MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria

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informasse di sè la loro convivenza, ne fosse anzi una delle ragioni pre­
cipue, ne determinasse gli ordinamenti sociali e politici, ne fissasse i
moventi, gli indirizzi, gli scopi, gli interessi. Perfino i sentimenti più
profondi deH'animo, come quelli della religione e della patria, si m odel­
larono sulle forme di essa attività o le furono subordinati.
Anche nei periodi più movimentosi della storia genovese, nei quali
parrebbe che gli avvenimenti fossero promossi da alte e disinteressate
idealità o da irrefrenabili passioni popolari, si scorge che il movente
principale ovvero il primo impulso dell’azione viene dalla forza degli
interessi commerciali. Esempio tipico di ciò è la memorabile lotta tra il
Comune genovese e Federico li di Svevia (1241-1250), la quale, benché
virtualmente dichiarata fin dal 123S per l’ atteggiamento antimperiale del
partito guelfo dominante in Genova non che per i maneggi del pontefice,
non proruppe apertamente ed in modo effettivo se non quando, nel 1241,
i Genovesi, contro la volontà dell’imperatore, si prestarono al trasporto
dei numerosi prelati che si erano raccolti in essa città di G enova
col proposito di trasferirsi per via marittima al Concilio generale indetto
a Roma da papa Gregorio ix. L’allettamento del grosso nolo, dal Governo
genovese pattuito per siffatto trasporto col legato apostolico G regorio
de Romania (1), fu più forte del divieto imperiale e certamente più
efficace delle lettere pontificie, che proclamavano « non doversi aver
paura di chi era in disgrazia di Dio » (2). Cosicché la grande contesa
fra Genova e l’imperatore Federico il, che gli storici rappresentano
come una delle più gloriose epopee della Repubblica, e che . dimostra
senza dubbio la potenza di questa e l’audacia e la tenacia dei suoi reg­
gitori, fu principalmente provocata da un’ operazione commerciale in
grande stile, il cui fallimento alla battaglia del Giglio (3 maggio 1241)
eccitò in sommo grado nel popolo genovese il desiderio della vendetta
e del risarcimento del danno e tenne viva per dieci anni la fiamma
della guerra (3).
(1) 11 contratto per il trasporto dei prelati, con una lettera in proposito
del legato al papa,' trovasi in H u ili.a rd - B r é h o lle s , Historia Diplomatica
Friderici Secundi, tomus V, pars li, Parisiis MDCCCLIX, pp. 1061 - 1066.
(2) M u r a to r i, Annali d’Italia, anno 1241.
(3) « 11 popolo genovese si dispose di vendicare e di risarcire il danno »,
scrive appunto il Giustiniani (Annali della Repubblica di Oenova, ediz. Canepa,
voi. primo, Genova m d cccx x x .v , p. 371). Questa guerra, insieme con la storia
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