Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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52 T O U zioni dei psendo Villoie V, e degli aliti scisrualìci suoi seguaci. Furono condannali nuovamente i Manichei^ nominati poi Jlhìgesì, che desolarono le parti di Tolosa {F.), co'quali rigorosamente fu proibito di aver nessun commercio sotto pena di scomunica. II i5.° concilio nel 1236 a' 10 giugno, presieduto da Juhelloo Ivello deMatefelon arcivescovo di Tours: vi si fece un regolamento conlenente i4 articoli, ih.'* de'quali dice. « Noi facciamo rigoroso divieto a'crociali, e agli altri cristiani di uccidere odi percuotere gli ebrei, di spogliarli de' loro averi e di far loro altri torti, poiché la Chiesa li soffre: non volendo la morte del peccatore, ma la sua conversione." JXegli altri è dello. 9» Che i vescovi avran cura della sussislenza de' nuovi convertiti, affinchè non tornino a'ioro errori sotto pretesto di po- vertà. I testamenti saranno rappresentati al vescovo, ovvero a chi esercita la sua giurisdizione, tra io giorni dopo la morte del testatore; ed avrà cura, che sieno fedelmente eseguiti. Quelli che hanno due mogli nel tempo stesso, saranno pubblicamente denunziati infami, e messi sulla scala pubblica, poscia frustali, se non si redimono con un' ammenda." Altri canoni riguardano gli avvocali ecclesiastici, i commissari delegali della s. Stàe^ i giudizi de' vescovi, gli scomunicati, ec. Hi 6.° concilio neh 289, presieduto dal nomi- nato arcivescovo di Tours, coH'intervento de' suoi suffragane!. Yi si pubblicarono j 3 canoni ovvero articoli di riforma, con approvazione del s. concilio; il che mo- stra che questa formola non era partico- lare del Papa e de' suoi legati. Questo concilio comanda : » In ogni parrocchia •vi saranno 3 uomini, chierici o laici, de- putati per render conto al vescovo o al- l'arcidiacono, quando saranno informali degli scandali contro la fede e i buoni co- stumi. Li sagramenti saranno anjmini- strati gratis^ ma senza pregiudizio delle pie costumanze; i curati o rettori non i- scotuunicherauuo i loro panocchiani di TOU propria autorità, altrimenti là sentenza', sarà nulla. Le scomuniche saranno ful- minate maturamente, e dopo le monizio- ni e gl'intervalli convenevoli. Proibizio- ne a'chierici e a'monaci d'aver delle ser- ve nelle loro case e ne' loro priorati; e a' benefiziati o chierici, impegnati negli ordini, di non lasciar nulla per testamento a' loro bastardi o alle loro concubine." Il concilio provvide ancora sul vestilo de' chieiici, sul permesso da darsi a'monaci d'uflìziare nella parrocchia, ec. 1117." nel ." 1 282, celebrato il i agosto fino a'5 dall'arcivescovo di Tours Giovanni di Mon- soreau, co'suoi suffraganei. Oltre la rin- novazione de'ca noni de'suoi predecessori, vi condannò molti abusi, che fan crede- re che legnasse allora nella provincia lo spirito di litigio. I suoi 1 3 canoni princi- palmente riguardano i processi comincia- li senza titolo sufficiente, la condotta del clero regolaree secolare, i profanatori delle chiese, gli usurai, la giurisdizione ecclesiastica. 11 18.** concilio fu tenuto nel 1 448 *" Tours o in Angers, sopra i costu- mi; meglio ne parlai in quell'articolo, e fu presieduto dall'arcivescovo Giovanni Bernard. Il 19." concilio ebbe luogo nel 1467. Nel i5io durando le deplorabili diflerenze insorte IraLuigiX II re di Fran- cia e Papa Giulio II, nel settembre fu te- nuta inTours un'assemblea, per occasione della scomunica e interdetto fulminati da quel Papa contro il re e il regno. Luigi XII volle far esaminare in essa da'piìi doli- li uomini del reame, se gli fosse lecito ia coscienza di far valere il suo buon diritto^ di vendicar la fede de'tratlali (il Pcipa come padre comune, non volendo opprime- re i veneziani, erasi ritirato dalla lega di Coìnhray^ onde i francesi gli fecero guerra), violata da Giulio II,efìnoa qual segno ei dovesse rispettare le armi spirituali della Chiesa, tra le mani del suo aggres- sore, che non se ne serviva, al dire del re, che per sostenere l'ingiustizia, e in affari puramente temporali (da queste imputa- zìodì diversi imparziali scrittori difesero il
TOU Pflpa, etl io propugnai l'opernloda /?/« Ho 11^ iieî articoli relativi alla fanesta guerra, e al conciliabolo che il re contro eli lui fece adunare in Pìsa^ Milano e Lio- ne , facendogli ribellare alcuni cardinali •francesi e spagnuoli). Si ridusse nell'assemblea la
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