Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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64<br />
TRA<br />
sti od Oresllde. Qui Irovavansi le città <strong>di</strong><br />
Beiea e <strong>di</strong> Cabila, a mezzodì del monte<br />
Emo, 8e eslendesi questa parte fino al<br />
l'outo EnsinOjSi troveranno sulla sua costa,©<br />
ben vicino <strong>di</strong>scendendo dal promon-<br />
torio formalo dall'estremità dell'Emo, e<br />
per questa ragione chiama to/Zemz-cx /rem/7,<br />
le città <strong>di</strong> Mesen»bria, <strong>di</strong> DeUanio,<br />
d'Apollonia; e lungo la costa, il piccolo<br />
paese <strong>di</strong> Astica ov'era Bizia. Il Cliersone-<br />
so <strong>di</strong> Tracia avea per confini, tra mezzo-<br />
dì e oriente l'Ellesponto ed una piccola<br />
porzione della Propontide; a settentrione<br />
il continente <strong>di</strong> Tracia; tra settentrione<br />
e ponente il golfo Car<strong>di</strong>aca, così chiama-<br />
to dalla città <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>a, oppure JVIelani-<br />
co dal fjUM)e Mela. E la penisola <strong>di</strong> Romania,<br />
che un muro la <strong>di</strong>videva dal con-<br />
tinente, cioè a<strong>di</strong>re quella parte orienta-<br />
le, poiché r occidentale corrisponde alla<br />
Macedonia. La Romania o Romelia ora<br />
forma una parte della Turchia einopea,<br />
le sue citfJi principali sono Co.s tantinopo-<br />
li, Adjiaìiopoli, e Tessalonica detta pu-<br />
re Salooichi. Si <strong>di</strong>sse Romania come pae-<br />
se de'Romani , vale a <strong>di</strong>re lutti i posse-<br />
<strong>di</strong>ojenti degl'imperatori greci successori<br />
degl'imperatori romani, ed avendo i turchi<br />
designato il paese col nome <strong>di</strong> RumiU.,<br />
si <strong>di</strong>sse ancora Romelia. Alcuni autori<br />
fanno <strong>di</strong>scendere i traci da Tiras, uno<br />
de'primi <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> Japhet , figlio <strong>di</strong><br />
Pfoè; traci furono pure in Asia, e si vuo-<br />
le dal Buonarroti che da'traci derivasse-<br />
ro i frigi e che questi fossero loro coloni,<br />
e perciò da' traci appresero i misteri <strong>di</strong><br />
Bacco, che Nonno nelle Dionisiache, do-<br />
ve raccolse sotto un sol filo <strong>di</strong> favola le<br />
varie eru<strong>di</strong>zioni, memorie e feste <strong>di</strong> Bac-<br />
co sparse per vari e <strong>di</strong>versi paesi, <strong>di</strong>ce es-<br />
sere stalo il nume nutrito nella Frigia. E'<br />
indubitato che i traci <strong>di</strong> tutti gli dei non<br />
adoravano, almeno principalmente, che<br />
Marte, Bacco e Diana; ma ire veneravano<br />
particolarmente Mercurio, giuravano per<br />
Ini e si <strong>di</strong>cevano suoi <strong>di</strong>scendenti, 1 tra-<br />
ci furono anticamente guerrieri e feroci,<br />
e viveano quasi come noma<strong>di</strong>. Erano <strong>di</strong>-<br />
TRA<br />
visi in <strong>di</strong>verse orde, come gli antichi Sciti<br />
e come i Tartari moderni. Le orde più<br />
conosciute si chiamarono Dersei,'Melobi-<br />
tini, Tiropeoni, Turpili o Torpi<strong>di</strong>, Cleoni,<br />
Bistoni, e gli abitanti del Campo Do-<br />
risco, gli Odrisi. Eranvi altresì gli Agrio-<br />
ni o Agrei, i Perianti, i Bessi. Il paese lo-<br />
ro, men freddo per la sua posizione re-<br />
lativamente all'equatore, che per le sue<br />
montagne, veniva da'greci guardato con<br />
una specie d'orrore: i poeti ne a veano fat-<br />
to il soggiorno <strong>di</strong> Borea e degli Aquiloni;<br />
era la patria de'ghiacci e delle brine. For-<br />
se il paese era pii^i coperto <strong>di</strong> boschi che<br />
oggi non sia, ma un pregiu<strong>di</strong>zio sfavo-<br />
revole alla Tracia rimase lungamente si-<br />
gnore degli animi,per cui Pomponio Mela<br />
ne fece una descrizione svantaggiosa. Però<br />
secondo Erodoto i traci erano la mag-<br />
gior nazione della terra dopo gl'ionii, e<br />
se fosse slata sotto la dominazione d' un<br />
sol principe, ben unita e ben d'accordo,<br />
sarebbe stata invincibile e più forte <strong>di</strong> tut-<br />
te le altre. Ma era <strong>di</strong>flicile che i traci si<br />
accordassero insieme, e anzi tornava lo-<br />
ro come impossibile, per cui trovandosi<br />
deboli erano facilmente vinti. Ogni po-<br />
polo <strong>di</strong> lai nazione, portando nomi <strong>di</strong>versi<br />
secondo i<br />
paesi che abitavano, tutti peiò<br />
aveano le stesse leggi egli usi medesimi,<br />
tranne i Geli, i Trausi e quelli che abi-<br />
tavano al <strong>di</strong> sopra de'Crestonii. Ma i trau-<br />
si seguivano in tutto le istituzioni de'traci,<br />
se non sia nelle ceremonie delle nascite<br />
e delle morti. Allorché nasceva loro un<br />
figlio, lutti i parenti gli si adunavano in-<br />
torno e piangevano, presentendo i mali<br />
che avrebbe a sopportare nel corso della<br />
vita! Ma quando uno moriva, lo seppel-<br />
livano ridendo e giubilando, bene con-<br />
vinti che fosse liberato dalle pene <strong>di</strong> que-<br />
sto mondo! iXon aveano idee troppo chia-<br />
re <strong>di</strong> ciò che avesse a patire nell'altro;<br />
che per lo contrario credevano, così in ge-<br />
nerale, che <strong>di</strong> là godesse d'una felicitàcui<br />
niente potesse più interrompere. I fune-<br />
rali si celebravano con sagrifizi, gemiti e<br />
banchetti, e bruciali i cadaveri li pone-