01.06.2013
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- 198 - te detto e cui avviene il contatto tra l’elemento geografico propnam em sjc u ra. l’elem ento psicologico, la cui valutazione è, per di più, sempre & a ng.on e Per questo m o tiv o, se fino ad un certo punto la mancata c o m P 1 di tale fe n o m e n o può essere lamentata come ima deficienza, l1° ncosa è da ascriversi a colpa dello scrittore, dobbiamo confessare che p iù che giustificabile. Non c’è dubbio sull’indissolubilità tra « el fisici e gli storici, ma dall’altro Iato, la r e c i p r o c a ripercussione essere intesa come un legame di .assoluta dipendenza causale- • A p \\2 i fosse, cadremmo negli errori, cui si abbandonarono i seguaci
— 199 — ai fini scientifici le descrizioni particolari, cui seguirono le opere d’insieme. Se, indubbiamente, nella prima metà del cinquecento si moltiplicano le opere relative ad una città, ad una valle o a tutta una regione italiana, opere che hanno il nome di storiche, mentre sono, almeno in buona parte, trattazioni topografiche e corografiche, dobbiamo riconoscere che nella prima metà del quattrocento, per opera del Bracelli, abbiamo una trattazione corologica completa con carattere decisamente geografico. Nella Storia della Geografia il Bracelli, il Biondo e l’Alberti segnano il periodo di transizione tra la concezione vecchia e la nuova concezione della geografia ; tutti e tre questi scrittori seguono il sistema geografico di Tolomeo, ma sentono anche l’influsso dei tempi nuovi. Potrà il Bracelli non essere ricordato fra i geografi anche nell’accuratissima Geschicte der Erdkunde del Giinther, potrà il Biondo essere giudicato uno scrittore inutile (1), potrà sembrare l’Alberti un paziente raccoglitore di notizie storiche e geografiche, ma non si può negare che nelle loro opere vivano, sia pure in maniera indistinta e confusa, gli elementi della geografia nuova, che appariranno nettamente nelle Relazioni Universali di Giovanni Botero, illustrate da Alberto Magnaghi (2). Conveniamo perfettamente col Ricchieri che l’antropogeografia o geografia umana generale « à cause de son développement méthodique » (3) è un ramo moderno della geo grafia, riconosciamo nel Botero uno dei precursori italiani di questa scienza, ma non possiamo non assegnare anche al Bracelli un posto d’o nore fra coloro che prepararono la via ad una tale evoluzione geografica. Esaminiamo, pertanto, i fattori studiati dal Bracelli. Abbiamo già di mostrato che questa descrizione dev’essere stata scritta non molto dopo il 1418. Essa incomincia con un cenno di viva riprovazione dell’atto com piuto dal Doge Tomaso Campofregoso : « Liburnum quidem et debeo et audeo in nostro Ianuensis ordine territorii enumerare licet in presen- tiarum nescio quo tam iniusto quam inhonesto titulo asserte vendicionis per florentinum dominum occupetur » (p. 399) (4). A parte il termine (1) L. G e ig e r , Renaissance uud fiumanismus in Italien und Deutschland, Berlino, 1882. (2) A l b e r t o M a g n a o h i, Le « Relazioni universali » di Giovanni Botero e le Origini della Statistica e dell’Antropogeografia, Torino, Carlo Clausen, 1906. (3) Le concept de régions et de limites dans la géographie systématique in Scientia, vol. xxviii n. XCIX.7, p. 2 d e ll’e stra tto . (4) Seguo la numerazione del codice Beriano D bis, 10, 6, 65. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORI
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ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORI
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OMAGGIO AL IX CONGRESSO GEOGRAFICO
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SOCIETÀ LIGURE DI STORIA pa t r ia
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cogliamo qui in Genova i geografi i
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P. ACCAME LA VIA AURELIA NELL’ IN
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Nell’anno 1889, pubblicai una min
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ADOLFO AIRENTI SULLA STAZIONE ROMAN
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I principi della cartografia nautic
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ARTURO FERRETTO CARTOGRAFI MAGGIO L
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Dove emigrarono i Maggiolo? - 83
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FILIPPO NOBERASCO LA GEOGRAFIA NEI
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Posti i Savonesi sul mare, d’esso
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ANTONIO CANEPA NOTE STORICHE SANREM
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I. Dell’esistenza di un’antica
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'-'’l'/ionu / c i C C t t V e r y
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— I li — Non restano perciò ch
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GIUSEPPE ANDRIANI GIACOMO BRACELLI
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I. Premessa - Ciò che si sa della
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- 193 - aggiunge che non sa darsi r
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l « I' — 231 — Lettera ad ODOA
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LUIGI VOLPICELLA GENOVA NEL SECOLO
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Cornice di portale in Genova (sec.
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I — 269 — quel quadro troppo an
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V I ( Società Ligure di Storia Pat
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L o g g ia degli Abati 1291 Torre d
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— 312 = cintate, poteva correre q
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- 319 — Finora, co.ne per introdu
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- 321 — Sl contcngono i siti, che
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DISSEQNO DEL prim o PIANO TERRANEO
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DissEQNO DEL SECONDO PIANO TERRANEO
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28. Prigione de soldati. - 327 —
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3 ^ X O -J disseo n o d el TERZO P
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d i s s e o n o d e l QUARTO PIANO
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disseqno d el QUIN TO P IA N O IN C
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20. Sito della Torre. - 339 - 21. S
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dissegno d el SESTO P IA N O NEL q
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FRANCESCO POGGI E HEINRICH SIEVEKIN
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Fu detto che il commercio dei Comun
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Genova e la Riviera di Levante, dal
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COMUNICAZIONE AI SOCI L’Assemblea
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