e seguirà<br />
anche la gente.<br />
te a queste sfide? Ci vuole un bilancio europeo moderno, che crei valore aggiunto<br />
per le regioni e i cittadini europei. Altra area d’azione fondamentale, quella <strong>del</strong>la<br />
giustizia e <strong>del</strong>la sicurezza: è fondamentale creare un’area comune europea. Gli immigranti<br />
legali troveranno in Europa un posto dove i diritti umani sono rispettati<br />
e rinforzati, mentre si lotterà per debellare lo sfruttamento degli immigrati irregolari.<br />
Diritti fondamentali e doveri sono uguali per i cittadini in ogni parte d’Europa.<br />
Tutti in Europa devono rispettare la legge, e i governi devono rispettare i<br />
diritti umani, inclusi quelli <strong>del</strong>le minoranze. Il razzismo e la xenofobia non hanno<br />
spazio in Europa. Infine, il ruolo <strong>del</strong>l’Europa nel mondo è vitale per la prosperità<br />
e per la sicurezza dei cittadini, e va rafforzato. I 27 Paesi separati sono destinati a<br />
diventare marginali in questa dimensione che cambia velocemente. Temi come i<br />
cambiamenti climatici, le discussioni sulla governance economica globale al G20,<br />
o le relazioni con i Paesi in via di sviluppo e gli interventi umanitari, esigono una<br />
leadership europea che, secondo Barroso, conviene rafforzare.
10<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Ettore Colla<br />
(Parma 1896-Roma 1968)<br />
Scultore venuto a contatto con<br />
i maggiori <strong>del</strong> Novecento, a<br />
partire da Brancusi, attraverso<br />
la scelta <strong>del</strong> riutilizzo <strong>del</strong><br />
ferro, mette in atto una<br />
decisiva riduzione <strong>del</strong>le forme<br />
con valore simbolico che lo<br />
porta a rileggere il deposito<br />
<strong>del</strong>la tradizione con sguardo<br />
ironico e disincantato.<br />
Composizione astratta (1955).<br />
Concesio,<br />
Collezione Arte e Spiritualità.<br />
L’amministratore fe<strong>del</strong>e<br />
Il Vangelo<br />
<strong>del</strong>la domenica<br />
XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO<br />
Dal Vangelo secondo Luca (16, 1-13)<br />
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli: “C’era<br />
un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi<br />
fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi.<br />
Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di<br />
te? Rendi conto <strong>del</strong>la tua amministrazione, perché<br />
non puoi più essere amministratore. L’amministratore<br />
disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie<br />
l’amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare,<br />
mi vergogno. So io che cosa fare perché, quando sarò<br />
stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno<br />
che mi accolga in casa sua. Chiamò uno per uno i<br />
debitori <strong>del</strong> padrone e disse al primo: Tu quanto devi<br />
al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d’olio.<br />
Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito<br />
cinquanta. Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose:<br />
Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta<br />
e scrivi ottanta. Il padrone lodò quell’amministratore<br />
disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di<br />
questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri<br />
dei figli <strong>del</strong>la luce. Ebbene, io vi dico: Procuratevi<br />
amici con la disonesta ricchezza, perché, quand’essa<br />
verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.<br />
Chi è fe<strong>del</strong>e nel poco, è fe<strong>del</strong>e anche nel molto; e chi<br />
è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se<br />
dunque non siete stati fe<strong>del</strong>i nella disonesta ricchezza,<br />
chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fe<strong>del</strong>i<br />
nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun<br />
servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà<br />
l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà<br />
l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona” .<br />
Bianco e nero. Giudichiamo per contrasti: buono<br />
o cattivo, onesto o disonesto, giusto o sbagliato.<br />
E il nostro giudizio ci colloca sempre dalla parte<br />
<strong>del</strong> bianco, lasciando all’altro la zona buia. Per<br />
questo l’indicazione di Gesù di farsi amici con<br />
la disonesta ricchezza suona così lontano. Ma<br />
solo perché ci sbilancia verso il nero; perché ci<br />
fa ragionare dall’altra parte. Non che Gesù ci<br />
voglia convincere a diventare disonesti. Piuttosto<br />
ci domanda se la nostra onestà non sia<br />
piuttosto tiepidezza. Chi si trova in un istante<br />
rovinato a causa <strong>del</strong>le sue cattive azioni sa trovare<br />
una soluzione disonesta alla sua disonestà.<br />
Ma l’onestà fatta di paura è onestà? E non<br />
è più una mancanza che un’azione? Fe<strong>del</strong>e nel<br />
poco o disonesto nel poco non chiedono che si<br />
prenda posizione? Giocare sulla difensiva per se<br />
stessi non è essere infe<strong>del</strong>i alla chiamata che ci<br />
costringe alla testimonianza? Gesù sembra dire<br />
che è meglio un disonesto che un falso onesto,<br />
che è più lodevole chi si attacca con i denti alla<br />
sua salvezza di chi si aspetta i risultati da altro.<br />
In fondo chiede da che parte si starebbe se si<br />
volesse davvero scegliere e non si rimanesse lì,<br />
nella terra di nessuno, a giudicare sul buono e<br />
sul cattivo, sul bianco e sul nero. Perché – questo<br />
credo condanni Gesù – è il vedere la ‘roba’ di<br />
Dio come qualcosa che non ci appartiene. Non è<br />
il tesoro <strong>del</strong>la nostra vita. Così possiamo anche<br />
far senza amministrarla per poter dire di non<br />
aver sbagliato. Ma si può sbagliare anche non<br />
facendo nulla, anche stando ad aspettare che<br />
le teste cadano da sole. In un’altra parabola Ge-<br />
di Giuseppe Fusari<br />
sù non è tenero con quello che, avendo ricevuto<br />
un solo talento, si accontenta di aspettare senza<br />
fare niente. Così è anche in questo Vangelo:<br />
provocatorio perché ci butta in faccia che fanno<br />
meglio quelli che vivono per i soldi che quelli<br />
che fingono basti loro la fede. Brutalmente è<br />
meglio un amministratore disonesto che uno<br />
che non amministra affatto, di un temporeggiatore<br />
che aspetta per non fare. Da che parte stai?<br />
Bianco o nero. E non è scontato che giudicare<br />
il nero e sentirsi dalla parte <strong>del</strong> bianco sia poi<br />
la verità. A collocarci sul diagramma <strong>del</strong>la verità<br />
non saremo noi ma quel Dio che non si può<br />
servire in contemporanea con il denaro. E sarebbe<br />
davvero <strong>del</strong>udente se, messi a confronto<br />
con chi sta dalla parte <strong>del</strong> denaro, fossimo giudicati<br />
più tiepidi, incapaci, pusillanimi. Chi ci<br />
darà la ricchezza di Dio se nemmeno abbiamo<br />
avuto il coraggio di desiderarla; e chi ci crederà<br />
capaci di amare qualcosa quando non c’è un<br />
briciolo di amore in quello che facciamo? Meglio<br />
i disonesti. Meglio i ladri. Meglio chi si attacca<br />
a qualcosa. Gesù rimprovera l’inazione, la tiepidezza<br />
nello schierarsi per il Regno, l’incapacità<br />
di ragionare sul futuro di Dio, sulla speranza.<br />
Chi crederà alla nostra fede se questa non ci fa<br />
agire nella prospettiva <strong>del</strong>la speranza? L’amministratore<br />
disonesto si ritaglia un centimetro di<br />
sicurezza con la sua scaltrezza e sa che con quel<br />
centimetro potrà avere un futuro. Concretezza<br />
dei figli <strong>del</strong>le tenebre, <strong>del</strong> nero. Mentre il bianco<br />
<strong>del</strong>l’impunità non crede alla speranza più grande,<br />
al futuro di Dio.
Ecclesia<br />
onger@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Benedetto XVI Viaggio apostolico nel Regno Unito<br />
In cammino sulla strada<br />
<strong>del</strong>l’unità dei cristiani<br />
IIl<br />
viaggio apostolico di Benedetto<br />
XVI nel Regno Unito (16-19 settembre)<br />
“riveste una grande importanza<br />
ecumenica. Esso confermerà i risultati<br />
degli intensi contatti tra i cattolici<br />
e gli altri cristiani nel corso degli<br />
anni e servirà a far meglio conoscere<br />
i progressi e le difficoltà insite nella<br />
ricerca <strong>del</strong>l’unità tra i cristiani”. Lo<br />
si legge in una nota <strong>del</strong> Pontificio<br />
Consiglio per l’unità dei cristiani sul<br />
viaggio apostolico di Benedetto XVI<br />
nel Regno Unito.<br />
“Questa – precisa la nota – è la prima<br />
visita di Stato di un Pontefice nel<br />
Regno Unito, tuttavia essa richiama<br />
alla mente il viaggio apostolico intrapreso<br />
da papa Giovanni Paolo II<br />
nel 1982. Nel corso di quella visita,<br />
il Papa e l’arcivescovo di Canterbury<br />
pregarono insieme e rilasciarono<br />
una dichiarazione comune che inaugurò<br />
la seconda fase <strong>del</strong> dialogo ufficiale<br />
tra la Comunione anglicana e<br />
la Chiesa cattolica. Da allora, le re-<br />
<strong>La</strong> beatificazione <strong>del</strong> card. Newman<br />
lazioni tra anglicani e cattolici sono<br />
state caratterizzate da una crescente<br />
cordialità e amicizia”.<br />
Oggi è una realtà che “molte comunità<br />
locali vivono insieme momenti<br />
di preghiera comune e condividono<br />
iniziative pratiche (pastorali e caritative)”;<br />
inoltre “si svolgono con successo<br />
incontri regolari tra vescovi di<br />
entrambe le tradizioni”.<br />
<strong>La</strong> visita di Benedetto XVI attesterà<br />
“lo stretto legame tra le comunità<br />
cattolica e anglicana, sottolineando<br />
la nostra comune fede e missione”.<br />
Comunque, vi è anche “un realistico<br />
riconoscimento <strong>del</strong>le difficoltà, storiche<br />
e attuali, che esistono nei nostri<br />
rapporti. Le tragiche divisioni,<br />
sorte in seguito alla Riforma, avranno<br />
un’eco particolare quando il Papa<br />
sarà nella Westminster Hall, dove<br />
San Tommaso Moro fu processato<br />
per la sua lealtà alla Sede di Roma”.<br />
Negli ultimi tempi, “certe problematiche<br />
in seno alla Comunione anglicana<br />
hanno creato difficoltà nelle<br />
relazioni ecumeniche, e in parte questa<br />
situazione ha portato alla recente<br />
offerta pastorale da parte <strong>del</strong> papa<br />
Benedetto XVI <strong>del</strong>l’Ordinariato per<br />
anglicani che vorranno entrare in<br />
piena comunione con la Chiesa cat-<br />
Un momento positivo per l’ecumenismo<br />
<strong>La</strong> beatificazione <strong>del</strong> card. John Henry Newman è,<br />
secondo il Pontificio Consiglio, “un momento positivo<br />
per le relazioni ecumeniche, in particolare con la<br />
Church of England”.<br />
Certo, nel suo cammino di conversione, il card. Newman<br />
ha compiuto nella Chiesa cattolica il suo personale<br />
itinerario verso la pienezza <strong>del</strong>la fede. Tuttavia “fu<br />
sempre riconoscente verso la Church of England, che<br />
– affermò – era stata ‘lo strumento <strong>del</strong>la Provvidenza<br />
nel conferire grandi benefici su di me’, e riconobbe la<br />
profonda influenza di tanti grandi teologi e uomini di<br />
Chiesa anglicani nel suo cammino spirituale”. Alla fine<br />
<strong>del</strong>la sua “Apologia”, il card. Newman afferma che,<br />
nella sua nazione, “i cattolici devono avere un atteggiamento<br />
di ‘assistenza e sostegno’ verso la Church of<br />
England, lavorando insieme per annunciare ‘i principi<br />
e le dottrine cristiane’”.<br />
Questo messaggio è “pienamente valido fino a oggi,<br />
quando anglicani e cattolici riconoscono la necessità<br />
di sostenersi a vicenda e collaborare nel compito di<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
<strong>La</strong> visita <strong>del</strong> Pontefice attesta lo stretto legame tra la comunità cattolica<br />
e quella anglicana nello spirito di una comune fede e missione<br />
11<br />
tolica (Anglicanorum Coetibus)”.<br />
Tuttavia, “è importante vedere queste<br />
problematiche nel contesto più<br />
ampio <strong>del</strong>la testimonianza cristiana<br />
comune tra cattolici e anglicani.<br />
Questo sarà profondamente simboleggiato<br />
e attuato quando il Papa e<br />
l’Arcivescovo di Canterbury si incontreranno<br />
a <strong>La</strong>mbeth Palace, e in<br />
seguito pregheranno insieme nella<br />
Westminster Abbey davanti alla<br />
tomba di Sant’Edoardo il Confessore,<br />
un Santo venerato in entrambe<br />
le tradizioni”.<br />
<strong>La</strong> celebrazione nella Westminster<br />
Abbey coinvolgerà rappresentanti<br />
di molte altre tradizioni cristiane<br />
<strong>del</strong>l’Inghilterra, <strong>del</strong>la Scozia e <strong>del</strong><br />
Galles.<br />
Questo evento “sarà complementare<br />
a quello precedente nella Westminster<br />
Hall, quando papa Benedetto<br />
parlerà <strong>del</strong> contributo che la fede<br />
può dare alla società e alla vita <strong>del</strong>le<br />
singole persone. Nella Westminster<br />
Abbey, le comunità cristiane <strong>del</strong> Regno<br />
Unito saranno sollecitate a lavorare<br />
e pregare insieme per assicurare<br />
che il messaggio cristiano sia proclamato<br />
con convinzione, cosicché la<br />
fede possa avere un ruolo creativo<br />
nella società britannica”.<br />
proclamare il Vangelo a una società moderna alquanto<br />
complessa”.<br />
Nella sua indefessa ricerca <strong>del</strong>la verità, il card. Newman<br />
fu guidato “dalla salda testimonianza <strong>del</strong>la Chiesa,<br />
proclamata, a volte, con grande sacrificio e non soggetta<br />
a mode o convenienze. Il suo esempio incoraggia<br />
i cristiani di tutte le tradizioni a essere coinvolti,<br />
anche oggi, con coraggio, integrità e fe<strong>del</strong>tà al Vangelo,<br />
a costruire una società che accoglie, sostiene e<br />
promuove tutti i suoi membri”.<br />
Anche se è onorato soprattutto dalla comunità cattolica,<br />
il card. Newman rappresenta “la grande tradizione<br />
<strong>del</strong>la fede, <strong>del</strong> rigore intellettuale e <strong>del</strong> ‘cuore’ che<br />
sono eredità di tutto il popolo britannico”. I temi <strong>del</strong><br />
viaggio apostolico <strong>del</strong> Santo Padre nel Regno Unito sono<br />
di “interesse e importanza per tutti i membri <strong>del</strong>la<br />
società britannica”. Di qui l’auspicio che “gli aspetti<br />
più profondi e reali <strong>del</strong>la visita non siano oscurati dal<br />
sottolineare elementi meno attinenti al vero scopo<br />
<strong>del</strong>la visita stessa”.
12<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Ecclesia Chiesa bresciana<br />
Diocesi Il 2010 è un anno di elezioni<br />
Verso il rinnovo<br />
degli organismi<br />
di comunione<br />
Nei prossimi mesi è prevista la formazione<br />
dei Consigli pastorali zonali e <strong>del</strong> Consiglio<br />
pastorale diocesano per il mandato 2010-2015<br />
DDopo<br />
la costituzione di Consigli pastorali<br />
parrocchiali avvenuta tra il mese<br />
di aprile e di maggio, nei prossimi<br />
mesi è prevista la formazione di Consigli<br />
pastorali zonali e <strong>del</strong> Consiglio<br />
pastorale diocesano per il mandato<br />
2010-2015. A fare da guida per questi<br />
passaggi sono le parole <strong>del</strong> Vescovo<br />
che nella sua lettera pastorale “Tutti<br />
siano una cosa sola” così si esprime:<br />
“Il Concilio ha chiesto di attivare nella<br />
vita <strong>del</strong>la comunità cristiana una serie<br />
di organi di partecipazione […]. Sono<br />
tutti organismi che dovrebbero permettere<br />
il ‘discernimento comunitario’<br />
e cioè la ricerca insieme <strong>del</strong>la volontà<br />
di Dio attraverso l’analisi <strong>del</strong>la vita<br />
<strong>del</strong>la comunità cristiana e l’individuazione<br />
<strong>del</strong>le scelte necessarie” (n.45).<br />
In questi giorni a tutti i parroci viene<br />
inviato il materiale necessario perché<br />
all’interno <strong>del</strong> proprio Consiglio pastorale<br />
parrocchiale si provveda a indicare<br />
un laico/a che diventi membro <strong>del</strong><br />
di Antonio <strong>La</strong>nzoni<br />
Consiglio pastorale zonale. Al tempo<br />
stesso i Vicari zonali sono stati incaricati<br />
di provvedere alla formazione di<br />
tale Consiglio pastorale di zona che,<br />
secondo le disposizioni canoniche,<br />
“ha il compito di ricercare, vagliare e<br />
proporre iniziative in ordine all’attività<br />
pastorale comune alla zona”. <strong>La</strong> tempistica<br />
prevede che a partire dagli inizi di<br />
settembre con scadenza il 14 ottobre si<br />
proceda alla designazione dei rappresentanti<br />
a livello di Consigli pastorali<br />
parrocchiali in vista <strong>del</strong> Consiglio pastorale<br />
diocesano e, al tempo stesso,<br />
si arrivi entro la data sopra indicata<br />
alla costituzione dei Consigli pastorali<br />
zonali. Per quanto riguarda invece il<br />
Consiglio pastorale diocesano, organismo<br />
che “col suo studio e con la sua<br />
riflessione offre gli elementi necessari<br />
affinché la comunità diocesana possa<br />
predisporre in modo organico il lavoro<br />
pastorale ed eseguirlo in maniera efficace”,<br />
dopo che si sarà proceduto alla<br />
formazione dei Consigli pastorali zonali,<br />
questi saranno chiamati a indicare<br />
un proprio rappresentante che entri<br />
a far parte <strong>del</strong> Consiglio pastorale diocesano<br />
per il prossimo quinquennio.<br />
Come raccomandano le disposizioni<br />
ecclesiastiche, “possono essere membri<br />
<strong>del</strong> Consiglio pastorale diocesano<br />
solo i fe<strong>del</strong>i in piena comunione con la<br />
Chiesa cattolica e che si distinguono<br />
per fede sicura, buoni costumi e prudenza”.<br />
Sarà cura dei Vicari zonali far<br />
sì che tali indicazioni autorevoli trovino<br />
effettiva realizzazione nel momento<br />
in cui il Consiglio pastorale zonale<br />
dovrà indicare un proprio rappresentante<br />
laico come membro <strong>del</strong> futuro<br />
Consiglio pastorale diocesano. I tempi<br />
stabiliti per le necessarie procedure e<br />
adempimenti prevedono che i Consigli<br />
pastorali zonali una volta formati (termine<br />
ultimo per la loro costituzione il<br />
14 ottobre), procedano alla designazione<br />
<strong>del</strong> proprio rappresentante al<br />
Consiglio pastorale diocesano entro<br />
l’8 novembre. Con la formazione dei<br />
nuovi Consigli pastorali zonali e <strong>del</strong><br />
nuovo Consiglio pastorale diocesano<br />
un altro passo nel rinnovo degli organismi<br />
ecclesiali di partecipazione in<br />
diocesi viene compiuto. Il 2010 è un<br />
Il Consiglio presbiterale, i Consigli pastorali zonali e il Consiglio pastorale diocesano<br />
Le tappe di un percorso<br />
Con il mese di settembre si riprende il cammino <strong>del</strong><br />
rinnovo degli organismi ecclesiali di partecipazione,<br />
che ha visto fin dall’aprile scorso l’intera diocesi<br />
impegnata. Si è infatti iniziato in aprile con le<br />
elezioni dei nuovi Consigli pastorali parrocchiali e,<br />
congiuntamente, con la formazione di nuovi Consigli<br />
parrocchiali affari economici. In giugno si poi<br />
è proceduto alla consultazione tra il clero per l’indicazione<br />
dei nuovi vicari zonali, mentre sono state<br />
a suo tempo insediate le nuove Commissioni e<br />
consulte diocesane. Attualmente all’appuntamento<br />
mancano ancora tre organismi: il Consiglio presbiterale,<br />
in fase di composizione, i Consigli pastorali<br />
zonali e il Consiglio pastorale diocesano. Per la co-<br />
stituzione dei Consigli pastorali zonali è previsto<br />
che entro il prossimo 15 ottobre i Consigli pastorali<br />
parrocchiali eleggano al loro interno un proprio<br />
rappresentante per il Consiglio pastorale zonale;<br />
tale nome dev’essere segnalato dal parroco al vicario<br />
zonale in modo che con ottobre i Consiglio<br />
pastorale zonale possano essere costituiti e avviare<br />
il loro lavoro. Per la formazione <strong>del</strong> nuovo Consiglio<br />
pastorale diocesano è invece stabilito che entro<br />
l’8 novembre i Consigli pastorali zonali eleggano<br />
al loro interno un laico che rappresenti la zona nel<br />
Consiglio pastorale diocesano. Il nuovo Consiglio,<br />
dopo essere stato formalmente costituito dal Vescovo,<br />
si riunirà in prima seduta sabato 27 novem-<br />
anno di elezioni per fare in modo che<br />
gli organismi abbiano gli opportuni ricambi<br />
e i necessari rinnovi. Se a tutto<br />
questo si aggiunge poi il rinnovo già<br />
avvenuto dei Consigli pastorali parrocchiali<br />
e dei Consigli parrocchiali per gli<br />
affari economici nonché la nomina dei<br />
nuovi Vicari zonali e <strong>del</strong>le nuove Commissioni<br />
e Consulte diocesane, si avrà<br />
un quadro più completo e più ricco. A<br />
completare il tutto manca il rinnovo di<br />
un altro organismo diocesano: il Consiglio<br />
presbiterale. Anche per questo<br />
organismo è in atto il ricambio <strong>del</strong>la<br />
propria compagine in modo da continuare<br />
nel suo servizio di promozione<br />
<strong>del</strong>la comunione ecclesiale. Va notato<br />
che non manca la prospettiva <strong>del</strong>le<br />
unità pastorali, verso cui la diocesi<br />
sta camminando. In questo senso un<br />
esperimento pilota è in atto con l’unità<br />
pastorale <strong>del</strong>le parrocchie <strong>del</strong> Centro<br />
storico. Qui infatti il Consiglio pastorale<br />
zonale è stato sostituito dal Consiglio<br />
<strong>del</strong>l’unità pastorale, chiamato a<br />
sua volta a designare un rappresentante<br />
al Consiglio pastorale diocesano.<br />
Segno eloquente <strong>del</strong>la dinamicità<br />
di strutture e organismi chiamati a<br />
misurarsi da vicino con il dinamismo<br />
<strong>del</strong>la vita ecclesiale.<br />
bre. Nel quadro <strong>del</strong> rinnovo dei Consiglio pastorale<br />
zonale alle 32 zone pastorali <strong>del</strong>la diocesi fa eccezione<br />
proprio la 32ª, quella <strong>del</strong> Centro storico di<br />
Brescia, la quale, pur continuando a esistere come<br />
zona, secondo le indicazioni <strong>del</strong> Vescovo, ha sostituito<br />
il Consiglio pastorale zonale con il Consiglio<br />
<strong>del</strong>l’unità pastorale, a suo tempo già costituito. Ora<br />
da tale Consiglio verrà indicato un rappresentante<br />
di zona per il Consiglio pastorale diocesano. Va<br />
infine tenuto presente che sia i Consigli pastorali<br />
zonali che il Consiglio pastorale diocesano, giunto<br />
con questo al suo 11° mandato, dureranno in carica<br />
per un quinquennio, per cui la loro scadenza è<br />
prevista per il 30 giugno 2015.
L<strong>La</strong><br />
sfida è coniugare la missionarietà<br />
con le nuove prospettive diocesane,<br />
cioè essere dentro la Chiesa senza<br />
esaurire il proprio compito nel servizio<br />
alla pastorale. L’Azione cattolica diocesana<br />
affronta in questo fine settimana<br />
due passaggi importanti <strong>del</strong>la sua<br />
vita associativa che porranno le basi<br />
per il rinnovo <strong>del</strong>le cariche triennali,<br />
un gesto che non si può ridurre a una<br />
questione burocratica, anzi, per utilizzare<br />
un termine caro al presidente Michele<br />
Busi, è un passaggio di testimone:<br />
a vari livelli (diocesano e parrocchiale)<br />
si alternano le responsabilità.<br />
Da ottobre a dicembre è in programma<br />
il rinnovo <strong>del</strong>le cariche parrocchiali,<br />
a febbraio l’assemblea diocesana e a<br />
maggio quella nazionale. Nella giornata<br />
di sabato 18 s’incontrano i presidenti<br />
parrocchiali per trasmettere loro<br />
questi passaggi significativi e per elaborare<br />
un documento che verrà approfondito<br />
in ambito parrocchiale: le ri-<br />
Agorà – <strong>Popolo</strong> in cammino<br />
Il Vescovo sta incontrando i sacerdoti<br />
Concluse la prima fase “Terre di fede” e la seconda<br />
“Chiesa nella città”, l’Agorà sta vivendo la sua terza<br />
tappa “<strong>Popolo</strong> in cammino” che si svolge in due<br />
tempi. Giovedì 9 settembre, presso l’Auditorium S.<br />
Filippo Neri a Gardone Valtrompia, ha avuto inizio il<br />
terzo momento <strong>del</strong>l’Agorà. Nel mese di settembre il<br />
Vescovo sta incontrando i sacerdoti <strong>del</strong>le macrozone<br />
pastorali; nel mese di ottobre sarà la volta dei laici,<br />
sempre a livello di macrozone. Al centro <strong>del</strong>l’attenzione<br />
sempre la Lettera pastorale sulla comunità.<br />
Fra i prossimi appuntamenti, la Bassa occidentale si<br />
ritrova a Frontignano giovedì 23 settembre, presso<br />
il Centro Luce; la zona <strong>del</strong>la Città a Brescia domenica<br />
29 settembre presso il Centro pastorale Paolo VI;<br />
Michele Busi<br />
di Luciano Zanardini<br />
flessioni confluiranno nelle linee guida<br />
per il prossimo triennio. Il tutto nell’ottica<br />
di un lavoro di squadra. L’orizzonte<br />
è segnato dagli orientamenti decennali<br />
<strong>del</strong> progetto educativo <strong>del</strong>la Cei:<br />
l’Ac vuole mettere in campo la sua<br />
tradizione formativa senza perdere<br />
di vista la missionarietà (esemplari<br />
le esperienze di volontariato vissute<br />
a L’Aquila). Nello specifico si cerca<br />
di pungolare la Chiesa a una maggiore<br />
attenzione nei confronti di chi non<br />
frequenta, ma vive gli stessi ambiti e<br />
difficoltà. L’obiettivo è quello di essere<br />
parte attiva di quegli organismi intermedi,<br />
sottolineati dal vescovo Monari,<br />
che possono essere significativi<br />
all’interno <strong>del</strong>la società. Al centro <strong>del</strong><br />
confronto c’è il cammino diocesano<br />
per l’introduzione <strong>del</strong>le unità pastorali<br />
per capire “come esserci”. <strong>La</strong> comunità,<br />
cioè il tema <strong>del</strong>la Lettera pastorale,<br />
farà da sfondo. Nella comunità l’Ac si<br />
sta interrogando da tempo sulla parte-<br />
per il Garda e la Valsabbia, a Gavardo lunedì 30 settembre,<br />
presso l’Auditorium Oratorio Pio XII. Tutti<br />
gli incontri si svolgono dalle 10 alle 12, meno quello<br />
di Brescia che sarà dalle 16 alle 18. Gli incontri per<br />
i laici incominceranno alle 20.30 con un’elevazione<br />
spirituale e l’intervento <strong>del</strong> Vescovo. Le tappe sono<br />
le seguenti: Valtrompia lunedì 4 ottobre, presso la<br />
Sala <strong>del</strong>la Comunità di Inzino; Valle Camonica martedì<br />
5 ottobre, presso il Centro Congressi a Boario<br />
Terme; Garda-Valsabbia mercoledì 6 ottobre presso<br />
la Sala <strong>del</strong>la Comunità Salò; Bassa orientale giovedì<br />
7 ottobre presso la Sala <strong>del</strong>la Comunità Politeama<br />
di Manerbio; Bassa occidentale venerdì 8 ottobre<br />
presso la Sala <strong>del</strong>la Comunità Agorà di Ospitaletto.<br />
Azione cattolica Sabato 18 e domenica 19<br />
Dentro la Chiesa<br />
per essere<br />
significativi<br />
Verrà elaborato un documento che poi sarà<br />
approfondito in ambito parrocchiale: le osservazioni<br />
confluiranno nelle linee guida per il triennio<br />
cipazione, sempre più stanca e debole<br />
sia a livello ecclesiale (emblematico<br />
il riscontro degli organismi di comunione)<br />
che civile. Nell’ultimo numero<br />
di ACNotizie sono state evidenziate<br />
in controtendenza alcune esperienze<br />
positive, che possono essere il segno<br />
di una nuova alba. Parole incisive e<br />
chiare sono state scritte nel messaggio<br />
“<strong>La</strong> vita quotidiana reclama risposte”<br />
approvato lo scorso fine settimana<br />
nell’ambito <strong>del</strong> convegno nazionale ad<br />
Ancona per presidenti e assistenti diocesani.<br />
In un’estate segnata da veleni,<br />
sospetti e insinuazioni “spesso incomprensibili<br />
ai più”, sono stati relegati in<br />
secondo piano la crisi occupazionale e<br />
la situazione <strong>del</strong>l’Afghanistan, solo per<br />
ricordare alcuni avvenimenti. Di fondo<br />
resta il problema di una questione<br />
morale “già denunciata l’anno scorso<br />
e che quest’anno riemerge in forma<br />
ancora più acuta”. Anche per questo<br />
l’Ac auspica che la Settimana sociale<br />
dei cattolici italiani possa essere “una<br />
boccata d’ossigeno, un momento di respiro<br />
per rilanciare l’impegno a favore<br />
<strong>del</strong> bene comune, contro ogni disfattismo<br />
e in nome <strong>del</strong>la speranza che<br />
muove i credenti”. Nel frattempo non<br />
viene meno l’attività associativa che<br />
L’incontro a Gardone Valtrompia<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
13<br />
dà il senso di un’appartenenza che si<br />
rinnova (l’adesione è una scelta non<br />
scontata) di anno in anno. Domenica<br />
19, alla presenza <strong>del</strong> provicario don<br />
Cesare Polvara, sarà illustrato il tema<br />
<strong>del</strong>l’anno “Voi siete la luce <strong>del</strong> mondo”.<br />
Non mancano le proposte ospitate<br />
presso la Casa di spiritualità di Villa<br />
Pace. Il primo appuntamento è a ottobre<br />
con la preghiera <strong>del</strong> primo venerdì<br />
<strong>del</strong> mese; sempre in ottobre prende<br />
avvio la Scuola <strong>del</strong>la Parola guidata<br />
da don Flavio Dalla Vecchia, che si<br />
soffermerà sulla Lettera ai Romani e<br />
sulla Genesi. A novembre la prof.ssa<br />
Maria <strong>La</strong>ura Mino guida la lectio divina<br />
a partire dai Salmi: “Pregare con i salmi”.<br />
Prosegue a marzo il percorso sul<br />
Concilio, un laboratorio “Da credenti<br />
dentro la storia” in tre serate. Tornano<br />
i ritiri e gli esercizi spirituali con<br />
una due giorni anche ecumenica. Fra<br />
le novità, l’esperienza di Bibliodramma:<br />
incontrare la Parola attraverso<br />
una pluralità di linguaggi espressivi.<br />
Le iscrizioni alle proposte 2010-2011<br />
si ricevono in segreteria (03040102).<br />
Giusto ricordare che a fine ottobre<br />
circa 700 ragazzi bresciani (Acr e Giovanissimi)<br />
vivranno un incontro con il<br />
Papa a Roma.
14<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Ecclesia Chiesa bresciana<br />
S<br />
Sono pervenuti giorni fa al Servizio<br />
diocesano per il Sovvenire gli aggiornamenti<br />
riguardanti l’8xmille e le offerte<br />
deducibili per il sostentamento<br />
<strong>del</strong> clero a livello locale. Nell’anno<br />
2009 in media sono stati sostenuti per<br />
tutto l’anno 886 sacerdoti diocesani,<br />
uno ogni 1.267 abitanti. Il loro sostentamento<br />
è costato 14.150.062,68 euro<br />
a cui si è potuto provvedere con<br />
le risorse così distribuite: per il 7,8 %<br />
dalle remunerazioni <strong>del</strong>le parrocchie;<br />
17,2 % da stipendi e pensioni personali;<br />
il 24,9% dai redditi dei patrimoni<br />
<strong>del</strong>l’Istituto diocesano sostentamento<br />
clero; 2,2% dalle offerte deducibili per<br />
il clero <strong>del</strong>l’anno 2008; 48 % dai fondi<br />
Sovvenire 8xmille<br />
Un quadro<br />
tra luci<br />
e ombre<br />
Il punto dolente è il calo <strong>del</strong>le offerte libere<br />
all’Istituto centrale per il mantenimento sacerdoti<br />
14,201\<br />
<strong>del</strong>l’8xmille. Quindi il clero bresciano<br />
sull’8xmille pesa per un totale di<br />
6.792.726,39 che è meno <strong>del</strong>la metà<br />
<strong>del</strong> fabbisogno. Le offerte libere per<br />
il sostentamento dei sacerdoti, deducibili<br />
in sede di denuncia dei redditi<br />
degli offerenti e inviate all’Istituto<br />
centrale attraverso uffici postali e<br />
banche con indirizzo attribuibile al<br />
territorio bresciano, nel corso <strong>del</strong>l’anno<br />
2009 hanno raggiunto l’importo di<br />
270.850,47 euro, frutto di 2.481 versamenti<br />
di 1.978 offerenti (quindi qualche<br />
bresciano ha fatto più volte l’offerta).<br />
<strong>La</strong> media è quella di uno ogni<br />
568 abitanti. <strong>La</strong> media regionale lombarda<br />
è di uno ogni 362 abitanti, quella<br />
nazionale di uno ogni 512.<br />
Quest’anno non sono disponibili i dati<br />
<strong>del</strong>la scelta <strong>del</strong>l’8xmille per mille<br />
dei bresciani in quanto l’ultimo conteggio<br />
certo pervenuto alla Conferenza<br />
episcopale italiana riguarda le<br />
dichiarazione <strong>del</strong> 2007 per i redditi<br />
<strong>del</strong> 2006, suddiviso per regioni e non<br />
per province. In base ai dati regionali:<br />
in Lombardia i quasi sette milioni<br />
di contribuenti che hanno scelto di<br />
firmare nelle note caselle dei moduli<br />
(Stato, Chiesa cattolica, altre confessioni...)<br />
hanno preferito la Chiesa<br />
cattolica in misura <strong>del</strong> 86,6%. Per un<br />
confronto la media nazionale è stata<br />
<strong>del</strong>l’85%.<br />
Infine è stata diffusa (pubblicata sulla<br />
Rivista <strong>del</strong>la Diocesi nelle pagine 25-<br />
27 <strong>del</strong>l’unico numero finora uscito)<br />
la distribuzione dei fondi <strong>del</strong>l’8xmille<br />
assegnati alla diocesi nel 2009. Si<br />
tratta di 1.815.929,01 euro per esigenze<br />
di culto e pastorale e 1.050.053.64<br />
per interventi caritativi.<br />
“Il quadro è sostanzialmente positivo<br />
– commenta l’incaricato diocesano<br />
per il Sovvenire mons. Gabriele Filippini<br />
– e va certamente rinnovato<br />
il grazie ai patronati e centri di assistenza<br />
fiscale vicini al mondo catto-<br />
I sacerdoti aiutano tutti.<br />
Aiuta tutti i sacerdoti.<br />
lico oltre che ai tanti commercialisti<br />
che informano i loro clienti sulle potenzialità<br />
e sul valore <strong>del</strong>la firma. Il<br />
punto dolente per Brescia, fanalino<br />
di coda rispetto anche alla media nazionale,<br />
sono le offerte libere all‘Istituto<br />
centrale per il mantenimento dei<br />
sacerdoti. si tratta di una raccolta in<br />
continua diminuzione. Forse bisogna<br />
trovare la strada per rendere i<br />
bresciani, col resto degli italiani, più<br />
consapevoli di quanto sia importante<br />
questo apporto che esprime la partecipazione<br />
diretta e responsabile dei<br />
fe<strong>del</strong>i al sostentamento dei sacerdoti.<br />
Tuttavia la gratitudine per la vicinanza<br />
alla Chiesa è più forte di ogni rammarico.<br />
Il bene che ne deriva è tanto<br />
e a vantaggio di tutti come, <strong>del</strong> resto,<br />
ognuno può dedurre dalla distribuzione<br />
avvenuta in diocesi a sostegno di<br />
realtà e attività che la maggioranza<br />
dei bresciani ben conosce, apprezza<br />
e usa a seconda <strong>del</strong>le necessità”.<br />
Ogni giorno 38 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro missione,<br />
hanno bisogno anche <strong>del</strong> tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento<br />
Clero e vengono distribuite a tutti i sacerdoti, specialmente a quelli <strong>del</strong>le comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti.<br />
Offerte per i nostri sacerdoti. Un sostegno a molti per il bene di tutti.<br />
Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità:<br />
• Conto corrente postale n° 57803009<br />
• Carte di credito: circuito chiamando il numero verde 800.82.50.00<br />
o via internet www.offertesacerdoti.it<br />
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• Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero <strong>del</strong>la tua diocesi.<br />
L’offerta è deducibile:<br />
Per chi vuole, le offerte versate a favore <strong>del</strong>l’Istituto Centrale Sostentamento<br />
Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio<br />
reddito complessivo ai fini <strong>del</strong> calcolo <strong>del</strong>l’Irpef e <strong>del</strong>le relative addizionali.<br />
Per maggiori informazioni consulta il sito www.offertesacerdoti.it<br />
CHIESA CATTOLICA - C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana
Ecclesia Agenda<br />
Pro Familia<br />
<strong>La</strong> Comunione comincia in casa<br />
“<strong>La</strong> Comunione comincia in casa” sarà il tema <strong>del</strong>la giornata di apertura<br />
<strong>del</strong>l’attività 2010-2011 <strong>del</strong>l’Istituto Pro Familia: domenica 19 settembre alle<br />
ore 9.30 presso la sede <strong>del</strong>l’Istituto a Brescia in via <strong>del</strong>la <strong>La</strong>ma, 61, i membri,<br />
i collaboratori e gli amici <strong>del</strong>l’Istituto Pro Familia si danno appuntamento<br />
per ritrovarsi e dare il via al nuovo anno di attività. L’accoglienza è<br />
prevista alle ore 9.30. Il prof. Pierpaolo Triani si sofferma sul tema: “<strong>La</strong><br />
Comunione comincia in casa”. Dalla situazione generale <strong>del</strong>la famiglia di<br />
oggi all’indicazione di un mo<strong>del</strong>lo “alto” di famiglia, piccola e fondamentale<br />
cellula <strong>del</strong>la Chiesa e <strong>del</strong>la società. Nel pomeriggio, dopo la celebrazione<br />
eucaristica e il pranzo, ci sarà la presentazione <strong>del</strong>le attività apostoliche<br />
<strong>del</strong>l’Istituto: Scuola di vita famigliare per adolescenti; cammino <strong>del</strong>le coppie<br />
di fidanzati; i percorsi degli sposi; incontri <strong>del</strong>le persone vedove/i sole;<br />
incontri per genitori; la formazione dei membri. Seguirà un momento di<br />
divertimento in famiglia per genitori e figli, gestito dal dott. Mario Raggi,<br />
responsabile <strong>del</strong> gruppo “I Cantafiabe”. <strong>La</strong> partecipazione è aperta a tutti<br />
gli interessati ed è gratuita. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al Pro<br />
Familia di Brescia telefonando al numero 03046358 – 030292286<br />
o consultare il sito www.profamilia.it.<br />
San Paolo<br />
Corso per fidanzati<br />
Inizia il 24 settembre il percorso di fede per fidanzati a San Paolo, aperto a<br />
tutte le coppie di fidanzati <strong>del</strong>la parrocchia e dei paesi limitrofi, che durerà<br />
fino a fine ottobre con due incontri alla settimana. L’itinerario prevede in<br />
totale nove incontri serali, a cui si aggiungono una domenica di fraternità e<br />
un momento di ritiro conclusivo. <strong>La</strong> partecipazione a tutto il percorso nei<br />
suoi vari momenti è obbligatoria, non necessariamente ci si deve sposare<br />
entro l’anno, il corso non ha scadenza.<br />
Brescia<br />
Sostieni un progetto<br />
nel Sud Sudan<br />
L’associazione Cesar Onlus organizza, venerdì sera 17 settembre, una<br />
cena di gala presso il ristorante “<strong>La</strong> Sosta” di Brescia. <strong>La</strong> serata è dedicata<br />
alla raccolta fondi per il progetto “Centro di formazione per insegnanti di<br />
Cuiebet in Sud Sudan. Saranno presenti mons. Cesare Mazzolari<br />
e lo scrittore Carlo Lucarelli, rappresentante <strong>del</strong>la Nazionale<br />
italiana degli scrittori che ha sostenuto il progetto.<br />
Per informazioni e prenotazioni, telefonare al numero 0302180654.<br />
Nota <strong>del</strong> Vescovo<br />
19<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 6 MARZO 2009 2010 15<br />
Don Luigi Villa, sacerdote incardinato nella diocesi di Chieti ma residente a<br />
Brescia, diffonde da tempo in tutta Italia scritti infamanti riguardo a Paolo VI,<br />
Giovanni Paolo II e altri ecclesiastici. È evidente che le sue idee sono solo sue e<br />
non coinvolgono minimamente la diocesi bresciana. Perché sia tolto ogni possibile<br />
equivoco, dietro richiesta di alcuni lettori, lo dichiariamo esplicitamente:<br />
gli scritti di don Villa non godono di nessun appoggio o consenso o riconoscimento<br />
da parte <strong>del</strong>la diocesi o <strong>del</strong> presbiterio o <strong>del</strong> Vescovo. Se non sono stati<br />
presi provvedimenti punitivi è solo per non umiliare un prete novantaduenne<br />
e perché si ritiene che i suoi scritti non rappresentino un pericolo serio, proprio<br />
a motivo <strong>del</strong>la loro evidente faziosità.<br />
+ Luciano Monari, vescovo di Brescia<br />
Agenda <strong>del</strong> Vescovo<br />
Sabato 18 settembre<br />
Ore 16 – Adro – Incontro con i rappresentanti <strong>del</strong> Mec presso la scuola dei<br />
carmelitani<br />
Ore 18 – Botticino Sera – Santa Messa per le famiglie<br />
Domenica 19 settembre<br />
Ore 10 – Brescia – Santa Messa in occasione <strong>del</strong>la festa patronale presso la<br />
parrocchia di Sant’Antonio<br />
Ore 17.30 – Carzano di Montisola – Santa Messa in occasione <strong>del</strong>la chiusura<br />
<strong>del</strong>le feste quinquennali <strong>del</strong>la Santa Croce<br />
Da lunedì 20 settembre a mercoledì 22<br />
Incontro con i vicari zonali presso l’Eremo di Montecastello<br />
Giovedì 23 settembre<br />
Ore 10 – Frontignano – incontro con i sacerdoti <strong>del</strong>la macrozona <strong>del</strong>la Bassa<br />
Occidentale<br />
Ore 20 – Coniolo di Orzinuovi – Santa Messa in occasione <strong>del</strong>la festa patronale<br />
Cancelleria<br />
Nomine e provvedimenti<br />
<strong>La</strong> Cancelleria <strong>del</strong>la Curia diocesana, a seguito <strong>del</strong>l’Ordinanza <strong>del</strong>l’Ordinario<br />
diocesano, comunica i provvedimenti <strong>del</strong>la settimana:<br />
Il rev.do sac. Daniele Botticini, vicario parrocchiale di Offlaga e Cignano, è stato<br />
nominato vicario parrocchiale anche di Faverzano.<br />
Il rev.do sac. Renato Abeni, già in servizio pastorale presso la diocesi di Kaunas<br />
in Lituania, è stato nominato vicario parrocchiale di Ghedi.<br />
Eremo di Montecastello<br />
<strong>La</strong> tre giorni dei vicari zonali<br />
Da lunedì 20 a mercoledì 22 settembre si svolgerà presso l’Eremo di Montecastello<br />
la tradizionale tre giorni dei vicari con il Vescovo in apertura <strong>del</strong> nuovo<br />
Anno pastorale. Ai vicari zonali recentemente nominati è stato inviato il Programma<br />
<strong>del</strong>l’appuntamento con le varie tematiche da affrontare nell’incontro,<br />
con riferimento a diversi argomenti <strong>del</strong> cammino pastorale diocesano.<br />
Cooperativa Nikolajewka<br />
In festa per il patrono Kolbe<br />
<strong>La</strong> cooperativa sociale Nikolajewka sabato 18 settembre festeggia il santo patrono<br />
Massimiliano Kolbe. Alle 10.30 è in programma la Santa Messa celebrata<br />
da don Maurizio Funazzi, direttore <strong>del</strong>l’Ufficio diocesano per la Pastorale <strong>del</strong>la<br />
salute di Brescia e animata dagli ospiti e dagli operatori <strong>del</strong>la Cooperativa.<br />
Alle 11.30 la presentazione e la sperimentazione di alcune attività con alcuni<br />
operatori dei servizi. Si conclude con il pranzo alle 12.30 e con l’estrazione dei<br />
biglietti <strong>del</strong>la lotteria.<br />
Svi<br />
Al via il percorso formativo<br />
Il 2 ottobre, presso la sede <strong>del</strong> Servizio volontario internazionale, in viale Venezia<br />
116, a Brescia avrà inizio il tradizionale percorso formativo rivolto a chi<br />
vuole conoscere meglio l’organismo o è interessato a una possibile partenza<br />
per uno dei progetto Svi nel Sud <strong>del</strong> mondo. L’appuntamento è dalle ore 15<br />
alle ore 18, per la “Presentazione <strong>del</strong>l’organismo e <strong>del</strong> corso”. Gli incontri successivi<br />
saranno il 9 ottobre (“Contratto formativo”), il 23 ottobre (“Sviluppo,<br />
sottosviluppo e malsviluppo”) e il 6 novembre (“Il concetto di volontariato”),<br />
con inizio alle ore 15. Il programma completo, con temi, date e orari, è consultabile<br />
sul sito <strong>del</strong>lo Svi (www.svibrescia.it). Per esigenze organizzative, è possibile<br />
iscriversi solo fino all’incontro <strong>del</strong> 6 novembre. Informazioni al sito www.<br />
svibrescia.it o in segreteria Svi (Stefano Savardi) tel 0303367915 - email: info@<br />
svibrescia.it. - sito: www.svibrescia.it.
16<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Attività e progetti<br />
in corso<br />
Negli ultimi 10 anni, si sono ridefiniti alcuni<br />
importanti e fondamentali aspetti nel<br />
mo<strong>del</strong>lo di intervento e nell’organizzazione<br />
<strong>del</strong>l’Ente.<br />
Gradualmente, hanno preso vita i tre servizi<br />
attualmente attivi, che sono stati via via<br />
arricchiti di contenuti grazie alla sperimentazione<br />
di progetti, realizzati con l’obiettivo<br />
di adeguare l’offerta <strong>del</strong>l’Istituto alle<br />
mutevoli caratteristiche dei bisogni espressi<br />
dal territorio.<br />
Dal 2002 in poi, mamme e bambini hanno<br />
trovato rifugio presso “Casa di Vittoria”, in<br />
nuovi mono e bilocali adibiti all’accoglienza<br />
temporanea e all’accompagnamento verso<br />
l’autonomia.<br />
Nel 2004 è nato il Nido interaziendale “<strong>La</strong><br />
Grande Tana dei Cuccioli”, in grado di accogliere<br />
fino a 40 bambini di età compresa<br />
fra i tre mesi e i tre anni.<br />
Nel 2005 il Centro di aggregazione giovanile,<br />
attivo da molti anni seppur in una veste<br />
ridotta, si è aperto al territorio circostante<br />
fino a essere “scelto” da moltissime famiglie<br />
qui immigrate come luogo di accoglienza e<br />
anche di alfabetizzazione. Durante l’estate,<br />
in particolare, il Centro di aggregazione<br />
giovanile di via Milano assume la nuova<br />
formula “Aperto per ferie” , prolungando<br />
l’apertura a tutti i mesi estivi.<br />
Per le donne e le madri straniere, utilizzando<br />
i medesimi metodi riservati a scuola<br />
all’inserimento dei ragazzi “primo migrante”,<br />
sono proposti percorsi di gruppo per<br />
l’apprendimento <strong>del</strong>la lingua italiana e la<br />
scoperta <strong>del</strong> territorio cittadino.<br />
Congrega carità apostolica<br />
Alle porte di Brescia Istituto Vittoria Razzetti onlus<br />
Un ponte che unisce<br />
famiglia e territorio<br />
di Angela Iussig<br />
<strong>La</strong> storia <strong>del</strong> “Razzetti” in via Milano ha conosciuto<br />
varie e significative fasi. Per quanto riguarda il periodo<br />
più recente, intervenuta la depubblicizzazione,<br />
negli anni Novanta, l’Istituto Vittoria Razzetti è stato<br />
oggetto di una radicale ristrutturazione non solo da<br />
un punto di vista architettonico, ma anche da quello<br />
<strong>del</strong>la progettazione dei servizi e <strong>del</strong>le scelte educative,<br />
sancite nello Statuto <strong>del</strong> 1998: l’introduzione<br />
di tale testo ha permesso, tra l’altro, l’acquisizione<br />
<strong>del</strong>la qualifica di organizzazione non lucrativa di utilità<br />
sociale (onlus). Il consiglio di amministrazione<br />
risulta a oggi composto da cinque membri: tre designati<br />
dalla Congrega <strong>del</strong>la carità apostolica e due<br />
dal Vescovo di Brescia. Con il metro <strong>del</strong>le più moderne<br />
acquisizioni pedagogiche e <strong>del</strong>le mutate condizioni<br />
economiche e sociali, il nuovo “Razzetti”, in<br />
tale fase di ripensamento, si è confrontato schiettamente<br />
con il proprio passato, quando scarse erano<br />
le conoscenze scientifiche sulle quali si reggeva un<br />
orfanotrofio, rifugio anche di figli di ragazze madri o<br />
semplicemente di vedove senza sostegno. Val la pena<br />
di ricordare che innumerevoli bambini e ragazzi<br />
hanno vissuto fra queste mura, ricevendo assistenza<br />
Alla scuola di Santa Maria Crocifissa di Rosa<br />
<strong>La</strong> storia di Vittoria Razzetti<br />
Il Razzetti deve il suo nome a Vittoria (1834-1912),<br />
“figlia <strong>del</strong> popolo”, che fu messa a servizio di una<br />
famiglia <strong>del</strong> Cremonese pur essendo desiderosa di<br />
farsi suora. Le precarie condizioni di salute e una<br />
particolare predisposizione a una “maternità più<br />
ampia”, così come intuito da suor Maria Crocifissa<br />
di Rosa, sua maestra, fecero di lei una ancella laica<br />
che dedicò ogni energia alla cura <strong>del</strong>le domestiche<br />
prima, e dei bambini privi di una famiglia poi.<br />
Il confratello <strong>del</strong>la Congrega mons. Luigi Fossati non<br />
esitò a scrivere che Vittoria “fu educata dalla Beata.<br />
Era Vittoria Razzetti la futura apostola <strong>del</strong>l’Infanzia<br />
Abbandonata, il più bel frutto <strong>del</strong>l’apostolato<br />
educativo di Maria Crocifissa”. Nella gestione <strong>del</strong><br />
suo progetto, avviato già nel 1893, Vittoria fu co-<br />
ai bisogni materiali, secondo gli usi rigidi <strong>del</strong> tempo,<br />
che talora non consentivano un rapporto individualizzato<br />
e manifestazioni di affetto. Persone che<br />
ancora oggi portano il segno <strong>del</strong>l’allontanamento<br />
dall’ambiente familiare e alle quali il Razzetti dedica<br />
tutto l’impegno, per essere sempre un luogo di accoglienza<br />
sincera. Così prende forma l’attuale “Istituto<br />
Vittoria Razzetti Onlus” – un Centro educativo<br />
di accoglienza – contenitore poliedrico e polivalente<br />
in grado di accogliere attraverso i propri servizi,<br />
minori di età e nazionalità diverse e mamme in difficoltà.<br />
Ogni giorno si accompagnano famiglie disagiate<br />
ma anche solo impegnate nel lavoro e che<br />
per questo necessitano di aiuto nell’accudimento<br />
quotidiano dei figli. Nello svolgimento <strong>del</strong> suo peculiare<br />
ruolo educativo, l’Istituto si propone come<br />
ponte all’interno di una più ampia e articolata rete<br />
di attori, composta dalle famiglie, dalle scuole, dai<br />
servizi sociali <strong>del</strong> territorio e dalle altre istituzioni. In<br />
continuità con l’ispirazione originaria, l’accoglienza<br />
e l’educazione sono ancora oggi linee guida con cui<br />
si affronta la grande sfida proposta dal mutarsi <strong>del</strong><br />
contesto sociale: l’educazione all’intercultura per il<br />
rispetto <strong>del</strong>le differenze etniche, religiose e di genere,<br />
di cui ciascun individuo è portatore.<br />
adiuvata dalle suore Ancelle <strong>del</strong>la Carità, che alla<br />
sua morte ne continuarono l’opera. Nel 1919 l’ente<br />
fu riconosciuto come Ipab (Istituzione di pubblica<br />
assistenza e beneficenza), nel 1926 fu trasferito<br />
nell’attuale sede di via Milano (di fronte al monumentale<br />
Cimitero vantiniano), e nel secondo dopoguerra<br />
divenne un vero e proprio orfanotrofio fino<br />
alla chiusura <strong>del</strong> 1981.<br />
Da allora il Razzetti si trova a riscoprire e riproporre<br />
con i necessari aggiornamenti il progetto iniziale<br />
che conteneva un messaggio innovativo per il tempo:<br />
Vittoria credeva infatti nel rapporto individuale<br />
e nel progetto sul singolo caso, pur senza avere<br />
strumenti per teorizzare né scrivere quello che intuiva<br />
nella quotidianità.
Confcooperative<br />
Una scelta strategica Il rilancio <strong>del</strong>la figura <strong>del</strong> socio<br />
<strong>La</strong> sperimentazione<br />
di forme innovative<br />
di Valerio Luterotti<br />
“…Una società sana e vitale non può identificarsi col<br />
mero canone di efficienza perseguito nell’economia<br />
di mercato. Forme di autonomia di governo, di governo<br />
locale, forme di sussidiarietà, di politica <strong>del</strong><br />
territorio, una autentica libertà di stampa, libertà nel<br />
campo <strong>del</strong>la istruzione e <strong>del</strong>l’educazione e (non ultima)<br />
una qualche forma di federalismo politico europeo<br />
sono altrettanti punti di forza <strong>del</strong>la ricchezza<br />
<strong>del</strong>la società. Le teorie economiche non sono mai<br />
semplicemente prodotti <strong>del</strong>la logica pura, tali da<br />
potere essere ridotte a quella forma assiomatica e<br />
impersonale che talora sembra dominante...”. (Luigi<br />
Einaudi). Rivalutare la figura <strong>del</strong> socio cooperativo<br />
e il valore dei suoi legami produttivi e sociali è una<br />
scelta strategica per la cooperazione di Confcooperative<br />
Brescia che punta sulla sperimentazione di<br />
forme e modi innovativi per rilanciare l’autenticità<br />
cooperativa. Lo sta facendo investendo in due direzioni<br />
complementari e integrate: infrastrutturare<br />
reti solidali di cooperative e consorzi già presenti in<br />
territori omogenei, in un Distretto cooperativo, nel<br />
quale si possano: generare scambi di beni e servizi<br />
a prezzi calmierati tra le cooperative; produrre eco-<br />
Concorso internazionale dei vini di montagna<br />
nomie di scala vantaggiose per tutte le cooperative;<br />
moltiplicare i vantaggi diretti e indiretti per i soci<br />
persone fisiche di tutto il sistema cooperativo <strong>del</strong><br />
Distretto; potenziare la capacità di lobby politica<br />
ed economica <strong>del</strong> Distretto nelle politiche sociali,<br />
produttive e aumentare la sostenibilità <strong>del</strong> rischio<br />
d’impresa negli investimenti innovativi che possano<br />
concorrere direttamente allo sviluppo <strong>del</strong>l’economia<br />
locale, oltre che a quello <strong>del</strong>le singole cooperative.<br />
Attivare una politica per i soci con un progetto specifico<br />
“Con i soci, verso i soci” che è stato avviato<br />
su base nazionale e che può trovare una traduzione<br />
concreta dentro la sperimentazione <strong>del</strong> Distretto cooperativo.<br />
Sia il progetto “Con i soci, verso i soci”,<br />
sia la sperimentazione dei Distretti cooperativi sono<br />
una strada faticosa, per la costruzione <strong>del</strong> consenso<br />
e <strong>del</strong>la convergenza in un unico disegno dei piani di<br />
sviluppo <strong>del</strong>le singole cooperative e consorzi partecipanti.<br />
È il tempo <strong>del</strong>le sinergie, <strong>del</strong>la riduzione<br />
<strong>del</strong>le sovrapposizioni e degli sprechi, <strong>del</strong>le sensibilità<br />
per il bene ambientale e sociale <strong>del</strong> territorio.<br />
Il Distretto cooperativo vuole essere la traduzione<br />
concreta <strong>del</strong>la nostra proposta, che vuole andare al<br />
di là degli interessi di parte corporativi e settari nei<br />
quali il vantaggio di qualcuno è sempre la sconfitta<br />
di qualcun altro.<br />
Medaglia d’argento per la cooperativa Rocca dei Vignali<br />
Ancora una volta un vino <strong>del</strong>la cooperativa Rocche<br />
dei Vignali spicca al Concorso internazionale<br />
dei vini di montagna, organizzato dal Cervim. Il<br />
“Coppelle”, l’unico bianco prodotto dall’azienda<br />
camuna, ha vinto la medaglia d’argento alla 18ª<br />
edizione <strong>del</strong> concorso.<br />
Nel 2008 il “Camunnorum” fu premiato con la<br />
medaglia d’oro. Alla rassegna – le cui selezioni si<br />
sono tenute a Courmayeur – hanno partecipato<br />
più di 450 vini provenienti da sette Paesi europei.<br />
L’Italia, presente con 232 etichette, ha conquistato<br />
13 medaglie d’oro e 37 d’argento. <strong>La</strong> cerimonia<br />
di premiazione si svolgerà a novembre a Merano<br />
in occasione <strong>del</strong> Merano Wine Festival. “Il prestigioso<br />
risultato ottenuto con il Coppelle “ afferma<br />
Gianluigi Bontempi, presidente <strong>del</strong>la cooperativa<br />
“conferma la validità <strong>del</strong>le nostre scelte, infatti il<br />
vino bianco è una sfida da poco iniziata in un territorio<br />
che molti erroneamente ritenevano adatto<br />
esclusivamente ai vini rossi. <strong>La</strong> tipologia <strong>del</strong> terreno<br />
e le escursioni termiche notevoli sono, in particolare<br />
nella zona <strong>del</strong> conoide <strong>del</strong>la Concarena,<br />
gli elementi che conferiscono a questo vino le sue<br />
particolari caratteristiche”.<br />
<strong>La</strong> cooperativa Rocche dei Vignali nasce nel dicembre<br />
2003, ma la sua storia ha inizio ancor prima,<br />
nel 1999, quando l’Apav (Associazione produttori<br />
agricoli di Valle Camonica) intraprese un<br />
progetto volto al recupero e allo sviluppo <strong>del</strong>la<br />
viticoltura camuna.<br />
Unitamente alla Comunità montana di Valle Camonica,<br />
al Centro vitivinicolo bresciano e all’Ente<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Paolo De Castro<br />
a Brescia<br />
con Fedagri<br />
Si terrà a Brescia lunedì 27 Settembre 2010 alle<br />
ore 9,30, presso il Centro pastorale Paolo VI<br />
(via Gezio Calini, 32), l’incontro, organizzato<br />
da Fedagri Lombardia, dal titolo “Mutualità,<br />
competitività e territorio: la Pac <strong>del</strong> futuro per<br />
la cooperazione agroalimentare”. Il programma<br />
prevede l’apertura dei lavori di Roberto<br />
Marcelli, presidente di Confcooperative Brescia<br />
e di Maurizio Ottolini, presidente di Confcooperative<br />
Lombardia. Seguiranno gli interventi<br />
di Fabio Perini, presidente di Fedagri Confcooperative<br />
Lombardia; Giulio De Capitani, assessore<br />
all’Agricoltura di Regione lombardia;<br />
Paolo De Castro, presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />
agricoltura e sviluppo rurale <strong>del</strong> Parlamento<br />
europeo; Maurizio Gardini, presidente di Fedagri<br />
Confcooperative. Sarà un appuntamento<br />
di riflessione e di confronto di indubbio rilievo<br />
per il settore agroalimentare lombardo, sia per<br />
l’importanza <strong>del</strong>le tematiche che saranno trattate,<br />
sia per l’autorevolezza dei rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le Istituzioni che interverranno.<br />
pagina a cura di Silvia Saiani Pelizzari<br />
vini bresciano, che hanno supportato fin dal principio<br />
l’iniziativa, si è riusciti ad avere nel 2000 la<br />
prima vinificazione.<br />
I risultati, da subito incoraggianti, hanno stimolato<br />
il miglioramento <strong>del</strong>la qualità sia <strong>del</strong>la vigna<br />
che <strong>del</strong>la cantina e con i primi vini di buon livello<br />
si è cominciato a pensare alla loro commercializzazione.<br />
<strong>La</strong> qualità dei prodotti diviene l’obiettivo<br />
principale, consapevoli <strong>del</strong> fatto che in un contesto<br />
di viticoltura estrema, di montagna, come<br />
quello <strong>del</strong>la Valle Camonica, si possa essere vincenti<br />
solo con vini di assoluto valore.<br />
Le tecniche e le attrezzature più moderne, nel<br />
pieno rispetto <strong>del</strong>la tradizione, e la costante attenzione<br />
in vinificazione hanno portato i risultati<br />
sperati.<br />
17
Paesi e parrocchie<br />
zanardini@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
In primo piano il sindaco Pietro Bisinella<br />
Si sono concluse le feste quinquennali<br />
Presentato un libro sulla storia<br />
L’offerta <strong>del</strong> cero votivo alla Madonna da parte <strong>del</strong>la giunta comunale di Leno, la<br />
consegna dalle mani <strong>del</strong> vescovo ausiliare emerito Mario Vigilio Olmi, a nome dei<br />
fe<strong>del</strong>i <strong>del</strong>la parrocchia, di una rosa bianca a ciascun esponente <strong>del</strong>la comunità civica.<br />
È stata la conclusione <strong>del</strong>le feste quinquennali <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>la Stalla, antica<br />
icona trovata in un cascinale, a Porzano di Leno. Il programma ha avuto momenti<br />
culturali rilevanti tra i quali la presentazione <strong>del</strong> volume “Porzano nei secoli XIII e<br />
XV” con documenti, immagini storiche e impressioni attuali negli scatti di Angelo<br />
Boffelli. Si tratta <strong>del</strong> secondo volume scritto da Angelo Bonaglia che prosegue<br />
un impegno “vigoroso in continuità con la precedente edizione ‘Porzano: storia e<br />
documenti dalle origini al 1200’“, osserva il sindaco Pietro Bisinella nel considerare<br />
come ”a fronte di una così vasta conoscenza storiografica è proprio un peccato che<br />
a parlarci <strong>del</strong> Comune di Porzano siano rimasti effettivamente pochi documenti anche<br />
se quelli approfonditi in questo studio sono pregevoli e interessanti”. Porzano<br />
infatti da Comune autonomo è diventato frazione di Leno con la riforma <strong>del</strong>lo stato<br />
<strong>del</strong> 1927 e solo recentemente l’archivio storico è stato restaurato e conservato<br />
accanto al fondo antico di Leno pur con molta fatica essendo smarriti documenti<br />
certamente importanti.<br />
“Con questo nuovo lavoro sono analizzati e aggiunti altri secoli di conoscenza alla<br />
storia di Porzano e dei suoi abitanti” rileva Rinaldo Floriani, presidente <strong>del</strong>la Pro Loco<br />
che col Comune ha contribuito a sostenere la pubblicazione unitamente ad Cassa<br />
Padana, alcune aziende e privati tra i quali il dott. G. Battista Bambini.<br />
Anchee la parrocchia ha dato il proprio sostegno all’impresa che “ci lega alla verità<br />
e al passato” commenta il parroco don Roberto Rovaris, al quale per l’arte sacra<br />
va riconosciuta una accesa passione dimostrata con visuale aperta verso movimenti<br />
culturali di territori nei quali la fede cristiana trova convinto sostegno e diffusione.<br />
Riferisce l’autore che “molti sono stati i problemi incontrati durante la ricerca sia<br />
per le scarse fonti documentarie che storiografiche in quanto la località per la sua<br />
poca consistenza economica, geografica e politica non destava, allora, interessi particolari.<br />
I documenti reperiti e le cronache <strong>del</strong> tempo, <strong>del</strong> resto, attestano in particolare<br />
solo i fatti più sensazionali, ma Porzano presenta per quel tempo sei atti<br />
giuridici di grande rilievo, cinque dei quali sono <strong>del</strong>lo stesso anno ed emanati nel<br />
maggio-giugno <strong>del</strong> 1358, il sesto nel 1454: tutti di notevole valore”. Nel primo caso<br />
sono documenti che riguardano l’acquisizione dei beni di Filippino da Porzano e di<br />
Giannino Cervelato da parte <strong>del</strong> Comune, nel secondo di vicende collegate alla pace<br />
di Ferrara ed a quella di Lodi eventi che “favorirono una notevole integrazione<br />
con il Milanese oltre che vantaggiosa per tutti anche di sollievo per l’’intera Lombardia<br />
veneta, il Bresciano in testa” scrive Bonaglia nel suo ampio excursus storico.<br />
Porzano di Leno Chiesa di San Martino<br />
Il restauro<br />
<strong>del</strong>l’organo<br />
parrocchiale<br />
Un nuovo organo, strumento musicale<br />
per eccellenza, nella chiesa parrocchiale<br />
di San Martino Vescovo in<br />
Porzano di Leno, realizzato con antichi<br />
materiali recuperati e assemblati<br />
dalla bottega “Arte organaria” di Alessandro<br />
Girotto, in quel di Paese, nel<br />
Trevigiano, il quale spiega: “Abbiamo<br />
reperito in zona canne vecchie di un<br />
secolo. <strong>La</strong> console, luogo di ‘comando’<br />
<strong>del</strong>lo strumento, da parte <strong>del</strong>l’organista,<br />
è posta nel coro, alle spalle<br />
<strong>del</strong>l’altar maggiore con l’insieme <strong>del</strong>le<br />
due tastiere, pedaliera e registri ed<br />
è trasferibile per adattarla alle diver-<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
19<br />
Realizzato con antichi materiali recuperati<br />
e assemblati nel Trevigiano, lo strumento,<br />
inaugurato durante le feste <strong>del</strong>la Madonna<br />
<strong>del</strong>la Stalla, fa rivivere con la sua musica<br />
una tradizione interrottasi nel 1987<br />
U<br />
di Franco Piovani<br />
L’organo<br />
se occasioni d’impiego quali concerti<br />
e funzioni religiose. Il collegamento<br />
avviene con fili elettrici applicando<br />
appieno la tecnologia industriale che<br />
consiste nell’uso <strong>del</strong> digitale. Nello<br />
strumento sono inseriti 39 registri<br />
che danno l’effetto <strong>del</strong>l’organo tradizionale”.<br />
Un organo per la preghiera e<br />
la meditazione e la riflessione, che riporta<br />
la tradizione interrotta nel 1987<br />
quando il vecchio apparato Tonoli fu<br />
abbandonato, pur lasciato al proprio<br />
posto e sostituito con un semplice organo<br />
elettrico. Ora di fronte al vecchio<br />
– muto da decenni – si ammira il nuovo<br />
organo con le canne di facciata (“di<br />
mostra”) che conferiscono un aspetto<br />
armonico all’insieme <strong>del</strong>l’architettura.<br />
È il ritorno all’antico voluto da un<br />
locale benefattore che aggiunge altre<br />
note di cronaca alla storia degli organi<br />
nella parrocchiale di Porzano: nel<br />
1823, ad esempio, lo strumento, allora<br />
esistente, fu affidato per restauri<br />
a Tommaso Marchesini di Leno, nel<br />
1874 ai fratelli Serassi di Bergamo, nel<br />
1894 a Porro e Maccarinelli di Brescia,<br />
nel 1924 a Bianchetti Frigerio e nel<br />
1955-1956 al mantovano Domenico<br />
Vegine di Casalpoglio. Il nuovo organo<br />
è stato inaugurato in occasione <strong>del</strong>le<br />
recenti feste quinquennali in onore<br />
<strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>la Stalla. Alla consolle,<br />
sistemata al centro <strong>del</strong>l’abside,<br />
il maestro Cirino Micheletto, titolare<br />
<strong>del</strong>la cattedra di organo e canto gregoriano<br />
<strong>del</strong> conservatorio Dall’Abaco<br />
di Verona, ha eseguito un programma<br />
su temi di Bach nel 260° <strong>del</strong>la morte,<br />
concluso con “Toccata e fuga in Re<br />
minore Bwv 565”. Nella chiesa affollata<br />
sono risuonati i fragorosi applausi<br />
d’apprezzamento per l’esecutore.
20<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Città e hinterland<br />
Un inserimento<br />
non privo<br />
di criticità<br />
Ogni anno circa 500 persone entrano, attraverso<br />
un collocamento mirato, nel mondo <strong>del</strong> lavoro<br />
bresciano. Altrettante, però, escono dal circuito<br />
OOgni<br />
anno in Provincia di Brescia vengono<br />
avviate al lavoro, attraverso sia il<br />
collocamento mirato sia il piano provinciale,<br />
circa 500 persone disabili.<br />
Purtroppo un numero altrettanto simile<br />
cessa di lavorare. Pertanto il saldo<br />
complessivo dei nuovi occupati è di<br />
poco positivo, segno che la strada da<br />
compiere su questo campo è ancora<br />
lunga. Un percorso che va affrontato<br />
lungo due direttrici, da un lato l’inserimento<br />
nel lavoro, dall’altro il mantenimento<br />
<strong>del</strong> posto, entrambe intrise<br />
di non poche criticità. Per alleviare le<br />
quali la Provincia di Brescia è pron-<br />
Provincia Piano disabili 2010<br />
di Mario Nicoliello<br />
ta a mettere sul tappeto 2 milioni 495<br />
mila euro. A tanto ammontano infatti<br />
le risorse complessive che sono state<br />
stanziate nel Piano provinciale disabili<br />
per l’anno 2010 e che saranno distribuite<br />
attraverso il meccanismo <strong>del</strong>le doti<br />
tramite gli operatori accreditati. Tali<br />
soggetti – principalmente cooperative<br />
sociali – dovranno prenotare la dote<br />
entro il 30 novembre, predisponendo<br />
un piano di intervento personalizzato<br />
rivolto o a una persona disabile senza<br />
lavoro e iscritta nella lista di collocamento<br />
mirato <strong>del</strong>la Provincia, oppure<br />
a chi è già occupato ma necessita<br />
di un sostegno per la permanenza nel<br />
mondo lavorativo. Le doti per l’inserimento<br />
lavorativo sono 90, suddivise in<br />
tre tipologie a seconda <strong>del</strong>la difficoltà<br />
– maggiore (20 doti), media (30) o lieve<br />
(40) – nell’inserimento; il finanziamento<br />
previsto può essere al massimo<br />
di 12mila euro. Le doti per il mantenimento<br />
<strong>del</strong>l’occupazione sono invece<br />
140, suddivise per grado di difficoltà<br />
di sostegno lavorativo (30 per maggiore<br />
difficoltà, 50 media e 60 lieve); il finanziamento<br />
massimo è di 5000 euro.<br />
Il piano di intervento personalizzato<br />
deve contemplare un pacchetto di servizi<br />
offerti dagli operativi accreditati.<br />
Nel caso di inserimento lavorativo si<br />
va dalla formazione al tutoraggio fino<br />
al tirocinio collocativo. In caso di lavoratori<br />
già occupati i servizi spaziano<br />
dai colloqui di accoglienza e di bilancio<br />
<strong>del</strong>le competenze ai percorsi for-<br />
mativi. I soggetti accreditati possono<br />
richiedere la dote direttamente per via<br />
telematica, collegandosi con il portale<br />
Sintesi <strong>del</strong>la Provincia, all’indirizzo<br />
http:// sintesi.provincia.brescia.it. Per<br />
ricevere ulteriori informazioni è possibile<br />
invece scrivere a: piano disabili@<br />
provincia.brescia.it. <strong>La</strong> presentazione<br />
ufficiale <strong>del</strong> Piano disabili è stata effettuata<br />
dall’assessore provinciale al <strong>La</strong>voro<br />
Giorgio Bontempi e dal direttore<br />
<strong>del</strong>l’area Sviluppo economico Dario<br />
Pironi. Entrambi hanno sottolineato<br />
come le aziende, dopo aver assunto<br />
una persona disabile, debbano accoglierla<br />
al proprio interno, facilitando il<br />
più possibile l’inserimento. Oltre a incentivare<br />
l’assunzione, la sfida è quindi<br />
creare nelle imprese situazioni ambientali<br />
favorevoli, così che la persona<br />
disabile possa svolgere serenamente<br />
la propria mansione.<br />
Ha una parola per tutti.<br />
TASCABILE E ACCESSIBILE, ORA LA BIBBIA<br />
PUÒ DAVVERO RAGGIUNGERE TUTTI.<br />
Comprensibile: con guida a colori, percorsi<br />
di lettura, cartine.<br />
Completa: tradotta dai testi originali.<br />
Pratica: la porti con te dove vuoi.<br />
Economica: un prezzo mai visto prima.<br />
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nelle parrocchie con<br />
In tutte le librerie, supermercati,<br />
autogrill, aeroporti e stazioni
L’individualità<br />
lascia il posto<br />
alla solidarietà<br />
È <strong>La</strong><br />
È sotto gli occhi di tutti la difficoltà<br />
<strong>del</strong>la società contemporanea di<br />
elaborare progetti di ampio respiro<br />
che tengano in considerazione l’altro<br />
come persona. Anche sui grandi temi<br />
di interesse politico ci si scontra<br />
in maniera spesso ideologica senza<br />
guardare concretamente al bene comune.<br />
Dall’individualità alla solidarietà.<br />
Anche ques’anno i missionari<br />
comboniani in collaborazione con il<br />
Centro missionario diocesano propongono<br />
un percorso di formazione<br />
“tra provocazioni e speranze”.<br />
Si parte il 23 settembre con padre<br />
Alex Zanotelli, che si sofferma su<br />
“Quale solidarietà”. <strong>La</strong> ricercatrice<br />
universitaria Catia Brunelli il 14 ottobre<br />
analizza il tema “Di fronte alle<br />
emarginazioni e alle ingiustizie: una<br />
nuova geografia?”. L’11 novembre<br />
tocca a don Antonio Mazzi riflettere<br />
su “Di fronte all’altro: compassione<br />
o misericordia?”. Il prof. Francesco<br />
Castelli, presidente di Medicus Mundi,<br />
spiega “Di fronte alla vita: quale<br />
saluto per il Nord e per il Sud <strong>del</strong><br />
mondo”. Il 13 gennaio si parla di pace<br />
(“Di fronte alla società: quale giusti-<br />
Padre Alex Zanotelli<br />
Missionari comboniani Corso annuale<br />
di Luciano Febbrari<br />
zia? quale pace?”) con il presidente<br />
di Emmaus Italia Graziano Zoni. L’insegnante<br />
e scrittore Roberto Bosio,<br />
il 10 febbraio, spiega “Di fronte alla<br />
politica: quale economia?”. I temi<br />
energetici “Di fronte alle prossime<br />
generazioni: quale realtà energetica?<br />
quali prospettive? quali valori? quali<br />
comportamenti ora” con l’intervento<br />
di Mirco Rossi, divulgatore sui temi<br />
energetici e membro di Aspo Italia.<br />
Suor Eugenia Bonetti, missionaria<br />
impegnata contro la tratta <strong>del</strong>la donna,<br />
conclude il ciclo con “Di fronte<br />
al futuro: quale speranza?”.<br />
Gli incontri si tengono, sempre il giovedì,<br />
presso la Casa comboni di viale<br />
Venezia 116 alle ore 20.30.<br />
Per la partecipazione è gradita l’iscrizione,<br />
compilando il modulo sul sito<br />
www.cmdbrescia.it o via e-mail<br />
info@cmdbrescia.it. <strong>La</strong> quota di 15<br />
euro per le spese organizzative si<br />
può versare al primo incontro. Ai<br />
partecipanti che faranno richiesta<br />
verrà rilasciato, nell’ultima serata,<br />
un attestato di partecipazione. Per<br />
informazioni, telefonare al numero<br />
0303754560.<br />
Brevi<br />
Camper Emergenza<br />
Santa Maria in Calchera<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
<strong>La</strong> capacità di mettersi in ascolto<br />
dei bisogni <strong>del</strong>le persone<br />
“Camper Emergenza, una traccia visibile <strong>del</strong>l’amore di Dio tenero, materno e<br />
paterno anche nei confronti dei fratelli in situazioni difficili” così mons. Gianfranco<br />
Mascher ha definito l’opera <strong>del</strong>l’associazione Camper Emergenza in occasione<br />
<strong>del</strong>la festa di avvio <strong>del</strong> nuovo anno sociale di domenica 12 settembre<br />
presso la sede in via Cacciamali. Erano presenti i volontari ed esponenti <strong>del</strong>le<br />
istituzioni tra cui il sindaco Adriano Paroli, con l’assessore ai Servizi sociali Giorgio<br />
Maione, mons. Gianfranco Mascher, don Maurizio Funazzi e il direttore<br />
<strong>del</strong>la Caritas Giorgio Cotelli. Dopo la S. Messa il presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Romano Damiani ha presentato un bilancio <strong>del</strong>le attività svolte ricordando<br />
le origini <strong>del</strong>l’associazione e le motivazioni. “Nelle difficoltà <strong>del</strong>l’impegno di<br />
volontariato – ha sottolineato Damiani – è quanto mai importante riconoscere<br />
di non essere soli; per noi è importante ricevere il sostegno <strong>del</strong>la Chiesa e<br />
<strong>del</strong>la comunità civile”. Il volontariato di Camper Emergenza offre una risposta<br />
concreta ai bisogni dei poveri <strong>del</strong>la città. Il camper esce tutte le sere, i volontari<br />
incontrano le persone emarginate offrono loro una borsa alimentare<br />
e bevande, coperte e giubbotti, dei buoni doccia e alcuni posti letto, nel periodo<br />
invernale, per un accordo con i Servizi sociali <strong>del</strong> Comune di Brescia. Il<br />
compito dei volontari <strong>del</strong> Camper è di offrire una relazione, la disponibilità<br />
all’ascolto <strong>del</strong>la loro storia e dei loro bisogni, lo scambio di una battuta, ma<br />
anche una relazione che si trasforma in un impegno, in una richiesta a comportarsi<br />
in modo rispettoso degli altri e <strong>del</strong>le regole di convivenza mentre sostano<br />
al camper. “Una relazione, in poche parole, nella quale si riconoscono<br />
trattati da uomini e non da ‘poveri sbandati’ – ha ribadito il presidente Damiani<br />
– non è facile, non sempre si è ricambiati dalla riconoscenza da chi si aiuta,<br />
serve pazienza, dedizione, continuità nel servizio per instaurare un rapporto<br />
di familiarità con le persone che vogliamo aiutare, ma proprio per questo è<br />
profondamente umano e molto bello”. Nell’anno sociale 2009-2010 il camper<br />
ha svolto il servizio sulla strada per ben 233 serate, incontrando ogni sera circa<br />
250 persone. Camper emergenza ha stretto legami con altre realtà benefiche<br />
per realizzare una rete di primo aiuto. In particolare la collaborazione<br />
con la Croce Bianca che mette a disposizione un’ambulanza attrezzata dove<br />
operano medici volontari, che il martedì e giovedì sera affiancano il camper,<br />
le Suore Ancelle <strong>del</strong>la Carità che concedono i locali per il servizio domenicale<br />
“Vieni a pranzo con noi” e l’associazione Cucina e Amicizia, ma anche le molte<br />
realtà che rendono incisiva l’opera <strong>del</strong> Camper. Per informazioni è possibile<br />
consultare il sito www.camperemergenza.it o telefonare al 3381939313. (a.t.)<br />
Il saluto a don Giuseppe<br />
Santa Messa di saluto e ringraziamento a don Giuseppe Ansoldi si celebrerà<br />
nella parrocchia di Santa Maria in Calchera alle 18.30 di sabato 18 settembre.<br />
<strong>La</strong> cerimonia di insediamento <strong>del</strong> parroco don Nino Prevosti, <strong>del</strong> presbitero<br />
collaboratore don Marino Cotali e <strong>del</strong> vicario parrocchiale don Giorgio Rosina<br />
avrà, invece, luogo nella stessa chiesa alle 18 di domenica 26 settembre. È<br />
trascorso tanto tempo da quando (nel dicembre 1986) don Giuseppe Ansoldi<br />
fece il suo ingresso nella comunità cittadina. Oggi i suoi parrocchiani lo ringraziano<br />
“per tutto quanto ha saputo realizzare per la parrocchia, per ciascuno<br />
di noi in ogni momento <strong>del</strong> comune cammino. Ognuno ha sperimentato<br />
in modo tangibile cosa significhi attuare le virtù <strong>del</strong>la fede, <strong>del</strong>la speranza e<br />
<strong>del</strong>la carità. Tutte queste virtù hanno trovato in lui un’applicazione continua<br />
esercitata sempre con serenità ma soprattutto con grande umiltà”. <strong>La</strong> comunità<br />
sarà retta da don Nino Prevosti; don Giuseppe continuerà ad abitare in<br />
parrocchia: “Diminuiranno per lui gli impegni, ma sarà sicuramente il don<br />
Giuseppe di sempre per ricordarci i suoi insegnamenti, per scusare le nostre<br />
mancanze, per darci ancora la sua amicizia. Grazie, don Giuseppe. Pensiamo<br />
tutti di poter dire: siamo contenti di aver fatto con lei un bel pezzo di strada”.<br />
21
22<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Bassa<br />
In bicicletta<br />
per il parco<br />
sovracomunale<br />
Un messaggio ai quattro Comuni interessati<br />
(Berlingo, Cazzago San Martino, Rovato<br />
e Travagliato), alla Provincia e alla Regione<br />
OOltre<br />
250 persone hanno partecipato,<br />
nel pomeriggio di domenica 12<br />
settembre, alla “Biciclettata intorno<br />
al parco” promossa dall’associazione<br />
Progetto Macogna nel territorio<br />
<strong>del</strong>l’istituendo Parco locale di interesse<br />
sovracomunale, a cavallo fra<br />
i Comuni di Berlingo, Cazzago San<br />
Martino, Rovato e Travagliato.<br />
Cristina Morgani, presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Progetto Macogna, anche<br />
a nome <strong>del</strong> Consiglio direttivo ha<br />
espresso “viva soddisfazione per l’ottimo<br />
risultato <strong>del</strong>la manifestazione,<br />
augurandosi che le istituzioni pubbli-<br />
Ovest bresciano Progetto Macogna<br />
SISTEMI ANTIFURTO<br />
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INTEGRATI E COMPLESSI<br />
ASSISTENZA 24 ORE SU 24<br />
7 GIORNI SU 7<br />
che preposte ascoltino l’espressione<br />
<strong>del</strong>la volontà popolare”.<br />
Il lungo serpentone di biciclette che<br />
si è snodato lungo i sentieri campestri<br />
<strong>del</strong> parco <strong>del</strong>la Macogna ha voluto,<br />
in un clima di festa e partecipazione<br />
popolare autentica, lanciare<br />
tre messaggi. Prima di tutto ai quattro<br />
Comuni promotori <strong>del</strong> Plis, perché<br />
proseguano con rinnovata convinzione<br />
nella promozione di questo<br />
territorio.<br />
Un altro destinatario <strong>del</strong>la manifestazione<br />
è senza dubbio l’ente Provincia<br />
di Brescia, perché riconosca<br />
Cosa ti manca per sentirti al sicuro?<br />
Preventivo gratuito chiamando:<br />
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<strong>La</strong> nostra esperienza nelle tue mani<br />
<br />
ufficialmente il Parco, come richiesto<br />
in data 10 settembre dai Comuni<br />
e dalla stessa Associazione. Si chiede,<br />
inoltre, alla Regione Lombardia,<br />
perché archivi definitivamente<br />
i progetti di discarica che insistono<br />
sull’Ate 14, in quanto incompatibili<br />
con il recupero <strong>del</strong> bacino estrattivo<br />
previsto dal Piano cave provinciale<br />
e dal progetto <strong>del</strong> Parco.<br />
Il variopinto corteo su due ruote,<br />
composto da tante famiglie con i<br />
bambini, giovani e meno giovani, è<br />
partito alle ore 15.30 dal parcheggio<br />
adiacente il cimitero <strong>del</strong> Lodetto di<br />
Rovato, ha toccato la località Grumetto<br />
con la chiesetta dedicata a San<br />
Pantaleone, è transitato dalla santella<br />
dei Morti <strong>del</strong> Castrino; è entrato<br />
nel territorio di Berlingo, passando<br />
accanto alla storica cascina Martinenga,<br />
per poi inoltrarsi nel Comune<br />
di Travagliato e, attraverso la via <strong>del</strong><br />
Fossato che passa tra le due grandi<br />
cave <strong>del</strong>l’Ate 14, ha raggiunto prima<br />
la cascina Tre Camini per giungere<br />
poi al punto di ristoro nel piazzale<br />
antistante la bellissima chiesetta di<br />
Santa Maria dei Campi; da lì, si è entrati<br />
nel territorio <strong>del</strong>la Pedrocca di<br />
Cazzago San Martino, raggiungendo<br />
la cascina Casotto e poi, sempre costeggiando<br />
l’ambito estrattivo, si è<br />
tornati a Berlinghetto, dove – dopo<br />
oltre 11 km di pedalate – ci si è potuti<br />
rifocillare presso l’azienda agricola<br />
“Al Berlinghetto” in via Esenta, che<br />
proprio lo scorso venerdì ha lanciato<br />
il “prosciutto sgambato <strong>del</strong>la Macogna”<br />
prodotto con suini allevati<br />
nel territorio <strong>del</strong> Parco, a dimostrazione<br />
di come agricoltura di qualità<br />
e Plis possano promuoversi vicendevolmente.
I<br />
In preghiera<br />
con le reliquie<br />
di Padre Pio<br />
Il gruppo di preghiera San Padre<br />
Pio di Ghedi ha messo in atto alcune<br />
iniziative per accogliere la<br />
reliquia <strong>del</strong> Santo, in arrivo a Ghedi<br />
giovedì 23 alle 8.30 nella chiesa<br />
parrocchiale. Si tratta di una piccola<br />
parte di una garza che è stata<br />
utilizzata per fasciare le stimmate<br />
di Padre Pio. Questa prezioso pezzetto<br />
di benda, dal valore religioso<br />
e spirituale inestimabile per ogni<br />
fe<strong>del</strong>e, dal prossimo giovedì sarà<br />
in esposizione permanente nella<br />
parrocchiale di Ghedi.<br />
Le celebrazioni per l’accoglienza<br />
cominciano lunedì 20, alle 16 con<br />
la recita <strong>del</strong> rosario alla chiesetta<br />
di San Rocco dove è sistemata la<br />
statua <strong>del</strong> Santo. Lo stesso appuntamento<br />
si riproporrà martedì 21.<br />
Per mercoledì 22 alle 16 è prevista<br />
invece una Messa.<br />
<strong>La</strong> giornata clou <strong>del</strong>la settimana,<br />
come si diceva, è giovedì. Alle 8.30,<br />
nella chiesa parrocchiale è in programma<br />
una messa propria a S Pio<br />
con la presentazione e l’esposizione<br />
<strong>del</strong>la reliquia <strong>del</strong> Santo alla comunità.<br />
Le piccole parti di stoffa<br />
Ghedi Le celebrazioni iniziano il 20<br />
di Maria Teresa Marchioni<br />
saranno esposte in una bella teca,<br />
donata alla parrocchia da un cittadino.<br />
Per l’occasione anche l’Amministrazione<br />
comunale ha fatto la sua<br />
parte: ha sistemato la pavimentazione<br />
e lo spazio intorno alla statua<br />
<strong>del</strong> Santo.<br />
L’opera “diplomatica” <strong>del</strong> gruppo<br />
di preghiera ghedese ha permesso<br />
alla piccola cittadina <strong>del</strong>la Bassa di<br />
poter vivere questo prezioso dono<br />
spirituale.<br />
Il gruppo raccoglie un centinaio<br />
di persone fra fe<strong>del</strong>i e simpatizzanti<br />
che hanno come punto di riferimento<br />
Piera Magli e come padre<br />
spirituale il parroco di Ghedi,<br />
mons. Gianmario Morandini.<br />
Nel calendario <strong>del</strong>le celebrazioni<br />
vi è un appuntamento anche sabato<br />
25 settembre.<br />
<strong>La</strong> reliquia di Padre Pio, eccezionalmente,<br />
verrà portata anche nella<br />
chiesa <strong>del</strong>la Casa di riposo, dove,<br />
alle 17, verrà celebrata una Santa<br />
Messa. Un’opportunità anche per<br />
coinvolgere gli anziani che non si<br />
possono muovere.<br />
Brevi<br />
Manerbio<br />
Nella sede <strong>del</strong> Cai si parla<br />
<strong>del</strong>l’Inferno di Dante<br />
Alfianello<br />
Reme<strong>del</strong>lo Sotto<br />
Castenedolo<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Riprende nella sede <strong>del</strong> Cai di Manerbio, in via Palestro 55 la serie <strong>del</strong>le conferenze<br />
mensili con proiezione di diapositive. Il primo appuntamento è lunedi 27<br />
settembre alle ore 20.30 con la presentazione <strong>del</strong>la iniziativa “Dall’Abisso alla<br />
Vetta”, corso di approfondimento e interpretazione <strong>del</strong>la Divina Commedia.<br />
Una serata su Mazzolari<br />
Serata dedicata a don Primo Mazzolari, parroco di Bozzolo nel Mantovano,<br />
quella di venerdì 17 settembre alle ore 21, ad Alfianello. Intervengono Anselmo<br />
Palini autore di “Don Primo, uomo libero” e il sindacalista Marco Fenaroli.<br />
Organizzano la parrocchia e il Comune. Primo Mazzolari nacque al Boschetto,<br />
una frazione di Cremona, il 13 gennaio 1890, figlio di Luigi e di Grazia Bolli.<br />
Il padre era un piccolo affittuario, che manteneva la famiglia con il lavoro dei<br />
campi. Primo fu il primogenito, poi vennero Colombina, Giuseppe (Peppino),<br />
Pierina, Giuseppina. Nel 1900, spinta dalla necessità di trovare migliori condizioni<br />
di lavoro e di vita, la famiglia Mazzolari si trasferì a Verolanuova. Primo<br />
entrò in Seminario a Cremona.<br />
Corso di pittura<br />
Aperte le iscrizioni ai corsi di tecniche pittoriche che si terranno a Reme<strong>del</strong>lo<br />
Sotto dal prossimo 13 ottobre. coordinati da Liana Ferrari, insegnante di<br />
materie artistiche, <strong>del</strong>l’Aabb (Associazione artisti bassa bresciana) di Fiesse. I<br />
partecipanti potranno sviluppare lo studio dei mezzi espressivi attraverso il<br />
disegno, le tecniche pittoriche, la natura morta, il paesaggio e la figura umana.<br />
Le lezioni previste dalle 14 alle 17 di lunedì e martedì, dalle 15 alle 17 <strong>del</strong><br />
mercoledì, dalle 19.30 alle 22.30 di mercoledì e venerdì e dalle 10 alle 12 <strong>del</strong><br />
sabato. <strong>La</strong> durata <strong>del</strong> corso è di 29 lezioni. Informazioni al 3291159351<br />
Nuove strutture per le Medie<br />
Con l’inizio <strong>del</strong>l’anno scolastico la nuova scuola media “Leonardo da<br />
Vinci” di Castenedolo dispone di nuove strutture. <strong>La</strong> costruzione ha<br />
richiesto il finanziamento di 3 milioni e 800mila euro, per ampliare e<br />
adeguare l’edificio già esistente alle normative vigenti come ha spiegato<br />
il sindaco Giambattisra Groli nel momento <strong>del</strong>la consegna dei locali<br />
mettendo in risalto come il progetto è stato realizzato con criteri antisismici,<br />
utilizzando materiali a basso impatto ambientale e seguendo<br />
le linee guida <strong>del</strong>la bioedilizia in modo da realizzare il risparmio energetico<br />
e limitare all’indispensabile le immissioni inquinanti. <strong>La</strong> nuova<br />
scuola è posta su due piani con aule, laboratori, locale mensa e la sala<br />
conferenza-auditorium. Nell’edificio ristrutturato si trovano gli uffici<br />
amministrativi, la biblioteca e le aule con i laboratori.<br />
Il riscaldamento e l’acqua calda sono garantiti da una centrale termica<br />
con caldaia a condensazione, sistemi di cogenerazione, pannelli solari,<br />
fotovoltaici e geotermia. Altri lavori previsti nel giro di un mese riguardano<br />
il nuovo parcheggio per la scuola realizzato con l’acquisto di una<br />
nuova area per consentire una sessantina di nuovi posti auto in una zona<br />
<strong>del</strong> paese critica per il parcheggio. (pio)<br />
23
24<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Capriano <strong>del</strong> Colle<br />
Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino Intervista<br />
Si rinnova<br />
nel solco<br />
<strong>del</strong>la tradizione<br />
Agostino Carrieri, presidente <strong>del</strong> Comitato<br />
organizzatore, racconta le novità introdotte nel<br />
calendario <strong>del</strong>la 35ª edizione <strong>del</strong>l’iniziativa<br />
AAgostino<br />
Carrieri, presidente <strong>del</strong><br />
comitato organizzatore <strong>del</strong>la Festa<br />
<strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino, non nasconde<br />
l’emozione per essere riuscito, assieme<br />
al comitato, a imbastire una<br />
nuova edizione di questa grande<br />
manifestazione, che ha preso il via<br />
l’11 settembre con l’inaugurazione<br />
di una mostra. “È il 35° anniversario<br />
<strong>del</strong>la festa – riferisce Agostino<br />
Carrieri – un traguardo molto ambizioso:<br />
sinonimo di grande impegno<br />
e dedizione, ma anche di grande apprezzamento<br />
e vicinanza <strong>del</strong>la gente.<br />
Programma<br />
Sabato 11 Settembre 2010<br />
Ore 20,00 Inaugurazione Mostra <strong>del</strong> pittore Pino Campanelli<br />
presso Palazzo Bocca<br />
Mercoledì 15 Settembre 2010<br />
Ore 20,30 Salotto Gastronomico sul Capriano <strong>del</strong> Colle<br />
DOC organizzata dal Comitato Festa Dell’Uva in collaborazione<br />
con Slow Food (condotta di Brescia) presso<br />
Palazzo Bocca<br />
Giovedì 16 Settembre 2010<br />
Ore 20,00 serata a tema dal titolo “ Italian Wine Carbon<br />
Calculator “ – misura <strong>del</strong>l’impatto <strong>del</strong>le nostre attività<br />
sull’ambiente,nella filiera vitivinicola organizzato in<br />
collaborazione con il Parco <strong>del</strong> Montenetto,<br />
pagine a cura di Maria Teresa Marchioni<br />
Il Comitato organizzatore ha voluto<br />
anche quest’anno, pur mantenendo<br />
la manifestazione nel solco <strong>del</strong>la<br />
continuità e <strong>del</strong>la tradizione, rinnovare<br />
e ampliare l’offerta tradizionale<br />
<strong>del</strong>la manifestazione che dall’apertura<br />
<strong>del</strong> venerdì sera culminerà, come<br />
sempre, nella sfilata dei gruppi<br />
folcloristici e dei carri allegorici <strong>del</strong>la<br />
domenica, quest’anno ancora più<br />
ricca di presenze”. Il programma di<br />
questa edizione sarà arricchito con<br />
alcuni nuovi appuntamenti. Fra questi,<br />
una sfilata di moda <strong>del</strong> negozio<br />
Tesmac che si terrà all’interno di palazzo<br />
Bocca nella serata di venerdì<br />
17 settembre, e un raduno di Harley<br />
Davidson e auto storiche Usa in<br />
piazza Mazzini, nella serata di sabato.<br />
Sempre nella serata di sabato nel<br />
salone Stile Cò <strong>del</strong>le sorelle Marta e<br />
Mari Cò ci sarà un “Fashion Event”,<br />
aperitivo con musica, moda e bellezza<br />
tutto in stile Cò.<br />
Anche questa edizione vedrà la presenza<br />
<strong>del</strong>la “Corte degli Assaggi” <strong>del</strong><br />
Consorzio Vini Doc di Capriano <strong>del</strong><br />
Colle che sarà ancora posizionata<br />
all’interno <strong>del</strong>la splendida cornice<br />
di palazzo Bocca. “Alla festa <strong>del</strong>l’uva<br />
e <strong>del</strong> vino – precisa il presidente <strong>del</strong><br />
comitato Carrieri − non mancheranno<br />
gli stand gastronomici dove poter<br />
assaporare i prodotti tipici <strong>del</strong>la<br />
cucina bresciana. Mi sento in dove-<br />
Venerdì 17 Settembre 2010<br />
Ore 19,00 Apertura Stands Gastronomici<br />
Ore 20,00 Apertura “Corte degli Assaggi” <strong>del</strong> Consorzio Vini DOC<br />
presso Palazzo Bocca<br />
Ore 20,15 Sfilata di moda Tesmac presso Palazzo Bocca<br />
Ore 22,00 Serata in Musica con il gruppo “ I Cenomani”<br />
Sabato 18 Settembre 2010<br />
Ore 19,00 Apertura Stands Gastronomici<br />
Ore 19,00 presso il Salone Stile Cò di via Morari “ Fashion<br />
Event” – aperitivo con musica,moda e bellezza tutto in stile Cò.<br />
Ore 19,00 Raduno,con intrattenimento musicale, di Harley<br />
Davidson e Auto Storiche USA in P.zza Mazzini<br />
Ore 20,00 Apertura “Corte degli Assaggi” <strong>del</strong> Consorzio Vini DOC<br />
presso Palazzo Bocca<br />
Ore 21,30 Orchestra Spettacolo “ Claudio Bonelli e Rosita”<br />
presso la Piastra Polivalente<br />
Lo stand <strong>del</strong>le sorelle Marta e Maria Cò alla Festa <strong>del</strong>l’uva<br />
re di ringraziare i membri <strong>del</strong> comitato<br />
organizzatore per il grande lavoro<br />
svolto e tutti i privati, le associazioni<br />
e i gruppi, che collaborano<br />
all’organizzazione <strong>del</strong>la festa senza<br />
il cui prezioso lavoro non sarebbe<br />
possibile ottenere i risultati di gradimento<br />
raggiunti in questi 35 anni”.<br />
Tra gli appuntamenti <strong>del</strong>la 35ª edizione<br />
<strong>del</strong>la “Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino”<br />
ormai prossima all’inaugurazione<br />
se ne trova anche uno che poco<br />
o nulla ha a che fare con “il nettare<br />
degli dei”. Per tradizione, infatti, in<br />
occasione <strong>del</strong>la festa settembrina<br />
viene messa in calendario anche la<br />
cerimonia di consegna <strong>del</strong>le borse<br />
di studio agli studenti <strong>del</strong>la scuola<br />
secondaria di secondo grado. L’appuntamento<br />
è domenica 19 alle 11 a<br />
palazzo Bocca.<br />
FESTA DELL’UVA di Capriano <strong>del</strong> Colle 2010<br />
Domenica 19 Settembre 2010<br />
Ore 08,30 Sveglia mattutina con la Banda S. Cecilia di<br />
Mairano<br />
Ore 10,00 S. Messa in Palazzo Bocca celebrata dal rev.<br />
Parroco Don Lucio Sala<br />
Ore 10,45 Apertura ufficiale dei festeggiamenti ed<br />
intervento <strong>del</strong>le autorità presenti<br />
Ore 11,00 Consegna Borse di Studio<br />
Ore 12,00 Apertura Stands Gastronomici<br />
Ore 15,00 Sfilata Carri Allegorici accompagnata da:<br />
Sbandieratori<br />
Gruppo Spettacolo “ I Gioppini”<br />
Ore 20,30 Orchestra Spettacolo Arcobaleno<br />
Ore 22,00 Estrazione Biglietti <strong>del</strong>la Lotteria<br />
Ore 22,30 Fuochi d’artificio<br />
<strong>La</strong> mostra <strong>del</strong> pittore Pino Campanelli sarà presente presso Palazzo Bocca da Sabato 11 a Domenica 19 Settembre con apertura al pubblico nei seguenti giorni ed orari :<br />
Domenica 12 e 19 - dalle 10,00 alle 12,30 / dalle 16,00 alle 19,00 - Da Lunedì 13 a Giovedì 16 - dalle 16,00 alle 19,00, - Venerdì 17 e Sabato 18 - dalle 16,00 alle 22,00<br />
Serate di Venerdì 17, Sabato 18 e la giornata di Domenica 19 saranno presenti:<br />
all’interno <strong>del</strong> Palazzo Municipale - Palazzo Bocca: la “Corte degli Assaggi” <strong>del</strong> Consorzio Vini DOC; e una mostra fotografica <strong>del</strong> fotografo Balboni Alfredo dal titolo “ Se Qualcuno Ama un Fiore...”,<br />
organizzata in collaborazione con il Parco <strong>del</strong> Montenetto<br />
presso P.zzo Bocca uno stand ispirato alla cura e bellezza in stile Cò. A tutti gli interessati che visiteranno lo stand sarà omaggiato un “ Trattamento Stile Cò “ di prova .<br />
Domenica 19<br />
dalle ore 17,30 un intrattenimento musicale per i più piccoli con “I Musicanti di Brema “ e dalle ore 20,00 intrattenimento musicale con il Maestro fisarmonicista Zanola Gianfausto.<br />
dalle ore 14,30 “ CAMICI BIANCHI IN STRADA” In occasione <strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong> nuovo spazio dedicato al benessere “Medicalspa” le Dottoresse <strong>del</strong>la Farmacia Coppini di Capriano incontreranno i<br />
visitatori <strong>del</strong>la festa e saranno liete di offrire un gradito omaggio e buoni promozionali. Saranno a disposizione per spiegare i servizi offerti e le iniziative autunno-inverno. Durante la manifestazione<br />
funzioneranno Stand Gastronomici per assaporare i piatti caratteristici <strong>del</strong>la zona, promozione di attività varie - volontariato - hobbistica, bancarelle commerciali.
Paesi e parrocchie Bassa<br />
FFino a domenica 19 settembre Capria- i<br />
no <strong>del</strong> Colle rinnova l’appuntamento<br />
con la tradizionale Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong><br />
vino, giunta alla 35ª edizione. “È una<br />
manifestazione che ha fatto la sua fortuna<br />
grazie al suo territorio e ai suoi<br />
prodotti − racconta il sindaco Alberto<br />
Lussignoli −. <strong>La</strong> Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong><br />
vino è bella perché coinvolge tutta<br />
la comunità, da sempre impegnata<br />
a far conoscere il territorio e quello<br />
stupendo rilevato naturale che è il<br />
Montenetto; ma è anche una manifestazione<br />
creata ad hoc per difendere<br />
prodotti e le tradizioni tipiche <strong>del</strong><br />
nostro territorio. E, se vogliamo, la<br />
festa è anche uno stimolo a rafforzare<br />
il senso di appartenenza al nostro<br />
territorio. Per questi motivi, ma anche<br />
per altri l’amministrazione comunale<br />
è orgogliosa di sostenere con impegno<br />
questa iniziativa che risponde alla<br />
sua stessa filosofia, ossia valorizzare<br />
la produzione di qualità <strong>del</strong> proprio<br />
territorio nell’ambito di una tradizionale<br />
festa popolare capace di coinvolgere<br />
tutti. Salvaguardare e promuovere<br />
il territorio e la tipicità dei suoi pro-<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Una vetrina<br />
molto preziosa<br />
per il territorio<br />
dotti è per noi un preciso e puntuale<br />
obiettivo per far riscoprire le migliori<br />
tradizioni <strong>del</strong>la nostra antica e generosa<br />
terra”. Questo il commento <strong>del</strong><br />
primo cittadino di Capriano, che in<br />
questi anni ha collaborato attivamente<br />
per la buona riuscita di questa manifestazione.<br />
“<strong>La</strong> Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong><br />
vino – sottolinea con orgoglio il Sindaco<br />
– rappresenta una sfida culturale<br />
ed economica studiata per preservare<br />
e rilanciare il nostro territorio e le<br />
nostre tradizioni più genuine”. Nata<br />
dalla passione di pochi questa bella<br />
manifestazione è andata crescendo<br />
nel tempo fino ad arricchirsi <strong>del</strong> “Premio<br />
nazionale di poesia Montenetto”<br />
e di tutti quegli eventi collegati che,<br />
anche quest’anno, valorizzeranno la<br />
nuova edizione. “A tutti loro – chiosa<br />
Lussignoli – va la nostra riconoscenza<br />
25<br />
Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino Fino al 19 settembre<br />
<strong>La</strong> comunità vive con intensa partecipazione<br />
la preparazione e il programma di una<br />
manifestazione che esalta i prodotti locali<br />
per averci consegnato questa straordinaria<br />
manifestazione popolare: un<br />
degno riconoscimento alla millenaria<br />
tradizione vitivinicola <strong>del</strong> nostro colle”.<br />
“Sono certo – aggiunge il Sindaco<br />
− che anche questa edizione <strong>del</strong>la<br />
Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino soddisferà le<br />
esigenze dei promotori, dei visitatori<br />
e dei cittadini. Per quanto mi riguarda,<br />
a nome <strong>del</strong>l’amministrazione e di<br />
tutta la comunità, voglio ringraziare<br />
il comitato organizzatore, l’amministrazione<br />
regionale, l’amministrazione<br />
provinciale, il Consorzio Vini Doc<br />
di Capriano, il personale <strong>del</strong> Comune,<br />
le organizzazioni e associazioni<br />
di volontariato presenti sul territorio,<br />
la Protezione civile, le forze <strong>del</strong>l’ordine,<br />
gli sponsor e tutti i cittadini per le<br />
numerose e multiformi iniziative in<br />
allestimento”.
26<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Capriano <strong>del</strong> Colle<br />
Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino Il programma<br />
L<strong>La</strong><br />
Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino è sinonimo<br />
di una manifestazione che ha<br />
la capacità di coinvolgere tutta la<br />
comunità. Sono tanti gli incontri in<br />
calendario che possono interessare<br />
tutte le diverse fasce d’età. Il calendario<br />
messo a punto dal Comitato<br />
che per un altro anno si è fatto carico<br />
<strong>del</strong>l’organizzazione <strong>del</strong>la Festa<br />
<strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino è fitto di appuntamenti.<br />
Tuttavia alcuni più di<br />
altri meritano una citazione particolare.<br />
Ecco, dunque, nel dettaglio<br />
qualche appuntamento di questa<br />
35ª edizione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>l’uva e<br />
Tra musica,<br />
spettacoli<br />
e sfilate<br />
Mostre, concerti e altri appuntamenti in<br />
alcuni degli spazi più suggestivi. In questo fine<br />
settimana aprono gli stand gastronomici<br />
<strong>del</strong> vino, che ha preso il via sabato<br />
11 settembre.<br />
A palazzo Bocca, alle 20, è stata<br />
inaugurata la mostra <strong>del</strong> pittore<br />
Pino Campanelli, che rimarrà allestita<br />
fino a domenica 19 con i seguenti<br />
orari di apertura: domenica<br />
12 e 19, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16<br />
alle 19. Mentre venerdì 17 e sabato<br />
18 è aperta dalle 16 alle 22.<br />
L’apertura degli stand gastronomici<br />
è prevista per venerdì 17.<br />
Dalle 19 in poi, oltre agli stand,<br />
sempre all’interno di palazzo Bocca<br />
verrà inaugurata la “Corte degli<br />
Assaggi”, iniziativa curata dal Consorzio<br />
Vini Doc. Alle 22, musica con<br />
il gruppo “I Cenomani”. Sabato 18,<br />
alle 19, raduno di Harley Davidson<br />
e auto storiche americane. In serata,<br />
alla piastra polivalente, musica<br />
con l’orchestra spettacolo Claudio<br />
Bonelli e Rosita.<br />
<strong>La</strong> Festa <strong>del</strong>l’uva e <strong>del</strong> vino entra<br />
nel vivo domenica 19 con la sveglia<br />
mattutina affidata alla banda S. Cecilia<br />
di Mairano.<br />
Di seguito, alle 10, ci sarà la messa<br />
a palazzo Bocca celebrata dal<br />
parroco don Lucio Sala. Sempre<br />
in mattinata è prevista la cerimonia<br />
<strong>del</strong>la consegna <strong>del</strong>le borse di<br />
studio.<br />
Ricco di appuntamenti folcloristici<br />
il pomeriggio, con la tradizionale<br />
manifestazione condotta dal frizzante<br />
Nino Frassi. Naturalmente il<br />
momento più atteso è la sfilata dei<br />
carri allegorici che inizierà intorno<br />
alle 15. Con loro anche gli sbandieratori<br />
e altri gruppi folcloristici. In<br />
serata, chiusura <strong>del</strong>la manifestazione<br />
con i fuochi d’artificio, appuntamento<br />
da sempre particolarmente<br />
apprezzato.<br />
<strong>La</strong> giornata conclusiva <strong>del</strong>la festa<br />
propone quest’anno la novità<br />
di “Camici bianchi in strada”. In<br />
occasione <strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong><br />
nuovo spazio dedicato al benessere<br />
“Medicalspa” le dottoresse<br />
<strong>del</strong>la farmacia Coppini di Capriano<br />
incontreranno i visitatori <strong>del</strong>la<br />
festa e saranno liete di offrire un<br />
omaggio e buoni promozionali. Le<br />
dottoresse saranno a disposizione<br />
<strong>del</strong>le persone interessate per spiegare<br />
i servizi offerti e le iniziative<br />
autunno-inverno.
Paesi e parrocchie Paesi e Bassa parrocchie Visano<br />
L<br />
di Luigi Zameli<br />
Il centro San Luigi<br />
Le feste e le sagre di paese hanno<br />
il merito di raccogliere le comunità<br />
attorno a un unico momento di<br />
festa. Molti di questi appuntamenti<br />
hanno poi mantenuto un forte<br />
legame con la tradizione religiosa,<br />
attingendo dal passato quella devozione<br />
tipica <strong>del</strong> nostro territorio.<br />
In realtà piuttosto piccole, come<br />
può essere il caso di Visano, queste<br />
feste sono maggiormente sentite,<br />
perché spesso racchiudono<br />
l’identità e tutto il vissuto di una<br />
comunità.<br />
In questi anni le nostre comunità<br />
hanno affrontato il fenomeno immigratorio,<br />
che di fatto ha portato<br />
all’interno <strong>del</strong> paese nuovi nuclei<br />
famigliari. Anche per questo motivo<br />
ritrovarsi attorno a una festa<br />
significa anche prendere consapevolezza<br />
<strong>del</strong>le radici e <strong>del</strong>la storia di<br />
un luogo. Sono i racconti che fanno<br />
la differenza, ma forse oggi facciamo<br />
fatica a trovare tempo e voglia<br />
per metterci in ascolto degli altri<br />
e <strong>del</strong>le loro esperienze. A Visano<br />
succede che la comunità si ritrova.<br />
Torna nella terza domenica di settembre<br />
l’appuntamento con la sentita<br />
Sagra di San Luigi, ricorrenza<br />
sacra, ma anche laica, che costituisce<br />
un importante momento di<br />
Sagra di San Luigi Dal 18 settembre<br />
Sentirsi<br />
comunità<br />
nella fede<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
<strong>La</strong> gente si ritrova anche per celebrare<br />
la festa religiosa <strong>del</strong>l’Addolorata<br />
aggregazione per i visanesi. Giochi,<br />
giostre e mostre fanno da contorno,<br />
come vuole la tradizione, alle<br />
sacre celebrazioni <strong>del</strong> Santo Patrono.<br />
Accanto alla sagra si sviluppa<br />
anche la festa <strong>del</strong>l’Addolorata nella<br />
comunità guidata da don Sergio<br />
Fappani.<br />
Le celebrazioni iniziano sabato 18<br />
settembre con la Santa Messa <strong>del</strong>le<br />
ore 18.30. Alle 20.30, presso le<br />
scuole elementari, va in scena il<br />
concerto “Franco Testa and Friends”.<br />
Si tratta di un concerto con i<br />
più famosi e conosciuti standard<br />
jazz internazionali, un trio <strong>del</strong>le<br />
meraviglie, formato da straordinari<br />
musicisti, capitanati da Franco<br />
Testa.<br />
Testa vanta collaborazioni di altissimo<br />
livello: la direzione <strong>del</strong>l’orchestra<br />
di San Remo 2004, Mina,<br />
Celentano, Paoli, Ramazzotti, Mannoia,<br />
Fossati e Chat Baker.<br />
Sempre in serata vengono inaugurati<br />
il concorso fotografico e la mostra<br />
di pittura con le esposizioni di<br />
opere estemporanee; segue il rinfresco.<br />
Alle 21 apre la tradizionale<br />
pesca di beneficenza.<br />
Domenica 19 settembre, alle 10, in<br />
piazza Castello l’apertura <strong>del</strong>la 2ª<br />
edizione di “Vi Sano” con bancarel-<br />
27<br />
le e altri stand. Alle 10.30 la Santa<br />
Messa solenne con l’incoronazione<br />
<strong>del</strong>la Madonna.<br />
Nel pomeriggio spazio allo sport<br />
con il memorial Archimede Conti,<br />
la gara ciclistica valevole per il<br />
43° Gran Premio sportivi visanesi.<br />
In serata, alle 19.30, l’aperitivo in<br />
musica con Luca Corsini e Ivana<br />
Gatti: si esibiscono in un repertorio<br />
molto coinvolgente con molti<br />
brani degli anni Sessanta e Settanta.<br />
Verranno premiati i vincitori<br />
<strong>del</strong> concorso fotografico “Visano<br />
e i visanesi”. Le celebrazioni terminano<br />
lunedì 20 settembre alle 9<br />
con la Santa Messa mattutina e alle<br />
20 con la Santa Messa solenne. Dopo<br />
la messa si tiene la tradizionale<br />
processione per le vie <strong>del</strong> paese e<br />
la benedizione sul piazzale a chiusura<br />
<strong>del</strong>la festa.<br />
<strong>La</strong> comunità, grazie al contributo<br />
<strong>del</strong>l’assessorato alla Cultura,<br />
sport e tempo libero <strong>del</strong> Comune,<br />
aveva già vissuto alcune giornate<br />
di festa con “Settembre in Fiera”.<br />
Il progetto “Nati per leggere”, che<br />
doveva essere in calendario, il 16<br />
settembre è stato posticipato al 23<br />
settembre alle 20.30. Nella biblioteca<br />
comunale interviene la pediatra<br />
Monica <strong>La</strong>zzaroni.
28<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Chiari<br />
Un momento<br />
di identità<br />
comunitaria<br />
<strong>La</strong> vittoria finale è andata alla Quadra verde.<br />
Molti i momenti sportivi e di spettacolo. In<br />
particolare ha giocato un ruolo importante l’arte<br />
SSi<br />
è tinta di verde la 32ª edizione <strong>del</strong><br />
Palio <strong>del</strong>le Quadre: ad aggiudicarsi la<br />
vittoria nella staffetta finale è stata Marengo,<br />
la Quadra verde, appunto. Al secondo<br />
posto i rossi di Villatico, terza<br />
classificata la quadra gialla di Zeveto<br />
e fanalino di coda gli azzurri di Cortezzano.<br />
Ma la corsa, che ha visto quattro<br />
frazionisti per squadra percorre per<br />
le vie <strong>del</strong> centro le stesse strade che<br />
vengono toccare dalla processione <strong>del</strong><br />
Corpus Domini, non è stata che l’evento<br />
conclusivo <strong>del</strong>la manifestazione di<br />
quest’anno. <strong>La</strong> stessa serata di sabato<br />
11 settembre, conclusasi con la festa<br />
Palio <strong>del</strong>le Quadre 32ª edizione<br />
negli spazi di Marengo, si era aperta in<br />
piazza con le note <strong>del</strong>l’Inno <strong>del</strong> Palio e<br />
l’esibizione degli Sbandieratori e Musici<br />
Zeveto “Città di Chiari”. A seguire<br />
l’ormai tradizionale sfilata storica per<br />
le vie <strong>del</strong> centro, con rappresentazione<br />
conclusiva in piazza, curata dal Gruppo<br />
ricerca e spettacolo Quadre Chiari<br />
per la regia di Pierluigi Castelli e Samuele<br />
Farina. <strong>La</strong> sfilata e la rappresentazione,<br />
quest’anno, sono state dedicate<br />
alla figura <strong>del</strong>l’artista clarense<br />
Vittorio Pelati (1916-1995); le vicende<br />
biografiche <strong>del</strong>l’artista sono state alternate<br />
a rappresentazioni corali che,<br />
Un’immagine <strong>del</strong> Salto con l’asta in piazza<br />
di Paolo Festa di fatto, “mettevano in scena” alcune<br />
<strong>del</strong>le sue opere, conservate presso la<br />
Pinacoteca Repossi di Chiari, come il<br />
Re Nudo, il Cristo in Croce, la Strage<br />
degli Innocenti, le Maternità, Giovanni<br />
Paolo II e la Processione a Chiari. Non<br />
sono mancate, nella serata conclusiva,<br />
le <strong>del</strong>egazioni <strong>del</strong>la città irlandese di<br />
Downpatrick e <strong>del</strong> Comune di Valmadrera,<br />
in provincia di Lecco, gemellate<br />
con Chiari. Momenti culturali sono<br />
stati creati dalla Quadra Zeveto, impegnata<br />
nel creare percorsi di riscoperta<br />
<strong>del</strong>le tradizioni contadine, e dall’altra<br />
Faccia <strong>del</strong>la Quadra di Villatico che,<br />
nel cortile <strong>del</strong>la fondazione Bertinotti-Formenti<br />
ha organizzato concerti,<br />
rappresentazioni teatrali e ha dato<br />
spazio all’esposizione di sculture in<br />
ferro battuto <strong>del</strong>l’artista rovatese Federico<br />
Bergomi e la mostra fotografica<br />
sul Mozambico “Iniziazioni, contagi e<br />
Adesso<br />
c’è una banca<br />
con cui parlare!<br />
Sede Legale 25032 Chiari (Brescia), via Quartieri, 39 – tel. 030 7014911 fax 030 7014922<br />
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marketing@vocemedia.it<br />
guarigioni” curata da Michele Metelli<br />
e Leonardo Crociani. Erano anche<br />
presenti opere <strong>del</strong> pittore bresciano<br />
Eugenio Busi e una rassegna antologica<br />
<strong>del</strong>lo scultore Lino Sanzeni. Spazio<br />
all’arte è stato dato anche con l’esposizione<br />
di quadri in via Carmagnola.<br />
Allo stesso modo lo sport ha vissuto<br />
due momenti estremamente intenti<br />
con la gara di salto con l’asta in piazza,<br />
a detta di molti una <strong>del</strong>le più belle<br />
degli ultimi anni, e con gli incontri di<br />
boxe. Novità di quest’anno, che ha riscosso<br />
un grande successo, è stato il<br />
“Mercatino dei libri donati dai lettori”<br />
curato dalla Biblioteca comunale, da<br />
martedì 7 fino a giovedì 9 settembre,<br />
dove era possibile trovare libri da 50<br />
centesimi fino a un massimo di 3 euro”.<br />
Il ricavato verrà destinato ad incentivare<br />
il patrimonio librario <strong>del</strong>la<br />
Biblioteca comunale.
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Paesi e parrocchie Vallecamonica 17 SETTEMBRE 2010 29<br />
L<strong>La</strong><br />
commissione turismo e pellegrinaggi<br />
<strong>del</strong>la diocesi e la Fondazione “Annunciata<br />
Cocchetti” <strong>del</strong>le suore Dorotee<br />
di Cemmo, annunciano un’iniziativa<br />
tanto lodevole quanto interessante.<br />
“Sulla via dei santi in Valle Camonica”<br />
titola la nuova proposta. Don Claudio<br />
Zanardini (direttore <strong>del</strong>l’Ufficio pastorale<br />
turismo e pellegrinaggi) la presenta<br />
con uno scritto: “Il 29 settembre<br />
e il 9 ottobre 2010 sono due date<br />
significative per la Chiesa bresciana<br />
e in particolare per la Valle Camonica.<br />
Rispettivamente ricordiamo il 50°<br />
<strong>del</strong>la beatificazione di Innocenzo da<br />
Assocamuna<br />
<strong>La</strong> novità di una scuola per manager<br />
Dalla partnership tra Assocamuna e Mip School of<br />
Management <strong>del</strong> Politecnico di Milano (una <strong>del</strong>le più<br />
importanti Business school riconosciute a livello italiano)<br />
nasce “Assocamuna scuola di alta formazione<br />
manageriale” con l’obiettivo di migliorare la cultura<br />
dirigenziale <strong>del</strong>le imprese <strong>del</strong> territorio e favorire la<br />
crescita di competitività e competenza. L’istituto di<br />
studio nasce dalla forte volontà <strong>del</strong>l’Associazione imprenditoriale<br />
camuna, allo scopo di dare una risposta<br />
costruttiva alla carenza di cultura gestionale, favorire<br />
la formazione e l’aggiornamento di manager e imprenditori,<br />
mettendo il sapere al servizio <strong>del</strong>l’esperienza<br />
quotidiana <strong>del</strong>le piccole e medie industrie <strong>del</strong>la<br />
Valle Camonica; si rivolge a imprenditori, dirigenti,<br />
capi, quadri impegnati nella gestione <strong>del</strong>le imprese;<br />
nel corso <strong>del</strong>la sua annualità affronterà tutti gli aspetti<br />
gestionali che caratterizzano il settore. <strong>La</strong> scuola si<br />
rivolge quindi principalmente a quanti svolgono funzioni<br />
di dirigenza e gestione aziendale sia in aziende<br />
manifatturiere che di servizi. I moduli verranno infatti<br />
sviluppati prestando particolare attenzione sia agli<br />
elementi che accomunano le imprese, sia a quelli che<br />
distinguono le diverse offerte e i processi che caratterizzano<br />
i due ambiti, con la finalità di offrire strumenti<br />
di immediata applicabilità a imprenditori che operano<br />
Giuseppe Tovini<br />
pagina a cura di Ermete Giorgi<br />
Berzo e il 20° di quella di Annunciata<br />
Cocchetti. <strong>La</strong> lettera pastorale <strong>del</strong> vescovo<br />
Luciano per il 2010-2011 ‘Tutti<br />
siano una cosa sola’ invita a prestare<br />
attenzione alle testimonianze dei<br />
Santi per cogliere l’opera di Dio nella<br />
storia attraverso Gesù Cristo e rendere<br />
possibile anche oggi la rivelazione<br />
<strong>del</strong>l’amore <strong>del</strong> Padre. “Per questo –<br />
continua don Zanardini – muovendo<br />
dagli anniversari dei Beati, si è pensato<br />
di condurre nel prossimo anno pastorale<br />
una riflessione sui Santi camuni,<br />
progettando alcuni itinerari di pellegrinaggio<br />
sui luoghi <strong>del</strong>la Valle che li<br />
in contesti diversi. Il corso di studio è particolarmente<br />
indicato inoltre per gli imprenditori junior che stanno<br />
affrontando il ricambio generazionale. Alla conferenza<br />
stampa di presentazione <strong>del</strong> progetto erano<br />
presenti e sono intervenuti: Giuliano Noci, “Associate<br />
Dean” <strong>del</strong> Mip e direttore scientifico <strong>del</strong>la scuola di Assocamuna;<br />
Luca Baiguini, docente Mip; Fabio Bianchi,<br />
presidente di Assocamuna; Marco Tottoli, presidente<br />
di S.Eventi s.r.l., società unipersonale di Assocamuna;<br />
<strong>La</strong>ura Franzoni, direttore generale di Assocamuna.<br />
L’incontro è stato tenuto presso la sede <strong>del</strong>l’associazione,<br />
a Darfo Boario Terme, in piazza Medaglie d’oro,<br />
3g. “Per superare l’attuale momento economico – ha<br />
sottolineato il presidente Bianchi – è necessario che<br />
le aziende investano in sviluppo dei nuovi mercati, in<br />
innovazione e formazione”. <strong>La</strong> scuola di Assocamuna<br />
– è poi stato ribadito un po’ in tutti gli interventi<br />
– vuole essere una risposta concreta a tutte le esigenze<br />
<strong>del</strong> momento presente e ha l’obiettivo – nel corso<br />
<strong>del</strong>la prima annualità prevista a partire dal prossimo<br />
29 ottobre 2010 – di formare imprenditori e dirigenti<br />
nell’ambito <strong>del</strong>l’internazionalizzazione, <strong>del</strong> marketing<br />
e <strong>del</strong>l’innovazione, leve strategiche sulle quali puntare<br />
per emergere e continuare a crescere. Una scuola<br />
nata per il territorio e sul territorio.<br />
Cemmo Verso nuovi itinerari di pellegrinaggio<br />
“Sulla via<br />
dei Santi”<br />
camuni<br />
<strong>La</strong> Commissione turismo e pellegrinaggi <strong>del</strong>la<br />
diocesi in collaborazione con la Fondazione<br />
Cocchetti propone un corso gratuito<br />
hanno visti vivere e operare. Il corso<br />
costituisce parte integrante di questa<br />
riflessione e si propone di formare un<br />
gruppo di operatori che potranno accompagnare<br />
fe<strong>del</strong>i e visitatori lungo<br />
questi cammini di santità”. Informazioni<br />
e iscrizioni entro il 1° ottobre 2010<br />
(telefono 0364/331284; e-mail: info@<br />
fondazionecocchetti.bs.it). Requisiti<br />
richiesti: la sensibilità per i temi trattati<br />
e il diploma di scuola media superiore.<br />
Il corso è aperto anche a quanti,<br />
non intenzionati a svolgere poi l’attività<br />
di guida, volessero partecipare per<br />
un approfondimento personale. È previsto<br />
un “test” d’ingresso che consiste<br />
nella compilazione di un questionario<br />
per accertare la conoscenza di base e<br />
un breve colloquio attitudinale. Il corso<br />
è gratuito e l’orario <strong>del</strong>le lezioni è<br />
previsto dalle 20.30 alle 22.30 (il sabato<br />
dalle 15 alle 18). Il programma <strong>del</strong><br />
primo modulo (dal 23 ottobre al 18 novembre)<br />
prevede un’introduzione, poi<br />
lo studio <strong>del</strong>le figure di Sant’Obizio e<br />
di San Costanzo (Niardo), <strong>del</strong> Beato<br />
Innocenzo (Niardo, Berzo Inferiore,<br />
Annunciata di Piancogno), <strong>del</strong>la Beata<br />
Annunciata Cocchetti (Cemmo), di<br />
Santa Geltrude Comensoli (Bienno). Il<br />
secondo modulo (dal 18 gennaio al 12<br />
febbraio 2011) si occuperà di Giuseppe<br />
e Mosè Tovini (Cividate Camuno).<br />
Concluderà con un intervento sull’“Organizzazione<br />
religiosa e tracce di spiritualità<br />
nella storia <strong>del</strong>la Valcamonica”<br />
e “Arte in Valcamonica tra Quattro e<br />
Cinquecento”. Tra i relatori: mons.<br />
Claudio Paganini, Riccardo Bertoli<br />
(Brevivet), padre Andrea Cassinelli,<br />
Giovanni Gregorini (Università cattolica),<br />
Enzo Bolla, Giacomo Scanzi,<br />
Roberto Domenighini, Oliviero Franzoni,<br />
Sara Marazzani.
30<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Sebino Franciacorta<br />
Carzano di Montisola Festa <strong>del</strong>la Santa Croce<br />
Un borgo<br />
addobbato<br />
di fiori di carta<br />
Domenica 19 settembre il vescovo Monari<br />
conclude le celebrazioni con una Santa Messa<br />
A<br />
A Carzano di Montisola fino a domenica<br />
19 settembre va in scena<br />
la festa <strong>del</strong>la Santa Croce. Le celebrazioni<br />
religiose si chiudono con<br />
la Santa Messa officiata domenica<br />
alle 17.30 dal vescovo Monari.<br />
Un tripudio di colori, luci e suoni<br />
che si rinnova ogni cinque anni e<br />
coinvolge anche gli oriundi trasferitisi<br />
sulla terraferma.<br />
Il borgo è addobbato di 350 archi di<br />
ramaglie che hanno cambiato faccia<br />
alla piccola frazione, 250 anime.<br />
Fiori di carta crespa, di ogni tipo e<br />
colore, copiati dal vivo o dai cataloghi<br />
di giardinaggio ornano il borgo<br />
e la chiesa di San Giovanni Battista.<br />
L’origine è incerta, la si fa risalire<br />
all’inizio <strong>del</strong> XVII secolo.<br />
Nel 1629 i <strong>La</strong>nzichenecchi in ritirata,<br />
dopo essere stati sconfitti a<br />
Mantova, di passaggio in Franciacorta,<br />
vi portarono la peste che in<br />
poco tempo si espanse in tutta la<br />
Franciacorta e il Sebino imperversando<br />
fino al 1632 e decimando la<br />
popolazione.<br />
In tutti i borghi <strong>del</strong>la zona si contano<br />
migliaia di vittime tranne che<br />
a Govine di Pisogne e a Carzano di<br />
Monte Isola. A Govine è edificata<br />
la chiesa <strong>del</strong>la Natività di Maria,<br />
mentre a Carzano si inizia la celebrazione<br />
<strong>del</strong>la festa di Santa Croce.<br />
Il sacro legno è conservato in un reliquiario<br />
d’argento a forma di croce<br />
<strong>del</strong> XVIII secolo.<br />
Da allora Carzano ogni quinquennio<br />
ha celebrato questa tradizionale<br />
manifestazione, tranne che nel<br />
1945 a causa <strong>del</strong>la guerra quando<br />
fu posticipata all’anno successivo.<br />
<strong>La</strong> “Festa <strong>del</strong>la Croce” cade ogni<br />
cinque anni il 14 settembre, giorno<br />
in cui la Chiesa celebra appunto<br />
l’esaltazione <strong>del</strong>la Croce.<br />
Una festa che i dirimpettai di Sale<br />
Marasino chiamano “Ol festù dèl<br />
deaöl”, a significare che per allestirla<br />
non si bada certo a spese.<br />
Attualmente l’organizzazione è demandata<br />
a un gruppo di persone riunite<br />
in Comitato, ma si avvale <strong>del</strong><br />
contributo di tutta la popolazione.<br />
<strong>La</strong> “Festa <strong>del</strong>la croce” rappresenta<br />
uno dei momenti più eccezionali<br />
di tutto il Sebino, tanto da attirare<br />
sull’isola migliaia di turisti, ma è<br />
sentitissima soprattutto dagli isolani<br />
che in essa ritrovano il rapporto<br />
con un passato fatto di lavoro, fatica,<br />
tradizione e saggezza.<br />
Circa un mese e mezzo prima <strong>del</strong>la<br />
festa tutto il paese si mette letteralmente<br />
all’opera per preparare<br />
e allestire il percorso <strong>del</strong>la processione.<br />
Ogni famiglia crea, rigorosamente<br />
a mano, fiori di carta, di tutti i tipi<br />
e talmente ben fatti da sembrare<br />
veri; è una tradizione vecchissima,<br />
tramandata da famiglia in famiglia,<br />
divenuta tanto radicata che erroneamente<br />
la festa è spesso conosciuta<br />
come “Festa dei fiori”. I fiori<br />
servono per adornare gli archi in<br />
legno che si trovano lungo il porto<br />
vecchio e in piazza.<br />
In media servono 150 fiori per addobbare<br />
un arco, questo significa<br />
che verranno prodotti più di 40mila<br />
fiori di carta. Come è facile da<br />
intuire un’atmosfera quasi magica,<br />
per un gioiellino artistico e paesaggistico.<br />
Ogni sera sono in programma gli<br />
spettacoli, i concerti e le gare con i<br />
“naècc”. Non mancano i punti di ristoro<br />
con le specialità montisolane.<br />
Per avere informazioni sugli orari<br />
dei battelli e aggiornamenti, si può<br />
consultare il sito internet www.<br />
monteisola.eu.
Brozzo<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Paesi e parrocchie Valtrompia 17 SETTEMBRE 2010 31<br />
Dopo<br />
la solenne apertura religiosa di<br />
sabato 11 con la processione con l’effigie<br />
<strong>del</strong>la Madonna dalla parrocchiale<br />
di S. Giorgio alla sua “casa” nel Santuario<br />
<strong>del</strong>la Valle di Inzino, entra nel<br />
vivo il “Settembre inzinese”: un periodo<br />
di eventi religiosi, culturali, sportivi<br />
che già domenica ha offerto lo spettacolo<br />
dei fuochi artificiali, la fiera di<br />
bancarelle, la mostra fotografica “Inzino<br />
com’era”. Un’edizione particolare.<br />
Coincide col 50° <strong>del</strong>l’associazione<br />
Madonna <strong>del</strong> Castello, già ricordato<br />
a metà aprile con l’inaugurazione <strong>del</strong><br />
monumento a don Nicola Bragadina,<br />
Quarant’anni con l’Avis<br />
Sul labaro sta scritto “Avis Sezione di Brozzo Comune<br />
di Marcheno” a rimarcarne luogo di nascita e sede,<br />
l’antico Comune fino al 1927 e ora frazione: nell’occasione<br />
<strong>del</strong>la Sagra <strong>del</strong>la comunità, che ovunque è anche<br />
ricordo di identità storica, il sodalizio ha celebrato domenica<br />
5 settembre il 40° di fondazione C’è stato anche<br />
un prologo: una tavola rotonda su “Gesti concreti<br />
per la vita” con relatori di Avis, Aido, Ail. L’atto costitutivo<br />
<strong>del</strong> sodalizio porta la data <strong>del</strong> 31 ottobre 1970:<br />
si riuniscono in assemblea 84 persone e fondano la sezione.<br />
Alla presidenza è eletto il medico condotto <strong>del</strong><br />
paese dott. Maffeo Porteri, vice è Gilberto Medaglia,<br />
segretario Ezio Valgonio, direttore sanitario il dott.<br />
Carlo Della Torre. Il presidente dott. Porteri scompare<br />
all’improvviso pochi mesi dopo: di conseguenza il vice<br />
Gilberto Medaglia ne assumeva di fatto il ruolo. Gli<br />
succederanno poi Andrea Tomasoni, Giusto Bertussi,<br />
Ezio Valgonio, Valerio Fracassi, Alessandro Fausti, Luigi<br />
Fausti, pure scomparso nel 2004. Dal febbraio 2005 è<br />
guidata da Benvenuto Contessa. Direttori sanitari dopo<br />
il dott. Carlo Della Torre saranno i dottori Andrea<br />
Tomasoni, Mario Zaina e dal 1996 Gabriele Frialdi. Va<br />
ricordato che nel 1975 veniva fondata la sezione di Lodrino:<br />
allora le donazioni venivano fatte dove c’erano<br />
locali idonei presso le sezioni (ora presso l’Ospedale) e<br />
pagina a cura di Edmondo Bertussi<br />
il curato arrivato a Inzino negli anni<br />
Cinquanta. Erano gli anni <strong>del</strong>lo sviluppo<br />
industriale ed edilizio: nelle officine<br />
si lavorava il ferro da secoli per i<br />
“caicì”, i chiodi squadrati che hanno<br />
dato il nome alla sua gente e per i prestigiosi<br />
fucili, ma contava anche l’agricoltura<br />
<strong>del</strong> laborioso contadino-operaio.<br />
Don Nicola raccolse attorno a sé<br />
la comunità nell’associazione i “Gnari<br />
<strong>del</strong>l’oratorio” per una festa di “ringraziamento”<br />
fatta di momenti di fede e<br />
gioia nel segno di antiche tradizioni e<br />
<strong>del</strong>la venerazione per la Madonna <strong>del</strong><br />
Castello. L’Associazione, ora guidata<br />
Inzino “Settembre inzinese”<br />
quella di Brozzo per cinque anni ospitò la consorella di<br />
Lodrino. Nei quattro decenni centinaia di soci hanno<br />
contribuito allo sviluppo <strong>del</strong>la sezione: l’ultima tessera<br />
porta il n° 663. Erano come detto 84 alla fondazione:<br />
i donatori attivi erano 120 nel 2005 e da allora la<br />
crescita è stata costante fino agli attuali 140 con circa<br />
300 donazioni annuali. Queste a fine 2004 erano state<br />
8056, diventate 9424 a fine 2009. A ricordare questa<br />
storia di generosità sono state 127 le nuove benemerenze<br />
consegnate a turno dal presidente Benvenuto<br />
Contessa col suo vice Egisto Fausti,il sindaco Barbara<br />
Morandi, i responsabili Avis provinciali Mina Taboni<br />
e Sandro Parolini. In passato la foggia <strong>del</strong>le benemerenze<br />
era diversa: ora è un distintivo uguale per tutti<br />
di metallo diverso, tenendo conto <strong>del</strong>l’età di affiliazione<br />
e numero donazioni. Si va da quello di rame<br />
con smalto verde (tre anni e almeno sei donazioni o<br />
otto donazioni) a quello d’oro traforato con diamante<br />
dopo 120 donazioni. <strong>La</strong> massima onorificenza (120<br />
donazioni) è toccata a Valerio Fracassi e Pier Giacomo<br />
Contessa. Oro con rubino per 100 donazioni a Costantino<br />
Bertussi, Ilario Bettinsoli, Tiziano Caem, Domenica<br />
Vivenzi, Rinaldo Zanoletti, Dante Zappa, Adalberto<br />
Zubani. Speciale oro al dott. Gabriele Frialdi per i suoi<br />
15 anni come direttore sanitario.<br />
Appuntamenti<br />
quotidiani<br />
per la comunità<br />
Molti gli eventi religiosi, culturali e sportivi.<br />
Questa edizione coincide con il 50°<br />
<strong>del</strong>l’associazione Madonna <strong>del</strong> Castello<br />
da <strong>La</strong>dislao Mattiuzzo, continua, viva,<br />
profondamente legata alla parrocchia<br />
guidata da don Eugenio Panelli.<br />
Un ricco dépliant illustra nel 50° la storia,<br />
gli appuntamenti con la preghiera<br />
e con il divertimento: da venerdì 17 fino<br />
fino al 29 settembre; il centro <strong>del</strong>le<br />
attività è nella grande tensostrutura<br />
<strong>del</strong>l’oratorio e il suo attrezzato stand<br />
gastronomico. Lì, stasera venerdì alle<br />
21 la serata dedicata all’alpinismo<br />
con il Cai Valtrompia: vengono esposte<br />
le diapositive “Sogni Verticali” di<br />
Beppe Chiaf.<br />
Fino a domenica 19 (ore 10.30-12.30<br />
e 17.30-22) è aperta presso la scuola<br />
elementare “Anna Frank” la mostra<br />
d’arte “Ouverture”: personalissime<br />
“prime” di 15 giovani artisti allievi <strong>del</strong><br />
liceo “Primo Levi” di Sarezzo e insieme<br />
“Invito a Versailles” riproduzione<br />
di abiti <strong>del</strong> Settecento. Sempre nel<br />
fine settimana la mostra di ricamo<br />
presso le sale <strong>del</strong>l’oratorio S.Giorgio<br />
con esposti i lavori <strong>del</strong>la scuola curata<br />
dalle volontarie: sabato dalle ore<br />
15 alle ore 22 e domenica 19 dalle ore<br />
14.30 alle 22. Sabato pomeriggio la<br />
gara podistica non competitiva “Giuseppe<br />
Guala” e alle 18.30 la S. Messa<br />
in suffragio dei defunti collaboratori<br />
<strong>del</strong>l’associazione Madonna <strong>del</strong> Castello.<br />
Domenica sera alle 21 il “regalo”<br />
<strong>del</strong>la Associazione alla comunità: il<br />
concerto lirico “Note di un cinquantesimo”<br />
con 120 coristi e 40 orchestrali<br />
<strong>del</strong> Brixia Camera Chorus e <strong>del</strong><br />
Corpo Musicale di Ghedi. Lunedì 20<br />
settembre la “Serata con gusto”, il 24<br />
la serata giovani. Spicca il 26 la gara<br />
di auto storiche <strong>del</strong> 13° Trofeo Aido.<br />
Conclude il 9 ottobre il Coro Inzino<br />
che celebra il suo 55° con la 17ª Rassegna<br />
di canti corali <strong>del</strong>la montagna.
32<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Paesi e parrocchie Garda Valsabbia<br />
È interessante registrare, negli ultimi<br />
anni, la nascita e lo sviluppo<br />
anche in Valsabbia e sul Garda di<br />
diversi Gruppi di acquisto solidale,<br />
realtà che mettono al centro la<br />
necessità di una riflessione sul nostro<br />
stile di vita. <strong>La</strong> risposta è in<br />
un consumo critico che valorizza<br />
la persona e le relazioni.<br />
Esemplare da questo punto di vista<br />
l’esempio <strong>del</strong>l’associazione “El Castel”,<br />
che da un anno a questa parte<br />
ha fatto partire nella centrale piazza<br />
Marconi di Gavardo il Mercato<br />
agroalimentare di campagna: una<br />
decina di coltivatori e allevatori<br />
portano sui banchi alcuni prodotti<br />
genuini (vino, ortaggi, formaggi,<br />
miele e verdure).<br />
Dieci aziende <strong>del</strong> territorio che<br />
hanno pensato di unire le forze per<br />
Dalla terra<br />
sul banco<br />
Ogni venerdì in piazza Marconi arriva<br />
“Il mercato agroalimentare di campagna”<br />
È<br />
di Luciano Febbrari<br />
Brevi<br />
Inchiesta <strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> Garda e Valsabbia<br />
San Felice <strong>del</strong> Benaco<br />
avanzare una proposta di qualità e,<br />
soprattutto, essere liberi da ogni<br />
schema prefissato. Ogni venerdì<br />
i gazebo verde accolgono quanti,<br />
molti di questi anziani, escono di<br />
casa con la loro borsina e fanno la<br />
spesa. Come se fossero in campagna.<br />
Molto probabilmente il mo<strong>del</strong>lo<br />
“El Castel” in futuro troverà<br />
molte imitazioni. Insieme, questa<br />
la ricetta, si può fare la differenza.<br />
Il numero ridotto <strong>del</strong>l’associazione<br />
garantisce anche una maggiore<br />
libertà di manovra. Ogni venerdì<br />
dalle 8 alle 12.30 una decina di coltivatori<br />
e allevatori si ritrovano in<br />
piazza Marconi con i loro gazebo<br />
verdi per l’ormai consueto “Mercato<br />
agroalimentare di campagna”.<br />
Gente che lavora tutta la settimana<br />
e che ha pensato bene di proporre<br />
Una mostra dedicata all’oreficeria<br />
Il bel borgo di Cisano di San Felice <strong>del</strong> Benaco e la sua prestigiosa Fondazione Cominelli<br />
ospitano, fino al 3 ottobre, una mostra dedicata ad opere provenienti dall’oreficeria di ricerca<br />
di tutto il mondo e insieme la 1ª edizione <strong>del</strong> Premio Fondazione Cominelli, concorso<br />
internazionale dedicato al gioiello contemporaneo per artisti orafi e designer. <strong>La</strong> fondazione<br />
culturale, istituita dal letterato e poeta Raffaele Cominelli, ha sede nel seicentesco<br />
palazzo di famiglia eretto nel centro storico di Cisano, vero gioiello naturale affacciato a<br />
balcone al golfo di Salò: custodia preziosa, per l’occasione, di un’esposizione di oltre 70<br />
opere, selezionate dal maestro Graziano Visintin, figura di rilievo nel panorama <strong>del</strong> gioiello<br />
contemporaneo italiano e realizzate da 40 artisti giunti da tutto il mondo. <strong>La</strong> mostra<br />
rimane aperta il venerdì e il sabato dalle 17 alle 22, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17<br />
alle 22 (per informazioni 349/7842403). (v.b.)<br />
<strong>La</strong> prima pagina di settembre<br />
i prodotti <strong>del</strong>la terra senza alcuna<br />
mediazione <strong>del</strong>le associazioni di<br />
categoria.<br />
Ricostruiamo con ordine la vicenda.<br />
Cinque anni fa vede la luce<br />
l’associazione “El Castel”, che inizialmente<br />
ha come scopo specifico<br />
quello di promuovere e valorizzare<br />
il territorio di Muscoline con una<br />
festa annuale.<br />
Un anno fa avviene la svolta con<br />
l’ingresso nell’associazione di Domenico<br />
Osio, che suggerisce ai 10<br />
associati di creare un mercatino:<br />
c’è chi produce il miele, chi il formaggio,<br />
chi le verdure.<br />
Lo stesso Osio con la sua azienda<br />
“L’orto di Domenico” coltiva verdura<br />
e frutta a Rampeniga di Gavardo<br />
attraverso una serra. Domenico<br />
non usa diserbanti e si serve <strong>del</strong><br />
Toscolano<br />
Sottovoce<br />
“<strong>La</strong> Villa si risveglia”<br />
I mezzi di informazione sono ricchi<br />
di dati e statistiche che attestano la<br />
sempre crescente disaffezione degli<br />
italiani nei confronti <strong>del</strong> sistema politico<br />
italiano o di quanti ricoprono<br />
incarichi o ruoli istituzionali. Di fronte<br />
allo sconforto generale ci sono diverse<br />
modalità per reagire, per alzare<br />
la testa. Una di queste è sicuramente<br />
la capacità di diventare protagonisti<br />
<strong>del</strong>la propria vita o, come direbbero<br />
i nostri avi, artefici <strong>del</strong> proprio destino.<br />
Si spiega anche così la presenza di<br />
gruppi e associazioni di volontariato<br />
che si attivano ogni giorno nei nostri<br />
Comuni e nelle nostre parrocchie. Un<br />
impegno lodevole che in certi casi si<br />
trasforma in testimonianza.<br />
concime prodotto dall’impianto di<br />
biogas. All’intuizione di Osio fa seguito<br />
un accordo con il sindaco di<br />
Gavardo (Emanuele Vezzola), che<br />
concede la piazza di fronte al Comune<br />
per cercare di valorizzare il<br />
centro storico.<br />
Il mercato agroalimentare di campagna<br />
non va confuso con il mercato<br />
tradizionale settimanale <strong>del</strong><br />
mercoledì, che, inoltre, è collocato<br />
in un’altra piazza.<br />
Alcuni componenti (il presidente di<br />
“El Castel” è Stefano Pietta che ha<br />
una cantina vinicola) aderiscono<br />
anche alla Coldiretti, ma in questo<br />
caso si sono – come si dice in gergo<br />
calcistico – smarcati per essere<br />
più liberi. Il risultato è la vendita<br />
al dettaglio di prodotti buoni, sani<br />
e genuini.<br />
A Toscolano, presso l’area archeologica <strong>del</strong>la villa romana appartenuta<br />
alla nobile famiglia dei Nonii Arrii, si svolgono, sabato 25,<br />
le Giornate europee <strong>del</strong> Patrimonio. A partire dalle 10 e fino alle<br />
16 è prevista l’apertura <strong>del</strong>la villa con visite guidate. Alle 20.30<br />
concerto-recital “<strong>La</strong> Villa si risveglia”. <strong>La</strong> “domus”, rinvenuta nel<br />
1967, rappresenta uno dei più importanti edifici residenziali d’età<br />
romana presenti sulle rive <strong>del</strong> Garda. Secondo le ricostruzioni archeologiche<br />
la villa si presentava in origine con loggiato frontale<br />
sul lato orientale. Le parti oggi visibili comprendono diversi vani,<br />
alcuni dei quali presentano resti di affreschi e porzioni di pavimenti<br />
a mosaico discretamente conservati. (v.b.)
Cultura<br />
e comunicazione<br />
leombruno@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
S<br />
di Mario Leombruno<br />
<strong>La</strong> volta stellata<br />
“Sono stato invitato per parlare di<br />
astronomia e <strong>del</strong>le domande che questa<br />
suscita nei cristiani ma io penso<br />
di dover ampliare la platea non rivolgendomi<br />
ai soli cristiani ma a tutti gli<br />
esseri umani”. Padre Funes ha esordito<br />
ricordando che quando insegnava<br />
nell’Università statale <strong>del</strong>l’Arizona,<br />
la domanda che sempre poneva<br />
a chi era presente ai suoi insegnamenti<br />
era la seguente: “Nella teoria<br />
<strong>del</strong> ‘Big bang’ non si parla, in realtà,<br />
<strong>del</strong>l’istante iniziale. Con le attuali conoscenze,<br />
infatti, non siamo in grado<br />
di parlare con fondamento scientifico<br />
<strong>del</strong> momento zero, ma al massimo riusciamo<br />
a raggiungere i 10 alla – 43<br />
secondi di vita (un numero decimale<br />
con 42 zeri a seguire quello <strong>del</strong>la virgola,<br />
un tempo incomprensibile, piccolissimo,<br />
eppure non ancora quello<br />
iniziale). Credi che sarà possibile per<br />
la scienza, prima o poi, raggiungere<br />
esattamente il tempo zero di vita? Saremo<br />
cioè mai capaci di dire perché<br />
è accaduto il ‘Big bang’? Rispondi”.<br />
In effetti, quella appena posta è una<br />
<strong>del</strong>le domande legate all’esistenza e<br />
al senso stesso <strong>del</strong>la vita che tutti si<br />
pongono, giovani e non più tali, cristiani<br />
e fe<strong>del</strong>i di altre religioni così<br />
come atei.<br />
“C’è chi è convinto che scienza e fede<br />
non possano andare d’accordo, ma<br />
Astronomia Alle origini <strong>del</strong>l’universo<br />
<strong>La</strong> teoria<br />
<strong>del</strong> Big bang<br />
esclude l’atto<br />
creativo di Dio?<br />
non è vero – ha proseguito il direttore<br />
<strong>del</strong>la Specola vaticana –. Si può<br />
essere bravi scienziati credendo in<br />
Dio. Scienza e fede possono viaggiare<br />
insieme, anche se nella storia non<br />
sempre questa sintonia si è manifestata<br />
come ci dimostra la vicenda di Galileo<br />
Galilei. Papa Benedetto XVI ha<br />
riconosciuto nell’omelia <strong>del</strong>l’Epifania<br />
<strong>del</strong>l’anno scorso che gli scienziati che<br />
sulle orme di Galilei non rinunciano<br />
né alla loro passione scientifica né<br />
alla loro fede riescono a valorizzarle<br />
entrambe nella loro reciproca fecondità.<br />
Il vero problema, infatti, non è<br />
tra scienza e fede ma tra scienza e<br />
Chiesa, risiede nell’incomunicabilità<br />
tra individui. Paradossalmente, questa<br />
incomunicabilità ci introduce alla<br />
Specola vaticana e a coloro che ci<br />
lavorano. Da una parte siamo scienziati,<br />
dall’altra siamo uomini di fede e<br />
questo penso sia la vera particolarità.<br />
L’umanità da sempre si chiede dove<br />
siamo nell’universo, cosa sappiamo<br />
<strong>del</strong>l’universo? Poco, in realtà. Alcuni<br />
cosmologi ipotizzano che non ci<br />
sia un solo universo ma più universi<br />
paralleli, così come ci sono tante galassie<br />
(di cui oggi nessuno dubita).<br />
Quale spiegazione e significato ha un<br />
universo che genera esseri che cercano<br />
verità, creano bellezza, vogliono<br />
giustizia, lottano per il bene, hanno<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Josè Gabriel Funes, direttore <strong>del</strong>la Specola<br />
vaticana, in aprile ha tenuto una conferenza<br />
su “Bibbia e scienza”, il noto gesuita ha<br />
concluso il ciclo di incontri promosso<br />
dall’Editrice <strong>La</strong> Scuola.<br />
All’indomani <strong>del</strong>le affermazioni<br />
<strong>del</strong>l’astrofisico Stephen Hawking<br />
in merito alla necessità o meno<br />
<strong>del</strong>l’azione divina come punto di partenza<br />
<strong>del</strong>la Creazione, l’incontro torna di attualità<br />
33<br />
senso morale e creano comunità?<br />
Quale spiegazione e significato ha<br />
un universo in cui esseri viventi soffrono<br />
e muoiono? Per i credenti, Dio<br />
creatore <strong>del</strong>l’universo è fonte di tutto.<br />
<strong>La</strong> fede <strong>del</strong>la Chiesa nasce sull’esperienza<br />
di Dio, non su un mo<strong>del</strong>lo che<br />
spiega l’esistenza <strong>del</strong> mondo. Prima<br />
si fa esperienza di Dio come salvatore<br />
e poi lo si riconosce come creatore,<br />
come colui che dà senso all’universo<br />
alla storia e al creato. E la “Genesi”<br />
non è il primo libro sacro scritto, prima<br />
c’è l’Esodo e poi, su questa esperienza,<br />
il popolo capisce che chi lo ha<br />
liberato è anche il creatore”.<br />
Da ultimo, tra scienza e fede il rapporto<br />
è di dicotomia o di simbiosi?<br />
“Il pensiero critico scientifico e teologico<br />
può aiutarci a eliminare gli<br />
aspetti irrazionali dalla nostra fede<br />
mentre pensare seriamente la fede<br />
può aiutarci a purificare la scienza<br />
dagli aspetti disumanizzanti anzi –<br />
ha concluso padre Funes – gli scienziati,<br />
perché la scienza è neutra non<br />
fa male né bene mentre gli uomini la<br />
usano per costruire la bomba atomica<br />
o per salvare persone. <strong>La</strong> Caritas in<br />
veritate riconosce che il sapere non<br />
è mai solo opera <strong>del</strong>l’intelligenza: il<br />
fare è cieco senza il sapere e il sapere<br />
è sterile senza l’amore”. <strong>La</strong> ricerca<br />
<strong>del</strong> senso e <strong>del</strong>l’origine prosegue.
34<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione Famiglia<br />
Nella nuova scuola pubblica di Adro<br />
sulle finestre, sugli ingressi, sugli arredi<br />
e persino sui cestini <strong>del</strong>l’immondizia<br />
campeggia il Sole <strong>del</strong>le Alpi, simbolo<br />
<strong>del</strong>la Lega. <strong>La</strong> scuola dovrebbe<br />
permettere un’apertura mentale ed<br />
esperienziale. Quei marchi sanno tanto<br />
di esclusione e di accentramento.<br />
L’educazione deve suscitare paura<br />
<strong>del</strong> diverso per cultura, sesso,<br />
salute o desiderio di conoscenza e<br />
arricchimento? Il rifiuto di chi mette<br />
in crisi i propri valori spesso non è<br />
segno di stabilità ma piuttosto<br />
di incertezze, di scarsa identità<br />
S<br />
di Mariella Bombardieri<br />
psicopedagogista, formatrice<br />
Il “caso” Adro I simboli nei luoghi <strong>del</strong>l’educazione<br />
Una scuola che educhi<br />
alla diversità<br />
Sul “Corriere <strong>del</strong>la sera” di domenica<br />
12 settembre ho letto la notizia<br />
che ad Adro è stata aperta la nuova<br />
scuola pubblica e che sulle finestre,<br />
sugli ingressi, sugli arredi e persino<br />
sui cestini <strong>del</strong>l’immondizia campeggia<br />
il Sole <strong>del</strong>le Alpi, simbolo <strong>del</strong>la<br />
Lega. Il Sindaco racconta che questa<br />
struttura non è costata nulla alle<br />
casse <strong>del</strong> Comune e che la popolazione<br />
si è autotassata per l’acquisto<br />
degli arredi. Mi chiedo però cosa<br />
questi atteggiamenti trasmettano a<br />
chi deve crescere. L’educazione deve<br />
suscitare paura <strong>del</strong> diverso per<br />
cultura, sesso, salute o desiderio<br />
di conoscenza e arricchimento? Il<br />
rifiuto di chi mette in crisi i propri<br />
valori spesso non è segno di stabilità<br />
ma piuttosto di incertezze, di scarsa<br />
identità. L’incontro con chi professa<br />
una fede diversa non necessariamente<br />
conduce a dimenticarsi<br />
<strong>del</strong>la propria ma piuttosto obbliga<br />
a ripensarla, a recuperarne i fondamenti.<br />
Di fronte alla complessità, gli<br />
studenti vanno educati allo scambio,<br />
alla collaborazione, all’integra-<br />
zione che non è rinunciare alla propria<br />
identità. Si può imparare molto<br />
dalle crisi, dai conflitti se si ha la<br />
forza e il coraggio di sostare dentro<br />
tale complessità. Scrive Edgar Morin:<br />
“L’inatteso ci sorprende. Il fatto<br />
è che ci siamo installati con troppa<br />
sicurezza nelle nostre teorie e idee<br />
e che queste non hanno accoglienza<br />
per il nuovo. Il nuovo spunta continuamente.<br />
Non possiamo mai prevedere<br />
il modo in cui si presenterà<br />
ma dobbiamo attenderci l’inatteso.<br />
E una volta giunto l’inatteso si dovrà<br />
essere capaci di rivedere le nostre<br />
teorie e idee…”. Una <strong>del</strong>le cose che<br />
è importante insegnare oltre alle diverse<br />
materie è l’apertura mentale,<br />
l’accoglienza, la temperanza, valori<br />
laici e cristiani secondo i quali ogni<br />
uomo ha valore. Cristo stesso ci insegna<br />
che quando avremo dato da<br />
mangiare ai poveri l’avremo fatto a<br />
lui. Insegniamo ai nostri alunni anche<br />
le tradizioni, la storia italiana ma<br />
non per inoculare la rabbia, la violenza<br />
ma piuttosto per avere consapevolezza<br />
<strong>del</strong>la propria identità cul-<br />
turale e per riuscire a imparare che<br />
esistono anche altre culture spesso<br />
ricche di grandi tradizioni. Il principio<br />
di riduzione spesso trasforma<br />
il complesso in semplice e applica<br />
all’essere umano la logica meccanica<br />
che riguarda le macchine. Questo<br />
pensiero può rendere ciechi ed<br />
eliminare le emozioni, le passioni,<br />
i dolori e le gioie. Alcuni attacchi a<br />
persone straniere fanno pensare a<br />
una grande disumanizzazione <strong>del</strong>le<br />
relazioni umane. Stando nella classi<br />
spesso vedo come alcune frasi fatte,<br />
molto offensive (“Tornino al loro<br />
paese”…. “Negri di”…) portino<br />
a forme di bullismo marcato che fa<br />
male perché colpisce spesso i più<br />
piccoli e indifesi. Forme di violenza<br />
che spesso partono dall’ignoranza e<br />
dal cattivo esempio di alcuni adulti.<br />
Quando durante i colloqui chiedo il<br />
motivo di offese o percosse a danno<br />
di studenti stranieri non mi trovo di<br />
fronte a grandi teorie ma piuttosto<br />
a una superficialità, a un’ignoranza<br />
che si fa forte <strong>del</strong> potere. In una piccola<br />
scuola di paese ricordo che un
Fondazione Cocchetti<br />
“Crescere insieme per crescere meglio”<br />
“Crescere insieme per crescere meglio”. È lo slogan <strong>del</strong>la Scuola per genitori promossa dalla<br />
Fondazione Cocchetti, in collaborazione con Confartigianato Impresa Famiglia di Vicenza.<br />
Il ciclo di conferenze sul rapporto genitori-figli quest’anno raddoppia: alla già consolidata<br />
esperienza in Valle Camonica (giunta alla sua 3ª edizione) si aggiunge anche l’organizzazione<br />
di sei incontri a Brescia città.<br />
Per la Valle Camonica le sei serate – comprese tra ottobre e aprile, l’inaugurazione il 22 ottobre<br />
– si svolgeranno al Centro Congressi di Boario Terme, in via Galassi 30. Mentre nel capoluogo<br />
le conferenze (la prima in programma il 15 ottobre) si terranno all’Auditorio <strong>del</strong> Liceo<br />
scientifico Leonardo, in via Balestrieri 6. <strong>La</strong> serata conclusiva di entrambi i corsi sarà invece<br />
l’8 aprile 2011 al Teatro Crystal di Lovere. Numerose saranno le tematiche affrontate: dalla<br />
gestione dei conflitti familiari all’educazione dei figli alla sessualità, dalla prevenzione <strong>del</strong>le<br />
dipendenza da internet, droga e alcol al metodo di studio per avere successo nella vita, passando<br />
anche per l’adolescenza dei figli e i problemi legati all’apprendimento. Molto qualificato<br />
il parco dei relatori. Tra gli altri ci saranno il sociologo-psichiatra Paolo Crepet (direttore<br />
scientifico di Impresa Famiglia), lo psicoterapeuta Alberto Pellai, la psicologa Lucia Pelamatti,<br />
lo psicopedagogista Mario Polito e la psicanalista Paola Scalari.<br />
Per iscriversi alla scuola occorre compilare la scheda di iscrizione (scaricabile sul sito internet<br />
www.fondazionecocchetti.bs.it) e versare un contributo di 60 euro (a persona) tramite bonifico<br />
bancario intestato a Fondazione Cocchetti via Tolera, 4 - Cemmo di Capo di Ponte presso Banca<br />
di Valle Camonica - Agenzia 279 - IBAN: IT 42 A 03244 54200 000000011700 oppure tramite<br />
pagamento diretto presso la segreteria <strong>del</strong>la Fondazione. <strong>La</strong> scheda compilata e la ricevuta<br />
di pagamento vanno inviate al numero di fax 0364.331287 o all’indirizzo di posta elettronica<br />
info@fondazionecocchetti.bs.it.<br />
Mario Nicoliello<br />
ragazzo italiano fu vittima di bullismo<br />
e nessuno compagno passando<br />
si fermò ad aiutarlo a eccezione di<br />
un ragazzino indiano che si mise di<br />
mezzo e provò a difendere il compagno<br />
di classe. Finì all’ospedale<br />
colpito alla testa; lui che era docile,<br />
buono, che la mattina si svegliava<br />
alle quattro per aiutare il papà nei<br />
campi e che il pomeriggio doveva<br />
tornare a lavorare. Tornato a scuola<br />
dopo qualche giorno divenne l’eroe<br />
buono; a nessuno venne in mente<br />
che era di un’altra cultura perché<br />
quando ci si trova di fronte a un problema<br />
umano spesso non c’è differenza<br />
nella sofferenza che causa.<br />
Inoltre spesso i figli sono più aperti<br />
e più intelligenti dei loro genitori<br />
perché sanno andare aldilà <strong>del</strong>l’etichetta<br />
e sanno cogliere la ricchezza<br />
<strong>del</strong>l’altro. Oggi si parla molto di<br />
emergenza educativa che riguarda<br />
le regole, l’importanza di avere genitori<br />
autorevoli e responsabili, ma<br />
anche l’impegno che la scuola deve<br />
avere di educare al rifiuto di forme<br />
di razzismo che si fanno strada. <strong>La</strong><br />
psicologia spiega come la proiezione<br />
di cose negative sull’altro spesso<br />
è un modo per negare le parti deboli<br />
o contradditorie che di sé non<br />
si accettano. Se si pensa che siano<br />
sempre gli altri sbagliati, di sé non<br />
si cambia nulla. Questo tipo di atteggiamenti<br />
spesso non fa crescere<br />
anche se anagraficamente si è adulti.<br />
Crescere è integrare le proprie parti<br />
buone con quelle negative; integrare<br />
la propria cultura che va rispettata<br />
con quella di altri che hanno tutto<br />
il diritto di potersi esprimere. Edgar<br />
Morin afferma che l’educazione<br />
deve insegnare la comprensione fra<br />
gli uomini, oltre che la matematica<br />
o qualsiasi disciplina, per garantire<br />
la solidarietà intellettuale e morale<br />
<strong>del</strong>l’umanità. L’etnocentrismo nutre<br />
le xenofobie e i razzismi che possono<br />
portare a trattare l’altro come se<br />
non fosse persona.<br />
Un problema oggi che spesso si<br />
presenta nella scuola è l’assenza di<br />
autocritica e la tendenza anche nei<br />
genitori a dare sempre la colpa ai<br />
figli degli altri. Crescere vuol dire<br />
prendersi <strong>del</strong>le responsabilità con<br />
un atteggiamento di vicinanza a chi<br />
conosciamo, ma anche a chi, come<br />
insegna Cristo, vive in terra straniera.<br />
Vi sono bellissime esperienze<br />
educative di scambio tra culture<br />
(scambio di storie, di ricette, di fiabe)<br />
che hanno permesso l’incontro,<br />
la conoscenza e la possibilità di andare<br />
oltre stereotipi e pregiudizi.<br />
“Dobbiamo perseguire l’umanizzazione<br />
in virtù <strong>del</strong>l’accesso alla cittadinanza<br />
terrestre in una comunità<br />
planetaria”, scrive ancora Morin ed<br />
è proprio nella scuola che si deve cominciare<br />
a vivere come in un villaggio<br />
globale dove ognuno ha diritto<br />
alla dignità e alla libertà di crescere<br />
serenamente.<br />
Bibliografia<br />
E.Morin “I sette saperi necessari<br />
all’educazione <strong>del</strong> futuro”<br />
Ed. Cortina<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Novità EllaOne anche in Italia?<br />
Pillola dei cinque giorni dopo,<br />
una scelta irresponsabile<br />
di Vincenzo Turchi<br />
professore di Diritto ecclesiastico<br />
Nel clima un po’ distratto e rilassato <strong>del</strong> ferragosto, è stata diffusa la notizia<br />
che negli Usa la Food and Drug Administration ha approvato la commercializzazione<br />
di un nuovo farmaco abortivo, denominato EllaOne, che<br />
può essere assunto fino a cinque giorni dopo un “rapporto non protetto”.<br />
Come il Norlevo (la “pillola <strong>del</strong> giorno dopo”, già ammessa in Italia),<br />
la nuova “pillola dei cinque giorni dopo”, definita impropriamente “contraccettivo<br />
d’emergenza”, può provocare alternativamente due effetti: o<br />
bloccare l’ovulazione, inibendo così la fecondazione e agendo – in tal caso<br />
sì – come un contraccettivo; oppure può agire sulla cellula uovo fecondata,<br />
impedendone l’impianto nell’utero, se l’ovulazione fosse già avvenuta<br />
al momento <strong>del</strong>la sua assunzione.<br />
L’effetto, in tale circostanza, è quello gravissimo di sopprimere l’embrione,<br />
cioè, per dirla con le parole <strong>del</strong> Comitato nazionale per la bioetica, un<br />
essere di natura “compiutamente umana” (“Identità e statuto <strong>del</strong>l’embrione<br />
umano”, documento <strong>del</strong> 27 giugno 1996), un essere unico e irripetibile,<br />
caratterizzato da una sua ben precisa identità genetica, in grado<br />
di svilupparsi senza soluzioni di continuità sino al momento <strong>del</strong>la nascita.<br />
L’artificio logico per qualificare come contraccettivo sia il Norlevo sia la<br />
EllaOne consiste nel ritenere gravidanza solo la fase successiva all’annidamento<br />
<strong>del</strong>l’embrione nell’utero, e, correlativamente, aborto solo il distacco<br />
<strong>del</strong>l’embrione dall’utero, non la sua soppressione antecedente. Ma la realtà<br />
dei fatti non muta in base a definizioni nominalistiche o a espedienti<br />
linguistici. Come bene ha dichiarato il medesimo Comitato nazionale per<br />
la bioetica, è “ovvio che circa la possibilità di un effetto interruttivo <strong>del</strong>lo<br />
sviluppo embrionale non incide l’eventuale utilizzazione <strong>del</strong>la terminologia<br />
descrittiva <strong>del</strong>l’Organizzazione mondiale <strong>del</strong>la sanità che qualifica come<br />
gravidanza la fase successiva all’impianto in utero <strong>del</strong>l’embrione” (“Nota<br />
sulla contraccezione d’emergenza”, 28 maggio 2004).<br />
Ma vi è di più. Nel caso <strong>del</strong>la EllaOne, il cui principio attivo, l’ulipristal acetato,<br />
appartiene allo stesso gruppo farmacologico <strong>del</strong>la Ru 486 (il farmaco<br />
abortivo, di recente ammesso nel nostro Paese, ospedalizzato e soggetto,<br />
in toto, alla legge sull’interruzione volontaria <strong>del</strong>la gravidanza), si estende<br />
l’effetto antiannidatorio, mediante un’azione sull’endometrio che indirettamente<br />
favorisce il distacco dall’utero <strong>del</strong>l’ovulo fecondato che vi sia<br />
già impiantato (cfr. l’intervista rilasciata da mons. Elio Sgreccia al “Corriere<br />
<strong>del</strong>la Sera” <strong>del</strong> 15 agosto 2010).<br />
Anche in Italia è stata richiesta, nel mese di gennaio, l’approvazione <strong>del</strong>la<br />
EllaOne – già in uso in diversi Paesi d’Europa – all’Agenzia italiana <strong>del</strong> farmaco<br />
(Aifa), da parte <strong>del</strong>la ditta francese che lo produce. Se la sua commercializzazione<br />
dovesse essere approvata, si compirebbe un ulteriore<br />
passo avanti sulla via <strong>del</strong>l’“aborto facile” e <strong>del</strong>la deresponsabilizzazione,<br />
sottraendo (come nel caso <strong>del</strong> Norlevo) la sua somministrazione a tutte<br />
le procedure stabilite a tutela <strong>del</strong>la maternità, <strong>del</strong> concepito e dissuasive<br />
<strong>del</strong>l’aborto, pur presenti e previste come doverose dalla legge sulla interruzione<br />
volontaria <strong>del</strong>la gravidanza.<br />
Purtroppo il dibattito, che al riguardo dovrebbe essere serio, razionale,<br />
scientifico e argomentativo, è viziato sia da ragioni ideologiche sia da più<br />
prosaici interessi economici.<br />
Tempi addietro, da fonte non sospetta era stato riconosciuto apertamente<br />
che “di fatto i termini contraccezione d’emergenza e contragestazione<br />
sono ormai diventati comuni per indicare interventi che impediscono l’annidamento<br />
<strong>del</strong> concepito e che quindi [...] sono in realtà aborti facenti” (in<br />
“MicroMega”, 1997, n. 2, p. 68). E, in autorevole fonte istituzionale (“Relazione<br />
sull’attuazione <strong>del</strong>la legge contenente norme per la tutela sociale<br />
<strong>del</strong>la maternità e sulla interruzione volontaria <strong>del</strong>la gravidanza”, presentata<br />
dal Ministro <strong>del</strong>la Sanità alla Presidenza <strong>del</strong> Senato il 15 aprile 1994),<br />
si legge a chiare lettere che: “È motivo di preoccupazione il diffondersi<br />
probabile di metodiche impropriamente chiamate contraccettive, che, in<br />
realtà non impediscono la fecondazione <strong>del</strong>l’ovulo, e che perciò non vanno<br />
catalogate nel campo <strong>del</strong>la contraccezione.<br />
Variamente denominate (pillola <strong>del</strong> giorno dopo, contragestazione, pulizia<br />
mestruale) queste metodiche vengono usate dopo un rapporto non<br />
protetto, omesso l’accertamento <strong>del</strong>la gravidanza. Sfuggono perciò a ogni<br />
controllo, anche se violano la legge 194, il cui art. 1 non distingue tra tutela<br />
<strong>del</strong>la vita prima o dopo l’impianto e possono aumentare in modo non<br />
verificabile la quantità di abortività clandestina”.<br />
Peccato che, alle volte, la memoria storica di politici e intellettuali sia tanto<br />
breve!<br />
35
36<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione Eventi<br />
Prima assoluta<br />
per la “Medea”<br />
di Cherubini<br />
Pupi Avati<br />
È<br />
di Mario Leombruno<br />
Teatro Grande Stagione lirica<br />
Mai rappresentata a Brescia,<br />
l’opera giunge nella versione italiana<br />
È stata presentata la Stagione lirica<br />
<strong>del</strong> Teatro Grande, l’ultima a firma<br />
Umberto Fanni che con questo incontro<br />
ha salutato la città e lasciato<br />
il timone <strong>del</strong> Massimo cittadino. In<br />
realtà il maestro Fanni – che oggi ha<br />
la direzione artistica <strong>del</strong>la Fondazione<br />
Arena di Verona –, si è vista riconfermata<br />
la fiducia e ribadita la richiesta,<br />
già espressa più volte dall’assessore<br />
alla Cultura <strong>del</strong> Comune di Brescia<br />
Andrea Arcai, di proseguire il lavoro<br />
almeno in forma di consulenza.<br />
Fanni, a fronte di tale sollecitazione<br />
non si è tirato indietro e ha pubblicamente<br />
ribadito il suo legame con<br />
la città che seppure non gli ha dato<br />
i natali vive come cittadino adottivo.<br />
L’introduzione ha rapidamente<br />
lasciato spazio alla presentazione<br />
vera e propria che nel solco <strong>del</strong>la<br />
tradizione è strutturata su cinque<br />
opere e un balletto. L’inaugurazione<br />
è affidata a “Medea”, opera di Luigi<br />
Cherubini che per la nostra città sarà<br />
rappresentata in prima assoluta venerdì<br />
8 ottobre alle 20.30 (Turno A) e<br />
domenica 10 ottobre alle 15.30 (Turno<br />
B). “Medea”, tragedia in tre atti,<br />
è programmata in occasione dei 250<br />
anni dalla nascita <strong>del</strong> compositore e<br />
Lovere<br />
nella versione in lingua italiana per la<br />
regia di Carmelo Rifici e la direzione<br />
di Antonio Pirolli. Al soprano Maria<br />
Billeri il compito di vestire i panni<br />
che indossò l’indimenticabile Maria<br />
Callas. A seguire, “<strong>La</strong> sonnambula”<br />
di Vincenzo Bellini, melodramma in<br />
due atti che sarà in scena venerdì<br />
22 e domenica 24 ottobre. <strong>La</strong> regia<br />
è di Stefano Vizioli, direttore Massimo<br />
<strong>La</strong>mbertini. <strong>La</strong> protagonista è la<br />
bravissima anglo-australiana Jessica<br />
Pratt. “Il flauto magico” in lingua originale<br />
è il terzo titolo <strong>del</strong>la stagione<br />
(29 e 31 ottobre). L’opera in due atti<br />
di Wolfgang Amadeus Mozart sarà<br />
diretta da Oliver Gooch per la regia<br />
di Eugenio Monti Colla. A Clara Polito<br />
i famosi vocalizzi <strong>del</strong>la Regina<br />
<strong>del</strong>la Notte. Tamino è Leonardo Cortellazzi.<br />
Nasce a Brescia la versione<br />
de “<strong>La</strong> cenerentola” che vedremo in<br />
scena il 19 e 21 novembre. <strong>La</strong> dirige<br />
Giacomo Sagripanti mentre la regia<br />
è di Rosetta Cucchi. Nel ruolo protagonista<br />
<strong>del</strong> dramma giocoso in due<br />
atti di Gioacchino Rossini ci saranno<br />
Chiara Amarù e Carmen Topciu.<br />
L’ultimo titolo in cartellone è il melodramma<br />
in tre atti “<strong>La</strong> traviata” di<br />
Giuseppe Verdi che potremo vedere<br />
Alla guida di Cortolovere arriva Pupi Avati<br />
Il 23, 24 e 25 settembre al teatro “Crystal” di Lovere avrà<br />
luogo la XIII edizione di “Cortolovere”, il noto festival internazionale<br />
di cortometraggi presieduto negli anni da noti<br />
personaggi <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> cinema, teatro e televisione tra i<br />
quali Lina Wertmüller, Alessio Boni, Renzo Martinelli, Enzo<br />
Iacchetti, Cochi e Renato, Enrico Lo Verso. Presidente onorario<br />
a vita è il “cartoonist” Bruno Bozzetto. Per questa tonata<br />
alla presidenza di un gruppo di esperti è stato chiamato<br />
il regista Pupi Avati.<br />
Scopo <strong>del</strong>la manifestazione è quello di promuovere la cinematografia<br />
fra i giovani, dare dignità e visibilità al cortometraggio;<br />
predisporre l’opportunità di creare un archivio<br />
di opere da conservare nel tempo; soddisfare la necessità di<br />
promuovere le opere dei giovani autori locali.<br />
Foto di scena da “Il flauto magico”<br />
il 10 e 12 dicembre. Le vicende di Violetta<br />
Valery, il soprano spagnolo Yolanda<br />
Auyaunet, saranno dirette da<br />
Pietro Mianiti per la regia di Andrea<br />
Cigni. Per tutte le opere l’orchestra<br />
sarà quella de “I pomeriggi musicali”<br />
e il coro <strong>del</strong> “Circuito lirico lombardo”.<br />
Bisognerà attendere il 2011<br />
(15 e 16 gennaio) per il balletto che<br />
porterà a Brescia “Il lago dei cigni” di<br />
Pyotr Ilych Tchaikovsky coreografato<br />
da Alexander Vorotnikov. Sul palco<br />
“<strong>La</strong> classique” di Mosca.<br />
Anche quest’anno si ripeterà l’iniziativa<br />
“Pazzi per l’opera” con i melomani<br />
a raccontare le trame d’opera<br />
(i “pazzi” saranno Roberto Gazich,<br />
Paolo Bolpagni, Piergiorgio Vittorini,<br />
Roberto Tagliani e Marco Degiovanni)<br />
mentre la novità è “Assaggi<br />
di stagione”. L’iniziativa, sabato 25<br />
settembre alle 21, con ingresso libero<br />
previo ritiro <strong>del</strong> biglietto, è una<br />
“conversazione al pianoforte” tra<br />
musica, canto e riflessioni in una serata<br />
unica che farà assaporare agli<br />
spettatori l’atmosfera, i temi e le caratteristiche<br />
<strong>del</strong>la prossima stagione<br />
lirica. Apertura biglietteria per nuovi<br />
abbonati dal 19 al 21 settembre. Info:<br />
www.teatrogrande.it - 0302979311.<br />
Numerose sono le sezioni riconosciute e per le quali sono<br />
previsti riconoscimenti e premi: miglior film (Luccio d’oro),<br />
miglior soggetto, miglior fotografia, miglior colonna sonora,<br />
miglior film straniero, film di autore bergamasco, film scuole<br />
di cinema e istituti scolastici (Alborella d’oro), miglior “corto”<br />
per la televisione, miglior film web, miglior film giuria<br />
popolare e poi premi speciali <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>la giuria e<br />
<strong>del</strong> pubblico in sala.<br />
Quanto alla singolare e prestigiosa presenza in giuria <strong>del</strong> regista<br />
Pupi Avati (Bologna, 3 novembre 1938), le sue regie ammontano<br />
a tutt’oggi a 42; ha partecipato a 49 sceneggiature.<br />
Avati sarà a Lovere nella giornata di sabato 25 settembre per<br />
guidare la giuria di esperti e rivestirà il ruolo di ospite d’onore<br />
allo spettacolo finale e alla premiazione. (e.g.)
Pisogne<br />
Quarta edizione <strong>del</strong> concorso di liuteria<br />
Oltre 150 partecipanti da nazioni in tutto il mondo, maestri liutai e artisti di fama mondiale<br />
sono attesi il prossimo fine settimana a Pisogne per dare il via alla prestigiosa manifestazione<br />
che sta portando il nome <strong>del</strong>la cittadina lacustre in tutto il mondo.<br />
Grazie alla collaborazione con Anlai, Associazione nazionale amici <strong>del</strong>la liuteria italiana,<br />
la 4ª edizione <strong>del</strong> concorso è ancora più ricca e intrigante.<br />
“Il prossimo fine settimana – ha dichiarato Marina Berlinghieri, assessore alla Cultura <strong>del</strong><br />
Comune di Pisogne – il nostro Comune sarà al centro <strong>del</strong>la magia <strong>del</strong>la musica e <strong>del</strong>l’arte<br />
liutaia, con molti eventi: mostre, conferenze e concerti. Primo fra tutti, venerdì 17, il<br />
prestigioso concerto per violoncello <strong>del</strong> maestro Ninni Saladino. Abbiamo voluto coinvolgere<br />
tutta Pisogne nella sua complessità e nelle sue espressioni e infatti il concerto<br />
si terrà nella chiesa di San Girolamo presso la Località Rovina”.<br />
<strong>La</strong> rassegna sarà aperta dall’inaugurazione <strong>del</strong>la mostra fotografica “<strong>La</strong> magia <strong>del</strong> liuto”<br />
di Gio Lodovico Baglioni presso il bar Tazio di Pisogne alle 18.30, scatti nei quali la<br />
preziosità <strong>del</strong>l’antico strumento rinascimentale si fonde con le calde atmosfere naturalistiche<br />
<strong>del</strong>le Torbiere <strong>del</strong> Sebino.<br />
A seguire, il calendario degli eventi propone, nel pomeriggio di sabato, una prova acustica<br />
aperta al pubblico nella Sala <strong>del</strong> Lisi, presso il Centro culturale.<br />
<strong>La</strong> grande giornata <strong>del</strong>la musica, invece, sarà domenica 19 settembre. Fin dalle 9.30 <strong>del</strong><br />
mattino la Sala <strong>del</strong> grano <strong>del</strong>la Puda ospiterà una conferenza tenuta da Claudio Rampini.<br />
Il Maestro pisano porterà alcune riflessioni circa l’attualità di Fernando Simone Sacconi,<br />
allievo e collaboratore <strong>del</strong> grande Stradivari, portando nell’attualità i segreti <strong>del</strong><br />
grandissimo liutaio.<br />
“<strong>La</strong> premiazione <strong>del</strong> concorso – ha concluso l’assessore Berlinghieri – sarà seguita dal<br />
concerto per viola e violino dei maestri Vainello e Bertok (quest’ultimo presente per il<br />
secondo anno consecutivo). È anche con iniziative di simile portata che Pisogne si fa conoscere<br />
oltre i confini locali, nazionali e internazionali, cosa che si traduce in una grande<br />
opportunità in chiave sia culturale che turistica. Siamo pronti a rivivere, replicare il<br />
successo <strong>del</strong>le passate edizioni.<br />
<strong>La</strong> rassegna si concluderà con la mostra “Violino d’autore” di Ezio <strong>La</strong>bio.<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Brevi 17 SETTEMBRE 2010 37<br />
Brescia<br />
Arte sacra e futurismo:<br />
un incontro ad alta quota<br />
Dal 17 settembre al 14 ottobre, il museo di Santa Giulia ospita la mostra<br />
“Arte Sacra e futurismo” proposta dalla Società di San Vincenzo de’<br />
Paoli - Consiglio centrale di Brescia e dei Gruppi di volontariato vincenziano<br />
Aic Italia, sezione regionale <strong>del</strong>la Lombardia Onlus. Il presidente<br />
provinciale <strong>del</strong>la San Vincenzo, Giuseppe Milanesi, alla domanda che in<br />
occasione <strong>del</strong>la conferenza di presentazione <strong>del</strong>l’evento tutti si sono posti,<br />
come mai la San Vincenzo organizzi mostre, ricorda che il fondatore<br />
Federico Ozanam oltre che cristiano era uno storico e letterato, amante<br />
<strong>del</strong>l’arte e docente alla Sorbona. Un uomo di cultura, insomma. Ridurre<br />
l’impegno vincenziano alla sola assistenza e accompagnamento ai poveri,<br />
significa chiudere la San Vincenzo in una gabbia troppo stretta, quasi<br />
una maschera piran<strong>del</strong>liana. “<strong>La</strong> mostra che abbiamo organizzato – ha<br />
concluso Milanesi – produce il duplice risultato di far parlare <strong>del</strong>la Società<br />
e di aiutare i suoi membri a conoscersi fra Conferenze e Gruppi.<br />
<strong>La</strong> mostra (sette dipinti, due sculture e una riproduzione di arte sacra<br />
futurista), sarà accompagnata da un volume in 200 copie.<br />
Brescia<br />
Fabris ospite per la Ccdc<br />
Su iniziativa <strong>del</strong>la Cooperativa cattolico-democratica di cultura, <strong>del</strong>la<br />
Morcelliana e dei Padri <strong>del</strong>la Pace giovedì 23 settembre alle ore 20.45<br />
nella Sala Bevilacqua di via Pace 10 a Brescia, si terrà una conferenza sul<br />
tema “Siamo tutti indifferenti? <strong>La</strong> relazione nell’epoca <strong>del</strong> social network”.<br />
Interverrà Adriano Fabris, professore ordinario di Filosofia morale<br />
all’Università di Pisa, autore <strong>del</strong> volume “TeorEtica. Filosofia <strong>del</strong>la<br />
relazione”, edito da Morcelliana nel 2010.<br />
Allievo di Vittorio Sainati e di Gadamer, Adriano Fabris è professore<br />
a Lugano di Etica applicata alla Facoltà teologica dove è vicedirettore<br />
<strong>del</strong>l’Istituto di Filosofia applicata. L’incontro, introdotto da Francesca<br />
Nodari, è a ingresso libero. Info: www.ccdc.it.
38<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Eventi Lediecigiornate di Brescia<br />
Dal 17 al 26<br />
settembre la<br />
città diventa<br />
palcoscenico<br />
straordinario<br />
per la grande<br />
musica e le tante<br />
iniziative targate<br />
“Lediecigiornate”.<br />
Il festival, diretto<br />
dal maestro<br />
Daniele Alberti,<br />
è giunto alla<br />
5ª edizione Il pianista Nikolaj Lugansky<br />
MMusica,<br />
spettacolo e fantasia. I<br />
concerti serali de “Lediecigiornate”<br />
promettono ancora una volta<br />
di scatenare l’entusiasmo <strong>del</strong> pubblico,<br />
mescolando classica e jazz,<br />
passi di tango e umorismo.<br />
Dopo l’eccezionale anteprima con<br />
il recital <strong>del</strong> 16 giugno scorso di<br />
Murray Perahia, fuoriclasse <strong>del</strong><br />
pianoforte, la nuova maratona di<br />
grande musica prenderà il via venerdì<br />
17 settembre, tra i velluti e<br />
gli stucchi <strong>del</strong> Teatro Grande: sul<br />
palco saliranno la prestigiosa Orchestra<br />
<strong>del</strong> Teatro Regio di Parma e<br />
Nikolaj Lugansky, lo zar <strong>del</strong> pianoforte,<br />
che metterà la sua brillantissima<br />
tecnica al servizio <strong>del</strong> primo<br />
concerto per pianoforte di Chopin;<br />
a seguire, la prestigiosa compagine<br />
orchestrale diretta da Sergio Pellegrini<br />
proporrà un ever-green <strong>del</strong><br />
Romanticismo, la sinfonia “Italia-<br />
Festival Teatro Grande, Museo diocesano e Camera di commercio<br />
Tra i tanti appuntamenti<br />
previsti, i concerti serali<br />
na” di Felix Men<strong>del</strong>ssohn. Sabato<br />
18, lunedì 20 e venerdì 24 settembre,<br />
il violinista Pierre Hommage e<br />
il pianista Daniele Alberti daranno<br />
vita all’atteso ciclo <strong>del</strong>le dieci sonate<br />
di Beethoven, nello splendido<br />
cortile <strong>del</strong> Museo diocesano.<br />
Gli altri concerti si svolgeranno invece<br />
nell’auditorium <strong>del</strong>la Camera<br />
di Commercio di Brescia. Inaugurerà<br />
lo spazio il pianista Pietro<br />
De Maria con il quartetto d’archi<br />
<strong>del</strong>l’Orchestra <strong>del</strong> Teatro Regio<br />
di Parma; De Maria – che sta incidendo<br />
una premiatissima integrale<br />
<strong>del</strong>l’opera pianistica di Fryderyk<br />
Chopin, in cui mette in luce sensibilità<br />
di tocco e chiarezza d’interpretazione<br />
– sarà impegnato nel<br />
secondo concerto per pianoforte<br />
<strong>del</strong> compositore polacco; la seconda<br />
parte vedrà invece l’esecuzione<br />
<strong>del</strong>l’Ottetto di Men<strong>del</strong>ssohn<br />
nella versione per archi, un’autentica<br />
gemma <strong>del</strong>la grande tradizione<br />
cameristica tutta da riscoprire<br />
e apprezzare.<br />
Martedì 21 settembre “Lediecigiornate”<br />
si collegheranno “In diretta<br />
da casa Schumann”. Lo spettacolo,<br />
scritto da Saul Beretta e realizzato<br />
dal gruppo Musicamorfosi, vedrà<br />
la partecipazione in video di Elio<br />
<strong>del</strong>le Storie Tese, che indosserà i<br />
panni <strong>del</strong> geniale Robert tra note<br />
e sregolatezza, mescolando musica<br />
romantica e Vasco Rossi in una<br />
spumeggiante parodia <strong>del</strong> “Grande<br />
Fratello” che promette divertimento<br />
garantito.<br />
“Liszt all’opera” è il titolo <strong>del</strong> recital<br />
<strong>del</strong> pianista Giovanni Bellucci<br />
<strong>del</strong>la sera seguente; il virtuoso italiano<br />
accompagnerà il pubblico in<br />
una passeggiata tra le grandi trascrizioni<br />
dal repertorio lirico, da<br />
Bellini a Verdi, da Wagner a Rossini,<br />
per gli appassionati di belcanto<br />
e non solo.<br />
Appuntamento d’eccezione giovedì<br />
23. Alla tastiera siederà il più grande<br />
jazzista italiano, Stefano Bollani,<br />
per un progetto di improvvisa-<br />
zione originale che muoverà dai<br />
temi <strong>del</strong> Romanticismo musicale,<br />
accostando così due straordinarie<br />
rivoluzioni sonore.<br />
Le formidabili evoluzioni pianistiche<br />
<strong>del</strong>la guest star <strong>del</strong> festival<br />
saranno seguite anche dai piccoli<br />
topo reporter di Topolino, per<br />
cui Bollani si è fatto fumetto nelle<br />
sembianze disneyane di Paperefano<br />
Bolletta.<br />
Note giovanissime protagoniste sabato<br />
25, con la sedicenne violinista<br />
Masha Diatchenko, accompagnata<br />
dalla Polish Symphony Orchestra,<br />
impegnata nel concerto per violino<br />
di Men<strong>del</strong>ssohn, una <strong>del</strong>le pagine<br />
più amate <strong>del</strong>l’Ottocento romantico.<br />
Il programma sarà completato<br />
dall’ouverture de “<strong>La</strong> Bella Melusina”<br />
e dalla prima sinfonia scritta<br />
da Men<strong>del</strong>ssohn a soli 16 anni.<br />
<strong>La</strong> chiusura, domenica 26, sarà a<br />
suon di tango, con il violoncellista<br />
Enrico Dindo e l’orchestra dei Solisti<br />
di Pavia interpreti d’eccezione<br />
di pagine di Astor Piazzolla, tra cui<br />
spiccano le seducenti “Quattro stagioni<br />
di Buenos Aires”.
Topolino, un concerto a fumetti<br />
Topolino sbarca a “Lediecigiornate”. Novità<br />
assoluta <strong>del</strong>la 5ª edizione <strong>del</strong> Festival,<br />
la collaborazione con il giornale a fumetti<br />
più amato dai bambini (e non solo) è nata<br />
attorno agli spettacoli riservati al mondo<br />
<strong>del</strong>la scuola. Duplice l’obiettivo: da una<br />
parte il tentativo di rendere più divertente<br />
e coinvolgente la partecipazione degli<br />
studenti bresciani, dall’altra il desiderio<br />
di rivestire di nuove suggestioni gli eventi<br />
musicali originali che il festival promuove<br />
ormai da molti anni. E a giudicare dal fatto<br />
che a ogni edizione il numero di studenti<br />
partecipanti è risultato crescente (nel 2009<br />
i ragazzi provenienti dalle scuole primarie<br />
e secondarie <strong>del</strong>la città e <strong>del</strong>la provincia<br />
presenti agli appuntamenti mattutini<br />
erano oltre 7.000), si può affermare che il<br />
percorso intrapreso è risultato fin’ora vincente<br />
e questa ulteriore iniziativa si configura<br />
decisamente come la classica ciliegina<br />
sulla torta.<br />
Il dinamico e giovanissimo staff di Topolino<br />
ha seguito in maggio lo spettacolo-anteprima<br />
“Piano Duel” con due artisti-mascotte<br />
de “Lediecigiornate”, Cyrille Lehn<br />
e Giovanni Colombo, arruolando quattro<br />
Il numero <strong>del</strong> periodico Topolino dedicato a “Lediecigiornate”<br />
topo-reporter <strong>del</strong>la scuola elementare di<br />
Pisogne per uno speciale redazionale di<br />
presentazione che è stato pubblicato sulla<br />
rivista di casa Disney lo scorso 8 settembre,<br />
come presentazione de “Lediecigiornate”<br />
ed eccezionale omaggio al talento<br />
degli artisti coinvolti e all’originalità <strong>del</strong><br />
format proposto, al tempo stesso ad alto<br />
tasso spettacolare e di intelligenti contenuti<br />
didattici.<br />
Topolino e la sua redazione seguiranno poi<br />
il festival, studiando al meglio gli eventi<br />
per dar vita a una versione “topolinizzata”<br />
de “Lediecigiornate”, che prenderà corpo<br />
in una storia a fumetti con protagonista<br />
Stefano Bollani, uno dei protagonisti più<br />
attesi <strong>del</strong>la 5ª edizione <strong>del</strong>la rassegna. <strong>La</strong><br />
storia <strong>del</strong> famosissimo Paperefano Bolletta<br />
– alter ego paperesco di Bollani – avrà<br />
spazio sul settimanale nel prossimo autunno,<br />
nei mesi successivi alla manifestazione,<br />
unitamente a un’intervista ad hoc realizzata<br />
da piccoli toporeporter bresciani.<br />
Per “Lediecigiornate”, una straordinaria<br />
consacrazione a fumetti e il primo passo<br />
di una collaborazione che promette nuove<br />
sorprese in futuro.<br />
Stefano Bollani<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Daniele Alberti: la mia musica<br />
per “Lediecigiornate”<br />
“Per un artista il richiamo <strong>del</strong> palcoscenico<br />
è una tentazione irresistibile.<br />
Sono un pianista e sono cresciuto<br />
tra le note sotto i riflettori: suonare<br />
a “Lediecigiornate” quindi, è per<br />
me un meraviglioso ritorno a casa”.<br />
Daniele Alberti, direttore artistico<br />
<strong>del</strong> festival musicale che animerà<br />
Brescia dal 17 al 26 settembre, racconta<br />
così il suo rientro sulla scena<br />
concertistica, in tre attesissimi appuntamenti<br />
che andranno in scena<br />
nel magnifico chiostro <strong>del</strong> Museo<br />
diocesano sabato 18, lunedì 20<br />
e venerdì 24. In programma uno<br />
dei cicli più affascinanti <strong>del</strong>la storia<br />
<strong>del</strong>la musica, le 10 sonate per<br />
Daniele Alberti<br />
violino e pianoforte di Ludwig Van<br />
Beethoven.<br />
“Beethoven è uno degli autori più straordinari con cui mi sono confrontato<br />
nella mia carriera di artista. Le sue pagine sono organismi viventi di straordinaria<br />
complessità, in cui idee musicali e forma cambiano a seconda <strong>del</strong> punto<br />
di osservazione. Eseguire le 10 sonate è una sfida che si rinnova ogni volta, un<br />
gioco di squadra con il violinista che può condurre verso direzioni impensate”.<br />
Ma com’è nato il “progetto Beethoven”? “Nel mese di marzo – spiega Alberti<br />
– ho deciso di tornare a mettermi in gioco come interprete nel concerto<br />
di apertura <strong>del</strong>le ‘Settimane musicali bresciane’; riassaporato il piacere <strong>del</strong><br />
palcoscenico, è stato <strong>del</strong> tutto naturale proseguire il cammino. Brescia è stata<br />
il mio trampolino di lancio artistico ed è rimasta sempre la mia casa: mi è<br />
sembrato giusto cominciare a saldare questo debito, offrendo la mia musica<br />
a tutti gli amici <strong>del</strong>le nostre manifestazioni… e quale occasione migliore de<br />
‘Lediecigiornate’?”.<br />
Ad accompagnare Alberti sarà il francese Pierre Hommage, violinista tra i<br />
protagonisti <strong>del</strong>la scena europea. “È un musicista di un’intelligenza e sensibilità<br />
fuori dal comune, il partner ideale per affrontare le insidie di Beethoven<br />
e scavare nella miniera inesauribile <strong>del</strong>le sue potenzialità sonore ed espressive.<br />
<strong>La</strong> musica da camera richiede equilibrio e intesa ma soprattutto la grande<br />
curiosità degli interpreti di scoprire nuove facce <strong>del</strong>la creatività. I tre concerti<br />
mescoleranno arte, estro e spettacolo; insomma, un progetto speciale per celebrare<br />
al meglio il mio ritorno alla musica da protagonista de ‘Lediecigiornate’”.<br />
Biglietti e abbonamenti<br />
Abbonamento a cinque concerti Camera di commercio<br />
Settore unico: intero 60 euro<br />
Abbonamento a tre concerti chiostro Museo diocesano<br />
Settore unico: intero 25 euro<br />
Ingresso singolo Teatro Grande – Inaugurazione venerdì 17<br />
Platea e palchi 1ª, 2ª, 3ª fila: 20 euro (ridotto 16 euro)<br />
Prima galleria e palchi 4ª fila: 15 euro (ridotto 12 euro)<br />
Seconda galleria: 10 euro (ridotto 8 euro)<br />
Ingresso singolo Camera di commercio<br />
Settore unico: 15 euro (ridotto 12 euro)<br />
Ingresso singolo Camera di commercio concerto di Bollani giovedì 23<br />
Settore unico: 25 euro (ridotto 20 euro)<br />
Ingresso singolo Museo diocesano<br />
Settore unico: 10 euro (ridotto 8 euro)<br />
Biglietti e abbonamenti sul sito www.greenticket.it o www.associazionesoldano.it<br />
e nei principali punti vendita greenticket:<br />
Libreria Tarantola – Corso Zanar<strong>del</strong>li, 52. Tel 030290171<br />
PalaBrescia – via S. Zeno, 168. Tel. 030348888<br />
Pinto Dischi – via Cremona, 150. Tel 0302422720<br />
Pinto Dischi – via Montello, 59. Tel 030381948<br />
I biglietti sono disponibili nella biglietteria <strong>del</strong> Teatro Grande, <strong>del</strong>la Camera di<br />
commercio e <strong>del</strong> Museo diocesano il giorno stesso <strong>del</strong> concerto a partire dalle<br />
ore 20. Le riduzioni verranno applicate agli under 26 e agli over 65. Supplemento<br />
prevendita 1,50 euro – Supplemento prevendita abbonamenti 4 euro.<br />
39
40<br />
a<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
P<br />
Parafrasando una nota canzone di Gianni<br />
Morandi, la brenese Nini Giacomelli<br />
(fondatrice con Bibi Bertelli <strong>del</strong> “Centro<br />
culturale teatro camuno”) ha voluto<br />
titolare un volume alla memoria di<br />
Sergio Bardotti “…un artista che non<br />
ha mai smesso di sognare”. <strong>La</strong> pubblicazione<br />
reca appunto il titolo “Occhi di<br />
ragazzo” ed è stampata da “Rugginenti”<br />
(Milano, 2010). Inutile ricordare che<br />
Bardotti amò la Valcamonica e fu sempre<br />
presente sin dalla prima tornata <strong>del</strong><br />
festival “Dallo sciamano allo showman”.<br />
A tre anni dalla sua scomparsa, ricordano<br />
l’artista (oltre beninteso a Nini<br />
e Bibi) vari importanti personaggi <strong>del</strong><br />
<strong>Voce</strong> Libri<br />
“Guardate<br />
al futuro…”<br />
AMEDEO CENCINI<br />
PAOLINE, MILANO 2010,<br />
EURO 13,00<br />
Festival<br />
Dallo sciamano allo showman<br />
Un libro<br />
per ricordare<br />
Sergio Bardotti<br />
di Ermete Giorgi<br />
mondo <strong>del</strong>lo spettacolo e <strong>del</strong>la cultura<br />
che hanno percorso un tratto di strada<br />
con lui tra i quali Pippo Baudo, Sergio<br />
Cammariere, Simone Cristicchi, Enzo<br />
Decaro, Mario Luzzatto Fegiz, Sergio<br />
Staino e Ornella Vanoni.<br />
“Un autore di testi in genere ‘non esiste’<br />
– spiega subito la Giacomelli – e a meno<br />
che non si tratti di un cantautore, sta<br />
sempre dietro le quinte. Per il pubblico,<br />
la canzone è <strong>del</strong>l’interprete che, a volte,<br />
se ne appropria al punto da dimenticare<br />
egli stesso di non esserne l’autore”.<br />
Ecco perché è importante e giusto<br />
ricordare Bardotti che, nel frattempo,<br />
è mancato.<br />
L’obiettivo di questo testo è rispondere<br />
all’interrogativo contenuto nel<br />
titolo. Il momento attuale, per la vita<br />
consacrata, non è certo dei migliori,<br />
almeno dal punto di vista vocazionale.<br />
<strong>La</strong> riflessione qui presentata, partendo<br />
da un’ altra domanda: “la società<br />
in cui viviamo è post-cristiana<br />
o pre-cristiana?”, intende dare una<br />
risposta “che intercetti dubbi e diffidenze<br />
<strong>del</strong>l’uomo qualunque che vive<br />
in questo mondo… insicuro e nebuloso”,<br />
aprendogli un nuovo orizzonte.<br />
In una cultura ritenuta post-cristiana<br />
la vita consacrata sarebbe insignificante.<br />
Dove, invece, è ancora presente<br />
un bisogno di senso, lì il consacrato<br />
ha ancora il compito di riconoscere e<br />
indicare, da uomo spirituale qual è,<br />
quella nostalgia di Dio nascosta nel<br />
profondo di ogni cuore anche in chi<br />
la nega. Il tema è sviluppato su un<br />
orizzonte di vita piena, che comprende<br />
anche la morte: vita e morte si rimandano<br />
a vicenda: è proprio nel dono<br />
<strong>del</strong>la propria vita, che si raggiunge<br />
quella pienezza a cui il consacrato<br />
deve rimandare.<br />
Cultura e comunicazione Leggere e conoscere<br />
Sergio Bardotti e il volume a lui dedicato<br />
A una prima carrellata di ricordi, raccolti<br />
da Silvana Antonioli Cameroni, seguono<br />
alcune significative testimonianze<br />
portate da Luis Bacalov: “Sergio era<br />
molto ‘polifacetico’, nel senso che aveva<br />
una gran voglia di fare. Aveva tantissimi<br />
interessi di ogni tipo. Aveva un bagaglio<br />
non indifferente di conoscenze su quella<br />
che si chiama ‘musica colta’. Un caso<br />
più unico che raro”. “Nel 1968 – racconta<br />
Pippo Baudo – ho presentato Sanremo<br />
e lui era l’autore di ‘Canzone per te’<br />
di Endrigo, che vinse il festival. E non<br />
poteva che vincere, visto che è una <strong>del</strong>le<br />
cose più belle <strong>del</strong>la musica italiana di<br />
sempre”. Il contributo di Enzo Decaro<br />
al volume è brevissimo ma di un’intensità<br />
unica: “Sergio il sognatore, Sergio<br />
il concreto, l’accomodante, lo scontroso,<br />
il flessibile e il capoccione, il genio<br />
d’intuito e l’avvocato <strong>del</strong>le cause persissime,<br />
poeta e manager (meglio poeta),<br />
ma comunque in ruoli spesso antitetici,<br />
Seguire Cristo<br />
in una società...<br />
JOHN F. KAVANAUGH<br />
EMI, BOLOGNA 2010,<br />
EURO 15,00<br />
autore-creativo, sempre ‘occhidiragazzo’…”.<br />
“Qualcuno prima o poi dovrà<br />
dirlo che la sua televisione – scrive Vincenzo<br />
Mollica – era degna <strong>del</strong> servizio<br />
pubblico. Anche quando inevitabilmente<br />
tutto si colorava di routine, arrivava<br />
lui e con una scintilla risollevava la situazione”.<br />
Massimo Ranieri così ricorda<br />
Bardotti: “Lui sempre con la sua bella<br />
panza e la bellissima barba, sempre con<br />
dolcezza e simpatia, sempre disponibilissimo,<br />
sempre comprensivo”. Ornella<br />
Vanoni, in un’intervista a Nini Giacomelli,<br />
traccia un “identikit” di Bardotti:<br />
“Grande intelligenza, grande curiosità.<br />
Era capace di trascinare le persone, di<br />
essere un incantatore, un affabulatore”.<br />
<strong>La</strong> conclusione, fra molte altre interessanti<br />
testimonianze, alla Giacomelli:<br />
“Sergio dipingeva le parole, creando incastri<br />
fantastici, mosaici, contrasti affascinanti,<br />
nei quali a volte il positivo e il<br />
negativo diventavano intercambiabili”.<br />
In seguito alla crisi economica iniziata<br />
nel 2008 molte persone e famiglie,<br />
anche nei Paesi ricchi, si ritrovano in<br />
situazioni di sofferenza. E si interrogano<br />
sul mo<strong>del</strong>lo economico attuale.<br />
“Seguire Cristo in una società consumista”<br />
significa scoprire nel Vangelo<br />
la massima realizzazione <strong>del</strong>la dignità<br />
e <strong>del</strong>la libertà umana e vivere alla luce<br />
di questa rivelazione. Il Vangelo di<br />
Gesù ci rivela chi siamo, la realtà <strong>del</strong>la<br />
nostra vita. Anche l’economia consumista<br />
ci offre un “vangelo”, perché<br />
pretende di essere la realtà fondamentale<br />
e la verità, vuole dirci che tipi di<br />
esseri siamo, di che cosa abbiamo bisogno,<br />
che cosa dobbiamo fare. In questo<br />
libro, John Kavanaugh sottopone<br />
il Vangelo di Cristo e il “vangelo consumista”<br />
a un confronto serrato. Quale<br />
dei due vangeli dice la verità su noi<br />
stessi, esprime più stima e amore per<br />
noi, ci aiuta a realizzarci veramente come<br />
persone, famiglie e società? John F.<br />
Kavanaugh, sacerdote gesuita, insegna<br />
filosofia alla Saint Louis University, in<br />
Missouri (Usa).
Cerveno<br />
Cresce l’ipotesi <strong>del</strong>la tutela Unesco<br />
per le Capèle <strong>del</strong> Simoni<br />
Ha preso ufficialmente il via il progetto di restauro <strong>del</strong>la Via Crucis di Cerveno, l’insigne<br />
capolavoro di Beniamino Simoni che rappresenta uno dei più importanti esempi<br />
di patrimonio storico, religioso e artistico <strong>del</strong>la Lombardia.<br />
“<strong>La</strong> Soprintendenza competente ha finalmente formalizzato l’attesa autorizzazione<br />
anche per il restauro <strong>del</strong>la seconda, terza e quarta stazione, dopo quella già rilasciata<br />
nel maggio 2009 per la prima stazione” ha dichiarato con soddisfazione<br />
Marco Vitale, presidente <strong>del</strong>l’associazione Le Capèle Onlus, nata due anni fa proprio<br />
con l’obiettivo di sostenere, promuovere e collaborare al restauro e alla valorizzazione<br />
<strong>del</strong>l’opera.<br />
L’avvio dei lavori rappresenta il primo importante risultato <strong>del</strong>l’impegno congiunto<br />
che l’associazione Le Capèle ha messo in campo con la Comunità montana di Valle Camonica,<br />
il Distretto culturale di Valle Camonica, la parrocchia e il Comune di Cerveno.<br />
Nelle scorse settimane è già iniziato il lavoro dei restauratori, con le attività preliminari:<br />
effettuazione di tasselli stratigrafici, prelievi per analisi chimiche, indagini<br />
radiografiche.<br />
Il progetto, che prevede una durata dei lavori di tre anni e un costo complessivo di<br />
circa 680mila euro, sarà finanziato per il 50% dai fondi comunitari assegnati dalla<br />
Regione Lombardia. Contribuiranno inoltre il Distretto culturale di Valle Camonica<br />
(promosso dalla Comunità montana e sostenuto da Fondazione Cariplo) che mette<br />
a disposizione 70mila euro e il Comune di Cerveno che ha stanziato 100mila euro<br />
per questa iniziale fase dei lavori, destinata a preservare dai danni <strong>del</strong> tempo le<br />
prime quattro <strong>del</strong>le quattordici stazioni <strong>del</strong><br />
capolavoro ligneo <strong>del</strong> XVIII secolo.<br />
L’associazione Le Capèle attualmente è impegnata,<br />
oltre che nell’attività di completamento<br />
<strong>del</strong>la raccolta fondi, anche nella<br />
promozione <strong>del</strong> riconoscimento <strong>del</strong>la Via<br />
Crucis di Cerveno da parte <strong>del</strong>l’Unesco che,<br />
nel 2003, ha già inserito nel suo Patrimonio<br />
i Sacri Monti di Piemonte e Lombardia.<br />
Proprio questo sarà il tema <strong>del</strong> convegno in<br />
programma sabato 18 settembre alle 15.30<br />
al Santuario di Cerveno, dove interverranno<br />
oltre a Marco Vitale, la studiosa Fiorella<br />
Minervino, il sindaco di Cerveno Giancarlo<br />
Maculotti e il conservatore <strong>del</strong> Museo diocesano<br />
di Brescia don Giuseppe Fusari. Parteciperanno<br />
inoltre Marco Magnifico, direttore<br />
generale <strong>del</strong> Fai e Giuseppe Frangi, presidente<br />
<strong>del</strong>l’Associazione Testori, che sabato<br />
mattina insieme a una <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong> Fai e<br />
a una <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong>l’Associazione Testori<br />
visiteranno il capolavoro <strong>del</strong> Simoni.<br />
Il matrimonio:<br />
un segno da...<br />
PIERO MAGLIOLI<br />
EFFATÀ, TORINO 2010,<br />
EURO 7,50<br />
<strong>La</strong> relazione matrimoniale è un segno che<br />
necessita di interpretazione. Gesù Cristo<br />
viene incontro agli sposi, dando a loro la<br />
forza di seguirlo non solo quando il matrimonio<br />
è segnato da un amore profondo<br />
e reciproco, ma anche quando un velo<br />
ricopre la vita degli sposi. A volte, nella<br />
vita matrimoniale, ci si ama e quest’amore<br />
risplende come segno <strong>del</strong>l’amore tra<br />
Cristo e la sua Chiesa tra le mura domestiche,<br />
tra il vociare e le risa dei figli, la<br />
vita sociale, fatta di lavoro, tempo libero,<br />
impegno in famiglia e per alcuni anche<br />
ecclesiale. A volte tale amore assume altre<br />
apparenze: fatica a dialogare, insofferenza<br />
reciproca, liti; anche le mura domestiche<br />
sono inondate non più da luce<br />
gioiosa, ma da grigiore e tristezza. Da<br />
queste pagine emerge che in entrambe<br />
le situazioni la presenza di Gesù Cristo è<br />
feconda. Piero Maglioli insegna teologia<br />
e religione cattolica. È sposato con tre figli.<br />
Fa parte <strong>del</strong>l’Ordine francescano secolare<br />
(Ofs), per il quale svolge ruoli di<br />
formazione.<br />
Comunità di Sant’Egidio Risoluzione dei conflitti<br />
“Fare pace” ovvero l’arte<br />
di farsi trovare sempre pronti<br />
Onu di Trastevere o semplicemente una formula tutta italiana di risoluzione<br />
dei conflitti? Sono diversi gli appellativi che in questi anni hanno accompagnato<br />
l’operato <strong>del</strong>la Comunità di Sant’Egidio e finalmente un libro “Fare<br />
pace: la Comunità di Sant’Egidio sugli scenari internazionali” prova a fare<br />
chiarezza presentando l’attività di una realtà che ha saputo essere significativa<br />
nel mondo. Il volume è stato illustrato in un incontro organizzato<br />
presso l’Università cattolica. L’autore Roberto Morozzo Della Rocca racconta<br />
otto storie che hanno visto protagonista la Comunità di Sant’Egidio: dal<br />
Mozambico all’Algeria, dal Guatemala al Burundi, dall’Albania al Kosovo,<br />
dalla Liberia alla Costa d’Avorio. Come testimonia la prefazione di Andrea<br />
Riccardi, la Comunità ha un suo specifico: la conoscenza approfondita di un<br />
Paese, di una storia e di un popolo. Durante un conflitto c’è un momento<br />
in cui “le parti cominciano a stancarsi: avvertono il sentimento <strong>del</strong>la futilità<br />
di ciò che stanno facendo e capiscono che non otterranno mai quello per<br />
cui stanno combattendo. Allora parti di una e <strong>del</strong>l’altra fazione iniziano a<br />
preoccuparsi di trovare un compromesso”. Ecco proprio in quel momento,<br />
quando anche la Comunità internazionale ha abbandonato ogni speranza,<br />
è necessario farsi trovare pronti. “Quando i suoi membri vanno a parlare<br />
in un certo Paese, conoscono le situazioni, la storia, i leader, i programmi,<br />
i punti deboli, possono dialogare con questa gente”.<br />
Attacco a Ratzinger<br />
PAOLO RODARI E ANDREA TORNIELLI<br />
PIEMME, CASALE M. (AL),<br />
2010, EURO 18,00<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Solo a scorrere le prime pagine dei<br />
giornali ci si accorge di come sia in<br />
atto, fin dagli inizi <strong>del</strong> pontificato di<br />
papa Ratzinger, un attacco alla Chiesa,<br />
al papato e, in particolare, all’attuale<br />
Pontefice. Un attacco dimostrato<br />
dal pregiudizio negativo, pronto a<br />
scattare su qualsiasi cosa il Papa dica<br />
o faccia, pronto a enfatizzare e creare<br />
“casi internazionali”. C’è una strategia<br />
orchestrata dietro questo attacco? O<br />
piuttosto un’assenza di regia e di strategia<br />
comunicativa? E questo attacco<br />
ha origine solo fuori <strong>del</strong>la Chiesa o<br />
nasce anche all’interno degli ambienti<br />
ecclesiali? I due autorevoli vaticanisti<br />
Paolo Rodari e Andrea Tornielli svolgono<br />
un’inchiesta a tutto campo, che<br />
documenta tutto ciò che è avvenuto,<br />
facendo parlare i protagonisti e gli<br />
osservatori più qualificati, raccogliendo<br />
carte e testimonianze inedite, che<br />
aiutano a ricostruire quanto accaduto<br />
nei sacri palazzi, e più in generale nella<br />
Chiesa, durante le crisi di questi primi<br />
cinque anni di pontificato.<br />
41<br />
Andrea Riccardi e la copertina <strong>del</strong> libro
42<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione<br />
Televisione Storica passerella<br />
Le belle d’Italia<br />
e il loro sogno:<br />
diventare famose<br />
AAlcune<br />
storiche trasmissioni Rai che hanno attraversato<br />
e scritto la storia <strong>del</strong>la tv italiana sono<br />
ancora presenti nei palinsesti <strong>del</strong> 2010. Per restare<br />
ogni anno al passo coi tempi devono però<br />
aggiornarsi e rinnovare forma e contenuti; spesso,<br />
però, invece di crescere autonomamente, si<br />
limitano a copiare qualche caratteristica più o<br />
meno riconoscibile <strong>del</strong>le trasmissioni più gettonate<br />
<strong>del</strong> momento, e il gioco è fatto: un vecchio<br />
format che avrebbe più di cinquant’anni ritorna<br />
a essere “giovane”. Il che non significa che venga<br />
visto dai giovani, ovviamente. <strong>La</strong> verità è che in tv<br />
tutto deve essere sempre perfettamente contemporaneo,<br />
perché altrimenti rischia di perdere appeal,<br />
di non essere più affascinante e ammaliante.<br />
Un po’ come quei tessuti scadenti che tendono a<br />
impolverarsi, la televisione ha bisogno di lavarsi<br />
la faccia (o la coscienza) più volte al giorno, per<br />
risultare sempre fresca e bella.<br />
Lo avevamo già anticipato, l’edizione 2010 di Miss<br />
Italia avrebbe subìto l’influenza di altre trasmissioni.<br />
È normale che un appuntamento annuale<br />
che dura tre giorni venga rimaneggiato per risultare<br />
forte per quanto riguarda gli ascolti: ha solo<br />
poche ore per portare a casa il maggior numero<br />
di sponsor. Bisogna quindi renderlo calamitante,<br />
più di quanto possa la sola curiosità di vedere le<br />
bellezze italiane sulla passerella. E quindi si aggiungono<br />
salse e spezie, perché il profumo attira<br />
e chissà che qualcuno decida di restare a cena.<br />
Gli ingredienti aggiuntivi di Miss Italia 2010 sono<br />
stati tutti mutuati da altre trasmissioni <strong>del</strong> momento.<br />
Ecco qualche esempio. <strong>La</strong> giuria alla X-<br />
Factor, con personaggi spigliati e istrionici, come<br />
Guillermo Mariotto che ammicca alla telecamera<br />
e snocciola battute e commenti a volte poco indicati.<br />
I backstage in cui le ragazze sono riprese<br />
su una poltrona in perfetto stile “confessionale<br />
<strong>del</strong> Gf” dalla quale si sfogano, cantano e salutano<br />
la mamma. Le stesse bellezze in costume che<br />
contestano in diretta le scelte e le votazioni <strong>del</strong>la<br />
giuria, sulla falsa riga <strong>del</strong> talent-show “Amici”.<br />
E poi c’è lui, Emanuele Filiberto, lui stesso un<br />
insignificante ma ossessionante format, da spostare<br />
all’occorrenza da una trasmissione all’altra.<br />
Se poi si riesce perfino a tracimare dalle ore di<br />
programmazione, offrendo qualche gossip alle<br />
scalette dei tg nazionali, magari con qualche risvolto<br />
piccante o politicamente scorretto, ecco<br />
di Alberto Averoldi<br />
che il termometro <strong>del</strong> successo raggiunge le colonnine<br />
più remunerative. Il caso <strong>del</strong>la concorrente<br />
Alessia Mancini, accusata da una giornalista<br />
di essere un transessuale infiltrato fra le altre<br />
miss, è diventato infatti un affaire nazionale con<br />
tanto di smentita ufficiale durante la diretta di sabato.<br />
<strong>La</strong>crime per la ragazza e molta tristezza un<br />
po’ per tutti. Gli ingranaggi <strong>del</strong>lo spettacolo triturano<br />
chiunque si offra in sacrificio al dio <strong>del</strong>la<br />
notorietà e nel caso di belle diciottenni con tanti<br />
sogni e poca esperienza, la scena che si presenta<br />
è imbarazzante, esige compassione.<br />
Corpi perfetti e visi angelici a disposizione <strong>del</strong>la<br />
platea che, per il fatto di ridursi a gareggiare in tv<br />
diventano precari, opinabili, relativi. È il contrario<br />
<strong>del</strong>l’idea di bellezza che invece è inconfutabile<br />
in quanto originale, personale, assoluta, miracolosa,<br />
e che irradia dalla vita di tutte le persone,<br />
per il semplice fatto che esistono. Ogni ragazza<br />
italiana è già Miss Italia. Ma nel partecipare a un<br />
concorso, nell’accettare che la propria bellezza<br />
sia giudicata, nell’ingenua pretesa che il mondo<br />
le dia una conferma, ognuna di quelle sessanta<br />
aspiranti perde in partenza il proprio autentico<br />
fascino. Soprattutto la vincitrice, obbligata dalla<br />
corona a credere di essere migliore <strong>del</strong>le altre.<br />
Francesca Testasecca è Miss Italia 2010<br />
SAB DOM<br />
Rai Tre, h. 9.45<br />
L’ISPETTORE DERRICK<br />
Horst Tappert interpreta il detective<br />
più famoso <strong>del</strong>la tv tedesca.<br />
In questo episodio un<br />
uomo viene trovato morto<br />
dalla sua futura sposa…<br />
Rai Tre, h. 12.55<br />
OKKUPATI<br />
Federica Gentile presenta un<br />
programma dedicato a chi cerca<br />
lavoro. Racconta di esperienze<br />
virtuose di cooperative<br />
e aziende italiane, fornisce<br />
spunti su come e dove cercare<br />
un’occupazione.<br />
Rai Uno, h. 14.00<br />
EASY DRIVER<br />
Ritorna anche per quest’anno<br />
il programma di Marcellino<br />
Mariucci e Ilaria Moscato, alla<br />
scoperta dei nuovi mo<strong>del</strong>li di<br />
automobili, testate lungo le<br />
strade italiane. Oggi è la volta<br />
<strong>del</strong>la Fiat 500 Twin Air e <strong>del</strong>la<br />
Opel Meriva.<br />
Rai Tre, h. 14.55<br />
TV TALK<br />
Cambia orario ma mantiene le<br />
stesse interessanti caratteristiche<br />
il programma di critica e<br />
analisi televisiva di Rai Tre. In<br />
studio professori universitari e<br />
studenti leggono la settimana<br />
televisiva e ne commentano<br />
le novità.<br />
Rai Tre, h. 2.15<br />
RITRATTI<br />
Rubrica dedicata ai grandi personaggi<br />
<strong>del</strong> cinema italiano di<br />
tutti i tempi. Questa è la seconda<br />
e ultima puntata dedicata<br />
a Vittorio De Sica.<br />
Rete Quattro, h. 21.10<br />
LIE TO ME<br />
Ha riscosso molto successo<br />
già in America questo telefilm<br />
interpretato da Tim<br />
Roth, uno psicologo al servizio<br />
<strong>del</strong>la polizia che ha una<br />
spiccata dote nel saper riconoscere<br />
chi mente dal linguaggio<br />
<strong>del</strong> corpo: lo sguardo,<br />
la posizione <strong>del</strong>le mani,<br />
la postura, la voce; tutto può<br />
tornare utile per scoprire la<br />
verità. Casi intricati e storie<br />
avvincenti.<br />
Rai Due, h. 7.00<br />
CARTOON FLAKES WEEKEND<br />
Una serie di divertenti cartoni<br />
animate per la mattina dei<br />
più piccoli.<br />
Rai Due, h. 7.45<br />
ART ATTACK<br />
Un programma che stimola la<br />
creatività e l’inventiva dei più<br />
piccoli ma anche dei grandi, insegnando<br />
come divertirsi con<br />
poco, costruendo oggetti divertenti<br />
grazie a materiali di<br />
scarto casalinghi.<br />
Rai Tre, h. 13.35<br />
PASSEPARTOUT<br />
L’esperto d’arte Philippe Daverio<br />
è a Rio de Janeiro, in Brasile.<br />
<strong>La</strong> città è ricca di contraddizioni:<br />
dai grattacieli opulenti alla<br />
povertà <strong>del</strong>le favelas. Un viaggio<br />
nella cultura di uno storico<br />
popolo.<br />
Rete Quattro, h. 19.35<br />
COLOMBO<br />
Torna ad appassionarci l’originale<br />
detective interpretato<br />
da Peter Falk. In questa puntata<br />
l’assassino di turno ha ucciso<br />
la sua amante facendo in<br />
modo che sembri un suicidio.<br />
Colombo dovrà dimostrare il<br />
contrario.<br />
Rai Tre, h. 23.20<br />
BENVENUTI A DETROIT<br />
Film-documentario realizzato<br />
da Andrea Salvatore. Nel gennaio<br />
<strong>del</strong> 2009 la Fiat sigla uno<br />
storico accordo con la Chrysler.<br />
Dall’alleanza nasce il personaggio<br />
<strong>del</strong>l’amministratore <strong>del</strong>egato<br />
Sergio Marchionne. Luci e<br />
ombre sugli affari tra i grandi.<br />
Rai Quattro, h. 21.10<br />
MISSISSIPPI BURNING –<br />
LE RADICI DELL’ODIO<br />
Avvincente film di denuncia<br />
sul razzismo nei confronti <strong>del</strong>la<br />
minoranza nera americana,<br />
con Willem Dafoe e Gene<br />
Hackman Nel 1964 in Mississippi<br />
due agenti <strong>del</strong>l’Fbi, uno giovane<br />
e ligio alle regole, l’altro<br />
esperto e dai mezzi poco ortodossi,<br />
indagano sull’omicidio<br />
di tre attivisti per i diritti dei<br />
neri. Una storia sconvolgente<br />
e molto realistica.
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Telecomando 17 SETTEMBRE 2010 43<br />
LUN MAR MER GIOV VEN<br />
Rai Due, h. 8.00<br />
L’ALBERO AZZURRO<br />
Comincia la nuova serie <strong>del</strong><br />
programma per bambini con il<br />
famoso pupazzo Dodò e i suoi<br />
curiosi amici. Nuove avventure<br />
e tante storie per appassionare<br />
i più piccoli.<br />
Rai Tre, h. 10.40<br />
COMINCIAMO BENE ESTATE<br />
In onda le migliori puntate trasmesse<br />
negli scorsi mesi. Arianna<br />
Ciampoli e Michele Mirabella<br />
ci raccontano l’Italia nei suoi<br />
piccoli grandi problemi. Questa<br />
puntata tratta lo “stalking”.<br />
<strong>La</strong> 7, h. 14.00<br />
IL COMANDANTE<br />
Commedia italiana <strong>del</strong> 1963<br />
con Totò e Aldo Fabrizi. Un generale<br />
in congedo deve ritirarsi<br />
in pensione ma si annoia. Decide<br />
quindi di rovinare la vita dei<br />
suoi cari, combinando un sacco<br />
di guai…<br />
Rete Quattro, h. 20.30<br />
WALKER TEXAS RANGER<br />
Continuano le avventure dei<br />
ranger che a forza di calci e<br />
mosse da full-contact tiene<br />
pulite le strade americane. In<br />
questa puntata Walker e i suoi<br />
colleghi devono difendere una<br />
ragazza in pericolo.<br />
Rete Quattro, h. 24.00<br />
SYRIANA<br />
Film di denuncia <strong>del</strong> 2005, con<br />
George Clooney e Matt Damon.<br />
L’agente <strong>del</strong>la Cia Bob Barnes<br />
accetta un’ultima importante<br />
missione: deve assassinare il<br />
principe Nasir, che con la sua<br />
politica rischia di mettere in crisi<br />
l’economia americana. Ma gli<br />
intrighi di potere a Washington<br />
sono più grandi di lui.<br />
Rai Due, h. 21.05<br />
MAN ON FIRE<br />
Thriller poliziesco con Denzel<br />
Washington e Dakota Fanning.<br />
Città <strong>del</strong> Messico. John<br />
Creasy, ex agente <strong>del</strong>la Cia<br />
con problemi di alcol accetta<br />
di fare da guardia <strong>del</strong> corpo<br />
alla piccola figlia di un miliardario.<br />
<strong>La</strong> bimba viene rapita<br />
da un’organizzazione criminale.<br />
Per John è l’occasione<br />
di riscattarsi e di mettere a<br />
posto le cose.<br />
Rai Tre, h. 8.00<br />
LA STORIA SIAMO NOI<br />
Giovanni Minoli, direttore di<br />
Rai Educational, ci propone<br />
ogni giorno interessanti documentari<br />
storici sui fatti più<br />
importanti <strong>del</strong>l’ultimo secolo.<br />
Rai Tre, h. 9.00<br />
MISERIA E NOBILTÀ<br />
Un classico <strong>del</strong> cinema all’italiana,<br />
con Totò e Sofia Loren.<br />
Poveri in canna, Felice e Pasquale<br />
vengono assunti, con<br />
le rispettive famiglie, da un<br />
marchesino che vuole sposare<br />
la figlia di un cuoco arricchito.<br />
Devono fingersi i suoi parenti<br />
aristocratici in casa <strong>del</strong><br />
suocero. <strong>La</strong> commedia degli<br />
equivoci.<br />
Rai Due, h. 16.10<br />
LA SIGNORA IN GIALLO<br />
Un classico dei telefilm gialli<br />
<strong>del</strong>la tv degli anni 90. L’attrice<br />
Angela <strong>La</strong>nsbury è Jessica<br />
Fletcher, scrittrice di romanzi<br />
gialli alle prese, in ogni puntata,<br />
con casi d’omicidio da<br />
risolvere.<br />
Rete Quattro, h. 16.30<br />
I GIORNI DELL’IRA<br />
Film western con Giuliano<br />
Gemma e Lee Van Cleef. Arizona,<br />
Stati Uniti. Un giovane<br />
è arruolato in una banda di<br />
criminali, ma quando il capo<br />
uccide un vecchio ex sceriffo<br />
decide di passare dalla parte<br />
<strong>del</strong>la legge.<br />
Italia Uno, h. 22.10<br />
ALE & FRANZ SKETCH SHOW<br />
I due comici nati e cresciuti<br />
grazie a Zelig ora hanno un<br />
loro spazio dedicato nel quale<br />
sbizzarrirsi nelle loro ultime<br />
trovate. Risate per tutti.<br />
Rai Tre, h. 21.05<br />
BALLARÒ<br />
Riprende la nuova stagione<br />
autunnale <strong>del</strong> programma di<br />
approfondimento politico curato<br />
e condotto da Giovanni<br />
Floris. In discussione l’attualità<br />
<strong>del</strong>la politica italiana,<br />
molti ospiti illustri fra parlamentari,<br />
giornalisti e opinionisti.<br />
<strong>La</strong> copertina satirica<br />
per smorzare i toni è sempre<br />
affidata al comico Maurizio<br />
Crozza.<br />
<strong>La</strong> 7, h. 7.00<br />
OMNIBUS<br />
Informazione politica e di<br />
attualità: dopo la rassegna<br />
stampa quotidiana i giornalisti<br />
<strong>del</strong>la redazione <strong>del</strong> telegiornale<br />
conducono un’interessante<br />
arena politica dedicata<br />
ai problemi <strong>del</strong>l’Italia.<br />
Rete Quattro, h. 9.05<br />
HUNTER<br />
Un ottimo telefilm poliziesco<br />
ambientato nei sobborghi di<br />
Los Angeles. Rick Hunter e<br />
la sua collega Mc Call sono<br />
sulle tracce dei criminali per<br />
tutta la città.<br />
Rai Due, h. 13.50<br />
TG2 MEDICINA 33<br />
Una rubrica quotidiana dedicata<br />
alla salute. Le ultime<br />
notizie riguardanti le scoperte<br />
scientifiche applicate alla<br />
medicina. Importanti e utili<br />
consigli su come affrontare<br />
la nuova stagione in salute<br />
e in forma.<br />
Current, h. 14.15<br />
VANGUARD<br />
Canale Sky 130. Reportage<br />
d’inchiesta giornalistica realizzati<br />
da giovani videomaker<br />
che vogliono raccontare realtà<br />
che il resto <strong>del</strong>la comunicazione<br />
televisiva spesso lascia<br />
nell’ombra.<br />
Fox Retrò, h. 18.00<br />
MAC GYVER<br />
Canale Sky 121. Tutte le stagioni<br />
di un telefilm cult degli<br />
anni ’80 e ’90: un ex agente<br />
segreto, ora al servizio <strong>del</strong>la<br />
Fondazione Phoenix, corre<br />
sempre in aiuto dei più deboli<br />
grazie alle sue ingegnose<br />
invenzioni.<br />
Rete Quattro, h. 21.10<br />
PIÙ FORTE RAGAZZI!<br />
Spassosa commedia d’avventura<br />
con l’inossidabile coppia<br />
Bud Spencer – Terence Hill. In<br />
Sudamerica due avventurieri<br />
a caccia di soldi si guadagnano<br />
da vivere inscenando falsi<br />
incidenti aerei per prendere i<br />
soldi dalle assicurazioni. Socprono<br />
che il vero business è<br />
rifornire di cibo e bevande i<br />
cercatori di diamanti <strong>del</strong> posto.<br />
Ma un losco faccendiere<br />
vorrebbe eliminarli…<br />
Tv2000, h. 9.00<br />
LA GRANDE MUSICA<br />
Digitale Terrestre. Appuntamento<br />
quotidiano con i grandi<br />
compositori di musica classica.<br />
Le registrazioni dei più celebri<br />
concerti, realizzati dalle più famose<br />
orchestre internazionali.<br />
Rai Due, h. 9.45<br />
TRACY E POLPETTA<br />
Per i bambini che stanno imparando<br />
l’inglese, e per chi invece<br />
l’inglese non ha mai avuto<br />
modo di impararlo. Questa sitcom<br />
è recitata in parte in lingua<br />
italiana e in parte in lingua<br />
inglese.<br />
Tv2000, h. 17.30<br />
TESORI D’ARTE SACRA<br />
Un viaggio a puntate per l’Italia<br />
<strong>del</strong>le chiese e dei santuari,<br />
alla scoperta <strong>del</strong>le bellezze<br />
artistiche, spesso sottovalutate,<br />
che fanno parte di un patrimonio<br />
culturale che tutto il<br />
mondo ci invidia.<br />
Tv2000, h. 18.30<br />
FORMATO FAMIGLIA<br />
Digitale Terrestre. Interessante<br />
talk-show dedicato alle famiglie.<br />
Arianna Ciampoli e Antonio<br />
Soviero studiano la società<br />
in cui viviamo e cercano di capire,<br />
insieme ai numerosi ospiti,<br />
quali direzioni sta prendendo<br />
il pianeta famiglia in Italia.<br />
<strong>La</strong> 7, h. 21.10<br />
GANDHI<br />
Film biografico sulla vita di<br />
uno dei più grandi personaggi<br />
<strong>del</strong> ’900. Dalle prime proteste<br />
contro le discriminazioni<br />
razziali in Sudafrica fino<br />
alla lunga lotta non violenta<br />
per l’indipendenza <strong>del</strong>l’India<br />
dall’Inghilterra.<br />
Italia Uno, h. 21.10<br />
BATMAN BEGINS<br />
Ottimo film d’avventura, l’ennesimo<br />
dedicato al cavaliere<br />
oscuro. In questo episodio si<br />
raccontano le origini <strong>del</strong>la leggenda<br />
<strong>del</strong> supereroe mascherato<br />
che vigila su Gotham City.<br />
Un cast eccezionale: Christian<br />
Bale, Michael Caine, Liam Neeson,<br />
Morgan Freeman, Gary<br />
Oldman, per la regia di Christopher<br />
Nolan. Alta tecnologia<br />
e inseguimenti mozzafiato per<br />
gli amanti <strong>del</strong> genere.<br />
Rai Tre, h. 6.45<br />
ITALIA, ISTRUZIONI PER L’USO<br />
Un appuntamento quotidiano<br />
di servizio al cittadino: i consigli<br />
e i trucchi per riuscire a districarsi<br />
nella fitta trama di impedimenti<br />
burocratici che l’Italia<br />
spesso lamenta.<br />
Rai Uno, h. 11.05<br />
OCCHIO ALLA SPESA<br />
Alessandro Di Pietro ci insegna<br />
a riconoscere le diverse varietà<br />
<strong>del</strong>l’uva e ci guida verso un acquisto<br />
consapevole di prodotti<br />
di qualità. Le uova sono l’argomento<br />
<strong>del</strong>la puntata.<br />
Tv2000, h. 13.00<br />
DANIEL BOONE<br />
Digitale Terrestre. Divertente e<br />
avvincente telefilm <strong>del</strong>la vecchia<br />
scuola. Un pioniere americano<br />
vive in ogni puntata incredibili<br />
avventure, vissute insieme<br />
all’inseparabile amico, un indiano<br />
Sioux.<br />
Tv2000, h. 16.15<br />
AD EST DI DOVE?<br />
Digitale Terrestre. Una serie di<br />
documentari realizzati da Pupi<br />
Avati che raccontano la vita e<br />
la società dei Paesi <strong>del</strong>l’Est europeo,<br />
in lenta ricrescita dopo<br />
la caduta <strong>del</strong> regime sovietico.<br />
Ogni puntata racconta di una<br />
<strong>del</strong>le ex capitali <strong>del</strong>la cortina<br />
di ferro.<br />
Discovery Channel, h. 23.00<br />
MEGACOSTRUZIONI<br />
Canale Sky 401. Documentari<br />
che mostrano le più imponenti<br />
strutture realizzate dall’uomo.<br />
Dagli enormi stadi di calcio dalle<br />
forme più curiose, ai grattacieli<br />
<strong>del</strong>le grandi metropoli, realizzati<br />
grazie alle ultime scoperte<br />
<strong>del</strong>l’ingegneria applicata.<br />
Sky Cinema 1, h. 21.00<br />
PROVA A PRENDERMI<br />
Commedia diretta da Steven<br />
Spielberg, interpretata da Leonardo<br />
Di Caprio e Tom Hanks.<br />
<strong>La</strong> storia vera di Frank Abagnale,<br />
giovane e abilissimo maestro<br />
<strong>del</strong>la truffa, che iniziò la<br />
sua “carriera” falsificando assegni<br />
per biglietti aerei e finì per<br />
stampare banconote false, e <strong>del</strong><br />
suo segugio Hanratty, agente<br />
Fbi che lo inseguì per parecchi<br />
anni. Un ottimo film per una<br />
storia avvincente.
44<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione Radio e Media<br />
CCambiano<br />
i tempi e le situazioni ma<br />
Fiorella Mannoia continua a vivere<br />
felicemente la sua stagione musicale.<br />
<strong>La</strong> voce probabilmente più amata<br />
<strong>del</strong>la canzone italiana al femminile<br />
torna con il nuovo cd (+ dvd) live<br />
“Il tempo e l’armonia”, anticipato il<br />
27 agosto dal primo singolo, l’inedito<br />
“Se veramente Dio esiste”, scritto<br />
appositamente per lei dagli Avion Travel.<br />
L’album è stato presentato nello<br />
splendido contesto <strong>del</strong>l’Arena di Verona<br />
il 12 settembre, nell’ambito <strong>del</strong>la<br />
Festa <strong>del</strong> Volontariato 2010, segno<br />
<strong>del</strong>la grande sensibilità non solo artistica<br />
di Fiorella Mannoia che ha voluto<br />
ricompensare con questo concerto<br />
i volontari veronesi per il lavoro svolto<br />
durante tutto l’anno. Sul palco sono<br />
saliti anche due giovani artisti come<br />
Cesare Cremonini e Noemi e i Negrita,<br />
tra le migliori rock band italiane.<br />
Se l’inedito “Se veramente Dio esiste”<br />
è, secondo la definizione di Fiorella,<br />
“una struggente preghiera che con<br />
dolcezza descrive il nostro smarrimento<br />
nell’attuale momento storico”;<br />
le altre canzoni <strong>del</strong> disco sono tratte<br />
dal repertorio ormai sterminato e qualitativamente<br />
importante <strong>del</strong>la rossa<br />
cantante romana. Si tratta infatti di<br />
brani dal vivo, registrati al teatro Filarmonico<br />
di Verona il 24 e 25 maggio<br />
scorsi. Il nuovo progetto discografico<br />
e il grande evento all’Arena di Verona<br />
coronano la lunga carriera artistica di<br />
Fiorella Mannoia e il successo <strong>del</strong> re-<br />
Musica Nuovo disco live<br />
Il tempo di Fiorella<br />
di Ricky Barone<br />
cente tour acustico, chiudendo trionfalmente<br />
il 2010, anno che l’ha vista<br />
protagonista sulle scene discografiche<br />
e live, nonché sostenitrice (con<br />
<strong>La</strong>ura Pausini, Giorgia, Elisa e Gianna<br />
Nannini) <strong>del</strong> progetto “Amiche per<br />
l’Abruzzo”. Una serie di proposte che<br />
suggellano il carattere e lo spessore di<br />
Fiorella Mannoia che è riuscita a conquistare<br />
nel corso <strong>del</strong> tempo la stima<br />
dei colleghi e l’affetto <strong>del</strong> pubblico.<br />
Una carriera maturata attraverso la<br />
consapevolezza che la sua voce aveva<br />
le qualità per poter vestire, spesso<br />
e paradossalmente meglio degli stessi<br />
autori, canzoni non da lei composte.<br />
<strong>La</strong> sua è diventata nel corso degli an-<br />
Fiorella Mannoia<br />
Radio Dal 20 settembre il nuovo palinsesto<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> dei bresciani tra novità e tradizione<br />
Aria di novità nella programmazione di Radio <strong>Voce</strong> che, dopo<br />
la stagione estiva, si arricchisce di nuovi appuntamenti.<br />
Il contenitore “<strong>Voce</strong> mattina” condotto da Marco Vignoletti,<br />
in onda dopo “L’Apertura” con Mario Ricci e la rubrica “Primo<br />
piano” a cura di Mario Leombruno, si caratterizza per una<br />
particolare attenzione al territorio bresciano, con rapidi collegamenti<br />
dai principali eventi di città e provincia. Ogni lunedì<br />
alle 11.15 Elisa Bassini dà “<strong>Voce</strong> ai bresciani”, raccogliendo<br />
per le vie <strong>del</strong>la città le opinioni dei cittadini sui principali fatti<br />
<strong>del</strong>la settimana. Il martedì alla stessa ora ci occupiamo <strong>del</strong>le<br />
“Voci di <strong>Voce</strong>”, con la presentazione dei free press in uscita,<br />
in collegamento coi vari Comuni. Ogni mercoledì siamo “A tu<br />
per tu” con la psicologa Anna Grasso Rossetti su vari temi di<br />
largo interesse. Sarà possibile inviare domande all’indirizzo<br />
diretta@radiovoce.it e tutte le settimane risponderemo in diretta.<br />
Se invece amate l’amarcord, Giacomo Danesi ci aspetta il<br />
ni una voce al servizio <strong>del</strong>la canzone<br />
d’autore, grazie a brani scritti per<br />
lei da Ivano Fossati, Enrico Ruggeri,<br />
Massimo Bubola e molti altri. Canzoni<br />
come “I treni a vapore”, “Come si<br />
cambia”, “Quello che le donne non dicono”,<br />
“Il cielo d’Irlanda” – tutte presenti<br />
in questo nuovo album – sono<br />
entrate nella memoria collettiva grazie<br />
alla voce <strong>del</strong>la cantante di Roma.<br />
Una cantante che negli ultimi anni ha<br />
voluto ampliare il suo repertorio aggiungendo<br />
alle canzoni scritte da altri<br />
su commissione canzoni già note,<br />
magistralmente trasformate e rese in<br />
maniera assolutamente personale e<br />
unica. Tra queste ci piace citare “Sally”<br />
di Vasco Rossi, canzone apparentemente<br />
lontana dal repertorio e dai<br />
registri di Fiorella Mannoia ma che è<br />
diventata invece grazie alla sua interpretazione<br />
un nuovo inno moderno,<br />
capace di rivaleggiare con la versione<br />
già splendida di Vasco.<br />
giovedì coi “Mille volti di Brescia”, una carrellata di personaggi<br />
bresciani di ieri e di oggi. Confermati il collegamento <strong>del</strong>le<br />
10.35 con la Feltrinelli di Brescia per il “Consiglio <strong>del</strong> giorno”,<br />
il “Mercatino”, “Cinema mon amour” e l’“Informalavoro”.<br />
Per quanto riguarda la fascia preserale, tornano i “Belli dentro”<br />
Carlo Zaniboni e Fabrizio Gorni (lun-ven dalle 17) con il<br />
loro scoppiettante intrattenimento fatto di musica, curiosità,<br />
giochi in diretta e gag irresistibili.<br />
Lo sport è un altro punto forte <strong>del</strong>la programmazione. Mario<br />
Ricci conduce “100%Brescia” (lun-ven dalle 14 alle 15), una fascia<br />
quotidiana irrinunciabile per chi tifa Rondinelle. Nel pomeriggio<br />
<strong>del</strong>la domenica “Diretta sport”, con risultati in tempo<br />
reale e commenti a caldo dai campi <strong>del</strong>la serie A e Lega Pro.<br />
Radio <strong>Voce</strong> si conferma una radio formato famiglia, dinamica,<br />
attenta ai contenuti e radicata nel territorio. Una radio da<br />
scoprire anche in Rete, sul portale radiovoce.it<br />
Programmazione<br />
LA SANTA MESSA IN TV<br />
<strong>La</strong> S. Messa prefestiva che Teletutto, Telenord<br />
e Super TV trasmettono alle ore 18.30 <strong>del</strong> sabato,<br />
è ripresa dalla chiesa di Concesio Pieve.<br />
LA BUONA NOVELLA<br />
In estate l’edizione <strong>del</strong> sabato va in onda dalle<br />
18.15 alle 18.30, quella domenicale dalle 11<br />
alle 12. Il programma, prodotto da <strong>Voce</strong>Media<br />
e curato da Betty Cattaneo, va in onda: su Radio<br />
<strong>Voce</strong> Camuna, Ecz, Radio Claronda, Radio<br />
Basilica Verolanuova, Radio Ponte Manerbio,<br />
Radio Raphaël.<br />
RITRATTI DI SACERDOTI BRESCIANI<br />
Ogni domenica, all’interno <strong>del</strong> contenitore “<strong>La</strong><br />
Buona Novella”, don Franco Frassine presenta<br />
i suoi ritratti di preti bresciani. <strong>La</strong> rubrica, avviata<br />
in occasione <strong>del</strong>l’Anno sacerdotale recentemente<br />
concluso, prosegue per tutta l’estate.<br />
In onda alle 11.25.<br />
VOCE MATTINA<br />
Il contenitore condotto da Marco Vignoletti si<br />
arricchisce di nuovi appuntamenti. Ogni lunedì<br />
alle 11.15 “<strong>Voce</strong> ai bresciani”: sondaggi per<br />
le vie <strong>del</strong>la città sui temi <strong>del</strong> momento con Elisa<br />
Bassini. Tra le altre rubriche, “A tu per tu”<br />
con la psicologa Anna Grasso Rossetti, “I mille<br />
volti di Brescia” con Giacomo Danesi, l’immancabile<br />
spazio dedicato al cinema e un costante<br />
contatto con la redazione giornalistica per<br />
raccontare “in presa diretta” ciò che accade in<br />
città e provincia.<br />
LA BUONA NOTIZIA<br />
In questo periodo la trasmissione televisiva<br />
settimanale presenta una serie di servizi dedicati<br />
al pellegrinaggio diocesano in Terra Santa.<br />
<strong>La</strong> Buona Notizia va in onda: la domenica<br />
alle 13.15 su Teletutto e alle 20 su Telenord; su<br />
Super TV la domenica alle 20 e il martedì alle<br />
20.30; su Più Valli TV il sabato alle 18 e la domenica<br />
alle 11; su Teleboario la domenica alle 11.<br />
BELLI DENTRO<br />
Dopo la pausa estiva, torna a grande richiesta<br />
il programma preserale condotto da Carlo Zaniboni<br />
e Fabrizio Gorni. Tra canzoni, giochi, e<br />
ospiti in diretta, il modo più piacevole di finire<br />
la giornata lavorativa.<br />
VOCE SPORT<br />
Nuova stagione per “100%Brescia”: trasmissione<br />
in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle<br />
15 dedicata al mondo <strong>del</strong>le rondinelle con interviste<br />
e approfondimenti. Tutte le domeniche<br />
“Diretta sport” con collegamenti dai campi di<br />
calcio di Lega Pro (Lumezzane, Salò, Montichiari,<br />
Rodengo) e <strong>del</strong> Brescia di serie A.
Via Callegari, 6 - Brescia<br />
Tel. 030 3774592 - 3383636104<br />
Fax 030 3757897<br />
e-mail: redazione@radiovoce.it<br />
Le nostre frequenze<br />
Città e Provincia 88.300<br />
Franciacorta 88.500<br />
<strong>La</strong>go d’Iseo 88.400 - 93.500<br />
Alta Valle Camonica 88.050<br />
<strong>La</strong>go di Garda 88.200<br />
Bassa Valle Sabbia 88.400 - 88.25<br />
Bassa Valle Camonica 88.200<br />
Media Valle Camonica 88.300<br />
Alta Valle Sabbia 88.500<br />
Valle Trompia 88.500<br />
Dal lunedì al venerdì<br />
GR Nazionali dalle 7 alle 18<br />
Gr Radio Vaticana ore 8 e ore 19.30<br />
GR Locali 10.30 11.30 12.30 13.30 15.30<br />
Radio ECZ<br />
Via XV giugno, 4<br />
25014 Castenedolo (Bs)<br />
Tel. 0302731444 Fax 0302130911<br />
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info@radioecz.it<br />
Visita il nostro sito oppure telefona ai nostri numeri<br />
per individuare, tra le oltre 60 frequenze di ECZ, quella<br />
che corrisponde alla tua parrocchia<br />
S. Messe: Dal lunedì al venerdì 9.03 - 19.03;<br />
sabato 19.00; domenica 9.00 - 10.30 - 18.00<br />
Se preferisci ascolta quelle messe in onda dalla<br />
tua parrocchia sulle nostre frequenze<br />
Radio <strong>Voce</strong><br />
Camuna<br />
Via Mazzini, 92 - 25043 Breno (Bs)<br />
Tel. 0364.22342 fax 0364 320906<br />
e-mail: radio@vocecamuna.it<br />
redazione@vocecamuna.it<br />
www.vocecamuna.it<br />
SABATO<br />
6.00 Ecclesia<br />
7.00 Gr<br />
7.05 Pane per il viaggio - pensieri<br />
di saggezza e di fede di H. Nouwen<br />
- con don Adriano Bianchi<br />
7.15 Il nuovo numero <strong>del</strong> settimanale<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong><br />
7.35 Rassegna stampa da inBlu<br />
8.00 Gr Radio Vaticana<br />
9.00 Gr<br />
11.00 Gr<br />
12.00 Gr Radio Vaticana<br />
13.00 Gr<br />
- Radio <strong>Voce</strong> greatest hits<br />
18.00 Gr<br />
18.15 Buona Novella a cura di<br />
Betty Cattaneo<br />
- commento al Vangelo di don<br />
Gualtiero Pasini<br />
- Vita dei santi a cura di padre Antonio<br />
Sicari<br />
18.50 Pane per il viaggio (replica)<br />
19.30 Gr Radio Vaticana<br />
19.50 Zona relax<br />
21.00 Disco story<br />
Informazione locale<br />
ECZ GIORNALE: Dal lunedì al venerdì alle 12.30 - 13.30 - 19.40.<br />
BLOCK NOTES: Gli appuntamenti di città e provincia<br />
Dal lunedì al venerdì: Mattino 10.03 - 11.03 - 12.03.<br />
Pomeriggio: 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30. Il sabato alle<br />
12.30 - 13.30 - 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30.<br />
COSA C’È DA VEDERE: Le iniziative teatrali, cinematografiche<br />
e musicali di città e provincia<br />
Dal lunedì al venerdì alle 12.37 - 13.37 - 19.47<br />
Rubriche<br />
Popoli tra sogni e speranze Lunedì 10.09<br />
Oggi parliamo di… Lunedì 11.30<br />
Sul filo <strong>del</strong>la memoria Martedì 10.09<br />
Bienvenida America latina Martedì 20.05<br />
Informazione liturgico-pastorale Mercoledì 10.09<br />
“VOCEGIORNALE” notiziario radiofonico principale<br />
dal lunedì al sabato alle 8.30 - 12.30 - 18.30 - 22.30.<br />
“VOCEFLASH” notizie in breve dal lunedì al sabato<br />
alle 11 - 14 - 16 - 20 - 23.45.<br />
“RASSEGNA DELLA STAMPA QUOTIDIANA” appuntamento<br />
con le prime pagine dei quotidiani dal lunedì al sabato alle 9.30.<br />
“ALMANACCO” previsioni <strong>del</strong> tempo.<br />
Pensiero religioso. ecc. dal lunedì al sabato alle 8.<br />
“STREMADÈS” storia e varia cultura locale venerdì<br />
alle 17 e domenica alle 11.<br />
“TERZA PAGINA” attualità culturale. Mercoledì alle 17.<br />
“UNA PROPOSTA MUSICALE AL GIORNO” programma musicale<br />
dal lunedì al sabato alle 13.<br />
“TITOLI DI CODA” striscia musicale con voci differenti ogni volta.<br />
Tutti i giorni dalle 20 alle 22.<br />
E poi ancora “MERCATINO” (10.20 - 12.20 - 18.20).i&Concorsi (7.30<br />
- 12.45 - 18.45). Vivilavalle (9 - 12 - 18). ecc.<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
DOMENICA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ<br />
7.00 Mattina italiana - selezione<br />
di canzoni<br />
10.00 S. Messa<br />
11.00 <strong>La</strong> Buona Novella a cura di<br />
Betty Cattaneo<br />
- commento al Vangelo di don<br />
Gualtiero Pasini<br />
- Sette giorni in diocesi<br />
- Ritratti di sacerdoti bresciani a<br />
cura di Franco Frassine<br />
- Primo Piano<br />
- Vite dei santi in breve a cura di<br />
padre Antonio Sicari<br />
- L’agenda <strong>del</strong>la settimana<br />
12.00 Recita <strong>del</strong>l’Angelus<br />
14.00 Gr Radio Vaticana<br />
14.45 Diretta Sport<br />
19.30 Gr Radio Vaticana<br />
6.00 Ecclesia<br />
6.30 S. Messa<br />
6.55 Pane per il viaggio - pensieri<br />
di saggezza e di fede di H. Nouwen<br />
- con don Adriano Bianchi<br />
7.15 L’apertura con Mario Ricci<br />
7.25 Rassegna stampa nazionale<br />
7.55 Pane per il viaggio (replica)<br />
8.15 L’apertura (2ª parte)<br />
9.15 Primo piano a cura di Mario<br />
Leombruno<br />
10.10 <strong>Voce</strong>mattina con Marco<br />
Vignoletti<br />
10.15 L’agenda: appuntamenti<br />
e spettacoli<br />
10.35 <strong>La</strong> Feltrinelli di Brescia<br />
consiglia...<br />
10.50 Il mercatino<br />
12.15 <strong>Voce</strong> trailer<br />
12.50 L’informalavoro<br />
14.05 100% Brescia<br />
15.00 Pomeriggio inBlu<br />
17.10 Belli dentro<br />
18.50 Pane per il viaggio (replica)<br />
18.55 Zona Relax<br />
19.30 Gr Radio Vaticana<br />
- Zona relax<br />
21.00 <strong>La</strong> musica <strong>del</strong>la sera<br />
- lun: <strong>La</strong> reserva de Pedro<br />
- mar: Alta rotazione con A. Gardenato<br />
- mer: Bs music play con R. Barone<br />
- giov: <strong>Voce</strong> live<br />
- ven: Soul power con A. Rizzo<br />
- sab: Disco Story<br />
22.00 Effetto notte<br />
<strong>Voce</strong> alle Acli (ultimo <strong>del</strong> mese) Mercoledì 11.09<br />
Giovedì insieme Giovedì 10.09<br />
Tra le pagine di un libro Da lunedì a giovedì 20.30<br />
Insieme… all’Opera! Venerdì 10.09<br />
Letture: biografie, saggistica e non solo Venerdì 11.39<br />
Cucina e tradizione Venerdì 12.15<br />
Amico liscio Sabato 9.03<br />
<strong>La</strong> buona novella Domenica 15.00<br />
45
46<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Cultura e comunicazione Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
IIl Festival <strong>del</strong> cinema di Venezia è<br />
finito. Nella serata di chiusura ha<br />
esordito così Quentin Tarantino sul<br />
palco prima di leggere i premi, definendo<br />
le linee guida che la giuria ha<br />
utilizzato per scegliere i vincitori:<br />
“Abbiamo parlato di cinema. Non di<br />
tutto il resto. Abbiamo parlato di cinema:<br />
quello che ci fa commuovere,<br />
quello che ci fa appassionare, quello<br />
che ci fa discutere, quello con il quale<br />
siamo cresciuti. Le decisioni sono<br />
state tutte decisioni unanimi”.<br />
Leone d’oro al film americano “Somewhere”<br />
di Sofia Coppola: è questo<br />
il verdetto finale <strong>del</strong>la 67ª edizione<br />
<strong>del</strong> Festival <strong>del</strong> cinema di Venezia.<br />
Verdetto che non tutti hanno apprezzato,<br />
ritenendo altre pellicole forse<br />
più meritevoli. Tant’è che in “Sala<br />
grande” il festival si è chiuso con la<br />
regista americana con in mano il Leone<br />
d’oro consegnato dall’eccentrico<br />
presidente di giuria Quentin Tarantino<br />
(che indossa un paio di occhiali<br />
scuri). Film, quello <strong>del</strong>la Coppola,<br />
in cui si racconta il mondo <strong>del</strong> divo<br />
hollywoodiano Johnny Marco, interpretato<br />
da Stephen Dorff.<br />
Il Leone d’argento per la miglior regia<br />
invece premia un film francoispanico,<br />
quella “Balada triste de<br />
trompeta” di Àlex de la Iglesia che<br />
aveva diviso critici e pubblico: qual-<br />
Festival di Venezia Leone d’oro alla pellicola di Sofia Coppola<br />
Tarantino: vince<br />
il cinema che emoziona<br />
di Mauro Toninelli<br />
cuno lo indicava come probabile vincitore.<br />
Il regista spagnolo racconta<br />
la Spagna franchista, vista come un<br />
grande circo, nella quale dall’ascesa<br />
al potere di Franco fino al 1973, anno<br />
nel quale vi è l’epilogo <strong>del</strong> film, nascono<br />
e maturano figure grottesche;<br />
la pellicola si è aggiudicata anche il<br />
premio per la miglior sceneggiatura.<br />
Premio speciale <strong>del</strong>la giuria a “Essential<br />
killing” <strong>del</strong> polacco di Jerzy<br />
Skolimowski; per la stessa pellicola<br />
la Coppa Volpi al miglior attore Vincent<br />
Gallo mentre quella alla miglior<br />
attrice Ariane <strong>La</strong>bed per la prova nel<br />
film “Attenberg”.<br />
Premio Marcello Mastroianni per<br />
Mila Kunis, giovane attrice in “Black<br />
Swan”; premio per la miglior fotografia<br />
a Mikhail Krichman per il film<br />
“Ovsyanki” e Leone speciale a Monte<br />
Hellman.<br />
Tra tutti gli altri premi conferiti dalle<br />
altre giurie nelle sezioni parallele<br />
a quella in concorso da segnalare il<br />
vincitore <strong>del</strong>la sezione Controcampo<br />
italiano: “20 sigarette” di Aureliano<br />
Amadei. <strong>La</strong> pellicola autobiografica,<br />
tratta da una storia vera, racconta la<br />
strage di Nassiriya, dal punto di vista<br />
<strong>del</strong>l’unico civile sopravvissuto. Il<br />
ragazzo, 28enne precario, anarchico<br />
e antimilitarista, è partito al seguito<br />
<strong>del</strong> regista Stefano Rolla per girare<br />
<strong>La</strong> regista Sofia Coppola con il Leone d’oro<br />
un film sulla missione di pace italiana.<br />
L’attentato alla base dei carabinieri<br />
cambia ogni piano e il giovane<br />
decide di raccontare, attraverso un<br />
suo film, quanto accaduto. Fuori dalla<br />
retorica, con rumori assordanti<br />
che si alternano a silenzi pesanti e<br />
significativi.<br />
Premi che segnalano solo una piccola<br />
parte dei film presentati durante<br />
i giorni <strong>del</strong>la manifestazione. Molte<br />
pellicole arriveranno in sala, molte<br />
altre non avranno questa possibilità<br />
e si esauriranno nel ricordo di chi<br />
le ha viste. Leoni a parte, il cinema,<br />
come disse Tarantino, è emozione e<br />
in molti aspettano di emozionarsi.<br />
Popieluszko<br />
di Rafal Wieczynski<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
GLORIA - MONTICHIARI (in digitale<br />
con microcinema): lunedì 20<br />
settembre ore 20.30<br />
PROGRAMMAZIONE<br />
Le quattro volte<br />
di Michelangelo Frammartino<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
SERENO - BRESCIA, VILL. SERENO:<br />
sabato 18 settembre ore 20.45;<br />
domenica 19 settembre ore 20.45;<br />
lunedì 20 settembre ore 20.45<br />
L’apprendista stregone<br />
di Jon Turteltaub<br />
Sale <strong>del</strong>la comunità<br />
GLORIA – MONTICHIARI: sabato<br />
18 settembre ore 21.00; domenica<br />
19 settembre ore 21.00. AU-<br />
RORA - PONTE CAFFARO: sabato<br />
18 settembre ore 21.00; domenica<br />
19 settembre ore 21.00; lunedì 20<br />
settembre ore 21.00<br />
Sansone<br />
di Tom Dey<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
AURORA – PAVONE MELLA: sabato<br />
18 settembre ore 20.45; domenica<br />
19 settembre ore 15.00,<br />
20.45
Economia e lavoro<br />
venturelli@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
SSulla<br />
raccolta fondi sono le organizzazioni<br />
<strong>del</strong> non profit dedite all’emarginazione<br />
sociale ad aver subito meno<br />
gli effetti <strong>del</strong>la crisi: la “batosta”<br />
l’hanno presa quelle <strong>del</strong> settore aanità<br />
e ricerca scientifica, seguite da quelle<br />
<strong>del</strong>la cooperazione internazionale. È<br />
quanto si legge sul sito www.redattoresociale.it,<br />
che dà conto <strong>del</strong>la quarta<br />
rilevazione semestrale <strong>del</strong>l’indagine<br />
“<strong>La</strong> generosità batte la crisi? Le fonti<br />
di finanziamento al Terzo settore:<br />
le donazioni da privati” realizzata<br />
dall’Osservatorio di sostegno al non<br />
profit sociale <strong>del</strong>l’Istituto italiano <strong>del</strong>-<br />
Un seminario Cisl<br />
Tra l’incudine<br />
e il martello<br />
a cura di Massimo Venturelli<br />
la donazione e presentata nei giorni<br />
scorsi al Cnel. Una ricerca effettuata<br />
su un campione di 104 organizzazioni<br />
sulla raccolta fondi 2009, a cui sono<br />
state aggiunte stime e aspettative per<br />
il 2010. Dei tre settori studiati dall’indagine,<br />
quello che ha sofferto maggiormente<br />
è il settore <strong>del</strong>la salute.<br />
Secondo l’indagine, infatti, nel 2009<br />
le raccolte fondi sono andate sensibilmente<br />
peggio: sono aumentate <strong>del</strong><br />
23% le organizzazioni che perdono rispetto<br />
all’anno precedente passando<br />
da 13% al 36% <strong>del</strong> 2009. Diminuiscono,<br />
però, anche quelle che migliora-<br />
Sono tantissime, anche a Brescia, le persone che si affidano<br />
ai consigli <strong>del</strong>la banca di fiducia in materia di investimenti.<br />
Non è un mistero che in un recente passato più di un operatore<br />
<strong>del</strong> settore sia stato caldamente invitato a proporre ai<br />
clienti titoli e investimenti che alla lunga hanno manifestato<br />
tutta la loro fragilità.<br />
Il problema, lungi dall’essere superato, è stato affrontato nei<br />
giorni scorsi nel corso di un seminario promosso dal sindacato<br />
dei bancari Fiba Cisl e dei postali Slp Cisl tenuto presso la<br />
sede di via Altopiano d’Asiago.<br />
Che si tratti di un ufficio postale o di uno sportello bancario,<br />
il problema sempre attuale è quello <strong>del</strong>le pressioni commerciali<br />
a cui sono sottoposti i lavoratori.<br />
Le aziende, infatti, vogliono risultati immediati, quindi le loro<br />
politiche commerciali sono sempre più aggressive, con conseguenti<br />
inviti ai dipendenti che, per legge, però, sono obbligati<br />
alla più ampia tutela <strong>del</strong> cliente. Il lavoratore viene a<br />
Terzo settore Raccolta di fondi in calo<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
<strong>La</strong> crisi colpisce<br />
la propensione<br />
all’aiuto<br />
Presentato nei giorni scorsi uno studio<br />
sulle organizzazioni non profit che per le loro<br />
attività fanno conto sulla solidarietà di tanti.<br />
<strong>La</strong> crisi economica, però, ha fatto sentire<br />
anche in questo settore i suoi effetti<br />
no passando dal 68% nel 2008 al 39%<br />
nel 2009. E il trend sul 2010 non dà<br />
segnali di controtendenza. Per quanto<br />
riguarda invece la cooperazione<br />
internazionale, ci sono alti e bassi. Le<br />
poche organizzazioni che hanno visto<br />
le donazioni migliorare nel 2008, hanno<br />
visto lo stesso trend nel 2009 e sono<br />
il 42% (rispetto al 40% <strong>del</strong> 2008). Il<br />
38%, però, dichiara di aver peggiorato<br />
rispetto all’anno prima quando erano<br />
solo il 18%. Dimezzate le organizzazioni<br />
che nel 2008 si erano dichiarate<br />
in linea con l’anno precedente, sono<br />
passate dal 42% al 20%. Un settore<br />
piuttosto stabile negli anni è quello <strong>del</strong><br />
contrasto all’emarginazione sociale.<br />
Per le organizzazioni dedite a questo<br />
settore, quelle che hanno dichiarato<br />
di aver visto migliorare la situazione<br />
sono passate dal 35% al 43%, anche se<br />
aumentano anche quelle che dichiarano<br />
il contrario, cioè che hanno visto<br />
la situazione peggiorare sono passate<br />
dal 31% al 36%. Tuttavia, le prime cifre<br />
<strong>del</strong> 2010 non promettono anche in<br />
questo caso un futuro roseo: stime e<br />
aspettative puntano a una diminuzio-<br />
47<br />
ne di organizzazioni che migliorano e a<br />
un aumento di quelle che peggiorano.<br />
“Queste ricerche aprono nuovi orizzonti<br />
di lavoro necessari – ha spiegato<br />
Maria Guidotti, presidente <strong>del</strong>l’Istituto<br />
italiano <strong>del</strong>la donazione –. I dati<br />
non sono semplici. C’è chi migliora e<br />
chi peggiora, ma sarebbe molto interessante<br />
andare a capire le ragioni.<br />
Ciò richiede un maggiore impegno<br />
e maggiori collaborazioni”. Ma non<br />
è l’unico elemento di miglioramento<br />
necessario individuato dall’Istituto.<br />
Secondo Franco Vannini, consigliere<br />
<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>l’Istituto, infatti, andrebbe<br />
fatta una più puntuale ricerca sui<br />
fondi dal punto di vista quantitativo e<br />
non più soltanto sui trend. Ma se dalla<br />
parte <strong>del</strong>l’Istituto mancano ancora le<br />
possibilità per fare uno screening <strong>del</strong>la<br />
donazione in Italia dall’altra parte,<br />
cioè per quel che riguarda il contributo<br />
<strong>del</strong>le organizzazioni non profit, manca<br />
la capacità di fare stime puntuali.<br />
“Ci sono difficoltà a fare <strong>del</strong>le stime<br />
– spiega Vannini –. <strong>La</strong> differenza con<br />
i dati reali è dovuta a sistemi di controllo<br />
inefficaci e, spesso, inesistenti”.<br />
trovarsi dunque tra l’incudine e il martello, con il dubbio mai<br />
risolto di quale comportamento assumere. Il dubbio è stato<br />
affrontato nel corso <strong>del</strong> seminario tenuto presso l’auditorium<br />
<strong>del</strong>la Cisl di Brescia che ha visto la presenza di Mario Capocci,<br />
responsabile nazionale dei quadri direttivi Fiba e di Angelo<br />
Bosio, medico specialista in psichiatria e psicoterapeuta.<br />
I due relatori hanno messo in evidenza come politiche commerciali<br />
troppo spregiudicate possano creare gravi tensioni<br />
tra i lavoratori, sino a raggiungere stati patologici di stress.<br />
Per fronteggiare questa situazione, è stato detto nel corso <strong>del</strong><br />
seminario, è necessario comprendere a fondo i meccanismi<br />
e le compatibilità di comportamentii che devono orientare<br />
ogni attività di sportello e di interazione con il pubblico. A<br />
tal fine è stata citata una presa di posizione di Mario Draghi,<br />
governatore <strong>del</strong>la Banca d’Italia, che al proposito ha affermato<br />
come non sia tollerabile che “l’obiettivo <strong>del</strong> profitto<br />
possa essere disgiunto dalla correttezza dei comportamenti”.
48<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro<br />
Brescia Aib<br />
Un festival<br />
per il Gruppo<br />
giovani<br />
Per festeggiare i cinquant’anni di fondazione<br />
è stata promossa l’iniziativa “Fabbrica”,<br />
spettacoli nei luoghi <strong>del</strong> lavoro<br />
L<strong>La</strong> cultura <strong>del</strong> lavoro va in scena in<br />
“Fabbrica – Il cantiere <strong>del</strong>le Arti”. Si<br />
chiama così l’originale progetto voluto<br />
dal Gruppo giovani imprenditori<br />
<strong>del</strong>l’Associazione industriale bresciana,<br />
per celebrare il cinquantennale di<br />
fondazione. Tra il 18 settembre e il<br />
4 ottobre, quattro aziende bresciane<br />
(Aso Forge, Greiner, Medtronic Invatec<br />
CardioVascular, Space Work)<br />
diventeranno lo straordinario palcoscenico<br />
per performance artistiche di<br />
vario genere, tutte però legate da un<br />
unico filo conduttore, la cultura <strong>del</strong> la-<br />
voro, tratto caratteristico <strong>del</strong> territorio<br />
bresciano. “Una cultura <strong>del</strong> lavoro –<br />
commenta il presidente <strong>del</strong> Gruppo<br />
giovani di Aib Francesco Uberto – che<br />
a Brescia ha generato ricchezza, benessere<br />
e posti di lavoro e che continuerà<br />
a farlo. Congiuntamente con il<br />
consiglio direttivo <strong>del</strong> Gruppo giovani,<br />
abbiamo prima immaginato, e quindi<br />
lavorato con passione e intensità, alla<br />
preparazione di questa serie di appuntamenti<br />
in cui proporremo un’innovativa<br />
rassegna di arti performative<br />
che verrà ospitata appunto nei luoghi<br />
deputati alla produzione”. Si tratta di<br />
un evento di comunicazione d’impresa<br />
mai proposto a Brescia con la speranza<br />
che, come auspica Uberto, questa<br />
edizione possa essere un numero<br />
“zero” di una lunga serie. “L’impegno<br />
– afferma il Presidente – è stato ciclopico,<br />
e siamo soddisfatti <strong>del</strong> risultato<br />
unico che abbiamo realizzato con il<br />
Festival, che verrà completato, lunedì<br />
4 ottobre, da un convegno in Aib dal<br />
titolo Fabbrica. Passaporto per il <strong>La</strong>voro”.<br />
Una proposta, quella degli imprenditori<br />
under 40, accolta con “vivo<br />
interesse” da Aib, come conferma il<br />
direttore Piero Costa: “Il ciclo di spettacoli<br />
si aprirà il 18 settembre (replica<br />
il 19) negli stabilimenti di Aso Forge a<br />
Castegnato con il concerto “Canto <strong>del</strong><br />
Fuoco”. Protagonisti Michel Moglia<br />
con il suo organo di fuoco (uno spetta-<br />
colare strumento suonato col fuoco),<br />
il sassofonista Girotto e il videomaker<br />
Ranzanici. Il 22 e il 23 settembre nella<br />
sede di Space Work a Brescia andrà in<br />
scena “L’uomo al centro” di Gabriele<br />
Picco, con Enrico Ranzanici, Alessandro<br />
Mor e Carlo Dall’Asta. Il 25 e 26<br />
settembre alla Greiner di Villa Carcina,<br />
sarà la volta di “Ergon – Opera sintetica<br />
per suono, luce, umanità” ideato da<br />
Stefano Mazzanti ed “Equilibri Avanzati”,<br />
mentre il 26, 27 e 28 settembre nello<br />
stabilimento di Medtronic Invatec<br />
CardioVascular a Ronca<strong>del</strong>le andrà<br />
in scena C.U.O.R.E. <strong>del</strong>la compagnia<br />
teatrale “I Sacchi di Sabbia”. I biglietti<br />
(interi: 20 euro – ridotti per under<br />
25 e over 65: 15 euro) sono in vendita<br />
nelle singole aziende. Il ricavato sarà<br />
devoluto in beneficenza. Infofestival:<br />
030.3759792.
Paesi Economia e parrocchie e lavoro Bassa Alimentazione<br />
L<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
L’idea di avviare un servizio di Catering<br />
solidale nasce dalla collaborazione<br />
in questi ultimi anni tra due cooperative<br />
sociali presenti da tempo a<br />
Brescia: la cooperativa “<strong>La</strong> Rete” che<br />
dal 1991 gestisce servizi e progetti rivolti<br />
a persone e famiglie in difficoltà<br />
e “Cooperativa solidarietà” che da<br />
20 anni gestisce sul territorio diverse<br />
botteghe <strong>del</strong> commercio equo e solidale.<br />
L’idea si è tradotta nell’avvio<br />
di un servizio di catering battezzato<br />
“Equo e Solidale” e che intende coniugare<br />
le richieste di una ristorazione<br />
che punta alla qualità <strong>del</strong> servizio<br />
e dei prodotti, con l’obiettivo di offrire<br />
a donne attraversate da percorsi<br />
di vita difficili un’occupazione dignitosa<br />
che possa tradursi, nel futuro,<br />
in una attività lavorativa. <strong>La</strong> proposta<br />
<strong>del</strong> “Catering equo e solidale”<br />
si caratterizza al femminile, ma non<br />
esclude ovviamente gli uomini e utilizza<br />
i prodotti <strong>del</strong> commercio equo<br />
“buoni per chi li produce e buoni per<br />
chi li acquista”. Il servizio catering<br />
solidale offre inoltre anche prodotti<br />
biologici (biscotti, focacce, panini,<br />
pizze, torte, crostate, bevande calde<br />
e fredde, vino prodotto da una coo-<br />
<strong>Redazionale</strong> Un nuovo servizio<br />
È nato<br />
il Catering<br />
solidale<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
<strong>La</strong> proposta scaturita dalla collaborazione<br />
tra “<strong>La</strong> Rete” e “Cooperativa solidarietà”<br />
che operano da anni a Brescia<br />
perativa sociale). Richiedere un servizio<br />
catering improntato a dare una<br />
prospettiva di vita migliore a donne<br />
e soggetti in difficoltà è segno di una<br />
scelta consapevole e responsabile,<br />
perché coniuga un servizio “buono”<br />
in termini di gusto e “solidale”; per<br />
queste persone infatti non si tratta<br />
di “un lavoretto” ma di un impegno<br />
che li espone a un pubblico, che esige<br />
comportamenti adeguati, che li<br />
valorizza come soggetti attivi e capaci<br />
e che li responsabilizza. Grazie<br />
al contributo <strong>del</strong>la Fondazione Asm<br />
sarà possibile anche effettuare una<br />
formazione specifica a quanti impegnati<br />
in questo servizio, con l’obiettivo<br />
di “professionalizzare” l’impegno<br />
trasformandolo in capacità e competenze<br />
spendibili un domani anche<br />
all’esterno nell’ambito <strong>del</strong>la ristorazione.<br />
<strong>La</strong> formazione riguarderà il<br />
servizio catering e l’approccio al servizio<br />
clientela nei locali pubblici; sarà<br />
di tipo tecnico ma terrà conto anche<br />
<strong>del</strong>la gestione degli aspetti relazionali<br />
con l’obiettivo di creare un gruppo<br />
di lavoro coeso e collaborante. È<br />
previsto inoltre un modulo specifico<br />
per gli addetti nel settore alimentare<br />
49<br />
per il conseguimento <strong>del</strong>l’idoneità sanitaria<br />
(l.r.n. 12/2003). Nel corso <strong>del</strong><br />
2009 abbiamo effettuato oltre una<br />
decina di servizi di catering richiesti<br />
da diverse realtà (Centro servizi per<br />
il volontariato, Associazione alleanza<br />
per la salute mentale, Avis provinciale,<br />
Associazione Italiana Donne<br />
Medico, Comune di Brescia, alcune<br />
cooperative sociali e altre associazioni).<br />
Dobbiamo ammettere che il numero<br />
<strong>del</strong>le richieste pervenute ci ha<br />
piacevolmente sorpresi; per questo è<br />
stato approntanto un listino <strong>del</strong>le offerte<br />
nel quale sono indicati i diversi<br />
tipi di servizio che siamo in grado di<br />
svolgere, con costi compresi tra i sei<br />
e i 12/15 euro a persona a seconda<br />
<strong>del</strong>le esigenze e dei prodotti scelti.<br />
A seconda <strong>del</strong>le richieste possiamo<br />
allestire un catering in occasione di<br />
convegni, seminari, tavole rotonde,<br />
iniziative culturali o ricreative anche<br />
per oltre 100 persone.<br />
Per avere maggiori informazioni o<br />
per richiedere il servizio Catering<br />
solidale telefonare in orari di ufficio<br />
o inviare un fax al n. 030 3772201<br />
o mail: segreteria@cooperativalarete.it
Speciale<br />
Progetto casa<br />
marketing@vocemedia.it<br />
<strong>La</strong> fiera <strong>del</strong>l’arredamento, dei complementi<br />
di arredo e <strong>del</strong>l’edilizia giunge quest’anno<br />
alla sua 18ª edizione. Le attese<br />
degli organizzatori che si aspettano di ripetere<br />
almeno i numeri <strong>del</strong>lo scorso anno quando<br />
a Montichiari arrivarono più di 25mila visitatori<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Centro fiera Torna “Progetto casa”<br />
T<br />
Torna al Centro fiera <strong>del</strong> Garda di<br />
Montichiari l’appuntamento con Progetto<br />
casa, la fiera <strong>del</strong>l’arredamento,<br />
dei complementi d’arredo e <strong>del</strong>l’edilizia,<br />
che taglia il traguardo <strong>del</strong>la 18ª<br />
edizione. <strong>La</strong> rassegna organizzata dal<br />
Centro fiera propone una panoramica<br />
completa sul mondo <strong>del</strong>la casa, con<br />
novità, iniziative e contenuti che non<br />
mancheranno di soddisfare le aspettative<br />
<strong>del</strong> pubblico dei visitatori. Progetto<br />
casa, dunque, si conferma una<br />
vetrina a 360 gradi che valorizza le<br />
aziende <strong>del</strong> territorio, offrendo alle<br />
stesse l’opportunità di un contatto<br />
diretto con oltre 25mila visitatori.<br />
Centottanta espositori, cinque padiglioni,<br />
per una superficie espositiva<br />
di 25mila mq coperti. Questi i numeri<br />
di sintesi di Progetto casa 2010, per<br />
un’edizione che si attesta sui risultati<br />
di quella precedente, a conferma<br />
di quanto la manifestazione sia radicata<br />
nel territorio. Nei giorni <strong>del</strong>la<br />
rassegna, sono attesi oltre 25mila visitatori,<br />
in un percorso di visita che<br />
si snoda per oltre due chilometri attraverso<br />
i padiglioni <strong>del</strong> Centro fiera,<br />
valorizzando al meglio l’offerta dei<br />
vari stand presenti in ogni punto <strong>del</strong>la<br />
fiera. “Progetto casa è una manifestazione<br />
completa e ben consolidata,<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
51<br />
Un’opportunità<br />
per aziende<br />
e visitatori<br />
che sa accontentare le molteplici esigenze<br />
dei consumatori”, spiega Ezio<br />
Zorzi, direttore <strong>del</strong> Centro fiera <strong>del</strong><br />
Garda. “Proponiamo un evento che si<br />
rivolge ai consumatori con un’offerta<br />
ampia e articolata e, al tempo stesso,<br />
diamo alle aziende <strong>del</strong> comparto<br />
un’opportunità di visibilità unica sul<br />
territorio, un’occasione concreta di<br />
fare business”. L’offerta di Progetto<br />
casa 2010 spazia dalla più vasta<br />
gamma di arredi al comparto legato<br />
all’impiantistica, ai complementi<br />
d’arredo e alle soluzioni studiate per<br />
migliorare la vivibilità e la funzionalità<br />
<strong>del</strong>l’ambiente domestico. “L’edilizia<br />
di ultima generazione investe<br />
sempre di più nel risparmio energetico,<br />
nella sostenibilità ambientale e<br />
nella qualità <strong>del</strong>le abitazioni”, sottolinea<br />
il direttore Ezio Zorzi. “Anche<br />
sotto questo profilo, Progetto casa<br />
offrirà una serie di proposte che<br />
hanno come denominatore comune<br />
la ricerca <strong>del</strong> confort e <strong>del</strong>la massima<br />
funzionalità”. L’appuntamento è,<br />
dunque, al Centro fiera <strong>del</strong> Garda di<br />
Montichiari, nelle giornate <strong>del</strong> 18-19-<br />
20-23-24-25-26 settembre, per una 18ª<br />
edizione di Progetto Casa che si preannuncia,<br />
come da tradizione, ricca<br />
di contenuti e opportunità.
52<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro Progetto casa<br />
<strong>Redazionale</strong> Le attività <strong>del</strong> Centro fiera<br />
Appuntamento<br />
che apre<br />
l’autunno<br />
Progetto casa è il biglietto da visita <strong>del</strong> polo<br />
espositivo monteclarense<br />
PProgetto<br />
casa 2010 è tra gli eventi<br />
principali che aprono la stagione<br />
autunnale <strong>del</strong> Centro fiera di Montichiari.<br />
Un appuntamento di grande richiamo,<br />
che coinvolge cinque padiglioni,<br />
mobilitando l’intero quartiere<br />
fieristico.<br />
Per l’edizione 2010, sono attesi oltre<br />
25mila visitatori, provenienti<br />
da Brescia e dalle provincie di Bergamo,<br />
Cremona, Mantova e Verona,<br />
che avranno modo di valutare<br />
attentamente le proposte dei 180<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
espositori presenti in fiera attraverso<br />
un percorso obbligato che<br />
si snoda attraverso tutti i padiglioni<br />
espositivi.<br />
“Progetto casa è una manifestazione<br />
pienamente in linea con la<br />
mission <strong>del</strong> Centro fiera, quella <strong>del</strong><br />
marketing territoriale”, spiega Ezio<br />
Zorzi, direttore <strong>del</strong> Centro Fiera di<br />
Montichiari. “Progetto casa”, infatti,<br />
è un evento di richiamo per il<br />
numeroso pubblico di consumatori<br />
che sono alla ricerca di tutte le<br />
principali novità legate alla casa.<br />
Al tempo stesso, sostengono i responsabili<br />
<strong>del</strong> Centro fiera <strong>del</strong> Garda<br />
di Montichiari, la manifestazione<br />
è un’importante veicolo di business<br />
per tutte le aziende <strong>del</strong> settore<br />
e valorizza le risorse <strong>del</strong> nostro<br />
territorio.<br />
Una fiera che sa coinvolgere il<br />
grande pubblico e ripagare l’investimento<br />
<strong>del</strong>le aziende espositrici.<br />
Va ricercato in questo equilibrio<br />
di fondo la ricetta vincente di<br />
Progetto casa, una manifestazione<br />
che riconferma i risultati <strong>del</strong>l’edizione<br />
2009.<br />
“Il mercato fieristico non può che<br />
risentire <strong>del</strong>l’andamento incerto<br />
<strong>del</strong>l’economia”, continua Ezio Zorzi.<br />
“Progetto casa, però, ha dalla<br />
sua una formula consolidata e un<br />
legame molto forte con il tessuto<br />
locale. Proprio per questo, l’edizione<br />
2010 conferma e consolida<br />
i risultati <strong>del</strong>lo scoro anno e vuole<br />
trasmettere un segnale di ottimismo<br />
per i prossimi mesi”.<br />
L’offerta di Progetto casa 2010 spazia<br />
dalla più vasta gamma di arredi<br />
al comparto legato, ai complementi<br />
d’arredo e alle soluzioni studiate<br />
per migliorare la vivibilità e la funzionalità<br />
<strong>del</strong>l’ambiente domestico.<br />
L’edilizia di ultima generazione investe<br />
sempre di più nel risparmio<br />
energetico, nella sostenibilità ambientale<br />
e nella qualità <strong>del</strong>le abitazioni.<br />
Anche sotto questo profilo, Progetto<br />
casa offrirà una serie di proposte<br />
che hanno come denominatore comune<br />
la ricerca <strong>del</strong> confort e <strong>del</strong>la<br />
massima funzionalità.
Paesi e parrocchie Bassa<br />
GGiunta<br />
al traguardo <strong>del</strong>la 18ª edizione,<br />
Progetto casa è una manifestazione<br />
che, nel tempo, ha trovato<br />
una formula originale in cui si coniugano<br />
tradizione e novità. “Progetto<br />
casa è una rassegna che ha<br />
un legame forte con il territorio e<br />
un’identità precisa”, spiega Salvatore<br />
Culcasi, responsabile commerciale<br />
<strong>del</strong>l’evento.<br />
“Puntiamo a un’offerta completa,<br />
in grado di accontentare tutti i gusti<br />
e le esigenze di un pubblico molto<br />
fe<strong>del</strong>e ma attento alle novità”.<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
“Progetto casa 2010 conferma, nella<br />
sostanza, i risultati <strong>del</strong>l’edizione<br />
<strong>del</strong>lo scorso anno. Il settore sta attraversando<br />
una fase particolare, si<br />
percepiscono segni di vitalità e c’è<br />
voglia di lasciarsi la crisi alle spalle”,<br />
prosegue Salvatore Culcasi.<br />
“In questi mesi, abbiamo lavorato<br />
molto sui punti di forza <strong>del</strong>la manifestazione:<br />
la varietà <strong>del</strong>l’offerta<br />
espositiva, la capacità di rispondere<br />
alle esigenze dei consumatori finali,<br />
il legame forte con il territorio<br />
e con il tessuto produttivo bre-<br />
CENTRO FIERA DI MONTICHIARI - BS<br />
SETTEMBRE 2010<br />
ORARI<br />
SABATO 18<br />
ore 14 - 22<br />
DOMENICA 19<br />
ore 10 - 22<br />
LUNEDÌ 20<br />
ore 17 - 22<br />
GIOVEDÌ 23<br />
ore 17 - 22<br />
VENERDÌ 24<br />
ore 17 - 22<br />
SABATO 25<br />
ore 14 - 22<br />
DOMENICA 26<br />
ore 10 - 22<br />
<br />
<strong>Redazionale</strong> Parla Salvatore Culcasi<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Una rassegna<br />
legata<br />
al territorio<br />
Questo l’elemento che negli anni ha fatto<br />
le fortune <strong>del</strong>la manifestazione<br />
sciano”. Spazio, dunque, alla vasta<br />
gamma di arredi, complementi di<br />
arredo e tecnologie per la casa, ma<br />
anche accessori per giardino, artigianato<br />
artistico, spazi dedicati ai<br />
materiali naturali fino ad arrivare<br />
alla presenza di società di servizi<br />
legate al settore sposi.<br />
“Accanto alle proposte più classiche,<br />
abbiamo puntato alle novità<br />
che, negli ultimi anni, stanno cambiando<br />
in meglio il modo di concepire<br />
la casa“, conclude Culcasi.<br />
“Penso alle nuove esigenze legate<br />
al risparmio energetico e alla tutela<br />
<strong>del</strong>l’ambiente, ma anche alla domotica,<br />
al benessere e alla salute.<br />
A Progetto casa, ci sarà spazio per<br />
tutte quelle soluzioni che trasformano<br />
la casa in un ambiente davvero<br />
a misura d’uomo”. Progetto<br />
53<br />
casa numero 18 apre al pubblico<br />
sabato18 settembre dalle ore 14 alle<br />
22, domencia 19 dalle ore 10 alle<br />
22, lunedì 20 dalle ore 17 alle 22.<br />
Dopo due giorni di pausa la manifestazione<br />
riapre i battenti giovedì<br />
23 dalle 17 alle 22 e, com gli stessi<br />
orari, anche venerdì 24. Sabato<br />
25 cancelli aperti dalle 14 alle 22.<br />
Domenica 26 settembre gran finale<br />
dalle 10 alle 22. Il biglietto d’ingresso<br />
è di 7 euro.<br />
Ogni altra informazione può essere<br />
richiesta alla segreteria organizzativa<br />
<strong>del</strong> Centro fiera <strong>del</strong> Garda che<br />
ha la sua sede in via Brescia, 129<br />
a Montichiari (tel. 030/961148, fax<br />
030/ 9961966; www.centrofiera.it -<br />
info@centrofiera.it). Agli appassionati<br />
non resta, dunque, che recarsi<br />
a Montichiari.
54<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro Progetto casa<br />
<strong>Redazionale</strong> A Montichiari sino al 26 settembre<br />
Progetto casa<br />
tra conferme<br />
e novità<br />
Accanto ai tradizionali punti di forza la<br />
rassegna apre alla sicurezza e alla qualità<br />
LL’edizione<br />
2010 di Progetto Casa guadagna<br />
conferme significative e guarda<br />
con maggiore fiducia alla ripresa economica.<br />
<strong>La</strong> manifestazione punta su<br />
quelli che, nel corso di quasi vent’anni<br />
di storia, sono diventati veri e propri<br />
punti di forza: la varietà <strong>del</strong>l’offerta<br />
espositiva, la capacità di rispondere<br />
alle esigenze dei consumatori finali,<br />
il legame forte con il territorio e con<br />
il tessuto produttivo bresciano. In un<br />
comparto come quello che ha il suo<br />
perno nella casa, i produttori devono<br />
saper adattare le proprie proposte al-<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
le nuove esigenze di un pubblico sempre<br />
più attento a scelte che sappiano<br />
conciliare costi, qualità e funzionalità.<br />
Negli spazi di Progetto casa 2010, gli<br />
oltre 180 espositori porteranno in fiera<br />
soluzioni d’arredo all’avanguardia e<br />
in linea con le nuove tendenze ma, al<br />
tempo stesso, capaci di accontentare<br />
chi è alla ricerca di proposte ottimali<br />
a prezzi vantaggiosi. Come sempre,<br />
all’interno di Progetto casa sarà possibile<br />
toccare con mano offerte vantaggiose,<br />
con i “plus” che ogni azienda<br />
riserva proprio al momento <strong>del</strong>la<br />
fiera: consulenze dirette, contatti rapidi,<br />
possibilità di valutare e scegliere<br />
con serenità la soluzione migliore.<br />
Anche nell’edizione 2010, Progetto casa<br />
riserva ampio spazio ai temi <strong>del</strong>la<br />
sicurezza, alla qualità <strong>del</strong>l’abitare e al<br />
miglioramento <strong>del</strong> benessere: sistemi<br />
protettivi, serramenti innovativi,<br />
strutture antiurto. <strong>La</strong> casa è, sempre<br />
di più, un ambiente in cui è necessario<br />
razionalizzare gli spazi e sfruttare<br />
al meglio le possibilità di soluzioni<br />
d’arredo innovative, in grado di<br />
valorizzare al meglio qualsiasi tipo<br />
di ambiente. In quest’ottica, diviene<br />
fondamentale anche l’impiego di nuovi<br />
materiali e tecnologie all’avanguardia.<br />
All’interno di Progetto casa 2010,<br />
inoltre, non mancheranno le proposte<br />
per chi possiede un giardino o un terrazzo,<br />
con consulenze e proposte per<br />
l’arredo esterno, per la ridefinizione<br />
e sistemazione <strong>del</strong>le aree verdi o per<br />
gli impianti d’irrigazione e illuminazione<br />
a basso consumo energetico.<br />
Spazio, infine, alla “domotica” che,<br />
con l’evoluzione <strong>del</strong>la tecnologia,<br />
trova sempre maggiori applicazioni<br />
destinate a migliorare la qualità <strong>del</strong>la<br />
vita nella casa e nei luoghi di lavoro.<br />
I visitatori di Progetto casa potranno<br />
sperimentare nuovi sistemi per gli<br />
automatismi, l’accensione programmata<br />
<strong>del</strong>le luci <strong>del</strong>l’appartamento, la<br />
gestione di finestre e tapparelle, riscaldamento,<br />
frigoriferi e congelatori,<br />
impianti d’irrigazione, antifurto e<br />
allarmi, microtelecamere e webcam,<br />
segreterie telefoniche e impianti di videoregistrazione.<br />
Tecnologia al servizio<br />
<strong>del</strong> benessere, <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la<br />
vita e <strong>del</strong>la sicurezza.
Paesi e parrocchie Bassa<br />
AArredare<br />
una casa significa imprimerle<br />
un carattere inconfondibile,<br />
unico, che rispecchi personalità e<br />
passioni, significa scrivere una storia<br />
ogni volta unica su pareti, arredi,<br />
decorazioni e colori.<br />
Ma non sempre è facile tramutare i<br />
propri desideri in realtà: gli interessati<br />
possono avere una piacevole<br />
smania che spinge a girare decine<br />
e decine di negozi, a navigare per<br />
numerosi portali, a sfogliare tantissime<br />
riviste di arredamento, possono<br />
avere finalmente la possibilità<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
economica di acquistare qualcosa<br />
di bello per la loro vecchia casa o<br />
per la casa nuova, ma alla fine non<br />
è sempre facile capire come mettere<br />
insieme arredi, complementi,<br />
accessori, decorazioni, colori.<br />
Il rischio di rovinare tutto è grande.<br />
Le proposte da parte <strong>del</strong>le aziende<br />
sono innumerevoli, accostare<br />
colori e materiali non è affatto<br />
semplice, abbinare gli arredi non<br />
è sempre così immediato e a volte<br />
improvvisarsi arredatori di se<br />
stessi non dà i risultati sperati. Ec-<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
<strong>Redazionale</strong> Il “fantastico” mondo di internet<br />
Consigli<br />
per l’arredo?<br />
Chiedi al blog<br />
55<br />
On line si possono trovare validi suggerimenti<br />
per ogni ambiente <strong>del</strong>l’abitazione<br />
co perché ci vorrebbe qualcuno in<br />
grado di aiutare nel momento <strong>del</strong>la<br />
scelta e in grado di consigliare<br />
sulle migliori offerte <strong>del</strong> mercato.<br />
Un grande aiuto arriva sicuramente<br />
da manifestazioni come Progetto<br />
casa, ma un supporto altrettanto<br />
valido arriva dal mondo dei blog.<br />
L’universo di internet propone infatti<br />
diversi blog costantemente<br />
aggiornati sulle ultime novità, su<br />
tutto ciò che è bello ma anche utile,<br />
dove trovare mille idee e mille<br />
spunti.<br />
Un luogo dove trovare soluzioni,<br />
ma anche dove poter condividere<br />
la bellezza <strong>del</strong>la propria casa, inviando<br />
le immagini degli ambienti<br />
più riusciti e trovandole poi pubblicate<br />
e visibili da migliaia di lettori.<br />
C’è poi un altro elemento, impor-<br />
tantissimo, che rende il blog uno<br />
strumento preziosissimo, paragonabile<br />
a una rivista vera e propria,<br />
ma anche a uno studio di architetti:<br />
molto spesso è possibile trovarvi<br />
anche consulenze d’arredo online<br />
e low cost, da richiedere comodamente<br />
seduti in poltrona, a un costo<br />
bassissimo e ottenendo risultati<br />
sorprendenti. Grazie alla presenza<br />
di esperti conoscitori <strong>del</strong> settore,<br />
infatti, sui blog è possibile trovare<br />
consigli personalizzati e su misura<br />
per ognuno, con piantine in scala<br />
fornite di layout completi, con<br />
schede-prodotto degli arredi scelti<br />
secondo le richieste, nonché con<br />
viste in 3d per capire come potrà<br />
diventare la propria casa prima di<br />
investirci. Insomma, un supporto<br />
più che valido e a portata di mano.
56<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro Progetto casa<br />
<strong>Redazionale</strong> Attenzione ai dettagli<br />
Progettare<br />
la cucina:<br />
una scienza<br />
Non si tratta più di riempire una stanza.<br />
È importante invece pensare lo spazio a<br />
misura di chi, poi, lo vivrà<br />
S<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
Se, come vuole la tradizione, la donna<br />
è la regina <strong>del</strong>la casa, la cucina dovrebbe<br />
essere il suo regno, o quanto meno<br />
quello di chi si occupa, ogni giorno,<br />
di “alimentare” la famiglia. Nel tempo<br />
la cucina è diventata, grazie all’impegno<br />
di architetti e designer molto di<br />
più di un luogo di lavoro materiale.<br />
Il suo allestimento, l’abbinamento di<br />
soluzioni stilistiche e di scelte tecnologiche,<br />
è diventato uno degli snodi<br />
di chi si appresta a “mettere su casa”.<br />
Lo sanno bene anche gli operatori <strong>del</strong><br />
settore <strong>del</strong>l’arredamento che si sono<br />
“attrezzati” per dare risposte adeguate<br />
e personalizzate ai propri clienti. Quello<br />
<strong>del</strong> corretto modo per progettare la<br />
cucina è una vera e propria priorità.<br />
Una nuova cucina, infatti, non è quello<br />
che si dice un prodotto confezionato<br />
in serie, ma piuttosto una meravigliosa<br />
creazione su misura, che unisce al<br />
meglio funzionalità e personalità. Per<br />
questo, suggeriscono gli operatori ai<br />
potenziali clienti, è utile prepararsi<br />
all’acquisto facendo un elenco completo<br />
<strong>del</strong>le proprie esigenze, così da<br />
velocizzare la progettazione. Normalmente<br />
una cucina occupa dagli otto<br />
ai 12 metri quadri, che vanno quindi<br />
sfruttati con grande professionalità<br />
e inventiva. “Le soluzioni di progettazione<br />
proposte – afferma Simone<br />
Facchetti, <strong>del</strong>l’omonimo centro arredi<br />
– sono davvero in grado di creare ambienti<br />
cucina eleganti e confortevoli”.<br />
Di seguito lo stesso Facchetti propone<br />
alcuni passaggi per indicare priorità e<br />
esigenze da presentare al momento di<br />
pensare alla cucina.”Prima ancora che<br />
la vostra nuova cucina diventi il luogo<br />
di piacevoli momenti – afferma ancora<br />
Simone Facchetti – occorre infatti<br />
progettarla con intelligenza. Ciascuno<br />
di noi ha le proprie abitudini: per<br />
esempio il fatto di essere mancini o<br />
destrorsi incide in modo determinante<br />
sulla disposizione <strong>del</strong>le zone di lavoro.<br />
Di regola chi cucina decide. E io offro<br />
il mio aiuto supportato dal mio staff.<br />
Con le cucine Alno (la grande marca<br />
tedesca) si riescono a ottimizzare le<br />
distanze tra le varie zone, in modo che<br />
tutto fili liscio”. Nella progettazione ottimale<br />
<strong>del</strong>la cucina il suo spazio deve<br />
essere diviso in varie zone: da quella<br />
per l’immagazzinamento <strong>del</strong>le scorte<br />
a quella <strong>del</strong>la preparazione dei cibi,<br />
da quella per la cottura a quella per la<br />
conservazione. Una tale pianificazio-<br />
ne consente di mettere in campo soluzioni<br />
ottimali.<br />
“Il mio senso pratico – sono ancora<br />
considerazioni di Simone Facchetti –<br />
deriva da oltre 24 anni di esperienza,<br />
e conosco perfettamente tutti i canoni<br />
di misurazione, per esempio la corretta<br />
altezza <strong>del</strong> piano di lavoro. Basta posizionarsi<br />
davanti al piano di lavoro e<br />
piegare le braccia poco più di 90 gradi.<br />
A questo punto tra le mani e il piano di<br />
lavoro deve rimanere uno spazio compreso<br />
tra i 10 e 15 cm circa. Questa è<br />
la libertà di movimento ottimale per<br />
compiere ogni genere di operazione”.<br />
Ogni cucina è come un vestito fatto a<br />
misura per chi lo indossa, e proprio<br />
per questo va pensata a misura non<br />
solo <strong>del</strong>l’ambiente ma anche per chi<br />
la utilizza. Altro esempio è relativo<br />
alla differenziazione <strong>del</strong>le altezze dei<br />
piani di lavoro per tipologia di utilizzo,<br />
infatti gli esperti consigliano di tenere<br />
la zona lavaggio a una altezza maggiorata<br />
rispetto a quella di preparazione<br />
di circa 13 cm, e al contrario va ridotta<br />
di circa 15 cm per la zona cottura per<br />
permettere una posizione comoda e<br />
corretta mentre si mescolano le pietanze<br />
in fase di cottura.
Complementi d’arredo Un settore importante<br />
Quel tocco in più nell’arredamento<br />
Complementi di arredo per interior design,<br />
l’oggettistica e gli oggetti da inserire in<br />
una casa al fine di completarne l’opera di<br />
arredamento, i piccoli mobili che hanno<br />
la funzione di abbellimento, tutto questo<br />
sono i complementi d’arredo largamente<br />
presenti anche a Progetto casa. Si tratta di<br />
oggetti e mobili realizzati per riempire lo<br />
spazio domestico, dagli specchi alle specchiere,<br />
dalle librerie alle mensole, dagli appendiabiti<br />
e attaccapanni a tavoli, vasi in<br />
ceramica, mobili in legno. I complementi<br />
di arredo possono essere in vetro, classici<br />
elementi in vetro piano o in vetro curvato.<br />
Si possono realizzare, con il vetro, appendiabiti<br />
e porta tv, carrelli e portariviste. <strong>La</strong><br />
lavorazione <strong>del</strong> vetro richiede precisione<br />
e abilità, che gli artigiani lavoratori nelle<br />
ditte di complementi d’arredo ben sanno<br />
riprodurre. Le mensole, un accessorio o<br />
complemento spesso trascurato ma indispensabile<br />
e presente in ogni casa. Oggi<br />
sono proposte in svariate tipologie, forme,<br />
colori e materiali, da quelle in legno<br />
a quelle in plastica, fino a quelle davvero<br />
raffinate in vetro. I porta televisore, o por-<br />
ta tv, o mobile per la tv sono diventati oggi<br />
un altro oggetto davvero indispensabile,<br />
specie con la diffusione davvero esponenziale<br />
dei televisori a lcd, che oltre ad essere<br />
molto funzionali sono belli anche da<br />
un punto di vista arredativo. Un tavolino<br />
da salotto, posto al centro <strong>del</strong>la stanza o<br />
dinanzi al divano o alle poltrone è un elemento<br />
da tenere ben presente nel momento<br />
in cui si arreda la propria abitazione. I<br />
tavolini da salotto fungono da porta riviste<br />
o da base per l’appoggio di bevande, caffè,<br />
te. I complementi di arredo conferiscono<br />
un’aria diversa a una casa, consentendo a<br />
essa di essere arredata con gusto e stile,<br />
secondo il proprio gusto e la propria idea<br />
di abitazione confortevole. Complementi<br />
d’arredo sono i divani, le poltrone, i tavolini,<br />
mobili diventati presenti in qualunque<br />
abitazione, da inserire in modo coerente o<br />
fantasioso in soggiorno, in camera da letto,<br />
in salotto, nel proprio ufficio o studio.<br />
I tappeti come le lampade, i quadri, anche<br />
questi oggetti sono dei complementi all’arredo<br />
una casa e vanno scelti con la dovuta<br />
cura e attenzione.<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
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58<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010 Economia e lavoro Progetto casa<br />
<strong>Redazionale</strong> Le proposte di Legno Service<br />
Il legno<br />
per dare calore<br />
alla casa<br />
L’azienda è impegnata da oltre un decennio<br />
nel campo dei serramenti<br />
LLegno<br />
Service si occupa da oltre 10<br />
anni di installazione di serramenti<br />
interni ed esterni. <strong>La</strong> passione<br />
e la lunga esperienza ha consentito<br />
di selezionare le aziende leader<br />
in questo settore e offrire così alla<br />
clientela prodotti di alta qualità<br />
riuscendo a instaurare un ottimo<br />
rapporto con il prezzo degli stessi<br />
e riuscendo a rimanere sempre al<br />
passo con i tempi. L’azienda di Capriano<br />
<strong>del</strong> Colle fornisce assistenza<br />
al cliente dal sopralluogo con elaborazione<br />
di preventivo gratuito,<br />
a cura di <strong>Voce</strong>Media Pubblicità<br />
consigli per la scelta <strong>del</strong> materiale;<br />
si occupa <strong>del</strong>la posa <strong>del</strong> materiale<br />
con personale giovane e specializzato;<br />
utilizza materiale certificato per<br />
usufruire di un rilevante sconto fiscale,<br />
informazioni sulla normativa.<br />
Legno service fornisce e posa inoltre<br />
finestre in legno, pvc, legno-alluminio,<br />
porte blindate, porte interne<br />
ed esterne, zanzariere, antoni, tapparelle,<br />
griglie, inferriate. Quella<br />
<strong>del</strong>la sostituzione <strong>del</strong>le finestre è<br />
un’opera conveniente sotto molti<br />
punti di vista. Essendo il principale<br />
contatto con l’esterno la sostituzione<br />
<strong>del</strong>le stesse con mo<strong>del</strong>li isolanti<br />
è un ottimo investimento in quanto<br />
si riducono i costi <strong>del</strong> riscaldamento.<br />
Si stima che la dispersione termica<br />
che avviene attraverso i vetri<br />
<strong>del</strong>le finestre, in una normale abitazione,<br />
possa arrivare anche al 40-<br />
50% <strong>del</strong>la dispersione totale. Al contrario<br />
di quanto si possa credere,<br />
non è il trafilamento <strong>del</strong>l’aria <strong>del</strong>la<br />
finestra la causa principale di questa<br />
dispersione, quanto piuttosto la<br />
trasmissione di calore attraverso il<br />
vetro. (si veda sezione eco-incentivi).<br />
Legno Service dispone di finestre<br />
per ogni esigenza: a battente, a<br />
ribalta, a bilico, scorrevole e a libro.<br />
Per la chiusura e la sicurezza <strong>del</strong>la<br />
casa l’azienda dispone di zanzariere<br />
a incasso ed esterne, antoni, griglie,<br />
tapparelle, porte blindate e inferriate.<br />
Anche questi prodotti si possono<br />
trovare di diverse tipologie e colori.<br />
Materiale (no zanzariere) certificato<br />
per la detrazione fiscale <strong>del</strong> 36%<br />
e garantito due anni con assistenza<br />
post vendita.<br />
Svariate anche le tipologie e i colori,<br />
all’avanguardia e giovanili, sempre<br />
fatte di materiali ottimi e garantite<br />
due anni, potete trovare le porte<br />
interne adatte per caratterizzare la<br />
vostra casa con un ottimo rapporto<br />
qualità–prezzo. Disponiamo di porte<br />
per tutte le esigenze: a battente,<br />
scorrevoli interne ed esterne muro,<br />
a libro, a pacchetto e mo<strong>del</strong>lo rotò<br />
utile per chi ha problemi di spazio.<br />
Diversi anche i materiali: legno, laminato<br />
e a vetro con ottima ferramenta<br />
e maniglieria.
Sport<br />
redazione@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
PPresentata<br />
nella splendida cornice<br />
<strong>del</strong>le Cantine Villa la nuova stagione<br />
<strong>del</strong>la Bettinzoli Monticelli neo<br />
promossa nella serie C Regionale<br />
e la più vecchia società affiliata<br />
alla Fip (Federazione italiana pallacanestro)<br />
a livello provinciale.<br />
Protagonista <strong>del</strong> mercato estivo<br />
con l’acquisto di Hugo Sconochini<br />
(ex campione olimpico Atene 2004,<br />
due scudetti in Italia, due Eurolega<br />
e altrettante Coppe Italia), la compagine<br />
<strong>del</strong> patron Domenico Scotti<br />
riparte dal record di 66 vittorie<br />
Volley B1<br />
Presentata<br />
l’Atlantide Brescia<br />
di Mario Ricci<br />
consecutive. Inoltre coach Peli potrà<br />
contare su atleti di categoria superiore<br />
come Pedraza e Righetti.<br />
“Mi hanno definito la punta di diamante<br />
– spiega Sconochini – ma<br />
vi devo correggere perché non è<br />
così. Si vince giocando tutti assieme,<br />
non fa la differenza il singolo<br />
e questo gruppo ha le possibilità<br />
di far bene”.<br />
Giocatore dal palmarès stellare,<br />
come mai ha deciso la serie C? “Il<br />
passato non conta – precisa – amo<br />
vivere alla giornata e per me con-<br />
Ha festeggiato i primi 10 anni di storia centrando la promozione<br />
nel campionato di B1 maschile: il terzo torneo nazionale<br />
di importanza. L’Atlantide Pallavolo Brescia si appresta a<br />
cominciare la nuova stagione e lo fa dopo essersi presentata<br />
nella Sala Giunta di Palazzo Loggia. Oltre alla squadra, che a<br />
ottobre si rappresenterà ad esordire in campionato, è stato<br />
presentato lo sponsor: la Centrale <strong>del</strong> <strong>La</strong>tte Brescia che, dopo<br />
il basket maschile e la pallamano femminile ha deciso di affiancarsi<br />
a questa realtà sportiva cittadina. “L’obiettivo – ha<br />
spiegato il presidente <strong>del</strong>l’Atlantide Giuseppe Zambonardi (al<br />
centro nella foto a lato) – consiste nel perseguimento di una<br />
continua crescita sportiva ed umana, programmando il conseguimento<br />
di categorie sportive superiori, sia a livello maschile<br />
che femminile. Non a caso abbiamo quasi 400 tesserati<br />
e promuoviamo la pallavolo in alcune scuole di città e provincia”.<br />
Venendo – invece – agli obiettivi <strong>del</strong>la prima squadra, il<br />
numero uno biancoblù aggiunge: “Abbiamo riconfermato i<br />
giocatori migliori e più motivati <strong>del</strong>la passata stagione inse-<br />
ta solo il presente”. E poi ci spiega<br />
come è avvenuto il matrimonio<br />
sportivo. “Tutto è partito lo scorso<br />
anno, con una telefonata ricevuta<br />
da Diego Righetti (giocatore che<br />
milita in squadra nel ruolo di guardia,<br />
ndr). Mi ha chiesto di giocare<br />
e gli avevo risposto che ero fermo<br />
da un anno. Nonostante ciò mi ha<br />
convinto e presentato il presidente<br />
Scotti. Mi è piaciuto il progetto<br />
e ho accettato, anche perché ho<br />
voglia di nuove soddisfazioni che<br />
col Piacenza non sono riuscito a<br />
togliermi”.<br />
Sabato 25 l’esordio in campionato<br />
a Coccaglio (ore 21); venerdì<br />
17 l’ultima amichevole contro Pisogne.<br />
Debutto casalingo al palazzetto<br />
di via Villa venerdì 1 ottobre<br />
alle 21. E le ambizioni non mancano,<br />
nonostante la Bettinzoli si presenti<br />
ai nastri di partenza nel ruolo<br />
di matricola. “Sarebbe una bugia<br />
se nascondessimo le ambizioni di<br />
primato – prosegue il trentanovenne<br />
Sconochini – la squadra, presa<br />
per singolo giocatore, è competitiva<br />
seppur non abbiamo ancora<br />
espresso tutto il potenziale”. Infi-<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Basket C Regionale Presentata la squadra<br />
Monticelli:<br />
voglia<br />
di stupire<br />
Campionato al via sabato 25 con la trasferta<br />
di Coccaglio. Si riparte dal record di 66 vittorie<br />
consecutive. Riflettori puntati sulla stella<br />
e pluricampione Hugo Sconochini<br />
59<br />
ne, si ripartirà dal record in campionato<br />
di 66 vittorie consecutive<br />
(l’ultima sconfitta risale ad ottobre<br />
<strong>del</strong> 2008). “È sicuramente motivo<br />
d’orgoglio – conclude l’argentino<br />
naturalizzato italiano – ma è un<br />
dato che non conta più di molto;<br />
appartiene al passato e noi dobbiamo<br />
concentrarci sul presente e su<br />
quello che faremo da oggi in poi”.<br />
Questo il roster <strong>del</strong>la stagione<br />
2010/2011:<br />
Fabio Gamba (Play, 1985 cm 178),<br />
Fabrizio Contessi (Ala/Pivot, 1983<br />
cm 190), Giovanni Alessio Maffi<br />
(Ala, 1982 cm 188), Matteo Cominelli<br />
(Play, 1982 cm 1982), Riccardo<br />
De Marco (Pivot, 1975 cm 202),<br />
Fabian Diego Righetti (Guardia,<br />
1981 cm 185), Hugo Sconochini<br />
(Guardia/Ala, 1971 cm 195), Matteo<br />
Franchini (Play, 1979 cm 182),<br />
Matteo Zamboni (Play/Guardia,<br />
1990 cm 190), Andrea Romele Gervasoni<br />
(Guardia/Ala, 1982 cm 194),<br />
Roberto Pran<strong>del</strong>li (Ala, 1986 cm<br />
195), Nikola Kustudic (Pivot, 1990<br />
cm 204), Roman Pedraza (Ala/Pivot,<br />
1978 cm 202), Christian Ceretti<br />
(Ala/Pivot, 1977 cm 195).<br />
rendo elementi di sicuro valore e comprovata esperienza. Per<br />
noi sarà importante ben figurare affinché i risultati <strong>del</strong>la prima<br />
squadra siano da traino all’interno <strong>del</strong> movimento avvicinando<br />
sempre più il pubblico affinché torni ad appassionarsi<br />
a questa disciplina”.<br />
Dopo la scomparsa <strong>del</strong>l’Acqua Paradiso Montichiari, emigrata<br />
a Monza, la pallavolo bresciana è praticamente scomparsa<br />
dai riflettori. Toccherà, dunque, all’Atlantide Brescia provare<br />
a riportare entusiasmo un po’ come la neonata Leonessa di<br />
basket è riuscita a fare lo scorso anno.<br />
Anche quest’anno gli atleti indosseranno la maglia con la “V”<br />
sul petto e disputerà le gare casalinghe a Caionvico in attesa<br />
di poter trovare casa in città “Stiamo lavorando affinché si riesca<br />
ad avere impianti idonei per le nostre società sportive –<br />
ha aggiunto in fase di presentazione l’Assessore comunale allo<br />
Sport Massimo Bianchini – purtroppo Brescia è rimasta a 20<br />
anni fa. Ne prendiamo atto, e stiamo cercando di adoperarci<br />
affinché questo gap venga colmato in breve tempo”. (ma.ric.)
60<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Calcio Chievo Verona - Brescia<br />
Piedi per terra,<br />
ma la testa<br />
in cieli ...Sereni<br />
Archiviata la pratica Palermo con una vittoria,<br />
le rondinelle si preparano ad affrontare<br />
la capolista; non ancora certi recuperi in difesa<br />
P Prima<br />
di Mauro Toninelli<br />
radiovoce.it<br />
in casa in Serie A per le rondinelle<br />
e prima vittoria. Pratica Palermo<br />
archiviata per 3 a 2. Meglio <strong>del</strong> previsto,<br />
meglio di ogni speranza. Non per<br />
scarsa fiducia nei giocatori guidati da<br />
mister Iachini ma per doveroso rispetto<br />
nei confronti dei rosanero guidati<br />
da Delio Rossi e che hanno una squadra<br />
costruita per gareggiare in Europa<br />
e accaparrarsi uno dei posti alti <strong>del</strong>la<br />
classifica. Tre punti che hanno esaltato<br />
Brescia, la Brescia che ha risposto<br />
alla chiamata accorrendo allo stadio:<br />
8000 gli spettatori, suddivisi tra abbonati<br />
(5000) e no (3000).<br />
Tre punti ottenuti con una prestazione<br />
buona, che ha esaltato le caratteristiche<br />
di fantasia e velocità <strong>del</strong> reparto<br />
avanzato. Per quanto riguarda i nuovi<br />
Eder ha iniziato a dimostare di essere<br />
un fuoriclasse, Diamanti, anche se<br />
a sprazzi per una preparazione fisica<br />
che deve essere ancora migliorata, ha<br />
illuminato il cielo sopra il Rigamonti.<br />
Il cielo si è illuminato, anzi, è diventato<br />
sereno completamente grazie alle<br />
prodezze tra i pali di Sereni, in grado<br />
di sbarrare la porta ai giocatori <strong>del</strong><br />
Palermo, mantenendo azzurro il cielo<br />
sopra Brescia. Buona prestazione<br />
in complesso <strong>del</strong>le rondinelle ma, va<br />
esclusiva<br />
100 %<br />
Sport<br />
Matteo Sereni<br />
BRESCIA<br />
a cura di Mario Ricci<br />
detto, qualcosa ancora traballa; soprattutto<br />
in fase difensiva. Per onor<br />
di cronaca, il reparto arretrato è il<br />
più colpito dagli infortuni: Zambelli,<br />
Zoboli, Zebina e Mareco. Qualcuno<br />
di questi potrebbe recuperare in vista<br />
<strong>del</strong>la sfida di domenica 19 settembre<br />
contro il Chievo. “Nessuno accelera il<br />
proprio percorso di recupero per essere<br />
pronto in base all’emergenza. Si<br />
fa tutto secondo il progetto <strong>del</strong>lo staff<br />
medico. Verificheremo giorno dopo<br />
giorno” dice Iachini.<br />
<strong>La</strong> sfida contro gli uomini guidati da<br />
Stefano Pioli, arrivato sulla panchina<br />
gialloblù dopo aver conquistato il<br />
quarto posto e i playoff nella scorsa<br />
stagione con il Sassuolo, è scontro con<br />
la prima <strong>del</strong>la classe. Fischio d’inizio<br />
alle 15 nello stadio Bentegodi. Sarà<br />
possibile reperire il tagliando presso<br />
gli sportelli bancari <strong>del</strong> “Credito<br />
Bergamasco” presenti nella regione<br />
Lombardia fino a venerdì 17 settembre<br />
negli orari di apertura stabiliti da<br />
ogni singolo istituto di credito, “on line”<br />
collegandosi al sito www.boxol.it<br />
(fino alle ore 19 di sabato 18 settembre)<br />
e sabato 18 settembre presso il<br />
bigoncio 7 <strong>del</strong>lo stadio “Bentegodi” di<br />
Verona (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15<br />
A PARTIRE DAL 23 AGOSTO<br />
Tutti i giorni,<br />
dal lunedì al venerdì<br />
dalle 14 alle 15<br />
alle 19). Il giorno <strong>del</strong>l’evento, come da<br />
normative vigenti, il settore ospiti non<br />
sarà in vendita. Il prezzo unico <strong>del</strong> tagliando<br />
è di 18 euro a cui aggiungere<br />
commissioni non imputabili alla società<br />
Chievo Verona. <strong>La</strong> capienza <strong>del</strong><br />
“settore ospiti” è stimata a circa 7000<br />
posti. Il campionato parla di Chievo<br />
Verona come unica squadra a punteggio<br />
pieno. Non ci sono le grandi davanti,<br />
ma il piccolo Chievo. “È la storia di<br />
tutti i campionati, in particolare dopo<br />
i Mondiali. Per questo motivo − commenta<br />
Beppe Iachini − le squadre più<br />
titolate possono avere qualche problema.<br />
Il campionato è agli inizi e tante<br />
squadre, anche noi, hanno ancora da<br />
fare. <strong>La</strong> preoccupazione è pensare di<br />
volta in volta alla partita che ci troviamo<br />
davanti”. Domenica 19 il mister si<br />
scontra con il proprio passato recente<br />
di allenatore. Passato che tutti ricordano<br />
per la promozione in A conquistata<br />
nella stagione 2007/2008 e non<br />
per l’esonero in quella successiva.<br />
Bei ricordi, dice, ma ora il cuore parla<br />
bresciano.<br />
Entusiasmo a mille ma bisogna anche<br />
ricordare che i piedi vanno tenuti ben<br />
saldi per terra, anche se la testa continua<br />
a sognare in cieli... Sereni.
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Centro Sportivo Italiano 17 SETTEMBRE 2010 61<br />
Tutte in rete 12 ore di calcio femminile<br />
Passione<br />
e promozione<br />
di Bruno Forza<br />
Passione, solidarietà e promozione. C’è stato un<br />
po’ di tutto questo nell’evento svoltosi sabato al<br />
centro sportivo San Filippo, dove l’associazione<br />
di promozione sociale “Tutte in rete” ha organizzato<br />
la 3ª edizione <strong>del</strong>la 12 ore di calcio femminile.<br />
160 ragazze hanno preso parte all’evento ma il<br />
risultato, questa volta, non contava. In palio c’era<br />
molto di più: sostenere i progetti <strong>del</strong>la cooperativa<br />
Mongolfiera di servizio per la formazione<br />
<strong>del</strong>l’autonomia in aiuto a persone con disabilità<br />
acquisite. Oltre alla raccolta di fondi c’è stato<br />
spazio per la prevenzione tra i giovani nel nome<br />
<strong>del</strong>la sicurezza stradale, il tutto raccontando la<br />
bellezza di uno sport come il calcio, che sa unire<br />
nel segno <strong>del</strong>l’amicizia.<br />
“Da tre anni promuoviamo iniziative nel mondo<br />
<strong>del</strong> calcio – racconta Elisa Graziotti di ‘Tutte in<br />
rete’ – perché le nostre radici affondano in questo<br />
sport, anche se stiamo iniziando a estendere<br />
il nostro raggio d’azione a altre realtà”. L’intento<br />
di “Tutte in rete” è chiaro: “Vogliamo tessere<br />
una rete che coinvolga sempre più gente sensibilizzando<br />
l’attenzione dei giovani su determinate<br />
tematiche sociali”. Nel corso <strong>del</strong>la 12 ore si sono<br />
Una settimana triste<br />
Non sempre lo sport convince<br />
Non riusciamo a toglierci dalla mente il volto sorridente<br />
di Tomizawa, un ragazzo di 19 anni che sognava di<br />
diventare un campione. <strong>La</strong> sua vita si è fermata a Misano,<br />
travolta dalle ruote di due moto. Le tragedie, purtroppo,<br />
non risparmiano nemmeno lo sport. Questa<br />
volta però c’è una cosa assolutamente inaccettabile: la<br />
gara andava sospesa subito. Bisognava farlo, punto e<br />
basta. <strong>La</strong> vita umana e la sua dignità sono valori non<br />
negoziabili. Il loro rispetto non può essere sacrificato<br />
di fronte a nessuna logica. Per questo non riusciamo<br />
a comprendere la scelta di far terminare e considerare<br />
ufficialmente valida la corsa. Lo sport costituisce uno<br />
straordinario patrimonio di educazione, e umanità.<br />
Per questo deve promuovere la vita e i suoi valori. Deve<br />
farlo con forza, chiarezza e determinazione sempre,<br />
alternate sul campo da gioco calciatrici e non provenienti<br />
da tutta la provincia, ma anche da fuori<br />
città: “È bello coinvolgere ragazze che durante<br />
l’anno sono avversarie e vedere squadre che arrivano<br />
qui da Bergamo, Parma e Mantova. Il calcio<br />
può unire ragazzi e ragazze su un campo in cui<br />
regole e rispetto devono essere al primo posto”.<br />
<strong>La</strong> manifestazione, di fatto, è anche uno spot riuscito<br />
per una disciplina sportiva in costante<br />
ascesa: “Il calcio femminile è in rampa di lancio<br />
sia nel Csi sia con il Brescia femminile in serie<br />
A. Oggi sono qui anche ragazze che non giocano<br />
abitualmente, ma che volevano essere parte di<br />
questo evento. Speriamo che possano avvicinarsi<br />
al mondo <strong>del</strong> pallone”. In mattinata è intervenuto<br />
anche Roberto Merli, presidente <strong>del</strong>l’Associazione<br />
famigliari vittime <strong>del</strong>la strada: “Sensibilizzare<br />
i giovani alla sicurezza stradale è importante.<br />
<strong>La</strong> strada continua a mietere numerose vittime<br />
quindi dobbiamo dare il massimo nel campo <strong>del</strong>la<br />
prevenzione e stare in mezzo ai giovani è fondamentale.<br />
Mi fa piacere che la sicurezza stradale<br />
venga collegata allo sport. In entrambi i casi il<br />
rispetto <strong>del</strong>le regole consente di vincere”. Nel<br />
calcio ci sono in palio punti e trofei. Sulla strada,<br />
invece, la vita e il futuro.<br />
ma in modo particolare nelle situazioni più critiche e<br />
difficili. Quando ciò non accade a uscirne sconfitto è<br />
tutto il sistema sportivo. Ecco perché situazioni come<br />
quelle di Misano non devono più accadere. Ecco perché<br />
il Csi ha lanciato un appello. Il vero nodo è che il<br />
mondo <strong>del</strong>lo sport business deve avvertire la responsabilità<br />
di essere mo<strong>del</strong>lo positivo per i giovani di oggi;<br />
deve sentire e comprendere il suo ruolo educativo<br />
e sociale; deve convincersi che anche a quei livelli non<br />
è possibile ragionare senza mettere al centro la persona<br />
umana, altrimenti lo sport farà una brutta fine. Ci<br />
sono segnali belli e positivi in questa direzione. Siamo<br />
tra quanti credono in un percorso di alleanza educativa<br />
tra sport di vertice e sport di base, ma certo non<br />
siamo ciechi e siamo consapevoli che le difficoltà sono<br />
Calcio e pallavolo<br />
in formazione<br />
Dopo lo stage di formazione e aggiornamento<br />
dedicato ad arbitri e giudici è stata la volta di<br />
allenatori e dirigenti di calcio e pallavolo, che<br />
si sono riuniti domenica alla Cascina Foret per<br />
una giornata promossa dal responsabile <strong>del</strong>la<br />
formazione Marco Baiguera. Il Csi intende trasformare<br />
questo appuntamento in una data<br />
fissa all’interno <strong>del</strong> calendario, con l’intento<br />
di sostenere e qualificare sempre più figure.<br />
<strong>La</strong> presidente Amelia Morgano ha dato il benvenuto<br />
ai 45 tecnici partecipanti con un breve<br />
discorso: “È indispensabile tradurre sul campo<br />
le finalità educative legate a una concezione di<br />
sport quale strumento di crescita umana e cristiana,<br />
personale e di gruppo. Aiutandovi ad<br />
aumentare conoscenze e competenze specifiche<br />
intendiamo donarvi quel bagaglio tecnico<br />
fondamentale per rispondere sempre meglio<br />
all’obiettivo principale <strong>del</strong> Csi: mettere al centro<br />
<strong>del</strong>l’attività sportiva ciascuno dei ragazzi che<br />
ne prende parte”. Nel segno <strong>del</strong>l’educazione<br />
si è sviluppato l’intervento di don Marco Mori,<br />
dedicato allo “Sport in un ambiente educativo:<br />
l’oratorio”. Poi largo a scienza e psicologia, con<br />
la conferenza <strong>del</strong>la dott.ssa Elena Vermi sullo<br />
sviluppo psico-motorio nell’età evolutiva. Nel<br />
pomeriggio allenatori e dirigenti hanno potuto<br />
prendere appunti tecnici assistendo alle lezioni<br />
di calcio <strong>del</strong> prof. Massimiliano Spini e di<br />
pallavolo <strong>del</strong> prof. Gianpaolo Mola.<br />
Agenda di settembre<br />
Dal 24 al 26: 1° Torneo nazionale a squadre<br />
di ping pong - Coppa Città di Perugia<br />
Sabato 25 - ore 17: riunione Minibasket<br />
tante. In questo senso non è stata una bella settimana.<br />
Basti pensare alla scelta <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Triestina<br />
di “inventarsi” gli spettatori finti sugli spalti e il plauso<br />
<strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>la Lega di B, Abodi, all’iniziativa.<br />
Piuttosto che fare entrare gratis i ragazzi <strong>del</strong>le scuole,<br />
degli oratori, si preferisce giocare in uno stadio con<br />
spettatori virtuali? Triste. E che dire <strong>del</strong>le spese folli<br />
<strong>del</strong> calcio di serie A, rese ufficiali dalla “Gazzetta <strong>del</strong>lo<br />
sport”? In un momento di crisi economica mondiale<br />
gli stipendi di tutti i giocatori di serie A messi insieme<br />
sono passati da 546 milioni nel 2006 a 1.000 milioni<br />
nel 2010, in pratica raddoppiando in soli cinque anni.<br />
L’educazione è fatta di gesti e di testimonianze. Fortunatamente<br />
ce ne sono tante che ci convincono. Ma<br />
quelle di questa settimana decisamente no.
62<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
Lo sport positivo<br />
Egr. direttore,<br />
voglio raccontarle un’esperienza vissuta<br />
da “mamma spettatrice” la settimana<br />
compresa tra il 4 e l’11 luglio scorsi. Mio<br />
figlio Stefano, da ormai un anno, gioca<br />
nella squadra di pallanuoto “Pallanuoto<br />
Brescia”. Provengo da una famiglia che<br />
per anni ha seguito e tifato solo calcio,<br />
essendo stato mio padre arbitro, attività<br />
cui ho “abdicato” per consentire a<br />
mio figlio di praticare il nuoto, attività<br />
completa sotto ogni profilo. Il positivo<br />
contatto con l’acqua ha indotto Stefano<br />
a iscriversi a un corso di pallanuoto,<br />
tanto che, da settembre 2009 quella che<br />
doveva essere una prova è diventata una<br />
grande avventura. L’entusiasmo di mio<br />
figlio è cresciuto a dismisura, con mia<br />
grande sorpresa. Ad aprile poi, la società<br />
ha prospettato a noi genitori uno stage<br />
in Croazia, per creare un confronto tra<br />
allenatori e giocatori croati e la nostra<br />
realtà. Ed è proprio tale iniziativa, cui<br />
ho aderito e partecipato personalmente,<br />
che mi induce a scriverle, perché ho<br />
avuto modo di constatare la professionalità<br />
e passione incondizionata verso i<br />
ragazzi degli allenatori Aldo Sussarello e<br />
Roberto Maitini, nonché la competenza,<br />
capacità e senso di responsabilità <strong>del</strong>la<br />
società “Pallanuoto Brescia”, che a<br />
Rovigno era rappresentata dalla signora<br />
Mina Gussago, una “piccola” grande<br />
donna, che si è fatta carico di condurre<br />
in territorio estero ben 40 giovani, di età<br />
compresa tra i 9 e i 14 anni, e, di seguirli<br />
Omnibus<br />
in ogni momento <strong>del</strong>la giornata, anche<br />
oltre il contesto sportivo, così da creare<br />
un’atmosfera felice e rendere entusiasti<br />
e competitivi i nostri figli, appagati da<br />
un’esperienza fortificante. Tutti gli allenatori<br />
sono stati capaci di entrare in<br />
sintonia con i ragazzi, dimostrando, oltre<br />
che preparazione tecnica, anche disponibilità<br />
e umanità, così da impartire<br />
ai giovani un’adeguata disciplina attraverso<br />
il consolidamento di un rapporto<br />
basato sulla fiducia e rispetto reciproco,<br />
valori che sono un po’ andati perduti, vista<br />
la difficoltà, non solo imputabile agli<br />
adolescenti, di trovare un punto d’incontro<br />
e creare un dialogo con l’universo<br />
giovanile. L’esperienza vissuta, oltre<br />
ad aver rafforzato la mia fiducia nella<br />
società “Pallanuoto Brescia”, che ha<br />
dimostrato di avere a cuore la crescita<br />
e lo sviluppo dei giovani prima di ogni<br />
classifica, mi ha dato modo di conoscere<br />
più a fondo i compagni di squadra<br />
di Stefano. Auspico che la pallanuoto<br />
possa diventare uno sport più praticato<br />
ma anche più conosciuto, trattandosi<br />
di un’attività sportiva che, a differenza<br />
di molte altre, non sottintende interessi<br />
economici e di lucro rilevanti, essendo<br />
semplicemente finalizzata al consolidamento<br />
e alla tutela di valori quali lo<br />
sport, la salute, l’interazione giovanile,<br />
la sana competizione. Colgo l’occasione<br />
per esprimere il mio apprezzamento<br />
per il percorso sportivo che mio figlio<br />
ha, sotto ogni profilo, avviato, attraverso<br />
l’impegno di una società mossa dai<br />
giusti obiettivi, così da permettere, nel-<br />
Avvenimenti<br />
17 settembre 1978<br />
Il primo ministro israeliano Menahem Begin<br />
e il presidente egiziano Anwar Sadat<br />
firmano una dichiarazione di intenti per<br />
il trattato di pace<br />
Le ricette <strong>del</strong>la settimana<br />
Prosciutto al vino bianco<br />
Ingredienti: 8 fette spesse di prosciutto cotto, 2 bicchieri di<br />
vino bianco secco, 30 grammi di burro, 300 grammi di funghi,<br />
uno scalogno piccolo, un bicchiere di panna, un cucchiaio di vino<br />
(Porto Bianco), sale.<br />
Preparazione: Imburrare una pirofila piuttosto grande, disporvi<br />
le fette di prosciutto e versarvi sopra la metà <strong>del</strong> vino. Coprire con<br />
un foglio d’alluminio e cuocere per 3 ore abbondanti in forno preriscaldato<br />
a 150 gradi, facendo attenzione che il liquido non raggiunga<br />
assolutamente il bollore. In un tegame mettere i funghi a<br />
fettine, lo scalogno tritato e il restante vino. Portare a ebollizione,<br />
unire la panna e fare sobbollire. Aggiungere anche il sugo formatosi<br />
nel recipiente <strong>del</strong> prosciutto e lasciar ridurre fino a raggiungere la<br />
consistenza voluta. Profumare con il Porto. Regolare il sale. Disporre<br />
le fette di prosciutto sul piatto da portata, ricoprirle con la salsa.<br />
Cara <strong>Voce</strong><br />
direttore@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità<br />
dei firmatari <strong>del</strong>le lettere. Nelle lettere è necessario indicare in<br />
modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive<br />
per renderne possibile l’identificazione. <strong>La</strong> redazione si riserva il diritto di sintetizzare,<br />
senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo<br />
2.500 battute). <strong>La</strong> pubblicazione di una lettera non implica la condivisione <strong>del</strong><br />
suo contenuto da parte <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong> giornale. Non saranno pubblicate<br />
lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”,<br />
via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a direttore@lavoce<strong>del</strong>popolo.it.<br />
la concretizzazione <strong>del</strong> reale significato,<br />
contenuto e finalità <strong>del</strong> termine “sport”,<br />
che mi sembra essere ormai assai sbiadito<br />
in quanto “sporcato” da aspetti di<br />
diversa natura, totalmente alieni allo<br />
spirito che dovrebbe animare tale disciplina,<br />
di migliorare e mantenere in buona<br />
condizione, fisica e mentale, l’intero<br />
apparato psico-fisico umano, contemporaneamente<br />
creando, attraverso un<br />
agonismo senza pretese, legami umani<br />
e amicizie profonde e durevoli.<br />
Imma <strong>La</strong>scialfari Bucci<br />
18 settembre 1927<br />
Nasce ufficialmente la rete radiofonica<br />
americana Cbs, è costituita da una catena<br />
di 18 emittenti radio<br />
Lepre alla cacciatora<br />
Volontaria a Foggia<br />
Egr. direttore,<br />
crogiolarsi sotto il sole, godersi un paesaggio<br />
montano oppure semplicemente<br />
abbandonarsi sopra un divano: tre azioni<br />
allettanti che condividono il desiderio<br />
di voler fermare il tempo per concedersi<br />
un meritato riposo dallo stress quotidiano.<br />
Questo è il significato che generalmente<br />
si attribuisce alla parola “vacanza”,<br />
ma se fosse qualcosa di diverso?<br />
Qualcosa che sia importante non solo<br />
19 settembre 1783<br />
I fratelli Montgolfier presentano l’aerostato,<br />
che viene innalzato alla presenza<br />
di re Luigi XVI, nei giardini di Versailles.<br />
L’invenzione si chiamerà poi mongolfiera<br />
Ingredienti: Una lepre, 1/4 bicchiere di vino bianco secco, 2 mestoli<br />
di brodo, 2 spicchi d’aglio, salvia, un rametto di rosmarino, sale,<br />
pepe, un dito di aceto di vino, 2 acciughe.<br />
Preparazione: Tagliare la lepre in pezzi che verrà fatta rosolare<br />
nella casseruola calda, quando saranno ben dorati, versare il vino<br />
bianco lasciandolo evaporare. Aggiungere intanto nella casseruola<br />
2 spicchi d’aglio, un rametto di rosmarino, salvia. Mescolare, in<br />
modo che il tutto prenda sapore. Versare 2 mestoli di brodo, salare,<br />
pepare e fare cuocere per circa un’ora a fuoco minimo. Dopo<br />
un’ora controllare la cottura: se la lepre è cotta, toglierla dalla<br />
pentola e tenerla al caldo. Versare il fondo di cottura in un tegamino,<br />
aggiungere 2 acciughe precedentemente pestate e diluite con<br />
un dito di aceto, mescolare e lasciare cuocere la salsa ottenuta a<br />
fuoco lento per circa 3 minuti, quindi versarla sulla lepre e servire.
per se stessi, ma anche per qualcun altro?<br />
Desideravo qualcosa di diverso, un<br />
souvenir fatto di volti, suoni e profumi<br />
che non invecchiasse in un angolo buio<br />
<strong>del</strong>la mia casa, un’esperienza che desse<br />
sostanza alla mia fede. Arriviamo a Foggia<br />
la prima domenica di agosto; l’impatto<br />
con i ragazzi <strong>del</strong>la comunità di recupero<br />
per tossici e alcolisti “Sulla strada<br />
di Emmaus”, dove per quella settimana<br />
saremmo state ospitate io e mia sorella,<br />
è di imbarazzo e paura. Quello che ci si<br />
prospetta sembra sempre più un tempo<br />
di servizio non facile e la voglia di tornarsene<br />
a casa è tanta. Scendo dal pulmino<br />
scassato di padre Arcangelo, unico mezzo<br />
di trasporto per raggiungere le baracche<br />
degli immigrati, e non riesco a credere<br />
ai miei occhi: ciò che mi si presenta<br />
è uno scenario di miseria e desolazione,<br />
così lontano da me e per questo così disumano<br />
e inconcepibile. Non capisco e<br />
sono sconvolta, ma non voglio scappare,<br />
voglio “starci” e capire il perché di<br />
tutto questo. Noi volontari ci organizziamo<br />
in gruppi e io rimango lì con un<br />
altro ragazzo; all’inizio ho paura, guardo<br />
gli “uomini neri” con sospetto, ma mi affido<br />
a Lui: “Sono qua per te Signore, aiutami!”<br />
e insieme invochiamo lo Spirito<br />
Santo. Subito si avvicina un uomo, che<br />
sembra un ragazzino, con <strong>del</strong>le sedie e<br />
un quaderno in mano: desidera venire a<br />
scuola, alla nostra scuola e imparare un<br />
po’ di italiano dopo una dura giornata<br />
di lavoro nei campi di pomodori. “Ecco<br />
il mio salvatore!”, penso, con diligenza,<br />
attenzione e grande rispetto si mette a<br />
20 settembre 1870<br />
Le truppe <strong>del</strong> Regno d’Italia entrano in<br />
Roma attraverso la breccia di Porta Pia,<br />
ponendo così fine allo Stato <strong>del</strong>la Chiesa<br />
L’esperto risponde a cura <strong>del</strong>le Acli Bresciane<br />
studiare italiano e io mi metto lì, solo<br />
per lui in un contesto che sa di assurdo<br />
ma che mi dice: “Stai lì perché è lì che<br />
ti ho voluta”. Pian piano alcuni curiosi<br />
si avvicinano a noi e il giorno seguente<br />
altri, e poi altri ancora finché si forma<br />
un gruppetto con il quale si scambiano<br />
battute, domande, storie, curiosità e sorrisi.<br />
L’assurdo <strong>del</strong> primo giorno è come<br />
svanito, perché come fratelli e amici<br />
ci si sente bene ed è bello anche solo<br />
semplicemente stare insieme. Ovunque<br />
andiamo si sperimenta la nostra impotenza,<br />
l’impossibilità di rispondere alle<br />
loro lecite domande di senso, ma il nostro<br />
desiderio più grande è quello di far<br />
conoscere a tutti queste realtà, perché<br />
solo vedendo e toccando con mano si<br />
può capire e diventare persone diverse.<br />
Entrare nella loro quotidianità, mangiare<br />
al loro stesso tavolo o semplicemente<br />
essere in mezzo a loro, “esserci”, era<br />
per loro un grande segno di speranza e<br />
per noi una vera e propria conversione.<br />
Vedere la gioia sui loro volti, la capacità<br />
di accoglierci e condividere con noi<br />
anche quel poco che possiedono è stata<br />
una profonda testimonianza, un vero e<br />
proprio inno alla vita. Il forte contrasto<br />
mi portava alla mente tanti giovani, tanti<br />
miei amici che a questa stessa vita non<br />
riescono a dare un senso, a trovare la<br />
gioia piena, nonostante o forse proprio<br />
per tutto quello che hanno. Non potrò<br />
mai dimenticare le parole <strong>del</strong> mio “salvatore”<br />
che salutandomi, dopo l’ultima<br />
lezione, si rivolge a me commosso e mi<br />
dice: “Non dimenticherò mai quello che<br />
21 settembre 1981<br />
Negli Stati Uniti Sandra Day O’Connor viene<br />
eletta dal Senato all’unanimità prima<br />
giudice donna <strong>del</strong>la Corte Suprema<br />
D.: In questi giorni mi è arrivata una lettera da parte <strong>del</strong>l’Agenzia <strong>del</strong>le Entrate<br />
in cui mi viene richiesto il pagamento di una somma riguardante l’anno 2006. <strong>La</strong><br />
lettera riporta che sono “redditi soggetti a tassazione separata”, ma quell’anno<br />
io ho presentato il mo<strong>del</strong>lo 730. Volevo sapere se mi hanno sbagliato la dichiarazione<br />
e se devo pagare questa cifra?<br />
R.: <strong>La</strong> lettera che ha ricevuto fa riferimento a somme ricevute a titolo di Tfr, indennità<br />
equipollenti e altro. Queste particolari tipologie di reddito sono soggette<br />
a tassazione separata e quindi non vanno inserite nella dichiarazione dei redditi.<br />
Per questo motivo, le possiamo dire che la sua dichiarazione è stata compilata in<br />
modo corretto e che la somma che le richiedono sicuramente deve essere versata<br />
entro 30 giorni dal ricevimento <strong>del</strong>la lettera, se non vuole ricorrere in sanzioni.<br />
Le consigliamo però, prima di versare, di controllare se i conteggi sono corretti,<br />
utilizzando certificati o prospetti di liquidazione <strong>del</strong> Tfr, che dovrebbero essere in<br />
suo possesso, oppure di rivolgersi al soggetto che ha operato le ritenute nel 2006.<br />
Per ulteriori informazioni non esiti a contattare il Caf Acli al numero 030.2409884.<br />
hai fatto per me e anche se forse non ci<br />
rivedremo mai più, ti porterò sempre<br />
con me nel mio cuore”. C’è forse una<br />
gioia più grande, nella nostra breve esistenza,<br />
di quella di rendere felice una<br />
persona e poter ringraziare insieme il<br />
Signore per il tempo di grazia che ci ha<br />
donato per incontrarci e vivere insieme<br />
nell’arrichimento reciproco? Anche se<br />
fosse solo per quell’unica persona, il mio<br />
servizio al campo, il donare il mio tempo<br />
estivo e il mio mettermi in gioco è servito<br />
a qualcosa di grande. Ce ne andiamo<br />
da Foggia con il desiderio di essere testimoni<br />
<strong>del</strong> valore di questa vita, che non<br />
deve essere sfruttata e maltrattata, ma<br />
semplicemente vissuta. Ora abbiamo acquisito<br />
una nuova consapevolezza, una<br />
nuova responsabilità: lottare perché tutti<br />
possano avere la possibilità di vivere<br />
la propria vita e inseguire i propri sogni.<br />
Nadia Zatti<br />
Agorà: riflessione<br />
Egr. direttore,<br />
esprimo il più vivo apprezzamento agli<br />
organizzatori di Agorà, il contenitore<br />
dei numerosi appuntamenti che, nei<br />
giorni scorsi, hanno illustrato sotto svariati<br />
punti di vista l’ultima lettera pastorale<br />
<strong>del</strong> vescovo Luciano “Tutti siano<br />
una cosa sola”. E, azzardo, da prete, una<br />
riflessione a margine, maturata alla luce<br />
<strong>del</strong>la parte di Agorà alla quale ho potuto<br />
presenziare. Ascoltando la voce di<br />
autorevoli teologi, sociologi, psicologi,<br />
economisti, artisti, ecc. mi sono convin-<br />
22 settembre 1989<br />
A New York muore il musicista Irving Berlin.<br />
Aveva 101 anni. Alcune <strong>del</strong>le sue canzoni,<br />
come “White Christmas”, sono diventate<br />
grandi successi mondiali<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
17 SETTEMBRE 2010<br />
63<br />
to ancor più di quanto già lo fossi <strong>del</strong>la<br />
assoluta necessità per noi sacerdoti di<br />
un aggiornamento che tenga conto anche<br />
di discipline non direttamente religiose.<br />
Vedo sempre incombente il pericolo<br />
di fare pastorale a colpi di frasi<br />
fatte e di moralismi che da decenni il<br />
mondo non sta più ascoltando. Vedo il<br />
rischio di perdere il treno di un mondo<br />
che viaggia su altri binari, spesso così<br />
lontani da quelli percorsi dal modo di<br />
pensare di un bel po’ di preti (mi metto<br />
capolista!). L’Agorà 2010 mi ha ricordato<br />
la necessità di chiedere aiuto a specialisti<br />
che ne sanno più di me in certi<br />
campi, dei quali la pastorale necessita.<br />
Certo: a noi tocca annunciare il Vangelo<br />
ma, ricordiamolo bene (e ce lo hanno<br />
ricordato molto i Vescovi italiani in<br />
questi anni), annunciare il Vangelo in<br />
un mondo che cambia. Nel passato la<br />
Chiesa è stata spesso pioniera e lungimirante<br />
predicando e vivendo un Cristianesimo<br />
all’avanguardia. Oggi vedo<br />
troppi cristiani (preti in primis) seduti<br />
con i gomiti sulle ginocchia e la testa<br />
fra le mani a piangere quell’avanguardia<br />
di un tempo e a guardarla inermi mentre<br />
diventa inesorabilmente passato e<br />
muore. Facciamoci aiutare. Mettiamoci<br />
a pregare un po’ di più e meglio… e sapremo<br />
“cosa” fare. Poi alleiamoci con<br />
chi ci può mostrare come il mondo sta<br />
cambiando oggi… e sapremo “come”<br />
fare. C’è un mondo intero lì fuori che<br />
(inconsapevolmente) sta aspettando<br />
che noi preti rialziamo la testa.<br />
don Manuel Donzelli<br />
23 settembre 1943<br />
A Roma, in località Torre di Pietra,<br />
viene fucilato Salvo d’Acquisto, si era<br />
offerto in cambio <strong>del</strong>la vita di 22 civili<br />
rastrellati dai tedeschi<br />
Aforismi<br />
Saggio è chi riesce a vivere inventandosi<br />
le proprie illusioni<br />
(Woody Allen)<br />
Molte parole non sono mai indizio di<br />
molta sapienza<br />
(Talete)<br />
Noi non conosciamo le persone<br />
quando vengono da noi; dobbiamo<br />
andare noi da loro per sapere quel<br />
che sono<br />
(Johann Wolfgang Goethe)