Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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44 '^ ^ ^ thmalo, la Corona di Spine di GesU di- sio, cli'egli si è posla dinanzi sopra un cuscino! lleliquia che il glorioso monarca, liei passaggio colla crociala in Paleslina, ebbe l'alia venluia di ritrovare (dice l'au- tore dell'elegante descrizione) e poi di re- tar seco in occidente ad accrescere i leso- ri della religione. 11 sontuoso reliquiario d'onde si reputa che pur ora il re l'abbia traila, è rappresentalo d'avorio in fondo nll'edicola fra ricclii ornali e come circon - dalo a gran riverenza da quel coro d'An- geli. Fiancheggiano l'edicola le solile terrene lemiinanli in guglie con capricci di fiori e di foglie: torrette che sono 2 nella parte anleriore, 4 "'^'^^' posteriore, là dove postasi in mezzo una ben adorna e spaziosa finestra, sembrano colle loro ci- lue lanciarsi negli spazi del cielo. Egregie poi di lavoro e di senlimenlo sono quel- le 4 statue d'avorio, 2 delle quali si scorgono ivi sul dinanzi, 2 altre fra le terrene della parte di dielro. E qua ci ri- tiagiôno la B. Vergine col Bambino e s. Pio V, là i ss. Martino e Giuliano , che tennero gloriosauienle le cattedre vesco- vili di Tours e di Le Mans. Finaluienle sopra il girare del maggior arco dell'edicola risalta un' erta cornice o architrave, ch'è base a un gran piedistallo, su cui con mirabile soUigliezza sono intagliate sì la mistica vile co'giappoli e sì il manipolo di frumento. Ivi s'innalza sublime il ves- sillo del cristiano trionfo, d'onde ritratto in avorio pende morto il Redentore, a cui dall'uno e dall'altro lato, sopra i piedi- stalli minori, si vedono astanti in pieto- sissimi atteggiamenti la Vergine Addolorala a destra, e s. Giovanni a sinistra. Tal è nelle principali parti quest' opera, no- tabilissima nel suo genere, e ben partita e ordinata, oltreché vaga e tale che ono- ra non meno la maestria del diligentissi- ino e pazientissimo artefice, che le stesse arti francesi. La sua larghezza è di centi- liuietri 75,rallezza fino alla sommità della croce, di metri 2 e 90 centimetri; la lunghezza, insieme culla predella a gra- TO U dini, di 2 metri e io centimetri. A ren- dere poi perpetua la ricordanza del dono, leggesi nella parie posteriore dell'edicola, e precisamente sotto la finestra, la segueu- le iscrizione. Pio IX Sanimo Pontifici, Provincia Turonensis , Tiiron. Caeno- vian. Jndegav. Nannet. Rhcdon. Brioc. Corisopit. Vcnet. mdccclii. 11 Papa Pio JX a premiare i aierili dell'arcivescovo Morlot, nel concistoro de'7 marzo i853 lo creò carduiale dell'ordine de' preti, e gl'invio a Tours la notizia di sua promo- zione col zucchetto rosso, per la sua guar» dia nobile cav. Raniero deCinque,couie si badai Giornale di Roma^con quanto altro vado a dire. Giunta in Tours la guardia nobile, in sua compagnia il carduiale partì per Parigi a* 23, onde ricevervi la berretta cardinalizia dalle mani dell'imperatore de'francesi Napoleone 111 dopo l'arrivo dell'ablegato apostolico, seguito puredidl'ab.Malmoucheil i.°de'suoi gran vicari generali,e dal canonico della metro- politana ab. Manceau. Per ablegalo alla tradizione della berretta a Parigi, il Pa- pa destinò mg."^ Francesco de', marchesi Ricci Rondinini suo cameriere segreto soprannumerario, il quale partì da Roma a'29. A'6 aprile girmto in Parigi consegnò al cardinal Morlot il breve apostolicoche accompagnò la berietta, la cui imposizione eseguì l'imperatore nella cappella delle Tuilleries domenica i 7 aprile. Due carrozze di corte condussero a tal pa- lazzo imperiale il cardinal Morlot accom- pagnato dal maeslro delle ceremonie del- l' imperatore, da mg.' ablegalo e dalla guardia nobile pontificia. Il corteggio del cardinale si componeva de'due nominati e altri ecclesiastici. 11 corteggio discese al padiglione di Flora. Mentre il cardinale s'avviava in un salotto vicino alla cappella e che conteneva gii ornamenti della sua nuova dignità, l'ablegato mg.' Ricci ven- ne condotto all'udienza dell' imperatore nel suo gabinetto, dov'erano riuniti! prin- cipi della famiglia imperiale, i ministri e gli ulllziali di servizio. Indi mg.' ublegata
TO U pronunciò in Ialino il discorso seguente. ^>l*oleiitissitno Imperatore. La dignilà del cardinalatoessendo sì eminente nelIaCliie- sa, i romani Pontefici posero ogni lor cu- ra per conferirla agli uomini distinti, che lo splendore delle loro vi^'lù renileva de- gni di quest'onore. Fedele agli esempi dei suoi antecessori, Pio lX>cui Dio confidò il governo della sua Chiesa, dopo avere già scelto tra' vescovi francesi alcuni prelati illustri per più titoli ed annoverali nel glorioso senato della Chiesa romana, volle innalzareancoi a a questa dignilà un altro prelato, l'arcivescovo di Tours, che ri- splende tanto pel suo zelo a vantaggio della religione, perla sollecitudine, per la fede, per la costanza nell'adempimento del suo uffizio pastoraléjSicchè voi l'avete giu- dicatodegno della vostra raccomandazione imperiale, ed è tale realmente da me- ritare di essere decorato della porpora romana. L'onore, che il nostro sommo Pontefice ha fatto a'raeriti del prelato, è una nuova prova della sua paterna benevolen- za pel clero di Francia e per la nazione francese, che si gloria soprattutto del nobile titolo di figlia primogenita della fede cristiana (del qiial Titolo cV onore ri- parlai in tale articolo). Io non poteva a- spirare ad un onore maggiore di quello d'essere eletto per portare le insegne sa* gre, che in questa ceremonia. Augusto Im- peratore, imporretecolle vostre mani, secondo l'antica consuetudine, sul capo del nuovo Cardinale: e non dubito punto,che quest'onore insigne, cui Dio volle eleva- to r illustre prelato, non sia un soggetto di gioia a tutta la nazione francese, che siete chiamalo a governare. Fin dal prin- cipio del vostro impero avete dichiara- to, illustre Principe, che non penserete e non intraprenderete nulla, che non fos- se onorevole,giusto e vantaggioso alla fede cattolica, per difender la quale questa grande nazione fin dai primi tenq)i si è resa illustre, come ralteslanoi monumen- ti del suo coraggio e della sua gloria con- sagrali ncllu inemuiia clerua della publc* T O U 4> rilà. Col sommo Pontefice, che governa la Chiesa, e con voi, inclito Principe, che resterete coraggiosamente fedele a così bei principii, l'impero francese fiorirà come pure la vostra augjisla casa; poiché il miglior mezzo di raifermaree consoli- dare la pubblica felicilà consiste nell'o- norare e vantaggiare la vera religione". Sua Maestà rispose.'^ J^ônsignore. E" sem- pre per me un avvenimento solenne la imposizione della berretta cardinalizia a un prelato distinto, e l'essere così l'internìeJiario delle grazie del Santo Padre. Mi congratulo con voi perchè Sua Santità vi ha scelto per questa onorevole missione. Vi ringrazio del modo con cui apprezza- te i miei sentimenti per la religione cattolica e i miei sforzi per istabilire dovunque la pace e la concordia. Vi prego, quando sarete ritornato a Roma, d'essere pres- so il Santo Padre l'interprete de'mieiseniimenli di venerazione e di rispetto". Do- po l'udienza l'imperatore col suo corteggio s' avviò alia cappella. L'imperatrice Eugenia, accompagnata dalle dame della sua casa, avea già preso posto nella tiibuna alla. Le LL. MM. assisteltei o ad una /nessa bassa con accompagna meo lodi musica, alla quale pure assistevano le LL. A A. II. il principe Girolamo, co'suoi figli il principe Napoleoneela principessa Matilde; le LL. AA. il principe Luciano Bo- naparte, e il principe Murai; madama la principessa Maria duchessa d'Hamilton; madama la principessa Murai; madama la marchesa Darlholini;i ministri; i presidenti e membri deH'uifizio del senato e del corpo legislativo; il presidente, il vi- ce-presidente del consiglio di stato e i presidenti delle sezioni; il nunzio del Papa mg.' Garibaldi arcivescovo di Mira; il cardinal Donnei arcivescovo di Bordeaux; mg."^ Sibour arcivescovo di Parigi; i ma- rescialli di Francia e gli au)miragli; il go* vernatore degl'Invalidi, il gran cancellie- re della legione d'onore, il generale comandante in capo della guardia naziona* le, il prcfctlu della Seuua , il prtilcltu di
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