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in pnrtìhusy solloposlo all'eguale titolo
arcivescovile di Laodicea, clie conferisce
il Papa.
TRAINA oTROINA,rm)//i/7, Troynapolim.
Città vescovile di Sicilia nella
valle di Demona, provincia di Catania,
da cui e distante i 2 leghe e 4 da Nicosia,
capoluogo di cantone, giace sopra una
montagna, da cui scende il fiume del suo
nome. Vanta questa città il più. antico
monastero della Sicilia dell'ordine basi-
iiano, ed è adorna di molli belli edilìzi e
di pubblici stabilimenti, ma tuttavia of-
fre poco interesse e viene di rado visita-
ta da'viaggiatori. Conta quasi 8000 abi-
tanti, ed ha pingue territorio e buoni pa-
scoli, esportandosene anche giano, legna-
me, vii)o,sela,cacioeghiaiide. [\occo Pirro
nella Sicilia sacra^ t.i, p. 44o> ^^'
clcsiae Troiucnsis postsaracenos, chiama
Traina o Troina, vetustissima Sici-
liae urhs^e riporta gli autori che ne parla-
rono. Ruggero normanno conte e poi du-
ca di Sicilia, pare che l'abbia tolta a' sa-
raceni, indi nel dicembre 1061 vi fu ri-
cevuto con festive dimostrazioni dagli a-
bitanti. Egli vi prese tanto amore per l'e-
levata sua posizione, bellezza e altri pre-
gi, che ottenne nel 1081 da s. Gregorio
VII che vi fosse ristabilita ovvero stabi-
lita la sede vescovile, facendovi designa-
re in vescovo Roberto suo parente e normanrjo,
monaco del monastero di s. Eufemia
di Calabria, o di quello di s. Michele
di Traina. Pel suo zelo e per la mu-
nificenza di Ruggero furono rialzati i sagri
leo)pli,provveduti di suppellettili edolati,
dedicandosi la cattedrale in onore della
13. N'ergine del Parto. Ruggero con diploma
presso il VìvvOyDcigraiia Comes Si-
cilìae , fece le concessioni alla chiesa di
Troina, suo vescovo e successori, in onore
di Gesù Cristo e della divina sua Madre,
prò animae meae,etpareutam meorum
redemptioìie ausane omni calu-
wzwV/.A vendo il conte Ruggero ripristina-
to le sedi di Messina e di Taormina, alla i .^
assoggettò questa diTruina.luessallugge-
TRA
ro nel 1 088 ricevè Papa Urbano li con o-
gni onore,celebrandola messa nella catte-
drale, indi Io stesso Papa nel 1 090 trasferì
la sede vescovile di Traina a Messina, col
suo vescovo RobertOjdid i*apa dichiaralo
legafwn S. IL E. in Sicilia; e poi secondo
il Pirro, con diploma che riporta, Urbano
II fece legalo apostolico di Sicilia Rug-
gero ed i suoi succesiori, donde al dire
d'alcuni ebbe origine la famosa Monar-
cìiia di Sicilia, che descrissi e deplo-
rai a Sicilia, esaminando se vero o sup-
posto il pontificio diploma. "^eW Istoria
della pretesa Monarchia di Sicilia, in
cui si mostra V origine e V insussistenza
di detta Monarchia^ con hollcy diplomi
e altre autentiche scritture, cap. 4-Qua il-
io sia in verisimile, che il supposto diploma
si fosse potuto domandare dal conle
Ruggero ad Urbano 11, e che questo l'a-
vesse potuto e dovuto concedere, si dice.
Prima di tutto non sa capirsi su qual fondamento
gl'istorici siciliani possano mai
appoggiare la Legazione Apostolica nel-
l'isola di Sicilia, stabilita da Urbano II
in persona di Roberto vescovo di Traina.
Se in Traina dopo la conquista del regno
fatta da'principi normanni, vi fosse desi-
gnata la cattedra vescovile, e se ella ben-
ché città anlicamenle fregiata col titolo
di vescovato l'abbia riacquistata dopo la
sconfitta de'saraceni, o a dirittura sia sta-
la unita a! vescovato di Messina, e di due
chiese, ch'elle erano, fattane una sola, al-
l'aulore non importò il cercarlo. Bensì di-
ce incoiiliaslabile e certissimo, appresso
RoccolMrro autore accreditato in Sicilia,
che Roberto benché eletto sia designato
vescovo di Traina, non fu mai vescovo
d'essa città, e solamente fu consagrato nel
1 090, quando fu eretta in vescovato Mes-
sina (o ripristinato), alla quale fu sotto-
posta Traina, come parte della diocesi,
con essere stato allora trasferito da que-
sta in Messina il titolo e la cattedra vescovile.
Se dunque nel 1097 quando si
,
pretende conceduta a Roberto la legazio-
ne in Sicilia da Urbano II, non era Ror