Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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TUA
opinione. Lungi dn noi l'idea,© venera-
bili fratelli, (li pone un limite alla mise-
ricordia infìniladi Dio, lungi ancor l'idea
di voler perscrutale gli arcani consigli e
giudizi divilli, che sono altrettanti abissi,
e che non possono essere da mente utnuna
penetrati. Ma {ler nostro oflizio apo-
stolico vogliamo eccitare la vostra solleci-
tudine e vigilanza episcopale, onde quan-
to più potete sgombriate la mente degli
uomini da quella em[)ia e funesta opinio-
ne, che cioè in ogni religione si puh Iro-
vare la via, che conduca ali*eterna sa-
lute. Onde col vostro ingegno e la vostra
dottrina dimostrale a' popoli alla vostra
cura adìdati, che i donimi della fede non
si oppongono alla misericordia ed alla giu-
stizia di Dio. Conciossiachè si deve tenere,
essere difede che nessunopuò andar
salvo fuori della Cliiesa cattolicaj che
questa è la sola arca di salute, nella qua-
le chi non sarà entrato, pei irà come nel
diluvio: però si deve teiiere egualmente
certo, che coloro i quali vivono in un'/-
gnoranza. invincibile della vera religione
non si rendono di. ciò colpevoli agli occhi
del Signore, Ora poi chi si arrogherà tan-
loda determinare i limiti di tale ignoran-
za secondo l'uidole e la varietà de'popoli,
delle regioni, delle menti e di tante altre
cose? In vero quando sciolti da'Iegami di
questo corpo vedremo Iddio qual è, comprenderemo
certo quanto siano insieme
congiunte da stretto e bel vincolo la mi-
sei icordia e la giustizia divina; ma fino a
che din)oi iamo sulla terra coperti di quel-
{•la carne mortale che l'anima indebolisce,
teniamo fermamente, secondo la dottrina
cattolica, esservi un solo Iddio, una sola
fede, un solo battesimo: non essere lecito
d'indagare oltre. Del resto, come la cari-
tà richiede, facciamo preci assidue, perchè
i popoli di qtjalunque luogo si converta-
no a Gi'^ù Cristo; e quanto piti è possibi-
le attendiamo alla salvezza comune delruman
genere ; imperocché non si è ac-
corciata la mano del Signore, r.è sono per
uiaucare uiui i doni della divina grazia a
TRA
coloro, che vogliono e chiedono con animo
sincero di essere da (juesta luce illu-
minali. Queste verità devono essere altamente
scolpite nell'animo de'fedeli, per-
chè non siano corrotti di false dottrine
tendenti a fomentare la indifferenza della
religione, cui a detrimento delle anime
vediamo dilatarsi e crescere", indi il Pon-
tefice parlando del decretato dogma, sog-
giunge. « Egli è sommo privilegio , che
grandemente conveniva alla Madre diDio,
l'essere andata salva ed incolumea mezzo
la comune sciagura del genere umano: e
la grandezza di tale privilegio gioverà mol-
tissimo a confutare coloro, che negano la
natura degli uomini non aver peggiora-
to per la prima col[)a, ed esaltano la po^
tenza della ragione per negare o diminuire
il beneficio della religione rivelala. La
B. Veigine, che abbattè e distrusse tulle
1' eresie, faccia finalmente, che sia dalle
radici strappato e distrutto anche questo
perniciosissimo errore del razionalismo,
il quale in questi miserandi tempi non so-
lo grandemente affligge e molesta la so-
cietà civile, ma anche la Chiesa".
TRADIZIONE, Traditio. Consegna.
Si chiamano con questo nome le tradi-
zioni o consegne delle Chiese cattoliche
ad Eretici e Scismatici perchè vi cele-
brino il servizio divino, secondo la loro
erronea credenza e il loro rito. Questa im-
portante questione viene dalla BihliotC'
ca sagra eruditamente discussa, provando
dapprima l'incompatibilità di due cul-
ti in una chiesa stessa, e rispondendo alle
ragioni a sostegno delle medesime. La con-
clusione della discussione è la seguente,
Non vi ha che una vera Religione^eque-
sta vera religione non trovasi che nella
Comunione apostolica romana. Ogni al-
tra religione è falsa: ciò ch'è opposto alla
verità non può essere che errore. L'eser-
cizio delle due religioni è dunque incom-
patibile in un luogo medesimoi la verità
non può allearsi colla menzogna, la luce
colle tenebre. Gesù Cristo con lielial. L'e-
sercizio d'una falsa reliiJione non deve a-