MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria

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di una immensa laguna formatasi nel vastissimo Levante. Tuttavia la
paura dtl pericolo vicinissimo persuase il papa a stringersi col re di
Napoli in una difesa comune (dicembre); e, poiché il mezzo più oppor­
tuno per costringere il nemico a sloggiare d’Italia era quello di tagliargli
la via di mare tra la Puglia e l’Albania mercè una flotta adeguata, il
papa, non avendo modo di allestire una propria armata degna di fian­
cheggiare la napoletana e capace di affrontare con vantaggio quella ot­
tomana, si rivolse alla Signoria di Genova, sua patria, perchè a spese
di lui gli allestisse da 22 a 23 galere da inviare ad Otranto. I Genovesi
condiscesero alla richiesta del papa; il quale inviò loro per suo legato
apostolico il cardinale Giovan Battista Savelli, che dovesse rappaciare
le fazioni Adorna e Fregosa, accudire aH'allestimento dell’armata e con­
durgliela a Civitavecchia (gen. 1481). I Genovesi chiesero ed ottennero
che ad ammiraglio pontificio venisse nominato il loro arcivescovo, cardi­
nal Paolo Fregoso, il quale allora dimorava in Roma; e il papa, per
evitare le gelosie delle fazioni cittadine, stabilì che il cardinale assumesse
il comando dell’armata quando questa fosse giunta nelle acque della
Santa Sede. Difatti l'armata, salpata da Genova (giugno), penetrò, per
invito di Sisto IV, nel Tevere e sostò a San Paolo fuori Roma. Colà si
recò il papa, disse messa nella basilica, « ubi benedixerat duo vexillar
alterum cum cruce rubea in campo albo [Genova] et alterum cum beato
Petro cum aliquibus carminibus pictum » (1), e benedisse le navi, sulle
quali, essendone disceso il cardinal legato, montò il cardinal Fregoso
ammiraglio. La bella armata dal Tevere si portò (4 luglio) per Napoli
e Messina ad Otranto: quivi cooperò attivamente al blocco della piazza
e ai combattimenti di mare e di terra; donde poi, scontenta del duca
di Calabria e del re, appena riconquistata la città, si ritirò, rifiutandosi
di prestare altra opera, per quelle ragioni che Giuliano Stella, con una
delle più belle orazioni che la storia ricordi, ardì di esporre al papa
Sisto nel porto di Civitavecchia (ott. 1481) (2).
Ed ora torniamo al quadro. Ecco dunque l’armata genovese assol­
data dal papa, ordinata in sei schiere: la bandiera di Sisto IV con l’arma
Della Rovere è inalberata, sopra quella del patrono o dell’armatore, su
(1) Cronaca Parmense (in M u r a t o r i, Rerum Italicarum Scriptores).
(2) Diarium Romanum di Ia c o p o V o l t e r r a n o (in M u r a t o r i , R. I. Scriptores)-,
- A. G u g l i e l m o t t i, Storia della Marina Pontificia.
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