MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria

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— 382 — solenza pisana del 1195 riusciva in un certo senso giustificata: meretrices, uxores Venetum, adhuc ausi estis ire per mare? si de cetero vultis ire per mare, abicite ferrum, relinquite arma, et ite sicuti mulieres vadunt, alio- quin vobis nasos incidemus! (1) Ancora una generazione dopo, nessun pi sano avrebbe osato un tale affronto. Nel campo commerciale i Genovesi gettarono le loro ampie reti durante questo secolo. Come i raggi di una smisurata mezza ruota, le vie del mare s’irradiavano dalla città ai grandi mercati del Levante, da Bisanzio ad Alessandria, e da Alessandria ai porti affricani ed a Ceuta in Occidente. Due città moresche della Spagna e- rano saccheggiate. La Francia meridionale pagava tributo nel commercio. Maiorca, la Sicilia e la Sardegna venivano sfruttate, mentre nel Levante ricche colonie alimentavano le sorgenti di un traffico in merci estere che faceva di Oenova il punto distributore per le lussuosità di mezza Europa ed il centro esportatore nel commercio del panno dell’Occidente. Ancora in altro modo — continua lo scrittore americano - il dodi cesimo secolo fu un periodo di transizione per Genova. Anteriormente alla prima crociata i Genovesi erano stati dipendenti per i prodotti del- l’Oriente, abbastanza a malincuore, in parte dai loro rivali, ed ancor più dai Siriaci, dagli Ebrei, dai Bizantini: Levantini tutti, che avevano prov veduto per molti secoli all’intero Occidente le preziose merci orientali. E’ precisamente a questo punto transizionale del secolo — soggiunge il Byrne — quando i Genovesi tentarono di assicurare a sè stessi il con trollo di tale commercio levantino, sottraendolo dalle mani di coloro che lo avevano così lungamente esercitato, che io desidero che i miei lettori colgano una di quelle fuggevoli prospettive di cui ho parlato sopra. L’at tività dei Levantini nell’Occidente prima del periodo delle Crociate è uno di quei problemi sui quali i documenti hanno gettato, a quanto sembra, assai poca luce. Il b r e h ie r , nel suo suggestivo lavoro Les colonies d’Orientaux en Occident au commencement du Moyen-Âge, seguendo 10 SCHEFFER - BOlCHORST. Zur Geschichte der Syrer im Abendlande, ha additato i grandi fatti per i primi secoli, oltre i quali è difficile andare. 11 meno ben noto libro di JULES GAY, L’Italie Meridionale et l ’Empire Byzantin, ha un bel capitolo sul problema per l’Italia meridionale. E’ mia opinione — dichiara il Byrne — che dallo studio paziente dei dc- (1) Annales ianuenses, in Fonti per la storia d’Italia pubblicate dall’Isti tuto Storico Italiano, vol. Il, pp. 54-55. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
- 383 - cumenti notai ili di Genova e delle città della Francia Meridionale di cui esistono ricordi sia possibile ricavare ancora molto. Il che potrà essere fatto con uno sforzo laborioso osservando attentamente le attività dei cingoli mercanti, anno per anno, dei loro soci nei traffici, ed il carat ale dei giuramenti che essi prendevano o rifiutavano di prendere. Gli scrittori su menzionati hanno mostrato che colonie di Levantini esiste vano in più centri commerciali dell’Occidente prima delle Crociate. Se è così, alcune traccie di essi dovrebbero esistere nel 12° e nel 13° secolo quando gli Occidentali stavano alla fine sostituendoli. Le difficoltà di trovarle sono granili ma non insuperabili. Genova offre un conveniente campo di esperimento nel 12" secolo. Le memorie sono sicuramente con tinue dopo il 1154; e questo fu il vero periodo in cui la lotta fra Levantini e Genovesi deve ritenersi accaduta. Quando si solleva la cortina nella decade 1154-64, in cui incominciano le registrazioni notarili, il traffico fra Genova e l'Oriente è quasi tutto monopolio di un piccolo gruppo di cinque famiglie di alta influenza politica e di grande ricchezza fondiaria. Il loro monopolio in Siria tra assicuralo dal loro controllo nel governo del Comune e nell’amministra zione delle colonie siriache, che rimase completamente nelle mani di una di queste preminenti famiglie per circa un intero secolo sotto contratto feudale. In Bisanzio il controllo è meno evidente, a cagione dell’ancora instabile carattere della posizione che i Genovesi vi tenevano. Il mono polio non poteva essere apparentemente esercitato in Alessandria, perchè non vi esisteva nessuna colonia; soltanto lo scopo o il successo com merciale dei Genovesi vi permetteva, sebbene parzialmente, un certo controllo. Prossimo per importanza a questo gruppo di mercanti nobili, benché manifestamente originario di un periodo anteriore, era un interessante gruppo di uomini ch'io credo — è sempre il Byrne che parla — ap partenere allo schietto tipo di quella specie di mercanti che avevano do minato il commercio prima dell’avvento dei pionieri Genovesi: mercanti Siriaci, Ebrei e Bizantini, il potere dei quali andò declinando rapida mente, e che furono alla fine soppiantati al punto di cui tratta il presente scritto. Forse il più importante di costoro fu un ebreo, noto col nome di Solimano di Salerno, donde egli era venuto ad una data antecedente per domiciliarsi in Genova, quantunque non risulti ch’egli fosse nativo di Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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