MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria
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— 297 - Lavagna, vendeva, tra i molti altri luoghi, ad Enrico Dardella, notaio, rappresentante del Comune di Genova, anche il castello di Manarola e tutti i diritti a lui competenti per ragioni di vassallatico sugli uomini di Corniglia e di Vernazza (1). Le summenzionate terre o comunità, alle quali va aggiunta Riomaggiore, venuta pure in possesso della Repubblica di Genova, non furono riunite in una sola circoscrizione amministrativa, come potrebbe lasciar supporre la denominazione comprensiva di Cinque Terre, che trovasi, più tardi, nei documenti; ma continuarono a reggersi separatamente le une dalle altre sotto il governo di podestà nominati dalla Repubblica, e a conservare ben distinti confini, che, in seguito a controversie di territorio nate fra loro, furono in tempi diversi riveduti e determinati, come avvenne, principalmente, nel 1590; del quale anno ci sono pervenute su tale materia delle ben particolareggiate relazioni dei podestà di Monte rosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore dirette al Governo della Repubblica (2). Quei cinque paesi erano governati - come dissi - da podestà, nominati dal Governo genovese, i quali restavano in carica un anno con autorità civile e criminale. Dallo spoglio dei registri copia-lettere (Libri Litterarum Cancellariae) dell’antica nostra Repubblica, eseguito dall’anno 1411 al 1500, e dei Diversorum (contenenti verbali di governo, nomine, pro clami, ecc.) dal 1397 pure al 1500, risulta che dapprima eravi, in certi anni, un podestà per Vernazza e Corniglia unitamente, uno pure per Riomaggiore e Manarola ed uno per Monterosso e nel 1408 persino un solo podestà per quattro terre, come vedremo in seguito. Nel 1464 ognuno dei cinque luoghi o terre ebbe il proprio podestà e così avvenne anche posteriormente (3). Solo più tardi e nei secoli XVII e XVIII di nuovo si trova che le cinque terre erano ridotte a tre podesterie: quella di Riomaggiore e Manarola, quella di Vernazza e Corniglia e quella di Monterosso (4). Quando, nel 160S, fu istituito il Capitaneato di Le- (1) Liber Jurium, cit., col. 1440-41 e 1446-47. (2) Archivio di Stato di Genova, Confinium, filza 22, doc. 7. 8. 9. 10. (3) Archivio di Stato di Genova, Litterarum Comttnis Januae, reg. 2, lett. 1686, 30 aprile 1464. (4) Archivio di Stato di Genova, Litterarum, passim, e ms. 218 « Descrizione dei luoghi appartenenti alla Serenissima Repubblica », p. 170 v. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
— 298 — vanto (1), la podesteria di Monterosso venne a far parte di esso, mentre le altre due furono aggregate a quello della Spezia. Tuttavia, riguardo alla circoscrizione territoriale dei così detti Commissariati di Sanità, i quali avevano attribuzioni simili a quelle delle moderne guardie costiere di finanza, le cinque terre costituirono un unico Commissariato dalla punta del Mesco alla punta Merlino (presso il seno della Fossola) con sede a Monterosso, detto perciò Commissariato di Monterosso (2). Queste terre, dopo la loro annessione - avvenuta, come vedemmo, nel secolo XIII - alla Repubblica, vennero a sviluppare sempre più intensi rapporti fra di loro ed a conseguire una maggiore unità e compattezza, in ciò favorite, sia dalla stessa natura e conformazione del suolo, che le riuniva come le riunisce tuttora in un aggruppamento ben determinato e distinto; sia dai bisogni ed interessi agricoli comuni fra loro e conver genti ad un unico fine, quello della produzione e del commercio vinicolo; sia dalle difficoltà delle comunicazioni terrestri e dalla mancanza di spiagge, che solo trovava compenso a Vernazza in un comodo scalo, al quale af fluiva il prodotto dei cinque paesi destinato all’esportazione. La rada di Vernazza, infatti, riparata a mezzogiorno ed a scirocco da una penisola che forma parte dell’abitato, può ricevere tuttodì bastimenti di piccolo cabotaggio e di lungo corso. Queste condizioni e la speciale produzione di vini, la cui eccellenza era egualmente comune fra i cinque luoghi, facevano considerare quella regione come una zona a sè, unica e privilegiata, del territorio della Repubblica Serenissima. E, se si considera ancora che la coltivazione della vite in quella plaga dai tempi antichi sempre più era venuta au mentando, come in continuo aumento la si trova pure dal 1500 ai giorni nostri, è logico pensare che, nelle contrattazioni commerciali specialmente, non si dovesse fare più gran distinzione fra vini di Vernazza o di Cor niglia o delle altre terre compagne, ma tutti si comprendessero con una sola denominazione, tantopiù che assai importante ne era l’esportazione, non solo per tutta Italia, ma - come vedemmo - anche fuori, in Francia e in Inghilterra. E così, come, ad esempio, le varie qualità di vini del (1) Genuensis Reipublicae Leges anni m d l x x v i; Oenova, 0. Pavoni, 1617, p. 70 e seg. (2) Archivio di Stato di Genova. Raccolta di carte e tipi, carta ài Levanto, 1 e carta del Commissariato della Sanità di Monterosso. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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<strong>di</strong> finanza, le cinque terre costituirono un unico Commissariato dalla<br />
punta del Mesco alla punta Merlino (presso il seno della Fossola) con<br />
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Queste terre, dopo la loro annessione - avvenuta, come vedemmo, nel<br />
secolo XIII - alla Repubblica, vennero a sviluppare sempre più intensi<br />
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in ciò favorite, sia dalla stessa natura e conformazione del suolo, che le<br />
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sia dalle <strong>di</strong>fficoltà delle comunicazioni terrestri e dalla mancanza <strong>di</strong> spiagge,<br />
che solo trovava compenso a Vernazza in un comodo scalo, al quale af<br />
fluiva il prodotto dei cinque paesi destinato all’esportazione. La rada <strong>di</strong><br />
Vernazza, infatti, riparata a mezzogiorno ed a scirocco da una penisola<br />
che forma parte dell’abitato, può ricevere tuttodì bastimenti <strong>di</strong> piccolo<br />
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Queste con<strong>di</strong>zioni e la speciale produzione <strong>di</strong> vini, la cui eccellenza<br />
era egualmente comune fra i cinque luoghi, facevano considerare quella<br />
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non si dovesse fare più gran <strong>di</strong>stinzione fra vini <strong>di</strong> Vernazza o <strong>di</strong> Cor<br />
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sola denominazione, tantopiù che assai importante ne era l’esportazione,<br />
non solo per tutta Italia, ma - come vedemmo - anche fuori, in Francia<br />
e in Inghilterra. E così, come, ad esempio, le varie qualità <strong>di</strong> vini del<br />
(1) Genuensis Reipublicae Leges anni m d l x x v i; Oenova, 0. Pavoni, 1617,<br />
p. 70 e seg.<br />
(2) Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Genova. Raccolta <strong>di</strong> carte e tipi, carta ài Levanto,<br />
1 e carta del Commissariato della Sanità <strong>di</strong> Monterosso.<br />
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