MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria

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attraverso antiche opere arabe (Edrisi, Abulfeda), documenti genovesi (a.
1174), scrittori franchi (Villehardouin), portolani italiani (Pietro Visconti,
fratelli Pizzigani), cronache russe, ecc. Una moltitudine di notizie, che
10 non tento neppure, e sarebbe del resto qui ozioso, di riassumere,
egli porge intorno alla scomparsa città.
A noi interessa in modo particolare il movimento commerciale che
per opera dei Genovesi faceva capo al porto di Vicina. Ciò — espone
11 Bratianu — che colpisce a prima vista chi consulta gli atti notarili su
menzionati è certamente l’intensità di siffatte relazioni commerciali. Dal
1° luglio al 16 agosto 1281 il solo notaro Gabriele De Predono registra
27 contratti di accomenda con la destinazione di Vicina; il totale delle
esportazioni raggiunge la rispettabile cifra di 3443 iperperi e 20 carati
e mezzo (l’iperpero bizantino si divideva in 24 carati). E’ curioso che
questo numero sorpassi quello dei contratti intervenuti nello stesso tempo
con destinazione di Caffa, per quanto non si debba dimenticare che qui
trattasi di un registro di un solo notaro e che i documenti scomparsi
potrebbero stabilire una differente proporzione. Non è neppure da cre­
dere che questi atti si riferiscano ad uno stesso negoziante o ad un pic­
colo gruppo di armatori. Troviamo invece fra i mercadanti diretti a Vi­
cina 26 nomi diversi, genovesi per la maggior parte o abitanti dei pic­
coli porti della Riviera o dei villaggi intorno a Genova. Non è fuori di
luogo di riportare questi nomi, che sono: Venturino de Brescia, Oberto
de Ternevasio, Filippo Alpario, Martino de Gavi, Bertolino o Bartolom-
meo Vesola, Giacomo de S. Stefano, Pietro de Sarzano, Bonifacio Avo-
gario, Giovannino d’ Orto, Pietro de Marino, Guglielmo de Nervi, An­
tonio de Rivello, Giovanni de S. Ambrogio, Nicola Tartaro, Tommaso
Ansaldo de Domoculta, Gandolfo de Quarto, Simone de Monleone, Lan­
franco Dereri, Nicolino.-de Voltri, Lanfranco Berten, Manuele de Staiano,
Marchese Traverso e Marchesino Negrone, Francesco de Multedo e Ber-
gognino Bave, provenienti tutti da Pera; Oberto Ricci, proveniente da
Caffa. Nel 1239, trovasi Guglielmo Portonario proveniente da Caffa. Com­
parisce, come vedesi, anche un lombardo, di Brescia. Il nativo di Voltri viene
qualificato come borghese (burgensis) di Costantinopoli. Fra gli spedi­
tori si annovera un gran mercante di panni di Firenze, Donato dei Donati.
All’infuori di tutti questi viaggiatori condottisi a Vicina per trattare af­
fari, noi troviamo anche gente che vi hanno stabile dimora: un certo
Pantaleo de Vicina, il cui nome potrebbe essere greco se questa forma
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