MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria
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— 88 — mancò alle intime ragioni della sua stirpe, e la geografia, o come fine principale o come disciplina sussidiaria ebbe larga parte negli scriiton della fiera Ghibellina. Scopo di queste brevi note sarà quello di accen nare ai principali. 11 primo, che ci si offra all’attenzione, è fra Filippo B u sse r io - non Brusserio come dissero tanti - dei Minori. Nato in Savona, circa il 1260, da famiglia distinta, ricca, pronuba alla prima fondazione francescana, cinse l’umile «capestro ». A Parigi insegnò forse nella storica Università. Si volse quindi alla Barberia, alla Palestina, che battè a lungo, anche qual Legato pontificio al Soldano « pro recuperanda terra Sancta . Let tere di Bonifacio Vili lo ricordano nel 1301, e veggiamo fra Filippo a capo del fervore genovese per la Crociata, fervore in cui primeggiano le dame, guidate da una Spinola. Esso compare indi in altre lettere di Cle mente V, circa il 1306, parte viva d elle relazioni tra il Papa, Cipro e l’Armenia. Nel 1322 l’illustre francescano è Guardiano in Genova, e nel 1340 muore nel S. Francesco della sua Savona. Da vecchi cronisti è lodato qual « vir magnae litteraturae », e non a torto, chè, come fece il Petrarca, fu diligente raccoglitore di libri, di codici, dei quali ne legò al convento patrio per 500 scudi. E fu copioso scrit tore, chè lasciò cronache della Religione sua, annotò gli atti dei Ministri generali della stessa e i privilegi dei tre Ordini francescani. L’opera sua principale, disgraziatamente perduta, è però lo «Specu lum Terrae Sanctae ». Esso fu, sino a poco tempo fa, confuso con una < Descriptio Terrae Sanctae», sorta di pio itinerario, di cui si lian tanti esempi a partire dal Sec. xm. Non è tale Io « Speculum * m in u t o , logico, esatto piano di guerra contro i barbareschi per novamente liberare il sepolcro di Cristo. Esso risponde quindi allo spirito dell’epoca, princi palmente commosso dalle esortazioni di Onorio III, Gregorio X, Ni colò iv, e si ricongiunge a quei piani di blocco e di guerra che, intra visti già da Venezia nel Sec. X, ebbero ampia letteratura con Aitone, Jacques di Molay, Pierre du Bois, fra Guglielmo d'Adam, Marin Sanudo, Emanuele Piloti e specialmente coll’altro francescano, fra Fidenzio da nova, 1891 ; A S a ra z: * La scuola pop. savon. >, Savona, 1908; O. L uparia: « La scuola pop. in Savona », Savona, 1912; N. C. GaroNI: Guida della città di Savona -, Savona, 1874, p a g /2 0 9 e seg. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
— 89 — Padova, autore del noto « Liber de recuperatione Terrae Sanctae ». È somma sventura la perdita di quest’opera di fede, di scienza geografica, economica e bellica, chè essa dovrebbe offrirci dati preziosi, frutto pe culiare di pratica larga e sicura (1). Di poco più giovine fu Pietro Gara, certamente domenicano, fiorito nel primo mezzo del Sec. xiv, e che può dirsi il padre della storiografia savonese. Egli, come afferma l’Oldoini: «bella totius orbis descripsit praeclaraque plurimorum facinora enarravit » (2). Possiamo immaginare non gli fossero ignoti lo « Speculum » del Beauvais, il « Tesoro » del Latini, la « Composizione del mondo » di Ristoro d’Arezzo, 1’« Acerba » di Cecco d’Ascoli e il «Dottrinale» d’Jacopo Alighieri. Sappiamo con tutta certezza ch’egli sfruttò largamente il « Chronicon imaginis mundi» di fra Giacomo di Acqui, e il « Manipulus florum » del Fiamma (3). A questo sunto, nel 1343, riattaccò una cronaca di Savona, che ebbe da un amico, il quale aveala tratta dagli Archivi di Siracusa. Così il Verzellino (4), per quanto la cosa appaia alquanto strana. La fatica del frate, in sul finire del Sec. XV, era presso il pronipote omonimo, vescovo di Sa vona (1472-98) (5). In appresso non se ne ha più notizia sicura. L’opera del Gara fu sunteggiata dal dotto agostiniano Gio. Bernardo Forte, fiorito nel secondo mezzo del Sec. XV e sui primi del XVI. Uma nista e teologo dottissimo, come ci comprovano i suoi « Fonte d i Charità » (1) Cfr. O. V. V e r z e l li n o : « Delle memor. partie, e spec. degli uomini illustri della città di Savona », Savona, 18S5, Vol. l, pag. 245 e Cron. di frà 0 . B. Oalenni. alleg. a pag. 511 e segg; G. B. SPOTORNO: « Storia lett. della Ligur. », Genova, 1824, Voi. li, pag. 77 e segg.; R. S o p r a n i: « Li scritt. della Liguria , Genova, 1667, pag. 91 e seg. ; A. O l d o i n i: « Athenaeum Ligust. », Perugia, 1680, pag. 470 ; A. M o n ti; * Compend. di memor. Iiistor. della città di Savona , Roma, 1697, pag. 390 e seg.; WADDINGO: « Ann. » ad ami. 1349, T. VII. pag. 238; F. BRUNEN00: « Sulla città di Savona », S av o n a, 1 8 6 8 - 8 2 , v o i. i pag. 109, voi. Il, pag. 442; L. BENVENUTI: « Dizion. degli italiani all'estero » Firenze, 1890, pag. 43; V. POGGI: * Cronot. dei principali magistr. che ressero ed animili, il Coni, di Savona », Torino, 1912, vol. II, pag. 115 e seg. ; P . G. GOLUBOVICH: ■ Frà Filippo Brusserio di Sarona dell'Ord. dei Frati Al. », Fi renze, 1915. (2) Op. cit., pag. 459 (3i Cfr.: « De' Vesc. di Savona » di F. Besio, M. S. del Sec. xvm nella civ. Bibliot. di Savona : pref. (4) Op., vol. cit., pag. 250. (5) Id., pag. 340 e seg. e cit. PoQQl, pag. 125 e seg. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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11 primo, che ci si offra all’attenzione, è fra Filippo B u sse r io - non<br />
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Si volse quin<strong>di</strong> alla Barberia, alla Palestina, che battè a lungo, anche<br />
qual Legato pontificio al Soldano « pro recuperanda terra Sancta . Let<br />
tere <strong>di</strong> Bonifacio Vili lo ricordano nel 1301, e veggiamo fra Filippo a<br />
capo del fervore genovese per la Crociata, fervore in cui primeggiano le<br />
dame, guidate da una Spinola. Esso compare in<strong>di</strong> in altre lettere <strong>di</strong> Cle<br />
mente V, circa il 1306, parte viva d elle relazioni tra il Papa, Cipro e<br />
l’Armenia. Nel 1322 l’illustre francescano è Guar<strong>di</strong>ano in Genova, e nel<br />
1340 muore nel S. Francesco della sua Savona.<br />
Da vecchi cronisti è lodato qual « vir magnae litteraturae », e non a<br />
torto, chè, come fece il Petrarca, fu <strong>di</strong>ligente raccoglitore <strong>di</strong> libri, <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci,<br />
dei quali ne legò al convento patrio per 500 scu<strong>di</strong>. E fu copioso scrit<br />
tore, chè lasciò cronache della Religione sua, annotò gli atti dei Ministri<br />
generali della stessa e i privilegi dei tre Or<strong>di</strong>ni francescani.<br />
L’opera sua principale, <strong>di</strong>sgraziatamente perduta, è però lo «Specu<br />
lum Terrae Sanctae ». Esso fu, sino a poco tempo fa, confuso con una<br />
< Descriptio Terrae Sanctae», sorta <strong>di</strong> pio itinerario, <strong>di</strong> cui si lian tanti<br />
esempi a partire dal Sec. xm. Non è tale Io « Speculum * m in u t o , logico,<br />
esatto piano <strong>di</strong> guerra contro i barbareschi per novamente liberare il<br />
sepolcro <strong>di</strong> Cristo. Esso risponde quin<strong>di</strong> allo spirito dell’epoca, princi<br />
palmente commosso dalle esortazioni <strong>di</strong> Onorio III, Gregorio X, Ni<br />
colò iv, e si ricongiunge a quei piani <strong>di</strong> blocco e <strong>di</strong> guerra che, intra<br />
visti già da Venezia nel Sec. X, ebbero ampia letteratura con Aitone,<br />
Jacques <strong>di</strong> Molay, Pierre du Bois, fra Guglielmo d'Adam, Marin Sanudo,<br />
Emanuele Piloti e specialmente coll’altro francescano, fra Fidenzio da<br />
nova, 1891 ; A S a ra z: * La scuola pop. savon. >, Savona, 1908; O. L uparia: « La<br />
scuola pop. in Savona », Savona, 1912; N. C. GaroNI: Guida della città <strong>di</strong><br />
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