Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

324
TRE
tica impugnò e confutò Irionfalmente le
amare calunnie e menzogne del Sarpi, il
quale fonnalrnente fu scomunicato da
Paolo V, e di lui e del suo sepolcro ri-
parlai nel voi. LXIV, p. 162. 1 padri del
concilio di Trento discute vano pi-i ma del-
Jesessioni le materie nelle particolari con-
gregaziorii ; dopo questa discussione esse
erano portate alle congregazioni gene-
rali, e finalmente si pronunziava defini-
tivamente nelle sessioni. Fu convenuto,
dopo molte dispule, di non separare la di-
sciplina dalla fede, e di soggiungere alla
condanna degli errori i decreti della riforma
de'coslumi; e la ragione ne fu die gli
a!)usi nella pratica hanno sempre attinen-
za alla maggior parie de'punti della dot-
trina. Quindi si pose prima la spiegazione
della dottrina ne'capitoli, indi la condanna
degli errori che ad essa sono op-
posti, finalmente gli articoli di fede^efi-
nili ne'canoni. 11 p. Bernardo Lami del-
l'oratorio, a vea osato direchei capitoli del
concilio, ne' quali è contenuta la esposi-
zione della dottrina, non aveano autori-
tà eguale a quella de'canonij ma il cele-
bre Jacopo Bossuet[F.) lo convinse ca-
rilalevohnente, e gli fece vedere che sba-
gliava, di che egli riconobbe e corresse il
suo errore e lo ritrattò. In molte sessio-
ni i decreti per la riforma de' costumi e
per la disciplina, soprattutto del clero,
\engono dietro a' capitoli e a* canoni di
dottrina. Le congregazioni si cominciarono
a tenere nell'intervallo tra la i."* ses-
sione e la 2."; nella i.^congregazionede' 18
dicembre 1 545>,ilcardinalDel Monte pro-
pose alcuni regolamenti pel buon ordine
durante la tenuta del concilio, e regolò
chesi esaminassero le materie che doveano
essere trattate nelle congregazioni e
nelle sessioni, e la maniera onde si fareb-
be questo esame. 1 legati fecero approva-
re da'padri,che il Papa eleggesse gli udì-
ziali pel concilio. Nella 2.'' congregazio-
ne de'19 dicembre l'arcivescovo d'Aix e
il vescovo d' Agde pregarono i legati di
non trattar uuUa di essenziale prima del-
TRE
r arrivo degli ambasciatori di Francia.
Nella 3.^a'29 dicembre si accordò il vo-
lo deliberativo agli abbati e generali de-
gli ordini, e furono incaricati 3 prelati di
veder la procura de'procuratori de'vesco-
vi e d'assegnar loro i posti. Avendo i legati
scritta al Papa inlorno alla maniera
d'opinare nel concilio, cioè se si doves-
se opinar per nazioni, come s'era fatto nel
concilio di (7o?to/2Z(2edijB(3;^f/e^,de'qua-
li riparlai a Svizzera, o se ciascuno avec
dovesse il suo voto libero, decidendo col-
la pluralità de' voti, com'erasi fatto nel-
l'ultimo concilio di Laterano V; Paolo
ili decise, che si dovea seguir la 2." ma-
niera d'opinare, soggiungendo, che biso-
gnava trattare de'punti di religione, condannando
la cattiva dottrina senza toc-
car le persone, e non trattar della riforma,
né prima de'Z^og'^z/, né unitamente
con quelli; perché dicea non esser questa
la causa principale della tenuta del con-
cilio. Che se insorgesse qualche disputa
intorno aciò che riguarda la Corte di Roìiia
(del quale vocabolo anche a Sede A-
postolica), bisognerebbe ascoltare i prelati,
non per soddisfavìi nel concilio, ma
per informarne il sommoPontefice,il qua-
le vi applicherebbe gli opportuni rimedi.
Nella congregazione de'5 gennaio 1 546
si trattò della maniera di proporre le que-
stioni: si decise sull'avviso del Papt», che
quelli ch'erano incaricati di procure noa
avrebbero voto deliberativo in concilio.
Si agi lo lungamente sopra il titolo, che
dovea darsi al concilio; imperciocché la
forinola, dalla quale doveaiio cominciar-
si i decreti, e che il Papa avea spedito ai
legati , cagionò molte dispute. Era ella
concepita così : // santo e sagro Concilio
di Trento Ecumenico e Generale, pre-
sedentivi i legati della Sede apostolica.
Or la maggior parte de'padri del conci-
lio erano d'avviso, che fosse d'uopo aggiungervi:
rappresentante la Chiesa «niversalej
a^in volevano levarci il nome
di presidenti, ma si ritenne la formoladel
Papa. Fu disposto, che si stabilirebbe uua