Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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T II E<br />
feronra avuta da Paolo HI in Nizza con<br />
Carlo V e con Francesco I, trovossi an-<br />
cora obbligato dalle loro rappresentan-<br />
ze a indugiar rapertuia del concilio sino<br />
a l'asqiia; ma con tulli questi ritar<strong>di</strong>,<br />
nessuno recossi a Vicenza. Quin<strong>di</strong> il Pa-<br />
pa, temendo con ragione che non si sospettasse<br />
<strong>di</strong> tener egli a bada il mondo<br />
con un concilio immaginario, risolse nel<br />
maggio iSSg <strong>di</strong> proro-<br />
concistoro de'3 i<br />
garlo per un tempo indeterminato, cipè<br />
sincliè si presentasse un momento favo-<br />
revole per celebrarlo. In questa bolla egli<br />
ricordò la premura cb' erasi dato, e gli<br />
ostacoli che avea incontrato; promise in<br />
pari tempo d' adVettare la convocazione<br />
del concilio per quatìto gli fosse possibi-<br />
le. Passò ancora dell'altro tempo in trat-<br />
tative inutili; il Papa propose <strong>di</strong>verse cit-<br />
tà d'Italia e <strong>di</strong> altri stati, ma i protestan-<br />
ti le rigettarono tutte, perchè volevano<br />
assolutamente il concilio in Germania, come<br />
a Ratisbona, ovvero a Colonia. Paolo<br />
Ili insisteva dal suo canto per Cam-<br />
bray, città allora libera, perchè tenevasi<br />
in perfetta neutralità con tutte le poten-<br />
ze belligeranti. Finalmente nella <strong>di</strong>eta <strong>di</strong><br />
Spira, tenuta nel i542,egli dal nunzio<br />
GiovannlMoroni vescovo <strong>di</strong> Modena fece<br />
esibire Ferrara, previo l'assenso del duca<br />
fenda tariojfece un'altra volta olFrire Bologna,<br />
Piacenza, e particolarmente Cam-<br />
bray, e propose Trento città imperiale<br />
posta ne'conflnideiritatia e <strong>di</strong> Germania.<br />
Tulli gli or<strong>di</strong>ni dell'impero, tranne i pro-<br />
lestanti',accellarono Trento appunto per-<br />
chè posta a' confini <strong>di</strong> Germania e feudataria<br />
per l'alto dominio a Fer<strong>di</strong>nando<br />
1 re de'romani, arciduca d'Austria e fra-<br />
tello dell'imperatore; però si ebbe molto<br />
a fue perchè l'accettasse Francesco I, il<br />
quale vedea <strong>di</strong> mal occhio il concilio in<br />
un feudo dell'Austria, ed i princi[)i lu-<br />
terani fecero i loro separati protesti con-<br />
tro il <strong>di</strong>visamento <strong>di</strong> Paolo ili <strong>di</strong> voler<br />
presiedere il concilio personalmente. II<br />
Papa non perde un istante <strong>di</strong> tempo, fe-<br />
ce stendere e sollosci istsc lu bulla lii'uio<br />
TRE 321<br />
nostri hujus PontìficatiiSjn*23 maggio<br />
1 54*2, Bull. cit. p. 207, e la pubblicò a'<br />
29 giugno festa de'ss. Pietro e Paolo, <strong>di</strong><br />
convocazione del concilio a Trento e <strong>di</strong><br />
sua apertura nel i. "novembre festa d'O-<br />
gnissanli. Elesse a presiedervi i car<strong>di</strong>na-<br />
li Parisìo, Polo, e fioroni (F.) apposi*<br />
tamente annoverato al sagro collegio, in-<br />
sieme al vescovo e signore <strong>di</strong> Trento Cri-<br />
stoforo Madrucci, per aggiungergli au^<br />
torità e affezione <strong>di</strong> promuoverne l'im-<br />
presa. Al loro arrivo a Trento vi trova-<br />
rono sì pochi vescovi, che non se ne fece<br />
l'apertura nel giorno in<strong>di</strong>cato. Al coraio-<br />
ciamento del seguente anno vi giunsero<br />
in qualità d'ambasciatori dell'imperato-<br />
re i due Perenot <strong>di</strong> Granvela, uno de'<br />
quali cioè Antonio fu poi car<strong>di</strong>nale. Vo-<br />
lendo Carlo V rovesciare sugli altri la<br />
colpa del nuovo indugio, scrisse al Papa<br />
che i ritar<strong>di</strong> del concilio non potevano es-<br />
sere imputati a lui, poiché egli vi avea<br />
mandato i suoi ambasciatori. Paolo Il[<br />
gli rispose, che i concilii si doveano te-<br />
nere con vescovi, non con ambasciatori,<br />
e quin<strong>di</strong> i due ambasciatori ebbero or<strong>di</strong>-<br />
ne d' andarsene. Alcuni prelati italiani<br />
ch'erano giunti, fecero il medesimo. Il<br />
Papa or<strong>di</strong>nò a'cardlnali legali Polo ePa-<br />
risio <strong>di</strong> recarsi a Bologna, per deliberare<br />
sul partito da prendersi. Dopo 7 mesi <strong>di</strong><br />
soggiorno in Trento, i legati furono dunque<br />
richiamati, e i vescovi sciolti dall'ob-<br />
bligo <strong>di</strong> restarvi piìi a lungo, e fu rimes-<br />
sa l'apertura del concilio a un tempo più<br />
favorevole. Paolo HI colla bolla J^Jtsi curi-<br />
ctisjiìe'j giugno I 543, Z>«//. cit. p. 222,<br />
prorogò la celebrazione del concilio, fin-<br />
ché si fossero sedate le guerre ch'eransi<br />
accese, e per avere i tm*chi invaso l'Un-<br />
gheria. Sul finire del i 544*'*s*^"dosi con-<br />
clusa la pace fra Carlo V e Francesco I,<br />
per la quala il Papa gli avea mandalo il<br />
car<strong>di</strong>nalMoroni,si riprese l'affare del concilio,<br />
l car<strong>di</strong>nali del Monte, Ccr\'i'/ti e Po-<br />
lo (l.) furono scelti a presiedervi, i quali<br />
arrivati a Trento, non vi trovarono che<br />
il vescovo <strong>di</strong> Cava invialo dal Pupa ia