Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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generale Boriiipurle, invaso ìi Trfntiuo,
il vescovo e principe Hielro Vigilio credet-
te di dover fuggirsene, ntalferiiio in salu-
te. Sì vide poi privalo della temporale
uutorilàdd un consiglioanrministrati vo,
stabilito in Trento dagli austriaci, e non
Valendo le proleste, le istanze, le preghie-
re Fatte e ripetute da lui e tlal suo capi-
tolo, si rilirò nel castello di Thunu, do-
ve n>orì l'i i agosto 1800 di lunga e penosa
malattia, aggravata da accoramen-
to per l'invaso principato. Fu lodato per
bontà, molto ingegno e ricco di cogni-
zioni, e die avrebbe potuto fare un go-
verno migliore, se avesse avuto sempre il
coraggio di coinandare a lutti. Nello slés-
so giorno di sua morte, di pieno diritto
gli successe il coadiutore Emanuele Ma-
ria, in tempi difliciiissimi pel narrato su-
periormente. Pel Iratlalo di Luneville,
non polendo più reggere il principato
teajporale, in conseguenza pure della di-
chiarazione fatta nel febbraiaj 8o3 dal-
limpeialore Francesco II, (l'aver occupato
il principato di Trento, e pienamen
le e immediatanseiile unito alla fedelis-
sima provincia del Tirolo, ebbe a soiFii-
re, anche qual vescovo, molle e gravi tri-
bolazioni e fin l'esilio, cioè per le novità
che 1 vari successivi e surricordati gover-
ni, cui dovelle ubbidire, volevano intro-
durre nella Chiesa. Nel 181 1 si portò al-
l'adunanza de'vescovi in Parigi, convo-
cala da Napoleone I,e sostenne cogli al-
tri in flìccia a quel potente cattoliche ve-
rità, che da quello e da' suoi consiglieri
male si conoscevano, o volevansi oscura-
le, come schiettamente riferisce il lodato
Pinanionli. Spese molto nel migliorare
e restaurare i fondi e le case del vesco-
vato, e lasciò de'proventi ecclesiastici u-
sulruttuari i vescovi suoi successori, isli-
Inciido suo nipote, il conte Guidobaldo,
erede ^oltanto del proprio patrimonio.
iNe'funerali, beila orazione recitò il dotto
ed eloquente prof. Benvenuti di Tren-
\ lo, per la sua morte avvenuta nel i 8 1 8.
In questo Pio Vii emanò la bolla Jsjc ini-
T R E
posilo Nnbis, de'2 maggio, Bull. Rom,
cont. r. I 5, p. zjo, per la nuova distribu-
zione delle diocesi nelle provincie del Ti^
rolo, e del Vorarlberg ch'è il circolo piì*
occidentale del Tirolo, avente a capoluo-
go Bregenz, in essa sono descrille le dio-
cesi eie parrocchie dell'arcivescovalo di
Salisburgo, del vescovato di Trento, del
vescovato di Bressanone, e del vicariato
di Faldkiikii o Valdkirkii nel Vorarl-
berg, che aflidò al vescovo di Bressanone,
Indi col breve Qiiae Nos, de' i g sellem-
bre 1822, Bull. cil. pag. 07 3, lo stesso
Pio VII concesse il privilegio di nomi-
nare alle sedi vescovili di Trento e diBressanone,
all' imperatore d' Avistria prò
tempore. Leone XII nel concistoro de'?./}
maggio 1824, preconizzò vescovo diTren-
to Francesco vSaveriode'principi Luschin
della diocesi di Gurck: quindi lo slessu
Papa colla bolla Ubi prìnium, de'7 marzo
1 8-25, Bull, Hom, cont. I,i6, p. 3o4,
fece una nuova ordinazione dell'arcive-
scovato di Salisburgo, e delle diocesi di
Trento e di Bressanone; stabili i ca[)itoli
eia dotazione, così quella delle men-
se vescovili e de' seminari, concesse pri-
vilegi, e fra' sulfraganei che assegnò a|
inelropolitanodi Salisburgo, vi comprese
Trento e Bressanone, dando la premi-
nenza alla sede di Trento per la sua ce-
lebrila e onorevoli prerogative che la tlistinguono.
Dipoi avendo Gregorio XVI
traslatp il vescovo Luschin all'arci vesco-;
vaio di Leòpoli (donde poscia nel i836
Io trasferì a quello di Gorizia), nel con-
cistoro de' I gdiceuibrei 834 dichiarò ver
scovo di Trento l'attuale mg/ Gio. Ne-?
pomuceno Ischiderer aGIeifheim di Bol-
zano diocesi di Trento, già da lui fatto ve-
scovo d' Elenopolì in partìbus, qual suf-
fraganeo del vescovo di Bressanone e pel
distretto del Vorarlberg vicario generale,
per le sue esimie qualità. Ogni nuovo ve-
scovo è tassato ne' libri della camera a^
postolica ili 600 fiorini, ascendendo la
mensa a r 5,ooo fiorini gravati di pensio-
ni. La diocesi di Trento è vasta, conile-