01.06.2013
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34o TRE lo i\e\V Ordine, e che non si ammettesse alla Tonsura chi non avesse ricevuto il sagra mento della Confermazione; il che occupò nf)
TRE iiìiuislralo il Vialico e l'estrema unzione il p. Lninez preposilo generale de'gesuiti. Amalo tla liiUi, fu da tulli pianto,per l'ingegno e vaste cognizioni; ed allorché vole- va 1 ilirarsi dalla presidenza, vi si opposero lulla l'assemblea, il Papa, l'ioiperalore, i principi,lacrislianilà.Cessòpuredi vivere inTrenlol'allro legato cardinalSeripando l'H o 17 marzo i563, dopo avere raccomandalo vivamente a'colleghi legali ed al cardinal di Lorena gli allari del concilio. 11 cardinal Pallavicino riferisce prima la morte del cardiualGonzag!»,poi quella del cardinal Seripandojil quale scrisse al Papa di surrogare al defunto altro cardinal le- galo. Mentre alcuni s'adoperavano perchè gli fossesostituiloilcardinal diLorena, Pio J V li prevenne con nominare legati il car- dinal Giovanni 7)/o/o/z/.già legalo del me- desimo, e il cardinal Bernardo Wa vagi- rò. Poco dopo venuto al concilio il con- ledi Luna ambasciatore di Filippo li, pre- tese la precedenza sugli Ambasciatori l\\ Francia Ferrier è Pibrac, in favore dei quali decise il Papa: il conte di Luna so- sletieva la possanza del suo re sovrano di tanti regni, e il Titolo d'onore dì Cattoli- co da cui era fregiato; i francesi gli oppo- sero quello di Cristianissimo, godulo dal re loro, equi si questionò suU'antichilà d'ambedue. La vertenza fu grave, minac- ciò ulteriore lentezza al progredimento del concilio, tumulto e pericolo di scisnja; tullavolla riuscì al Papa di sedare la di- scordia, onde si riprese la celebrazione del concilio. Sessione XXIII de i5 luglio j 563. L'assemblea. era composta di 4 car- dinali legali, de'cardinali di Lorena e di Trento; degli an>basciatori dell'impera- tore, di quelli de're di Francia, di Spa- gna, di Portogallo, di Polonia, della re- pubblica di Venezia e del duca di Savoia; di 208 vescovi, (le'gcnerali degli ordini, di abbati e di dottori in teologia. Per condannare gli errori di que'tempi, vi si lesse il decreto sulla vera e cattolica dot- trina intorno al sagrameulo deW Ordine, e si pubblicarono 8 cauuuì sul Sacerdo» TRE 34r zioy sui Vescovi e sugli altri ordini de» sagri Ministri. Si lesse il lecrelo della ri- forma, il quale contiene 1 8 canoni, e prin- cipalmente: la Residenza, de' vescovi an- corché cardinali, ed a tutti quelli che hanno cura d'anime, ed è raccomandata nei più efilcaci modi: quantunque la residen- za non vi sia slata in termini espressa di gius divino, lo spirilo della si^ra assem- blea la riguardò come tale. Si provvide alla cura d'anime. Si dispose tulio quan- to riguarda le sagre Ordinazioni , ed i promossi agli Or^m/ sagri, cominciando óaWai.^ Tonsura, Si ordinò a tutti i ve- scovi di stabilire delle Scuole e de Semi' nari, per educarci giovani chierici nella pielàe nella dottrina, secondo le anterio- ri insinuazioni a'padri di s. Gaetano fon- datore de Teatini e di s. Ignazio fonda- tore de Gesuiti. A'22 settembre si tenne una congregazione generale. Tra le dispu- te che si fecero nelle congregazioni, più di tutte esacerbò quella di diversi prelati,! quali volevano assolutamente estendere la riforma a* Sovrani. Gli ambasciatori di Francia vi si opposero con tulle le for- ze, ed irritò tulli gli oratori; onde la pro- testa fu senza effetto. L'ambasciatore Fer- rier col solito suo caldo fece un discorso, ovvero una doglianza in termiiu vivissi- mi, sopra l'insuflicienza, a parer suo, de- gli articoli della riforma, ch'erano pro- posti nella medesima; e che i padri eran- si congregati non già per la riforma del- la podestà temporale, ma per rislal)ilire i costumi del clero, la cui depravazione avea partorito le sette. Ma Carlo Grassi vescovo di Monte Fiascone e poi cardi- nale, rispose a tale acerbissima protesta colla stessa vivacità econ molla lode. Ses- sione XV//' dell'i I novembre 1 563. Vi si pubblicò un'esposizione della dottrina cattolica intorno al sngramento del ilfa- trimoniOf vieppiù stabilito mdissolubile; in conseguenza si pronunziarono 2*2 ca- noni con anatema sopra (juesto argouien- lo. Si lesse un decreto sopra lo slesso sa- graoieolo, il cui principale oggetto sono
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DIZIONARIO DI ERUDIZIONE STORICO-EC
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DIZIONARIO DI EHUDIZIONE S T OR I C
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TOS Irocinio (Ielle cause,clietratt
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TO S cogli argonfluli del vello d'o
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TOS 1572 ottenne da Gregorio XIII i
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TOS El P'cllocìno Domilo, y la Ffi
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TO U lo sua festa si celubia a*3 se
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TO U colili nto con ogni onore claU
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TO U la sua ewvcmit «attedi ^ ICDS
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TOU nntorilà civili, mililari, giu
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TO U li soggi ogo neh 58 1. Luigi X
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TOU se 1 4,SOcleni!o allora quello
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T O U Uffinr.ff n Clejncnlc VII in
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TO U a'5(Iicenibiei70i,con allocuzi
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TOU breve Cathoìicae relìgioìiis
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T O U slo^a. Incominciala neh 187,
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TO U gostoi4B3. Gli stali generali
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T O D le die »l)l)ia fritto due pr
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TO U provinciale celebrato a Tours.
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TO U do ebbe confermati nell' 878 i
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T OU ne. Le due pnrtl come furono p
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TO U Iure, olla tradizione, al cult
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TO U pronunciò in Ialino il discor
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TO U rn. Con tali auspici! e afTula
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TO U ferire. La cillà conlieue vig
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TO U fra 'quali è detto, che ogni
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TOU Pflpa, etl io propugnai l'opern
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TO V soffomessi alla legge di morir
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T O V taf mfttiìis impositionem no
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TO V la sopra-tovaglia e sua succes
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TO V Ciimìcllìerij ed il tulio vi
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TR A Tislitulo monastico. Fuiulment
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T R A vano soUo terra, alzandovi so
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T R A ti vescovi furono liadilori.
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TRA. ìe. Ed altrellanto di s. PoIl
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T R ;V pjiqii.ino olla sua legge. S
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T R A Inde'sensisli.ccleìla tenden
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TR A ver luogo in uo Tempio consngr
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TRA decessole. Anche Tinello celebr
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T U A I)t'rto vescovo tli Ti aiiia,
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TRA tone, col quale funiio tele com
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TUA greco impero la cillà di Trani
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TRA 1 4 J9 pnssato a Url)irìo, suc
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TRA. rinrfwhiis infnlìs decoratus^
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TUA Pietro xia stato in Pu^liat e t
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TR A Muro de' domenicani , la coUeg
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TRA no all'iiitlustria. Fabbricano
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TRA Questo gran pilncipalo si divid
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sua fede, innalzò come in callecir
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T R A la Transilv.nnia con l'eresì
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T R A lìia, Clenienle Vili gli scr
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TRA ne per disapprovar la coiulolla
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T R A suol figli Giuseppe, Giorgio
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TRA Cinrìinlc ecclesiastico di non
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TR \ rio XVI nel concisloro cìe'K^
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T II A prn, in nielropoli ecclesins
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T R A clesiaslica di Foga ras, è b
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TRA rescovo nndò al suo faldistori
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TRA nomato santuario della B. Vergi
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TU A pili ricercale e le più salut
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T U A un gran numero ili leggi per
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T R A ginesi. Le dilapidazioni comm
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TRA Sicilia, compresa quella tli Tr
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T n A nefrobile il segreto a'fia no
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T R \ ilesimo Gregorio XVF ne tlic
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T R .V nulo A.\naiu](» cnnonico il
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TRA Ciismnari della stretta osserva
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TR A lervonr.a prescrllla (ial suo
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TRA giovani detenuti; ma pur tuttav
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TRA loovesl trattengono mezz'ora ci
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TRA Falla Ih professione rompe ogni
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TRA piò che Gesù solo. E mentre d
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TR A presa ili Belgrntlo (tli cui r
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TUA ceml'ie, nel qiial gioiiio è i
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TRA. cevere i fiiilll: il che ulcui
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TRA cadavpie tiol Papa nella basHic
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T R A per forra le torcie ad alcuni
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T R A ivCìCc, perciò generale era
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TR A. il lrn«;porlo tlel suo corpo
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TRA fine il camerlengodel clero, co
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T R ;V chiusa e inchiodata quella c
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T II A nei secomli vespeii ilei Cor
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TRA lìole ne gettarono le sagre po
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TU A senxa le reliquie de'snnli, co
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TUA nella bcisilica Vatìcniia la t
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T R A Origo primicerio. Il capitolo
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TRA quasi in cìimenlicanza, quando
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TRA re coll'eseinpio di lauta viil
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TRA della città fu vestita secondo
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TR A islraortlinnria pooìpa. Dopo
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TRA sia fiii'ono Wiseman arcivescov
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TRA trsn n prcst.ue omaggio alla fo
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TR A dal Pontifìcnle romano o cìa
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T U A slenlMri (ìegli errori de^li
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•j R A I.nnìl)ei!ini, poi lienct
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TRA jil'iì sua cliiesa, pel suo uH
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TRA zlone delle sagre funzioni, ond
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T R E via. Delle copiose reiulile c
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TRE ro il vedere delle riviere perd
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T R E lo nel vivo sasso; gli antich
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TRE bisonda fu Donno, die nel 3 2 5
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T U E stantinopoli{f .),i\ucUeiìt\
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te avea invitato i TRE vescovi diss
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TRE ri la Porta di s. Paolo (F.) e
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TUE un libbra, da raildoppitn'si «
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TRE mine limitato stabilito, e stab
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TRE port miilucl que dans celid env
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TRE scaltarsi dall'Ira tle'nemici c
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TRE Quella legge fu consuleiula da'
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TRE come In giierin, anche la più
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T a E futarle, farà sì die molti
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T 11 E Leon. Nel 1762 Giuseppe Dome
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T R E olionì, poi Pio Vili. Tante
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TEE «servi vissuti 3 anni sinc mol
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TRE bri (ìelln società Georgica e
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T K E la slnpcndissima gemina col C
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TRE portava in ]\ronleccliio per qu
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TRE poeta, le cui rime furono stamp
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TRE camera aposlolicn, fra 1 5 gior
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TRE cin. E«;
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TR E Io cinse d'assedio, saccheggia
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T II E bero in vicarialo o in altra
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T 11 E s{unla tle Si io la domicili
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TRE gnnno, quando coVmgoInni Io ric
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T R E moro e misto impero durava an
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TRE rescritto risiete compiaciuto,
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T R E temile, per ringraziamento e
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TRE compngniimenlo AeCa\'allcp;gicn
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TUE iieri e prelati a cnvallo, se l
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TRE e spadino al fianco). Tanto si
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TRE di camera intorno alla carrozza
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TRE camerieri vestili di nero, in f
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TRE sportello destro, e co'ca valli
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TRE P/^/r/rm/a'figU i\e Sovrani, ta
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TRE conoscenzn rispose il legato, i
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TRE Clouil pei- prender coininlo il
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TRE (à,veiienilo da porla Aquileia
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T R E »avÌ£j;IÌ5i tleirarle in
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TRE i\nn compagnia di azionisti. Qu
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TRE die. I! francescano p. Bonelli
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T U E quelli che più si approssima
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T II K l'approvazione de'vescovi pr
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TRE coranndnll dal i^eueial Massena
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TR E tiitfoii mondo callolico; e la
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TUE ^\ (Ì,t1 luogo ove furono mart
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TRE so gregge tìcTetleli trentini
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TRE nionnslero Siimieburgen in Cann
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T II E feclele Viissallo tlel l'i m
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TRE li dell 3 39 concesse a Nicola
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tri; j-»fi«;tnrp,niM»M i! rn«fe
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TRE Pressano vi sciisse un libro e
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TRE ne più luoghi e cillà, e 14*2
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T II E feronra avuta da Paolo HI in
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T i\ l: concilio, polendosene legge
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TUE congregazione per ogni materia
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TRE cagione. Nulla si slahilì suH'
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TRE Sc.isionr /A'cle'?. I aprile 1
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T U E leneiitloa memoria le sentenz
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TRE quelli clie sono stali nominali
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TRE l'eresia sfessa e abhorrila. Se
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TRE Teansi solennemente gli oratori
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TU E sotto le (lue specie; ne poter
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'1 R E Piidroììato. Sulle Decime
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TRE lullo il clero svizzero. Nel 3.
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