MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria

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— 366 za eccessivamente preponderante ai rapporti commerciali di essa città col Levante: mentre, secondo il detto autore, non meno delle Crociate, « che riversarono sui moli del suo porto mezza Europa centrale in cerca di navi per i porti della Siria », contribuirono ad arricchire la me tropoli ligure le guerre per la riconquista e la liberazione della Spagna dai Maomettani. Comunque sia di ciò, ed io credo che l’idea del Cuneo-Vidal meriti di essere presa nella massima considerazione e debitamente sviluppata, è tuttavia certo che possediamo troppo pochi elementi per ricostruire la storia delle relazioni commerciali di Genova e della Liguria, colle altre regioni d’Europa e d’Italia, comprese le stesse contrade contermini col Genovesato. Il che vale anche per i tempi non remoti da noi, come quelli del periodo dei duci biennali, dal 1528 fino almeno agli albori del secolo xvin, durante il predominio politico spagnuolo. Molti asseve rano e decantano, a cagion d’esempio, i cospicui e numerosi prestiti fatti da Genovesi, massimamente patrizi, alla Corte ed al Governo spa gnuolo in quei tempi, e l’importanza delle contrattazioni cambiarie pas sate fra la piazza di Genova e le principali piazze della monarchia spa- gnuola; ma si troverebbero impacciati a recare innanzi una larga e particolareggiata documentazione delle loro asserzioni. La penuria di documenti nostrali riguardanti il complesso movi mento commerciale di Genova con le varie nazioni d’ Europa, penuria che si riscontra in modo stupefacente nelle carte private delle famiglie che parteciparono con larghezza di capitali e di opera ad esso movi mento, rende singolarmente interessante la conoscenza delle pubblica zioni che si fanno non infrequentemente all’estero intorno alle relazioni mercantili intercedute nei tempi passati fra la nostra città ed i paesi oltramontani e transmarini. Rientra perfettamente nell’àmbito degli scopi e, direi quasi, dei doveri professionali e culturali della Società Ligure di Storia Patria il ricercare e l’esaminare dapprima, l’additare e l’illustrare dipoi ai soci ed agli studiosi siffatte pubblicazioni. È per ciò che questa Società ha accolto molto volentieri e pubblica nel presente volume una Relazione del suo socio corrispondente, prof. dott. Enrico Sieveking, intorno ad un recente ed importante scritto sulla grande Società com merciale di Ravensburg, che ebbe per un secolo e mezzo esteri e fre quenti rapporti d’affari con le principali piazze del continente europeo, e, per quanto concerne l’Italia, segnatamente con Genova, Savona, Mi lano e Venezia. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
- 367 - Prendendo occasione da siffatta Relazione, la Società ha divisato altresì di dar contezza di alcune altre pubblicazioni uscite negli ultimi anni all'estero sopra il commercio dei Genovesi, queste altre però concernenti esclusivamente il Levante e tessute con documenti tratti dal nostro Archivio di Stato, affidandone il compito al suo segretario. Il quale, dopo queste preliminari considerazioni dirette ad invogliare altri ad occuparsi di proposito del vastissimo' tema del movimento mer cantile, finanziario ed economico di Genova e della Liguria, tema d’im portanza preminente per la nostra storia regionale non meno che per la storia del commercio in generale, passa senz’altro ad adempiere qui appresso, con qualche larghezza, ad esso compito, prima di dare la Relazione del Sieveking. I- • E ugene H. Byrne, Commercial contracts of thè Genoese in thè syrian trade of thè twelfth century; reprinted from The Quarterly Journal of Economies, vol. XXXI, November, 1916, Harvard University, pp. 127-170. IL - E ugene H. Byrne, Easterners in Genoa; reprinted from thè Journal of thè American Orientai Society, voi. 38, 1918, pp. 176-187. HI. - Eu gene H. Byrne, Genoese trade with Syria in thè twelfth century ; reprin ted from thè American Historical Review, vol. XXV, n. 2, January 1920, pp. 191-219. Il Signor Eugene H. Byrne, professore all’ Università di Wisconsin negli Stati Uniti d’ America, si è dedicato da parecchi anni allo studio dei più antichi notari del nostro Archivio di Stato, per trarne gl’incuna boli della storia del commercio genovese. In una sua prima dimora in Genova, nel 1911 se non erro, egli raccolse una buona messe di notizie che gli fornirono la materia per le tre pubblicazioni sopra indicate. Ri tornò nel 1922, e questa volta, come tipico rappresentante della civiltà nord americana, in compagnia di una macchina fotografica rotativa (Photostat della K.odak Cy.), che permette di riprodurre sopra rotoli di carta precedentemente preparata la negativa, cioè l’immagine coi chiari e gli scuri invertiti, di qualunque documento. La scrittura viene in tal guisa resa in caratteri bianchi su fondo nero, ed è leggibile al pari del- Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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