Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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gli Sposalìzi clanclestini, e contiene io
capitoli. Segui Drn'tsortazionea'conliaen-
ti i! sjìgiamenlo. Si deve notare che que-
sto dccielo fu accettato da'concilii pro-
vinciali in Francia, e l'ordinanza di lilois
lo autorizzò, quanto alla parte più essen-
ziale di esso. Pelò i parlamenti francesi
annullarono i matrimoni de'fìgli di fumi-
glia fatti slriza il consenso de'padi'i, quan-
tunque ciòsia contrario al termine di que-
sto decreto. In appresso il concilio espose
gì' impedimenti, non solo Uà Parenti^ ma
ancora tra certe persone per cui non pon-
ilo contrarlo. Di più ordinò l'osservanza
antica de* tempi per celebrare il mèi tri
inonio. Si pubblicò il decreto di riforma
pel ClerOy contenente 2 i articoli, e prin-
clpalmenle sull'elezione de' Ctìf/TZ77;/2//,dei
Vescovij i Concila o Sinodi provinciali
e diocesani, la Visita pastorale, la Pie-
«^/r^z/oAzeji'iitiluzione òtW a Prebenda del
Penitenziere delle cattedralijche le cause
criminali contro i vescovi, se uiagi^ioi i,sie-
nogiuilicale dal Papa, se minori, dal con-
cilio provinciale; sulla visita delle chiese
secolari di ninna diocesi; sui piomoven-
di alle dignità e canonicati dcllecatledru-
li, e loro condotta; sulle parrocchie, sul-
l'aumento delle prebende nelle collegia-
le e cattedrali; qual debito incomba al
capitolo in sede vacante; sulla collazione
de'beiiefizi, sui vicari parrocchiali; sulla
maniera di trattare le cause nel foro ec-
clesiastico, ec. Insistevano fi attanto 1 lu-
terani, nel voler che il concilio si celebras-
se in Germania, che il Papa non vi pre-
siedesse, e che i ministri protestanti aves-
sero in esso il volo deci^ivo. Queste rin-
novale ingiuste richieste , che potevano
aver funeste conseguenze, unite al timor
che avea Pio IV che i calvinisti o Vgo-
;20i?;/di Fi ancia potessero far lo stesso, che
aveano fatto i luterani in Germania , lo
spinsero vieppiù a sollecitare il termine
del concilio, nel tempo che la Chiesa era
in pace. Sollecitando i presidenti alla conclusione,
gli ammoni a trattare umana*
mente l'ambascialore Ferrier, nuu oslau-
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te I suoi cattivi portamenti; ma il Ferrier
pieno di mal talento parli per Venezia,
ove erasi ritirato il collega Pibrac , con
iscandalo dell'augusta assemblea, pel suo
contegno oltraggioso e irreligioso; quindi
si oppose alle due ultime sewsioni del con*
cilio, ed universalineute al medesimo per-
chè non si accettasse in Francia. L'altro
ambasciatore Lansac era già partilo per
la corte di Francia , alla quale si recò il
cardinal di Lorena, a fine di prender co-
gnizione sulla riforuìa proposta di tulli
gli ordini della repubblica cristiana. Que-
sta grave contesa si calmò poi col tempo,
mediante da prima le dilazioni, e finalmente
l'intera ommissioiie di questa procellosa
riforma. Dopo aver Pio IV com-
binato co'principi e co'padri la conclusio-
ne del concilio, se ne fece decreto nella
coiigiegazione generale. Sessione XXV
e ultima, cominciata il 3 e terminala il 4
dicembre 1 563. Si lesse il decreto intorno
al Purgatorio, all'invocazione e venerazione
à^' Santi, al cullò delle ss. Imma-
gini , a quello delle ss. Reliquie. Indi sì
lesse il decreto di riforma generale e pre-
scrizioni soprai Religiosi e'ì 3Ionastcri,e
la Clausura delle Monache e Religiose,
l'elezione c\e Superiori , la Professione
religiosa. Il decreto della riforma gene-
rale riguardante i Cardinali, Vescovi e
Prelati delle chiese, prescrive mensa e
suppellettile moderala; che non ingrandi-
scano co'beni di chiesa i loro Parenti o
Famigliari.Qom^ i vescovi devono soste-
nere la loro dignità colla gravità de'co-
stumi, e come devono portarsi co'sovra-
ni e co'baroni. Sopra il moderare la Sco-
munica, da adoperarsi con discrezione.
Si tolsero gli accessi e Regressi QhtuQ^i'
zi, e come doversi concedere il Coadiu-
tore. Su^W amministratori degli spedali e
loro doveri. Si ordinò l'utilissima istituzio-
ne degli Archivi'Mx ciascuna chiesa perri-
porvi lescrillure pubbliche,massime nelle
chiese parrocchiali per serbare la memo-
ria degli atti di nascita, de'matrimoni e di
morie di lutti i cristiani. Sul diritto del