MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria
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— 14 — 6° THOR. Denario, probabilmente, della famiglia Thoria, plebea ma antichis sima. Si conoscono monete e medaglie di questa famiglia, con la sigla ISMR. THOR. I[uno] S [ospita] M [agna] R[egina] e Lucius THOR [ius] Balbus, che fu triumviro monetale nell’anno 94 av. Cristo. 7° POST. Forse moneta della famiglia Postumia. Si conoscono molti magi strati monetari di tale famiglia: S. Postumio Albino nel 134 av. C., A. Postumio Albino figlio di Spurio nell’89, Aulo Postumio figlio di Aulo e nipote di Spurio nel 74, ecc. Famiglia nobilissima ed antica, la quale malgrado la legge delle Xll tavole - in urbe ne sepelito ne urito - ebbe il privilegio di poter seppellire, in città, i propri morti. 8° C PI Queste tre lettere si poterono leggere con sicurezza, e quindi com pleto CIPI. Si tratta della famiglia Cipia plebea, ma anch’essa antichis sima. M. Cipius fu triumviro monetale nell’anno 94 av. C. Le monete e medaglie di tale famiglia hanno: Testa di Roma galeata X. ROMA. Vittoria in biga con sotto un timone e la leggenda: M. CIPI. M. F. Marcus Cipius Marci Filius. Qo E ____VS. Altre lettere non si poterono decifrare. Ho creduto completare [c] E [1 s] VS, nel qual caso si tratterebbe di moneta della famiglia Papia, plebea e molto antica. Si conoscono due triumviri monetali di tale fa miglia, Lucius Papius anno 79 av. C. e L. Papius Celsus nel 45. 10° STATI Denario di T. Statilius Taurus, che fu triumviro monetale otto anni avanti O. Cristo. Di lui e della famiglia dovrò dire a lungo. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
— 15 — 11° Medaglia, o moneta, corrosissima di bronzo, con figura di donna che pare abbia serpenti in capo. Forse si tratta della famiglia Plautia o Plotia, che avea, appunto, tale emblema nelle sue monete e medaglie. Di essa si conoscono ben cinque magistrati monetali e A. Plautius, edile curule, armo 54 av. C. Gli edili curuli, fra gli altri incarichi, avevano anche quello delle monete. Esisteva, però, anche la famiglia Plutia, della quale si conosce un solo magistrato monetario, Caius Plutius nel 214 av. C. (1). Il nome delle famiglie romane mi obbliga a dare qualche cenno sui fundi romani della regione orientale ingauna, ricordati in antichi docu menti medioevali. Il fundus costituiva uno spazio di terra chiuso ed in testato in catasto ad un nome solo. Il nome del primo proprietario si conservava, sempre, malgrado le variazioni dei singoli possessori e, come insegna il Mommsen, il nome gentilizio, provveduto della terminazione anus, divenne, per regola, il nome individuale del pezzo di terra. E l’il lustre scrittore crede che questa denominazione gentilizia risalga ad un’e poca, in cui la proprietà era divisa fra le gentes e non fra gli indi vidui (2). Ciò che avveniva per i fundi si verificava, pure, per i servi. Il servo, che passava in proprietà da una famiglia all’altra, in generale, con servava il nome della primitiva gens a cui aveva appartenuto. Forse, i fundi della nostra regione richiamano l’epoca dolorosa delle disfatte in- gaune, da parte dei Romani, dopo le quali i vincitori fecero delle di stribuzioni a coloni romani, nel nostro territorio. Qui cade in acconcio ricordare la tanto discussa frase di Plinio - agro tricies dato —. Nella pianura della Maremola si ha notizia di due fundi, roxanus e laboiranus. Il fundus rossanus deve, evidentemente, ricongiungersi al gentilizio Ro scius, fundus roscianus-rossanus. Il laboiranus, probabilmente, alla famiglia Aburia, fundus aburianus, aborianus, aboiranus. (1) Parte di queste monete furono, da me, donate al cav. Filippi, S. P.re Gen.le del Re, le altre le ritirò il mio amico comm. Qeigel, consigliere aulico, venuto a visitarmi, per tentare un esame minuto di esse, ma a causa della sua morte, rimasi senza monete e senza notizie. (2) Die Italische Bodentheilung und die Alimentartafeln (in Hermes, 1884, pag. 393 sg.). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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Balbus, che fu triumviro monetale nell’anno 94 av. Cristo.<br />
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Forse moneta della famiglia Postumia. Si conoscono molti magi<br />
strati monetari <strong>di</strong> tale famiglia: S. Postumio Albino nel 134 av. C., A.<br />
Postumio Albino figlio <strong>di</strong> Spurio nell’89, Aulo Postumio figlio <strong>di</strong> Aulo<br />
e nipote <strong>di</strong> Spurio nel 74, ecc. Famiglia nobilissima ed antica, la quale<br />
malgrado la legge delle Xll tavole - in urbe ne sepelito ne urito - ebbe<br />
il privilegio <strong>di</strong> poter seppellire, in città, i propri morti.<br />
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Queste tre lettere si poterono leggere con sicurezza, e quin<strong>di</strong> com<br />
pleto CIPI. Si tratta della famiglia Cipia plebea, ma anch’essa antichis<br />
sima. M. Cipius fu triumviro monetale nell’anno 94 av. C. Le monete<br />
e medaglie <strong>di</strong> tale famiglia hanno: Testa <strong>di</strong> Roma galeata X. ROMA.<br />
Vittoria in biga con sotto un timone e la leggenda: M. CIPI. M. F.<br />
Marcus Cipius Marci Filius.<br />
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Altre lettere non si poterono decifrare. Ho creduto completare<br />
[c] E [1 s] VS, nel qual caso si tratterebbe <strong>di</strong> moneta della famiglia Papia,<br />
plebea e molto antica. Si conoscono due triumviri monetali <strong>di</strong> tale fa<br />
miglia, Lucius Papius anno 79 av. C. e L. Papius Celsus nel 45.<br />
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STATI<br />
Denario <strong>di</strong> T. Statilius Taurus, che fu triumviro monetale otto anni<br />
avanti O. Cristo. Di lui e della famiglia dovrò <strong>di</strong>re a lungo.<br />
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