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34o TRE lo i\e\V Ordine, e che non si ammettesse alla Tonsura chi non avesse ricevuto il sagra mento della Confermazione; il che occupò nf)

TRE iiìiuislralo il Vialico e l'estrema unzione il p. Lninez preposilo generale de'gesuiti. Amalo tla liiUi, fu da tulli pianto,per l'ingegno e vaste cognizioni; ed allorché vole- va 1 ilirarsi dalla presidenza, vi si opposero lulla l'assemblea, il Papa, l'ioiperalore, i principi,lacrislianilà.Cessòpuredi vivere inTrenlol'allro legato cardinalSeripando l'H o 17 marzo i563, dopo avere raccomandalo vivamente a'colleghi legali ed al cardinal di Lorena gli allari del concilio. 11 cardinal Pallavicino riferisce prima la morte del cardiualGonzag!»,poi quella del cardinal Seripandojil quale scrisse al Papa di surrogare al defunto altro cardinal le- galo. Mentre alcuni s'adoperavano perchè gli fossesostituiloilcardinal diLorena, Pio J V li prevenne con nominare legati il car- dinal Giovanni 7)/o/o/z/.già legalo del me- desimo, e il cardinal Bernardo Wa vagi- rò. Poco dopo venuto al concilio il con- ledi Luna ambasciatore di Filippo li, pre- tese la precedenza sugli Ambasciatori l\\ Francia Ferrier è Pibrac, in favore dei quali decise il Papa: il conte di Luna so- sletieva la possanza del suo re sovrano di tanti regni, e il Titolo d'onore dì Cattoli- co da cui era fregiato; i francesi gli oppo- sero quello di Cristianissimo, godulo dal re loro, equi si questionò suU'antichilà d'ambedue. La vertenza fu grave, minac- ciò ulteriore lentezza al progredimento del concilio, tumulto e pericolo di scisnja; tullavolla riuscì al Papa di sedare la di- scordia, onde si riprese la celebrazione del concilio. Sessione XXIII de i5 luglio j 563. L'assemblea. era composta di 4 car- dinali legali, de'cardinali di Lorena e di Trento; degli an>basciatori dell'impera- tore, di quelli de're di Francia, di Spa- gna, di Portogallo, di Polonia, della re- pubblica di Venezia e del duca di Savoia; di 208 vescovi, (le'gcnerali degli ordini, di abbati e di dottori in teologia. Per condannare gli errori di que'tempi, vi si lesse il decreto sulla vera e cattolica dot- trina intorno al sagrameulo deW Ordine, e si pubblicarono 8 cauuuì sul Sacerdo» TRE 34r zioy sui Vescovi e sugli altri ordini de» sagri Ministri. Si lesse il lecrelo della ri- forma, il quale contiene 1 8 canoni, e prin- cipalmente: la Residenza, de' vescovi an- corché cardinali, ed a tutti quelli che hanno cura d'anime, ed è raccomandata nei più efilcaci modi: quantunque la residen- za non vi sia slata in termini espressa di gius divino, lo spirilo della si^ra assem- blea la riguardò come tale. Si provvide alla cura d'anime. Si dispose tulio quan- to riguarda le sagre Ordinazioni , ed i promossi agli Or^m/ sagri, cominciando óaWai.^ Tonsura, Si ordinò a tutti i ve- scovi di stabilire delle Scuole e de Semi' nari, per educarci giovani chierici nella pielàe nella dottrina, secondo le anterio- ri insinuazioni a'padri di s. Gaetano fon- datore de Teatini e di s. Ignazio fonda- tore de Gesuiti. A'22 settembre si tenne una congregazione generale. Tra le dispu- te che si fecero nelle congregazioni, più di tutte esacerbò quella di diversi prelati,! quali volevano assolutamente estendere la riforma a* Sovrani. Gli ambasciatori di Francia vi si opposero con tulle le for- ze, ed irritò tulli gli oratori; onde la pro- testa fu senza effetto. L'ambasciatore Fer- rier col solito suo caldo fece un discorso, ovvero una doglianza in termiiu vivissi- mi, sopra l'insuflicienza, a parer suo, de- gli articoli della riforma, ch'erano pro- posti nella medesima; e che i padri eran- si congregati non già per la riforma del- la podestà temporale, ma per rislal)ilire i costumi del clero, la cui depravazione avea partorito le sette. Ma Carlo Grassi vescovo di Monte Fiascone e poi cardi- nale, rispose a tale acerbissima protesta colla stessa vivacità econ molla lode. Ses- sione XV//' dell'i I novembre 1 563. Vi si pubblicò un'esposizione della dottrina cattolica intorno al sngramento del ilfa- trimoniOf vieppiù stabilito mdissolubile; in conseguenza si pronunziarono 2*2 ca- noni con anatema sopra (juesto argouien- lo. Si lesse un decreto sopra lo slesso sa- graoieolo, il cui principale oggetto sono

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lo i\e\V Or<strong>di</strong>ne, e che non si ammettesse<br />

alla Tonsura chi non avesse ricevuto il<br />

sagra mento della Confermazione; il che<br />

occupò nf)

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