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MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria

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valore economico della moneta adoperata in esse contrattazioni (1). La lira<br />

genovese è la base monetaria <strong>di</strong> tutti questi contratti; sarebbe quin<strong>di</strong><br />

riuscito opportuno che l’autore avesse dato o si fosse stu<strong>di</strong>ato <strong>di</strong> dare<br />

il valore della lira del tempo alla stregua della lira o<strong>di</strong>erna, e possibil-<br />

menda e che forse deriva dalla società in nome collettivo, piuttosto che dalla<br />

commenda stessa » (Arturo Segre, <strong>Storia</strong> del commercio, seconda e<strong>di</strong>zione<br />

riveduta e aumentata, Torino-Genova, S. Lattes e C, e<strong>di</strong>tori, 1923, vol. I, pp.<br />

100 102).<br />

Sentasi ora il brano seguente, che estraggo da altro scritto.<br />

« La teorica prevalente sull’origine della <strong>Società</strong> in accoman<strong>di</strong>ta nel me<strong>di</strong>o<br />

evo insegna che l’accoman<strong>di</strong>ta fu una trasformazione della commenda bilaterale<br />

terrestre. Non occorre ricordare che per commenda unilaterale intendesi<br />

quel contratto per il quale un in<strong>di</strong>viduo (commendator) affida ad un altro (com-<br />

mendatarius) una quantità <strong>di</strong> merci o <strong>di</strong> danaro perchè la accresca col traffico;<br />

mentre nella commenda bilaterale il commendatorius partecipa anch’egli alla<br />

formazione del capitale <strong>di</strong> speculazione ed acquista insieme una più ampia libertà<br />

d’azione » (G. Arias, Le <strong>Società</strong> <strong>di</strong> commercio me<strong>di</strong>evali in rapporto<br />

con la Chiesa; in Archivio della R. <strong>Società</strong> Romana <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> <strong>Patria</strong>, voi.<br />

xxix, 1906, p. 371). L’Arias aggiunge: * Lat <strong>Società</strong> in accoman<strong>di</strong>ta è argomentabile<br />

derivi dalla società in nome collettivo, piuttosto che dalla commenda,<br />

se si deve guardare alle analogie <strong>di</strong> sostanza e non <strong>di</strong> forma esteriore ».<br />

Più esattamente e chiaramente scriveva il nostro Bensa fin dal 1884:<br />

L’accomenda e la società furono (almeno nelle prime epoche dopo il<br />

mille, a cui risalgono i più antichi nostri documenti) le forme adottate <strong>di</strong> preferenza<br />

dai commer ianti. Tra questi due mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> associazione tra capitale e<br />

lavoro l’unica <strong>di</strong>fferenza, che apparisca dalla forinola della loro stipulazione<br />

sta in ciò, che nella società vi ha sempre un apporto <strong>di</strong> capitale da parte <strong>di</strong><br />

tutti i contraenti, laddove nella accomenda il capitale è dato tutto dall’acco<br />

mendante, e l’accomendatario non presta che 11 proprio lavóro. Ma l’elemento<br />

del lavoro entra pur esso nella società, e viene considerato in modo in<strong>di</strong>pendente<br />

dal capitale e retribuito nella stessa misura come nell’accomenda. La<br />

maggior parte dei documenti ci mostra che nelle società mercantili <strong>di</strong> quei<br />

tempi era cosa consueta che il socio semplice capitalista apportasse somma<br />

doppia <strong>di</strong> quello a cui rimaneva il carico <strong>di</strong> far fruttare coll’opera sua il capitale,<br />

ed entrambe le parti <strong>di</strong>videvano poi per uguale metà il profitto, sicché<br />

il prezzo dell’opera veniva ad essere ragguagliato al quarto del lucro, che è<br />

pure la misura consueta della retribuzione assegnata aU’accomendatario. »<br />

(E n r ic o Be n s a, Il contratto <strong>di</strong> assicurazione nel Me<strong>di</strong>o Evo, stu<strong>di</strong> e ricerche;<br />

Genova, Tipografia Marittima e<strong>di</strong>trice, 1884, p. 23).<br />

(1) Molte sono le raccolte riguardanti la legislazione genovese. Mi restringo<br />

a citare le seguenti:<br />

1. Statuto et decreta Communis Genuae, pubblicati in Bologna nel 1498<br />

da A n t o n M aria V isd o m in i. Circa le'associazioni commerciali sono da vedere<br />

i titoli: De pecunia accepta in societate aceomendatione vel mutuo, cap. xxxxiu,<br />

carte 58-59; De instrumentis Societatis vel accomendationis productis in iu-<br />

<strong>Società</strong> <strong>Ligure</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> <strong>Patria</strong> - biblioteca <strong>di</strong>gitale - 2012

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