MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria
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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
Tra le varie Stazioni militari Romane, l’itinerario di Antonino Pio e la Tavola Peutingeriana ponevano, tra Albium Ingaunum (Albenga) e Albium Intemelium (Ventimiglia), quella del Lucus Bormani e quella della Costa Balene o Bellene. Quanto alla Costa Balene, n’è ora affermata l’ubicazione alla foce del torrente Argentina, sulla sponda sinistra, e più propriamente al Capo Don o S. Siro. Ma il Lucus Bormani dov’era? Ad Oneglia o a Diano Marina ? Il vocabolo « Incus » significa bosco e « bormanno » in lingua celtica, come afferma il Bardetti nel suo libro « Della lingua dei primi abitanti d’Italia» (pag. 9) significherebbe Nettuno, Dio del Mare, cui era prestato culto in Liguria, come padre dei liguri paladini Albione e Bergione, che non temettero di venire a tenzone con Ercole. I sopra citati due Itinerari segnano la distanza del Lucus Bormani in XV miglia romane ad occidente di Albenga e cioè nella valle di Diano. Qui dunque, a mio avviso, era il Lucus, ed infatti qui ove oggi si allarga l’ubertosa pianura, stendeva le sue misteriose ombre un gran bosco sacro a Bormanno, che andava dal Capo del Cervo fino alle rive del torrente Impero. I Romani, conquistata la Liguria, condussero attraverso il detto bosco la Via Aurelia, detta anche Emilia Ligustica o Via Augusta, e vi stabi lirono una delle loro stazioni, che prese il nome appunto dal sacro bosco, Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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Tra le varie Stazioni militari Romane, l’itinerario <strong>di</strong> Antonino Pio<br />
e la Tavola Peutingeriana ponevano, tra Albium Ingaunum (Albenga) e<br />
Albium Intemelium (Ventimiglia), quella del Lucus Bormani e quella<br />
della Costa Balene o Bellene.<br />
Quanto alla Costa Balene, n’è ora affermata l’ubicazione alla foce<br />
del torrente Argentina, sulla sponda sinistra, e più propriamente al Capo<br />
Don o S. Siro. Ma il Lucus Bormani dov’era? Ad Oneglia o a Diano<br />
Marina ?<br />
Il vocabolo « Incus » significa bosco e « bormanno » in lingua<br />
celtica, come afferma il Bardetti nel suo libro « Della lingua dei primi<br />
abitanti d’Italia» (pag. 9) significherebbe Nettuno, Dio del Mare, cui<br />
era prestato culto in Liguria, come padre dei liguri pala<strong>di</strong>ni Albione e<br />
Bergione, che non temettero <strong>di</strong> venire a tenzone con Ercole.<br />
I sopra citati due Itinerari segnano la <strong>di</strong>stanza del Lucus Bormani<br />
in XV miglia romane ad occidente <strong>di</strong> Albenga e cioè nella valle <strong>di</strong> Diano.<br />
Qui dunque, a mio avviso, era il Lucus, ed infatti qui ove oggi si allarga<br />
l’ubertosa pianura, stendeva le sue misteriose ombre un gran bosco<br />
sacro a Bormanno, che andava dal Capo del Cervo fino alle rive del<br />
torrente Impero.<br />
I Romani, conquistata la Liguria, condussero attraverso il detto bosco<br />
la Via Aurelia, detta anche Emilia Ligustica o Via Augusta, e vi stabi<br />
lirono una delle loro stazioni, che prese il nome appunto dal sacro bosco,<br />
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