MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria
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— 320 — a ponente, oggi coverta dal palazzo arcivescovile; il Palazzetto Crimi nale, ov’erano anche le prigioni, che un andito-cavalcavia univa ed uni sce ancora al Palazzo, vero Ponte dei Sospiri. Questa pianta ci dà una visione del Palazzo Ducale prima del bombardamento del 16S4. 9 La completa planimetria di tutto il Palazzo, piano per piano, non si ha prima del secolo xvin. Essa è contenuta in un atlante manoscritto, che si conserva nell’Archivio di Stato (1) e porta questo titolo, piena mente esplicativo: « p i a n t a d e l r e a l p a l a z z o , f o r m a t a d 'o r d i n e d e l l '/l - L.m i E T E C C .m i P A U L O B A T T I S T A R I V A R O L A E D I G N A Z I O P A L L A V IC I N O , D IV IS A I N S E I P I A N I , E L E V A T A E D E L I N E A T A D A L C A P .n o IN G .re T A L L O N E L 'A N N O 1729. / « CUI (I) Tipi (Genova). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
- 321 — Sl contcngono i siti, che in esso si ritrovano, d’ogn’uno de quattro respettivi bracci, con la dichiaratione da chi siino abitati ed a qual’uso servino alla giornata, con le loro lunghezze e larghezze, che dalla scala de palmi potranno osservarsi, mentre, non servendo questa per l’altezze, saranno espresse in scritto ad ogn’uno dei siti. Si omettono dal sesto disegno i siti nominati delle Sette Sale e quelli che nella Torre servono di carceri. Il tutto come s’anderà spiegando per ognuno de dissegni e per ognuno de piani ». A questa lunga intestazione fanno sèguito i sei piani geometrici e i sei elenchi degli Uffici e degli ufficiali o altri abitatori del Palazzo, forniti dei numeri indicatori. Ma, prima di esibirli al let- tore (1), conviene dichiarare che con la designazione di primo piano s’intende quello delle fondamenta, le quali, nelle parti in cui il suolo declina, come è nella cinta di fronte a Sant’Ambrogio e sulla Piazza Nuova, nonché nel Palazzo stesso di fronte al Palazzetto Criminale e a tergo sul Vico del Fondaco, affiorano con basse finestre sul livello del suolo. Il secondo piano è terraneo nella Piazza interna e sotterraneo sotto l’atrio. Il terzo piano è a livello del grande atrio. Il quarto piano è a « mezz’ aria » tra il suolo dell'atrio e l’impiantito del piano nobile. Questo, che è il quinto piano, contiene l’appartamento del Doge e le sale delle adunanze consiliari. Terminava l’edifizio col sesto piano, sopra il quale si alzavano la Torre e le « Sette Sale » destinate a prigioni, delle quali, ad arte, venne tralasciato il rilievo. Si noti che il caseggiato della cinta montava insie me col Palazzo fino a quel sesto piano: e quindi è che tanto alta si vede la muraglia nel già menzionato quadro del comandante D’Albertis. In talune di tali carte pianimetriche gli ammezzati si vedono disegnati in cartine marginali; Io spazio che essi coprono è indicato, nelle carte qui riprodotte, con un campo punteggiato. Ecco dunque, l’uno dopo l’altro, piani ed elenchi. il) Pare che Gaetano Poggi già si fosse proposto di pubblicare questo atlante, se ad esso allude nella nota alla pagina 332 della Rivista Ligure del 1916, Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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Sl contcngono i siti, che in esso si ritrovano, d’ogn’uno de quattro respettivi<br />
bracci, con la <strong>di</strong>chiaratione da chi siino abitati ed a qual’uso<br />
servino alla giornata, con le loro lunghezze e larghezze, che dalla scala<br />
de palmi potranno osservarsi, mentre, non servendo questa per l’altezze,<br />
saranno espresse in scritto ad ogn’uno dei siti. Si omettono dal sesto <strong>di</strong>segno<br />
i siti nominati delle Sette Sale e quelli che nella Torre servono <strong>di</strong><br />
carceri. Il tutto come s’anderà spiegando per ognuno de <strong>di</strong>ssegni e per<br />
ognuno de piani ». A questa lunga intestazione fanno sèguito i sei piani<br />
geometrici e i sei elenchi degli Uffici e degli ufficiali o altri abitatori<br />
del Palazzo, forniti dei numeri in<strong>di</strong>catori. Ma, prima <strong>di</strong> esibirli al let-<br />
tore (1), conviene <strong>di</strong>chiarare che con la designazione <strong>di</strong> primo piano<br />
s’intende quello delle fondamenta, le quali, nelle parti in cui il suolo<br />
declina, come è nella cinta <strong>di</strong> fronte a Sant’Ambrogio e sulla Piazza<br />
Nuova, nonché nel Palazzo stesso <strong>di</strong> fronte al Palazzetto Criminale e a tergo<br />
sul Vico del Fondaco, affiorano con basse finestre sul livello del suolo.<br />
Il secondo piano è terraneo nella Piazza interna e sotterraneo sotto l’atrio.<br />
Il terzo piano è a livello del grande atrio. Il quarto piano è a « mezz’ aria »<br />
tra il suolo dell'atrio e l’impiantito del piano nobile. Questo, che è il<br />
quinto piano, contiene l’appartamento del Doge e le sale delle adunanze<br />
consiliari. Terminava l’e<strong>di</strong>fizio col sesto piano, sopra il quale si alzavano<br />
la Torre e le « Sette Sale » destinate a prigioni, delle quali, ad arte, venne<br />
tralasciato il rilievo. Si noti che il caseggiato della cinta montava insie<br />
me col Palazzo fino a quel sesto piano: e quin<strong>di</strong> è che tanto alta si<br />
vede la muraglia nel già menzionato quadro del comandante D’Albertis.<br />
In talune <strong>di</strong> tali carte pianimetriche gli ammezzati si vedono <strong>di</strong>segnati<br />
in cartine marginali; Io spazio che essi coprono è in<strong>di</strong>cato, nelle carte<br />
qui riprodotte, con un campo punteggiato.<br />
Ecco dunque, l’uno dopo l’altro, piani ed elenchi.<br />
il) Pare che Gaetano Poggi già si fosse proposto <strong>di</strong> pubblicare questo<br />
atlante, se ad esso allude nella nota alla pagina 332 della Rivista <strong>Ligure</strong> del 1916,<br />
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