MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria

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Tutte le imprese dei Genovesi, quando non ebbero per fine imme­
diato il bottino, come parecchie di quelle condotte contro i Saraceni del
Mediterraneo occidentale, mirarono a conseguire vantaggi economici quali
l’apertura o lo sfruttamento di mercati, l’espansione dei traffici, la libertà
di navigazione e di commercio, 1’ uso o il predominio di vie marittime
e terrestri, lo stabilimento di fattorie o di colonie commerciali, la giuri­
sdizione consolare o curia libera, la franchigia da gabelle, la riduzione
di dazi, la concessione di strade, fondachi, loggie, ecc. per i loro mer­
canti, non che di immunità, privilegi, favori, protezione nell’ esercizio
delle costoro operazioni. 11 che avvenne segnatamente per le imprese dei
Genovesi sui lidi del Mediterraneo orientale, ai quali accedettero a fianco
e dietro i primi Crociati, spinti da interessi prevalentemente materiali.
« Non li chiama in Palestina » - scrive Cesare Imperiale - « un mistico
entusiasmo per la liberazione del Santo Sepolcro e tanto meno il gusto
di menar le mani per desiderio di avventure e di fama » (1), ma sempli­
cemente la brama di lucro coi noleggi per il trasporto dei Crociati o
colla partecipazione alle costoro aziohi di guerra. Del resto essi non fa­
cevano che applicare alla lettera ciò che San Bernardo di Chiaravalle, il
grande predicatore delle Crociate, scriveva incitando i fedeli a prendere
la Croce: « Habes nunc, fortis miles, habes, vir bellicose, ubi dimices
absque periculo, ubi et vincere gloria et mori lucrum. Si prudens mer­
cator es, si conquisitor huius sœculi, magnas quasdam tibi nundinas in­
dico: vide ne pereant. Suscipe Crucis signum... » (2). Maestri nell’ arte
di ottenere, tanto che fin dai tempi di Caffaro dicevasi che * multa ma­
iora et pulchriora Januenses accepisse quam fecisse » (3), essi Genovesi
seppero a poco a poco tessere, or colla forza o colla dimostrazione della
forza, or coll’esca del danaro, or coi negoziati, or colle alleanze, destreg­
giandosi fra i numerosi potentati che si divisero e tennero durante i se­
coli, attraverso continue lotte, il dominio politico dell’Oriente Mediterraneo,
(1) C esare Im periale di Sant’ Anoelo, Genova nella storia; Firenze, 1908;
p. 5 (Estratto dalla Rassegna Nazionale, fase. 1» giugno 1908).
(2) Ved. Giuseppe MulLER, Documenti sulle relazioni delle città toscane
coll' Oriente cristiano e coi Turchi fino all' anno m d x x x i ; Firenze, MDCCCLXXIX ;
p. vii (Proemio).
(3) Annali genovesi di C a ffa ro * de’ suoi continuatori, a cura di LuiOI
TOMMASO B elo ra n o ; vol. i, 1890, P. 47; in Fonti per la storia d'Italia pubblicate
dall’ Istituto Storico Italiano.
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