MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria
MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria MISCELLANEA - Società Ligure di Storia Patria
- 176 - posito di porti, notiamo una qualche discordanza tra il Bracelli e 1 Al berti. Questi afferma che « è tutto il lito de’l mare di questa regione da Monaco infino al principio di Thoscana senza Porto, benché ritro vansi alcuni piccioli luoghi disposti a ricevere li navighevoli legni, non però ivi si possono fermare colle ancore» (1). L’asserzione dell Al bei ti ci sembra, per lo meno, esagerata, quando si tenga presente che I orlo roccioso con cui la costa ligure scende in molti tratti al mare, permette la formazione di numerosi porti naturali, sia pure piccoli, e non fu ac colta nemmeno dai geografi e dagli storici del suo tempo, o di poco a lui posteriori. Infatti Pietro Battista Burgo così si esprime sullo stesso argomento: « Profundus est maxime [Ligusticus sinus], pluresque habet ac insignes portus, quid quid dicant alii, qui praeter unum M onoeci, m Liguria esse omnino nullos asseverant; post ostium enim Vai i, portus est Herculis, vulgo Villafranca, qui spectat ad Allobrogum duces: sequi tur portus Monoeci, cuius oppidum Principi, ex antiquissima familia Qrimaldorum paret; inde in Genuensis Reipublicae ditionem Vada Sab batia, Portus Savonensis, Genuensis, Delphini, Segestae Tigulliorum, ac Lunensis, vulgo Portum Veneris, qui amplissimi sinus speciem praese fert, ac plures tutissimcsque portus comprehendit» (2). Del resto lo stesso Alberti, malgrado la sua recisa affermazione, ol tre le cale, le spiagge ed i ripari per navi che egli cita, riconosce che la città di Noli ha « un molto eccellente porto » (fol. 12 r.), e ricorda Vado « il porto da Plinio Vadum Sabbatum detto » (fol. 12 r.), il porto di Savona e il porto di Genova: « partendosi la Pozzevera, et seguitando la marina, si ariva al bel porto di Genova » fol. (13 r.). Parlando di Sestri Levante dice « Di riscontro di Sestro scopresi una piccola isola... ne la quale non si può entrare eccetto che da due lati, cioè da man destra e man sinestra, che sono due Porti: Par più sicuro quel porto che riguarda all’Oriente, di quell’altro » (fol. 19 v.). Segue quindi il « Porto di Luna hora poco istimato, avvenga che’l sia buono et dagli antichi molto usato » (fol. 20 r.), e in ultimo il Porto di Specie (fol. 20 r.). Sono in sostanza i porti indicati dal Bracelli, il quale, caratterizzan- (1 ; Op. cit., fol. 94. (2) De Dominio Ser.me Genuensis Reip. in mari ligustico, libri il, Roma, excudebat Dominicus Marcianus, 1641, p. 143. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
- 177 - dune alcuni, dandoci la descrizione particolareggiata di altri, ci porta alla conoscenza presso che esatta della linea di costa ed a qualche conside- razione sulla geomorfologia di essa. Il litorale ligustico si presenta, nel suo insieme, poco frastagliato, e dalle prime carte nautiche medievali, come nell’Atlante Luxoro, fino a quelle del seicento, come nella Carta da Navegare del Molino, è stato rappresentato come un grande arco di cerchio formato da un buon numero di archi minori costituenti gli approdi. Tale disegno testimonia della tendenza ad avvicinare le forme dei porti a figure semicircolari, ed è anche riprodotto nella descrizione bracelliana. Procedendo da ponente verso levante, Porto Maurizio è il primo che s’incontra, ma egli s’affretta a notare che di porto non ha che il nome « portum nomine verius quam re » (fol. L r.). Non accenna a Diano Marina, ma bensì a Diano Castello, il più antico. Significative sono le osservazioni sulla pianura di Albenga e sulla modificazione della linea di costa, già ricordata. Ritrae quindi l’isola di Albenga (Gallinara): « Albingauno adversam, quae pavidas saepius naves a clade servavit » (fol. li v.); caratterizza così la funzione di questo approdo, che si po trebbe qualificare con l’appellativo di porto rifugio, funzione riconosciu tagli anche dai moderni portolani: « 1 bastimenti latini del luogo pas sano l’inverno a questo ancoraggio senza veruna difficoltà, e molti ba stimenti mercantili vi rilasciano con forte vento di libeccio, e vi trovano un mediocre riparo » (1). Non parla di Loano, rada aperta, la quale solo tardi, e per ragioni politiche, acquistò, una qualche importanza, in quanto che nel settecento fu lo scalo tra la Sardegna ed il Piemonte (2). Accennato a Pietra Ligure, parla di Finale (Finalborgo), senza menzio nare Finalmarina, che solo al tempo del dominio spagnuolo in Lom bardia acquistò tanta importanza, da impensierire seriamente la Repub blica di Genova per la minaccia della costruzione di un gran porto a Varigotti, scongiurata dall’abilità diplomatica della capitale Ligure. Ram (1) L. L a m b e r t i, Portolano dei mari Mediterraneo, Adriatico, del Mar Nero e del Mar d’Azof, L ivorno 1867, vol. 1, p. 225. (2) P rim a d ella n avigazione a v a p o re e d e lla c o stru z io n e d e lle s tr a d e f e r ra te , ch e d ie d e ro il trac o llo alla n a v ig azio n e di c a b o ta g g io , e s s a fu s e d e di un c a n tie re n a v ale di q u alche im p o rta n za. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
- Page 137 and 138: — 125 — Qui termina la copia de
- Page 139 and 140: GIUSEPPE ANDRIANI GIACOMO BRACELLI
- Page 141 and 142: I. Premessa - Ciò che si sa della
- Page 143 and 144: - 131 — dove, nè quando (1) nacq
- Page 145 and 146: —133 — compiacer ai Genovesi »
- Page 147 and 148: — 135 — tere ecco come viene es
- Page 149 and 150: — 137 - suoi tempi » (1); Agosti
- Page 151 and 152: - 139 — dei campi, lasciata in ab
- Page 153 and 154: — 141 — delle quali arricchite
- Page 155 and 156: - 143 - sploratrice e commerciale.
- Page 157 and 158: — 145 — sicura stazione navale:
- Page 159 and 160: — 147 — Non possiamo accettare
- Page 161 and 162: - 149 — Bracelli, e ciò si desum
- Page 163 and 164: - 151 — vetustissimas illas orbis
- Page 165 and 166: - 153 — est, iam habeo conceptas
- Page 167 and 168: — 155 — emesso tale giudizio, p
- Page 169 and 170: - 157 — tutto il bacino del Medit
- Page 171 and 172: — 159 - tero eius latere ad Padum
- Page 173 and 174: - 161 - nella Divina Commedia, nel
- Page 175 and 176: - 163 - cezione di regione idrograf
- Page 177 and 178: - 165 - Muoveva, dunque, il Bracell
- Page 179 and 180: - 167 — terreni calcarei particol
- Page 181 and 182: - 169 - est di Albenga, ora sfocia
- Page 183 and 184: I — 171 - Merula (Centa), sarebbe
- Page 185 and 186: - 173 — stallini e quarziti » (1
- Page 187: - 175 - " ' 1 -- blica intervenne q
- Page 191 and 192: — 179 — Riviera di Ponente. Fra
- Page 193 and 194: - 181 — cius quam decuit celebrat
- Page 195 and 196: - 183 — niatio, dopo aver ringraz
- Page 197 and 198: — 185 — Pure nel quattrocento q
- Page 199 and 200: — 187 — e schematica, risaltano
- Page 201 and 202: — 189 — case inerpicatesi per l
- Page 203 and 204: — 191 - quattrocento ci rimane un
- Page 205 and 206: - 193 - aggiunge che non sa darsi r
- Page 207 and 208: — 195 — Santo Stetano, che occu
- Page 209 and 210: — 197 — IV. L a d e s c r iz io
- Page 211 and 212: — 199 — ai fini scientifici le
- Page 213 and 214: — 201 — termini : « procurare
- Page 215 and 216: - 203 - avrebbero potuto comprender
- Page 217 and 218: — 205 — Ecco, intanto, il quadr
- Page 219 and 220: — 207 — convenire che l’incre
- Page 221 and 222: - 209 — parafrasato dal Giustinia
- Page 223 and 224: — 211 — dal Giustiniani, che di
- Page 225 and 226: — 213 - Il primo tra i centri com
- Page 227 and 228: - 215 — muro circumdatum et bina
- Page 229 and 230: — 217 — Il carattere di questa
- Page 231 and 232: * — 219 — la rivoluzione che es
- Page 233 and 234: — 221 - V. La Liguria nella descr
- Page 235 and 236: — 223 - Tito Livio e di Fulvio Fi
- Page 237 and 238: - 225 — ha « un molto eccellente
- 177 -<br />
dune alcuni, dandoci la descrizione particolareggiata <strong>di</strong> altri, ci porta alla<br />
conoscenza presso che esatta della linea <strong>di</strong> costa ed a qualche conside-<br />
razione sulla geomorfologia <strong>di</strong> essa.<br />
Il litorale ligustico si presenta, nel suo insieme, poco frastagliato, e<br />
dalle prime carte nautiche me<strong>di</strong>evali, come nell’Atlante Luxoro, fino a<br />
quelle del seicento, come nella Carta da Navegare del Molino, è stato<br />
rappresentato come un grande arco <strong>di</strong> cerchio formato da un buon numero<br />
<strong>di</strong> archi minori costituenti gli appro<strong>di</strong>. Tale <strong>di</strong>segno testimonia<br />
della tendenza ad avvicinare le forme dei porti a figure semicircolari,<br />
ed è anche riprodotto nella descrizione bracelliana.<br />
Procedendo da ponente verso levante, Porto Maurizio è il primo<br />
che s’incontra, ma egli s’affretta a notare che <strong>di</strong> porto non ha che il<br />
nome « portum nomine verius quam re » (fol. L r.). Non accenna a<br />
Diano Marina, ma bensì a Diano Castello, il più antico. Significative<br />
sono le osservazioni sulla pianura <strong>di</strong> Albenga e sulla mo<strong>di</strong>ficazione della<br />
linea <strong>di</strong> costa, già ricordata. Ritrae quin<strong>di</strong> l’isola <strong>di</strong> Albenga (Gallinara):<br />
« Albingauno adversam, quae pavidas saepius naves a clade servavit »<br />
(fol. li v.); caratterizza così la funzione <strong>di</strong> questo approdo, che si po<br />
trebbe qualificare con l’appellativo <strong>di</strong> porto rifugio, funzione riconosciu<br />
tagli anche dai moderni portolani: « 1 bastimenti latini del luogo pas<br />
sano l’inverno a questo ancoraggio senza veruna <strong>di</strong>fficoltà, e molti ba<br />
stimenti mercantili vi rilasciano con forte vento <strong>di</strong> libeccio, e vi trovano<br />
un me<strong>di</strong>ocre riparo » (1). Non parla <strong>di</strong> Loano, rada aperta, la quale solo<br />
tar<strong>di</strong>, e per ragioni politiche, acquistò, una qualche importanza, in<br />
quanto che nel settecento fu lo scalo tra la Sardegna ed il Piemonte (2).<br />
Accennato a Pietra <strong>Ligure</strong>, parla <strong>di</strong> Finale (Finalborgo), senza menzio<br />
nare Finalmarina, che solo al tempo del dominio spagnuolo in Lom<br />
bar<strong>di</strong>a acquistò tanta importanza, da impensierire seriamente la Repub<br />
blica <strong>di</strong> Genova per la minaccia della costruzione <strong>di</strong> un gran porto a<br />
Varigotti, scongiurata dall’abilità <strong>di</strong>plomatica della capitale <strong>Ligure</strong>. Ram<br />
(1) L. L a m b e r t i, Portolano dei mari Me<strong>di</strong>terraneo, Adriatico, del Mar<br />
Nero e del Mar d’Azof, L ivorno 1867, vol. 1, p. 225.<br />
(2) P rim a d ella n avigazione a v a p o re e d e lla c o stru z io n e d e lle s tr a d e f e r <br />
ra te , ch e d ie d e ro il trac o llo alla n a v ig azio n e <strong>di</strong> c a b o ta g g io , e s s a fu s e d e <strong>di</strong><br />
un c a n tie re n a v ale <strong>di</strong> q u alche im p o rta n za.<br />
<strong>Società</strong> <strong>Ligure</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> <strong>Patria</strong> - biblioteca <strong>di</strong>gitale - 2012