Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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quelli clie sono stali nominali e presen-
tali a un benelìzio si assoggettino agli e-
saini (Ifll'orclinario, e possano essere ri-
gettali, se non sono trovali idonei. Si re-
strinse la "'\iìvhiVìz\one óe Conseri'atoril
o
in certi confini. Glie nessuno ottenga il
diritto di padronato, se non ha fondato
o dotato la chiesa: le presentazioni deMìe*
neflciali, i patroni doverle fare all'ordi-
nario. iS(',9,9?o«^ AT'de'25 gennaioiSSi.
Vi si lesse un decreto il quale prescrive
chela decisione delle materie sopra il Sn-
grifizìo della Messa e il sagramento del-
VOrcIine, che vi si doveano trattare,sarehbe
differita fino a' 19 marzo, in gra-
zia de'proleslanli che domandavano que-
sta proroga. Essendosi invitati al conci-
lio i protestanti, vi si lesse inoltre un nuo-
vo sai vocondollo di proroga, che loro ac-
cordavasi, ma non ancora ne furono con-
tenti, sebbene assai più ampio del prece-
dente. Le dispute che sopravvennero poi
tra gli ambasciatori dell'imperatore e i
legati del Papa, produssero una nuova
inazione nel concilio. Frattanto i vescovi
spagnuoli, quelli del regno di Napoli e di
Sicilia, pur soggetti a Carlo V, e tutti gli
altri ch'erano suoi sudditi, volevano per
sollecitazione de'suoi ministri, che si con-
tinuasse il concilio; ma quelli ch'erano i n-
tcressali colla s. Sede, temendo che gl'im-
periali non avessero disegno d'intavola-
re la riforma della corte romana, cercavano
lutti i mezzi d'impedirlo, e non a-
vrebbero avuto discaro, che qualche in-
cidente facesse nascere un'intera sospen-
sione. In sul cominciar deli 552 scoppia-
rono i disegni de'proleslanli contro Carlo
V, dichiarandogli guerra la lega formata
da Maurizio elettore di Sassonia, con pa-
recchi principi e signori protestanti, unitamenlead
Enrico 11 re Francia. La loro
armala diresse la marcia verso Innsbruck,
cillà non mollo lontana da Trento, per cui
parte de' vescovi prese la fuga. Il cardinal
Madrucci prevedendoclie le mire degli e*
retici potessero essere rivolle ad avere in
mano il Uore de'vescovi e de'tcologi ch'e-
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rnno aTrenlo,fece prontamente avvertire
il Papa che questa cillà non era sicura da
un'invasione. Quindi Giulio III con ripugnanza
sospese il concilio in una con-
gregazione concistoriale tenuta a' i 5 apri-
le, in cui fu deliberato su tale aliare. Gl'imperiali
proruppero in minacce tosto che
loro fu nota questa deliberazione; e per-
ciò i due vescovi presidenti rimasti soli,
poiché il cardinal Grescenzi legato era in-
fermo e con pericolo, non osarono etfel-
luare la sospensione, tanto dispiaciuta al
Papa. Quindi vollero ch'ella fosse riso-
luta dal concilio istesso, e perciò convocarono
una congregazione generale a'24
aprile, nella quale fu proposto l'alfaree
decretata la sospensione per due anni col-
la pluralità de' voti, col consenso ezian-
dio di parte degl'imperiali e dell'amba-
sciatore di Ferdinando I fratello dell'im-
peratore. Sessione XFI de' 28 aprile
i55i. Vi si lesse il decreto il quale sospendeva
il concilio, finche la pace e la
sicurezza fossero ristabilite, e fu confer-
malo. Pure 1 1 spagnuoli si opposero al de-
creto, convenendo però alla necessità di
prorogareilconcilio.Questì per altro ope-
rarono tantosto contro la loro propria pro-
testa, provvedendo colla fuga alla propria
salvezza. Lo stesso Carlo V uscì a preci-
pizio da Innsbruck nel buio della notte,
e subilo la cillà fu presa e saccheggiala:
la maggior parte di sua corte gli tenne
dietro a piedi per mancanza di cavalli ;
egli non si credè sicuro, che allorquan-
do fu giuntosulle frontiere del Friuli nello
stato di Venezia. Per non cader nelle ma-
ni de'proleslanli, lo stesso legalo cardinal
Crescenzi,che slava per mori re, si fece tra-
sportare per l'Adige a Verona, dove spirò
3 giorni dopo,a'28 maggio,neI monastero
degli Olivetani di cui era protettore. La so-
spensione del concilio non ebbe ad incon-
trare tante dispule,quante n'erano insor-
te perla sua traslazione a Bologna, perchè
il pericolo era evidente e le proteste de-
gli oppositori venivano contraddetto dntla
loro fuga precipitosa. La Francia non