Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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TRE<br />
Teansi solennemente gli oratori cle'prìn-<br />
cipi, lulivansi le pioposle e davansi le ri-<br />
spGsle,tli cereinmiie e non ili negozio. JNel-<br />
Ici slessa sessione, dopo il sermone, il se-<br />
gielario dal pulpito recitò la bolla <strong>di</strong> Pio<br />
IV convocnlrice del concilio, e quella <strong>di</strong><br />
deputazione de'Iegali. Nel decreto per la<br />
xonlinnazionedel concilio, la cl.iusola^/o-<br />
jwnvìitìlnis Lega tìs y che \' èva inserta,<br />
passò malgrado l'opposizione <strong>di</strong> 4 vesco-<br />
vi spagnuoli, i qoali rappresentarono che<br />
questa clausola essendo nuova, non dovea<br />
essere ammessa , e che per l'altra parte<br />
non conveniva a'concilii ecuqienrci. Sessione<br />
Xl^^lII iXei'j febbraio i562. Fu-<br />
rono Ielle <strong>di</strong> verse lettere del Papa, il qua-<br />
le lasciava al concilio la cura <strong>di</strong> stendere<br />
il caliilogo o Iiulicc de' libri proibitiy e \\<br />
breve summenlovato che regolava il po-<br />
sto de'vescovij secondo la loro or<strong>di</strong>nazio-<br />
ne, senza aver riguardo a'privilegi de'pri-<br />
niali. In<strong>di</strong> si lece il decreto circa l'invitar<br />
tulli al concilio sotto la fede pubblica.<br />
Dipoi in una delle seguenti congregazio-<br />
ni si accordò <strong>di</strong> nuovo ini salvocoudolto<br />
a' proteslanli per l'intervento al conci-<br />
lio,piu ampio del '2.°, e non solamente per<br />
la nazione germanica, ma estensibile an-<br />
che alle altre nazioni. L'i i marzo si ten-<br />
ne una congregazione, nella quale furono<br />
propostila articoli <strong>di</strong> riforma da esami-<br />
nare. Il celebre Bartolomeo de Martyri-<br />
i)us arcivescovo <strong>di</strong> Braga parlò a questo<br />
proposito con un'energia vescovile ed e-<br />
vangelica, In<strong>di</strong> furono esaminali in ar-<br />
ticoli. Si cominciò da quello della residen-<br />
za, il quale <strong>di</strong>e occasione a limghe <strong>di</strong>spu-<br />
te, e pel vigoroso <strong>di</strong>scorso del vescovo <strong>di</strong><br />
Granata, la maggior parte opinò, che la<br />
resider»?a de' vescovi fosse <strong>di</strong> gius <strong>di</strong>vino.<br />
Il 2.° articolo fu sopra i Titoli Clericali<br />
<strong>di</strong> quelli che si or<strong>di</strong>nano, e fu deciso <strong>di</strong><br />
non or<strong>di</strong>nar veruno senza titolo o <strong>di</strong> Be-<br />
ìiejieio o <strong>di</strong> Patrimonio sulhcienle. Il 3.°<br />
se si dovesse pagar qualche cosa per la<br />
collazione ilegll Or<strong>di</strong>ni^ e questo non lu<br />
deciso che nella 20." sessione. Il 5." fu lu<br />
<strong>di</strong>viVtoae delle Parrocchia ia luolie, il 6,"<br />
TRE 337<br />
sopra l'unione delle Parrocchie, e delle<br />
Cappellanie, sopra i i^^/rror/i/ ignoranti<br />
escandalosi. Il 7." sopra le Commende.<br />
L'8.** sopra i questori perla promulgazio-<br />
ne dell' //^r////^'•e^^seo alt re gtazie spiritua-<br />
li della s. Sede, per raccogliere da'popo-<br />
li l'elemosina per la fibbrica del tempio<br />
Valicano, d'altre chiese e opere pie; dei<br />
quali si aboh il nome e l'impiego, per a-<br />
ver essi data materia all'eresia <strong>di</strong> Lutero,<br />
e perciò provocalo anche l'indeguazione<br />
del Papa, ec. Nelle congregazioni l'amba-<br />
sciatore imperiale richiese alcuni regola-<br />
menti <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina pelclero<strong>di</strong> (iermania.<br />
Que>ta proposizione volse gli animi al<br />
grande oggetto d'una generale riforma,ed<br />
è perciò che fu stabilita una commissio-<br />
ne. Dessa fu <strong>di</strong> parere che si cotninciasse<br />
dalla prelatura ron»ana e dalla sua cor-<br />
te, conte dall'oggetto il più importante,<br />
e il pili allo a far cessare le invettive de-<br />
gli eretici control Prelati q i Car<strong>di</strong>nali,<br />
Tale parere venne fortemente appoggia-<br />
lo dal pi imate <strong>di</strong> Portogallo Bartolomeo<br />
deMartiiiarcivescovo<strong>di</strong> Braga. Dipoi Pio<br />
IV fece mollo per la riforma <strong>di</strong> sua cu-<br />
ria e corte, come della Peiiitenzieria^ del-<br />
la Dateria^ della Camera apostolica^ e<br />
degli altri Tribunali <strong>di</strong> Roma^ ec. Ses*<br />
sione XIX (\e\^ maggio 1 562. Furono<br />
lette le lettere credenziali contenenti il<br />
mandato e le facoltà degli ambasciatori<br />
<strong>di</strong> Francia; erano questi i signori Lòdovico<br />
<strong>di</strong> Saint-Gelasio <strong>di</strong> Lansac, ArnoUlo<br />
o Rinaldo du Ferrier, e Guido de Faut<br />
o Faur o Fabri de Fibrac, i quali secondo<br />
le loro istruzioni proposero pretensio-<br />
ni curiose e molte inammissibili. Il signore<br />
<strong>di</strong> Pibrac nella congregazione de' 26<br />
maggio fece a nome del re un <strong>di</strong>scorso<br />
pungente, pieno <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> eccedenlo<br />
franchezza, con esorlare i padri a trava-<br />
gliare alla grande opera della rifórma, lu-<br />
tti fu fallo il decreto <strong>di</strong> proroga della ses-<br />
sione. Sessione XX de'4 gingno 1 562. Vi<br />
si lessero le lettere credenziali degli ambasciatori<br />
del re <strong>di</strong> Francia, e il promo-<br />
tore del concilio rispose ul <strong>di</strong>scorao del si-