Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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62 T O V omnia, post 3Iissa(\ e dice che a vespera ali lem hujus diei (feria v in Coeita Domini) nudasintAltaria usqiie in ma- ne Sdhhati, riportando tutte le significa- zioni fatte da'lilurgici, rito che già pra- licavasi a'tempi di s. Isidoro arcivescovo di Siviglia del 600 circa; ed a p. 188 e 194 discorre del rito antico della lavanda degli altari. Lo slesso Catalani, Ritua- le Romaniim Commentariis, a p. i3o e 273 ragiona della denudazione degli al- tari, ^tvV Interdetto o Seomiiniea (F.), e ne riporta diversi esempi; tempo di am a rezza e di lutto per la grave pena inflitta, nel quale la Croce, le sagre Imma- gini e le ss. Relicpiie si circondavano di spine, coprendosi l'altare di cilicio in segno di dolore e di lutto, sctspendendosi la celehrazione de* divini uffizi e le preci nel portare i defunti alla sepoltura. Nei tempi eziandio di qualuncjue tribolazio- ne, estinti i lumi, si denudavano gli alta- ri, aut cilicio, luguhrive, quo ohvolveha' tur tegumento, sacrarum Reliquiarum^ dut sanctarum Imagiiium in terra de- positione super spina ^ officio y et canta suhmissOy a liisve Imjusmodi tris titiae ar- gunientis palam facìehat. Tutto erudi- tamente riportando il dotto Catalani. Si chiama Tovaglia della Comunione ( V.\ quel pannolino che si distende sulle pro- prie mani per ricevere la ss. Eucaristia (V.). Il Magli nel Ilierolexicon, al vo- cabolo Mappae Communioni^, la qualifica: Sunt ajigustae, et ohlongae Mappulae, cjuihus operientur diversa j prò Ecclesiarum moreJoca,uhi Eucharistia Jldelihus admnistratur. Indi narra, die nel concilio d'Auxerre del 578 venne or- dinato alle donne di non ricevere la ss. Eucaristia colle mani nude, ma coperte con un \i'.\OyC[ì\nnMììo Dofnenicale [/ .)j da ciò ebbero principio le tovaglie di comunione pe'due sessi, e poi le tovaglie che si mettono sopra le balaustre, le quali debbono essere monile. ìNon devesi però mai presentare a'fedeli che stanno per comu- nicarsi, invece della tovaglia di coiaunio- TO V ne, il velo del calice, né il pannolino, il//nutergium, che serve per la lavanda del- le mani del sacerdote, essendo ciò proi- bito dal ^."^ decreto della congregazione della visita apostolica, emanalo sotto Urbano Vili. 11 domenicale sebbene fu un tovagliuolo col quale le donne riceveano la comunione, altri dicono che fu pur co- sì chiamato quel pannolino col quale le donne si coprivano il capo in chiesa nel- l'attodi ricevere la ss. Eucaristia. Non debbo lacere il can. 58 del concilio in Trul- lo del 680." Il comunicante non riceve- rà l'Eucaristia in vase d'oro, o di qualsivoglia altra ntateria, ma nelle sue mani incrociale l'una sull'altra, perchè non vi è materia tanto preziosa, quanto il cor- po dell'uomo, che è tempio di Gesù Cri- sto".Si vuole cheilF^7io;2ef/^^.j,ora ornamento proprio del solo Papa, abbia avuto origine dall'orale, specie di tovagliolo col quale il Papa s'involgeva il collo acciò il sudore del capo non insucidasse la pianeta (nel n.°576 del Diario di Roma 172 I, dicendosi delle vesti pontificali col- le quali si veste il cadavere del Papa, di- chiarasi essere \\fanone segno della chie- sa greca). Che i tovaglioli anticamente si chiamavanoy^z/io/i7, lo dissi pure parlando dell' 0/?/óf:^/o/2e(^/''.jdel pane nella mes- sa, la quale si faceva sopra candide tova- glie dette y^z/io/i/, di lino e anche di seta. Anzi in que' tempi il Corporale (P .) era una gran tovaglia più lunga che larga e copriva tutto l'altare, dovendo servire di copertura alle numerose oblazioni di Pa- nce altro. Il Magri al vocabolo Palla, dì- ce che oltre il significare quel piccolo cor- porale con cui si copre il calice, fu detto pure in significato di tovaglia dell'altare. Indi narra la ceremonia colla qualesi con- sagravano al servizio di vino i fanciulli, che da'loro genitori erano involti nella tova- glia dell'altare, e cosi restavano dedicati alla chiesa. Con tal funzione però non re- slava astretto il figlio a conformarsi con il voto del padre, ma pervenuto all'età perfetta era in sua libertà 1' abbracciare

TR A Tislitulo monastico. Fuiulmente col me* desialo alto si oirrivano alla chiesa ì beni stabilì , come si legge nella cloiiiizione di Tertullo a favore dei monastero di Mon* le Cassino. Atqut' per Pallam allaris s. Jo.Biiptìstat'^ eidcmqiie Patri ohtiili, etc. Nell'archivio di Viterbo il Magri lesse un documento, conie alcuni divoti con met- tersi la tovaglia dell'aliare sul capo in pre- senza dell'arciprete si costituivano obla- lijOderendo anche i loro beni a s. Lorenzo titolare della cattedrale. 11 p. Bonan- ni, La Gcrarchiaecclesiastica^ cap. 67: Del Sitccìntorio (f^.) , ornamento sagro del Papa, ricorda quell'orale mentovato poc'anzi. Siint necessaria prò persona Pontificis pccten, et Pohalca circttmponenda collo ejus,quando pectinafur.pel- vis, et tohalea adabstergendaui maniis. Da s. Girolamo il succintorio fu chian)a- to Zt/zr/i7r/«;;/, dicendo signiljcarsi rascia- gatoio, con cui Ponzio Pilato governato- re della Giudea si asciugò le mani, quando dopo aver altamente e pubblicamen- te dichiarato l'innocenza di Gesù Cristo, e falto«og»ii sforzo per liberarlo da' suoi nemici, non volle condannare il Reden- tore, ed acconsentii però per vii timore e debolezza, che si eseguisse l'ingiusta sen- tenza de'sacerdoti, scribi e anziani degli ebrei. TRABIZA oTRAPOBlZlA, Trahy- zia. Sede vescovile della provincia d'E- roinmnte, nell'esarcato di Tracia, sotto la metropoli di Adrianopoli, eretta nel IX secolo. 11 suo vescovo Costantino assistè al concilio diFozio nell'Byg. Orienschr. t. I, p. 1189. TRACIA, [T/i/'^c/Vr.Antico vasto paese dell'Europa, situalo al sud est tra mezzo- dì e oriente. I suoi confini e limiti naturali sono a mezzodì il mareEgeo, la Propontide e il Bosforo di Tracia;airoiienle il Ponto Eusino. Gli antichi scrillori non sono fra loro d'accordo quanto a'confini della Tracia a settentrione e occidente. Una penisola a mezzodì, fra il seno o golfo Me- lauico e r Ellesponto, facendo parte del T R A 63 continente di Tracia, avea preso il nome di Ghersoneso di Tracia, li continente di Tracia era diviso in 6 parti, cioè: i." La parte che ha per confine a settentrione il Mela, piccolo fiume che metteva foce in fondo del golfo MeJanico: avea a mezzo- dì il Ghersoneso e la Proponlide; all'oriente il Bosforo di Tracia e il l^nlo Eu- sino. Le principali città di questa parte erano sidle sponde della Propontide, Ga- nos, Bisanthe, chiamata anche Redeslo; Perinto, detta pure Eraclea; Selimbria, Bisanzio oraCo&tantinopoli.Sul PontoEu- sino, Dercon, Salmidesso. Era partendo dall'oriente di Perinto, che fortnando una curva verso settentrione, il Macrontichus ossia la lunga muraglia eslendevasi fino alia città di Dercon; ma quest'opera era d'un tempo non molto aulico. 2.° La seconda parte della Tracia stendevasi dal Melaall'Ebro: era questa stretta, e le stie città più considerabili erano situate sulla sponda dell'Ebro. Questo fiume comin- ciando a settentrione, al monte Emo, bagnava molte città: le principali erano Filippopoli, Adrianopoli, chiamata prima Orestide, e Traianopoli; quindi scorreva fino all'ingresso del golfo Melanico, pres- so la città di Enos. 3.'' La terza parte era tra l'Ebro e il lago Bistouide a settentrio- ne. Alcuni autori hanno divisa in due que- sta parte, l'una dall'Ebro al Lisso; e l'al- tra dal Lisso al lago Bistonide. Sulle ri- ve del mare trova vasi Maronea, e in mez- zo alla terra Scaptahila , città ricca per le sue miniere. 4«" 'P'Q '1 l'^go Bistonide ed il Nesto all'occidente, questa parte era slretlissiraa. La sorgente del Nesto era tra settentrione e ponente nel monte Rodope, ch'era meno al setlenliione del mon- te Emo. Trovansi liujgo il Nesto le città di Tamforino e di Nicopoli. 5." La parte ch'ora a settentrione del Teavo, fiume la tli cui sorgente è ne'monti a mezzodì di Delnolo, e poco lungi del Ponto Eusino. 6.° La sesta parte era n settentrione di quella parte dell'EI)ro, che da Ressa scor- reva tra mczzoilì ed oriente fino ad Ore-

TR A<br />

Tislitulo monastico. Fuiulmente col me*<br />

desialo alto si oirrivano alla chiesa ì beni<br />

stabilì , come si legge nella cloiiiizione <strong>di</strong><br />

Tertullo a favore dei monastero <strong>di</strong> Mon*<br />

le Cassino. Atqut' per Pallam allaris s.<br />

Jo.Biiptìstat'^ eidcmqiie Patri ohtiili, etc.<br />

Nell'archivio <strong>di</strong> Viterbo il Magri lesse un<br />

documento, conie alcuni <strong>di</strong>voti con met-<br />

tersi la tovaglia dell'aliare sul capo in pre-<br />

senza dell'arciprete si costituivano obla-<br />

lijOderendo anche i loro beni a s. Lorenzo<br />

titolare della cattedrale. 11 p. Bonan-<br />

ni, La Gcrarchia<strong>ecclesiastica</strong>^ cap. 67:<br />

Del Sitccìntorio (f^.) , ornamento sagro<br />

del Papa, ricorda quell'orale mentovato<br />

poc'anzi. Siint necessaria prò persona<br />

Pontificis pccten, et Pohalca circttmponenda<br />

collo ejus,quando pectinafur.pel-<br />

vis, et tohalea adabstergendaui maniis.<br />

Da s. Girolamo il succintorio fu chian)a-<br />

to Zt/zr/i7r/«;;/, <strong>di</strong>cendo signiljcarsi rascia-<br />

gatoio, con cui Ponzio Pilato governato-<br />

re della Giudea si asciugò le mani, quando<br />

dopo aver altamente e pubblicamen-<br />

te <strong>di</strong>chiarato l'innocenza <strong>di</strong> Gesù Cristo,<br />

e falto«og»ii sforzo per liberarlo da' suoi<br />

nemici, non volle condannare il Reden-<br />

tore, ed acconsentii però per vii timore e<br />

debolezza, che si eseguisse l'ingiusta sen-<br />

tenza de'sacerdoti, scribi e anziani degli<br />

ebrei.<br />

TRABIZA oTRAPOBlZlA, Trahy-<br />

zia. Sede vescovile della provincia d'E-<br />

roinmnte, nell'esarcato <strong>di</strong> Tracia, sotto la<br />

metropoli <strong>di</strong> Adrianopoli, eretta nel IX<br />

secolo. 11 suo vescovo Costantino assistè<br />

al concilio <strong>di</strong>Fozio nell'Byg. Orienschr.<br />

t. I, p. 1189.<br />

TRACIA, [T/i/'^c/Vr.Antico vasto paese<br />

dell'Europa, situalo al sud est tra mezzo-<br />

dì e oriente. I suoi confini e limiti naturali<br />

sono a mezzodì il mareEgeo, la Propontide<br />

e il Bosforo <strong>di</strong> Tracia;airoiienle il Ponto<br />

Eusino. Gli antichi scrillori non sono<br />

fra loro d'accordo quanto a'confini della<br />

Tracia a settentrione e occidente. Una<br />

penisola a mezzodì, fra il seno o golfo Me-<br />

lauico e r Ellesponto, facendo parte del<br />

T R A 63<br />

continente <strong>di</strong> Tracia, avea preso il nome<br />

<strong>di</strong> Ghersoneso <strong>di</strong> Tracia, li continente <strong>di</strong><br />

Tracia era <strong>di</strong>viso in 6 parti, cioè: i." La<br />

parte che ha per confine a settentrione il<br />

Mela, piccolo fiume che metteva foce in<br />

fondo del golfo MeJanico: avea a mezzo-<br />

dì il Ghersoneso e la Proponlide; all'oriente<br />

il Bosforo <strong>di</strong> Tracia e il l^nlo Eu-<br />

sino. Le principali città <strong>di</strong> questa parte erano<br />

sidle sponde della Propontide, Ga-<br />

nos, Bisanthe, chiamata anche Redeslo;<br />

Perinto, detta pure Eraclea; Selimbria,<br />

Bisanzio oraCo&tantinopoli.Sul PontoEu-<br />

sino, Dercon, Salmidesso. Era partendo<br />

dall'oriente <strong>di</strong> Perinto, che fortnando una<br />

curva verso settentrione, il Macrontichus<br />

ossia la lunga muraglia eslendevasi fino<br />

alia città <strong>di</strong> Dercon; ma quest'opera era<br />

d'un tempo non molto aulico. 2.° La seconda<br />

parte della Tracia stendevasi dal<br />

Melaall'Ebro: era questa stretta, e le stie<br />

città più considerabili erano situate sulla<br />

sponda dell'Ebro. Questo fiume comin-<br />

ciando a settentrione, al monte Emo, bagnava<br />

molte città: le principali erano Filippopoli,<br />

Adrianopoli, chiamata prima<br />

Orestide, e Traianopoli; quin<strong>di</strong> scorreva<br />

fino all'ingresso del golfo Melanico, pres-<br />

so la città <strong>di</strong> Enos. 3.'' La terza parte era<br />

tra l'Ebro e il lago Bistouide a settentrio-<br />

ne. Alcuni autori hanno <strong>di</strong>visa in due que-<br />

sta parte, l'una dall'Ebro al Lisso; e l'al-<br />

tra dal Lisso al lago Bistonide. Sulle ri-<br />

ve del mare trova vasi Maronea, e in mez-<br />

zo alla terra Scaptahila , città ricca per<br />

le sue miniere. 4«" 'P'Q '1 l'^go Bistonide<br />

ed il Nesto all'occidente, questa parte era<br />

slretlissiraa. La sorgente del Nesto era tra<br />

settentrione e ponente nel monte Rodope,<br />

ch'era meno al setlenliione del mon-<br />

te Emo. Trovansi liujgo il Nesto le città<br />

<strong>di</strong> Tamforino e <strong>di</strong> Nicopoli. 5." La parte<br />

ch'ora a settentrione del Teavo, fiume la<br />

tli cui sorgente è ne'monti a mezzodì <strong>di</strong><br />

Delnolo, e poco lungi del Ponto Eusino.<br />

6.° La sesta parte era n settentrione <strong>di</strong><br />

quella parte dell'EI)ro, che da Ressa scor-<br />

reva tra mczzoilì ed oriente fino ad Ore-

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