Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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vescovi, che nel riprendersi la tenuta del-
la sessioni giunseio al nuniero di i i 2, ol-
tre molli teologi. Ma per sopravvenute
circostanze l'indizione del coucilio non eb-
be luogo nel 1 56 1. Essendo corsa la vo-
ce, in occasione di giave malattia di Pio
IV, che nel concilio si sarebbe eletto il
successore in Trento, il Papa colla bolla
Pvudenlispatris^ de'22 settembre 1 56 1,
Bull. cit. p. Qo, determinò che in Roma
soltanto si potesse far l'elezione del sommo
Pontefice, e questa Aq! Cardinali solamente.
Nel declinar del i53i Pio IV
avea scritto a'Iegati di aprire definitivamente
il concilio nel giorno dell'Epifania
del 1 562, tuttavolta per nuovi motivi s'm-
dugiò di I 2 giorni.
Sessione XflIdG* 1 8 gennaio 1 562 in
Trento. Nella mattina tutti si recarono
alla chiesa di s. Pietro, comechè ricorre-
va la fe.>ta di sua Cattedra, e c|uivi presi
ciascuno secondo il proprio grado i suoi
paramenlijCominciossi la processione ver-
so la cattedrale; processione che non si
fece per le seguente sessioni, recandosi di-
rellamenle al duomo. Andavano innan-
zi i canonici portando le ss. Reliquie, poi
gli abbati, succedevano i vescovi, gli arcivescovi,
i patriarchi, il duca di Manto-
va Guglielmo Gonzaga, veimlo allo spet-
tacolo di quella celebrità. Dopo lui anda-
Tano cornei più degni il cardinal Madruc-
ci con mitra di drappo bianco, ei legati
con mitra di tela bniccala d'oro. Imme-
dialaaiente dietro ad essi era il luogo de-
gli oratori lai^i (se vi fossero intervenuti
gli oratori ecclesiastici, avrebbero cam-
minalo dopo i pa trial chi): e poscia seguivano
i generali degli ordini, l'uditore di
vola, l'avvocato concistoriale, il promo-
tore del concilio, i njagislrati della città
e molli nobili. Nel duomo fu osservato
l'ordine di sedere proporzionato a quello
della congregazione, che sul principio si
tenne io casa del cardinal Gonzaga i ."legalo,
ed in appresso nel tempio di s. Ma-
lia Maggiore. Il numero de' sedili delle
congregazioui erauo 200 circa, piÙQ tne-
TRE
no. Innanzi a'Iegati si vedeva una Croce
d'argento conficcata in terra, e collocata
in guisa, che da tutti si potesse scorgere.
Sovrastavano i legati in sedie di velluto
poste nel mezzo del teatro sopra un pal-
co poco rilevato, e presso loro avea luogo
il cardinal MadrucGi vescovodi Tren-
to. Dal lato destro in seggi più bassi eraa
posti, quando v'intervenivano, gli orato-
li ecclesiastici de* principi laici, e dal si-
nistro gli oratori loro secolari. Se acca-
deva che vi fossero procuratori d'eccle-
siastici possessori di signoria temporale,
o del clero di qualche provincia, essendo
tali procuratori prelati, si conformavano
all'ordine della prelatura senza rispetto
della rappresentazione. Fra'prelati,i qua-
li stavano disposti in banchi, precedevano
i patriarchi, appresso gli arcivescovi, in-
di i vescovi secondo l'antichità della digni-
tà; continuavano gli abbati mitrati, edopo
questi i generali delle famiglie religio-
se, eh' erano gli ultimi fra chi teneva la
voce giudicativa. Dopo i generali sedeva
l'uditore di rota, il quale non avea voce
se non talora consigliativa quando i le-
gati raddomandavano,ed era usato di notar
le sentenze di ciascuno; il che non meno
era libero a qualsivoglia. Seguivano
l'avvocato concistoriale, il promotor del
concilio, e qualche altro che fuori d'ordi-
ne avesse privilegio dal Papa d' interve-?
nire, come l'ebbe Frayde abbate di Por-
togallo in onore e del suo re e de* suoi
meriti; e in ultimo grado stavano quei
procuratori degli ecclesiastici, che per se
non avessero più degno titolo del loro in-
tervenimento. Nella detta sessione il car-
dinal Gonzaga cantò la messa, che per lui
fu la [.'solenne, avendo poc'anzi ricevuto
in Trento l'ordine sacerdotale e l'episco-
pale: nelle seguenti sessioni celebrarono
vari vescovi. Si pronunziava un sermone
latino, che ad arbitrio de' legali era im-
posto ad alcuno de' padri, e quel di toccò
lì fr. Gaspare del Fosse de'minimi e ar-
civescovo di Reggio; dopo seguivano va-
rie pieci, iodi e quando occorreva rice^