Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

TRE
Sc.isionr /A'cle'?. I aprile 1 547
'" ^^'
iogna nella chiesa di s. Petronio, ove sa-
grifìcò solennemenle la messa Bastiano
Leccavela arcivescovo di Naxia, ed orò
fi'. Arabrogio Caterino vescovo di Mino-
ri. Giàeransigenernlraenle adunali i pa-
dri nell'ampia sale» del palazzo alloraCaai-
peggi, ora de'marchesi Bevilacqua-Vin-
centi, in via s. Mammolo, ove si tennero
pure le seguenti sessioni : Tommaso
Campeggi vescovo di Fellre, in difesa del-
la traslocazione pubblicò una celebre apo-
logia. Questo ornalissimo palazzo, la cui
pregiatissima facciata credesi disegnodel-
rarchiletloBramanlinoda Milano,fufub*
bricato circa il 1 48 1 dal celebre giurecon-
sulto Nicolò Sanuli i." conte della Por-
retta. Passalo in proprietà d'Annibale fi-
glio di Giovanni li Benlivoglio, nella cacciata
di questi Papa Giulio II nel i5o7
lo donò a mg.'^Giovanni Gozzadini, datà-
rio e tesoriere pontificio, che n'ebbe con-
ferma da Leone X. Per morte del Goz-
zadini, il palazzo fu restituito al Bentivoglio,
che lo vendè al cardinal Lorenzo
Campeggi bolognese, vescovo di sua patria,
u tempo djel cui figlio legittimo Alessandro
Canipc^gi vescovo di Bologna
e poi cardinale, ebbe luogo la continua-
zione de! concilio al qtiale offrì il palaz-
zo. Questo per eredità pervenne a'Mal-
vezzi e per coiìiprita a' Vincenti, di cui
furono eredi i iiuircbesi Bevilacqua- Vin-
centi. Nella detta sessione , tenuta nella
basilica di s. Petroiiio, vi si lesse l'impor-
tante decreto, che atlìne di dare a'vescovi
assenti tempo di portarsi a Bologna , si
rimetterebbe la sessione a' i di giugno.
Intanto i padri deliberarono, che siccome
in Trento s'erano celebrate solenni e-
sequiealla regina d'Ungheria edalla prin-
cipessa di Spagna, cosi in Bologna si rendesse
un simile onore al defunto Fran-
cesco I re di Francia; ed insieme destinarono
un'altra piì^i gioconda solennità
in rendimento di grazie a Dio e far pub-
bliche allegrezze per la vittoria di Cariò
V contro gli eretici. La i.* funzione se-
VOL. LXXIX.
TUE 32c^
guìa'20 maggio, la 2.^ a*27.. Scs.^ioné X
de'a giugno 1 547 in Bologna. Siccome in
questa città non eranvi ancora che 6 ar-
civescovi, 36 vescovi, un abbate, ed i gè*
nerali de'francescani e de'serviti, si pro-
rogò la sessione sino a' 1 5 settembre; ra;i
tanto in essa che nella precedente nulla vi
fu deciso : tutta volta non rimasero i pa-
dri inoperosij poiché prepararono e ste-
sero le materie poi decise, quando il con-
cilio fu proseguito a Trento; Enrico 11 rè
di Francia favorì la traslazione del con-
cilio a Bologna, perchè essa spiaceva al-
l'imperatore Carlo V^, del quale come Io
era stato il padre Francesco I lo teneva a
nemico; e siccome eranvi pochi francesi
a Bologna, vi mandò alcuni altri vescovi
del regno.Ma i prelati che vi si trovavano,
temendo uno scisma, sino a che il con-
cilio fosse pe' rimasti in Trento diviso in
due, si astennero dal fare alcuna defini-
zione. Intanto Carlo V era fermo in vo-
lere il concilio ristabilito in Trento, fece
nuovamente sollecitare il Papa a quest'ef-
fetto, e vedendo inutili le sue preghiere,
emanò una protesta contro l'assemblea
di Bologna, sul fondamento che gli alemanni
non c'interverrebbero, come città
sotto il dominio pontificio. Avea Carlo V
in diversi tempi accordato regolamenti
in materia di religione, agl'irrequieti e-
retici di Germania , finché si celebrasse
il concilio generale; indi e in tempo delle
vertenze e delle pretensioni imperiali su
Parma e Piacenza, Carlo V credendo di
pacificare le turbolenze religiose di Germania,
a' 1 5 maggio I 548 fece pubblicare
in Augusta il famoso e deplorabile for-
molario di fede chiamalo Interini (F'.)^
o Confessione Augustana^ acciò fosse di
regolamento per la Gerinania, finché il
concilio avesse regolalo e deciso il tutto,
approvato dagli Elettori del s. Impero.
e giiìstamcnte riprovalo non meno da
Paolo III, che da molti scrittori delle due
partii cattolici e protestanti. In sì lagrì-
inevoli circoslauze, i cardinali legali vedendo
Paulo III aggravato dall'età di 8u