Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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338 TRE<br />
l^nore <strong>di</strong> Pihrnc, <strong>di</strong>cendo clie gli aiilfizi<br />
<strong>di</strong> Satann, <strong>di</strong>chiarati nel suo ragionamen-<br />
to, non pievalerebbero mai contro il san-<br />
toconcilio} perchè Gesù Cristo che vi pre-<br />
siedeva, e nel quale i pachi mettevano la<br />
hM'o confideqyZf), ben saprebbe dehiderne<br />
tutti gli sforzi. Dipoi i francesi per atte-<br />
nuare l'amarezza prodotta negli animi<br />
(le'padri, per le invettive contenute nel-<br />
l'orazione, ne esibirono per gii atti altra<br />
|)ÌLi moderata, alFermando ch'era la stes-<br />
Scij onde i padri per la pace e per mansue-<br />
tu<strong>di</strong>ne, presero l'espe<strong>di</strong>ente, non senza<br />
qualche <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> pareri, d'aver la co-<br />
sa per non fatta, e <strong>di</strong> render loro mite ri-<br />
sposta, promettendo il possibile, salvo il<br />
bene della religione e della Chiesa, in<strong>di</strong><br />
fu letto un decreto per la proroga della<br />
sessione. In tal modo, come nella sessio-<br />
ne 19.", nulla fu deciso nella 20." Nella<br />
congregazione vi si proposero 5 articoli da<br />
esTUìinarsi sul sagramento dell' Eticari-<br />
slia, rapporto alla comunione d'ambo le<br />
specie. Di nuovo e ancora una volta fu<br />
messa in <strong>di</strong>scussione la cpiestione della re-<br />
sidenza, perchè fosse<strong>di</strong>chiarata <strong>di</strong> gius <strong>di</strong>-<br />
vino. Il car<strong>di</strong>nal Gonzaga, per evitare la<br />
definitiva decisione, rappresentò la sua<br />
sorpresa , che si volesse riparlare d' un<br />
argomento alfatto estraneo all'attuale <strong>di</strong> •<br />
sputa; che per altro egli e i suoi colleghi<br />
promettevano se ne tratterebbe a suo tein •<br />
pò. 1 legati- aveano ricevuto or<strong>di</strong>ne dal<br />
Papa <strong>di</strong> sopire questa questione, non per-<br />
chè la santa Sede potesse riportarne <strong>di</strong>-<br />
scapilo, se si <strong>di</strong>chiarava la residenza <strong>di</strong><br />
gius <strong>di</strong>vino, come alcuni assicuravano; ma<br />
perchè le <strong>di</strong>spute vivis'iime, insorte nel<br />
concilio su <strong>di</strong> questo argomento, avendo<br />
dato occasione <strong>di</strong> spander la voce in tut-<br />
te le corti, che una simile decisione ten-<br />
deva alla rovina della s. Sede apostolica<br />
e dell'autorità del Papa, non era uè one-<br />
sta cosa , né conveniente <strong>di</strong> farne un decréto.<br />
Infatti qualche tempo prima. Pio IV<br />
in concistoro <strong>di</strong>sse che i vescovi gli pa-<br />
revano ben fondati a sostenere, che la re-<br />
sidenza fosse <strong>di</strong> gius <strong>di</strong>vino, e che in ogni<br />
TRE<br />
caso dovea ella essere inviolabilmente os-<br />
seivata. Dopoché i teologi <strong>di</strong>erono i loro<br />
pareri sui 5 articoli , si stesero 4 canoni<br />
intorno alla comunione sotto le due specie.<br />
Nella stessa congregazione gli ambasciatori<br />
<strong>di</strong> Francia esortarono con uno<br />
scritto i padri, alla concessione del cali-<br />
ce, senza pregiu<strong>di</strong>zio al <strong>di</strong>ritto che avea-<br />
no i<br />
re <strong>di</strong> Francia <strong>di</strong> comunicarsi sotto fé<br />
due specie nella loro consagrazione a<br />
7^ezm.5oaltrove;nè alla consuetu<strong>di</strong>ne che<br />
aveano alcuni monasteri Cistercìensióeì<br />
regno,<strong>di</strong> comunicarsi a quel modo. Si ten-<br />
nero poi molte altre congregazioni, nel-<br />
le quali si esaminarono gli articoli della<br />
riforma. Il r. "sopra il soverchio numero<br />
da' Sacerdoti. 2.° Sopra le Or<strong>di</strong>nazioni<br />
gratuite. 3." Sopra il destino d'una parte<br />
de'fon<strong>di</strong> delle Chiese Cattedrali o^v evo<br />
Collegiali, per esser impiegala in <strong>di</strong>stri-<br />
bu/.ioni quoti<strong>di</strong>ane. 4." Sopra l'erezione <strong>di</strong><br />
nuove Parrocchie, anche ad onta de'cu-<br />
rati dell'antiche. 5.° Sopra le Cappelle ca^<br />
dote in rovina , che si trasporterebbero<br />
nelle chiese principali, innalzandovi una<br />
croce nel sito dov'erano fabbricate. 6.° So-<br />
pra le Commende nelle quali non fiorisce<br />
la regolare osservanza, e così i monasteri e<br />
altri benefizi <strong>di</strong> tal natura siano visitati<br />
ogni anno dall'or<strong>di</strong>nario. Perciò si fece un<br />
decreto, che questa sorta <strong>di</strong> benefizi sa-<br />
rebbero visitati ogni anno da'vescovi. Si<br />
tolse l'uso e il nome <strong>di</strong> cercatori o qua*<br />
stuanti <strong>di</strong> limosiue. S'ingiunse a' vescovi<br />
<strong>di</strong> pubblicar l'indulgenze e grazie spiri-<br />
tuali, deputandosi due del capitolo a ricevere<br />
giatuitamente le elemosine. A'i4<br />
luglio si tenne altra congregazione, nella<br />
quale si esaminarono i 4 capitoli delia dot-<br />
trina; e si mostrò a sufficienza, che i pas-<br />
si addotti a favore della comunione sot-<br />
to ambo le specie, non ne provavano la<br />
necessilà. Sessione XXI de' 16 luglio<br />
i562. Ebbe per soggetto la Comunione<br />
sotto le due specie. Il concilio vi <strong>di</strong>chiarò,<br />
chei laici, e gli ecclesiastici, quando questi<br />
non consagrnno,non sono tenuti per alcnrt<br />
precetto <strong>di</strong>vino <strong>di</strong> ricevere 1' Eucaristia