MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria

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liuto con la bandiera al vento. A questo quadro il cronista lucchese fa
seguire un lungo commento, che comincia con queste parole : « Le di­
scordie fanno i paezi buoni et belli e l’uomini consumare. E pertanto mi
stringie l'amore di dovere scrivere quanto le discordie nate in Genova
anno quella terra e ’l suo contado distrutto, e ànnola condotta a esser
soctoposta, quine u 'ella era e chiamavasi Genova libera per mare et per
terra e in ella sua propria casa». Cosi egli si apre l’adito al seguente
capitolo.
Oenova si dà a Francia nel 1397
(riduzione dalle Croniche del Sercambi)
Nel qual capitolo, che è il ccccxxix, si spiega come Genova si diè
a Re di Francia in quell’anno 1397, accompagnando la narrazione con ♦
la terza delle vedute della città. La quale, com’è di ragione, si assomiglia
moltissimo a quella precedente: come in quella, si va dalla duplice forca
alla torre del Faro, poi all’arsenale, alla darsena biturrita, al campanile di
S. Giovanni, alle torri di Castelletto, cui segue un alto campanile, alla
torre comunale, al palazzo di S. Giorgio, al molo con la loggia dei
anconitane di Benincasa è un segno del comune guelfismo; e forse ancora e
più probabilmente è un segno di cristianesimo e di divozione costretto in
quella figura caratteristica dalle necessità tecniche della tessitura della vela,
poiché nei tre esempi offerti dal Benincasa si vede chiaramente che il
segno di quella croce a scacchi era inserita nelle filature, seguendo l’andamento
dei ferzi della vela. Il chiarissimo C a m i l l o M a n f r o n i, da me appositamente
interpellato su questo particolare, pur senza togliere ogni importanza
al caso esaminato, mi esorta con la sua esperienza a diffidare della veridicità
figurativa de’ disegni antichi. In che convengo pienamente, pur senza ricusarmi
per questo all’esame di essi.
Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012