Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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et Ostunensi episcop. aliisque regni Si-
ciliae siivimis viris una cwn lillclmo
puero regcabllcnrico VIimp. cnplus in
Girmania. caiccrihus est mancipatus,
e quihiis solulus a?ino\ 187 suhscripius
rcperitur in quihusdani concessionibus
cjusdem Ilcnrici VI, Nel 1202 il capitolo
di Trani elesse in arcivescovo G. Ca-
sinensis ord. alias (non di Monte Cas-
sino perchè n'era abbate il cardinal Rof-
fredo dell'Isola o Lisola), per esaminare la
quale elezione Papa Innocenzo 111 scrisse
al vescovo di Bilonto ed a Marziano sud-
diacono, an confirmatus in ea dignitate
fiterit me latet. Bartolomeo Innocentii
IIIfamiliaris^ eo mandante, Tranen-
sis Ecclesiae Archiepiscopus consecra'
tur circa annum Domini 206. Indi nel
12570 meglio nel 1 264 fi". Giacomo domenicano
insigne lettore di teologia nel
convento d'Orvieto. Nel 1268 Clemente
IV consagrò in successore Nicola cappel-
lano apostolico e canonico di Reims, in-
viato nel 1 27 1 dal re Cario I in Ungheria
per combinare il matrimonio del suo
figlio Carlo II con Maria figlia di quel re.
Nicolò IH nel 1280 fece amministratore di
Trani, Oltobono patriarca d'Antiochia,
dopo aver abrogato l'elezione viziosa di
Tommaso de Fossa preposto di s. Anto-
nio dell'Aquila. Nel 1288 Nicolò IV nominò
arcivescovo Filippo abbate secola-
re di s. Girolamo di Veroli, indi consigliere
di Carlo 11 e nel 1295 commenda-
tore della chiesa di s. Nicola di Troia dell'ordine
di Calatrava. Nel 1297 da Zara
vi fu iraslalo fr. Giovanni francescano da
Bonifacio Vili. Per sua rinunzia lo stesso
Papa nel 1 298 gli sostituì Oddo o Oddone
Arcioni nobile romano, giureconsulto il-
lustre, chiaro pure per iutegrilà.Nel 1 3 1
gli successe Bartolomeo, che trasferito nel
1 328 a 8iponlo,fucon)mendataTraniad
O . . . patriarca d'Antiochia. Nel riportare
la serie di questi a Siria, registrai Ge-
raldo Odone o Ottone, e amministratore
di Catania. Ma nello stessoi328 fu fatto
arcivescovo Bui loiomeg Braucacci nobile
TRA
napoletano,che re Roberto neh 335 inviò
a Benedetto XII in Avignone aml)ascia-
tore d'ubbidienza, indi vice-cancelliere
del regno. Benedetto XII neh 342 eles-
se Andrea cittadino e canonico di Veroli,
morto nel medesimo anno in Avigno-
nejonde Clemente VI nel 1 343 gli surro-
gò Guglielmo francese abbate beneJetlino
d'Angers, e dopoi i mesi lo traslatò a
Brindisi, per cui neh 344 liasfeiì da Lavello
a Trani Filippo. Neh 348 da Massa
Lubrense passò a questa sede fr. Ma-
gnesio domenicano , lodato pastore. Nel
i352 fr. Giacomo Tura Scottini domenicano
sauese di santa vita e letterato in-
signe,zelante dell'apostolico ministero. Nel
gran scisma d'occidente l'antipapa Cle-
n^enle VII nel 1 379 lo trasferì a Luni; in-
di intruse nella sede di Trani nello stes-
so anno Matteo e poi Gio. Battista aquila-
no. Ma il Papa Urbano VI dopo fr.Giaco-
Dio nominò arcivescovo Antonio de Lam-
berti napoletano, insigne dottore in gius
civile, e morto neh 383 gli die in succes-
sore Enrico prima del i 390. In questo a*
24 dicembre Bonifacio IX elesse Riccardo
de Silvestri tranese, cappellano apostolico
del predecessore e uditore delle cause del
s. Palazzo. Neh 393 Giacomo, indi Cu-
bello morto neh 4 18, onde Martino V vi
trasferì da Melfi Francesco Carosio nobile
capuano d'esimia pietà e di altre egregie
virtù ornato. Avverte l'Ughelli: Auctaest
ex mina Salpensis civitatesj in Ulani C'
tenim adversaefortunae malis,cwn cae-
teris ornamentisi ac opìlus episcopalem
dignitatem Salpensem perpetua unione
Martinus V Pont, intulit. Nel fare l'u-
nione di Salpe (F.) a Trani, dispose il Pa-
pa che quale de'due pastori fosse soprav-
vissuto, sarebbe arcivescovo delle due se-
di : mortoli vescovo di Salpe, Francesco
restò arcivescovo di Trani e Salpe. Morto
a'27 aprile 1427, Martino V gli sostituì
a' 1 6 giugno Giacomo deBanchi napoleta-
no. Cessò di vivere nel 1 438
e nello sles-
so vi fu traslato da Conza il celebre Lati-
no Orsini {F,) romaoo poicaidiuaie. Nel