Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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T R E<br />
Lancello!li,ErcoIeSeveroli,UgoBoncòra-<br />
pagui, Gabriele Paleolli. I generali degli<br />
or<strong>di</strong>ni che aveano voce deliberativa nel<br />
concilio, erano anch'essi assai versati nella<br />
teologia enel<strong>di</strong>rilto positivo. Pochi vesco-<br />
\\ ledesciii inleivennero al concilio,e mol-<br />
ti mandarono de'teologi colie loro procu-<br />
re, ed i padri tennero per buone le loro<br />
scuse, avendo essi rappresentato, che non<br />
stimavano bene d'allontanarsi dalle loro<br />
<strong>di</strong>ocesi a cagione delle se<strong>di</strong>zioni e tumulti<br />
incessanti, eccitati dagli eretici, e perchè<br />
iion potevano lasciar in abbandono il loro<br />
gregge,in una circostanza in cui tutto eraa<br />
temersi dagli audaci e ostinati nemici della<br />
Chiesa. Trovaronsi al concilio 6 vescovi<br />
greci, due <strong>di</strong>Polonia,dued'Ungheria,uno<br />
<strong>di</strong> Doemia, uno <strong>di</strong> Croazia, tre d'Irlan-<br />
da, uno d' Inghilterra e tre dell' Illiria.<br />
Questi prelati venivano riguardati da'lo-<br />
lo colleglli assenti come rappresentanti<br />
<strong>di</strong> quelli che non aveano potuto assiste-<br />
re al concilio, e lutti insieme riceverono<br />
con venerazione le decisioni dottrinali <strong>di</strong><br />
questa augusta e veneranda assemblea.<br />
Fr. Paolo Sarpi dunque, e Pier Francesco<br />
Le Courayer canonico <strong>di</strong> s. Gene-<br />
veiia e poi dottore d' Oxford, sono fana-<br />
tici calunniatori allorché <strong>di</strong>cono che i padri<br />
e teologi del concilio <strong>di</strong> Trento non<br />
erano altro che scolastici. Le Courayer<br />
pubblicò una nuova traduzione in fran-<br />
cese della falsa Storia del concilio dì<br />
Trento, del malvagio fr. Paolo, e poi una<br />
Difcsaó'i quella traduzione contro legiu-<br />
ste censure che <strong>di</strong> essa si erano fatte. Fr.<br />
Paolo Sarpi visse a' tempi delle contro-<br />
versie nate tra la repubblica <strong>di</strong> Venezia<br />
e Paolo V, ed attizzò quanto potè il fuo-<br />
co della <strong>di</strong>scor<strong>di</strong>a. Posposto due volle da<br />
CleraenleVllIa'vescovati<strong>di</strong>Mellipotamo<br />
e <strong>di</strong> Nona, a cui l'avea proposto il senato<br />
a sua istanza, le ripidse furono assai sen*<br />
sibili al suo orgoglio; questi rifiuti mo-<br />
tivali dalle sue intrinsichezze cogli ere-<br />
tici calvinisti , co' quali teneva in molti<br />
punti, colmarono <strong>di</strong> veleno il suo cuore,<br />
e quui<strong>di</strong> il suo a^lio contro lu s. 5cde <strong>di</strong>-<br />
T R E 347<br />
venne sì violento, che nella sua storia si<br />
abbandonò alle satire più amare e alle ca»<br />
lunnie più atroci. Egli vi <strong>di</strong>pinse i Papi,<br />
i vescovi e la Chiesa stessa sotto i colori<br />
più o<strong>di</strong>osi. Dalle <strong>di</strong>sposizioni dell'autore<br />
si deve giu<strong>di</strong>care dell'opera. Le Coura-<br />
yer suo traduttore e annotatore, <strong>di</strong>ced'es*<br />
servisi adoperato colla stessa mente, che<br />
aveail Sarpi o Soave, e a <strong>di</strong>r il vero man-<br />
tenne assai bene la sua triste parola; anzi<br />
aggiunse nuovi errori a quelli <strong>di</strong> fr. Paolo,<br />
ne commentò l'opera, ne spiegò le salire<br />
e le calunnie, ch'erano nell'originale ma-<br />
scheratecon tutta l'arte possibile.Gli scrit-<br />
tori che combatterono Le Courayer sono<br />
tra gli altri il p. Hardouin gesuita, il<br />
p. Le Quien donaenicano, ambedue som-<br />
mi, l'irlandese Frennel, il prete Pelletier;<br />
oltre l'e<strong>di</strong>tto del car<strong>di</strong>nal Noailles arcivescovo<br />
<strong>di</strong> Parigi, portante la condanna<br />
<strong>di</strong> sue opere, ed una istruzione pastora-<br />
le con una lettera pastorale dello stes-<br />
so car<strong>di</strong>nale sullo stesso oggetto. Di que-<br />
sto sagrosanto concilio ecumenico cele-<br />
brato a nome<strong>di</strong> tutta la cristianità che so-<br />
spirava la pace della Chiesa cattolica dalhi<br />
provvidenza deslinata ad esser mai sem-<br />
pre in tempesta, ma se/npre ferma e infal-<br />
libile e quin<strong>di</strong> trionfante, secondo la promessa<br />
del suo <strong>di</strong> vin fondatore, ecco quanto<br />
ne scrisse il trentinosacerdote Pinamonti,<br />
pregando egli i protestanti a ponderare<br />
ben benelesueparole, che <strong>di</strong>chiarò paro-<br />
le d'amore e <strong>di</strong> verità. « I vescovi e i teo-<br />
logi consultori che composero il conci-<br />
lio <strong>di</strong> Trento si occuparono <strong>di</strong> due cose.<br />
L'(nia fu esaminare ed in<strong>di</strong> esporre chia-<br />
ra uìcnle la dottrini» generale della cri-<br />
stiana antichità, salendo fino a'tempi a-<br />
postolici, intornoa'punti che i seguaci <strong>di</strong><br />
Lutero, Cai vino, Zuinglio, ec. mettevano<br />
allora in ilubbio onegiivauo. Ad uomini<br />
dolli,((uali eiano ipiùdc'prelali o dottori,<br />
non riuscì l'esame e la decisione <strong>di</strong>llicile ;<br />
imperocché, ed aveaiw) alle mani la Scrit-<br />
tura .sai^ra, le decisioni de' Coz/c/V/V ante-<br />
riori, l'opere de'ss. /^fr//7, ossia Scrittori<br />
dc'priuii secoli; nonché quelle do' Jtfo/o'