Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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rare capo della chiesa di Polonia. IVI3 B^i-
lippo 11 dopo alcuni indugi ecavillazio-
ni, ad onla del suo zelo religioso, forse
offeso perchè erasi terminato contro le
sue intenzioni, Io pubblico ne' suoi re-
gni di Spagna^ de' Paesi Bassi, di ^SY-
cilia e di Napoli, senza alcuna restrizio-
ne formale con certe modificazioni, poi-
ché vi pose una chiu»;(ila ri*>petto ad al-
cuni punti di disciplina, per conservare
1 suoi diritti e del suo regno, o almeno
quelli che intendeva apparteneigli, pre-
tendendo la preminenza almeno 1' eguaglianza
pel trattamento colla Fran-
cia, il ricevin»enlo de'decreti nella Spa-
gna e in Portogallo, sottomise al conci-
lio i paesi occidentali de'due mondi, par-
te dell'^mer/cYZ, parte óeW Indie orien-
tali, e parecchie contrade dell'^^*7c«.
Quanto alla Germania^ sebbene i pro-
testanti non vollero accettarlo, e si sca-
gliarono da forsennati con declamazioni
e invettive, il Pgpa ottenne dall'imperatore
Massimiliano II, nello stesso 1 564
succeduto al padre Ferdinando 1, che i
decreti del concilio di Trento vi sarebbe-
ro pubblicali': es">i do[)0 alqutH»li ritardi
edinicollà furono formalmente accettali
nella dieta d'Augusta, fuorché certi pun-
ti di disciplina, da' quali i tedeschi bramavano
d'essere dispensati. Essi vennero
parimenti ricevuti dalle principali chie-
se della nazione e da'diversi concilii te-
nutisi : per modo che la riforma vi é qua-
si interamente osservata, salva la proibi-
zione di possedere molti benefìzi iucom-
patibili. Si é preteso con questa tolleran-
za di rendere più possenti i vescovi prin-
cipi, per metterli in islato di resistere al-
le violenze degli eretici ; unione di ve-
scovati, che cessò quando i vescovi nel
principio del secolo corrente furono spo-
gliati (.lei dominio temporale. Successivamente
furono celebiali altri concilii per
resecuzionedel concilio di Tre«»to, come
in Toledo, Reims,Milano,Novara, Bordeaux,
e negli allri luoghi che descrissi
a'ioro Brlicoli. In Francia la regina Ca-
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lerina de Medici ne impedì la pubblica-
zione legale, col prelesto che vi erano condannale
le commende, e molli altri usi
dalla disciplina stabiliti nel regno. Il prin-
cipio delle difficoltà era la prolesta che
gli an)basciatori di Francia, dopo esser-
si ritirati malcontenti dql concilio, avea-
no fatto per ispiegare i mplivi della lorq
condotta. Aveaiio rappresentalo lutti i de-
creti di riforma falli dopo il loro ritiro,
come formali espressanienle per distriig-
gere i diritti del regno e l'autorità del re.
Esagerazione, dice il Bercaslel, che sicu-
ra mente si risentiva del genio arden te del-
Tambascialoredu Ferrier, e che forse gli
serviva a colorire la sua inconsideratezzE^
o la sua ostinazione; ma non era njenq
sicuro che le consuetudini del regno vi si
trovavano piegiudicate in molti luoghi.
Altro ostacolo alla solenne accettazione,
alla pubblicazione del concilio, eia il
timore d'ii ritare i calvinisti ugonotti di-
venuti numerosi, i quali lo riguardavanocome
un manifesto di proscrizionecon-
tro di loro, per cui non avrebbero lascia-
to di correre all'armi, onde prevenirne
le conseguenze. Tale fu la risposta del re
Carlo IX al nunzio Lodovico Antonini, a
lui inviato per alfrettare la pubblicazio-
iie del concilio. MoslrosM il re pieno di
venerazione verso la s. Sede, non menq
che di sommissione alle decisioni catto-
liche; assicuro che farebbe mettere in e-
secuzione i decreti del concilio, ma allo-
ra non permetterlo la prudenza, alla vi-
sta de'lorbidi in cui gli eretici potevano
imuiergere nuovamente il regno, e anco
con maggior pericolo. Il parlamento del
regno vi si of)pose apeitamente. Ma il re
Enrico III nell'ordinanza di Blois dej
1579,
^' ^^^^ eseguire gli articoli parti-
colari di disciplina pcescritli dal concilio,
li clero di Francia, già nella sua assein-
blea generale del 1567, chiese la pubblir
c.izione e l'esecuzione de'decreti del con*
cilio, e replicò le sue istanze nel 1096,
1597, 1098, j6oo, 1602, i6o5, 1606,
1 609. Enrico IV mando LUI editto al pur-